INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE
SUL RISCHIO INDUSTRIALE
DELLO STABILIMENTO
ENI S.p.A., Divisione Refining & Marketing
A cura del Comune di Calenzano
con la collaborazione della Società ENI
Febbraio 2009
INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE
La normativa in materia di “controllo dei pericoli di incidente rilevante
connessi con determinate attività in cui vengono utilizzate e stoccate sostanze pericolose” conferisce al Sindaco il compito di informare la popolazione.
Il Comune di Calenzano intende, con il presente opuscolo, rendere note
alla popolazione le misure di sicurezza e le norme di comportamento da
seguire in caso di incidente nello stabilimento della Società della Società
ENI S.p.A., Divisione Refining &Marketing, Deposito di Calenzano, Via
Erbosa 29 Calenzano - Firenze
Si precisa che la probabilità del verificarsi di un incidente considerato rilevante dalla legge è piuttosto rara per il fatto che la normativa prevede
specifici obblighi, sia per il gestore dello stabilimento in materia di sicurezza, sia per le Autorità pubbliche in materia di sorveglianza e controllo
delle attività a rischio.
Tale normativa è inoltre finalizzata a prevenire gli incidenti e, nel caso di
accadimento, a limitarne le conseguenze dannose attraverso adeguate
pianificazioni di emergenza interna ed esterna allo stabilimento.
Il Piano di Emergenza Esterna allo stabilimento della Società ENI S.p.A.
è stato recentemente predisposto dalla Prefettura di Firenze d’intesa con
la Regione e con il Comune di Calenzano, l'Azienda e tutti gli altri Enti
interessati alla sua attuazione in caso di incidente, al fine di garantire la
salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente.
Febbraio 2009
Il Sindaco di Calenzano
Giuseppe Carovani
DESCRIZIONE DELLA DITTA
ENI S.p.A., Divisione Refining &Marketing
Lo stabilimento è presente sul territorio sin dal 1970.
L’impianto è classificabile come “stoccaggio e movimentazione di idrocarburi liquidi”.
Non si svolgono operazioni di processo, ma solo operazioni di ricezione,
stoccaggio, scarico, trasferimento, carico su autobotti di idrocarburi liquidi e specificamente benzine, petroli e gasoli.
L’attività dell’impianto può essere così suddivisa:
• Ricezione a mezzo oleodotti dei prodotti finiti dalla raffineria di Livorno, della stessa società, e movimentazione interna dei prodotti;
• Stoccaggio degli idrocarburi in serbatoi;
• Movimentazione interna tra i vari serbatoi;
• Movimentazione tramite stazione di pompaggio a pensiline di carico
equipaggiate con sistemi di misura e bracci mobili, e a deposito
commerciale ENI S.p.A. Div. R. & M. (ex Agip Fuel) tramite oleodotto di proprietà di quest’ultima;
• Carico autobotti per trasporto merce presso i punti vendita.
Nel deposito sono in esercizio:
• Una stazione di arrivo oleodotti;
• Due parchi serbatoi;
• Due sale pompe;
• Un impianto di denaturazione, colorazione ed additivazione;
• Una stazione contatometrica;
• Un terminale di scarico per autobotti;
• Pensiline di carico atb;
• Un impianto di trattamento acque reflue;
• Due impianti recupero vapori;
• Una stazione antincendio acqua / schiuma
L’adozione delle misure di sicurezza previste dalla legge, la formazione
e l’addestramento del personale tecnico, l’identificazione e la valutazione di tutti i pericoli connessi all’attività svolta, la valutazione preventiva
delle situazioni di emergenza, l’attività di formazione dei terzi sulle modalità di corretto comportamento da tenere, riducono al minimo il rischio
di incidenti e di danni per tutti i lavoratori dello stabilimento e per gli abitanti delle zone limitrofe.
COSA SI INTENDE PER INDUSTRIA SOGGETTA A
“RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE” ?
È bene sottolineare che un’attività rientrante nel campo di applicazione del D.Lgs.
334/99 e s.m.i. di per sé non rappresenta automaticamente un impianto insicuro
per i lavoratori e per la popolazione limitrofa.
Infatti un’azienda che adempie a quanto prescritto dalla normativa riduce sensibilmente l’eventualità di incidenti pericolosi.
Con “rischio di incidente rilevante” si definisce, in termini generali, la possibilità che
si verifichi un evento che produce conseguenze anche all’esterno dello stabilimento, i cui effetti sono mitigati dall’attuazione di adeguati piani di emergenza:
il P.E.I. (Piano di Emergenza Interno):
redatto dall’industria per fronteggiare immediatamente
l’evento incidentale qualora questo investa la sola area
dello stabilimento
il P.E.E. (Piano di Emergenza Esterno):
redatto dall’Autorità per fronteggiare i possibili effetti di un
incidente qualora esso sia in grado di investire anche le
aree al di fuori del perimetro dello stabilimento
CHE COS’È UN PIANO DI EMERGENZA ESTERNA (P.E.E.) ?
Il P.E.E., redatto dalle Prefetture di Firenze, è il documento con cui si definiscono
le procedure d'intervento che le amministrazioni e gli enti competenti, in collaborazione reciproca, sono chiamati a svolgere in caso di una situazione di emergenza
causata da un incidente rilevante.
In considerazione delle sostanze utilizzate nei cicli di lavorazione o immagazzinate,
il Piano di Emergenza prende in esame tutti i possibili scenari incidentali per:
ANALIZZARE tutti i rischi potenziali, in base alle sostanze utilizzate nei cicli di lavorazione o immagazzinate nello stabilimento e valutare gli eventuali effetti
all’esterno dello stabilimento
DELIMITARE le zone esterne allo stabilimento che potrebbero essere interessate
dalle conseguenze di un “incidente rilevante”
PIANIFICARE le azioni di soccorso affinché tutto sia pronto per un intervento rapido ed efficace
INFORMARE tutte le persone presenti nelle zone potenzialmente interessate, su
come comportarsi in caso di incidente.
QUAL’È L’INCIDENTE RILEVANTE ?
Per “incidente rilevante”, come definito nel Piano di Emergenza Esterna,
si intende uno scenario incidentale che può avere effetto dannoso
all’esterno dello stabilimento.
Tale scenario può conseguire principalmente dai seguenti eventi:
un eventuale incendio del serbatoio n. 2,
un eventuale incendio del bacino di contenimento del serbatoio
n. 2,
eventuali incendi conseguenti alla perdita da accoppiamento
flangiato,
eventi che sono stati tenuti in particolare considerazione nella elaborazione delle procedure di emergenza.
Sono state comunque valutate nel piano tutte le possibili ipotesi di incidente in relazione alle sostanze pericolose - benzina, gasolio e petrolio presenti e movimentate all’interno dello stabilimento.
Tra tutte le ipotesi considerate quelle che hanno mostrato un eventuale
maggior effetto sull’area esterna allo stabilimento, sono soltanto quelle
sopra indicate, riferite all’incendio di benzina.
Questi scenari incidentali, tuttavia, producono un unico effetto rilevante
che consiste nell'irraggiamento del calore derivante dalla combustione e
nello svilupparsi di una evidente colonna di fumo.
Si riporta a seguire, la scheda relativa all’unica sostanza pericolosa che
è coinvolta nell’ipotesi di “incidente rilevante” e che produce gli effetti indicati.
ATTIVITÀ INDUSTRIALE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
ENI S.p.A.,
AZIENDA
Divisione Refining & Marketing
ATTIVITÀ DI PRODUZIONE
SOSTANZE
IMPIEGATE
All’interno dello stabilimento
avviene la ricezione, il deposito
e la spedizione di prodotti petroliferi (benzina, gasolio, e petrolio)
BENZINA
Classificazione di
pericolo
F+ - T - N
Principali caratteristiche di pericolosità
R12
LEGENDA
R 12
Estremamente infiammabile
R 38
Irritante per la pelle
R 45
Può provocare il cancro
R 51/53
Tossico per gli organismi acquatici; può provocare a lungo termine effetti nocivi
per l’ambiente acquatico
R 65
Nocivo può provocare danni ai polmoni in caso di ingestione
S 16
Conservare lontano da fiamme e scintille, non fumare
S 53
Evitare l’esposizione
S 61
Non disperdere nell’ambiente
S 62
In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare il medico e mostrargli
l’etichetta
INCIDENTE
IPOTIZZATO
che produce i maggiori effetti
Incendio di benzina:
- di pozza causata da sversamento per rottura di una flangia (“pool
fire”).
- di uno dei serbatoi (“tank fire”).
QUALI SONO I POSSIBILI EFFETTI ?
Effetti derivanti da incendio di Benzina
A seguito degli scenari incidentali sopra indicati, la fuoriuscita della benzina determina la diffusione di odori tipici di questa sostanza, percepibili
dalle persone anche a distanza. La diffusione di tali odori non genera
assolutamente effetti dannosi sulle persone, salvo una sensazione di disagio temporaneo.
I possibili incendi in precedenza descritti relativi allo ”incidente rilevante”
comportano l'irraggiamento di calore percepibile in misura crescente in
proporzione alla distanza dal luogo dell'incendio.
L'incendio comporta inoltre l'emissione di una colonna di gas di combustione, visibile dall’esterno, che si sviluppa sopra la zona dell'incendio
per poi disperdersi in aria.
L’irraggiamento può provocare ustioni alle persone presenti in prossimità
dell’incendio nella sola “area di rischio” evidenziata con il colore rosso,
se direttamente esposti alla fiamma. Ciò comporta che il massimo grado
di esposizione si verifica all’interno dello stabilimento, in quanto il muro
di recinzione dello stesso costituisce efficace barriera verso l’esterno.
Le persone effettivamente in pericolo, in relazione agli effetti sopra indicati, saranno soltanto quelle presenti all'aperto all’interno delle aree di rischio di seguito riportate.
La colonna di gas combusti non contiene sostanze tossiche o nocive in
quantità tali da provocare effetti sulle persone.
I soggetti all'interno di edifici e lontani da superfici vetrate sono di per sé
protetti dagli effetti incidentali.
I danni ambientali per inquinamento possono derivare esclusivamente
dalla eventuale dispersione della benzina nel terreno, ove si determini lo
sversamento in zone non pavimentate.
QUALI SONO LE AREE INTERESSATE ?
Le aree potenzialmente interessate dall’evento incidentale sono denominate “zone di rischio”.
Il Piano di Emergenza Esterna individua e delimita tali zone la cui differenziazione è riconducibile all’intensità del danno che la popolazione e
l’ambiente potrebbero subire.
Nella cartografia sottostante è riportata la mappatura delle zone desunte
dal Piano, come di seguito descritte.
AREE COINVOLTE
• “Zona Rossa”: comprende una corona approssimativamente circolare con un raggio di circa 80 metri, partendo dal punto di rilascio, interessando una zona esterna al perimetro dell'area ove ha
sede lo stabilimento ENI di circa 15 metri.
• “Zona Arancione”:comprende una corona approssimativamente
circolare con un raggio di circa 130 metri, partendo dal punto di
rilascio, interessando una zona esterna al perimetro dell'area ove
ha sede lo stabilimento ENI di circa 60 metri.
• “Zona Gialla”: comprende una corona approssimativamente circolare con un raggio di circa 200 metri, partendo dal punto di rilascio, interessando una zona esterna al perimetro dell'area ove ha
sede lo stabilimento ENI di circa 120 metri.
QUALI SONO I SISTEMI DI ALLARME E DI INFORMAZIONE PER LA
POPOLAZIONE INTERESSATA ?
SISTEMI DI ALLARME
Allo scopo di allertare, sia il personale dello stabilimento ENI, sia gli addetti delle
attività produttive ubicate in prossimità dell’area gialla sia i residenti, è previsto, a
cura della stessa Società, un sistema di segnalazione di emergenza, attraverso
l'attivazione dei dispositivi di allarme dello stesso stabilimento, azionati dall’azienda
e periodicamente provati.
ALLARME: n. 3 suoni discontinui di 15 secondi con intervalli di 5 secondi e
segnalazione a mezzo altoparlante.
Questo suono informa la popolazione che l’incidente verificatosi all’interno dello
stabilimento sta coinvolgendo le zone con presenza di persone e che tutti le persone presenti nelle aree individuate come a rischio dovranno adottare i comportamenti e le precauzioni per autoproteggersi, di seguito indicati, per prevenire e limitare i danni derivanti dall’incidente.
CESSATO ALLARME: n. 2 suoni discontinui di 30 secondi con una pausa
di 5 secondi tra il primo ed il secondo e segnalazione a mezzo altoparlante.
MESSAGGIO INFORMATIVO IN EMERGENZA
MESSAGGIO TELEFONICO
Durante l’emergenza potrà pervenire a tutte le utenze telefoniche delle zone di
danno una telefonata per comunicare le informazioni utili al fine di agevolare la
messa in atto dei comportamenti di autoprotezione indicati nella pagina seguente.
MESSAGGIO MEDIANTE MEGAFONO
Durante l'emergenza un'auto della polizia municipale munita di altoparlante diffonderà le informazioni sui comportamenti di autoprotezione indicati nella pagina seguente.
INFORMAZIONE DURANTE L’EMERGENZA
Durante l’emergenza, per informare anche la popolazione residente, verranno diffuse notizie ufficiali tramite l’emittente radio Controradio (FM 93.6)
LA PRESENTE BROCHURE È A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE NE
FACCIA RICHIESTA PRESSO:
Comune di Calenzano
Piazza Vittorio Veneto 12
50041 Calenzano FI :
• Sportello del Cittadino, tel. 0558833255
Apertura al pubblico da Lunedì a Venerdì ore 8,30-13
Martedì e Giovedì 15-18
Sabato 8,30-12,30
• Servizio Ambiente, tel. 0558833250
Apertura al pubblico Martedì ore 15-18
Mercoledì ore 9-13
• Protezione civile comunale, tel. 0558833285
Ulteriori informazioni sono disponibili:
• sul sito web del Comune al seguente indirizzo
http://web.comune.calenzano.fi.it/portale
• scrivendo a [email protected]
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