. Giornalino informazioni Club Ausonia - Anno X IV - n°45 Gennaio 2004 Assoc. sportiva - art. 36 / 38 e seguenti Codice Civile statuto reg. Trib. di Firenze n. 10727 il 15/12/1978 - Sede Via Giacomo Matteotti 18 – 50019 Sesto F.no (FI) telefono / fax 055 443447 - fax 055 470997 – e-mail:[email protected] di Tommaso Chimenti Uniti dalla fatica e dalla maglia portata sul petto come un vessillo per le strade fiorentine, l’Ausonia, finalmente diranno alcuni, si è ricompattata grazie alla splendida emozione che soltanto una Maratona può regalare. Mai così tanti atleti nella distanza più lunga per quanto riguarda la nostra società: ben sei alla partenza, con storie finali positive ed altre negative che comunque saranno motivo di crescita atletica e di rivalsa e rivincita per le prossime competizioni. Marco Cocco, che aveva preparato la maratona partendo da lontano ed allungando la distanza già prima dell’estate con l’unico dichiarato obiettivo di scendere sotto il tempo effettuato due anni fa sempre a Firenze, quando il cronometro ufficiale si era fermato sulle 2ore e 56 minuti, possibilmente regalandosi una prestazione da 4 minuti al chilometro, che lo avrebbero fatto entrare di diritto nell’eletta schiera di chi corre la distanza olimpica entro le 2h48’. Il Capitano non ha mollato, accompagnata dalla fida bicicletta, con affetto e supporto, di Tommaso, con borraccia e tanta ammirazione al seguito, partito regolare, ha ascoltato le sue sensazioni, reintegrandosi concentrato, attento ad ogni particolare, è giunto giustamente fiero di aver battuto il suo precedente record: 2h 52’ e spiccioli, ancora i tempi con la detrazione del chip non sono arrivati, il suo magnifico tempo: Leader Maximo! Giancarlo Trabucco, con le ali ai piedi per la vittoria più bella, la nascita della primogenita Sofia, complimenti anche alla mamma Concetta!, è partito a spron battuto tenendo una media folle, sotto i 4 minuti al km, per buona parte della corsa. Raggiunto al 32esimo dal Cocco, con l’aiuto del bravo Fratoni che mai lo ha mollato anche nei momenti di “buio e depressione agonistica”, il consigliere ha calato il suo ritmo record, ed ha chiuso con un onorevole 2h59’, ottenuto con poco allenamento specifico nelle gambe, ed imballato ancora dalla gioia del piccolo arrivo in casa. Sotto lo striscione dell’arrivo ha esposto a memoria futura ed a beneficio di tutte le telecamere collegate il cartello sul quale 1 era scritto: “Grazie Sofia, il babbo è arrivato!”: Semplicemente commovente! Con 3h e 37’ invece Marco Boccardi, tornato all’attività da alcuni mesi, dopo un giusto e meritato break anche lui per una nuova nascita, quella di Riccardino, all’Ausonia ci diamo d’affare per risollevare le sorti nazionali in termini di “ripopolamento”. Strabattuto il suo precedente record sulla distanza risalente a diversi anni fa quando il giovane, e meno appesantito trombettista, aveva corso in 4 ore la Maratona di Bologna, soffrendo le pene dell’Inferno: Eroe nazional popolare! Dopo il Boccardi boccaccesco purtroppo, per il tempo che non rispecchia assolutamente le sue capacità e possibilità, è arrivato deluso e distrutto, dolorante ed imprecante, Gianni Borsetto, maratoneta da lunga data con svariate manifestazioni, Roma, Venezia, Firenze, sulle spalle e tempi sull’ora e venti nella mezza, forse la distanza che lo esalta sportivamente in maniera maggiore. Giunto con 3h40’, sperava invece di scendere sotto le tre ore e per questo si era anche allenato e preparato a dovere, ma forse le sue lunghe leve non gli consentono di compiere sforzi così prolungati che, soprattutto sull’asfalto, provocano lesioni alle articolazioni, ginocchia, caviglie e cartilagini già deboli per un ex giocatore di basket: Rinfrancabile! Discorso a parte per il bancario Roberto Targioni che, dopo l’esplosivo exploit di Venezia poche settimane or sono, ha tentato anche l’avventura giocando in casa, ma i vari acciacchi lo hanno costretto al ritiro al 32esimo chilometro: Rivedibile! Ed infine, the last but not the least, l’ultimo ma certo non per questo il peggiore, con il buonissimo tempo di 3h 51’ è arrivato, asciugato, prosciugato e scavato nel volto, un ceruleo Stefano Giuliani che per un minuto non è riuscito a battersi. Colpito da crampi proprio nelle ultime fasi della competizione, è riuscito a stringere i denti ed a portare a segno una prova d’orgoglio. L’ultima volta che aveva partecipato a Firenze, proprio mentre correva sui lungarni fu informato che all’ospedale era nato il suo secondogenito: Troppo forte! E poi i tanti volontari Ausonia sulle strade fiorentine a garantire che tutto filasse nella maniera migliore: Valfrido e Luisa, Stefania e Angela, Morozzi, Furlanetto, Vincenzo e Ercolino, e poi chissà quanti altri che in bicicletta, stanco e dolorante per la mia fastidiosa pubalgia, non ho visto, ma che comunque qui ringrazio. Al prossimo anno, ancora in numero maggiore. FARMACIA Dr. R. R. RAGIONIERI Fondata nel 1892 Via A. Gramsci 362 – 50019 - Sesto F.no Telefono/Fax 055 4489084 SEMPRE APERTA H 08,30 - 20,00 data nome della corsa Trofeo le Panche 18 gennaio 25 gennaio 25 gennaio 25 gennaio 1 febbraio 1 febbraio 1 febbraio 15 febbraio 15 febbraio 8 febbraio Domenica – Campi Bisenzio (Fi) -Trofeo Sanmartinese – tel. 055891387 Domenica – Firenze Nave a Rovezzano, non comp. di km 7/15 – tel.0556530284 Domenica – Prato Le Macine – non comp. di km 3/8/15 – tel. 0574577089 Domenica – Maratonina Città di Vinci – comp.e non km 14,5/4,5 – tel. 057156173 Domenica – Trofeo Oltrarno (FI) – non comp. km 14/7,700 – tel. 055683388 Domenica – Trof Pol. Jolo Black Out non comp.(PO) km 15/9/4 – tel. 0574620482 Domenica – Tra le colline Empolesi – comp. Domenica – Cercina Passeggiata tra gli Ulivi Domenica – Trofeo Monte Firidolfi Domenica – Firenze – Memorial Giuliano Martelli – comp. di km 13 Conti A., Fabbri D., Fratoni M., Giuliani S., Matucci F., Niccoli A., Rosati S., Totti G. Betti F., Borghini A., De Angeli G., Graziani P., Latini V., Nencini E. Targioni R., Franceschini V. Morozzi S., Valli R.. Calzolari M., Ceccherini A. Fanciullacci R. Fioravanti S. Moriani L., Reggioli E., Borchi C., Ercolino V., Faggi F., Faggi C., Faggi F., Magni S. Martelli G., Peparini G., Faggi Matteo Fra i 100 giovani partigiani fucilati e gettati nel calanco di Sabbiuno nel dicembre 1944 vi era anche una madre: Gabriella Degli Esposti uccisa perché non aveva voluto rivelare ai nazisti il nome ed il rifugio del figlio; anche per questo non potrò mai dimenticare il racconto di uno dei sopravvissuti alla strage di Sabbiuno.........con queste semplici e toccanti parole termina il breve discorso di una giovanissima scolare presente fra gli oratori della commemorazione dei partigiani caduti della resistenza sul monte di Sabbiuno, alle porte di Bologna, celebrata il 14 dicembre 2003. La tragica storia era stata raccontata da un anziano partigiano alla sua scolaresca (5^B) della Scuola elementare del Comune di Crespellano (BO), intitolata ad uno di quei martiri, su iniziativa del Comitato per le onoranze ai caduti di Sabbiuno. Questo mi sembra il modo più significativo per tramandare alle future generazioni la memoria di coloro che hanno vissuto e sofferto quella terribile esperienza della resistenza partigiana contro i nazifascisti. A poco servono i bei discorsi delle molte autorità intervenute anche quest’anno a commemorare quei tragici fatti di sangue che videro la deportazione e fucilazione di 100 giovani partigiani rastrellati per i quartieri di Bologna e dei comuni circostanti dai nazisti con la vigliacca collaborazione dei concittadini fascisti. I loro corpi martoriati furono poi gettati nel calanco di Sabbiuno perché fossero dispersi per sempre nel fango del dirupo sabbioso e affinché di loro non si potesse celebrare nemmeno la sepoltura. I loro corpi coperti dalla neve invernale vennero alla luce qualche tempo dopo e solo così fu possibile identificarli e darne degna sepoltura. Ora i loro nomi sono impressi per sempre sui massi che circondano la sommità del monte in modo che ognuno soffermandosi possa ricordare quei tragici fatti. Anche quest’anno, come avviene da oltre un ventennio, una rappresentanza del G. S. AUSONIA CLUB e del CIRCOLO RINASCITA di Sesto Fiorentino, era presente alla commemorazione del 59° anniversario dell’eccidio di Sabbiuno a rappresentare anche i familiari dei partigiani caduti per mano nazifascista. Come i caduti della resistenza sestese, fra i quali Oliviero Frosali di cui si commemora ogni anno il giorno 25 aprile, il ricordo con una corsa podistica organizzata dal G.S. Ausonia. A loro dedico questo mio breve pensiero. di Vittorio Ercolino i dirupi delle arenarie plioceniche visti da Sabbiuno Avis Querceto Fratoni M., Matucci F., Porcasi A., Borghini A., De Muzio G., Graziani P., Latini V., Cocco G., Franceshini V., Morozzi S., Valli R., Calzolari ML., Ceccherini A., Fioravanti S., Borchi C., Ercolino V., Magni Siro., Pieralli R. Calenzano Staffetta Borghini A., Graziani P., Capecchi C., Fratoni M., Matucci F., Morozzi S., Valli R., Ceccherini A., Fanciullacci R., Faggi C., Faggi F., Faggi F., Magni S., Martelli G., Pieralli R., Ercolino V. Trofeo U. Chiavacci Conti A., Fratoni M., Furlanetto N., Giuliani S., Matucci F., Porcasi A., Totti G. Borghini A., De Angeli G., De Muzio G., Graziani P., Latini V., Targioni R., Valli R., Morozzi S., Franceschini V., Calzolari M., Ceccherini A., Fioravanti S., Borchi C., Faggi F., Faggi F., Faggi C., Magni S. Innocenti G., Pieralli R., Aiazzi P. Email: [email protected] Email: [email protected] Email: [email protected] Adesione telefonare entro il venerdì AUSONIA 055 443447 (ore 21-23) Calzolari Luisa 340 6736485 - 055 4212875 Magni Siro 055 444788 (ore 9-12) Latini Valfrido 333 4267648 2 (a cura di Romano Valli) Dopo la morte di Innocenzo VIII, si riunisce il conclave, i cardinali hanno un compito non facile. I concorrenti sono molto agguerriti e già stanno complottando per aggiungere ai voti sicuri altri da ottenere con manovre non molto pulite e trasparenti. Le trattative non evitano mai la corruzione con denaro o cariche di potere. I cardinali che sanno di non poter concorrere, fanno valere il proprio voto a peso d’oro, o con incarichi che li vedranno acquisire onori e ricchezze. I cardinali riuniti nella Cappella Sistina erano ventitré. Giuliano della Rovere poteva contare sui voti dei francesi; Ascanio Sforza godeva dell’appoggio del duca di Milano. Gli anziani del conclave indirizzavano invece i voti su Francesco Piccolomini nipote di Pio II. Nessuno di loro aveva i voti necessari per essere eletto. In tutte queste manovre, per il momento Rodrigo Borgia si tiene in disparte, ma poi quando vede che l’accordo non si trova all’improvviso entra nella mischia usando quella lunga esperienza nella curia, che gli permetteva di capire quale fosse il modo di conquistare i voti necessari alla propria elezione. Al cardinale Ascanio Sforza promette che sarà fatto vice cancelliere e in più una grossa somma di denaro e insieme vescovadi e monasteri, tutte fonti di buone rendite. Al cardinale Colonna assicura i feudi di Soriano e Monticelli, il vescovado di Cartagena e ventimila ducati in contanti. Al cardinale Pallavicini promette il vescovado spagnolo di Pamplona e le sue ricche rendite; il cardinale Savelli avrà Civita Castellana e il vescovado di Maiorca, più una somma in contanti di trentamila ducati. E la lista continua. Insomma i cardinali il cui voto sarà determinante avranno una lauta ricompensa, ma non solo loro nella lista dei beneficati si aggiungeranno i parenti i funzionari perfino certi loro servitori. Rodrigo Borgia sa che sta spendendo molto, ma che ne otterrà un frutto di gran lunga maggiore. Sarà eletto l’11 agosto 1492 con il nome di Alessandro VI. Lo scandalo della sua vittoria è grande, L’ambasciatore di Firenze a Roma: Manfredi, scrive alla signoria che si sapeva che Sua Santità aveva pagato più di centocinquantamila ducati ai suoi elettori, e indica perfino il nome del banchiere cui è stata affidata l’operazione. La corruzione di questa manovra sarà ufficialmente condannata scomparso Alessandro VI, quando sarà papa Giuliano della Rovere e sarà allora Giulio II (questo il nome scelto dal della Rovere) in una bolla papale che stabilirà che saranno nulle le elezioni pontificali, ottenute con tali metodi e che i cardinali che si presteranno decadranno dal loro ruolo. In seguito Giulio II fingerà di dimenticarsi quello che aveva stabilito precedentemente e si assicurerà la sua elezione con i soliti metodi del suo dichiarato nemico: il papa Borgia. Alla notizia della sua elezione tutta Roma fu sorpresa, era da tempo che non veniva eletto un papa straniero. Ma fra feste e celebrazioni si dimenticò presto questo particolare. Il nuovo pontefice era molto conosciuto, negli anni del suo cardinalato aveva fatto molto bene la sua propaganda per riscuotere la simpatia presso la gente, ed ora questa si apprestava ad accoglierlo come un sultano. Ci fu anche chi baciò la terra dove lui passava, a questo alcuni si sdegnarono e protestarono perché queste cose non si fanno in un paese cristiano. Ma il Borgia non condivise questo sdegno e senza fare una piega disse: “Un pontefice non rappresenta forse Dio sulla terra? Dunque è un poco Dio anch’egli!” Convinto dalle sue affermazioni agisce con durezza contro chi non ubbidisce ai suoi comandi. Ogni ordine così diviene sacro. Gli ambasciatori, i cardinali, i magistrati quando vanno da lui a rendergli omaggio, egli li riceve come se fosse una divinità a cui quell’ossequio è più che dovuto. Il 31 agosto cinque giorni dopo l’incoronazione, convocò un concistoro e nominò il figlio Cesare arcivescovo di Valenza con una rendita annua di sedicimila ducati, inaugurando quella sfacciata politica nepotistica che trasformerà la curia romana in colonia borgiana. Distribuì, cariche, onori, prebende a figli e parenti vari e in più anche a conoscenti e amici degli amici, che fece affluire a frotte dalla lontana Castiglia. Un contemporaneo commentò: ”Nemmeno dieci papi ti basterebbero a sbramare questo parentado”. Ma nepotismo a parte, Alessandro debuttò bene. I predecessori gli avevano lasciato molte gatte da pelare: le finanze in dissesto, l’Urbe in preda a lotte di fazione tra gli Orsini, i Colonna, Savelli, Gaetani, insomma lo stato pontificio a brandelli in cui signorotti e tirannelli locali, non si curavano più del potere centrale. Alessandro si mise subito all’opera. Rinsanguò le casse vaticane, sfoltendo la burocrazia e bloccando i salari. Limitò al massimo le uscite, aumentò con nuove tasse le entrate e imposte alla curia, insomma impose un regime di austerità non solo agli altri ma anche nella conduzione della sua vita privata. Ordinava per se pasti di una sola portata e quasi non toccava vino, i maligni insinuavano che questa dieta era stata imposta dai medici e che nessuno accettava volentieri i suoi inviti a pranzo. Ma sul suo esempio molti ecclesiastici ridussero le spese e abbassarono il livello di vita. Intanto a Roma e nell’urbe regnava la più completa anarchia: furti, omicidi, rapine, violenze di ogni genere erano all’ordine del giorno. Alessandro aumentò il numero degli sbirri, mise a setaccio i bassifondi della città e riportò l’ordine costituito, in seguito riuscì a domare nel suo stato i tirannelli locali e i piccoli nobili riottosi e avidi che imperversavano nei territori della chiesa. Il Borgia riuscirà a ridare un assetto allo stato della chiesa, ma dopo lunghi anni di regno. (segue nel prossimo numero) - La sezione cultura del circolo Rinascita presenta: Il 22 Gennaio 2004 Con il patrocinio di SESTOIDEE del comune di Sesto Fiorentino: la commedia in vernacolo “La porta aperta” di Fernando Romei regia dell’autore, è in scena la compagnia “il Carrozzone” Costo del biglietto € 6, si accettano prenotazioni al Telefono 055-440147 Ballo con orchestra dal vivo i Sabati dalle ore 21.30, le Domeniche e festivi dalle ore 15.30 Tombola tutti i Giovedì, Sabato, Domenica e festivi dalle ore 21.00 - Scuola di “Ballo liscio”, tutti i Lunedì e Martedì - Scuola di ballo “ Latino - Americano” tutti i Mercoledì Inoltre: Ristorante pizzeria tutti i Sabati e le Domeniche dalle ore 18.30 Circolo A.R.C.I. Salone Rinascita V. Matteotti N° 18 per info TL. 055-440147 3 scarpinate” , si chiamavano così, allora, le nostre gare, ma non mi ero mai staccato da questo giovane e per me, affascinante mondo. Sentivo che il podismo poteva rappresentare la giusta fusione fra attività sportiva, sociale, culturale. Era mia intenzione, attraverso la tesi, cominciare ad occuparmi in modo scientifico delle problematiche relative a chi correva a piedi. Iniziai a frequentare il Centro medico Sportivo delle Cascine, dove conobbi il dott. Domenico Attinà che aveva gli stessi miei interessi. Il gruppo si completò con il dott. Vincevo Cupelli. Iniziammo la nostra prima ricerca sui podisti, reperimmo i nomi dei partecipanti alla ricerca da coloro che erano stati al centro medico a fare la visita di idoneità. Ecco come conobbi Siro Magni, uomo entusiasta, si mise a mia completa disposizione. La mia cultura in fatto di allenamento di podisti cresceva, ne stavo allenando già uno Bruno Boni, corre ancora. Nerio Neri, l’editore delle rivista Podismo, mi chiese di scrivere un articolo sull’allenamento della 100 km. Mi documentai su riviste e libri francesi, gli unici al mondo ad aver fatto un po’ di ricerca in questo campo. L’articolo usci sulla rivista n° 5 di Podismo. Il passaggio successivo fu quello delle serate nelle sede dell’ AUSONIA. Siro apriva il suo ufficio, presenti tutti i soci del G. S. AUSONIA parlavo a loro di allenamento, per le scarpinate, per la 100 km. Allora di maratone ce ne erano poche. Nel frattempo avevo già preso il primo brevetto di allenatore di atletica e stavo indirizzando i miei studi sia verso l’allenamento, sia verso gli aspetti socio-psicologici. Una lettura che mi ha dato tanto fu : “Il Potere psichico della corsa “ . Era la traduzione Italiana di un libro scritto da un americano. Fu bello leggerlo perché trovai stampate molte delle mie idee. Pensavo e penso che correre non significa solo mettere un piede dietro l’altro. Quando si corre si affina il rapporto di intimità con noi stessi, tutto acquista una dimensione diversa. L’autore del libro se ne era già accorto. In America il nostro giovane movimento era già adulto. Frequentare Siro per me ha significato anche attingere ad valori che dimostrano come lo sport amatoriale racchiuda in se una serie di valori molto, molto importanti. Sì nelle serate all’AUSONIA conobbi molti amici, che poi ho allenato, con i quali abbiamo corso insieme. Altre volte mi è capitato di fare ancora qualche riunione al salone Rinascita, ed ho sempre provato le stesse emozioni, quelle di quando nel 76’, ventiduenne studente dell’ISEF con la “ fissa “ della corsa parlavo a gente più grande di me, ma che con le loro domande, con il loro interesse, mi stavano facendo crescere. Sono contentissimo, oggi dopo tanti anni , di ritornate a collaborare con quella società dove ho “fatto i primi passi”. Grazie di avermi accolto ancora una volta fra di voi. Un grazie particolare lo devo a Siro, l’uomo che ha contribuito alla mia evoluzione di uomo e di professionista del podismo. I menbri del nuovo consiglio Ausonia Club 2004 (in alto da sinistra: Cocco Marco, Vittorio Ercolino, Latini Valfrido, Trabucco Giancarlo, Valli Romano, Calzolari Marialuisa, Fratoni Maurizio, Franceschini Vincenzo, Chimenti Tommaso (fotografo). In un cassetto del mio armadio ho ancora la canottiera bianca rossa e azzurra con la scritta AUSONIA di stoffa. No, non è sempre stata nel cassetto, l’ ho indossata anche in qualche gara oltre che in tanti allenamenti estivi fatti fra la fine degli anni 70’ e l’inizio degli anni 80, a regalarmela fu Magni. Gli anni settanta “correvano” ed in quei tempi frequentavo l’ISEF di Firenze. Arrivò presto il momento di dover fare la tesi. Un giorno andai dall’allora mio professore di atletica, Franco Anichini, e gli chiesi una tesi sul podismo. All’inizio fu un po’ titubante, perché il giovane fenomeno della corsa amatoriale, non poteva essere considerato proprio atletica. Determinato a voler fare la tesi sul podismo andai dal direttore dell’ ISEF il quale mi autorizzò ad accordarmi con il Prof. Anichini ed iniziare a lavorare. Il titolo “ Contributo alla razionalizzazione del fenomeno della corsa a piedi coinvolgente persone di ogni età”. Ero arrivato all’atletica dal podismo, correndo su strada una delle prime Fulvio Massini Circolo ARCI PADULE Supermercato DESPAR ALIMENTARI Via del Risorgimento 237 - 50019 Sesto F.no tel. 055 4210242 Di Innocenti e Landi & C. snc ATTIVITA’ Sportive: BASEBALL maschile SOFTBALL Femminile – CALCIO A 5 –A 7 maschile Corsi giovanili per ragazzi ragazze da 8 a 14 anni. ATTIVITA’ Ricreative: Pizzeria tutti i sabati h 19,00 TV visione partite di calcio da calendario fed. Calcio Tombola tutti i venerdì ore 20,30 - Ballo mesi estivi P.zza Ghiberti, 27 Tel. 055 4200112 50019 Sesto Fiorentino (Fi) Servizio a domicilio Specialità gastronomiche 4 principio, e non deve essere soggiogata dalle stelle. La limitazione comportata dagli astri è in ogni caso relativa: più il singolo individuo è evoluto (spiritualmente) tanto meno egli sentirà l’influenza degli astri, mentre maggiore risulterà la sua capacità decisionale. E’ con questo spirito che intendiamo affrontare il nostro viaggio virtuale nel mondo dell’astrologia che da sempre, con i suoi miti e le sue tradizioni, accompagna l’uomo nella sua avventura più difficile: conoscere se stesso. a cura di Cristina Bini e Laura Ghelli L’uomo da sempre ha lavorato per comprendere e interpretare la sua posizione nel cosmo. Alzando gli occhi al cielo e osservandolo, rimase fin dall’inizio incuriosito da quei punti luminosi lontani e, in un primo tempo, egli venerò i corpi celesti e li divinizzò. In seguito studiò i fenomeni fisici in cui si manifestava la vita del cosmo, cercando di scoprire se esistessero rapporti diretti fra i moti celesti e il divenire delle cose terrene, e in quale modo eventualmente gli astri esercitassero un influsso immediato sulle vicende umane. Così alla prima esperienza contemplativa si sostituiva il desiderio di svelare i misteri dell’esistenza del cosmo: nasceva, pertanto, l’Astrologia. Oggigiorno l’astrologia è un argomento d’uso (e spesso d’abuso!!!) quotidiano sulle pagine dei giornali, negli oroscopi radiofonici o televisivi, ma di cui in realtà si parla pochissimo quando si tratta di approfondirne gli aspetti storici, il valore della sua filosofia e della sua ricerca intellettuale. Per comprendere la profondità della tradizione astrologica, basti pensare che una delle più antiche fonti scritte che documentano il sapere astrologico venne rinvenuta in Mesopotamia (l’attuale Iraq) e risale a prima del VII secolo a.c.. Al giorno d’oggi l’astrologia è relegata a un ruolo di “arte ambigua”, vituperata dagli esponenti della modernità e tollerata tutt’al più come futile divertimento da salotto. Al contrario l’astrologia conta argomenti molto vasti, articolati in modo complesso e organico: è una materia che non esiteremmo a definire scientifica se non per il fatto che la parola “scienza” pare supporre l’esclusione dell’ “anima”, mentre l’astrologia si rivolge essenzialmente all’animo umano, lo indaga non semplicemente in quanto tale ma in quanto microcosmo in relazione al macrocosmo (l’universo stesso): dunque non un’arida scienza meccanicistica o statistica, ma uno studio umanistico – filosofico della creatura – uomo. La confusione di valori della nostra epoca, il continuo oscillare tra il razionalismo esasperato e fiducia incondizionata in tutto quello che è occulto, a questo punto, rende necessaria e inevitabile una chiarificazione. Dall’astrologia ci si aspetta, di solito, la predizione del futuro. Quale futuro avrò? Come sarà il domani? Queste domande che spessissimo si pone non trovano, è bene dirlo subito, alcun riscontro oracolare nell’astrologia. Con questa disciplina si potranno conoscere e prevedere i periodi positivi e negativi della vita di un individuo, comprese la loro durata e l’epoca in cui si verificheranno, ma “cosa accadrà” in realtà non è possibile saperlo. L’arte del prevedere è cosa ben diversa dal predire. Scopo primario dell’astrologia non è “predire il futuro” ma conoscere meglio l’uomo e i meccanismi interiori che ne determinano il comportamento, influenzandone le scelte e dunque l’avvenire. Altro è dire “avrai un periodo favorevole”, con la logica conseguenza di prevedere che in quel periodo tutto risulterà semplice, e altro è affermare con certezza “vincerai al lotto”. L’astrologia non è predizione ma previsione: le strade per il conseguimento di uno scopo e le strade per la propria realizzazione sono molteplici e l’astrologia può costituire un valido aiuto, se rettamente interpretata, per trovare la migliore. Ma l’oroscopo non va considerato con semplicistica e superficiale curiosità, che come anche non può e non deve neppure essere una specie di diagramma fisso dell’esistenza di un uomo: noi non siamo automi in balia di un fato terribile; infatti l’anima è sempre libera, non ha fine né Nella mattinata fredda del trentuno dicembre del 2003 alle pendici delle alpi dal paese di colle di Isarco, un piccolo gruppo di atleti del Club Ausonia che, non curanti del freddo e della neve si apprestavano a pianificare il progetto di partecipare alla corsa dell'anno ovvero la Silvesterlauf a Innsbruck nel secondo pomeriggio. Intanto la neve cadeva lieve sulle alpi ai confini del passo del Brennero quando i nostri protagonisti si misero in marcia sul loro automezzo in direzione del passo che li avrebbe condotti alla città austriaca di Innsbruck. Entrati in autostrada dal casello di Vipiteno gli atleti dell' Ausonia Club osservavano le informazioni prese da appunti e da opuscoli, per avere almeno un'idea su dove poter lasciare l'auto e soprattutto dove stavano gli spogliatoi e i punti ristoro. Durante l'attraversamento del passo del Brennero il vento tirava leggermente e trasportava i fiocchi di neve portati via dalle cime delle montagne circostanti. La strada però era sgombra da neve e ghiaccio e così i nostri atleti sono arrivati alla meta con nessun problema, fino alla uscita dall'autostrada al casello di Innsbruck sud. La corsa del Silvesterlauf si snodava su un circuito cittadino di circa 3 km, che i partecipanti dovevano effettuare due volte. Per questa manifestazione sportiva la città si era preparata di tutto punto con servizio di sicurezza e per tutto il percorso il traffico cittadino era bloccato per poter garantire il miglior svolgimento della corsa. Tutti i veicoli perciò si sono fermati per far passare gli atleti persino i tram dove anche i conduttori applaudivano insieme alla folla festante e agli occupanti dei filobus. La partenza di questa gara è iniziata con il collocamento dei partecipanti sul nastro di partenza e al momento dello starter gli atleti sono scattati e via via sfilavano davanti ai cordoni di folla, applauditi senza guardare se fosse il primo o l'ultimo dei partecipanti. Il tempo, nonostante il freddo pungente ha favorito lo svolgimento della competizione. I nostri atleti si sono fatti coraggio e hanno svolto egregiamente la gara arrivando alla fine per essere ristorati e accolti dall'arrivo in festa. Dopo aver effettuato una gara in un clima rigido il gruppo dell' Ausonia ha deciso di fermarsi per una visita alla splendida città di Innsbruck fra le sue case e i monumenti, aspettando l'arrivo del nuovo anno con la certezza di aver chiuso in bellezza l'anno sportivo con una corsa difficile da non dimenticare. BAR-RISTORANTE-PIZZERIA FORNO A LEGNA Viale Pratese 54 (ang. Piazza Bagnolet) Sesto Fiorentino Tel 055 4201352 - 055 4211706 CHIUSO VENERDI’ Leonardo Latini. 5 nucleari al suo interno, e la palla di gas si accende, e così nasce una stella. In questo modo è nato il nostro Sole. Ma come è composto, e come esplica le sue funzioni questo astro? Intanto diciamo che il Sole è una sfera di gas, perché a queste temperature tutti i metalli vaporizzano diventando gas. La parte più esterna del Sole è la corona, che noi possiamo vedere solo quando avviene un eclisse totale, allora osserviamo questo spettacolo straordinario che dura solo pochi minuti, vedendo ci si rende conto dell’immensa energia che si sprigiona dal Sole. Le macchie solari, queste furono osservate da Galileo con il suo modestissimo cannocchiale. Le macchie solari sono regioni più fredde della superficie solare solo 4500 gradi rispetto ai 6000 gradi circostanti. Sono dei mulinelli vaganti causati da variazioni di campi magnetici. Le protuberanze, sono delle colonne di fuoco che si innalzano per centinaia di migliaia di chilometri dal mare incandescente, e poi si ripiegano tornando verso la superficie del Sole richiamate dalla potente forza di gravità. La fotosfera, da cui ci perviene la quasi totalità della luce emessa dal Sole. La cromosfera, il secondo involucro. Scendendo all’interno del Sole troviamo la zona convettiva e la zona radioattiva, ed infine la fornace, qui è dove si sviluppano le potenti reazioni nucleari, e dove la temperatura è più alta, oltre 15 milioni di gradi. In questa fornace viene prodotta tutta l’energia che viene irradiata nel sistema solare, e che permette la vita sulla terra. Ma quando finirà il carburante che alimenta questa fornace ? E cosa succederà? Quando l’idrogeno si esaurirà comincerà una serie di reazioni sempre più complesse, la parte centrale del Sole crollerà su se stessa, mentre la parte esterna si gonfierà come un pallone. Il Sole diventerà una gigante rossa e comincerà ad espandersi verso i pianeti più vicini. Una nuvola rovente di oltre 5000 gradi investirà: Mercurio, Venere, e la Terra, bruciando tutto quello che incontrerà sulla sua strada. Vaporizzerà: gli oceani, le foreste, le città. Anche le rocce fonderanno e il nostro pianeta tornerà ad essere una nuda palla cosmica. Ma non preoccupatevi troppo, questo evento succederà fra 4miliardi di anni circa, nel frattempo i nostri discendenti avranno trovato il modo di andarsene prima della fine. A cura di Romano Valli Il Sole è una stella che ci dona luce e calore, lo vediamo tutti i giorni, ma per la maggior parte di noi è solo luce e calore. Eppure il Sole è, sì un corpo celeste fra i più visibili e i più studiati, ma anche fra i più difficili da interpretare. Perché ciò che interessa del Sole non è tanto la superficie (come per i pianeti) quanto quello che succede al suo interno. Perché, per esempio è così brillante, e continua a splendere e a inviare calore da miliardi di anni? Cos’ha all’interno di così speciale da produrre in continuazione tutta quella energia? Si tratta di un punto estremamente interessante, capire come funziona il Sole, è un meccanismo al tempo stesso semplice e complesso, che ci richiederà un piccolo sforzo di attenzione (vedrò di semplificarlo al massimo). Le domande che normalmente vengono rivolte agli astrofisici durante le conferenze di astronomia sono: come si è formato questo astro? Come funziona? Quando cesserà di illuminarci con i suoi benefici raggi? Il Sole come il sistema dei pianeti che lo circonda ha un’età di 4,5 miliardi di anni, la sua accensione si può spiegare semplicemente: prendiamo per esempio una pompa per biciclette. Se si tappa con un dito il foro d’uscita e si comincia a pompare, sentiremo che l’aria pressata all’interno della pompa produce un forte calore, e più pompando, la temperatura interna cresce. Nello spazio dove immense nubi di gas vagano, succede qualcosa di analogo, l’idrogeno contenuto in esse si aggrega continuamente, formando una palla di gas sempre più grande, e più cresce, più la forza di gravità è forte. Come la pompa nella quale la pressione aumentando scalda l’aria all’interno, gli atomi di idrogeno aggregandosi fra loro fanno crescere la temperatura a causa del peso degli atomi che premono dall’esterno e quindi producono una forte pressione, la temperatura comincia a salire:100 gradi, 1000 gradi, 100mila gradi. Se a questo punto si esaurisce la nuvola di gas disponibile, la sfera non cresce più. E’ una stella mancata come Giove. Se invece questa palla gassosa continua a crescere e si raggiunge una temperatura di oltre 10milioni di gradi, allora si innescano le reazioni L ’ Ag e n z ia IM M O BI LI AR E DE I M I LLE pe r i n fo r m a z i o n i G e o m . P. P o r t a l u pp i T e l e fo n o 0 5 5 / 5 5 2 0 4 9 9 - c e l l. 3 4 8 / 3 3 0 5 6 0 3 P e r s t im e - C e r t i fi c a t i c a ta s ta l i - Vi s u re C on s e rv a t o r i a , P r e v en t i v i p er r is t r u t t u ra z i o ni – C on s ul e n za m u t u i e t c . CALENZANO – (FI) – Via Giusti, 241 Telefono 055 8877974 – Fax 055 8877944 E-mail [email protected] FULL SERVICE SRL Cen t ro S ervi zi Elaborazione dati – contabilità aziendali Paghe – Centro servizi telematici 6 Non è certamente frequente nell’ambito sportivo trovare tanti amatori della poesia quanto ce ne sono fra noi podisti del Club Ausonia Rinascita. Molti fra di noi le apprezzano ed alcuni anche ne scrivono. Per questo motivo mi sono deciso nel presente articolo a Poeta è parola che deriva dal greco e significa: creatore, inventore. Poesia è quel componimento letterario nel quale i sentimenti e le emozioni del poeta vengono espressi in versi. Tutto questo ce lo affermano i dizionari, ma partendo da ciò andiamo un po’ ad approfondire. Eugenio Montale ricevendo il Premio Nobel per la letteratura ci descrisse, con bonaria ironia, quello che è la poesia. Io sono qui a ricevere – affermò – il premio per un’arte assolutamente inutile ma mai nociva neanche se presa in dosi eccessive. Inutile? Naturalmente scherzava! Se è vero che la poesia non è indispensabile per continuare a vivere in senso fisiologico, con la poesia si vive comunque meglio, perché essa è quell’attrezzo atto a scardinare la mediocrità del vivere, quel mezzo che può dare senso e colore al grigiore dei nostri giorni, alcuni giorni. Sono comunque i poeti diversi, molto diversi l’uno dall’altro come lo siamo noi comuni mortali. Ci sono quelli che languono d’amore, quelli che inneggiano agli astri, o ruggiscono di guerra, altri invece bonariamente osservano le incongruenze della vita umana, ne satireggiano ridendo ed invitando al riso. Ebbene, quando sono bravi, tutti li leggo e tutti li amo, come amo i variopinti aquiloni nel cielo della fantasia. Sono uomini che sognano e che mi portano nel sogno, quello spazio che fra la coscienza e l’incoscienza, in una sola parola sono artisti, poeti. Per meglio spiegarmi riporto qui sotto una non molto nota poesia di Giovanni Pascoli nella quale egli in modo limpido ci spiega che cosa è un poeta. Eccola: CONTRASTO 1. Io prendo un po’ di silice e di quarzo; lo fondo; aspiro; e soffio poi di lena: vè la fiala come un dì di Marzo, azzurra e grigia, torbida e serena! Un cielo io faccio con un po’ di rena E un pò di fiato. Ammira: io son l’artista. 2. Io vo per via guardando e riguardando, solo soletto, muto, a capo chino: prendo un sasso tra mille, a quando a quando, Io netto, arroto, taglio, lustro, affino: chi mi sia, non importa: ecco un rubino; vedi un topazio; prendi un’ametista. Giovanni Pascoli Dopo questa spiegazione così chiara ed allo stesso tempo così poetica niente da aggiungere, sarebbe un sacrilegio! Romano Zucca ANGELO FAGGIANO Servizi Assicurativi Pensioni Integrative Infortuni Incendio RC Auto Via Lamarmora 29 – Firenze Tel. 055 575851 – 055 587368 Via Matteotti 18 Sesto F.no Tel. 055 444788 7 LORENZO DE’ MEDICI Detto “Il Magnifico”, nacque a Firenze nel 1449, e vi morì nel 1492. Uomo politico e letterato, protettore di artisti e poeti, scrisse racconti, testi di meditazione filosofica, il poemetto la Nencia di Barberino, una sacra rappresentazione, canzoni a ballo e i cosiddetti Canti Carnascialeschi. Un profondo pensiero mi assale quando osservo le acque di un lago, assieme al leggero mormorio delle placide onde. Il sole specchiandosi sull’acqua fa da scudo nell’inestricabile gorgoglio del fondo e come un grido soffocato rimane spento dalla luce e muto nella realtà, sino ad offuscare la sua bellezza, spengendo la propria vivacità, mettendo in evidenza la dolcezza del carattere insieme a l’ampia distesa di acqua dolce verso la sponda. Trionfo di Bacco e Arianna (Da i Canti Carnascialeschi) Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza. Quest’è Bacco e Arianna belli, e l’un dell’altro ardenti: perché’l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti. Queste ninfe ed altre genti sono allegre tuttavia. Chi vuol esser lieto sia: di doman non c’è certezza. …………………………… Donne e giovinetti amanti, viva Bacco e viva Amore! Ciascun suoni balli e canti! Arda di dolcezza il core! Non fatica, non dolore! Ciò c’ha a esser, convien sia. Chi vuol esser lieto sia: di doman non c’è certezza. Cosetta Garuglieri Eppure qualcosa ci deve essere che lega le mosse degli uomini e degli animali di questa valle che guardo dal mio monte. Qualcosa nel ciclo delle acque e del sole nel seme delle piante nel corso dei cromosomi o nel volere onnipotente di qualche divinità nascosta e universale. Non è possibile che sia tutto un caso, anche se la mente porta per questa strada, il mio cuore spera, un giorno improvviso, di sapere…… Piero Ragionieri (A cura di Romano Valli) Ho visto uomini e donne dannarsi l’anima alla ricerca di un tempo cronometrico perduto, ho visto bambini incitare padri strasudati, ho visto passeggini e carrozzine, ho visto zingari chiedere l’elemosina e fermarsi per guardare il serpentone, ho visto corpi da sogno trotterellare sui sampietrini del centro, ho visto militari in alta uniforme fermare il traffico in quest’era di mobilitazione collettiva, ho visto uomini piangere all’arrivo distrutti dalla fatica, ho visto braccia abbracciarsi e stringersi calde nella brezza di novembre dopo l’arrivo, ho visto bere litri di acqua e sali, ho visto innumerevoli file ai bagni chimici, ho visto mille biciclette che seguivano ed aiutavano gli atleti, ho visto chi vomitava ad un angolo riverso in un conato d’estrema durezza, ho visto gente ritirarsi e chi camminava, ho visto crampi e strappi, dolori ai polpacci, ho visto i brividi del 41esimo chilometro, ho visto le mani tese e gli applausi infiniti, ho visto fiumi di urina alle Cascine e la solida bellezza del Duomo, il salotto di Santa Croce, ho visto strade pulite e sgombre dalle auto, ho visto anche clacson incivili e liti di automobilisti ai semafori, ho visto mille volontari gialli dannarsi perché tutto funzionasse a dovere, ho visto la Maratona di Firenze. Tommaso Chimenti Macherelli Impresa funebre dal 1934 P.zza della Chiesa, 3 Sesto Fiorentino Telefono 055 4489153 P.zza V. Veneto 4 – 5004 Calenzano Telefono 055 8811033 Firenze – livorno Cooperativa Facchinaggio Trasporto Mercato Ortofrutticolo di Novoli Tel. 055 4393540 - 055 4393542 FIRENZE 8 Ho! Amica luna con te il pensiero fugge, attimo dopo attimo sospeso fra cielo e terra vola. Pallida luna che illumini i pensieri più neri, smussi angoli bui appiani il cammino dei sogni. Sogni belli o brutti, che possano lasciare l’amaro in bocca, ma trastullano la fantasia. Calzolari Marialuisa Redazione: Valli Romano, Latini Valfrido, Latini Leonardo, Tommaso Chimenti, Zucca Romano. invio gratuito: soci, gruppi sportivi, enti promozione sportiva, ditte collaboratrici, responsabilità di quanto pubblicato è dei singoli autori, la collab. prestata gratuitamente ed il notiziario è redatto il 31 / 12 / 2003. Collaboratori in redazione Valli Romano, Latini Valfrido, Latini Leonardo, Tommaso Chimenti, Romano Zucca, Calzolari Marialuisa, Piero Ragionieri, Cosetta Garuglieri, Carla Dagliana Zucca, Graziani Piero, Fulvio Massini.