ISTITUTO COMPRENSIVO “ARDEA III” PROGETTI Anno scolastico 2013 – 2014 Premessa Protezione civile : Noi siamo pronti all’emergenza Solidarietà Territorio e Natura C.L.I.L. Educazione stradale: “Noi Vigili: sulla strada con prudenza” Fantasia per comunicare: contro il disagio Cambridge Certificate Invalsi TG Ragazzi Ardea Music Ensemble Laboratorio di ceramica: “Macchie d’arte” Progetti in rete : o Giornale scolastico : “L’astronave news” o La scuola in piazza o Numeri per … Premessa Per la formazione sociale del bambino, futuro cittadino, è indispensabile considerare varie realtà: civica, ambientale e morale. L'ambiente nel quale vive il bambino nei suoi aspetti naturalistici, antropici, storici e culturali è una risorsa di grande importanza per l'esistenza stessa . Diventa pertanto, fondamentale, avviare il fanciullo verso la conoscenza del valore del patrimonio ambientale, civico e naturalistico e renderlo consapevole che questo è un bene comune da rispettare, tutelare e valorizzare, suscitando in lui l’ amore per il proprio territorio e quello degli altri. Questa scuola pone come finalità l’innalzamento del successo scolastico e la valorizzazione delle reali capacità degli alunni. L’obiettivo fondamentale del P.O.F è quello di fornire pari opportunità educative e formative tali da garantire il pieno sviluppo delle potenzialità e della personalità di ciascun bambino nel contesto scolastico di base, secondo il principio della continuità e tenendo conto dell’elevato numero di bambini con svantaggi culturali e sociali, con handicap e della massiccia presenza sul territorio di extracomunitari. Dal regolamento Art. 9 capo III: “Le istituzioni scolastiche, singolarmente , collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell’offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni, e coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti locali in favore della popolazione giovanile e degli adulti.” In base alla suddetta premessa si intende adottare come sfondo integratore della propria azione educativa “A scuola per ….Una testa ben fatta (E Morin) L’importanza della cultura e dell’educazione non risiede nella mera accumulazione quantitativa dei saperi, ma nel determinare un’attitudine generale a porre e trattare i problemi, nel saperli collegare e organizzare. Imparare a vivere richiede non solo conoscenze, ma la trasformazione, nel proprio essere mentale,della conoscenza acquisita in sapienza e l’incorporazione di questa sapienza per la propria vita. PROTEZIONE CIVILE SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA “Noi siamo pronti all’emergenza!” Tema: la gestione delle emergenze possibili nel nostro Territorio; Fascia di età: 9-11 anni; Problema che si vuole affrontare: Le calamità naturali o emergenze possibili nel territorio di Ardea che mettono in pericolo i cittadini e la messa in pratica dei comportamenti di prevenzione e difesa più idonei attraverso attività ludiche. Obiettivi cognitivi: • Imparare a comportarsi nelle varie situazioni di pericolo e a proteggersi in caso di calamità; • Conoscere le varie istituzioni esistenti a difesa e tutela dell’ambiente nel nostro territorio (Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato, Forze Armate, Croce Rossa, ecc…); • Conoscere il nostro territorio dal punto di vista geologico; • Saper leggere una cartina geografica e sapercisi orientare; • Conoscere strumenti tecnologici utilizzati dalle varie istituzioni per il controllo e il monitoraggio dell’ambiente. Obiettivi formativi: sensibilizzare ed educare all’autoprotezione i bambini della scuola dell’infanzia e primaria; Obiettivi etico- sociali: formare i futuri cittadini al rispetto e alla protezione del sistema ambientale sviluppando la comprensione delle relazioni ecologiche; Tempo: da novembre a maggio; Attività: • Per sviluppare la motivazione si effettuano visioni di filmati e letture di racconti seguiti da discussioni guidate; disegni che rappresentino momenti di pericolo e paura; disegni su come comportarsi correttamente; • Lezioni mensili della Protezione Civile a scuola usando materiale ludico grazie al quale i bambini possano imparare giocando; formulazione di domande da porre ai rappresentanti della Protezione Civile preparate precedentemente; attività di promozione e formazione, anche con interventi di supporto all'addestramento, durante le prove di evacuazione dei plessi scolastici con l'utilizzo delle macchine del fumo. • • • • Organizzazione di una tavola rotonda di cui faranno parte un geologo, un rappresentante della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, un ingegnere del Comune che illustreranno rispettivamente i temi sui fenomeni sismici, sugli incendi e sulle norme in materia di edificazione; Simulazioni in classe di incendio o terremoto per imparare a proteggersi e a gestire la paura; allestimento di una mostra fotografica che documenti le attività in classe in piccoli gruppi e anche gli incontri mensili con la protezione civile; A fine anno scolastico viene organizzata una manifestazione con insegnanti, genitori, bambini, autorità cittadine e associazioni di volontariato per una dimostrazione pratica realizzata dalle squadre dei “Minivolontari della Protezione Civile”. i bambini parteciperanno attivamente tenendo un saggio dimostrativo di quanto imparato durante l’anno nelle esercitazioni. le autorità cittadine consegneranno a ciascun bambino un diploma di “Minivolontario della Protezione Civile”. Metodo: programmazione per obiettivi; Materiale: documentari relativi a terremoti e incendi, riviste scientifiche come “Newton”, “Focus”, “Quark”, “Le Scienze”, macchina fotografica, materiale per la realizzazione di disegni e cartelloni; Valutazione: oggetto di verifica saranno: • i materiali prodotti nel corso del lavoro, • l’allestimento della mostra fotografica, • i filmati e i relativi commenti, • la preparazione delle interviste agli esperti del territorio; • si prenderà in esame anche la partecipazione ai gruppi di lavoro e alla discussione, considerando i molteplici profili intellettuali, cognitivi ed emotivi dei bambini. SOLIDARIETA’ Obiettivi formativi: Sensibilizzare e promuovere attività di solidarietà, di informazione, di partecipazione e di integrazione delle persone bisognose d’aiuto; Obiettivi etico-sociali: • formare e sensibilizzare i futuri cittadini alla solidarietà verso i poveri e i bisognosi in generale; • sviluppare e stimolare le loro coscienze alla partecipazione affinché si possa costruire un’ attiva e reale integrazione in un clima di accoglienza; • promuovere il concetto dell’altro, dei suoi bisogni e dei suoi diritti in un contesto sociale aperto all’accoglienza, al confronto, al dialogo . Tempo: gennaio-giugno; Attività: • Ricerca di sponsor per pubblicizzare l’iniziativa di solidarieta’ a scopo benefico. • Mostra mercato di fine anno per creare un fondo da devolvere ad associazioni ONLUS del territorio di Ardea . Materiale: cartelloni, colori a tempera, macchina fotografica, Metodologia: • partecipazione dei singoli alunni, interazione e collaborazione all’interno del gruppo di lavoro; • partecipazione alla discussione; • rispetto dei principi che verranno proposti. Le insegnanti si riservano di aderire ad eventuali progetti proposti da Enti o Organizzazioni durante l’anno scolastico. “TERRITORIO E NATURA” Titolo del progetto: TERRITORIO E NATURA Referente del Progetto: Destinatari: sezioni sc.infanzia, classi prime e seconde sc . primaria. Finalità: 1. Stimolare la capacità di osservazione del bambino per conoscere, rispettare, amare la natura, gioire di essa ed attribuirle il giusto valore, al fine di acquisire un corretto stile di vita. 2. Offrire agli alunni, agli insegnanti, ai genitori e ai cittadini uno stimolo di aggregazione, socializzazione e cooperazione attorno ad un progetto pratico che potrà sviluppare nuove esperienze. 3. Conoscere, valorizzare, difendere e recuperare il territorio, rafforzando il senso di appartenenza. Obiettivi: • Conoscere le componenti sociali, culturali, storiche, fisiche, biologiche e archeologiche del territorio per acquisire la capacità di lettura critica; • recuperare l’identità personale, sociale e culturale attraverso giochi, fiabe, miti, racconti, musiche, canti e tradizioni (saggezza antica) del territorio in cui vivono; • sensibilizzare i bambini alla difesa della natura, al fine di migliorare l’ambiente che li circonda; • imparare a conoscere le risorse del proprio territorio; o Conoscere le usanze e le tradizioni di Ardea; o acquisire la capacità di operare scelte consapevoli, stimolando lo spirito di osservazione ed il senso critico; • comprendere la necessità di arrivare allo sviluppo sostenibile; • utilizzare gli strumenti multimediali come mezzo di comunicazione, conoscenza ed elaborazione; Attività: • coltivazioni; • conoscenza ed utilizzo di alcune specie vegetali autoctone; • realizzazione di orti e giardini; • schedari di alberi ed arbusti autoctoni e non; • rilevamento concreto dell’inquinamento; • ricerca sulla raccolta differenziata dei rifiuti e del loro riciclaggio; • indagini sulle abitudini alimentari nel tempo e nello spazio; • visite guidate sul territorio per conoscere e valorizzare i siti archeologici di Ardea; • realizzazione di una mappatura dei monumenti; • riproduzione nell’orto della scuola dei luoghi visitati, in rapporto al periodo storico studiato dagli alunni; • • • • • • • realizzazione di un calendario per far conoscere i luoghi di enorme importanza storica del territorio; realizzazione di laboratori scientifici; produzione di elaborati scritti e rappresentazioni grafiche, pittoriche e artistiche; produzione di oggetti costruiti manualmente con materiali diversi; documentazioni fotografiche, video e multimediali; esposizioni sulle produzioni realizzate e/o mostre mercato; realizzazioni di spettacoli e manifestazioni culturali. Metodologia: • Considerare la fenomenologia di base a partire dalla percezione (vedere, guardare, udire, gustare, toccare, fare forza); • fare esperienza diretta; • fare osservazioni iniziali; • fare conversazioni; • elaborare cognitivamente a partire da descrizioni qualitative (pensare, immaginare, ipotizzare, raccontare); • visitare orti botanici, riserve, parchi, oasi, aziende agricole, alimentari; • visitare musei; • effettuare visite guidate sul territorio per conoscere gli importanti siti archeologici . Strumenti: Materiale di carta, cancelleria, multimediale, fotografico, grafico, pittorico, edile, strumentazioni di base, attrezzi, bacheche, supporti tecnologici, semi, piante e stoffe, guanti da lavoro adatti ai bambini, tavolette di legno per costruire cartelli indicatori, panchine di legno da disporre intorno all’orto per gli importanti momenti di osservazione. Interventi: • preparazione del terreno dell’orto; • nuova collocazione delle mattonelle divelte, ma recuperate, per suddividere i vari appezzamenti; • impianto d’irrigazione; • rubinetto dell’acqua collocato in prossimità dell’orto. Continuità: orizzontale e verticale fra tutte le classi che hanno aderito al progetto. Collaborazioni esterne: - Ente Locale, Provincia, Regione, aziende pubbliche e private, consorzi agrari, orti botanici, associazioni (culturali, ambientaliste e sportive), giardinieri, esperti di agricoltura biologica e genitori. Spazi: aule, giardino, cortile della scuola, territorio comunale di Ardea e zone limitrofe. Tempi: Orario - Scolastico Monte ore: Il progetto è pluriennale a scansione annuale e verrà svolto nelle ore di compresenza e non. • Cadenza incontri – Settimanali. • Durata incontri – A seconda delle esigenze delle singole classi. Modalità di Verifica/Valutazione 1. Osservazione dei livelli di interesse e partecipazione degli alunni in itinere e finale. 2. Livello di consenso dei genitori nei confronti del progetto (questionari). Modalità di documentazione 1. Mostra espositiva e/o mercato finale; 2. Spettacoli e manifestazioni culturali finali. PROGETTO C.L.I.L. ARDEA III La Commissione Europea nel 2003 sostiene che “l’apprendimento integrato di lingua e contenuto (Content and Language Integrated Learning, CLIL) può svolgere un ruolo decisivo nella realizzazione degli obiettivi dell’Unione Europea in termini di apprendimento delle lingue”. Questo orientamento viene ulteriormente rafforzato da parte della Commissione Europea nella Comunicazione del 22 Novembre 2005 dal titolo:” Un nuovo quadro strategico per il multilinguismo” che pone tra i principali ambiti di intervento a livello dei sistemi e delle pratiche di istruzione, l’Apprendimento integrato di lingua e contenuto, CLIL. Si riconosce che questo tipo di approccio è adottato sempre più frequentemente in tutta l’Europa e fornisce notevoli opportunità per esporre gli studenti alle lingue straniere nell’ambito dei curricoli scolastici. Sia L’unione Europea, sia il Consiglio d’Europa pongono l’accento sul fatto che l’insegnamento di contenuti disciplinari in una L2 rappresenta un approccio educativo che può favorire il plurilinguismo. Su queste basi teoriche si intende proporre il seguente progetto destinato alle classi terze, quarte e quinte delle scuola primaria e alle classi di scuola Secondaria di 1° grado. GIROTONDO DI LINGUE D’EUROPA Finalità: Promuovere la fiducia in se’ nella comunicazione, abilita’ e consapevolezza interculturale, formare competenze spendibili per la costruzione di una base positiva per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita; sviluppare competenze aggiuntive in ambienti di apprendimento stimolanti e innovativi in un clima di cooperazione tra i pari. Obiettivi: Conoscere il lessico relativo ai dinosauri (classi terze), agli egizi (classi quarte), all’impero romano(classi quinte); le Docenti di lingua straniera (inglese, spagnolo, francese) delle classi della scuola secondaria di primo grado sceglieranno a piacere un argomento tra le discipline di storia, geografia e scienze. saper ascoltare e comprendere semplici frasi accompagnate da supporti visivi (flash cards, foto di giornale, foto scaricate da internet, immagini di enciclopedia); comprendere brevi testi per poi ricavarne delle sequenze strutturali con l’aiuto di immagini stampate; saper produrre oralmente brevi conversazioni in specifici contesti strutturati. Articolazione Progetto: Le attivita’ CLIL inizieranno contemporaneamente all’inizio dello svolgimento dell’argomento scelto nella disciplina in lingua italiana. la lezione clil verrà svolta dalla docente di lingua inglese che vi dedicherà un’ora a settimana. Le lezioni si baseranno soprattutto su strategie a maggior valenza emotivo - affettiva per rendere gli alunni più partecipi, più interattivi e più consapevoli di ciò che apprendono. le attività didattiche si svolgeranno attraverso conversazioni guidate e supportate da immagini per stimolare la motivazione degli alunni; successivamente si proporranno giochi-puzzle, giochi-quiz, brain storming, role playing con il supporto del teatrino, del computer e della L.I.M. al termine dell’anno scolastico avverra’ un incontro tra classi parallele (a scelta tra due o tutte insieme) per esporre oralmente ai pari un lavoro breve in inglese(scenette, quiz, dialoghi, ecc…) questo incontro assume un valore alto di condivisione di un’esperienza nuova in lingua straniera. Monitoraggio: Inizialmente i genitori verranno informati con un incontro del tipo di progetto per spiegare il CLIL e perché successivamente nella fase centrale e finale del progetto, verranno proposte delle domande di gradimento rivolte sia agli alunni, sia ai genitori per conoscere la positività o meno dell’esperienza, i perché degli aspetti negativi se presenti. incontro con i genitori al termine dell’anno scolastico. Ogni classe può scegliere di mostrare a tutti i genitori il breve lavoro finale del progetto. Valutazione: Verrà realizzato in itinere attraverso l’osservazione sistematica e focalizzata dei bambini/e e dei ragazzi/e durante attività motivanti come il role playing, il brain storming e il teatrino. Per le competenze scritte si proporranno schede strutturate, test con risposta multipla, test a risposta aperta e per le competenze orali i giochi puzzle, immagini sull’argomento daranno inizio a conversazioni in piccoli gruppi o a coppie. Risultati Attesi: maggiore disinvoltura e scioltezza nell’esprimersi e nel comunicare in l2 per formulare semplici richieste e risposte, per conoscere e arricchire il lessico in discipline come storia, geografia e scienze. Sviluppo delle competenze di interazione sociale tra pari. EDUCAZIONE STRADALE "Noi alunni vigili: sulla strada con prudenza" Il progetto è rivolto agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Ardea con l’intento che i bambini e i ragazzi imparino a muoversi sulla strada con tranquillità, consapevolezza dei rischi e dei pericoli. Le finalità sono quindi far nascere una “cultura della strada” che stimoli i giovani ad osservare l’ambiente che li circonda con altri occhi, comprendere la ragione per cui certe regole vanno osservate, nel rispetto non solo di se stessi, ma anche degli altri, risvegliare il senso di appartenenza al territorio, acquisire consapevolezza dei rischi e dei danni sulla salute umana dovuti alla mancata osservazione del codice stradale. Destinatari I destinatari del Progetto sono gli alunni della scuola dell’infanzia e le classi prime e seconde della primaria dell’ Istituto Comprensivo di Ardea III. Il prossimo anno scolastico si partirà anche con la scuola Secondaria di 1° grado. Articolazione del Progetto Gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria avranno nelle proprie aule la presenza significativa della Polizia Municipale, in qualità di esperti della circolazione stradale, coadiuvati dall'insegnante ordinario, arricchendo, così, la pratica didattica. Le lezioni avranno come argomento iniziale il comportamento del pedone e del ciclista. Al termine delle lezioni tutte le classi coinvolte realizzeranno la segnaletica verticale e orizzontale relativa al ciclista e al pedone, utilizzando materiale riciclato come cartone, giornali e plastica . Verrà successivamente allestito un percorso stradale nel giardino della scuola nella giornata conclusiva del progetto durante la quale i bambini, con l’ausilio dei vigili urbani, effettueranno un mini percorso con la bicicletta. Gli alunni spiegheranno il lavoro svolto nelle classi, effettueranno il percorso “come pedoni” e utilizzando modellini di macchine di cartone al fine di verificare se ci sono i comportamenti corretti ed il rispetto delle regole per i giovani che affrontano le problematiche della circolazione stradale. Al termine delle prove i ragazzi conseguiranno il “Distintivo dell'alunno vigile”. Sono da concordare con l’insegnante responsabile le prove per gli alunni diversamente abili. Prove che svolgeranno insieme agli altri alunni di classe cui sono inseriti ma con l’assistenza dell’insegnante di sostegno e con l’assistente scolastico. Sono previste anche prove di attraversamento pedonale da svolgersi in strada sotto forma di passeggiata e di pista ciclabile da svolgersi in strada sotto forma di “gita in bici”. Per gli alunni della scuola Secondaria di primo grado, oltre alle lezioni teoriche, sono previste delle prove pratiche di accompagnamento dei Vigili Urbani diventando così agenti per un giorno, sperimentando in maniera diretta ciò che vive e prova un agente della strada. Si consiglia agli insegnanti di scegliere i cinque alunni che si sono particolarmente distinti per aver assunto stili di comportamento corretti e rispettosi delle norme della convivenza civile, per sottoporli ad un esamino finale per il conseguimento del certificato di abilitazione alla guida del ciclomotore (rilasciato dal Comando dei Vigili Urbani). A tal fine verrà organizzata una premiazione ufficiale. Gli alunni, al termine dell'esperienza, dovranno raccontare, attraverso un saggio scritto od anche elaborati di tipo grafico, l'esperienza vissuta facendo emergere sentimenti, emozioni ed opinioni al riguardo. Attraverso racconti e cronache di fatti realmente accaduti e vicini al vissuto esperienziale dei ragazzi si arriverà a sottolineare le conseguenze che certi comportamenti possono provocare. SCUOLA dell’INFANZIA e PRIMARIA PRIMO CICLO Obiettivi 1. conoscere i corretti comportamenti del pedone e la segnaletica stradale ad esso relativa; 2. conoscere i corretti comportamenti che il ciclista deve assumere; 3. conoscere le norme del Codice della Strada cui il ciclista ed il pedone devono attenersi; 4. saper riconoscere e conoscere la funzione del semaforo. SCUOLA PRIMARIA SECONDO CICLO Obiettivi 1. conoscere il pedone ed i suoi corretti comportamenti; 2. conoscere il marciapiede, chi vi cammina e chi vi è escluso; 3. sapere individuare il modo corretto per attraversare la strada (i passaggi pedonali); 4. sapersi comportare bene in bicicletta; 5. conoscere la segnaletica stradale relativa al ciclista; 6. conoscere il codice della strada e le norme che il ciclista deve rispettare; 7. conoscere i compiti della Polizia Municipale; 8. saper riconoscere e conoscere la funzione del semaforo; 9. conoscere la segnaletica stradale. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi 1. sapersi comportare bene in bicicletta; 2. conoscere la segnaletica stradale relativa al ciclista; 3. conoscere il codice della strada e le norme che il ciclista deve rispettare; 4. conoscere i veicoli a due ruote; 5. saper individuare i comportamenti corretti che un passeggero deve assumere; 6. conoscere i comportamenti da tenere in caso di incidente; 7. saper prevenire infortuni (cinture di sicurezza, casco, limiti di velocità). NOTA SULLA PARTECIPAZIONE DELLA GIORNATA CONCLUSIVA DEL PROGETTO Premesso che la scuola debba promuovere l’apprendimento e non elargire attestazioni, le prove cui saranno sottoposti gli alunni saranno impegnative, ma idonee all’età e il senso della partecipazione ai giochi- percorso sulla segnaletica è quello di acquisire le conoscenze insieme. Per l’inizio dell’Anno Scolastico 2013-14, sempre nell’ambito del Progetto di Educazione Stradale, si proporrà il “Nonno Vigile”, al fine di garantire una maggiore sicurezza all’uscita ed e all’entrata della scuola. CONTRO IL DISAGIO: “FANTASIA PER COMUNICARE” Contesto sociale e territoriale Le istituzioni scolastiche sono situate in un territorio a forte crescita demografica (dovuta a numerosi nuclei familiari trasferitisi da Roma e da un notevole flusso migratorio che è andato sempre più accentuandosi negli ultimi anni, quasi raddoppiato è il numero dei residenti stranieri) e scarsa connessione sociale. I ragazzi trascorrono gran parte della giornata da soli poiché i genitori lavorano e inoltre i vari quartieri, lontani tra loro, sono carenti di strutture sociali, culturali e sportivi; mancano totalmente luoghi qualificati di aggregazione. Durante il percorso formativo si verificano negli alunni fenomeni di disagio scolastico, di emarginazione, di demotivazione, che spesso hanno come conseguenza l’abbandono scolastico, causato anche dalla difficile situazione socio-ambientale. Tra gli allievi che lasciano precocemente la scuola si trovano: • i “disaffiliati”, ragazzi che non provano alcun interesse alla scuola e non desiderano essere in contatto con essa (non hanno voglia, pensano che la scuola sia inutile e sono spesso sostenuti in ciò dalla famiglia che a fatica arrivano alla fine della scuola elementare); • i “deboli”: coloro che non hanno gli strumenti culturali e di apprendimento per completare il programma di studi quale viene loro proposto; • i “drop out capaci”: studenti che hanno le capacità intellettive per affrontare la scuola, ma mancano di altre competenze di natura sociale ed emotiva. Il fenomeno della dispersione riguarda anche coloro che nella scuola restano, ma solo formalmente, perché sono passivi, seguono il corso di studi senza trarne un reale beneficio, e alla fine della scuola dell’obbligo sono in condizioni di semianalfabetismo. Presentazione L’insuccesso scolastico può essere prevenuto adottando una personalizzazione degli obiettivi e stimolando con adeguati strumenti, risorse spesso latenti negli alunni. Questo progetto nasce dall’esigenza di aiutare e seguire gli alunni più svantaggiati per potenziare la loro autostima confermando in loro l’immagine di sé come studenti in senso fortemente positivo, promuovendo per tal via una maggiore motivazione allo studio, a tal fine già da diversi anni le scuole costituenti la rete inseriscono nel POF laboratori di manualità, di ceramica, di teatro, di danza, di musica, di pittura, di fotografia per dare la possibilità ai ragazzi più svantaggiati di utilizzare canali alternativi di comunicazione che in questi casi risultano più efficaci. Attività: • Sportello psicologico per alunni, genitori e docenti; • Laboratori di musicoterapia; • Laboratori manipolativi e artistici ( pittura, ceramica, teatrale). Finalità educative: Il progetto di recupero si propone di: • Innalzare il tasso di successo scolastico • Promuovere una più piena espressione della personalità • Curare l’attitudine alla relazione d’aiuto, allo scambio comunicativo (capacità di ascolto, pazienza ecc.) • Capacità di collaborazione con l’insegnante (rapida comprensione delle consegne, attuazione accurata delle stesse, senso di autonomia nell’ambito del compito, spirito di iniziativa • Promuovere l’attaccamento degli alunni all’istituzione scuola come valore per la realizzazione di sé Obiettivi: il progetto è orientato a rendere i partecipanti in grado di: • Incentivare la capacità di relazionarsi costruttivamente con i compagni e di cooperare nella realizzazione di attività di gruppo • Approfondire le relazioni tra mondo esterno e le emozioni personali • Sviluppare la creatività comunicativa ed espressiva attraverso l’uso di tecniche diverse • Realizzare concrete e autentiche esperienze d’incontro Tempi Un incontro settimanale di un’ ora per ogni gruppo di alunni; nel corso del progetto le unità orarie potranno essere ripartite diversamente, secondo le specifiche esigenze degli alunni. Strumenti e metodologie • Discussione, progettazione e condivisione di idee in gruppo • Lavoro in piccolo gruppo cooperativo • Approfondimenti e potenziamenti individuali • Laboratori pratici, manipolativi, espressivo-teatrali. Verifiche e valutazioni Le verifiche saranno continue e si svolgeranno durante l’attività stessa e mireranno a evidenziare difficoltà o incomprensioni da parte dell’alunno. Per l’aspetto cognitivo, sono analizzate le competenze trasversali precisamente: 1. La comprensione: comprendere come la fase progettuale sia un’occasione di scambio di opinioni per costruire un lavoro di comune interesse. 2. La comunicazione: comunicare i propri dubbi e le proprie idee in un clima di convivenza democratica. Per gli aspetti socio/relazionali sono presi in considerazione: 1. Il comportamento: come capacità dell’alunno di rispettare le regole della vita scolastica. 2. La collaborazione: come capacità di porsi in relazione costruttiva con gli altri e con l’ambiente in modo proficuo e leale. 3. L’attenzione e la partecipazione: come capacità di seguire ogni tipo di attività didattica. 4. L’impegno: come capacità di impegnarsi in modo responsabile cercando di approfondire le conoscenze Risultati attesi • Creare momenti di aggregazione positiva dando ai ragazzi alternative positive alla strada • Potenziare la creatività espressiva attraverso l’uso di linguaggi non verbali data anche la presenza di molti alunni stranieri • Prevenire l’abbandono scolastico • Migliorare la comunicazione tra le scuole del territorio Iniziative di informazione e pubblicita’ • Comunicazione iniziale ai genitori • Inaugurazione con invito a tutti i genitori delle scuole in rete e successiva esposizione pubblica aperta a tutti i cittadini della città di Ardea Modalita’ organizzative del gruppo di lavoro Costituzione di una cabina di regia formata da coordinatori che con incontri mensili controlla l’andamento del progetto e decide le eventuali modifiche da apportare. CAMBRIDGE CERTIFICATE Il progetto consiste in lezioni settimanali di un’ ora durante tutto l’anno scolastico tenute da insegnanti madrelingua i quali prepareranno gli alunni ad un esame finale. Il diploma rilasciato ha validità europea e serve ad arricchire il curricolo personale dell’alunno. Il corso è a pagamento e si svolge in orario extrascolastico. PROGETTO INVALSI: VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso. L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività. L'Istituto: • effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV); • studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa; • effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole; • predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado; • predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore; • provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità; • fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione; • svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche; • svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati; • assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti; • formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione. • Con Ordinanza n. 966 il Ministero decreta le date di svolgimento della prova nazionale per il primo ciclo di istruzione. La prova scritta, a carattere nazionale, nell'ambito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si svolge, per l'anno scolastico 2013/2014, per l'intero territorio nazionale ed in sessione ordinaria il giorno 19 giugno 2014 con inizio alle ore 8.30; in prima e seconda sessione suppletiva potrà essere espletata il giorno 25 giugno 2014 e il giorno 2 settembre 2014 con inizio alle ore 8.30. PROGETTO “ARDEA MUSIC ENSEMBLE” MUSICA D’INSIEME Obiettivi specifici: • sviluppare la tecnica flautistica, • saper interagire con gli altri attraverso la fusione corale e strumentale. • Sviluppo e potenziamento dell’autostima e della capacità comunicativa attraverso linguaggi verbali e non; Destinatari: tutte le classi di scuola secondaria di 1° grado; Durata: da novembre a maggio in orario extrascolastico per un totale di 25 ore;12 ore per la coordinatrice prof.ssa Marcelli; Materiale: amplificatore con due o più microfoni, leggii, lettore stereo, cartoncini bristol; ”MACCHIE D’ARTE” LABORATORIO: “Macchie d’arte” Responsabile del Progetto: Ferrara Carmela Finalità: o Sviluppare le competenze espressive degli alunni in riferimento alle personali attitudini o Valorizzare competenze ed abilità o Favorire i processi di socializzazione o Acquisire sicurezza e potenziare l’autostima o Recuperare e potenziare sul piano dell’apprendimento e della relazionalità Obiettivi: o Sapersi organizzare all’interno di una attività proposta o Saper pianificare ed organizzare un lavoro o Utilizzare la lingua in modo creativo o Sapersi relazionare con gli altri o Saper lavorare individualmente, in coppia e in gruppo o Sollecitare la produzione, la fruizione, la partecipazione e la collaborazione o Saper utilizzare codici e materiali diversi per esprimersi Metodologia: o Gruppi di livello o Gruppi d’interesse o Didattica laboratoriale Fabbisogno finanziario per l’acquisto di strumenti e per gli interventi necessari per la realizzazione del progetto suddetto Strumenti: • materiale di facile consumo, materiale fotografico,cartucce a colori per computer, esperti, scenografie • Collaborazioni esterne: Ente Locale, associazioni, poeti, scrittori, pittori Spazi: • Locali della scuola e/o esterni Tempi: o Orario-Scolastico Monte ore o il progetto verrà svolto nelle ore di compresenza e non con incontri- Settimanali Durata incontri o A seconda delle esigenze delle singole classi Modalità di Verifica/Valutazione: o Osservazioni dei livelli d’interesse o Conversazioni o Livello di consenso dei genitori nei confronti del progetto (questionari) Modalità di documentazione: o Mostra espositiva o Mostra mercato o Spettacoli e manifestazioni culturali finali o Realizzazione di opuscoli e/o agende L’Istituto , durante l’anno scolastico, deciderà a quali progetti Nazionali e Europei GIORNALE SCOLASTICO“L’ASTRONAVE NEWS” 41° DISTRETTO Titolo del progetto:”L’ASTRONAVE NEWS” Referente del Progetto: Lina Danza Destinatari: Tutti i soggetti della scuola, le famiglie degli alunni, i cittadini. Finalità: Creare un veicolo di comunicazione utile e significativa per tutti i soggetti della scuola , capace di contribuire alla crescita dell’identità culturale del territorio di appartenenza. La struttura del giornale consente agli alunni di trattare una molteplicità di argomenti: letteratura, arte, sport, società, ambiente, il territorio…nonché argomenti inerenti a tutte le discipline. Obiettivi: Promuovere un’ampia circolazione di idee e di esperienze tra bambini e uno scambio personale tra insegnanti, all’insegna della collaborazione e della non competizione. Sollecitare i bambini ad intervenire creativamente e criticamente nella realtà, invitandoli ad esprimersi attorno a contenuti non solo scolastici, ma educativi e culturali. Offrire agli insegnanti uno strumento di lavoro capace di proporre metodologie e tecniche operative, di stimolare approfondimenti, ricerche, sviluppi per nuove attività. Contribuire alla promozione della lettura e della scrittura, sottolineandone il valore insostituibile per la formazione del pensiero, per la trasmissione delle conoscenze, per la relazione con gli altri Attività: • Riferire oralmente in modo chiaro e coerente. • Intervenire in conversazioni e dibattiti in modo pertinente e , con gradualità, rendersi conto dei punti di vista diversi. • Produrre testi di vario genere: scrivere lettere, elaborare interviste, resoconti, grafici, recensioni; inventare dialoghi, storie, racconti realistici e fantastici, fiabe, favole, leggende, miti, poesie…; elaborare testi argomentativi, descrittivi e narrativi di tipo soggettivo e non . • Scrivere in modo ortograficamente corretto e con buon uso della punteggiatura, con lessico appropriato e sintassi adeguata. • Ricercare e raccogliere informazioni da testi scritti (libri, giornali, vocabolari, enciclopedie, monografie etc. • Leggere testi di vario tipo , dando prova di averne compreso il contenuto. • Prendere note e appunti in forme progressivamente più funzionali e precise. • Utilizzare forme di espressione e di comunicazione iconica, consolidando progressivamente la competenza comunicativa. • Potenziare la creatività espressiva. • • Saper rappresentare, con tecniche pittoriche diverse, ambienti, persone, situazioni, stati d’animo, concetti etc.; realizzare fumetti. Saper leggere e produrre immagini fotografiche. Metodologia: • Favorire il dialogo, il dibattito, per educare i bambini ai principi fondamentali della convivenza civile: saper ascoltare ed essere ascoltati, condividere, confrontarsi, formulare ipotesi, cercare insieme risposte. • Partendo dalla riflessione collettiva sugli argomenti in oggetto , stimolare la produzione collettiva e\o personale, consolidando così la consapevolezza che attraverso la comunicazione ci si rinforza, si acquisiscono nuove informazioni, migliorano le competenze, aumenta la voglia di fare. • Organizzare anche gruppi di lavoro, controllando e valorizzando l’apporto personale di ognuno . • Fare in modo che la produzione dei testi sia quasi sempre il prodotto e la sintesi di tutte le attività svolte collettivamente. Per l’invenzione dei testi, partire da stimoli vari: cercare insieme la struttura e saperla riutilizzare nella produzione personale e\o collettiva. • Stimolare una positiva motivazione al “leggere” come bisogno-piacere, come desiderio di comprendere, di approfondire ed ampliare le conoscenze. Mezzi e strumenti: Conversazioni, dibattiti, indagini, ricerche, interviste, fotografie etc. Libri, giornali, riviste, computer, vocabolari, enciclopedie, monografie, macchina fotografica… Tempi: Nell’anno scolastico 2013/2014 sono previste tre pubblicazioni. Gli alunni svolgeranno le attività in orario scolastico, in un arco di tempo stabilito dalla redazione, relativamente ai tempi di uscita di ogni pubblicazione. Spazi: Le attività si svolgeranno all’interno della scuola. Se opportuno, saranno programmate visite, uscite per effettuare ricerche, scattare fotografie… Risorse umane: Esperti esterni alla scuola La “Angelo Capriotti Editore” che provvede alla stampa del giornale. Fabbisogno finanziario: Fondo d’Istituto per gli incontri della redazione del Circolo Verifica e valutazione: Realizzazione del giornale e sua fruizione. PROGETTI IN RETE PROGETTO “LA SCUOLA IN PIAZZA” Premessa: Il progetto “La Scuola in Piazza”, nasce dall’esigenza di ricercare forme e momenti di incontro della scuola con il proprio territorio di appartenenza. In particolare si vuole far conoscere ciò che la scuola è, ciò che offre ai propri alunni e ciò che si produce all’interno dell’edificio scolastico. La novità di questo progetto è quella di condividere questo bisogno assieme alle altre scuole ed istituti di uno stesso territorio, accomunato da una realtà geografica e amministrativa uguale. C’è la necessità di uscire dall’idea di “non luogo” nella quale la scuola si trova, dalla chiusura ed esclusività nella quale si colloca ogni realtà, per essere e farsi conoscere come parte di un sistema, dove le originalità ed identità vengono riconosciute e valorizzate. Tra i docenti è ben presente il grande valore formativo e culturale rispetto alla propria professionalità e rispetto alla funzione di una scuola come possibile motore culturale e aggregante in una realtà locale. La voglia di cooperazione e confronto costruttivo, la voglia di provare a mettersi in gioco per elaborare strumenti e luoghi dove esista la pari opportunità per tutti, dalle scuole dell’infanzia alle scuole secondare di primo grado, per poter valorizzare le proprie identità, ha coinvolto in modo entusiastico molti dei docenti, delle associazioni culturali, degli esperti, e enti locali e così si è deciso di proporre la prima edizione di Scuola in Piazza. L’organizzazione prevede un gruppo di coordinamento, composto da referenti delle scuole, delle associazioni, dei genitori, di esperti, che si incontrano in presenza diverse volte in un anno. Si avrà bisogno di luoghi culturalmente significativi sul territorio per poter valorizzare il patrimonio artistico di Ardea. Si prevedono mostre, convegni, mostre mercato, concerti, concorsi in giornate e luoghi diversi. Si può parlare di una “Scuola Itinerante” . Tipologia delle Attività: • Mostre - Espositive, • Mostre – Mercato, • Concorsi, • Concerti, • Convegni, • Attività laboratoriali, • Corsi di formazione Progetto: La legge sull’autonomia scolastica chiede alla scuola di interagire con gli enti territoriali e con le famiglie, il progetto “ Scuola in piazza” coinvolge in modo più attivo i genitori, l’utenza, le altre agenzie educative presenti sul territorio . “Si intende riconoscere il ruolo centrale dell’alunno nella propria formazione, dando significato alle molteplici intelligenze e linguaggi attraverso i quali si esprime ed esprime il proprio apprendere. Le scuole hanno inteso promuovere gli aspetti d’azione e di costruzione del pensiero, valorizzando i singoli contesti all’interno dei quali il bambino, l’adolescente il giovane cresce e si forma. Ecco l’importanza del territorio, dell’ambiente, dello sport e della cultura, contesti primari di formazione. Contesto è anche il mondo nuovo, la scoperta della diversità, dell’altro, della sua cultura, degli spazi offerti dalla scienza e dalle nuove tecnologie. Contesto è anche l’espressione e l’emozione, il condividere un momento di festa, di gioco, di musica. Per le scuole coinvolte una grande sfida: costruire insieme un modo di essere ugualmente condiviso, un percorso costruito assieme, dove l’essere di ognuno diventa il contesto esplicativo di singoli tesori ed identità.” 1. • • • • Finalità e Obiettivi valorizzare le esperienze, le attività, i progetti realizzati nelle singole scuole; far conoscere quanto nelle scuole viene prodotto e con quali obiettivi; facilitare la continuità educativa tra le scuole di ogni livello e grado; realizzare elementi di progettualità finalizzati all’autonomia scolastica. 2. Punti di Forza Per la scuola il “ laboratorio è pure esperienza e luogo di costruzione etica, di valori di collaborazione e cooperazione, di accettazione e sperimentazione delle diversità. Esso diventa luogo d’esperienza di democrazia, costruzione condivisa di progettazione, ricerca comune di obiettivi. Il laboratorio è il luogo dove il sapere trova il contesto per rivelarsi attraverso i linguaggi del corpo, del suono, dell’espressività, della creatività, ma anche del rigore della ricerca scientifica e storica, dei linguaggi della matematica, della tecnologia e della parola scritta e orale. Si aprono vie di progettazione, dove i laboratori delle scuole sono uno degli aspetti di integrazione del “saper fare e saper essere” di un territorio.” 3. Descrizione dell’iniziativa - Articolazione ed organizzazione con l’indicazione del periodo di svolgimento e delle fasi di attuazione: Il progetto “Scuola in Piazza” nella sua prima Edizione prevede: Periodo Novembre - Febbraio corsi di sensibilizzazione di educazione alla differenza e alla transculturalità rivolti a soggetti in età scolare e/o giovani adulti italiani e/o immigrati; (scuola) mostre mercato di gadget realizzati dagli alunni delle Istituzioni scolastiche che aderiscono al Progetto convegno “ Bullismo – Analisi del fenomeno e prevenzione”. (museo Manzù / Pineta dei Liberti) “Il bullismo è una delle grandi piaghe della nostra società, sempre più diffuso tra i giovanissimi e anche tra i bambini della scuola elementare. Questo fenomeno manifesta difficoltà socio-relazionali sia dei “bulli” che cercano di prevalere sugli altri con la violenza fisica o verbale, umiliando e insultando i più deboli ma anche delle “vittime” che per paura sono costretti a subire, emarginandosi sempre di più. La causa che contribuisce a determinare questo fenomeno è da ricercarsi non solo nella personalità dei giovani bulli, ma anche nei modelli familiari a cui si ispirano, negli stereotipi imposti dai mass- media, nella società di oggi troppo disattenta alle relazioni sociali. Oggi si nota che da un lato i giovani sono sempre più arrabbiati, autonomi, spesso aggressivi; dall’altro sono però emozionalmente fragili, bisognosi di protezione. Il bullismo è da prevenire e da contrastare per poter crescere in armonia con se stessi e con gli altri, rinforzando la stima che ognuno di noi deve avere non solo verso se stesso ma anche verso chi ci sta accanto affinché la cultura e le abitudini “collaborative” prendano il sopravvento sulla cultura della sopraffazione, della prepotenza e della violenza”. Un evento che si rivolge all’associazionismo di sostegno e di servizio, ma anche ai professionisti e agli operatori che lavorano in ambito giudiziario, sociale, sanitario, culturale e scolastico. realizzazione di uno spot contro il Bullismo (collaborazione con enti televisive) Periodo Marzo – Maggio progetto di Educazione Alimentare “Cosa c’è nel tuo piatto?”; (scuola) preparazione di cibi realizzati dagli alunni (Laboratorio di cucina a scuola); mostra mercato “Sapori Genuini“. Tra gli appuntamenti, un mercatino di prodotti tipici, e internazionali, degustazioni, animazioni per bambini e grande mercato dell’usato. (Piazza) convegno” Disturbi alimentari. Malattia sociale, malattia di genere”. (museo Manzù / Pineta dei Liberti) I Disturbi del Comportamento Alimentare rappresentano una delle modalità privilegiate con i quali le persone concretizzano vissuti di sofferenza psicologica. I disturbi alimentari non si possono considerare un disturbo dell’appetito, ma sono legati più alla sfera psicorelazionale, che in parole semplici significa capacità di comprendere, attraverso un percorso d’aiuto, la relazione e la percezione che la persona ha con sé stessa e di sé stessa e con gli altri. Vuol dire comprendere la storia del proprio corpo in relazione alle figure significative della nostra infanzia, la comprensione dei modelli appresi per “parlare” agli altri attraverso di esso. Periodo Giugno Festa di fine Anno - Prima parte : • stand gastronomici, • stand antiquariato, • pesca di beneficenza, • stand oggetti e libri usati, • torneo di minivolley • divertimento o Destinatari Alunni degli Istituti Comprensivi Ardea III e Ardea I, genitori, cittadini di Ardea e comuni limitrofi, Enti Locali, Associazioni Culturali. o Comuni e sedi di svolgimento Comune di Ardea, scuole, piazze, museo Manzù, locali. o Durata del progetto Il progetto ha durata triennale o Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni : • Didattica Laboratoriale su temi tratti dalla realtà quotidiana • Attività integrative – interne ed esterne alla scuola • Cooperative Learning • Attività che prevedono l’utilizzo delle tecnologie • Lavori di gruppo • Esposizioni Mostre • Spettacoli • Conferenze • Seminari o Le azioni di monitoraggio e valutazione coinvolgeranno i seguenti soggetti: Interni alla scuola: • Consiglio di Classe • Collegio Docenti • Riunioni di Progetto Esterni: • Commissione Interistituzionale • Figure professionali di Associazioni, Esperti, ecc. • Commissione POF Comunale o Personale utilizzato con indicazione del ruolo svolto nella realizzazione delle attività previste: Staff di coordinamento : Dirigente Scolastico Prof. Carlo Eufemi, Dott.ssa Antonella Ciarbelli, Doc. Luana Di Maggio, Funzioni Strumentali del POF, Rappresentanti delle Associazioni Culturali , Delegati degli Enti Locali, presidenti del Consiglio d’Istituto, Esperti (parte artistica del progetto) Comitato Genitori: Rappresentanti dei genitori e membri del Consiglio d’Istituto o Piano di Promozione e comunicazione: Rapporti con gli organi di informazione, pubblicità, promozione, relazioni esterne, edizioni, pubblicazioni e merchandising. • Costruzione di un sito Web • • • • • • Pubblicità sui Social Network Locandine / Volantini Brochure Reti Televisive Giornali Pubblicità Radiofoniche a) comunicare all’esterno il contenuto del progetto e le sue modalità di svolgimento, al fine di attirare pubblico; b) assicurare visibilità al progetto, e inoltre garantire un ritorno d’immagine positivo per tutti i protagonisti del progetto (Scuola, Enti Locali, Associazioni, Sponsor) Il progetto “Scuola in Piazza” è la logica della rete, del mettersi assieme, dell’avere il coraggio di praticare l’educazione nuova. NUMERI PER......... SCUOLA DELL'INFANZIA S.ANTONIO Motivazione Il mondo che circonda i bambini è pieno di messaggi contenenti numeri ad esempio il telecomando, le targhe automobilistiche,il telefono,i numeri civici che loro in qualche modo interpretano e concettualizzano in modo personale, anche la concezione spaziale è innata nel bambino ogni giorno si muove in uno spazio fisico e si scontra con forme geometriche diverse per forma e grandezza. Considerato ciò si vuole tentare di porre ordine a tale interpretazioni passando dalla matematica spontanea a quella simbolica e scritta e promuovere un senso geometrico "convenzionale". Nella scuola dell'infanzia le attività hanno obiettivi trasversali ai vari campi d'esperienza per cui può essere opportuno spaziare in un campo come l'arte sfruttando la naturale propensione alla rappresentazione grafica e perché no avvicinare i bambini ad un mondo a volte sconosciuto come quello dell'arte. Finalità Fare matematica divertendosi, in modo da rendere questa disciplina interessante e motivante agli occhi dei bambini. Riconoscere la continuità esistente nei “modi” in cui gli alunni prima bambini poi ragazzi costruiscono le loro conoscenze matematiche e le rappresentano Garantire la realizzazione di una programmazione della scuola dell’infanzia che sia base dei gradi successivi di scuola. Obiettivi • • • • • • • • • • • • • Sviluppare un primo uso di una corretta terminologia matematica Sviluppare e favorire abilità di conteggio Quantificare gli elementi di un insieme Confrontare due gruppi di elementi Associare numero ad un elemento ( corrispondenza ) Conoscere e sviluppare il concetto di misura ed unità. Confrontare misure diverse Sperimentare unità di misura diverse Successione cardinale Saper riconoscere il rapporto quantità/grandezza del numero Avere un primo “approccio” con i problemi matematici Affinare le strategie di misura e di risoluzione Riconoscere e utilizzare lo spazio per creare un approccio geometrico • • • • • • • Appropriarsi di uno spazio dentro e fuori Riconoscere le figure piane e solide in opere d’arte Comprendere la differenza tra arte figurativa ed astratta; Scoprire il mondo dell’arte Favorire la creatività, la libertà di espressione e la fantasia stimolando i bambini a sperimentarsi come artisti; Promuovere la strategia individuale e la soluzione creativa Promuovere l’apprendimento cooperativo attraverso il lavoro in piccolo e grande gruppo Attività • • • • • • • • • • Uso di carte da gioco Realizzazione di cartelloni Giochi vari come caccia al numero, rubabandiera, il supermercato. Giochi che prevedono l'uso del dado. Costruzione di diversi strumenti di misura e misurazioni varie Giochi di movimento inerenti alla conoscenza dello spazio Realizzazione di forme geometriche con tecniche diverse Riproduzione di opere pittoriche Produzione di opere proprie alle quali dare un titolo Realizzazione di storie inerenti gli argomenti trattati Verifica • • • Osservazione Valutazione interesse nei bambini Schede per valutare le capacità acquisite