ISTITUTO COMPRENSIVO “ARDEA III”
PROGETTI
Anno scolastico 2013 – 2014
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Premessa
Protezione civile : Noi siamo pronti all’emergenza
Solidarietà
Territorio e Natura
C.L.I.L.
Educazione stradale: “Noi Vigili: sulla strada con prudenza”
Fantasia per comunicare: contro il disagio
Cambridge Certificate
Invalsi
TG Ragazzi
Ardea Music Ensemble
Laboratorio di ceramica: “Macchie d’arte”
Progetti in rete :
o Giornale scolastico : “L’astronave news”
o La scuola in piazza
o Numeri per …
Premessa
Per la formazione sociale del bambino, futuro cittadino, è indispensabile
considerare varie realtà: civica, ambientale e morale.
L'ambiente nel quale vive il bambino nei suoi aspetti naturalistici, antropici, storici e
culturali è una risorsa di grande importanza per l'esistenza stessa . Diventa pertanto,
fondamentale, avviare il fanciullo verso la conoscenza del valore del patrimonio
ambientale, civico e naturalistico e renderlo consapevole che questo è un bene comune
da rispettare, tutelare e valorizzare, suscitando in lui l’ amore per il proprio territorio e
quello degli altri.
Questa scuola pone come finalità l’innalzamento del successo scolastico e la
valorizzazione delle reali capacità degli alunni.
L’obiettivo fondamentale del P.O.F è quello di fornire pari opportunità educative e
formative tali da garantire il pieno sviluppo delle potenzialità e della personalità di ciascun
bambino nel contesto scolastico di base, secondo il principio della continuità e tenendo
conto dell’elevato numero di bambini con svantaggi culturali e sociali, con handicap e
della massiccia presenza sul territorio di extracomunitari.
Dal regolamento Art. 9 capo III:
“Le istituzioni scolastiche, singolarmente , collegate in rete o tra loro consorziate,
realizzano ampliamenti dell’offerta formativa che tengano conto delle esigenze del
contesto culturale sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti
consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni, e
coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti locali in favore della
popolazione giovanile e degli adulti.”
In base alla suddetta premessa si intende adottare come sfondo integratore della
propria azione educativa “A scuola per ….Una testa ben fatta (E Morin)
L’importanza della cultura e dell’educazione non risiede nella mera accumulazione
quantitativa dei saperi, ma nel determinare un’attitudine generale a porre e trattare i
problemi, nel saperli collegare e organizzare.
Imparare a vivere richiede non solo conoscenze, ma la trasformazione, nel proprio
essere mentale,della conoscenza acquisita in sapienza e l’incorporazione di questa
sapienza per la propria vita.
PROTEZIONE CIVILE SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
“Noi siamo pronti all’emergenza!”
Tema: la gestione delle emergenze possibili nel nostro Territorio;
Fascia di età: 9-11 anni;
Problema che si vuole affrontare:
Le calamità naturali o emergenze possibili nel territorio di Ardea che mettono in pericolo i
cittadini e la messa in pratica dei comportamenti di prevenzione e difesa più idonei
attraverso attività ludiche.
Obiettivi cognitivi:
• Imparare a comportarsi nelle varie situazioni di pericolo e a proteggersi in caso di
calamità;
• Conoscere le varie istituzioni esistenti a difesa e tutela dell’ambiente nel nostro
territorio (Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato, Forze Armate, Croce
Rossa, ecc…);
• Conoscere il nostro territorio dal punto di vista geologico;
• Saper leggere una cartina geografica e sapercisi orientare;
• Conoscere strumenti tecnologici utilizzati dalle varie istituzioni per il controllo e il
monitoraggio dell’ambiente.
Obiettivi formativi: sensibilizzare ed educare all’autoprotezione i bambini della scuola
dell’infanzia e primaria;
Obiettivi etico- sociali: formare i futuri cittadini al rispetto e alla protezione del sistema
ambientale sviluppando la comprensione delle relazioni ecologiche;
Tempo: da novembre a maggio;
Attività:
• Per sviluppare la motivazione si effettuano visioni di filmati e letture di racconti
seguiti da discussioni guidate; disegni che rappresentino momenti di pericolo e
paura; disegni su come comportarsi correttamente;
• Lezioni mensili della Protezione Civile a scuola usando materiale ludico grazie al
quale i bambini possano imparare giocando; formulazione di domande da porre ai
rappresentanti della Protezione Civile preparate precedentemente; attività di
promozione e formazione, anche con interventi di supporto all'addestramento,
durante le prove di evacuazione dei plessi scolastici con l'utilizzo delle macchine del
fumo.
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Organizzazione di una tavola rotonda di cui faranno parte un geologo, un
rappresentante della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale
dello Stato, un ingegnere del Comune che illustreranno rispettivamente i temi sui
fenomeni sismici, sugli incendi e sulle norme in materia di edificazione;
Simulazioni in classe di incendio o terremoto per imparare a proteggersi e a gestire
la paura;
allestimento di una mostra fotografica che documenti le attività in classe in piccoli
gruppi e anche gli incontri mensili con la protezione civile;
A fine anno scolastico viene organizzata una manifestazione con insegnanti,
genitori, bambini, autorità cittadine e associazioni di volontariato per una
dimostrazione pratica realizzata dalle squadre dei “Minivolontari della Protezione
Civile”. i bambini parteciperanno attivamente tenendo un saggio dimostrativo di
quanto imparato durante l’anno nelle esercitazioni. le autorità cittadine
consegneranno a ciascun bambino un diploma di “Minivolontario della Protezione
Civile”.
Metodo: programmazione per obiettivi;
Materiale: documentari relativi a terremoti e incendi, riviste scientifiche come “Newton”,
“Focus”, “Quark”, “Le Scienze”, macchina fotografica, materiale per la realizzazione di
disegni e cartelloni;
Valutazione: oggetto di verifica saranno:
• i materiali prodotti nel corso del lavoro,
• l’allestimento della mostra fotografica,
• i filmati e i relativi commenti,
• la preparazione delle interviste agli esperti del territorio;
• si prenderà in esame anche la partecipazione ai gruppi di lavoro e alla discussione,
considerando i molteplici profili intellettuali, cognitivi ed emotivi dei bambini.
SOLIDARIETA’
Obiettivi formativi:
Sensibilizzare e promuovere attività di solidarietà, di informazione, di partecipazione e di
integrazione delle persone bisognose d’aiuto;
Obiettivi etico-sociali:
• formare e sensibilizzare i futuri cittadini alla solidarietà verso i poveri e i bisognosi
in generale;
• sviluppare e stimolare le loro coscienze alla partecipazione affinché si possa
costruire un’ attiva e reale integrazione in un clima di accoglienza;
• promuovere il concetto dell’altro, dei suoi bisogni e dei suoi diritti in un contesto
sociale aperto all’accoglienza, al confronto, al dialogo .
Tempo: gennaio-giugno;
Attività:
• Ricerca di sponsor per pubblicizzare l’iniziativa di solidarieta’ a scopo benefico.
• Mostra mercato di fine anno per creare un fondo da devolvere ad associazioni
ONLUS del territorio di Ardea .
Materiale: cartelloni, colori a tempera, macchina fotografica,
Metodologia:
• partecipazione dei singoli alunni, interazione e collaborazione all’interno del gruppo
di lavoro;
• partecipazione alla discussione;
• rispetto dei principi che verranno proposti.
Le insegnanti si riservano di aderire ad eventuali progetti proposti da Enti o Organizzazioni
durante l’anno scolastico.
“TERRITORIO E NATURA”
Titolo del progetto: TERRITORIO E NATURA
Referente del Progetto:
Destinatari:
sezioni sc.infanzia, classi prime e seconde sc . primaria.
Finalità:
1. Stimolare la capacità di osservazione del bambino per conoscere, rispettare, amare
la natura, gioire di essa ed attribuirle il giusto valore, al fine di acquisire un corretto
stile di vita.
2. Offrire agli alunni, agli insegnanti, ai genitori e ai cittadini uno stimolo di
aggregazione, socializzazione e cooperazione attorno ad un progetto pratico che
potrà sviluppare nuove esperienze.
3. Conoscere, valorizzare, difendere e recuperare il territorio, rafforzando il senso di
appartenenza.
Obiettivi:
• Conoscere le componenti sociali, culturali, storiche, fisiche, biologiche e
archeologiche del territorio per acquisire la capacità di lettura critica;
• recuperare l’identità personale, sociale e culturale attraverso giochi, fiabe, miti,
racconti, musiche, canti e tradizioni (saggezza antica) del territorio in cui vivono;
• sensibilizzare i bambini alla difesa della natura, al fine di migliorare l’ambiente che li
circonda;
• imparare a conoscere le risorse del proprio territorio;
o Conoscere le usanze e le tradizioni di Ardea;
o acquisire la capacità di operare scelte consapevoli, stimolando lo spirito di
osservazione ed il senso critico;
• comprendere la necessità di arrivare allo sviluppo sostenibile;
• utilizzare gli strumenti multimediali come mezzo di comunicazione, conoscenza ed
elaborazione;
Attività:
• coltivazioni;
• conoscenza ed utilizzo di alcune specie vegetali autoctone;
• realizzazione di orti e giardini;
• schedari di alberi ed arbusti autoctoni e non;
• rilevamento concreto dell’inquinamento;
• ricerca sulla raccolta differenziata dei rifiuti e del loro riciclaggio;
• indagini sulle abitudini alimentari nel tempo e nello spazio;
• visite guidate sul territorio per conoscere e valorizzare i siti archeologici di Ardea;
• realizzazione di una mappatura dei monumenti;
• riproduzione nell’orto della scuola dei luoghi visitati, in rapporto al periodo storico
studiato dagli alunni;
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realizzazione di un calendario per far conoscere i luoghi di enorme importanza
storica del territorio;
realizzazione di laboratori scientifici;
produzione di elaborati scritti e rappresentazioni grafiche, pittoriche e artistiche;
produzione di oggetti costruiti manualmente con materiali diversi;
documentazioni fotografiche, video e multimediali;
esposizioni sulle produzioni realizzate e/o mostre mercato;
realizzazioni di spettacoli e manifestazioni culturali.
Metodologia:
• Considerare la fenomenologia di base a partire dalla percezione (vedere, guardare,
udire, gustare, toccare, fare forza);
• fare esperienza diretta;
• fare osservazioni iniziali;
• fare conversazioni;
• elaborare cognitivamente a partire da descrizioni qualitative (pensare, immaginare,
ipotizzare, raccontare);
• visitare orti botanici, riserve, parchi, oasi, aziende agricole, alimentari;
• visitare musei;
• effettuare visite guidate sul territorio per conoscere gli importanti siti archeologici .
Strumenti:
Materiale di carta,
cancelleria, multimediale, fotografico, grafico, pittorico, edile,
strumentazioni di base, attrezzi, bacheche, supporti tecnologici, semi, piante e stoffe, guanti
da lavoro adatti ai bambini, tavolette di legno per costruire cartelli indicatori, panchine di
legno da disporre intorno all’orto per gli importanti momenti di osservazione.
Interventi:
• preparazione del terreno dell’orto;
• nuova collocazione delle mattonelle divelte, ma recuperate, per suddividere i vari
appezzamenti;
• impianto d’irrigazione;
• rubinetto dell’acqua collocato in prossimità dell’orto.
Continuità: orizzontale e verticale fra tutte le classi che hanno aderito al progetto.
Collaborazioni esterne: - Ente Locale, Provincia, Regione, aziende pubbliche e private,
consorzi agrari, orti botanici, associazioni (culturali, ambientaliste e sportive), giardinieri,
esperti di agricoltura biologica e genitori.
Spazi: aule, giardino, cortile della scuola, territorio comunale di Ardea e zone limitrofe.
Tempi: Orario - Scolastico
Monte ore: Il progetto è pluriennale a scansione annuale e verrà svolto nelle ore di
compresenza e non.
• Cadenza incontri – Settimanali.
• Durata incontri – A seconda delle esigenze delle singole classi.
Modalità di Verifica/Valutazione
1. Osservazione dei livelli di interesse e partecipazione degli alunni in itinere e finale.
2. Livello di consenso dei genitori nei confronti del progetto (questionari).
Modalità di documentazione
1. Mostra espositiva e/o mercato finale;
2. Spettacoli e manifestazioni culturali finali.
PROGETTO C.L.I.L. ARDEA III
La Commissione Europea nel 2003 sostiene che “l’apprendimento integrato di lingua e
contenuto (Content and Language Integrated Learning, CLIL) può svolgere un ruolo
decisivo nella realizzazione degli obiettivi dell’Unione Europea in termini di apprendimento
delle lingue”. Questo orientamento viene ulteriormente rafforzato da parte della
Commissione Europea nella Comunicazione del 22 Novembre 2005 dal titolo:” Un nuovo
quadro strategico per il multilinguismo” che pone tra i principali ambiti di intervento a livello
dei sistemi e delle pratiche di istruzione, l’Apprendimento integrato di lingua e contenuto,
CLIL. Si riconosce che questo tipo di approccio è adottato sempre più frequentemente in
tutta l’Europa e fornisce notevoli opportunità per esporre gli studenti alle lingue straniere
nell’ambito dei curricoli scolastici. Sia L’unione Europea, sia il Consiglio d’Europa pongono
l’accento sul fatto che l’insegnamento di contenuti disciplinari in una L2 rappresenta un
approccio educativo che può favorire il plurilinguismo. Su queste basi teoriche si intende
proporre il seguente progetto destinato alle classi terze, quarte e quinte delle scuola
primaria e alle classi di scuola Secondaria di 1° grado.
GIROTONDO DI LINGUE D’EUROPA
Finalità: Promuovere la fiducia in se’ nella comunicazione, abilita’ e consapevolezza
interculturale, formare competenze spendibili per la costruzione di una base positiva per
l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita; sviluppare competenze aggiuntive in ambienti
di apprendimento stimolanti e innovativi in un clima di cooperazione tra i pari.
Obiettivi: Conoscere il lessico relativo ai dinosauri (classi terze), agli egizi (classi quarte),
all’impero romano(classi quinte); le Docenti di lingua straniera (inglese, spagnolo,
francese) delle classi della scuola secondaria di primo grado sceglieranno a piacere un
argomento tra le discipline di storia, geografia e scienze. saper ascoltare e comprendere
semplici frasi accompagnate da supporti visivi (flash cards, foto di giornale, foto scaricate
da internet, immagini di enciclopedia); comprendere brevi testi per poi ricavarne delle
sequenze strutturali con l’aiuto di immagini stampate; saper produrre oralmente brevi
conversazioni in specifici contesti strutturati.
Articolazione Progetto: Le attivita’ CLIL inizieranno contemporaneamente all’inizio dello
svolgimento dell’argomento scelto nella disciplina in lingua italiana. la lezione clil verrà
svolta dalla docente di lingua inglese che vi dedicherà un’ora a settimana. Le lezioni si
baseranno soprattutto su strategie a maggior valenza emotivo - affettiva per rendere gli
alunni più partecipi, più interattivi e più consapevoli di ciò che apprendono. le attività
didattiche si svolgeranno attraverso conversazioni guidate e supportate da immagini per
stimolare la motivazione degli alunni; successivamente si proporranno giochi-puzzle,
giochi-quiz, brain storming, role playing con il supporto del teatrino, del computer e della
L.I.M. al termine dell’anno scolastico avverra’ un incontro tra classi parallele (a scelta tra
due o tutte insieme) per esporre oralmente ai pari un lavoro breve in inglese(scenette,
quiz, dialoghi, ecc…) questo incontro assume un valore alto di condivisione di
un’esperienza nuova in lingua straniera.
Monitoraggio: Inizialmente i genitori verranno informati con un incontro del tipo di
progetto per spiegare il CLIL e perché successivamente nella fase centrale e finale del
progetto, verranno proposte delle domande di gradimento rivolte sia agli alunni, sia ai
genitori per conoscere la positività o meno dell’esperienza, i perché degli aspetti negativi
se presenti. incontro con i genitori al termine dell’anno scolastico. Ogni classe può
scegliere di mostrare a tutti i genitori il breve lavoro finale del progetto.
Valutazione: Verrà realizzato in itinere attraverso l’osservazione sistematica e focalizzata
dei bambini/e e dei ragazzi/e durante attività motivanti come il role playing, il brain
storming e il teatrino. Per le competenze scritte si proporranno schede strutturate, test con
risposta multipla, test a risposta aperta
e per le competenze orali i giochi puzzle,
immagini sull’argomento daranno inizio a conversazioni in piccoli gruppi o a coppie.
Risultati Attesi: maggiore disinvoltura e scioltezza nell’esprimersi e nel comunicare in l2
per formulare semplici richieste e risposte, per conoscere e arricchire il lessico in
discipline come storia, geografia e scienze. Sviluppo delle competenze di interazione
sociale tra pari.
EDUCAZIONE STRADALE
"Noi alunni vigili: sulla strada con prudenza"
Il progetto è rivolto agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo
grado di Ardea con l’intento che i bambini e i ragazzi imparino a muoversi sulla strada
con tranquillità, consapevolezza dei rischi e dei pericoli.
Le finalità sono quindi far nascere una “cultura della strada” che stimoli i giovani ad
osservare l’ambiente che li circonda con altri occhi, comprendere la ragione per cui certe
regole vanno osservate, nel rispetto non solo di se stessi, ma anche degli altri, risvegliare
il senso di appartenenza al territorio, acquisire consapevolezza dei rischi e dei danni sulla
salute umana dovuti alla mancata osservazione del codice stradale.
Destinatari
I destinatari del Progetto sono gli alunni della scuola dell’infanzia e le classi prime e
seconde della primaria dell’ Istituto Comprensivo di Ardea III. Il prossimo anno scolastico
si partirà anche con la scuola Secondaria di 1° grado.
Articolazione del Progetto
Gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria avranno nelle proprie aule la presenza
significativa della Polizia Municipale, in qualità di esperti della circolazione stradale,
coadiuvati dall'insegnante ordinario, arricchendo, così, la pratica didattica.
Le lezioni avranno come argomento iniziale il comportamento del pedone e del ciclista.
Al termine delle lezioni tutte le classi coinvolte realizzeranno la segnaletica verticale e
orizzontale relativa al ciclista e al pedone, utilizzando materiale riciclato come cartone,
giornali e plastica . Verrà successivamente allestito un percorso stradale nel giardino della
scuola nella giornata conclusiva del progetto durante la quale i bambini, con l’ausilio dei
vigili urbani, effettueranno un mini percorso con la bicicletta.
Gli alunni spiegheranno il lavoro svolto nelle classi, effettueranno il percorso “come
pedoni” e utilizzando modellini di macchine di cartone al fine di verificare se ci sono i
comportamenti corretti ed il rispetto delle regole per i giovani che affrontano le
problematiche della circolazione stradale.
Al termine delle prove i ragazzi conseguiranno il “Distintivo dell'alunno vigile”.
Sono da concordare con l’insegnante responsabile le prove per gli alunni
diversamente abili. Prove che svolgeranno insieme agli altri alunni di classe cui sono
inseriti ma con l’assistenza dell’insegnante di sostegno e con l’assistente scolastico.
Sono previste anche prove di attraversamento pedonale da svolgersi in strada sotto
forma di passeggiata e di pista ciclabile da svolgersi in strada sotto forma di “gita in bici”.
Per gli alunni della scuola Secondaria di primo grado, oltre alle lezioni teoriche, sono
previste delle prove pratiche di accompagnamento dei Vigili Urbani diventando così agenti
per un giorno, sperimentando in maniera diretta ciò che vive e prova un agente della
strada.
Si consiglia agli insegnanti di scegliere i cinque alunni che si sono particolarmente
distinti per aver assunto stili di comportamento corretti e rispettosi delle norme della
convivenza civile, per sottoporli ad un esamino finale per il conseguimento del certificato di
abilitazione alla guida del ciclomotore (rilasciato dal Comando dei Vigili Urbani). A tal fine
verrà organizzata una premiazione ufficiale.
Gli alunni, al termine dell'esperienza, dovranno raccontare, attraverso un saggio
scritto od anche elaborati di tipo grafico, l'esperienza vissuta facendo emergere sentimenti,
emozioni ed opinioni al riguardo.
Attraverso racconti e cronache di fatti realmente accaduti e vicini al vissuto
esperienziale dei ragazzi si arriverà a sottolineare le conseguenze che certi
comportamenti possono provocare.
SCUOLA dell’INFANZIA e PRIMARIA PRIMO CICLO
Obiettivi
1. conoscere i corretti comportamenti del pedone e la segnaletica stradale ad esso
relativa;
2. conoscere i corretti comportamenti che il ciclista deve assumere;
3. conoscere le norme del Codice della Strada cui il ciclista ed il pedone devono
attenersi;
4. saper riconoscere e conoscere la funzione del semaforo.
SCUOLA PRIMARIA SECONDO CICLO
Obiettivi
1. conoscere il pedone ed i suoi corretti comportamenti;
2. conoscere il marciapiede, chi vi cammina e chi vi è escluso;
3. sapere individuare il modo corretto per attraversare la strada (i passaggi pedonali);
4. sapersi comportare bene in bicicletta;
5. conoscere la segnaletica stradale relativa al ciclista;
6. conoscere il codice della strada e le norme che il ciclista deve rispettare;
7. conoscere i compiti della Polizia Municipale;
8. saper riconoscere e conoscere la funzione del semaforo;
9. conoscere la segnaletica stradale.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Obiettivi
1. sapersi comportare bene in bicicletta;
2. conoscere la segnaletica stradale relativa al ciclista;
3. conoscere il codice della strada e le norme che il ciclista deve rispettare;
4. conoscere i veicoli a due ruote;
5. saper individuare i comportamenti corretti che un passeggero deve assumere;
6. conoscere i comportamenti da tenere in caso di incidente;
7. saper prevenire infortuni (cinture di sicurezza, casco, limiti di velocità).
NOTA SULLA PARTECIPAZIONE DELLA GIORNATA CONCLUSIVA DEL PROGETTO
Premesso che la scuola debba promuovere l’apprendimento e non elargire
attestazioni, le prove cui saranno sottoposti gli alunni saranno impegnative, ma idonee
all’età e il senso della partecipazione ai giochi- percorso sulla segnaletica è quello di
acquisire le conoscenze insieme.
Per l’inizio dell’Anno Scolastico 2013-14, sempre nell’ambito del Progetto di
Educazione Stradale, si proporrà il “Nonno Vigile”, al fine di garantire una maggiore
sicurezza all’uscita ed e all’entrata della scuola.
CONTRO IL DISAGIO:
“FANTASIA PER COMUNICARE”
Contesto sociale e territoriale
Le istituzioni scolastiche sono situate in un territorio a forte crescita demografica (dovuta a
numerosi nuclei familiari trasferitisi da Roma e da un notevole flusso migratorio che è
andato sempre più accentuandosi negli ultimi anni, quasi raddoppiato è il numero dei
residenti stranieri) e scarsa connessione sociale.
I ragazzi trascorrono gran parte della giornata da soli poiché i genitori lavorano e inoltre i
vari quartieri, lontani tra loro, sono carenti di strutture sociali, culturali e sportivi; mancano
totalmente luoghi qualificati di aggregazione.
Durante il percorso formativo si verificano negli alunni fenomeni di disagio scolastico, di
emarginazione, di demotivazione, che spesso hanno come conseguenza l’abbandono
scolastico, causato anche dalla difficile situazione socio-ambientale.
Tra gli allievi che lasciano precocemente la scuola si trovano:
• i “disaffiliati”, ragazzi che non provano alcun interesse alla scuola e non desiderano
essere in contatto con essa (non hanno voglia, pensano che la scuola sia inutile e
sono spesso sostenuti in ciò dalla famiglia che a fatica arrivano alla fine della
scuola elementare);
• i “deboli”: coloro che non hanno gli strumenti culturali e di apprendimento per
completare il programma di studi quale viene loro proposto;
• i “drop out capaci”: studenti che hanno le capacità intellettive per affrontare la
scuola, ma mancano di altre competenze di natura sociale ed emotiva.
Il fenomeno della dispersione riguarda anche coloro che nella scuola restano, ma solo
formalmente, perché sono passivi, seguono il corso di studi senza trarne un reale
beneficio, e alla fine della scuola dell’obbligo sono in condizioni di semianalfabetismo.
Presentazione
L’insuccesso scolastico può essere prevenuto adottando una personalizzazione degli
obiettivi e stimolando con adeguati strumenti, risorse spesso latenti negli alunni. Questo
progetto nasce dall’esigenza di aiutare e seguire gli alunni più svantaggiati per potenziare
la loro autostima confermando in loro l’immagine di sé come studenti in senso fortemente
positivo, promuovendo per tal via una maggiore motivazione allo studio, a tal fine già da
diversi anni le scuole costituenti la rete inseriscono nel POF laboratori di manualità, di
ceramica, di teatro, di danza, di musica, di pittura, di fotografia per dare la possibilità ai
ragazzi più svantaggiati di utilizzare canali alternativi di comunicazione che in questi casi
risultano più efficaci.
Attività:
• Sportello psicologico per alunni, genitori e docenti;
• Laboratori di musicoterapia;
• Laboratori manipolativi e artistici ( pittura, ceramica, teatrale).
Finalità educative:
Il progetto di recupero si propone di:
• Innalzare il tasso di successo scolastico
• Promuovere una più piena espressione della personalità
• Curare l’attitudine alla relazione d’aiuto, allo scambio comunicativo (capacità di
ascolto, pazienza ecc.)
• Capacità di collaborazione con l’insegnante (rapida comprensione delle consegne,
attuazione accurata delle stesse, senso di autonomia nell’ambito del compito,
spirito di iniziativa
• Promuovere l’attaccamento degli alunni all’istituzione scuola come valore per la
realizzazione di sé
Obiettivi:
il progetto è orientato a rendere i partecipanti in grado di:
• Incentivare la capacità di relazionarsi costruttivamente con i compagni e di
cooperare nella realizzazione di attività di gruppo
• Approfondire le relazioni tra mondo esterno e le emozioni personali
• Sviluppare la creatività comunicativa ed espressiva attraverso l’uso di tecniche
diverse
• Realizzare concrete e autentiche esperienze d’incontro
Tempi
Un incontro settimanale di un’ ora per ogni gruppo di alunni; nel corso del progetto le unità
orarie potranno essere ripartite diversamente, secondo le specifiche esigenze degli alunni.
Strumenti e metodologie
• Discussione, progettazione e condivisione di idee in gruppo
• Lavoro in piccolo gruppo cooperativo
• Approfondimenti e potenziamenti individuali
• Laboratori pratici, manipolativi, espressivo-teatrali.
Verifiche e valutazioni
Le verifiche saranno continue e si svolgeranno durante l’attività stessa e mireranno a
evidenziare difficoltà o incomprensioni da parte dell’alunno.
Per l’aspetto cognitivo, sono analizzate le competenze trasversali precisamente:
1. La comprensione: comprendere come la fase progettuale sia un’occasione di
scambio di opinioni per costruire un lavoro di comune interesse.
2. La comunicazione: comunicare i propri dubbi e le proprie idee in un clima di
convivenza democratica.
Per gli aspetti socio/relazionali sono presi in considerazione:
1. Il comportamento: come capacità dell’alunno di rispettare le regole della vita
scolastica.
2. La collaborazione: come capacità di porsi in relazione costruttiva con gli altri e con
l’ambiente in modo proficuo e leale.
3. L’attenzione e la partecipazione: come capacità di seguire ogni tipo di attività
didattica.
4. L’impegno: come capacità di impegnarsi in modo responsabile cercando di
approfondire le conoscenze
Risultati attesi
• Creare momenti di aggregazione positiva dando ai ragazzi alternative positive alla
strada
• Potenziare la creatività espressiva attraverso l’uso di linguaggi non verbali data
anche la presenza di molti alunni stranieri
• Prevenire l’abbandono scolastico
• Migliorare la comunicazione tra le scuole del territorio
Iniziative di informazione e pubblicita’
• Comunicazione iniziale ai genitori
• Inaugurazione con invito a tutti i genitori delle scuole in rete e successiva
esposizione pubblica aperta a tutti i cittadini della città di Ardea
Modalita’ organizzative del gruppo di lavoro
Costituzione di una cabina di regia formata da coordinatori che con incontri mensili
controlla l’andamento del progetto e decide le eventuali modifiche da apportare.
CAMBRIDGE CERTIFICATE
Il progetto consiste in lezioni settimanali di un’ ora durante tutto l’anno scolastico tenute da
insegnanti madrelingua i quali prepareranno gli alunni ad un esame finale. Il diploma
rilasciato ha validità europea e serve ad arricchire il curricolo personale dell’alunno. Il
corso è a pagamento e si svolge in orario extrascolastico.
PROGETTO INVALSI: VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un
lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE)
istituito nei primi anni settanta del secolo scorso.
L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità
strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività.
L'Istituto:
• effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla
qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e
formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare
gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV);
• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto
sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;
• effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle
scuole;
• predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a
verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di
Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado;
• predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini
dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria
superiore;
• provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei
percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato
secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne
la comparabilità;
• fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti
territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome
iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione;
• svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai
processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche;
• svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati;
• assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo
valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti;
• formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici,
definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione
dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti
del sistema di valutazione.
• Con Ordinanza n. 966 il Ministero decreta le date di svolgimento della prova nazionale per il
primo ciclo di istruzione. La prova scritta, a carattere nazionale, nell'ambito dell'esame di
Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si svolge, per l'anno scolastico 2013/2014,
per l'intero territorio nazionale ed in sessione ordinaria il giorno 19 giugno 2014 con inizio
alle ore 8.30; in prima e seconda sessione suppletiva potrà essere espletata il giorno 25
giugno 2014 e il giorno 2 settembre 2014 con inizio alle ore 8.30.
PROGETTO “ARDEA MUSIC ENSEMBLE” MUSICA D’INSIEME
Obiettivi specifici:
• sviluppare la tecnica flautistica,
• saper interagire con gli altri attraverso la fusione corale e strumentale.
• Sviluppo e potenziamento dell’autostima e della capacità comunicativa
attraverso linguaggi verbali e non;
Destinatari:
tutte le classi di scuola secondaria di 1° grado;
Durata:
da novembre a maggio in orario extrascolastico per un totale di 25 ore;12 ore per la
coordinatrice prof.ssa Marcelli;
Materiale:
amplificatore con due o più microfoni, leggii, lettore stereo, cartoncini bristol;
”MACCHIE D’ARTE”
LABORATORIO: “Macchie d’arte”
Responsabile del Progetto: Ferrara Carmela
Finalità:
o Sviluppare le competenze espressive degli alunni in riferimento alle personali
attitudini
o Valorizzare competenze ed abilità
o Favorire i processi di socializzazione
o Acquisire sicurezza e potenziare l’autostima
o Recuperare e potenziare sul piano dell’apprendimento e della relazionalità
Obiettivi:
o Sapersi organizzare all’interno di una attività proposta
o Saper pianificare ed organizzare un lavoro
o Utilizzare la lingua in modo creativo
o Sapersi relazionare con gli altri
o Saper lavorare individualmente, in coppia e in gruppo
o Sollecitare la produzione, la fruizione, la partecipazione e la collaborazione
o Saper utilizzare codici e materiali diversi per esprimersi
Metodologia:
o Gruppi di livello
o Gruppi d’interesse
o Didattica laboratoriale
Fabbisogno finanziario per l’acquisto di strumenti e per gli interventi necessari per la
realizzazione del progetto suddetto
Strumenti:
• materiale di facile consumo, materiale fotografico,cartucce a colori per computer,
esperti, scenografie
• Collaborazioni esterne: Ente Locale, associazioni, poeti, scrittori, pittori
Spazi:
• Locali della scuola e/o esterni
Tempi:
o Orario-Scolastico
Monte ore
o il progetto verrà svolto nelle ore di compresenza e non con incontri- Settimanali
Durata incontri
o A seconda delle esigenze delle singole classi
Modalità di Verifica/Valutazione:
o Osservazioni dei livelli d’interesse
o Conversazioni
o Livello di consenso dei genitori nei confronti del progetto (questionari)
Modalità di documentazione:
o Mostra espositiva
o Mostra mercato
o Spettacoli e manifestazioni culturali finali
o Realizzazione di opuscoli e/o agende
L’Istituto , durante l’anno scolastico, deciderà a quali progetti Nazionali e Europei
GIORNALE SCOLASTICO“L’ASTRONAVE NEWS”
41° DISTRETTO
Titolo del progetto:”L’ASTRONAVE NEWS”
Referente del Progetto: Lina Danza
Destinatari:
Tutti i soggetti della scuola, le famiglie degli alunni, i cittadini.
Finalità:
Creare un veicolo di comunicazione utile e significativa per tutti i soggetti della scuola ,
capace di contribuire alla crescita dell’identità culturale del territorio di appartenenza.
La struttura del giornale consente agli alunni di trattare una molteplicità di argomenti:
letteratura, arte, sport, società, ambiente, il territorio…nonché argomenti inerenti a tutte le
discipline.
Obiettivi:
Promuovere un’ampia circolazione di idee e di esperienze tra bambini e uno scambio
personale tra insegnanti, all’insegna della collaborazione e della non competizione.
Sollecitare i bambini ad intervenire creativamente e criticamente nella realtà, invitandoli ad
esprimersi attorno a contenuti non solo scolastici, ma educativi e culturali.
Offrire agli insegnanti uno strumento di lavoro capace di proporre metodologie e tecniche
operative, di stimolare approfondimenti, ricerche, sviluppi per nuove attività.
Contribuire alla promozione della lettura e della scrittura, sottolineandone il valore
insostituibile per la formazione del pensiero, per la trasmissione delle conoscenze, per la
relazione con gli altri
Attività:
• Riferire oralmente in modo chiaro e coerente.
• Intervenire in conversazioni e dibattiti in modo pertinente e , con gradualità, rendersi
conto dei punti di vista diversi.
• Produrre testi di vario genere: scrivere lettere, elaborare interviste, resoconti,
grafici, recensioni; inventare dialoghi, storie, racconti realistici e fantastici, fiabe,
favole, leggende, miti, poesie…; elaborare testi argomentativi, descrittivi e narrativi
di tipo soggettivo e non .
• Scrivere in modo ortograficamente corretto e con buon uso della punteggiatura, con
lessico appropriato e sintassi adeguata.
• Ricercare e raccogliere informazioni da testi scritti (libri, giornali, vocabolari,
enciclopedie, monografie etc.
• Leggere testi di vario tipo , dando prova di averne compreso il contenuto.
• Prendere note e appunti in forme progressivamente più funzionali e precise.
• Utilizzare forme di espressione e di comunicazione iconica, consolidando
progressivamente la competenza comunicativa.
• Potenziare la creatività espressiva.
•
•
Saper rappresentare, con tecniche pittoriche diverse, ambienti, persone, situazioni,
stati d’animo, concetti etc.; realizzare fumetti.
Saper leggere e produrre immagini fotografiche.
Metodologia:
• Favorire il dialogo, il dibattito, per educare i bambini ai principi fondamentali della
convivenza civile: saper ascoltare ed essere ascoltati, condividere, confrontarsi,
formulare ipotesi, cercare insieme risposte.
• Partendo dalla riflessione collettiva sugli argomenti in oggetto , stimolare la
produzione collettiva e\o personale, consolidando così la consapevolezza che
attraverso la comunicazione ci si rinforza, si acquisiscono nuove informazioni,
migliorano le competenze, aumenta la voglia di fare.
• Organizzare anche gruppi di
lavoro, controllando e valorizzando l’apporto
personale di ognuno .
• Fare in modo che la produzione dei testi sia quasi sempre il prodotto e la sintesi di
tutte le attività svolte collettivamente. Per l’invenzione dei testi, partire da stimoli
vari: cercare insieme la struttura e saperla riutilizzare nella produzione personale
e\o collettiva.
• Stimolare una positiva motivazione al “leggere” come bisogno-piacere, come
desiderio di comprendere, di approfondire ed ampliare le conoscenze.
Mezzi e strumenti:
Conversazioni, dibattiti, indagini, ricerche, interviste, fotografie etc.
Libri, giornali, riviste, computer, vocabolari, enciclopedie, monografie, macchina
fotografica…
Tempi:
Nell’anno scolastico 2013/2014 sono previste tre pubblicazioni. Gli alunni svolgeranno le
attività in orario scolastico, in un arco di tempo stabilito dalla redazione, relativamente ai
tempi di uscita di ogni pubblicazione.
Spazi:
Le attività si svolgeranno all’interno della scuola. Se opportuno, saranno programmate
visite, uscite per effettuare ricerche, scattare fotografie…
Risorse umane:
Esperti esterni alla scuola
La “Angelo Capriotti Editore” che provvede alla stampa del giornale.
Fabbisogno finanziario:
Fondo d’Istituto per gli incontri della redazione del Circolo
Verifica e valutazione:
Realizzazione del giornale e sua fruizione.
PROGETTI IN RETE
PROGETTO “LA SCUOLA IN PIAZZA”
Premessa:
Il progetto “La Scuola in Piazza”, nasce dall’esigenza di ricercare forme e momenti di
incontro della scuola con il proprio territorio di appartenenza.
In particolare si vuole far conoscere ciò che la scuola è, ciò che offre ai propri alunni e ciò
che si produce all’interno dell’edificio scolastico.
La novità di questo progetto è quella di condividere questo bisogno assieme alle altre
scuole ed istituti di uno stesso territorio, accomunato da una realtà geografica e
amministrativa uguale.
C’è la necessità di uscire dall’idea di “non luogo” nella quale la scuola si trova, dalla
chiusura ed esclusività nella quale si colloca ogni realtà, per essere e farsi conoscere
come parte di un sistema, dove le originalità ed identità vengono riconosciute e
valorizzate.
Tra i docenti è ben presente il grande valore formativo e culturale rispetto alla propria
professionalità e rispetto alla funzione di una scuola come possibile motore culturale e
aggregante in una realtà locale.
La voglia di cooperazione e confronto costruttivo, la voglia di provare a mettersi in gioco
per elaborare strumenti e luoghi dove esista la pari opportunità per tutti, dalle scuole
dell’infanzia alle scuole secondare di primo grado, per poter valorizzare le proprie identità,
ha coinvolto in modo entusiastico molti dei docenti, delle associazioni culturali, degli
esperti, e enti locali e così si è deciso di proporre la prima edizione di Scuola in Piazza.
L’organizzazione prevede un gruppo di coordinamento, composto da referenti delle
scuole, delle associazioni, dei genitori, di esperti, che si incontrano in presenza diverse
volte in un anno.
Si avrà bisogno di luoghi culturalmente significativi sul territorio per poter valorizzare il
patrimonio artistico di Ardea.
Si prevedono mostre, convegni, mostre mercato, concerti, concorsi in giornate e luoghi
diversi.
Si può parlare di una “Scuola Itinerante” .
Tipologia delle Attività:
• Mostre - Espositive,
• Mostre – Mercato,
• Concorsi,
• Concerti,
• Convegni,
• Attività laboratoriali,
• Corsi di formazione
Progetto:
La legge sull’autonomia scolastica chiede alla scuola di interagire con gli enti territoriali e
con le famiglie, il progetto “ Scuola in piazza” coinvolge in modo più attivo i genitori,
l’utenza, le altre agenzie educative presenti sul territorio .
“Si intende riconoscere il ruolo centrale dell’alunno nella propria formazione, dando
significato alle molteplici intelligenze e linguaggi attraverso i quali si esprime ed esprime il
proprio apprendere. Le scuole hanno inteso promuovere gli aspetti d’azione e di
costruzione del pensiero, valorizzando i singoli contesti all’interno dei quali il bambino,
l’adolescente il giovane cresce e si forma. Ecco l’importanza del territorio, dell’ambiente,
dello sport e della cultura, contesti primari di formazione. Contesto è anche il mondo
nuovo, la scoperta della diversità, dell’altro, della sua cultura, degli spazi offerti dalla
scienza e dalle nuove tecnologie. Contesto è anche l’espressione e l’emozione, il
condividere un momento di festa, di gioco, di musica. Per le scuole coinvolte una grande
sfida: costruire insieme un modo di essere ugualmente condiviso, un percorso costruito
assieme, dove l’essere di ognuno diventa il contesto esplicativo di singoli tesori ed
identità.”
1.
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•
•
•
Finalità e Obiettivi
valorizzare le esperienze, le attività, i progetti realizzati nelle singole scuole;
far conoscere quanto nelle scuole viene prodotto e con quali obiettivi;
facilitare la continuità educativa tra le scuole di ogni livello e grado;
realizzare elementi di progettualità finalizzati all’autonomia scolastica.
2. Punti di Forza
Per la scuola il “ laboratorio è pure esperienza e luogo di costruzione etica, di valori di
collaborazione e cooperazione, di accettazione e sperimentazione delle diversità. Esso
diventa luogo d’esperienza di democrazia, costruzione condivisa di progettazione, ricerca
comune di obiettivi. Il laboratorio è il luogo dove il sapere trova il contesto per rivelarsi
attraverso i linguaggi del corpo, del suono, dell’espressività, della creatività, ma anche del
rigore della ricerca scientifica e storica, dei linguaggi della matematica, della tecnologia e
della parola scritta e orale. Si aprono vie di progettazione, dove i laboratori delle scuole
sono uno degli aspetti di integrazione del “saper fare e saper essere” di un territorio.”
3. Descrizione dell’iniziativa - Articolazione ed organizzazione con l’indicazione del
periodo di svolgimento e delle fasi di attuazione:
Il progetto “Scuola in Piazza” nella sua prima Edizione prevede:
Periodo Novembre - Febbraio
 corsi di sensibilizzazione di educazione alla differenza e alla transculturalità rivolti a
soggetti in età scolare e/o giovani adulti italiani e/o immigrati; (scuola)
 mostre mercato di gadget realizzati dagli alunni delle Istituzioni scolastiche che
aderiscono al Progetto
 convegno “ Bullismo – Analisi del fenomeno e prevenzione”. (museo Manzù / Pineta
dei Liberti)
“Il bullismo è una delle grandi piaghe della nostra società, sempre più diffuso tra i
giovanissimi e anche tra i bambini della scuola elementare. Questo fenomeno manifesta
difficoltà socio-relazionali sia dei “bulli” che cercano di prevalere sugli altri con la violenza
fisica o verbale, umiliando e insultando i più deboli ma anche delle “vittime” che per paura
sono costretti a subire, emarginandosi sempre di più. La causa che contribuisce a
determinare questo fenomeno è da ricercarsi non solo nella personalità dei giovani bulli,
ma anche nei modelli familiari a cui si ispirano, negli stereotipi imposti dai mass- media,
nella società di oggi troppo disattenta alle relazioni sociali. Oggi si nota che da un lato i
giovani sono sempre più arrabbiati, autonomi, spesso aggressivi; dall’altro sono però
emozionalmente fragili, bisognosi di protezione. Il bullismo è da prevenire e da contrastare
per poter crescere in armonia con se stessi e con gli altri, rinforzando la stima che ognuno
di noi deve avere non solo verso se stesso ma anche verso chi ci sta accanto affinché la
cultura e le abitudini “collaborative” prendano il sopravvento sulla cultura della
sopraffazione, della prepotenza e della violenza”.
Un evento che si rivolge all’associazionismo di sostegno e di servizio, ma anche ai
professionisti e agli operatori che lavorano in ambito giudiziario, sociale, sanitario,
culturale e scolastico.
 realizzazione di uno spot contro il Bullismo (collaborazione con enti televisive)
Periodo Marzo – Maggio
 progetto di Educazione Alimentare “Cosa c’è nel tuo piatto?”; (scuola)
 preparazione di cibi realizzati dagli alunni (Laboratorio di cucina a scuola);
 mostra mercato “Sapori Genuini“. Tra gli appuntamenti, un mercatino di prodotti
tipici, e internazionali, degustazioni, animazioni per bambini e grande mercato
dell’usato. (Piazza)
 convegno” Disturbi alimentari. Malattia sociale, malattia di genere”. (museo
Manzù / Pineta dei Liberti)
I Disturbi del Comportamento Alimentare rappresentano una delle modalità privilegiate con
i quali le persone concretizzano vissuti di sofferenza psicologica. I disturbi alimentari non
si possono considerare un disturbo dell’appetito, ma sono legati più alla sfera psicorelazionale, che in parole semplici significa capacità di comprendere, attraverso un
percorso d’aiuto, la relazione e la percezione che la persona ha con sé stessa e di sé
stessa e con gli altri. Vuol dire comprendere la storia del proprio corpo in relazione alle
figure significative della nostra infanzia, la comprensione dei modelli appresi per “parlare”
agli altri attraverso di esso.
Periodo Giugno
Festa di fine Anno - Prima parte :
• stand gastronomici,
• stand antiquariato,
• pesca di beneficenza,
• stand oggetti e libri usati,
• torneo di minivolley
• divertimento
o Destinatari
Alunni degli Istituti Comprensivi Ardea III e Ardea I, genitori, cittadini di Ardea e comuni
limitrofi, Enti Locali, Associazioni Culturali.
o Comuni e sedi di svolgimento
Comune di Ardea, scuole, piazze, museo Manzù, locali.
o Durata del progetto
Il progetto ha durata triennale
o Strategie metodologiche e strumenti d’intervento con gli alunni :
• Didattica Laboratoriale su temi tratti dalla realtà quotidiana
• Attività integrative – interne ed esterne alla scuola
• Cooperative Learning
• Attività che prevedono l’utilizzo delle tecnologie
• Lavori di gruppo
• Esposizioni Mostre
• Spettacoli
• Conferenze
• Seminari
o Le azioni di monitoraggio e valutazione coinvolgeranno i seguenti soggetti:
 Interni alla scuola:
• Consiglio di Classe
• Collegio Docenti
• Riunioni di Progetto
 Esterni:
• Commissione Interistituzionale
• Figure professionali di Associazioni, Esperti, ecc.
• Commissione POF Comunale
o Personale utilizzato con indicazione del ruolo svolto nella realizzazione delle attività
previste:
Staff di coordinamento : Dirigente Scolastico Prof. Carlo Eufemi, Dott.ssa Antonella
Ciarbelli, Doc. Luana Di Maggio, Funzioni Strumentali del POF, Rappresentanti delle
Associazioni Culturali , Delegati degli Enti Locali, presidenti del Consiglio d’Istituto, Esperti
(parte artistica del progetto)
Comitato Genitori: Rappresentanti dei genitori e membri del Consiglio d’Istituto
o Piano di Promozione e comunicazione:
Rapporti con gli organi di informazione, pubblicità, promozione, relazioni esterne, edizioni,
pubblicazioni e merchandising.
• Costruzione di un sito Web
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Pubblicità sui Social Network
Locandine / Volantini
Brochure
Reti Televisive
Giornali
Pubblicità Radiofoniche
a) comunicare all’esterno il contenuto del progetto e le sue modalità di svolgimento, al fine
di attirare pubblico;
b) assicurare visibilità al progetto, e inoltre garantire un ritorno d’immagine positivo per tutti
i protagonisti del progetto (Scuola, Enti Locali, Associazioni, Sponsor)
Il progetto “Scuola in Piazza” è la logica della rete, del mettersi assieme, dell’avere il
coraggio di praticare l’educazione nuova.
NUMERI PER.........
SCUOLA DELL'INFANZIA S.ANTONIO
Motivazione
Il mondo che circonda i bambini è pieno di messaggi contenenti numeri ad esempio il
telecomando, le targhe automobilistiche,il telefono,i numeri civici che loro in qualche modo
interpretano e concettualizzano in modo personale, anche la concezione spaziale è innata
nel bambino ogni giorno si muove in uno spazio fisico e si scontra con forme geometriche
diverse per forma e grandezza. Considerato ciò si vuole tentare di porre ordine a tale
interpretazioni passando dalla matematica spontanea a quella simbolica e scritta e
promuovere un senso geometrico "convenzionale". Nella scuola dell'infanzia le attività
hanno obiettivi trasversali ai vari campi d'esperienza per cui può essere opportuno
spaziare in un campo come l'arte sfruttando la naturale propensione alla rappresentazione
grafica e perché no avvicinare i bambini ad un mondo a volte sconosciuto come quello
dell'arte.
Finalità
 Fare matematica divertendosi, in modo da rendere questa disciplina interessante e
motivante agli occhi dei bambini.
 Riconoscere la continuità esistente nei “modi” in cui gli alunni prima bambini poi
ragazzi costruiscono le loro conoscenze matematiche e le rappresentano
 Garantire la realizzazione di una programmazione della scuola dell’infanzia che
sia base dei gradi successivi di scuola.
Obiettivi
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Sviluppare un primo uso di una corretta terminologia matematica
Sviluppare e favorire abilità di conteggio
Quantificare gli elementi di un insieme
Confrontare due gruppi di elementi
Associare numero ad un elemento ( corrispondenza )
Conoscere e sviluppare il concetto di misura ed unità.
Confrontare misure diverse
Sperimentare unità di misura diverse
Successione cardinale
Saper riconoscere il rapporto quantità/grandezza del numero
Avere un primo “approccio” con i problemi matematici
Affinare le strategie di misura e di risoluzione
Riconoscere e utilizzare lo spazio per creare un approccio geometrico
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Appropriarsi di uno spazio dentro e fuori
Riconoscere le figure piane e solide in opere d’arte
Comprendere la differenza tra arte figurativa ed astratta;
Scoprire il mondo dell’arte
Favorire la creatività, la libertà di espressione e la fantasia stimolando i bambini a
sperimentarsi come artisti;
Promuovere la strategia individuale e la soluzione creativa
Promuovere l’apprendimento cooperativo attraverso il lavoro in piccolo e grande
gruppo
Attività
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Uso di carte da gioco
Realizzazione di cartelloni
Giochi vari come caccia al numero, rubabandiera, il supermercato.
Giochi che prevedono l'uso del dado.
Costruzione di diversi strumenti di misura e misurazioni varie
Giochi di movimento inerenti alla conoscenza dello spazio
Realizzazione di forme geometriche con tecniche diverse
Riproduzione di opere pittoriche
Produzione di opere proprie alle quali dare un titolo
Realizzazione di storie inerenti gli argomenti trattati
Verifica
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Osservazione
Valutazione interesse nei bambini
Schede per valutare le capacità acquisite
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Progetti - IC Ardea 3