E I COCCODRILLI? NON VOLANO, …ANZI SVOLAZZANO! di Rocco Girlanda www.girlanda.org Cari amici eugubini, è mio dovere chiedere scusa. Oggettivamente quello che ho fatto è gravissimo ed indegno per un uomo che, come me, ha la pretesa e soprattutto il mandato di rappresentare le istituzioni al massimo livello del paese. Onore questo mai “toccato” a nessun concittadino nel corso della cosiddetta seconda repubblica. Impensabile inoltre, da Gubbio, essere parte del più numeroso gruppo parlamentare della storia italiana e del partito di maggioranza che sostiene convintamente il Presidente Silvio Berlusconi. Garantisco, sono sincero e me ne vergogno davvero! Per troppi giorni infatti, pur conoscendo la verità, ho preferito tacerla, anche ai miei familiari, ed ho approfittato di questo status particolare divertendomi davvero ad incontrare tanta gente e sentirmi spesso, e consentitemi forse troppo spesso, additato quale figlio indegno della mia amata città. Devo dire che in tutto questo i nostri pseudo-governanti cittadini mi hanno dato una grossa mano. Sabato 5 febbraio, di prima mattina, infatti a Palazzo Pretorio venivano distribuite, molto probabilmente a spese dei cittadini (...vergogna!), numerose fotocopie della prima pagina dell'autorevole quotidiano “L'unità” che mi aveva regalato la copertina, innalzandomi al primo posto tra i servi sciocchi del padrone (...non sapendo che della cosa ne vado – loro malgrado – fierissimo!). Prima di venire ai fatti che vi descriverò fra poco mi sia concessa una piccola divagazione. Ho scoperto davvero con sorpresa quanto un fatto che molto probabilmente avrebbe generato solo un sorriso altrove, a Gubbio sia diventato quasi un caso di stato. Negli ultimi giorni la squadriglia della Pro Sindaco Ercoli ha addirittura speso tempo e risorse per redigere un manifesto. Ho ricevuto telefonate da persone con le quali ho spesso professionalmente collaborato che mi hanno detto “e no, questo non dovevi farlo”. Ho visto amici e nemici arrivare alla sorpresa. Mi hanno raccontato di corse disperate all'acquisto copie per reperire la “foto del delitto”. Ho assistito alla pubblica gogna di internet dove Andrea Smacchi (lui si davvero sempre più bello che intelligente!) ha scritto qualcosa del genere “è meglio non essere rappresentati nelle istituzioni da gente di questo stampo!”. Alcuni cari amici mi hanno avvertito “cosa diranno le maestre dei tuoi bambini?”, ed ancora: “hai pensato a cosa dirà il Vescovo?”. Insomma una carriera ed una reputazione rovinata. In tutto questo, e vi chiedo ancora scusa, per tutti questi giorni mi sono limitato a sorridere mettendo a repentaglio soprattutto la mia reputazione di padre di cinque figli e l'educazione (davvero straordinaria) ricevuta da mamma e papà che ringrazio per avermi fatto nascere e crescere libero. Oggi, finalmente, ecco la verità. Nel corso delle dichiarazioni di voto, in diretta TV, del rappresentate del Pdl alla Camera riguardanti l'autorizzazione a procedere a perquisizioni negli uffici del Presidente Berlusconi, i parlamentari della maggioranza sono stati ripetutamente scherniti dall' on. Rosi Bindi (vice presidente della Camera, si noti bene, già ufficialmente richiamata in altra seduta dal Presidente Fini per aver gestito in modo non imparziale l'aula nel corso del suo turno) che indossando una sciarpa bianca provocava gli avversari politici. Questo fatto lasciava esterrefatti ed allibiti i suoi stessi colleghi quali ad esempio l'on. Enrico Letta (trovate la sequenza fotografica alle pagine 7 e 8 di questo opuscolo). E' inevitabile che in una seduta delicata come quella del 4 febbraio la reazione dei deputati della maggioranza non si sia fatta attendere. Le agenzie fotografiche sono piene di scatti. Io, da parte mia, che più fortunato degli altri ho vista diretta e frontale sulla Bindi (che spettacolo!), non ho mancato di rispondere con l'innocuo gesto di roteare ripetutamente le mani con tre dita alzate ad indicare alla Bindi le tre sconfitte subite: mancata sfiducia al Governo Berlusconi, mancata sfiducia al Ministro Bondi, rinvio degli atti a Milano. Ebbene chi conosce la tecnica attuale della fotografia digitale professionale sa bene che i fotoreporter, anche al fine di non perdere nemmeno un istante, utilizzano il cosiddetto “scatto a ripetizione”. Tecnica in grado di eseguire scatti alla rapidità di decimi di secondo. Ebbene la foto pubblicata dall'unità si riferisce esclusivamente all'istante in cui, forse in modo goffo, stavo richiudendo le dita e l'impressione che si ottiene è quella che stavo mandando a quel paese qualcuno. Cosa che comunque, a saperlo, avrei fatto ben volentieri. Le foto a cui mi riferisco sono tutte della stessa agenzia e sono riportate a pagina 5 del presente fascicolo (peraltro altre foto “innocue” della stessa sequenza sono state riportate anche dal “Venerdì” in edicola con Repubblica, a conferma di quanto sto affermando). Che sia una svista dell'Unità o che sia voluto tutto questo non posso saperlo davvero. Come non posso sapere se la foto riportata nella successiva pagina del giornale con la didascalia “Banchi della destra a Montecitorio” e che rappresenta una serie di forsennati che urlano contro qualcuno con fare da stadio sia stata messa ad arte per rappresentare “un gioco al massacro” che davvero non c'è stato. Fatto sta che tutti i rappresentati in tale fotografia sono noti esponenti del Pd e che davvero non c'entrano nulla con la destra. Viene spontaneo chiedersi, “ma che non si riconoscono neanche più fra di loro?”. Ovviamente nelle pagine successive di questo opuscolo troverete riportato anche questo. Ed allora dopo tutto, e soprattutto dopo questa grande dimostrazione di giornalismo serio e corretto, voglio concludere togliendomi per la prima volta in vita mia una soddisfazione per la quale dovrò davvero dimenticare l'educazione ricevuta ed abbandonare i miei consueti stili moderati. Uno sguardo fisso e convintamente Berlusconiano verso i comunisti e la loro superiorità morale e ….. “tiè!” 3 On. Rocco Girlanda Ps. Al direttore dell'Unità un convinto ringraziamento per avermi fatto vivere un indimenticabile momento di gloria. A tutti gli altri, in particolare al Pro Sindaco di Gubbio, un sincero sentimento di pena. Nella realtà si tratta dei deputati del PD e non certo di banchi della destra come ad arte vorrebbe far credere l'unità. Ma che non si riconoscono più neanche fra loro?? 5 7 Meditate gente, meditate! www.girlanda.org Diventa amico di Rocco Girlanda