Progetto di educazione linguistica
PAROLANDO
Scuola dell’ infanzia statale “S.Veneranda”
I.C. “L.Pirandello” di Pesaro
Anno scolastico 2012.2013
PREMESSA
Dagli Orientamenti del ’91 si evince: “Lo sviluppo delle competenze sul piano della
conversazione, della comprensione e delle abilità metalinguistiche è poi favorito dalle
strategie comunicative (come la riformulazione,” l’intervento a specchio” e la focalizzazione
dell’attenzione) messe in atto dall’insegnante al fine di realizzare un miglioramento e un
incremento dei dialoghi e degli scambi verbali fra i bambini”. Il bambino usa normalmente la
lingua per nominare oggetti e persone che lo circondano e per stabilire con loro relazioni e
ben presto, se vive in un ambiente in cui si fa uso di giochi linguistici a livello orale, riesce a
utilizzare la parola come mezzo per compiere riflessioni sulla struttura fonologica, lessicale,
semantica, sintattica del linguaggio.
E’ risultato che il grado di consapevolezza linguistica posseduto dai bambini all’ingresso della
scuola primaria è un indice di predizione significativa dell’abilità di lettura conseguita e, più in
generale, del successo scolastico.” La funzione metalinguistica riguarda l’uso della lingua per
riflettere sulla lingua stessa e sulle sue strutture. Nel laboratorio linguistico ci si propone di
intervenire sulla lingua come “OGGETTO D’ESPERIENZA”, analizzando, classificando le
parole che usa il bambino con una metodologia imperniata sul gioco, sulla scoperta, sulla
sperimentazione.
Queste attività sono importanti soprattutto per il primo apprendimento della scrittura,
dato che favoriscono la comprensione del fatto che si designano non solo le cose ma
anche le parole. Il bambino cioè deve comprendere che esiste una corrispondenza tra
parlato e scritto e che i simboli dello scritto stanno per i suoni del parlato.
Alla luce dell’emergenza di problematiche collegate all’alto numero di alunni stranieri,
adozione dell’apparecchio televisivo come baby-sitter e dilagante diffusione di video
giochi con conseguente aumento di fruizione passiva e poca interazione verbale e
comunicativa, dall’anno scorso è iniziato un progetto a scadenza triennale, dopo un
corso di formazione- aggiornamento per docenti di scuola dell’infanzia sulla
prevenzione e sulla identificazione degli indici di rischio di un Disturbo Specifico del
Linguaggio (DSL) nei bambini di 5 anni (promosso dall’UMEE di Pesaro). Il corso in
oggetto ci ha motivate ad attivare un Progetto di educazione linguistica rivolto a tutti i
bambini che frequentano la scuola dell’infanzia come sviluppo di pre-requisiti necessari
per accedere ad un training fonologico particolarmente accurato rivolto ai bambini di 5
anni.
OBIETTIVI FORMATIVI
• INTERVENIRE SUL LINGUAGGIO COME OGGETTO DI ESPERIENZA:
USARE LA LINGUA PER GIOCARE CON LA LINGUA.
• POTENZIARE LE COMPETENZE METAFONOLOGICHE DEI BAMBINI.
• INDIVIDUARE GLI INDICI DI RISCHIO, PREVENIRE UN DISTURBO
SPECIFICO DEL LINGUAGGIO (DSL) E COMPENSARNE FORME LIEVI.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
Tenendo conto delle indicazioni tratte dal primo incontro con le logopediste dell’UMEE e
rafforzate nel secondo incontro, abbiamo ritenuto opportuno sviluppare il progetto in tre
percorsi collegati tra loro e tutti ugualmente importanti. Il primo è rivolto a tutti i bambini
della scuola dell’infanzia e procede, a volte, in modo parallelo agli altri percorsi mirando
a sviluppare i prerequisiti necessari ad accedere ai seguenti traguardi di sviluppo:
1° TRAGUARDO DI SVILUPPO
• CAPACITA’ VISUO-PERCETTIVE
• COORDINAZIONE OCULO MANUALE
• ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO
• CONCETTI DI GRANDEZZE E QUANTITA’
• SCHEMA CORPOREO
• LATERALIZZAZIONE
• RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
• SVILUPPO DI ADEGUATE CAPACITA’ DI ATTENZIONE, CONCENTRAZIONE,
MEMORIA
• RISPETTO DEI TURNI DI CONVERSAZIONE
2° TRAGUARDO DI SVILUPPO
CONSAPEVOLEZZA SEMANTICO-LESSICALE
• COMPRENDERE MESSAGGI LINGUISTICI IN SE STESSI
• ASCOLTARE, COMPRENDERE, APPREZZARE, INVENTARE FILASTROCCHE,
CONTE, POESIE, (FUNZIONE POETICA DELLA LINGUA)
• UTILIZZARE LA PAROLA PER ESPRIMERE SENTIMENTI, IMPRESSIONI,
SENSAZIONI (FUNZIONE IMMAGINATIVA E POETICA)
• IMPARARE TERMINI NUOVI ARRICCHENDO IL REPERTORIO LESSICALE
• SPERIMENTARE IL PIACERE DI GIOCARE CON LE PAROLE E DI
PRONUNCIARLE IN MODO CORRETTO (ASPETTO FONOLOGICO)
• COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DI PAROLE NUOVE (ASPETTO SEMANTICO).
3° TRAGUARDO DI SVILUPPO
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
 ESSERE CONSAPEVOLI CHE OGNI PAROLA INTERA SI COMPONE DI ELEMENTI
SEMPLICI
 SAPER DIVIDERE OGNI PAROLA IN SILLABE E FONEMI
 SAPER COMPORRE LA PAROLA INTERA QUANDO L’INSEGNANTE FA UDIRE I
FONEMI STACCATI
 ACQUISIRE LA COMPETENZA FONETICA (BUONA PRONUNCIA)
 TROVARE RIME, ASSONANZE, FONEMI.
PERCORSO
Il progetto, per l’importanza che il linguaggio rappresenta relativamente alla crescita
globale della persona, viene riproposto ogni anno e coinvolge tutti i bambini della
scuola. I primi due traguardi di sviluppo sopra citati e il training fonologico in
particolare, saranno sviluppati con particolare cura ed attenzione dai 19 bambini di 5
anni, in base al Progetto sulla prevenzione dei DSL promossa dall’UMEE di Pesaro, in
un apposito LABORATORIO LINGUISTICO, con attività mirate a:

RIFLETTERE E RICONOSCERE SUONI POSTI ALL’INIZIO E FINE DELLA PAROLA;

RICONOSCERE LA FORMA DELLE PAROLE, DIFFERENZIANDOLE TRA LUNGHE E CORTE;

RICONSCERE LA SOMIGLIANZA FONETICA TRA DUE PAROLE IN RIMA;

DIFFERENZIARE I SUONI CHE COMPONGONO LE PAROLE DELLA NOSTRA LINGUA;

INCREMENTARE LA FLUIDITA’ ARTICOLATORIA ATTRAVERSO CANTI, FILASTROCCHE,
SCIOGLILINGUA, CONTE, RICERCA DI PAROLE (FIORI, ANIMALI, FRUTTA, ECC.) DATA UNA
LETTERA INIZIALE.
CONTENUTI
Comuni ai tre gruppi di età omogenea (3, 4, 5 anni) nello svolgimento delle attività
laboratoriali e di sezione saranno:
• RIFLESSIONE SUI SUONI, INIZIANDO DALL’ ESERCIZIO DI SUONI ONOMATOPEICI;
• GINNASTICA DI PRE-SPEECH;
• GINNASTICA FACCIALE PER DETENDERE LA MUSCOLATURA DEL VISO
(ginnastica con gli occhi, con la bocca, la lingua e tutti i muscoli facciali);
• CORRETTEZZA ARTICOLATORIA (nella pronuncia esatta delle parole);
• USO DI CANTI, FILASTROCCHE, CONTE …;
• PREPARAZIONE DELLA FINE MOTRICITA’ (attraverso l’impugnatura corretta dei colori,
la corretta direzionalita’ del segno grafico sul foglio, l’esercizio di automatismi motori quali
la rotazione in senso antiorario del braccio e della mano, il passaggio dal macro al fine, ad
es. nella prensione e nell’utilizzo di pennarelli sempre più sottili,…)
METODOLOGIA
Si intende lavorare per piccoli gruppi di età omogenea e/o eterogenea, alternati a momenti
di grande gruppo, così come verranno alternate le attività in sezione a quelle laboratoriali.
MEZZI E STRUMENTI
Materiale di facile consumo, materiali di recupero, fotografie, audio-visivi, libri, tombole e
materiale didattico strutturato. Rime, filastrocche, canzoncine, lettura di immagini, catene di
parole. Schede di pregrafismo con esercizi grafici strutturati a grande progressione e le
famiglie di lettere (Erikson).
TEMPI
Sarà continuativa, per tutto l’anno scolastico, l’attività linguistica nelle sezioni in maniera
trasversale a tutti gli altri progetti. In particolare il laboratorio linguistico con i bambini di 5
anni inizierà da mercoledì 31 ottobre e proseguirà 1 ora alla settimana fino a maggio 2013.
DOCUMENTAZIONE
Cartelloni con indovinelli e storie illustrate, fascicoli di schede con esercizi strutturati e
schede di pregrafismo a lenta progressione e sulle famiglie di lettere. Interviste e
conversazioni. Riprese fotografiche.
VALUTAZIONE
Strumenti di valutazione: osservazione, ascolto, conversazione, interviste, rielaborazione
grafico-pittorica, cartelloni, schede di pregrafismo.
Principali criteri di valutazione saranno:
• L’INTERESSE
• LA CURIOSITA’
• IL COINVOLGIMENTO
• LA COMPETENZA DIMOSTRATA NEGLI ELABORATI INDIVIDUALI E DI GRUPPO
• LA COMPETENZA LINGUISTICA.
INSEGNANTI
L’insegnante referente è Moliterni Anna.
Le insegnanti che svolgeranno il progetto sono due: Moliterni Anna e Vispi Margherita.
Documentazione delle attivita’ svolte
SVILUPPO FONOLOGICO
Il linguaggio è costituito da una serie di suoni (FONEMI) che sono articolati tra loro
in modo tale da caratterizzare una lingua da un’altra. Il potenziamento della
percezione uditiva, quindi, influisce positivamente sul linguaggio perché aiuta il
bambino a comprendere i messaggi verbali e a servirsene per farsi capire.
Alleniamolo a riconoscere e a differenziare i suoni e nello stesso tempo a
pronunciarli e utilizzarli adeguatamente nelle diverse situazioni. A questo scopo
abbiamo proposto una serie di attività che hanno l’obiettivo di favorire l’abilità di
giocare con la veste sonora delle parole e di riconoscere i singoli suoni. I giochi
proposti servono per stimolare i bambini a compiere attività motorie con l’apparato
fonatorio, per poter realizzare correttamente le varie prassie verbali, cioè i
movimenti coordinati e integrati che ci consentono di parlare in modo chiaro,
attraverso un buon controllo motorio del distretto fono- articolatorio.
CON IL SOFFIO…
Tutti i suoni della lingua italiana sono prodotti in fase espiratoria,
per questa ragione è importante avere una buona padronanza
dell’emissione dell’aria.
Per potenziare questa capacità proponiamo alcuni giochi…
LA CORSA DELLE PALLINE
IL GIOCO DEI GATTINI
LA GARA DELLE MATITE
PREGRAFISMO
La preparazione alla scrittura non si effettua solo con la somministrazione di schede
operative , ma presuppone un intervento specifico a livello psicomotorio, visivo, uditivo, e
lateralità, tenendo conto dei prerequisiti necessari per l’apprendimento ossia:
• SVILUPPO SENSO PERCETTIVO ARMONICO
• BUONA COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA
• BUONA MOTRICITÀ FINE
• BUONA COORDINAZIONE OCULO-MANUALE
• COMPLETA LATERALIZZAZIONE
Il progetto di educazione linguistica si è subito rivelato trasversale a tutti gli altri progetti in
corso. Per documentare qualche attività relativa al pregrafismo , abbiamo scelto il momento
della progettazione – costruzione di percorsi che i bambini si sono divertiti a realizzare sul
grande tappeto del salone. Hanno poi sperimentato nella realtà quanto costruito.
LETTERE E PAROLE
Proponiamo un estratto delle attività che hanno coinvolto i bambini. In questo laboratorio i
primi passi che il bambino compie quando si avvicina alla lettura sono relativi al suo
familiarizzare con il materiale alfabetico visivo: lettere e parole che formano parole e frasi.
Abbiamo messo a disposizione dei bambini del materiale appositamente preparato, proposto
in modo tale da creare situazioni di gioco e quindi accattivante. Dopo vari giochi- esercizi, i
bambini hanno capito che ad ogni suono corrisponde un grafema e, a questo punto si è
proposto l’intero alfabeto in stampato maiuscolo. Il primo gioco è stato quello della ricerca del
proprio nome, proposto proprio per la valenza emotiva che ciò comporta, in mezzo a tanti
cartellini con il nome dei compagni.
Abbiamo chiesto, quindi, di riconoscere in mezzo alle lettere dell’alfabeto quelle relative al
proprio nome, prima con l’aiuto del cartellino , poi senza e, in ultimo di riscrivere il loro nome
con il solo aiuto sonoro: suono = lettera. Il gioco dell’oca, costruito insieme ai bambini, ci ha
consentito di cercare le parole che iniziano con una particolare lettera. Successivamente e
sempre sotto forma di gioco, dopo aver acquisito una discreta conoscenza di vocali e
consonanti , con l’ausilio di cubetti di legno, i bambini sono riusciti a stabilire che esistono
parole lunghe e parole corte.
ATTIVITA’: CERCA LE LETTERE DEL TUO NOME E PROVA A COMPORLO
IL GIOCO DELL’OCA …
CON LE PAROLE
PAROLE CORTE E PAROLE LUNGHE
ATTIVITA’ GRAFICHE
I BAMBINI DI 5 ANNI DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE DI S.VENERANDA
Anno scolastico 2012.2013
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