LIBERTA’ di SCELTA EDUCATIVA
delle famiglie
San Donato
1 febbraio 2014
Giuseppe Richiedei
PRINCIPI DI FONDO
Art. 30 della COSTITUZIONE ITALIANA.
 È dovere e diritto dei genitori
 mantenere,
 istruire
 ed educare i figli



Art. 14 CONVENZIONE dei Diritti del bambino
Gli Stati parti rispettano il diritto del fanciullo alla
libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
Gli Stati parti rispettano il diritto e il dovere dei
genitori di guidare il fanciullo nell'esercizio del
summenzionato diritto in maniera che corrisponda
allo sviluppo delle sue capacità.
© Richiedei Giuseppe
PRINCIPI DI FONDO
Art. 3 della COSTITUZIONE ITALIANA





È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà
e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e
l'effettiva partecipazione di tutti
all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.
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LA LIBERTA’ DI SCELTA EDUCATIVA

La scuola persegue il fine di
“favorire la crescita e la valorizzazione della persona
umana
nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva,
 delle differenze e dell’identità di ciascuno



e delle scelte educative della famiglia,
nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori“
(art.1,1 legge 53 – 2003)).


Il sistema educativo è flessibile a servizio della
persona,
offre ai genitori possibilità di scelta:
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STATUTO DEGLI STUDENTI
Statuto D.P.R. 249/1998
La scuola è luogo di formazione e di educazione
COMUNITÀ di dialogo, di ricerca, di esperienza
sociale, informata ai valori democratici Art.1/c.
Missione della scuola:
Crescita della persona in tutte le sue dimensioni:
formazione alla cittadinanza,
Sviluppo del loro senso di responsabilità,
della loro autonomia individuale
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STATUTO DEGLI STUDENTI
Diritto all'apprendimento
diritto di scelta delle attività curricolari
integrative e delle attività facoltative.
I tempi di queste e delle attività didattiche
Tengono conto dei ritmi di apprendimento e
delle esigenze di vita degli studenti
Art.2/c.6
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STATUTO
DEGLI STUDENTI
Partecipazione attiva e responsabile

La scuola disciplina il diritto di riunione

e di assemblea

Le associazioni studentesche
possono operare e svolgere iniziative.

È previsto l'utilizzo di locali da parte degli studenti
e delle loro associazioni Art.2/c.9 2/c.10

Diritto dello studente ad esprimere la propria opinione
anche mediante una consultazione

sulle scelte di programmazione, e definizione degli obiettivi
didattici, di organizzazione della scuola,

di criteri di valutazione, di scelta dei libri e di materiale
didattico
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AUTONOMIA SCOLASTICA
Secondo la normativa (art 21 della legge 59 - 1997
l’autonomia scolastica “Valorizza

La libertà di insegnamento

La libertà di scelta educativa delle
famiglie

Il diritto di apprendimento dei ragazzi”
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AUTONOMIA scolastica
DPR 275 – 1999
“L’autonomia delle istituzioni
realizza interventi di educazione, formazione ed istruzione
…
adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie…
la variazione di scelte curriculari già effettuate
deve tener conto delle attese delle famiglie”
“La determinazione del curricolo tiene conto …delle
esigenze e delle attese espresse dalle famiglie…
alle famiglie possono essere offerte possibilità di opzioni”
(art.8)
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SPAZI DI SCELTA
Anticipare o meno l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e
alla scuola primaria
La richiesta delle famiglie riguarda i tempi scolastici
differenti:
- Nella scuola dell’infanzia da 5 a 8 a 10 ore
giornaliere.
- Nella scuola primaria l’orario a 24, 27, 30, 40 ore
- Nella scuola secondaria di I° grado l’orario di 30, di
36, 40 ore
a richiesta delle famiglie è introdotto l’inglese
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potenziato di 2 ore.
SPAZI DI SCELTA
-
NEL I° e nel II° CICLO
-
in base alle quota di autonomia didattica del 20% del
curricolo
“tutte le istituzioni scolastiche,
-
nel rispetto della libertà di scelta educativa delle
famiglie, concretizzano gli obiettivi nazionali in
percorsi didattici individualizzati ( DPR 275 /1999 art 4,
1- 2).
- “Le istituzioni scolastiche, nell’ambito delle attività
in favore degli adulti,
promuovono specifiche iniziative di informazione e di
formazione destinate ai genitori degli alunni”
(Regolamento DPR 275 – 99)
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LA LIBERTA’ DI SCELTA EDUCATIVA
Nel SECONDO CICLO:
Nei Licei, Istituti Tecnici e Professionali hanno a
disposizione spazi di autonomia dal 20%
o per variare l’orario delle singole discipline
obbligatorie,
oppure per inserire discipline alternative tra quelle che
sono incluse in un apposito elenco nazionale,
oppure inserire attività facoltative
 Orientare i figli nella scelta tra i LICEI, ISTITUTI;
CORSI professionali
 affiancarli in caso che vogliano cambiare l’indirizzo
di istruzione o formazione,
 intraprendere percorsi di “alternanza scuola –
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lavoro”
SPAZI di cooperazione






Art. 7 della Legge 128 - 2013
1. Al fine di evitare i fenomeni di dispersione
scolastica, e' avviato un Programma di didattica
integrativa che contempla tra l'altro, ove possibile,
il prolungamento dell'orario scolastico per
gruppi di studenti, per le scuole di ogni ordine e
grado.
in collaborazione degli enti locali , delle cooperative di
educatori professionali, nonché di
associazioni iscritte al Forum delle associazioni
studentesche maggiormente rappresentative.
[Quindi anche con le associazioni dei genitori]
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SPAZI di cooperazione



Art. 8 della legge 128 - 2013
all'ultimo anno delle scuole secondarie di primo
grado
e agli ultimi due anni delle scuole secondarie di
secondo grado,

si realizzano le attività di orientamento

in collaborazione con le associazioni iscritte al
Forum delle associazioni studentesche
maggiormente rappresentative …

[Quindi anche con le associazioni dei genitori]
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LIBERALITA’ delle FAMIGLIE
Risposta del MIUR al quesito del liceo scientifico “Giordano Bruno”
2 - Le liberalità delle famiglie a favore degli istituti scolastici di ogni
ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro
(Modello 730 RIGO 19, 20, 21, codice 31)

Il Consiglio di Circolo /istituto può indicare la quota orientativa
- per la generalità dei genitori, sulla base delle esigenze definite nel
POF.

Ognuno però può decidere in proprio quanto versare
liberamente alla scuola.

I contributi devono essere finalizzati, sul modulo di versamento,
all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento
dell'offerta formativa,

I soggetti che hanno effettuato le donazioni per un valore superiore
a 2.000 euro in ciascun anno scolastico

non possono far parte del consiglio di istituto e della giunta
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esecutiva delle istituzioni scolastiche.
SPAZI di cooperazione

La definizione del Piano dell’offerta formativa,

La scelta di tempi e orari scolastici

La scelta di attività opzionali (20% di autonomia)

La costruzione della qualità scolastica (carta dei servizi)

ll PATTO DI CORRESPONSABILITA’ educativa

I contributi economici dei genitori
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L’AUTONOMIA SCOLASTICA
Nella scuola autonoma
- l’iniziativa dei genitori è incoraggiata
- la loro responsabilità si concretizza in precisi compiti.
A loro volta le famiglie
assegnano alla scuola riconoscimento e autorevolezza
senza la quale ben difficilmente l'apporto dei docenti
raggiunge quell’efficacia formativa che si propone.
Specie in campo educativo
l'attiva collaborazione di studenti e genitori assume
importanza intrinseca, mancando la quale
gli apprendimento o i comportamenti risultano imposti
e momentanei senza durevoli effetti nella crescita della
personalità.
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Libertà di scelta educativa delle famiglie