Intervenire sulla generazione carpofaga. Se si adottano tecniche di lotta guidata monitorare il volo degli adulti con trappole a feromoni, per individuare il momento ottimale di intervento. Prodotti a base di dime- Interventire con prodotti a base di toato dimetoato con volumi normali di 10hl\ha e dosi di principio attivo indicate in etichetta All’approssimarsi della raccolta, rispettare scrupolosamente i tempi di carenza dei prodotti. Se si adottano metodi di lotta guidata, verificare l ’attacco sui fiori. Quindi procedere con il monitoraggio del volo degli adulti della generazione carpofaga e con la valutazione dell ’attacco sui frutticini, in modo da individuare il momento ottimale di intervento. Prodotti a base di dime- Interventire con prodotti a base di toato dimetoato con volumi normali di 10hl\ha e dosi di principio attivo indicate in etichetta PRINCIPIO ATTIVO MODALITA’ DI NOTE INTERVENTO Prodotti rameici (poltiglia Intervenire con Se sono stati eseguiti interventi di potatubordolese-ossicloruro di prodotti a base di ra, disinfettare le ferite con prodotti rarame-solfato di rame) rame con volumi meici, efficaci nei confronti delle patologie normali di 10 hl\ha e fungine. dosi di principio attivo indicate in etichetta Tabella dei trattamenti per mosca, tignola e occhio di pavone Pr i n ci pa l i f i t o f a g i Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) La mosca dell'olivo vive a spese dei frutti del genere Olea, preferendo quelli di Olea europaea. Compie diverse generazioni in un anno, in numero di due o più in relazione all'area geografica di coltivazione dell’ospite. La femmina adulta depone le uova all'interno delle drupe (generalmente una per oliva); dopo alcuni giorni nascono le larve che si sviluppano all'interno dei frutti scavando profonde gallerie nella polpa. Nelle varietà destinate all’estrazione di olio, il danno consiste sia in una riduzione della resa, sia in gravi alterazioni biochimiche che peggiorano la qualità del prodotto. Tignola dell'olivo (Prays oleae) La tignola dell'olivo è un lepidottero di colore grigio con riflessi argentei e piccole macchie nere sulle ali anteriori; la larva si sviluppa attraverso 5 età e si caratterizza per la presenza di fasce laterali di colore giallo paglierino. Nelle aree olivicole italiane questo fitofago compie tre generazioni in un anno. Il primo sfarfallamento si ha in genere tra marzo e maggio, con deposizione delle uova su calici e petali dei bottoni fiorali (generazione antofaga). Le giovani larve compiono erosioni dei fiori senza provocare danni di particolare rilievo. A maturità si incrisalidano sulle infiorescenze formando ammassi sericei (nidi). Le femmine del secondo sfarfallamento - NOVEMBRE SETTEMBRE META ’ GIUGNO - FINE SETTEMBRE META ’ GIUGNO - FINE SETTEMBRE - META ’ FINE MAGGIO GIUGNO - FINE FINE APRILE MAGGIO MARZO APRILE – MARZO (generazione carpofaga). Quest’ultima è la generazione che può provocare i maggiori danni alla produzione. Occhio di pavone (Cicloconium oleaginum) La malattia è causata dal fungo Spilocaea oleagina, che può attaccare diversi organi della pianta: rametti, germogli, foglie, frutti. Tipicamente si manifesta con tacche di colore grigio e INVAIATURA INGROSSAMENTO DRUPE INGROSSAMENTO DRUPE ALLEGAGIONE FIORITURA evidenziano dopo un periodo di incubazione di durata variabile in funzione delle condizioni ambientali . La biologia del fungo è strettamente legata all’andamento delle temperature, dell’umidità e della pioggia. Il patogeno infetta gli organi della pianta attraverso una penetrazione attiva nei tessuti e uno sviluppo delle ife a livello sottocuticolare. Durante tutto l’anno vi è presenza di inoculo, tuttavia la formazione e diffusione dei conidi è prevalente in primavera e autunno (5-25 °C). La produzione e la disarticolazione dei conidi è essenzialmente legata alla presenza di pioggia, che rappresen- MOSCA ta il principale fattore di diffusione del fungo. I danni consistono in defoTIGNOLA RIPRESA VEGETATIVA - RIPOSO VEGETATIVO alone giallastro, ben visibili sulla pagina superiore delle foglie; i sintomi si OCCHIO DI PAVONE FUMAGGINE AVVERSITA’ FASI FENOLOGICHE GENNAIO PERIODO depongono le uova sulle olive in formazione, a partire dal mese di giugno I T RATTA ME NT I F ITOSAN ITAR I IN O L I V I C O LT U R A gliazioni anticipate e interferenze con l’induzione a fiore. APPOS SOC.COOP.AGR. VIA BUDAPEST 10/A Tel.: 0792112424 E-mail: [email protected] Sito Internet: www.appossassari.com Redatto per Appos soc. coop. agr. Dott. Agr. Rita Caragliu M od a l i t à d i im p ie g o I trattamenti in olivicoltura P e r un’ o li v ic o lt ur a d i q ua l i t à è d i f o nd am e nt a l e i m po r t a nz a c he i t r a t ta m e nt i fi t o sa ni t ar i s i a no ne c e s sa r i e d e f f i c a ci . P e r c hé i t r a tt a m e nt i s i a no ne c e s sa r i l ’o l i vi co l to r e d e v e a v er e l a p o s s i b il i t à d i v al ut a re l o s t at o di i nf e s t az i o ne d el l a p ia nt a d a p a r t e d i un d e te r m ina t o f i to f a g o e v a l ut a r ne il m om e nt o o t t im a l e d i i nt e rv e nt o. P e r c hé i l tr a t t am e nto f i to s a ni ta r io s i a e f f ic a c e ne i c o nfr o nti d e i f i to f a g i l ’ ol i v ic ol t or e d e v e ut il i z z ar e do s i di p ri nc ip i o a t ti v o s uf f i c i e nti a co nt e ner ne l ’ i nf e st a z io ne . Q ue s t a p i cc ol a b r oc hur e v uol e e s s e r e un p i c co lo a i ut o a i pr o d utt or i so c i d e ll a c o op e r a t i va . L e g g e re l e e t ic he t t e L ’ e t i c het t a r a p p re s e nt a una s p ec i e d i c a rt a d ’ i d e nt i t à d e l p ro do t to , ne l q ua l e so no s p ec i f ic a t e l e i nf o rm a z io ni a g ro no mi c he e s ani t a r i e. Gl i op e r a to ri c he us a no i p r o do t ti f i t o s a nit a r i do v r a nno r i s p et t a r e le i nd i c az i o ni r i p or t a te : 1. I s t r uz i o ni p e r l ’ us o, r i s c hio , f o rm ul a z io ne . i nd ic a zi o ni di 2. I nd i c a z io ne r el a t i ve a l l ’ ev e nt ua l e fi t o to s s ic i t à 3. I l t i po d i a z i o ne ( co p e r t ur a , ci t ot ro p i c i e t r a nsl a m i nar i) 4. L e d o s i , le m o d al i t à d ’ im p i e go e l a m i s ci b i l it à c o n a lt r i fo rm ul a t i 5. L a d a t a d i s ca d e nz a, l e i s tr uz io ni p er l ’ e l i m i na z i o ne, i l t e m po d i c ar e nz a . R i c or di am o ai nos tr i p ro d ut to ri che l ’e f fi ci en z a d el t r at ta me n to fi tos a ni t ar i o d i p e n de a n c he dal ti p o di a tt r ez z a t ur a u ti l i z z a ta e dal l a s ua e f fi ci e nz a di s tri b ut i va . L e ma c c hi ne no r mal m en te u ti l i z z a te i n ol i v i c ol t u ra s o n o di d u e ti pi : - a to mi z z ato ri cl as s i ci o i r ror at ri ci a vol u m e no rm al e c h e l a vor a no a p res s i o ni fr a 2 0 e 40 ba r e c h e di s tri b ui s co no vol u mi d ’ ac q ua di 10 00 l t p e r et ta ro di s u p er fi ci e ol i ve t at a e de te r mi na no l a fo rm az i o n e di g o c ci ol i n e di s ol uz i o ne a c q ua p ro do tto di c i rc a 30 0 -50 0 µ - n e b ul i z z at ori o i rr or at ri ci a bas s o v ol um e c h e pe r me tto n o l a fo rm az i o n e di pa rt i c el l e d i pi c col i s s i m e di me ns i o ni (4 0- 70 µ) e c h e d i s tri b ui s co no vol u mi di a c q ua di 2 50 l t p e r e tt ar o. L e ma c c hi ne p e rc h é ma n te n ga no l a l o ro e f fi ci e nz a di s t ri b u ti v a d ev on o es s e re s ot t op os t e a r eg ol a re ma n u te nz i on e e t ar at u r a. D os i d i p r od ot t o A vol t e un o d ei p rob l e mi c he p uò s or g er e n e l l ’ u ti l i z z o d ei pr odo t ti è s t ab i l i r e i l vol u m e di i m pi eg o e l a r el a ti v a q u an ti tà di p r odo t to. I n f at ti s ul l e e ti ch e tt e s pe s s o è r i p or ta to l a dos e di pro do tt o (e s p r es s o i n g r o m l ) da i m pi eg a re pe r o g ni et tol i t ro di a c q ua . B i s og n a q ui ri co rd ar e c he nel c as o i n c ui n o n v e ng a di v er s a me n te s p e ci fi ca to, i l vo l u me di i mp i e go da u ti l i z z a re è i l cos i d d e tt o vol u me no rm al e , a cu i op er a no i n o rm al i ato mi z z a tor i . N el cas o d el l ’ol i ve to s i ri cor d a c he pe r as s i c u ra re u na b u on a c o pe r tu r a d el l a ve g et az i o n e s o no n e ces s a r i d a 6 hl /H a (i m pia n ti gi ov an i) a 12 hl /H a ( im pi an ti fi t ti co n g ra n de svil u pp o v eg e ta t ivo ). N el cas o i n c ui l ’ az i e n da s i a d ot at a di u na m a c c hi na ch e op e ra a b as s o vol u me ( n e b ul i z z ato r e) i v ol umi di a c q ua d a uti l i z z a re v ar i e ra n no da 10 0 a 30 0 l t \ h a. S i r i c or da c he l e c o nc e nt ra z i o ni d i p rod ot t o pe r e t ta ro di s u pe r fi ci e t ra tt a ta de vo no r i m a ne r e l e s t es s e. Se g uo no q ui d u e e s em pi s u dos i e m od al i tà di i mpi e go d ei p r odo t ti fi tos a ni t a ri . 1° esempio trattamento fungicida Si intende effettuare un trattamento fungicida a base di rame metallo ( da ossicloruro tetraramico ) 37,5%. Sull’etichetta è riportata la dose e le modalità di impiego: OLIVO 350 g/hl. Volume normale Basso volume Trattamento di un ettaro con 1000 lt di acqua e 3, 5 kg di prodotto Atomizzatore 1000 lt Trattamento di un ettaro con 250 lt di acqua e 3, 5 kg di prodotto Nebulizzatore 250 lt La concentrazione della miscela sarà di una volta cioè normale 3500gr/1000x100 (350gr\hl) La concentrazione della miscela sarà 4 volte 3500gr/250 ltx100 (1400 gr\hl) 2° esempio trattamento insetticida contro la mosca olearia Si intende eseguire un trattamento contro la mosca e si è scelto l’insetticida fosforganico che si presenta sottoforma di liquido emulsionabile. Il prodotto è efficace sia nei confronti della mosca che contro altri fitofagi. La dose riportata in etichetta è di 150ml/hl. Volume normale Basso volume Trattamento di un ettaro con 1000 lt di acqua e 1, 5 lt di prodotto Atomizzatore 1000 lt Trattamento di un ettaro con 250 lt di acqua e 1, 5 lt di prodotto Nebulizzatore 250 lt La concentrazione della miscela sarà di una volta cioè normale 1500ml/1000x100 (150 ml\hl) La concentrazione della miscela sarà 4 volte 1500ml/250 ltx100 (600gr\hl)