La pianta di olivo è bene interrarla nel tardo autunno, quando le piogge
avranno ben assestato il terreno. Il buco da scavare nel terreno deve essere
proporzionato alle dimensioni della pianta: se l’ olivo è in un vivaio e
quindi in vaso, il buco che dovrà essere fatto nel terreno dovrà essere poco
più grande delle dimensioni del vaso. Impiantato l’olivo la fossa dovrà
essere chiusa con terra (60%) e un miscuglio di composto, letame e cenere
di legna (40%). Il colletto della pianta non deve essere interrato per più di 5
centimetri.
Dopo l’impianto è bene procedere con un’abbondante annaffiatura, circa
una decina di litri d’acqua, per favorire l’attecchimento. Il successo
dell’attecchimento si nota già dopo un mese dall’impianto: se la corteccia è
verdeggiante e notate nuovi germogli, tutto è andato bene, se invece il
fusto del nostro olivo ha la corteccia color paglierino significa che
l’impianto non è andato a buon fine e il suggerimento è quello di
rimuovere la pianta e procedere con un nuovo impianto con un nuovo
olivo.
Per la potatura bisogna avere cura, il primo anno,si deve tagliare, lungo il
fusto, le gemme e rametti laterali e rendere meno fitti i nuovi germogli che
hanno origine dalle branche principali. Dal secondo anno si procederà
invece con la normale potatura che, contrariamente a quanto comunemente
si pensa, non deve mai essere troppo drastica. Il periodo migliore per la
potatura dell’olivo è alla fine dell’inverno, quanto il rischio del gelo è
scongiurato, ma prima della ripresa vegetativa. Tagli minimi per ottenere
la forma della chioma desiderata ed eventualmente ripetuti nel tempo.
Infine consigliamo di ricoprire le “ferite da taglio” con apposite paste
cicatrizzanti.
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L*ULIVO - TERRE NOSTRE