LA CARTA DEI SERVIZI
DELLA
COOPERATIVA GASPARINA DI SOPRA
CARTA DEI SERVIZI DELLA COOP. GASPARINA DI SOPRA
EDIZ . FEBBRAIO
2009
PREMESSA
3
CHI SIAMO
3
I PRINCIPI FONDAMENTALI
4
COS’È UNA COMUNITA TERAPEUTICA
6
CODICE ETICO
8
A CHI SI RIVOLGE
10
LE ATTIVITÀ E I SERVIZI
10
IL PERSONALE E LE PRESTAZIONI
11
LE MODALITÀ DI CONTATTO
13
LE SEDI DEI SERVIZI
14
IL REGOLAMENTO INTERNO PER L’OSPITE
16
GLI IMPEGNI PER LA QUALITÀ
20
NOTA CONCLUSIVA
21
COSA PORTARE
22
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2009
Premessa
Gentile signora/e,
questo documento costituisce la “Carta dei Servizi” della Società Cooperativa Sociale GASPARINA DI SOPRA con sede legale a Romano di Lombardia (BG), via Balilla
snc. In questo documento trov erà le informazioni utili per conoscere meglio i servizi
offerti e i suoi diritti di utente.
Con questa carta dei servizi la Cooperativa Gasparina intende:
1. informare i cittadini/immigrati sulle attività e i servizi offerti dalla Cooperativa,
2. coinvolgere i cittadini/immigrati nel processo di miglioramento e sviluppo della
qualità dei servizi.
La carta dei servizi non è quindi solo un opuscolo informativo, ma uno strumento di
tutela dei suoi diritti.
La invitiamo quindi a offrirci i suoi consigli e a segnalarci eventuali disservizi.
La Cooperativa farà tutto il possibile per rispondere in modo adeguato ai bisogni degli utenti.
Chi siamo
La GASPARINA DI SOPRA è una Cooperativa sociale di tipo A che gestisce servizi
socio-educativi per persone con problemi di dipendenza.
La Gasparina di Sopra - che opera dal 1982 sul territorio della provincia di Bergamo è stata costituita per riabilitare, integrare e promuovere le persone con problemi di
tossicodipendenza attraverso Unità Operative di tipo residenziale (Comunità Terapeutiche). Da una semplice e famigliare comunità ergoterapia si è costituita in Cooperativa Sociale aumentando e potenziando in questi ultimi cinque anni le proprie Unità di Offerta, cercando di fornire risposte diversificate ai bisogni emergenti in materia di tossicodipendenza.
Ha sede in via Balilla snc - 24058 Romano di L. (BG)Pagina 3 di 22
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Tel. della Direzione Generale 0363/90.12.74 - e-mail [email protected]
Uffici amministrativi: via Balilla snc – C.P. 20 - 24058 Romano di L. (BG) –
Tel. 0363 / 90.26.60 – Fax 036/91.10,49 e mail: [email protected]
Sito intenet www.gasparina.org
La Cooperativa “Gasparina di Sopra” è riconosciuta a livello regionale come Ente Ausiliario (D.G.R. n.3845 del 14/12/1990), ed è iscritta all’Albo delle Unità di Offerta
Regionali per i Servizi per le Tossicodipendenze, come richiesto dal Progetto Obiettivo
I principi fondamentali
Questa carta dei servizi si ispira a precisi e importanti principi fondamentali, richi amati in numerosi documenti legislativi nazionali; la Cooperativa aderisce al Consorzio
Nazionale Gino Mattarelli (CGM) e al CumSortis Consorzio della Bassa Bergamasca di
cui è socia fondatrice. Di queste organizzazioni ne assume gli intenti fondamentali, le
motivazioni ed il codice etico, lo spirito e la cultura di fondo, interpretandoli nella
realtà del territorio in cui opera. L a Gasparina è, inoltre socia fondatrice del
C.E.Ge.S.T. (Coordinamento degli Enti Gestori dei Servizi per Tossicodipendenti Territoriale), del C.E.A.L. (Coordinamento Enti Ausiliari della Lombardia) e dell’ANPSC
(AssociazioneNazionale per la Promozione dello Sport in Comunità); associazioni senza scopo di lucro e fondate sulla libera unione di enti operanti nel territorio della
provincia di Bergamo della Lombardia e del territorio nazionale. I suddetti coordinamenti hanno lo scopo di promuovere la cultura della solidarietà e di tutelare i diritti
degli utenti accolti dagli Enti Gestori, di sostenere e rappresentare, in forma unitaria, le esigenze e le aspirazioni dei propri aderenti. Operano nel campo della marginalità e del disagio sociale, organizzano attività di ricerca, formazione e aggiornamento
al fine di creare linee guida per una proficua ed efficace collaborazione tra la Regione Lombardia, le Amministrazione Provinciali, i Comuni e le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale in una ottica di lavoro di rete integrato.
La Cooperativa ha quali principi fondamentali della sua missione:
•
La gestione democratica e partecipata;
•
La parità di condizione tra i soci;
•
La trasparenza gestionale;
•
La promozione del potenziale sociale delle persone ossia promuovere l'integrazione e l'inclusione sociale, coinvolgendo i diversi portatori d’interesse del territorio nei servizi alla Persona ed alla Comunità;
•
Lo sviluppo del principio della sussidiarietà ossia promuovere l'autoorganizzazione dei cittadini.
Nell’ ambito specifico della DIPENDENZA la Cooperativa intende:
a) Evitare la dogmatizzazione del modello di approccio prescelto;
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b) Mettere al centro del problema e delle varie fasi di sviluppo della relazione terapeutica la complessità esistenziale della persona e i suoi diritti umani;
c) Far propri tutti i presupposti scientifici, teorico-pratici e culturali che guidano
l’operare nelle diverse dimensioni della tossicodipendenza.
Focalizza la sua attività sull’utente attraverso le seguenti norme deontologiche:
a) Nessuna discriminazione nell’erogazione delle prestazioni può essere compiuta per
motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
b) La Comunità che eroga assistenza educativa, psicologica e sociale alle persone dipendenti da sostanze stupefacenti garantisce che gli ospiti, prima
dell’ammissione, siano esaurientemente informati sull’organizzazione, i principi ispiratori, i criteri e gli obiettivi del programma di intervento, i metodi adottati e
le regole di vita comunitaria di cui si richiede il rispetto.
c) La Comunità riconosce i diritti umani e civili di ogni persona inserita nei propri
programmi ed esclude, nelle diverse fasi dell’intervento, qualsiasi forma di minaccia o coercizione fisica, psichica e morale, garantendo in ogni momento, la volontarietà dell’accesso, della permanenza nella struttura e delle dimissioni.
d) La Comunità riconosce il diritto dell’ospite al proseguimento della cura in corso
qualora sia stata prescritta in scienza e coscienza, da altre figure terapeutiche
nella fase precedente al programma comunitario, riservandosi di ridiscutere con
queste ultime l'aggiornamento o eventuali modificazioni. La Comunità lavora in
stretta collaborazione con il Servizio Pubblico per le Dipendenze (Ser.T.).
e) La Comunità svolge la propria attività in ambienti che offrano la possibilità di una
maturazione psicofisica ed emotiva di tutti gli ospiti, senza discriminazioni o emarginazioni relative alle condizioni anagrafiche, sociali, culturali, politiche e religiose ed allo stato di salute fisica o psichica. Assicura inoltre la libertà di culto
senza imporre, peraltro, forme di partecipazione diretta o mascherata a pratiche
religiose non condivise.
f) La Comunità, promuove la dignità della persona umana quale valore prioritario e,
dunque, persegue il raggiungimento, da parte dei soggetti inseriti nella struttura,
di uno stato di progressiva maturità e autonomia.
g) La Comunità prevede progetti individuali di reinserimento sociale e in ogni modo
opera con chiare finalità socio-riabilitative, affinché il tempo di residenza nella
Comunità stessa non sia superiore alle reali necessità dell’ospite.
h) Nella Comunità i ruoli e le responsabilità sono attribuiti nel rispetto dei diritti e
della dignità dell’ospite, finalizzati al perseguimento degli obiettivi del programma
terapeutico. A tale scopo, quindi, gli operatori devono disporre della necessaria
“competenza”, acquisita attraverso sia una formazione adeguata di base e specialistica, sia di attività di aggiornamento.
i) La Comunità non può chiedere rette integrative o altre forme di contributo agli
utenti o alle loro famiglie.
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j) La Comunità rende pubbliche, con modalità d’informazione verbali e scritte, le
metodologie degli interventi, i principi informatori che ne guidano l’attività, la definizione delle fasi e dei tempi complessivi di svolgimento del progetto riabilitativo e i principali aspetti degli interventi di carattere psicologico, educativo e sociale predisposti e attuati.
k) La Comunità registra tutte le informazioni necessarie al monitoraggio del programma terapeutico e degli ospiti – fatta salva la tutela della riservatezza degli
ospiti secondo le normative vigenti – si impegna a rendere disponibili, sempre nei
limiti imposti dal segreto professionale, dati corretti e aggiornati sui risultati terapeutici e socio-riabilitativi conseguiti, anche con periodiche verifiche sull’ospite
dopo il completamento del programma.
l) La Comunità, gli operatori che vi lavorano e gli utenti sono protagonisti e responsabili dell’applicazione e attuazione della Carta dei servizi.
Cos’è una Comunita terapeutica
La comunità terapeutica (d’ora in avanti CT) è un servizio residenziale all’interno di
una strategia di servizi regionali a valenza socio sanitario nell’ambito del contrasto
alle dipendenze da sostanze lecite e illecite1.
La cooperativa gestisce tre CT:
1
Dgr 12621 7. 04. 2003. “progetto regionale dipendenze” Lombardia.
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1. Una comunità residenziale maschile (24 posti) a Romano di L. (BG)
2. Una comunità maschile per il reinserimento (24 posti) a Romano di L. (BG)
3. Una comunità residenziale femminile (21 posti) a Cologno al Serio (BG)
Ogni comu nità è composta da un modulo di accoglienza.
“ I servizi di accoglienza, sono strutture o moduli all’interno di altre strutture, residenziali o semiresidenziali, che forniscono accoglienza ai soggetti con problematiche di dipendenza a ciclo continuativo e/ o notturno, anche sottoposti a trattamenti
farmacologici, senza selezione, per una durata non superiore a 90 giorni 2 e da un
servizio terapeutico riabilitativo a carattere residenziale che si colloca nelle rete
dei servizi socio sanitari per l’attuazione del programma terapeutico personalizzato
di persone con problematiche di dipendenza da sostanze lecite e illecite, per un periodo non sup eriore a 18 mesi” 3
Modello Teorico di riferimento
Il modello specifico a cui facciamo riferimento è quello che nasce in Inghilterra con
Maxwell Jones ed evolve nutrendosi della cultura socio-psichiatrica inglese.
Assegnamo alla comunità terapeutica quattro caratteristiche fondamentali che la
distinguono da altre strutture di ricovero:
la democrazia in primo luogo, che qui non è un termine astratto e generico, ma riguarda la distribuzione del potere effettivo nella comunità, distribuzione allargata
per la prima volta e in misura non trascurabile anche ai pazienti.
La seconda caratteristica è la permissività, traduzione scontata ma fuorviante del
termine “permi ssiveness”, che per noi ha un’accezione negativa, equivale a “laissez
fair”, indulgenza, e in definitiva vuol dire “sbracare”; nella cultura comunitaria inglese invece permissività significa concedere il permesso di esprimere anche aspetti disturbanti o malati della personalità in un contesto che offra loro uno spazio senza lasciare che diventino distruttivi.
La terza è il collettivismo, in inglese si dice “communalism”, e vuole significare un
sentimento di appartenenza e di condivisione di scopo per cui il lavoro comune, la
convivenza e la partecipazione ai momenti quotidiani sono considerati elementi fondanti della vita comunitaria. Un’idea di residenzialità che non vuol dire solo stare insieme ma anche condividere responsabilità, rischi ed esperienze affettive.
Il quarto degli elementi che contrassegnano la cultura della comunità terapeutica è
il confronto con la realtà, l’esame di realtà considerato come un ponte levatoio
provvisoriamente sollevato rispetto al mo ndo esterno, ma che deve essere sempre
possibile far ridiscendere per restituire le persone alla collettività di provenienza. 4
2
3
4
Dgr 12621 7. 04. 2003. “progetto regionale dipendenze” Lombardia
Dgr 12621 7. 04. 2003. “progetto regionale dipendenze” Lombardia
Da “Il progetto Gasparina”
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Codice Etico
La cooperativa nel suo agire fa riferimento ai seguenti principi etici:
• BENEFICITA': promuovere il bene, nei confronti del paziente e della societa'
ed evitare il male. Pertanto l’intervento non comporta solamente l'astenersi dal
danneggiare, ma implica soprattutto l'imperativo di fare attivamente il bene e
addirittura di prevenire il male. In altri termini il ruolo sociale del vero professionista presenta, secondo gracia, 4 caratteristiche:
universalismo: dal professionista ci si aspetta che non faccia favoritismi.
specificità di funzione: gli si riconosce autorità solo nel suo compito specifico
di intervento e non negli altri.
neutralità’ affettiva: eviterà i sentimenti di amore e di odio, o almeno li controllerà, in modo che non interferiscano nella dinamica della relazione professionale.
orientamento verso la collettività: cercare sempre il maggior bene del paziente e pertanto porgere tutto l’aiuto possibile.
•
AUTONOMIA:
rispettare i diritti fondamentali dell’uomo incluso quello
dell’autodeterminazione. su tale principio si fonda l’alleanza tra personale saniPagina 8 di 22
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tario e paziente ed il consenso ai trattamenti diagnostici e terapeutici.Esige che
si rispettino da parte del personale sanitario le richieste del malato formulate
in modo libero e informato, rimandando comunque sempre la scelta terapeutica a
coloro che hanno la competenza per proporla ed attuarla.
Si ritiene che le azioni siano autonome quando soddisfano 3 condizioni:
• Intenzionalità: un’azione gode di intenzionalità quando è voluta in conformità ad un piano;
• Conoscenza: in tal senso se l’azione non è compresa dall’agente, non può
essere autonoma;
• assenza di controllo esterno: assenza di coercizione, di manipolazione e di
persuasione.
•
GIUSTIZIA: adempiere all’obbligo di eguaglianza di trattamenti tra i soggetti
ovvero considerare tutti i soggetti allo stesso modo a prescindere da eta’, sesso, razza, religione, cultura, idee politiche… .Il concetto di GIUSTIZIA esige
che si valutino le ricadute, le conseguenze sociali (ossia gli effetti positivi o negativi su terzi) di una decisione clinica presa nell'interesse di un malato e che si
ripartiscano equamente i vantaggi e gli svantaggi, i benefici e gli oneri complessivi (attuali e futuri, immediati e a lunga scadenza) provenienti da un'azione inizialmente progettata e realizzata all'interno della diade terapeuta - paziente.
§
DIFESA DELLA VITA FISICA: La vita corporea, fisica, dell'uomo non rappresenta qualche cosa di estrinseco alla persona, ma rappresenta il valore fondamentale della persona stessa. La vita corporea infatti non esaurisce tutta la ricchezza della persona che e' anzitutto, spirito e, perciò', come tale, trascende il
corpo stesso e la temporalita'. Rispetto alla persona il corpo e' coessenziale, ne
e' l'incarnazione prima, il fondamento unico nel quale e per mezzo del quale la
persona si realizza ed entra nel tempo e nello spazio, si esprime e si manifesta,
costruisce ed esprime gli altri valori, compresa la liberta', la socialita' e compreso il proprio progetto futuro.
§
LIBERTÀ' E RESPONSABILITA': La libertà' deve farsi carico responsabile
anzitutto della vita propria e di quella altrui. Per essere liberi bisogna essere
vivi, e perciò' la vita e' condizione, per tutti indispensabile, per l'esercizio della
liberta’. Non si ha diritto a disporre, in nome della liberta' di scelta, della soppressione della vita. Questo principio sancisce l'obbligo morale nel paziente a
collaborare alle cure ordinarie e necessarie a salvaguardare la vita e la salute
propria e altrui.
§
SOCIALITA' E SUSSIDIARIETA': Tale principio impegna ogni singola persona
a realizzare se stessa nella partecipazione alla realizzazione del bene dei propri
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simili. Nel caso della promozione della vita e della salute, cio' comporta che ogni
cittadino si impegni a considerare la propria vita e quella altrui non solo come un
bene personale, ma anche sociale, e impegna la comunita' a promuovere la vita e
la salute di ciascuno, a promuovere il bene comune promuovendo il bene di ciascuno. In termini di giustizia sociale il principio obbliga la comunita' a garantire
a tutti i mezzi per accedere alle cure necessarie, anChe a costo di sacrifici. Il
principio di socialita' in tal senso si congiunge a quello di sussidiarieta', per il
quale la comunita' da una parte deve aiutare di piu' dove e' piu' grave la necessita' (curare di piu' chi e' piu' bisognoso di cure e spendere di piu' per chi e'
piu' malato)
A chi si rivolge
I servizi offerti si rivolgono a tutte le persone sia maschi che femmine, maggiorenni,
con problemi di dipendenza da sostanze legali ed illegali che si trovano nella necessità comprovata di un programma comunitario. Tale necessità è certificata dal servizio
pubblico per le dipendenze.
Le attività e i servizi
Le prestazioni socio-assistenziali erogate dalle CT consistono in attività di sostegno
alla persona, di cura, remissione del sintomo e di ottenimento dell’autonomia.
In particolare l’offerta di prestazioni del modulo accoglienza è la seguente:
1.
2.
3.
4.
accesso non selezionato delle persone;
valutazione stato di salute, incluso patologie infettive;
Diagnosi;
identificazione e impostazione di un programma complessivo con individuazione
della tipologia di un centro più idoneo allo svolgimento dello stesso;
5. accompagnamento a percorsi strutturati;
6. consulenza e supporto a carattere educativo;
7. consulenza e supporto a carattere psicologico.
L’ offerta di prestazioni del servizio terapeutico riabilitativo è la seguente:
1. Primo contatto, in cui viene verificato con il soggetto le caratteristiche della richiesta di aiuto da lui espressa e si illustrano le offerte dei servizi e l’iter procedurale degli stessi;
2. Valutazione diagnostica multidisciplinare, che permette di formulare un programma terapeutico personalizzato che affronti il recupero della salute fisica,
psichica e sociale;
3. Supporto educativo individuale e di gruppo;
4. Supporto psicologico individuale e psicoterapia strutturata individuale;
5. Sostegno per i familiari;
6. Attività ergoterapiche;
7. Attività sportive, culturali e ricreative;
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IL Personale e le prestazioni
Operatori
Gli Operatori espletano le loro attività, per la maggior parte del loro tempo, a contatto con l’utenza. Il tempo non a contatto con l’utenza è utilizzato per l’utenza5 e
per servizio6. Tutte le attività e tutte le mansioni svolte dagli Operatori sono realizzate con la partecipazione ed il coinvolgimento attivo degli Utenti, coerentemente
con lo stile di accoglienza e condivisione propri della cooperazione sociale ed in accordo con il programma terapeutico individuato per ogni Utente.
Gli Operatori, secondo la tipologia del Servizio e la tipologia degli Utenti, possono
essere:
- Educatore Professionale;
- Psicologo;
- Psicoterapeuta;
- Altre figure professionali come : ASA, OS, ecc.
- Volontari.
5
6
Es:Relazioni, equipe, compilazioni moduli, formazione, supervisione, ecc.
Es: Mantenimento della “rete”, rapporti con l’esterno,programmazione, preparazione turni, ecc.
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Ruoli:
Responsabile della CT.
Le Comunità sono presidiate dal rispettivo Responsabile di comunità che:
- è il responsabile della gestione della CT in termine di raggiungimento degli obiettivi (qualità, tempi e costi), nonché per la soddisfazione dei requisiti contrattuali
e per la soddisfazione degli Utenti, Committenti e Dipendenti;
- di concerto con l’equipe, controfirma i contratti per gli inserimenti e i relativi
progetti terapeutici individuali;
- tiene monitorati i progetti terapeutici individuali;
- redige e mantiene aggiornate le procedure specifiche afferenti la propria CT, facendosi supportare dalle opportune Funzioni del Servizio;
- dirige, verifica e valorizza il personale del proprio servizio e provvede alla loro
formazione, pianificandone le attività formative, con il supporto della funzione
specifica;
- valuta le competenze del personale del proprio servizio;
- presiede le riunioni settimanali con il gruppo degli Operatori della CT, ne verifica
le presenze e registra, con verbale scritto, gli interventi e le decisioni nominando
un segretario tra gli operatori;
- controlla che gli interventi degli Operatori sugli Utenti siano conformi alle decisioni prese durante le riunioni e congruenti con i singoli progetti terapeutici;
- coordina e controlla le azioni degli Operatori per lo svolgimento delle attività;
- segnala alla Direzione eventuali mancanze, da parte degli Operatori, nello svolgimento delle attività e dei singoli progetti;
- raccoglie ed elabora nuove proposte educative e propone all’equipe ed alla direzione nuove attività terapeutiche;
- dirige la comunità e garantisce che essa sia adeguata al mandato, alle necessità
degli Utenti e alle necessità lavorative degli Operatori, allo svolgimento dei progetti terapeutici e conforme alle disposizioni date dalla direzione e dalle leggi di
settore;
- è tenuto a partecipare ad incontri o progetti di formazione promossi dalla Cooperativa, dal Consorzio o da altri Enti, su indicazione del Responsabile Formazione.
- redige, valendosi della collaborazione degli operatori, i turni di servizio degli
stessi.
Educatore Professionale
Sono riferimento essenziali degli ospiti attraverso la costruzione di una relazione 7
terapeutica, favorendo occasioni di ascolto sia del gruppo che dei singoli, attivando
processi educativi tramite la promozione del protagonismo e della socializzazione.
L’Educatore:
•
Funge da riferimento principali per l’attività quotidiana;
•
Partecipa alle equipe settimanali;
7
La Relazione è lo strumento principe dell’educatore
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•
•
•
•
•
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Tiene aggiorna la documentazione degli utenti a lui assegnati;
Partecipa alla progettazione del programma individuale e tiene monitorato il percorso dell’utente;
Redige le relazioni semestrali da inviare ai Ser.D. con il contributo della psicologa
di riferimento;
E’ il referente diretto con il Ser.D. di riferimento delle persone a lui affidategli;
E’ responsabile di un settore lavorativo (es. lavanderia, cucina, orto, manutenzione, ecc.)
Psicologo/Psicoterapeuta
Effettua colloqui individuali per sostenere il soggetto nel proprio progetto riabilitativo o per effettuare valutazioni psicodiagnostiche richieste dal Ser.D. o dall’equipe.
Partecipa alle equipe settimanali e da il suo contributo nella valutazione
dell’andamento del percorso degli ospiti.
•
compila il verbale del colloquio psicologico con l’ospite;
•
partecipa alla redazione, per la parte di sua competenza e quando necessario, delle relazioni semestrali per i Ser.D. ;
•
è presente agli incontri di verifica con il Ser.D. di competenza
Oltre agli educatori e alle psicologhe delle comunità operano anche il personale amministrativo, che si occupa della contabilità e delle pratiche burocratiche e i volontari, che intervengono a seconda delle competenze personali ed acquisite.
Le Modalità di contatto
L’utente che vuole usufruire dei nostri servizi deve rivolgersi direttamente al servizio di Primo Contatto telefonando al numero 0363.901274 negli orari di ufficio nei
giorni festivi e allo 0363.912755 (24 ore su 24) esprimendo la sua esigenza.
È comunque consigliabile telefonare prima al proprio Ser.D. per prendere un appuntamento.
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Le sedi dei servizi
CT FEMMINILE “CASA AURORA”
Cologno al Serio (BG),
via Circonvallazione 22
Tel. 035/890874 – Fax 48.719.78
CT MASCHILE “LA GASPAR INA”
Romano di L., (BG)
via Balilla snc
Tel. 0363/91.27.55
Fax 91.10.49
CT MASCHILE “REINSERIMENTO”
Romano di L., (BG)
via Balilla snc
Tel. 0363/91.10.31
Fax 0363/91.10.49
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UNITA’
programma
tempi
OPERATIVE
ipotizzati
Accoglienza
CT
MASCHILE
E
FEMMINILE
Terapeutico
Riabilitativo
(Classico)
CT
RIENTRO
E
FEMMINILE
Rientro
max.3
mesi
max.18
mesi
max.18
mesi
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Macro Obiettivi
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Macro strumenti
- Ospitalità;
- Osservazione;
- Soddisfacimento dei bisogni primari;
- Assistenza Psico-sociosanitaria;
- Diagnosi
- struttura comunitaria,
- risorse umane
- attività ergoterapia
- attività educativa
- gruppo dei pari
Fatto salvo gli obiettivi
dell’accoglienza:
- rielaborazione di vissuti
personali
- sviluppo di capacità progettuali;
- ripristino delle abilità sociali e di modalità relazionali costruttive.
- struttura comunitaria,
- risorse umane;
- attività ergoterapia;
- attività educativa;
- attività psicoterapica;
- gruppo dei pari
Fatto salvo agli obiettivi
dell’accoglienza e del clasico:
Raggiungimento
dell’autonomia:
- Lavoro retribuito
- Abitazione autonoma
- struttura comunitaria,
- risorse umane;
- attività ergoterapia;
- attività educativa;
- attività psicoterapica;
- gruppo dei pari
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Il regolamento interno per l’Ospite
Il presente “regolamento” è maturato nel tempo da una continua riflessione e dallo
scambio tra educatori e ospiti delle nostre comunità. Si basa su regole di civile convivenza nel rispetto della Costituzione Italiana e delle Leggi dello Stato Italiano e
delle Leggi in materia, tra persone che hanno liberamente scelto di intraprendere un
percorso terapeutico presso i nostri servizi.
La giornata è scandita da ritmi, orari e compiti che ogni ospite è tenuto ad assolvere
secondo le sue capacità e possibilità.
1. Ogni ospite è tenuto a:
- Rispettare il “programma giornaliero” che stabilisce orari, impegni e responsabilità personali e di gruppo:
• Sveglia alle 07.00 (feriali) 08.00 (sabato), 08.30 (domenica);
• Colazione alle 07.30 (feriali) 08.30 (sabato), 09.00 (domenica);
• Incontro del Mattino alle 08.30 (feriali);
• Attività ergoterapiche8/educative-psicoterapiche9 dalle 09.00 alle
12.00 e dalle 13.30/17.45;
• “Tempo Libero“ 10 dalle 17.45 alle 19.15;
• Cena 19.15;
• Attività serale dalle 20.00 alle 23.00;
• Sabato mattina pulizie generali, pomeriggio e sera attività ludico ricreative programmate;
• Domenica mattina pulizie locali ricreativi, pomeriggio e sera attività ludico ricreative programmate.
- Collaborare attivamente al progetto terapeutico concordato col Ser.D. e la
Comunità;
- Partecipare ad incontri, verifiche, gruppi e colloqui;
- Svolgere i compiti assegnati nei vari settori;
- Rispettare rigorosamente le norme di igiene personale e degli ambienti;
- Rispettare il menù settimanale senza avanzi e/o sprechi (lo stesso può essere
variato solo su prescrizione medica) ;
- Presentarsi decorosamente vestito agli incontri, e a tutti i momenti di vita
comune (colazione, pranzo, cena, riunioni in salone,…) ;
- Non portare “cose” di qualsiasi natura senza autorizzazione e comunque averne
fatto puntuale verifica con l’educatore.
8
Manutenzione, Orto, Dispensa e Cucina, Lavanderia, Laboratori creativi.
Gruppi, colloqui educativi/psicologici
10
Si può usufruire di una palestra di pesistica, locale ping-pong e calciobalilla e campetto polivalente per calcetto e
pallavolo.
9
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2. L’introduzione, l’uso e/o lo scambio di sostanze stupefacenti, alcool e psicofarmaci può essere motivo di sospensione dalla comunità previa accordo con il Ser.D. di
competenza;
3. Il controllo delle urine e/o l’esame del capello è obbligatorio su richiesta motivata
degli educatori (la spesa è a carico degli interessati) ;
4. I farmaci devono essere assunti secondo prescrizione medica;
5. E’ proibito qualsiasi tipo di violenza e minaccia fisica e verbale, la trasgressione a
questa regola può comportare la sospensione dalla comunità;
6. Si fumano non più di 12 (dodici) sigarette al giorno e il mantenimento delle stesse
è a totale carico del residente, in caso avanzassero ogni ospite è tenuto a restituirle prima di coricarsi per la notte; non è permesso scommettere, scambiare,
prestare o accumulare sigarette. Si fuma all’esterno dei locali della comunità;
7. E’ vietato fumare all’interno dei locali;
8. Non è consentito scambiarsi indumenti, scarpe, sigarette ecc. ;
9. Non è consentito trattenere denaro e schede telefoniche;
10. Sono a carico del residente tutte le spese per acquisti personali compreso schede
telefoniche, viaggi e farmaci non mutuabili;
11. L’uso del telefono deve essere concordato con gli educatori;
12. Uscite, visite di parenti e/o amici, lettere, devono essere concordate e autorizzate dagli educatori;
13. L’uso di radio, TV, ecc., è concordato con gli educatori e dalla Commissione Tempo
Libero. E’ vietata qualsiasi visione e/o ascolto di mezzi di comunicazione con contenuti atti a ledere alla dignità e alla promozione dell’essere umano o a promuov ere discriminazioni verso persone e/o popoli;
14. Per qualsiasi imprevisto l’ospite è tenuto a chiedere consiglio agli educatori con i
quali concerta la valutazione e la decisione;
15. Nel caso di autodimissioni l’interessato si imp egna a prelevare quanto di propria
spettanza. La comunità declina ogni responsabilità per qualsiasi reclamo successivo;
16. Le dimissioni dal programma vengono concordate con il Ser.D. di appartenenza e
l’equipe della CT. In caso di autodimissioni l’ospite è tenuto a contattare il proprio
Ser.D. e a motivare per iscritto su apposito modulo (DAV) le motivazioni di tale
decisione;
17. Nel caso in cui un residente uscisse dalla struttura senza averlo concordato con
gli educatori, è considerato come dimissionario dal programma. Può esserci la sospensione;
18. In comunità non sono permessi rapporti sessuali di qualsiasi genere e forma;
19. Chi provocherà danni materiali alla struttura si assumerà la responsabilità di porre rimedio, in caso contrario si procederà (se si riterrà opportuno) secondo legge;
20.Per migliorare l’integrazione tra ospiti si cambieranno le stanze con cadenza periodica; anche le responsabilità dei settori cambieranno a cadenza periodica;
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21. Per quanto riguarda norme specifiche riguardanti i settori lavorativi si rimanda
alle disposizioni di Legge in materia (D.L. 155/97 settore cucina e settore dispensa – Legge 626 per lavori di manutenzione e orto ecc.) e alle istruzioni affisse nei
settori lavorativi;
22.Al termine del programma del modulo Accoglienza, del modulo Comunità e delle
fasi intermedie l’ospite è tenuto a compilare il questionario di soddisfacimento.
Per quanto riguarda norme specifiche riguardanti le varie CT si rimanda alle relative procedure in atto.
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11. I MECCANISMI DI TUTELA E PARTECIPAZIONE
Poiché scopo principale della CT è quello di fornire un servizio che risponda alle esigenze concordate dei suoi utenti, la Cooperativa si impegna a tutelare i diritti degli
utenti, familiari, committente (Ser.T) e la loro partecipazione.
In particolare viene promossa e tutelata la possibilità di esporre reclami per eventuali inadempienze o omissioni da parte del servizio e dei suoi operatori. A tale scopo
è sufficiente contattare o consegnare il modulo apposito alla Direzione, il cui recapito è il seguente:
VIA BALILLA SNC. - 24058 - ROMANO DI L. (BG) OPPURE TELEFONANDO ALLO
0363.9012.74
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GLi IMPEGNI PER la qualità
Al fine di garantire nei confronti dei fruitori determinati standard di qualità
nell’erogazione delle prestazioni dei servizi la Carta dei Servizi elenca infine una serie di elementi del servizio sui quali la cooperativa si impegna a garantire il raggiungimento e il rispetto di specifici livelli di qualità.
Ogni utente del servizio ha quindi diritto a ricevere una prestazione corrispondente
almeno ai criteri definiti dai seguenti indicatori.
Rispetto della privacy
Il Servizio si impegna a garantire il rispetto della riservatezza delle informazioni
personali raccolte sia tramite moduli che nei colloqui. Ogni operatore del Servizio è
tenuto a non divulgare informazioni sugli utenti e a conservare in luoghi riservati i
moduli e le cartelle personali.
CHIAREZZA E TRASPAREN ZA
Il Servizio si impegna a fornire agli utenti documentazione e modulistica rispondente
ai requisiti di chiarezza e trasparenza.
UGUAGLIANZA
La Cooperativa si impegna a utilizzare criteri univoci e trasparenti per valutare i bisogni degli utenti e stendere le liste di attesa 11.
L’utente può in ogni momento richiedere di conoscere i parametri e i criteri utilizzati
per la valutazione.
TEMPESTIVITÀ
La Cooperativa si impegna a comunicare per telefono la risposta all’utente entro 30
giorni dalla data in cui viene presentata la domanda di aiuto, indicando le motivazioni
dell’esito e il nome e telefono del referente (Ser.D.) a cui chiedere eventuali chiarimenti.
PIANIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA
La Cooperativa garantisce che l’erogazione dell’assistenza si effettui come dalle relative procedure interne 12. Il progetto terapeutico individuale mira, nei limiti delle
possibilità del servizio, a rispondere ai bisogni di assistenza e supporto dell’utente e
della famiglia. Tale progetto deve essere concordato dal Servizio, dall’utente e reso
noto al Ser.D. inviante in forma cartacea.
11
12
Vedere: Procedura PRO-SR – Processi di erogazione del servizio
Vedere: Procedure di erogazione del servizio residenziale e Progetto Gasparina
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CONTINUITÀ
La Cooperativa si impegna a garantire l’erogazione delle prestazioni agli utenti come
da contratto firmato dal Ser.T. inviante.
SODDISFAZIONE DELL’UTENZA
La Cooperativa si impegna a rilevare almeno una volta l’anno la soddisfazione degli utenti nei confronti del servizio attraverso indagini scientifiche realizzate tramite
questionari, interviste o altre metodologie adeguate. I risultati di tali indagini sono
accessibili a tutti i cittadini.
Professionalità del personale e aggiornamento
La Cooperativa si impegna a garantire che tutti gli operatori attivi nel servizio siano
in possesso delle specifiche qualifiche professionali formalmente previste per le diverse figure professionali.Viene inoltre garantito a tutto il personale l’accesso alla
formazione e all’aggiornamento professionale secondo le esigenze specifiche del servizio.
Supervisione
La Cooperativa è organizzato in modo da garantire la supervisione continua di tutto il
personale che opera, nonché momenti di supervisione mirata su situazioni specifiche.
Infine La Cooperativa si impegna a garantire un supporto agli operatori, in caso di bisogno. Ciò al fine di migliorare l’efficacia complessiva delle prestazioni erogate e
prevenire il fenomeno del burnout.
Nota conclusiva
Questa Carta è concepita come strumento dinamico, volto alla tutela dei diritti degli
utenti ma anche alla promozione del miglioramento qualitativo del servizio. Essa sarà
quindi costantemente aggiornata e modificata, coerentemente con le trasformazioni
e le modifiche del servizio e grazie anche alle indicazioni che giungeranno da parte
dei fruitori.
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COSA PORTARE
DOCUMENTI RICHIESTI PER L’INGRESSO
da procurarsi in collaborazione con il Servizio Inviante:
Ø Documento di Identità valido; Tessera sanitaria; Libretto Sanitario; Codice fisc ale.
Ø Attestato di esenzione dal pagamento della quota di partecipazione alla spesa sanitaria
(modulo per la richiesta dell’esenzione 014.304);
Ø Modulo compilato della Regione Lombardia relativo alla Certificazione esenzione dalla
compartecipazione alla spesa farmaceutica, nel caso in cui l’ospite sia disoccupato.
Area sanitaria:
Ø anamnesi famigliare, fisiologica, patologica remota e prossima (dal Ser.T.);
Ø indicazione della necessità di continuazione di trattamenti in corso, precisando eventuali referenti e centri specialistici di riferimento.
COSA PORTARE
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Lenzuola e asciugamani
Accappatoio
Abiti e scarpe comodi per lavorare
Indumenti personali
Ciabatte da camera e da doccia
Necessaire per la pulizia personale (taglia unghie, spazzolino da denti, rasoi etc.)
Abbigliamento da ginnastica
Sigarette per due mesi (4 stecche di Pall Mall)
100 euro per le spese personali
COSA NON PORTARE
•
Medicinali, se non concordati in precedenza con il Servizio Inviante e il Centro Orientamento;
•
Walk-man – Cellulare – Oggetti preziosi – bicicletta – motorino/moto – autovetture - animali.
Romano di L. 9 FEBBRAIO 2009
La direzione
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La Carta dei Servizi- FEBBRAIO 2009