la Settimana SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO "Poste Italiane s.p.a.-Spedizione in Abbonamento Postale-D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Rovigo" Anno CVI - N. 20 - Una copia € 0,90 - Domenica 14 maggio 2006 - (Esce il giovedì) EDITORIALE Chi sono gli educatori? BRUNO CAPPATO I dati emersi dall’indagine sui ragazzi nella scuola affidata dalla Provincia di Rovigo all’Università di Padova sono sconcertanti. Dalla cocaina agli alcoolici le percentuali sono addirittura di gran lunga superiori a quelle regionali e nel fine settimana ragazzini tra gli 11 e i 15 anni fanno uso smodato di alcoolici nella misura del 67,9%. La prima domanda è: cosa sta succedendo? Lo sapevamo benissimo che il nostro territorio in questi anni era cambiato, ma non pensavamo che fosse cambiato così e così in fretta. La Provincia ha avuto un grosso merito perché si è interessata dei giovani ed ha cercato di dare una lettura obiettiva dei fatti con tanto di dati alla mano su un campione di circa 700 studenti avvicinati con metodiche scientifiche. Ora l’analisi deve continuare soprattutto per vedere le cause di questa dispersione di forze, di intelligenze e di vite, ma la ricerca stessa intravede già uno sfondo quando avverte dall’indagine l’insoddisfazione ed il disagio dei giovani rispetto al mondo della scuola. Senza ingigantire i fenomeni, è vero però che di fronte a questi dati non è possibile sottrarsi con facilità. Allora mi pare lecito fare un piccola riflessione, molto opinabile ma forse in certa misura condivisibile anche da altri. Se i giovani dall’inchiesta appaiono così disorientati, c’è da domandarsi di chi è la responsabilità perché il ragazzo dovrebbe avere chi lo accompagna, chi lo aiuta, chi lo educa. Il bambino come il ragazzo per definizione è una persona che si sta formando. Ma proprio qui troviamo un dato sconsolante: ai giovani questa società ha sottratto maestri ed educatori ed ha lasciato l’inganno della televisione tante volte devastatrice dell’animo giovanile. In particolare è stata tolta la famiglia perché i figli vengono sottratti ai genitori fin da piccoli da vortici consumistici ed anche papà e mamme preparati hanno paura di chiedere qualcosa ai loro ragazzi per paura di violare la loro libertà. La Chiesa, pur con uno sforzo formativo immane, perde moltissimi ragazzi al momento buono, all’età della Cresima. Rimane la scuola. E’ l’unico posto dove bambini e ragazzi vengono ogni giorno raccolti per essere formati ed educati. Ma pur con uno sforzo generosissimo - la scuola appare drammaticamente sola. Molto spesso la istituzioni delegano tutto a maestri e professori. La tanta auspicata collaborazione scuola e famiglia spesso naufraga in una contrapposizione volta a strappare qualche buon voto. La Chiesa - in nome della malintesa laicità - la si vuol il più possibile estranea ed esterna alle aule di insegnamento. La scuola rimane sola e i ragazzi non a caso criticano proprio l’ambiente scolastico. Non so chi abbia la responsabilità di questo processo, ma di fatto ragazzi e giovani non hanno più un vero ambiente educativo che circondi la loro vita dal lunedì alla domenica, dalla mattina alla sera. Certo rimane la scuola, ma per formare delle persone non potrà mai bastare da sola. Dalle isole Cook in pieno Pacifico Omaggio a Rovigo Quando ancora non c’era Internet che permette di scoprire in un attimo notizie o immagini da ogni parte del mondo; ecco che da terre lontanissime, note per la loro bellezza naturale e per la loro posizione sul globo a ridosso della linea immaginaria del mutamento di giorno, le Isole Cook, più lontane dell’Australia e della Nuova Zelanda, decidono un giorno di emettere un francobollo molto grazioso e prezioso per celebrare il S. Natale e scelgono per l’immagine un quadro che è conservato presso l’Accademia dei Concordi di Rovigo: la Madonna con Bambino del Bellini. A pagina 3 INVITO DI MONS. SORAVITO DE FRANCESCHI Il Vescovo ai giovani: “Vivete la vita come servizio” Durante la Veglia diocesana per le vocazioni Dopo aver riflettuto su alcuni brani evangelici attinenti il tema della vocazione, il Vescovo ha ammesso Luca Marabese alunno del nostro Seminario - agli ordini sacri nel corso della Veglia in preparazione alla Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni in Duomo a Rovigo. La conclusione della riflessione del Vescovo si è incentrata sul senso ed il valore della vita con un invito rivolto soprattutto ai giovani per vivere la propria esistenza come servizio, come dono e amore condiviso. Speciale a pagina 11 A 40 anni dalla conclusione Il Concilio Vaticano II Aper ta con un Convegno di studio la Mostra a Palazzo Roncale a pagina 9 Comunità Incontro A Grignano Polesine verso la rinascita della comunità a pagina 13 12 attualità la Settimana Concadirame a domenica 14 maggio 2006 Campagna di sensibilizzazione 22 festa del donatore Lo Screening Neonatale Metabolico Avis e Aido allargato: per estendere la prevenzione Un donatore racconta l’esperienza della sua malattia All’Avis di Concadirame non mancano mai le storie commoventi. L’anno scorso quella dei due donatori che trassero in salvo una donna finita in un canale con la propria auto. Quest’anno quella di un donatore, che alla 50esima donazione scopre di avere una brutta malattia. E così, dopo le cure, una volta guarito decide di scrivere una lettera di ringraziamento a quanti, lo invitarono ad iscriversi tra i donatori di sangue. La lettera è stata letta domenica scorsa alla 22esima festa del donatore Avis e Aido. “Sono qui – scrive il donatore al suo presidente - per ringraziare tutte le persone che come te, diffondono il messaggio di solidarietà nel donare il sangue e soprattutto quelle persone che quindici anni fa mi invitarono a far parte di questa associazione. Con le mie cinquanta donazioni, penso di avere aiutato tantissime persone e proprio quella cinquantesima ha aiutato me”. Ed infatti: “I donatori di sangue sono persone di se- rie A – come ha detto il presidente Gianluca Munegato – perché sono persone controllate”. La nostra provincia è autosufficiente, ma quest’anno, ha ricordato il vice presidente dell’Avis provinciale, Udino Veronese, nonostante un incremento dei donatori, il sangue è bastato solo per Rovigo, questo significa che aumentano anche le richieste, e non si è riusciti a mandare sacche in Sardegna, come avveniva gli anni scorsi. Educare al dono di sangue fin da piccoli, è lo s c o p o dell’associazione e per questo ogni anno l’Avis di Concadirame coinvolge gli alunni delle elementari. Quest’anno il concorso si chiamava: “Una goccia che parla”. Domenica sono stati tutti premiati anche loro, dal sindaco Paolo Avezzù. Ecco i loro nomi: Elisa De Giuli, Gianmarco Malaman, Nicola Parolo, Francesca Raule, Maria Targa, Pietro Tosarello. Poi è toccato ai donatori: Riccardo Lucchin, Enrico Belloni, Matteo Montagnolo, Simone Munerato, Daniele Zangirolami, Silvana Brajato, Vincenzo Valsecchi, Fabrizio Masiero, Antonio Rossin, Claudio Boldrin. Roberto Giannese Adria - Azienda Ulss 19 Donazione e trapianto di organi Cultura della donazione nelle scuole Il Coordinamento locale trapianti dell’Azienda Ulss 19 di Adria aderisce alle giornate nazionali “Donazione e trapianto di organi” con un’iniziativa dedicata al mondo della scuola. Il primo appuntamento è giovedì 11 maggio con l’assemblea d’istituto della scuola alberghiera di Adria. Il tema presentato agli oltre 150 ragazzi dell’assemblea studentesca, che sarà affrontato fornendo le risposte alle domande più frequenti, verte su «Donazione e trapianto di organi e tessuti: una scelta consapevole tra “informati, rifletti, scegli anche tu”». La seconda giornata è in programma giovedì 18 con le classi quinte dell’istituto tecnico commerciale Maddalena. Entrambi gli interventi saranno a cura di Rosella Bigoni, infermiera professionale del Coordinamento locale trapianti. L’obiettivo è di far crescere, attraverso un’informazione precisa e capillare, la cultura della donazione coinvolgendo anche i giovani come elemento di tra- smissione per le famiglie. La scelta di donare gli organi è una decisione importante, perché tutt’oggi un trapianto è spesso l’unica soluzione per certe patologie, che deve maturare nella consapevolezza di un’informazione in grado di rispondere a tutti i quesiti più importanti legati a questo atto di generosità. Nell’ambito della “Conferenza sulla donazione e trapianti di organi tessuti e cellule” organizzata a Rovigo sabato 13 maggio, in Accademia dei Concordi alle 17.30, dall’Aido e dalle Aziende Ulss 18 e 19, il dottor Carlo Maggiolo, direttore dell’unità operativa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale di Adria, presenterà “L’attività dell’Ulss 19”. Il dottor Maggiolo illustrerà anche le ultime iniziative legate alla donazione di tessuti da vivente, progetto iniziato a gennaio 2006 con la collaborazione e la disponibilità del gruppo di infermieri professionali dell’équipe del Coordinamento locale trapianti dell’Azienda Ulss 19 di Adria. Con il Patrocinio della Regione Veneto L’AISMME Associazione Italiana Studio Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus, costituita da alcuni mesi, ha tra i suoi scopi principali quello di sostenere le famiglie con un figlio affetto da una malattia metabolica ereditaria e la diffusione della conoscenza di questo particolare gruppo di patologie croniche ed altamente invalidanti. La diagnosi di queste malattie non è sempre immediata, poiché richiede un alto livello di “sospetto clinico”, non facile trattandosi di malattie rare se considerate singolarmente. Attualmente in Italia, lo screening neonatale è regolamentato per legge solamente per 4 malattie, di cui 2 metaboliche (fenilchetonuria e galattosemia). Solo la Regione Toscana (Ospedale Meyer) è l’unica dove è possibile effettuare per legge lo Screening Neonatale Metabolico Allargato per circa 40 malattie metaboliche ereditarie. Progetti pilota sono attivi anche in Liguria e Lazio. Ma non basta. Dal momento che una diagnosi precoce e il trattamento tempestivo di queste patologie possono fare la differenza tra la vita e la morte, tra l’invalidità e un normale sviluppo fisico, occorre appianare le disparità di trattamento fra regioni. Per questo è necessario estendere la prevenzione a tutto il territorio nazionale, affinché tutti, nessuno escluso, abbiano a beneficiare dello screening. Aismme, – con il parere favorevole della Comunità Medico Scientifica Metabolica - si fa parte attiva nella “Campagna di sensibilizzazione per estendere lo screening neonatale metabolico allargato” anche alle regioni che attualmente non lo attuano. Siamo anche consapevoli del fatto che questo non sia sufficiente. Siamo convinti che ci sia l’esigenza, innanzitutto, di creare informazione e una “cultura della prevenzione” tra la popolazione relativamente allo screening metabolico allargato, affinché ci possa essere una maggior conoscenza e presa di coscienza della importanza di queste specifiche analisi che possono veramente salvare la vita o prevenire l’handicap a molti bambini che ogni anno vengono sì screenati, ma in modo del tutto insufficiente vista l’evoluzione che la tecnologia applicata a queste analisi ha sviluppato e continua costantemente a sviluppare. Un solo esempio: negli ultimi 15 giorni abbiamo avuto notizie che è ora possibile screenare con il metodo “allargato”, oltre alle circa 40 malattie metaboliche ereditarie - aminoacidopatie, acidosi organiche, difetti di beta-ossidazione mitocondriale - anche altre 7 malattie lisosomiali, finora mai trattate a livello di screening neonatale. Il livello di conoscenza aumenta, la tecnologia si adegua per questo problema che è in fase di applicazione in quasi tutte le nazioni industrializzate del mondo a causa dell’alta frequenza con la quale queste patologie si manifestano. Per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubbli- ca del Triveneto sullo screening neonatale metabolico allargato, AISMME ha trovato in validi partner quali la Federfarma Veneto (Associazioni Farmacisti), Pittarello Calzature, Mazzorato Moda, Ascom Commercianti di Castelfranco Veneto, Quaggiotto Panifici, il Gruppo panificatori dell’Ascom di Padova e altri, il significativo sostengo nella diffusione di 280.000 opuscoli informativi, che informano essenzialmente cosa sono le malattie metaboliche ereditarie e l’importanza dello screening neonatale metabolico allargato. Inoltre la frequenza stimata per queste malattie sta diventando importante e le persone hanno il diritto di sapere e conoscere la gravità e la drammaticità di queste patologie, ma anche la possibilità di una precoce identificazione per tutelare la salute del bambino e per dare la possibilità di una prevenzione primaria nell’ambito della famiglia che, in certi casi, ha già avuto un primo bambino affetto da una malattia metabolica ereditaria per veder nasce anche il secondo figlio (malato) quando il primo dev’essere ancora diagnosti- cato. L’opuscolo distribuito è composto da un coupon che l’associazione invita a compilare e a restituire all’associazione stessa. L’argomento screening nei bambini appena nati può essere un argomento di vasto interesse poiché coinvolge emotivamente coppie giovani, mamme, ma anche nonni e zii per i loro futuri nipoti, essendo di fondamentale importanza la salvaguardia della vita e della salute dei propri piccoli appena nati. Per questo motivo la compilazione e l’invio del coupon hanno lo scopo di responsabilizzare maggiormente le persone affinché si possano considerare parte attiva di questa iniziativa di interesse comune. Da parte nostra tutto l’impegno e la dedizione che queste malattie ancora sconosciute meritano, nella speranza che anche le Istituzioni sanitarie si responsabilizzino all’estensione e all’applicazione dello screening neonatale metabolico allargato a tutte le regioni italiane, a tutti i neonati per dare delle risposte concrete alle nostre nuove generazioni. Cristina Vallotto Presidente di AISMME Fnp Cisl Rovigo Borsa di Studio “Nonni & Nipoti” Il Segretario Generale della Federazione Nazionale dei Pensionati Cisl di Rovigo, Vittorio Baldo, visto il successo della 3a edizione della Borsa di Studio “Nonni & Nipoti” dedicata ai “giochi di un tempo” ha ritenuto di realizzare una mostra di tutti i lavori presentati. La Mostra, allestita nella Tavernetta di Palazzo Roncale di Rovigo, sarà inaugurata giovedì 18 maggio alle ore 17.30, si protrarrà fino a domenica 21 maggio. Il tutto è frutto della collaborazione della Coord. Prov.le Donne Fnp Prof. Sandra Zangheratti e del geom. Renzo Destro Coord. Prov.le Anteas, con il patrocinio del Comune di Rovigo, della Provincia e dell’Assicurazione Zurigo, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione - CSA Scuola. All’inaugurazione parteciperanno il Vescovo di Adria-Rovigo Mons. Lucio Soravito, il Prefetto Dott. Elio Maria Landolfi; il Sindaco Dott. Paolo Avezzù; il Presidente della Provincia Comm. Federico Saccardin; il Segretario Nazionale Fnp Dott. Antonio Uda; il Segretario Regionale Fnp Giuseppe Micalone e il Segretario Generale dell’Ust Cisl di Rovigo Orazio Trambaiolli. Gruppo di Rinnovamento Carismatico Cattolico Soffio dello Spirito Incontro con Don Sante Babolin, sabato 20 maggio Anche nel mese di maggio, continua l’attività di preghiera e di evangelizzazione del gruppo di Rinnovamento Carismatico Cattolico “Soffio dello Spirito” della Diocesi di Adria-Rovigo. Il prossimo incontro si terrà il 20 maggio presso il Teatro della Parrocchia di San Bortolo in Rovigo. All’incontro sarà presente Don Antonio Donà, Rettore del Seminario, guida spirituale del Gruppo di Rovigo e l’insegnamento sarà tenuto da Don Sante Babolin, guida spirituale e coordinatore dei Gruppi di Rinnovamento Carismatico di Padova, Verona, Mantova e Vicenza. Il programma dell’incontro prevede il seguente itinerario spirituale: ore 16.00 accoglienza dei fedeli; ore 16.15 preghiera di lode e canti; ore 17.00 insegnamento di Don Sante Babolin: “Partecipi dello Spirito di Cristo risorto”; ore 17.45 preghiera di guarigione dell’anima e del corpo. Finito l’incontro, per chi lo desidera può partecipare all’Eucarestia alla ore 19.00 nella Chiesa di San Bortolo: il modo migliore per concludere la giornata.