Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione
Innovazione e cultura
Nuove tecnologie
di
comunicazione
COM-P.A. 2005 Bologna, 3-5 novembre – Quartiere Fieristico
con il contributo di:
DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
Capo Dipartimento FRANCESCO SICILIA
· Direzione Generale per il Patrimonio StoricoArtistico Etnoantropologico
· Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte
Contemporanee
DIPARTIMENTO
PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE
E L’ORGANIZZAZIONE
Capo Dipartimento GIUSEPPE PROIETTI
Direttore Generale PIO BALDI
DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
Capo Dipartimento SALVATORE ITALIA
· Direzione Generale per gli Archivi
Il programma di partecipazione a COM-P.A.
è stato organizzato dalla:
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Direttore Generale ANTONIA PASQUA RECCHIA
Coordinamento generale, progettazione e realizzazione
opuscolo, materiali grafici e stand
ANTONELLA MOSCA
in collaborazione con
FRANCESCO PAPAROZZI, ALESSANDRA ROSA
e con MONICA BARTOCCI E LIDIA LENTINI
Organizzazione del convegno a cura dell’Ufficio di Direzione
Responsabile ROSANNA BINACCHI
in collaborazione con STEFANIA CELENTINO,
MARIATERESA DI DEDDA, VALENTINA DI LONARDO,
FRANCESCA ROSSI
Comunicazione e rapporto con i media
FERNANDA BRUNO
Comunicazione multimediale
ALBERTO BRUNI
in collaborazione con FRANCESCA LO FORTE
Supporto operativo allo stand
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DELL’EMILIA ROMAGNA
Coordinatore PAOLA MONARI
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
DEL MINISTERO
Direttore Generale MAURIZIO FALLACE
· Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti
Culturali
Direttore Generale LUCIANO SCALA
DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT
Capo Dipartimento PAOLO CARINI
· Direzione Generale per il Cinema
Direttore Generale GAETANO BLANDINI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo
Direttore ROBERTO DI PAOLA
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata
Direttore PAOLO SCARPELLINI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria
Direttore FRANCESCO PROSPERETTI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania
Direttore STEFANO DE CARO
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia
Romagna
Direttore MADDALENA RAGNI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia
Giulia
Direttore UGO SORAGNI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio
Direttore LUCIANO MARCHETTI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia
Direttore CARLA DI FRANCESCO
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche
Direttore MARIO LOLLI GHETTI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise
Direttore RUGGERO MARTINES
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte
Direttore MARIO TURETTA
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia
Direttore RUGGERO MARTINES
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna
Direttore ANTONIO GIOVANNUCCI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana
Direttore ANTONIO PAOLUCCI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria
Direttore COSTANTINO CENTRONI
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto
Direttore PASQUALE BRUNO MALARA
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Comandante GEN. UGO ZOTTIN
Arcus S.p.a.
Presidente MARIO CIACCIA
Direttore Generale ETTORE PIETRABISSA
Convegno
4 NOVEMBRE ORE 9.30-11.30
SALA F - PALAZZO DEI CONGRESSI
Call Center - Iterservizi
Referente TIZIANA NATALE
COM-P.A. Innovazione e cultura
2 0 0 5 Nuove Tecnologie
Bologna, 3-5 novembre
Quartiere Fieristico
di
comunicazione
Tra le priorità di una Pubblica Amministrazione moderna ed efficiente emerge il dovere di
informare i cittadini sui servizi di cui possono usufruire, sulle iniziative in corso e sulle
modalità, le responsabilità e i costi delle attività amministrative.
È altresì indispensabile comunicare con i cittadini con un linguaggio unico, secondo
modalità coerenti e con un’immagine unitaria e coordinata che accresca la visibilità e la
riconoscibilità dell’Istituzione: questi principi, comuni a tutte le amministrazioni pubbliche,
sono ancor più validi per il Ministero che gestisce il patrimonio e le attività culturali del
Paese, un settore che è strettamente connesso con la comunicazione.
Il patrimonio, infatti, è ormai generalmente percepito, oltre che nella sua reale dimensione
culturale, anche come trasmettitore di conoscenza, veicolatore di messaggi, mediatore di
scelte di consumo e, in quanto tale, utilizzato persino come mezzo promozionale.
La necessità di incrementare sia l’aspetto quantitativo che quello qualitativo dell’informazione
ha orientato le scelte più recenti del Ministero, che si sono concretizzate innanzitutto con
l’impegno a definire una unica identità visiva, che entrerà a regime nei primi mesi del 2006
nella comunicazione istituzionale, formale e promozionale, nell’editoria, nell’area internet.
Sono stati attivati e potenziati alcuni importanti servizi: il sito www.beniculturali.it, il quotidiano
online www.culturalweb.it, il numero verde 800 99 11 99, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, i
servizi di SMS e MMS che consentono agli utenti di conoscere orari, indirizzi e costo del
biglietto dei principali monumenti e musei, nonché di ricevere informazioni sulle maggiori
manifestazioni ed eventi culturali.
Nel prossimo futuro percorsi turistico-culturali verranno predisposti tanto dal Portale della
cultura italiana, alla cui realizzazione il MiBAC sta lavorando, che nel più vasto ambito del metaportale Scegli Italia, in fase di sviluppo a cura del Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie
della Presidenza del Consiglio.
Il Portale della Cultura diverrà lo strumento preferenziale del MiBAC per comunicare al vasto
pubblico i vari aspetti della cultura italiana: dai beni culturali al territorio, dal cinema, alla
musica, al teatro, alla letteratura. È un punto di accesso integrato, promosso e validato dal
MiBAC, per facilitare l’individuazione e l’interconnessione delle risorse esistenti sul
patrimonio e le attività culturali italiane.
Il Portale, rivolto a utenti sia italiani che stranieri, di ogni tipologia: oltre al personale delle
Amministrazioni, dei Ministeri e delle Università, a turisti, semplici curiosi, utenti commerciali,
giovani di varie fasce scolari, utenti più specializzati, si inserisce nella logica dei progetti
europei che a vario titolo affrontano l’accesso digitale al patrimonio culturale, primi fra tutti il
progetto MINERVA e il progetto MICHAEL, di cui adotta linee guida, raccomandazioni per
l’usabilità e l’accessibilità.
Inoltre, per soddisfare l’esigenza di programmazione e monitoraggio dell’attività espositiva
del Ministero, a cui è naturalmente associata una fortissima componente di comunicazione,
è stato istituito il “Comitato di coordinamento delle mostre”, che permetterà di ottimizzare
tutte le occasioni di promozione e di comunicazione del patrimonio culturale, ricollocando in
Innovazione e Cultura. Nuove Tecnologie di Comunicazione
un quadro unitario coerente le molteplici iniziative, a tutto
vantaggio dell’efficacia della comunicazione complessiva.
La ricchezza dei progetti presentati dagli istituti territoriali
dimostra una grande sensibilità ed attenzione diffusa verso
queste problematiche, spesso però affrontate con metodologie
diverse che generano risultati disomogenei e nel complesso
poco efficaci.
La presentazione congiunta delle varie componenti del
Ministero è il segnale che si sta lavorando nella direzione
dell’integrazione tra i diversi settori, da cui discende un deciso
rafforzamento dell’immagine complessiva dell’Istituzione e della
sua capacità di penetrazione.
COM.PA è dunque una straordinaria occasione per dare
visibilità alle molteplici attività svolte, che nella loro complessità
e difficoltà spesso non vengono colte appieno dai cittadini. Per
questo, oltre ai progetti, già realizzati ed in corso, verranno
illustrate le scelte di tipo organizzativo e gli strumenti
tecnologici adottati per una migliore comunicazione, come
mezzo per accrescere l’efficacia dell’azione amministrativa e per
l’incremento dell’offerta culturale e della promozione.
On. Antonio Martusciello
4
Presentazione
Il Ministero per i beni e le attività culturali partecipa al COM.PA nella consapevolezza che la
comunicazione pubblica è componente essenziale dell’ attività istituzionale, non soltanto
perché si collega alla grande riforma amministrativa degli anni Novanta, che ha trasformato il
cittadino da soggetto passivo di autorizzazioni, divieti, ordini a soggetto attivo che partecipa
al procedimento che lo riguarda, ma anche perché aggiunge valore intrinseco alla normale
attività e infine, soprattutto, perché è fondamentale per il successo di ogni progetto di
innovazione e di cambiamento.
Nel campo della cultura in generale e dell’innovazione in particolare il momento informativo
assume infatti una valenza strategica, perché si rapporta con iniziative, progetti e attività che
vedono collegata l’efficacia proprio alla diffusione dell’informazione e al suo recepimento da
parte di tutti i soggetti interessati.
Nella “gestione della comunicazione” ci si confronta con la peculiarità del MiBAC, che presenta
un’ampia convergenza tra comunicazione istituzionale e comunicazione sul “prodotto” anzi
comunicazione “del” prodotto. I beni culturali e le attività sono infatti essi stessi mezzi di
comunicazione, trasmettono messaggi complessi ma anche diretti e decifrabili a diversi livelli.
Questo è ben noto a coloro che si impegnano a comunicare e a promuovere beni, servizi o eventi
culturali ma anche a coloro che utilizzano il bene culturale come strumento di comunicazione.
Più che in altre amministrazioni pubbliche, nella comunicazione istituzionale del MiBAC è forte
la componente persuasiva di comportamenti che afferiscono alle scelte molto private,
personali, che riguardano gli stili di vita dei cittadini e degli utenti in generale, allorché ci si
pone l’obiettivo di incrementare la domanda di “consumi” culturali facendo emergere una
domanda potenziale sicuramente molto maggiore di quella che si manifesta con la visita. Vi è
infatti un largo strato di domanda inespressa e anche insoddisfatta in dipendenza di proposte
a volte non convincenti. Occorre dare risposte adeguate a tali domande che emergono dal
profondo mutamento nei modelli comportamentali della società post moderna, in cui al
consumo non si associa più esclusivamente il valore del bene o il vantaggio che se ne può
trarre ma il suo valore simbolico, ben oltre il soddisfacimento del bisogno. Insieme alla
dematerializzazione dello scambio è un concetto che muta radicalmente il target di riferimento
di ogni programma di informazione e di comunicazione.
Nonostante l’impegno dell’Amministrazione sia stato sempre rilevante sul piano della
comunicazione, esiste ancora, tuttavia, un gap di conoscenza tra un’utenza sempre più ampia, in
crescita esponenziale in quanto collegata alle potenzialità tecnologiche, e le informazioni
comunicate. A tali criticità si sta rispondendo a diversi livelli: elaborazione e realizzazione di un vasto
piano di comunicazione, coerente con le scelte operate negli altri campi (tutela, conservazione,
valorizzazione) ma anche utilizzo di tutte le tecnologie disponibili, in particolare di quelle innovative.
I punti forti del Piano sono il rafforzamento della comunicazione interna e l’identificazione di una
visione aziendale che, a partire dalla missione, mira ad accrescere la sensibilità pubblica verso
il patrimonio culturale e i “consumi” culturali e a migliorare l’immagine dell’Italia all’estero.
Le attività pianificate con questo obiettivo hanno caratterizzato la programmazione del 2005
e proseguiranno anche nel 2006. Anzitutto è stata analizzata l’immagine percepita
5
dell’organizzazione ministeriale come risultato storico di un’attività amministrativa presente
in forma autonoma da trent’anni nel panorama istituzionale del Paese; infine è stata
confrontata l’identità istituzionale (aziendale), immenso patrimonio di valori e di significati,
con l’identità visiva che conferisce un profilo definito e riconoscibile ad ogni istituzione ma ma
che, all’oggi nel MiBAC, è estremamente carente e penalizzante. Da qui è scaturito il progetto
di definizione dell’identità visiva e della coerenza dell’immagine, valore assoluto per il
rafforzamento del valore del BRAND name e quindi anche una maggiore attrattività per gli
investors privati.
I piani d’azione susseguenti all’analisi si sono basati su:
• comunicazione istituzionale tradizionale
• contatti con gli organi di informazione
• comunicazione web: sito istituzionale e web intranet
• relazioni con il pubblico e rilevazione della customer satisfaction
• raccordo con la comunicazione di settore (eventi e manifestazioni)
La comunicazione istituzionale è stata impostata su tre grandi linee:
• la partecipazione alle più importanti fiere e saloni, sia della P.A. che del settore culturale:
FORUM, SMAU, COM.PA, Salone del restauro di Ferrara, Salone dei Beni culturali di Venezia.
Borsa del turismo archeologico di Paestum
• la realizzazione di eventi speciali di rilevanza nazionale Settimana della cultura, Giornate
europee del patrimonio, giornate specuiali dedicate ai diversi settori o tematiche per
particolari tipologie di utenti
• la realizzazione di contenuti informativi culturali da distribuire su diversi media (notiziari
radiotelevisivi, quotidiano on line CulturalWEB, news letters, piattaforme digitali dedicate,
programmi editoriali)
Si è prestata particolare attenzione alla comunicazione sul web, nella consapevolezza delle
straordinarie potenzialità del mezzo e della grande responsabilità che le Istituzioni culturali
hanno rispetto alla diffusione delle informazioni sulla rete globale:
A livello internazionale e comunitario è riconosciuta l’ enorme potenzialità, per lo sviluppo della
conoscenza e della consapevolezza, della diffusione sul WEB delle memorie digitali culturali.
A livello europeo il valore “politico” del rapporto Internet-Cultura si è manifestato in tutta la sua
strettissima attualità ed è stato rappresentato ai livelli politici più alti. È l’alternativa all’imponente
campagna di digitalizzazione promossa da potenti motori di ricerca d’oltreoceano. La cultura e il
patrimonio culturale europeo, espressioni del “genio, dei valori, delle identità e delle particolarità” di
ciascuno dei Paesi europei, devono essere massicciamente presenti sulla rete web.1 L’obiettivo è di
offrire ai cittadini un accesso digitale incondizionato, sostenibile ed affidabile alla cultura e al patrimonio
culturale dell’Europa, sostenere il passaggio ad un’Europa digitale con la rapida condivisione della
conoscenza culturale e contribuire in tal modo all’instaurazione di un’economia basata sulla
conoscenza. L’Italia in questo contesto sta svolgendo un importante ruolo di Paese di riferimento,
coordinando progetti europei come MINERVA e MICHAEL e sviluppando importanti programmi che
prevedono la realizzazione dei siti web in tutte le istituzioni ministeriali, in particolare nei musei, e nella
riorganizzazione di quelli esistenti.
La realizzazione del sito è la prima componente della fruizione “Tecnologica” del patrimonio
museale, ma sostiene anche altre funzionalità, dalla prenotazione all’acquisto on line dei prodotti
6
del merchandising culturale. La finalità ultima è quella di
accrescere la conoscenza del patrimonio, e quindi,
sostanzialmente, lo spessore culturale degli utenti, e attraverso
l’approfondimento, promuovere e stimolare una maggiore
fruizione diretta del patrimonio stesso, con un incremento del
numero dei visitatori reali.
Nel Piano di comunicazione sono presenti anche altri moduli
importanti, come il numero verde di accesso alle informazioni
fornite da un call center adeguatamente abilitato, l’Ufficio Relazioni
con il Pubblico, la messaggistica SMS e MMS e infine
l’implementazione di un servizio attivato recentissimamente, basato
sui dati informativi contenuti nei pannelli installati presso oltre mille
luoghi della cultura, a cui si può accedere telefonicamente tramite
un ID CODE che identifica univocamente lil luogo di cui si vuole
ottenere una descrizione di dettaglio.
Da tale servizio il MiBAC trae un ritorno finanziario, calcolato sui
ricavi netti derivanti al gestore di telefonia dall’accesso al
servizio attraverso la rete telefonica (ricavi da trasporto).
Accanto al piano di comunicazione generale si sono sviluppati
numerosi processi diffusi sul territorio, dei quali la
partecipazione amplissima a Forum dà sufficiente contezza.
Si tratta di una realtà straordinariamente ricca, dinamica e
aggiornata in tutti i settori, quindi un valore informativo
quantitativamente enorme. Ma anche sul piano della qualità non
può disconoscersi la sostanziale coerenza con le linee generali
tracciate nel piano nazionale, per cui, anche se con un
innegabile sforzo di coordinamento e raccordo, può senz’altro
parlarsi di “Sistema”.
Particolare attenzione merita la comunicazione, soprattutto
interna, che si sta avviando sistematicamente riguardo ai
progetti di innovazione: senza comunicazione nessun
cambiamento è possibile, le forse inerziali del noto e
dell’abituale sono in genere forti e radicate nell’uso. Attraverso
l’implementazione di sempre maggiori servizi sulla rete intranet,
con il rafforzamento della connettività, si mira a consolidare il
collegamento tra le strutture centrali e quelle territoriali e di
quest’ultime fra di loro, coinvolgendo il personale, massimo
capitale di ogni organizzazione, nei più importanti processi di
cambiamento.
Antonia Pasqua Recchia
7
1
“Rencontres de Paris pour
l’Europe de la Culture” a cui il 2
e 3 maggio 2005 hanno
partecipato i Ministri della
cultura dei Paesi europei,
nell’ottica di pervenire ad una
“Charte pour l’Europe de la
Culture”.
Il Ministero per i Beni
e le attività culturali è
da tempo fra le
amministrazioni
a cura dell’Ufficio Stampa
all’avanguardia nel
campo della comunicazione istituzionale. La sua stessa natura,
che lo vuole impegnato nella tutela e valorizzazione del
patrimonio culturale e nella promozione del cinema e dello
spettacolo dal vivo, rende infatti il ministero un soggetto forte
della pubblica amministrazione in questo settore.
Accanto ai consueti e ordinari piani di comunicazione, in genere
impostati all’inizio della legislatura e confermati dall’attuale
ministro, il ministero utilizza molteplici strumenti per molti versi
innovativi. Oltre al sito web, al numero verde e all’ufficio relazioni
con il pubblico, dal 2002 è attivo infatti un quotidiano on line,
Culturalweb, dotato di una redazione che sollecita il variegato
mondo delle soprintendenze, delle biblioteche e degli archivi di
Stato a diffondere e comunicare le proprie iniziative. Un servizio
che da settembre è stato rilanciato con l’iniziativa La parola al
Soprintendente, una serie di interviste curate dall’Ufficio Stampa
in cui i dirigenti del ministero a livello territoriale illustrano le
principali novità, i progetti in cantiere, le scoperte archeologiche
e gli appuntamenti culturali in programma.
All’interno di Culturalweb è attiva una web tv, fra le prime nate
nella pubblica amministrazione, che successivamente è stata
affiancata da altre due realtà. Dal 2004 Ansa produce in
collaborazione con il ministero il Tg Cultura, un telegiornale di
3 minuti dedicato all’informazione culturale visibile sul sito e
distribuito gratuitamente a 22 emittenti televisive locali. Inoltre,
dal 2005 Rai Utile e il ministero sono affiancati nella
realizzazione di Cultural Tg, un magazine settimanale di 15
minuti in cui sono illustrati i principali eventi nel campo delle
arti, del teatro, della musica e del cinema.
Gli accordi con la produzione televisiva non sono però orientati
alla sola attualità. Da cinque mesi è infatti attivo nel sito
istituzionale www.beniculturali.it il servizio Visite virtuali nei
luoghi d’arte, dove è possibile vedere tre dei sedici filmati
realizzati da Rai Educational per il ministero sui tesori del nostro
patrimonio artistico: Il museo Correr, Michelangelo Merisi da
Caravaggio e Caravaggio. Pittura e medialità. Si tratta di
documentari preziosi ed accurati, che presto saranno visibili
nella loro interezza.
Tra gli altri, due servizi dedicati alla telefonia mobile moltiplicano
le opportunità di interazione fra i cittadini e l’amministrazione
Per i beni culturali:
un’informazione
che punta ai new media
Ufficio Stampa e
Comunicazione
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06.67232261
fax 06.69941813
8
dei beni culturali: Culturalsms e Teleguide. Il primo, attivo dal
2004, consente di interrogare in linguaggio naturale la banca
dati del sito dei beni culturali con un sms, ottenendo in tempo
reale ogni tipo di informazione su musei e siti archeologici
statali. Il secondo, presto disponibile, consentirà ai cittadini di
usufruire di una sorta di cicerone telefonico: ogni monumento
sarà identificato con un codice, tramite cui sarà possibile
accedere a un servizio audio che ne illustrerà la storia.
Da un anno, infine, è disponibile per tutti gli utenti on line una
newsletter in formato elettronico con cadenza settimanale, che
informa i cittadini su tutte le attività del ministero.
9
SERVIZIO II – INTESE ISTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL CIPE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Il Progetto Operativo
del MiBAC mis. II.2
Sono in corso da parte del
MiBAC azioni di supporto
all’attuazione di iniziative per lo
a cura di Maria Grazia Bellisario sviluppo collegate al settore
e Giusy Calandra
dei beni e delle attività culturali,
ed in particolare degli interventi finanziati nei Programmi Operativi
Regionali (POR) nell’ambito delle risorse dell’ Asse II, iniziative che il
MiBAC attua in collegamento con le azioni di sistema finanziate con il
Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) a sostegno degli Accordi di
Programma Quadro Stato-Regioni.
Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Assistenza Tecnica
e Azioni di Sistema” (PON ATAS), dedicato alle regioni del
Mezzogiorno, sono stati promossi dal MiBAC due Progetti Operativi
predisposti a valere sulle Misure I.2 (Fondo FESR) e II.2 (Fondo FSE)
per attività di assistenza tecnica e azioni di sistema trasversali ai
territori delle regioni Ob 1, la cui attuazione è oggi affidata al Servizio
II del Dipartimento RIO.
I Progetti sono mirati a fornire:
• sostegno operativo all’organizzazione e alla realizzazione delle attività
di indirizzo, di coordinamento ed orientamento:
• attività di formazione per lo sviluppo e l’adeguamento delle strutture
e del personale impegnato.
Il Progetto Operativo del MiBAC “Sviluppo ed adeguamento delle
strutture e del personale impegnati, con funzioni diverse, nelle attività
di programmazione, coordinamento, gestione, sorveglianza e
controllo dei programmi dei Fondi Strutturali”, che si inserisce in tale
contesto, è finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a
valere sulla Misura II.2 del PON ATAS e viene realizzato dal Formez
quale ente delegato all’attuazione degli interventi previsti, in
collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica. Si articola
in 3 azioni: A) azioni di sistema per la formazione del personale della
P.A. e la diffusione delle tecniche e degli standard formativi relativi al
settore dei beni e delle attività culturali; B) elaborazione di studi e
ricerche per la definizione di modelli organizzativi e procedurali, per
migliorare i rapporti tra le strutture centrali, le Direzioni regionali e gli
enti territoriali; C) sviluppo della rete informativa di collegamento tra
le strutture centrali e periferiche del MiBAC e gli enti territoriali delle
regioni interessate.
Le attività, su temi legati al settore dei beni culturali e predisposte a
partire dal 2003, hanno come destinatari tutti i livelli professionali
presenti negli organici degli uffici periferici del Ministero presso le
regioni Obiettivo 1 e nella sede centrale del MiBAC ma anche quanti
operano nelle altre amministrazioni pubbliche (Regioni, enti sub
regionali, enti locali, articolazioni territoriali delle amministrazioni
10
centrali) quali soggetti coinvolti nel quadro della programmazione
comunitaria 2000-2006. Sono caratterizzate da una forte componente
tecnologica, sia nei contenuti (ad es. l’attività formativa sull’uso delle
tecnologie e degli strumenti di produttività individuale) che negli
strumenti (reti informative di collegamento tra le sedi periferiche e le
unità centrali del Ministero, piattaforme di apprendimento online
piuttosto che videoconferenza o supporti multimediali per
l’autoapprendimento) che nei prodotti (siti web, intranet, banche dati)
con l’obiettivo di sostenere, attraverso le nuove tecnologie, l’efficienza
amministrativa e l’innovazione nei comportamenti organizzativi sia
interni al Ministero che nei rapporti con l’utenza e con gli altri soggetti
istituzionali presenti nel territorio.
Percorsi formativi sulla Comunicazione Pubblica,
redazioni online, siti web e intranet
Il Formez, quale soggetto attuatore del PO, ha realizzato tra il 2003 e
il 2004, per conto del Ministero per i beni e le attività culturali, due
edizioni del Corso di formazione sulla Comunicazione Pubblica per
profili “responsabile” e “operatore”, secondo quanto disposto dalla
Legge 150/2000.
Il corso ha avuto come destinatari un totale di 130 dipendenti
provenienti sia dalla struttura centrale del MiBAC, sia dalle Direzioni
Regionali e dagli Istituti periferici nelle regioni obiettivo 1 e si è
concluso con lo svolgimento di uno stage di tre giorni presso le
strutture centrali del Ministero – Ufficio Stampa, URP, CED, Centro
Servizi Educativi, Punto Informa – rivolto in particolare ai funzionari
con meno di due anni di esperienza lavorativa. È stato, inoltre,
realizzato un Seminario, sul tema della comunicazione pubblica e del
patrimonio culturale, dal titolo “Il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali: obiettivi, strategie e attori per una comunicazione integrata”
che si è tenuto a Bologna il 3 novembre 2004, in occasione del COMPA
“Salone europeo della Comunicazione Pubblica e dei Servizi ai
Cittadini e alle Imprese”.
Le azioni formative sono state integrate da due esperienze pilota in
Sardegna e Basilicata, che hanno portato alla creazione di una
redazione online tra le Direzioni Regionali e gli Istituti periferici del
Mibac e di un sito web sui beni e le attività culturali alimentato, in
ciascuna delle due regioni, tramite una intranet dedicata.
Il processo seguito per la realizzazione dell’attività si è basato
sull’applicazione della metodologia del project work o del learning by
doing con l’obiettivo di valorizzare le competenze acquisite dai
partecipanti al corso ai fini della costituzione delle redazione online
regionali, mentre per tutte le fasi di sviluppo e implementazione delle
soluzioni tecnologiche proposte dal progetto, si è tenuto conto delle
11
indicazioni contenute nel Manuale per la qualità dei siti Web culturali
pubblici del Progetto Minerva e delle linee di indirizzo
dell’Amministrazione riguardanti la comunicazione su web.
Attraverso la sua realizzazione, il Progetto MiBAC ha supportato la
sperimentazione di modalità di lavoro in rete basate sull’uso delle
tecnologie informatiche, favorendo l’emergere di nuovi “modelli
organizzativi e procedurali” per la gestione integrata delle attività di
comunicazione da parte degli istituti del ministero sul territorio
regionale. L’azione pilota ha infatti permesso di sviluppare un modello
trasferibile di redazione online per la gestione di un sito web
informativo.
Il comune impegno nella realizzazione di un sito web ha messo i
partecipanti in grado di:
• utilizzare e sviluppare ulteriormente le conoscenze e le competenze
apprese;
• definire strumenti di lavoro comune;
• massimizzare l’interazione integrando i diversi contributi di ciascun
partecipante;
• sperimentare la soluzione di problemi concreti in un ambiente a
bassa criticità grazie alla presenza di un supporto esterno.
Rete informativa, banche dati
Le attività inerenti lo sviluppo di una Rete informativa integrata, che
supporta l’intera realizzazione del Progetto con un sistema tecnologico
coerente al sistema informativo MiBAC, prevede anche il
miglioramento delle funzionalità necessarie alla gestione condivisa
delle informazioni tra Direzioni Regionali e Istituti periferici del MiBAC
delle regioni obiettivo 1, in conformità a quanto previsto dal progetto
di Rete Fonia-Dati-Immagini, condotto dalla Direzione Generale per
l’Innovazione Tecnologica e la Promozione, nel quadro delle attività
istituzionali volte a favorire il processo di innovazione. Lo sviluppo di
un sistema di banche dati accessibile in rete consente di raccogliere,
gestire e ricercare i dati riguardanti i beni culturali di competenza degli
uffici del MiBAC nelle regioni obiettivo 1, secondo quanto previsto dal
Progetto Operativo e in funzione degli orientamenti generali che
conducono verso la costruzione di un patrimonio di informazione
condiviso tra le strutture periferiche del Ministero e gli enti territoriali
coinvolti nella valorizzazione del patrimonio.
Servizio II - Intese Istituzionali
e Rapporti con il CIPE
Dirigente:
Maria Grazia Bellisario
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06.67232428
fax 06.67232427
A questo si aggiunge l’attività di studio e ricerca per l’individuazione
delle modalità di collegamento tra le banche dati sui Beni Culturali in
uso presso le strutture del Ministero e presso gli altri soggetti
istituzionali (Regioni, Enti Locali, etc.), in collegamento con gli Accordi
di Programma Quadro Stato–Regione sulla tematica dei beni culturali,
l’approfondimento formativo tecnologico e l’utilizzo dell’open source.
12
I prototipi di banche dati, siti web e intranet si sviluppano in un’ottica
di sito interistituzionale, quale punto di raccordo delle informazioni. I
siti hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze di comunicazione
istituzionale proprie delle Direzioni Regionali e degli Istituti periferici
del MiBAC e al tempo stesso di rispondere alle esigenze di
sistematicità dei dati nel settore dei beni culturali. Le intranet, in
particolare, si propongono quale strumento di comunicazione
flessibile e continuamente aggiornabile tra Direzioni regionali e Istituti
periferici del MiBAC per condividere online procedure, strumenti e
documenti; facilitare la comunicazione all’interno della redazione web;
alimentare i flussi informativi sul sito pubblico.
Il caso Sardegna
L’azione pilota che ha riguardato la Sardegna, avviata nel 2004 si è
conclusa nel mese di maggio 2005 con la pubblicazione su web del
sito, raggiungibile all’indirizzo www.sardegna.beniculturali.it.
Nell’attività di project work che ha portato alla costituzione della
redazione online, responsabile dell’alimentazione dei contenuti e
dell’aggiornamento delle pagine, sono stati coinvolti 22 dipendenti del
MiBAC provenienti da tutti gli istituti territoriali del Ministero nella
regione Sardegna.
La banca dati implementata per gli istituti periferici del MiBAC della
regione Sardegna contiene circa 1500 record suddivisi nelle entità
principali Beni, Vincoli, Eventi, Enti, Proprietari e Gestori. Per circa 400
di questi beni sono disponibili le informazioni relative alla fruizione,
agli accessi e ai servizi resi al pubblico.
13
SERVIZIO III – UFFICIO STUDI
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Carta dei Servizi
L’Ufficio Studi, d’intesa con le
Direzioni generali competenti, sta
a cura di Elisa Bucci,
sviluppando da alcuni anni un
Adelaide Maresca Compagna
progetto di studio preliminare
all’adozione della Carta dei servizi nelle strutture del Ministero.
Nel 2003-2004 si è proceduto all’elaborazione di Modelli di riferimento
relativi ai principali servizi erogati da Archivi, Biblioteche, Musei,
Monumenti e Aree archeologiche, e ad un’ipotesi di “standard” di
servizi forniti (formulata sulla base di un’indagine sugli attuali livelli di
prestazione condotta in alcune strutture campione).
Nel 2005 – d’intesa con la Direzione generale per l’innovazione
tecnologica e la promozione ed il Servizio II di questo Dipartimento –
è stata avviata nelle regioni meridionali una fase di sperimentazione
dei Modelli proposti per ciascuna tipologia, avvalendosi (nell’ambito
del PON ATAS Ob.1-PO MIBAC misura II.2) della collaborazione del
FORMEZ.
La sperimentazione ha avuto l’obiettivo di mettere a punto in via
definitiva il modello di “Carta dei servizi” che ciascuna struttura
erogatrice di servizi pubblici (Istituti e luoghi della cultura così come
definiti dall’art. 101 del d. lgs. 22 gennaio 2005) metterà a
disposizione dei propri utenti.
Il progetto si è articolato nelle seguenti attività:
stesura dello schema descrittivo del modello di “Carta dei servizi”,
contenente indicazioni su:
• cosa è una “carta dei servizi”;
• quali sono i principi cui si ispira;
• descrizione della struttura (sede, patrimonio, missione, funzioni e
obiettivi);
• descrizione dei servizi forniti;
• forme di tutela, di partecipazione e di comunicazione;
predisposizione delle “linee guida” per la definizione degli impegni e
degli standard di qualità;
presentazione degli obiettivi del progetto e illustrazione della
metodologia proposta agli uffici ed istituti culturali statali e locali in tre
seminari tenutesi a Napoli, Palermo e Cagliari.
Sulla base del modello predisposto dall’Ufficio Studi per ciascuna
tipologia (museo, area archeologica, biblioteca, archivio) i referenti
delle singole strutture hanno poi proceduto, con l’assistenza tecnica
del Gruppo di progetto, alla definizione dei contenuti della propria
Carta dei Servizi.
Gli istituti che hanno aderito alla sperimentazione sono i seguenti:
• Musei: Museo archeologico nazionale di Napoli, Museo archeologico
di Paestum, Museo di Capodimonte, Reggia di Caserta, Pinacoteca
nazionale di Cagliari;
14
• Aree archeologiche: Velia (SA)
• Biblioteche: Biblioteca Nazionale di Napoli, Biblioteca Universitaria
di Sassari
• Archivi di Stato: di Palermo, Catania, Ragusa, Trapani, Messina
La distribuzione al pubblico della Carta è avvenuta presso le rispettive
sedi ed è stata accompagnata dalla consegna agli utenti di:
• un breve questionario finalizzato alla verifica del gradimento
dell’iniziativa e della congruenza della Carta dei servizi con le
aspettative e i bisogni percepiti dagli utenti;
• un modulo per la raccolta di suggerimenti e di reclami.
I risultati della sperimentazione e le eventuali proposte di integrazione
o modifica dei modelli saranno analizzati entro la fine dell’anno e
presentati in un articolato Rapporto alla Direzione generale per
l’Innovazione tecnologica e la promozione e alle Direzioni generali
competenti.
Servizio III – Ufficio Studi
Dirigente: Velia Rizza
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06.67232479
fax 06.67232547
15
SERVIZIO III – UFFICIO STUDI
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
La realtà virtuale sta diventando
un potentissimo strumento di
conoscenza e le più moderne
tecnologie si sono dimostrate un
eccezionale supporto allo studio
a cura di Mariella Carconi
e alla conservazione del
patrimonio artistico, culturale e ambientale. Tralasciando le più
incredibili rosee previsioni che si vanno facendo sui progressi futuri
in tale àmbito, e tenuto conto dello sviluppo industriale, economico
e socioculturale nel suo insieme, si viene delineando la fine della
comunicazione di massa, sia perché si avrà sempre di più una
apersonalizzazione nell’uso dei media e sia perchè le dinamiche
sociali andranno molto verosimilmente a svilupparsi attorno a due
estremi: il localismo e il globalismo1. Sarà a quel punto
determinante la capacità di ogni individuo di scegliere e rielaborare
i messaggi di comunicazione globalizzata o localizzata. Non
meraviglia che il diffondersi dell’utilizzo delle moderne tecnologie
produca nella società due categorie abbastanza omogenee nella
loro visione contrapposta. Queste due categorie che hanno, in
merito all’uso sempre più generalizzato delle nuove tecnologie, una
visione assolutamente negativa gli uni e assolutamente positiva gli
altri, contribuiscono a distorcere l’ottica della comprensione del
fenomeno e dell’utilizzo razionale delle risorse che ormai siamo in
grado di produrre e che si dimostrano, se non ideologizzate, non
poco utili soprattutto nell’ambito della comunicazione.
Cosa può significare, date tali premesse, comunicare beni culturali
nel nostro Paese? Va premesso in tal senso che video e siti internet
consentono di viaggiare ed entrare virtualmente nei musei e altri
luoghi d’arte restando tranquillamente seduti sulla sedia della
propria stanza. In futuro si farà ancora di più e di meglio in tal senso.
Nel nostro Paese esistono più di cento milioni di beni culturali, dei
quali più o meno la metà sono fruibili dal pubblico, e non
possiamo non considerare che ciò di cui non siamo a conoscenza,
ciò che non abbiamo visto o sentito, per noi naturalmente non
esiste. In Italia abbiamo circa il 70% del patrimonio artistico
mondiale che può risolversi in un’ autentica risorsa a livello di
informazione e comunicazione, che può creare sviluppo, ricchezza
e lavoro senza distruggere il territorio e l’ambiente2. Come per ogni
altra attività occorrono però progetti, risorse disponibili realmente,
mirati al raggiungimento di formazione, cultura e diffusione del
sapere, in questo caso, culturale.
Anche in questo caso, oltre a ribadire che tutte le risorse vanno
comunicate e anche esaltate attraverso le nuove tecnologie di
comunicazione, bisogna sottolineare e al fine riconoscere che la
Beni culturali:
comunicazione e
promozione attraverso
le nuove tecnologie
16
comunicazione è un servizio sociale a cui deve provvedere in toto la
collettività. La televisione diventerà tra non molto un medium
interattivo che si collegherà con il computer e con il telefono, e c’è
quindi la necessità che alla crescita tecnologica della comunicazione
corrisponda un reale sviluppo dei suoi contenuti, che se non si
fondano intorno a criteri educativi possono rappresentare una forma
mimetizzata ma pericolosissima di omologazione. In effetti ci si sta
avviando verso una televisione che sta abbandonando il suo
carattere generalista (che va bene per tutti) per approdare ad una
televisione tematica dove dovrebbero, almeno sulla carta, prevalere
i contenuti3. Non vi è dubbio che almeno teoricamente con l’ulteriore
sviluppo delle nuove tecnologie saranno prodotti programmi di
grande qualità, dove saranno messe in risalto a tutti i livelli le risorse
nazionali e tra queste non potranno mancare quelle relative ai beni
e alle attività culturali.
L’operazione di diffusione della conoscenza della nostra cultura
obbedisce anche ad uno scopo più importante e solo
apparentemente indiretto, e cioè quello di attenuare se non proprio
eliminare il rischio sempre incombente di una colonizzazione
culturale a seguito della globalizzazione del mercato. Assume
pertanto un grande rilievo l’uso delle tecnologie che consentono una
capillare diffusione del bene culturale in un Paese come il nostro in
cui la specificità culturale di ogni singolo luogo è ancora forte e tale
deve restare, pur inserita in un contesto di più ampio respiro.
I diritti sociali sono i naturali integratori dei diritti di libertà e lo
strumento tecnologico più diffuso e di più vasto impatto sociale,
cioè la televisione, dovrebbe privilegiare se non proprio incentrarsi
sull’aumento della produzione di programmi culturali e scientifici,
relativi alla diffusione della cultura che fornisce nello specifico
proprio quei contenuti che fanno la differenza e mantengono
inalterata e vitale l’identità di un popolo. La scelta interattiva,
personalizzando l’informazione, garantisce le indispensabili
maggiori forme di comunicazione. Questa capacità di
rielaborazione dell’informazione è un potente antidoto contro
l’omologazione culturale giacché fa sviluppare l’attitudine e la
capacità critica di chi interagisce con i media. L’unica cosa da
evitare assolutamente è che le nuove tecnologie dell’informazione
divengano lo strumento cardine di una ulteriore differenza sociale
e territoriale. Tale obiettivo non può prescindere da un
coinvolgimento pieno delle strutture di istruzione pubblica di ogni
ordine e grado, Università comprese.
1
B.OLIVI-B.SOMALVICO,La fine
della comunicazione di massa, il
Mulino, Bologna 1997.
2 A.HAUSER, La sociologia
dell’arte, Einaudi, Torino 1977
3 K.R.POPPER-J.CONDRY, Cattiva
maestra televisione, ResetDonzelli, Roma 1994.
Servizio III – Ufficio Studi
Dirigente: Velia Rizza
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06.67232479
fax 06.67232547
17
IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Il Portale della Cultura Italiana
è un progetto avviato dalla
Direzione
Generale
per
a cura di Rossella Caffo
l’innovazione tecnologica e la
promozione del Ministero per i beni e le attività culturali
(Mibac), con lo scopo principale di comunicare il patrimonio
e le attività culturali in Italia. Esso si prefigge di promuovere
e diffondere la cultura italiana rivolgendosi ad un’utenza
estremamente differenziata, che va dal visitatore curioso o
occasionale all’esperto, sia in Italia che all’estero.
Il portale, oltre a rispettare la normativa vigente in tema di
usabilità e accessibilità dei contenuti on line, si avvale dei
risultati del progetto Minerva, che ha creato in ambito
europeo linee guida condivise in tema di digitalizzazione del
patrimonio culturale.
Esso si collega inoltre al progetto Michael, in cui attualmente
sono coinvolti Italia, con funzione di coordinamento, Francia
e Gran Bretagna, che ha lo scopo di creare un portale
multilingue transeuropeo delle risorse culturali digitali.
I contenuti reperibili sul portale sono in parte frutto
dell’attività della redazione in parte provengono da data
source esterni.
L’organizzazione dei contenuti si fonda sulla integrazione
delle banche dati cui l’utente accede attraverso un unico
sistema di interrogazione.
Per quanto riguarda i metadati, verrà utilizzato lo standard
Qualified Dublin Core, ulteriormente esteso per venire
incontro alle esigenze specifiche del portale. L’harvesting dei
metadati avviene attraverso il protocollo PMH-OAI, il quale si
basa a sua volta sul protocollo HTTP per il trasporto dei dati
e il protocollo XML per la loro rappresentazione.
Le risorse del portale sono gestite da un Content
Management System, strettamente collegato al Digital Rights
Mangement System.
La realizzazione del progetto è resa possibile da un vasto
piano di collaborazione con le regioni attraverso gli Accordi
di programma Quadro (APQ) per realizzare progetti comuni
al fine di rendere visibili sul portale, vera vetrina sui beni
culturali del paese, i contenuti sviluppati nei diversi ambiti
territoriali. Inoltre, attraverso un protocollo di intesa con la
CRUI il portale sarà arricchito di contenuti provenienti dai
musei e dalle biblioteche delle università, mentre un
accordo con il MIUR ne favorirà la diffusione a fini didattici
nel mondo delle scuole.
Il portale
della Cultura Italiana
18
La partecipazione al progetto presenta notevoli vantaggi ai
diversi soggetti coinvolti in quanto, mettendo a disposizione
i metadati, i fornitori mantengono l’originaria responsabilità
per la creazione, validazione, mantenimento e gestione delle
risorse, che ottengono d’altro canto attraverso il portale
grande visibilità oltre che una implicita certificazione di
qualità. Le opportunità offerte dal portale in termini di
accresciuta visibilità sono inoltre collegate alla possibilità
per i fornitori di segnalare sul portale eventi e news o di
realizzare articoli.
L’iniziativa è collegata al metaportale Scegli Italia, rispetto al
quale il portale svolge la funzione di content e service
provider.
Biblioteca di Storia Moderna
e Contemporanea
Dirigente: Rossella Caffo
Via Michelangelo Caetani, 32
Tel. 06.68281723
Fax. 06.68807662
email: [email protected]
19
SERVIZIO I - AFFARI GENERALI - QUALITÀ DEI SERVIZI E STATISTICA
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
La Direzione generale per
l’innovazione tecnologica e la
promozione, istituita per
a cura di Anna Maria Stramondo
trasmettere
impulsi
innovativi a tutta la struttura operativa del Ministero, sperimenta
al suo interno le iniziative di modernizzazione, applicando nei
propri uffici le metodologie più avanzate. Ciò si realizza
soprattutto attraverso cambiamenti apparentemente semplici e
di piccola dimensione.
In questi ultimi mesi, ad esempio, i Servizi della Direzione
Generale sono stati impegnati nel progetto locale “Gestione
elettronica dei documenti”.
Il progetto si è posto la finalità di accrescere, nel personale, la
conoscenza del software ESPI (estensione protocollo
informatico), utilizzando la funzione che consente di salvare,
sotto forma di allegato, in formato digitale, i documenti oggetto
della stessa protocollazione. Ciò consente il rapido reperimento
dei documenti e l’avvio di un sistema di gestione documentale
informatizzata, che si è realizzato, concretamente, attraverso il
salvataggio del 70% dei documenti in uscita, scelti fra i
procedimenti di particolare rilevanza di ciascun servizio.
Tutto il personale è stato direttamente coinvolto ed ha operato
o utilizzando il formato digitale nel quale gli atti sono stati
creati ovvero procedendo alla scansione del documento
cartaceo che, tra l’altro dà garanzia di autenticità e di
immodificabilità. È, quindi, aumentata nel personale la
consapevolezza delle potenzialità del sistema di protocollo
adottato dal MiBAC.
I documenti, oggetto dei lavori, sono stati acquisiti al protocollo
e sono stati condivisi all’interno dei Servizi, ne è stata,
conseguentemente, agevolata la ricerca. Il progetto è stato un
efficace esercizio di gestione documentale informatizzata in
attesa dell’introduzione della firma digitale, momento in cui la
sperimentazione attuale si tramuterà in regola e produrrà effetti
giuridicamente rilevanti.
Con il progetto si dà una graduale attuazione a quanto previsto
dal Codice dell’amministrazione digitale che disciplina la
gestione informatica dei procedimenti e gli archivi digitali. Il
sistema adottato produce velocità, precisione, comunicazione.
Veloce, immediato, sarà l’accesso al documento, rintracciabile
attraverso il protocollo. Precisa sarà l’informazione fornita.
Piena di contenuti sarà la comunicazione tra gli operatori dei
servizi che avranno a disposizione le informazioni degli atti
consultabili tramite ESPI.
Gestione elettronica
dei documenti
20
Di fronte a interventi innovativi di grande portata, in un contesto
di continua e vertiginosa espansione degli effetti del progresso
tecnologico, specie nel campo dell’informatica e della
telematica, la semplice applicazione di una funzione del
protocollo informatico e l’operazione di salvataggio di
documenti già creati in formato digitale potrebbero apparire
irrilevanti e marginali se non si riflettesse sulla loro forza
d’impatto nella formazione e nel coinvolgimento delle risorse
umane, protagoniste dell’iniziativa e prime destinatarie, oltre
che erogatrici, della diversa modalità di lavoro. Si deve
considerare l’incidenza del progetto sull’organizzazione del
lavoro e le ricadute di essa sull’utenza esterna; l’utenza, in
ambito amministrativo, può anche coincidere con gli stessi
dipendenti, ma gli effetti, di trasparenza ed efficienza, sono i
medesimi per tutti.
Servizio I – Affari Generali Qualità dei Servizi e Statistica
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06.67232000
fax 06.67232885
21
SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Il progetto “Teleguide” è nato
Il Progetto Teleguide dall’accordo tra il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali e MP
a cura di Paola Piangerelli
Mirabilia per la valorizzazione e la
fruizione del Patrimonio Culturale mediante l’utilizzo delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione della
telefonia mobile e fissa. L’accordo integra e sviluppa un
precedente “Piano di comunicazione del Patrimonio Culturale
Nazionale relativo alle Regioni Lazio, Abruzzo, Molise,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna”.
Il progetto avrà la durata di tre anni a partire dall’ottobre 2005
e consiste nella realizzazione di un servizio di messaggistica su
telefonia fissa e mobile attivabile attraverso la numerazione 892292 (fornito da BT Albacom) collocata su pannelli informativi
nei quali è riportato anche un ID Code identificativo del luogo.
Il messaggio sarà reso in lingua italiana ed inglese nella prima
fase del progetto e successivamente in altre due lingue
straniere. I pannelli continueranno ad essere installati dalla MP
Mirabilia in prossimità delle aree selezionate come monumenti,
musei, piazze, aree archeologiche etc.
Tramite questo servizio è possibile ricevere informazioni di
carattere generale e approfondimenti riguardanti il bene
culturale nella cui area è alloggiato il pannello. Il procedimento
è estremamente semplice: il visitatore, componendo 892-292,
dopo aver selezionato la lingua ed inserito il codice del
monumento, avvia l’ascolto dei contenuti residenti nella banca
dati del progetto Mirabilia. Il tutto per una durata massima di
quattro minuti, il primo dei quali di informazione gratuita.
La scientificità dei contenuti è garantita dalla preventiva
approvazione dei testi di informazione da parte delle
Soprintendenze competenti.
Con questo accordo si è voluto incentivare l’utilizzo della
tecnologia e della multimedialità applicata ai Beni Culturali al
fine di far conoscere, promuovere, valorizzare ed estendere la
fruibilità del nostro patrimonio superando i tradizionali canali
informativi e coinvolgendo un pubblico sempre più vasto ed
eterogeneo.
Servizio II – Comunicazione,
Promozine e Marketing
Dirigente:
Paola Francesca Zuffo
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06.67232441
fax 06.67232917
22
SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
La Direzione Generale per
l’Innovazione Tecnologica e la
Promozione, in linea con i
propri compiti istituzionali di
a cura di Antonella Mosca
promozione e valorizzazione
del patrimonio culturale, ha assunto dal 2004, il ruolo di
coordinamento delle attività svolte sul territorio nazionale,
impegnandosi, in occasione di grandi eventi, ad elaborare
progetti grafici unitari, al fine di dare un’immagine univoca e
riconoscibile del Ministero.
Per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche (7 uscite nel
2005), nelle quali vengono di volta in volta rappresentate realtà
istituzionali diverse del nostro Ministero, si è dotata di un stand
appositamente progettato, adattabile a tutte le esigenze con una
grafica volta a dare un carattere unitario ed inconfondibile del
MiBAC.
Inoltre, opera attraverso:
• la promozione di iniziative e di contatti con gli organi di
comunicazione e di informazione nazionali ed internazionali,
con i quali stipula convenzioni, patti d’intesa e quanto altro
necessario per valorizzare e promuovere l’immagine del
Ministero;
• l’organizzazione di concorsi rivolti ai giovani e iniziative in
collaborazione con gli Enti locali, per promuovere e valorizzare
il prodotto italiano.
Il coordinamento
territoriale
della comunicazione
GRANDI EVENTI
VII^ SETTIMANA DELLA CULTURA (16-22 maggio)
Come ogni anno, da più di trenta anni, il Ministero ha organizzato
la Settimana della Cultura, durante la quale si realizzano mostre,
convegni, concerti, spettacoli, aperture straordinarie, nuove
aperture, proiezioni cinematografiche, ecc., completamente
gratuiti.
Quest’anno gli eventi sono stati oltre1800, incluse le iniziative
della Regione Sicilia, Val d’Aosta e delle Province Autonome di
Trento e Bolzano e di istituzioni private come ad esempio i 31
Musei della Confartigianato che hanno aderito ed effettuato
visite guidate e laboratori.
I numeri:
16 nuove aperture; 130 aperture straordinarie di luoghi
normalmente chiusi; 60 sale cinematografiche aperte
gratuitamente con filmati dedicati ai ragazzi; circa 600 visite
guidate; circa 600 luoghi statali aperti gratuitamente; 130
23
SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
spettacoli (danza, teatro, concerti, proiezioni cinematografiche);
oltre 100 presentazioni di volumi, cataloghi, prodotti multimediali;
oltre 300 tra convegni, conferenze e seminari; oltre 400 mostre;
oltre 100 laboratori di didattica per ragazzi con giochi multimediali;
circa 100 eventi dedicati all’iniziativa “ Cibi e sapori nell’Italia
antica”; oltre 50 aperture straordinarie di dimore storiche di
proprietà privata con visite guidate; oltre 200 eventi (visite
guidate, laboratori, mostre), in archivi e biblioteche statali e non.
La Direzione Generale ha organizzato, tra l’altro, il convegno
“Merchandising al museo: evoluzione di un mercato” nella ex
chiesa di Santa Marta.
GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO (24-25 settembre)
Per il 2005, lo slogan dell’Italia è stato: “Il Patrimonio: la cultura
del vivere”.
La scelta ha avuto lo scopo di:
• creare un forte e significativo legame fra il cittadino ed il
proprio patrimonio culturale, attraverso la trattazione di temi
legati al vivere quotidiano;
• ribadire la stretta relazione esistente con la cultura europea ed
extraeuropea;
• comprendere tutte le tipologie dei nostri beni (archeologia,
paesaggio, architettura antica e contemporanea, arte, cinema,
spettacolo, biblioteche, archivi, sport).
La Direzione Generale ha coinvolto e coordinato, attraverso le
Direzioni Regionali tutti gli Istituti periferici, che hanno
organizzato una serie di manifestazioni e attività didattiche
gratuite, permettendo così a tutti i cittadini di approfondire le
svariate tematiche.
I numeri:
551 eventi; 5 nuove aperture; 25 aperture straordinarie di luoghi
normalmente chiusi; 200 visite guidate più 33 visite libere; circa
600 luoghi statali aperti gratuitamente; 25 Spettacoli (danza,
teatro, concerti, proiezioni cinematografiche); 28 presentazioni
di volumi, cataloghi, prodotti multimediali; 71 tra convegni e
conferenze; 106 mostre; 28 laboratori di didattica per ragazzi;
66 eventi (visite guidate, laboratori, mostre), in archivi e
biblioteche statali e non, Altre iniziative, come: fiaccolate,
rassegne agroalimentari, immersioni subacquee, degustazioni
di vini locali, manifestazioni folcloristiche, ecc..
GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE
La giornata mondiale dell’Alimentazione, svoltasi sull’intero
terrritorio italiano nel giorno 16 ottobre, è organizzata da anni
24
dal Ministero degli Affari Esteri, con l’intento di sensibilizzare la
popolazione verso i problemi legati alla fame nel mondo e
all’agricoltura. Il MiBAC ha aderito all’iniziativa aprendo
gratuitamente 50 luoghi della cultura statali.
NOTTE BIANCA
La notte bianca, ideata dal Comune di Roma in collaborazione
con la Camera di Commercio di Roma e questo Ministero,
gemellata fin dalla sua prima edizione con le città di Parigi e
Bruxelles, ha come obiettivo l’apertura straordinaria e gratuita
dei principali luoghi della città come musei statali, comunali e
privati, teatri, cinema, chiese, gallerie d’arte, biblioteche,
librerie, centri sportivi ed altri che hanno aderito consentendo
l’accesso ai cittadini in orario notturno. Per l’occasione sono
stati realizzati ben 500 eventi e coinvolti più di 800 artisti.
IL PORTALE DINAMICO
Il portale dinamico è nato con l’obiettivo di diffondere,
promuovere e valorizzare, anche in Internet i grandi eventi
realizzati sul territorio, per fornire una capillare informazione ed
un monitoraggio aggiornato delle manifestazioni (mostre,
restauri, concerti, spettacoli, proiezioni multimediali) oltre a
pagine di approfondimento e di riflessione.
MANIFESTAZIONI FIERISTICHE
RESTAURO, Salone dell’Arte del Restauro e della
Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali Ferrara
(7-10 aprile).
La Direzione Generale ha coordinato la partecipazione alla fiera,
presentando i lavori svolti dagli Istituti Centrali di Ricerca
(Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Istituto
Centrale per il Restauro, Istituto Centrale per la Patologia del
Libro, Opificio delle Pietre Dure, Centro di Fotoriproduzione e
Legatoria degli Archivi di Stato). Si è voluto, così, valorizzare il
ruolo tecnico – scientifico di un’area che eroga servizi settoriali
e territoriali ma che è anche un centro di sviluppo di attività di
ricerca, di coordinamento e di indirizzo. In tale occasione si è
realizzato il catalogo “Strategie di innovazione”.
FORUM P.A. Roma (9-13 maggio). Al fine di assicurare una
presenza significativa e coordinata del Ministero, la Direzione
Generale ha concordato linee comuni di intervento e raccordato
le proposte operative del Dipartimento per i Beni Archivistici e
Librari, del Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici, del
25
SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport, il Comando dei
Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e il Call Center
che hanno presentato progetti specifici. In tale occasione si è
realizzato il catalogo “La qualità dei servizi: i progetti”.
SMAU Milano (19-23 ottobre). Nel salone dedicato alla
competitività dell’impresa, l’efficienza dello Stato e la qualità
della vita, sono state coinvolte le Direzioni Regionali e gli
Uffici periferici che hanno presentato progetti relativi al
tema: “L’applicazione delle nuove tecnologie per l’efficienza
dell’attività amministrativa”, che ha dato il titolo
all’opuscolo.
XXII^ Assemblea Annuale ANCI 2005 – Cagliari 19-22 ottobre
Nella partecipazione alla XXII^ Assemblea Annuale ANCI 2005
il MiBAC, in tema con il dibattito improntato soprattutto sulle
problematiche relative alle città, alle realtà locali e al patrimonio
stratificato sul territorio, con il progetto Innovazione
istituzionale e risorse economiche, sono stati presentati, oltre
a progetti nazionali, e specifici per la Regione Sardegna, anche
interventi sul Mezzogiorno relativi ai Fondi Strutturali
Comunitari e Risorse Culturali.
È stato inoltre presentato il progetto di Comunicazione
tecnologicamente all’avanguardia “rete nazionale multiservizi
fonia–dati–immagini” del MiBAC che in Sardegna collegherà
tutte le strutture territoriali statali e che sarà collegata con la rete
della Regione Sardegna.
COMPA - Bologna (3 – 5 novembre). Attraverso il convolgimento
delle Direzioni regionali che coordinano gli Istituti periferici
distribuiti sul territorio, si avrà un quadro nazionale dei progetti
di comunicazione, che utilizzano le nuove tecnologie, finalizzati
all’incremento dell’offerta culturale. Per l’occasione è stato
realizzato l’opuscolo “Innovazione e cultura. Nuove strategie di
comunicazione”.
In programma per il 2005
“OTTAVA BORSA MEDITERRANEA DEL TURISMO
ARCHEOLOGICO” - Paestum 17 - 20 novembre 2005.
In tale occasione saranno coinvolte tutte le Soprintendenze
archeologiche con l’intento di presentare i progetti
significativi del settore archeologico riguardanti il restauro, lo
scavo, la valorizzazione e quant’altro, realizzati negli ultimi
26
due anni, in cui sia evidenziato l’uso di nuove tecnologie, o
l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi. È prevista, in
quest’occasione, anche la realizzazione di un opuscolo
illustrativo e la presentaizone multimediale dei progetti più
significativi.
BBCC EXPO - Venezia 2-4 dicembre. Il Ministero, parteciperà,
attraverso il coordinamento della Direzione Generale per
l’Innovazione Tecnologica e la Promozione al IX Salone dei Beni
e delle attività culturali di Venezia ed in particolare a “Restaura”,
in collaborazione con il Distretto Veneto dei Beni Culturali per
favorire l’incontro tra i tecnici delle soprintendenze, le imprese
del restauro dei beni culturali e i professionisti del settore.
L’evento darà l’occasione di approfondire i temi legati alle
procedure tecniche di conservazione, alle tecnologie più
avanzate di strumentazione diagnostica e all’uso di nuovi
materiali. L’opuscolo che sarà editato per l’occasione avrà il
titolo: Tecnologie avanzate per la conservazione del
patrimonio.
Convenzioni definite con emittenti televisive:
La collaborazione instauratasi fin dal 2000 tra Ministero e
Rai Educational, ha prodotto film d’arte di valore
informativo e didattico-divulgativo con un rilevante
successo in Italia e all’estero con riconoscimenti e premi
(ultimo in ordine di tempo l’assegnazione del Golden Chest
al film “Moderna” dedicato alla Galleria Nazionale d’Arte
Moderna di Roma).
PROGETTO RAI EDUCATIONAL – CONVENZIONE RAI
EDUCAZIONE – MINISTERO – ACCORDO CON LA LINK JAPAN
• Nell’ambito della convenzione rinnovata per il 2004/2007
verranno realizzati, con la consulenza del Servizio II, cinque
documentari dedicati alle nuove professioni nei musei nel
doppio intento di comunicare esempi di positiva innovazione
ed informare sulle prospettive occupazionali nel settore dei
beni culturali. Questi documentari saranno trasmessi
nell’ambito dello spazio “Magazzini Einstein”.
• Rai Educational ogni anno documenterà una iniziativa di
particolare prestigio. Il primo filmato sarà dedicato
all’importante rassegna in corso a livello nazionale “ Cibi e
sapori nell’Italia antica”.
• Il MIBAC si attiverà per promuovere l’acquisizione dei filmati
realizzati da parte dei concessionari dei negozi di
27
SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
merchandising dei musei nonché per la loro diffusione presso
gli Istituti italiani di cultura all’estero.
• La Direzione Generale ha siglato un accordo con la società
Link Japan per conto della NHK TV rete nazionale giapponese
per la realizzazione di un programma televisivo dal titolo
“L’Italia da nord a sud: un viaggio di 3000 anni attraverso i siti
dichiarati patrimonio mondiale dall’ UNESCO”.
ALTRE MANIFESTAZIONI
SAPORIANTICHI
L’iniziativa SAPORIANTICHI (Protocollo d’Intesa, firmato dal
Ministro per i Beni e le Attività Culturali ed il Ministro delle
Politiche Agricole e Forestali, il 20 ottobre 2004) si ricollega
alla Grande rassegna espositiva nazionale “Cibi e Sapori
nell’Italia antica”, inaugurata nel novembre 2004 dalla
Direzione Generale per i Beni Archeologici e dalla Direzione
Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione. La
rassegna, organizzata dalle Soprintendenze Archeologiche,
coinvolge circa 110 sedi espositive distribuite su tutto il
territorio nazionale.
È attivo, inoltre, un rapporto di collaborazione fra il MiBAC ed il
Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca scientifica
consolidatosi con il concorso, rivolto a tutte le scuole di ordine
e grado, “Il linguaggio del cibo: storia dell’alimentazione in Italia
dalle origini ai nostri giorni”.
SECONDO CONCORSO EUROPEO OROANTICO
PER IL DESIGN DEL GIOIELLO ISPIRATO ALL’ANTICHITÀ
Seconda edizione del concorso rivolto ai giovani di età
compresa tra i 18 e i 35 anni, diplomati o diplomandi di
accademie ed istituti d’arte e di scuole di oreficeria. L’iniziativa
è stata attuata con il partenariato della Maison caprese di alta
gioielleria Chantecler.
PROGETTI IN VIA DI DEFINIZIONE
MUSEI APERTI PER LA GIORNATA DELL’INFANZIA
L’iniziativa vedrà la luce in occasione della giornata mondiale
dell’infanzia, indetta dall’UNESCO il 20 novembre 2005. Scopo
dell’iniziativa è riavvicinare i bambini italiani e le loro famiglie ai
luoghi dell’arte e della cultura, educare i giovanissimi ad un
concetto innovativo dell’arte e del museo, stimolare il dialogo
familiare, rilanciare il turismo culturale italiano. Saranno
coinvolti nell’iniziativa 20 musei dislocati sul territorio nazionale
28
con una logica di rappresentatività regionale e di accessibilità
ad un pubblico giovanissimo.
PROGETTO EAGLE (ELECTRONIC ARCHIVE OF GREEK AND
LATIN EPIGRAPHY)
Questo grande archivio ha finalità rigorosamente scientifiche e
coinvolge università italiane e straniere, per contribuire,
mediante la schedatura sistematica di tutte le iscrizioni alla
conoscenza e alla tutela del patrimonio archeologico. La
collaborazione del MiBAC al progetto prevede un accordo per la
realizzazione di campagne fotografiche per la banca dati.
Servizio II – Comunicazione,
Promozione e Marketing
Dirigente:
Paola Francesca Zuffo
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Tel. 06.67232851
fax 06.67232917
29
SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI
DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E ETNOANTROPOLOGICO
Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici
Il Concorso fotografico sul tema Il
mestiere delle Arti, rivolto agli
alunni delle scuole primarie,
a cura di Isabella Cianfarani
secondarie di I e II grado, è
bandito dalla Direzione Generale per il Patrimonio Storico, Artistico
ed Etnoantropologico e dall’IRRE del Lazio - MIUR, nell'ambito
delle iniziative di promozione dell'educazione al patrimonio
culturale. In particolare, si invitano le scuole a costruire degli
itinerari attraverso i mestieri degli artigiani nel loro stretto rapporto
con il sapere antropologico e la storia dell’arte, ad evidenziare i
legami fra le opere dei grandi artisti e la produzione artigianale,
mettendo in luce quelle attività produttive e artigiane che nel
passato e nella contemporaneità hanno lasciato e continuano a
realizzare importanti testimonianze in Italia e nel mondo.
Il concorso avrà le seguenti modalità:
Ogni scuola partecipante al progetto potrà presentare al
massimo 4 contributi fotografici realizzati dai propri alunni,
individualmente o in gruppo. Ciascun contributo potrà essere
costituito da:
• una singola foto;
• un insieme di più foto (non più di 3) sullo stesso soggetto con
diversi punti di vista, eseguite da un solo autore o da più autori
della stessa classe oppure di classi diverse.
• La scuola invierà entro lunedì 12 dicembre 2005, i contributi
fotografici – separatamente imbustati - in un unico plico,
all’attenzione della dott.ssa Fiorenza Amicarelli, al seguente
indirizzo: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione
Generale Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico –
Servizio III, Concorso Fotografico Il mestiere delle Arti, via di
San Michele, 22 – 00153 ROMA.
• Le foto, scattate anche con macchina digitale, stampate su
carta fotografica in formato 18x24 (a colori o in bianco e nero)
dovranno essere corredate dai seguenti elementi:
• scuola di provenienza (denominazione, sede, ordine e
grado, tel., fax, e-mail)
• nome e cognome dell’autore o degli autori, classe e sezione
• luogo e data di nascita dell’autore o degli autori
• denominazione del soggetto fotografato
• località nella quale si trova il soggetto fotografato
• nome e cognome del/dei docente/i curatori dell'iniziativa
Al fine di rendere il concorso una effettiva opportunità formativa
e culturale, si invitano le scuole a contestualizzarlo in un
percorso di educazione al patrimonio culturale e ad inserirlo nel
Piano dell'Offerta Formativa.
Il Mestiere delle Arti
Concorso fotografico
30
Si richiede che ciascun contributo fotografico sia
accompagnato dalla relativa documentazione – su carta e su
supporto informatico (Floppy disk o cd-rom, carattere Times
New Roman 12, eventuali foto in jpg), con la motivazione della
scelta del soggetto e una breve relazione – realizzata anche in
gruppo, con una o più modalità linguistiche ed espressive, sul
soggetto fotografato. Le fotografie dovranno essere realizzate
solo ed esclusivamente dagli alunni delle scuole partecipanti.
Una Giuria appositamente costituita presso il Ministero per i
Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale PSAE esaminerà
le foto.
I criteri di selezione terranno conto sia della qualità di fondo
dell’immagine, sia del rapporto che, attraverso l’esperienza
fotografica, gli alunni saranno riusciti a stabilire con il bene
culturale.
I risultati della selezione saranno comunicati alle scuole
partecipanti al Concorso.
Al termine del Concorso, sarà curata una pubblicazione con le
foto migliori tra quelle pervenute.
I contributi fotografici selezionati saranno esposti in una mostra
che avrà luogo a Roma, presso una delle sedi del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali.
Servizio III - Studi e Affari
Generali
Fiorenza Amicarelli (reggente)
Via di San Michele, 22
Tel. 06.58434282
fax 06.58434276
Email:
[email protected]
31
SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI
DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E ETNOANTROPOLOGICO
Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici
In
occasione
delle
“L’ Officina del Glamour” Giornate Europee per il
a cura di Isabella Cianfarani
Patrimonio, quest’anno
dedicate alla “Cultura del
Vivere”, che si sono tenute nei giorni del 24/25 settembre 2005
in tutta Europa, la Direzione Generale per il Patrimonio Storico
Artistico ed etnoantropologico, tenendo conto delle indicazioni
del Consiglio D’ Europa che individua questa iniziativa come un
momento di coinvolgimento collettivo della cittadinanza alla
fruizione ludica del Patrimonio culturale, ha organizzato una
rappresentazione teatrale e visiva. Due attrici hanno letto un
corpus narrativo di scrittici del novecento,mentre sulla scena,
degli artigiani hanno trasformato, con abiti, trucco e pettinatura
d’ epoca una modella da donna normale a “opera d’arte”.
La piéce teatrale e visiva è stata inserita nel percorso “ideale”
individuato da questa Direzione Generale per il 2005: “Il
Mestiere delle Arti”.
Con Il Mestiere delle Arti si accomunano due momenti
essenziali della nostra tradizione culturale che
maggiormente hanno contribuito a creare l’ immagine dell’
Italia nel mondo: il nostro immenso Patrimonio StoricoArtistico e la nostra raffinata millenaria capacità di lavorare
la materia.
L’ iniziativa, che si è svolta nel magnifico spazio dell’ ex carcere
minorile del Complesso monumentale di S. Michele ha voluto
evidenziare lo stretto legame fra le opere dei grandi artisti e la
produzione artigianale, mettendo in luce le attivita’ produttive e
artigianali che attraverso i secoli hanno reso famoso lo stile
italiano.
Obiettivo della iniziativa è stato analizzare e rappresentare
l’operato di mestieri poco conosciuti quali quelli del “truccatore,
parrucchiere, sarto,costumista”, sottolineando lo stretto legame
che intercorre tra le attività dei grandi artisti e la produzione
artigianale; l’interesse è stato focalizzato sul mestiere
dell’artigiano come momento significativo di espressione della
cultura della tradizione europea.
L’evento, cui ha partecipato un pubblico di circa 130 persone si
è tenuto il giorno 24 settembre 2005. Nella performance teatrale
si sono letti brani tratti da scrittrici del Novecento: Virginia
Woolf, Amelia Rosselli, Dorothy Parker.
Il progetto coordinato da Fiorenza Amicarelli, ideato da Isabella
Cianfarani e Maristella Ierullo, realizzato da Elisabetta Guiducci
e Maria del Conte ha visto la partecipazione di professionisti
affermati del mondo del teatro e del cinema, quali:
32
Maria Rita Barbera, costumista e scenografa, Nathalie
Giacobino, regista, Pepita Cianfoni, Lucilla Miarelli, Maristella
Ierullo, interpreti, Giulio Pezza truccatore, Alessio Pompei
acconciatore.
La manifestazione è stata resa possibile anche grazie al prestito
di materiali conservati al museo Boncompagni Ludovisi per le
arti decorative per gentile concessione della sua direttrice Maria
Stella Margozzi. La segreteria organizzativa è stata curata da
Monica Cecchetti. Tale manifestazione ha voluto anticipare n nei
temi e nelle immagini la grande mostra “L’ Officina del Glamour”
che si terrà all’interno della VIII settimana della cultura. Questa
esposizione, cui parteciperanno tutte le Direzioni Generali di
questo Dipartimento sarà l’occasione di approfondire e riflettere
sul Patrimonio Storico e artistico, cui appartengono anche abiti,
cartoline, mobili, oggetti decorativi, di un periodo storico
complesso ed articolato come quello dei primi del Novecento.
Si prevede la realizzazione de DVD che dà conto sia dell’evento
che della sua realizzazione.
Servizio III - Studi e Affari
Generali
Fiorenza Amicarelli (reggente)
Via di San Michele, 22
Tel. 06.58434282
fax 06.58434276
Email:
[email protected]
33
DIREZIONE GENERALE PER L’ARCHITETTURA E L’ARTE CONTEMPORANEE
Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici
La DARC - Direzione
Generale per l’Architettura
e l’Arte Contemporanee e
il MAXXI sono impegnati
a cura di Lorenza Bolelli
nella promozione di
sistemi avanzati di ricerca del “fare arte”. L’avvento dell’era
informatica ha portato con sé cambiamenti radicali del nostro
modo di pensare e di agire. Nel campo della ricerca artistica,
in particolare, Internet ha comportato una più rapida
trasformazione dei parametri estetici, già messi in crisi dal
movimento Dada. I lavori di net/web art sono spesso specchio
critico di questi cambiamenti. La scelta fatta dal MAXXI,
museo delle arti del XXI secolo, che a Roma sta costruendo la
sua sede architettonica ( progettata da Zaha Hadid) non è
casuale, infatti anche il cantiere rappresenta quanto altamente
tecnologico si sta realizzando in architettura. La scelta dei
curatori di creare e diffondere dei lavori in Rete dichiarandoli
opere d’arte ha già in sé una valenza culturale e politica. Alcuni
degli artisti sfruttano la potenzialità di Internet per creare
lavori in cui la componente critica nei confronti del sistema e
l’elemento destabilizzante sono centrali.
Le opere net/web nate unicamente per Internet, superano i
tradizionali confini spazio-temporali per esistere unicamente
nella dimensione virtuale.
Il progetto Net Web Art consiste in un ciclo di eventi, incontri,
dimostrazioni, laboratori, su tutte quelle forme d’arte che
utilizzano Internet come strumento d’espressione creativa.
L’iniziativa inaugurata per le postazioni Internet del MAXXI con
Net Archives: i pionieri del net (17 marzo – 8 maggio 2005),
dedicato alla storia della Net Web Art ed ai suoi protagonisti, è
proseguita con Net Archives: contenuti e forme (1 giugno – 18
settembre 2005). Gli aggiornamenti al programma delle
iniziative e i testi introduttivi alla Net Web Art sono disponibili
sul sito della DARC – Direzione generale per l’architettura e l’arte
contemporanee: www.darc.beniculturali.it
NET WEB ART
Net Archives: tempo e
spazio nell’arte in rete
I progetti presentati nell’edizione di ottobre sono:
Fred Forest, Images-Mémorie, 2005
http://fredforest.ina.fr/
L’opera, realizzata in collaborazione con l'INA-Institute National
de l’Audiovisuel, indaga il patrimonio collettivo contenuto nella
Rete e permette di "creare" dei ritratti-robot composti dalla
sovrapposizione di più volti.
34
Han Hooggerbrugge e The Wiggle, Flow, 2002
http://media.ebaumsworld.com/flow.swf
In Flow un ascensore si muove nello spazio virtuale. Le
immagini in sequenza abitate da figure animate fanno
riferimento alla condizione umana e alla percezione dello spazio
e del tempo.
Eduardo Kac, IO, 1990
http://ekac.org/io.wrl
In IO le lettere definiscono uno spazio immaginario costruito dal
movimento delle lettere “I” e “O” che, con l’interazione dei
navigatori, si avvicinano e si allontanano dallo schermo
ruotando in diverse direzioni.
Golan Levin e Casey Reas, Dakadaka, 1999
http://www.flong.com/dakadaka/dakadaka.html
Dakadaka è un progetto interattivo che esplora la scrittura come
azione spaziale. Composizioni visive astratte e dinamiche
prendono forma dalle lettere digitate sulla tastiera del computer.
Gary Simmons, Wake, 2000
a project commissioned by Dia Art Foundation for its series of
artists’ web projects, http://www.diacenter.org/simmons/
Wake è un progetto legato alla frammentarietà della memoria.
Dettagli di spazi si rivelano al navigatore che scorre il mouse
sullo schermo.
Tamás Waliczky, Annamaria’s Motion, 2002
http://www.waliczky.com/pages/Annamarias_motion/Waliczky_
Annamarias_motion.htm
Annamaria’s Motion pone l’accento sul legame tra tempo e
movimento. Al click del navigatore la silhouette comincia a
danzare. Pagine web scaricate casualmente da internet.
Ufficio di Direzione
comunicazione e marketing
Responsabile: Lorenza Bolelli
Via di San Michele, 22
Tel. 06/58434850
Fax 06.58434856
00153 Roma
MAXXI – MUSEO NAZIONALE
DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 2
00196 Roma
Tel. 06.3210181 - Fax
06.32101829
www.darc.beniculturali.it
in collaborazione con
Fondazione Rosselli
35
DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI
Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari
Il portale ARCHIVI (http://archivi.
beniculturali.it) gestito dalla
Direzione Generale per gli
Archivi, in linea dal 1997,
fornisce
informazioni
a cura di Pierluigi Feliciati
sull'amministrazione
degli
Archivi di Stato italiani, costituisce il portale di accesso ai siti degli
istituti che operano sul territorio nazionale e offre numerosi servizi
on line. Una finestra centrale è dedicata alle novità legislative, a
quelle del sito e alle iniziative o alle informazioni del settore.
Un’area del sito permette l’accesso alla banca dati Anagrafica,
aggiornata dagli istituti stessi, che fornisce le informazioni di
base sui 144 Archivi e Sezioni di Archivi di Stato e delle 19
Soprintendenze che operano sul territorio nazionale. Normativa
è la banca dati che offre i testi completi di più di 400
disposizioni, vigenti e non, in materia di archivi e documenti
emanate a partire dal 1860 fino alle più recenti norme in materia
di documenti digitali. Un particolare servizio del portale è la
Biblioteca digitale che offre materiali di studio utili alla
conoscenza della storia degli archivi. I testi sono consultabili e
scaricabili liberamente. Da questa sezione è anche possibile
accedere alle schede aggiornate delle pubblicazioni degli Archivi
di Stato. Rinvii, infine, è il portale italiano di accesso a centinaia
di pagine e di siti di argomento archivistico sulla rete mondiale,
attraverso una ricerca guidata oppure con un motore di ricerca.
La Comunicazione
attraverso i sistemi
informativi degli
archivi di Stato
Il Sistema Informativo degli Archivi di Stato
(http://www.archivi-sias.it) è una piattaforma software basata
su tecnologie avanzate per la descrizione qualitativa e
quantitativa, la gestione e la fruizione dei fondi archivistici e
degli inventari degli Archivi di Stato italiani. Gli obiettivi sono
molteplici:
• la comunicazione agli utenti Web delle informazioni sul
patrimonio documentario conservato negli Archivi di Stato, tra
i più ricchi e importanti del mondo;
• la costruzione di un sistema informativo con funzionalità
gestionali a livello centrale e periferico, che razionalizzi
l’impiego delle risorse umane ed eviti la reiterazione dei dati.
Le informazioni sui complessi documentari conservati presso
gli Archivi e le Sezioni di Archivio di Stato, vale a dire quelle su
qualità e consistenza dei fondi, sugli strumenti di ricerca a
disposizione e sui soggetti produttori delle carte, costituiscono
il centro del sistema. A questa dorsale informativa, comune a
tutti gli Archivi di Stato, sono collegate risorse più analitiche:
36
data-base descrittivi di specifiche serie documentarie,
riproduzioni di inventari su supporto tradizionale, copie digitali
dei singoli documenti. È in corso attualmente una campagna di
inventariazione dei fondi relativi ai documenti più antichi in
pergamena. Gli utenti web possono conoscere le informazioni
sul patrimonio conservato, avere accesso agli strumenti di
ricerca, effettuare selezioni e salvare i propri percorsi di ricerca,
scaricare riproduzioni digitali e stabilire per via telematica
contatti diretti con gli Istituti di conservazione, per richiedere
informazioni generali, ricerche e consulenze.
La Guida generale degli Archivi di Stato italiani
(http://www.maas.ccr.it) presenta la trasposizione in una banca
dati consultabile dal 2000 in internet di un'opera imponente di
raccolta e normalizzazione di informazioni sui fondi conservati
negli Archivi di Stato, pubblicata in 4 volumi tra il 1981 e il 1994,
al termine di un'elaborazione avviata nel 1969. La nuova versione
in formato XML, che potenzia le modalità di navigazione e ricerca,
è destinata ad accogliere gli aggiornamenti e la descrizione
separata delle magistrature che hanno prodotto gli atti.
Il Sistema informativo unificato per le Soprintendenze
archivistiche SIUSA è un progetto di piattaforma software per
la descrizione qualitativa e quantitativa, la gestione e la fruizione
del patrimonio archivistico vigilato ed è stato realizzato a partire
dalla fine degli anni Novanta sulla base delle esperienze
compiute dall'Amministrazione archivistica e dagli enti locali,
ed ha già recuperato importanti basi di dati raccolte con
precedenti progetti.
È ora intenzione dell’Amministrazione valutare la possibilità di
convogliare le molteplici esigenze emerse e le esperienze
maturate, operanti nel territorio, all’interno di un Sistema
Archivistico Nazionale (SAN), inteso come insieme coordinato
di sistemi, procedure, risorse organizzative e informative
finalizzate alle attività di descrizione, gestione, fruizione e
valorizzazione del patrimonio archivistico nazionale. Obiettivo
precipuo del SAN (del quale è in corso di rilascio lo studio di
fattibilità) sarà l’armonizzazione, il coordinamento e la
normalizzazione (a partire dagli standard internazionali ISAD (G)
e ISAAR (CPF) delle attività di descrizione e di promozione
dell’accesso on-line al patrimonio archivistico nazionale,
riconducendo, in tal senso, a “sistema unitario” le attività
condotte sinora dagli Archivi di Stato, dalle Soprintendenze
Archivistiche e da altri soggetti, pubblici e privati.
37
Coordinatore:
Mauro Tosti Croce
Via Gaeta, 8
00185 Roma
Tel. 06.4969928
Fax 06.4882358
[email protected]
DIREZIONE GENERALE PER I BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI
Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari
La Direzione Generale per i Beni
Internet Culturale
Librari e gli Istituti Culturali
a cura di Annamaria
Torroncelli
(DGBLIC) del Ministero per i Beni e le
Attività
Culturali
(MiBAC)
ha
promosso negli ultimi anni alcuni
programmi, di seguito illustrati, volti alla valorizzazione del patrimonio
culturale posseduto dalle Biblioteche pubbliche statali e dagli Istituti
Culturali e realizzati attraverso l’uso delle più avanzate tecnologie
informatiche e telematiche.
Internet Culturale
Il portale è il risultato del primo anno di realizzazione del progetto “La
Biblioteca Digitale Italiana e il Network Turistico Culturale
(BDI&NTC) ”, approvato e cofinanziato dal Comitato dei Ministri per
la Società dell’Informazione nel marzo del 2003.
Il portale offre un sistema di accesso integrato alle risorse
tradizionali e digitali delle biblioteche e delle altre istituzioni
culturali italiane, promuove e valorizza la conoscenza e la fruibilità
del patrimonio turistico-culturale sia a livello nazionale che
internazionale, sia in italiano che in inglese.
Attraverso il portale, è possibile effettuare non solo ricerche
bibliografiche, ma anche visualizzare testi ed immagini in formato
digitale. Inoltre, si può accedere a mostre e percorsi web creati
dalle istituzioni aderenti al Network: ricostruzioni della vita dei più
importanti scrittori, musicisti e artisti italiani attraverso i
manoscritti ed altri documenti; percorsi turistico-culturali
attaverso
l’Italia
della
memoria;
ipertesti
e
percorsi
tridimensionali.
Internet
Culturale
propone
anche
Italia
Pianeta
Libro
(www.ilpianetalibro.it), un osservatorio on-line sull’editoria e sulla
lettura in Italia che si articola in una serie di cataloghi e di mappe di
orientamento ipertestuali su case editrici, riviste di cultura, istituzioni
e associazioni dell’Italia del libro, e sulle loro iniziative.
Il portale rappresenta infine il punto di accesso privilegiato a tutte le
informazioni relative al settore dei Beni Librari e degli Istituti Culturali:
eventi, iniziative, progetti di digitalizzazione, seminari, ricerche.
La rete del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)
È stata realizzata a partire dal 1992 sulla base di un protocollo d’intesa
sottoscritto dal MiBAC, dal Ministero dell’Università e della Ricerca
Scientifica e Tecnologica e dal coordinamento delle Regioni. Alla rete
aderiscono 2400 biblioteche distribuite in 57 poli che promuovono
servizi di livello nazionale (catalogazione partecipata e prestito
38
interbibliotecario) e di livello territoriale (politiche degli acquisti,
prestito locale, informazione bibliografica, ecc.).
L’OPAC (Online Public Access Catalogue) della rete del SBN è attivo
dal 1997 ed offre l’accesso ad otto milioni e mezzo di record
bibliografici, distribuiti su differenti basi dati, quali il libro moderno, il
libro antico, i documenti musicali manoscritti e a stampa, le edizioni
italiane del Cinquecento, i manoscritti, ecc.
Le banche dati localizzano complessivamente oltre 22 milioni di
documenti posseduti dalle biblioteche che aderiscono alla rete e
registrano un incremento annuo di circa 2 milioni di record. Oggi il
servizio OPAC registra circa 100 milioni di accessi annui.
Biblioteca Digitale Italiana (BDI) – Nel 2001 è stato varato un nuovo
programma con l’obiettivo di promuovere e coordinare le attività di
digitalizzazione del patrimonio posseduto dalle biblioteche italiane e
dalle istituzioni culturali.
Nel corso dei quattro anni di attività sono stati realizzati i seguenti
progetti:
• Cataloghi storici delle biblioteche: digitalizzazione in formato
immagine di 200 cataloghi storici, a volume e a schede, di 32
biblioteche pubbliche italiane per un totale di circa 6 milioni di schede
disponibili in rete nell’ambito del portale Internet Culturale.
• Documenti musicali: progetti riguardanti la digitalizzazione in
formato immagine del patrimonio musicale manoscritto presente
non solo presso le biblioteche pubbliche statali, ma anche presso i
conservatori di musica, le accademie, le biblioteche comunali e gli
archivi storici, per un totale di circa 2 milioni di scansioni e 230.000
documenti sonori.
• Pubblicazioni periodiche: digitalizzazione in formato immagine delle
70 riviste storiche preunitarie possedute dalla Biblioteca Nazionale
Centrale di Roma, dalla Biblioteca di Storia Moderna e
Contemporanea di Roma e dall’Universitaria di Pisa (410.000
pagine).
• Biblioteca Italiana: digitalizzazione in formato testo di 1.800 opere
della letteratura italiana, dalle origini al ’900, operata dal
Dipartimento di Italianistica dell’Università degli Studi “La Sapienza”
di Roma.
• Biblioteca Galileiana: tutti gli scritti di Galileo, dagli autografi alle
stampe, e relativa bibliografia digitalizzata nell’ambito del progetto
“Galileoteca: archivi digitali integrati di risorse galileiane”
dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze.
Coordinatore:
Annamaria Torroncelli
Via Michele Mercati, 4
00197 Roma
Tel. 06.3216779
fax 06.3216437
[email protected]
39
SERVIZIO II – DIRITTO D’AUTORE, OSSERVATORIO DELLO SPETTACOLO. RACCORDO ATTIVITÀ ISTITUZIONALI
Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport
Progetti culturali
integrati nella strategia
di comunicazione
a cura di Patrizia Micoli
Il
Dipartimento
Spettacolo
e
per
lo
lo
Sport
promuove Progetti Culturali, in
armonia e in coordinamento
con le Direzioni Generali per il
Cinema e per lo Spettacolo dal Vivo e lo Sport. Al fine di tutelare e rendere
fruibile al grande pubblico il ricco patrimonio documentario, iconografico e
bibliografico, correlato alle Attività Culturali, nel corso del 2005 ha realizzato
alcuni significativi progetti culturali integrati. Fra questi, in occasione del
Com.P.A. di Bologna, presenta al pubblico il Video “Eventi promossi a Roma
dal Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport” in occasione della VII
Settimana della Cultura, il Volume “Sabato, Domenica e Lunedì. Eduardo
De Filippo: teatro, vita, copione e palcoscenico”. Inoltre annuncia, in
anteprima, la realizzazione del progetto, in fase di elaborazione, per celebrare
la “Giornata mondiale dell’alimentazione”.
La Direzione Generale per il Cinema, in collaborazione con Cinecittà Holding,
presenta “Sportello Cinema, Lo Sportello on-line per le imprese
cinematografiche” e il “Rapporto sul mercato cinematografico italiano 20002004 – Dati e tendenze dell’Industria cinematografica italiana dell’ultimo
quinquennio”.
Eventi promossi a Roma dal Dipartimento per lo Spettacolo
e lo Sport
Il Video, realizzato su supporto dvd, presenta una sintesi delle
manifestazioni organizzate in occasione della VII Settimana della Cultura
(16-22 maggio 2005) e lo spettacolo di Danza realizzato in Onore di
Giovanni Paolo II, nell’unica e suggestiva cornice del Colosseo.
È la prima volta che il Dipartimento racchiude in un patrimonio digitale gli
spettacoli promossi in occasione della Settimana della Cultura,
l’appuntamento annuale promosso dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali che si propone di rendere i cittadini maggiormente partecipi
all’arte e alla cultura. Il dvd, che ripropone i momenti salienti di un percorso
variegato e insieme omogeneo, documenta gli eventi realizzati
permettendone la fruizione ad un pubblico più ampio, attraverso una
testimonianza preziosa, anche perché destinata a durare nel tempo.
Un itinerario che parte dal teatro di Eduardo De Filippo, rievocato dagli attori
storici delle sue commedie, che lo hanno ricordato recitando brevi
monologhi o raccontando significativi, divertenti aneddoti della loro vita
con il maestro, in occasione della presentazione del volume a lui dedicato.
Il percorso prosegue con il singolare recital teatrale di Enzo Moscato, un
napoletano del dopo-Eduardo, con una potenza ugualmente dirompente e
lungimirante e con alcuni divertenti “spezzoni” della commedia teatrale
“Uscita d’Emergenza”, con Antonello Avallone e Mimmo La Rana. Il dvd
dà spazio anche alla musica: dalla lirica, rappresentata dalla soprano
40
Giovanna Manci, con immagini del concerto inedito che ha posto a
confronto l’opera di Vincenzo Bellini e di Richard Wagner e dal concerto
della pianista Chiara Bertoglio, con musiche di Alfredo Casella, tenuto in
occasione della donazione dell’acquerello “I due cavalli nel bosco” di
Giorgio De Chirico, da parte del Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport
alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Lo spettacolo di Danza in onore di Giovanni Paolo II, con la Direzione
artistica del Maestro Renato Greco, eseguito nella prestigiosa, suggestiva
cornice dell’Anfiteatro Flavio, è riproposto interamente. Con la danza a due
sulle note del “Magnificat”, con musiche di Monsignor Marco Frisina e
voce di Mina, e la Dance Opera “Odysseus”, il Ministero per i Beni e le
Attività Culturali ha voluto rendere omaggio a Karol Wojtyla, il Padre che
ha viaggiato in tutto il mondo e ha parlato ai suoi figli. “Odysseus” è infatti
la storia del viaggio dell’uomo, della ricerca dell’essenza e del germe della
vita: la famiglia, nonché delle proprie radici: la patria. È qualcosa più di un
musical, è una metafora della vita, raccontata attraverso il connubio di tutte
le forme espressive dello spettacolo.
Sabato, Domenica e Lunedì. Eduardo De Filippo: teatro, vita,
copione e palcoscenico
Il Volume costituisce un altro esempio di patrimonio correlato alle attività
culturali, nella fattispecie il teatro, che vengono rese fruibili per un più vasto
pubblico; viene proposto in un cofanetto, che, oltre a contenere il libro
arricchito da un ragionato corredo di immagini e da un prezioso
audiovisivo, propone le riproduzioni delle locandine degli spettacoli di
Eduardo al Teatro Eliseo.
Il Volume è stato promosso e realizzato dal Dipartimento, in collaborazione
con il Centro Teatro Ateneo dell’università “La Sapienza” e con il Teatro
Eliseo, e raccoglie gli atti del Convegno sul tema, tenuto a Roma
all’Università degli Sudi “La Sapienza”, nel 2001, e durato un sabato, una
domenica e un lunedì. Nei tre giorni si sono alternati più di quaranta amici,
attori, registi, scrittori, studiosi, testimoni dell’arte e della vita di uno dei più
grandi uomini di teatro del Novecento. Il risultato è un ritratto corale, fatto
di punte di approfondimento specialistico, di ricordi, di nostalgie per
l’assenza, di coscienza della immortalità di un’arte che nasce “prima nel
cuore e poi nel cervello”. Diversi punti di vista per tracciare un profilo
quanto mai ricco di possibili evocazioni e stimoli.
Spettacolo e Scienza
dell’Alimentazione
per
la
Giornata
Mondiale
Si segnala infine il progetto, in fase di elaborazione, che intende porre in
particolare risalto il ruolo socio-culturale rivestito dal cinema, relativamente
al tema scelto quest’anno per celebrare la Giornata mondiale
dell’alimentazione, Agricoltura e dialogo interculturale. Il Dipartimento per
41
lo Spettacolo e lo Sport infatti realizzerà un evento, il 1° dicembre 2005, a
Roma, nella sede della Società Geografica Italiana, per valorizzare il ruolo
delle attività culturali nella lotta al problema della fame nel mondo. La
manifestazione prevede la partecipazione delle più alte cariche istituzionali,
di una significativa rappresentanza del mondo scolastico, della ricerca
scientifica e degli organismi preposti alla produzione e al consumo
alimentare.
Il prossimo 22 novembre, nel corso di un’apposita conferenza stampa, il
Vice Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Onorevole Antonio
Martusciello, illustrerà le attività previste dal Dipartimento per celebrare la
Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Per informazioni e aggiornamenti: www.beniculturali.it
Servizio II - Diritto d’Autore,
Osservatorio dello Spettacolo
Raccordo attività istituzionali
Dirigente: Nicola Macrì
Coordinatore:
Patrizia Micoli
Via della Ferratella in Laterano, 51
00184 Roma
Tel 06 77321
Fax 06 7732656
42
DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA
Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport
Il decreto legislativo 28/2004 ha
Sportello Cinema
rinnovato
a cura di Patrizia Micoli
e Francesca Moglia
disposizioni sulla cinematografia
profondamente
le
con l’obiettivo, tra l’altro, di
modernizzare
i
procedimenti
amministrativi del settore mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie. La
Direzione Generale per il Cinema in collaborazione con Cinecittà Holding,
la società di cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali è azionista di
riferimento, ha in corso la realizzazione di uno sportello per le imprese
cinematografiche di produzione, distribuzione, esportazione, esercizio e
industrie tecniche che consentirà alle stesse di svolgere gradualmente tutti
gli adempimenti amministrativi previsti dalla legge e al Ministero di
raccogliere e gestire le informazioni in formato elettronico. Ciò consentirà
agli uffici di introdurre concreti processi di work-flow e di incrementare la
trasparenza dei procedimenti. Si potrà realizzare un sistema di supporto
alle decisioni delle Commissioni e, in prospettiva, si integreranno nel
sistema gli altri soggetti istituzionali del settore cinema, la SIAE e la Sezione
credito cinematografico della Banca Nazionale del lavoro che gestisce i
fondi pubblici destinati al cinema.
Il Sistema, nel suo insieme, consentirà alla Direzione Generale per il
Cinema di poter gestire, dal 1° gennaio 2006, in modo strutturato ed
informatizzato, mediante l’utilizzo di una infrastruttura comune e sicura
quale l’Enterprise Portal di Cinecittà Holding, le domande che le imprese
cinematografiche inviano alla direzione tramite lo sportello delle imprese,
pubblicato come appendice del sito internet della Direzione stessa
(www.cinema.beniculturali.it/cinema.html).
Inoltre esso si pone come la costituzione di un sistema integrato tra le
necessità della D.G. Cinema e l’Osservatorio di Cinecittà Holding, in quanto
essi potranno condividere alcune informazioni in tempo reale essendo esse
disponibili sullo stesso archivio fisico. Per tale motivo e per opportunità di
integrazione con lo sportello delle imprese, il tutto sarà realizzato in
tecnologia WEB. Questa impostazione realizzativa iniziale consentirà di
evolvere il sistema, in sviluppi successivi da definire, verso un utilizzo
aperto ad altre tipologie di utenza e ad altri processi. A tendere l'idea è
quella di far evolvere il Sistema, verso la forma di un Enterprise Portal che
supporti i vari processi presenti all’interno della catena del valore del
Mercato Cinematografico.
Coordinatore:
Ugo Baistrocchi
Via della Ferratella in Laterano, 51
00184 Roma
Tel 06 77321
Fax 06 7732656
43
DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA
Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport
Rapporto sul mercato
cinematografico italiano
(2000-2004)
a cura di Patrizia Micoli
e Francesca Moglia
Il Rapporto, il primo prodotto
dall'Osservatorio
Italiano
dell'Audiovisivo creato da
Cinecittà Holding, è stato
realizzato in stretto legame
con la Direzione Generale per
il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Cataloga e
informatizza i dati ministeriali accanto a quelli Siae e di tutte le altre fonti
autorevoli, tra cui Cinetel, Media Salles, Univideo, Nielsen-Agb Italia,
Infocamere, Istat.
Il gruppo pubblico, con questo rapporto (un volume, nella versione
cartacea, di 170 pagine) mette a disposizione di tutti una fotografia
finalmente chiara e attendibile della situazione cinematografica italiana. Si
tratta di un’iniziativa che ha come obiettivo quello di favorire la trasparenza
in un settore di attività della pubblica amministrazione che, anche per la sua
complessità, risulta oscuro per i cittadini ma anche per le stesse imprese.
Otto i capitoli affrontati: Film in sala, Produzione cinematografica italiana,
Distribuzione, Sale, Imprese, Home video, Film in tv e Panorama
internazionale. Tanti i dati, le tabelle e i grafici contenuti nel Rapporto, che
diverrà annuale a partire dalla primavera 2006, allargando il proprio
orizzonte anche verso pay-tv e cinema on-line. Tra breve sarà possibile
consultarlo sul sito www.cinecitta.com.
Dal "Rapporto 2000-2004", emerge un ritratto a luci e ombre del nostro
cinema negli ultimi 5 anni, meno drammatico di quanto si potesse
prevedere. Poche sale, ma meglio sfruttate. Produzione italiana che tiene,
ma affollata su poche settimane e poche città. Minore invadenza Usa, ma
fatica dei produttori privati poco integrati con la distribuzione e la
programmazione tv. Prezzi produttivi alle stelle e fatica del biglietto di sala
nel confronto col film noleggiato. Infatti il mercato domestico è ormai
lanciatissimo in Italia. Il numero di biglietti venduti nelle sale è cresciuto nel
quinquennio dell'11,6% (116 milioni di biglietti), ma scende il numero di
nuovi film presentati: da 435 del 2000 a 392 del 2004. L'incasso è volato
verso i 660 milioni di euro del 2004, anche se nel frattempo l'homevideo
ha avuto un'impennata ben maggiore con un fatturato di 945 milioni di
euro nel 2004 e +53% nel quinquennio. Vi è una progressiva perdita di
quota di mercato italiano dei film Usa, dal 66 al 59%. La perdita è in parte
legata al minor numero di titoli, in parte fittizia, dovuta cioè a fenomeni
come “Il Signore degli anelli”, leader ai botteghini, targato Nuova Zelanda.
La quota del film italiano oscilla in questi anni tra il 19 e il 23%.
Coordinatore:
Ugo Baistrocchi
Sono ben 2.323 le imprese studiate, di cui 1715 esercenti di sale: gli
Via della Ferratella in Laterano, 51
00184 Roma
Tel 06 77321
Fax 06 7732656
alle 2.496 di 5 anni fa, ma lontani dalla capillarità della Francia. Se circa 40
schermi attivi per più di 120 giorni l'anno sono 3.171, in crescita rispetto
sono gli operatori attivi della distribuzione, oltre il 55% degli incassi va in
realtà a soli 4 gruppi.
44
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo
La Direzione Regionale per i
Progetti di comunicazione
Beni
a cura di Paola Carfagnini
Paesaggistici dell’Abruzzo,
Culturali
e
consapevole dell’importanza
della comunicazione quale strumento per conseguire efficienza ed
efficacia nella Pubblica Amministrazione, mira a raggiungere
standard di qualità per offrire, attraverso l’uso delle nuove tecnologie
informatiche, i propri servizi inerenti l’offerta culturale nella Regione.
Sono in corso di definizione alcuni progetti fra cui la realizzazione del
portale WEB della Direzione Regionale che prevede l’accesso, da
parte dell’utenza, a tutte le iniziative culturali nella Regione ed alle
informazioni relative alle attività istituzionali svolte dalla Direzione
Regionale stessa e dalle Soprintendenze di settore.
A cura della Soprintendenza al Patrimonio storico, artistico ed
etnoantropologico dell’Abruzzo è stato realizzato il Progetto
Reference Abruzzo.
Il progetto, finalizzato alla condivisione delle risorse ed alla
cooperazione in rete, prende le mosse dalle applicazioni per il
networking e la formazione sul lavoro, realizzate nell’ambito del
rinnovato sistema informativo della Soprintendenza per il Patrimonio
Storico Artistico ed Etnoantropologico per l’Abruzzo e dalla
realizzazione della sua infrastruttura tecnologica interna, in sintonia
con lo sviluppo delle tecnologie della informazione e della
comunicazione. Alla base dell’intero progetto è la riconosciuta
necessità
di
sviluppare
la
comunicazione
contenendo
contemporaneamente i costi, sia per il raggiungimento degli obiettivi
prefissati nell’ambito di un’attività volta alla valorizzazione del
patrimonio culturale, sia per garantire quel principio di trasparenza
nella gestione complessiva di un istituto pubblico, come una
Soprintendenza, cui è demandata la tutela dei beni di interesse storicoartistico capillarmente diffusi nella regione Abruzzo.
Il potenziamento delle tecnologie informatiche, delle telecomunicazioni
e dei media offrono infatti la possibilità di ampliare l’ambito dei fruitori
all’informazione, alla conoscenza ed alla comprensione del cospicuo
patrimonio culturale, con evidenti positive ripercussioni anche sulla sua
salvaguardia, dal momento che i primi soggetti attuatori di una
concreta ed efficace politica tesa alla tutela del patrimonio sono da
considerare i cittadini stessi, legittimi detentori e fruitori.
Al fine di conseguire risultati qualitativamente apprezzabili, nella prima
fase ha preso avvio un’analisi esaustiva dei bisogni di innovazione,
sulla cui base si sono quindi indirizzate le risorse necessarie per
sviluppare le tecnologie idonee alle esigenze determinate. Il progetto
Reference Abruzzo si uniforma, inoltre, alle direttive emanate in sede
45
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo
governativa per sostenere la diffusione e l’implementazione
dell’innovazione tecnologica nell’intero apparato pubblico.
L’ipotesi di lavoro che è derivata da queste generali seppur essenziali
riflessioni, ha guidato la formulazione del progetto, che ha ottenuto i
primi finanziamenti con la Programmazione Ordinaria triennale 200305 ed è attualmente in corso di realizzazione. La fase progettuale ha
richiesto una riorganizzazione delle conoscenze, nonché un preventivo
e dettagliato studio dei processi di lavoro attuati nella Soprintendenza
per il PSAE, tra l’altro di recente istituzione, che si è andato
necessariamente intersecando con l’organizzazione amministrativa e
tecnica di un Istituto che ha acquisito solo nel 2002 la propria
autonomia nel settore di competenza.
Gli obiettivi sono mirati a campi di applicazione diversi e determinati
dalle funzioni e dai servizi svolti nei vari settori della struttura: quattro
musei statali (Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila, Museo Nazionale
di Arte Sacra a Celano, Casa natale di Gabriele d’Annunzio, Basilica di
S. Clemente a Casauria), il Catalogo, il Deposito delle opere d’arte, la
Sezione preposta alla tutela del territorio, la Biblioteca, l’Archivio
fotografico, l’Ufficio Attività Didattiche, il Servizio per la Produzione
Audiovisivi, l’Ufficio Mostre, l’Ufficio Promozione e Comunicazione, gli
Uffici amministrativi, le Sedi Operative dislocate sul territorio.
Detta struttura prevede, in sintesi, la comunicazione in rete tra i vari
servizi interni con i Gruppi di lavoro periferici, oltre che con le varie
realtà nazionali e internazionali con cui la Soprintendenza è in contatto
sia ordinariamente che in momenti di eccellenza (come convegni,
manifestazioni, progetti), per lo sviluppo delle sue diverse attività. Le
scelte che qualificano il progetto Reference Abruzzo si fondano tutte
sulla possibilità di modulare progressivamente con il personale stesso
degli uffici la piattaforma di partenza, dotandosi in tal senso di
tecnologie di supporto open source – secondo le linee raccomandate
dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e dal MiBAC stesso –
coinvolgendo professionisti abruzzesi e con il supporto di referenti
dell’università e della ricerca.
Il complesso di applicazioni web che configurano la Lan della
Soprintendenza in una rete internet-intranet prevedono attività di
amministrazione e d’uso che presuppongono una pratica comune per
l’omogeneizzazione delle procedure, la ottimizzazione dei processi, la
messa a regime degli standard.
Alla base della nuova strategia di comunicazione, tesa ad offrire
sempre più servizi all’utenza, è l’attuazione di un sito web
(psaelaquila.it) dinamico, in cui visitatori con interessi comuni
possono discutere insieme, formando una comunity online. Il sito,
realizzato anch’esso con impiego di tecnologie open source, consente
infatti un’amministrazione autonoma con aggiornamento continuo, la
46
visualizzazione di indici con centinaia di articoli, l’uso di un motore di
ricerca interno, mailing list, area FAQ, nonché la gestione di statistiche
e materiale multimediale.
Nell’ambito dell’attività istituzionale di una Soprintendenza per il PSAE,
che coordina e gestisce tutte le attività di valorizzazione e tutela del
patrimonio di interesse storico artistico ed etnoantropologico, riveste
un ruolo essenziale l’attività svolta all’interno delle strutture museali;
da ciò la consapevolezza di quanto sia importante offrire al numeroso
e vario pubblico che frequenta queste strutture, strumenti didattici
adeguati alle mutate esigenze del nostro contesto sociale. Tale
bisogno nasce dalla convinzione che un museo rappresenta un luogo
deputato alla crescita culturale oltre che alla conoscenza, nel caso
specifico, della produzione artistica più significativa di un determinato
ambito territoriale. Il Reference Abruzzo, in questo campo, consente
di disporre di uno strumento atto a favorire la divulgazione delle
informazioni tramite un colloquio costante con il pubblico. Vengono
pertanto fornite sia indicazioni generali (quali orari, costi, servizi
didattici offerti, visite guidate), sia banche dati relative alle opere
esposte o custodite nei depositi, o itinerari consigliati per una puntuale
conoscenza di luoghi particolarmente interessanti. Fondamentali
saranno gli accessi a tutti i servizi strettamente legati alla conoscenza,
quali gli Archivi storico, fotografico, il catalogo, la biblioteca, tramite
i quali saranno messe a disposizione le competenze scientifiche del
personale addetto per consulenze ed eventuali ricerche approfondite,
anche in collegamento con Istituti scolastici, raccolte di Enti locali e di
interesse locale, Associazioni ed Istituzioni.
Un ampio spazio non potrà non essere concesso alla divulgazione delle
iniziative intraprese con le campagne di restauro condotte annualmente
dalla Soprintendenza, prevedendo, eventualmente, l’illustrazione
puntuale dell’attività espletata in cantieri particolarmente significativi.
La crescita del numero di utenti che avranno accesso alla rete,
unitamente al decrescere dei costi connessi alle nuove tecnologie e
alle telecomunicazioni, saranno i due elementi di massimo impatto
sull’evoluzione dell’industria dell’informazione, con scenari futuri in
cui gli utenti saranno per definizione “remoti”. Si riproporrà, di volta
in volta rinnovato, un obiettivo riconosciuto: raggiungere un’utenza
sempre più vasta fornendo al tempo stesso il più completo dei servizi.
La completezza sembra essere definita dai seguenti elementi: quantità,
qualità, interattività e adeguamento alle esigenze del singolo. Si tratta
di caratteristiche non nuove, ben note a chi lavora sul reference, e
tuttavia soggette al necessario confronto con i tempi. Riteniamo
grande opportunità quella di costruire un valore aggiunto che
consenta al complesso “museo-beni da tutelare e valorizzare” di
acquisire quella visibilità che spesso è un obiettivo mancato. Le nuove
47
tecnologie digitali applicate al networking potranno senza alcun
dubbio dare nuovo slancio ai Musei Nazionali ed alla loro attività verso
un pubblico, in prima battuta, remoto e in un secondo tempo presente
fisicamente nelle Sale delle collezioni recentemente riorganizzate con
un nuovo allestimento.
Attraverso il servizio diretto lo staff del museo fornisce agli utenti
l’informazione richiesta e tale servizio si esplica prevalentemente
rispondendo a domande per telefono, di persona o via posta
(elettronica o tradizionale). Fanno parte del servizio di reference diretto
anche l’assistenza per approfondimenti e ricerche bibliografiche in
locale e in Internet, nonchè l’attività di istruzione e di assistenza
all’utenza nell’utilizzo delle risorse del museo.
L’attività definita servizio indiretto, invece, comprende la preparazione
di strumenti (come repertori iconografici, bibliografici e multimediali)
atti a favorire l’accesso alle collezioni, la selezione e l’ordine dei
materiali, la costruzione di virtual reference desk. Il personale che si
occupa delle attività di reference, in collaborazione con gli addetti alla
didattica, potrà preparare materiale da distribuire ai visitatori, quali
brochure, guide, programmi, possibilmente in forma e su supporto
digitale; alcune di queste attività si possono considerare preparatorie
del reference diretto, altre sono compiute in sé, in quanto nascono
dalla conoscenza acquisita dell’utenza da servire e progettano
transazioni solo virtualmente dirette. Il risultato, nel tempo, sarà una
guida al Museo,organismo sempre in crescita e mutevole, perché
verrà continuamente alimentato dalle domande dei visitatori e dalle
risposte degli storici dell’arte. In futuro, durante una visita, di fronte a
certi reperti, il visitatore attraverso il tabletpc che ha avuto in dotazione
all’inizio del percorso, potrà porre domande al tutor che gli è stato
assegnato per la visita, il quale – anche dalla sua scrivania – gli
risponderà in diretta pubblicando immediatamente la risposta nella
conferenza di quella visita o in differita inviando ad un indirizzo di
posta elettronica indicato dal visitatore – registrato come utente –
informazioni anche circostanziate (documenti, link, immagini) ] Tutto
Coordinatore regionale:
Paola Carfagnini
quello che verrà prodotto sarà naturalmente pubblico e andrà ad
Via Portici di San Bernardino, 3
67100 L’Aquila
tel. 0862.487248
0862.487242
fax. 0862.420882
L’intera iniziativa dovrà essere necessariamente attuata con gradualità,
con il contributo di:
Soprintendenza per il
patrimonio storico, artistico
ed etnoantropologico
dell’Abruzzo
Soprintendente:
Anna Imponente
Lo strumento presenta, infine, caratteristiche di flessibilità, di
arricchire la guida del Museo.
dal momento che si dovranno gestire e mettere a disposizione
informazioni eterogenee (testi, dati, foto, disegni…), incrementando
con il tempo il livello di completezza del messaggio.
implementabilità, di modellabilità ad una realtà in evoluzione,
salvaguardando nel contempo quei principi di semplicità di utilizzo delle
funzionalità disponibili e dei livelli di riservatezza e sicurezza adeguati al
contesto in esame.
48
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata
Il patrimonio culturale
della Basilicata: valorizzazione
e comunicazione
a cura di Elvira Pica
In
l’esigenza
Basilicata
di
comunicazione delle
attività svolte sul
territorio a tutela e
salvaguardia dei beni culturali costituisce un momento dinamico di
incontro fra l’esperienza di chi opera nel settore e i cittadini, nella
consapevolezza che il rapporto con il patrimonio culturale porta al
riconoscimento, da parte del cittadino, della propria identità culturale
come valore da vivere, condividere, rispettare.
L’intensa attività di valorizzazione si rivolge, quindi, particolarmente,
alla promozione di eventi quali mostre, convegni, visite guidate,
apertura di siti, che mirano ad approfondire il senso di reciproca
appartenenza tra la comunità, il territorio e i beni culturali e
paesaggistici che lo caratterizzano, con lo scopo di superare i vincoli
e gli ostacoli che possono creare un distacco fra il cittadino e il
patrimonio comune. Risulta pertanto necessario instaurare una
relazione continua e profonda fra il pubblico, inteso come collettività
e non come utente culturale, e il patrimonio, inteso come comune
identità. In questo senso gli Istituti periferici del MiBAC in Basilicata
hanno promosso numerose occasioni per favorire l’incontro tra i
cittadini e la loro storia, rappresentata dalle innumerevoli
testimonianze di arte e di civiltà, a volte poco conosciute, presenti nei
centri storici, nelle aree archeologiche, nel territorio.
Un ruolo di primo piano hanno, in queste iniziative, la Regione, le
autonomie locali, le associazioni con le quali in Basilicata è vivo da
sempre un rapporto intenso e proficuo di collaborazione che ha
consentito di raggiungere risultati significativi: sono a testimoniarlo i
musei e le aree archeologiche che registrano un continuo incremento di
visitatori, numerosi edifici storici, castelli e chiese restaurati e restituiti
al pubblico insieme con le inestimabili opere d’arte che contengono, il
nuovo ruolo dei centri culturali che archivi e biblioteche hanno acquisito.
Grande attenzione è stata dedicata, peraltro, alla pubblicazione di
cataloghi, di brochure e di prodotti multimediali che, lungi
dall’esaurirsi nei momenti specifici di presentazione, documentano in
maniera efficace e duratura, grazie anche alla loro diffusione capillare,
la presenza sul territorio di eloquenti segni di civiltà.
Nell’ambito dei progetti di comunicazione realizzati da Soprintendenze,
Archivi e Biblioteche, si segnalano alcune iniziative di carattere
innovativo, particolarmente significative per la diffusione e la
conoscenza non soltanto dell’attività di valorizzazione, ma anche delle
problematiche legate alla tutela e alla conservazione, che spesso gli
addetti ai lavori devono affrontare e risolvere per restituire alla
comunità quel patrimonio che ad essa appartiene.
49
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilcata
Tra le attività di comunicazione attuate dalla Soprintendenza per i
Beni Architettonici e per il Paesaggio della Basilicata va
segnalata, in primo luogo, la produzione del dvd dal titolo“Matera.
Ex Ospedale di San Rocco e Chiesa di San Giovanni Battista:
valorizzazione e stratificazione storica”, realizzato con lo scopo di
illustrare l’evoluzione storica e artistica dell’intero complesso
architettonico di cui fa parte la duecentesca chiesa di San Giovanni
Battista, illustrandone le trasformazioni subite nel corso del tempo
a seguito delle diverse destinazioni d’uso. Lo studio e l’analisi delle
stratificazioni architettoniche hanno fornito gli elementi necessari
alla formulazione delle ipotesi progettuali di restauro finalizzate, tra
l’altro, alla valorizzazione dell’antica facciata della chiesa inglobata
nelle strutture di ampliamento sei-settecentesche del complesso
monumentale.
Il progetto Venusia on line, realizzato nell’ambito dell’attività didattica
della stessa Soprintendenza, è stato ideato con l’intento di creare e
rinnovare nei ragazzi gli stimoli di interesse verso il proprio patrimonio
culturale. Il lavoro è stato condotto attraverso un’operazione di ricerca
sul territorio e sul materiale storico-artistico ed ha portato alla
realizzazione di un Cd rom multimediale.
Con lo stesso obiettivo e con la stessa metodologia è stato sviluppato
il progetto didattico La ricostruzione del passato attraverso la
conoscenza del territorio, che si è concretizzato con la pubblicazione
dei cataloghi relativi alle testimonianze storiche dei Comuni di Vietri
di Potenza e Savoia di Lucania
La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata ha
realizzato, d’intesa con la redazione regionale del notiziario RAI, dieci
servizi messi in onda quotidianamente nel Tg3, che hanno illustrato la
50
complessa realtà archeologica e storica della regione. I servizi sono
ora racchiusi in un dvd dal titolo Archeologia in Basilicata che sarà a
breve presentato e diffuso al pubblico. Si tratta di un excursus
temporale e spaziale che attraversa l’intero territorio regionale
puntando sulle straordinarie attestazioni materiali lasciate dalle diverse
popolazioni che in antico si sono avvicendate ed incontrate in terra di
Basilicata. Le principali evidenze archeologiche assumono valore di
testimonianza storica e raccontano, attraverso interviste con gli
archeologi che operano sul campo, le vicende della regione, dai primi
insediamenti indigeni alla fase della colonizzazione greca, ai
conseguenti mutamenti culturali e sociali, fino alle forme di
occupazione dell’età romana. Le riprese, effettuate nei musei e sulle
aree archeologiche, accompagnano le parole in un affascinante
viaggio nel tempo.
Coordinatore regionale:
Elvira Pica
Corso XVIII Agosto 1860, 84
85100 Potenza
tel. 0971.328111
fax 0971.328220
Email:
[email protected]
con il contributo di:
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il
paesaggio della Basilicata
Soprintendente:
Attilio Maurano
Soprintendenza per i beni
archeologici della Basilicata
Soprintendente:
Marcello Tagliente
51
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria
Calabria: strumenti di
fruibilità e valorizzazione
del patrimonio culturale
a cura di Maria Teresa Sorrenti
Negli anni trenta del secolo
appena trascorso Alfonso
Frangipane,
a
ragione
considerato il primo vero
studioso della storia dell’ arte in
Calabria, pubblicava nell’ ambito della collana “Inventario degli oggetti d’arte
d’ Italia” il volume dedicato alla Calabria nel quale, per la prima volta, tentava
un censimento puntuale e critico delle più importanti opere d’ arte
conservate negli edifici ecclesiastici. Negli stessi anni approntava l’ “Elenco
degli edifici monumentali”, descrivendone le condizioni conservative, e dava
alle stampe “Brutium”, il primo periodico d’ arte regionale.
Sono passati numerosi decenni e, sebbene i testi appena citati
rimangono fonte imprescindibile per ogni ricerca, tuttavia la
conoscenza e la consapevolezza del valore del patrimonio di arte e
storia della nostra regione sono notevolmente cresciuti divenendo non
più privilegio di pochi e colti cittadini cultori di storia patria, ma
patrimonio comune di una sempre più estesa fascia di “fruitori” che,
a diverso titolo, si avvicinano allo studio del proprio passato.
A rendere più “agevole” il verificarsi di questo “salto” culturale e
coinvolgente l’ avvicinarsi a ricerche, spesso faticose, intervengono gli
indirizzi di una politica culturale che utilizza la comunicazione e i suoi
strumenti, siano essi ancora quelli della “carta stampata” o, meglio, quelli
del web, per avvicinare l’ utente, sia esso lo studente o lo studioso, e perché
no? il turista, curioso come lo era il viaggiatore del Gran Tour che alla fine
del ‘700 giungeva in Calabria spinto dal sogno della Magna Grecia.
In tale direzione gli annuali appuntamenti promossi dal Ministero in
occasioni ormai numerose, dalla Settimana dei Beni Culturali alle
Giornate Europee, costituiscono momenti di conoscenza e forniscono
ulteriore stimolo per gli Uffici periferici nell’ organizzare convegni di
approfondimento su tematiche, allestire mostre, promuovere itinerari
culturali o presentare i risultati di un restauro.
La memoria di quanto realizzato è affidata al supporto magnetico che
consente, come noto, a conclusione dell’ “evento” di poterlo
ripercorrere o, come a volte accade, di ripartire da esso per spingersi in
una nuova ricerca. Lo strumento informatico assume dunque una
doppia valenza, da un lato costituisce il “mezzo” di facilitazione, dall’altro
supporta intenti di valorizzazione e promozione culturale.
Oltremodo interessante risulta, in tale direzione, l’esperienza condotta dagli
Archivi di Stato della Regione che, unitamente alla Biblioteca Nazionale di
Cosenza, hanno operato una riconsiderazione delle tradizionali metodologie
di ricerca attraverso l’informatizzazione giungendo, come nel caso dell’
Archivio di Stato di Cosenza, ad approntare, accanto al tradizionale
schedario per argomenti, un database polifunzionale per cui un’ unica
scheda definisce e sintetizza i dati più significativi ai fini di una più corretta
52
amministrazione e fruizione dei fondi. Il ricercatore viene supportato e
guidato, per questa via, ad una consultazione mirata ed il materiale
informatizzato (fondi notarili etc.) diviene fruibile contemporaneamente da
più studiosi. La maggiore accessibilità si coniuga così ad evidenti problemi
di conservazione del materiale.
Il contributo fornito dall’ acquisizione digitalizzata dei documenti alla ricerca
e alla conoscenza delle fonti inerenti la vita sociale ed economica dell’ ex
Regno delle due Sicilie può essere esemplificata dall’ archivio digitalizzato
del Catasto Onciario, conservato presso gli Archivi di Stato, e la cui
informatizzazione, all’ interno del progetto IMAGO, e la relativa “migrazione”
dei documenti soddisfa problemi di accessibilità e tutela. Il progetto in parola
ha visto l’ adesione dell’ Archivio di Cosenza.
Analoga esperienza ha interessato gli Archivi di Stato di Reggio Calabria
e di Catanzaro con il progetto SIAS che prevede l’ informatizzazione dei
fondi archivistici attraverso diverse chiavi di lettura (cronologico,
istituzionale etc.). Gli obiettivi del progetto nazionale sono, da un lato, la
comunicazione agli utenti del web di dati ed informazioni inerenti il
patrimonio conservato, dall’ altra la costruzione di un sistema
informativo con funzionalità gestionali a livello centrale e periferico.
Se i progetti appena citati ineriscono, unitamente alla costruzione di un
sito web, la predisposizione di strumenti di accesso e facilitazione per
l’ utente, la promozione e la conoscenza del patrimonio culturale
rimangono affidati alla realizzazione di CD di sussidio alla
comprensione delle vicende socio-culturali della Regione.
È possibile, infatti, ripercorrere le vicende della storia civile e religiosa
calabrese attraverso l’ itinerario multimediale del fondo pergamenaceo
regionale, realizzato dalla Soprintendenza Archivistica. Capitoli, privilegi e
bolle pontificie, conservati tanto presso gli archivi diocesani che in raccolte
private, documentano un arco temporale che va dal VI al XVIII secolo ed
illuminano circa la cultura cosmopolita di una terra di frontiera in cui
dominazioni diverse e credi religiosi differenti seppero convivere e città
demaniali, quali Reggio, Catanzaro e Crotone, godere dei favori reali.
La storia del territorio e le sue modificazioni, spesso correlate ad eventi
luttuosi quali furono nella regione i terremoti del 1783 e del 1905 e 1908,
costituisce il filo conduttore della mostra realizzata dall’ Archivio di Stato di
Vibo Valentia in cui la digitalizzazione delle immagini, costituite da fotografie
d’ epoca, consente di ripercorrere a ritroso un arco di tempo durante il quale
si sono registrate modificazioni significative non solo nel tessuto urbano,
quanto anche nei costumi di vita delle collettività che quei territori abitano.
Coordinatore regionale:
Maria Teresa Sorrenti
Via Francesco Crispi, 33
88100 Catanzaro
tel. 0961.709128-709495
fax 0961.709131
Email:
[email protected]
Interessante risulta, a tal proposito, osservare la nascita nel corso dell’
800, in numerosi centri cittadini, di edifici teatrali quali luoghi di
aggregazione sociale e culturale, e di scuole di musica, spesso annesse
secondo modelli napoletani e francesi agli Orfanotrofi, luoghi di
istruzione per i ragazzi che avrebbero trovato occupazione nelle locali
53
con il contributo di:
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio
della Calabria
Soprintendente:
Francesco Paolo Cecati
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria
bande musicali. Emergono, nel corso di queste ricerche documentarie,
figure di compositori spesso sconosciuti, a volte musicisti di
professione, a volte “dilettanti”. A questo aspetto della storia del
costume e della vita culturale calabrese sono dedicate le due mostre
organizzate rispettivamente dall’ Archivio di Stato di Reggio Calabria,
in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni e le Attività
Culturali, e dalla Biblioteca Nazionale di Cosenza, ed il cui percorso
rimane affidato alla memoria del supporto informatico.
L’ attività didattica, volta a favorire un approccio corretto alla lettura della
storia e delle tradizioni della nostra Regione, o anche di un più limitato
distretto territoriale, ha prodotto la realizzazione di CD in cui il documento,
ovvero anche il reperto archeologico, si pone a supporto di una metodologia
di ricerca che insegna allo studente l’ uso e la validità delle fonti.
Ne è un fervidissimo esempio il CD prodotto dalla Soprintendenza
Archeologica sul tema dello sport nell’ Italia antica e nel quale gli obiettivi
didattici ed educativi dello strumento informatico, si coniugano, favoriti
dal coinvolgimento del mondo dello sport, ad intendimenti di educazione
sociale delle giovani generazioni.
Da quanto premesso si evince che la valorizzazione è certamente un
valore difficilmente raggiungibile se disgiunto dalla conoscenza e
54
consapevolezza del “bene” e della necessità della sua tutela e
conservazione; ne consegue il significato didattico di un’ esperienza
di “laboratorio permanente”, perseguito dal progetto messo in itinere
dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio, con l’
intento di illustrare attraverso l’ uso del supporto informatico il
prossimo cantiere di restauro presso il Castello di Rocca Imperiale,
uno dei “documenti” architettonici più rappresentativi del sistema
difensivo calabrese.
Ripercorrere, come in una pagina bibliografica, gli eventi ospitati presso
la Galleria Nazionale di Cosenza sita nel cinquecentesco Palazzo Arnone,
Soprintendenza per il patrimonio
storico artistico
etnoantropologico della Calabria
Soprintendente: Salvatore Abita
Soprintendenza per i beni
archeologici della Calabria
Soprintendente:
Annalisa Zarattini
è oggetto del progetto di Galleria virtuale, curato dalla Soprintendenza
per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria.
Attraverso le sale dell’ antico edificio, allestite per l’esposizione
permanente della raccolta dei dipinti acquisiti dall’ Ente nel corso dell’
ultimo ventennio, e che costituiscono testimonianze notevoli della cultura
figurativa meridionale, il fruitore può navigare in maniera tridimensionale
acquisendo conoscenza del considerevole patrimonio ivi conservato.
Soprintendenza per i beni
archivistici della Calabria
Soprintendente:
Francesca Tripodi
Archivio di Stato di Catanzaro
Direttore: Luisa Patricia
Raffaela Porchia Vescio di
Martirano
E se questo costituisce l’ impegno svolto dall’ Ente in direzione della
conoscenza e della valorizzazione, di grande utilità risulta per lo studente ed
Archivio di Stato di Cosenza
Direttore: Maria Letizia Fazio
il ricercatore la realizzazione di un archivio catalografico e fotografico
informatizzato che è in corso di realizzazione insieme al sito web dell’ Istituto.
Quanto esposto individua, senza pretesa di esaustività, gli indirizzi
perseguiti dalla politica di comunicazione svolta dagli Istituti periferici del
Ministero in Calabria e che, se da un lato, puntano ad avvicinare, nell’ era
di Internet, il moderno fruitore alle vie spesso faticose della ricerca, dall’
altro mirano con la realizzazione di DVD e CD a promuovere la
conoscenza di un patrimonio di arte e cultura spesso ancora inedito.
55
Archivio di Stato
di Reggio Calabria
Direttore:
Domenica Lia Baldissarro
Archivio di Stato di Vibo Valentia
Direttore: Teresa Muscia
Biblioteca Nazionale
Direttore: Elvira Graziani
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania
L’applicazione delle nuove
tecnologie a progetti relativi
sia alla comunicazione interna
che a quella esterna
La Direzione Regionale
a cura di Maria Rosaria Nappi
Campania utilizzano le
per i Beni Culturali e
Paesaggistici
e
gli
istituti periferici della
nuove tecnologie sia per progetti relativi alla comunicazione interna sia
per la comunicazione esterna.
Comunicazione interna
La maggior parte degli uffici può contare, per la comunicazione
interna, su una rete interna, su un server e su diversi indirizzi di posta
elettronica che favoriscono quindi i flussi di comunicazione all’interno
delle strutture.Tutti si servono della rete INTRANET del Ministero per
comunicare le notizie relative ai luoghi della cultura e il calendario degli
eventi organizzati.
La Direzione Regionale svolge un ruolo centrale in due progetti di
applicazione delle nuove tecnologie nell’ambito della comunicazione
interna ed esterno.
Il progetto PON ATAS ob. 1 – PO Mibac misura II.2 del Formez ha
avviato per la comunicazione integrata tra Direzione Regionale e
Istituti periferici della Campania la costituzione ed organizzazione di
vere e proprie redazioni regionali on line. I prototipi di redazione si
sviluppano in un’ottica di sito interistituzionale, quale punto di
raccordo delle informazioni pubblicate sugli altri siti istituzionali
presenti nella regione. La intranet, in particolare, si propone quale
strumento di comunicazione flessibile e continuamente aggiornabile
tra Direzioni regionali e istituti periferici del MIBAC per condividere on
line procedure, strumenti e documenti; facilitare la comunicazione
all’interno della redazione web; alimentare i flussi informativi sul sito
pubblico.
Per gli aspetti di comunicazione esterna i siti hanno l’obiettivo di
soddisfare le esigenze di comunicazione istituzionale proprie delle
Direzioni Regionali e degli Istituti periferici del MiBAC e al tempo
stesso di rispondere ai problemi di frammentarietà, duplicazione e
disorganicità delle informazioni nel settore dei Beni Culturali.
Attraverso i prototipi di banche dati, siti web e intranet realizzati dal
Formez, lungo un percorso fortemente legato al tema della qualità dei
siti web pubblici culturali sviluppato dal progetto Minerva, le redazioni
sperimentano i mezzi e i metodi della comunicazione via web
I siti web e le intranet realizzati dalle azioni pilota, e i relativi flussi di
aggiornamento, si integreranno col portale nazionale sui BBCC in
preparazione e con il prototipo Minerva di sito web per le Direzioni
regionali in via di definizione.
56
ReMu.Na, Rete dei Musei Napoletani
Il progetto: ReMu.Na, Rete dei Musei Napoletani (ex – lege 488 /1992,
cofinanziato dalla U.E. e approvato dal Ministero per l’Università e la
ricerca Scientifica con DM n 444 del 15 / 9 / 1999) diretto e attuato
dall’Istituto di Cibernetica del CNR di Pozzuoli e avente come ente
proponente il Comune di Napoli.
Tra il 2000 e il 2001 il progetto ha creato una rete virtuale fra diciotto
istituti culturali statali, pubblici e privati, di Napoli la metà dei quali già
attivi e collegati, fra i quali i principali Musei come il Museo
Archeologico Nazionale, le Gallerie Nazionali di Capodimonte e
l’Archivio di Stato di Napoli, nella convinzione che la divulgazione del
Coordinatore regionale:
Maria Rosaria Nappi
Via Eldorado, 1 – Castel dell’Ovo
80132 Napoli
tel. 081.2464111
fax 081.76453905
con il contributo di:
Soprintendenza per i Beni
Archeologici di Napoli e Caserta
Direttore: Maria Luisa Nava
Soprintendenza Archivistica per
la Campania
Direttore: Maria Rosaria De Divitiis
patrimonio documentale, inteso come fonte storica, costituisca uno
degli elementi portanti del progetto.
Il progetto ReMu.Na, per quanto favorisca la comunicazione interna
agli uffici del Ministero, ha come sua principale prerogativa quella di
sviluppare, attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie
Soprintendenza per i Beni
Architettonici ed il Paesaggio
e per il patrimonio storico,
Artistico ed etnoantropologico
per Napoli e provincia
Direttore: Enrico Guglielmo
informatiche e telematiche, una corretta comunicazione fra il Ministero
dei Beni Culturali e altri soggetti rappresentanti il mondo delle
tecnologie o dell’economia.
A questo scopo, nella scelta delle tecnologie, ReMu.Na, si avvale di
metodologie di progetto per la realizzazione di sistemi informativi
distribuiti e cooperanti tra loro, reti di comunicazione flessibili,
strumenti per la realizzazione di interfacce utenti semplici e amichevoli.
Scopo finale di ReMu.Na è promuovere e divulgare la conoscenza e
favorire la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale
napoletano. Attraverso la rete virtuale, progettata per la fruizione locale
e remota di informazioni e contenuti culturali, si accede agli archivi
elettronici dei partecipanti, visualizzabili attraverso itinerari virtuali,
museali, tematici o per collezioni. Questo circuito è stato creato
secondo gli standard della Circolare dell’A.I.P.A. ora C.N.I.P.A. e da
Soprintendenza Speciale
per il Polo Museale Napoletano
Direttore: Nicola Spinosa
Soprintendenza per i Beni
Archeologici di Pompei
Direttore: Pier Giovanni Guzzo
Soprintendenza per i Beni
Architettonici per il Paesaggio
e per il Patrimonio storico-artistico
ed etnoantropologico per le
province di Caserta e Benevento
Direttore: Enrico Guglielmo
Soprintendenza per i Beni
Archeologici di Salerno, Avellino
e Benevento
Direttore: Giuliana Tocco
ultimo ribaditi dal punto di vista normativo nella legge n. 4/2004, e
raccomandati nel Manuale per la qualità dei siti web pubblici culturali
di recente pubblicato dal gruppo di lavoro “Minerva” del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali.
All’interno del sito Web Re.Mu.Na. è stato inoltre realizzato, sulla base
di un’idea già progettata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici
di Napoli e Caserta, un “magazine” o rivista on line, per la diffusione
di notizie sulle attività di ricerca e di valorizzazione culturale.
La realizzazione di ReMuNa, che ha comportato l’istallazione di
postazioni di lavoro e di una apparecchiatura di rete collegata tramite
server dipartimentali installati presso tutti gli istituti partecipanti, è
ancora in fase di evoluzione. Infatti il sito web è destinato ad evolversi
in http://www.campania.beniculturali.it, portale ufficiale della
Direzione Regionale della Campania.
57
Soprintendenza per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio
e per il patrimonio storicoartistico ed etnoantropologico per
le province di Salerno e Avellino
Direttore: Giuseppe Zampino
Biblioteca Nazionale Vittorio
Emanuele III
Direttore: Mauro Giancaspro
Biblioteca Universitaria
Direttore:
Maria Cristina Di Martino
Biblioteca pubblica statale
annessa al Monumento Nazionale
di Montevergine
Direttore:
Padre Placido Tropeano
Attualmente diversi uffici della Campania hanno attivato come
strumento di comunicazione esterna un sito web istituzionale che
risponde alle specificità dei servizi offerti da ciascuna struttura e in
questo senso sono estremamente diversificati. In alcuni siti, come
quello della Soprintendenza Aercheologica di Napoli e Caserta, oltre a
notizie relative ai musei e al territorio di competenza e agli eventi in
corso e programmati, l’utente può trovare ed utilizzare la modulistica
per espletare pratiche diverse.
Nel sito della Soprintendenza archeologica di Pompei trovano posto
sia aggiornamenti bibliografici rivolti ad utenti specializzati, sia
progetti speciali come Il mondo di Caius, viaggio animato nella vita
quotidiana dei bambini dell’antica Pompei, visibile in animazione e
diretto ad un pubblico scolastico.
Dal sito della Biblioteca Nazionale Emanuele III on line dal 2002 è
possibile accedere, oltre che dall’OPAC dell’ICCU, anche alle pagine di
siti di Bibliografia ed editoria e consultare la carta dei servizi della
Biblioteca.
L’Archivio di Stato di Napoli ha recentemente pubblicato una nuova
versione del sito istituzionale che permette accedere alla
rappresentazione del patrimonio documentario, secondo gli schemi
conformi alle norme di descrizione del settore: l’utente remoto può
interrogare le basi di dati partendo dalle informazioni in suo possesso.
Il sito presenta anche gli itinerari e di visita e di ricerca prodotti grazie
alla partecipazione al progetto ReMuNa.
Biblioteca del Monumento
Nazionale della Badia di Cava
Direttore:
Don Leone Ugo Marinelli
Archivio di Stato di Napoli
Direttore: Felicita De Negri
Archivio di Stato di Avellino
Direttore: Geraldina De Lucia
Archivio di Stato di Benevento
Direttore: Valeria Taddeo
Archivio di Stato di Caserta
Direttore: Imma Ascione
Archivio di Stato di Salerno
Direttore: Maria Luisa Storchi
58
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’ Emilia Romagna
La comunicazione
per la conoscenza,
la valorizzazione e la
conservazione del patrimonio
a cura di Paola Monari
L’utilizzo delle nuove
tecnologie che facilita
da
tempo
l’attività
dell’Amministrazione
nei
vari
settori
competenza,
si
di
è
rivelato estremamente importante nel campo della comunicazione,
velocizzando lo scambio di dati e informazioni fra i vari Uffici del Ministero.
Il discorso è particolarmente valido quando si tratta della
promozione e dell’offerta culturale, tese a far conoscere e a
valorizzare i beni culturali ai fini della loro conservazione.
Nel 2005, è partito il progetto del Dipartimento per la Ricerca,
l’Innovazione e l’Organizzazione - Direzione Generale per
l’Innovazione Tecnologica e la Promozione, per dare un’impronta
compatta e significativa, sia in ambito nazionale che europeo, ai
principali eventi culturali istituzionali: la ”Settimana della Cultura”
(16-22 maggio) e le “Giornate Europee del Patrimonio” (24 e 25
settembre). La creazione di un’unica immagine grafica per i calendari
regionali delle iniziative organizzate in quelle occasioni ed il
coordinamento affidato alle Direzioni Regionali all’interno dei singoli
territori, ha avviato un lavoro di collaborazione in rete fra istituti
centrali e periferici che ha dato ottimi risultati.
59
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’ Emilia Romagna
Tale lavoro, che in Emilia-Romagna ha visto partecipi tutti gli Uffici
del Ministero, è sfociato in 17 calendari regionali, consultabili in
internet e diffusi, per la prima volta, attraverso la posta elettronica,
oltre che per le tradizionali vie postali. Il riscontro di pubblico è stato
decisamente più rilevante rispetto al passato, quando la lentezza di
comunicazione, o, meglio, la poca importanza che ad essa si
attribuiva, portava gli eventi della “Settimana” e delle “Giornate”, a
consumarsi fra i soliti - pochi - noti.
Dai calendari elaborati dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, si evince come l’uso delle
nuove tecnologie sia ormai entrato nel quotidiano delle
Soprintendenze, degli Archivi e delle Biblioteche che realizzano CD,
DVD e presentazioni a computer per comunicare attraverso un
evento, anche ad un pubblico di non addetti ai lavori, il risultato di
un poco visibile, ma costante lavoro di catalogazione,
digitalizzazione e ricerca svolto in funzione della conoscenza, della
valorizzazione e, quindi, della conservazione dei beni.
Ne sono esempio il film A memoria d’uomo. L’Archivio di Stato si
racconta (Piacenza, 17 maggio), girato in digitale 16:9 e prodotto in
DVD ad uso divulgativo e didattico per far conoscere l’Archivio di
Stato di Piacenza e promuovere l’immagine e la funzione degli
archivi storici, e il successivo Contenuto Speciale ad esso associato,
La nuova sede nel monastero di Sant’Agostino (Piacenza 25
settembre), che illustra l’attuale stato del monastero Piacentino,
futura sede sussidiaria dell’Archivio. Gli eventi creati intorno a questi
prodotti, e la conferenza Il digitale per l’Archivio. Le pergamene e i
disegni Paveri-Fontana (Piacenza, 25 settembre), nel corso della
quale é stato spiegato come alcune applicazioni digitali al servizio
degli archivi possano facilitare la conoscenza dei documenti, hanno
avuto lo scopo di stimolare l’avvio di una più vasta campagna di
riproduzione in digitale dei fondi d’archivio e hanno aperto il dibattito
per chiedere allo Stato e agli Enti Locali interessati l’impegno per il
totale recupero del monastero.
Uguali gli intenti anche per la presentazione in Power Point de La
catalogazione come strumento propedeutico per la tutela, la
conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale
(Parma, 18 maggio), organizzata dalla Soprintendenza per il
Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province
di Parma e Piacenza, che ha dato conto dell’attività dell’Istituto nel
settore della schedatura dei beni culturali e dell’informatizzazione dei
dati. Nel corso dell’incontro, rivolto a studenti e studiosi, ma anche
a tutti coloro che amano le testimonianze artistiche del territorio, si
è sottolineato come la catalogazione sistematica - azione conoscitiva
alla base di qualsiasi intervento di tutela e di valorizzazione del
patrimonio storico-artistico - sia un concetto ormai acquisito non
60
solo nel mondo della cultura, ma anche a livello di opinione pubblica
e si è ribadito come essa sia esigenza prioritaria per i beni mobili,
facilmente soggetti a furti e dispersioni.
Con il proposito di far comprendere ai cittadini come il patrimonio
culturale che si deve tutelare sia un intreccio indissolubile fra
paesaggio, architettura, arte, storia, letteratura e tradizioni, la
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’EmiliaRomagna, ha prodotto un DVD che documenta con immagini fisse
e riprese le fasi dell’escursione Il quotidiano e lo straordinario. Un
itinerario bassaniano seguendo “L’Airone” (25 settembre) all’interno
del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna, da Codigoro, visitando
le idrovore e sostando presso la Fondazione Giorgio Bassani, alle
valli, a Pomposa.
Della stessa Direzione Regionale, inoltre, è l’avvio del progetto
www.voltecupolesoffitti.it (Bologna 16 e il 21 maggio) per
l’attivazione di un sito internet che raccoglie immagini di volte,
cupole e soffitti bolognesi affrescati e decorati, finalizzato a rendere
noti episodi artistici altrimenti sconosciuti. L’iniziativa rientra anche
Coordinatore regionale:
Paola Monari
Via S. Isaia, 20
40123 Bologna
tel. 051.3397011
051.3397077 fax
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il
paesaggio per le province
di Bologna, Modena, Parma,
Piacenza e Reggio Emilia
Soprintendente: Sabina Ferrari
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il
paesaggio per le province
di Ravenna, Ferrara, Forlì,
Cesena e Rimini
Soprintendente:
Anna Maria Iannucci
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il
paesaggio di Parma e Piacenza
Soprintendente:
Luciano Serchia (reggente)
Soprintendenza per i Beni
Archeologici per l’Emilia
Romagna
Soprintendente:
Luigi Malnati
Soprintendenza per il
patrimonio storico artistico ed
etnoantropologico per le
Province di Bologna, Ferrara,
Forlì, Ravenna
Soprintendente:
Franco Faranda (reggente)
Soprintendenza per il
patrimonio storico artistico ed
etnoantropologico
per le Province di Modena
e Reggio Emilia
Soprintendente:
Maria Grazia Bernardini (reggente)
Soprintendenza per il
patrimonio storico artistico ed
etnoantropologico per le
Province di Parma e Piacenza
Soprintendente:
Giovanna Damiani (reggente)
Soprintendenza Archivistica
per l’Emilia Romagna
Soprintendente: Euride Fregni
Archivio di Stato di Bologna
Direttore: Maria Rosaria Celli
Archivio di Stato di Bologna
sezione di Imola
Responsabile:
Liliana Vivoli
61
fra quelle auspicate nella circolare 90/2004 del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali relativa al Protocollo d’Intesa MiBAC-MIUR
sull’applicazione delle nuove tecnologie ICT per l’Istruzione e la
Archivio di Stato di Ferrara
Direttore:
Antonietta Folchi
Archivio di Stato di Forli’
Direttore: Fiorenza Danti
Archivio di Stato di Forli’
Sezione di Cesena
Direttore: Fiorenza Danti
Archivio di Stato di Modena
Direttore:
Angelo Spaggiari
Cultura, che ha come obiettivo principale quello di avvicinare il
mondo della scuola al patrimonio culturale e scientifico attraverso
l’uso
delle
nuove
tecnologie
dell’informazione
e
della
comunicazione. L’impegno della Direzione Regionale, che in questo
caso coordina il lavoro ideato dal fotografo Giuseppe Porisini, mira
a creare, grazie alla fotografia e alla versatilità della nuove
tecnologie, un suggestivo museo virtuale tematico, ricco di
immagini, di informazioni e di curiosità che potrà divenire un valido
strumento di lavoro per le scuole e suggerire suggestivi itinerari
culturali. Il censimento sarà attuato con il coinvolgimento degli
Archivio di Stato
di Reggio Emilia
Direttore: Gino Badini
Istituti periferici e potrebbe, in futuro, estendersi dalla provincia di
Bologna al territorio regionale.
Archivio di Stato di Parma
Direttore: Marzio Dall’Acqua
Archivio di Stato di Piacenza
Direttore: Paolo Bulla
Archivio di Stato di Ravenna
Direttore: Manuela Mantani
Archivio di Stato di Rimini
Direttore: Gianluca Braschi
Biblioteca Estense
Universitaria di Modena
Direttore:
Aurelio Aghemo (reggente)
Bilbioteca Palatina
Direttore: Leonardo Farinelli
Biblioteca Universitaria di
Bologna
Direttore: Biancastella Antonino
62
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia
Il museo virtuale
nel museo reale
La sala didattica
informatica nel Castello
di Miramare
a cura di Rossella Fabiani
Visitare Miramare significa
conoscere
Massimiliano
l’arciduca
d’Asburgo,
sovrano del Messico dal
1864 fino alla sua tragica
morte, avvenuta il 19 giugno
1867.
Fratello dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, egli è noto al
grande pubblico per la sua triste vicenda che sconvolse tutta l’Europa:
nel parco e nel castello rinasce la sua personalità volitiva ed emergono
al sua cultura artistica e i suoi interessi naturalistici.
Il comprensorio, formato dal castello, adagiato sulla punta rocciosa a
picco sul mare, e dal parco con un’estensione di ventidue ettari, è un
punto privilegiato nel paesaggio della riviera triestina.
Con l’acquisto del promontorio nel 1855, Massimiliano ha creato un
giardino e una residenza che sono oggi testimonianza della cultura
ottocentesca europea, ma anche frutto delle decisioni progettuali del
committente, che ha seguito personalmente i lavori d’ideazione e
costruzione di tutto il sito. Esso parla, attraverso quanto conservato
del carattere e delle passioni di Massimiliano ed è unico ricordo della
sua vasta cultura. Il castello conserva l’arredo nella quasi totale
originarietà e il parco presenta rare specie botaniche.
Conoscere Miramare è conoscere Massimiliano e, assieme a lui,
prendere consapevolezza delle tendenze architettoniche e decorative
di metà Ottocento in Europa.
Massimiliano concepisce Miramare come la sua residenza, la sua casa
come un luogo per se stesso, dove avere contatto diretto con la
natura, in ossequio allo spirito romantico del tempo.
Oggi Miramare è museo statale con oltre 250.000 visitatori l’anno
all’interno del Castello, oltre un milione l’anno nel parco. Aperto tutti i
giorni offre al pubblico la visita completa di tutti gli spazi.
Nell’intento di offrire sempre maggiori servizi, ma anche nel rispetto
dell’assetto decorativo del Museo nella Sala XII dal 23 febbraio 2005
è stato installato un sistema didattico informatico, a cura dei cinque
Rotary club dell’area giuliana isontina, Trieste e Trieste Nord, Muggia,
Monfalcone e Gorizia, in occasione dei cent’anni di vita della loro
associazione, sorta negli Stati Uniti nel 1905.
Il punto informatico è a disposizione dei visitatori che, tramite un
percorso grafico guidato, possono approfondire la storia del Castello,
la genealogia degli Asburgo, conoscere i dettagli dei quadri contenuti
nelle varie stanze, le biografie degli artisti operanti a Miramare e le
particolari specie arboree messe a dimora nel Parco.
Gli archivi informatici, accessibili attraverso un’interfaccia grafica
intuitiva, permettono all’utente di addentrarsi nelle varie tematiche,
63
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia
sfruttando i collegamenti ipertestuali e saltando direttamente tra
argomenti diversi ma correlati.
La sala didattica informatica completa l’informazione al pubblico che
consiste attualmente in cartelli esplicativi nelle singole sale, servizi
di audioguide, guide a stampa, ma anche visite guidate, visite
didattiche e visite tematiche, tutto a richiesta dei visitatori. Cinque
postazioni informatiche, di cui due per persone diversamente abili,
presentano quattro programmi che completano con le loro notizie,
il bagaglio di conoscenza del sito. Si vengono così ad approfondire
i seguenti temi:
Vita di Massimiliano
Visitare il comprensorio di Miramare significa conoscere l’arciduca
Massimiliano d’Austria, imperatore del Messico, scoprire le sue
passioni, la sua vasta cultura, ricostruire la sua personalità eclettica e
volitiva attraverso l’osservazione dell’architettura del castello, dei suoi
arredi, delle sue decorazioni, nonché attraverso la scoperta del parco.
Il supporto informatico arricchisce il percorso della visita,
ricostruendo passo passo i vari momenti della sua esistenza.
Gli Asburgo
Capire Massimiliano non significa solo osservare ciò che ha lasciato
o approfondire i fatti salienti della sua esistenza ma anche conoscere
i suoi antenati, aver chiara l’importanza che la sua casata rivestiva. Lo
stesso Massimiliano conscio delle sue origini, le espone
magnificamente nella sala del trono, affidando alla sequenza dei ritratti
il ricordo dei suoi illustri antenati e al grande albero genealogico la
ricostruzione della casa d’Austria e di Lorena.
La rassegna delle biografie corredate dai ritratti consente di conoscere
i personaggi e di chiarire i legami di parentela.
Artisti a Miramare
L’arciduca sceglie personalmente il programma iconografico delle
sale, specie di quelle più rappresentative. Il piano terra, riservato alla
sua famiglia, ha un carattere essenzialmente intimo con ritratti degli
arciduchi e dei parenti più prossimi e numerose vedute delle località
visitate nel corso dei viaggi. Il primo piano, di rappresentanza, accoglie
numerosi ritratti, i dipinti che raffigurano i luoghi cari all’arciduca,
nonché le opere che raccontano i momenti più importanti della storia
del sito di Miramare, volti ad affermare la dignità del luogo ad
accogliere la presenza regale.
Per ognuno degli artisti sono state create schede di approfondimento
sulla vita e sulla loro produzione artistica, completate dalle immagini
delle opere conservate nel castello.
64
Il parco
Massimiliano interviene attivamente anche nella progettazione del
parco, pensato come un luogo di sperimentazione forestale e di
acclimatazione di specie arboree esotiche, provenienti dal Messico e
da altre regioni del continente americano. Le essenze sono state
collocate secondo un preciso disegno e raggruppate fra loro nelle zone
più idonee alla loro crescita.
Tutte le specie vegetali presenti nel parco sono state puntualmente
descritte e, grazie ad una ricostruzione grafica, è possibile individuare
la loro posizione nel parco.
Coordinatore regionale:
Claudio Barberi
P.zza della Libertà, 7
34132 Trieste
tel. 040.44416
fax 040.43634
65
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio
Progetti
di comunicazione
per conoscere
a cura di Rosaria Mencarelli
Il Codice dei Beni Culturali e
del Paesaggio, entrato in
vigore nel gennaio 2004, e la
riforma amministrativa del
Ministero, dello stesso anno,
sono i due punti di riferimento sui quali la Direzione Regionale ha
basato un proprio progetto globale di comunicazione istituzionale: da
un lato l’indirizzo legislativo dettato dal Codice in materia di
valorizzazione del patrimonio sostiene l’incremento delle strategie di
promozione, dall’altro le funzioni assegnate alle Direzioni regionali che
coordinano le attività delle Soprintendenze territoriali e facilitano
l’impostazione di progetti di comunicazione più efficaci ai fini della
promozione e conoscenza del patrimonio culturale e della propria
attività amministrativa.
Obbiettivi del progetto
Scopo del progetto è realizzare una rete di comunicazione più
efficiente e rapida a vari livelli:
• interno, per poter agevolare lo scambio di informazioni tra Istituti e
quindi costruire una piattaforma comune di lavoro;
• esterno, per creare strumenti che favoriscano un miglioramento
della qualità dei servizi resi al pubblico, oggi ancora disomogenei e
non sempre pienamente in grado di soddisfare i bisogni e le
aspettative dell’utenza.
Il raggiungimento di questi obbiettivi è di importanza strategica per un
territorio quale quello del Lazio: la presenza della città di Roma – in
assoluto l’area culturale che apparentemente ha meno bisogno di
essere “comunicata” – ha fortemente oscurato la conoscenza e la
promozione di gran parte del restante patrimonio culturale regionale.
D’altro lato, la Capitale rischia di essere sopraffatta dalla sua stessa
natura e dalle offerte culturali che propone. In questo caso gli attori
che debbono guidare un riordino e una sistematizzazione dei piani di
comunicazione sono molteplici ma tutti consapevoli di questa
necessità.
Quanto al “resto” del Lazio si verifica la condizione che, pur in
presenza di un consistente patrimonio diffuso, con alcuni punti
di alta concentrazione, questo rimanga poco conosciuto e non
ancora oggetto di progetti di promozione e comunicazione
adeguati.
Allo stato attuale sono già attivi in molti musei, soprattutto di Roma,
servizi al pubblico che hanno lo scopo di facilitare la comunicazione
tra utenza e istituti culturali; il Polo Museale Romano e il sistema dei
musei archeologici sono dotati di servizi di informazione,
prenotazione e bigliettazione on line a cura dei concessionari gestori;
66
informazioni generali sono reperibili, in alcuni casi, sui siti internet
delle Soprintendenze di settore; presso molti musei sono attivi
servizi di accoglienza al pubblico (librerie, personale per visite
guidate, noleggio audioguide).
Rimane percepibile, tuttavia, una certa frammentazione dell’offerta
a discapito dei livelli di servizio: in sostanza, anche se ogni singola
struttura culturale nell’ultimo decennio ha investito notevoli energie
e finanze per migliorare le forme di accoglienza e di comunicazione,
sempre più evidente rimane la necessità di collegare in un sistema
più omogeneo possibile le varie realtà, potenziandone così le
possibilità culturali intrinseche e soprattutto i livelli di
comunicazione.
Modi e tappe del progetto
In questo contesto le strutture, gli strumenti e le strategie necessarie
per raggiungere livelli di comunicazione adeguati a soddisfare bisogni
estremamente eterogenei sono molteplici e derivati da sinergie
istituzionali diversificate. In molti casi la Direzione regionale potrà
porsi come cerniera tra le varie istituzioni coinvolte in virtù dei compiti
e delle responsabilità istituzionali in materia di tutela, valorizzazione e
promozione del patrimonio culturale.
A titolo esemplificativo, per illustrare questo complesso mosaico,
indichiamo alcuni progetti in corso in cui diversamente graduato è
anche il ruolo e l’impegno della Direzione regionale.
Arte Card Lazio
Progetto promosso dalla Direzione regionale nell’ambito dell’Accordo
di Programma Quadro Stato-Regione che mira a:
• migliorare la competitività del sistema turistico-culturale laziale in
ambito regionale, nazionale e internazionale;
• garantire condizioni di elevata accessibilità alle informazioni relative
alle risorse culturali del territorio regionale;
• valorizzare la qualità delle risorse culturali, ambientali, sociali ed
economiche del territorio per aumentare la conoscenza e la
coscienza dell’identità dei luoghi;
• creare una rete virtuale di aderenti sul territorio (istituzioni pubbliche
e privati, luoghi culturali, strutture turistiche recettive, servizi per la
cultura, attività produttive artigiane), certificandone la qualità delle
prestazioni nel proprio ambito.
Card dei Musei di Roma
Progetto nato per iniziativa del Comune di Roma in collaborazione con
Atac e Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio
rispondere ad alcune esigenze prioritarie:
67
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio
• presentare l’offerta artistico-culturale della città in modo unitario e
semplificato, arricchendola in termini di servizio;
• contribuire alla razionalizzazione ed al potenziamento dei flussi
turistici;
• contribuire all’incremento della durata del soggiorno medio dei
turisti a Roma;
• stimolare la frequentazione dei musei e dei siti cosiddetti minori;
• contribuire alla strategia di marketing territoriale a favore della città.
Siti web della Direzione regionale degli Istituti e musei dipendenti
Nell’ambito del Progetto MINERVA la Direzione regionale per i
beni culturali e paesaggistici del Lazio fa parte del Gruppo di
lavoro costituito per la progettazione e realizzazione di un
prototipo di sito web di qualità per le Direzioni regionali. È
imminente la presentazione ufficiale di questo prototipo che, sulla
linea degli altri prodotti già realizzati da MINERVA, si prefigge di
fissare i criteri generali e di qualità individuati per la realizzazione
dei siti web o del restyling di quelli esistenti, anche alla luce di
quanto disposto dalla legge n. 4 del 9 gennaio 2004 (c.d. Legge
Stanca) Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili
agli strumenti informatici, e dal Codice dell’Amministrazione
Digitale.
Con la realizzazione di questo progetto due sono gli obbiettivi da
conseguire:
• sviluppare e implementare le capacità di comunicazione con gli
utenti, che potranno accedere alle informazioni che riterranno
più utili: sulla Direzione regionale e sugli istituti ad essa
collegati, sul patrimonio culturale, sui musei, aree archeologiche
ed eventi culturali; sulle attività tecniche e amministrative, sulla
normativa e sulle modalità di attivazione di una procedura
amministrativa. L’obbiettivo è quello di costituire uno “sportello
del cittadino” telematico che consenta di comprendere meglio
chi siamo, quali sono le nostre attività e soprattutto consenta
una maggiore efficienza ed efficacia delle attività di
comunicazione.
• È prevista la creazione di un’area ad accesso riservato, tra tutti gli
istituti, che permetterà l’utilizzazione e la condivisione di programmi
con archivi comuni e lo scambio di informazioni più rapido. Ciò
contribuirà al raggiungimento di uno degli obbiettivi primari che
l’Amministrazione dei beni culturali si è data: maggiore efficienza
anche nella comunicazione interna per un migliore collaborazione
tra Istituti e con le altre istituzioni pubbliche e private che nella
regione Lazio sono fortemente impegnate con programmi ed azioni
a favore dei beni culturali.
68
Servizi integrati per musei, monumenti e aree archeologiche
I principi dettati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, in
materia di valorizzazione e gestione, nonché l’ingresso pieno e
completo dell’istituto della sponsorizzazione in questo settore, trovano
applicazione nelle nuove concessioni di servizi per la gestione, anche
in forma integrata, di musei, monumenti e aree archeologiche che la
Direzione regionale si appresta a progettare con il supporto delle
Soprintendenze di settore. I servizi così progettati mirano non solo a
garantire la presenza di supporti ormai consueti a servizio del pubblico
(bookshop, visite guidate, servizi di caffetteria e ristorazione, ecc.) ma
a potenziare gli aspetti di integrazione tra i beni culturali e i bacini
territoriali in cui questi sono situati. In questo senso va il Progetto per
la gestione integrata del complesso dei monumenti di Tivoli,
costituito dal Santuario di Ercole vincitore, Villa D’Este e Villa
Coordinatore regionale:
Rosaria Mencarelli
Gregoriana, la dismessa centrale elettrica dell’Acquoria e la
vicinissima Villa Adriana.
Il progetto – un sorta di laboratorio laziale per la qualità dei servizi
culturali al pubblico – è la base per costruire e coordinare
l’accessibilità alle informazioni sulle risorse culturali di tale ambito, la
valorizzazione della qualità delle risorse culturali, ambientali ed
economiche del territorio nonché contribuire al miglioramento della
competitività del sistema turistico-culturale della città di Tivoli in
rapporto al più ampio contesto della valle Tiburtina.
P.zza di Porta Portese, 1
00153 Roma
tel. 06.5810656
fax 06.5810700
con il contributo di:
Soprintendenza per i beni
architettonici ed il paesaggio
per il Comune di Roma
Direttore: Maurizio Galletti
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio
del Lazio
Direttore: Anna Maria Affanni
Soprintendenza per il patrimonio
storico, artistico
ed etnoantropologico del Lazio
Direttore: Rossella Vodret
Soprintendenza per i beni
archeologici del Lazio
Direttore: Anna Maria Moretti
Soprintendenza per i beni
archeologici di Ostia antica
Direttore: Anna Gallina Zevi
Soprintendenza Speciale per il
Polo Museale Romano
Direttore: Claudio Strinati
Soprintendenza alla Galleria
Nazionale d’Arte Moderna
e Contemporanea
Direttore:
Maria Vittoria Marini Clarelli
Soprintendenza per i beni
archeologici di Roma
Direttore: Angelo Bottini
69
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia
Il patrimonio lombardo
a portata di mouse
a cura di
Beatrice Bentivoglio-Ravasio
Già da tempo molti degli istituti
del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali della Lombardia
promuovono una politica di
avvicinamento del cittadino al
patrimonio culturale che fa uso anche di tecnologie innovative e ad
amplissimo raggio di diffusione quali i links su Internet. Ciò permette
non solo di raggiungere un bacino d’utenza praticamente illimitato,
ma di farlo in tempo reale, offrendo servizi che vanno dalle più
tradizionali informazioni e prenotazioni on-line a vere e proprie visite
virtuali di musei, monumenti, siti archeologici.
Fra gli esempi più significativi si segnala la visita virtuale alla
Pinacoteca di Brera accessibile dal sito della Soprintendenza per il
Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le province di
Milano, Bergamo, Lecco, Lodi, Varese Como, Sondrio, Pavia
(http://www.brera.beniculturali.it), che permette di scegliere il proprio
percorso al’interno delle sale del Museo, di vedere tutti i dipinti
esposti, ma anche di fare ricerche nell’Archivio Opere d’Arte, ordinare
on-line riproduzioni, o di informarsi riguardo le mostre temporanee e
i progetti di didattica in corso. Particolare attenzione merita la parte
dedicata alla monumentale Pala di Pesaro di Giovan Girolamo
Savoldo, restaurata, per le imponenti dimensioni e i particolari
problemi conservativi, nella stessa sala dove è esposta.
L’avveneristico laboratorio messo in opera per l’occasione è
ammirabile attraverso una presentazione multimediale che ne mette
in luce la versatilità e le innovative peculiarità tecniche, rivelando il
dietro le quinte della quotidiana attività di ricerca e tutela svolta dalle
Soprintendenze. Sempre dal sito della Pinacoteca di Brera è possibile
consultare on-line uno strumento davvero prezioso per studenti e
studiosi: l’Archivio Storico della Soprintendenza per il Patrimonio
Storico Artistico ed Etnoantropologico di Milano (1801 – 1940).
Davvero splendido e di grande interesse è anche il link contenuto nel
sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
(http: //www.soprintendenza-archeologica.lombardia.it), che propone
visite virtuali ai Parchi Archeologici Nazionali delle Incisioni Rupestri
della Valcamonica, siti a Capo di Ponte, in provincia di Brescia.
Percorsi diversamente articolati ci guidano attraverso il Parco
Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte – località Naquane
e il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo, consentendoci
di ammirare in un suggestivo contesto scenografico le straordinarie
immagini che gli antichi abitanti della Valle incisero migliaia di anni fa.
La caccia, i riti religiosi, ma anche gli aspetti della vita quotidiana e del
costume delle popolazioni che hanno abitato il luogo sono restituiti
70
alla nostra conoscenza attraverso una visione ravvicinata delle rocce
più significative, alcune delle quali presentano un stratigrafia che dal
V millennio a. C. arriva sino all’epoca medievale. Degno di nota è
anche il particolare servizio messo a punto per i non vedenti che
consente di stampare immagini in formato PDF con il sistema a rilievo
mediante fusore. Le immagini, che seguono il profilo della figura
incisa, sono accompagnate da una breve didascalia in nero ed in
braille.
Da ricordare infine il sito del Cenacolo Vinciano di Milano
(http://www.cenacolovinciano.org), curato dalla Soprintendenza per i
Beni Architettonici e il Paesaggio per le province di Milano, Bergamo,
Lecco, Lodi, Varese Como, Sondrio, Pavia, che, a fronte di un
contingentamento delle visite imposto dalle delicate condizioni del
capolavoro leonardesco, offre l’opportuntà della prenotazione on-line
e il link del Palazzo Ducale di Mantova, raggiungibile dall’home-page
della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico per le province di Brescia Cremona e Mantova
(http://www.mantovaducale.it), che fra gli innumerevoli servizi
propone una sezione didattica con la possibilità di scaricare
direttamente i moduli per attivare le convenzioni con gli enti interessati
ai diversi progetti.
Coordinatori regionali:
Cristina Ambrosini
Beatrice Bentivoglio-Ravasio
Marta Ragozzino
Corso Magenta, 24
20123 Milano
tel. 02 802941
fax 02 80294232
con il contributo di:
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio
per le province di Milano,
Bergamo, Como, Pavia, Sondrio,
Lecco, Lodi e Varese
Soprintendente: Alberto Artioli
Soprintendenza per il patrimonio
storico artistico
ed etnoantropologico
per le province di Milano,
Bergamo, Como, Pavia, Sondrio,
Varese, Lecco e Lodi
Soprintendente:
Luisa Arrigoni (reggente)
Soprintendenza per il patrimonio
storico artistico
e etnoantropologico
per le province di Brescia,
Cremona e Mantova
Soprintendente: Filippo Trevisani
Soprintendenza per i beni
archeologici della Lombardia
Soprintendente:
Elisabetta Roffia (reggente)
71
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche
L’attività
di comunicazione
nelle Marche
a cura di Alba Macripò
La Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici delle Marche, consapevole
del
valore
svolto
dall’attività
di
comunicazione esterna ed attenta, altresì,
alla circolazione di informazione tra i vari
settori interni, ha individuato, fin dal suo momento istitutivo, uno specifico
Servizio deputato alla comunicazione, iniziative culturali, didattica e rapporti
con la stampa.
Del Servizio fanno parte personale tecnico ed amministrativo con
competenze informatiche.
È stata pertanto avvertita l’esigenza di definire e rafforzare l’identità
dell’Istituto, affermare i valori guida e divulgare l’attività istituzionale nelle
sue molteplici implicazioni anche a rilevanza esterna.
Per raggiungere gli obiettivi sopra descritti, la Direzione sta sviluppando
anche un piano di innovazione tecnologica e, al fine di potenziare i
processi di efficienza, si è dotata di attrezzature informatiche e
strumentazioni audio-video per lo svolgimento delle attività, compresa
la didattica ampiamente sviluppata in occasione dei Corsi di
Riqualificazione del Personale.
Per snellire le procedure connesse alla verifica dell’interesse culturale ai
sensi dell’art.12 del D.Lvo. n.42/2004, l’Ufficio ha stipulato una
convenzione con la Regione Marche per l’inserimento assistito dei dati
degli immobili da sottoporre a verifica e, a tal fine, utilizza il sistema
informatico della Regione, raggiungendo la semplificazione dei
procedimenti con grandi benefici per l’utenza.
Si comunica, inoltre, che anche il sistema del Protocollo Informatico –
pervenute le relative disposizioni ministeriali – potrà essere di prossima
applicazione e favorire il flusso e l’immediatezza delle informazioni.
Ciascun dipendente dell’Ufficio possiede un indirizzo ufficiale di posta
elettronica che, in particolare, i responsabili dei settori forniscono
anche all’esterno per accelerare la comunicazione tra i vari Istituti
territoriali ed il Ministero.
Di prossima pubblicazione è la realizzazione del sito web, ideato secondo
le recenti disposizioni in materia (i principi di Minerva e la Legge Stanca
del 4 gennaio 2004).
Il sistema prevede links e collegamenti ai siti degli Istituti territoriali
(sono già attivi i siti della Soprintendenza per i Beni Archeologici:
www.archeomarche.it e della Soprintendenza per il patrimonio
storico, artistico ed etnoantropologico delle Marche: www.
comune.urbino.ps.it/soprintendenza/) e si qualifica come strumento
di divulgazione dell’attività istituzionale, di facile accesso ed agevole
consultazione.
Il sito potrà essere utilizzato mediante ricerche tematiche ed offrire
immediate informazioni e servizi all’utenza; saranno presenti, oltre
72
ovviamente all’organigramma dell’Ufficio e la struttura dei Servizi, le
iniziative culturali in corso, le attività istituzionali, le banche dati relative
al patrimonio culturale vincolato, catalogato anche su base cartografica
territoriale digitale. È previsto anche l’inserimento, in formato pdf, dei
modelli specifici da impiegare per le varie richieste di autorizzazioni,
contributi, ecc…
Una parte rilevante dell’attività svolta da questa Direzione è rivolta alla
comunicazione ed alla promozione culturale. Ogni evento o
manifestazione, anche espositiva, è accompagnata da una capillare
informazione e diffusione della notizia, al fine di estendere all’intero
territorio regionale e nazionale, la conoscenza di eventi promossi da
questa Direzione che, peraltro, non trascura le numerose segnalazioni di
attività culturali realizzate dagli enti territoriali, immettendoli negli stessi
canali informativi.
L’attività di promozione segue le indicazioni generali della comunicazione:
approntamento di comunicati che vengono diramati agli organi di stampa
e televisione presenti nella regione, ma la notizia viene trasmessa anche
a testate specialistiche nazionali e ovviamente, in prima istanza, al
Ministero, per essere presente nei siti dedicati quali quello creato in
occasione delle trascorse Giornate Europee del Patrimonio 2005 o nel
culturalweb.
Il Servizio Comunicazione effettua anche una giornaliera rassegna
stampa, svolge funzione di filtro delle informazioni, effettua la raccolta e
l’archiviazione della documentazione ritenuta utile, organizzandola in
dossier tematici.
L’Ufficio organizza conferenze stampa nel corso delle quali, anche
mediante interviste, vengono illustrate le iniziative promosse ed ha
istituito anche un bollettino – che viene divulgato gratuitamente – dal
nome RImarcando e che intende rendere note le principali attività
istituzionali, studi e ricerche della Direzione e degli altri istituti dipendenti.
Coordinatore regionale:
Alba Macripò
Via Birarelli, 35
60121 Ancona
Tel. 071.50294
Fax 071.53061
73
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise
La rete telematica
per l’accesso ai siti
archeologici più importanti
a cura di Oreste Muccilli
La Direzione regionale del
Molise in ottemperanza al
D.P.R. 10.06.2004, n.173
oltre a svolgere i compiti
istituzionale delegati, cura,
in particolare, i rapporti del Ministero con le regioni, gli Enti locali e le altre
istituzioni presenti sul territorio.
Tale attività, fino ad oggi, è risultata di estrema importanza per
organizzare con maggiore razionalità il programma degli interventi sui
beni culturali.
La collaborazione con gli Enti e le associazioni locali, infatti, ha permesso
di raggiungere obiettivi mirati principalmente alla conservazione ed alla
valorizzazione di quei beni, anche minori, che afferiscono alla cultura ed
alle tradizioni locali i quali con le sole forze degli istituti dipendenti non
avrebbero potuto assumere la giusta collocazione nella scala delle
priorità degli interventi sul territorio.
Tale collaborazione ha permesso di confrontarsi con gli amministratori,
i dirigenti, gli studiosi, i professionisti della comunicazione impegnati tutti
per l’innovazione.
Il coordinamento dei vari istituti, inoltre, ha permesso di promuovere, in
modo logico ed unitario, una serie di iniziative volte principalmente alla
conclusione di interventi iniziati da tempo e non ancora portati a termine.
L’attenzione maggiore, tuttavia, è rivolta fondamentalmente alla
diffusione delle attività dell’Amministrazione sul territorio utilizzando i
mezzi messici oggi a disposizione dalle nuove tecnologie supportate da
professionalità ed efficacia che costituiscono una grande ricchezza utili
ad informare cittadini ed utenti.
Si avvertono grandi processi di cambiamento che interessano le Istituzioni
italiane ed europee nel tema della comunicazione pubblica, nella qualità
dei servizi e delle nuove tecnologie, e in tutti i processi di trasformazione
e di rinnovamento in atto nelle pubbliche istituzioni e amministrazioni.
In particolare è in corso di realizzazione, in collaborazione con gli Istituti
dipendenti, il progetto “ArcheoMediaPlus” che darà la possibilità all’utenza
di accedere attraverso la rete telematica, ai siti archeologici più importanti.
Il progetto nasce nell’ottica del potenziamento complessivo dei servizi di
comunicazione delle aree archeologiche molisane e dalla constatazione
che, fino ad oggi, le risorse culturali regionali non hanno ancora
beneficiato di sistemi tecnologici di promozione territoriale in grado di
integrare l’offerta culturale con quella turistica.
Senza dubbio si potranno acquisire nuove esperienze, ampliare e formare
conoscenze al fine di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del Molise.
L’architettura di questa “finestra multimediale” introdurrà il visitatore alla
conoscenza del territorio regionale attraverso la navigazione fra musei,
scavi archeologici e monumenti con riferimento alle aree dalle quali
74
provengono. ArcheoMediaPlus sarà collegato al portale nazionale del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è finanziato con i fondi
nazionali delle delibere CIPE 36/2002 e 17/2003.
Oltre al progetto ArcheoMediaPlus, in corso di realizzazione da parte della
Direzione regionale del Molise in stretta collaborazione con gli Istituti
dipendenti, è in corso di formazione un Data base per la schedatura degli
immobili di proprietà degli Enti per la verifica dell’interesse culturale.
Le due Soprintendenze di settore, tramite la Plans Consulting Net,
stanno provvedendo al riordino della Biblioteca dei due istituti, che
include circa 10.000 volumi inerenti archeologia, architettura, storia
dell’arte, restauri, testi classici, bibliografia molisana. Gli operatori
effettuano la digitalizzazione informatizzata dello schedario utilizzando
il programma “Biblioprint”.
Finora è stata conclusa l’informatizzazione delle schede semplici e si è
passati alla digitalizzazione delle schede di spoglio.
Contestualmente gli stessi operatori stanno effettuando la
digitalizzazione informatizzata delle pratiche d’archivio del settore
beni paesaggistici.
L’utilizzazione delle nuove tecnologie volte allo snellimento non solo delle
attività interne, ma anche nei rapporti con l’utenza, ad eccezione di quelle
fornite direttamente dal servizio di collegamento e la RPV del Ministero,
non è ancora sufficientemente diffusa.
Tuttavia sono in fase di elaborazione progetti tesi allo scopo.
Di particolare rilevanza, invece, è il caso della Soprintendenza Archivistica
per il Molise che utilizza già da tempo i seguenti sistemi:
• SESAMO, software per l’ordinamento e l’inventariazione di archivi
storici, con il quale alla data odierna sono stati realizzati n. 10 inventari
degli archivi storici comunali.
• ARIANNA, programma di estrema flessibilità, ideato per supportare
l’archivista nello svolgimento del suo lavoro di descrizione del materiale
documentario.
• Il progetto SIUSA, sistema aperto che con i suoi due ambiti – gestionale
Coordinatore:
Oreste Muccilli
P.zza Vittorio Emanuele, 9
86100 Campobasso
tel. 0874.90340
fax 0874.91054
e descrittivo, l’uno per l’attività di tutela, vigilanza e valorizzazione delle
Soprintendenze e l’altro per le descrizioni archivistiche – è un punto di
accesso primario per la ricerca generale su tutto il patrimonio
archivistico non statale; consente l’accesso ad una banca dati di
riferimento, ove esista, per consultare in rete la descrizione analitica della
documentazione; presenta una rappresentazione delle informazioni
basata sugli standard internazionali di ISAD e ISAAR.
• IRIDE PLUS, programma per la gestione delle presenze/assenze del
personale.
• T.Q. 2000, programma per il trattamento di quiescenza.
• R.R.2000, programma per il riscatto e la ricongiunzione dei servizi
pregressi.
75
con il contributo di:
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio
e per il patrimonio storico
artistico ed etnoantropologico
del Molise
Soprintendente:
Claudio Civerra (facente funzioni)
Soprintendenza per i Beni
Archeologici per il Molise
Soprintendente: Mario Pagano
Soprintendenza archivistica di
Campobasso
Soprintendente: Elena Glielmo
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte
Aspetti innovativi
nella promozione
dei beni culturali
a cura di Emanuela Zanda
Il complesso dei beni culturali
piemontesi è stato valutato per gli anni
2003 e 2004 intorno ai tre milioni di
visitatori e le prospettive di futuro
incremento turistico si presentano più
che buone poiché I visitatori del beni culturali dell’area metropolitana
torinese sono triplicati negli ultimi dieci anni, con un trend di crescita
di cinque volte superiore rispetto alla media dei musei statali su tutto
il territorio nazionale.
Le prossime Olimpiadi Invernali del 2006 saranno indubbiamente una
straordinaria occasione di visibilità e l’apertura di nuove sedi museali
dove sono in via di conclusione importanti lavori di restauro
(soprattutto Venaria Reale, ma anche Villa della Regina a Torino)
contribuirà ad arricchire l’offerta culturale della regione.
Per le Olimpiadi della Cultura, il Ministero, con la Direzione Regionale del
Piemonte, promuoverà la mostra “Eroi ed Atleti”, con una scelta di opere
scultoree di eccezionale qualità dei Musei Archeologici dello Stato. Inoltre
particolare attenzione sarà dedicata al Museo Egizio, il più celebre ed amato
della città, ora divenuto Fondazione. Il salone della statuaria sarà riproposto
in uno scenografico riallestimento curato da Dante Ferretti mentre un’altra
mostra sarà dedicata agli aspetti di vita quotidiana nell’Egitto antico.
Una delle carte vincenti del territorio piemontese consiste nella sua
possibilità di organizzare i beni culturali ed ambientali per sistemi, con
un dialogo costante tra storia, arte, architettura, paesaggio e valori
culturali immateriali. Di competenza diretta della Direzione Regionale
per i Beni Culturali e Paesaggistici e oggetto di investimenti
particolarmente cospicui negli ultimi anni è il sistema delle Residenze
Sabaude, per le quali è stato da tempo concordata con la Regione
Piemonte la predisposizione di un piano di comunicazione che
definisca per ogni Residenza l’elemento peculiare che contribuisce a
renderla unica, valorizzando nel contempo il territorio su cui insiste.
L’obbiettivo, già pienamente raggiunto al castello di Racconigi, è quello
76
di trasformare le residenze da custodie di preziose ed illustri
testimonianze del passato (funzione che comunque continuerà ad
esistere) a centro di elaborazione di prodotti intellettuali, realizzati e
utilizzati grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
A Racconigi, con la direzione di Mirella Marera, sono state proposte
chiavi di lettura che stimolano un apprendimento emotivo tale da
rendere la visita un’esperienza molto piacevole e quindi da rivivere più
volte. Da qualche anno il castello ospita, nei mesi invernali, esposizioni
singolari con allestimenti evocativi di momenti e personaggi che ne
hanno fatto la storia. È una strada nuova in cui il passato viene
raccontato con i mezzi del presente.
La rassegna “Racconigi, il palazzo, l’inverno” coniuga la
rappresentazione teatrale con l’ esposizione museale, proponendo una
lettura innovativa della residenza, condotta da sensazioni, da emozioni
e da sentimenti, a suggerire un percorso di conoscenza che vada oltre
la ricerca dei contenuti storici e artistici. L’allestimento scenico è
completato dall’audioguida, che diventa la compagna di viaggio di
ogni visitatore e non si limita a raccontare la storia ma lo avvolge
letteralmente in un emozionante percorso multisensoriale, con voci
narranti, poesie, testi, suoni, rumori, musiche.
L’utilizzo dell’audioguida è stato sperimentato con la mostra di Natale
del 2003 dal titolo “Le dimore interiori- viaggio multisensoriale negli
inediti appartamenti della corte” e, visto il successo e l’alto
gradimento da parte del pubblico, la medesima impostazione è stata
riproposta nella mostra del 2004 “Saudade” ovvero “la gioia di
riandare con la memoria, una per una,alle cose lontane” che ha
interessato gli appartamenti privati di Carlo Alberto e di Umberto II, due
personaggi uniti dall’amore per Racconigi e da un comune destino di
esilio in Portogallo. Grazie a questo strumento tecnologico, il pubblico
ha rivissuto la partenza di Umberto II per Cascais, ed è stato trasportato
in Portogallo con il suono del vento e del mare. Un visitatore ha lasciato
scritto: “Allestimento molto bello, ma l’intensità della voce e dei suoni e
le musiche mi hanno dato molti brividi e un sentimento di pace. È una
mostra davvero emozionante che mi ha fatto amare la storia”.
Un altro obbiettivo ambizioso è quello di collegare il patrimonio
ambientale e culturale della regione con le enormi possibilità di
approfondimento offerte dai fondi bibliografici ed archivistici. La
Biblioteca Reale e l’Archivio di Stato nascono, del resto, come quartieri
della medesima zona di comando o “Polo Reale” e l’edificio della
Biblioteca Nazionale è legato urbanisticamente a Palazzo Carignano.
Questi istituti sono all’avanguardia per quanto riguarda la messa in rete
del proprio patrimonio bibliografico ed archivistico, soprattutto per quanto
riguarda le fonti per lo studio del territorio e delle Residenze stesse.
L’Archivio di Stato (www.multix.it/asto) copre tredici secoli di storia –
77
dall’anno 726 ai nostri giorni – ed è conservato in 70 km di
scaffalatura. La ricerca è possibile attraverso i livelli gerarchici di
descrizione che pervengono fino all’unità base di conservazione del
materiale, ma pure attraverso un motore di ricerca che permette
l’accesso per parole libere a una parte considerevole degli inventari.
La consultazione della vasta cartografia posseduta è particolarmente
favorita dalla recente digitalizzazione di oltre 10.000 carte che
consente allo studioso varie possibilità di accesso e di riproduzione.
Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2005 la Biblioteca
Nazionale
Universitaria
beniculturali.it)
ha
di
messo
Torino
a
(http://www.bnto.librari.
disposizione
on-line
i
cataloghi digitali dei Balletti di Corte Sabaudi e del Corpus
Juvarrianum, che si aggiungono alle “mostre virtuali” sulla Sindone e
sulla montagna, già disponibili sul sito.
Infine, il collegamento tra residenze e lettura è sottolineato dai progetti
Biblio, la Biblioteca del Parco, aperta tutte le domeniche nel Parco di
Racconigi, da marzo a novembre e dalla manifestazione Raccontacastello
al castello di Agliè, un vero e proprio concorso letterario che raccoglierà
le emozioni suscitate dalla visita al castello, diventato celebre anche per
il grande successo dello sceneggiato “Elisa di Rivombrosa”.
Coordinatore regionale:
Emanuela Zanda
P.zza S. Giovanni, 2
10122 Torino
tel. 011.5220411
fax 011.5220433
con il contributo di:
Soprintendenza per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio
del Piemonte
Soprintendente:
Francesco Pernice
Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Piemonte
e del Museo antichità egizie
Soprintendente:
Marina Sapelli Ragni
Biblioteca Nazionale
Universitaria di Torino
Direttore: Aurelio Aghemo
Archivio di Stato di Torino
Direttore: Isabella Massabò Ricci
78
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia
Le attività
di comunicazione
a cura di Emilia Simone
La legge 150/2000 e il regolamento
di attuazione DPR 422/2001 hanno
sancito il ruolo strategico della
comunicazione
nella
Pubblica
amministrazione, conferendo a tale attività lo status di funzione
amministrativa, intendendo per comunicazione pubblica il complesso
delle attività relative alla comunicazione e all’informazione; la
comunicazione, rivolta agli utenti dei servizi (cittadini, imprese ecc.)
attraverso la struttura Ufficio relazioni con il pubblico, l’informazione
rivolta ai mezzi di comunicazione di massa.
Il Formez, nell’ambito del progetto destinato al Ministero per i beni ed
alle attività culturali finanziato dal PON ATAS, misura II.2, ha realizzato,
nel corso del 2003, un percorso formativo destinato al personale della
Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia e degli
uffici periferici MIBAC, secondo le disposizioni del citato DPR 422/2001.
L’intervento formativo è stato rivolto ai responsabili ed agli operatori
degli uffici addetti alla attività di comunicazione, con l’articolazione di
moduli finalizzati a chiarire ed approfondire il ruolo che attualmente
riveste la comunicazione pubblica nel processo di innovazione della
P.A, secondo le seguenti articolazioni:
• Modulo di base sulla comunicazione, per acquisire le conoscenze
della comunicazione pubblica ed inquadrare lo sviluppo di tale
materia nei processi di riorganizzazione del MIBAC, anche attraverso
una panoramica ed un approfondimento della normativa di
riferimento;
• Modulo sulla comunicazione interpersonale, con l’obiettivo di fornire
tecniche e metodologie per rendere più efficace la comunicazione,
affrontare la gestione dei conflitti e semplificare il linguaggio
amministrativo;
• Modulo sulla comunicazione interna e organizzativa, finalizzata alla
gestione del back- office e del front-office;
• modulo sulla comunicazione esterna, focalizzato sull’attenzione
verso l’utenza, per approfondire le problematiche riguardanti la
customer satisfaction, i piani annuali di comunicazione e le
campagne di informazione.
Per facilitare la comunicazione esterna con gli utenti e valorizzare i settori
di più immediata visibilità del MIBAC, la Direzione regionale per i beni e le
attività culturali della Puglia e gli istituti periferici sono impegnati a
rafforzare i livelli di comunicazione interna e di scambio di buone
pratiche; a svolgere attività coordinate di valorizzazione e comunicazione
per iniziative programmate a livello ministeriale (Giornate europee del
Patrimonio, Settimana della cultura,) e per attività programmate a livello
territoriale; a potenziare gli Uffici relazioni con il pubblico; a rafforzare la
rete dei siti web. Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi il
79
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia
Formez ha recentemente avviato un’attività mirante alla definizione di un
modello di redazione regionale on line che renderà possibile livelli di
comunicazione integrata tra la Direzione regionale per i beni e le
attività culturali della Puglia e gli istituti periferici MiBAC attraverso la
realizzazione di un sito web, sviluppato coerentemente con il tema della
qualità dei siti web pubblici culturali del progetto Minerva. Il sito avrà
l’obiettivo di soddisfare le esigenze di comunicazione istituzionale propria
della Direzione regionale e degli istituti periferici del MIBAC e al tempo
stesso cercherà di risolvere i problemi legati alla frammentarietà e
disorganicità delle informazioni nel settore dei beni culturali.
La intranet, in particolare, potrà proporsi come strumento di
comunicazione flessibile e continuamente aggiornabile per condividere
procedure, strumenti e documenti on line, facilitare la comunicazione
all’interno della redazione web, alimentare i flussi informativi sul sito
pubblico. È in corso di realizzazione un folder istituzionale per illustrare
le sedi e le attività svolte dagli istituti MiBAC della Puglia.
L’ Ufficio Stampa
Il Formez su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica e in
collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione
Nazionale della Stampa Italiana. ha organizzato, nel corso del 2004, il
II Corso di formazione per dipendenti degli Uffici Stampa pubblici.
Durante il percorso formativo è stato tracciato lo scenario generale del
mondo dei media e della comunicazione pubblica e sono stati
introdotti gli argomenti sul ruolo di chi opera negli uffici stampa della
Pubblica Amministrazione.
Al termine di questo percorso i corsisti, 3 per gli Istituti MIBAC della
Puglia, hanno seguito i moduli specialistici che hanno consentito un
maggiore livello di approfondimento su temi legati al mondo
dell’informazione e sulle pratiche, le tecniche e gli strumenti degli
operatori di un Ufficio Stampa.
Ufficio stampa – Direzione regionale per i beni culturali e
paesaggistici della Puglia
Le attività svolte nell’ Ufficio stampa sono finalizzate ad assicurare la
diffusione omogenea e coerente dell’immagine della Direzione
regionale sul territorio mediante la divulgazione di obiettivi e contenuti.
Gli strumenti
Il comunicato stampa è uno degli strumenti più utilizzati per la
comunicazione verso i media.
Il comunicato stampa è sempre frutto del dialogo tra la Direzione e
l’ufficio stampa e viene sempre sottoposto all’approvazione del dirigente.
Nella redazione del comunicato viene subito evidenziato l’elemento
80
chiave della notizia, ciò che appare rilevante dal punto di vista
giornalistico, espresso attraverso un linguaggio chiaro e semplificato e
redatto con un testo breve.
Il comunicato è generalmente indirizzato ai giornalisti che si occupano
stabilmente del settore legato alla cultura delle varie testate.locali, delle
reti televisive e radiofoniche. È generalmente trasmesso via fax e via
e-mail, ma viene utilizzato anche il “recall” telefonico come strumento
utile per ottenere conferma sull’avvenuta ricezione del testo e ottenere
assicurazioni da parte dei giornalisti sulla pubblicazione della notizia.
La conferenza stampa è vista come uno strumento utile per
pubblicizzare eventi, attività culturali, per conferire visibilità e coerenza
in termini di immagine alla struttura MIBAC del territorio e a
posizionare la Direzione regionale nell’ambito di questa struttura.
Un esempio
La Direzione regionale, al fine di offrire alla stampa e ai cittadini
un’informazione unitaria relativamente alla VII Settimana della cultura, ha
organizzato una conferenza stampa alla quale sono stati invitati i
responsabili degli istituti periferici MIBAC che hanno illustrato, dopo una
presentazione del Direttore regionale, le attività programmate nei rispettivi
ambiti di competenza relativamente a questo evento. La conferenza
stampa è stata preceduta da un comunicato che ha indicato in maniera
chiara l’argomento, l’orario, la data, il luogo dell’incontro, ed è stata
preceduta da contatti con i giornalisti che hanno seguito l’iniziativa. A
completamento delle attività, prima della conferenza stampa e’ stata
registrata la presenza dei giornalisti e sono state consegnate le cartelle
stampa contenenti il comunicato della Direzione regionale, il pieghevole
istituzionale e il materiale degli istituti periferici. In seguito è stata eseguita
la rassegna stampa per verificare l’attenzione dei media verso l’evento.
La Direzione regionale ha utilizzato lo strumento della conferenza per
approfondire tematiche di grande di interesse e promuovere
l’immagine dell’Istituto. L’incontro di studi, promosso in occasione
della VII edizione della Settimana della Cultura (16-22 maggio 2005),
ha inteso avviare una riflessione sulla nuova disciplina introdotta dal
Codice dei beni culturali in materia di tutela e pianificazione del
paesaggio. La finalità dell’iniziativa è stata quella di focalizzare
l’attenzione sulle problematiche di più urgente attualità inerenti al tema
prescelto. In questa occasione l’’impegno dell’Ufficio stampa è stato
relativo alla pubblicizzazione dell’iniziativa presso i media, alla
distribuzione dei materiali e al contatto con i giornalisti, con l’intento
di comunicare in maniera efficace i contenuti dell’incontro di studi e
veicolare in maniera positiva l’immagine della Direzione regionale.
Nell’Ufficio stampa sono svolte attività di rassegna stampa e di
collaborazione alla rivista Culturalweb.
81
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia
Le attività
di comunicazione
dell’Archivio di Stato
di Brindisi
a cura di Elena Lenzi
L’Archivio di Stato di Brindisi ha
istituito formalmente l’Ufficio per le
Relazioni con il Pubblico nel 1996,
ma la formazione del personale
addetto è avvenuta solo nel 2003,
con il corso sulla comunicazione
pubblica disposto dal MiBAC e realizzato dal Formez.
Le competenze specifiche dell’Archivio di Stato, che non prevedono
altro contatto con i cittadini/utenti se non attraverso l’attività di sala
studio, biblioteca e consultazione, oltre alla normale gestione
amministrativa (contatti con fornitori di beni e/o servizi), hanno indotto
ad espletare alcune delle funzioni proprie dell’URP – informazione,
ascolto, verifica della qualità dei servizi – tramite il colloquio diretto con
gli utenti che vi si rivolgono; inoltre all’occorrenza l’addetto stampa
dell’URP dirama comunicati stampa agli organi di informazione sulle
attività promozionali e culturali dell’Istituto.
L’URP è a disposizione del pubblico in ogni giorno lavorativo durante
gli orari di apertura al pubblico dell’Istituto.
Per quanto riguarda la comunicazione interna, la ridotta quantità di
personale fa ritenere molto più semplice il servirsi della
comunicazione diretta fra funzionari, piuttosto che di un sistema di
comunicazione tramite rete intranet, della quale peraltro si dispone e
si utilizza per condividere progetti e tecnologie.
In merito alla funzione di accesso e partecipazione, è in corso di
redazione la “Carta dei servizi” dell’Archivio di stato, mentre è già
disponibile e distribuito gratuitamente a chi ne fa richiesta l’opuscolo
Archivio di Stato di Brindisi (Civitavecchia 2001), che contiene tutte le
informazioni sulla storia dell’Istituto, le sue funzioni, i servizi forniti,
le attività svolte, i fondi archivistici conservati.
Inoltre dal 1999 l’AS di Brindisi è on line con un proprio sito, progettato
e realizzato allo scopo di promuovere una migliore informazione e un
maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle attività dell’Istituto e offrire
loro dei servizi che gradualmente potranno essere incrementati.
La sua struttura è estremamente lineare al fine di renderne facile l’uso:
dall’home page, che identifica l’Ufficio con l’indirizzi, il numero di
telefono e fax, l’e-mail, il nome del direttore, l’utente può scegliere
direttamente a quali pagine accedere per avere notizia del patrimonio
documentario conservato, degli orari di apertura al pubblico e delle
domande da presentare per consultare ed eventualmente richiedere
copia di documenti, sia per ragioni di studio che private, delle iniziative
promozionali e didattiche in corso o che si sono svolte in passato. Il
sito, ospite del server dell’Amministrazione centrale, viene gestito in
proprio, sia con riferimento ai contenuti che all’edizione e pubblicazione
sul web, e questo ne permette l’aggiornamento continuo.
82
Castel
del
Monte,
inserito
nella
World
Castel del Monte
dall’UNESCO
a cura di Michela Tocci
Heritage Least nel 1996, è il
monumento-museo più visitato
della Puglia e, rispetto all’anno di iscrizione, il numero dei visitatori ha
subito un incremento che supera il 120%!
I risultati sembrano premiare l’intensa attività della Soprintendenza
BAP per le province di Bari e Foggia alla quale afferisce Castel del
Monte, impegnandosi nella promozione del monumento e delle attività
programmate attraverso una costante e capillare attività di
comunicazione, agevolata dalla preziosa collaborazione di testate
giornalistiche e reti televisive e radiofoniche, rendendo evidente che
ormai i turisti non si accontentano più di mare e sole.
Appare opportuno, allora, per consolidare questo trend positivo,
effettuare quella che si chiama analisi SWOT, valutando fattori di forza
e punti di debolezza anche in rapporto al contesto ambientale,
sfruttando le opportunità e correggendo i punti critici.
A Castel del Monte, ormai da qualche anno si attuano numerose
iniziative rivolte al pubblico molto variegato che visita il monumento,
inteso come laboratorio di sperimentazione di varie forme di
comunicazione, secondo il nuovo concetto di museo come luogo
alternativo di incontro per intensificare i momenti di contatto e
interazione reciproca fra utente e Istituzione e “attraverso cui la società
rappresenta il suo rapporto fra la propria storia e quella di altre
culture”.
Nella definizione dei programmi culturali una particolare attenzione
viene rivolta ai giovani, nella convinzione che sia necessario rendere i
ragazzi protagonisti attivi e maggiormente motivati degli eventi
culturali, con progetti per loro specificatamente ideati.
Le iniziative organizzate in occasione della Settimana della
Cultura,appuntamento annuale indetto dal MiBAC sul territorio
nazionale, dell’Estate Federiciana, e delle Giornate Europee del
Patrimonio, realizzate in collaborazione con Università, Comune di
Andria, scuole, associazioni culturali e finanziate da sponsor privati,
riscuotono un successo di pubblico e di critica che induce a portare
avanti quel progetto di valorizzazione e fruizione di Castel del Monte.
Grazie all’introduzione delle nuove tecnologie informatiche, la fruizione
del patrimonio artistico, un tempo riservata alle classi più agiate,
diventa oggi “una cultura del vivere”, abbattendo i confini del tempo
e dello spazio.
Castel del Monte,il monumento più famoso e visitato della Puglia,
diventerà ancora più accessibile con la creazione di un sito web e dei
supporti informatici realizzati nell’ambito del progetto “VR Placonet
Lab per la fruizione dei beni culturali”.
83
Si tratta di una tappa fondamentale perché il pubblico potrà finalmente
accedere al sito ufficiale del castello, nel quale, unitamente alle
informazioni storiche e artistiche sul monumento e alla documentazione
relativa a federico II e al casato di Hoenstaufen, saranno disponibili tutte
le notizie “logistiche” (orari, costi del biglietto, itinerari, ecc.) e il
calendario delle iniziative in programma al castello.
Il sito, il cui indirizzo sarà www.casteldelmonte.org e da gennaio p.v.
www.casteldelmonte.eu, avrà anche una versione in inglese e in
tedesco, cui si spera di poter aggiungere in un prossimo futuro anche
una versione in francese e spagnolo.
Coordinatore regionale:
Emilia Simone
Via Dottula Isolato 49
70122 BARI
080 5281111
fax 080 5281114
con il contributo di:
Archivio di Stato di Brindisi
Direttrice: Marcella Guadalupi
Pomes
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio
per le province di Bari, Foggia
Castel del Monte
Direttrice: Michela Tocci
84
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna
I siti web dei Beni
Culturali della Sardegna
a cura di Carla Palomba
Consapevole dell’importanza
dell’utilizzo
delle
nuove
tecnologie per offrire agli utenti
un’informazione più efficace e
tempestiva, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici
della Sardegna ha promosso la costruzione del sito Beni culturali della
Sardegna coinvolgendo gli istituti del Mibac in un progetto di respiro
regionale rispondente alla finalità di promuovere l’offerta culturale.
Altri istituti hanno invece attuato progetti specifici in questa direzione.
Il sito Beni culturali della Sardegna
È stato costruito dalla Direzione regionale e dagli istituti sardi del
MiBAC con l’obiettivo di offrire in ambito regionale un unico punto di
accesso alle informazioni concernenti la tutela, la valorizzazione e la
fruizione del patrimonio culturale.
Il sito è stato attuato con l’assistenza tecnica del Formez, nell’ambito
del progetto MiBAC Pon Atas, misura II, 2, tenendo conto delle linee
guida del Manuale per i siti web culturali pubblici del Progetto
Minerva, di cui ha costituito uno dei casi studio.Visitabile all’indirizzo
www.sardegna.beniculturali.it, è stato pubblicato il 12 maggio 2005
in occasione della Settimana della cultura, dopo una fase di studio e
sperimentazione realizzata mediante il coinvolgimento del personale
addetto alla comunicazione dei dodici Istituti MiBAC sardi.
Punto di forza del progetto l’idea di costituire una rete di soggetti
culturali del territorio (uffici del MiBAC, ma anche enti ed associazioni)
cui i cittadini possano rivolgersi nella ricerca di informazioni chiare,
tempestive ed affidabili e per l’utilizzo dei servizi erogati dalle varie
strutture. In attesa di attivare con le istituzioni culturali del territorio i
raccordi necessari alla piena realizzazione del progetto, si mira alla
funzionalità della rete costituita dagli uffici del Ministero. Quanto alle
notizie di pertinenza degli altri soggetti culturali sono comunque
fornite informazioni di primo livello, rinviando per gli approfondimenti
ai siti e alle pagine gestite direttamente dai detentori dell’informazione.
I contenuti sono inseriti, sulla base di criteri redazionali descritti in un
apposito manuale, dai responsabili individuati presso gli istituti,
mentre una redazione centrale, costituita presso la Direzione
regionale, ha il ruolo sia di inseritore che di pubblicatore dei dati.
Il sito presenta grande facilità di navigazione. L’informazione è
organizzata nelle sezioni notizie, documenti e links, alimentate da una
intranet dedicata, mentre i dati inerenti gli enti ed associazioni, gli
eventi ed i luoghi della cultura (questi ultimi di prossima
pubblicazione) sono attinti direttamente dal database MySQL/Access.
È attualmente presente l’opzione di ricerca con testo libero, mentre è
in fase di progettazione la funzionalità di ricerca avanzata.
85
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna
Nella zona centrale della homepage sono visibili le ultime cinque
notizie pubblicate ed i dieci eventi più recenti. Dal momento che i dati
sinora inseriti si riferiscono per la maggior parte agli eventi culturali
(segnalati sia nella sezione eventi, che nella sezione notizie) si può dire
che è questo il tipo di informazione che attualmente caratterizza il sito.
Il ruolo di divulgazione culturale è svolto anche mediante la possibilità
di scaricare il materiale promozionale legato agli eventi, che
attualmente costituisce la grande maggioranza del materiale inserito
nella sezione documenti.
Il sito della Biblioteca della Soprintendenza per i beni
archeologici di Sassari e Nuoro
Il sito nasce dalla definizione degli obiettivi ai quali la Biblioteca,
specializzata nelle scienze archeologiche e dotata di un patrimonio di
oltre 18.000 volumi, intende ispirare la propria azione, dall’analisi del
bacino di utenza cui si rivolge e del contesto in cui opera.
In una regione con un’alta vocazione per gli studi archeologici ed un
bacino di utenza disseminato su un territorio vasto e con un sistema
di trasporti e flussi di mobilità ancora bassi, è vitale che si individuino
mezzi e strumenti perché le informazioni e, talvolta, i libri raggiungano
gli utenti là dove essi vivono e lavorano. Il sito intende quindi
caratterizzarsi come sito di servizio, strumento efficace di
comunicazione verso l’esterno e insieme utile risorsa per le esigenze
dei funzionari della Soprintendenza. Realizzato puntando ad una piena
accessibilità dei contenuti secondo i criteri della legge Stanca e sulla
base delle linee espresse nel Manuale per la qualità dei siti web
culturali pubblici (Progetto Minerva), il sito è concepito come un work
in progress, vale a dire un documento vivo e in continua evoluzione.
Tra le varie sezioni presentate in homepage risultano centrali in termini
informativi quella dedicata ai Servizi e la sezione Cataloghi, attraverso
cui, oltre ad accedere al catalogo on-line della Biblioteca, si possono
lanciare ricerche bibliografiche in numerosi OPAC (Online Public
Access Catalogue) e METAOPAC (interfacce web che consentono di
interrogare simultaneamente, con una sola richiesta, uno o più OPAC)
italiani e stranieri utilmente selezionati. A queste due sezioni si
affiancano anche i link a siti di archeologia e a siti istituzionali, per
orientare l’utente all’interno della complessità di informazioni sul web.
Il sito della Soprintendenza per i beni architettonici,
paesaggio, patrimonio storico artistico ed etnoantropologico
di Cagliari e Oristano
Online dal 2002 e visitabile all’indirizzo www.ambienteca.arti.
beniculturali.it, il sito è stato recentemente riformulato secondo gli
standard proposti dal progetto Minerva per la qualità dei siti web
86
culturali pubblici, al cui programma di sperimentazione la
Soprintendenza ha collaborato come caso di studio. Gli adeguamenti
sono stati resi necessari anche per la recente approvazione della legge
9 gennaio 2004, n.4, cosiddetta legge Stanca, che stabilisce le regole
sui criteri di accessibilità dei siti web pubblici.
Obiettivo del progetto quello di consentire un rapporto interattivo con
l’utenza e di offrire informazioni, idee, programmi in modo chiaro ed
efficace. L’attenzione è stata concentrata su quattro obiettivi:
presentare l’attività dell’ente e renderla trasparente, presentare norme
e standard di settore, offrire servizi all’utenza. È stato quindi effettuato
un lungo lavoro preliminare che è consistito in:
• definire i processi e i flussi di lavoro sulla base delle regole che
governano l’istituzione
• costruire le pagine e la struttura in modo che rispettassero i requisiti
della legge Stanca
• scrivere i contenuti in base alle regole dell’usabilità
• costruire un database adeguato per la gestione e l’archiviazione dei
dati
• progettare un sistema che mediante un’interfaccia web su protocollo
sicuro potesse gestire la richiesta di informazioni da parte dell’utenza
attraverso un database condiviso e fornire in tempo reale le
informazioni al richiedente
• scegliere tecnologie efficaci
• progettare un sistema di pubblicazione automatizzata di documenti
di tipo *.rtf o *.pdf, che permette la pubblicazione in tempo reale e
autonoma di documentazione di varie estensioni
• progettare i CSS.
Sono state poi sviluppate in modo particolare le sezioni: gli uffici e le
loro competenze, i servizi offerti, le news, un sistema di ricerca per
l’individuazione dei responsabili del procedimento, il database dei
contatti e del personale, e infine il SIBA (sistema informatico beni
architettonici) per la gestione ondine delle autorizzazioni ex d.lgs.
42/2004, ancora in fase di sperimentazione.
Il sito dell’Archivio di Stato di Cagliari
Obiettivo del sito, nato sulla scia del Sistema archivistico nazionale alla
fine degli anni Novanta del ’900, è far conoscere agli utenti l’istituto, i
suoi servizi ed offrire un primo orientamento per la ricerca.
Consultabile all’indirizzo www.archiviostatocagliari.it, presenta una
homepage contenente una breve presentazione delle funzioni
dell’Archivio ed un menù laterale che consente di accedere alle
informazioni di carattere generale e a quelle più specifiche relative allo
staff ed ai servizi di carattere amministrativo, oltre alle notizie sulle
origini dell’istituto e sull’edificio.
87
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna
Sono poi descritte tutte le sezioni in cui si articola l’Archivio: attraverso
i Servizi si accede alle pagine specifiche relative alla Sala studio, al
Laboratorio di Fotoriproduzione, alla Biblioteca, al Laboratorio di
restauro, alla Segreteria e all’URP.
Parte fondamentale del sito è dedicata all’attività istituzionale specifica
dell’Archivio, ossia al Patrimonio documentario: l’utente può effettuare
una prima indagine sul complesso dei fondi conservati attraverso
l’elencazione degli stessi in ordine alfabetico o per tipologia,
quest’ultima sulla base dell’articolazione della Guida generale degli
Archivi di Stato. È inoltre presente per ogni fondo una maschera per
la ricerca avanzata che, attraverso dei motori indicizzati per
antroponimi, toponimi, parole chiave o anche testo libero, agevola
l’utente nella ricerca. Attualmente sono consultabili in rete alcuni dei
più importanti fondi dell’archivio.
È possibile accedere all’Archivio digitale attraverso appositi link che
conducono a due banche dati digitali distinte, in cui sono visualizzabili
le immagini e le relative descrizioni archivistiche: Imago II ed
Internum. L’utente può anche richiedere online la copia delle carte cui
è interessato.
Alcune pagine sono dedicate alla Scuola di Archivistica ed uno spazio
è destinato alle attività culturali e alle manifestazioni promosse
dall’Archivio (mostre, seminari, visite guidate), agli avvisi e bandi di
gara ed alle news, in cui vengono inserite le ultime notizie di
immediato interesse per gli utenti.
Attualmente il sito si pone come un servizio essenziale nei confronti
dell’utenza e risponde alla duplice esigenza della trasparenza
amministrativa e della valorizzazione culturale degli archivi.
Il progetto Scoprire per conoscere. Tra miniature, filigrane e
sigilli dell’Archivio storico comunale di Oristano
Si tratta di un progetto didattico che si svilupperà in tre anni, avviato
durante l’anno scolastico 2004-2005 dal Comune di Oristano d’intesa
ed in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la
Sardegna e la Scuola Media Statale n.3 “Leonardo Alagon” di Oristano
al fine di diffondere la conoscenza dell’archivio storico comunale e di
estenderne il bacino d’utenza, nonché per proporre ai giovani un
diverso approccio con la storia.
Una telecamera sapientemente utilizzata dal regista Antonello Carboni,
appositamente incaricato dal Comune, ha seguito con discrezione,
passo dopo passo, l’evoluzione del progetto che ha offerto agli allievi
della scuola, guidati dal direttore dell’Archivio storico comunale, da
un funzionario della Soprintendenza e dai docenti dell’Istituto,
l’occasione di apprendere il metodo della ricerca in archivio. Sono
state così filmate anche le reazioni e le emozioni dei piccoli ricercatori
88
in erba: dalla curiosità e concentrata attenzione verso un mondo così
nuovo allo stupore ed euforia per la scoperta dei diversi manufatti e
alla pignoleria nella registrazione delle segnature archivistiche dei
documenti selezionati.
Il video, adeguatamente montato offre, anche attraverso brevi ma
efficaci interviste agli attori del progetto, un accattivante quadro del
suo svolgimento e dei risultati ottenuti. Presentato al pubblico durante
il convegno sull’iniziativa organizzato in occasione della Settimana
della Cultura 2005, è stato successivamente distribuito dal Comune
nelle scuole medie cittadine per incrementare l’interesse dei giovani
verso il bene culturale archivistico.
Coordinatore regionale:
Sandra Violante
Via San Lucifero, 109
09127 Cagliari
tel. 070.6053201
fax 070.6053209
con il contributo di:
Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio
e per il patrimonio storico
artistico ed etnoantropologico
per le province di Cagliari
e Oristano
Soprintendente:
Gabriele Tola
Soprintendenza per i beni
archeologici per le provincie
di Sassari e Nuoro
Soprintendente:
Francesco Nicosia
Soprintendenza archivistica per
la Sardegna
Soprintendente:
Marinella Ferrai Cocco Ortu
Archivio di Stato di Cagliari
Direttore:
Marinella Ferrai Cocco Ortu
89
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana
La cultura è un bene primario di
La comunicazione
cui la nostra società ha un
a cura di Rosalba Tucci
bisogno fondamentale; essa
riveste
un
ruolo
sociale
importante perché riflette l’identità culturale di una comunità ma
costituisce anche un settore economico e produttivo a tutti gli effetti.
Mutano pertanto, rispetto ai tradizionali approcci gestionali, la missione
e il ruolo delle istituzioni culturali. Una efficiente gestione appare quindi
rilevante per incentivare e potenziare la fruizione del patrimonio
culturale attraverso l’uso di strumenti e tecniche di comunicazione e
distribuzione che servono a informare, motivare e servire il proprio
mercato, strumenti e tecniche per aiutare le organizzazioni culturali a
fronteggiare le sfide senza sacrificare la ragion d’essere di una
istituzione. La comunicazione come strumento di cambiamento, di
partecipazione, di condivisione. Nell’ambito delle azioni rivolte a creare
una Amministrazione “market oriented” cioè focalizzata sul pubblico,
la definizione di un preciso ed articolato programma di comunicazione
assume una valenza strategica nel processo di trasferimento della
cultura tra chi produce e chi consuma i prodotti della cultura artistica.
L’applicazione delle nuove tecnologie vede impegnati gli Istituti presenti
sul territorio toscano nella realizzazione di progetti volti alla
valorizzazione e alla promozione del patrimonio culturale regionale.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dispone di un
Laboratorio Multimediale che, nel corso di un decennio, ha contribuito a
supportare l’attività di promozione e l’offerta culturale con l’impiego delle
nuove tecnologie, producendo, anche in collaborazione con Musei,
Università, Istituzioni culturali italiani ed esteri e con professionalità
esterne, prodotti (CD-ROM, CD-ROM ipermediali, CD-ROM ipertestuali)
in occasione di mostre già realizzate, che spaziano dall’Egitto copto
all’epoca longobarda, o presentando i primi ritrovamenti archeologici di
scavi ancora in corso, come il contesto delle navi romane rinvenute
durante i lavori dello scalo ferroviario di San Rossore a Pisa, o Firenze in
epoca romana. Questi prodotti sono disponibili in visione o in vendita
presso le sedi museali, ma sono state realizzate anche monografie di
carattere scientifico-divulgativo, anche in versione inglese. E’ possibile
visitare la mostra in corso “Cibi e Sapori nel mondo antico” dal sito creato
appositamente www.cibiesapori.it.
Il Centro di Documentazione automatizzata, pertinente alla
Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico
di Firenze e alla Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino,
aperto agli studiosi e agli studenti ma anche ad un pubblico non
specialistico così da avvicinarlo al patrimonio culturale, grazie ai diversi
livelli di accesso previsti, consente di consultare elettronicamente le
banche dati catalografiche e le immagini relative agli oggetti d’arte
90
conservati nei Musei e nel territorio delle province di Firenze, Prato e
Pistoia, di svolgere ricerche e formulare interrogazioni incrociate. La
consultazione è possibile sia direttamente presso il Centro che
attraverso la Intranet e, per l’utente esterno, attraverso Internet.
La conversione digitale di alcuni dei fondi della Biblioteca degli Uffizi,
dipendente dalla Soprintendenza speciale per il Polo Museale
Fiorentino, pubblicati all’indirizzo www.amanuense.it nell’ambito del
progetto BDI, riguardano, tra l’altro, il Catalogo della Galleria di
Giuseppe Pelli Bencivenni, un documento fondamentale per lo studio
della museografia fiorentina del secondo Settecento, e il fondo Carocci,
la più rappresentativa opera di catalogazione e salvaguardia delle opere
d’arte fiorentine e toscane, composta di 42.867 schede, uno tra i fondi
più consultati dagli studiosi di storia dell’arte e di storia per la ricchezza
del suo apparato e contributo documentario. La promozione e la
divulgazione dei contenuti culturali ispiratori delle mostre organizzate
dalla Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino sono
state efficacemente realizzate anche grazie alla redazione di siti Internet
dedicati, ricchi di informazioni e di documentazione fotografica,
accessibili tramite link dal sito www.polomuseale.firenze.it/mostre, tra
le quali, ad esempio, le recenti esposizioni dedicate a “L’arte a Firenze
nell’età di Dante 1250-1300”, “Botticelli e Filippino”, “Palazzo Pitti-La
Reggia Rivelata”, “Forme per il David”, “Maria de’ Medici”.
Anche la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed
etnoantropologico di Siena è dotata di un sistema informatico
consultabile di circa 40.000 schede; l’accesso per la consultazione al
pubblico avviene tramite form con campi prefissati in cui si possono
effettuare ricerche incrociate con tempi di risposta rapidi. La
Soprintendenza ha recentemente realizzato, nell’ambito del progetto
“La Grande Guerra. La Memoria” (1915-1918), un CD ad uso didattico
sulle testimonianze storico artistiche a ricordo dei caduti di Siena e
della provincia, distribuito nelle scuole su richiesta.
La Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di
Siena dispone anch’essa di materiale digitale e di un Laboratorio
multimediale che ha iniziato a riversare in tale formato, per renderli
presto accessibili, le mostre e gli altri eventi culturali realizzati nel corso
degli anni.
Un progetto realizzato dall’Archivio di Stato di Prato consiste nella
digitalizzazione del carteggio del pratese Francesco di Marco Datini,
banchiere, filantropo e mecenate, proprietario di fondaci disseminati in
tutta Europa e di opifici in tutta la Toscana; Datini, banchiere del suo
Comune, di repubbliche e monarchi, ha lasciato un’impronta
innovatrice e duratura nello sviluppo del credito e dell’organizzazione
aziendale. La digitalizzazione del carteggio, che consiste in 150.000
lettere, esempio unico al mondo di archivio mercantile medievale e
91
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana
fonte preziosa per la storia del commercio europeo della seconda metà
del Trecento, già consultabile dal Sistema in rete LAN interna, sarà tra
breve fruibile su Internet, consentendo così la salvaguardia degli
originali e la consultazione sicura e agevole di un patrimonio che tutti
gli studiosi potranno condividere.
L’Archivio di Stato di Arezzo sta ultimando la realizzazione del sito web,
dove sarà possibile la consultazione on-line degli inventari dei fondi
documentari e degli atti da parte di studiosi accreditati.
Dotato di un sito web per l’accesso ai fondi archivistici www.assi.
archivi.beniculturali.it, l’Archivio di Stato di Siena ha aderito al
progetto SIAS per l’identificazione, la descrizione qualitativa e
quantitativa e l’assunzione in carico informatizzata degli elementi del
patrimonio documentario, nonché la sua valutazione patrimoniale; i dati
saranno poi immessi sul sito.
Aderisce al progetto SIAS anche l’Archivio di Stato di Massa e buona
parte della biblioteca è stata catalogata con il programma ISIS, per
favorire l’accessibilità offrendo un servizio rapido ed efficiente agli
studiosi che frequentano la sala di studio.
Molto ricca anche l’offerta delle Biblioteche fiorentine.
La Biblioteca Marucelliana partecipa, come altre grandi biblioteche
statali, a diversi progetti nazionali tesi a incrementare l’offerta culturale e
la promozione, come il progetto per la catalogazione del patrimonio
bibliografico antico e moderno a stampa (SBN), il progetto per la
circolazione dei documenti (ILL SBN) e quello per la catalogazione del
patrimonio manoscritto (SBN MANUS). Partecipa anche al progetto BDI
(Biblioteca Digitale Italiana) che consiste nella digitalizzazione di cataloghi
manoscritti; sono in corso di inserimento immagini (150 disegni del XVII
secolo) e altri testi (i 111 volumi del Mare Magnum di Francesco
Marucelli). Inoltre dal sito della Biblioteca www.maru.firenze.sbiv.it è
possibile visitare mostre virtuali e consultare cataloghi, sia quelli on-line
dal 1994 sia quelli digitalizzati delle opere a stampa dalle origini al 1994.
Anche la Biblioteca Medicea Laurenziana ha realizzato itinerari virtuali
di mostre con testi esplicativi in italiano e inglese: le più recenti sono
dedicate a Vittorio Alfieri, Seneca e Leon Battista Alberti, e sono
accessibili dal sito Internet o da una sezione dedicata del sito
www.bml.firenze.sbn.it. Gli itinerari offrono la possibilità di sfogliare e
interrogare per campi di ricerca predeterminati o in modalità full text le
schede di catalogo corrispondenti a una scelta dei pezzi più significativi
esposti. La partecipazione al progetto europeo “Rinascimento VirtualeDigitale Palimpsestforschung” per la creazione di una banca dati delle
attività di censimento, studio e riproduzione e post elaborazione delle
immagini ottenute dei manoscritti palinsesti, in collaborazione con altre
Biblioteche italiane e con l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle
biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), ha
92
portato alla creazione di una banca dati, accessibile da Internet, dalla
quale parte un percorso virtuale alla mostra realizzata al compimento
del progetto stesso. La Biblioteca ha realizzato un DVD delle fasi del
restauro di alcuni banchi lignei (plutei) della Biblioteca di Michelangelo,
restauro realizzato in collaborazione con la Soprintendenza al
Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Firenze e le
Università di Firenze e Ferrara – Facoltà di Architettura – , che consente
l’esplorazione di modelli virtuali tridimensionali dei plutei restaurati. I
dati ottenuti, presentati anche in occasione delle Giornate Europee del
Patrimonio, sono confluiti in una banca dati sull’opera di Michelangelo
a Firenze, accessibile su richiesta. In corso di realizzazione un percorso,
in italiano e inglese, in 3D dell’intero complesso della Biblioteca che
illustrerà gli ambienti architettonici e alcuni tra i manoscritti più
preziosi, consentendo la valorizzazione degli ambienti laurenziani nel
pieno rispetto delle esigenze di tutela. La Biblioteca sta realizzando
anche un catalogo on-line della bibliografia dei manoscritti e un
progetto di digitalizzazione, schedatura e pubblicazione on-line dei
Papiri della Società Italiana (PSI) in collaborazione con le Università di
Cassino e Firenze e con l’Accademia Fiorentina di Papirologia.
La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze partecipa con il progetto
“Il viaggio in Toscana dei viaggiatori inglesi e francesi dalla fine del XVII
secolo ai primi del XIX secolo” all’iniziativa “Bibliotheca Universalis”,
promossa dal G7 tenutosi a Napoli nel 1994, con l’intento di rendere
fruibile una vasta collezione digitale composta di testi, immagini e
suoni che sia rappresentativa del patrimonio culturale e scientifico
mondiale. Si tratta di un percorso che ricostruisce il Grand Tour
attraverso 200.000 immagini relative a 547 testi e ricrea, attraverso
itinerari, personaggi e cartografia d’epoca, il clima artistico e storico
del tempo. Inoltre, per valorizzare il proprio patrimonio cartografico,
manoscritto e a stampa, la Biblioteca ha elaborato un progetto per
costituire un archivio informatizzato delle carte geografiche a stampa
(800 carte geografiche, nautiche o militari e piante di città dal XVII al
XIX secolo) e manoscritte ( 250 pezzi, tra cui portolani e carte nautiche
dei secoli XV-XVII e carte del cartografo Luigi Giachi del XVIII secolo)
del Fondo Palatino. Le carte a stampa e manoscritte implementano la
base dati SBN Libro antico e l’OPAC della Biblioteca e sono consultabili
sul sito www.bncf.firenze.sbn.it/progetti.
Coordinatori regionali:
Rosalba Tucci e Lucia Mascalchi
Lungarno A.M. Luisa de’ Medici, 4
50122 Firenze
tel: 055.27189750
fax 055.27189700
con il contributo di:
Soprintendenza per i Beni
Architettonici, per il Paesaggio e
per il Patrimonio storico, artistico
ed etnoantropologico di Arezzo
Soprintendente:
Giangiacomo Martines
Soprintendenza per il Patrimonio
storico, artistico
ed etnoantropologico
per le province di Firenze,
Pistoia e Prato
Soprintendente: Bruno Santi
Soprintendenza per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio
per le province
di Siena e Grosseto
Soprintendente: Giovanni Bulian
Soprintendenza per i Beni
Archeologici per la Toscana
Soprintendente: Giuseppina
Carlotta Cianferoni (reggente)
Soprintendenza per il Patrimonio
storico, artistico
ed etnoantropologico per le
province di Siena e Grosseto
Soprintendente:
Lucia Fornari Schianchi
Archivio di Stato di Arezzo
Direttore: Luigi Borgia
Biblioteca Medicea Laurenziana
Direttore: Franca Arduini
“Colori on-line” è il progetto della Biblioteca Riccardiana per la
realizzazione di una banca dati che favorisca la conoscenza delle
Biblioteca Marucelliana
Direttore: Maria Prunai Falciani
miniature dei codici della Biblioteca, attraverso 6.000 immagini che
Biblioteca Riccardiana
Direttore: Giovanna Lazzi
riguardano la decorazione figurata e istoriata.
La banca dati consente una ricerca sui dati fondamentali dell’opera
analizzata (segnatura, autore, titolo, datazione, ecc.) ed una ricerca
sugli elementi cartografici (miniatore, tipo di iconografia, ecc.). Dal
93
Biblioteca Nazionale Centrale
Direttore:
Antonia Ida Fontana
mese di agosto è inoltre possibile “sfogliare”, sul sito web
www.riccardiana.firenze.sbn.it, il manoscritto virtuale “L’Archimede
autografo di Piero della Francesca”, un’opera nella quale l’artista
avrebbe trascritto una parte di una raccolta di opere del fisico e filosofo
siracusano corredate da 200 disegni. Confluirà nel data base dell’SBN
anche la catalogazione di 600 bandi.
La Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della
Toscana e la Regione Toscana hanno elaborato un protocollo di intesa
mirato alla realizzazione di un Sistema informativo condiviso con la
finalità di raccogliere, elaborare, divulgare i dati relativi ai Musei e ai
Sistemi Museali, di qualunque appartenenza, presenti sul territorio
regionale. Il sistema verrà articolato a diversi livelli di accessibilità
differenziata secondo le diverse finalità sia di gestione interna che di
valorizzazione e divulgazione.
La Direzione Regionale ha ottenuto un finanziamento CIPE per la
progettazione e realizzazione di un Sistema informativo basato su
tecnologia GIS, mirato alla raccolta e gestione integrata di tutti i dati
conoscitivi relativi al patrimonio storico-artistico ed archeologico
dell’Isola di Pianosa (Campo nell’Elba Livorno), ai fini del rafforzamento
delle attività di tutela e valorizzazione in collegamento con il Sistema
regionale. Inoltre inizierà tra breve il censimento delle collezioni
culturali digitali, promosso dal progetto europeo Michael per la
creazione di una rete di dati digitalizzati in materia culturale; questo
censimento, realizzato in collaborazione con la Regione Toscana,
riguarderà le collezioni culturali esistenti favorendo la sua conoscenza
e fruibilità da parte di un bacino di utenza nazionale e internazionale.
Anche il Portale della Cultura Italiana volto a promuovere l’offerta
culturale in Italia e alla cui realizzazione collaborerà la Direzione
Regionale, si inserisce tra le iniziative che a livello europeo affrontano
l’accesso al patrimonio culturale.
Soprintendenza speciale
per il Polo Museale Fiorentino
Soprintendente: Antonio Paolucci
Archivio di Stato di Massa
Direttore: Olga Raffo
Archivio di Stato di Prato
Direttore: Diana Toccafondi
94
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria
La Direzione regionale per i beni
Progetti significativi
di comunicazione
culturali
e
paesaggistici
dell’Umbria nel settore della
a cura di Silvana Tommasoni
ed Evandro Calabresi
promozione dei beni culturali,
ma anche su tutta l’attività che
viene svolta in Umbria dall’ufficio, ha istituito un sito internet per
permettere a chiunque di documentarsi. Consultando la pagina
www.umbria.beniculturali.it
è
possibile
avere
un’ampia
documentazione sui compiti istituzionali della stessa, sulla sua
organizzazione, sulla normativa vigente in materia dei beni culturali,
sulla valorizzazione e tutela, sui musei presenti in Umbria e sugli eventi
culturali. Inoltre, a partire dallo scorso mese di agosto è possibile non
soltanto prendere visione della rassegna stampa, ma anche scaricarla
per essere utilizzata a chi ne ha necessità. Nel mese di maggio, la
Direzione regionale ha organizzato un convegno dal titolo // Codice dei
Beni culturali e la riorganizzazione del MiBAC un anno dopo –
applicazioni e prospettive per approfondire e valutare i temi e le
problematiche connesse all’applicazione del “nuovo” Codice dei Beni
Culturali e per valutare le conseguenze del nuovo quadro normativo nel
settore dei beni culturali, che si stava ormai delineando con chiarezza
a distanza di un anno dall’entrata in vigore del Codice dei beni culturali
e paesaggistici. L’innovazione profonda del sistema, operata dal
Codice, ha avuto infatti ripercussioni notevoli anche nella
organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività culturali che si è
modificato e “modellato” sulla nuova struttura normativa, introducendo
nuove figure istituzionali. In questo ambito e sul tema delle novità
introdotte dal Codice, il Convegno ha affrontato, fornendo chiare
indicazioni, gli aspetti rilevanti della disciplina dei beni culturali,
soprattutto nella prospettiva dei rapporti tra Stato e Ministero, da un
lato, e Regioni ed enti locali dall’altro.
Il confronto tra la giurisprudenza e la concreta applicazione delle
norme, è stato interessante anche per il personale degli enti locali, per
i privati, per gli studenti e per quanti altri si occupano della materia.
Tale iniziativa ha dato l’avvio in Umbria alla VII settimana della cultura
che si è svolta nei giorni 16/22 maggio 2005: L’Italia è arte. Per tutti.
Il programma che l’Umbria ha presentato quest’anno, è stato ricco di
iniziative di notevole interesse che hanno spaziato in diversi campi,
dall’archeologia all’arte contemporanea, dalla ricerca, al restauro, dalla
didattica museale all’editoria. Arricchite, in taluni casi, anche da
iniziative di spettacolo, quali concerti e animazioni teatrali, le proposte
si sono articolate in una molteplicità di luoghi che sono la
testimonianza della peculiare distribuzione del patrimonio nella
regione. Le tante iniziative, coordinate dalla Direzione regionale, è
stato possibile realizzarle anche grazie alla sinergica collaborazione
95
con le Soprintendenze di Settore, gli Archivi, gli enti locali e i privati
che ci hanno coadiuvato con sempre maggiore impegno ed efficienza
nella realizzazione del nostro compito di tutela, conservazione,
valorizzazione e fruizione delle “cose dell’arte”, del paesaggio e, più in
generale, della memoria storica del territorio umbro.
L’altra iniziativa, da poco terminata, che ha visto la Direzione regionale
impegnata per coordinare la realizzazione del ricco programma, è stata
quella delle Giornate Europee del patrimonio che si sono svolte il 24 e
il 25 settembre, le quali, ancora una volta, hanno ricordato ai cittadini
dell’Unione come i nostri tesori d’arte siano le testimonianze materiali
di una memoria storica comune che è fondamento di civiltà: tutelarli,
conservarli, valorizzarli è un obiettivo prioritario e imprescindibile, che
per essere condiviso, tuttavia, presuppone una consapevolezza
cosciente e motivata da parte di tutti i possibili fruitori.
Coordinatore regionale:
Silvana Tommasoni
Piazza IV Novembre, 36
06100 Perugia
tel. 075.575061
fax 075.5720966
con il contributo di:
Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell’Umbria
Soprintendente:
Mariarosaria Salvatore
Soprintendenza per Beni
Architettonici il Paesaggio il
Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico dell’Umbria
Soprintendente: Vittoria Garibaldi
Soprintendenza archivistica per
l’Umbria
Soprintendente: Mario Squadroni
Archivio di Stato di Perugia
Direttore: Clara Cutini
Archivio di Stato di Terni
Direttore: Marilena Rossi
96
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto
Con la legge del 7 giugno 2000
Legge n.150/2000
n.150, sono stati definiti tutti i
a cura di Walter Esposito
ruoli, le modalità principali ed i
soggetti preposti, per quanto
concerne il tema della “comunicazione”. Un settore quanto mai
fondamentale nella “pubblica amministrazione”, la quale,
dovrebbe avvalersi, dalla data in vigore della suddetta legge, di
competenze professionali specializzate (possono essere cercate
anche all’interno stesso dell’amministrazione, qualora vi siano i
requisiti richiesti) e successivamente inquadrate con regolare
contratto di lavoro.
La comunicazione pubblica è diventata sempre più importante in
tutti i settori e questa legge è stata “varata” per disciplinare al
meglio l’iter del “messaggio” istituzionale.
Purtroppo, a tutt’oggi, a distanza di cinque anni, ancora non c’è
chiarezza e tanto meno “trasparenza” (usando un termine molto
di moda per quanto attiene la comunicazione), su questa legge, la
quale non viene assolutamente applicata, nella stragrande
maggioranza
degli
uffici
“periferici”
della
Pubblica
Amministrazione, pur leggendo a chiare lettere che recita
testualmente “la comunicazione cessa di essere un segmento
aggiuntivo e residuale dell’azione delle Pubbliche amministrazioni,
e ne diviene parte integrante...”
Il ruolo, quindi, del comunicatore pubblico, inserito in qualità di
capo ufficio stampa o addetto stampa che sia, diventa molto
difficile, se non formato e successivamente inquadrato con la
giusta e specifica qualifica professionale. Sempre più spesso, ci
si avvale di personale che nulla ha a che fare con il giornalismo e
sovente si confonde la figura del portavoce (art.7) con quella
dell’Ufficio stampa (art.9).
La legge 150 deve essere capillarizzata e diffusa a tutti i dirigenti
della Pubblica Amministrazione, affinche’ la rendano operativa e
dare la possibilità ai futuri “preposti” di poter svolgere le mansioni
di ufficio stampa nel migliore dei modi possibile. Stilare un
comunicato stampa, preparare una conferenza stampa, contattare
gli organi di stampa della propria città, i media in generale, tutte
modalità da eseguire con la massima professionalità. Le notizie
false o errate riguardanti la Pubblica Amministrazione, sovente si
verificano per la totale assenza o quasi di un ufficio stampa in
grado di fornire con tempestività e correttezza i dati ufficiali di un
qualsiasi evento inerente alla propria attività.
L’operatore della comunicazione pubblica non deve limitarsi al
semplice ruolo di “fornitore” di dati, ma deve essere messo nella
condizione di esprimersi con una certa autonomia e dare
97
trasparenza all’attività istituzionale della Amministrazione di
appartenenza.
È un ruolo difficile, un percorso lungo da portare a termine, ma i
presupposti ci sono per arrivare in alto e poter finalmente
comunicare “istituzionalmente” con una certa efficacia e
professionalità.
Coordinatori regionali:
Walter Esposito e Luigi Marangon
P.zza San Marco, 63
Palazzo ex Reale
30124 Venezia
tel. 041.3420101
fax 041.3420122
98
URP - UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO
Dipartimento per la Ricera, L’innovazione, L’Organizzazione
L’Ufficio per le Relazioni con il
Le attività dell’URP Pubblico del Ministero per i Beni
a cura di Gaspare Carlini
e le Attività Culturali si trova nella
prestigiosa sede del Palazzo del
Collegio Romano, antica Università dei Padri Gesuiti, sorto per
il volere di Ignazio di Loyola.
L’Ufficio rappresenta una prima struttura ricettiva per tutti
coloro che necessitano di informazioni circa l’assetto,
l’organizzazione e la gestione del Ministero nonché un “punto
informa” circa i luoghi e gli eventi culturali di sua pertinenza; è,
inoltre, uno sportello reale e virtuale tra cittadini ed
amministrazione.
Lo scopo primario dell’ufficio è quello di fornire un primo
orientamento all’utente per districarsi nell’Amministrazione e
per orientarsi nella vasta scelta degli eventi e dei luoghi della
cultura, cercando di soddisfare al meglio i diversi tipi di richiesta
e semplificando al massimo l’accesso di colui che si rivolge allo
stesso, in cerca di una risposta ai propri quesiti.
L’alta specializzazione del personale che vi è adibito, la sua
versatilità nel settore informatico e la padronanza delle lingue
straniere hanno fatto in modo che l’Ufficio riscuotesse il plauso,
oltre che degli utenti, dello stesso Ministro che si è
complimentato personalmente per i risultati raggiunti in una
fase di trasformazione delle strutture ministeriali che hanno
messo a dura prova i settori addetti alla informazione,
comunicazione e promozione.
Si riportano, a titolo indicativo, alcuni dati sulla entità del lavoro
svolto:
• 23.220 sono i contatti intervenuti dalla istituzione dell’URP ad
oggi (di cui 5.112 riferite al periodo gennaio-agosto 2005);
• i contatti telefonici gestiti dal personale adibito al servizio del
numero verde sono stati 82.929;
• i settori nei quali l’URP si è trovato a prestare la propria
collaborazione con l’Amministrazione, oltre l’attività ordinaria,
sono:
• Riqualificazione del personale nell’ambito della quale
l’Ufficio ha prestato la propria opera di consulenza ed
informazione alle risorse umane dipendenti dal Ministero,
soprattutto in ordine alle modalità di accesso alle aree
economiche superiori;
• Gestione del programma informatico, rivolto al pubblico,
denominato “Fateci sapere”;
99
Ufficio per le Relazioni con il
Pubblico
Responsabile: Gaspare Carlini
Via del Collegio Romano, 27
00186 ROMA
Tel 06.67232980
06.67232990
Fax 06.6798441
E-mail:
[email protected]
orario di apertura
lunedì-venerdì
ore 9.00-14.00 / 15.00-18.00
• Gestione, previo approfondimento delle relative tematiche,
delle informazioni riferite ai seguenti eventi:
• “Giornate europee della cultura”
• “Settimana della cultura”
• “FAI”
• “Verifica dell’interesse culturale del patrimonio immobiliare
pubblico”
• “Servizio Civile Nazionale”.
L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, attraverso il suo
responsabile, su incarico del Capo del Dipartimento per la
ricerca, l’innovazione e l’organizzazione, partecipa al progetto
del CNR denominato “URPINSIEME”, collaborazione tra 10
Amministrazioni Pubbliche nel campo della comunicazione e
dei servizi resi al cittadino.
Inoltre l’URP ha collaborato, ospitandoli nella propria sede, a 2
corsi per stagisti della nostra Amministrazione in procinto di
essere adibiti presso gli istituendi URP negli uffici di appartenenza.
Attualmente l’Ufficio è impegnato a coprire le necessità
operative dell’URP della Direzione Generale per i beni
archeologici, che ne ha fatto esplicita richiesta.
Per quanto attiene la programmazione delle attività riferite al
periodo 1° novembre-31 dicembre 2005, oltre alle incombenze
ordinarie, l’Ufficio è attualmente impegnato nella realizzazione
di un elenco aggiornato di tutto il personale in servizio presso
la sede del Collegio Romano (compresi gli uffici di diretta
collaborazione del Ministro), con interno telefonico, struttura di
riferimento, servizio di assegnazione e piano dell’edificio ove è
ubicato il singolo dipendente.
Un progetto particolarmente impegnativo in corso di
realizzazione è quello che prevede la costituzione di una banca
dati di tutte le scuole statali di ogni ordine e grado (circa 53.000).
Di tali strutture l’ufficio è già in possesso di indirizzi, telefoni e
fax: viene ora implementata la parte relativa alla acquisizione degli
indirizzi di posta elettronica, già in fase avanzata di realizzazione.
L’esigenza di disporre di tali informazioni è stata manifestata dal
Servizio II, Comunicazione, promozione e marketing della
Direzione Generale per l’innovazione tecnologica e la
promozione, allo scopo di poter disporre di un mezzo di
contatto immediato per diffondere notizie di eventi culturali
attivati dalla nostra Amministrazione e destinati anche al settore
scolastico, da sempre molto sensibile verso tali iniziative.
Numero dei contatti dal gennaio al 18 ottobre 2005: 6260
Incremento della banca dati nel solo mese di
ottobre 2005: 3594 record.
100
Culturalweb.it
la cultura viaggia on-line
con culturalweb
a cura di Renzo de Simone
Per la prima volta nella Pubblica Amministrazione un Ministero
decide di iniziare un’avventura giornalistica, e per giunta on-line.
Ecco così la nascita nell’agosto del 2002 di culturalweb.it, un
modo innovativo e veloce per fornire ai cittadini il maggior
numero di notizie, interviste, recensioni, immagini, filmati audio
e video su fatti, eventi, manifestazioni e persone legate al nostro
immenso patrimonio culturale, al mondo dello spettacolo e a
quello dello sport.
La comunicazione culturale è un’ attività piuttosto recente nel
nostro Paese, dove in un mercato di offerta culturale quasi
integralmente basato su un sistema di dotazioni statali non si
rendeva necessario l’utilizzo di strategie capaci di definire
proposte più competitive e attraenti, qualitativamente
confrontabili con lo standard di servizi e prestazioni di altri Paesi
stranieri. Altrettanto impensabile era una competizione sul
territorio con un’offerta privata di eventi e manifestazioni
culturali. Oggi il panorama è cambiato e l’offerta culturale di
carattere pubblico si deve confrontare non solo su scala
internazionale ma anche in un ambito nazionale con altre realtà.
Ma Culturalweb.it, il quotidiano on-line del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali non si ferma e porta l’informazione
culturale nelle case di tutti con un supplemento video
settimanale, il magazine televisivo CulturalTG è realizzato con il
contributo di FIT (Federazione Italiana Tabaccai) per l’Arte e la
Cultura.
CulturalTG, diretto da Maurizio Pizzuto, soddisfa così la voglia
di informazione su spettacoli, arte e cultura proponendosi come
strumento di facile ed immediata consultazione collegandosi al
portale originario www.culturalweb.it, www.beniculturali.it, sul
portale dello sponsor www.tabaccai.it, sui maggiori portali
internet d’arte e cultura e sul canale Digitale Terrestre Rai Utile
(visibile anche sul canale satellitare 873 di sky).
Responsabile:
Maurizio Pizzuto
Webmaster:
Renzo De Simone
Via del Collegio Romano 27
00186 Roma
[email protected]
101
CCTPC - Comando Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale
Il sistema informatico attuale
della banca dati
Agli inizi del duemila, la Banca Dati (denominata Leonardo) dei Beni
Culturali illecitamente sottratti è stata aggiornata nei suoi componenti
hardware e software, ed è ora strutturata su una soluzione standard e
modulare. Infatti è caratterizzata dalla presenza di prodotti
estremamente diffusi sul mercato, assemblati fra loro in modo tale da
permettere l’implementazione di nuove funzioni e/o della sostituzione,
eventuale, di parti resesi obsolete, senza che la stessa sostituzione
pregiudichi la funzionalità del sistema.
L’architettura hardware è del tipo Client-Server. Il Sistema Operativo
del server un DIGITAL Alfa è Windows NT 4.0 versione Enterprise
Edition, mentre sulle postazioni client, è installato Windows 2000 o
Windows XP. Il SERVER principale si trova presso il Comando
Generale dell’Arma dei Carabinieri, mentre i CLIENT gestiti sono circa
250, dislocati presso la sede del Comando e del Reparto Operativo di
Roma e degli 11 Nuclei periferici. A supporto dell’architettura centrale,
nel tempo, è stata realizzata una rete intranet ad alta velocità (HDSL),
il cui centro di gestione è costituito da un server basato su sistema
operativo Windows NT 4 Server con funzioni di gestione di dominio
di rete (TPA), ubicato nel “centro stella” (nodo centrale dei
collegamenti di rete) presso la Sezione Elaborazione Dati del Comando
CC TPC in Roma. Quest’ultima struttura, opportunamente interfacciata
con la rete intranet dell’Arma, permette alle sedi periferiche del
Comando TPC di usufruire della Banca Dati TPC e di tutte le
funzionalità della rete intranet dell’Arma dei Carabinieri, nonché di
realizzare all’occorrenza videoconferenza tra le sedi stesse.
Il Data Base
L’attuale struttura della Banca Dati TPC è stata implementata su una
soluzione DB fornita da ORACLE; tale DB si caratterizza di 3 specifiche
aree:
• eventi: contiene la totalità degli eventi segnalati e censiti dal
Comando CC TPC (furti, rapine, accertamenti fotografici, etc.);
Comandante CCTPC:
Generale di Brigata
Ugo Zottin
Piazza Sant’Ignazio, 152
00186 Roma
tel. 06.6920301
06.69203069 fax
www.carabinieri.it
[email protected]
• Beni Artistici: contenenti le informazioni descrittive dei beni artistici
correlati agli eventi (incluse le fotografie). Le foto vengono acquisite
tramite scanner o macchine fotografiche digitali e archiviate in
standard JPG ad alta risoluzione;
• Persone: contiene le informazioni anagrafiche delle persone
collegate agli eventi.
Queste tre aree, pur potendo costituire strutture tra loro indipendenti,
102
sono strettamente correlate. Infatti è possibile passare da un bene
artistico al relativo evento e da questo a tutti gli oggetti e/o a tutte le
persone collegate.
L’architettura del Data Base relazionale, frutto dell’esperienza maturata
in anni di lavoro, grazie anche alla presenza dei campi tabellari a
lessico chiuso, agevola l’attività di inserimento dei dati e permette una
facile navigazione.
La consultazione delle informazioni presenti nel Data Base è stata resa
fruibile mediante la normale tecnologia web, sfruttando uno tra i più
affermati motori di ricerca denominato “EXCALIBUR”, installato sul
server principale, dove tutti i client si collegano tramite il comune
programma Internet Explorer.
Al Data Base ORACLE, sono collegati due strumenti di analisi in grado
di conferire un notevole valore aggiunto alla già elevata valenza del
sistema informativo.
L’attuale architettura non pone limiti alla possibilità di espansione del
sistema, collegamento e travaso delle informazioni verso altri sistemi
informativi.
I collegamenti
Attualmente esiste:
• un collegamento con la Banca Dati dell’Office Central de lutte contre
le trafic des biens culturels di Parigi; tale collegamento permette di
comparare i furti memorizzati in Francia e, reciprocamente, all’Office
francese di quelli avvenuti in Italia.
• un collegamento con l’Ufficio Centrale per il Catalogo e la
Documentazione, mediante accesso protetto in rete internet;
• un collegamento con l’Ufficio Beni Culturali della Conferenza
Episcopale Italiana, mediante accesso protetto in rete internet, nel
quale sono consultabili i dati dell’immenso patrimonio dei beni
culturali delle Diocesi.
In prospettiva, si prevede il collegamento alla Banca Dati TPC con:
• gli Uffici Esportazione;
• l’Ufficio Centrale Nazionale INTERPOL di Roma;
• la Banca Dati ASF del Segretariato Generale INTERPOL di Lione;
• gli Uffici Doganali;
• tutte le altre FF.PP. Italiane;
• Polizie straniere, che ne facciano richiesta.
Oggi è possibile visionare per tutti i navigatori Internet, gli oggetti da
ricercare ritenuti di maggior interesse, nonché tutti quelli pubblicati sui 25
bollettini “Arte in Ostaggio” direttamente sulla specifica area messa a
disposizione nel sito dell’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it). Sono
inoltre consultabili nel sito alcune pagine Web che illustrano l’articolazione
103
CCTPC - Comando Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale
e l’attività specifica del Comando, forniscono consigli utili al cittadino e
visualizzano immagini e dati descrittivi delle opere più significative da
ricercare, nonché stampare il “documento dell’opera d’arte – object ID”
un semplice modo per catalogare le proprie opere d’arte private; in
quest’ultimo caso, per esempio, sono consultabili le fotografie e le
descrizioni degli oggetti archeologici dispersi negli ultimi anni in Iraq.
Inoltre, sul sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
(www.beniculturali.it), sono presenti alcune pagine Web che illustrano
l’articolazione e l’attività del Comando TPC.
In conclusione, il sistema informativo del Comando TPC si può
paragonare ad altri a livello internazionale sotto il profilo tecnologico,
ma dispone di una base informativa raccolta nel tempo (circa 30 anni)
che costituisce un vero e proprio “unicum”, non facilmente
riproducibile; infatti attualmente nella Banca Dati sono memorizzati
104.572 eventi, 2.419.600 oggetti e 263.762 fotografie.
Sviluppo futuro della banca dati
È in corso, nell’ambito dei finanziamenti europei del P.O.N. Sicurezza
per il Mezzogiorno d’Italia, la realizzazione della nuova struttura
informatizzata della Banca Dati. Tale struttura vedrà la nascita del
Nucleo Elaborazioni Dati a Sassari, nell’ambito dell’attuale Nucleo TPC,
che avrà come finalità la possibilità di migliorare ulteriormente la
fruibilità delle informazioni presenti nella Banca Dati, nonché avvalersi
delle più recenti tecnologie e soluzioni software per meglio gestire
l’intero e importante patrimonio informativo del Comando CC TPC.
Quanto sopra esposto si concretizzerà nella realizzazione di:
• un collegamento telematico con la possibilità di acquisire cataloghi
d’asta delle più importanti Case d’Aste nazionali ed internazionali per la
verifica automatica degli oggetti proposti alla vendita. Tale funzionalità
andrebbe a sostituire quella attuale che si basa sulla verifica manuale
dei cataloghi d’asta che perviene dalle più note Case d’Asta;
• un applicativo per la rappresentazione cartografica degli eventi
mediante mappe tematiche del territorio nazionale;
• un potente software per la verifica in automatico delle immagini
presenti nella Banca Dati TPC, che faciliterà il lavoro degli operatori.
Il Comando CC TPC pubblicava annualmente il Bollettino delle opere
d’arte rubate, Arte in Ostaggio, in italiano ed in inglese; dal 2004 tale
bollettino viene presentato sul portale internet all’indirizzo
www.carabinieri.it.
È possibile per il pubblico, inoltre, consultare all’indirizzo
sopraindicato, nell’area Banca dati – opere d’arte rubate, gran parte
delle opere di maggior rilievo da ricercare in Italia ed all’estero.
Questo Comando, all’inizio di ogni anno, pubblica l’Agenda dell’attività
operativa da questo svolta relativa all’anno precedente.
104
ARCUS - Arte Cultura Spettacolo
Il Ponte
tra le idee e l’uomo
a cura di Maurizio Pizzuto
Sosteniamo i valori dell’umanità
Arcus è la Società per Azioni costituita dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, per lo sviluppo dell’Arte, della Cultura e dello
Spettacolo.
È stata creata dal Governo per la promozione e il sostegno finanziario,
tecnico-economico e organizzativo di progetti per la realizzazione di
interventi di restauro e recupero di beni e di altri interventi a favore
delle attività culturali e dello spettacolo.
Arcus gestisce le risorse previste dall’articolo 60, comma 4, della
legge 289 del 27 dicembre 2002 (legge finanziaria 2003), che
equivalgono al 3% degli stanziamenti per le infrastrutture.
Inoltre può ricevere finanziamenti dall’Unione Europea, dallo Stato e
da altri soggetti pubblici e privati. inoltre, di recente l'art. 3, comma 2
del decreto legislativo 31 gennaio 2005, n. 7, convertito con
modificazioni dalla legge 31 marzo 2005, n. 43,che prevede che per
gli esercizi finanziari 2005 - 2006, un ulteriore due per cento, a valere
sugli stanziamenti previsti per le infrastrutture, è destinato a progetti
di intervento rivolti ad agevolare o promuovere la conservazione i
fruizione dei beni culturali e a favore delle attività culturali e dello
spettacolo.
Avvalersi di queste risorse significa favorire una migliore tutela del
patrimonio culturale e lo sviluppo economico dell’indotto, in un
sistema integrato di trasporti, turismo e di accoglienza.
Arcus è il punto d’incontro tra esigenze di enti territoriali, organismi,
associazioni, fondazioni bancarie e università, e la progettualità
esecutiva del Governo. Il suo ruolo è di stabilire e
saldare questi legami, per realizzare progetti di successo in aree
specifiche.
Arcus può essere considerata uno strumento di marketing territoriale,
per individuare e promuovere bacini culturali all’interno del nostro
Paese.
Referente:
Maurizio Pizzuto
Queste aree sono considerate nel loro insieme, dando rilievo a tutte le
Via Agostino De Pretis, 86
00184 Roma
Tel. 06.4740372
06.47882423
06.47823919 fax
[email protected]
www.arcusonline.org
percorsi culturali alle strutture alberghiere e di ristorazione.
attività collegate, dal turismo ai trasporti, dall’individuazione di
Facciamo crescere le idee
Arcus considera i beni e le attività culturali come risorse; solo in tale
ottica la stessa tutela ne risulta rafforzata,in quanto parte essenziale
105
ARCUS - Arte Cultura Spettacolo
di un circuito virtuoso che crea valore. Sostiene le idee per realizzare
progetti interessanti, distinguendosi dagli erogatori di fondi.
Il suo intervento va ben oltre il supporto economico e si concretizza
nel:
• predisporre progetti per il restauro, il recupero e la migliore fruizione
dei beni culturali;
• tutelare il paesaggio e i beni culturali attraverso azioni e interventi
volti anche a mitigare l’impatto delle infrastrutture esistenti o in via
di realizzazione;
• sostenere la programmazione, il monitoraggio e la valutazione degli
interventi nel settore dei beni culturali;
• eseguire scavi o rilievi per accertare la presenza di reperti
archeologici in sede di realizzazione di infrastrutture strategiche;
• promuovere interventi progettuali nel settore dei beni e delle attività
culturali nel settore dello spettacolo.
Lo scopo di Arcus è di sostenere in modo innovativo progetti
importanti, intervenendo negli aspetti organizzativi e tecnici e
partecipando, dove occorre, al loro finanziamento.
L’approccio innovativo fa di Arcus un soggetto attivo, capace di
raggiungere traguardi ambiziosi nel mondo dell’arte, della cultura e
dello spettacolo.
Le aree di intervento prioritarie di Arcus
Il potenziamento delle interrelazioni tra beni culturali, paesaggio e
infrastrutture
Tale ambito comprende iniziative finalizzate a:
• assicurare e migliorare la fruibilità dei beni culturali che si trovino in
relazione con infrastrutture esistenti;
• mitigare l’impatto delle infrastrutture;
• provvedere alla conservazione, al restauro e al recupero dei beni
culturali per i quali si rilevi una compromissione dovuta alla presenza
di infrastrutture;
• eseguire campagne di scavo, ovvero indagini preventive volte ad
accertare la presenza di reperti archeologici in connessione con la
realizzazione di infrastrutture strategiche;
• corrispondere premi relativi a concorsi di idee e di progettazione;
• favorire l’accesso e la fruizione dei parchi archeologici localizzati
presso direttrici autostradali.
I Bacini culturali – Regioni e sistemi territoriali
Un bacino culturale può essere definito come un’area geografica nella
quale insistono uno o più beni culturali che, messi a sistema, possano
fungere da catalizzatori per turismo, merchandising, trasporti, servizi,
artigianato, etc., promuovendo così lo sviluppo e la crescita della zona.
Il concetto di base è che un processo integrato di valorizzazione delle
risorse di un determinato territorio dipende dalla capacità di
organizzare forme sistemiche adeguate in aree in cui è ritenuta
centrale e rappresentativa la presenza di un bene culturale.
Applicazioni delle nuove tecnologie nel campo dei beni
culturali e della produzione di eventi e prodotti culturali
Arcus valuta il sostegno a progetti di punta intesi a favorire la
sperimentazione di applicazioni tecnologiche particolarmente
innovative nel campo dei beni, delle attività e del turismo culturale,
dalle attività diagnostiche a quelle di conservazione preventiva, dalla
digitalizzazione di supporti di varia natura, ai servizi legati alle esigenze
di personal mobility, etc.
Attività in materia musica e spettacolo
Arcus dedica attenzione alla promozione-sempre nell’ottica di
innovatività indicata in premessa- di appositi progetti per lo sviluppo
della musica lirico-sinfonica, fornendo altresì forme di sostegno in
favore delle composizioni concertistiche e operistiche, di nuovi
musicisti, cantanti ed esecutori, nonché di orchestre giovanili ed
istituzioni di alta formazione musicale. Le iniziative proposte dovranno
essere di elevato livello professionale e tali da costituire un volano per
lo sviluppo di eventi che consolidino/migliorino il patrimonio culturale
in materia di musica e spettacolo.
Beni librari ed archivistici
Un’attenzione specifica è rivolta ai beni librari e archivistici. L’azione
da avviare consiste nella promozione del libro, della cultura e della
formazione, attraverso accordi con le Università degli studi e con enti
e organismi anche stranieri, nonché attraverso la collaborazione con
l’Autorità vigilante per le iniziative volte alla realizzazione della
Biblioteca Digitale Italiana, con le iniziative per l’evoluzione delle
biblioteche verso la multimedialità e con le attività per la diffusione
della documentazione archivistica.
Area di mercato
Il sistema di offerta dei servizi connessi alla fruizione dei beni culturali
deve essere potenziato ed integrato con attività mirate a promuovere
la vendita di prodotti e servizi complementari o accessori.
Arcus si propone di promuovere un incremento qualitativo e
quantitativo dell’attività di merchandising artistico.
Call Center
Nell’ambito delle varie competenze del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali si colloca il servizio di call center atto a migliorare l’accesso
alla fruizione del patrimonio culturale nazionale da parte dei cittadini
italiani e stranieri nonché dei turisti in visita nel nostro Paese, per
fornire informazioni (in lingua italiana, inglese e spagnola) inerenti le
attività di pertinenza del Ministero, su musei, mostre temporanee,
archivi, biblioteche.
Il Servizio è interamente affidato alla Società Iterservizi, che gestisce
le chiamate tramite il numero verde attivo tutti i giorni, compreso i
festivi, dalle 9 alle 19. L’operatore di front office, mediante la
consultazione di Banche Dati ed un costante collegamento al sito
Internet del Ministero, è in grado di fornire tutte le informazioni
richieste, ivi comprese quelle relative alla struttura organizzativa del
Ministero ed alle competenze istituzionali dello stesso.
L’operatore ha a disposizione anche un banca dati integrata curata dal
personale di back office della Iterservizi contenente migliaia di
informazioni relative a manifestazioni, beni, musei, eventi di pertinenza
non statale (comunali, privati, etc.). Il front office svolge:
• un servizio di segnalazioni al Comando dei Carabinieri per la Tutela
del Patrimonio Culturale;
• un servizio di ricezione reclami da parte del Cittadino e di
segnalazione all’Amministrazione;
• un servizio di supporto all’Ufficio Relazione con il Pubblico (URP).
A fronte delle suddette attività, vengono prodotti periodicamente
numerosi elaborati statistici quantitativi e qualitativi, che consentono
una continua analisi e monitoraggio dei servizi resi.
Responsabile:
Maria Tiziana Natale
Piazza Fernando De Lucia 37
00139 Roma
tel. 06.8807141
NUMERO VERDE
800 991199
C H I A M ATA G R AT U I TA
Sommario
· Innovazione e cultura. Nuove tecnologie
dicomunicazione
3
· Il Mestiere delle Arti: Concorso fotografico
30
a cura di Isabella Cianfarani
a cura di Antonio Martusciello
DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
VICEMINISTRO
DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E
ETNOANTROPOLOGICO
· Presentazione
5
SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI
a cura di Antonia Pasqua Recchia
· “L’ Officina del Glamour”
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
DIREZIONE GENERALE PER GLI AFFARI GENERALI, IL BILANCIO,
a cura di Isabella Cianfarani
LE RISORSE UMANE E LA FORMAZIONE
DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
32
DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E
· Per i beni culturali: un’informazione
che punta ai new media
8
ETNOANTROPOLOGICO
SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI
a cura dell’Ufficio Stampa
· NET WEB ART - Net Archives:
tempo e spazio nell’arte in rete
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE
· Il Progetto Operativo del MiBAC mis. II.2
10
34
a cura di Lorenza Bolelli
a cura di Maria Grazia Bellisario e Giusy Calandra
DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
DIREZIONE GENERALE PER L’ARCHITETTURA E L’ARTE CONTEMPORANEE
SERVIZIO II – INTESE ISTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL CIPE
· Carta dei Servizi
14
· La Comunicazione attraverso
i sistemi informativi degli archivi di Stato
a cura di Elisa Bucci, Adelaide Maresca Compagna
a cura di Pierluigi Feliciati
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
SERVIZIO III – UFFICIO STUDI
DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI
· Beni culturali: comunicazione e promozione
attraverso
le nuove tecnologie
· Internet Culturale
16
36
38
a cura di Annamaria Torroncelli
DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI
a cura di Mariella Carconi
DIREZIONE GENERALE PER I BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
· Progetti culturali integrati nella strategia
di comunicazione
SERVIZIO III – UFFICIO STUDI
· Il portale della Cultura Italiana
18
40
a cura di Patrizia Micoli
a cura di Rossella Caffo
DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
SERVIZIO II – DIRITTO D’AUTORE, OSSERVATORIO DELLO SPETTACOLO.
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
RACCORDO ATTIVITÀ ISTITUZIONALI
IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA DI STORIA MODERNA E
· Sportello Cinema
CONTEMPORANEA
43
a cura di Patrizia Micoli e Francesca Moglia
· Gestione elettronica dei documenti
20
a cura di Anna Maria Stramondo
DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT
DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
SERVIZIO I - AFFARI GENERALI - QUALITÀ DEI SERVIZI E STATISTICA
· Rapporto sul mercato cinematografico
italiano (2000-2004)
44
a cura di Patrizia Micoli e Francesca Moglia
· Il Progetto Teleguide
22
a cura di Paola Piangerelli
DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT
DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
Progetti di comunicazione
SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING
a cura di Paola Carfagnini
45
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL’ABRUZZO
· Il coordinamento territoriale della comunicazione
23
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
Il patrimonio culturale della Basilicata:
valorizzazione e comunicazione
DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE
a cura di Elvira Pica
SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA BASILICATA
a cura di Antonella Mosca
49
Calabria: strumenti di fruibilità e valorizzazione
del patrimonio culturale
52
Le attività di comunicazione
79
a cura di Emilia Simone
a cura di Maria Teresa Sorrenti
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CALABRIA
L’applicazione delle nuove tecnologie a progetti
relativi sia alla comunicazione interna che a quella
esterna
56
Le attività di comunicazione
dell’Archivio di Stato di Brindisi
82
a cura di Elena Lenzi
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA
a cura di Maria Rosaria Nappi
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CAMPANIA
Castel del Monte
83
a cura di Michela Tocci
La comunicazione per la conoscenza,
59
la valorizzazionee la conservazione del patrimonio
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA
a cura di Paola Monari
I siti web dei Beni Culturali della Sardegna
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL’EMILIA
a cura di Carla Palomba
ROMAGNA
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA SARDEGNA
Il museo virtuale nel museo reale
63
La sala didattica informatica nel Castello di Miramare
La comunicazione
a cura di Rossella Fabiani
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA TOSCANA
85
90
a cura di Rosalba Tucci
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL FRIULI
Progetti significativi di comunicazione
VENEZIA GIULIA
95
a cura di Silvana Tommasoni ed Evandro Calabresi
Progetti di comunicazione per conoscere
66
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL’UMBRIA
a cura di Rosaria Mencarelli
Legge n.150/2000
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL LAZIO
97
a cura di Walter Esposito
Il patrimonio lombardo a portata di mouse
70
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL VENETO
a cura di Beatrice Bentivoglio-Ravasio
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA
Le attività dell’URP
LOMBARDIA
a cura di Gaspare Carlini
99
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
L’attività di comunicazione nelle Marche
72
UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO
a cura di Alba Macripò
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLE MARCHE
La cultura viaggia on-line con culturalweb
101
a cura di Renzo de Simone
La rete telematica per l’accesso ai siti archeologici
più importanti
74
CULTURALWEB.IT
a cura di Oreste Muccilli
Il sistema informatico attuale della banca dati
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL MOLISE
CCTPC - Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Aspetti innovativi nella promozione dei beni culturali 76
Il Ponte tra le idee e l’uomo
a cura di Emanuela Zanda
a cura di Maurizio Pizzuto
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE
ARCUS - ARTE CULTURA SPETTACOLO
Call Center
102
105
108
Innovazione e cultura
Nuove Tecnologie
di comunicazione
COM-P.A.
2 0 0 5
Bologna, 3-5 novembre
Quartiere Fieristico
Via del Collegio Romano, 27 00186 ROMA
Tel. +39 06 67232441-2927
Fax +39 06 67232917
[email protected]
www.beniculturali.it
numero verde 800 99 11 99
Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e Promozione
Al MiBAC è affidato il compito di amministrare un patrimonio unico al mondo, costituito da beni
storico – artistici, architettonici, archeologici e paesaggistici, archivistici, librari, frutto
di una millenaria interazione tra civiltà e natura nonché di promuovere le nuove attività culturali nel
campo dello spettacolo, del cinema e dello sport.
Con la riforma organizzativa attuata, il MiBAC, attraverso la costituzione del Dipartimento per la
Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione e della Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e
la Promozione, vuole dare un forte impulso alla modernizzazione e all’innovazione della sua
struttura operativa, rendendo più funzionali le competenze e le risorse professionali.
Al Dipartimento afferiscono anche gli Istituti di ricerca: ICR Istituto Centrale per il Restauro, ICCD
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, ICPL Istituto Centrale per la Patologia del
Libro, OPD Opificio delle Pietre Dure e il CFLR Centro di Fotoriproduzione,
Legatoria e Restauro degli Archivi di Stato.
Grazie alla collaborazione tra l’Ufficio del Portavoce ed il Nuovo Dipartimento,
il MiBAC si è dotato anche di adeguati strumenti di comunicazione
e promozione per divulgare le proprie attività.
DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE
Capo Dipartimento: Giuseppe Proietti
Dirigenti Generali: Anna Maria Buzzi, Elio Garzillo
Servizio I
Servizio II
Servizio III
Servizio IV
•
Affari generali, tematiche trasversali, coordinamento, gestione delle risorse umane
Dirigente: Raffaele Sassaro
Intese istituzionali e rapporti con il Comitato Interministeriale per la programmazione economica
Dirigente: Maria Grazia Bellisario
Ufficio Studi
Dirigente: Velia Rizza
Ispettorato
Dirigente: Rosa Aronica
Direzione generale per gli affari generali, il Bilancio, le Risorse Umane e la Formazione
Direttore generale: Alfredo Giacomazzi
Servizio I
Servizio II
Servizio III
Servizio IV
•
Affari Generali, bilancio e programmazione
Dirigente: Maria Assunta Lorrai
Risorse umane: concorsi, assunzioni, movimenti, mobilità, formazione e aggiornamento professionale del
personale; relazioni sindacali e contrattazione collettiva
Dirigente: Mauro Cotone
Stato giuridico ed economico del personale, cessazioni e trattamento pensionistico
Dirigente: Carlo Luzzi
Ufficio del contenzioso e dei procedimenti disciplinari
Dirigente: Maria Roberti
Direzione generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione
Direttore generale: Antonia Pasqua Recchia
Servizio I
Affari generali - Qualità dei servizi e statistica
Servizio II
Comunicazione, promozione e marketing
Dirigente: Paola Francesca Zuffo
Servizio III
Gestione e sviluppo del Sistema Informativo Automatizzato, Tecnologie e Infrastrutture
Dirigente: Annarita Orsini
Scarica

PUBBLICAZIONE Compa2005 - Ministero dei Beni e le Attività