Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione Innovazione e cultura Nuove tecnologie di comunicazione COM-P.A. 2005 Bologna, 3-5 novembre – Quartiere Fieristico con il contributo di: DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI Capo Dipartimento FRANCESCO SICILIA · Direzione Generale per il Patrimonio StoricoArtistico Etnoantropologico · Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE Capo Dipartimento GIUSEPPE PROIETTI Direttore Generale PIO BALDI DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI Capo Dipartimento SALVATORE ITALIA · Direzione Generale per gli Archivi Il programma di partecipazione a COM-P.A. è stato organizzato dalla: DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Direttore Generale ANTONIA PASQUA RECCHIA Coordinamento generale, progettazione e realizzazione opuscolo, materiali grafici e stand ANTONELLA MOSCA in collaborazione con FRANCESCO PAPAROZZI, ALESSANDRA ROSA e con MONICA BARTOCCI E LIDIA LENTINI Organizzazione del convegno a cura dell’Ufficio di Direzione Responsabile ROSANNA BINACCHI in collaborazione con STEFANIA CELENTINO, MARIATERESA DI DEDDA, VALENTINA DI LONARDO, FRANCESCA ROSSI Comunicazione e rapporto con i media FERNANDA BRUNO Comunicazione multimediale ALBERTO BRUNI in collaborazione con FRANCESCA LO FORTE Supporto operativo allo stand DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL’EMILIA ROMAGNA Coordinatore PAOLA MONARI UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE DEL MINISTERO Direttore Generale MAURIZIO FALLACE · Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali Direttore Generale LUCIANO SCALA DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT Capo Dipartimento PAOLO CARINI · Direzione Generale per il Cinema Direttore Generale GAETANO BLANDINI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo Direttore ROBERTO DI PAOLA Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata Direttore PAOLO SCARPELLINI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria Direttore FRANCESCO PROSPERETTI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania Direttore STEFANO DE CARO Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna Direttore MADDALENA RAGNI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia Direttore UGO SORAGNI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio Direttore LUCIANO MARCHETTI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia Direttore CARLA DI FRANCESCO Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche Direttore MARIO LOLLI GHETTI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise Direttore RUGGERO MARTINES Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte Direttore MARIO TURETTA Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia Direttore RUGGERO MARTINES Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna Direttore ANTONIO GIOVANNUCCI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana Direttore ANTONIO PAOLUCCI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria Direttore COSTANTINO CENTRONI Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto Direttore PASQUALE BRUNO MALARA Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Comandante GEN. UGO ZOTTIN Arcus S.p.a. Presidente MARIO CIACCIA Direttore Generale ETTORE PIETRABISSA Convegno 4 NOVEMBRE ORE 9.30-11.30 SALA F - PALAZZO DEI CONGRESSI Call Center - Iterservizi Referente TIZIANA NATALE COM-P.A. Innovazione e cultura 2 0 0 5 Nuove Tecnologie Bologna, 3-5 novembre Quartiere Fieristico di comunicazione Tra le priorità di una Pubblica Amministrazione moderna ed efficiente emerge il dovere di informare i cittadini sui servizi di cui possono usufruire, sulle iniziative in corso e sulle modalità, le responsabilità e i costi delle attività amministrative. È altresì indispensabile comunicare con i cittadini con un linguaggio unico, secondo modalità coerenti e con un’immagine unitaria e coordinata che accresca la visibilità e la riconoscibilità dell’Istituzione: questi principi, comuni a tutte le amministrazioni pubbliche, sono ancor più validi per il Ministero che gestisce il patrimonio e le attività culturali del Paese, un settore che è strettamente connesso con la comunicazione. Il patrimonio, infatti, è ormai generalmente percepito, oltre che nella sua reale dimensione culturale, anche come trasmettitore di conoscenza, veicolatore di messaggi, mediatore di scelte di consumo e, in quanto tale, utilizzato persino come mezzo promozionale. La necessità di incrementare sia l’aspetto quantitativo che quello qualitativo dell’informazione ha orientato le scelte più recenti del Ministero, che si sono concretizzate innanzitutto con l’impegno a definire una unica identità visiva, che entrerà a regime nei primi mesi del 2006 nella comunicazione istituzionale, formale e promozionale, nell’editoria, nell’area internet. Sono stati attivati e potenziati alcuni importanti servizi: il sito www.beniculturali.it, il quotidiano online www.culturalweb.it, il numero verde 800 99 11 99, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, i servizi di SMS e MMS che consentono agli utenti di conoscere orari, indirizzi e costo del biglietto dei principali monumenti e musei, nonché di ricevere informazioni sulle maggiori manifestazioni ed eventi culturali. Nel prossimo futuro percorsi turistico-culturali verranno predisposti tanto dal Portale della cultura italiana, alla cui realizzazione il MiBAC sta lavorando, che nel più vasto ambito del metaportale Scegli Italia, in fase di sviluppo a cura del Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio. Il Portale della Cultura diverrà lo strumento preferenziale del MiBAC per comunicare al vasto pubblico i vari aspetti della cultura italiana: dai beni culturali al territorio, dal cinema, alla musica, al teatro, alla letteratura. È un punto di accesso integrato, promosso e validato dal MiBAC, per facilitare l’individuazione e l’interconnessione delle risorse esistenti sul patrimonio e le attività culturali italiane. Il Portale, rivolto a utenti sia italiani che stranieri, di ogni tipologia: oltre al personale delle Amministrazioni, dei Ministeri e delle Università, a turisti, semplici curiosi, utenti commerciali, giovani di varie fasce scolari, utenti più specializzati, si inserisce nella logica dei progetti europei che a vario titolo affrontano l’accesso digitale al patrimonio culturale, primi fra tutti il progetto MINERVA e il progetto MICHAEL, di cui adotta linee guida, raccomandazioni per l’usabilità e l’accessibilità. Inoltre, per soddisfare l’esigenza di programmazione e monitoraggio dell’attività espositiva del Ministero, a cui è naturalmente associata una fortissima componente di comunicazione, è stato istituito il “Comitato di coordinamento delle mostre”, che permetterà di ottimizzare tutte le occasioni di promozione e di comunicazione del patrimonio culturale, ricollocando in Innovazione e Cultura. Nuove Tecnologie di Comunicazione un quadro unitario coerente le molteplici iniziative, a tutto vantaggio dell’efficacia della comunicazione complessiva. La ricchezza dei progetti presentati dagli istituti territoriali dimostra una grande sensibilità ed attenzione diffusa verso queste problematiche, spesso però affrontate con metodologie diverse che generano risultati disomogenei e nel complesso poco efficaci. La presentazione congiunta delle varie componenti del Ministero è il segnale che si sta lavorando nella direzione dell’integrazione tra i diversi settori, da cui discende un deciso rafforzamento dell’immagine complessiva dell’Istituzione e della sua capacità di penetrazione. COM.PA è dunque una straordinaria occasione per dare visibilità alle molteplici attività svolte, che nella loro complessità e difficoltà spesso non vengono colte appieno dai cittadini. Per questo, oltre ai progetti, già realizzati ed in corso, verranno illustrate le scelte di tipo organizzativo e gli strumenti tecnologici adottati per una migliore comunicazione, come mezzo per accrescere l’efficacia dell’azione amministrativa e per l’incremento dell’offerta culturale e della promozione. On. Antonio Martusciello 4 Presentazione Il Ministero per i beni e le attività culturali partecipa al COM.PA nella consapevolezza che la comunicazione pubblica è componente essenziale dell’ attività istituzionale, non soltanto perché si collega alla grande riforma amministrativa degli anni Novanta, che ha trasformato il cittadino da soggetto passivo di autorizzazioni, divieti, ordini a soggetto attivo che partecipa al procedimento che lo riguarda, ma anche perché aggiunge valore intrinseco alla normale attività e infine, soprattutto, perché è fondamentale per il successo di ogni progetto di innovazione e di cambiamento. Nel campo della cultura in generale e dell’innovazione in particolare il momento informativo assume infatti una valenza strategica, perché si rapporta con iniziative, progetti e attività che vedono collegata l’efficacia proprio alla diffusione dell’informazione e al suo recepimento da parte di tutti i soggetti interessati. Nella “gestione della comunicazione” ci si confronta con la peculiarità del MiBAC, che presenta un’ampia convergenza tra comunicazione istituzionale e comunicazione sul “prodotto” anzi comunicazione “del” prodotto. I beni culturali e le attività sono infatti essi stessi mezzi di comunicazione, trasmettono messaggi complessi ma anche diretti e decifrabili a diversi livelli. Questo è ben noto a coloro che si impegnano a comunicare e a promuovere beni, servizi o eventi culturali ma anche a coloro che utilizzano il bene culturale come strumento di comunicazione. Più che in altre amministrazioni pubbliche, nella comunicazione istituzionale del MiBAC è forte la componente persuasiva di comportamenti che afferiscono alle scelte molto private, personali, che riguardano gli stili di vita dei cittadini e degli utenti in generale, allorché ci si pone l’obiettivo di incrementare la domanda di “consumi” culturali facendo emergere una domanda potenziale sicuramente molto maggiore di quella che si manifesta con la visita. Vi è infatti un largo strato di domanda inespressa e anche insoddisfatta in dipendenza di proposte a volte non convincenti. Occorre dare risposte adeguate a tali domande che emergono dal profondo mutamento nei modelli comportamentali della società post moderna, in cui al consumo non si associa più esclusivamente il valore del bene o il vantaggio che se ne può trarre ma il suo valore simbolico, ben oltre il soddisfacimento del bisogno. Insieme alla dematerializzazione dello scambio è un concetto che muta radicalmente il target di riferimento di ogni programma di informazione e di comunicazione. Nonostante l’impegno dell’Amministrazione sia stato sempre rilevante sul piano della comunicazione, esiste ancora, tuttavia, un gap di conoscenza tra un’utenza sempre più ampia, in crescita esponenziale in quanto collegata alle potenzialità tecnologiche, e le informazioni comunicate. A tali criticità si sta rispondendo a diversi livelli: elaborazione e realizzazione di un vasto piano di comunicazione, coerente con le scelte operate negli altri campi (tutela, conservazione, valorizzazione) ma anche utilizzo di tutte le tecnologie disponibili, in particolare di quelle innovative. I punti forti del Piano sono il rafforzamento della comunicazione interna e l’identificazione di una visione aziendale che, a partire dalla missione, mira ad accrescere la sensibilità pubblica verso il patrimonio culturale e i “consumi” culturali e a migliorare l’immagine dell’Italia all’estero. Le attività pianificate con questo obiettivo hanno caratterizzato la programmazione del 2005 e proseguiranno anche nel 2006. Anzitutto è stata analizzata l’immagine percepita 5 dell’organizzazione ministeriale come risultato storico di un’attività amministrativa presente in forma autonoma da trent’anni nel panorama istituzionale del Paese; infine è stata confrontata l’identità istituzionale (aziendale), immenso patrimonio di valori e di significati, con l’identità visiva che conferisce un profilo definito e riconoscibile ad ogni istituzione ma ma che, all’oggi nel MiBAC, è estremamente carente e penalizzante. Da qui è scaturito il progetto di definizione dell’identità visiva e della coerenza dell’immagine, valore assoluto per il rafforzamento del valore del BRAND name e quindi anche una maggiore attrattività per gli investors privati. I piani d’azione susseguenti all’analisi si sono basati su: • comunicazione istituzionale tradizionale • contatti con gli organi di informazione • comunicazione web: sito istituzionale e web intranet • relazioni con il pubblico e rilevazione della customer satisfaction • raccordo con la comunicazione di settore (eventi e manifestazioni) La comunicazione istituzionale è stata impostata su tre grandi linee: • la partecipazione alle più importanti fiere e saloni, sia della P.A. che del settore culturale: FORUM, SMAU, COM.PA, Salone del restauro di Ferrara, Salone dei Beni culturali di Venezia. Borsa del turismo archeologico di Paestum • la realizzazione di eventi speciali di rilevanza nazionale Settimana della cultura, Giornate europee del patrimonio, giornate specuiali dedicate ai diversi settori o tematiche per particolari tipologie di utenti • la realizzazione di contenuti informativi culturali da distribuire su diversi media (notiziari radiotelevisivi, quotidiano on line CulturalWEB, news letters, piattaforme digitali dedicate, programmi editoriali) Si è prestata particolare attenzione alla comunicazione sul web, nella consapevolezza delle straordinarie potenzialità del mezzo e della grande responsabilità che le Istituzioni culturali hanno rispetto alla diffusione delle informazioni sulla rete globale: A livello internazionale e comunitario è riconosciuta l’ enorme potenzialità, per lo sviluppo della conoscenza e della consapevolezza, della diffusione sul WEB delle memorie digitali culturali. A livello europeo il valore “politico” del rapporto Internet-Cultura si è manifestato in tutta la sua strettissima attualità ed è stato rappresentato ai livelli politici più alti. È l’alternativa all’imponente campagna di digitalizzazione promossa da potenti motori di ricerca d’oltreoceano. La cultura e il patrimonio culturale europeo, espressioni del “genio, dei valori, delle identità e delle particolarità” di ciascuno dei Paesi europei, devono essere massicciamente presenti sulla rete web.1 L’obiettivo è di offrire ai cittadini un accesso digitale incondizionato, sostenibile ed affidabile alla cultura e al patrimonio culturale dell’Europa, sostenere il passaggio ad un’Europa digitale con la rapida condivisione della conoscenza culturale e contribuire in tal modo all’instaurazione di un’economia basata sulla conoscenza. L’Italia in questo contesto sta svolgendo un importante ruolo di Paese di riferimento, coordinando progetti europei come MINERVA e MICHAEL e sviluppando importanti programmi che prevedono la realizzazione dei siti web in tutte le istituzioni ministeriali, in particolare nei musei, e nella riorganizzazione di quelli esistenti. La realizzazione del sito è la prima componente della fruizione “Tecnologica” del patrimonio museale, ma sostiene anche altre funzionalità, dalla prenotazione all’acquisto on line dei prodotti 6 del merchandising culturale. La finalità ultima è quella di accrescere la conoscenza del patrimonio, e quindi, sostanzialmente, lo spessore culturale degli utenti, e attraverso l’approfondimento, promuovere e stimolare una maggiore fruizione diretta del patrimonio stesso, con un incremento del numero dei visitatori reali. Nel Piano di comunicazione sono presenti anche altri moduli importanti, come il numero verde di accesso alle informazioni fornite da un call center adeguatamente abilitato, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la messaggistica SMS e MMS e infine l’implementazione di un servizio attivato recentissimamente, basato sui dati informativi contenuti nei pannelli installati presso oltre mille luoghi della cultura, a cui si può accedere telefonicamente tramite un ID CODE che identifica univocamente lil luogo di cui si vuole ottenere una descrizione di dettaglio. Da tale servizio il MiBAC trae un ritorno finanziario, calcolato sui ricavi netti derivanti al gestore di telefonia dall’accesso al servizio attraverso la rete telefonica (ricavi da trasporto). Accanto al piano di comunicazione generale si sono sviluppati numerosi processi diffusi sul territorio, dei quali la partecipazione amplissima a Forum dà sufficiente contezza. Si tratta di una realtà straordinariamente ricca, dinamica e aggiornata in tutti i settori, quindi un valore informativo quantitativamente enorme. Ma anche sul piano della qualità non può disconoscersi la sostanziale coerenza con le linee generali tracciate nel piano nazionale, per cui, anche se con un innegabile sforzo di coordinamento e raccordo, può senz’altro parlarsi di “Sistema”. Particolare attenzione merita la comunicazione, soprattutto interna, che si sta avviando sistematicamente riguardo ai progetti di innovazione: senza comunicazione nessun cambiamento è possibile, le forse inerziali del noto e dell’abituale sono in genere forti e radicate nell’uso. Attraverso l’implementazione di sempre maggiori servizi sulla rete intranet, con il rafforzamento della connettività, si mira a consolidare il collegamento tra le strutture centrali e quelle territoriali e di quest’ultime fra di loro, coinvolgendo il personale, massimo capitale di ogni organizzazione, nei più importanti processi di cambiamento. Antonia Pasqua Recchia 7 1 “Rencontres de Paris pour l’Europe de la Culture” a cui il 2 e 3 maggio 2005 hanno partecipato i Ministri della cultura dei Paesi europei, nell’ottica di pervenire ad una “Charte pour l’Europe de la Culture”. Il Ministero per i Beni e le attività culturali è da tempo fra le amministrazioni a cura dell’Ufficio Stampa all’avanguardia nel campo della comunicazione istituzionale. La sua stessa natura, che lo vuole impegnato nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e nella promozione del cinema e dello spettacolo dal vivo, rende infatti il ministero un soggetto forte della pubblica amministrazione in questo settore. Accanto ai consueti e ordinari piani di comunicazione, in genere impostati all’inizio della legislatura e confermati dall’attuale ministro, il ministero utilizza molteplici strumenti per molti versi innovativi. Oltre al sito web, al numero verde e all’ufficio relazioni con il pubblico, dal 2002 è attivo infatti un quotidiano on line, Culturalweb, dotato di una redazione che sollecita il variegato mondo delle soprintendenze, delle biblioteche e degli archivi di Stato a diffondere e comunicare le proprie iniziative. Un servizio che da settembre è stato rilanciato con l’iniziativa La parola al Soprintendente, una serie di interviste curate dall’Ufficio Stampa in cui i dirigenti del ministero a livello territoriale illustrano le principali novità, i progetti in cantiere, le scoperte archeologiche e gli appuntamenti culturali in programma. All’interno di Culturalweb è attiva una web tv, fra le prime nate nella pubblica amministrazione, che successivamente è stata affiancata da altre due realtà. Dal 2004 Ansa produce in collaborazione con il ministero il Tg Cultura, un telegiornale di 3 minuti dedicato all’informazione culturale visibile sul sito e distribuito gratuitamente a 22 emittenti televisive locali. Inoltre, dal 2005 Rai Utile e il ministero sono affiancati nella realizzazione di Cultural Tg, un magazine settimanale di 15 minuti in cui sono illustrati i principali eventi nel campo delle arti, del teatro, della musica e del cinema. Gli accordi con la produzione televisiva non sono però orientati alla sola attualità. Da cinque mesi è infatti attivo nel sito istituzionale www.beniculturali.it il servizio Visite virtuali nei luoghi d’arte, dove è possibile vedere tre dei sedici filmati realizzati da Rai Educational per il ministero sui tesori del nostro patrimonio artistico: Il museo Correr, Michelangelo Merisi da Caravaggio e Caravaggio. Pittura e medialità. Si tratta di documentari preziosi ed accurati, che presto saranno visibili nella loro interezza. Tra gli altri, due servizi dedicati alla telefonia mobile moltiplicano le opportunità di interazione fra i cittadini e l’amministrazione Per i beni culturali: un’informazione che punta ai new media Ufficio Stampa e Comunicazione Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Tel. 06.67232261 fax 06.69941813 8 dei beni culturali: Culturalsms e Teleguide. Il primo, attivo dal 2004, consente di interrogare in linguaggio naturale la banca dati del sito dei beni culturali con un sms, ottenendo in tempo reale ogni tipo di informazione su musei e siti archeologici statali. Il secondo, presto disponibile, consentirà ai cittadini di usufruire di una sorta di cicerone telefonico: ogni monumento sarà identificato con un codice, tramite cui sarà possibile accedere a un servizio audio che ne illustrerà la storia. Da un anno, infine, è disponibile per tutti gli utenti on line una newsletter in formato elettronico con cadenza settimanale, che informa i cittadini su tutte le attività del ministero. 9 SERVIZIO II – INTESE ISTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL CIPE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Il Progetto Operativo del MiBAC mis. II.2 Sono in corso da parte del MiBAC azioni di supporto all’attuazione di iniziative per lo a cura di Maria Grazia Bellisario sviluppo collegate al settore e Giusy Calandra dei beni e delle attività culturali, ed in particolare degli interventi finanziati nei Programmi Operativi Regionali (POR) nell’ambito delle risorse dell’ Asse II, iniziative che il MiBAC attua in collegamento con le azioni di sistema finanziate con il Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) a sostegno degli Accordi di Programma Quadro Stato-Regioni. Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema” (PON ATAS), dedicato alle regioni del Mezzogiorno, sono stati promossi dal MiBAC due Progetti Operativi predisposti a valere sulle Misure I.2 (Fondo FESR) e II.2 (Fondo FSE) per attività di assistenza tecnica e azioni di sistema trasversali ai territori delle regioni Ob 1, la cui attuazione è oggi affidata al Servizio II del Dipartimento RIO. I Progetti sono mirati a fornire: • sostegno operativo all’organizzazione e alla realizzazione delle attività di indirizzo, di coordinamento ed orientamento: • attività di formazione per lo sviluppo e l’adeguamento delle strutture e del personale impegnato. Il Progetto Operativo del MiBAC “Sviluppo ed adeguamento delle strutture e del personale impegnati, con funzioni diverse, nelle attività di programmazione, coordinamento, gestione, sorveglianza e controllo dei programmi dei Fondi Strutturali”, che si inserisce in tale contesto, è finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a valere sulla Misura II.2 del PON ATAS e viene realizzato dal Formez quale ente delegato all’attuazione degli interventi previsti, in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica. Si articola in 3 azioni: A) azioni di sistema per la formazione del personale della P.A. e la diffusione delle tecniche e degli standard formativi relativi al settore dei beni e delle attività culturali; B) elaborazione di studi e ricerche per la definizione di modelli organizzativi e procedurali, per migliorare i rapporti tra le strutture centrali, le Direzioni regionali e gli enti territoriali; C) sviluppo della rete informativa di collegamento tra le strutture centrali e periferiche del MiBAC e gli enti territoriali delle regioni interessate. Le attività, su temi legati al settore dei beni culturali e predisposte a partire dal 2003, hanno come destinatari tutti i livelli professionali presenti negli organici degli uffici periferici del Ministero presso le regioni Obiettivo 1 e nella sede centrale del MiBAC ma anche quanti operano nelle altre amministrazioni pubbliche (Regioni, enti sub regionali, enti locali, articolazioni territoriali delle amministrazioni 10 centrali) quali soggetti coinvolti nel quadro della programmazione comunitaria 2000-2006. Sono caratterizzate da una forte componente tecnologica, sia nei contenuti (ad es. l’attività formativa sull’uso delle tecnologie e degli strumenti di produttività individuale) che negli strumenti (reti informative di collegamento tra le sedi periferiche e le unità centrali del Ministero, piattaforme di apprendimento online piuttosto che videoconferenza o supporti multimediali per l’autoapprendimento) che nei prodotti (siti web, intranet, banche dati) con l’obiettivo di sostenere, attraverso le nuove tecnologie, l’efficienza amministrativa e l’innovazione nei comportamenti organizzativi sia interni al Ministero che nei rapporti con l’utenza e con gli altri soggetti istituzionali presenti nel territorio. Percorsi formativi sulla Comunicazione Pubblica, redazioni online, siti web e intranet Il Formez, quale soggetto attuatore del PO, ha realizzato tra il 2003 e il 2004, per conto del Ministero per i beni e le attività culturali, due edizioni del Corso di formazione sulla Comunicazione Pubblica per profili “responsabile” e “operatore”, secondo quanto disposto dalla Legge 150/2000. Il corso ha avuto come destinatari un totale di 130 dipendenti provenienti sia dalla struttura centrale del MiBAC, sia dalle Direzioni Regionali e dagli Istituti periferici nelle regioni obiettivo 1 e si è concluso con lo svolgimento di uno stage di tre giorni presso le strutture centrali del Ministero – Ufficio Stampa, URP, CED, Centro Servizi Educativi, Punto Informa – rivolto in particolare ai funzionari con meno di due anni di esperienza lavorativa. È stato, inoltre, realizzato un Seminario, sul tema della comunicazione pubblica e del patrimonio culturale, dal titolo “Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali: obiettivi, strategie e attori per una comunicazione integrata” che si è tenuto a Bologna il 3 novembre 2004, in occasione del COMPA “Salone europeo della Comunicazione Pubblica e dei Servizi ai Cittadini e alle Imprese”. Le azioni formative sono state integrate da due esperienze pilota in Sardegna e Basilicata, che hanno portato alla creazione di una redazione online tra le Direzioni Regionali e gli Istituti periferici del Mibac e di un sito web sui beni e le attività culturali alimentato, in ciascuna delle due regioni, tramite una intranet dedicata. Il processo seguito per la realizzazione dell’attività si è basato sull’applicazione della metodologia del project work o del learning by doing con l’obiettivo di valorizzare le competenze acquisite dai partecipanti al corso ai fini della costituzione delle redazione online regionali, mentre per tutte le fasi di sviluppo e implementazione delle soluzioni tecnologiche proposte dal progetto, si è tenuto conto delle 11 indicazioni contenute nel Manuale per la qualità dei siti Web culturali pubblici del Progetto Minerva e delle linee di indirizzo dell’Amministrazione riguardanti la comunicazione su web. Attraverso la sua realizzazione, il Progetto MiBAC ha supportato la sperimentazione di modalità di lavoro in rete basate sull’uso delle tecnologie informatiche, favorendo l’emergere di nuovi “modelli organizzativi e procedurali” per la gestione integrata delle attività di comunicazione da parte degli istituti del ministero sul territorio regionale. L’azione pilota ha infatti permesso di sviluppare un modello trasferibile di redazione online per la gestione di un sito web informativo. Il comune impegno nella realizzazione di un sito web ha messo i partecipanti in grado di: • utilizzare e sviluppare ulteriormente le conoscenze e le competenze apprese; • definire strumenti di lavoro comune; • massimizzare l’interazione integrando i diversi contributi di ciascun partecipante; • sperimentare la soluzione di problemi concreti in un ambiente a bassa criticità grazie alla presenza di un supporto esterno. Rete informativa, banche dati Le attività inerenti lo sviluppo di una Rete informativa integrata, che supporta l’intera realizzazione del Progetto con un sistema tecnologico coerente al sistema informativo MiBAC, prevede anche il miglioramento delle funzionalità necessarie alla gestione condivisa delle informazioni tra Direzioni Regionali e Istituti periferici del MiBAC delle regioni obiettivo 1, in conformità a quanto previsto dal progetto di Rete Fonia-Dati-Immagini, condotto dalla Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione, nel quadro delle attività istituzionali volte a favorire il processo di innovazione. Lo sviluppo di un sistema di banche dati accessibile in rete consente di raccogliere, gestire e ricercare i dati riguardanti i beni culturali di competenza degli uffici del MiBAC nelle regioni obiettivo 1, secondo quanto previsto dal Progetto Operativo e in funzione degli orientamenti generali che conducono verso la costruzione di un patrimonio di informazione condiviso tra le strutture periferiche del Ministero e gli enti territoriali coinvolti nella valorizzazione del patrimonio. Servizio II - Intese Istituzionali e Rapporti con il CIPE Dirigente: Maria Grazia Bellisario Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Tel. 06.67232428 fax 06.67232427 A questo si aggiunge l’attività di studio e ricerca per l’individuazione delle modalità di collegamento tra le banche dati sui Beni Culturali in uso presso le strutture del Ministero e presso gli altri soggetti istituzionali (Regioni, Enti Locali, etc.), in collegamento con gli Accordi di Programma Quadro Stato–Regione sulla tematica dei beni culturali, l’approfondimento formativo tecnologico e l’utilizzo dell’open source. 12 I prototipi di banche dati, siti web e intranet si sviluppano in un’ottica di sito interistituzionale, quale punto di raccordo delle informazioni. I siti hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze di comunicazione istituzionale proprie delle Direzioni Regionali e degli Istituti periferici del MiBAC e al tempo stesso di rispondere alle esigenze di sistematicità dei dati nel settore dei beni culturali. Le intranet, in particolare, si propongono quale strumento di comunicazione flessibile e continuamente aggiornabile tra Direzioni regionali e Istituti periferici del MiBAC per condividere online procedure, strumenti e documenti; facilitare la comunicazione all’interno della redazione web; alimentare i flussi informativi sul sito pubblico. Il caso Sardegna L’azione pilota che ha riguardato la Sardegna, avviata nel 2004 si è conclusa nel mese di maggio 2005 con la pubblicazione su web del sito, raggiungibile all’indirizzo www.sardegna.beniculturali.it. Nell’attività di project work che ha portato alla costituzione della redazione online, responsabile dell’alimentazione dei contenuti e dell’aggiornamento delle pagine, sono stati coinvolti 22 dipendenti del MiBAC provenienti da tutti gli istituti territoriali del Ministero nella regione Sardegna. La banca dati implementata per gli istituti periferici del MiBAC della regione Sardegna contiene circa 1500 record suddivisi nelle entità principali Beni, Vincoli, Eventi, Enti, Proprietari e Gestori. Per circa 400 di questi beni sono disponibili le informazioni relative alla fruizione, agli accessi e ai servizi resi al pubblico. 13 SERVIZIO III – UFFICIO STUDI Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Carta dei Servizi L’Ufficio Studi, d’intesa con le Direzioni generali competenti, sta a cura di Elisa Bucci, sviluppando da alcuni anni un Adelaide Maresca Compagna progetto di studio preliminare all’adozione della Carta dei servizi nelle strutture del Ministero. Nel 2003-2004 si è proceduto all’elaborazione di Modelli di riferimento relativi ai principali servizi erogati da Archivi, Biblioteche, Musei, Monumenti e Aree archeologiche, e ad un’ipotesi di “standard” di servizi forniti (formulata sulla base di un’indagine sugli attuali livelli di prestazione condotta in alcune strutture campione). Nel 2005 – d’intesa con la Direzione generale per l’innovazione tecnologica e la promozione ed il Servizio II di questo Dipartimento – è stata avviata nelle regioni meridionali una fase di sperimentazione dei Modelli proposti per ciascuna tipologia, avvalendosi (nell’ambito del PON ATAS Ob.1-PO MIBAC misura II.2) della collaborazione del FORMEZ. La sperimentazione ha avuto l’obiettivo di mettere a punto in via definitiva il modello di “Carta dei servizi” che ciascuna struttura erogatrice di servizi pubblici (Istituti e luoghi della cultura così come definiti dall’art. 101 del d. lgs. 22 gennaio 2005) metterà a disposizione dei propri utenti. Il progetto si è articolato nelle seguenti attività: stesura dello schema descrittivo del modello di “Carta dei servizi”, contenente indicazioni su: • cosa è una “carta dei servizi”; • quali sono i principi cui si ispira; • descrizione della struttura (sede, patrimonio, missione, funzioni e obiettivi); • descrizione dei servizi forniti; • forme di tutela, di partecipazione e di comunicazione; predisposizione delle “linee guida” per la definizione degli impegni e degli standard di qualità; presentazione degli obiettivi del progetto e illustrazione della metodologia proposta agli uffici ed istituti culturali statali e locali in tre seminari tenutesi a Napoli, Palermo e Cagliari. Sulla base del modello predisposto dall’Ufficio Studi per ciascuna tipologia (museo, area archeologica, biblioteca, archivio) i referenti delle singole strutture hanno poi proceduto, con l’assistenza tecnica del Gruppo di progetto, alla definizione dei contenuti della propria Carta dei Servizi. Gli istituti che hanno aderito alla sperimentazione sono i seguenti: • Musei: Museo archeologico nazionale di Napoli, Museo archeologico di Paestum, Museo di Capodimonte, Reggia di Caserta, Pinacoteca nazionale di Cagliari; 14 • Aree archeologiche: Velia (SA) • Biblioteche: Biblioteca Nazionale di Napoli, Biblioteca Universitaria di Sassari • Archivi di Stato: di Palermo, Catania, Ragusa, Trapani, Messina La distribuzione al pubblico della Carta è avvenuta presso le rispettive sedi ed è stata accompagnata dalla consegna agli utenti di: • un breve questionario finalizzato alla verifica del gradimento dell’iniziativa e della congruenza della Carta dei servizi con le aspettative e i bisogni percepiti dagli utenti; • un modulo per la raccolta di suggerimenti e di reclami. I risultati della sperimentazione e le eventuali proposte di integrazione o modifica dei modelli saranno analizzati entro la fine dell’anno e presentati in un articolato Rapporto alla Direzione generale per l’Innovazione tecnologica e la promozione e alle Direzioni generali competenti. Servizio III – Ufficio Studi Dirigente: Velia Rizza Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Tel. 06.67232479 fax 06.67232547 15 SERVIZIO III – UFFICIO STUDI Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione La realtà virtuale sta diventando un potentissimo strumento di conoscenza e le più moderne tecnologie si sono dimostrate un eccezionale supporto allo studio a cura di Mariella Carconi e alla conservazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale. Tralasciando le più incredibili rosee previsioni che si vanno facendo sui progressi futuri in tale àmbito, e tenuto conto dello sviluppo industriale, economico e socioculturale nel suo insieme, si viene delineando la fine della comunicazione di massa, sia perché si avrà sempre di più una apersonalizzazione nell’uso dei media e sia perchè le dinamiche sociali andranno molto verosimilmente a svilupparsi attorno a due estremi: il localismo e il globalismo1. Sarà a quel punto determinante la capacità di ogni individuo di scegliere e rielaborare i messaggi di comunicazione globalizzata o localizzata. Non meraviglia che il diffondersi dell’utilizzo delle moderne tecnologie produca nella società due categorie abbastanza omogenee nella loro visione contrapposta. Queste due categorie che hanno, in merito all’uso sempre più generalizzato delle nuove tecnologie, una visione assolutamente negativa gli uni e assolutamente positiva gli altri, contribuiscono a distorcere l’ottica della comprensione del fenomeno e dell’utilizzo razionale delle risorse che ormai siamo in grado di produrre e che si dimostrano, se non ideologizzate, non poco utili soprattutto nell’ambito della comunicazione. Cosa può significare, date tali premesse, comunicare beni culturali nel nostro Paese? Va premesso in tal senso che video e siti internet consentono di viaggiare ed entrare virtualmente nei musei e altri luoghi d’arte restando tranquillamente seduti sulla sedia della propria stanza. In futuro si farà ancora di più e di meglio in tal senso. Nel nostro Paese esistono più di cento milioni di beni culturali, dei quali più o meno la metà sono fruibili dal pubblico, e non possiamo non considerare che ciò di cui non siamo a conoscenza, ciò che non abbiamo visto o sentito, per noi naturalmente non esiste. In Italia abbiamo circa il 70% del patrimonio artistico mondiale che può risolversi in un’ autentica risorsa a livello di informazione e comunicazione, che può creare sviluppo, ricchezza e lavoro senza distruggere il territorio e l’ambiente2. Come per ogni altra attività occorrono però progetti, risorse disponibili realmente, mirati al raggiungimento di formazione, cultura e diffusione del sapere, in questo caso, culturale. Anche in questo caso, oltre a ribadire che tutte le risorse vanno comunicate e anche esaltate attraverso le nuove tecnologie di comunicazione, bisogna sottolineare e al fine riconoscere che la Beni culturali: comunicazione e promozione attraverso le nuove tecnologie 16 comunicazione è un servizio sociale a cui deve provvedere in toto la collettività. La televisione diventerà tra non molto un medium interattivo che si collegherà con il computer e con il telefono, e c’è quindi la necessità che alla crescita tecnologica della comunicazione corrisponda un reale sviluppo dei suoi contenuti, che se non si fondano intorno a criteri educativi possono rappresentare una forma mimetizzata ma pericolosissima di omologazione. In effetti ci si sta avviando verso una televisione che sta abbandonando il suo carattere generalista (che va bene per tutti) per approdare ad una televisione tematica dove dovrebbero, almeno sulla carta, prevalere i contenuti3. Non vi è dubbio che almeno teoricamente con l’ulteriore sviluppo delle nuove tecnologie saranno prodotti programmi di grande qualità, dove saranno messe in risalto a tutti i livelli le risorse nazionali e tra queste non potranno mancare quelle relative ai beni e alle attività culturali. L’operazione di diffusione della conoscenza della nostra cultura obbedisce anche ad uno scopo più importante e solo apparentemente indiretto, e cioè quello di attenuare se non proprio eliminare il rischio sempre incombente di una colonizzazione culturale a seguito della globalizzazione del mercato. Assume pertanto un grande rilievo l’uso delle tecnologie che consentono una capillare diffusione del bene culturale in un Paese come il nostro in cui la specificità culturale di ogni singolo luogo è ancora forte e tale deve restare, pur inserita in un contesto di più ampio respiro. I diritti sociali sono i naturali integratori dei diritti di libertà e lo strumento tecnologico più diffuso e di più vasto impatto sociale, cioè la televisione, dovrebbe privilegiare se non proprio incentrarsi sull’aumento della produzione di programmi culturali e scientifici, relativi alla diffusione della cultura che fornisce nello specifico proprio quei contenuti che fanno la differenza e mantengono inalterata e vitale l’identità di un popolo. La scelta interattiva, personalizzando l’informazione, garantisce le indispensabili maggiori forme di comunicazione. Questa capacità di rielaborazione dell’informazione è un potente antidoto contro l’omologazione culturale giacché fa sviluppare l’attitudine e la capacità critica di chi interagisce con i media. L’unica cosa da evitare assolutamente è che le nuove tecnologie dell’informazione divengano lo strumento cardine di una ulteriore differenza sociale e territoriale. Tale obiettivo non può prescindere da un coinvolgimento pieno delle strutture di istruzione pubblica di ogni ordine e grado, Università comprese. 1 B.OLIVI-B.SOMALVICO,La fine della comunicazione di massa, il Mulino, Bologna 1997. 2 A.HAUSER, La sociologia dell’arte, Einaudi, Torino 1977 3 K.R.POPPER-J.CONDRY, Cattiva maestra televisione, ResetDonzelli, Roma 1994. Servizio III – Ufficio Studi Dirigente: Velia Rizza Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Tel. 06.67232479 fax 06.67232547 17 IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Il Portale della Cultura Italiana è un progetto avviato dalla Direzione Generale per a cura di Rossella Caffo l’innovazione tecnologica e la promozione del Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac), con lo scopo principale di comunicare il patrimonio e le attività culturali in Italia. Esso si prefigge di promuovere e diffondere la cultura italiana rivolgendosi ad un’utenza estremamente differenziata, che va dal visitatore curioso o occasionale all’esperto, sia in Italia che all’estero. Il portale, oltre a rispettare la normativa vigente in tema di usabilità e accessibilità dei contenuti on line, si avvale dei risultati del progetto Minerva, che ha creato in ambito europeo linee guida condivise in tema di digitalizzazione del patrimonio culturale. Esso si collega inoltre al progetto Michael, in cui attualmente sono coinvolti Italia, con funzione di coordinamento, Francia e Gran Bretagna, che ha lo scopo di creare un portale multilingue transeuropeo delle risorse culturali digitali. I contenuti reperibili sul portale sono in parte frutto dell’attività della redazione in parte provengono da data source esterni. L’organizzazione dei contenuti si fonda sulla integrazione delle banche dati cui l’utente accede attraverso un unico sistema di interrogazione. Per quanto riguarda i metadati, verrà utilizzato lo standard Qualified Dublin Core, ulteriormente esteso per venire incontro alle esigenze specifiche del portale. L’harvesting dei metadati avviene attraverso il protocollo PMH-OAI, il quale si basa a sua volta sul protocollo HTTP per il trasporto dei dati e il protocollo XML per la loro rappresentazione. Le risorse del portale sono gestite da un Content Management System, strettamente collegato al Digital Rights Mangement System. La realizzazione del progetto è resa possibile da un vasto piano di collaborazione con le regioni attraverso gli Accordi di programma Quadro (APQ) per realizzare progetti comuni al fine di rendere visibili sul portale, vera vetrina sui beni culturali del paese, i contenuti sviluppati nei diversi ambiti territoriali. Inoltre, attraverso un protocollo di intesa con la CRUI il portale sarà arricchito di contenuti provenienti dai musei e dalle biblioteche delle università, mentre un accordo con il MIUR ne favorirà la diffusione a fini didattici nel mondo delle scuole. Il portale della Cultura Italiana 18 La partecipazione al progetto presenta notevoli vantaggi ai diversi soggetti coinvolti in quanto, mettendo a disposizione i metadati, i fornitori mantengono l’originaria responsabilità per la creazione, validazione, mantenimento e gestione delle risorse, che ottengono d’altro canto attraverso il portale grande visibilità oltre che una implicita certificazione di qualità. Le opportunità offerte dal portale in termini di accresciuta visibilità sono inoltre collegate alla possibilità per i fornitori di segnalare sul portale eventi e news o di realizzare articoli. L’iniziativa è collegata al metaportale Scegli Italia, rispetto al quale il portale svolge la funzione di content e service provider. Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea Dirigente: Rossella Caffo Via Michelangelo Caetani, 32 Tel. 06.68281723 Fax. 06.68807662 email: [email protected] 19 SERVIZIO I - AFFARI GENERALI - QUALITÀ DEI SERVIZI E STATISTICA DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione La Direzione generale per l’innovazione tecnologica e la promozione, istituita per a cura di Anna Maria Stramondo trasmettere impulsi innovativi a tutta la struttura operativa del Ministero, sperimenta al suo interno le iniziative di modernizzazione, applicando nei propri uffici le metodologie più avanzate. Ciò si realizza soprattutto attraverso cambiamenti apparentemente semplici e di piccola dimensione. In questi ultimi mesi, ad esempio, i Servizi della Direzione Generale sono stati impegnati nel progetto locale “Gestione elettronica dei documenti”. Il progetto si è posto la finalità di accrescere, nel personale, la conoscenza del software ESPI (estensione protocollo informatico), utilizzando la funzione che consente di salvare, sotto forma di allegato, in formato digitale, i documenti oggetto della stessa protocollazione. Ciò consente il rapido reperimento dei documenti e l’avvio di un sistema di gestione documentale informatizzata, che si è realizzato, concretamente, attraverso il salvataggio del 70% dei documenti in uscita, scelti fra i procedimenti di particolare rilevanza di ciascun servizio. Tutto il personale è stato direttamente coinvolto ed ha operato o utilizzando il formato digitale nel quale gli atti sono stati creati ovvero procedendo alla scansione del documento cartaceo che, tra l’altro dà garanzia di autenticità e di immodificabilità. È, quindi, aumentata nel personale la consapevolezza delle potenzialità del sistema di protocollo adottato dal MiBAC. I documenti, oggetto dei lavori, sono stati acquisiti al protocollo e sono stati condivisi all’interno dei Servizi, ne è stata, conseguentemente, agevolata la ricerca. Il progetto è stato un efficace esercizio di gestione documentale informatizzata in attesa dell’introduzione della firma digitale, momento in cui la sperimentazione attuale si tramuterà in regola e produrrà effetti giuridicamente rilevanti. Con il progetto si dà una graduale attuazione a quanto previsto dal Codice dell’amministrazione digitale che disciplina la gestione informatica dei procedimenti e gli archivi digitali. Il sistema adottato produce velocità, precisione, comunicazione. Veloce, immediato, sarà l’accesso al documento, rintracciabile attraverso il protocollo. Precisa sarà l’informazione fornita. Piena di contenuti sarà la comunicazione tra gli operatori dei servizi che avranno a disposizione le informazioni degli atti consultabili tramite ESPI. Gestione elettronica dei documenti 20 Di fronte a interventi innovativi di grande portata, in un contesto di continua e vertiginosa espansione degli effetti del progresso tecnologico, specie nel campo dell’informatica e della telematica, la semplice applicazione di una funzione del protocollo informatico e l’operazione di salvataggio di documenti già creati in formato digitale potrebbero apparire irrilevanti e marginali se non si riflettesse sulla loro forza d’impatto nella formazione e nel coinvolgimento delle risorse umane, protagoniste dell’iniziativa e prime destinatarie, oltre che erogatrici, della diversa modalità di lavoro. Si deve considerare l’incidenza del progetto sull’organizzazione del lavoro e le ricadute di essa sull’utenza esterna; l’utenza, in ambito amministrativo, può anche coincidere con gli stessi dipendenti, ma gli effetti, di trasparenza ed efficienza, sono i medesimi per tutti. Servizio I – Affari Generali Qualità dei Servizi e Statistica Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Tel. 06.67232000 fax 06.67232885 21 SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Il progetto “Teleguide” è nato Il Progetto Teleguide dall’accordo tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e MP a cura di Paola Piangerelli Mirabilia per la valorizzazione e la fruizione del Patrimonio Culturale mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione della telefonia mobile e fissa. L’accordo integra e sviluppa un precedente “Piano di comunicazione del Patrimonio Culturale Nazionale relativo alle Regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna”. Il progetto avrà la durata di tre anni a partire dall’ottobre 2005 e consiste nella realizzazione di un servizio di messaggistica su telefonia fissa e mobile attivabile attraverso la numerazione 892292 (fornito da BT Albacom) collocata su pannelli informativi nei quali è riportato anche un ID Code identificativo del luogo. Il messaggio sarà reso in lingua italiana ed inglese nella prima fase del progetto e successivamente in altre due lingue straniere. I pannelli continueranno ad essere installati dalla MP Mirabilia in prossimità delle aree selezionate come monumenti, musei, piazze, aree archeologiche etc. Tramite questo servizio è possibile ricevere informazioni di carattere generale e approfondimenti riguardanti il bene culturale nella cui area è alloggiato il pannello. Il procedimento è estremamente semplice: il visitatore, componendo 892-292, dopo aver selezionato la lingua ed inserito il codice del monumento, avvia l’ascolto dei contenuti residenti nella banca dati del progetto Mirabilia. Il tutto per una durata massima di quattro minuti, il primo dei quali di informazione gratuita. La scientificità dei contenuti è garantita dalla preventiva approvazione dei testi di informazione da parte delle Soprintendenze competenti. Con questo accordo si è voluto incentivare l’utilizzo della tecnologia e della multimedialità applicata ai Beni Culturali al fine di far conoscere, promuovere, valorizzare ed estendere la fruibilità del nostro patrimonio superando i tradizionali canali informativi e coinvolgendo un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Servizio II – Comunicazione, Promozine e Marketing Dirigente: Paola Francesca Zuffo Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Tel. 06.67232441 fax 06.67232917 22 SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione La Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione, in linea con i propri compiti istituzionali di a cura di Antonella Mosca promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, ha assunto dal 2004, il ruolo di coordinamento delle attività svolte sul territorio nazionale, impegnandosi, in occasione di grandi eventi, ad elaborare progetti grafici unitari, al fine di dare un’immagine univoca e riconoscibile del Ministero. Per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche (7 uscite nel 2005), nelle quali vengono di volta in volta rappresentate realtà istituzionali diverse del nostro Ministero, si è dotata di un stand appositamente progettato, adattabile a tutte le esigenze con una grafica volta a dare un carattere unitario ed inconfondibile del MiBAC. Inoltre, opera attraverso: • la promozione di iniziative e di contatti con gli organi di comunicazione e di informazione nazionali ed internazionali, con i quali stipula convenzioni, patti d’intesa e quanto altro necessario per valorizzare e promuovere l’immagine del Ministero; • l’organizzazione di concorsi rivolti ai giovani e iniziative in collaborazione con gli Enti locali, per promuovere e valorizzare il prodotto italiano. Il coordinamento territoriale della comunicazione GRANDI EVENTI VII^ SETTIMANA DELLA CULTURA (16-22 maggio) Come ogni anno, da più di trenta anni, il Ministero ha organizzato la Settimana della Cultura, durante la quale si realizzano mostre, convegni, concerti, spettacoli, aperture straordinarie, nuove aperture, proiezioni cinematografiche, ecc., completamente gratuiti. Quest’anno gli eventi sono stati oltre1800, incluse le iniziative della Regione Sicilia, Val d’Aosta e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e di istituzioni private come ad esempio i 31 Musei della Confartigianato che hanno aderito ed effettuato visite guidate e laboratori. I numeri: 16 nuove aperture; 130 aperture straordinarie di luoghi normalmente chiusi; 60 sale cinematografiche aperte gratuitamente con filmati dedicati ai ragazzi; circa 600 visite guidate; circa 600 luoghi statali aperti gratuitamente; 130 23 SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione spettacoli (danza, teatro, concerti, proiezioni cinematografiche); oltre 100 presentazioni di volumi, cataloghi, prodotti multimediali; oltre 300 tra convegni, conferenze e seminari; oltre 400 mostre; oltre 100 laboratori di didattica per ragazzi con giochi multimediali; circa 100 eventi dedicati all’iniziativa “ Cibi e sapori nell’Italia antica”; oltre 50 aperture straordinarie di dimore storiche di proprietà privata con visite guidate; oltre 200 eventi (visite guidate, laboratori, mostre), in archivi e biblioteche statali e non. La Direzione Generale ha organizzato, tra l’altro, il convegno “Merchandising al museo: evoluzione di un mercato” nella ex chiesa di Santa Marta. GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO (24-25 settembre) Per il 2005, lo slogan dell’Italia è stato: “Il Patrimonio: la cultura del vivere”. La scelta ha avuto lo scopo di: • creare un forte e significativo legame fra il cittadino ed il proprio patrimonio culturale, attraverso la trattazione di temi legati al vivere quotidiano; • ribadire la stretta relazione esistente con la cultura europea ed extraeuropea; • comprendere tutte le tipologie dei nostri beni (archeologia, paesaggio, architettura antica e contemporanea, arte, cinema, spettacolo, biblioteche, archivi, sport). La Direzione Generale ha coinvolto e coordinato, attraverso le Direzioni Regionali tutti gli Istituti periferici, che hanno organizzato una serie di manifestazioni e attività didattiche gratuite, permettendo così a tutti i cittadini di approfondire le svariate tematiche. I numeri: 551 eventi; 5 nuove aperture; 25 aperture straordinarie di luoghi normalmente chiusi; 200 visite guidate più 33 visite libere; circa 600 luoghi statali aperti gratuitamente; 25 Spettacoli (danza, teatro, concerti, proiezioni cinematografiche); 28 presentazioni di volumi, cataloghi, prodotti multimediali; 71 tra convegni e conferenze; 106 mostre; 28 laboratori di didattica per ragazzi; 66 eventi (visite guidate, laboratori, mostre), in archivi e biblioteche statali e non, Altre iniziative, come: fiaccolate, rassegne agroalimentari, immersioni subacquee, degustazioni di vini locali, manifestazioni folcloristiche, ecc.. GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE La giornata mondiale dell’Alimentazione, svoltasi sull’intero terrritorio italiano nel giorno 16 ottobre, è organizzata da anni 24 dal Ministero degli Affari Esteri, con l’intento di sensibilizzare la popolazione verso i problemi legati alla fame nel mondo e all’agricoltura. Il MiBAC ha aderito all’iniziativa aprendo gratuitamente 50 luoghi della cultura statali. NOTTE BIANCA La notte bianca, ideata dal Comune di Roma in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e questo Ministero, gemellata fin dalla sua prima edizione con le città di Parigi e Bruxelles, ha come obiettivo l’apertura straordinaria e gratuita dei principali luoghi della città come musei statali, comunali e privati, teatri, cinema, chiese, gallerie d’arte, biblioteche, librerie, centri sportivi ed altri che hanno aderito consentendo l’accesso ai cittadini in orario notturno. Per l’occasione sono stati realizzati ben 500 eventi e coinvolti più di 800 artisti. IL PORTALE DINAMICO Il portale dinamico è nato con l’obiettivo di diffondere, promuovere e valorizzare, anche in Internet i grandi eventi realizzati sul territorio, per fornire una capillare informazione ed un monitoraggio aggiornato delle manifestazioni (mostre, restauri, concerti, spettacoli, proiezioni multimediali) oltre a pagine di approfondimento e di riflessione. MANIFESTAZIONI FIERISTICHE RESTAURO, Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali Ferrara (7-10 aprile). La Direzione Generale ha coordinato la partecipazione alla fiera, presentando i lavori svolti dagli Istituti Centrali di Ricerca (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Istituto Centrale per il Restauro, Istituto Centrale per la Patologia del Libro, Opificio delle Pietre Dure, Centro di Fotoriproduzione e Legatoria degli Archivi di Stato). Si è voluto, così, valorizzare il ruolo tecnico – scientifico di un’area che eroga servizi settoriali e territoriali ma che è anche un centro di sviluppo di attività di ricerca, di coordinamento e di indirizzo. In tale occasione si è realizzato il catalogo “Strategie di innovazione”. FORUM P.A. Roma (9-13 maggio). Al fine di assicurare una presenza significativa e coordinata del Ministero, la Direzione Generale ha concordato linee comuni di intervento e raccordato le proposte operative del Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari, del Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici, del 25 SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport, il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e il Call Center che hanno presentato progetti specifici. In tale occasione si è realizzato il catalogo “La qualità dei servizi: i progetti”. SMAU Milano (19-23 ottobre). Nel salone dedicato alla competitività dell’impresa, l’efficienza dello Stato e la qualità della vita, sono state coinvolte le Direzioni Regionali e gli Uffici periferici che hanno presentato progetti relativi al tema: “L’applicazione delle nuove tecnologie per l’efficienza dell’attività amministrativa”, che ha dato il titolo all’opuscolo. XXII^ Assemblea Annuale ANCI 2005 – Cagliari 19-22 ottobre Nella partecipazione alla XXII^ Assemblea Annuale ANCI 2005 il MiBAC, in tema con il dibattito improntato soprattutto sulle problematiche relative alle città, alle realtà locali e al patrimonio stratificato sul territorio, con il progetto Innovazione istituzionale e risorse economiche, sono stati presentati, oltre a progetti nazionali, e specifici per la Regione Sardegna, anche interventi sul Mezzogiorno relativi ai Fondi Strutturali Comunitari e Risorse Culturali. È stato inoltre presentato il progetto di Comunicazione tecnologicamente all’avanguardia “rete nazionale multiservizi fonia–dati–immagini” del MiBAC che in Sardegna collegherà tutte le strutture territoriali statali e che sarà collegata con la rete della Regione Sardegna. COMPA - Bologna (3 – 5 novembre). Attraverso il convolgimento delle Direzioni regionali che coordinano gli Istituti periferici distribuiti sul territorio, si avrà un quadro nazionale dei progetti di comunicazione, che utilizzano le nuove tecnologie, finalizzati all’incremento dell’offerta culturale. Per l’occasione è stato realizzato l’opuscolo “Innovazione e cultura. Nuove strategie di comunicazione”. In programma per il 2005 “OTTAVA BORSA MEDITERRANEA DEL TURISMO ARCHEOLOGICO” - Paestum 17 - 20 novembre 2005. In tale occasione saranno coinvolte tutte le Soprintendenze archeologiche con l’intento di presentare i progetti significativi del settore archeologico riguardanti il restauro, lo scavo, la valorizzazione e quant’altro, realizzati negli ultimi 26 due anni, in cui sia evidenziato l’uso di nuove tecnologie, o l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi. È prevista, in quest’occasione, anche la realizzazione di un opuscolo illustrativo e la presentaizone multimediale dei progetti più significativi. BBCC EXPO - Venezia 2-4 dicembre. Il Ministero, parteciperà, attraverso il coordinamento della Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione al IX Salone dei Beni e delle attività culturali di Venezia ed in particolare a “Restaura”, in collaborazione con il Distretto Veneto dei Beni Culturali per favorire l’incontro tra i tecnici delle soprintendenze, le imprese del restauro dei beni culturali e i professionisti del settore. L’evento darà l’occasione di approfondire i temi legati alle procedure tecniche di conservazione, alle tecnologie più avanzate di strumentazione diagnostica e all’uso di nuovi materiali. L’opuscolo che sarà editato per l’occasione avrà il titolo: Tecnologie avanzate per la conservazione del patrimonio. Convenzioni definite con emittenti televisive: La collaborazione instauratasi fin dal 2000 tra Ministero e Rai Educational, ha prodotto film d’arte di valore informativo e didattico-divulgativo con un rilevante successo in Italia e all’estero con riconoscimenti e premi (ultimo in ordine di tempo l’assegnazione del Golden Chest al film “Moderna” dedicato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma). PROGETTO RAI EDUCATIONAL – CONVENZIONE RAI EDUCAZIONE – MINISTERO – ACCORDO CON LA LINK JAPAN • Nell’ambito della convenzione rinnovata per il 2004/2007 verranno realizzati, con la consulenza del Servizio II, cinque documentari dedicati alle nuove professioni nei musei nel doppio intento di comunicare esempi di positiva innovazione ed informare sulle prospettive occupazionali nel settore dei beni culturali. Questi documentari saranno trasmessi nell’ambito dello spazio “Magazzini Einstein”. • Rai Educational ogni anno documenterà una iniziativa di particolare prestigio. Il primo filmato sarà dedicato all’importante rassegna in corso a livello nazionale “ Cibi e sapori nell’Italia antica”. • Il MIBAC si attiverà per promuovere l’acquisizione dei filmati realizzati da parte dei concessionari dei negozi di 27 SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione merchandising dei musei nonché per la loro diffusione presso gli Istituti italiani di cultura all’estero. • La Direzione Generale ha siglato un accordo con la società Link Japan per conto della NHK TV rete nazionale giapponese per la realizzazione di un programma televisivo dal titolo “L’Italia da nord a sud: un viaggio di 3000 anni attraverso i siti dichiarati patrimonio mondiale dall’ UNESCO”. ALTRE MANIFESTAZIONI SAPORIANTICHI L’iniziativa SAPORIANTICHI (Protocollo d’Intesa, firmato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali ed il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, il 20 ottobre 2004) si ricollega alla Grande rassegna espositiva nazionale “Cibi e Sapori nell’Italia antica”, inaugurata nel novembre 2004 dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici e dalla Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione. La rassegna, organizzata dalle Soprintendenze Archeologiche, coinvolge circa 110 sedi espositive distribuite su tutto il territorio nazionale. È attivo, inoltre, un rapporto di collaborazione fra il MiBAC ed il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca scientifica consolidatosi con il concorso, rivolto a tutte le scuole di ordine e grado, “Il linguaggio del cibo: storia dell’alimentazione in Italia dalle origini ai nostri giorni”. SECONDO CONCORSO EUROPEO OROANTICO PER IL DESIGN DEL GIOIELLO ISPIRATO ALL’ANTICHITÀ Seconda edizione del concorso rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, diplomati o diplomandi di accademie ed istituti d’arte e di scuole di oreficeria. L’iniziativa è stata attuata con il partenariato della Maison caprese di alta gioielleria Chantecler. PROGETTI IN VIA DI DEFINIZIONE MUSEI APERTI PER LA GIORNATA DELL’INFANZIA L’iniziativa vedrà la luce in occasione della giornata mondiale dell’infanzia, indetta dall’UNESCO il 20 novembre 2005. Scopo dell’iniziativa è riavvicinare i bambini italiani e le loro famiglie ai luoghi dell’arte e della cultura, educare i giovanissimi ad un concetto innovativo dell’arte e del museo, stimolare il dialogo familiare, rilanciare il turismo culturale italiano. Saranno coinvolti nell’iniziativa 20 musei dislocati sul territorio nazionale 28 con una logica di rappresentatività regionale e di accessibilità ad un pubblico giovanissimo. PROGETTO EAGLE (ELECTRONIC ARCHIVE OF GREEK AND LATIN EPIGRAPHY) Questo grande archivio ha finalità rigorosamente scientifiche e coinvolge università italiane e straniere, per contribuire, mediante la schedatura sistematica di tutte le iscrizioni alla conoscenza e alla tutela del patrimonio archeologico. La collaborazione del MiBAC al progetto prevede un accordo per la realizzazione di campagne fotografiche per la banca dati. Servizio II – Comunicazione, Promozione e Marketing Dirigente: Paola Francesca Zuffo Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Tel. 06.67232851 fax 06.67232917 29 SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E ETNOANTROPOLOGICO Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici Il Concorso fotografico sul tema Il mestiere delle Arti, rivolto agli alunni delle scuole primarie, a cura di Isabella Cianfarani secondarie di I e II grado, è bandito dalla Direzione Generale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e dall’IRRE del Lazio - MIUR, nell'ambito delle iniziative di promozione dell'educazione al patrimonio culturale. In particolare, si invitano le scuole a costruire degli itinerari attraverso i mestieri degli artigiani nel loro stretto rapporto con il sapere antropologico e la storia dell’arte, ad evidenziare i legami fra le opere dei grandi artisti e la produzione artigianale, mettendo in luce quelle attività produttive e artigiane che nel passato e nella contemporaneità hanno lasciato e continuano a realizzare importanti testimonianze in Italia e nel mondo. Il concorso avrà le seguenti modalità: Ogni scuola partecipante al progetto potrà presentare al massimo 4 contributi fotografici realizzati dai propri alunni, individualmente o in gruppo. Ciascun contributo potrà essere costituito da: • una singola foto; • un insieme di più foto (non più di 3) sullo stesso soggetto con diversi punti di vista, eseguite da un solo autore o da più autori della stessa classe oppure di classi diverse. • La scuola invierà entro lunedì 12 dicembre 2005, i contributi fotografici – separatamente imbustati - in un unico plico, all’attenzione della dott.ssa Fiorenza Amicarelli, al seguente indirizzo: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico – Servizio III, Concorso Fotografico Il mestiere delle Arti, via di San Michele, 22 – 00153 ROMA. • Le foto, scattate anche con macchina digitale, stampate su carta fotografica in formato 18x24 (a colori o in bianco e nero) dovranno essere corredate dai seguenti elementi: • scuola di provenienza (denominazione, sede, ordine e grado, tel., fax, e-mail) • nome e cognome dell’autore o degli autori, classe e sezione • luogo e data di nascita dell’autore o degli autori • denominazione del soggetto fotografato • località nella quale si trova il soggetto fotografato • nome e cognome del/dei docente/i curatori dell'iniziativa Al fine di rendere il concorso una effettiva opportunità formativa e culturale, si invitano le scuole a contestualizzarlo in un percorso di educazione al patrimonio culturale e ad inserirlo nel Piano dell'Offerta Formativa. Il Mestiere delle Arti Concorso fotografico 30 Si richiede che ciascun contributo fotografico sia accompagnato dalla relativa documentazione – su carta e su supporto informatico (Floppy disk o cd-rom, carattere Times New Roman 12, eventuali foto in jpg), con la motivazione della scelta del soggetto e una breve relazione – realizzata anche in gruppo, con una o più modalità linguistiche ed espressive, sul soggetto fotografato. Le fotografie dovranno essere realizzate solo ed esclusivamente dagli alunni delle scuole partecipanti. Una Giuria appositamente costituita presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale PSAE esaminerà le foto. I criteri di selezione terranno conto sia della qualità di fondo dell’immagine, sia del rapporto che, attraverso l’esperienza fotografica, gli alunni saranno riusciti a stabilire con il bene culturale. I risultati della selezione saranno comunicati alle scuole partecipanti al Concorso. Al termine del Concorso, sarà curata una pubblicazione con le foto migliori tra quelle pervenute. I contributi fotografici selezionati saranno esposti in una mostra che avrà luogo a Roma, presso una delle sedi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Servizio III - Studi e Affari Generali Fiorenza Amicarelli (reggente) Via di San Michele, 22 Tel. 06.58434282 fax 06.58434276 Email: [email protected] 31 SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E ETNOANTROPOLOGICO Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici In occasione delle “L’ Officina del Glamour” Giornate Europee per il a cura di Isabella Cianfarani Patrimonio, quest’anno dedicate alla “Cultura del Vivere”, che si sono tenute nei giorni del 24/25 settembre 2005 in tutta Europa, la Direzione Generale per il Patrimonio Storico Artistico ed etnoantropologico, tenendo conto delle indicazioni del Consiglio D’ Europa che individua questa iniziativa come un momento di coinvolgimento collettivo della cittadinanza alla fruizione ludica del Patrimonio culturale, ha organizzato una rappresentazione teatrale e visiva. Due attrici hanno letto un corpus narrativo di scrittici del novecento,mentre sulla scena, degli artigiani hanno trasformato, con abiti, trucco e pettinatura d’ epoca una modella da donna normale a “opera d’arte”. La piéce teatrale e visiva è stata inserita nel percorso “ideale” individuato da questa Direzione Generale per il 2005: “Il Mestiere delle Arti”. Con Il Mestiere delle Arti si accomunano due momenti essenziali della nostra tradizione culturale che maggiormente hanno contribuito a creare l’ immagine dell’ Italia nel mondo: il nostro immenso Patrimonio StoricoArtistico e la nostra raffinata millenaria capacità di lavorare la materia. L’ iniziativa, che si è svolta nel magnifico spazio dell’ ex carcere minorile del Complesso monumentale di S. Michele ha voluto evidenziare lo stretto legame fra le opere dei grandi artisti e la produzione artigianale, mettendo in luce le attivita’ produttive e artigianali che attraverso i secoli hanno reso famoso lo stile italiano. Obiettivo della iniziativa è stato analizzare e rappresentare l’operato di mestieri poco conosciuti quali quelli del “truccatore, parrucchiere, sarto,costumista”, sottolineando lo stretto legame che intercorre tra le attività dei grandi artisti e la produzione artigianale; l’interesse è stato focalizzato sul mestiere dell’artigiano come momento significativo di espressione della cultura della tradizione europea. L’evento, cui ha partecipato un pubblico di circa 130 persone si è tenuto il giorno 24 settembre 2005. Nella performance teatrale si sono letti brani tratti da scrittrici del Novecento: Virginia Woolf, Amelia Rosselli, Dorothy Parker. Il progetto coordinato da Fiorenza Amicarelli, ideato da Isabella Cianfarani e Maristella Ierullo, realizzato da Elisabetta Guiducci e Maria del Conte ha visto la partecipazione di professionisti affermati del mondo del teatro e del cinema, quali: 32 Maria Rita Barbera, costumista e scenografa, Nathalie Giacobino, regista, Pepita Cianfoni, Lucilla Miarelli, Maristella Ierullo, interpreti, Giulio Pezza truccatore, Alessio Pompei acconciatore. La manifestazione è stata resa possibile anche grazie al prestito di materiali conservati al museo Boncompagni Ludovisi per le arti decorative per gentile concessione della sua direttrice Maria Stella Margozzi. La segreteria organizzativa è stata curata da Monica Cecchetti. Tale manifestazione ha voluto anticipare n nei temi e nelle immagini la grande mostra “L’ Officina del Glamour” che si terrà all’interno della VIII settimana della cultura. Questa esposizione, cui parteciperanno tutte le Direzioni Generali di questo Dipartimento sarà l’occasione di approfondire e riflettere sul Patrimonio Storico e artistico, cui appartengono anche abiti, cartoline, mobili, oggetti decorativi, di un periodo storico complesso ed articolato come quello dei primi del Novecento. Si prevede la realizzazione de DVD che dà conto sia dell’evento che della sua realizzazione. Servizio III - Studi e Affari Generali Fiorenza Amicarelli (reggente) Via di San Michele, 22 Tel. 06.58434282 fax 06.58434276 Email: [email protected] 33 DIREZIONE GENERALE PER L’ARCHITETTURA E L’ARTE CONTEMPORANEE Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici La DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee e il MAXXI sono impegnati a cura di Lorenza Bolelli nella promozione di sistemi avanzati di ricerca del “fare arte”. L’avvento dell’era informatica ha portato con sé cambiamenti radicali del nostro modo di pensare e di agire. Nel campo della ricerca artistica, in particolare, Internet ha comportato una più rapida trasformazione dei parametri estetici, già messi in crisi dal movimento Dada. I lavori di net/web art sono spesso specchio critico di questi cambiamenti. La scelta fatta dal MAXXI, museo delle arti del XXI secolo, che a Roma sta costruendo la sua sede architettonica ( progettata da Zaha Hadid) non è casuale, infatti anche il cantiere rappresenta quanto altamente tecnologico si sta realizzando in architettura. La scelta dei curatori di creare e diffondere dei lavori in Rete dichiarandoli opere d’arte ha già in sé una valenza culturale e politica. Alcuni degli artisti sfruttano la potenzialità di Internet per creare lavori in cui la componente critica nei confronti del sistema e l’elemento destabilizzante sono centrali. Le opere net/web nate unicamente per Internet, superano i tradizionali confini spazio-temporali per esistere unicamente nella dimensione virtuale. Il progetto Net Web Art consiste in un ciclo di eventi, incontri, dimostrazioni, laboratori, su tutte quelle forme d’arte che utilizzano Internet come strumento d’espressione creativa. L’iniziativa inaugurata per le postazioni Internet del MAXXI con Net Archives: i pionieri del net (17 marzo – 8 maggio 2005), dedicato alla storia della Net Web Art ed ai suoi protagonisti, è proseguita con Net Archives: contenuti e forme (1 giugno – 18 settembre 2005). Gli aggiornamenti al programma delle iniziative e i testi introduttivi alla Net Web Art sono disponibili sul sito della DARC – Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee: www.darc.beniculturali.it NET WEB ART Net Archives: tempo e spazio nell’arte in rete I progetti presentati nell’edizione di ottobre sono: Fred Forest, Images-Mémorie, 2005 http://fredforest.ina.fr/ L’opera, realizzata in collaborazione con l'INA-Institute National de l’Audiovisuel, indaga il patrimonio collettivo contenuto nella Rete e permette di "creare" dei ritratti-robot composti dalla sovrapposizione di più volti. 34 Han Hooggerbrugge e The Wiggle, Flow, 2002 http://media.ebaumsworld.com/flow.swf In Flow un ascensore si muove nello spazio virtuale. Le immagini in sequenza abitate da figure animate fanno riferimento alla condizione umana e alla percezione dello spazio e del tempo. Eduardo Kac, IO, 1990 http://ekac.org/io.wrl In IO le lettere definiscono uno spazio immaginario costruito dal movimento delle lettere “I” e “O” che, con l’interazione dei navigatori, si avvicinano e si allontanano dallo schermo ruotando in diverse direzioni. Golan Levin e Casey Reas, Dakadaka, 1999 http://www.flong.com/dakadaka/dakadaka.html Dakadaka è un progetto interattivo che esplora la scrittura come azione spaziale. Composizioni visive astratte e dinamiche prendono forma dalle lettere digitate sulla tastiera del computer. Gary Simmons, Wake, 2000 a project commissioned by Dia Art Foundation for its series of artists’ web projects, http://www.diacenter.org/simmons/ Wake è un progetto legato alla frammentarietà della memoria. Dettagli di spazi si rivelano al navigatore che scorre il mouse sullo schermo. Tamás Waliczky, Annamaria’s Motion, 2002 http://www.waliczky.com/pages/Annamarias_motion/Waliczky_ Annamarias_motion.htm Annamaria’s Motion pone l’accento sul legame tra tempo e movimento. Al click del navigatore la silhouette comincia a danzare. Pagine web scaricate casualmente da internet. Ufficio di Direzione comunicazione e marketing Responsabile: Lorenza Bolelli Via di San Michele, 22 Tel. 06/58434850 Fax 06.58434856 00153 Roma MAXXI – MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO Via Guido Reni 2 00196 Roma Tel. 06.3210181 - Fax 06.32101829 www.darc.beniculturali.it in collaborazione con Fondazione Rosselli 35 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari Il portale ARCHIVI (http://archivi. beniculturali.it) gestito dalla Direzione Generale per gli Archivi, in linea dal 1997, fornisce informazioni a cura di Pierluigi Feliciati sull'amministrazione degli Archivi di Stato italiani, costituisce il portale di accesso ai siti degli istituti che operano sul territorio nazionale e offre numerosi servizi on line. Una finestra centrale è dedicata alle novità legislative, a quelle del sito e alle iniziative o alle informazioni del settore. Un’area del sito permette l’accesso alla banca dati Anagrafica, aggiornata dagli istituti stessi, che fornisce le informazioni di base sui 144 Archivi e Sezioni di Archivi di Stato e delle 19 Soprintendenze che operano sul territorio nazionale. Normativa è la banca dati che offre i testi completi di più di 400 disposizioni, vigenti e non, in materia di archivi e documenti emanate a partire dal 1860 fino alle più recenti norme in materia di documenti digitali. Un particolare servizio del portale è la Biblioteca digitale che offre materiali di studio utili alla conoscenza della storia degli archivi. I testi sono consultabili e scaricabili liberamente. Da questa sezione è anche possibile accedere alle schede aggiornate delle pubblicazioni degli Archivi di Stato. Rinvii, infine, è il portale italiano di accesso a centinaia di pagine e di siti di argomento archivistico sulla rete mondiale, attraverso una ricerca guidata oppure con un motore di ricerca. La Comunicazione attraverso i sistemi informativi degli archivi di Stato Il Sistema Informativo degli Archivi di Stato (http://www.archivi-sias.it) è una piattaforma software basata su tecnologie avanzate per la descrizione qualitativa e quantitativa, la gestione e la fruizione dei fondi archivistici e degli inventari degli Archivi di Stato italiani. Gli obiettivi sono molteplici: • la comunicazione agli utenti Web delle informazioni sul patrimonio documentario conservato negli Archivi di Stato, tra i più ricchi e importanti del mondo; • la costruzione di un sistema informativo con funzionalità gestionali a livello centrale e periferico, che razionalizzi l’impiego delle risorse umane ed eviti la reiterazione dei dati. Le informazioni sui complessi documentari conservati presso gli Archivi e le Sezioni di Archivio di Stato, vale a dire quelle su qualità e consistenza dei fondi, sugli strumenti di ricerca a disposizione e sui soggetti produttori delle carte, costituiscono il centro del sistema. A questa dorsale informativa, comune a tutti gli Archivi di Stato, sono collegate risorse più analitiche: 36 data-base descrittivi di specifiche serie documentarie, riproduzioni di inventari su supporto tradizionale, copie digitali dei singoli documenti. È in corso attualmente una campagna di inventariazione dei fondi relativi ai documenti più antichi in pergamena. Gli utenti web possono conoscere le informazioni sul patrimonio conservato, avere accesso agli strumenti di ricerca, effettuare selezioni e salvare i propri percorsi di ricerca, scaricare riproduzioni digitali e stabilire per via telematica contatti diretti con gli Istituti di conservazione, per richiedere informazioni generali, ricerche e consulenze. La Guida generale degli Archivi di Stato italiani (http://www.maas.ccr.it) presenta la trasposizione in una banca dati consultabile dal 2000 in internet di un'opera imponente di raccolta e normalizzazione di informazioni sui fondi conservati negli Archivi di Stato, pubblicata in 4 volumi tra il 1981 e il 1994, al termine di un'elaborazione avviata nel 1969. La nuova versione in formato XML, che potenzia le modalità di navigazione e ricerca, è destinata ad accogliere gli aggiornamenti e la descrizione separata delle magistrature che hanno prodotto gli atti. Il Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche SIUSA è un progetto di piattaforma software per la descrizione qualitativa e quantitativa, la gestione e la fruizione del patrimonio archivistico vigilato ed è stato realizzato a partire dalla fine degli anni Novanta sulla base delle esperienze compiute dall'Amministrazione archivistica e dagli enti locali, ed ha già recuperato importanti basi di dati raccolte con precedenti progetti. È ora intenzione dell’Amministrazione valutare la possibilità di convogliare le molteplici esigenze emerse e le esperienze maturate, operanti nel territorio, all’interno di un Sistema Archivistico Nazionale (SAN), inteso come insieme coordinato di sistemi, procedure, risorse organizzative e informative finalizzate alle attività di descrizione, gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio archivistico nazionale. Obiettivo precipuo del SAN (del quale è in corso di rilascio lo studio di fattibilità) sarà l’armonizzazione, il coordinamento e la normalizzazione (a partire dagli standard internazionali ISAD (G) e ISAAR (CPF) delle attività di descrizione e di promozione dell’accesso on-line al patrimonio archivistico nazionale, riconducendo, in tal senso, a “sistema unitario” le attività condotte sinora dagli Archivi di Stato, dalle Soprintendenze Archivistiche e da altri soggetti, pubblici e privati. 37 Coordinatore: Mauro Tosti Croce Via Gaeta, 8 00185 Roma Tel. 06.4969928 Fax 06.4882358 [email protected] DIREZIONE GENERALE PER I BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari La Direzione Generale per i Beni Internet Culturale Librari e gli Istituti Culturali a cura di Annamaria Torroncelli (DGBLIC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) ha promosso negli ultimi anni alcuni programmi, di seguito illustrati, volti alla valorizzazione del patrimonio culturale posseduto dalle Biblioteche pubbliche statali e dagli Istituti Culturali e realizzati attraverso l’uso delle più avanzate tecnologie informatiche e telematiche. Internet Culturale Il portale è il risultato del primo anno di realizzazione del progetto “La Biblioteca Digitale Italiana e il Network Turistico Culturale (BDI&NTC) ”, approvato e cofinanziato dal Comitato dei Ministri per la Società dell’Informazione nel marzo del 2003. Il portale offre un sistema di accesso integrato alle risorse tradizionali e digitali delle biblioteche e delle altre istituzioni culturali italiane, promuove e valorizza la conoscenza e la fruibilità del patrimonio turistico-culturale sia a livello nazionale che internazionale, sia in italiano che in inglese. Attraverso il portale, è possibile effettuare non solo ricerche bibliografiche, ma anche visualizzare testi ed immagini in formato digitale. Inoltre, si può accedere a mostre e percorsi web creati dalle istituzioni aderenti al Network: ricostruzioni della vita dei più importanti scrittori, musicisti e artisti italiani attraverso i manoscritti ed altri documenti; percorsi turistico-culturali attaverso l’Italia della memoria; ipertesti e percorsi tridimensionali. Internet Culturale propone anche Italia Pianeta Libro (www.ilpianetalibro.it), un osservatorio on-line sull’editoria e sulla lettura in Italia che si articola in una serie di cataloghi e di mappe di orientamento ipertestuali su case editrici, riviste di cultura, istituzioni e associazioni dell’Italia del libro, e sulle loro iniziative. Il portale rappresenta infine il punto di accesso privilegiato a tutte le informazioni relative al settore dei Beni Librari e degli Istituti Culturali: eventi, iniziative, progetti di digitalizzazione, seminari, ricerche. La rete del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) È stata realizzata a partire dal 1992 sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto dal MiBAC, dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dal coordinamento delle Regioni. Alla rete aderiscono 2400 biblioteche distribuite in 57 poli che promuovono servizi di livello nazionale (catalogazione partecipata e prestito 38 interbibliotecario) e di livello territoriale (politiche degli acquisti, prestito locale, informazione bibliografica, ecc.). L’OPAC (Online Public Access Catalogue) della rete del SBN è attivo dal 1997 ed offre l’accesso ad otto milioni e mezzo di record bibliografici, distribuiti su differenti basi dati, quali il libro moderno, il libro antico, i documenti musicali manoscritti e a stampa, le edizioni italiane del Cinquecento, i manoscritti, ecc. Le banche dati localizzano complessivamente oltre 22 milioni di documenti posseduti dalle biblioteche che aderiscono alla rete e registrano un incremento annuo di circa 2 milioni di record. Oggi il servizio OPAC registra circa 100 milioni di accessi annui. Biblioteca Digitale Italiana (BDI) – Nel 2001 è stato varato un nuovo programma con l’obiettivo di promuovere e coordinare le attività di digitalizzazione del patrimonio posseduto dalle biblioteche italiane e dalle istituzioni culturali. Nel corso dei quattro anni di attività sono stati realizzati i seguenti progetti: • Cataloghi storici delle biblioteche: digitalizzazione in formato immagine di 200 cataloghi storici, a volume e a schede, di 32 biblioteche pubbliche italiane per un totale di circa 6 milioni di schede disponibili in rete nell’ambito del portale Internet Culturale. • Documenti musicali: progetti riguardanti la digitalizzazione in formato immagine del patrimonio musicale manoscritto presente non solo presso le biblioteche pubbliche statali, ma anche presso i conservatori di musica, le accademie, le biblioteche comunali e gli archivi storici, per un totale di circa 2 milioni di scansioni e 230.000 documenti sonori. • Pubblicazioni periodiche: digitalizzazione in formato immagine delle 70 riviste storiche preunitarie possedute dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dalla Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma e dall’Universitaria di Pisa (410.000 pagine). • Biblioteca Italiana: digitalizzazione in formato testo di 1.800 opere della letteratura italiana, dalle origini al ’900, operata dal Dipartimento di Italianistica dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. • Biblioteca Galileiana: tutti gli scritti di Galileo, dagli autografi alle stampe, e relativa bibliografia digitalizzata nell’ambito del progetto “Galileoteca: archivi digitali integrati di risorse galileiane” dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Coordinatore: Annamaria Torroncelli Via Michele Mercati, 4 00197 Roma Tel. 06.3216779 fax 06.3216437 [email protected] 39 SERVIZIO II – DIRITTO D’AUTORE, OSSERVATORIO DELLO SPETTACOLO. RACCORDO ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport Progetti culturali integrati nella strategia di comunicazione a cura di Patrizia Micoli Il Dipartimento Spettacolo e per lo lo Sport promuove Progetti Culturali, in armonia e in coordinamento con le Direzioni Generali per il Cinema e per lo Spettacolo dal Vivo e lo Sport. Al fine di tutelare e rendere fruibile al grande pubblico il ricco patrimonio documentario, iconografico e bibliografico, correlato alle Attività Culturali, nel corso del 2005 ha realizzato alcuni significativi progetti culturali integrati. Fra questi, in occasione del Com.P.A. di Bologna, presenta al pubblico il Video “Eventi promossi a Roma dal Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport” in occasione della VII Settimana della Cultura, il Volume “Sabato, Domenica e Lunedì. Eduardo De Filippo: teatro, vita, copione e palcoscenico”. Inoltre annuncia, in anteprima, la realizzazione del progetto, in fase di elaborazione, per celebrare la “Giornata mondiale dell’alimentazione”. La Direzione Generale per il Cinema, in collaborazione con Cinecittà Holding, presenta “Sportello Cinema, Lo Sportello on-line per le imprese cinematografiche” e il “Rapporto sul mercato cinematografico italiano 20002004 – Dati e tendenze dell’Industria cinematografica italiana dell’ultimo quinquennio”. Eventi promossi a Roma dal Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport Il Video, realizzato su supporto dvd, presenta una sintesi delle manifestazioni organizzate in occasione della VII Settimana della Cultura (16-22 maggio 2005) e lo spettacolo di Danza realizzato in Onore di Giovanni Paolo II, nell’unica e suggestiva cornice del Colosseo. È la prima volta che il Dipartimento racchiude in un patrimonio digitale gli spettacoli promossi in occasione della Settimana della Cultura, l’appuntamento annuale promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che si propone di rendere i cittadini maggiormente partecipi all’arte e alla cultura. Il dvd, che ripropone i momenti salienti di un percorso variegato e insieme omogeneo, documenta gli eventi realizzati permettendone la fruizione ad un pubblico più ampio, attraverso una testimonianza preziosa, anche perché destinata a durare nel tempo. Un itinerario che parte dal teatro di Eduardo De Filippo, rievocato dagli attori storici delle sue commedie, che lo hanno ricordato recitando brevi monologhi o raccontando significativi, divertenti aneddoti della loro vita con il maestro, in occasione della presentazione del volume a lui dedicato. Il percorso prosegue con il singolare recital teatrale di Enzo Moscato, un napoletano del dopo-Eduardo, con una potenza ugualmente dirompente e lungimirante e con alcuni divertenti “spezzoni” della commedia teatrale “Uscita d’Emergenza”, con Antonello Avallone e Mimmo La Rana. Il dvd dà spazio anche alla musica: dalla lirica, rappresentata dalla soprano 40 Giovanna Manci, con immagini del concerto inedito che ha posto a confronto l’opera di Vincenzo Bellini e di Richard Wagner e dal concerto della pianista Chiara Bertoglio, con musiche di Alfredo Casella, tenuto in occasione della donazione dell’acquerello “I due cavalli nel bosco” di Giorgio De Chirico, da parte del Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Lo spettacolo di Danza in onore di Giovanni Paolo II, con la Direzione artistica del Maestro Renato Greco, eseguito nella prestigiosa, suggestiva cornice dell’Anfiteatro Flavio, è riproposto interamente. Con la danza a due sulle note del “Magnificat”, con musiche di Monsignor Marco Frisina e voce di Mina, e la Dance Opera “Odysseus”, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha voluto rendere omaggio a Karol Wojtyla, il Padre che ha viaggiato in tutto il mondo e ha parlato ai suoi figli. “Odysseus” è infatti la storia del viaggio dell’uomo, della ricerca dell’essenza e del germe della vita: la famiglia, nonché delle proprie radici: la patria. È qualcosa più di un musical, è una metafora della vita, raccontata attraverso il connubio di tutte le forme espressive dello spettacolo. Sabato, Domenica e Lunedì. Eduardo De Filippo: teatro, vita, copione e palcoscenico Il Volume costituisce un altro esempio di patrimonio correlato alle attività culturali, nella fattispecie il teatro, che vengono rese fruibili per un più vasto pubblico; viene proposto in un cofanetto, che, oltre a contenere il libro arricchito da un ragionato corredo di immagini e da un prezioso audiovisivo, propone le riproduzioni delle locandine degli spettacoli di Eduardo al Teatro Eliseo. Il Volume è stato promosso e realizzato dal Dipartimento, in collaborazione con il Centro Teatro Ateneo dell’università “La Sapienza” e con il Teatro Eliseo, e raccoglie gli atti del Convegno sul tema, tenuto a Roma all’Università degli Sudi “La Sapienza”, nel 2001, e durato un sabato, una domenica e un lunedì. Nei tre giorni si sono alternati più di quaranta amici, attori, registi, scrittori, studiosi, testimoni dell’arte e della vita di uno dei più grandi uomini di teatro del Novecento. Il risultato è un ritratto corale, fatto di punte di approfondimento specialistico, di ricordi, di nostalgie per l’assenza, di coscienza della immortalità di un’arte che nasce “prima nel cuore e poi nel cervello”. Diversi punti di vista per tracciare un profilo quanto mai ricco di possibili evocazioni e stimoli. Spettacolo e Scienza dell’Alimentazione per la Giornata Mondiale Si segnala infine il progetto, in fase di elaborazione, che intende porre in particolare risalto il ruolo socio-culturale rivestito dal cinema, relativamente al tema scelto quest’anno per celebrare la Giornata mondiale dell’alimentazione, Agricoltura e dialogo interculturale. Il Dipartimento per 41 lo Spettacolo e lo Sport infatti realizzerà un evento, il 1° dicembre 2005, a Roma, nella sede della Società Geografica Italiana, per valorizzare il ruolo delle attività culturali nella lotta al problema della fame nel mondo. La manifestazione prevede la partecipazione delle più alte cariche istituzionali, di una significativa rappresentanza del mondo scolastico, della ricerca scientifica e degli organismi preposti alla produzione e al consumo alimentare. Il prossimo 22 novembre, nel corso di un’apposita conferenza stampa, il Vice Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Onorevole Antonio Martusciello, illustrerà le attività previste dal Dipartimento per celebrare la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Per informazioni e aggiornamenti: www.beniculturali.it Servizio II - Diritto d’Autore, Osservatorio dello Spettacolo Raccordo attività istituzionali Dirigente: Nicola Macrì Coordinatore: Patrizia Micoli Via della Ferratella in Laterano, 51 00184 Roma Tel 06 77321 Fax 06 7732656 42 DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport Il decreto legislativo 28/2004 ha Sportello Cinema rinnovato a cura di Patrizia Micoli e Francesca Moglia disposizioni sulla cinematografia profondamente le con l’obiettivo, tra l’altro, di modernizzare i procedimenti amministrativi del settore mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie. La Direzione Generale per il Cinema in collaborazione con Cinecittà Holding, la società di cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali è azionista di riferimento, ha in corso la realizzazione di uno sportello per le imprese cinematografiche di produzione, distribuzione, esportazione, esercizio e industrie tecniche che consentirà alle stesse di svolgere gradualmente tutti gli adempimenti amministrativi previsti dalla legge e al Ministero di raccogliere e gestire le informazioni in formato elettronico. Ciò consentirà agli uffici di introdurre concreti processi di work-flow e di incrementare la trasparenza dei procedimenti. Si potrà realizzare un sistema di supporto alle decisioni delle Commissioni e, in prospettiva, si integreranno nel sistema gli altri soggetti istituzionali del settore cinema, la SIAE e la Sezione credito cinematografico della Banca Nazionale del lavoro che gestisce i fondi pubblici destinati al cinema. Il Sistema, nel suo insieme, consentirà alla Direzione Generale per il Cinema di poter gestire, dal 1° gennaio 2006, in modo strutturato ed informatizzato, mediante l’utilizzo di una infrastruttura comune e sicura quale l’Enterprise Portal di Cinecittà Holding, le domande che le imprese cinematografiche inviano alla direzione tramite lo sportello delle imprese, pubblicato come appendice del sito internet della Direzione stessa (www.cinema.beniculturali.it/cinema.html). Inoltre esso si pone come la costituzione di un sistema integrato tra le necessità della D.G. Cinema e l’Osservatorio di Cinecittà Holding, in quanto essi potranno condividere alcune informazioni in tempo reale essendo esse disponibili sullo stesso archivio fisico. Per tale motivo e per opportunità di integrazione con lo sportello delle imprese, il tutto sarà realizzato in tecnologia WEB. Questa impostazione realizzativa iniziale consentirà di evolvere il sistema, in sviluppi successivi da definire, verso un utilizzo aperto ad altre tipologie di utenza e ad altri processi. A tendere l'idea è quella di far evolvere il Sistema, verso la forma di un Enterprise Portal che supporti i vari processi presenti all’interno della catena del valore del Mercato Cinematografico. Coordinatore: Ugo Baistrocchi Via della Ferratella in Laterano, 51 00184 Roma Tel 06 77321 Fax 06 7732656 43 DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport Rapporto sul mercato cinematografico italiano (2000-2004) a cura di Patrizia Micoli e Francesca Moglia Il Rapporto, il primo prodotto dall'Osservatorio Italiano dell'Audiovisivo creato da Cinecittà Holding, è stato realizzato in stretto legame con la Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Cataloga e informatizza i dati ministeriali accanto a quelli Siae e di tutte le altre fonti autorevoli, tra cui Cinetel, Media Salles, Univideo, Nielsen-Agb Italia, Infocamere, Istat. Il gruppo pubblico, con questo rapporto (un volume, nella versione cartacea, di 170 pagine) mette a disposizione di tutti una fotografia finalmente chiara e attendibile della situazione cinematografica italiana. Si tratta di un’iniziativa che ha come obiettivo quello di favorire la trasparenza in un settore di attività della pubblica amministrazione che, anche per la sua complessità, risulta oscuro per i cittadini ma anche per le stesse imprese. Otto i capitoli affrontati: Film in sala, Produzione cinematografica italiana, Distribuzione, Sale, Imprese, Home video, Film in tv e Panorama internazionale. Tanti i dati, le tabelle e i grafici contenuti nel Rapporto, che diverrà annuale a partire dalla primavera 2006, allargando il proprio orizzonte anche verso pay-tv e cinema on-line. Tra breve sarà possibile consultarlo sul sito www.cinecitta.com. Dal "Rapporto 2000-2004", emerge un ritratto a luci e ombre del nostro cinema negli ultimi 5 anni, meno drammatico di quanto si potesse prevedere. Poche sale, ma meglio sfruttate. Produzione italiana che tiene, ma affollata su poche settimane e poche città. Minore invadenza Usa, ma fatica dei produttori privati poco integrati con la distribuzione e la programmazione tv. Prezzi produttivi alle stelle e fatica del biglietto di sala nel confronto col film noleggiato. Infatti il mercato domestico è ormai lanciatissimo in Italia. Il numero di biglietti venduti nelle sale è cresciuto nel quinquennio dell'11,6% (116 milioni di biglietti), ma scende il numero di nuovi film presentati: da 435 del 2000 a 392 del 2004. L'incasso è volato verso i 660 milioni di euro del 2004, anche se nel frattempo l'homevideo ha avuto un'impennata ben maggiore con un fatturato di 945 milioni di euro nel 2004 e +53% nel quinquennio. Vi è una progressiva perdita di quota di mercato italiano dei film Usa, dal 66 al 59%. La perdita è in parte legata al minor numero di titoli, in parte fittizia, dovuta cioè a fenomeni come “Il Signore degli anelli”, leader ai botteghini, targato Nuova Zelanda. La quota del film italiano oscilla in questi anni tra il 19 e il 23%. Coordinatore: Ugo Baistrocchi Sono ben 2.323 le imprese studiate, di cui 1715 esercenti di sale: gli Via della Ferratella in Laterano, 51 00184 Roma Tel 06 77321 Fax 06 7732656 alle 2.496 di 5 anni fa, ma lontani dalla capillarità della Francia. Se circa 40 schermi attivi per più di 120 giorni l'anno sono 3.171, in crescita rispetto sono gli operatori attivi della distribuzione, oltre il 55% degli incassi va in realtà a soli 4 gruppi. 44 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo La Direzione Regionale per i Progetti di comunicazione Beni a cura di Paola Carfagnini Paesaggistici dell’Abruzzo, Culturali e consapevole dell’importanza della comunicazione quale strumento per conseguire efficienza ed efficacia nella Pubblica Amministrazione, mira a raggiungere standard di qualità per offrire, attraverso l’uso delle nuove tecnologie informatiche, i propri servizi inerenti l’offerta culturale nella Regione. Sono in corso di definizione alcuni progetti fra cui la realizzazione del portale WEB della Direzione Regionale che prevede l’accesso, da parte dell’utenza, a tutte le iniziative culturali nella Regione ed alle informazioni relative alle attività istituzionali svolte dalla Direzione Regionale stessa e dalle Soprintendenze di settore. A cura della Soprintendenza al Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico dell’Abruzzo è stato realizzato il Progetto Reference Abruzzo. Il progetto, finalizzato alla condivisione delle risorse ed alla cooperazione in rete, prende le mosse dalle applicazioni per il networking e la formazione sul lavoro, realizzate nell’ambito del rinnovato sistema informativo della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per l’Abruzzo e dalla realizzazione della sua infrastruttura tecnologica interna, in sintonia con lo sviluppo delle tecnologie della informazione e della comunicazione. Alla base dell’intero progetto è la riconosciuta necessità di sviluppare la comunicazione contenendo contemporaneamente i costi, sia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nell’ambito di un’attività volta alla valorizzazione del patrimonio culturale, sia per garantire quel principio di trasparenza nella gestione complessiva di un istituto pubblico, come una Soprintendenza, cui è demandata la tutela dei beni di interesse storicoartistico capillarmente diffusi nella regione Abruzzo. Il potenziamento delle tecnologie informatiche, delle telecomunicazioni e dei media offrono infatti la possibilità di ampliare l’ambito dei fruitori all’informazione, alla conoscenza ed alla comprensione del cospicuo patrimonio culturale, con evidenti positive ripercussioni anche sulla sua salvaguardia, dal momento che i primi soggetti attuatori di una concreta ed efficace politica tesa alla tutela del patrimonio sono da considerare i cittadini stessi, legittimi detentori e fruitori. Al fine di conseguire risultati qualitativamente apprezzabili, nella prima fase ha preso avvio un’analisi esaustiva dei bisogni di innovazione, sulla cui base si sono quindi indirizzate le risorse necessarie per sviluppare le tecnologie idonee alle esigenze determinate. Il progetto Reference Abruzzo si uniforma, inoltre, alle direttive emanate in sede 45 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo governativa per sostenere la diffusione e l’implementazione dell’innovazione tecnologica nell’intero apparato pubblico. L’ipotesi di lavoro che è derivata da queste generali seppur essenziali riflessioni, ha guidato la formulazione del progetto, che ha ottenuto i primi finanziamenti con la Programmazione Ordinaria triennale 200305 ed è attualmente in corso di realizzazione. La fase progettuale ha richiesto una riorganizzazione delle conoscenze, nonché un preventivo e dettagliato studio dei processi di lavoro attuati nella Soprintendenza per il PSAE, tra l’altro di recente istituzione, che si è andato necessariamente intersecando con l’organizzazione amministrativa e tecnica di un Istituto che ha acquisito solo nel 2002 la propria autonomia nel settore di competenza. Gli obiettivi sono mirati a campi di applicazione diversi e determinati dalle funzioni e dai servizi svolti nei vari settori della struttura: quattro musei statali (Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila, Museo Nazionale di Arte Sacra a Celano, Casa natale di Gabriele d’Annunzio, Basilica di S. Clemente a Casauria), il Catalogo, il Deposito delle opere d’arte, la Sezione preposta alla tutela del territorio, la Biblioteca, l’Archivio fotografico, l’Ufficio Attività Didattiche, il Servizio per la Produzione Audiovisivi, l’Ufficio Mostre, l’Ufficio Promozione e Comunicazione, gli Uffici amministrativi, le Sedi Operative dislocate sul territorio. Detta struttura prevede, in sintesi, la comunicazione in rete tra i vari servizi interni con i Gruppi di lavoro periferici, oltre che con le varie realtà nazionali e internazionali con cui la Soprintendenza è in contatto sia ordinariamente che in momenti di eccellenza (come convegni, manifestazioni, progetti), per lo sviluppo delle sue diverse attività. Le scelte che qualificano il progetto Reference Abruzzo si fondano tutte sulla possibilità di modulare progressivamente con il personale stesso degli uffici la piattaforma di partenza, dotandosi in tal senso di tecnologie di supporto open source – secondo le linee raccomandate dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e dal MiBAC stesso – coinvolgendo professionisti abruzzesi e con il supporto di referenti dell’università e della ricerca. Il complesso di applicazioni web che configurano la Lan della Soprintendenza in una rete internet-intranet prevedono attività di amministrazione e d’uso che presuppongono una pratica comune per l’omogeneizzazione delle procedure, la ottimizzazione dei processi, la messa a regime degli standard. Alla base della nuova strategia di comunicazione, tesa ad offrire sempre più servizi all’utenza, è l’attuazione di un sito web (psaelaquila.it) dinamico, in cui visitatori con interessi comuni possono discutere insieme, formando una comunity online. Il sito, realizzato anch’esso con impiego di tecnologie open source, consente infatti un’amministrazione autonoma con aggiornamento continuo, la 46 visualizzazione di indici con centinaia di articoli, l’uso di un motore di ricerca interno, mailing list, area FAQ, nonché la gestione di statistiche e materiale multimediale. Nell’ambito dell’attività istituzionale di una Soprintendenza per il PSAE, che coordina e gestisce tutte le attività di valorizzazione e tutela del patrimonio di interesse storico artistico ed etnoantropologico, riveste un ruolo essenziale l’attività svolta all’interno delle strutture museali; da ciò la consapevolezza di quanto sia importante offrire al numeroso e vario pubblico che frequenta queste strutture, strumenti didattici adeguati alle mutate esigenze del nostro contesto sociale. Tale bisogno nasce dalla convinzione che un museo rappresenta un luogo deputato alla crescita culturale oltre che alla conoscenza, nel caso specifico, della produzione artistica più significativa di un determinato ambito territoriale. Il Reference Abruzzo, in questo campo, consente di disporre di uno strumento atto a favorire la divulgazione delle informazioni tramite un colloquio costante con il pubblico. Vengono pertanto fornite sia indicazioni generali (quali orari, costi, servizi didattici offerti, visite guidate), sia banche dati relative alle opere esposte o custodite nei depositi, o itinerari consigliati per una puntuale conoscenza di luoghi particolarmente interessanti. Fondamentali saranno gli accessi a tutti i servizi strettamente legati alla conoscenza, quali gli Archivi storico, fotografico, il catalogo, la biblioteca, tramite i quali saranno messe a disposizione le competenze scientifiche del personale addetto per consulenze ed eventuali ricerche approfondite, anche in collegamento con Istituti scolastici, raccolte di Enti locali e di interesse locale, Associazioni ed Istituzioni. Un ampio spazio non potrà non essere concesso alla divulgazione delle iniziative intraprese con le campagne di restauro condotte annualmente dalla Soprintendenza, prevedendo, eventualmente, l’illustrazione puntuale dell’attività espletata in cantieri particolarmente significativi. La crescita del numero di utenti che avranno accesso alla rete, unitamente al decrescere dei costi connessi alle nuove tecnologie e alle telecomunicazioni, saranno i due elementi di massimo impatto sull’evoluzione dell’industria dell’informazione, con scenari futuri in cui gli utenti saranno per definizione “remoti”. Si riproporrà, di volta in volta rinnovato, un obiettivo riconosciuto: raggiungere un’utenza sempre più vasta fornendo al tempo stesso il più completo dei servizi. La completezza sembra essere definita dai seguenti elementi: quantità, qualità, interattività e adeguamento alle esigenze del singolo. Si tratta di caratteristiche non nuove, ben note a chi lavora sul reference, e tuttavia soggette al necessario confronto con i tempi. Riteniamo grande opportunità quella di costruire un valore aggiunto che consenta al complesso “museo-beni da tutelare e valorizzare” di acquisire quella visibilità che spesso è un obiettivo mancato. Le nuove 47 tecnologie digitali applicate al networking potranno senza alcun dubbio dare nuovo slancio ai Musei Nazionali ed alla loro attività verso un pubblico, in prima battuta, remoto e in un secondo tempo presente fisicamente nelle Sale delle collezioni recentemente riorganizzate con un nuovo allestimento. Attraverso il servizio diretto lo staff del museo fornisce agli utenti l’informazione richiesta e tale servizio si esplica prevalentemente rispondendo a domande per telefono, di persona o via posta (elettronica o tradizionale). Fanno parte del servizio di reference diretto anche l’assistenza per approfondimenti e ricerche bibliografiche in locale e in Internet, nonchè l’attività di istruzione e di assistenza all’utenza nell’utilizzo delle risorse del museo. L’attività definita servizio indiretto, invece, comprende la preparazione di strumenti (come repertori iconografici, bibliografici e multimediali) atti a favorire l’accesso alle collezioni, la selezione e l’ordine dei materiali, la costruzione di virtual reference desk. Il personale che si occupa delle attività di reference, in collaborazione con gli addetti alla didattica, potrà preparare materiale da distribuire ai visitatori, quali brochure, guide, programmi, possibilmente in forma e su supporto digitale; alcune di queste attività si possono considerare preparatorie del reference diretto, altre sono compiute in sé, in quanto nascono dalla conoscenza acquisita dell’utenza da servire e progettano transazioni solo virtualmente dirette. Il risultato, nel tempo, sarà una guida al Museo,organismo sempre in crescita e mutevole, perché verrà continuamente alimentato dalle domande dei visitatori e dalle risposte degli storici dell’arte. In futuro, durante una visita, di fronte a certi reperti, il visitatore attraverso il tabletpc che ha avuto in dotazione all’inizio del percorso, potrà porre domande al tutor che gli è stato assegnato per la visita, il quale – anche dalla sua scrivania – gli risponderà in diretta pubblicando immediatamente la risposta nella conferenza di quella visita o in differita inviando ad un indirizzo di posta elettronica indicato dal visitatore – registrato come utente – informazioni anche circostanziate (documenti, link, immagini) ] Tutto Coordinatore regionale: Paola Carfagnini quello che verrà prodotto sarà naturalmente pubblico e andrà ad Via Portici di San Bernardino, 3 67100 L’Aquila tel. 0862.487248 0862.487242 fax. 0862.420882 L’intera iniziativa dovrà essere necessariamente attuata con gradualità, con il contributo di: Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico dell’Abruzzo Soprintendente: Anna Imponente Lo strumento presenta, infine, caratteristiche di flessibilità, di arricchire la guida del Museo. dal momento che si dovranno gestire e mettere a disposizione informazioni eterogenee (testi, dati, foto, disegni…), incrementando con il tempo il livello di completezza del messaggio. implementabilità, di modellabilità ad una realtà in evoluzione, salvaguardando nel contempo quei principi di semplicità di utilizzo delle funzionalità disponibili e dei livelli di riservatezza e sicurezza adeguati al contesto in esame. 48 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata Il patrimonio culturale della Basilicata: valorizzazione e comunicazione a cura di Elvira Pica In l’esigenza Basilicata di comunicazione delle attività svolte sul territorio a tutela e salvaguardia dei beni culturali costituisce un momento dinamico di incontro fra l’esperienza di chi opera nel settore e i cittadini, nella consapevolezza che il rapporto con il patrimonio culturale porta al riconoscimento, da parte del cittadino, della propria identità culturale come valore da vivere, condividere, rispettare. L’intensa attività di valorizzazione si rivolge, quindi, particolarmente, alla promozione di eventi quali mostre, convegni, visite guidate, apertura di siti, che mirano ad approfondire il senso di reciproca appartenenza tra la comunità, il territorio e i beni culturali e paesaggistici che lo caratterizzano, con lo scopo di superare i vincoli e gli ostacoli che possono creare un distacco fra il cittadino e il patrimonio comune. Risulta pertanto necessario instaurare una relazione continua e profonda fra il pubblico, inteso come collettività e non come utente culturale, e il patrimonio, inteso come comune identità. In questo senso gli Istituti periferici del MiBAC in Basilicata hanno promosso numerose occasioni per favorire l’incontro tra i cittadini e la loro storia, rappresentata dalle innumerevoli testimonianze di arte e di civiltà, a volte poco conosciute, presenti nei centri storici, nelle aree archeologiche, nel territorio. Un ruolo di primo piano hanno, in queste iniziative, la Regione, le autonomie locali, le associazioni con le quali in Basilicata è vivo da sempre un rapporto intenso e proficuo di collaborazione che ha consentito di raggiungere risultati significativi: sono a testimoniarlo i musei e le aree archeologiche che registrano un continuo incremento di visitatori, numerosi edifici storici, castelli e chiese restaurati e restituiti al pubblico insieme con le inestimabili opere d’arte che contengono, il nuovo ruolo dei centri culturali che archivi e biblioteche hanno acquisito. Grande attenzione è stata dedicata, peraltro, alla pubblicazione di cataloghi, di brochure e di prodotti multimediali che, lungi dall’esaurirsi nei momenti specifici di presentazione, documentano in maniera efficace e duratura, grazie anche alla loro diffusione capillare, la presenza sul territorio di eloquenti segni di civiltà. Nell’ambito dei progetti di comunicazione realizzati da Soprintendenze, Archivi e Biblioteche, si segnalano alcune iniziative di carattere innovativo, particolarmente significative per la diffusione e la conoscenza non soltanto dell’attività di valorizzazione, ma anche delle problematiche legate alla tutela e alla conservazione, che spesso gli addetti ai lavori devono affrontare e risolvere per restituire alla comunità quel patrimonio che ad essa appartiene. 49 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilcata Tra le attività di comunicazione attuate dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Basilicata va segnalata, in primo luogo, la produzione del dvd dal titolo“Matera. Ex Ospedale di San Rocco e Chiesa di San Giovanni Battista: valorizzazione e stratificazione storica”, realizzato con lo scopo di illustrare l’evoluzione storica e artistica dell’intero complesso architettonico di cui fa parte la duecentesca chiesa di San Giovanni Battista, illustrandone le trasformazioni subite nel corso del tempo a seguito delle diverse destinazioni d’uso. Lo studio e l’analisi delle stratificazioni architettoniche hanno fornito gli elementi necessari alla formulazione delle ipotesi progettuali di restauro finalizzate, tra l’altro, alla valorizzazione dell’antica facciata della chiesa inglobata nelle strutture di ampliamento sei-settecentesche del complesso monumentale. Il progetto Venusia on line, realizzato nell’ambito dell’attività didattica della stessa Soprintendenza, è stato ideato con l’intento di creare e rinnovare nei ragazzi gli stimoli di interesse verso il proprio patrimonio culturale. Il lavoro è stato condotto attraverso un’operazione di ricerca sul territorio e sul materiale storico-artistico ed ha portato alla realizzazione di un Cd rom multimediale. Con lo stesso obiettivo e con la stessa metodologia è stato sviluppato il progetto didattico La ricostruzione del passato attraverso la conoscenza del territorio, che si è concretizzato con la pubblicazione dei cataloghi relativi alle testimonianze storiche dei Comuni di Vietri di Potenza e Savoia di Lucania La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata ha realizzato, d’intesa con la redazione regionale del notiziario RAI, dieci servizi messi in onda quotidianamente nel Tg3, che hanno illustrato la 50 complessa realtà archeologica e storica della regione. I servizi sono ora racchiusi in un dvd dal titolo Archeologia in Basilicata che sarà a breve presentato e diffuso al pubblico. Si tratta di un excursus temporale e spaziale che attraversa l’intero territorio regionale puntando sulle straordinarie attestazioni materiali lasciate dalle diverse popolazioni che in antico si sono avvicendate ed incontrate in terra di Basilicata. Le principali evidenze archeologiche assumono valore di testimonianza storica e raccontano, attraverso interviste con gli archeologi che operano sul campo, le vicende della regione, dai primi insediamenti indigeni alla fase della colonizzazione greca, ai conseguenti mutamenti culturali e sociali, fino alle forme di occupazione dell’età romana. Le riprese, effettuate nei musei e sulle aree archeologiche, accompagnano le parole in un affascinante viaggio nel tempo. Coordinatore regionale: Elvira Pica Corso XVIII Agosto 1860, 84 85100 Potenza tel. 0971.328111 fax 0971.328220 Email: [email protected] con il contributo di: Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata Soprintendente: Attilio Maurano Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata Soprintendente: Marcello Tagliente 51 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria Calabria: strumenti di fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale a cura di Maria Teresa Sorrenti Negli anni trenta del secolo appena trascorso Alfonso Frangipane, a ragione considerato il primo vero studioso della storia dell’ arte in Calabria, pubblicava nell’ ambito della collana “Inventario degli oggetti d’arte d’ Italia” il volume dedicato alla Calabria nel quale, per la prima volta, tentava un censimento puntuale e critico delle più importanti opere d’ arte conservate negli edifici ecclesiastici. Negli stessi anni approntava l’ “Elenco degli edifici monumentali”, descrivendone le condizioni conservative, e dava alle stampe “Brutium”, il primo periodico d’ arte regionale. Sono passati numerosi decenni e, sebbene i testi appena citati rimangono fonte imprescindibile per ogni ricerca, tuttavia la conoscenza e la consapevolezza del valore del patrimonio di arte e storia della nostra regione sono notevolmente cresciuti divenendo non più privilegio di pochi e colti cittadini cultori di storia patria, ma patrimonio comune di una sempre più estesa fascia di “fruitori” che, a diverso titolo, si avvicinano allo studio del proprio passato. A rendere più “agevole” il verificarsi di questo “salto” culturale e coinvolgente l’ avvicinarsi a ricerche, spesso faticose, intervengono gli indirizzi di una politica culturale che utilizza la comunicazione e i suoi strumenti, siano essi ancora quelli della “carta stampata” o, meglio, quelli del web, per avvicinare l’ utente, sia esso lo studente o lo studioso, e perché no? il turista, curioso come lo era il viaggiatore del Gran Tour che alla fine del ‘700 giungeva in Calabria spinto dal sogno della Magna Grecia. In tale direzione gli annuali appuntamenti promossi dal Ministero in occasioni ormai numerose, dalla Settimana dei Beni Culturali alle Giornate Europee, costituiscono momenti di conoscenza e forniscono ulteriore stimolo per gli Uffici periferici nell’ organizzare convegni di approfondimento su tematiche, allestire mostre, promuovere itinerari culturali o presentare i risultati di un restauro. La memoria di quanto realizzato è affidata al supporto magnetico che consente, come noto, a conclusione dell’ “evento” di poterlo ripercorrere o, come a volte accade, di ripartire da esso per spingersi in una nuova ricerca. Lo strumento informatico assume dunque una doppia valenza, da un lato costituisce il “mezzo” di facilitazione, dall’altro supporta intenti di valorizzazione e promozione culturale. Oltremodo interessante risulta, in tale direzione, l’esperienza condotta dagli Archivi di Stato della Regione che, unitamente alla Biblioteca Nazionale di Cosenza, hanno operato una riconsiderazione delle tradizionali metodologie di ricerca attraverso l’informatizzazione giungendo, come nel caso dell’ Archivio di Stato di Cosenza, ad approntare, accanto al tradizionale schedario per argomenti, un database polifunzionale per cui un’ unica scheda definisce e sintetizza i dati più significativi ai fini di una più corretta 52 amministrazione e fruizione dei fondi. Il ricercatore viene supportato e guidato, per questa via, ad una consultazione mirata ed il materiale informatizzato (fondi notarili etc.) diviene fruibile contemporaneamente da più studiosi. La maggiore accessibilità si coniuga così ad evidenti problemi di conservazione del materiale. Il contributo fornito dall’ acquisizione digitalizzata dei documenti alla ricerca e alla conoscenza delle fonti inerenti la vita sociale ed economica dell’ ex Regno delle due Sicilie può essere esemplificata dall’ archivio digitalizzato del Catasto Onciario, conservato presso gli Archivi di Stato, e la cui informatizzazione, all’ interno del progetto IMAGO, e la relativa “migrazione” dei documenti soddisfa problemi di accessibilità e tutela. Il progetto in parola ha visto l’ adesione dell’ Archivio di Cosenza. Analoga esperienza ha interessato gli Archivi di Stato di Reggio Calabria e di Catanzaro con il progetto SIAS che prevede l’ informatizzazione dei fondi archivistici attraverso diverse chiavi di lettura (cronologico, istituzionale etc.). Gli obiettivi del progetto nazionale sono, da un lato, la comunicazione agli utenti del web di dati ed informazioni inerenti il patrimonio conservato, dall’ altra la costruzione di un sistema informativo con funzionalità gestionali a livello centrale e periferico. Se i progetti appena citati ineriscono, unitamente alla costruzione di un sito web, la predisposizione di strumenti di accesso e facilitazione per l’ utente, la promozione e la conoscenza del patrimonio culturale rimangono affidati alla realizzazione di CD di sussidio alla comprensione delle vicende socio-culturali della Regione. È possibile, infatti, ripercorrere le vicende della storia civile e religiosa calabrese attraverso l’ itinerario multimediale del fondo pergamenaceo regionale, realizzato dalla Soprintendenza Archivistica. Capitoli, privilegi e bolle pontificie, conservati tanto presso gli archivi diocesani che in raccolte private, documentano un arco temporale che va dal VI al XVIII secolo ed illuminano circa la cultura cosmopolita di una terra di frontiera in cui dominazioni diverse e credi religiosi differenti seppero convivere e città demaniali, quali Reggio, Catanzaro e Crotone, godere dei favori reali. La storia del territorio e le sue modificazioni, spesso correlate ad eventi luttuosi quali furono nella regione i terremoti del 1783 e del 1905 e 1908, costituisce il filo conduttore della mostra realizzata dall’ Archivio di Stato di Vibo Valentia in cui la digitalizzazione delle immagini, costituite da fotografie d’ epoca, consente di ripercorrere a ritroso un arco di tempo durante il quale si sono registrate modificazioni significative non solo nel tessuto urbano, quanto anche nei costumi di vita delle collettività che quei territori abitano. Coordinatore regionale: Maria Teresa Sorrenti Via Francesco Crispi, 33 88100 Catanzaro tel. 0961.709128-709495 fax 0961.709131 Email: [email protected] Interessante risulta, a tal proposito, osservare la nascita nel corso dell’ 800, in numerosi centri cittadini, di edifici teatrali quali luoghi di aggregazione sociale e culturale, e di scuole di musica, spesso annesse secondo modelli napoletani e francesi agli Orfanotrofi, luoghi di istruzione per i ragazzi che avrebbero trovato occupazione nelle locali 53 con il contributo di: Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Calabria Soprintendente: Francesco Paolo Cecati Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria bande musicali. Emergono, nel corso di queste ricerche documentarie, figure di compositori spesso sconosciuti, a volte musicisti di professione, a volte “dilettanti”. A questo aspetto della storia del costume e della vita culturale calabrese sono dedicate le due mostre organizzate rispettivamente dall’ Archivio di Stato di Reggio Calabria, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali, e dalla Biblioteca Nazionale di Cosenza, ed il cui percorso rimane affidato alla memoria del supporto informatico. L’ attività didattica, volta a favorire un approccio corretto alla lettura della storia e delle tradizioni della nostra Regione, o anche di un più limitato distretto territoriale, ha prodotto la realizzazione di CD in cui il documento, ovvero anche il reperto archeologico, si pone a supporto di una metodologia di ricerca che insegna allo studente l’ uso e la validità delle fonti. Ne è un fervidissimo esempio il CD prodotto dalla Soprintendenza Archeologica sul tema dello sport nell’ Italia antica e nel quale gli obiettivi didattici ed educativi dello strumento informatico, si coniugano, favoriti dal coinvolgimento del mondo dello sport, ad intendimenti di educazione sociale delle giovani generazioni. Da quanto premesso si evince che la valorizzazione è certamente un valore difficilmente raggiungibile se disgiunto dalla conoscenza e 54 consapevolezza del “bene” e della necessità della sua tutela e conservazione; ne consegue il significato didattico di un’ esperienza di “laboratorio permanente”, perseguito dal progetto messo in itinere dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio, con l’ intento di illustrare attraverso l’ uso del supporto informatico il prossimo cantiere di restauro presso il Castello di Rocca Imperiale, uno dei “documenti” architettonici più rappresentativi del sistema difensivo calabrese. Ripercorrere, come in una pagina bibliografica, gli eventi ospitati presso la Galleria Nazionale di Cosenza sita nel cinquecentesco Palazzo Arnone, Soprintendenza per il patrimonio storico artistico etnoantropologico della Calabria Soprintendente: Salvatore Abita Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria Soprintendente: Annalisa Zarattini è oggetto del progetto di Galleria virtuale, curato dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria. Attraverso le sale dell’ antico edificio, allestite per l’esposizione permanente della raccolta dei dipinti acquisiti dall’ Ente nel corso dell’ ultimo ventennio, e che costituiscono testimonianze notevoli della cultura figurativa meridionale, il fruitore può navigare in maniera tridimensionale acquisendo conoscenza del considerevole patrimonio ivi conservato. Soprintendenza per i beni archivistici della Calabria Soprintendente: Francesca Tripodi Archivio di Stato di Catanzaro Direttore: Luisa Patricia Raffaela Porchia Vescio di Martirano E se questo costituisce l’ impegno svolto dall’ Ente in direzione della conoscenza e della valorizzazione, di grande utilità risulta per lo studente ed Archivio di Stato di Cosenza Direttore: Maria Letizia Fazio il ricercatore la realizzazione di un archivio catalografico e fotografico informatizzato che è in corso di realizzazione insieme al sito web dell’ Istituto. Quanto esposto individua, senza pretesa di esaustività, gli indirizzi perseguiti dalla politica di comunicazione svolta dagli Istituti periferici del Ministero in Calabria e che, se da un lato, puntano ad avvicinare, nell’ era di Internet, il moderno fruitore alle vie spesso faticose della ricerca, dall’ altro mirano con la realizzazione di DVD e CD a promuovere la conoscenza di un patrimonio di arte e cultura spesso ancora inedito. 55 Archivio di Stato di Reggio Calabria Direttore: Domenica Lia Baldissarro Archivio di Stato di Vibo Valentia Direttore: Teresa Muscia Biblioteca Nazionale Direttore: Elvira Graziani Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania L’applicazione delle nuove tecnologie a progetti relativi sia alla comunicazione interna che a quella esterna La Direzione Regionale a cura di Maria Rosaria Nappi Campania utilizzano le per i Beni Culturali e Paesaggistici e gli istituti periferici della nuove tecnologie sia per progetti relativi alla comunicazione interna sia per la comunicazione esterna. Comunicazione interna La maggior parte degli uffici può contare, per la comunicazione interna, su una rete interna, su un server e su diversi indirizzi di posta elettronica che favoriscono quindi i flussi di comunicazione all’interno delle strutture.Tutti si servono della rete INTRANET del Ministero per comunicare le notizie relative ai luoghi della cultura e il calendario degli eventi organizzati. La Direzione Regionale svolge un ruolo centrale in due progetti di applicazione delle nuove tecnologie nell’ambito della comunicazione interna ed esterno. Il progetto PON ATAS ob. 1 – PO Mibac misura II.2 del Formez ha avviato per la comunicazione integrata tra Direzione Regionale e Istituti periferici della Campania la costituzione ed organizzazione di vere e proprie redazioni regionali on line. I prototipi di redazione si sviluppano in un’ottica di sito interistituzionale, quale punto di raccordo delle informazioni pubblicate sugli altri siti istituzionali presenti nella regione. La intranet, in particolare, si propone quale strumento di comunicazione flessibile e continuamente aggiornabile tra Direzioni regionali e istituti periferici del MIBAC per condividere on line procedure, strumenti e documenti; facilitare la comunicazione all’interno della redazione web; alimentare i flussi informativi sul sito pubblico. Per gli aspetti di comunicazione esterna i siti hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze di comunicazione istituzionale proprie delle Direzioni Regionali e degli Istituti periferici del MiBAC e al tempo stesso di rispondere ai problemi di frammentarietà, duplicazione e disorganicità delle informazioni nel settore dei Beni Culturali. Attraverso i prototipi di banche dati, siti web e intranet realizzati dal Formez, lungo un percorso fortemente legato al tema della qualità dei siti web pubblici culturali sviluppato dal progetto Minerva, le redazioni sperimentano i mezzi e i metodi della comunicazione via web I siti web e le intranet realizzati dalle azioni pilota, e i relativi flussi di aggiornamento, si integreranno col portale nazionale sui BBCC in preparazione e con il prototipo Minerva di sito web per le Direzioni regionali in via di definizione. 56 ReMu.Na, Rete dei Musei Napoletani Il progetto: ReMu.Na, Rete dei Musei Napoletani (ex – lege 488 /1992, cofinanziato dalla U.E. e approvato dal Ministero per l’Università e la ricerca Scientifica con DM n 444 del 15 / 9 / 1999) diretto e attuato dall’Istituto di Cibernetica del CNR di Pozzuoli e avente come ente proponente il Comune di Napoli. Tra il 2000 e il 2001 il progetto ha creato una rete virtuale fra diciotto istituti culturali statali, pubblici e privati, di Napoli la metà dei quali già attivi e collegati, fra i quali i principali Musei come il Museo Archeologico Nazionale, le Gallerie Nazionali di Capodimonte e l’Archivio di Stato di Napoli, nella convinzione che la divulgazione del Coordinatore regionale: Maria Rosaria Nappi Via Eldorado, 1 – Castel dell’Ovo 80132 Napoli tel. 081.2464111 fax 081.76453905 con il contributo di: Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Caserta Direttore: Maria Luisa Nava Soprintendenza Archivistica per la Campania Direttore: Maria Rosaria De Divitiis patrimonio documentale, inteso come fonte storica, costituisca uno degli elementi portanti del progetto. Il progetto ReMu.Na, per quanto favorisca la comunicazione interna agli uffici del Ministero, ha come sua principale prerogativa quella di sviluppare, attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il patrimonio storico, Artistico ed etnoantropologico per Napoli e provincia Direttore: Enrico Guglielmo informatiche e telematiche, una corretta comunicazione fra il Ministero dei Beni Culturali e altri soggetti rappresentanti il mondo delle tecnologie o dell’economia. A questo scopo, nella scelta delle tecnologie, ReMu.Na, si avvale di metodologie di progetto per la realizzazione di sistemi informativi distribuiti e cooperanti tra loro, reti di comunicazione flessibili, strumenti per la realizzazione di interfacce utenti semplici e amichevoli. Scopo finale di ReMu.Na è promuovere e divulgare la conoscenza e favorire la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale napoletano. Attraverso la rete virtuale, progettata per la fruizione locale e remota di informazioni e contenuti culturali, si accede agli archivi elettronici dei partecipanti, visualizzabili attraverso itinerari virtuali, museali, tematici o per collezioni. Questo circuito è stato creato secondo gli standard della Circolare dell’A.I.P.A. ora C.N.I.P.A. e da Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano Direttore: Nicola Spinosa Soprintendenza per i Beni Archeologici di Pompei Direttore: Pier Giovanni Guzzo Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio e per il Patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico per le province di Caserta e Benevento Direttore: Enrico Guglielmo Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino e Benevento Direttore: Giuliana Tocco ultimo ribaditi dal punto di vista normativo nella legge n. 4/2004, e raccomandati nel Manuale per la qualità dei siti web pubblici culturali di recente pubblicato dal gruppo di lavoro “Minerva” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. All’interno del sito Web Re.Mu.Na. è stato inoltre realizzato, sulla base di un’idea già progettata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Caserta, un “magazine” o rivista on line, per la diffusione di notizie sulle attività di ricerca e di valorizzazione culturale. La realizzazione di ReMuNa, che ha comportato l’istallazione di postazioni di lavoro e di una apparecchiatura di rete collegata tramite server dipartimentali installati presso tutti gli istituti partecipanti, è ancora in fase di evoluzione. Infatti il sito web è destinato ad evolversi in http://www.campania.beniculturali.it, portale ufficiale della Direzione Regionale della Campania. 57 Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e per il patrimonio storicoartistico ed etnoantropologico per le province di Salerno e Avellino Direttore: Giuseppe Zampino Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III Direttore: Mauro Giancaspro Biblioteca Universitaria Direttore: Maria Cristina Di Martino Biblioteca pubblica statale annessa al Monumento Nazionale di Montevergine Direttore: Padre Placido Tropeano Attualmente diversi uffici della Campania hanno attivato come strumento di comunicazione esterna un sito web istituzionale che risponde alle specificità dei servizi offerti da ciascuna struttura e in questo senso sono estremamente diversificati. In alcuni siti, come quello della Soprintendenza Aercheologica di Napoli e Caserta, oltre a notizie relative ai musei e al territorio di competenza e agli eventi in corso e programmati, l’utente può trovare ed utilizzare la modulistica per espletare pratiche diverse. Nel sito della Soprintendenza archeologica di Pompei trovano posto sia aggiornamenti bibliografici rivolti ad utenti specializzati, sia progetti speciali come Il mondo di Caius, viaggio animato nella vita quotidiana dei bambini dell’antica Pompei, visibile in animazione e diretto ad un pubblico scolastico. Dal sito della Biblioteca Nazionale Emanuele III on line dal 2002 è possibile accedere, oltre che dall’OPAC dell’ICCU, anche alle pagine di siti di Bibliografia ed editoria e consultare la carta dei servizi della Biblioteca. L’Archivio di Stato di Napoli ha recentemente pubblicato una nuova versione del sito istituzionale che permette accedere alla rappresentazione del patrimonio documentario, secondo gli schemi conformi alle norme di descrizione del settore: l’utente remoto può interrogare le basi di dati partendo dalle informazioni in suo possesso. Il sito presenta anche gli itinerari e di visita e di ricerca prodotti grazie alla partecipazione al progetto ReMuNa. Biblioteca del Monumento Nazionale della Badia di Cava Direttore: Don Leone Ugo Marinelli Archivio di Stato di Napoli Direttore: Felicita De Negri Archivio di Stato di Avellino Direttore: Geraldina De Lucia Archivio di Stato di Benevento Direttore: Valeria Taddeo Archivio di Stato di Caserta Direttore: Imma Ascione Archivio di Stato di Salerno Direttore: Maria Luisa Storchi 58 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’ Emilia Romagna La comunicazione per la conoscenza, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio a cura di Paola Monari L’utilizzo delle nuove tecnologie che facilita da tempo l’attività dell’Amministrazione nei vari settori competenza, si di è rivelato estremamente importante nel campo della comunicazione, velocizzando lo scambio di dati e informazioni fra i vari Uffici del Ministero. Il discorso è particolarmente valido quando si tratta della promozione e dell’offerta culturale, tese a far conoscere e a valorizzare i beni culturali ai fini della loro conservazione. Nel 2005, è partito il progetto del Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione - Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione, per dare un’impronta compatta e significativa, sia in ambito nazionale che europeo, ai principali eventi culturali istituzionali: la ”Settimana della Cultura” (16-22 maggio) e le “Giornate Europee del Patrimonio” (24 e 25 settembre). La creazione di un’unica immagine grafica per i calendari regionali delle iniziative organizzate in quelle occasioni ed il coordinamento affidato alle Direzioni Regionali all’interno dei singoli territori, ha avviato un lavoro di collaborazione in rete fra istituti centrali e periferici che ha dato ottimi risultati. 59 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’ Emilia Romagna Tale lavoro, che in Emilia-Romagna ha visto partecipi tutti gli Uffici del Ministero, è sfociato in 17 calendari regionali, consultabili in internet e diffusi, per la prima volta, attraverso la posta elettronica, oltre che per le tradizionali vie postali. Il riscontro di pubblico è stato decisamente più rilevante rispetto al passato, quando la lentezza di comunicazione, o, meglio, la poca importanza che ad essa si attribuiva, portava gli eventi della “Settimana” e delle “Giornate”, a consumarsi fra i soliti - pochi - noti. Dai calendari elaborati dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, si evince come l’uso delle nuove tecnologie sia ormai entrato nel quotidiano delle Soprintendenze, degli Archivi e delle Biblioteche che realizzano CD, DVD e presentazioni a computer per comunicare attraverso un evento, anche ad un pubblico di non addetti ai lavori, il risultato di un poco visibile, ma costante lavoro di catalogazione, digitalizzazione e ricerca svolto in funzione della conoscenza, della valorizzazione e, quindi, della conservazione dei beni. Ne sono esempio il film A memoria d’uomo. L’Archivio di Stato si racconta (Piacenza, 17 maggio), girato in digitale 16:9 e prodotto in DVD ad uso divulgativo e didattico per far conoscere l’Archivio di Stato di Piacenza e promuovere l’immagine e la funzione degli archivi storici, e il successivo Contenuto Speciale ad esso associato, La nuova sede nel monastero di Sant’Agostino (Piacenza 25 settembre), che illustra l’attuale stato del monastero Piacentino, futura sede sussidiaria dell’Archivio. Gli eventi creati intorno a questi prodotti, e la conferenza Il digitale per l’Archivio. Le pergamene e i disegni Paveri-Fontana (Piacenza, 25 settembre), nel corso della quale é stato spiegato come alcune applicazioni digitali al servizio degli archivi possano facilitare la conoscenza dei documenti, hanno avuto lo scopo di stimolare l’avvio di una più vasta campagna di riproduzione in digitale dei fondi d’archivio e hanno aperto il dibattito per chiedere allo Stato e agli Enti Locali interessati l’impegno per il totale recupero del monastero. Uguali gli intenti anche per la presentazione in Power Point de La catalogazione come strumento propedeutico per la tutela, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale (Parma, 18 maggio), organizzata dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Parma e Piacenza, che ha dato conto dell’attività dell’Istituto nel settore della schedatura dei beni culturali e dell’informatizzazione dei dati. Nel corso dell’incontro, rivolto a studenti e studiosi, ma anche a tutti coloro che amano le testimonianze artistiche del territorio, si è sottolineato come la catalogazione sistematica - azione conoscitiva alla base di qualsiasi intervento di tutela e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico - sia un concetto ormai acquisito non 60 solo nel mondo della cultura, ma anche a livello di opinione pubblica e si è ribadito come essa sia esigenza prioritaria per i beni mobili, facilmente soggetti a furti e dispersioni. Con il proposito di far comprendere ai cittadini come il patrimonio culturale che si deve tutelare sia un intreccio indissolubile fra paesaggio, architettura, arte, storia, letteratura e tradizioni, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’EmiliaRomagna, ha prodotto un DVD che documenta con immagini fisse e riprese le fasi dell’escursione Il quotidiano e lo straordinario. Un itinerario bassaniano seguendo “L’Airone” (25 settembre) all’interno del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna, da Codigoro, visitando le idrovore e sostando presso la Fondazione Giorgio Bassani, alle valli, a Pomposa. Della stessa Direzione Regionale, inoltre, è l’avvio del progetto www.voltecupolesoffitti.it (Bologna 16 e il 21 maggio) per l’attivazione di un sito internet che raccoglie immagini di volte, cupole e soffitti bolognesi affrescati e decorati, finalizzato a rendere noti episodi artistici altrimenti sconosciuti. L’iniziativa rientra anche Coordinatore regionale: Paola Monari Via S. Isaia, 20 40123 Bologna tel. 051.3397011 051.3397077 fax Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia Soprintendente: Sabina Ferrari Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì, Cesena e Rimini Soprintendente: Anna Maria Iannucci Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Parma e Piacenza Soprintendente: Luciano Serchia (reggente) Soprintendenza per i Beni Archeologici per l’Emilia Romagna Soprintendente: Luigi Malnati Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna Soprintendente: Franco Faranda (reggente) Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le Province di Modena e Reggio Emilia Soprintendente: Maria Grazia Bernardini (reggente) Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le Province di Parma e Piacenza Soprintendente: Giovanna Damiani (reggente) Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna Soprintendente: Euride Fregni Archivio di Stato di Bologna Direttore: Maria Rosaria Celli Archivio di Stato di Bologna sezione di Imola Responsabile: Liliana Vivoli 61 fra quelle auspicate nella circolare 90/2004 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali relativa al Protocollo d’Intesa MiBAC-MIUR sull’applicazione delle nuove tecnologie ICT per l’Istruzione e la Archivio di Stato di Ferrara Direttore: Antonietta Folchi Archivio di Stato di Forli’ Direttore: Fiorenza Danti Archivio di Stato di Forli’ Sezione di Cesena Direttore: Fiorenza Danti Archivio di Stato di Modena Direttore: Angelo Spaggiari Cultura, che ha come obiettivo principale quello di avvicinare il mondo della scuola al patrimonio culturale e scientifico attraverso l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’impegno della Direzione Regionale, che in questo caso coordina il lavoro ideato dal fotografo Giuseppe Porisini, mira a creare, grazie alla fotografia e alla versatilità della nuove tecnologie, un suggestivo museo virtuale tematico, ricco di immagini, di informazioni e di curiosità che potrà divenire un valido strumento di lavoro per le scuole e suggerire suggestivi itinerari culturali. Il censimento sarà attuato con il coinvolgimento degli Archivio di Stato di Reggio Emilia Direttore: Gino Badini Istituti periferici e potrebbe, in futuro, estendersi dalla provincia di Bologna al territorio regionale. Archivio di Stato di Parma Direttore: Marzio Dall’Acqua Archivio di Stato di Piacenza Direttore: Paolo Bulla Archivio di Stato di Ravenna Direttore: Manuela Mantani Archivio di Stato di Rimini Direttore: Gianluca Braschi Biblioteca Estense Universitaria di Modena Direttore: Aurelio Aghemo (reggente) Bilbioteca Palatina Direttore: Leonardo Farinelli Biblioteca Universitaria di Bologna Direttore: Biancastella Antonino 62 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia Il museo virtuale nel museo reale La sala didattica informatica nel Castello di Miramare a cura di Rossella Fabiani Visitare Miramare significa conoscere Massimiliano l’arciduca d’Asburgo, sovrano del Messico dal 1864 fino alla sua tragica morte, avvenuta il 19 giugno 1867. Fratello dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, egli è noto al grande pubblico per la sua triste vicenda che sconvolse tutta l’Europa: nel parco e nel castello rinasce la sua personalità volitiva ed emergono al sua cultura artistica e i suoi interessi naturalistici. Il comprensorio, formato dal castello, adagiato sulla punta rocciosa a picco sul mare, e dal parco con un’estensione di ventidue ettari, è un punto privilegiato nel paesaggio della riviera triestina. Con l’acquisto del promontorio nel 1855, Massimiliano ha creato un giardino e una residenza che sono oggi testimonianza della cultura ottocentesca europea, ma anche frutto delle decisioni progettuali del committente, che ha seguito personalmente i lavori d’ideazione e costruzione di tutto il sito. Esso parla, attraverso quanto conservato del carattere e delle passioni di Massimiliano ed è unico ricordo della sua vasta cultura. Il castello conserva l’arredo nella quasi totale originarietà e il parco presenta rare specie botaniche. Conoscere Miramare è conoscere Massimiliano e, assieme a lui, prendere consapevolezza delle tendenze architettoniche e decorative di metà Ottocento in Europa. Massimiliano concepisce Miramare come la sua residenza, la sua casa come un luogo per se stesso, dove avere contatto diretto con la natura, in ossequio allo spirito romantico del tempo. Oggi Miramare è museo statale con oltre 250.000 visitatori l’anno all’interno del Castello, oltre un milione l’anno nel parco. Aperto tutti i giorni offre al pubblico la visita completa di tutti gli spazi. Nell’intento di offrire sempre maggiori servizi, ma anche nel rispetto dell’assetto decorativo del Museo nella Sala XII dal 23 febbraio 2005 è stato installato un sistema didattico informatico, a cura dei cinque Rotary club dell’area giuliana isontina, Trieste e Trieste Nord, Muggia, Monfalcone e Gorizia, in occasione dei cent’anni di vita della loro associazione, sorta negli Stati Uniti nel 1905. Il punto informatico è a disposizione dei visitatori che, tramite un percorso grafico guidato, possono approfondire la storia del Castello, la genealogia degli Asburgo, conoscere i dettagli dei quadri contenuti nelle varie stanze, le biografie degli artisti operanti a Miramare e le particolari specie arboree messe a dimora nel Parco. Gli archivi informatici, accessibili attraverso un’interfaccia grafica intuitiva, permettono all’utente di addentrarsi nelle varie tematiche, 63 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia sfruttando i collegamenti ipertestuali e saltando direttamente tra argomenti diversi ma correlati. La sala didattica informatica completa l’informazione al pubblico che consiste attualmente in cartelli esplicativi nelle singole sale, servizi di audioguide, guide a stampa, ma anche visite guidate, visite didattiche e visite tematiche, tutto a richiesta dei visitatori. Cinque postazioni informatiche, di cui due per persone diversamente abili, presentano quattro programmi che completano con le loro notizie, il bagaglio di conoscenza del sito. Si vengono così ad approfondire i seguenti temi: Vita di Massimiliano Visitare il comprensorio di Miramare significa conoscere l’arciduca Massimiliano d’Austria, imperatore del Messico, scoprire le sue passioni, la sua vasta cultura, ricostruire la sua personalità eclettica e volitiva attraverso l’osservazione dell’architettura del castello, dei suoi arredi, delle sue decorazioni, nonché attraverso la scoperta del parco. Il supporto informatico arricchisce il percorso della visita, ricostruendo passo passo i vari momenti della sua esistenza. Gli Asburgo Capire Massimiliano non significa solo osservare ciò che ha lasciato o approfondire i fatti salienti della sua esistenza ma anche conoscere i suoi antenati, aver chiara l’importanza che la sua casata rivestiva. Lo stesso Massimiliano conscio delle sue origini, le espone magnificamente nella sala del trono, affidando alla sequenza dei ritratti il ricordo dei suoi illustri antenati e al grande albero genealogico la ricostruzione della casa d’Austria e di Lorena. La rassegna delle biografie corredate dai ritratti consente di conoscere i personaggi e di chiarire i legami di parentela. Artisti a Miramare L’arciduca sceglie personalmente il programma iconografico delle sale, specie di quelle più rappresentative. Il piano terra, riservato alla sua famiglia, ha un carattere essenzialmente intimo con ritratti degli arciduchi e dei parenti più prossimi e numerose vedute delle località visitate nel corso dei viaggi. Il primo piano, di rappresentanza, accoglie numerosi ritratti, i dipinti che raffigurano i luoghi cari all’arciduca, nonché le opere che raccontano i momenti più importanti della storia del sito di Miramare, volti ad affermare la dignità del luogo ad accogliere la presenza regale. Per ognuno degli artisti sono state create schede di approfondimento sulla vita e sulla loro produzione artistica, completate dalle immagini delle opere conservate nel castello. 64 Il parco Massimiliano interviene attivamente anche nella progettazione del parco, pensato come un luogo di sperimentazione forestale e di acclimatazione di specie arboree esotiche, provenienti dal Messico e da altre regioni del continente americano. Le essenze sono state collocate secondo un preciso disegno e raggruppate fra loro nelle zone più idonee alla loro crescita. Tutte le specie vegetali presenti nel parco sono state puntualmente descritte e, grazie ad una ricostruzione grafica, è possibile individuare la loro posizione nel parco. Coordinatore regionale: Claudio Barberi P.zza della Libertà, 7 34132 Trieste tel. 040.44416 fax 040.43634 65 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio Progetti di comunicazione per conoscere a cura di Rosaria Mencarelli Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, entrato in vigore nel gennaio 2004, e la riforma amministrativa del Ministero, dello stesso anno, sono i due punti di riferimento sui quali la Direzione Regionale ha basato un proprio progetto globale di comunicazione istituzionale: da un lato l’indirizzo legislativo dettato dal Codice in materia di valorizzazione del patrimonio sostiene l’incremento delle strategie di promozione, dall’altro le funzioni assegnate alle Direzioni regionali che coordinano le attività delle Soprintendenze territoriali e facilitano l’impostazione di progetti di comunicazione più efficaci ai fini della promozione e conoscenza del patrimonio culturale e della propria attività amministrativa. Obbiettivi del progetto Scopo del progetto è realizzare una rete di comunicazione più efficiente e rapida a vari livelli: • interno, per poter agevolare lo scambio di informazioni tra Istituti e quindi costruire una piattaforma comune di lavoro; • esterno, per creare strumenti che favoriscano un miglioramento della qualità dei servizi resi al pubblico, oggi ancora disomogenei e non sempre pienamente in grado di soddisfare i bisogni e le aspettative dell’utenza. Il raggiungimento di questi obbiettivi è di importanza strategica per un territorio quale quello del Lazio: la presenza della città di Roma – in assoluto l’area culturale che apparentemente ha meno bisogno di essere “comunicata” – ha fortemente oscurato la conoscenza e la promozione di gran parte del restante patrimonio culturale regionale. D’altro lato, la Capitale rischia di essere sopraffatta dalla sua stessa natura e dalle offerte culturali che propone. In questo caso gli attori che debbono guidare un riordino e una sistematizzazione dei piani di comunicazione sono molteplici ma tutti consapevoli di questa necessità. Quanto al “resto” del Lazio si verifica la condizione che, pur in presenza di un consistente patrimonio diffuso, con alcuni punti di alta concentrazione, questo rimanga poco conosciuto e non ancora oggetto di progetti di promozione e comunicazione adeguati. Allo stato attuale sono già attivi in molti musei, soprattutto di Roma, servizi al pubblico che hanno lo scopo di facilitare la comunicazione tra utenza e istituti culturali; il Polo Museale Romano e il sistema dei musei archeologici sono dotati di servizi di informazione, prenotazione e bigliettazione on line a cura dei concessionari gestori; 66 informazioni generali sono reperibili, in alcuni casi, sui siti internet delle Soprintendenze di settore; presso molti musei sono attivi servizi di accoglienza al pubblico (librerie, personale per visite guidate, noleggio audioguide). Rimane percepibile, tuttavia, una certa frammentazione dell’offerta a discapito dei livelli di servizio: in sostanza, anche se ogni singola struttura culturale nell’ultimo decennio ha investito notevoli energie e finanze per migliorare le forme di accoglienza e di comunicazione, sempre più evidente rimane la necessità di collegare in un sistema più omogeneo possibile le varie realtà, potenziandone così le possibilità culturali intrinseche e soprattutto i livelli di comunicazione. Modi e tappe del progetto In questo contesto le strutture, gli strumenti e le strategie necessarie per raggiungere livelli di comunicazione adeguati a soddisfare bisogni estremamente eterogenei sono molteplici e derivati da sinergie istituzionali diversificate. In molti casi la Direzione regionale potrà porsi come cerniera tra le varie istituzioni coinvolte in virtù dei compiti e delle responsabilità istituzionali in materia di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale. A titolo esemplificativo, per illustrare questo complesso mosaico, indichiamo alcuni progetti in corso in cui diversamente graduato è anche il ruolo e l’impegno della Direzione regionale. Arte Card Lazio Progetto promosso dalla Direzione regionale nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Stato-Regione che mira a: • migliorare la competitività del sistema turistico-culturale laziale in ambito regionale, nazionale e internazionale; • garantire condizioni di elevata accessibilità alle informazioni relative alle risorse culturali del territorio regionale; • valorizzare la qualità delle risorse culturali, ambientali, sociali ed economiche del territorio per aumentare la conoscenza e la coscienza dell’identità dei luoghi; • creare una rete virtuale di aderenti sul territorio (istituzioni pubbliche e privati, luoghi culturali, strutture turistiche recettive, servizi per la cultura, attività produttive artigiane), certificandone la qualità delle prestazioni nel proprio ambito. Card dei Musei di Roma Progetto nato per iniziativa del Comune di Roma in collaborazione con Atac e Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio rispondere ad alcune esigenze prioritarie: 67 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio • presentare l’offerta artistico-culturale della città in modo unitario e semplificato, arricchendola in termini di servizio; • contribuire alla razionalizzazione ed al potenziamento dei flussi turistici; • contribuire all’incremento della durata del soggiorno medio dei turisti a Roma; • stimolare la frequentazione dei musei e dei siti cosiddetti minori; • contribuire alla strategia di marketing territoriale a favore della città. Siti web della Direzione regionale degli Istituti e musei dipendenti Nell’ambito del Progetto MINERVA la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio fa parte del Gruppo di lavoro costituito per la progettazione e realizzazione di un prototipo di sito web di qualità per le Direzioni regionali. È imminente la presentazione ufficiale di questo prototipo che, sulla linea degli altri prodotti già realizzati da MINERVA, si prefigge di fissare i criteri generali e di qualità individuati per la realizzazione dei siti web o del restyling di quelli esistenti, anche alla luce di quanto disposto dalla legge n. 4 del 9 gennaio 2004 (c.d. Legge Stanca) Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici, e dal Codice dell’Amministrazione Digitale. Con la realizzazione di questo progetto due sono gli obbiettivi da conseguire: • sviluppare e implementare le capacità di comunicazione con gli utenti, che potranno accedere alle informazioni che riterranno più utili: sulla Direzione regionale e sugli istituti ad essa collegati, sul patrimonio culturale, sui musei, aree archeologiche ed eventi culturali; sulle attività tecniche e amministrative, sulla normativa e sulle modalità di attivazione di una procedura amministrativa. L’obbiettivo è quello di costituire uno “sportello del cittadino” telematico che consenta di comprendere meglio chi siamo, quali sono le nostre attività e soprattutto consenta una maggiore efficienza ed efficacia delle attività di comunicazione. • È prevista la creazione di un’area ad accesso riservato, tra tutti gli istituti, che permetterà l’utilizzazione e la condivisione di programmi con archivi comuni e lo scambio di informazioni più rapido. Ciò contribuirà al raggiungimento di uno degli obbiettivi primari che l’Amministrazione dei beni culturali si è data: maggiore efficienza anche nella comunicazione interna per un migliore collaborazione tra Istituti e con le altre istituzioni pubbliche e private che nella regione Lazio sono fortemente impegnate con programmi ed azioni a favore dei beni culturali. 68 Servizi integrati per musei, monumenti e aree archeologiche I principi dettati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, in materia di valorizzazione e gestione, nonché l’ingresso pieno e completo dell’istituto della sponsorizzazione in questo settore, trovano applicazione nelle nuove concessioni di servizi per la gestione, anche in forma integrata, di musei, monumenti e aree archeologiche che la Direzione regionale si appresta a progettare con il supporto delle Soprintendenze di settore. I servizi così progettati mirano non solo a garantire la presenza di supporti ormai consueti a servizio del pubblico (bookshop, visite guidate, servizi di caffetteria e ristorazione, ecc.) ma a potenziare gli aspetti di integrazione tra i beni culturali e i bacini territoriali in cui questi sono situati. In questo senso va il Progetto per la gestione integrata del complesso dei monumenti di Tivoli, costituito dal Santuario di Ercole vincitore, Villa D’Este e Villa Coordinatore regionale: Rosaria Mencarelli Gregoriana, la dismessa centrale elettrica dell’Acquoria e la vicinissima Villa Adriana. Il progetto – un sorta di laboratorio laziale per la qualità dei servizi culturali al pubblico – è la base per costruire e coordinare l’accessibilità alle informazioni sulle risorse culturali di tale ambito, la valorizzazione della qualità delle risorse culturali, ambientali ed economiche del territorio nonché contribuire al miglioramento della competitività del sistema turistico-culturale della città di Tivoli in rapporto al più ampio contesto della valle Tiburtina. P.zza di Porta Portese, 1 00153 Roma tel. 06.5810656 fax 06.5810700 con il contributo di: Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio per il Comune di Roma Direttore: Maurizio Galletti Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Lazio Direttore: Anna Maria Affanni Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico del Lazio Direttore: Rossella Vodret Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio Direttore: Anna Maria Moretti Soprintendenza per i beni archeologici di Ostia antica Direttore: Anna Gallina Zevi Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano Direttore: Claudio Strinati Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Direttore: Maria Vittoria Marini Clarelli Soprintendenza per i beni archeologici di Roma Direttore: Angelo Bottini 69 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia Il patrimonio lombardo a portata di mouse a cura di Beatrice Bentivoglio-Ravasio Già da tempo molti degli istituti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Lombardia promuovono una politica di avvicinamento del cittadino al patrimonio culturale che fa uso anche di tecnologie innovative e ad amplissimo raggio di diffusione quali i links su Internet. Ciò permette non solo di raggiungere un bacino d’utenza praticamente illimitato, ma di farlo in tempo reale, offrendo servizi che vanno dalle più tradizionali informazioni e prenotazioni on-line a vere e proprie visite virtuali di musei, monumenti, siti archeologici. Fra gli esempi più significativi si segnala la visita virtuale alla Pinacoteca di Brera accessibile dal sito della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le province di Milano, Bergamo, Lecco, Lodi, Varese Como, Sondrio, Pavia (http://www.brera.beniculturali.it), che permette di scegliere il proprio percorso al’interno delle sale del Museo, di vedere tutti i dipinti esposti, ma anche di fare ricerche nell’Archivio Opere d’Arte, ordinare on-line riproduzioni, o di informarsi riguardo le mostre temporanee e i progetti di didattica in corso. Particolare attenzione merita la parte dedicata alla monumentale Pala di Pesaro di Giovan Girolamo Savoldo, restaurata, per le imponenti dimensioni e i particolari problemi conservativi, nella stessa sala dove è esposta. L’avveneristico laboratorio messo in opera per l’occasione è ammirabile attraverso una presentazione multimediale che ne mette in luce la versatilità e le innovative peculiarità tecniche, rivelando il dietro le quinte della quotidiana attività di ricerca e tutela svolta dalle Soprintendenze. Sempre dal sito della Pinacoteca di Brera è possibile consultare on-line uno strumento davvero prezioso per studenti e studiosi: l’Archivio Storico della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Milano (1801 – 1940). Davvero splendido e di grande interesse è anche il link contenuto nel sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia (http: //www.soprintendenza-archeologica.lombardia.it), che propone visite virtuali ai Parchi Archeologici Nazionali delle Incisioni Rupestri della Valcamonica, siti a Capo di Ponte, in provincia di Brescia. Percorsi diversamente articolati ci guidano attraverso il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte – località Naquane e il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo, consentendoci di ammirare in un suggestivo contesto scenografico le straordinarie immagini che gli antichi abitanti della Valle incisero migliaia di anni fa. La caccia, i riti religiosi, ma anche gli aspetti della vita quotidiana e del costume delle popolazioni che hanno abitato il luogo sono restituiti 70 alla nostra conoscenza attraverso una visione ravvicinata delle rocce più significative, alcune delle quali presentano un stratigrafia che dal V millennio a. C. arriva sino all’epoca medievale. Degno di nota è anche il particolare servizio messo a punto per i non vedenti che consente di stampare immagini in formato PDF con il sistema a rilievo mediante fusore. Le immagini, che seguono il profilo della figura incisa, sono accompagnate da una breve didascalia in nero ed in braille. Da ricordare infine il sito del Cenacolo Vinciano di Milano (http://www.cenacolovinciano.org), curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio per le province di Milano, Bergamo, Lecco, Lodi, Varese Como, Sondrio, Pavia, che, a fronte di un contingentamento delle visite imposto dalle delicate condizioni del capolavoro leonardesco, offre l’opportuntà della prenotazione on-line e il link del Palazzo Ducale di Mantova, raggiungibile dall’home-page della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Brescia Cremona e Mantova (http://www.mantovaducale.it), che fra gli innumerevoli servizi propone una sezione didattica con la possibilità di scaricare direttamente i moduli per attivare le convenzioni con gli enti interessati ai diversi progetti. Coordinatori regionali: Cristina Ambrosini Beatrice Bentivoglio-Ravasio Marta Ragozzino Corso Magenta, 24 20123 Milano tel. 02 802941 fax 02 80294232 con il contributo di: Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Milano, Bergamo, Como, Pavia, Sondrio, Lecco, Lodi e Varese Soprintendente: Alberto Artioli Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le province di Milano, Bergamo, Como, Pavia, Sondrio, Varese, Lecco e Lodi Soprintendente: Luisa Arrigoni (reggente) Soprintendenza per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico per le province di Brescia, Cremona e Mantova Soprintendente: Filippo Trevisani Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia Soprintendente: Elisabetta Roffia (reggente) 71 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche L’attività di comunicazione nelle Marche a cura di Alba Macripò La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, consapevole del valore svolto dall’attività di comunicazione esterna ed attenta, altresì, alla circolazione di informazione tra i vari settori interni, ha individuato, fin dal suo momento istitutivo, uno specifico Servizio deputato alla comunicazione, iniziative culturali, didattica e rapporti con la stampa. Del Servizio fanno parte personale tecnico ed amministrativo con competenze informatiche. È stata pertanto avvertita l’esigenza di definire e rafforzare l’identità dell’Istituto, affermare i valori guida e divulgare l’attività istituzionale nelle sue molteplici implicazioni anche a rilevanza esterna. Per raggiungere gli obiettivi sopra descritti, la Direzione sta sviluppando anche un piano di innovazione tecnologica e, al fine di potenziare i processi di efficienza, si è dotata di attrezzature informatiche e strumentazioni audio-video per lo svolgimento delle attività, compresa la didattica ampiamente sviluppata in occasione dei Corsi di Riqualificazione del Personale. Per snellire le procedure connesse alla verifica dell’interesse culturale ai sensi dell’art.12 del D.Lvo. n.42/2004, l’Ufficio ha stipulato una convenzione con la Regione Marche per l’inserimento assistito dei dati degli immobili da sottoporre a verifica e, a tal fine, utilizza il sistema informatico della Regione, raggiungendo la semplificazione dei procedimenti con grandi benefici per l’utenza. Si comunica, inoltre, che anche il sistema del Protocollo Informatico – pervenute le relative disposizioni ministeriali – potrà essere di prossima applicazione e favorire il flusso e l’immediatezza delle informazioni. Ciascun dipendente dell’Ufficio possiede un indirizzo ufficiale di posta elettronica che, in particolare, i responsabili dei settori forniscono anche all’esterno per accelerare la comunicazione tra i vari Istituti territoriali ed il Ministero. Di prossima pubblicazione è la realizzazione del sito web, ideato secondo le recenti disposizioni in materia (i principi di Minerva e la Legge Stanca del 4 gennaio 2004). Il sistema prevede links e collegamenti ai siti degli Istituti territoriali (sono già attivi i siti della Soprintendenza per i Beni Archeologici: www.archeomarche.it e della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico delle Marche: www. comune.urbino.ps.it/soprintendenza/) e si qualifica come strumento di divulgazione dell’attività istituzionale, di facile accesso ed agevole consultazione. Il sito potrà essere utilizzato mediante ricerche tematiche ed offrire immediate informazioni e servizi all’utenza; saranno presenti, oltre 72 ovviamente all’organigramma dell’Ufficio e la struttura dei Servizi, le iniziative culturali in corso, le attività istituzionali, le banche dati relative al patrimonio culturale vincolato, catalogato anche su base cartografica territoriale digitale. È previsto anche l’inserimento, in formato pdf, dei modelli specifici da impiegare per le varie richieste di autorizzazioni, contributi, ecc… Una parte rilevante dell’attività svolta da questa Direzione è rivolta alla comunicazione ed alla promozione culturale. Ogni evento o manifestazione, anche espositiva, è accompagnata da una capillare informazione e diffusione della notizia, al fine di estendere all’intero territorio regionale e nazionale, la conoscenza di eventi promossi da questa Direzione che, peraltro, non trascura le numerose segnalazioni di attività culturali realizzate dagli enti territoriali, immettendoli negli stessi canali informativi. L’attività di promozione segue le indicazioni generali della comunicazione: approntamento di comunicati che vengono diramati agli organi di stampa e televisione presenti nella regione, ma la notizia viene trasmessa anche a testate specialistiche nazionali e ovviamente, in prima istanza, al Ministero, per essere presente nei siti dedicati quali quello creato in occasione delle trascorse Giornate Europee del Patrimonio 2005 o nel culturalweb. Il Servizio Comunicazione effettua anche una giornaliera rassegna stampa, svolge funzione di filtro delle informazioni, effettua la raccolta e l’archiviazione della documentazione ritenuta utile, organizzandola in dossier tematici. L’Ufficio organizza conferenze stampa nel corso delle quali, anche mediante interviste, vengono illustrate le iniziative promosse ed ha istituito anche un bollettino – che viene divulgato gratuitamente – dal nome RImarcando e che intende rendere note le principali attività istituzionali, studi e ricerche della Direzione e degli altri istituti dipendenti. Coordinatore regionale: Alba Macripò Via Birarelli, 35 60121 Ancona Tel. 071.50294 Fax 071.53061 73 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise La rete telematica per l’accesso ai siti archeologici più importanti a cura di Oreste Muccilli La Direzione regionale del Molise in ottemperanza al D.P.R. 10.06.2004, n.173 oltre a svolgere i compiti istituzionale delegati, cura, in particolare, i rapporti del Ministero con le regioni, gli Enti locali e le altre istituzioni presenti sul territorio. Tale attività, fino ad oggi, è risultata di estrema importanza per organizzare con maggiore razionalità il programma degli interventi sui beni culturali. La collaborazione con gli Enti e le associazioni locali, infatti, ha permesso di raggiungere obiettivi mirati principalmente alla conservazione ed alla valorizzazione di quei beni, anche minori, che afferiscono alla cultura ed alle tradizioni locali i quali con le sole forze degli istituti dipendenti non avrebbero potuto assumere la giusta collocazione nella scala delle priorità degli interventi sul territorio. Tale collaborazione ha permesso di confrontarsi con gli amministratori, i dirigenti, gli studiosi, i professionisti della comunicazione impegnati tutti per l’innovazione. Il coordinamento dei vari istituti, inoltre, ha permesso di promuovere, in modo logico ed unitario, una serie di iniziative volte principalmente alla conclusione di interventi iniziati da tempo e non ancora portati a termine. L’attenzione maggiore, tuttavia, è rivolta fondamentalmente alla diffusione delle attività dell’Amministrazione sul territorio utilizzando i mezzi messici oggi a disposizione dalle nuove tecnologie supportate da professionalità ed efficacia che costituiscono una grande ricchezza utili ad informare cittadini ed utenti. Si avvertono grandi processi di cambiamento che interessano le Istituzioni italiane ed europee nel tema della comunicazione pubblica, nella qualità dei servizi e delle nuove tecnologie, e in tutti i processi di trasformazione e di rinnovamento in atto nelle pubbliche istituzioni e amministrazioni. In particolare è in corso di realizzazione, in collaborazione con gli Istituti dipendenti, il progetto “ArcheoMediaPlus” che darà la possibilità all’utenza di accedere attraverso la rete telematica, ai siti archeologici più importanti. Il progetto nasce nell’ottica del potenziamento complessivo dei servizi di comunicazione delle aree archeologiche molisane e dalla constatazione che, fino ad oggi, le risorse culturali regionali non hanno ancora beneficiato di sistemi tecnologici di promozione territoriale in grado di integrare l’offerta culturale con quella turistica. Senza dubbio si potranno acquisire nuove esperienze, ampliare e formare conoscenze al fine di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del Molise. L’architettura di questa “finestra multimediale” introdurrà il visitatore alla conoscenza del territorio regionale attraverso la navigazione fra musei, scavi archeologici e monumenti con riferimento alle aree dalle quali 74 provengono. ArcheoMediaPlus sarà collegato al portale nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è finanziato con i fondi nazionali delle delibere CIPE 36/2002 e 17/2003. Oltre al progetto ArcheoMediaPlus, in corso di realizzazione da parte della Direzione regionale del Molise in stretta collaborazione con gli Istituti dipendenti, è in corso di formazione un Data base per la schedatura degli immobili di proprietà degli Enti per la verifica dell’interesse culturale. Le due Soprintendenze di settore, tramite la Plans Consulting Net, stanno provvedendo al riordino della Biblioteca dei due istituti, che include circa 10.000 volumi inerenti archeologia, architettura, storia dell’arte, restauri, testi classici, bibliografia molisana. Gli operatori effettuano la digitalizzazione informatizzata dello schedario utilizzando il programma “Biblioprint”. Finora è stata conclusa l’informatizzazione delle schede semplici e si è passati alla digitalizzazione delle schede di spoglio. Contestualmente gli stessi operatori stanno effettuando la digitalizzazione informatizzata delle pratiche d’archivio del settore beni paesaggistici. L’utilizzazione delle nuove tecnologie volte allo snellimento non solo delle attività interne, ma anche nei rapporti con l’utenza, ad eccezione di quelle fornite direttamente dal servizio di collegamento e la RPV del Ministero, non è ancora sufficientemente diffusa. Tuttavia sono in fase di elaborazione progetti tesi allo scopo. Di particolare rilevanza, invece, è il caso della Soprintendenza Archivistica per il Molise che utilizza già da tempo i seguenti sistemi: • SESAMO, software per l’ordinamento e l’inventariazione di archivi storici, con il quale alla data odierna sono stati realizzati n. 10 inventari degli archivi storici comunali. • ARIANNA, programma di estrema flessibilità, ideato per supportare l’archivista nello svolgimento del suo lavoro di descrizione del materiale documentario. • Il progetto SIUSA, sistema aperto che con i suoi due ambiti – gestionale Coordinatore: Oreste Muccilli P.zza Vittorio Emanuele, 9 86100 Campobasso tel. 0874.90340 fax 0874.91054 e descrittivo, l’uno per l’attività di tutela, vigilanza e valorizzazione delle Soprintendenze e l’altro per le descrizioni archivistiche – è un punto di accesso primario per la ricerca generale su tutto il patrimonio archivistico non statale; consente l’accesso ad una banca dati di riferimento, ove esista, per consultare in rete la descrizione analitica della documentazione; presenta una rappresentazione delle informazioni basata sugli standard internazionali di ISAD e ISAAR. • IRIDE PLUS, programma per la gestione delle presenze/assenze del personale. • T.Q. 2000, programma per il trattamento di quiescenza. • R.R.2000, programma per il riscatto e la ricongiunzione dei servizi pregressi. 75 con il contributo di: Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Molise Soprintendente: Claudio Civerra (facente funzioni) Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Molise Soprintendente: Mario Pagano Soprintendenza archivistica di Campobasso Soprintendente: Elena Glielmo Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte Aspetti innovativi nella promozione dei beni culturali a cura di Emanuela Zanda Il complesso dei beni culturali piemontesi è stato valutato per gli anni 2003 e 2004 intorno ai tre milioni di visitatori e le prospettive di futuro incremento turistico si presentano più che buone poiché I visitatori del beni culturali dell’area metropolitana torinese sono triplicati negli ultimi dieci anni, con un trend di crescita di cinque volte superiore rispetto alla media dei musei statali su tutto il territorio nazionale. Le prossime Olimpiadi Invernali del 2006 saranno indubbiamente una straordinaria occasione di visibilità e l’apertura di nuove sedi museali dove sono in via di conclusione importanti lavori di restauro (soprattutto Venaria Reale, ma anche Villa della Regina a Torino) contribuirà ad arricchire l’offerta culturale della regione. Per le Olimpiadi della Cultura, il Ministero, con la Direzione Regionale del Piemonte, promuoverà la mostra “Eroi ed Atleti”, con una scelta di opere scultoree di eccezionale qualità dei Musei Archeologici dello Stato. Inoltre particolare attenzione sarà dedicata al Museo Egizio, il più celebre ed amato della città, ora divenuto Fondazione. Il salone della statuaria sarà riproposto in uno scenografico riallestimento curato da Dante Ferretti mentre un’altra mostra sarà dedicata agli aspetti di vita quotidiana nell’Egitto antico. Una delle carte vincenti del territorio piemontese consiste nella sua possibilità di organizzare i beni culturali ed ambientali per sistemi, con un dialogo costante tra storia, arte, architettura, paesaggio e valori culturali immateriali. Di competenza diretta della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e oggetto di investimenti particolarmente cospicui negli ultimi anni è il sistema delle Residenze Sabaude, per le quali è stato da tempo concordata con la Regione Piemonte la predisposizione di un piano di comunicazione che definisca per ogni Residenza l’elemento peculiare che contribuisce a renderla unica, valorizzando nel contempo il territorio su cui insiste. L’obbiettivo, già pienamente raggiunto al castello di Racconigi, è quello 76 di trasformare le residenze da custodie di preziose ed illustri testimonianze del passato (funzione che comunque continuerà ad esistere) a centro di elaborazione di prodotti intellettuali, realizzati e utilizzati grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. A Racconigi, con la direzione di Mirella Marera, sono state proposte chiavi di lettura che stimolano un apprendimento emotivo tale da rendere la visita un’esperienza molto piacevole e quindi da rivivere più volte. Da qualche anno il castello ospita, nei mesi invernali, esposizioni singolari con allestimenti evocativi di momenti e personaggi che ne hanno fatto la storia. È una strada nuova in cui il passato viene raccontato con i mezzi del presente. La rassegna “Racconigi, il palazzo, l’inverno” coniuga la rappresentazione teatrale con l’ esposizione museale, proponendo una lettura innovativa della residenza, condotta da sensazioni, da emozioni e da sentimenti, a suggerire un percorso di conoscenza che vada oltre la ricerca dei contenuti storici e artistici. L’allestimento scenico è completato dall’audioguida, che diventa la compagna di viaggio di ogni visitatore e non si limita a raccontare la storia ma lo avvolge letteralmente in un emozionante percorso multisensoriale, con voci narranti, poesie, testi, suoni, rumori, musiche. L’utilizzo dell’audioguida è stato sperimentato con la mostra di Natale del 2003 dal titolo “Le dimore interiori- viaggio multisensoriale negli inediti appartamenti della corte” e, visto il successo e l’alto gradimento da parte del pubblico, la medesima impostazione è stata riproposta nella mostra del 2004 “Saudade” ovvero “la gioia di riandare con la memoria, una per una,alle cose lontane” che ha interessato gli appartamenti privati di Carlo Alberto e di Umberto II, due personaggi uniti dall’amore per Racconigi e da un comune destino di esilio in Portogallo. Grazie a questo strumento tecnologico, il pubblico ha rivissuto la partenza di Umberto II per Cascais, ed è stato trasportato in Portogallo con il suono del vento e del mare. Un visitatore ha lasciato scritto: “Allestimento molto bello, ma l’intensità della voce e dei suoni e le musiche mi hanno dato molti brividi e un sentimento di pace. È una mostra davvero emozionante che mi ha fatto amare la storia”. Un altro obbiettivo ambizioso è quello di collegare il patrimonio ambientale e culturale della regione con le enormi possibilità di approfondimento offerte dai fondi bibliografici ed archivistici. La Biblioteca Reale e l’Archivio di Stato nascono, del resto, come quartieri della medesima zona di comando o “Polo Reale” e l’edificio della Biblioteca Nazionale è legato urbanisticamente a Palazzo Carignano. Questi istituti sono all’avanguardia per quanto riguarda la messa in rete del proprio patrimonio bibliografico ed archivistico, soprattutto per quanto riguarda le fonti per lo studio del territorio e delle Residenze stesse. L’Archivio di Stato (www.multix.it/asto) copre tredici secoli di storia – 77 dall’anno 726 ai nostri giorni – ed è conservato in 70 km di scaffalatura. La ricerca è possibile attraverso i livelli gerarchici di descrizione che pervengono fino all’unità base di conservazione del materiale, ma pure attraverso un motore di ricerca che permette l’accesso per parole libere a una parte considerevole degli inventari. La consultazione della vasta cartografia posseduta è particolarmente favorita dalla recente digitalizzazione di oltre 10.000 carte che consente allo studioso varie possibilità di accesso e di riproduzione. Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2005 la Biblioteca Nazionale Universitaria beniculturali.it) ha di messo Torino a (http://www.bnto.librari. disposizione on-line i cataloghi digitali dei Balletti di Corte Sabaudi e del Corpus Juvarrianum, che si aggiungono alle “mostre virtuali” sulla Sindone e sulla montagna, già disponibili sul sito. Infine, il collegamento tra residenze e lettura è sottolineato dai progetti Biblio, la Biblioteca del Parco, aperta tutte le domeniche nel Parco di Racconigi, da marzo a novembre e dalla manifestazione Raccontacastello al castello di Agliè, un vero e proprio concorso letterario che raccoglierà le emozioni suscitate dalla visita al castello, diventato celebre anche per il grande successo dello sceneggiato “Elisa di Rivombrosa”. Coordinatore regionale: Emanuela Zanda P.zza S. Giovanni, 2 10122 Torino tel. 011.5220411 fax 011.5220433 con il contributo di: Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte Soprintendente: Francesco Pernice Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo antichità egizie Soprintendente: Marina Sapelli Ragni Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino Direttore: Aurelio Aghemo Archivio di Stato di Torino Direttore: Isabella Massabò Ricci 78 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia Le attività di comunicazione a cura di Emilia Simone La legge 150/2000 e il regolamento di attuazione DPR 422/2001 hanno sancito il ruolo strategico della comunicazione nella Pubblica amministrazione, conferendo a tale attività lo status di funzione amministrativa, intendendo per comunicazione pubblica il complesso delle attività relative alla comunicazione e all’informazione; la comunicazione, rivolta agli utenti dei servizi (cittadini, imprese ecc.) attraverso la struttura Ufficio relazioni con il pubblico, l’informazione rivolta ai mezzi di comunicazione di massa. Il Formez, nell’ambito del progetto destinato al Ministero per i beni ed alle attività culturali finanziato dal PON ATAS, misura II.2, ha realizzato, nel corso del 2003, un percorso formativo destinato al personale della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia e degli uffici periferici MIBAC, secondo le disposizioni del citato DPR 422/2001. L’intervento formativo è stato rivolto ai responsabili ed agli operatori degli uffici addetti alla attività di comunicazione, con l’articolazione di moduli finalizzati a chiarire ed approfondire il ruolo che attualmente riveste la comunicazione pubblica nel processo di innovazione della P.A, secondo le seguenti articolazioni: • Modulo di base sulla comunicazione, per acquisire le conoscenze della comunicazione pubblica ed inquadrare lo sviluppo di tale materia nei processi di riorganizzazione del MIBAC, anche attraverso una panoramica ed un approfondimento della normativa di riferimento; • Modulo sulla comunicazione interpersonale, con l’obiettivo di fornire tecniche e metodologie per rendere più efficace la comunicazione, affrontare la gestione dei conflitti e semplificare il linguaggio amministrativo; • Modulo sulla comunicazione interna e organizzativa, finalizzata alla gestione del back- office e del front-office; • modulo sulla comunicazione esterna, focalizzato sull’attenzione verso l’utenza, per approfondire le problematiche riguardanti la customer satisfaction, i piani annuali di comunicazione e le campagne di informazione. Per facilitare la comunicazione esterna con gli utenti e valorizzare i settori di più immediata visibilità del MIBAC, la Direzione regionale per i beni e le attività culturali della Puglia e gli istituti periferici sono impegnati a rafforzare i livelli di comunicazione interna e di scambio di buone pratiche; a svolgere attività coordinate di valorizzazione e comunicazione per iniziative programmate a livello ministeriale (Giornate europee del Patrimonio, Settimana della cultura,) e per attività programmate a livello territoriale; a potenziare gli Uffici relazioni con il pubblico; a rafforzare la rete dei siti web. Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi il 79 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia Formez ha recentemente avviato un’attività mirante alla definizione di un modello di redazione regionale on line che renderà possibile livelli di comunicazione integrata tra la Direzione regionale per i beni e le attività culturali della Puglia e gli istituti periferici MiBAC attraverso la realizzazione di un sito web, sviluppato coerentemente con il tema della qualità dei siti web pubblici culturali del progetto Minerva. Il sito avrà l’obiettivo di soddisfare le esigenze di comunicazione istituzionale propria della Direzione regionale e degli istituti periferici del MIBAC e al tempo stesso cercherà di risolvere i problemi legati alla frammentarietà e disorganicità delle informazioni nel settore dei beni culturali. La intranet, in particolare, potrà proporsi come strumento di comunicazione flessibile e continuamente aggiornabile per condividere procedure, strumenti e documenti on line, facilitare la comunicazione all’interno della redazione web, alimentare i flussi informativi sul sito pubblico. È in corso di realizzazione un folder istituzionale per illustrare le sedi e le attività svolte dagli istituti MiBAC della Puglia. L’ Ufficio Stampa Il Formez su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica e in collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. ha organizzato, nel corso del 2004, il II Corso di formazione per dipendenti degli Uffici Stampa pubblici. Durante il percorso formativo è stato tracciato lo scenario generale del mondo dei media e della comunicazione pubblica e sono stati introdotti gli argomenti sul ruolo di chi opera negli uffici stampa della Pubblica Amministrazione. Al termine di questo percorso i corsisti, 3 per gli Istituti MIBAC della Puglia, hanno seguito i moduli specialistici che hanno consentito un maggiore livello di approfondimento su temi legati al mondo dell’informazione e sulle pratiche, le tecniche e gli strumenti degli operatori di un Ufficio Stampa. Ufficio stampa – Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia Le attività svolte nell’ Ufficio stampa sono finalizzate ad assicurare la diffusione omogenea e coerente dell’immagine della Direzione regionale sul territorio mediante la divulgazione di obiettivi e contenuti. Gli strumenti Il comunicato stampa è uno degli strumenti più utilizzati per la comunicazione verso i media. Il comunicato stampa è sempre frutto del dialogo tra la Direzione e l’ufficio stampa e viene sempre sottoposto all’approvazione del dirigente. Nella redazione del comunicato viene subito evidenziato l’elemento 80 chiave della notizia, ciò che appare rilevante dal punto di vista giornalistico, espresso attraverso un linguaggio chiaro e semplificato e redatto con un testo breve. Il comunicato è generalmente indirizzato ai giornalisti che si occupano stabilmente del settore legato alla cultura delle varie testate.locali, delle reti televisive e radiofoniche. È generalmente trasmesso via fax e via e-mail, ma viene utilizzato anche il “recall” telefonico come strumento utile per ottenere conferma sull’avvenuta ricezione del testo e ottenere assicurazioni da parte dei giornalisti sulla pubblicazione della notizia. La conferenza stampa è vista come uno strumento utile per pubblicizzare eventi, attività culturali, per conferire visibilità e coerenza in termini di immagine alla struttura MIBAC del territorio e a posizionare la Direzione regionale nell’ambito di questa struttura. Un esempio La Direzione regionale, al fine di offrire alla stampa e ai cittadini un’informazione unitaria relativamente alla VII Settimana della cultura, ha organizzato una conferenza stampa alla quale sono stati invitati i responsabili degli istituti periferici MIBAC che hanno illustrato, dopo una presentazione del Direttore regionale, le attività programmate nei rispettivi ambiti di competenza relativamente a questo evento. La conferenza stampa è stata preceduta da un comunicato che ha indicato in maniera chiara l’argomento, l’orario, la data, il luogo dell’incontro, ed è stata preceduta da contatti con i giornalisti che hanno seguito l’iniziativa. A completamento delle attività, prima della conferenza stampa e’ stata registrata la presenza dei giornalisti e sono state consegnate le cartelle stampa contenenti il comunicato della Direzione regionale, il pieghevole istituzionale e il materiale degli istituti periferici. In seguito è stata eseguita la rassegna stampa per verificare l’attenzione dei media verso l’evento. La Direzione regionale ha utilizzato lo strumento della conferenza per approfondire tematiche di grande di interesse e promuovere l’immagine dell’Istituto. L’incontro di studi, promosso in occasione della VII edizione della Settimana della Cultura (16-22 maggio 2005), ha inteso avviare una riflessione sulla nuova disciplina introdotta dal Codice dei beni culturali in materia di tutela e pianificazione del paesaggio. La finalità dell’iniziativa è stata quella di focalizzare l’attenzione sulle problematiche di più urgente attualità inerenti al tema prescelto. In questa occasione l’’impegno dell’Ufficio stampa è stato relativo alla pubblicizzazione dell’iniziativa presso i media, alla distribuzione dei materiali e al contatto con i giornalisti, con l’intento di comunicare in maniera efficace i contenuti dell’incontro di studi e veicolare in maniera positiva l’immagine della Direzione regionale. Nell’Ufficio stampa sono svolte attività di rassegna stampa e di collaborazione alla rivista Culturalweb. 81 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia Le attività di comunicazione dell’Archivio di Stato di Brindisi a cura di Elena Lenzi L’Archivio di Stato di Brindisi ha istituito formalmente l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico nel 1996, ma la formazione del personale addetto è avvenuta solo nel 2003, con il corso sulla comunicazione pubblica disposto dal MiBAC e realizzato dal Formez. Le competenze specifiche dell’Archivio di Stato, che non prevedono altro contatto con i cittadini/utenti se non attraverso l’attività di sala studio, biblioteca e consultazione, oltre alla normale gestione amministrativa (contatti con fornitori di beni e/o servizi), hanno indotto ad espletare alcune delle funzioni proprie dell’URP – informazione, ascolto, verifica della qualità dei servizi – tramite il colloquio diretto con gli utenti che vi si rivolgono; inoltre all’occorrenza l’addetto stampa dell’URP dirama comunicati stampa agli organi di informazione sulle attività promozionali e culturali dell’Istituto. L’URP è a disposizione del pubblico in ogni giorno lavorativo durante gli orari di apertura al pubblico dell’Istituto. Per quanto riguarda la comunicazione interna, la ridotta quantità di personale fa ritenere molto più semplice il servirsi della comunicazione diretta fra funzionari, piuttosto che di un sistema di comunicazione tramite rete intranet, della quale peraltro si dispone e si utilizza per condividere progetti e tecnologie. In merito alla funzione di accesso e partecipazione, è in corso di redazione la “Carta dei servizi” dell’Archivio di stato, mentre è già disponibile e distribuito gratuitamente a chi ne fa richiesta l’opuscolo Archivio di Stato di Brindisi (Civitavecchia 2001), che contiene tutte le informazioni sulla storia dell’Istituto, le sue funzioni, i servizi forniti, le attività svolte, i fondi archivistici conservati. Inoltre dal 1999 l’AS di Brindisi è on line con un proprio sito, progettato e realizzato allo scopo di promuovere una migliore informazione e un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle attività dell’Istituto e offrire loro dei servizi che gradualmente potranno essere incrementati. La sua struttura è estremamente lineare al fine di renderne facile l’uso: dall’home page, che identifica l’Ufficio con l’indirizzi, il numero di telefono e fax, l’e-mail, il nome del direttore, l’utente può scegliere direttamente a quali pagine accedere per avere notizia del patrimonio documentario conservato, degli orari di apertura al pubblico e delle domande da presentare per consultare ed eventualmente richiedere copia di documenti, sia per ragioni di studio che private, delle iniziative promozionali e didattiche in corso o che si sono svolte in passato. Il sito, ospite del server dell’Amministrazione centrale, viene gestito in proprio, sia con riferimento ai contenuti che all’edizione e pubblicazione sul web, e questo ne permette l’aggiornamento continuo. 82 Castel del Monte, inserito nella World Castel del Monte dall’UNESCO a cura di Michela Tocci Heritage Least nel 1996, è il monumento-museo più visitato della Puglia e, rispetto all’anno di iscrizione, il numero dei visitatori ha subito un incremento che supera il 120%! I risultati sembrano premiare l’intensa attività della Soprintendenza BAP per le province di Bari e Foggia alla quale afferisce Castel del Monte, impegnandosi nella promozione del monumento e delle attività programmate attraverso una costante e capillare attività di comunicazione, agevolata dalla preziosa collaborazione di testate giornalistiche e reti televisive e radiofoniche, rendendo evidente che ormai i turisti non si accontentano più di mare e sole. Appare opportuno, allora, per consolidare questo trend positivo, effettuare quella che si chiama analisi SWOT, valutando fattori di forza e punti di debolezza anche in rapporto al contesto ambientale, sfruttando le opportunità e correggendo i punti critici. A Castel del Monte, ormai da qualche anno si attuano numerose iniziative rivolte al pubblico molto variegato che visita il monumento, inteso come laboratorio di sperimentazione di varie forme di comunicazione, secondo il nuovo concetto di museo come luogo alternativo di incontro per intensificare i momenti di contatto e interazione reciproca fra utente e Istituzione e “attraverso cui la società rappresenta il suo rapporto fra la propria storia e quella di altre culture”. Nella definizione dei programmi culturali una particolare attenzione viene rivolta ai giovani, nella convinzione che sia necessario rendere i ragazzi protagonisti attivi e maggiormente motivati degli eventi culturali, con progetti per loro specificatamente ideati. Le iniziative organizzate in occasione della Settimana della Cultura,appuntamento annuale indetto dal MiBAC sul territorio nazionale, dell’Estate Federiciana, e delle Giornate Europee del Patrimonio, realizzate in collaborazione con Università, Comune di Andria, scuole, associazioni culturali e finanziate da sponsor privati, riscuotono un successo di pubblico e di critica che induce a portare avanti quel progetto di valorizzazione e fruizione di Castel del Monte. Grazie all’introduzione delle nuove tecnologie informatiche, la fruizione del patrimonio artistico, un tempo riservata alle classi più agiate, diventa oggi “una cultura del vivere”, abbattendo i confini del tempo e dello spazio. Castel del Monte,il monumento più famoso e visitato della Puglia, diventerà ancora più accessibile con la creazione di un sito web e dei supporti informatici realizzati nell’ambito del progetto “VR Placonet Lab per la fruizione dei beni culturali”. 83 Si tratta di una tappa fondamentale perché il pubblico potrà finalmente accedere al sito ufficiale del castello, nel quale, unitamente alle informazioni storiche e artistiche sul monumento e alla documentazione relativa a federico II e al casato di Hoenstaufen, saranno disponibili tutte le notizie “logistiche” (orari, costi del biglietto, itinerari, ecc.) e il calendario delle iniziative in programma al castello. Il sito, il cui indirizzo sarà www.casteldelmonte.org e da gennaio p.v. www.casteldelmonte.eu, avrà anche una versione in inglese e in tedesco, cui si spera di poter aggiungere in un prossimo futuro anche una versione in francese e spagnolo. Coordinatore regionale: Emilia Simone Via Dottula Isolato 49 70122 BARI 080 5281111 fax 080 5281114 con il contributo di: Archivio di Stato di Brindisi Direttrice: Marcella Guadalupi Pomes Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Bari, Foggia Castel del Monte Direttrice: Michela Tocci 84 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna I siti web dei Beni Culturali della Sardegna a cura di Carla Palomba Consapevole dell’importanza dell’utilizzo delle nuove tecnologie per offrire agli utenti un’informazione più efficace e tempestiva, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna ha promosso la costruzione del sito Beni culturali della Sardegna coinvolgendo gli istituti del Mibac in un progetto di respiro regionale rispondente alla finalità di promuovere l’offerta culturale. Altri istituti hanno invece attuato progetti specifici in questa direzione. Il sito Beni culturali della Sardegna È stato costruito dalla Direzione regionale e dagli istituti sardi del MiBAC con l’obiettivo di offrire in ambito regionale un unico punto di accesso alle informazioni concernenti la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale. Il sito è stato attuato con l’assistenza tecnica del Formez, nell’ambito del progetto MiBAC Pon Atas, misura II, 2, tenendo conto delle linee guida del Manuale per i siti web culturali pubblici del Progetto Minerva, di cui ha costituito uno dei casi studio.Visitabile all’indirizzo www.sardegna.beniculturali.it, è stato pubblicato il 12 maggio 2005 in occasione della Settimana della cultura, dopo una fase di studio e sperimentazione realizzata mediante il coinvolgimento del personale addetto alla comunicazione dei dodici Istituti MiBAC sardi. Punto di forza del progetto l’idea di costituire una rete di soggetti culturali del territorio (uffici del MiBAC, ma anche enti ed associazioni) cui i cittadini possano rivolgersi nella ricerca di informazioni chiare, tempestive ed affidabili e per l’utilizzo dei servizi erogati dalle varie strutture. In attesa di attivare con le istituzioni culturali del territorio i raccordi necessari alla piena realizzazione del progetto, si mira alla funzionalità della rete costituita dagli uffici del Ministero. Quanto alle notizie di pertinenza degli altri soggetti culturali sono comunque fornite informazioni di primo livello, rinviando per gli approfondimenti ai siti e alle pagine gestite direttamente dai detentori dell’informazione. I contenuti sono inseriti, sulla base di criteri redazionali descritti in un apposito manuale, dai responsabili individuati presso gli istituti, mentre una redazione centrale, costituita presso la Direzione regionale, ha il ruolo sia di inseritore che di pubblicatore dei dati. Il sito presenta grande facilità di navigazione. L’informazione è organizzata nelle sezioni notizie, documenti e links, alimentate da una intranet dedicata, mentre i dati inerenti gli enti ed associazioni, gli eventi ed i luoghi della cultura (questi ultimi di prossima pubblicazione) sono attinti direttamente dal database MySQL/Access. È attualmente presente l’opzione di ricerca con testo libero, mentre è in fase di progettazione la funzionalità di ricerca avanzata. 85 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna Nella zona centrale della homepage sono visibili le ultime cinque notizie pubblicate ed i dieci eventi più recenti. Dal momento che i dati sinora inseriti si riferiscono per la maggior parte agli eventi culturali (segnalati sia nella sezione eventi, che nella sezione notizie) si può dire che è questo il tipo di informazione che attualmente caratterizza il sito. Il ruolo di divulgazione culturale è svolto anche mediante la possibilità di scaricare il materiale promozionale legato agli eventi, che attualmente costituisce la grande maggioranza del materiale inserito nella sezione documenti. Il sito della Biblioteca della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro Il sito nasce dalla definizione degli obiettivi ai quali la Biblioteca, specializzata nelle scienze archeologiche e dotata di un patrimonio di oltre 18.000 volumi, intende ispirare la propria azione, dall’analisi del bacino di utenza cui si rivolge e del contesto in cui opera. In una regione con un’alta vocazione per gli studi archeologici ed un bacino di utenza disseminato su un territorio vasto e con un sistema di trasporti e flussi di mobilità ancora bassi, è vitale che si individuino mezzi e strumenti perché le informazioni e, talvolta, i libri raggiungano gli utenti là dove essi vivono e lavorano. Il sito intende quindi caratterizzarsi come sito di servizio, strumento efficace di comunicazione verso l’esterno e insieme utile risorsa per le esigenze dei funzionari della Soprintendenza. Realizzato puntando ad una piena accessibilità dei contenuti secondo i criteri della legge Stanca e sulla base delle linee espresse nel Manuale per la qualità dei siti web culturali pubblici (Progetto Minerva), il sito è concepito come un work in progress, vale a dire un documento vivo e in continua evoluzione. Tra le varie sezioni presentate in homepage risultano centrali in termini informativi quella dedicata ai Servizi e la sezione Cataloghi, attraverso cui, oltre ad accedere al catalogo on-line della Biblioteca, si possono lanciare ricerche bibliografiche in numerosi OPAC (Online Public Access Catalogue) e METAOPAC (interfacce web che consentono di interrogare simultaneamente, con una sola richiesta, uno o più OPAC) italiani e stranieri utilmente selezionati. A queste due sezioni si affiancano anche i link a siti di archeologia e a siti istituzionali, per orientare l’utente all’interno della complessità di informazioni sul web. Il sito della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggio, patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Cagliari e Oristano Online dal 2002 e visitabile all’indirizzo www.ambienteca.arti. beniculturali.it, il sito è stato recentemente riformulato secondo gli standard proposti dal progetto Minerva per la qualità dei siti web 86 culturali pubblici, al cui programma di sperimentazione la Soprintendenza ha collaborato come caso di studio. Gli adeguamenti sono stati resi necessari anche per la recente approvazione della legge 9 gennaio 2004, n.4, cosiddetta legge Stanca, che stabilisce le regole sui criteri di accessibilità dei siti web pubblici. Obiettivo del progetto quello di consentire un rapporto interattivo con l’utenza e di offrire informazioni, idee, programmi in modo chiaro ed efficace. L’attenzione è stata concentrata su quattro obiettivi: presentare l’attività dell’ente e renderla trasparente, presentare norme e standard di settore, offrire servizi all’utenza. È stato quindi effettuato un lungo lavoro preliminare che è consistito in: • definire i processi e i flussi di lavoro sulla base delle regole che governano l’istituzione • costruire le pagine e la struttura in modo che rispettassero i requisiti della legge Stanca • scrivere i contenuti in base alle regole dell’usabilità • costruire un database adeguato per la gestione e l’archiviazione dei dati • progettare un sistema che mediante un’interfaccia web su protocollo sicuro potesse gestire la richiesta di informazioni da parte dell’utenza attraverso un database condiviso e fornire in tempo reale le informazioni al richiedente • scegliere tecnologie efficaci • progettare un sistema di pubblicazione automatizzata di documenti di tipo *.rtf o *.pdf, che permette la pubblicazione in tempo reale e autonoma di documentazione di varie estensioni • progettare i CSS. Sono state poi sviluppate in modo particolare le sezioni: gli uffici e le loro competenze, i servizi offerti, le news, un sistema di ricerca per l’individuazione dei responsabili del procedimento, il database dei contatti e del personale, e infine il SIBA (sistema informatico beni architettonici) per la gestione ondine delle autorizzazioni ex d.lgs. 42/2004, ancora in fase di sperimentazione. Il sito dell’Archivio di Stato di Cagliari Obiettivo del sito, nato sulla scia del Sistema archivistico nazionale alla fine degli anni Novanta del ’900, è far conoscere agli utenti l’istituto, i suoi servizi ed offrire un primo orientamento per la ricerca. Consultabile all’indirizzo www.archiviostatocagliari.it, presenta una homepage contenente una breve presentazione delle funzioni dell’Archivio ed un menù laterale che consente di accedere alle informazioni di carattere generale e a quelle più specifiche relative allo staff ed ai servizi di carattere amministrativo, oltre alle notizie sulle origini dell’istituto e sull’edificio. 87 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna Sono poi descritte tutte le sezioni in cui si articola l’Archivio: attraverso i Servizi si accede alle pagine specifiche relative alla Sala studio, al Laboratorio di Fotoriproduzione, alla Biblioteca, al Laboratorio di restauro, alla Segreteria e all’URP. Parte fondamentale del sito è dedicata all’attività istituzionale specifica dell’Archivio, ossia al Patrimonio documentario: l’utente può effettuare una prima indagine sul complesso dei fondi conservati attraverso l’elencazione degli stessi in ordine alfabetico o per tipologia, quest’ultima sulla base dell’articolazione della Guida generale degli Archivi di Stato. È inoltre presente per ogni fondo una maschera per la ricerca avanzata che, attraverso dei motori indicizzati per antroponimi, toponimi, parole chiave o anche testo libero, agevola l’utente nella ricerca. Attualmente sono consultabili in rete alcuni dei più importanti fondi dell’archivio. È possibile accedere all’Archivio digitale attraverso appositi link che conducono a due banche dati digitali distinte, in cui sono visualizzabili le immagini e le relative descrizioni archivistiche: Imago II ed Internum. L’utente può anche richiedere online la copia delle carte cui è interessato. Alcune pagine sono dedicate alla Scuola di Archivistica ed uno spazio è destinato alle attività culturali e alle manifestazioni promosse dall’Archivio (mostre, seminari, visite guidate), agli avvisi e bandi di gara ed alle news, in cui vengono inserite le ultime notizie di immediato interesse per gli utenti. Attualmente il sito si pone come un servizio essenziale nei confronti dell’utenza e risponde alla duplice esigenza della trasparenza amministrativa e della valorizzazione culturale degli archivi. Il progetto Scoprire per conoscere. Tra miniature, filigrane e sigilli dell’Archivio storico comunale di Oristano Si tratta di un progetto didattico che si svilupperà in tre anni, avviato durante l’anno scolastico 2004-2005 dal Comune di Oristano d’intesa ed in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Sardegna e la Scuola Media Statale n.3 “Leonardo Alagon” di Oristano al fine di diffondere la conoscenza dell’archivio storico comunale e di estenderne il bacino d’utenza, nonché per proporre ai giovani un diverso approccio con la storia. Una telecamera sapientemente utilizzata dal regista Antonello Carboni, appositamente incaricato dal Comune, ha seguito con discrezione, passo dopo passo, l’evoluzione del progetto che ha offerto agli allievi della scuola, guidati dal direttore dell’Archivio storico comunale, da un funzionario della Soprintendenza e dai docenti dell’Istituto, l’occasione di apprendere il metodo della ricerca in archivio. Sono state così filmate anche le reazioni e le emozioni dei piccoli ricercatori 88 in erba: dalla curiosità e concentrata attenzione verso un mondo così nuovo allo stupore ed euforia per la scoperta dei diversi manufatti e alla pignoleria nella registrazione delle segnature archivistiche dei documenti selezionati. Il video, adeguatamente montato offre, anche attraverso brevi ma efficaci interviste agli attori del progetto, un accattivante quadro del suo svolgimento e dei risultati ottenuti. Presentato al pubblico durante il convegno sull’iniziativa organizzato in occasione della Settimana della Cultura 2005, è stato successivamente distribuito dal Comune nelle scuole medie cittadine per incrementare l’interesse dei giovani verso il bene culturale archivistico. Coordinatore regionale: Sandra Violante Via San Lucifero, 109 09127 Cagliari tel. 070.6053201 fax 070.6053209 con il contributo di: Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le province di Cagliari e Oristano Soprintendente: Gabriele Tola Soprintendenza per i beni archeologici per le provincie di Sassari e Nuoro Soprintendente: Francesco Nicosia Soprintendenza archivistica per la Sardegna Soprintendente: Marinella Ferrai Cocco Ortu Archivio di Stato di Cagliari Direttore: Marinella Ferrai Cocco Ortu 89 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana La cultura è un bene primario di La comunicazione cui la nostra società ha un a cura di Rosalba Tucci bisogno fondamentale; essa riveste un ruolo sociale importante perché riflette l’identità culturale di una comunità ma costituisce anche un settore economico e produttivo a tutti gli effetti. Mutano pertanto, rispetto ai tradizionali approcci gestionali, la missione e il ruolo delle istituzioni culturali. Una efficiente gestione appare quindi rilevante per incentivare e potenziare la fruizione del patrimonio culturale attraverso l’uso di strumenti e tecniche di comunicazione e distribuzione che servono a informare, motivare e servire il proprio mercato, strumenti e tecniche per aiutare le organizzazioni culturali a fronteggiare le sfide senza sacrificare la ragion d’essere di una istituzione. La comunicazione come strumento di cambiamento, di partecipazione, di condivisione. Nell’ambito delle azioni rivolte a creare una Amministrazione “market oriented” cioè focalizzata sul pubblico, la definizione di un preciso ed articolato programma di comunicazione assume una valenza strategica nel processo di trasferimento della cultura tra chi produce e chi consuma i prodotti della cultura artistica. L’applicazione delle nuove tecnologie vede impegnati gli Istituti presenti sul territorio toscano nella realizzazione di progetti volti alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio culturale regionale. La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dispone di un Laboratorio Multimediale che, nel corso di un decennio, ha contribuito a supportare l’attività di promozione e l’offerta culturale con l’impiego delle nuove tecnologie, producendo, anche in collaborazione con Musei, Università, Istituzioni culturali italiani ed esteri e con professionalità esterne, prodotti (CD-ROM, CD-ROM ipermediali, CD-ROM ipertestuali) in occasione di mostre già realizzate, che spaziano dall’Egitto copto all’epoca longobarda, o presentando i primi ritrovamenti archeologici di scavi ancora in corso, come il contesto delle navi romane rinvenute durante i lavori dello scalo ferroviario di San Rossore a Pisa, o Firenze in epoca romana. Questi prodotti sono disponibili in visione o in vendita presso le sedi museali, ma sono state realizzate anche monografie di carattere scientifico-divulgativo, anche in versione inglese. E’ possibile visitare la mostra in corso “Cibi e Sapori nel mondo antico” dal sito creato appositamente www.cibiesapori.it. Il Centro di Documentazione automatizzata, pertinente alla Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Firenze e alla Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino, aperto agli studiosi e agli studenti ma anche ad un pubblico non specialistico così da avvicinarlo al patrimonio culturale, grazie ai diversi livelli di accesso previsti, consente di consultare elettronicamente le banche dati catalografiche e le immagini relative agli oggetti d’arte 90 conservati nei Musei e nel territorio delle province di Firenze, Prato e Pistoia, di svolgere ricerche e formulare interrogazioni incrociate. La consultazione è possibile sia direttamente presso il Centro che attraverso la Intranet e, per l’utente esterno, attraverso Internet. La conversione digitale di alcuni dei fondi della Biblioteca degli Uffizi, dipendente dalla Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino, pubblicati all’indirizzo www.amanuense.it nell’ambito del progetto BDI, riguardano, tra l’altro, il Catalogo della Galleria di Giuseppe Pelli Bencivenni, un documento fondamentale per lo studio della museografia fiorentina del secondo Settecento, e il fondo Carocci, la più rappresentativa opera di catalogazione e salvaguardia delle opere d’arte fiorentine e toscane, composta di 42.867 schede, uno tra i fondi più consultati dagli studiosi di storia dell’arte e di storia per la ricchezza del suo apparato e contributo documentario. La promozione e la divulgazione dei contenuti culturali ispiratori delle mostre organizzate dalla Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino sono state efficacemente realizzate anche grazie alla redazione di siti Internet dedicati, ricchi di informazioni e di documentazione fotografica, accessibili tramite link dal sito www.polomuseale.firenze.it/mostre, tra le quali, ad esempio, le recenti esposizioni dedicate a “L’arte a Firenze nell’età di Dante 1250-1300”, “Botticelli e Filippino”, “Palazzo Pitti-La Reggia Rivelata”, “Forme per il David”, “Maria de’ Medici”. Anche la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Siena è dotata di un sistema informatico consultabile di circa 40.000 schede; l’accesso per la consultazione al pubblico avviene tramite form con campi prefissati in cui si possono effettuare ricerche incrociate con tempi di risposta rapidi. La Soprintendenza ha recentemente realizzato, nell’ambito del progetto “La Grande Guerra. La Memoria” (1915-1918), un CD ad uso didattico sulle testimonianze storico artistiche a ricordo dei caduti di Siena e della provincia, distribuito nelle scuole su richiesta. La Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di Siena dispone anch’essa di materiale digitale e di un Laboratorio multimediale che ha iniziato a riversare in tale formato, per renderli presto accessibili, le mostre e gli altri eventi culturali realizzati nel corso degli anni. Un progetto realizzato dall’Archivio di Stato di Prato consiste nella digitalizzazione del carteggio del pratese Francesco di Marco Datini, banchiere, filantropo e mecenate, proprietario di fondaci disseminati in tutta Europa e di opifici in tutta la Toscana; Datini, banchiere del suo Comune, di repubbliche e monarchi, ha lasciato un’impronta innovatrice e duratura nello sviluppo del credito e dell’organizzazione aziendale. La digitalizzazione del carteggio, che consiste in 150.000 lettere, esempio unico al mondo di archivio mercantile medievale e 91 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana fonte preziosa per la storia del commercio europeo della seconda metà del Trecento, già consultabile dal Sistema in rete LAN interna, sarà tra breve fruibile su Internet, consentendo così la salvaguardia degli originali e la consultazione sicura e agevole di un patrimonio che tutti gli studiosi potranno condividere. L’Archivio di Stato di Arezzo sta ultimando la realizzazione del sito web, dove sarà possibile la consultazione on-line degli inventari dei fondi documentari e degli atti da parte di studiosi accreditati. Dotato di un sito web per l’accesso ai fondi archivistici www.assi. archivi.beniculturali.it, l’Archivio di Stato di Siena ha aderito al progetto SIAS per l’identificazione, la descrizione qualitativa e quantitativa e l’assunzione in carico informatizzata degli elementi del patrimonio documentario, nonché la sua valutazione patrimoniale; i dati saranno poi immessi sul sito. Aderisce al progetto SIAS anche l’Archivio di Stato di Massa e buona parte della biblioteca è stata catalogata con il programma ISIS, per favorire l’accessibilità offrendo un servizio rapido ed efficiente agli studiosi che frequentano la sala di studio. Molto ricca anche l’offerta delle Biblioteche fiorentine. La Biblioteca Marucelliana partecipa, come altre grandi biblioteche statali, a diversi progetti nazionali tesi a incrementare l’offerta culturale e la promozione, come il progetto per la catalogazione del patrimonio bibliografico antico e moderno a stampa (SBN), il progetto per la circolazione dei documenti (ILL SBN) e quello per la catalogazione del patrimonio manoscritto (SBN MANUS). Partecipa anche al progetto BDI (Biblioteca Digitale Italiana) che consiste nella digitalizzazione di cataloghi manoscritti; sono in corso di inserimento immagini (150 disegni del XVII secolo) e altri testi (i 111 volumi del Mare Magnum di Francesco Marucelli). Inoltre dal sito della Biblioteca www.maru.firenze.sbiv.it è possibile visitare mostre virtuali e consultare cataloghi, sia quelli on-line dal 1994 sia quelli digitalizzati delle opere a stampa dalle origini al 1994. Anche la Biblioteca Medicea Laurenziana ha realizzato itinerari virtuali di mostre con testi esplicativi in italiano e inglese: le più recenti sono dedicate a Vittorio Alfieri, Seneca e Leon Battista Alberti, e sono accessibili dal sito Internet o da una sezione dedicata del sito www.bml.firenze.sbn.it. Gli itinerari offrono la possibilità di sfogliare e interrogare per campi di ricerca predeterminati o in modalità full text le schede di catalogo corrispondenti a una scelta dei pezzi più significativi esposti. La partecipazione al progetto europeo “Rinascimento VirtualeDigitale Palimpsestforschung” per la creazione di una banca dati delle attività di censimento, studio e riproduzione e post elaborazione delle immagini ottenute dei manoscritti palinsesti, in collaborazione con altre Biblioteche italiane e con l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), ha 92 portato alla creazione di una banca dati, accessibile da Internet, dalla quale parte un percorso virtuale alla mostra realizzata al compimento del progetto stesso. La Biblioteca ha realizzato un DVD delle fasi del restauro di alcuni banchi lignei (plutei) della Biblioteca di Michelangelo, restauro realizzato in collaborazione con la Soprintendenza al Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Firenze e le Università di Firenze e Ferrara – Facoltà di Architettura – , che consente l’esplorazione di modelli virtuali tridimensionali dei plutei restaurati. I dati ottenuti, presentati anche in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sono confluiti in una banca dati sull’opera di Michelangelo a Firenze, accessibile su richiesta. In corso di realizzazione un percorso, in italiano e inglese, in 3D dell’intero complesso della Biblioteca che illustrerà gli ambienti architettonici e alcuni tra i manoscritti più preziosi, consentendo la valorizzazione degli ambienti laurenziani nel pieno rispetto delle esigenze di tutela. La Biblioteca sta realizzando anche un catalogo on-line della bibliografia dei manoscritti e un progetto di digitalizzazione, schedatura e pubblicazione on-line dei Papiri della Società Italiana (PSI) in collaborazione con le Università di Cassino e Firenze e con l’Accademia Fiorentina di Papirologia. La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze partecipa con il progetto “Il viaggio in Toscana dei viaggiatori inglesi e francesi dalla fine del XVII secolo ai primi del XIX secolo” all’iniziativa “Bibliotheca Universalis”, promossa dal G7 tenutosi a Napoli nel 1994, con l’intento di rendere fruibile una vasta collezione digitale composta di testi, immagini e suoni che sia rappresentativa del patrimonio culturale e scientifico mondiale. Si tratta di un percorso che ricostruisce il Grand Tour attraverso 200.000 immagini relative a 547 testi e ricrea, attraverso itinerari, personaggi e cartografia d’epoca, il clima artistico e storico del tempo. Inoltre, per valorizzare il proprio patrimonio cartografico, manoscritto e a stampa, la Biblioteca ha elaborato un progetto per costituire un archivio informatizzato delle carte geografiche a stampa (800 carte geografiche, nautiche o militari e piante di città dal XVII al XIX secolo) e manoscritte ( 250 pezzi, tra cui portolani e carte nautiche dei secoli XV-XVII e carte del cartografo Luigi Giachi del XVIII secolo) del Fondo Palatino. Le carte a stampa e manoscritte implementano la base dati SBN Libro antico e l’OPAC della Biblioteca e sono consultabili sul sito www.bncf.firenze.sbn.it/progetti. Coordinatori regionali: Rosalba Tucci e Lucia Mascalchi Lungarno A.M. Luisa de’ Medici, 4 50122 Firenze tel: 055.27189750 fax 055.27189700 con il contributo di: Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Arezzo Soprintendente: Giangiacomo Martines Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per le province di Firenze, Pistoia e Prato Soprintendente: Bruno Santi Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Siena e Grosseto Soprintendente: Giovanni Bulian Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Toscana Soprintendente: Giuseppina Carlotta Cianferoni (reggente) Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per le province di Siena e Grosseto Soprintendente: Lucia Fornari Schianchi Archivio di Stato di Arezzo Direttore: Luigi Borgia Biblioteca Medicea Laurenziana Direttore: Franca Arduini “Colori on-line” è il progetto della Biblioteca Riccardiana per la realizzazione di una banca dati che favorisca la conoscenza delle Biblioteca Marucelliana Direttore: Maria Prunai Falciani miniature dei codici della Biblioteca, attraverso 6.000 immagini che Biblioteca Riccardiana Direttore: Giovanna Lazzi riguardano la decorazione figurata e istoriata. La banca dati consente una ricerca sui dati fondamentali dell’opera analizzata (segnatura, autore, titolo, datazione, ecc.) ed una ricerca sugli elementi cartografici (miniatore, tipo di iconografia, ecc.). Dal 93 Biblioteca Nazionale Centrale Direttore: Antonia Ida Fontana mese di agosto è inoltre possibile “sfogliare”, sul sito web www.riccardiana.firenze.sbn.it, il manoscritto virtuale “L’Archimede autografo di Piero della Francesca”, un’opera nella quale l’artista avrebbe trascritto una parte di una raccolta di opere del fisico e filosofo siracusano corredate da 200 disegni. Confluirà nel data base dell’SBN anche la catalogazione di 600 bandi. La Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana e la Regione Toscana hanno elaborato un protocollo di intesa mirato alla realizzazione di un Sistema informativo condiviso con la finalità di raccogliere, elaborare, divulgare i dati relativi ai Musei e ai Sistemi Museali, di qualunque appartenenza, presenti sul territorio regionale. Il sistema verrà articolato a diversi livelli di accessibilità differenziata secondo le diverse finalità sia di gestione interna che di valorizzazione e divulgazione. La Direzione Regionale ha ottenuto un finanziamento CIPE per la progettazione e realizzazione di un Sistema informativo basato su tecnologia GIS, mirato alla raccolta e gestione integrata di tutti i dati conoscitivi relativi al patrimonio storico-artistico ed archeologico dell’Isola di Pianosa (Campo nell’Elba Livorno), ai fini del rafforzamento delle attività di tutela e valorizzazione in collegamento con il Sistema regionale. Inoltre inizierà tra breve il censimento delle collezioni culturali digitali, promosso dal progetto europeo Michael per la creazione di una rete di dati digitalizzati in materia culturale; questo censimento, realizzato in collaborazione con la Regione Toscana, riguarderà le collezioni culturali esistenti favorendo la sua conoscenza e fruibilità da parte di un bacino di utenza nazionale e internazionale. Anche il Portale della Cultura Italiana volto a promuovere l’offerta culturale in Italia e alla cui realizzazione collaborerà la Direzione Regionale, si inserisce tra le iniziative che a livello europeo affrontano l’accesso al patrimonio culturale. Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino Soprintendente: Antonio Paolucci Archivio di Stato di Massa Direttore: Olga Raffo Archivio di Stato di Prato Direttore: Diana Toccafondi 94 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria La Direzione regionale per i beni Progetti significativi di comunicazione culturali e paesaggistici dell’Umbria nel settore della a cura di Silvana Tommasoni ed Evandro Calabresi promozione dei beni culturali, ma anche su tutta l’attività che viene svolta in Umbria dall’ufficio, ha istituito un sito internet per permettere a chiunque di documentarsi. Consultando la pagina www.umbria.beniculturali.it è possibile avere un’ampia documentazione sui compiti istituzionali della stessa, sulla sua organizzazione, sulla normativa vigente in materia dei beni culturali, sulla valorizzazione e tutela, sui musei presenti in Umbria e sugli eventi culturali. Inoltre, a partire dallo scorso mese di agosto è possibile non soltanto prendere visione della rassegna stampa, ma anche scaricarla per essere utilizzata a chi ne ha necessità. Nel mese di maggio, la Direzione regionale ha organizzato un convegno dal titolo // Codice dei Beni culturali e la riorganizzazione del MiBAC un anno dopo – applicazioni e prospettive per approfondire e valutare i temi e le problematiche connesse all’applicazione del “nuovo” Codice dei Beni Culturali e per valutare le conseguenze del nuovo quadro normativo nel settore dei beni culturali, che si stava ormai delineando con chiarezza a distanza di un anno dall’entrata in vigore del Codice dei beni culturali e paesaggistici. L’innovazione profonda del sistema, operata dal Codice, ha avuto infatti ripercussioni notevoli anche nella organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività culturali che si è modificato e “modellato” sulla nuova struttura normativa, introducendo nuove figure istituzionali. In questo ambito e sul tema delle novità introdotte dal Codice, il Convegno ha affrontato, fornendo chiare indicazioni, gli aspetti rilevanti della disciplina dei beni culturali, soprattutto nella prospettiva dei rapporti tra Stato e Ministero, da un lato, e Regioni ed enti locali dall’altro. Il confronto tra la giurisprudenza e la concreta applicazione delle norme, è stato interessante anche per il personale degli enti locali, per i privati, per gli studenti e per quanti altri si occupano della materia. Tale iniziativa ha dato l’avvio in Umbria alla VII settimana della cultura che si è svolta nei giorni 16/22 maggio 2005: L’Italia è arte. Per tutti. Il programma che l’Umbria ha presentato quest’anno, è stato ricco di iniziative di notevole interesse che hanno spaziato in diversi campi, dall’archeologia all’arte contemporanea, dalla ricerca, al restauro, dalla didattica museale all’editoria. Arricchite, in taluni casi, anche da iniziative di spettacolo, quali concerti e animazioni teatrali, le proposte si sono articolate in una molteplicità di luoghi che sono la testimonianza della peculiare distribuzione del patrimonio nella regione. Le tante iniziative, coordinate dalla Direzione regionale, è stato possibile realizzarle anche grazie alla sinergica collaborazione 95 con le Soprintendenze di Settore, gli Archivi, gli enti locali e i privati che ci hanno coadiuvato con sempre maggiore impegno ed efficienza nella realizzazione del nostro compito di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione delle “cose dell’arte”, del paesaggio e, più in generale, della memoria storica del territorio umbro. L’altra iniziativa, da poco terminata, che ha visto la Direzione regionale impegnata per coordinare la realizzazione del ricco programma, è stata quella delle Giornate Europee del patrimonio che si sono svolte il 24 e il 25 settembre, le quali, ancora una volta, hanno ricordato ai cittadini dell’Unione come i nostri tesori d’arte siano le testimonianze materiali di una memoria storica comune che è fondamento di civiltà: tutelarli, conservarli, valorizzarli è un obiettivo prioritario e imprescindibile, che per essere condiviso, tuttavia, presuppone una consapevolezza cosciente e motivata da parte di tutti i possibili fruitori. Coordinatore regionale: Silvana Tommasoni Piazza IV Novembre, 36 06100 Perugia tel. 075.575061 fax 075.5720966 con il contributo di: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria Soprintendente: Mariarosaria Salvatore Soprintendenza per Beni Architettonici il Paesaggio il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico dell’Umbria Soprintendente: Vittoria Garibaldi Soprintendenza archivistica per l’Umbria Soprintendente: Mario Squadroni Archivio di Stato di Perugia Direttore: Clara Cutini Archivio di Stato di Terni Direttore: Marilena Rossi 96 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto Con la legge del 7 giugno 2000 Legge n.150/2000 n.150, sono stati definiti tutti i a cura di Walter Esposito ruoli, le modalità principali ed i soggetti preposti, per quanto concerne il tema della “comunicazione”. Un settore quanto mai fondamentale nella “pubblica amministrazione”, la quale, dovrebbe avvalersi, dalla data in vigore della suddetta legge, di competenze professionali specializzate (possono essere cercate anche all’interno stesso dell’amministrazione, qualora vi siano i requisiti richiesti) e successivamente inquadrate con regolare contratto di lavoro. La comunicazione pubblica è diventata sempre più importante in tutti i settori e questa legge è stata “varata” per disciplinare al meglio l’iter del “messaggio” istituzionale. Purtroppo, a tutt’oggi, a distanza di cinque anni, ancora non c’è chiarezza e tanto meno “trasparenza” (usando un termine molto di moda per quanto attiene la comunicazione), su questa legge, la quale non viene assolutamente applicata, nella stragrande maggioranza degli uffici “periferici” della Pubblica Amministrazione, pur leggendo a chiare lettere che recita testualmente “la comunicazione cessa di essere un segmento aggiuntivo e residuale dell’azione delle Pubbliche amministrazioni, e ne diviene parte integrante...” Il ruolo, quindi, del comunicatore pubblico, inserito in qualità di capo ufficio stampa o addetto stampa che sia, diventa molto difficile, se non formato e successivamente inquadrato con la giusta e specifica qualifica professionale. Sempre più spesso, ci si avvale di personale che nulla ha a che fare con il giornalismo e sovente si confonde la figura del portavoce (art.7) con quella dell’Ufficio stampa (art.9). La legge 150 deve essere capillarizzata e diffusa a tutti i dirigenti della Pubblica Amministrazione, affinche’ la rendano operativa e dare la possibilità ai futuri “preposti” di poter svolgere le mansioni di ufficio stampa nel migliore dei modi possibile. Stilare un comunicato stampa, preparare una conferenza stampa, contattare gli organi di stampa della propria città, i media in generale, tutte modalità da eseguire con la massima professionalità. Le notizie false o errate riguardanti la Pubblica Amministrazione, sovente si verificano per la totale assenza o quasi di un ufficio stampa in grado di fornire con tempestività e correttezza i dati ufficiali di un qualsiasi evento inerente alla propria attività. L’operatore della comunicazione pubblica non deve limitarsi al semplice ruolo di “fornitore” di dati, ma deve essere messo nella condizione di esprimersi con una certa autonomia e dare 97 trasparenza all’attività istituzionale della Amministrazione di appartenenza. È un ruolo difficile, un percorso lungo da portare a termine, ma i presupposti ci sono per arrivare in alto e poter finalmente comunicare “istituzionalmente” con una certa efficacia e professionalità. Coordinatori regionali: Walter Esposito e Luigi Marangon P.zza San Marco, 63 Palazzo ex Reale 30124 Venezia tel. 041.3420101 fax 041.3420122 98 URP - UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO Dipartimento per la Ricera, L’innovazione, L’Organizzazione L’Ufficio per le Relazioni con il Le attività dell’URP Pubblico del Ministero per i Beni a cura di Gaspare Carlini e le Attività Culturali si trova nella prestigiosa sede del Palazzo del Collegio Romano, antica Università dei Padri Gesuiti, sorto per il volere di Ignazio di Loyola. L’Ufficio rappresenta una prima struttura ricettiva per tutti coloro che necessitano di informazioni circa l’assetto, l’organizzazione e la gestione del Ministero nonché un “punto informa” circa i luoghi e gli eventi culturali di sua pertinenza; è, inoltre, uno sportello reale e virtuale tra cittadini ed amministrazione. Lo scopo primario dell’ufficio è quello di fornire un primo orientamento all’utente per districarsi nell’Amministrazione e per orientarsi nella vasta scelta degli eventi e dei luoghi della cultura, cercando di soddisfare al meglio i diversi tipi di richiesta e semplificando al massimo l’accesso di colui che si rivolge allo stesso, in cerca di una risposta ai propri quesiti. L’alta specializzazione del personale che vi è adibito, la sua versatilità nel settore informatico e la padronanza delle lingue straniere hanno fatto in modo che l’Ufficio riscuotesse il plauso, oltre che degli utenti, dello stesso Ministro che si è complimentato personalmente per i risultati raggiunti in una fase di trasformazione delle strutture ministeriali che hanno messo a dura prova i settori addetti alla informazione, comunicazione e promozione. Si riportano, a titolo indicativo, alcuni dati sulla entità del lavoro svolto: • 23.220 sono i contatti intervenuti dalla istituzione dell’URP ad oggi (di cui 5.112 riferite al periodo gennaio-agosto 2005); • i contatti telefonici gestiti dal personale adibito al servizio del numero verde sono stati 82.929; • i settori nei quali l’URP si è trovato a prestare la propria collaborazione con l’Amministrazione, oltre l’attività ordinaria, sono: • Riqualificazione del personale nell’ambito della quale l’Ufficio ha prestato la propria opera di consulenza ed informazione alle risorse umane dipendenti dal Ministero, soprattutto in ordine alle modalità di accesso alle aree economiche superiori; • Gestione del programma informatico, rivolto al pubblico, denominato “Fateci sapere”; 99 Ufficio per le Relazioni con il Pubblico Responsabile: Gaspare Carlini Via del Collegio Romano, 27 00186 ROMA Tel 06.67232980 06.67232990 Fax 06.6798441 E-mail: [email protected] orario di apertura lunedì-venerdì ore 9.00-14.00 / 15.00-18.00 • Gestione, previo approfondimento delle relative tematiche, delle informazioni riferite ai seguenti eventi: • “Giornate europee della cultura” • “Settimana della cultura” • “FAI” • “Verifica dell’interesse culturale del patrimonio immobiliare pubblico” • “Servizio Civile Nazionale”. L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, attraverso il suo responsabile, su incarico del Capo del Dipartimento per la ricerca, l’innovazione e l’organizzazione, partecipa al progetto del CNR denominato “URPINSIEME”, collaborazione tra 10 Amministrazioni Pubbliche nel campo della comunicazione e dei servizi resi al cittadino. Inoltre l’URP ha collaborato, ospitandoli nella propria sede, a 2 corsi per stagisti della nostra Amministrazione in procinto di essere adibiti presso gli istituendi URP negli uffici di appartenenza. Attualmente l’Ufficio è impegnato a coprire le necessità operative dell’URP della Direzione Generale per i beni archeologici, che ne ha fatto esplicita richiesta. Per quanto attiene la programmazione delle attività riferite al periodo 1° novembre-31 dicembre 2005, oltre alle incombenze ordinarie, l’Ufficio è attualmente impegnato nella realizzazione di un elenco aggiornato di tutto il personale in servizio presso la sede del Collegio Romano (compresi gli uffici di diretta collaborazione del Ministro), con interno telefonico, struttura di riferimento, servizio di assegnazione e piano dell’edificio ove è ubicato il singolo dipendente. Un progetto particolarmente impegnativo in corso di realizzazione è quello che prevede la costituzione di una banca dati di tutte le scuole statali di ogni ordine e grado (circa 53.000). Di tali strutture l’ufficio è già in possesso di indirizzi, telefoni e fax: viene ora implementata la parte relativa alla acquisizione degli indirizzi di posta elettronica, già in fase avanzata di realizzazione. L’esigenza di disporre di tali informazioni è stata manifestata dal Servizio II, Comunicazione, promozione e marketing della Direzione Generale per l’innovazione tecnologica e la promozione, allo scopo di poter disporre di un mezzo di contatto immediato per diffondere notizie di eventi culturali attivati dalla nostra Amministrazione e destinati anche al settore scolastico, da sempre molto sensibile verso tali iniziative. Numero dei contatti dal gennaio al 18 ottobre 2005: 6260 Incremento della banca dati nel solo mese di ottobre 2005: 3594 record. 100 Culturalweb.it la cultura viaggia on-line con culturalweb a cura di Renzo de Simone Per la prima volta nella Pubblica Amministrazione un Ministero decide di iniziare un’avventura giornalistica, e per giunta on-line. Ecco così la nascita nell’agosto del 2002 di culturalweb.it, un modo innovativo e veloce per fornire ai cittadini il maggior numero di notizie, interviste, recensioni, immagini, filmati audio e video su fatti, eventi, manifestazioni e persone legate al nostro immenso patrimonio culturale, al mondo dello spettacolo e a quello dello sport. La comunicazione culturale è un’ attività piuttosto recente nel nostro Paese, dove in un mercato di offerta culturale quasi integralmente basato su un sistema di dotazioni statali non si rendeva necessario l’utilizzo di strategie capaci di definire proposte più competitive e attraenti, qualitativamente confrontabili con lo standard di servizi e prestazioni di altri Paesi stranieri. Altrettanto impensabile era una competizione sul territorio con un’offerta privata di eventi e manifestazioni culturali. Oggi il panorama è cambiato e l’offerta culturale di carattere pubblico si deve confrontare non solo su scala internazionale ma anche in un ambito nazionale con altre realtà. Ma Culturalweb.it, il quotidiano on-line del Ministero per i Beni e le Attività Culturali non si ferma e porta l’informazione culturale nelle case di tutti con un supplemento video settimanale, il magazine televisivo CulturalTG è realizzato con il contributo di FIT (Federazione Italiana Tabaccai) per l’Arte e la Cultura. CulturalTG, diretto da Maurizio Pizzuto, soddisfa così la voglia di informazione su spettacoli, arte e cultura proponendosi come strumento di facile ed immediata consultazione collegandosi al portale originario www.culturalweb.it, www.beniculturali.it, sul portale dello sponsor www.tabaccai.it, sui maggiori portali internet d’arte e cultura e sul canale Digitale Terrestre Rai Utile (visibile anche sul canale satellitare 873 di sky). Responsabile: Maurizio Pizzuto Webmaster: Renzo De Simone Via del Collegio Romano 27 00186 Roma [email protected] 101 CCTPC - Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Il sistema informatico attuale della banca dati Agli inizi del duemila, la Banca Dati (denominata Leonardo) dei Beni Culturali illecitamente sottratti è stata aggiornata nei suoi componenti hardware e software, ed è ora strutturata su una soluzione standard e modulare. Infatti è caratterizzata dalla presenza di prodotti estremamente diffusi sul mercato, assemblati fra loro in modo tale da permettere l’implementazione di nuove funzioni e/o della sostituzione, eventuale, di parti resesi obsolete, senza che la stessa sostituzione pregiudichi la funzionalità del sistema. L’architettura hardware è del tipo Client-Server. Il Sistema Operativo del server un DIGITAL Alfa è Windows NT 4.0 versione Enterprise Edition, mentre sulle postazioni client, è installato Windows 2000 o Windows XP. Il SERVER principale si trova presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, mentre i CLIENT gestiti sono circa 250, dislocati presso la sede del Comando e del Reparto Operativo di Roma e degli 11 Nuclei periferici. A supporto dell’architettura centrale, nel tempo, è stata realizzata una rete intranet ad alta velocità (HDSL), il cui centro di gestione è costituito da un server basato su sistema operativo Windows NT 4 Server con funzioni di gestione di dominio di rete (TPA), ubicato nel “centro stella” (nodo centrale dei collegamenti di rete) presso la Sezione Elaborazione Dati del Comando CC TPC in Roma. Quest’ultima struttura, opportunamente interfacciata con la rete intranet dell’Arma, permette alle sedi periferiche del Comando TPC di usufruire della Banca Dati TPC e di tutte le funzionalità della rete intranet dell’Arma dei Carabinieri, nonché di realizzare all’occorrenza videoconferenza tra le sedi stesse. Il Data Base L’attuale struttura della Banca Dati TPC è stata implementata su una soluzione DB fornita da ORACLE; tale DB si caratterizza di 3 specifiche aree: • eventi: contiene la totalità degli eventi segnalati e censiti dal Comando CC TPC (furti, rapine, accertamenti fotografici, etc.); Comandante CCTPC: Generale di Brigata Ugo Zottin Piazza Sant’Ignazio, 152 00186 Roma tel. 06.6920301 06.69203069 fax www.carabinieri.it [email protected] • Beni Artistici: contenenti le informazioni descrittive dei beni artistici correlati agli eventi (incluse le fotografie). Le foto vengono acquisite tramite scanner o macchine fotografiche digitali e archiviate in standard JPG ad alta risoluzione; • Persone: contiene le informazioni anagrafiche delle persone collegate agli eventi. Queste tre aree, pur potendo costituire strutture tra loro indipendenti, 102 sono strettamente correlate. Infatti è possibile passare da un bene artistico al relativo evento e da questo a tutti gli oggetti e/o a tutte le persone collegate. L’architettura del Data Base relazionale, frutto dell’esperienza maturata in anni di lavoro, grazie anche alla presenza dei campi tabellari a lessico chiuso, agevola l’attività di inserimento dei dati e permette una facile navigazione. La consultazione delle informazioni presenti nel Data Base è stata resa fruibile mediante la normale tecnologia web, sfruttando uno tra i più affermati motori di ricerca denominato “EXCALIBUR”, installato sul server principale, dove tutti i client si collegano tramite il comune programma Internet Explorer. Al Data Base ORACLE, sono collegati due strumenti di analisi in grado di conferire un notevole valore aggiunto alla già elevata valenza del sistema informativo. L’attuale architettura non pone limiti alla possibilità di espansione del sistema, collegamento e travaso delle informazioni verso altri sistemi informativi. I collegamenti Attualmente esiste: • un collegamento con la Banca Dati dell’Office Central de lutte contre le trafic des biens culturels di Parigi; tale collegamento permette di comparare i furti memorizzati in Francia e, reciprocamente, all’Office francese di quelli avvenuti in Italia. • un collegamento con l’Ufficio Centrale per il Catalogo e la Documentazione, mediante accesso protetto in rete internet; • un collegamento con l’Ufficio Beni Culturali della Conferenza Episcopale Italiana, mediante accesso protetto in rete internet, nel quale sono consultabili i dati dell’immenso patrimonio dei beni culturali delle Diocesi. In prospettiva, si prevede il collegamento alla Banca Dati TPC con: • gli Uffici Esportazione; • l’Ufficio Centrale Nazionale INTERPOL di Roma; • la Banca Dati ASF del Segretariato Generale INTERPOL di Lione; • gli Uffici Doganali; • tutte le altre FF.PP. Italiane; • Polizie straniere, che ne facciano richiesta. Oggi è possibile visionare per tutti i navigatori Internet, gli oggetti da ricercare ritenuti di maggior interesse, nonché tutti quelli pubblicati sui 25 bollettini “Arte in Ostaggio” direttamente sulla specifica area messa a disposizione nel sito dell’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it). Sono inoltre consultabili nel sito alcune pagine Web che illustrano l’articolazione 103 CCTPC - Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e l’attività specifica del Comando, forniscono consigli utili al cittadino e visualizzano immagini e dati descrittivi delle opere più significative da ricercare, nonché stampare il “documento dell’opera d’arte – object ID” un semplice modo per catalogare le proprie opere d’arte private; in quest’ultimo caso, per esempio, sono consultabili le fotografie e le descrizioni degli oggetti archeologici dispersi negli ultimi anni in Iraq. Inoltre, sul sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (www.beniculturali.it), sono presenti alcune pagine Web che illustrano l’articolazione e l’attività del Comando TPC. In conclusione, il sistema informativo del Comando TPC si può paragonare ad altri a livello internazionale sotto il profilo tecnologico, ma dispone di una base informativa raccolta nel tempo (circa 30 anni) che costituisce un vero e proprio “unicum”, non facilmente riproducibile; infatti attualmente nella Banca Dati sono memorizzati 104.572 eventi, 2.419.600 oggetti e 263.762 fotografie. Sviluppo futuro della banca dati È in corso, nell’ambito dei finanziamenti europei del P.O.N. Sicurezza per il Mezzogiorno d’Italia, la realizzazione della nuova struttura informatizzata della Banca Dati. Tale struttura vedrà la nascita del Nucleo Elaborazioni Dati a Sassari, nell’ambito dell’attuale Nucleo TPC, che avrà come finalità la possibilità di migliorare ulteriormente la fruibilità delle informazioni presenti nella Banca Dati, nonché avvalersi delle più recenti tecnologie e soluzioni software per meglio gestire l’intero e importante patrimonio informativo del Comando CC TPC. Quanto sopra esposto si concretizzerà nella realizzazione di: • un collegamento telematico con la possibilità di acquisire cataloghi d’asta delle più importanti Case d’Aste nazionali ed internazionali per la verifica automatica degli oggetti proposti alla vendita. Tale funzionalità andrebbe a sostituire quella attuale che si basa sulla verifica manuale dei cataloghi d’asta che perviene dalle più note Case d’Asta; • un applicativo per la rappresentazione cartografica degli eventi mediante mappe tematiche del territorio nazionale; • un potente software per la verifica in automatico delle immagini presenti nella Banca Dati TPC, che faciliterà il lavoro degli operatori. Il Comando CC TPC pubblicava annualmente il Bollettino delle opere d’arte rubate, Arte in Ostaggio, in italiano ed in inglese; dal 2004 tale bollettino viene presentato sul portale internet all’indirizzo www.carabinieri.it. È possibile per il pubblico, inoltre, consultare all’indirizzo sopraindicato, nell’area Banca dati – opere d’arte rubate, gran parte delle opere di maggior rilievo da ricercare in Italia ed all’estero. Questo Comando, all’inizio di ogni anno, pubblica l’Agenda dell’attività operativa da questo svolta relativa all’anno precedente. 104 ARCUS - Arte Cultura Spettacolo Il Ponte tra le idee e l’uomo a cura di Maurizio Pizzuto Sosteniamo i valori dell’umanità Arcus è la Società per Azioni costituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per lo sviluppo dell’Arte, della Cultura e dello Spettacolo. È stata creata dal Governo per la promozione e il sostegno finanziario, tecnico-economico e organizzativo di progetti per la realizzazione di interventi di restauro e recupero di beni e di altri interventi a favore delle attività culturali e dello spettacolo. Arcus gestisce le risorse previste dall’articolo 60, comma 4, della legge 289 del 27 dicembre 2002 (legge finanziaria 2003), che equivalgono al 3% degli stanziamenti per le infrastrutture. Inoltre può ricevere finanziamenti dall’Unione Europea, dallo Stato e da altri soggetti pubblici e privati. inoltre, di recente l'art. 3, comma 2 del decreto legislativo 31 gennaio 2005, n. 7, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2005, n. 43,che prevede che per gli esercizi finanziari 2005 - 2006, un ulteriore due per cento, a valere sugli stanziamenti previsti per le infrastrutture, è destinato a progetti di intervento rivolti ad agevolare o promuovere la conservazione i fruizione dei beni culturali e a favore delle attività culturali e dello spettacolo. Avvalersi di queste risorse significa favorire una migliore tutela del patrimonio culturale e lo sviluppo economico dell’indotto, in un sistema integrato di trasporti, turismo e di accoglienza. Arcus è il punto d’incontro tra esigenze di enti territoriali, organismi, associazioni, fondazioni bancarie e università, e la progettualità esecutiva del Governo. Il suo ruolo è di stabilire e saldare questi legami, per realizzare progetti di successo in aree specifiche. Arcus può essere considerata uno strumento di marketing territoriale, per individuare e promuovere bacini culturali all’interno del nostro Paese. Referente: Maurizio Pizzuto Queste aree sono considerate nel loro insieme, dando rilievo a tutte le Via Agostino De Pretis, 86 00184 Roma Tel. 06.4740372 06.47882423 06.47823919 fax [email protected] www.arcusonline.org percorsi culturali alle strutture alberghiere e di ristorazione. attività collegate, dal turismo ai trasporti, dall’individuazione di Facciamo crescere le idee Arcus considera i beni e le attività culturali come risorse; solo in tale ottica la stessa tutela ne risulta rafforzata,in quanto parte essenziale 105 ARCUS - Arte Cultura Spettacolo di un circuito virtuoso che crea valore. Sostiene le idee per realizzare progetti interessanti, distinguendosi dagli erogatori di fondi. Il suo intervento va ben oltre il supporto economico e si concretizza nel: • predisporre progetti per il restauro, il recupero e la migliore fruizione dei beni culturali; • tutelare il paesaggio e i beni culturali attraverso azioni e interventi volti anche a mitigare l’impatto delle infrastrutture esistenti o in via di realizzazione; • sostenere la programmazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi nel settore dei beni culturali; • eseguire scavi o rilievi per accertare la presenza di reperti archeologici in sede di realizzazione di infrastrutture strategiche; • promuovere interventi progettuali nel settore dei beni e delle attività culturali nel settore dello spettacolo. Lo scopo di Arcus è di sostenere in modo innovativo progetti importanti, intervenendo negli aspetti organizzativi e tecnici e partecipando, dove occorre, al loro finanziamento. L’approccio innovativo fa di Arcus un soggetto attivo, capace di raggiungere traguardi ambiziosi nel mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Le aree di intervento prioritarie di Arcus Il potenziamento delle interrelazioni tra beni culturali, paesaggio e infrastrutture Tale ambito comprende iniziative finalizzate a: • assicurare e migliorare la fruibilità dei beni culturali che si trovino in relazione con infrastrutture esistenti; • mitigare l’impatto delle infrastrutture; • provvedere alla conservazione, al restauro e al recupero dei beni culturali per i quali si rilevi una compromissione dovuta alla presenza di infrastrutture; • eseguire campagne di scavo, ovvero indagini preventive volte ad accertare la presenza di reperti archeologici in connessione con la realizzazione di infrastrutture strategiche; • corrispondere premi relativi a concorsi di idee e di progettazione; • favorire l’accesso e la fruizione dei parchi archeologici localizzati presso direttrici autostradali. I Bacini culturali – Regioni e sistemi territoriali Un bacino culturale può essere definito come un’area geografica nella quale insistono uno o più beni culturali che, messi a sistema, possano fungere da catalizzatori per turismo, merchandising, trasporti, servizi, artigianato, etc., promuovendo così lo sviluppo e la crescita della zona. Il concetto di base è che un processo integrato di valorizzazione delle risorse di un determinato territorio dipende dalla capacità di organizzare forme sistemiche adeguate in aree in cui è ritenuta centrale e rappresentativa la presenza di un bene culturale. Applicazioni delle nuove tecnologie nel campo dei beni culturali e della produzione di eventi e prodotti culturali Arcus valuta il sostegno a progetti di punta intesi a favorire la sperimentazione di applicazioni tecnologiche particolarmente innovative nel campo dei beni, delle attività e del turismo culturale, dalle attività diagnostiche a quelle di conservazione preventiva, dalla digitalizzazione di supporti di varia natura, ai servizi legati alle esigenze di personal mobility, etc. Attività in materia musica e spettacolo Arcus dedica attenzione alla promozione-sempre nell’ottica di innovatività indicata in premessa- di appositi progetti per lo sviluppo della musica lirico-sinfonica, fornendo altresì forme di sostegno in favore delle composizioni concertistiche e operistiche, di nuovi musicisti, cantanti ed esecutori, nonché di orchestre giovanili ed istituzioni di alta formazione musicale. Le iniziative proposte dovranno essere di elevato livello professionale e tali da costituire un volano per lo sviluppo di eventi che consolidino/migliorino il patrimonio culturale in materia di musica e spettacolo. Beni librari ed archivistici Un’attenzione specifica è rivolta ai beni librari e archivistici. L’azione da avviare consiste nella promozione del libro, della cultura e della formazione, attraverso accordi con le Università degli studi e con enti e organismi anche stranieri, nonché attraverso la collaborazione con l’Autorità vigilante per le iniziative volte alla realizzazione della Biblioteca Digitale Italiana, con le iniziative per l’evoluzione delle biblioteche verso la multimedialità e con le attività per la diffusione della documentazione archivistica. Area di mercato Il sistema di offerta dei servizi connessi alla fruizione dei beni culturali deve essere potenziato ed integrato con attività mirate a promuovere la vendita di prodotti e servizi complementari o accessori. Arcus si propone di promuovere un incremento qualitativo e quantitativo dell’attività di merchandising artistico. Call Center Nell’ambito delle varie competenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali si colloca il servizio di call center atto a migliorare l’accesso alla fruizione del patrimonio culturale nazionale da parte dei cittadini italiani e stranieri nonché dei turisti in visita nel nostro Paese, per fornire informazioni (in lingua italiana, inglese e spagnola) inerenti le attività di pertinenza del Ministero, su musei, mostre temporanee, archivi, biblioteche. Il Servizio è interamente affidato alla Società Iterservizi, che gestisce le chiamate tramite il numero verde attivo tutti i giorni, compreso i festivi, dalle 9 alle 19. L’operatore di front office, mediante la consultazione di Banche Dati ed un costante collegamento al sito Internet del Ministero, è in grado di fornire tutte le informazioni richieste, ivi comprese quelle relative alla struttura organizzativa del Ministero ed alle competenze istituzionali dello stesso. L’operatore ha a disposizione anche un banca dati integrata curata dal personale di back office della Iterservizi contenente migliaia di informazioni relative a manifestazioni, beni, musei, eventi di pertinenza non statale (comunali, privati, etc.). Il front office svolge: • un servizio di segnalazioni al Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale; • un servizio di ricezione reclami da parte del Cittadino e di segnalazione all’Amministrazione; • un servizio di supporto all’Ufficio Relazione con il Pubblico (URP). A fronte delle suddette attività, vengono prodotti periodicamente numerosi elaborati statistici quantitativi e qualitativi, che consentono una continua analisi e monitoraggio dei servizi resi. Responsabile: Maria Tiziana Natale Piazza Fernando De Lucia 37 00139 Roma tel. 06.8807141 NUMERO VERDE 800 991199 C H I A M ATA G R AT U I TA Sommario · Innovazione e cultura. Nuove tecnologie dicomunicazione 3 · Il Mestiere delle Arti: Concorso fotografico 30 a cura di Isabella Cianfarani a cura di Antonio Martusciello DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI VICEMINISTRO DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E ETNOANTROPOLOGICO · Presentazione 5 SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI a cura di Antonia Pasqua Recchia · “L’ Officina del Glamour” DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER GLI AFFARI GENERALI, IL BILANCIO, a cura di Isabella Cianfarani LE RISORSE UMANE E LA FORMAZIONE DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI 32 DIREZIONE GENERALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E · Per i beni culturali: un’informazione che punta ai new media 8 ETNOANTROPOLOGICO SERVIZIO III – STUDI E AFFARI GENERALI a cura dell’Ufficio Stampa · NET WEB ART - Net Archives: tempo e spazio nell’arte in rete UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE · Il Progetto Operativo del MiBAC mis. II.2 10 34 a cura di Lorenza Bolelli a cura di Maria Grazia Bellisario e Giusy Calandra DIPARTIMENTO PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER L’ARCHITETTURA E L’ARTE CONTEMPORANEE SERVIZIO II – INTESE ISTITUZIONALI E RAPPORTI CON IL CIPE · Carta dei Servizi 14 · La Comunicazione attraverso i sistemi informativi degli archivi di Stato a cura di Elisa Bucci, Adelaide Maresca Compagna a cura di Pierluigi Feliciati DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI SERVIZIO III – UFFICIO STUDI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI · Beni culturali: comunicazione e promozione attraverso le nuove tecnologie · Internet Culturale 16 36 38 a cura di Annamaria Torroncelli DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI a cura di Mariella Carconi DIREZIONE GENERALE PER I BENI LIBRARI E GLI ISTITUTI CULTURALI DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE · Progetti culturali integrati nella strategia di comunicazione SERVIZIO III – UFFICIO STUDI · Il portale della Cultura Italiana 18 40 a cura di Patrizia Micoli a cura di Rossella Caffo DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE SERVIZIO II – DIRITTO D’AUTORE, OSSERVATORIO DELLO SPETTACOLO. DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE RACCORDO ATTIVITÀ ISTITUZIONALI IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA DI STORIA MODERNA E · Sportello Cinema CONTEMPORANEA 43 a cura di Patrizia Micoli e Francesca Moglia · Gestione elettronica dei documenti 20 a cura di Anna Maria Stramondo DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE SERVIZIO I - AFFARI GENERALI - QUALITÀ DEI SERVIZI E STATISTICA · Rapporto sul mercato cinematografico italiano (2000-2004) 44 a cura di Patrizia Micoli e Francesca Moglia · Il Progetto Teleguide 22 a cura di Paola Piangerelli DIPARTIMENTO PER LO SPETTACOLO E LO SPORT DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE Progetti di comunicazione SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING a cura di Paola Carfagnini 45 DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL’ABRUZZO · Il coordinamento territoriale della comunicazione 23 DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE Il patrimonio culturale della Basilicata: valorizzazione e comunicazione DIREZIONE GENERALE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PROMOZIONE a cura di Elvira Pica SERVIZIO II - COMUNICAZIONE, PROMOZIONE E MARKETING DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA BASILICATA a cura di Antonella Mosca 49 Calabria: strumenti di fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale 52 Le attività di comunicazione 79 a cura di Emilia Simone a cura di Maria Teresa Sorrenti DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CALABRIA L’applicazione delle nuove tecnologie a progetti relativi sia alla comunicazione interna che a quella esterna 56 Le attività di comunicazione dell’Archivio di Stato di Brindisi 82 a cura di Elena Lenzi DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA a cura di Maria Rosaria Nappi DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CAMPANIA Castel del Monte 83 a cura di Michela Tocci La comunicazione per la conoscenza, 59 la valorizzazionee la conservazione del patrimonio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA a cura di Paola Monari I siti web dei Beni Culturali della Sardegna DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL’EMILIA a cura di Carla Palomba ROMAGNA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA SARDEGNA Il museo virtuale nel museo reale 63 La sala didattica informatica nel Castello di Miramare La comunicazione a cura di Rossella Fabiani DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA TOSCANA 85 90 a cura di Rosalba Tucci DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL FRIULI Progetti significativi di comunicazione VENEZIA GIULIA 95 a cura di Silvana Tommasoni ed Evandro Calabresi Progetti di comunicazione per conoscere 66 DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL’UMBRIA a cura di Rosaria Mencarelli Legge n.150/2000 DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL LAZIO 97 a cura di Walter Esposito Il patrimonio lombardo a portata di mouse 70 DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL VENETO a cura di Beatrice Bentivoglio-Ravasio DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA Le attività dell’URP LOMBARDIA a cura di Gaspare Carlini 99 DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE L’attività di comunicazione nelle Marche 72 UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO a cura di Alba Macripò DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLE MARCHE La cultura viaggia on-line con culturalweb 101 a cura di Renzo de Simone La rete telematica per l’accesso ai siti archeologici più importanti 74 CULTURALWEB.IT a cura di Oreste Muccilli Il sistema informatico attuale della banca dati DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL MOLISE CCTPC - Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Aspetti innovativi nella promozione dei beni culturali 76 Il Ponte tra le idee e l’uomo a cura di Emanuela Zanda a cura di Maurizio Pizzuto DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE ARCUS - ARTE CULTURA SPETTACOLO Call Center 102 105 108 Innovazione e cultura Nuove Tecnologie di comunicazione COM-P.A. 2 0 0 5 Bologna, 3-5 novembre Quartiere Fieristico Via del Collegio Romano, 27 00186 ROMA Tel. +39 06 67232441-2927 Fax +39 06 67232917 [email protected] www.beniculturali.it numero verde 800 99 11 99 Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e Promozione Al MiBAC è affidato il compito di amministrare un patrimonio unico al mondo, costituito da beni storico – artistici, architettonici, archeologici e paesaggistici, archivistici, librari, frutto di una millenaria interazione tra civiltà e natura nonché di promuovere le nuove attività culturali nel campo dello spettacolo, del cinema e dello sport. Con la riforma organizzativa attuata, il MiBAC, attraverso la costituzione del Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione e della Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione, vuole dare un forte impulso alla modernizzazione e all’innovazione della sua struttura operativa, rendendo più funzionali le competenze e le risorse professionali. Al Dipartimento afferiscono anche gli Istituti di ricerca: ICR Istituto Centrale per il Restauro, ICCD Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, ICPL Istituto Centrale per la Patologia del Libro, OPD Opificio delle Pietre Dure e il CFLR Centro di Fotoriproduzione, Legatoria e Restauro degli Archivi di Stato. Grazie alla collaborazione tra l’Ufficio del Portavoce ed il Nuovo Dipartimento, il MiBAC si è dotato anche di adeguati strumenti di comunicazione e promozione per divulgare le proprie attività. DIPARTIMENTO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE Capo Dipartimento: Giuseppe Proietti Dirigenti Generali: Anna Maria Buzzi, Elio Garzillo Servizio I Servizio II Servizio III Servizio IV • Affari generali, tematiche trasversali, coordinamento, gestione delle risorse umane Dirigente: Raffaele Sassaro Intese istituzionali e rapporti con il Comitato Interministeriale per la programmazione economica Dirigente: Maria Grazia Bellisario Ufficio Studi Dirigente: Velia Rizza Ispettorato Dirigente: Rosa Aronica Direzione generale per gli affari generali, il Bilancio, le Risorse Umane e la Formazione Direttore generale: Alfredo Giacomazzi Servizio I Servizio II Servizio III Servizio IV • Affari Generali, bilancio e programmazione Dirigente: Maria Assunta Lorrai Risorse umane: concorsi, assunzioni, movimenti, mobilità, formazione e aggiornamento professionale del personale; relazioni sindacali e contrattazione collettiva Dirigente: Mauro Cotone Stato giuridico ed economico del personale, cessazioni e trattamento pensionistico Dirigente: Carlo Luzzi Ufficio del contenzioso e dei procedimenti disciplinari Dirigente: Maria Roberti Direzione generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione Direttore generale: Antonia Pasqua Recchia Servizio I Affari generali - Qualità dei servizi e statistica Servizio II Comunicazione, promozione e marketing Dirigente: Paola Francesca Zuffo Servizio III Gestione e sviluppo del Sistema Informativo Automatizzato, Tecnologie e Infrastrutture Dirigente: Annarita Orsini