Dipartimento di Informatica e Sistemistica TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO CONTROLLORI A LOGICA PROGRAMMABILE MODALITÀ DI INTERCONNESSIONE E DI PROGRAMMAZIONE ALESSANDRO DE CARLI ANNO ACCADEMICO 2006-07 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA DISTURBI VARIABILE DI COMANDO ALGORITMO ALGORITMO DI DI CONTROLLO CONTROLLO VARIABILE DI FORZAMENTO ATTUATORE VARIABILE CONTROLLATA SISTEMA DA CONTROLLARE DISPOSITIVO DI MISURA INTERFACCIA COMUNICAZIONE HARDWARE INFORMATICO SOFTWARE PER IL CONTROLLO INTERFACCIA CONTROLLO ELEMENTI HARDWARE REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO ELEMENTARE 2 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO ANDAMENTO DESIDERATO DELLA VARIABILE CONTROLLATA DISTURBI VARIABILE DI COMANDO ALGORITMO DI CONTROLLO ALGORITMO DI CONTROLLO FLUSSO DI INFORMAZIONI FINALIZZATO ALLA DETERMINAZIONE DELL’ENTITÀ DELL’AZIONE DI CONTROLLO VARIABILE DI FORZAMENTO ATTUATORE ATTUATORE VARIABILE CONTROLLATA SISTEMA DA CONTROLLARE SISTEMA DA CONTROLLARE DISPOSITIVO DI MISURA DISPOSITIVO DI MISURA FLUSSO DI INFORMAZIONI FINALIZZATO ALLA DETERMINAZIONE DEI CONSENSI NECESSARI RENDERE OPERATIVA L’AZIONE DI CONTROLLO HARDWARE INFORMATICO SOFTWARE PER IL CONTROLLO FLUSSO DI ENERGIA NECESSARIO PER RENDERE OPERATIVA L’AZIONE DI CONTROLLO ELEMENTI HARDWARE REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO ELEMENTARE 3 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO FLUSSO DI ENERGIA DIMENSIONAMENTO DEL SISTEMA DA CONTROLLARE E DEGLI ATTUATORI VALORE NOMINALE CAMPO DI ESCURSIONE FLUSSO DI INFORMAZIONI UTILIZZATE PER LE VARIABILI DI CONSENSO VARIABILI COINVOLTE INTERNE ED ESTERNE AL SISTEMA DA CONTROLLARE LOGICA DECISIONALE FLUSSO DI INFORMAZIONI UTILIZZATE PER LE VARIABILI DI INTERVENTO VARIABILI NECESSARIE PER RENDERE OPERATIVA L’AZIONE DI CONTROLLO REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA CONTROLLATO 4 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO COMANDI DI ATTIVAZIONE MISURA DELLE VARIABILI INTERNE ED ESTERNE VARIABILI DI CONSENSO MODALITÀ DI CONTROLLO RUOLO DELLE VARIABILI DI CONSENSO FUNZIONALITÀ VARIABILI DI INTERVENTO QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI 5 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO VARIABILI DI CONSENSO UTILIZZATE PER IL COORDINAMENTO DELLE AZIONI DI CONTROLLO CON IL VERIFICARSI DI EVENTI MODALITÀ DI COORDINAMENTO VARIABILI DI COMANDO MODALITÀ DI INTERVENTO SULL’ATTUATORE COLLEGATO AL SISTEMA DA CONTROLLARE VARIABILI CONTROLLATE DISTURBI PREVEDIBILIBILI E/O CASUALI VARIABILI INTERNE ANALISI DELLE VARIABILI CONTROLLATE FINALIZZATA ALLA INDIVIDUAZIONE DELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA CONTROLLATO CLASSIFICAZIONE DELLE VARIABILI UTILIZZATE PER IL CONTROLLO 6 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO ALGORITMO DECISIONALE FINALIZZATO ALL’APPLICAZIONE DELLA VARIABILE DI COMANDO ANDAMENTO DELLE VARIABILI DI CONSENSO VARIABILE DI COMANDO VARIABILE CONTROLLATA ANDAMENTO DELLA VARIABILE DI CONSENSO ALLA APPLICAZIONE DELLA VARIABILE DI COMANDO ANDAMENTO DELLE VARIABILI UTILIZZATE PER IL CONTROLLO DI TIPO CONTINUO ANDAMENTO DELLE VARIABILI IN UN SISTEMA CONTROLLATO ELEMENTARE 7 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO SEGNALAZIONE ALLARME ESCUSIONE ENTRO I LIMITI FISSATI DALLE SPECIFICHE VALORE NOMINALE ESCUSIONE ABNORME ESCUSIONE PERICOLOSA tempo SEGNALAZIONE FUNZIONAMENTO ANOMALO ANALISI DELL’ANDAMENTO DELLE VARIABILI CONTROLLATE 8 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO y3 y2 y1,…, y6 y3n y4 VALORE NOMINALE VARIABILI CONTROLLATE y2n y4n y1n y1 CONDIZIONI NOMINALI DI FUNZIONAMENTO y5n y5 y6n y6 CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO ENTO LE SPECIFICHE CONDIZIONI ATTUALI DI FUNZIONAMENTO ANALISI DELL’ANDAMENTO DELLE VARIABILI CONTROLLATE 9 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO SISTEMA CONTROLLATO ELEMENTARE SERVOMECCANISMO STRUTTURA: • CARICO INERZIALE • ATTRITO VISCOSO LINEARE • MOTORE E AMPLIFICATORE DI POTENZA • POTENZIOMETRO O TACHIMETRO • DISPOSITIVO DI CONTROLLO • MODALITÀ DI CONTROLLO (RETE DI CORREZIONE) SISTEMA CONTROLLATO COMPLESSO ???? SISTEMI CONTROLLATI 10 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO INDUSTRIA DI PROCESSO PROVVEDE ALLA TRASFORMAZIONE CHIMICO-FISICA DELLE MATERIE PRIME, ALLA PRODUZIONE DI MATERIALI E DI SERVIZI DI BASE INDUSTRIA MANIFATTURIERA PROVVEDE ALLA MODIFICA DI FORMA E DI FOGGIA DI ALCUNE MATERIE PRIME, ALLA PRODUZIONE DI BENI STRUMENTALI, ALLA REALIZZAZIONE DI PRODOTTI OTTENUTI METTENDO INSIEME COMPONENTI DI VARIO DI TIPO RETI DI DISTRIBUZIONE PROVVEDE AL TRASPORTO E ALLA DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, ACQUA, CALORE NONCHÉ ALLA GESTIONE DEL TRAFFICO APPLICAZIONE AD EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI PROVVEDE ALLA GESTIONE DELLE RETI LOCALI DI DISTRIBUZIONE, ALLA SICUREZZA DELLE PERSONE E DELLE STRUTTURE, AL RICONOSCIMENTO DELLE PERSONE, ECCETERA SISTEMI CONTROLLATI COMPLESSI 11 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO MPI (MULTI POINT INTERFACE) MPI È ADATTO A RETI DI PICCOLE DIMENSIONI, A LIVELLO DI CAMPO E DI CELLA PER COMUNICARE, LA SOTTORETE MPI USA L’INTERFACCIA MPI DELLA SCHEDA DEL PROCESSORE CENTRALE L’INTERFACCIA È STATA PROGETTATA COME INTERFACCIA DI PROGRAMMAZIONE E RAGGIUNGE I PROPRI LIMITI VELOCEMENTE AL CRESCERE DELLE RICHIESTE DI COMUNICAZIONE UN PC PUÒ ACCEDERE AD UNA SOTTORETE MPI ATTRAVERSO UNA SCHEDA MPI SI POSSONO UTILIZZARE PROCESSORI PER LA COMUNICAZIONE CHE FORNISCONO L’ACCESSO AL PROFIBUS PROFIBUS (PROCESS FIELD BUS) IL PROFIBUS È UNA SOTTORETE PROGETTATA PER I LIVELLI DI CAMPO E DI CELLA È UN SISTEMA DI COMUNICAZIONE APERTO E INDIPENDENTE DAL PRODUTTORE DELLA STRUMENTAZIONE TIPO DI COMUNICAZIONE TRA PLC 12 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO CONFIGURAZIONE PUNTO-PUNTO TC1 TC TC2 Terminale di Comunicazione – È LA CONFIGURAZIONE PIÙ SEMPLICE E CONNETTE DIRETTAMENTE DUE PARTNER DI COMUNICAZIONE – È STATA LARGAMENTE UTILIZZATA NELLE COMUNICAZIONE DI TIPO PNEUMATICO, CON ESCURSIONE DELLA PRESSIONE TRA 3 E 15 PSI, E IN QUELLE DI TIPO ELETTRICO, CON ESCURSIONE DELLA CORRENTE TRA 4 E 10mA. CONFIGURAZIONE PUNTO-PUNTO 13 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO • CONFIGURAZIONE AD ANELLO I PARTNER DELLA COMUNICA-ZIONE SONO INTERCONNESSI IN MODO TALE DA FORMARE UN ANELLO • L’ANELLO È COMPOSTO DA UNA SEQUENZA DI CONNESSIONI PUNTO-PUNTO • OGNI NODO È UN RIPETITORE, IN MODO TALE DA PERMETTERE COMUNICAZIONI A GRANDE DISTANZA • IL GUASTO AD UN RIPETITORE CREA PROBLEMI A TUTTA LA RETE CONFIGURAZIONE AD ANELLO RIPETITORE TC TERMINALE DI COMUNICAZIONE 14 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO • CONFIGURAZIONE A STELLA – NELLA STRUTTURA A STELLA, TUTTI I PARTNER DELLA COMUNICAZIONE SONO CONNESSI AD UN ACCOPPIATORE CENTRALE A STELLA, CHE CONTROLLA L’INTERA COMUNICAZIONE • IL GUASTO DELL’ACCOPPIATORE A STELLA HA EFFETTO SULL’INTERA RETE • IL GUASTO DI UN PARTNER DELLA COMUNICAZIONE NON HA EFFETTI RILEVANTI SUL RESTO DELLA RETE CONFIGURAZIONE A STELLA TC1 TC2 ACCOPPIATORE A STELLA TC3 TC TC4 TERMINALE DI COMUNICAZIONE 15 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO • CONFIGURAZIONE IN LINEA – IN UNA RETE CON STRUTTURA A LINEA TUTTI I PARTNER DELLA COMUNICAZIONE SONO CONNESSI IN LINEA AD UN BUS TC1 • REGOLE (O METODI) DI ACCESSO AL BUS SONO NECESSARIE POICHÉ I PARTNER POSSONO COMUNICARE UNO ALLA VOLTA • GUASTI AD UN PARTNER DI COMUNICAZIONE NON HANNO EFFETTO SULLA RETE CONFIGURAZIONE IN LINEA TC3 TC2 TC TC4 TERMINALE DI COMUNICAZIONE 16 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO CONFIGURAZIONE AD ALBERO – PUÒ ESSERE VISTA COME UN TC1 INSIEME DI STRUTTURE A LINEA INTERCONNESSE – LE STRUTTURE A LINEA POSSONO AVERE DIMENSIONI DIFFERENTI ED ESSERE DI TIPO DIFFERENTE – GLI ELEMENTI CHE CONNETTONO LE SINGOLE LINEE SONO • SEMPLICI RIPETITORI SE LE LINEE SONO DELLO STESSO TIPO • CONVERTITORI E RIPETITORI SE LE LINEE SONO DI TIPO DIFFERENTE RIPETITORE/ CONVERTITORE TC3 TC CONFIGURAZIONE AD ALBERO TC2 TC4 TERMINALE DI COMUNICAZIONE 17 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO IL FATTORE DI COSTO DELLA RETE DI COMUNICAZIONE È PROPORZIONALE ALLE PRESTAZIONI GARANTITE PRESTAZIONI INDUSTRIAL ETHERNET PROFIBUS MPI SERIAL COSTO FATTORI DI COSTO 18 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO CONNESSIONE A PROFIBUS 1 MASTER – TANTI SLAVES PROFIBUS COMUNICAZIONE MASTER-SLAVES CONNESSIONE A PROFIBUS 19 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO CONNESSIONE A PROFIBUS TANTI MASTER - TANTI SLAVES RICHIEDE UN PROTOCOLLO DI ASSEGNAZIONE DEL RUOLO DI MASTER (TOKEN-RING) TOKEN-RING TRA I MASTER PROFIBUS COMUNICAZIONE MASTER-SLAVES CONNESSIONE A PROFIBUS COMUNICAZIONE MASTER-SLAVES 20 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO PROGETTAZIONE DEL PROGRAMMA DI UN PLC CON L’AUSILIO DELL’UML E DEL MATLAB FASE PRELIMINARE: ANALISI DEL COMPORTAMENTO DESIDERATO DEL SISTEMA CONTROLLATO DIAGRAMMA DEI CASI D’USO ATTORE CASO D’USO Attività 1 DIAGRAMMA DELLE ATTIVITÀ Percorso decisionale No Attività 4 ? Attività 2 Attività 3 Si Attività 5 stato iniziale DIAGRAMMA DEGLI STATI NOM E2 VARIABILI CARATTE RIZZANTI LOATTI STATO VITÀ NOM E2 VARIABILI CARATTE RIZZANTI LOATTI STATO VITÀ stato finale PROGETTAZIONE DEL PROGRAMMA 21 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO PROGETTAZIONE: INDIVIDUAZIONE DEGLI OGGETTI COINVOLTI E DELLA SEQUENZIALIZZAZIONE DELLE AZIONI DI CONTROLLO Messaggio Oggetto Attore DIAGRAMMA DELLE SEQUENZE VALIDAZIONE: VERIFICA DELLA CORRETTEZZA DELLA SEQUENZIALIZZAZIONE E DEL RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITÀ DESIDERATE Attività dell’oggett o Messaggio ricorsivo PROTOTIPAZIONE VIRTUALE, SIMULAZIONE MEDIANTE STATE FLOW E SIMULINK Matlab/Simulink STATE FLOW SIMULINK PROGRAMMA ESEGUIBILE: TRASFERIMENTO DEL PROGRAMMA IN SIMULINK NEL LINGUAGGIO C COMPILAZIONE SU TARGET REAL TIME PROGETTAZIONE DEL PROGRAMMA 22 TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO CONCLUSIONI Le metodologie di progetto orientate agli oggetti sono state adottate con successo nell’automazione industriale per far fronte alle seguenti esigenze: • ridurre i tempi che intercorrono tra la progettazione e la realizzazione di un sistema • sviluppare architetture software ad oggetti, che offrono maggiori possibilità di integrazione tra sistemi eterogenei • realizzare sistemi di produzione, impianti ed apparati con strutture modulari che permettono: una semplice configurazione del sistema una manutenzione più rapida ed economica la possibilità di riconfigurazione la possibilità di inserimento di nuove unità PROGETTAZIONE DEL PROGRAMMA 23