INVESTMENT STRATEGY & RESEARCH Economic Research Monitor immobiliare Svizzera 4° trimestre 2015 Immobili sempre più interessanti Edilizia Case di riposo Investimenti immobiliari diretti Segnali positivi a fine anno Un'oasi di crescita Illiquidi, ma con buone rendite Pagina 6 Pagina 7 Pagina 9 Sigla editoriale Editore Loris Centola Global Head of PB Research Tel. +41 44 333 57 89 E-Mail: [email protected] Fredy Hasenmaile Head Real Estate & Regional Research Tel. +41 44 333 89 17 E-Mail: [email protected] Contatto Tel. +41 44 333 33 99 E-Mail: [email protected] Chiusura redazionale 3 dicembre 2015 Collana Swiss Issues Immobilien Visitateci su Internet www.credit-suisse.com/research Copyright La presente pubblicazione può essere citata con l'indicazione della fonte. Copyright © 2015 Credit Suisse Group AG e/o aziende a esso collegate. Tutti i diritti riservati. Autori Stephan Boppart Denise Fries Fredy Hasenmaile Fabian Hürzeler Philippe Kaufmann Monika Lüthi Thomas Rieder Dr. Fabian Waltert Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 2 Economic Research Editoriale Gentile lettrice, gentile lettore Dal punto di vista dei proprietari di immobili e degli investitori immobiliari sta per terminare un altro anno decisamente di successo. Tuttavia, prima che si chiuda il 2015, sono in programma ancora importanti decisioni di politica monetaria. Dopo oltre dieci anni, si avvicina il momento di un primo rialzo dei tassi da parte della banca centrale americana. La storia ci insegna che, quando l'America alza o abbassa i tassi, a risentirne è anche il resto del mondo. Ciononostante questa volta stimiamo che gli effetti saranno limitati. Innanzitutto la banca centrale americana si sforzerà di convincere i mercati che i rialzi dei tassi saranno solo molto moderati. In secondo luogo la flebile ripresa dell'economia mondiale evita l'insorgere dell'inflazione, rendendo tuttora credibile un andamento futuro dei tassi caratterizzato da un rialzo piatto. E, in terzo luogo, la Banca centrale europea si oppone con tutte le forze a un incremento del livello dei tassi globale e soprattutto in Europa, decidendo un prolungamento del suo programma di quantitative easing e una riduzione del tasso di deposito. La Banca nazionale svizzera (BNS) è pertanto obbligata a prendere dei provvedimenti per evitare che si restringa il differenziale dei tassi con l'Eurozona. Quanto più basso è il differenziale dei tassi, tanto più il franco svizzero è sottoposto a una pressione di rivalutazione. Prevediamo pertanto che, entro il 10 dicembre, la BNS si accoderà alla decisone della BCE, riducendo ulteriormente il suo tasso di deposito già negativo (pag. 5). Sarebbe quindi un regalo di Natale anticipato per gli investitori immobiliari. I tassi d'interesse negativi introdotti nel gennaio di quest'anno hanno accresciuto i differenziali di rendimento degli investimenti immobiliari rispetto agli investimenti alternativi nei titoli di stato. Hanno quindi o sostenuto i prezzi degli immobili destinati a rendita (immobili commerciali), oppure li hanno fatti salire ancora (proprietà abitative). Tassi d'interesse negativi ancora più bassi hanno lo stesso effetto. Ciononostante, a fronte di ogni impulso che sospinge i prezzi a un livello ancora più elevato crescono le sfide. La base delle valutazioni più elevate non è costituita infatti dai rialzi dei redditi di locazione o dai segnali di una domanda in crescita, bensì unicamente dai bassi rendimenti obbligazionari. Al contrario, i rialzi dei proventi, che potrebbero sostenere le valutazioni più elevate, restano decisamente limitati, in considerazione della crescita degli spazi sfitti, di un'ondata di interventi normativi e di tendenze all'attenuazione della domanda. In virtù di tutto ciò, la ricerca dei futuri motori della crescita è in pieno svolgimento. L'invecchiamento demografico schiuderà con certezza la porta a nuove aree di crescita, sia sotto forma di case di riposo che di appartamenti adatti alle esigenze delle persone più anziane. Il rispettivo fabbisogno dovrebbe pertanto crescere in modo consistente (pag. 7). Oltre al rialzo dei prezzi, gli interessi negativi consentono altresì una produzione costantemente elevata di appartamenti destinati a locazione. Ciò assicura per il momento al settore edilizio delle commesse. Le voci che quest'estate prevedevano un crollo del settore edilizio si sono levate troppo presto. A fine anno l'andamento dei fatturati nel comparto edilizio dovrebbe stabilizzarsi (pag. 6). Tuttavia, sul più lungo termine, l'elevata produzione di appartamenti, considerati i crescenti spazi sfitti, si ripercuoterà negativamente sui redditi di locazione, cosicché diverrà sempre più improbabile una permanenza dell'economia immobiliare nella «situazione ideale» che le ha consentito di conseguire successi anno dopo anno. A nome degli autori vi auguro una lettura stimolante e istruttiva. Fredy Hasenmaile Head Real Estate & Regional Research Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 3 Economic Research Sintesi Politica monetaria: Immobili ancora più interessanti 5 Grazie al nuovo allentamento della politica monetaria, la BCE accresce la pressione sulla BNS affinché diminuisca ulteriormente l'interesse di riferimento. Il differenziale di rendimento, in questo caso in crescita, farebbe apparire ancora più interessanti gli investimenti in immobili elvetici. Al contrario, i rialzi dei tassi a opera della banca centrale americana (Fed) dovrebbero avere solo effetti limitati sul mercato immobiliare svizzero. Edilizia: segnali positivi a fine anno 6 La congiuntura edilizia si è vistosamente indebolita partendo da un livello molto elevato. Ma le maggiori domande di progetti e la situazione economica segnalano che l'andamento dei fatturati dovrebbe gradualmente stabilizzarsi. Case di riposo: un'oasi di crescita 7 La forte crescita delle nascite dopo la Seconda guerra mondiale ha prodotto la generazione, numericamente consistente, dei babyboomer. L'invecchiamento di quest'ultimi determina grandi variazioni nella domanda dei beni richiesti durante la vecchiaia – anche per le case di riposo. Abitazioni di proprietà 8 Investimenti immobiliari diretti: illiquidi, ma con buone rendite 9 Gli investimenti immobiliari diretti rientrano, per la loro eterogeneità e gli elevati costi delle transazioni, tra gli investimenti illiquidi. Ma gli investitori con un orizzonte di investimento lungo possono accollarsi questi rischi, conseguendo rendimenti elevati a lungo termine. Appartamenti in affitto 10 Immobili commerciali 11 Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 4 Economic Research Politica monetaria Immobili ancora più interessanti Grazie al nuovo allentamento della politica monetaria, la BCE accresce la pressione sulla BNS affinché diminuisca ulteriormente l'interesse di riferimento. Il differenziale di rendimento, in questo caso in crescita, farebbe apparire ancora più interessanti gli investimenti in immobili elvetici. Al contrario, i rialzi dei tassi a opera della banca centrale americana (Fed) dovrebbero avere solo effetti limitati sul mercato immobiliare svizzero. La BNS dovrebbe seguire la decisione della BCE La fine dell'autunno 2015 serberà diverse decisioni importanti in materia di politica monetaria. A iniziare è stata la Banca centrale europea (BCE), con l'annuncio di prolungare di sei mesi il suo programma di acquisti obbligazionari (fino al marzo 2017). Inoltre gli interessi negativi per le banche sono stati ridotti di 10 punti base, a quota –0,3%. La Banca nazionale svizzera (BNS) prenderà certamente ulteriori provvedimenti per prevenire una rivalutazione del franco svizzero rispetto all'euro, che mostra una certa debolezza. Ipotizziamo che la BNS comunicherà entro il 10 dicembre 2015 una riduzione dell'interesse sui depositi pari a 0,25 punti percentuali, a quota –1,00%. I mercati dei capitali hanno già cominciato ad anticipare questa mossa, e i rendimenti dei titoli della Confederazione a 10 anni e i tassi Libor evidenziano una tendenza al ribasso. Il differenziale di rendimento si amplia ulteriormente Sul mercato immobiliare svizzero i tassi negativi più bassi avrebbero un duplice effetto: innanzitutto per le banche aumentano i costi di garanzia per le ipoteche. Tuttavia gli interessi ipotecari mutano solo di poco per via degli effetti contrari dei costi di garanzia e degli interessi di base (cfr. fig. 2). La domanda di proprietà abitativa non dovrebbe pertanto evidenziare sostanziali variazioni. In secondo luogo crescono i differenziali di rendimento tra investimenti immobiliari e obbligazioni a tasso fisso, e di conseguenza aumenta l'attrattiva a investire in immobili che generano rendite (cfr. fig. 1). In particolare la costruzione di appartamenti in affitto potrebbe evidenziare uno slancio ancora maggiore per via della decisione sui tassi – il tutto in un mercato già caratterizzato da un eccesso di liquidità, in cui la domanda non è in grado di tenere il passo con l'ampliamento dell'offerta e gli spazi sfitti crescono non solo nelle zone periferiche. Rialzo dei tassi della Fed meno importante Si attende con altrettanta impazienza il primo rialzo dei tassi da quasi dieci anni della banca centrale americana (Fed). Il positivo rapporto sul mercato del lavoro di ottobre e gli ultimi commenti della Fed lasciano presagire un incremento dei tassi dello 0,25 per cento a dicembre. Ipotizziamo per il 2016 un ulteriore rialzo di 0,75 punti percentuali circa dei tassi di riferimento negli USA. Ci si devono attendere effetti diretti al di fuori degli USA, principalmente nei paesi emergenti, che ancorano le rispettive valute al dollaro. In Svizzera l'economia delle esportazioni dovrebbe trarre vantaggio da un ulteriore rafforzamento del biglietto verde. Per il mercato immobiliare elvetico le decisioni della BCE (e le successive reazioni della BNS) sono comunque più importanti dei rialzi dei tassi negli USA. » Fig. 1: premio dei rendimenti e costruzione di appartamenti in affitto Fig. 2: andamento degli interessi ipotecari Differenziale del rendimento da distribuzione tra fondi immobiliari e titoli di stato Andamento e previsione interessi ipotecari, interessi nel caso di nuove stipule, in % 6% Premio di rendimento fondi immobiliari 5% Titolo benchmark svizzero a 10 anni 30'000 4% Domande di costruzione appartamenti in affitto (media mobile su 12 mesi, s.d.) 25'000 4.0% 3.5% 3.0% 3% 20'000 2.5% 2% 15'000 2.0% 1% 10'000 0% 5'000 -1% 2002 0 2004 2006 2008 2010 Ipoteca fix a 3 anni Ipoteca fix a 5 anni Ipoteca fix a 10 anni Ipoteca fix a 15 anni Ipoteca flex rollover (LIBOR a 3 mesi) 35'000 2012 2014 Fonte: Datastream, ultimo rapporto annuale fondi immobiliari, Baublatt, Credit Suisse 1.5% 1.0% 0.5% 0.0% 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: Credit Suisse Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 5 Economic Research Edilizia Segnali positivi a fine anno La congiuntura edilizia si è vistosamente indebolita partendo da un livello molto elevato. Ma le maggiori domande di progetti e la situazione economica segnalano che l'andamento dei fatturati dovrebbe gradualmente stabilizzarsi. 2015 – solo un minimo temporaneo? I tassi bassi, una forte immigrazione e una dinamica economica solida, se raffrontata a livello europeo, hanno determinato un boom edilizio in Svizzera che è durato oltre un decennio. Tuttavia, nell'anno in corso, quest'andamento è giunto a una battuta d'arresto: i fatturati nell'edilizia principale (cfr. fig. 3) e l'occupazione (–3.0% rispetto al corrispondente trimestre dell'anno precedente) sono stati oggetto di una certa pressione. Le principali cause di tutto ciò sono da ricondursi alla più rigida regolamentazione per la concessione di crediti ipotecari, alla riduzione delle seconde case, consapevolmente causata dall'iniziativa sulle abitazioni secondarie, all'offuscamento delle prospettive congiunturali per via dello shock del franco, e alla conclusione di grandi progetti nell'ambito delle opere di genio civile. Ciononostante, alcuni elementi giocano a favore del fatto che questo andamento non proseguirà nel 2016. Per la prima volta l'indice costruzioni di Credit Suisse e della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori è tornato leggermente a crescere nel 4° trimestre 2015, dopo cinque trimestri negativi consecutivi (+2.1% risp. al trimestre precedente). L'andamento dell'attività di progettazione nell'ambito delle opere di edilizia segnala analogamente una stabilizzazione. Dalla figura 4 si evince come la dinamica delle richieste edilizie abbia evidenziato uno slancio nel 2° semestre del 2015. Ciò significa che l'attività di progettazione è stata leggermente maggiore negli ultimi sei mesi rispetto all'anno precedente. 2016: stabilizzazione in assenza di nuovi impulsi di crescita L'andamento positivo delle domande di costruzione è da ricondursi in particolare alla costruzione di appartamenti in affitto. Essa continua a trarre vantaggio in modo consistente dalla pressione all’investimento determinata dai tassi, poiché gli immobili, rispetto ad alternative d'investimento equiparabili, mostrano rendimenti molto interessanti (cfr. pag. 5). In particolare, a trarne vantaggio dovrebbero essere le regioni edilizie al di fuori delle aree turistiche nell'Altopiano e in Ticino. Complessivamente ipotizziamo però per il 2016 una stabilizzazione a un livello elevato, piuttosto che un andamento con nuovi fatturati record. Per questi ultimi, a parte un'eventuale ulteriore riduzione dei tassi a opera della Banca nazionale svizzera (cfr. pag. 5), mancano nuovi impulsi di crescita. Certamente l'immigrazione e la crescita occupazionale restano robuste, ma lo shock del franco e l'iniziativa contro l'immigrazione di massa continuano a celare rischi verso il basso. Essi potrebbero determinare un'estensione al mercato immobiliare degli eccessi di offerta già presenti a livello regionale, determinando un ulteriore ampliamento della forbice tra la richiesta sul mercato edilizio e su quello degli utilizzatori (mercato dei locatari). Un calo degli affitti non sarebbe quindi più remoto. Fig. 3: Andamento dei fatturati nell'edilizia principale Fig. 4: Dinamica degli investimenti pianificati nelle opere di edilizia Indice: 1° trimestre 1999 = 100 Investimenti edilizi pianificati secondo le domande di costruzione presentate, media mobile a 6 mesi, in % sulla media dei 12 mesi precedenti 170 160 Fatturato destagionalizzato (UST) Indice costruzioni (CS/SSIC) Fatturato, somma annua mobile (SSIC) Dinamica 20% Dinamica (livellata) 15% 150 10% 140 5% 0% 130 -5% 120 -10% 110 100 1999 25% -15% 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 Fonte: Società Svizzera degli Impresari-Costruttori, Ufficio federale di statistica, Credit Suisse -20% 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: Foglio federale, Credit Suisse Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 6 Economic Research Case di riposo Un'oasi di crescita La forte crescita delle nascite dopo la Seconda guerra mondiale ha prodotto la generazione, numericamente consistente, dei babyboomer. L'invecchiamento di quest'ultimi determina grandi variazioni nella domanda dei beni richiesti durante la vecchiaia – anche per le case di riposo. I babyboomer incentivano la domanda I primi babyboomer sono già andati in pensione. A loro seguiranno, nei prossimi 15 anni, quelli più giovani. A prescindere dalla collocazione dei babyboomer nella piramide anagrafica, hanno prodotto un boom dei beni specifici per la loro età (cfr. fig. 5). Ciò dovrebbe valere anche nell'ambito delle case di riposo. Grandi speranze nel futuro segmento di crescita Se la costruzione di appartamenti in affitto continuerà ad aumentare a questi ritmi, in un prossimo futuro dovrebbero iniziare a scendere affitti e prezzi. Pertanto l'economia immobiliare è alla ricerca di aree di crescita per il futuro. Le case di riposo rappresentano una speranza in questo senso. Per quanto riguarda, ad esempio, la sistemazione di persone che hanno bisogno di assistenza in futuro, esiste già una consistente dinamica. Grandi società aprono un centro di assistenza dietro l'altro. Dal 2004 il volume edilizio a cui sono state rilasciate autorizzazioni è salito annualmente da un livello inferiore a CHF 300 mio. a CHF 700–900 mio. (cfr. fig. 6). Un po' meno chiare si presentano le possibilità d'investimento per gli anziani prima dell'età di cura. Idee guida per la ricerca di un'offerta abitativa con le migliori prospettive durante la vecchiaia Per molti offerenti non è tanto importante il tenore della crescita futura, quanto piuttosto la specifica configurazione della domanda futura. I sondaggi relativi alle preferenze delle persone vicine al pensionamento vengono analizzati molto dettagliatamente. Tuttavia non si delineano ancora dei trend chiari. Solo su un punto esiste una certa chiarezza riguardo alle forme abitative idonee per la vecchiaia e oggetto di una forte richiesta in futuro: sono finiti i tempi in cui si invecchiava nelle case di riposo e per la maggior parte delle persone è un'opzione da escludere. Ciononostante, vi sono alcune riflessioni fondamentali che possono servire agli investitori come linee guida per lo sviluppo di offerte future. Innanzitutto il desiderio di rimanere nella propria casa è onnipresente. Gli appartamenti predisposti per far fronte a possibili difficoltà motorie di chi vi abita e abbastanza flessibili per rimandare quanto più in là nel tempo uno spostamento dall'appartamento originario – a seconda delle situazioni con diversi servizi – dovrebbero essere oggetto di una forte domanda. In secondo luogo, in futuro, la dimensione dei costi avrà un ruolo decisamente più importante. La straordinaria crescita delle prestazioni complementari dell'AVS ha già fatto scendere in campo la politica ed è un indice che, in futuro, verranno favorite soluzioni efficienti, quindi poco dispendiose. In terzo luogo, l'assenza di contatti sociali costituisce soggettivamente il principale problema di molti anziani. In una società in cui i legami familiari non sono più così stretti, ciò dovrebbe quindi valere ancora di più. I luoghi e i progetti edilizi che favoriscono i contatti sociali dovrebbero di conseguenza prevalere su altre offerte. Fig. 5: Piramide demografica negli anni 2014 e 2028 Fig. 6: Volume d'investimenti approvato per le case di riposo 2028: Scenario principale Credit Suisse Permessi edilizi 1995–2014, in mio. di CHF, costruzioni nuove e annessi 100 Età in anni Donne 2028 Uomini 2028 Donne 2014 Uomini 2014 90 80 1'000 900 800 70 700 60 600 50 500 40 400 30 300 20 200 10 0 75'000 Case di riposo con superfici impiegate in altro modo Case di riposo con residenze per anziani Case di riposto senza un ulteriore utilizzo 100 Numero di persone 50'000 25'000 Fonte: Credit Suisse, Ufficio federale di statistica 0 25'000 50'000 75'000 0 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 Fonte: Foglio federale, Credit Suisse Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 7 Economic Research Abitazioni di proprietà Regolamentazione più forte dell'effetto tassi Crescita dei volumi ipotecari Crescita dei volumi ipotecari delle economie domestiche private e aumento dei prezzi delle transazioni per la proprietà abitativa, in rapporto al corrispondente trimestre dell'anno precedente Il desiderio di avere le proprie quattro mura è rimasto intatto in parti consistenti della popolazione svizzera grazie a tassi ipotecari ancora molto bassi. Ma un numero crescente di economie domestiche non può più veder realizzato questo desiderio. Nel frattempo i livelli dei prezzi e i consistenti requisiti di finanziamento per via dei provvedimenti di (auto)regolamentazione sono diventati troppo onerosi. Questi due fattori frenano l'effetto di spinta alla domanda causato dai tassi ipotecari tuttora molto bassi. Ciò si evince dalla flessione della crescita del volume ipotecario delle economie domestiche private, che però cresce attualmente ancora del 3.3% rispetto all'anno scorso. A titolo di raffronto: nel 2012 la crescita si è attestata al 5.2%. Prezzi d. proprietà abitative Crediti ipotecari Media di lungo periodo cred. ipotec. 10% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% -1% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: Banca nazionale svizzera, Wüest & Partner, Credit Suisse Flessione dell'attività edilizia nella proprietà abitativa Permessi edilizi proprietà abitativa Unità abitative con permesso edilizio (nuove costruzioni), totale mobile su 12 mesi Nell'ambito della proprietà abitativa, l'attività edilizia è in flessione. Prendendo in considerazione i permessi edilizi emerge che, anche nel 2016, non assisteremo a un cambiamento in tal senso. Negli ultimi 12 mesi sono stati concessi permessi per 23'717 unità abitative nell'ambito di appartamenti di proprietà e case unifamiliari. La quota della proprietà abitativa, in relazione a tutti i permessi, è quindi calata al 49% – una flessione di 0.8 punti percentuali rispetto all'anno precedente. A seconda della tipologia di comune si possono rilevare grandi differenze. Nei centri, contrariamente al trend, il numero di permessi è cresciuto del 5.3%. Le cose si presentano diversamente nei comuni d'agglomerazione circostanti. In questo caso si è registrato un calo del 10.9%. 25'000 20'000 Quota proprietà abitativa rispetto ai permessi, totale (scala di destra) Centri Comuni d'agglomerazione (esclusi i centri) 100% Comuni restanti (esclusi i comuni turistici) Comuni turistici 80% 15'000 60% 10'000 40% 5'000 20% 0 2002 0% 2004 2006 2008 2010 2012 2014 Fonte: Foglio federale, Credit Suisse Debole crescita dei prezzi Andamento dei prezzi proprietà abitativa Crescita dei prezzi delle transazioni per appartamenti di proprietà (AP) e case unifamiliari (CU) rispetto al trimestre dell'anno precedente La situazione più tranquilla sul mercato della proprietà abitativa trova riflesso anche nell'andamento dei prezzi. I tassi di crescita sono decisamente calati dal 2011 e si attestano ancora al 2.5%. Attualmente si riscontra sempre più un andamento differente tra appartamenti di proprietà e case unifamiliari. I prezzi degli appartamenti di proprietà sono cresciuti di un ulteriore 1.3% rispetto al corrispondente trimestre dell'anno precedente, un livello che si attesta decisamente sotto la crescita media del 4.7% osservata dal 2000. Al contrario, la situazione per i prezzi delle case unifamiliari si presenta diversa: in questo caso si è registrato ancora un +3.1%. Ciò si attesta decisamente al di sotto dei massimi del 2011, ma solo di poco sotto la media pluriennale del 3.4%. 10% Appartamenti di proprietà Case unifamiliari Media AP 2000–2014 8% Media CU 2000–2014 6% 4% 2% 0% 1T 2011 1T 2012 1T 2013 1T2014 1T2015 Fonte: Wüest & Partner, Credit Suisse Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 8 Economic Research Investimenti immobiliari diretti Illiquidi, ma con buone rendite Gli investimenti immobiliari diretti rientrano, per la loro eterogeneità e gli elevati costi delle transazioni, tra gli investimenti illiquidi. Ma gli investitori con un orizzonte di investimento lungo possono accollarsi questi rischi, conseguendo rendimenti elevati a lungo termine. Rendimento elevato degli investimenti immobiliari diretti Nell'attuale quadro caratterizzato da interessi negativi, gli investimenti immobiliari sono interessanti come raramente era avvenuto in passato. Da inizio anno il rendimento complessivo dei fondi immobiliari svizzeri, al 18 novembre 2015, si attesta ancora, nonostante i prezzi elevati, al 2.7%, mentre quello degli investimenti diretti (IAZI Investment Real Estate Index), al 30 settembre, al 2.5% (cfr. fig. 7). Da inizio 2000, il valore degli investimenti immobiliari diretti si è più che triplicato, andando a superare persino lo SPI. Ciononostante, gli investimenti immobiliari diretti presentano anche uno svantaggio importante: l'illiquidità. Eterogeneità quale ragione principale dell'illiquidità Gli investimenti immobiliari diretti rientrano tra gli strumenti d'investimento illiquidi. Gli immobili sono legati stabilmente alla rispettiva località. Ciò rende unico un immobile in combinazione con le sue qualità, rendendo decisamente difficile determinarne il prezzo. In Svizzera si aggiunge il fatto che sono disponibili poche informazioni sulle transazioni. Si generano così trattative sul prezzo e processi per le transazioni decisamente più lunghi rispetto ad altre classi d'investimento. Gli elevati costi delle transazioni accrescono l'illiquidità Altri fattori contribuiscono all'illiquidità degli immobili: la due diligence di un immobile oggetto di acquisto richiede molto tempo e l'elevato capitale necessario comporta soluzioni di finanziamento specifiche. Le transazioni generano altresì costi elevati. Essi possono rappresentare anche il 4– 5% o più del prezzo di acquisto di un immobile. Tra questi costi rientrano le consulenze legali, le imposte, i diritti di autenticazione, le commissioni per il libro fondiario, le provvigioni degli agenti immobiliari e costi simili. Complessivamente una transazione può essere suddivisa in cinque fasi (cfr. fig. 8). Nel caso in un immobile commerciale, si devono mettere in conto normalmente un tempo di negoziazione indicativo di tre mesi, più diversi mesi per concludere la transazione. Per la durata della vendita, e quindi per il grado di illiquidità, anche la posizione di mercato ha un ruolo importante. Così la ricerca di un acquirente in una fase di recessione può protrarsi enormemente. Per gli investitori con un orizzonte d'investimento di lungo termine l'illiquidità potrebbe convenire Gli investitori devono domandarsi soprattutto se vale la pena accollarsi questi svantaggi da una prospettiva di rischio-rendimento. La risposta dipende dall'orizzonte d'investimento. Gli elevati costi delle transazioni sono costi fissi, pertanto è sensato impegnarsi su un periodo di tempo più lungo. Proprio per questo le casse pensione, altri investitori istituzionali, o gli investitori privati facoltosi con una propensione sul lungo termine rientrano tra i tipici investitori immobiliari. Questi investitori accettano che le loro posizioni immobiliari non siano sempre liquide al 100%, generando però una rendita più elevata su un periodo più lungo rispetto a investimenti più liquidi. Fig. 7: Performance di diverse classi d'investimento Fig. 8: Processo delle transazioni immobiliari Rendimento complessivo, indice: gennaio 2000 = 100 Rappresentazione schematica 300 250 IAZI Investment Real Estate SXI Real Estate Funds SXI Real Estate Shares Swiss Performance Index Swiss Bond Index KGAST 200 150 100 50 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 NB: la performance passata non è indicativa di quella futura Fonte: Datastream, Credit Suisse Fonte: Credit Suisse Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 9 Economic Research Appartamenti in affitto Immigrazione ancora elevata nonostante lo shock del franco Saldo migratorio della popolazione straniera residente Saldo migratorio cumulato della popolazione straniera residente su base permanente Le cifre relative all'immigrazione si presentano solide anche nel 3° trimestre 2015. A fine settembre, il saldo cumulato da inizio anno è ammontato a poco meno di 59‘000 persone, una cifra solo poco al di sotto del saldo dell'anno precedente. Le ragioni di tutto ciò sono da ricercarsi, in particolare, nella crescita dell'occupazione che, contro le previsioni, è rimasta solida. Contribuiscono alla crescita molti cambiamenti di status di stranieri degli stati dell'UE-8 e una maggiore immigrazione da stati terzi. Entro fine anno non ci attendiamo una sostanziale variazione. Il saldo migratorio della popolazione straniera residente dovrebbe quindi essere sotto il valore dell'anno scorso, ma si discosterebbe solo minimamente dalla media degli ultimi anni. 90'000 2010 80'000 2011 2012 2013 2014 2015 70'000 60'000 50'000 40'000 30'000 20'000 10'000 0 gen feb mar apr mag giu lug ago sett ott nov dic Fonte: Segreteria di Stato della migrazione, Credit Suisse Stagnazione dei permessi edilizi a un livello elevato Permessi edilizi per appartamenti in affitto per tipologia di comune Unità abitative con permesso edilizio (nuova costruzione), somma mobile a 12 mesi Da un anno si registra un consolidamento a un livello elevato dell'attività edilizia per gli appartamenti in affitto. Alla fine del 3° trimestre, la somma su 12 mesi ammontava a 25‘800 unità abitative, il che corrisponde indicativamente al valore dell'anno precedente. Ma nei comuni d'agglomerazione l'attività edilizia registra un calo dal 2013. Nei centri, l'attività edilizia evidenzia una stagnazione più o meno sul livello di metà 2014. Al contrario, cresce il numero di appartamenti che godono di un permesso edilizio nei restanti comuni al di fuori degli agglomerati e dei comuni turistici. In quest'ultimi i permessi edilizi, dopo un breve incremento determinato dall'iniziativa sulle abitazioni secondarie, sono ritornati al loro valore precedente. Altri comuni (esclusi comuni turistici) Comuni turistici Comuni d'agglomerazione (esclusi i centri) Centri 30'000 25'000 20'000 15'000 10'000 5'000 0 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 Fonte: Foglio federale, Credit Suisse Moderata crescita dei prezzi delle locazioni Canoni di locazione offerti in base ai cantoni Indice: 1° trimestre 2009 = 100 (scala di sinistra), crescita annua (scala di destra) Prosegue il raffreddamento della crescita dei prezzi delle locazioni rispetto all'anno precedente. In tutta la Svizzera i canoni di locazione offerti crescono dell'1.6% in rapporto al corrispondente trimestre dell'anno precedente. Questo valore supera il minimo di inizio anno, pur attestandosi ancora al di sotto di quelli degli anni 2010–2014. Una crescita sopra la media è stata registrata dalla regione del Lago di Ginevra (+2.6%) e di Basilea (+2.7%). A Berna e Zurigo, al contrario, si evidenzia quest'anno una crescita dei canoni di locazione offerti nella media elvetica (+1.6%). Il motivo dell'indebolimento della dinamica di crescita è da ricercarsi nella costruzione tuttora elevata di appartamenti destinati a locazione. L'andamento solido dell'immigrazione dall'estero nell'anno corrente sostiene invece la domanda. 140 135 130 Crescita annua Svizzera Zurigo Basilea (Città/Campagna) 4.0% Svizzera Berna Lago di Ginevra (GE/VD) 3.5% 3.0% 125 2.5% 120 2.0% 115 1.5% 110 1.0% 105 0.5% 100 0.0% 95 2009 -0.5% 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: Homegate, Credit Suisse Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 10 Economic Research Immobili commerciali Superfici a uso ufficio: stagnazione nella progettazione di nuove superfici Richieste e permessi relativi a nuove superfici a uso ufficio Nuove costruzioni, scostamento percentuale dalla media di lungo periodo (dal 1994) Sebbene dall'inizio dell'anno la pressione all’investimento sia aumentata, la pianificazione di nuove superfici a uso ufficio rimane nella media a lungo termine. Il volume delle domande di costruzione presentate si è attestato, a fine ottobre 2015, del 3% sopra la media dal 1994, mentre i permessi edilizi sono stati del 7% al di sotto di tale valore. In virtù dell'andamento frenato dell'occupazione negli uffici, della solida estensione dell'offerta negli ultimi anni e delle elevate quote di sfitto, il calo dell'espansione è un andamento favorevole. Visto che nel frattempo giungono sul mercato molti nuovi progetti edilizi, la commercializzazione di superfici nuove ed esistenti dovrebbe restare difficile. 80% Permessi edilizi Domande di costruzione 60% 40% 20% 0% -20% -40% -60% 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 Fonte: Foglio federale, Credit Suisse Superfici di vendita: la flessione dei fatturati nel commercio al dettaglio grava sulla domanda di superfici Fatturati nominali del commercio al dettaglio Correzione secondo il calendario, media a 3 mesi, variazione rispetto all'anno precedente L'abbandono, a inizio anno, del livello minimo per il cambio EUR/CHF e il conseguente incremento del turismo degli acquisti incidono fortemente sul commercio al dettaglio. A settembre i fatturati del commercio al dettaglio nominali sono calati del 2,5%. Mentre il segmento food/near-food ha rappresentato, lo scorso anno, un sostegno ai fatturati, esso evidenzia parimenti una netta flessione a livello nominale (–1.4%). Il quadro si presenta ancora peggiore nel comparto non-food: la diminuzione dei fatturati si attesta al 3.7% rispetto all'anno scorso. La domanda di superfici dovrebbe calare di conseguenza. A preoccupare il commercio fisso non è solo il turismo degli acquisti, ma anche la crescita del commercio online. I due andamenti incidono pesantemente sulle percentuali dei fatturati. Superfici di vendita: nel 2015 nuovo incremento degli sfitti 6% Commercio al dettaglio totale Alimentari/Near food 4% Totale non-food senza carb. 2% 0% -2% -4% -6% 09.2013 03.2014 09.2014 03.2015 09.2015 Fonte: GfK, Credit Suisse Sfitti delle superfici di vendita In m², ogni volta al 1° giugno, rilevazione parziale: 33% ca. del mercato delle superfici di vendita Dopo che nel periodo 2008–2013 le superfici sfitte hanno evidenziato una stagnazione al livello indicativo di 70'000 m², nel 2015 sono tornate a crescere per la seconda volta di fila. Al 1° giugno 2015, 86'500 m² di superfici di vendita sono rimasti sfitti, il che corrisponde a un rialzo del 4.7% sulla base di un raffronto con l'anno precedente. Considerati l'andamento negativo dei fatturati nell'ambito del commercio al dettaglio e le sfide che si trova attualmente a fronteggiare il mercato delle superfici di vendita, il nuovo rialzo delle superfici sfitte corrisponde alle aspettative. Il fatto che quest'ultimo appaia moderato (4.7%) è da ricondursi, tra l'altro, alla scarsa pianificazione di nuove superfici, che da oltre due anni si attesta nettamente al di sotto della media sul lungo termine. 120'000 Superfici di vendita sfitte 100'000 80'000 60'000 40'000 20'000 0 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 Fonte: Diversi istituti statistici, Credit Suisse Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 11 Economic Research Avvertenze sui rischi Ogni investimento comporta rischi, soprattutto in termini di fluttuazioni di valore e rendimento. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore, sul prezzo o sul reddito. Per una discussione dei rischi correlati agli investimenti nei titoli citati nel presente rapporto, fai riferimento al seguente link Internet: https://research.credit-suisse.com/riskdisclosure D Il presente rapporto può comprendere informazioni su investimenti che comportano rischi particolari. Prima di prendere qualunque decisione d'investimento sulla base del presente rapporto o per eventuali spiegazioni necessarie in merito al suo contenuto, ti raccomandiamo di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente. Maggiori informazioni sono inoltre reperibili nell'opuscolo informativo “Rischi particolari nel commercio di valori mobiliari” che può essere richiesto alla Associazione Svizzera dei Banchieri. Il prezzo, il valore e gli utili conseguiti con i titoli o gli strumenti finanziari menzionati all'interno del presente rapporto possono registrare oscillazioni al rialzo o al ribasso. Il valore dei titoli e degli strumenti finanziari può essere influenzato da variazioni dei tassi d'interesse e dei tassi di cambio a pronti e forward, indicatori economici, posizione finanziaria dell'emittente o dell'emittente di riferimento, ecc. che potrebbero incidere positivamente o negativamente sul prezzo o sugli utili correlati a tali titoli o strumenti finanziari. Con l'acquisto di titoli o strumenti finanziari gli investitori potrebbero subire una perdita o una perdita superiore al capitale investito in seguito a fluttuazioni dei corsi di borsa o di altri indici finanziari, ecc. Gli investitori in titoli come le ADR, il cui valore è influenzato dalla volatilità valutaria, si assumono a tutti gli effetti questo rischio. Le commissioni d'intermediazione sulle transazioni corrisponderanno alle tariffe commissionali pattuite tra il Credit Suisse e l'investitore. Per le operazioni condotte su base principal to principal tra il Credit Suisse e l'investitore, il prezzo di acquisto o di vendita costituirà il corrispettivo totale (total consideration). Le transazioni condotte su base principal to principal, comprese le operazioni su derivati over-the-counter, saranno riportate a un prezzo di acquisto/denaro o di vendita/lettera per il quale può esistere una differenza o spread. Le commissioni relative alle transazioni saranno concordate prima della negoziazione come previsto dalle leggi e dai regolamenti applicabili. Prima dell'acquisto, leggere attentamente la documentazione pre-negoziazione, ecc. fornita per una spiegazione dei rischi e delle commissioni, ecc. relativamente ai titoli o agli strumenti finanziari in questione. Il valore dei titoli e degli strumenti finanziari è soggetto alla fluttuazione dei tassi di cambio, che potrebbe incidere positivamente o negativamente sul prezzo o sugli utili correlati a tali titoli o strumenti finanziari. Gli investitori in titoli come le ADR, il cui valore è influenzato dalla volatilità valutaria, si assumono a tutti gli effetti questo rischio. I titoli strutturati sono degli strumenti complessi, implicano di norma un elevato livello di rischio e sono destinati unicamente a essere venduti a investitori ricercati in grado di comprendere e farsi carico dei relativi rischi. Il valore di mercato dei titoli strutturati può risentire dei cambiamenti dei fattori economici, finanziari e politici (tra cui, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, i tassi d'interesse e i tassi di cambio a pronti e forward), del tempo restante alla scadenza, delle condizioni di mercato e della volatilità, e della qualità creditizia degli emittenti o degli emittenti di riferimento. Gli investitori interessati all'acquisto di un prodotto strutturato dovrebbero effettuare in prima persona delle ricerche e delle analisi del prodotto e rivolgersi ai rispettivi consulenti professionali per quanto attiene ai rischi correlati all'effettuazione di tale acquisto. Alcuni investimenti menzionati in questo rapporto presentano un livello elevato di volatilità. Gli investimenti caratterizzati da una volatilità elevata possono registrare delle flessioni improvvise e consistenti del rispettivo valore, che determinano delle perdite al momento dell'effettuazione dell'investimento in questione. Tali perdite potrebbero corrispondere al vostro investimento originario. Di fatto, per alcuni investimenti le perdite potenziali potrebbero essere superiori all'importo dell'investimento originario, e in circostanze di questo tipo dovreste pagare più denaro per far fronte a queste perdite. Le rendite degli investimenti potrebbero essere soggette a delle fluttuazioni e, di conseguenza, il capitale iniziale versato per l'effettuazione dell'investimento potrebbe essere impiegato nell'ambito di tale rendita. Alcuni investimenti potrebbero non essere di facile realizzazione e potrebbe essere difficoltoso vendere o realizzare gli investimenti in questione. Analogamente, potrebbe essere difficile per voi ottenere delle informazioni attendibili relative al valore o ai rischi a cui è esposto tale investimento. In caso di eventuali domande, è possibile contattare il proprio Relationship Manager. La performance passata non costituisce un'indicazione della performance futura. La performance può risentire di commissioni, spese o altri oneri nonché delle fluttuazioni dei tassi di cambio. Rischi dei mercati finanziari I rendimenti storici e gli scenari relativi ai mercati finanziari non costituiscono una garanzia della performance futura. Il prezzo e il valore degli investimenti menzionati e l'eventuale reddito maturato possono aumentare, diminuire oppure essere soggetti a fluttuazioni. La performance passata non costituisce un riferimento per la performance futura. Se un investimento è denominato in una moneta diversa dalla valuta di base, le variazioni del tasso di cambio possono sortire un effetto negativo sul valore, sul prezzo o sul reddito. È opportuno che ti rivolga a consulenti in materia qualora riscontri la necessità di un supporto per queste valutazioni. Gli investimenti potrebbero non avere un mercato pubblico oppure avere solo un mercato secondario ristretto. Ove esista un mercato secondario, non è possibile prevedere il prezzo al quale verranno negoziati gli investimenti sul mercato o se tale mercato sarà liquido o meno. Mercati emergenti Laddove il presente rapporto abbia a oggetto i mercati emergenti, devi ricordare che gli investimenti e le operazioni in vari tipi di investimenti di, ovvero correlati o legati a, emittenti e debitori costituiti, aventi sede o principalmente operanti nei paesi dei mercati emergenti, comportano incertezze e rischi. Gli investimenti correlati ai paesi dei mercati emergenti possono essere considerati speculativi e i loro prezzi sono molto più volatili rispetto a quelli degli investimenti nei paesi più sviluppati. Gli investimenti nei mercati emergenti dovrebbero essere operati unicamente da investitori sofisticati o professionisti esperti che possiedono una conoscenza specialistica in materia, sono in grado di considerare e ponderare i vari rischi comportati dagli investimenti in questione e dispongono delle risorse finanziarie necessarie per sostenere i consistenti rischi di perdita dei capitali impegnati in tali investimenti. È tua responsabilità gestire i rischi derivanti dagli investimenti nei mercati emergenti e dall'allocazione degli asset in portafoglio. Per quanto attiene ai vari rischi e fattori da valutare nel caso di investimenti nei mercati emergenti, devi rivolgerti ai tuoi consulenti. Investimenti alternativi Gli hedge fund non sono soggetti alle numerose normative di tutela degli investitori che si applicano agli investimenti collettivi autorizzati regolamentati e i gestori di hedge fund sono sostanzialmente non sottoposti ad alcuna regolamentazione. Gli hedge fund non sono vincolati da una particolare disciplina d'investimento o strategia di negoziazione e mirano a trarre profitto da ogni genere di mercato facendo ricorso a leva finanziaria, strumenti derivati e complesse strategie d'investimento speculative che possono aumentare il rischio di perdita degli investimenti. Le operazioni in materie prime comportano un grado elevato di rischio e potrebbero non essere adatte a molti investitori privati. L'entità della perdita dovuta alle oscillazioni dei mercati può essere notevole ed è anche possibile registrare una perdita totale. Gli investitori in immobili sono esposti a rischi di liquidità, di cambio e altro genere, come per esempio rischio ciclico, di locazione nonché ai rischi dei mercati locali, quali il rischio ambientale e variazioni a livello di contesto legale. Rischio di tasso d'interesse e di credito Il mantenimento del valore di un’obbligazione dipende dalla solvibilità dell’Emittente e/o del Garante (ove applicabile), che può variare nel corso del periodo di validità dell’obbligazione. In caso di insolvenza dell’Emittente e/o Garante dell’obbligazione, l’obbligazione o il reddito che ne deriva non sono garantiti ed è possibile che tu non recuperi l'importo originariamente investito o addirittura riceva un importo inferiore. Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 12 Economic Research Divulgazioni Le informazioni e le opinioni espresse nel presente rapporto (all'infuori dei contributi agli articoli da parte dei responsabili delle strategie d'investimento) sono state redatte dalla sezione Research, divisione Private Banking & Wealth Management di Credit Suisse alla data di pubblicazione e potrebbero essere modificate senza preavviso. I giudizi espressi in riferimento a un particolare titolo all'interno del presente rapporto potrebbero divergere o non essere in linea con le osservazioni e i giudizi della sezione Research, divisione Investment Banking del Credit Suisse, a causa di differenze nei criteri di valutazione. I contributi agli articoli da parte dei responsabili delle strategie d'investimento non costituiscono rapporti di ricerca. I responsabili delle strategie d'investimento non fanno parte della sezione Research del CS. Credit Suisse ha adottato politiche miranti a garantire l'indipendenza della propria sezione Research, tra le quali quelle relative alle restrizioni alla negoziazione dei titoli in questione prima della distribuzione di rapporti di ricerca. Queste politiche non si applicano ai responsabili delle strategie d'investimento. Credit Suisse non si assume alcuna responsabilità in ordine a perdite derivanti dall'utilizzo del materiale oggetto del presente rapporto. Questa esclusione di responsabilità non sarà tuttavia valida nella misura in cui la responsabilità in questione derivasse da specifiche condizioni o normative applicabili al CS. Non ci si deve basare sul presente rapporto rinunciando a esercitare il proprio giudizio indipendente. Credit Suisse potrebbe aver emesso, e potrebbe emettere in futuro, un'idea di negoziazione relativa al titolo in questione. Le idee di negoziazione sono opportunità di negoziazione di breve termine basate su avvenimenti e catalizzatori di mercato, mentre i rating delle società riflettono le raccomandazioni d'investimento fondate sul rendimento totale atteso nell'arco di un periodo di 6 - 12 mesi, secondo quanto definito nella sezione per le divulgazioni. Dal momento che le idee di negoziazione e i rating societari riflettono diverse ipotesi e metodi analitici, le idee di negoziazione possono differire a livello direzionale dal rating societario. Oltre a ciò, Credit Suisse potrebbe aver emesso, e potrebbe emettere in futuro, altri rapporti non in linea con le informazioni fornite nel presente rapporto o che giungono a conclusioni diverse. I rapporti in questione riflettono le diverse ipotesi, giudizi e metodi analitici degli analisti che li hanno redatti e Credit Suisse non è tenuto a garantire che tali rapporti vengano portati all'attenzione dei destinatari del presente rapporto. Certificazione degli analisti Gli analisti identificati nel presente rapporto certificano che le opinioni relative alle società e ai titoli in esso discussi riflettono in modo accurato le loro opinioni personali in merito alle società e ai titoli in questione. Gli analisti certificano inoltre che nessuna parte dei loro indennizzi può essere ricondotta direttamente o indirettamente alle specifiche raccomandazioni od opinioni espresse nel presente rapporto. Gli analisti KPO (Knowledge Process Outsourcing) citati nel presente rapporto sono collaboratori di Credit Suisse Business Analytics (India) Private Limited. Divulgazioni importanti Credit Suisse pubblica i propri rapporti di ricerca quando lo ritiene opportuno, in base agli sviluppi delle imprese, dei settori o dei mercati analizzati che potrebbero influire notevolmente sulle opinioni o i pareri espressi nei rapporti in questione. Credit Suisse pubblica esclusivamente ricerche sugli investimenti imparziali, indipendenti, chiare, eque e non fuorvianti. Il codice di condotta del Credit Suisse, che deve essere rispettato da tutti i dipendenti, è accessibile anche tramite il nostro sito Web all'indirizzo: http://www.credit-suisse.com/governance/en/code_of_conduct.html Per maggiori dettagli, fai riferimento alle informazioni sull'indipendenza della ricerca finanziaria disponibili all'indirizzo: https://www.creditsuisse.com/legal/pb_research/independence_en.pdf L’analista/Gli analisti responsabile/i della redazione del presente rapporto di ricerca ha/hanno ricevuto un indennizzo basato su diversi fattori, tra cui i proventi complessivi del CS, una parte dei quali viene generata dalle attività di Investment Banking del Credit Suisse. Ulteriori informazioni Regno Unito: Per informazioni sui titoli a reddito fisso per i clienti di Credit Suisse (UK) Limited e Credit Suisse Securities (Europe) Limited, si prega di chiamare il numero +41 44 333 33 99. India: Visitare il sito http://www.credit-suisse.com/in/researchdisclosure per le ulteriori divulgazioni previste dal Securities And Exchange Board of India (Research Analysts) Regulations, 2014. Credit Suisse potrebbe avere una partecipazione nelle società menzionate in questo rapporto. I rapporti di ricerca del CS sono altresì disponibili all'indirizzo https://investment.credit-suisse.com/ Per informazioni sulle comunicazioni relative alle società oggetto di rating di Credit Suisse Investment Banking citate nel presente rapporto, vogliate fare rifermento al sito di divulgazione della divisione Investment Banking all'indirizzo: https://rave.credit-suisse.com/disclosures Per ulteriori informazioni, incluse le comunicazioni su eventuali altri emittenti, vogliate fare riferimento al sito di divulgazione della divisione Private Banking & Wealth Management all'indirizzo: http://www.credit-suisse.com/disclosure Disclaimer globale / Informazioni importanti Il presente rapporto non è destinato né finalizzato alla distribuzione o all'utilizzo da parte di alcuna persona fisica o giuridica avente cittadinanza, residente o ubicata in una località, stato, paese ovvero in un'altra giurisdizione in cui la distribuzione, la pubblicazione, la disponibilità o l'impiego siffatti fossero contrari alla legislazione o alle normative vigenti, o a seguito dei quali Credit Suisse dovesse ottemperare a qualsivoglia obbligo di registrazione o licenza in tale giurisdizione. I riferimenti a Credit Suisse che compaiono nel presente rapporto includono Credit Suisse AG, la banca svizzera e relative affiliate e collegate. Per maggiori informazioni sulla nostra struttura, si prega di usare il seguente link: http://www.credit-suisse.com/who_we_are/de/ ESCLUSIONE DI DISTRIBUZIONE, SOLLECITAZIONE O CONSULENZA: Il presente rapporto è fornito a puro titolo informativo e illustrativo ed è destinato a un impiego strettamente personale. Non costituisce una sollecitazione, un'offerta o una raccomandazione di acquisto o vendita di alcun titolo o altro strumento finanziario. Qualsiasi informazione che includa fatti, opinioni o citazioni può essere sintetizzata o riassunta ed è espressa alla data di redazione. Le informazioni contenute nel presente rapporto sono state fornite solamente a titolo di commento di mercato generale e non costituiscono una forma di consulenza finanziaria regolamentata, né un servizio legale, fiscale o un altro servizio regolamentato. Non tengono conto degli obiettivi, della situazione o delle necessità finanziarie di alcun soggetto, che devono essere necessariamente considerati prima di effettuare una decisione d'investimento. Prima di prendere qualunque decisione d'investimento sulla base del presente rapporto, per eventuali spiegazioni necessarie in merito al suo contenuto ti raccomandiamo di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente. Il presente rapporto intende puramente fornire informazioni e giudizi di Credit Suisse alla data di redazione, indipendentemente dalla data alla quale tu riceva o acceda alle informazioni. Le osservazioni e giudizi contenuti nel presente rapporto potrebbero differire da quelli espressi da altre sezioni di Credit Suisse e variare in qualsiasi momento senza preavviso e in assenza di un obbligo di aggiornamento. Credit Suisse non è in alcun modo tenuto a garantire che tali aggiornamenti ti vengano comunicati. PREVISIONI E STIME: La performance passata non costituisce un'indicazione o una garanzia della performance futura e non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, esplicita o implicita, in merito alla performance futura. Nella misura in cui il presente rapporto contenesse dichiarazioni sulla performance futura, tali dichiarazioni sono di natura previsionale e soggette a diversi rischi e incertezze. Salvo altrimenti indicato, tutte le cifre non sono state sottoposte a verifica. Il complesso delle valutazioni menzionate nel presente rapporto è soggetto alle politiche e alle procedure di valutazione del CS. CONFLITTI: Credit Suisse si riserva il diritto di porre rimedio a qualsiasi errore eventualmente contenuto nel presente rapporto. Credit Suisse, le sue affiliate e/o i rispettivi dipendenti possono detenere una posizione o partecipazione o altro interesse sostanziale, oppure effettuare transazioni, nei titoli menzionati o nelle relative opzioni o in altri investimenti correlati e, di volta in volta, incrementare o cedere tali investimenti. Credit Suisse può fornire, o aver fornito nel corso degli ultimi 12 mesi, una consulenza significativa o servizi d’investimento in relazione agli investimenti riportati nel presente rapporto o a un investimento correlato a qualsivoglia società o emittente menzionato. Alcuni investimenti cui si fa riferimento nel presente rapporto saranno offerti da una singola entità o da un’associata diCredit Suisse oppure Credit Suisse potrebbe essere il solo market maker di tali investimenti. Credit Suisse è coinvolto in molte attività correlate alle società menzionate nel presente rapporto. Queste attività comprendono negoziazioni specializzate, arbitraggio dei rischi, market making e altre negoziazioni titoli per proprio conto. REGIME FISCALE: Nessun elemento del presente rapporto costituisce una consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale. Credit Suisse non offre alcuna consulenza per quanto attiene alle Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 13 Economic Research conseguenze fiscali degli investimenti e ti consigliamo di rivolgerti a un fiscalista indipendente. I livelli di tassazione e la base imponibile dipendono dalle circostanze individuali e sono soggetti a variazioni. FONTI: Le informazioni e le opinioni illustrate nel presente rapporto sono state ricavate o desunte da fonti che, a giudizio del CS, sono affidabili. Tuttavia, Credit Suisse non rilascia alcuna dichiarazione in merito alla loro accuratezza o completezza. Credit Suisse non si assume alcuna responsabilità in ordine a perdite derivanti dall'utilizzo del presente rapporto. SITI WEB: Il presente rapporto può fornire gli indirizzi di, o contenere collegamenti ipertestuali a, siti Web. Salvo ove il presente rapporto si riferisca a materiale riportato sul sito Web del CS, Credit Suisse non ha esaminato i siti collegati e non si assume alcuna responsabilità in relazione ai contenuti dei siti in questione. Tali indirizzi o collegamenti ipertestuali (compresi gli indirizzi o i collegamenti ipertestuali al materiale sul sito Web del CS) sono forniti esclusivamente per tua praticità e le informazioni e i contenuti dei siti collegati non costituiscono in alcun modo parte integrante del presente rapporto. L'accesso ai siti Web in questione o l'impiego di tali link tramite il presente rapporto o il sito Web di Credit Suisse saranno completamente a tuo rischio. Distribuzione dei rapporti di ricerca A meno che non diversamente specificato all'interno del presente documento, il presente rapporto viene redatto ed emesso da Credit Suisse SA, una banca svizzera autorizzata e soggetta alla regolamentazione dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari. Australia: Il presente rapporto è distribuito in Australia da Credit Suisse AG, Sydney Branch (CSSB) (ABN 17 061 700 712 AFSL 226896) soltanto a clienti "Wholesale" secondo quanto definito nella sezione s761G del Corporations Act 2001. CSSB non garantisce il rendimento, né rilascia alcuna garanzia in merito alla performance, dei prodotti finanziari a cui il presente rapporto fa riferimento. Bahrain: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse AG, Bahrain Branch, autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Bahrain (CBB) come Investment Firm Category 2. Credit Suisse AG, filiale del Bahrain, ha sede al Level 22, East Tower, Bahrain World Trade Centre, Manama, Regno del Bahrain. Dubai: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse AG (DIFC Branch), debitamente autorizzata e regolamentata dalla Dubai Financial Services Authority («DFSA»). I relativi prodotti o servizi finanziari sono disponibili soltanto per i clienti professionisti o le controparti di mercato, secondo la definizione della DFSA, e non sono destinati a qualsivoglia altra persona. Credit Suisse AG (DIFC Branch) ha sede al Level 9 East, The Gate Building, DIFC, Dubai, Emirati Arabi Uniti. Francia: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Luxembourg) S.A., Succursale en France, autorizzato dall'Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR) in qualità di fornitore di servizi d'investimento. Credit Suisse (Luxembourg) S.A., Succursale en France è soggetto alla supervisione e al controllo dell'Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution e dall'Autorité des Marchés Financiers. Gibilterra: Il presente rapporto è distribuito dl Credit Suisse (Gibraltar) Limited. Il Credit Suisse (Gibraltar) Limited è una persona giuridica indipendente, interamente controllata da Credit Suisse e regolamentata dalla Gibraltar Financial Services Commission. Guernsey: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Channel Islands) Limited, una persona giuridica indipendente registrata a Guernsey con n. 15197 e sede legale in Helvetia Court, Les Echelons, South Esplanade, St Peter Port, Guernsey. Credit Suisse (Channel Islands) Limited è interamente controllato da Credit Suisse AG e regolamentato dalla Guernsey Financial Services Commission. Copie dell'ultimo bilancio soggetto a revisione contabile sono disponibili su richiesta. Hong Kong: Il presente rapporto è stato pubblicato a Hong Kong da Credit Suisse AG, Hong Kong Branch, un istituto in possesso della licenza «Authorized Institution» rilasciata dalla Hong Kong Monetary Authority e registrato ai sensi della Securities and Futures Ordinance (capitolo 571 delle disposizioni giuridiche di Hong Kong). India: Il presente rapporto viene distribuito dal Credit Suisse Securities (India) Private Limited («Credit Suisse India», n. CIN U67120MH1996PTC104392), soggetto alla regolamentazione del Securities and Exchange Board of India (SEBI), con numeri di registrazione SEBI INB230970637; INF230970637; INB010970631; INF010970631, INP000002478, e indirizzo registrato presso 9th Floor, Ceejay House, Plot F, Shivsagar Estate, d.ssa Annie Besant Road, Worli, Mumbai 400 018, India, tel. +91-22 6777 3777. Italia: Il presente rapporto è distribuito in Italia da Credit Suisse (Italy) S.p.A., banca di diritto Italiano, iscritta all'albo delle banche e soggetta alla supervisione e al controllo di Banca d'Italia e CONSOB; è inoltre distribuito da Credit Suisse AG, banca svizzera autorizzata a fornire servizi bancari e finanziari in Italia. Giappone: Il presente rapporto è distribuito in Giappone unicamente da Credit Suisse Securities (Japan) Limited, Financial Instruments Dealer, Director-General of Kanto Local Finance Bureau (Kinsho) No. 66, membro di Japan Securities Dealers Association, Financial Futures Association of Japan, Japan Investment Advisers Association e Type II Financial Instruments Firms Association. Credit Suisse Securities (Japan) Limited non distribuirà né inoltrerà il presente rapporto al di fuori del Giappone. Jersey: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Channel Islands) Limited, Jersey Branch, regolamentato dalla Jersey Financial Services Commission per l'esecuzione dell'attività d'investimento. La sede di Credit Suisse (Channel Islands) Limited, Jersey Branch, a Jersey è la seguente: TradeWind House, 22 Esplanade, St Helier, Jersey JE4 5WU. Libano: Questa relazione viene distribuita da Credit Suisse (Lebanon) Finance SAL («CSLF»), un istituto finanziario costituito in Libano e regolamentato dalla Banca centrale del Libano (Central Bank of Lebanon, «CBL»), con numero di licenza per l'istituto finanziario 42. Credit Suisse (Lebanon) Finance SAL è soggetta alle leggi e alle regolamentazioni della CBL, oltre che alle leggi e alle decisioni della Capital Markets Authority of Lebanon («CMA»). CSLF è una filiale di Credit Suisse SA e parte di Credit Suisse Group (CS). La CMA non si fa carico di alcuna responsabilità per i contenuti delle informazioni incluse nel presente rapporto, tra l'altro per l'accuratezza e la completezza di tali informazioni. La responsabilità per il contenuto di questo rapporto è di chi l'ha pubblicato, dei rispettivi amministratori e di altre persone, come gli esperti, le cui opinioni vengono incluse nel rapporto con il rispettivo consenso. La CMA non ha altresì valutato l'adeguatezza dell'investimento per un particolare investitore o tipologia di investitore. Gli investimenti sui mercati finanziari potrebbero implicare un livello elevato di complessità e di rischio e potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. La valutazione dell'adeguatezza di CSLF in riferimento all'investimento sarà eseguita sulla base delle informazioni che l'investitore avrebbe fornito a CSLF e in linea con le politiche e i processi interni di Credit Suisse. Si conviene che l'inglese verrà impiegato in tutte le comunicazioni e la documentazione fornite da CS e/o da CSLF. Accettando di investire nel prodotto, l'investitore conferma di non avere alcuna obiezione in merito all'utilizzo della lingua inglese. Lussemburgo: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse (Luxembourg) S.A., una banca lussemburghese autorizzata e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Qatar: Queste informazioni sono distribuite da Credit Suisse (Qatar) L.L.C, autorizzato e regolamentato dalla Qatar Financial Centre Regulatory Authority (QFCRA) ai sensi del QFC n° 00005. Tutti i relativi prodotti o servizi finanziari saranno disponibili soltanto per Business Customers o Market Counterparties (come definiti dalle regole e dalle regolamentazioni della Qatar Financial Centre Regulatory Authority - QFCRA), inclusi i privati che hanno scelto di essere classificati come Business Customer, con attività liquide di oltre USD 1 milione, dotati di esperienze, conoscenze e competenze in materia finanziaria sufficienti per partecipare a operazioni aventi a oggetto tali prodotti e/o servizi. Singapore: Il presente rapporto è stato redatto e pubblicato ai fini della distribuzione a Singapore unicamente a investitori istituzionali, investitori accreditati e investitori esperti (ciascuna categoria come definita ai sensi dei Financial Advisers Regulations); è inoltre distribuito da Credit Suisse AG, Singapore Branch, a investitori stranieri (come definiti ai sensi dei Financial Advisers Regulations). Credit Suisse AG, Singapore Branch, può distribuire rapporti realizzati dalle proprie entità o affiliate estere nel quadro di un accordo ai sensi del Regulation 32C dei Financial Advisers Regulations. Per qualunque questione derivante dal presente rapporto o a esso attinente, gli interessati di Singapore devono rivolgersi a Credit Suisse AG, Singapore Branch, al numero +65-6212-2000. In virtù del tuo status di investitore istituzionale, investitore accreditato, investitore esperto o investitore estero, Credit Suisse AG, Singapore Branch, è esonerata dal rispetto di determinati requisiti di conformità ai sensi del Financial Advisers Act, Chapter 110 of Singapore (il "FAA"), dei Financial Advisers Regulations e delle Notices e Guidelines applicabili emanati ai sensi di questi, con riferimento a qualsiasi servizio di consulenza finanziaria che Credit Suisse AG, Singapore Branch, possa fornirti. Spagna: Il presente rapporto è distribuito in Spagna da Credit Suisse AG, Sucursal en España, autorizzato dal Registro del Banco de España al numero 1460. Thailandia: Il presente rapporto è distribuito da Credit Suisse Securities (Thailand) Limited, regolamentata dall'Office of the Securities and Exchange Commission tailandese, con sede legale in 990 Abdulrahim Place Building, 27/F, Rama IV Road, Silom, Bangrak, Bangkok, tel. 0-2614-6000. Regno Unito: Il presente rapporto è pubblicato da Credit Suisse (UK) Limited e Credit Suisse Securities (Europe) Limited. Credit Suisse Securities (Europe) Limited e Credit Suisse (UK) Limited, entrambe autorizzate dalla Prudential Regulation Authority e regolamentate dalla Financial Conduct Authority e dalla Prudential Regulation Authority, sono persone giuridiche associate al Credit Suisse ma indipendenti. Le tutele previste per i clienti retail dalla Financial Conduct Authority e/o dalla Prudential Regulation Authority non si applicano a investimenti o servizi forniti da soggetti al di fuori del Regno Unito; non sarà inoltre possibile avvalersi del Financial Services Compensation Scheme (piano di risarcimento per i servizi finanziari) qualora l'emittente degli investimenti non adempia ai suoi obblighi. Nella misura comunicata nel Regno Unito o tale da avere effetti nel Regno Unito, il presente documento costituisce una promozione finanziaria approvata da Credit Suisse (UK) Limited, autorizzata dalla Prudential Regulation Authority e regolamentata dalla Financial Conduct Authority e dalla Prudential Regulation Authority per quanto riguarda l’esercizio di attività d’investimento nel Regno Unito. La sede legale di Credit Suisse (UK) Limited è sita in Five Cabot Square, Londra, E14 4QR. Si prega di notare che le norme del Financial Services and Markets Act 2000 (legge del 2000 sui servizi e i mercati finanziari) concernenti la tutela dei clienti retail non trovano applicazione nel vostro caso e che non potete altresì disporre di qualsiasi potenziale compensazione accessibile a «eligible claimants» ossia «richiedenti idonei» in conformità al Financial Services Compensation Scheme (piano di compensazione dei servizi finanziari) del Regno Unito. Il regime fiscale dipende dalla situazione personale di ciascun cliente e può essere soggetto a modifiche in futuro. STATI UNITI: LA PRESENTE RELAZIONE E LE EVENTUALI COPIE NON POSSONO ASSOLUTAMENTE ESSERE INVIATE, PORTATE O DISTRIBUITE NEGLI STATI UNITI O A SOGGETTI STATUNITENSI (SECONDO LA DEFINIZIONE DELLA REGULATION S AI SENSI DEL SECURITIES ACT STATUNITENSE DEL 1933 E RELATIVE MODIFICHE). È proibito riprodurre il presente rapporto, in toto o in parte, senza il permesso scritto del Credit Suisse. Copyright © 2015 di Credit Suisse Group AG e/o delle sue affiliate. Tutti i diritti riservati. 15C030A_R Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 14 Economic Research Altre pubblicazioni del Credit Suisse Economic Research Global Real Estate Monitor 4 trimestre 2015 Monitor Svizzera 4° trimestre 2015 (disponibile in tedesco e inglese) Il Monitor Svizzera analizza e prevede l'andamento dell'economia elvetica. Questa edizione si concentra sui tassi negativi in Svizzera come strumento di politica monetaria e sui rispettivi effetti. Global Real Estate Monitor presenta ogni trimestre una panoramica sui principali mercati immobiliari e sulle tendenze in tutto il mondo. Si occupa sia di investimenti immobiliari diretti sia di investimenti immobiliari indiretti. 15 dicembre 2015 11 dicembre 2015 Retail Outlook 2016 Lo studio annuale sul commercio al dettaglio svizzero illustra le prospettive congiunturali per il settore e le sfide attuali. Nel tema che approfondiamo quest'anno, analizziamo le differenze di prezzo a livello internazionale nel commercio al dettaglio e le possibili cause. Manuale dei settori 2016 Strutture e prospettive Questa pubblicazione annuale è un’opera di consultazione dei settori svizzeri. I ritratti dei singoli comparti forniscono una panoramica approfondita sulle strutture e sulle prospettive congiunturali dei vari settori elvetici. 19 gennaio 2016 5 gennaio 2016 Regione Bassin Lémanique Riforma III dell'imposizione delle imprese La tassazione delle imprese si trova di fronte a una fondamentale trasformazione. Lo studio regionale si focalizza sulle potenziali strategie dei cantoni di Ginevra e Vaud e sugli effetti della riforma fiscale. 10 febbraio 2016 Indice costruzioni Svizzera 1° trimestre 2016 L'indice costruzioni Svizzera, pubblicato trimestralmente, fornisce informazioni attuali sulla congiuntura nel settore edilizio e contiene stime e retroscena sull'andamento dei fatturati nel settore edilizio. Febbraio 2016 Il studio sul mercato immobiliare svizzero 2016 sarà pubblicato il 1 marzo 2016. Monitor immobiliare Svizzera | 4° trimestre 2015 15 Approfittate del know how globale del Credit Suisse Il Credit Suisse è l’operatore globale di prodotti d’investimento immobiliare che offre l’accesso a portafogli immobiliari diversificati sul mercato nazionale ed estero. Godete delle buone prospettive di rendimento a lungo termine approfittando delle performance stabili realizzate dagli immobili. www.credit-suisse.com/ch/realestate ©Adrien Barakat Buone prospettive di rendimenti a lungo termine.