processi di solidificazione solidificazione metalli: processo importante perché ne influenza proprietà meccaniche e fisiche metallo fuso – semilavorati – prodotti finiti stadi di solidificazione: • formazione di nuclei che daranno origine al processo di solidificazione • crescita dei nuclei per dare cristalli • formazione di strutture a grani (la cui forma dipende principalmente dal gradiente termico) processo di nucleazione nucleazione omogenea: • i nuclei sono atomi del metallo stesso che, soggetti a lento movimento, si legano tra loro • è il meccanismo più semplice • richiede un notevole sottoraffreddamento rispetto alla T di solidificazione di equilibrio embrione: gruppo di atomi con dimensione inferiore di quella critica ( sono instabili e continuamente formati e ridisciolti) nucleo: gruppo di atomi di dimensione maggiore di quella critica energie coinvolte nei processi di nucleazione • energia libera di volume (trasformazione l-s) • energia di superficie ( richiesta per formare il solido) c’è un energia che si oppone alla formazione di nuclei o embrioni,quella necessaria per formare la superficie di nuove particelle. è relativa alla superficie della sfera (viene assorbita energia) energia totale associata alla formazione di un embrione o nucleo ( somma dei due contributi) variazione di energia tra liquido e solido per unità di volume di cristallo (è negativa perché durante la trasformazione l’energia viene rilasciata) per la solidificazione di un metallo puro: • se le particelle hanno raggio < del raggio critico (r*), l’energia del sistema si abbassa se esse si sciolgono • se hanno r>r* allora l’energia si abbassa quando i nuclei si accresceranno per dare il cristallo per cui l’energia totale sarà data dalla somma dei due contributi nucleazione eterogenea è un tipo di nucleazione che avviene in un liquido su impurezze o sulle pareti del suo contenitore il ruolo delle impurezze è quello di abbassare l’energia richiesta per formare un nucleo efficiente la nucleazione avviene chiaramente se “l’impurezza” è immersa nel liquido che deve solidificare (energia richiesta è minore) crescita dei nuclei per dare cristalli una volta formati i nuclei, questi si accrescono per dare un cristallo, in cui gli atomi son disposti regolarmente ma varia l’orientazione completata la solidificazione i cristalli (grani) si uniscono tramite legami limitati a un certo numero di atomi (bordi di grano) - pochi siti di nucleazione daranno solidificazione grossolana - tanti siti di nucleazione si avrà una situazione a grani fini (migliore resistenza meccanica e uniformità) per lo più i solidi sono policristallini, ovvero costituiti da tanti grani, che generalmente sono orientati in modo casuale l’uno rispetto all’altro quando invece la periodicità con cui sono disposti glia tomi nel reticolo si estende a tutto il volume si ha un monocristallo • grani equiassici: se i cristalli possono crescere nelle stesso modo in tutte le direzioni (pareti lingottiera, molti nuclei) • grani colonnari: allungati, irregolari e sottili, si hanno quando il processo di solidificazione è lento e pochi nuclei processi industriali - processo di colata semicontinua con raffreddamento diretto (Al e acciaio) La colata semicontinua, invece, non avviene producendo "senza fine in continuità" ma bloccando il getto in masse singole di metallo. Questa lavorazione permette un raffreddamento più veloce e diretto, con strutture metallurgiche ottimali per l'omogeneità delle composizioni chimiche e la grana microcristallina, insieme ad elevati ritmi di produzione e ad ampie scelte in relazione alle dimensioni dei formati. Il metallo, raffreddato più velocemente, è trasformato in pani, destinate a lavorazioni plastiche successive. (circa 5 mt) - colata continua: la colata continua è un processo di produzione industriale in cui il metallo liquido viene fatto colare in una forma ricavata in rame e raffreddata esternamente con acqua, facendolo arrivare già solidificato alla fine del percorso. Dato che il pezzo colato, in teoria, è senza fine, ed in pratica lungo molti centinaia di metri, esso va tagliato a misura mediante una fiamma ad ossigeno e lasciato raffreddare del tutto per effetto dell'aria. affinatori di grano: per avere materiali con grani fini. Ti, B, Zr….. solidificazione monocristalli la solidificazione deve avvenire intorno ad un solo nucleo diverse applicazioni richiedono l’uso di monocristalli (chip di circuiti elettronici, crescita di monostrati, studi reazioni chimiche….) diversi modi di produzione asseconda dell’applicazione: la scelta del metodo dipende principalmente dalla forma che si vuole ottenere, dal metallo e dall’impiego previsto • crescita fase gassosa tramite sputtering • il metallo fuso viene forzato a solidificare su un germe – metodo Bridgman: Ag, Au e Cu – metodo Clavilier: Pt, fondendo l’estremità di un filo per formare una goccia che solidificata da un monocristallo crescita da metallo fuso secondo metodo di Bridgman metallo da fondere nel crogiolo di grafite è posto in un tubo di quarzo (pompa a vuoto) che viene alloggiato nelle spire di un forno a induzione. Dopo aver portato a fusione inizia il processo di solidificazione • ridotta velocità di spostamento delle spire (1mm/min) • assenza di vibrazioni fanno si che si ottenga un monocristallo per verifica: etching con HNO3, si deve ottenere una superficie perfettamente omogenea la faccia di interesse viene poi isolata o per abrasione o per taglio tramite una sega; eventuale polishing meccanico e annealing chimico si verifica poi tramite diffrazione raggi X struttura superfici monocristalline piano (100) se immaginiamo di tagliare un monocristallo lungo una faccia determinata otteniamo un piano in cui gli atomi sono disposti secondo la geometria propria di quel piano (100) la cella elementare è individuata dalla figura geometrica più piccola che può essere spostata in entrambe le direzioni parallelamente a se stessa piano (111) nel piano (111) gli atomi sono posti ai vertici di un triangolo, che non è una figura che può essere spostata parallelamente a se stessa ricoprendosi esattamente si ha perciò un rombo piano (110) ne piano (110) si nota che è costituito da filari atomici distinti e tra i due filari si intravedono quelli sottostanti facce più compatte difetti cristallini influenzano proprietà fisiche e meccaniche, •difetti di punto •difetti di linea •difetti di superficie DIFETTO DI PUNTO: il difetto più semplice è la vacanza (1ogni 10000). Può avvenire: -per disturbi locali durante la crescita -per riarrangiamenti possono venire introdotte (raffreddamento rapido,deformazioni) e quelle di non equilibrio hanno la tendenza ad aggrupparsi facendo una vacanza più grande (soprattutto a T alte, dove la mobilità è>) difetto di punto particolare è l’ autointerstiziale, cioè un atomo va ad occupare una posizione interstiziale tra gli atomi allineati nel cristallo nei complessi ionici i difetti interstiziali sono più complessi perché è necessario mantenere l’elettroneutralità bivacanza catione-anione il catione si muove in un sito interstiziale di un normale cristallo ionico DIFETTI DI LINEA (dislocazioni) sono distorsioni del reticolo intorno ad una linea - a spigolo: si aggiunge un mezzo piano di atomi - a vite: si forma in seguito ad applicazione verso l’alto e verso il basso di sforzi di taglio nelle regioni di un cristallo che è stato tagliato da un piano in sezione - misto (più comune) DIFETTI PLANARI sono quelli relativi alle superfici esterne, i bordi di grano, spigoli tra grani, torsioni. la superficie esterna è quella più soggetta a erosione e reazione con ambiente; I bordi di grano si hanno durante il processo di solidificazione quando i cristalli originati da diversi nuclei crescono insieme e si incontrano tra loro; la superficie dei bordi dipende da quelli vicini. E’ una regione di cattivo riarrangiamento atomico