ACQUA:
da ORO BLU
a BENE COMUNE
ingegneria senza frontiere
Guida per l’uso sostenibile e
per la difesa di un’acqua di qualità,
pubblica e bene comune
In questa breve pubblicazione vogliamo parlarvi dell’ACQUA e di
alcuni aspetti che toccano la nostra vita quotidiana.
L’acqua tocca la vita di ogni essere vivente sulla terra, perché l’acqua
è essenziale alla vita,
L’ACQUA É VITA!
IL DIRITTO ALL’ACQUA É DUNQUE DIRITTO ALLA VITA.
Vita che ad esempio ha perso in un giorno di aprile del 2000 il giovane VICTOR HUGO DAZA di
appena 17 anni, a Cochabamba in Bolivia, durante quella che è stata chiamata la GUERRA DELL’
ACQUA: é stato ucciso dalla polizia durante le manifestazioni con le quali la popolazione si ribellava e
rivendicava la sua acqua: nel giro di pochi mesi l’acqua aveva infatti triplicato il suo costo,
dopo che il governo aveva svenduto l’acquedotto ad una multinazionale francese.
Nel bilancio di un contadino boliviano la spesa per l’acqua era diventata un quinto del suo reddito! I
boliviani disperati sono scesi in piazza, sulla piazza sono rimasti diversi morti ammazzati, ma alla fine
hanno vinto e l’acqua di Cochabamba è tornata pubblica.
Sembra uno scenario lontano e impossibile ma anche in ITALIA ci sono segnali che dovrebbero
farci preoccupare. Negli ultimi anni sono aumentate le privatizzazioni dei servizi idrici, così come
le tariffe subito dopo. Nonostante la convinzione di molti che privato significhi efficienza, i nostri
acquedotti continuano a fare acqua da tutti i buchi, visto che si stima una percentuale di perdite
delle reti di distribuzione pari al 30-40% e visto che gli investimenti per la manutenzione non
vengono fatti.
E’ ora di aprire gli occhi sulla complessa questione dell’acqua. Ormai ci
riguarda tutti globalmente.
acqua
bene comune
Infatti ad esempio:
- 1,3 miliardi di persone nel mondo oggi non hanno accesso all’acqua potabile e sono destinati a aumentare
sempre di più; come gestiremo le migrazioni di milioni di persone assetate e disperate in cerca di acqua, cioè di
vita?;
- L’inquinamento crescente fa diminuire la disponibilità di acqua potabile disponibile anche nel nostro paese;
- Le falde si stanno abbassando ovunque, i ghiacciai si stanno sciogliendo, l’acqua non è una risorsa infinita
come molti potrebbero pensare…
- La privatizzazione del servizio idrico e quindi la mercificazione dell’acqua fa sì che solo i più ricchi potranno
avere a disposizione acqua di qualità e in quantità; chissà se i nostri figli se la potranno permettere?...
- Il possesso dei grandi bacini acquiferi scatena guerre analogamente a quanto succede per il petrolio (l’acqua
viene chiamata ormai comunemente ORO
BLU), le guerre per l’acqua sono già iniziate.
Per questi e per tanti altri motivi che troverete nella pagine seguenti, siamo qui a dire che non si può
più stare immobili e pensare che sono problemi che riguardano altri paesi lontano da noi. Abbiamo il
dovere di pensare ai nostri figli e alle generazioni future e cercare di lasciare loro le stesse possibilità
di vita di cui noi abbiamo goduto.
In queste pagine cercheremo di fornirvi informazioni riguardo a uno dei tanti aspetti che ci coinvolgono ogni giorno: l’uso dell’acqua in bottiglia e l’uso dell’acqua del rubinetto.
Vi invitiamo quindi a leggere e a provare a mettere in pratica qualche cambiamento nella vostra vita
quotidiana, a favore di un uso sostenibile e responsabile di una delle risorse più preziose che abbiamo, simbolo di purezza, freschezza, gioia, vita. Non lasciamo che si sporchi di sangue, di interessi
commerciali, di inquinamento!
Contattate la nostra associazione o il comitato per l’ACQUA BENE COMUNE della vostra
città se volete impegnarvi anche voi affinché l’acqua sia:
di qualità, pubblica, bene comune, diritto per tutti e … del rubinetto!
1
foto in alto: http://mariodomina.files.wordpress.com/2007/04/acqua-5.jpg; in basso: www.quadrivia.it/images/home_img_bicchiere.jpg
blog.formicablu.it/archives/tag/acqua
2
Sapete che in ITALIA in un anno si spendono 400 milioni di euro in
pubblicità di acque minerali? E che l’acqua in bottiglia costa da
500 a 1000 volte di più di quella del rubinetto?
acqua minerale
quanto ci costa?
ACQUA DEL RUBINETTO O ACQUA MINERALE?
2. CHILOMETRI PERCORSI NEL TRASPORTO
Ma bere acqua del rubinetto impedisce forse di diventare famosi calciatori, donne affascinanti o
Non bisogna trascurare che, una volta prodotte, le bottiglie vengono prima trasportate nel luogo in
divertenti uomini di spettacolo? Le pubblicità delle acque minerali, infatti, hanno molto spesso come
testimonial personaggi dello sport, dello spettacolo o della televisione, con l’obiettivo di trasmettere
il messaggio che per essere persone “giuste”, giovani, alla moda, “che se ne intendono”, che hanno
successo nella vita, bisogna bere acqua in bottiglia.
Non viene, invece, comunicato nulla riguardo all’impatto ambientale che il consumo di acqua
minerale naturale comporta. Per valutare tale impatto è necessario considerare diversi fattori quali:
cui avviene l’imbottigliamento e poi, una volta riempite d’acqua, nei centri di smistamento.
Ecco una mappa dei marchi più venduti in Italia e della distanza, “sorgente per sorgente”, dalle
principali città italiane.
1. produzione della plastica di imbottigliamento
2. chilometri percorsi dai camion nel trasporto delle bottiglie
3. quantità di rifiuti prodotti
4. influenza del contenitore sulle proprietà del prodotto contenuto
1. PRODUZIONE DELLA PLASTICA DI IMBOTTIGLIAMENTO
Per produrre 1Kg di PET (polietilentereftalato), plastica utilizzata per la produzione delle bottiglie,
sono necessari poco meno di 2 Kg di petrolio e 17 litri di acqua, la cui lavorazione rilascia in atmosfera 2,3 Kg di anidride carbonica, 40 g di idrocarburi, 25 g di ossidi di zolfo e 18 g di monossido di
carbonio.
Il peso di una bottiglia di plastica in PET si aggira attorno ai 35 grammi.
Da ciò si deduce che per la sola produzione di una bottiglia vengono rilasciati in atmosfera
80 g di CO2, oltre a piccole percentuali di idrocarburi, ossidi di zolfo e monossido di carbonio.
3
zarcone.it/2007/11/05/perché-al-centro-nord-i-bicchieri-dacqua-non-si-pagano/
cartina e schema : www.imbrocchiamola.org
4
acqua minerale
quanto ci costa?
3. RIFIUTI PRODOTTI
Non bisogna poi dimenticare la “questione rifiuti”, per cui dopo l’uso le bottiglie possono subire
stoccaggio in discarica, incenerimento o riciclaggio (processo complesso e costoso che,
inoltre, dà luogo a prodotti secondari dalle scarse proprietà e di conseguenza dalle scarse possibili
applicazioni).
Si hanno comunque molti dubbi sull’effettiva invarianza delle proprietà dell’acqua come dimostrano
le precauzioni che il MINISTERO DELLA SALUTE stesso richiede di utilizzare:
“Una cattiva conservazione può danneggiare le proprietà dell’acqua minerale naturale. Si
raccomanda pertanto, al consumatore, di adottare le seguenti precauzioni:
- Conservare le bottiglie di acqua minerale naturale sempre al riparo dal sole e da eventuali
4. INFLUENZA DEL CONTENITORE SULLE PROPRIETÁ DEL PRODOTTO
fonti di calore, privilegiando luoghi freschi, asciutti e privi di odori
L’acqua viene definita come un prodotto VIVO, cioè non soggetto a processi di sterilizzazione,
- Richiudere bene le bottiglie, una volta che sono state aperte, per mantenere integre le carat-
e come tutti i prodotti del genere, è soggetta a subire modificazioni se non conservata con le dovute
cautele (esposizione diretta a fonti di calore, tra cui i raggi solari).
teristiche originarie dell’acqua minerale naturale
Il PET (polietilen-tereftalato) oggi trasporta la grande maggioranza delle acque minerali nelle nostre
case, malgrado il costo della singola bottiglia sia fino a cinque volte superiore rispetto a
quella in vetro.
In compenso, se il PVC (cloruro di polivinile), accusato di essere teratogeno (che causa cioè
anomalie fetali) e cancerogeno, è stato del tutto escluso dall’imbottigliamento, il suo sostituto
polietilene è a rischio luce-calore. E siccome il trasporto bottiglie avviene su autocarri quasi mai
termicamente protetti, è difficile sapere se nell’acqua che beviamo tutto è come alla sorgente. Certo è
che le bottiglie dovrebbero garantire l’igiene e non la contaminazione dell’acqua e i casi di migrazione
di sostanze chimiche presenti nei polimeri plastici sono il tema di una vasta letteratura scientifica.
Purtroppo il PET viene utilizzato da relativamente pochi anni quindi studi approfonditi sui possibili
effetti sono ancora in corso.
5
repubblica.it/2007/07/sezioni/scienza_e_tecnologia/acqua-minerale.html
- Pretendere, al bar o al ristorante, che la bottiglia, per la quantità richiesta, venga portata nella
confezione originale, sigillata, e che sia aperta al momento.
- Capovolgere ed agitare la bottiglia e verificare se vi siano perdite o sostanze sospette o se
forma della schiuma, in tal caso non consumarla e farla verificare da un organo di vigilanza
- Evitare l’impiego di ghiaccio che da un lato ne altera il gusto e dall’altro ne contamina la
purezza originaria
- Non travasare mai l’acqua minerale naturale in caraffe o brocche
- Non immettere nel contenitore vuoto altri liquidi
- Dopo il consumo, schiacciare la bottiglia longitudinalmente e gettare nei cassonetti appositi
per la raccolta differenziata”.
6
La legislazione corrente in materia di acque minerali naturali, per
quanto riguarda le etichette, stabilisce che siano riportate alcune
indicazioni obbligatorie. Altre sono facoltative, ma non meno utili per
la comprensione del tipo di acqua.
Impariamo a leggere un’etichetta:
l’etichetta
istruzioni per l’uso
3. i risultati dell’analisi chimica e fisico-chimica;
4. la data in cui sono state eseguite le analisi di cui al punto precedente e il laboratorio presso il quale dette
analisi sono state effettuate;
5. il contenuto nominale;
6. il titolare del provvedimento;
7. il termine minimo di conservazione;
8. la dicitura di identificazione del lotto;
9. La legislazione corrente prevede inoltre le due seguenti diciture:
- “acqua sottoposta ad una tecnica di ossidazione all’aria arricchita di ozono”, se l’acqua viene trattata
con aria arricchita di ozono;
- “contiene più di 1,5 mg/L di fluoro: non ne è opportuno il consumo regolare da parte dei lattanti e
dei bambini di età inferiore a sette anni”, se la concentrazione di fluoro è superiore a 1,5 mg/L.
INDICAZIONI FACOLTATIVE
INDICAZIONI OBBLIGATORIE
1. acqua minerale naturale integrata, se del caso, con le seguenti menzioni:
- totalmente degassata, se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata totalmente eliminata;
- parzialmente degassata, se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata parzialmente
eliminata;
- rinforzata col gas della sorgente, se il tenore di anidride carbonica libera, proveniente dalla stessa
falda o giacimento, è superiore a quello della sorgente;
- aggiunta di anidride carbonica, se all’acqua minerale naturale è stata aggiunta anidride carbonica
non prelevata dalla stessa falda o giacimento;
- naturalmente gassata o effervescente naturale, se il tenore di anidride carbonica libera, superio
re a 250 mg/l, è uguale a quello della sorgente, tenuto conto della eventuale reintegrazione di una quantità di
anidride carbonica, proveniente dalla stessa falda o giacimento dell’acqua minerale, pari a quella liberata nel
corso delle operazioni che precedono l’imbottigliamento, nonché delle tolleranze tecniche abituali;
2. la denominazione dell’acqua minerale naturale ed il nome della località dove questa viene
utilizzata;
7
acqua2o.it
10. controllata secondo le norme europee
11. codice a barre
12. materiale del contenitore
13. dicitura ambientale
14. indicazioni per la corretta conservazione del prodotto
- oligominerale o leggermente mineralizzata, se il residuo fisso non è superiore a 500 mg/l;
- minimamente mineralizzata, se il residuo fisso non è superiore a 50 mg/l;
- ricca di sali minerali, se il residuo fisso è superiore a 1500 mg/l;
- contenente bicarbonato, se il tenore di bicarbonato è superiore 600 mg/l;
- solfata, se il tenore dei solfati è superiore a 200 mg/l;
- clorurata, se il tenore di cloruro è superiore a 200 mg/l;
- calcica, se il tenore di calcio è superiore a 150 mg/l;
- magnesiaca, se il tenore di magnesio è superiore a 50 mg/l;
- fluorata o contenente fluoro, se il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/l;
lurisia.it/index.php?method=section&action=zoom&id=58
8
l’etichetta
istruzioni per l’uso
- ferruginosa o contenente ferro, se il tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/l;
- acidula, se il tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/l;
- sodica, se il tenore di sodio è superiore a 200 mg/l;
- indicata per le diete povere di sodio, se il tenore del sodio è inferiore a 20 mg/l;
- microbiologicamente pura
- designazione commerciale diversa dalla denominazione dell’acqua minerale naturale
- se menzionate nel decreto di riconoscimento possono essere riportate una o più delle seguenti indicazioni:
- può avere effetti diuretici;
- può avere effetti lassativi;
- indicata per l’alimentazione dei neonati;
- indicata per la preparazione degli alimenti dei neonati;
- stimola la digestione o menzioni analoghe;
- può favorire le funzioni epatobiliari o menzioni analoghe;
- altre menzioni concernenti le proprietà favorevoli alla salute dell’acqua minerale naturale, sempreché dette
menzioni non attribuiscano all’acqua minerale naturale proprietà per la prevenzione, la cura e la guarigione di
una malattia umana;
- le eventuali indicazioni per l’uso;
- le eventuali controindicazioni.
RESIDUO FISSO
I componenti principali (talvolta chiamati macrocostituenti o sali disciolti) delle acque minerali sono:
sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri, solfati e bicarbonati. Le acque minerali si differenziano fra
loro per il diverso contenuto di queste sostanze: avremo acque con contenuto di sali elevato, medio
e basso. E’ il residuo fisso il parametro che esprime il quantitativo dei sali disciolti in un’
acqua (mineralizzazione). Sulle etichette è sempre riportato il residuo fisso a 180 °C: questo valore
corrisponde alla parte solida che rimane, dopo aver evaporato alla temperatura di 180 °C, un litro di
acqua.
Nelle acque minerali il residuo fisso costituisce un parametro di notevole importanza perché permette di classificare le acque minerali e di scegliere le acque in base alle varie esigenze. La
classificazione prevista dal Decreto Lgs. 105/92 è la seguente:
- fino a 50 mg/L: minimamente mineralizzata
A
l fine di meglio intendere il significato delle diciture indicate nell’analisi chimica e fisico-chimica, e per scegliere criticamente cosa consumare, ne riportiamo di seguito una descrizione delle principali.
pH
Indica l’acidità dell’acqua. Se l’acqua è pura (quindi senza componenti quali sali minerali, anidride
carbonica, ecc.) il valore di questo parametro sarà 7. In realtà perché l’acqua sia potabile è necessaria
una certa quantità di questi componenti (vedere tabella di seguito) e quindi il pH sarà diverso da 7.
I valori ideali sono fra 6.5 e 8.
CONDUCIBILITÁ ELETTRICA (O CONDUTTIVITÁ)
E’ una controprova del residuo fisso poiché più minerali ci sono più aumenta la conducibilità.
9
Una maggiore quantità di elettroliti (ioni, ad esempio quelli riportati nelle Tabella 1 e Tabella 2)
significa un’alta concentrazione di minerali, valori bassi sono tipici, invece, di acque povere di sali:
le oligominerali. Il valore consigliato è di 2500µScm ¹ (unità di misura: micro Siemens per
centimetro) a 20°C.
lurisia.it/index.php?method=section&action=zoom&id=60
- da 50 a 500 mg/L: oligominerale o leggermente mineralizzata
- oltre 1500 mg/L: ricca di sali minerali
Non esiste una dizione per l’intervallo 500 - 1500 mg/L: nello spazio lasciato da questa che sembra
una dimenticanza si potrebbe introdurre la definizione mediamente mineralizzata.
DUREZZA
E’ il valore del calcare (carbonati di calcio e magnesio) sciolto nell’acqua, espresso in gradi
francesi. L’acqua è considerata dolce quando è caratterizzata da un valore inferiore a 5, mentre è
considerata dura a valori superiori a 25.
10
l’etichetta
istruzioni per l’uso
A temperature elevate, l’acqua dura porta alla formazione di calcare (come avviene, per esempio, nei
tubi dell’acqua corrente o nel caso di determinati apparecchi elettrodomestici); ciò causa, a sua volta,
un più elevato consumo di energia, in quanto il calcare è un cattivo conduttore di calore.
Si tenga presente che l’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA’ ha affermato, sulla
base di consistenti studi epidemiologici, che la durezza dell’acqua potabile è inversamente
correlata con l’insorgere di malattie cardiovascolari, fra le principali cause di morte in occidente.
Quindi come non è consigliabile un grado di durezza eccessivamente elevato, altrettanto vale per uno
eccessivamente basso: le acque minerali molto dolci, di conseguenza, non sarebbero da considerare
particolarmente apprezzabili in quanto tali, anche se apparentemente di sapore più gradevole.
possibili effetti indesiderati.
Gli elementi vengono di seguito suddivisi in due tabelle: una contenente ioni caratterizzanti l’acqua
minerale, generalmente utili all’organismo se all’interno di una certa concentrazione, l’altra che
invece racchiude sostanze indesiderabili di origine naturale la cui concentrazione massima a fianco
riportata deve essere categoricamente rispettata ai fini dell’imbottigliamento.
TABELLA 1
SOTANZA
(ione)
MICROBIOLOGICAMENTE PURA
La dicitura “microbiologicamente pura” non vuol dire che l’acqua sia totalmente priva di batteri, ma
che le specie presenti siano innocue per la salute, ovvero non devono risultare agenti patogeni quali:
coliformi, streptococchi fecali, stafilococchi aurei, clostridi e pseudomonas aeruginosa. A differenza
delle acque degli acquedotti, le minerali non possono essere sottoposte a trattamenti di disinfezione; d’altronde le sorgenti sgorgano solitamente in zone geologicamente ideali, che hanno meno
possibilità di subire inquinamenti.
I controlli previsti per legge devono essere effettuati alla fonte almeno quattro volte l’anno, mentre
i dati sull’etichetta della bottiglia devono essere aggiornati almeno ogni cinque anni. Sono previste
inoltre analisi quotidiane dell’acqua e controlli periodici degli impianti e delle tubature.
RISULTATI ANALITICI
idrogeno
carbonato
[HCO3-]
11
lurisiaspa.com/index.php?method=section&action=zoom&id=59
FABBISOGNO
GIORNALIERO
EFFETTI INDESIDERATI
Favorisce la digestione,
perchè il bicarbonato
abbassa l’acidità nella prima
parte dell’intestino (duodeno), favorendo l’azione degli
enzimi del pancreas. Le acque
bicarbonate sono indicate
per chi fa sport, in quanto
bicarbonato e calcio sono in
grado di neutralizzare le scorie
del metabolismo muscolare
(acido lattico).
fluoro
[F-]
Una carenza di fluoro nell’
organismo favorisce la carie.
calcio
[Ca2+]
Formazione ossa e denti,
coagulazione del sangue,
regolazione della trasmissione nervosa
Di seguito si presentano alcune tipologie di minerali che possono essere indicate sulle etichette, il
simbolo con cui si identificano, la loro funzione biologica, il fabbisogno giornaliero (LARN ¹) ed i
¹ I dati riportati in tabella 1 provengono dalla pubblicazione Livelli Assunzione Raccomandati Nutrienti (ed.
1996), si tenga presente che i valori riportati fanno riferimento all’assunzione dovuta alla dieta nel suo complesso e non solo all’acqua.
FUNZIONE BIOLOGICA
NOTE
Se la
concentrazione
HCO3->600
mg/L
l’acqua è definita
bicarbonata.
1,5 - 4 mg
Un eccesso di fluoro determina
la fluorosi (che si manifesta con
macchie sui denti e interferenza
nella mineralizzazione ossea),
per questo motivo per questo
elemento è stato fissato un
valore soglia a 5 mg/L
1000 mg
Se la
Concentrazioni superiori a 100 concentrazione
Ca2+ > 150
mg/L possono influire sul
mg/L l’acqua è
sapore (“molle”)
definita calcica
Se la
concentrazione
F- > 1,5 mg/L
l’acqua è definita
fluorata
12
l’etichetta
istruzioni per l’uso
magnesio
[Mg2+]
sodio
[Na+]
cloruri
[Cl-]
potassio
[K+]
ferro
[Fe2+,
Fe3+]
13
Importante nell’attività del
cervello, nervi e muscoli
Per concentrazioni superiori a
100 mg/L si ha un’alterazione del sapore (amaro) ed un
150 - 500 mg
effetto lassativo, mentre una
dieta povera di Mg2+ porta ad
affaticamento muscolare
Importante costituente liquidi
600 - 3500
organici, regolatore dell’attivitá
mg
nervosa e muscolare
Importante costituente dei
liquidi organici, controllo
dell’equilibrio salino
Importante costituente
cellulare, e regolatore dell’
eccitamento nervoso
Essenziale per la formazione
dell’emoglobina
come per il
sodio
Se la
concentrazione
Na+>200 mg/L
Elevate concentrazioni imparl’acqua è definita
tiscono all’acqua sapore di
sodica,
liscivia
mentre se
Na+<20 mg/L
l’acqua è definita
iposodica
Se la
Oltre 250 mg/L possono causare concentrazione
corrosioni nelle tubazioni e
Cl->200 mg/L
sapori sgradevoli (salino)
l’acqua è definita
clorurata
Carenza od eccesso di potassio
3200 - 5900
provocano turbe muscolari e
mg
digestive
7 - 30 mg
Se la
concentrazione
Mg2+ > 50
mg/L
l’acqua è definita
magnesiaca
Oltre 0,2 mg/L provocano una
colorazione giallastra all’acqua,
torpidità, depositi di idrossido
ferrino con possibile formazione di batteri e alterazione del
sapore; per questi motivi, ai fini
dell’imbottigliamento, le acque
minerali con elevate concentrazioni di ferro vengono generalmente deferrizzate
--
Se la
concentrazione
Fe2+>1 mg/L
l’acqua è definita
ferruginosa
solfati
[SO42-]
Importante per il contenuto in
zolfo, elemento indispensabile
per alcune vitamine e proteine
--
Oltre 250 mg/L di solfato, se in
associazione con il magnesio,
possono provocare irritazioni
gastrointestinali. Effetto rilassante sulla muscolatura biliare
Se la
concentrazione
SO42->200
mg/L
l’acqua è definita
solfata
TABELLA 2
SOSTANZA (ione)
VALORE LIMITE
Nitrati
45mg/l (10 mg/l acque destinate all’infanzia)
Nitriti
0.02 mg/l
Antimonio
0.0050 mg/l
Arsenico
0.010 mg/l
Bario
1.0 mg/l
Boro
5.0 mg/l
Cadmio
0.003 mg/l
Cianuro
0.010 mg/l
Cromo
0.050 mg/l
Manganese
0.50 mg/l
Mercurio
0.0010 mg/l
Nichel
0.020 mg/l
Piombo
0.010 mg/l
Rame
1.0 mg/l
Selenio
0.010 mg/l
Si ricordi che le analisi riportate in etichetta vengono fatte al momento dell’imbottigliamento, a seguito del quale trascorre tempo e vengono percorsi, come si è visto, molti chilometri prima di arrivare
a noi.
L’acqua del rubinetto, che arriva direttamente nelle nostre case senza richiedere sforzi, sempre secondo quanto definito dal D.lgs. 31/2001 viene analizzata fino al contatore.
flickr.com/photos/25608057@N05/2417022332/
14
E se l’acqua del rubinetto non sembra adatta per dissetarci, se sembra
abbia un sapore sgradevole?
Alcuni falsi miti……..
FILTRI E BROCCHE: esistono diverse tipologie di apparecchi la cui funzione è il trattamento
PESANTEZZA: uno dei problemi che più sembra pesare sul cittadino è la presunta pesantezza
dell’acqua, una scarsa digeribilità dovuta alla presenza di un elevato residuo fisso (sali disciolti in acqua dopo evaporazione a 180°C); tuttavia le acque destinate al consumo umano sono generalmente caratterizzate da concentrazioni assai più modeste rispetto al valore massimo che la
legge consiglia di non superare (1500 mg/L); ad esempio le acque di Genova hanno mediamente
un residuo fisso inferiore ai 200 mg/L.
DUREZZA: data dalla concentrazione di sali solubili di calcio e magnesio. Bisogna porre particolare attenzione al fatto che l’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÁ stesso sostiene
che la durezza dell’acqua che provoca incrostazioni di calcare sugli elettrodomestici non è in realtà
pericolosa per l’organismo, non ha effetto sui calcoli renale mentre ha un effetto protettivo
nei confronti delle malattie cardiovascolari.
SODIO: la dose quotidiana di sodio per il corpo umano è di circa 2,4 grammi. Tuttavia risulta evidente che la riduzione di apporto di sodio con un’acqua iposodica è trascurabile, come dimostriamo
di seguito: bevendo due litri al giorno di un’acqua che contiene 50 mg di sodio per litro, si ingeriranno soli 100 mg di sodio, ovvero meno del 4,2% del valore consigliato; scegliendo invece un’acqua
con soli 5 mg di sodio, il risparmio su due litri sarà appena di 90 mg, ovvero di solo il 3,75% dell’apporto massimo quotidiano. Se si vuole ridurre la quantitá di sale che si ingerisce quotidianamente é
quindi preferibile diminuire quella del sale da cucina che si aggiunge nella preparazione dei pasti.
…e alcuni piccoli accorgimenti
CLORO: usato negli acquedotti come disinfettante sicuro, spesso i consumatori lamentano che la
loro acqua del rubinetto “sappia” di cloro...bene, per eliminare questo effetto è sufficiente riempire una caraffa con acqua del rubinetto e lasciarla riposare in frigo per circa 30 minuti. Nel
caso in cui questo non sia ancora sufficiente basta scegliere un filtro a struttura composita, presente
sul mercato e facilmente reperibile.
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...e
l’acqua
del rubinetto?
flickr.com/photos/wilma1966/2363324317/
domestico dell’acqua potabile. Si possono trovare sul mercato dosatori di polifosfati, addolcitori,
apparecchi a osmosi inversa e filtri a struttura composita. Tutte queste tipologie di apparecchi
modificano la qualità dell’acqua, anche se non sono propriamente dei “depuratori d’acqua” in quanto
quella distribuita è giá potabile. Un esempio è quello degli addolcitori basati su resine a scambio
ionico che eliminano il calcio sostituendolo con sodio.
Un altro esempio è rappresentato dai FILTRI A STRUTTURA COMPOSITA: eliminano il
gusto di cloro, agiscono sulla durezza, ma non alterano sensibilmente il contenuto salino dell’acqua.
Si tratta di filtri costituiti da resine a scambio ionico e carbone attivato. Il carbonio assorbe il cloro,
migliora il gusto ed elimina gli odori e la torbidità. La resina a scambio ionico limita la durezza che
causa il calcare; inoltre riduce i livelli dei metalli quali alluminio, rame e piombo.
SISTEMI AD OSMOSI INVERSA: questi impianti sono in grado di rimuovere, con
elevata efficienza, qualsiasi sostanza presente nell’acqua, non rendendola quindi idonea al consumo
umano; il giusto grado di mineralizzazione può tuttavia essere mantenuto prevedendo un adeguato
sistema di miscelazione oppure tramite una post-mineralizzazione (dosaggio equilibrato di un mixing
di minerali). Il mercato offre una moltitudine di varianti di questi impianti, alcuni sono corredati anche
di un frigogasatore che consente di erogare un’acqua simile alla minerale frizzante. Seppur questi
impianti siano molto utili per rimuovere sostanze indesiderabili quali arsenico, nitrati, metalli pesanti
e composti organoalogenati, vista la qualità delle acque nel nostro Paese molto spesso la
spesa per il loro acquisto non appare giustificata (alcuni modelli possono arrivare a costare
all’acquirente finale oltre 3.000 euro).
SISTEMI UV: questi sistemi di disinfezione basano la loro efficacia sull’assorbimento da parte
del DNA dei batteri della luce UV emessa da speciali lampade, il disordine biostrutturale generato
rende i microrganismi incapaci di riprodursi e, quindi, inoffensivi dal punto di vista infettivo. Il principale vantaggio di questa tecnologia è sicuramente rappresentato dal fatto che non si aggiungono
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sostanze chimiche all’acqua, quindi non solo la composizione rimane inalterata ma anche
l’odore ed il sapore. Particolarmente utili e vantaggiose risultano quindi le applicazioni nei confronti
di quelle acque sorgive le cui caratteristiche qualitative di composizione non richiedono di essere
sottoposte ai classici trattamenti di potbilizzazione.
Un’inchiesta di ALTROCONSUMO pubblicata il 10/12/2007 mette però in dubbio la bontà
dei filtri sostenendo che in un’analisi svolta nelle abitazioni private di alcuni soci della rivista si poteva
notare che: alcune cartucce rilasciavano ammonio in quantità superiore al limite di legge fissato per
le acque destinate al consumo umano, le brocche diminuivano la quantità di solventi, ma il ristagno
dell’acqua nella caraffa causa un generale peggioramento della qualità microbiologica (la carica batterica) e chimica (l’aumento di nitriti) dell’acqua. Questa inchiesta è stata puntualmente smentita da
organi per il controllo delle acque quali l’ISTITUTO
SANITATION FOUNDATION (Stati Uniti).
TUEV (Germania) e dalla NATIONAL
Inoltre si tenga presente che i filtri posti direttamente sul rubinetto non richiedono il ristagno dell’acqua
all’interno di contenitori come accade per le brocche filtranti.
[http://www.altroconsumo.it/images/16/165333_Attach.pdf]
...e
l’acqua
del rubinetto?
Di seguito si riportano i valori di caratterizzazione dell’acqua di approvigionamento del comune di
Genova, cosí come forniti da Mediterranea delle Acque (tabella 3) e dall’ASL 3 (tabella 4).
TABELLA 3
pH
UNITÁ DI
MISURA
VALORE DI
PARAMETRO >6.5 e <9.5
D.lgs. 31/01
durezza
conducibilitá
residuo fisso
nitrati
cloruri
°F
µs/cm a 20°C
mg/l
mg/l NO3
mg/l Cl
Valori
consigliati:
15-50 °F
2500
valore max
consigliato:
1500 mg/l
50
250
BRUGNETO
7.9
13
239
166
2
3
VAL NOCI
7.8
14
250
170
2
4
ISOVERDE
7.8
6
137
125
3
7
VOLTRI
7.6
11
235
183
3
13
MIGNANEGO
7.9
14
367
281
3
16
TORBELLA
7.6
21
484
342
9
21
PIETRA
7.6
21
510
366
11
23
GIUSTI
7.7
22
527
375
11
29
...COM’È L’ACQUA DI GENOVA?
GAVETTE
7.7
22
523
373
10
21
TREBISONDA
7.7
22
525
374
11
26
Osservando le tabelle 3 e 4 alla pagina successiva si può notare come l’acqua di Genova si
VOLTRI
EX NICOLAY
7.7
11
243
188
7
10
possa considerare di buona qualità, infatti tutti i parametri riguardanti gli elementi caratterizzanti
mostrano un equilibrato contenuto salino, mentre le concentrazioni delle sostanze indesiderabili
risultano molto al di sotto dei limiti previsti. In particolare i valori estremamente bassi dei nitrati
assicurano che le acque di approvvigionamento non risentono degli inquinanti prodotti da
attività agricole e zootecniche; questo fatto è dovuto al limitato uso di acque sotterranee a favore
di quelle superficiali.
17
TABELLA 4
durezza
conducibilitá residuo fisso
nitrati
cloruri
sodio
solfati
UNITÁ DI
MISURA
°F
µs/cm a 20°C
mg/l
mg/l NO3
mg/l Cl
mg/l
mg/l
COMUNE DI
GENOVA
15.4
277.1
195.7
4.4
0.21
8.6
17.3
18
Ma attenzione…a seguito della privatizzazione dell’acqua potremmo
rischiare di assistere ad un peggioramento di questa risorsa.
IL CONTESTO NORMATIVO IN ITALIA SULLA STRADA VERSO LA
PRIVATIZZAZIONE
in
italia
la normativa
...E LE CONSEGUENZE
Negli utlimi tempi si é assistito ad un cammino sempre piú rapido verso la privatizzazione della risor-
Una società di capitali, anche se a capitale interamente pubblico, ha l’obiettivo di ottenere profitti
sa acqua. Una serie di normative hanno permesso di trasformare le imprese municipalizzate in societá
di capitali con presenza di privati.
e accrescere i dividendi, non di erogare servizi; i mercati finanziari valutano le imprese per gli utili
che fanno e non per come soddisfano le necessità della popolazione, di conseguenza i bisogni dei
cittadini sono considerati sempre meno.
Attualmente la gestione degli acquedotti è regolata dalla legge 36/1994 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RISORSE IDRICHE, meglio nota come LEGGE GALLI. Il testo di legge fa riferimento al
cosiddetto servizio idrico “integrato”, che comprende oltre agli acquedotti anche le fognature e la
depurazione delle acque ed ha lo scopo di ridurre l’eccessiva frammentazione dei gestori.
Il testo, però, stabilendo l’obbligo per il gestore di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario,
comporta una gestione imprenditoriale. Inoltre afferma che la tariffa deve coprire tutti i costi
d’investimento e di esercizio, compresa un’adeguata remunerazione del capitale investito
(stabilito per legge pari al 7%).
Inoltre, ad oggi, a seguito del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, sono previste tre forme di gestione
dei servizi pubblici locali:
1. società di capitali individuate attraverso gara;
2. società a capitale misto pubblico privato nelle quali il socio privato viene individuato attraverso
gara;
- ridurre i controlli e gli interventi di manutenzione comportando un peggioramento
della qualità dell’acqua;
- rendere peggiori le condizioni lavorative degli addetti creando condizioni di precarietà;
- aumentare le tariffe senza un corrispondente miglioramento della qualità dell’acqua fornita.
Inoltre si assiste sempre più ad un incremento del fenomeno delle MULTIUTILITIES, società
che gestiscono svariati servizi (acqua ed energia) dando luogo a processi di fusione ed aggregazione per raggiungere dimensioni sempre più grandi (ACEA a Roma e IRIDE a Genova).
Nel 2006 con la fusione tra AMGA Genova e AEM di Torino è nata IRIDE S.p.A., multiuti-
3. società di capitali a capitale interamente pubblico.
19
Proprio al fine di incrementare i guadagni e contenere i costi le società spesso tendono a:
lity che si occupa di acqua, gas ed energia.
unsensodite.wordpress.com/2007/12/06/vorreivoglio/
20
IRIDE S.p.A è controllata per il 58,2%
dalla Finanziaria Sviluppo
Utilities (FSU), a sua volta controllata pariteticamente dal Comune di Torino
e dal Comune di Genova, e per il restante 41,8% da diversi azionisti, tra cui
SanPaolo IMI S.p.A. La società sta cercando di unirsi con Hera (Bologna) o
ACEA (Roma).
MEDITERRANEA DELLE ACQUE S.p.A., società in cui si sono fusi nel 2006 gli
acquedotti privati Nicolay e De Ferrari-Galliera con Acqua Genova e di cui Iride S.p.A. è maggiore
azionista, afferma nel comunicato stampa relativo all’assemblea, tenutasi il 23.04.2008, in cui ha
approvato il bilancio dell’esercizio 2007, tra le altre cose che: “I ricavi sono in aumento dell’1,1%
rispetto a quanto registrato al 31/12/2006. L’utile d’esercizio è pari a 20 milioni di euro, in
aumento del 137,7% rispetto agli 8,4 milioni di euro registrati al 31/12/2006.
a
genova
amga+aem=iride
Per tutelare questa indispensabile risorsa si è sviluppata in questi ultimi anni, in tutto il territorio
nazionale, una crescente mobilitazione che ha portato, tra le molte iniziative, anche a una proposta di
legge di iniziativa popolare per la tutela e la gestione dell’acqua e la ripubblicizzazione del
servizio idrico, per la quale nel luglio 2007 sono state raccolte più di 400.000 firme.
I punti salienti sono:
- L’accesso all’acqua potabile E`UN
DIRITTO INVIOLABILE DELLA PERSONA; per questo è fissato
Scendendo nell’analisi dei dati, l’aumento registrato dei ricavi (+1,1%) è dovuto all’applicazione della nuova tariffa deliberata dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale della
Provincia di Genova. L’assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,06
è assimilato all’uso commerciale;
Euro per azione (+50% rispetto a Euro 0,04 del precedente esercizio).
- Tutte le acque sono pubbliche e la priorità va all’uso per l’alimentazione e l’igiene umana; tutti gli usi
Nel corso dell’esercizio Mediterranea delle Acque ha partecipato alla costituzione di Acque Potabili
Siciliane S.p.A., società preposta alla gestione trentennale del servizio idrico integrato nella provincia
di Palermo, sottoscrivendo il 9% del capitale sociale della stessa.”
sono comunque condizionati alla salvaguardia degli equilibri naturali e ambientali;
Di fatto mentre la società incrementa i dividendi e fa investimenti finanziari in Sicilia, si assiste ad
un incremento delle tariffe, si continuano ad avere perdite idriche sia reali che apparenti (acqua non
fatturata), in Liguria stimate pari al 45% e, secondo la relazione dell’ARPAL del 2006, permangono
difficoltà di adeguamento dello scarico in area portuale per i depuratori genovesi, dove solo il
56% dei sistemi di depurazione è dotato di infrastrutture tecnologiche conformi ai requisiti stabiliti dal
D.lgs 152/06.
E si tenga anche conto che, se i cittadini volessero ridurre gli sprechi e consumare
meno degli attuali 250 litri al giorno a testa, le tariffe potrebbero essere ancora di
più aumentate!
Inoltre, in contrasto con quanto riportato nell’Art.17 del REGOLAMENTO del SERVIZIO
presente sul sito dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) - “la bolletta deve contenere informazioni sulla qualità dell’acqua fornita al misuratore” – con difficoltà vengono date ai clienti
informazioni relative alla qualità dell’acqua fornita.
21
flickr.com/photos/dalbuio/1388628720/in/photostream/
un quantitativo minimo vitale di 50 litri al giorno per persona che deve essere gratuito e sempre
garantito. E’ poi previsto un tetto di consumo individuale, al massimo 300 litri al giorno, oltre al quale l’utilizzo
- La pianificazione e la gestione della risorsa idrica devono avere finalità sociali, ambientali e non lucrative e
devono avvenire secondo quanto indicato dalla direttiva 60/2000/CE, fondata sul principio CHI INQUINA PAGA;
- La gestione e l’erogazione del servizio idrico integrato non possono essere separate e possono essere
affidate esclusivamente ad enti di diritto pubblico;
- Il finanziamento del servizio idrico integrato avviene attraverso la fiscalità generale e meccanismi tariffari.
I costi di erogazione del quantitativo minimo vitale garantito e parte di quelli di investimento sono ricoperti dalla
fiscalità generale; i meccanismi tariffari sono articolati per scaglioni di consumo e differenziati secondo aspetti
sociali e gestionali. La parte restante dei costi di investimento, così come quelli per depurazione, riqualificazione
ambientale, prevenzione e controllo vengono ricoperti da una componente tariffaria aggiuntiva, da cui è escluso
l’uso domestico;
- Le risorse per quanto attiene alla fiscalità generale provengono da: maggiori oneri di concessione per i prelievi,
riduzione delle spese militari, lotta all’elusione ed evasione fiscale, sanzioni in violazione delle leggi di tutela
del patrimonio idrico, una quota dell’IVA applicata al commercio delle acque minerali, una tassa di scopo sulla
produzione e uso di sostanze chimiche inquinanti;
- Viene costituito un fondo nazionale per consentire la trasformazione delle società in enti di diritto pubblico e
uno internazionale per favorire l’accesso all’acqua potabile in tutto il mondo, attraverso forme di cooperazione
decentrata e partecipata dalle comunità locali.
22
Proprio perché riteniamo importante avere acqua di qualità,
pubblica, e che sia un diritto per tutti, tra le altre attività, come
INGEGNERIA SENZA FRONTIERE-ITALIA – rete che raggruppa tutte le sedi di ISF diffuse in svariate città italiane – abbiamo stilato
un manifesto dell’acqua di seguito riportato.
ACQUA BENE COMUNE
MANIFESTO DELLA RETE DI INGEGNERIA SENZA FRONTIERE
Premesse
L’accesso all’acqua è un diritto umano universale al pari dei diritti sociali, culturali e economici.
L’acqua, assieme all’aria ed alla luce solare, è indispensabile per tutti gli esseri viventi e costituisce
un prerequisito per il diritto alla vita.
Per questo consideriamo l’acqua un bene comune, un bene sociale da condividere, in modo
che non diventi generatore di guerre e conflitti tra popoli. I beni economici, nel funzionamento
del mercato, sono sostituibili e possono essere scelti. L’acqua, proprio per la sua non-sostituibilità,
non può essere considerata un bene economico od una merce.
Crediamo quindi che la mercificazione dell’acqua ed i processi di privatizzazione dei servizi idrici non
siano il cammino adeguato per garantire tali prerogative, specialmente nei Paesi dove non esistono
sistemi di protezione sociale.
La gestione etica dell’acqua rappresenta un aspetto fondamentale per la costruzione di un “altro”
futuro comune a tutta l’umanità. Riteniamo per questo che il governo del ciclo idrico debba assicurare
in maniera trasparente l’accesso universale alla risorsa includendo meccanismi di partecipazione dei
cittadini e delle comunità, dalla gestione delle fonti di approvvigionamento, fino alla depurazione ed
al controllo delle acque reflue.
L’ accesso all’acqua deve essere garantito dalla comunità internazionale
sulla base dei principi di equità e solidarietà e facendo uso della risorsa
idrica in modo razionale e sostenibile.
il
manifesto
dell’acqua
Denunciamo
La privazione della possibilità di accesso all’acqua potabile per più di un miliardo di
persone al mondo. L’assenza di una fonte sicura di acqua è una delle principali cause di malattia e
povertà. L’acqua impura e la mancanza di servizi igienico-sanitari adeguati sono i principali responsabili degli 1,8 milioni di decessi infantili all’anno;
L’evidente disparità nella distribuzione della risorsa. Il consumo medio, per uso civile,
negli Stati Uniti è di 575 litri procapite, in Italia è di 380 litri e in alcuni paesi del Sud è inferiore ai
10 litri. Vi sono grandi disparità anche all’interno degli stessi Paesi, dove le fasce più povere della
popolazione spesso non hanno accesso alla rete di distribuzione e sono costretti ad approvvigionarsi
presso rivenditori privati che forniscono acqua di peggiore qualità e a prezzi più elevati. Le Nazioni
Unite fissano a 40 litri al giorno il fabbisogno minimo mentre l’OMS afferma che al di sotto della
soglia di 50 litri, si può già parlare di sofferenza per mancanza d’acqua¹;
La progressiva riduzione delle fonti di approvvigionamento a causa dell’inquinamento e del prelievo eccessivo d’acqua. Secondo le stime dell’UNDP 1,4 miliardi di persone
al mondo vive in bacini idrografici in cui l’utilizzo delle risorse idriche supera il livello minimo di
ricarica naturale a causa delle modalità di utilizzo per le esigenze agricole e indutriali.
L’eccessivo e non sostenibile consumo di acqua minera le in bottiglia. Il ciclo
produttivo ed il consumo di acqua minerale hanno costi ambientali elevati. Ogni giorno nel mondo
si svuotano più di 200 milioni di bottiglie di acqua con un tempo di smaltimento nell’ordine dei 500
anni, cui va aggiunto l’inquinamento da combustibile fossile, causato dal loro trasporto. L’ITALIA,
in particolare, ha il record mondiale di consumo: 184 litri a persona all’anno, a fronte di una media
mondiale di 29 litri²;
¹ Dati relativi al Rapporto:Beyond scarsity: power, poverty and the global water crisis – UNDP 2006 http://hdr.
undp.org/hdr2006/
23
mirorenzaglia.com/media/1/20070402-acqua1.jpg
24
il
manifesto
dell’acqua
L’inerzia delle strutture internazionali. Per raggiungere gli obiettivi del millennio³ riguardanti l’accesso all’acqua ed ai servizi igienico-sanitari entro il 2015 servono 10 miliardi di dollari
all’anno.”Possono sembrare una somma ingente, ma deve essere inquadrata nel contesto. Rappresenta meno dell’equivalente di cinque giorni di spesa militare globale e meno della metà di quanto
spendano i paesi ricchi ogni anno per l’acqua minerale” scrive il Rapporto UNDP 20064.
La necessità di razionalizzare l’utilizzo dell’acqua in ogni uso (agricolo, industriale e
civile) evitando sprechi, limitando l’inquinamento delle falde e delle acque superficiali, attraverso
appropriate tecniche di uso, riuso e depurazione, e l’attuazione di ferree politiche di controllo;
Rivendichiamo
Come rete italiana delle associazioni di INGENGERIA SENZA FRONTIERE ci impegniamo a:
L’accesso all’acqua come diritto sancito dalle istituzioni locali, nazionali e internazionali e garantito gratuitamente a tutti gli esseri umani, senza esclusione alcuna, in quantità universalmente ritenuta appropriata. Al di sopra di tale soglia, chiediamo che il diritto di accesso all’acqua sia
gestito in modo tale da scoraggiarne lo spreco e l’utilizzo inadeguato;
Il controllo pubblico, democratico e partecipato dei servizi idrici, al fine di garantire la
trasparenza nella gestione e la tutela del territorio per le generazioni future.
Sostenere progetti volti a garantire il diritto all’acqua e iniziative in cui l’acqua sia rivendicata come bene comune dell’umanità;
Sviluppare campagne di educazione alla corretta gestione delle acque, sottolineando
come la tutela e la salvaguardia dei nostri territori sia possibile solo attraverso il contributo di ogni
Il valore dell’acqua come bene comune dell’umanità, non mercificabile e non assoggettabile agli interessi economici e lucrativi;
individuo;
Promuovere l’educazione ad un consumo consapevole dell’acqua potabile mettendo
Meccanismi di partecipazione delle comunità nella gestione delle risorse idriche,
attraverso i contributi dei cittadini, delle realtà organizzate e delle rete dei movimenti, al fine di realizzare uno spazio pubblico di gestione diretta;
in luce le conseguenze ambientali dell’utilizzo di quella in bottiglia e scoraggiandone l’acquisto;
La costituzione di un fondo internazionale dedicato a progetti finalizzati all’accesso alle
risorse idriche, alla gestione del territorio ed al mantenimento degli equilibri idrogeologici;
pratiche più efficienti ed efficaci di utilizzo della risorsa.
Sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e gli enti gestori sulla necessità di razionalizzare i consumi idrici, in particolare i consumi di origine agricola e industriale, promuovendo
Diffondere in ambito universitario una sensibilità rivolta alla ricerca ed alla progettazione di
pratiche di uso sostenibile della risorsa acqua.
² Dati relativi al Rapporto:Beyond scarsity: power, poverty and the global water crisis – UNDP 2006 http://hdr.
undp.org/hdr2006/
³ Gli obiettivi del millennio sono stati definiti dalle Nazioni Unite nel 2000 e sono stati sottoscritti dalle 191
nazioni aderenti all’ONU
4 Dati relativi al Rapporto:Beyond scarsity: power, poverty and the global water crisis – UNDP 2006 http://hdr.
undp.org/hdr2006/
25
dottorini.org/acqua.jpg
26
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da fonti e documenti di pubblico accesso,
ed elaborato per la costituzione di questo
documento. Qualora i proprietari legittimi
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gli autori che si prenderanno sollecita
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