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Italia
CEI e ortodossi
Presenza
significativa
U
n cambiamento visibile nel panorama religioso italiano e nei rapporti
ecumenici si profila, se si osservano i
numeri dell’immigrazione (regolare) che parlano di 1.130.000 ortodossi nel 2008, grazie
soprattutto agli stranieri di provenienza Est
europea (800.000 romeni, 250.000 ucraini,
150.000 moldavi). Se i flussi migratori manterranno le attuali caratteristiche, fra non
molto i cristiani ortodossi saranno la seconda comunità religiosa italiana, superando i
musulmani stimati in 1.200.000.1 E le questioni ecumeniche cessano di essere «per specialisti», per interpellare in modo diffuso le
strutture pastorali di base, coinvolgendo le
diocesi e le parrocchie cattoliche.2
A partire da questi dati, il 2 marzo scorso è stato pubblicato un Vademecum per la
pastorale delle parrocchie cattoliche verso
gli orientali non cattolici, a cura dell’Ufficio
nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, diretto da don Gino Battaglia, e
di quello per i problemi giuridici, di cui è responsabile mons. Adolfo Zambon; il documento è indirizzato ai parroci, agli operatori
pastorali e ai responsabili delle istituzioni
educative cattoliche. Il variegato mosaico di
appartenenze riconducibili alle «diverse tradizioni orientali che non sono in piena comunione con Roma» sarà dunque il fuoco
principale dell’attenzione ecumenica dell’episcopato italiano nei prossimi anni, con due
risvolti importanti: l’approccio non solo sociale, ma anche spirituale al massiccio fenomeno dell’immigrazione; e la previsione di
uno sviluppo del peso specifico dell’ecumenismo nella pastorale italiana.
Il numero dei fedeli è ormai tale da rendere impossibile alle parrocchie ortodosse
o alle diocesi aventi giurisdizione sulle comunità ortodosse in Italia, che pure vanno
progressivamente strutturandosi, di fare
fronte alle accresciute esigenze spirituali e
pastorali: «È dunque urgente considerare le
conseguenze pastorali e giuridiche della
presenza dei fedeli orientali non cattolici
all’interno delle comunità cattoliche, a motivo dei contatti che s’instaurano, per rispondere in maniera corretta alle richieste
che essi presentano». Accoglienza e correttezza, cioè rispetto dell’incompiutezza che
tuttora caratterizza il cammino verso l’unità
visibile dei cristiani, sono i criteri cui si devono ispirare le scelte pastorali concrete.
La prima parte del documento precisa il
quadro denominazionale e dottrinale delle
Chiese orientali e le differenze nella teologia sacramentaria «per favorire la comprensione reciproca e l’instaurarsi di una prassi di
collaborazione e di rispetto». Nella seconda
parte vengono presi in considerazione i singoli sacramenti, con le indicazioni pastorali
e giuridiche per una risposta corretta che
eviti il rischio del proselitismo.
Negli anni tra il 1998 e il 2008, il numero
dei matrimoni civili tra stranieri e italiani è
triplicato: nel 1998 risultavano essere il 3%
del totale delle celebrazioni, mentre oggi
sono il 10% del totale dei matrimoni. In valori assoluti si è passati dai 975 matrimoni
interconfessionali, interreligiosi e misti registrati nel 1999 ai 1.557 del 2008. È quanto
emerge da una ricerca condotta a livello nazionale (94 diocesi), promossa dallo stesso
Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI, curata da Barbara Ghiringhelli del Centro ambrosiano di
documentazione per le religioni e presentata al convegno nazionale dei delegati diocesani per l’ecumenismo, svoltosi ad Ancona dal 1° al 3 marzo e dedicato a «L’ortodossia in Italia: nuove sfide pastorali, nuovi incontri spirituali».
Ad aver subito un forte incremento sono i matrimoni interconfessionali (cioè tra
cristiani di diverse confessioni), mentre rimangono pressoché stabili – se non lievemente diminuiti – quelli interreligiosi (cioè
tra credenti di diverse fedi). In linea con le
tendenze ricordate sopra, sono fortemente
aumentati i matrimoni tra cattolici e ortodossi: se nel 1999 erano il 35,9% dei matrimoni interconfessionali, nel 2008 sono diventati il 63,6%.
Si comprende dunque perché quello sui
matrimoni misti sia il paragrafo più ampio e
dettagliato. «Il numero crescente dei matrimoni misti in Italia evidenzia la necessità di
una fraterna collaborazione con i pastori
delle Chiese orientali non cattoliche». In
particolare le difficoltà possono sorgere su
due punti. Da un lato per il fatto che le
Chiese ortodosse esigono per la validità del
matrimonio la presenza di un loro sacerdote, circostanza che spinge a volte la coppia
a celebrare due volte il matrimonio: «Questa prassi è un abuso». E il secondo princi-
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pale motivo di problemi è il fatto che le
Chiese ortodosse ammettono nella prassi il
divorzio e la possibilità di nuove nozze,
mentre «la dichiarazione di stato libero rilasciata dalla competente autorità della Chiesa orientale non cattolica non coincide con
una dichiarazione di nullità», e dunque permane l’impedimento al matrimonio.
Infine una notevole attenzione è riservata alla trattazione delle procedure da seguire nei casi in cui vi sia una richiesta di
ammissione alla piena comunione nella
Chiesa cattolica da parte di cristiani ortodossi. «Ciascuna persona ha il diritto inviolabile e insieme l’obbligo di seguire i dettami della propria coscienza», e tuttavia occorre verificare accuratamente che la scelta
non sia frutto di un «indebito proselitismo»,
bensì «libera e spontanea».
D. S.
1
Secondo i dati di CARITAS ITALIANA – MIGRANImmigrazione. Dossier statistico 2009. XIX
Rapporto, IDOS, Roma 2009. Cf. Regno-doc.
3,2010,107ss.
2
Per avere un forum di dialogo cattolicoortodosso su questioni di carattere pastorale, in
Germania i vescovi cattolici e quelli ortodossi
hanno costituito una Commissione comune già
nel 2007. Recentemente essa ha pubblicato un
opuscolo sulla celebrazione della domenica
(www.dbk.de).
TES,
Donato Ogliari
Crux
Meditazioni sul Venerdì Santo
e meditazioni, nate all’interno
della liturgia del Venerdì Santo,
sono frutto della parola rivolta dall’abate di Noci alla sua comunità
monastica. Di carattere teologicospirituale, le riflessioni sono proposte
in un quadro di contemplazione inteso a toccare il cuore e a presentare
la Passione di Gesù, leggendovi quasi in filigrana la risposta alle angustie
dell’uomo di oggi.
L
«Meditazioni»
pp. 120 - € 9,90
EDB
Edizioni
Dehoniane
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Via Nosadella, 6
40123 - Bologna
Tel. 051.4290011
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Presenza significativa - Edizioni Dehoniane