IL GRANDE ARCHITETTO
Katia Nicotera
matricola 3909319
Oscar Ribeiro de Almeida
 Niemeyer Soares Filho noto come Oscar
Niemeyer è uno dei più grandi architetti
brasiliani dell’era contemporanea.
 È uno dei più noti e importanti architetti
a livello internazionale del XX secolo, tra i
pionieri nell'esplorazione delle possibilità
costruttive ed espressive del cemento
armato.


Buon Giorno signora Katia, il piacere è
mio. Non capita tutti i giorni di essere
intervistato da una studentessa
dell’Università Cattolica di Milano.

Inizio la mattina alzandomi molto presto,
è un’abitudine che mi trascino da
quando ero giovane. Leggo il mio solito
giornale e prendo le mie tante
medicine.

Sono nato a di Rio de Janeiro nel 1907
Trascorsi la prima giovinezza come un
tipico ragazzo carioca del mio tempo,
relativamente incosciente riguardo al
futuro. Conclusi gli studi secondari all'età
di 21 anni, con molta tranquillità.

Si è vero a ventuno anni, sposai Annita
Baldo (figlia di un immigrato italiano di
Padova). Il matrimonio mi diede un
senso di responsabilità e decisi di
lavorare e di iniziare gli studi universitari.

Cominciai a lavorare nella tipografia di
mio padre e mi iscrissi all'Escola de Belas
Artes, dalla quale mi laureai come
ingegnere architetto nel 1934. In quegli
anni ebbi molte difficoltà finanziarie, ma
decisi ugualmente di lavorare
gratuitamente nello studio di architettura
di Lúcio Costa e Carlos Leão.

Nel 1945, conobbi il Partito comunista
brasiliano. Ero un comunista entusiasta,
posizione politica che più tardi nella vita
mi sarebbe costata tanto. Durante la
dittatura militare brasiliana il mio lavoro
fu criticato e fui costretto all'esilio in
Europa.

Il ministro dell'aeronautica dell'epoca
disse"il posto per un architetto comunista
è Mosca". Visitai l'URSS e incontrai diversi
leader socialisti, oltre a divenire amico
personale di alcuni di loro. Fidel Castro
una volta disse: "Niemeyer ed io siamo gli
ultimi comunisti".

Nel 1936 Lúcio Costa, con cui
collaboravo, fu incaricato dei nuovi
quartieri generali per il ministero
dell'educazione e della sanità pubblica
a Rio de Janeiro. Nel 1939, assunsi il
comando del team di architetti , anche
insieme a Le Corbusier responsabile per
modellare il ‘novo homem, Brasileiro e
moderno’ (nuovo uomo, Brasiliano e
moderno).

Sono un convinto sostenitore
dell'architettura dei grattacieli nel
mondo, e grande estimatore
dell’architettura di Le Corbusier.

Negli anni 40’ utilizzai materiali e
tecniche locali, come le piastrelle
(azulejos) collegate alla tradizione
Portoghese; i rivoluzionati brise-soleil, resi
regolabili, e collegati ai dispositivi
ombreggianti dei mori dell'architettura
coloniale; vivaci colori; i giardini tropicali

Nel 1940 incontrai il sindaco di Belo
Horizonte, e il governatore dello stato del
Minas Gerais che volevano sviluppare un
nuovo quartiere a nord della città
chiamato Pampulha, e mi
commissionarono la progettazione di
una serie di edifici

Il primo monumento moderno in Brasile
fu la chiesa di San Francesco d'Assisi, a
Pampulha. Il complesso includeva un
casinò, una discoteca, e un ristorante,
uno yacht club, un golf club, e 100
stanze d'hotel distribuiti attorno al lago
artificiale.

Organizzai una competizione per lo
schema di progetto di Brasilia, la nuova
capitale del Brasile, e il vincitore del
progetto fu il mio vecchio maestro e
amico, Lúcio Costa. Io progettai gli
edifici e Lucio la pianta della città.

Progettai la residenza del Presidente, la
casa dei deputati, il Congresso
Nazionale, la Cattedrale con una
struttura iperboloide, diversi ministeri, e
tanti edifici residenziali.

A Brasilia tutti gli appartamenti erano di
proprietà del governo e affittati ai
lavoratori. Brasilia non ha zone "migliori",
cosicché i ministri e i comuni lavoratori
devono condividere gli stessi edifici.
Si venni in Italia negli anni 70’, e
progettai la sede della casa editrice
Arnoldo Mondadori Editore di Segrate
alle porte di Milano.
 Più tardi progettai l’auditorium di
Ravello.


Nel 1996, alla tenera età di 89 anni creai il Museo di
arte contemporane a Niterói vicino a Rio de
Janeiro. L'edificio poggia su di una roccia,
offrendo una bellissima vista della Baia di
Guanabara e della città di Rio de Janeiro. Alcuni
affermano che l'edificio è così esotico da porsi
all'attenzione più delle opere d'arte che ospita
all'interno.

Sono molto soddisfatto, in quanto
vivendo più di un secolo di storia
contemporanea ho avuto molte
esperienze lavorative. In alcuni momenti
della vita per le mie idee politiche sono
stato messo da parte dei potenti del
periodo, ma in sostanza le mie opere
sono considerate da buona parte della
critica come beni da tramandare ai
posteri.

Ho sempre cercato di dare un senso più
alto alle mie creazioni in modo da essere
utilizzate e gestite in un modo etico da
tutte le popolazioni.
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