larga applicazione nell'opera che l'opuscolo di P A R L A T O R E doveva accompagnare come capitolo addizionale. In questa estrema riserva nella quale, sino all'ultimo, ritroviamo il precetto del Maestro che P A R L A T O R E ha venerato al punto di scrivere che nella sua opera si compendia la storia delle scienze naturali del suo secolo, — descrivere, classificare, evitare le deduzioni d'indole generale — è il segreto della tenuità degli scritti fitogeografici di P A R L A T O R E più che nell'affollamento delle occupazioni che fecero rimanere in sospeso tanta altra parte dell'opera sua. Due grandi opere fitogeografiche ha prodotto il suo tempo, la Géographie Botanique raisonnée di A L P H O N SE D E C A N D O L L E nel 1855 e la Végétation da Globe di G R I S E B A C H T C H I H A T C H E F del 1876, opere molto vaste ed o g g i classiche, le quali tuttavia, malgrado l'inestimabile ricchezza di documenti di prima mano che ci conservano, si risentono nella stessa impossibilità di superare il carattere prettamente analitico per lo scarso ricorso ai risultati delle scienze affini e sopra tutto dell'ecologia e della paleontologia. Delle tre opere fondamentali della Fitogeografìa moderna Y Entwiklungsgeschichte der Pflanzenwelt di E N G L E R è del 1879, la prima edizione del Plantsamfund di W A R JI1NG e la Pflanseyigeographie auf physìologisches Grundlage di S C H I M PER, assai posteriori, sono rispettivamente del 1895 e 1898 ; tutte e tré, come tutta l'opera dei nostri comtemporanei, informate, qualunque siano le riserve del loro credo biologico, al movimento che, al momento del primo v i a g g i o di P A R L A T O R E in Francia, piegava sotto la reazione di un avversario di genio. In quegli stessi anni D A R W I N compieva, a bordo del Beagle, la sua storica circumnavigazione, ma soltanto vent'anni dopo il principio evoluzionista si riaffermava coli' Origine delle specie, ove sono scritte anche le prime pagine della Biogeografia moderna. Il peso di una tradizione renerata ha impedito che P A R L A T O R E , malgrado la grande dottrina morfologica e la dimestichezza coi risultati delle ricerche paleontologiche di B R O G N I A R T , facesse il passo che intercede tra la generazione di CtrviER e quella di D A R W I N ; ma nessuno può muovergli appunto di avere esitato, per uno scru-