{ EDIZIONE 2010/2011 } Servitevi ! Esemplare gratuito Consigli per genitori di bambini fino a cinque anni Stimolati dalla lettura In forma dopo il parto Novità sulle allergie Imparare a dormire Piedini sani Gelosia tra fratelli Intervista con la consulente pedagogica DENISE TINGUELY HARDEGGER GRAVIDANZA & PARTO ✽ SALUTE ✽ ALIMENTAZIONE ✽ SVILUPPO ✽ EDUCAZIONE LA BELLEZZA È FIDUCIA Indice bimbi &bebè Care lettrici, cari lettori, ATTUALITÀ prima Quando sei anni fa nacque la mia che ero figlia, molti conoscenti mi diss camla nostra vita sarebbe radicalmente i penbiata. Nulla di più vero! Mai avre salute, la per iero pens sato di darmi tanto one cazi l’edu e l’alimentazione, lo sviluppo ere delle mie bambine. Sono lieta di mett seora a vostra disposizione in questa bebè» bi& «bim a guid conda edizione della ti ensa disp ici numerosi suggerimenti prat da svariati specialisti. Vi auguro una piacevole lettura. Susanna Steimer Miller Editrice e caporedattrice 2 Il lutto nei bambini 4 Macchie addio! 8 Prevenire gli abusi sessuali 11 Adeguatamente assicurati GRAVIDANZA & PARTO 14 Ragguagli sul puerperio 19 In forma dopo il parto sALUTE 22 Piedini sani 25 Se picchia la testa . . . 28 Infortuni ai denti di latte 30 A proprio agio con ogni tempo 34 Novità sulle allergie 38 Attenzione agli oggetti piccoli! ALIMENTAZIONE 40 Frutta e verdura: come stuzzicare l’appetito dei bambini 46 Alimentazione vegetariana SVILUPPO CALMA IL SEDERINO DEI BIMBI E I GENITORI. NOVITÀ! Le cause più frequenti delle irritazioni al sederino dei bimbi sono umidità, variazioni di temperatura, alimentazione particolare o la dentizione. In questi casi, la crema calmante per il sederino NIVEA Baby Express favorisce la rigenerazione della pelle e assicura una guarigione rapida e naturale. • Senza parabene, alcol, profumo o coloranti. • Calendula : rafforza lo strato protettivo e favorisce la rigenerazione. • Pantenolo : calma le irritazioni del sederino in modo rapido ed efficace. Sigla editoriale Edizione e redazione Susanna Steimer Miller pr solutions gmbh, Kilchberg [email protected] Fotografie Andreas Steimer Foto Steimer, Rorschach; Istockphoto (foto di copertina) Direzione artistica Peter Yates Peter Yates Design, New York Stampa AVD Goldach Composizione e litografie Annemarie Gantenbein satzbild, San Gallo • Tollerabilità cutanea confermata clinicamente e dermatologicamente. Traduzione Patrizia Mina, Dino Tutto per la cura : WWW.NIVEA.CH/BABY o 0800 80 61 11 (Lun.–Ven., 9–12, gratis). Revisione Tanya Schmid-Loringett Stallikon Amministrazione degli annunci pr solutions gmbh Kilchberg Tel. 044 715 07 34 48 Movimento sin dalla nascita 50 Stimolati dalla lettura 53 L’importanza del gioco EDUCAZIONE 56 Imparare a dormire 60 Quanto sei disubbidiente! 62 Gelosia tra fratelli Ordinazione www.bimbi-e-bebe.ch Bimbi & Bebé ATTUALITÀ 2 I bambini sono confrontati con la morte sin da piccoli, ad esempio quando perdono l’animale domestico al quale sono affezionati, quando giocando all’aperto scoprono il corpo inanimato di un topolino oppure ancora quando muore un familiare. Buona domanda Il bambino deve assistere al funerale ? Se il bambino lo desidera ed è stato ben preparato al rito, il funerale può aiutarlo a prendere commiato dal defunto. Importante: durante la cerimonia, una persona fidata (ad es. la madrina) dovrebbe occuparsi del piccolo affinché possa lasciare il funerale in qualsiasi momento senza i genitori. Bimbi & Bebé Il bambino piccolo non è ancora in grado di comprendere il concetto della morte. Il lutto nei bambini {Consigli} In caso di lutto N EI SUOI PRIMI TRE anni di vita il bambino non è ancora in grado di comprendere l’ineluttabilità della morte e anche a quattro o cinque anni la concepisce come una sorta di condizione ridotta della vita. A questa età però la maggior parte dei bambini prova un forte bisogno di saperne di più. NON FARNE ARGOMENTO TABÙ Per molti genitori parlare della morte con un bambino piccolo è tutt’altro che facile. Silvia Schenk, specializzata nell’accompagnamento alla morte e responsabile dei corsi sul tema «I bambini e la morte» presso l’Istituto Marie Meierhofer per l’infanzia di Zurigo, consiglia vivamente ai genitori di non nascondere al bambino il decesso di un familiare o di una persona cara ai fini di protezione. «Quando la mamma o il papà è triste, il piccolo lo percepisce. Se non gli si spiega la ragione del dolore, potrebbe considerarsi responsabile di tale stato d’animo», spiega l’esperta. Il bambino deve poter imparare che la morte di qualcuno rattrista mamma e papà e che di questo non ci si deve vergognare. COME DIRLO A UN BAMBINO Parlando della morte con un bambino piccolo, Silvia Schenk consiglia di scegliere accuratamente le parole. È preferibile dire «Il nonno è morto perché era gravemente ammalato» anziché «Il nonno è morto all’ospedale». Per i bambini l’ospedale rappresenta infatti il luogo dove si guarisce. Occorre inoltre evitare gli eufemismi che sovente confondono o addirittura intimoriscono il piccolo. Dicendogli «La signora Rossi ha perso suo marito», il bambino penserebbe «Ma allora perché non va a cercarlo?» L’espressione «La vicina si è addormentata serenamente» potrebbe invece indurlo a non voler prendere sonno per paura di non svegliarsi più. Anche le frasi come «Il Signore ha chiamato a sé la nonna» oppure «Il signor Bacchi è partito per un lungo viaggio» non aiutano il bambino a capire cosa sia la morte. SPIEGAZIONI SU MISURA Quando si parla della morte con un bambino, la cosa migliore è prendere spunto dalle domande del piccolo. Se il bambino desidera sapere cosa significa essere morto, bisogna rispondere in modo chiaro spiegandogli ad esempio che un corpo morto diventa freddo, non si muove più e non ha più bisogno di mangiare. «I genitori dovrebbero dal canto loro chiedere al bambino come si immagina la morte per capire dove lo porta la fantasia», suggerisce Silvia Schenk. ELABORAZIONE DIVERSA Alla morte di una persona cara o di un animale domestico i bambini reagiscono esprimendo tristezza, rabbia e talvolta anche aggressività. Alcuni di loro si chiudono in sé stessi, mentre altri mostrano ansia. Queste emozioni possono cambiare repentinamente. L’elaborazione del lutto nei bambini si differenzia sensibilmente da quella degli adulti in un punto: i piccoli affrontano l’esperienza a piccole dosi. I genitori non devono quindi sorprendersi se subito dopo un pianto disperato per la morte della nonna il bambino torna a ridere e a divertirsi con i compagni di gioco. «I bambini vivono l’istante e si lasciano distrarre facilmente. Ed è un bene che sia così», afferma Silvia Schenk. Mettere in atto piccoli rituali insieme al bambino può essere utile per accomiatarsi dalla persona cara. Componete ad esempio un mazzo di fiori per il defunto e sistematelo sul balcone. Fate fare un disegno al piccolo e posatelo accanto ai fiori. Osservate il cielo stellato e immaginate insieme che la persona scomparsa sia ora diventata una luminosissima stella. Scegliete un alberello in giardino e quando il bambino è addolorato per una perdita (decesso di una persona cara, smarrimento del peluche preferito), fategli appendere ai rami un bigliettino. Insegnate al bambino che morire non significa dimenticare. Richiamate alla memoria la persona scomparsa guardando insieme le fotografie che la ritraggono. Spiegate al bambino il ciclo della vita riferendovi alle quattro stagioni affinché capisca che la morte è un evento naturale. Bimbi & Bebé ATTUALITÀ Piccolo prontuario delle macchie Banana 4 Sciacquare subito la macchia con acqua fredda e pretrattarla eventualmente con sapone al fiele. Lavare successivamente con un detersivo completo alla temperatura massima consentita. Carote Schizzi di carote sul maglioncino, chiazze di unto sulla salopette e macchie di banana sulla tutina bianca: quando il bambino comincia a mangiare le pappe e a muoversi autonomamente, i consigli per eliminare le macchie diventano preziosissimi. Buona domanda Macchie addio! S PORCARSI E SBROdolarsi è normale nell’infanzia. I più piccoli adorano pasticciare con la pappa di carote o la purea di mele, i più grandicelli non resistono a saltellare gioiosamente nelle pozzanghere imbrattandosi dalla testa ai piedi. Queste sono esperienze fantastiche per i bambini e non dovrebbero essere Quanto detersivo dovrei utilizzare? Dosate sempre il detersivo come indicato sulla confezione. Il dosaggio dipende sovente dalla durezza dell’acqua (quantità di calcare contenuto) della vostra regione. Riducendone il quantitativo, non si ottiene per forza un detersivo più delicato. Anzi! Se la dose è insufficiente, potrebbero crearsi depositi minerali, ovvero residui di sapone (flocculazione di grasso, proteine e sporco), nonché incrostazioni calcaree che possono provocare irritazioni cutanee. Bimbi & Bebé negate. Sporcarsi fa parte dello sviluppo ed è inevitabile quando si va alla scoperta del mondo. PICCOLE ASTUZIE Per evitare di sprecare tempo nel tentativo di eliminare macchie d’ogni sorta, l’ampio bavaglino con le maniche, i pantaloni impermeabili e il grembiule protettivo per i momenti di creatività sono accessori essenziali che non dovrebbero mancare mai nelle famiglie con bambini piccoli. Nel quotidiano il bambino dovrebbe indossare abiti che gli è consentito sporcare. Ben presto, dopo i primi schizzi di pappa di carote sulla camicetta elegante o sulla cravatta di seta, i genitori si rendono conto che anche per loro è più opportuno vestire Per crescere il bambino deve essere libero di sporcarsi. indumenti pratici per la vita in famiglia. Può essere utile una vecchia camicia da uomo da infilare sopra i vestiti al momento di dare la pappa. ELIMINARE LE MACCHIE Irina Pericin Häfliger, docente di management della pulizia e del tessile presso la Zürcher Hochschule di Wädenswil, consiglia di lavare possibilmente le macchie quando sono ancora fresche. «Per eliminare le macchie, è fondamentale agire prontamente», spiega l’esperta. Una macchia fresca di cacao è molto più facile da rimuovere di una macchia lasciata asciugare per una settimana nella cesta del bucato. Per eliminare le macchie quando si è fuori casa, vanno benissimo le Lavare il capo come di consueto e metterlo ad asciugare al sole. I raggi UV fanno scomparire la macchia. Cioccolato Grattare il cioccolato dalla superficie del tessuto e lavare la macchia con acqua calda saponata. Sciacquare al termine con acqua fredda. Colle Sciacquare le macchie di colle idrosolubili con acqua calda. Per le colle universali, utilizzare solvente per smalto o acetone. Attenzione: non applicare sui tessuti di acetato! Erba Fregare la macchia con spirito da ardere e sciacquare con acqua calda saponata o sapone al fiele e pretrattare eventualmente con uno spray smacchiante. Lavare successivamente come di consueto. Fango Eliminare il fango con una spazzola. Pretrattare la macchia con sapone al fiele e lavare successivamente il capo con un detersivo completo alla temperatura massima consentita. Feci Sciacquare subito le feci e immergere il capo in una soluzione di detersivo sbiancante. Lavare successivamente alla temperatura massima consentita. Frutta Lavare subito la macchia con acqua fredda e sapone al fiele. Distribuire del detersivo in polvere sulla macchia e lasciarlo agire oppure pretrattare la macchia con uno smacchiatore. Se la macchia è già asciugata, immergere i capi bianchi in una soluzione di detersivo sbiancante. Grasso Pretrattare le macchie fresche con detersivo liquido. Talvolta può essere utile immergere il capo in Bimbi & Bebé PER ELIMINARE LE MACCHIE, È FONDAMENTALE AGIRE PRONTAMENTE. ATTUALITÀ 6 Sugo di pomodoro una soluzione di detersivo. Lavare successivamente alla temperatura massima consigliata. Per le macchie ostinate, utilizzare la saponaria (cospargerla sulla macchia, tamponare, lasciar agire per 30 minuti, eliminare con una spazzola e lavare il capo normalmente). Penna biro/ Pennarello Trattare la macchia con spirito da ardere o alcool applicato con una spugna e lavare successivamente il capo come di consueto. Sangue Sciacquare la macchia di sangue prima che asciughi con acqua fredda e un po’ di detersivo liquido oppure immergere il capo in acqua fredda salata. Ammollare le macchie già secche lasciando il capo immerso per tutta la notte in acqua con aggiunta di detersivo agli enzimi. Bimbi & Bebé Trattare la macchia con uno smacchiatore oppure immergere il capo in una soluzione con detersivo sbiancante. Lavare successivamente come di consueto. Talvolta è utile far asciugare il capo al sole. salviettine umide del bebè. È bene non sfregare il capo troppo energicamente, altrimenti si potrebbe danneggiare la struttura del tessuto. Gli spray o i prodotti smacchianti sono efficaci se la macchia è tenace. Per evitare brutte sorprese, è meglio però applicare dapprima lo smacchiatore su una parte non visibile (ad esempio l’orlo) e testare la resistenza delle fibre e dei colori. Urina Sciacquare il capo in acqua fredda e lavarlo immediatamente. Se la macchia è già asciutta, immergere il capo in acqua con detersivo e lavare successivamente come di consueto. Per i capi bianchi con macchie tenaci, aggiungere uno sbiancante oppure mettere a mollo in acqua con detersivo sbiancante e lavare successivamente come di consueto. Vomito Pulire il vomito dal tessuto e sciacquare il capo sotto l’acqua fredda corrente. Lavare come di consueto. BUCATO PER LA PELLE DELICATA Sono indicati i detersivi appositamente sviluppati per la pelle sensibile del bebè e testati dermatologicamente. L’uso di ammorbidenti e detersivi molto profumati è sconsigliato. Se il bambino ha la pelle estremamente delicata, può essere utile effettuare un ciclo di lavaggio supplementare senza detersivo oppure aggiungere il detersivo al prelavaggio anziché al lavaggio principale. ATTUALITÀ Intervista 8 Lo sfruttamento sessuale subito nell’infanzia può provocare traumi che durano tutta la vita. In questa intervista Andrea Hauri della Fondazione svizzera per la protezione dell’infanzia spiega tutto ciò che i genitori devono sapere. Prevenire gli abusi sessuali Da chi vengono commessi gli abusi sessuali sui bambini? La maggior parte degli abusi sessuali è perpetrato da familiari o persone vicine alla famiglia. Spesso l’abusante gode addirittura della piena fiducia dei genitori della vittima. Più del 95% degli abusi sessuali viene commesso da uomini, l’80% dei casi di violenza compiuti in famiglia nei confronti delle femminucce vede colpevole il papà o il patrigno. Ciononostante molti genitori diffidano piuttosto degli sconosciuti. Sì, è vero. In realtà è molto raro che uno sconosciuto cerchi di avvicinare un bambino per abusarne mentre si reca all’asilo. È assai più probabile che il potenziale abusante si concentri su un intervallo di tempo più lungo per stringere amicizia con il bambino. Per questa ragione è importante che sin dalla tenera età il piccolo possa confidarsi con i suoi genitori e raccontarsi liberamente. Bimbi & Bebé Andrea Hauri, responsabile della sezione per il maltrattamento infantile e le negligenze presso la Fondazione svizzera per la protezione dell’infanzia Se è vero che la buona vecchia raccomandazione di non dar retta agli sconosciuti è valida a tutt’oggi, i genitori devono evitare di spaventare il bambino. Molto meglio è spiegargli di allontanarsi se di fronte a una persona che non conosce si sente a disagio o ha paura. Quando uno sconosciuto pone domande molto personali allo scopo d’instaurare un rapporto, il bambino deve avere il permesso di dire che non desidera rispondere. In età prescolastica e di scuola elementare il piccolo dovrebbe sempre informare i genitori quando si reca a casa di qualcuno. In che modo i genitori possono proteggere il bambino dagli abusi sessuali? Attraverso l’educazione i genitori possono rafforzare l’autostima e i meccanismi di difesa del bambino affinché diventi meno attrattivo per l’abusante. Sovente quest’ultimo ricerca la propria vittima tra i bambini che mostrano scarsa auto- stima e grande bisogno di affetto. Generalmente questi bambini non osano parlare della violenza subita e reagiscono positivamente alla proposta di amicizia di un adulto. Ma c’è una cosa che i genitori e i bambini non devono assolutamente dimenticare: la responsabilità dell’abuso sessuale è sempre di chi lo commette e mai dei genitori o del bambino abusato. Come consiglierebbe di educare il bambino per prevenire gli abusi sessuali? I genitori possono rendere il bambino più forte contro l’abuso sessuale incoraggiandolo a prendere sul serio i propri sentimenti e ad avere fiducia in loro, rispettando i suoi segnali e i suoi limiti e insegnandogli a non oltrepassare i limiti degli altri. Il bambino deve inoltre essere stimolato a chiedere aiuto quando qualcosa non va. L’educazione sessuale riveste un’enorme importanza nella prevenzione. Il bambino deve poter scoprire il proprio corpo e sperimentare sensazioni fisiche piacevoli, deve stabilire un rapporto positivo e sereno con il suo corpo e i suoi organi genitali. Più grande è la carenza di sicurezza, attenzione, considerazione, amore e calore umano, maggiore è il rischio di cadere vittima di violenza sessuale. Qual è l’approccio dell’abusante? Spesso l’abusante si avvicina al bambino e non di rado anche ai genitori con il preciso obiettivo d’instaurare un rapporto di fiducia. Frequentemente gli abusi sono commessi da persone considerate particolarmente amanti dei bam- bini, da padri di famiglia premurosi o da educatori affettuosi. Quasi sempre l’abusante prepara accuratamente l’approccio ponderando bene i rischi e scegliendo prede particolarmente vulnerabili. Dopo un primo contatto, mette alla prova la capacità di opporre resistenza della potenziale vittima. Generalmente lo sfruttamento sessuale di bambini non esordisce con uno stupro. Il più delle volte l’abusante rivolge particolari attenzioni al bambino al fine di rendere quest’ultimo complice del suo reato. L’apparente considerazione e ammirazione fanno parte della tattica classica utilizzata per conquistare la fiducia della vittima e allentare, dopo scrupolosi preparativi, la sua resistenza. L’abusante sfrutta la fiducia del bambino nei suoi confronti per costringerlo a lasciarsi coinvolgere in pratiche sessuali o per convincerlo che in tali atti non vi è nulla di male. Se il bambino si ribella, l’abusante lo obbliga a tacere con ricatti e minacce. Molte vittime si sentono corresponsabili dell’accaduto. Come devono comportarsi i genitori se sospettano un abuso sessuale? Devono mantenere la calma, prendere sul serio il bambino, sostenerlo e proteggerlo. Ai genitori che vengono a trovarsi in una situazione del genere sconsiglio vivamente di affrontare il presunto colpevole, ma di rivolgersi preferibilmente, dopo averne parlato con il piccolo, ai centri di aiuto (uffici di consulenza per le vittime, eventualmente le autorità o le associazioni per la protezione dell’infanzia). {Consigli} Più forti contro l’abuso sessuale In qualità di genitori potete rafforzare l’autostima e le strategie di difesa del vostro bambino trasmettendogli i messaggi fondamentali qui suggeriti. Il piccolo deve sapere che ha il diritto all’autodeterminazione quando c’è di mezzo il suo corpo. Fategli capire che deve prendere sul serio i suoi bisogni, i suoi sentimenti e i suoi limiti. 1. Il tuo corpo appartiene solo a te ! 2. Fidati di quello che senti ! 3 Ci sono tocchi belli, strani e fastidiosi. 4. Hai il diritto di dire di NO ! 5. Esistono segreti buoni e segreti cattivi. 6. Sei furbo, ti fai aiutare. 7. Tu non sei colpevole ! Bimbi & Bebé Una decisione dettata dal cuore Anche i neonati hanno bisogno di una protezione assicurativa. Già dal primo respiro. La prevenzione completa deve perciò iniziare ancora prima della nascita. Ecco i vostri vantaggi: O Ammissione senza riserva del neonato nelle assicurazioni complementari O Scegliete BENEFIT e approfittate dello sconto del 100 % per i bambini O Speciale per le famiglie numerose: 90 % di sconto sui premi a partire dal terzo figlio nell’assicurazione di base O Fino alla nascita non vengono riscossi dei premi O CONCORDIA Baby Bonus: per la nascita del vostro bambino assicurato presso la CONCORDIA vi regaliamo 100 franchi Troverete più ampie informazioni sotto www.concordia.ch ATTUALITÀ Accogliere un figlio significa assumersi per molti anni una grossa responsabilità. Analizzando la propria copertura assicurativa già durante la gravidanza è possibile garantire una certa sicurezza finanziaria. Buona domanda Ho diritto all’assicurazione maternità ? Avete diritto all’assicurazione maternità se: siete state assicurate ai sensi dell’AVS per almeno nove mesi prima della nascita del bambino; durante questo periodo avete esercitato un’attività lucrativa per almeno cinque mesi; fino al momento del parto avete avuto un rapporto di lavoro valido, avete lavorato come indipendente o avete collaborato nell’azienda appartenente al partner percependo un salario. Dal giorno del parto e per 98 giorni (14 settimane) la madre riceve un’indennità di maternità pari all’80% del reddito lavorativo medio, ma al massimo 196 franchi al giorno. Serenità e sicurezza Adeguatamente assicurati 11 U N DECESSO, UNA malattia o un infortunio per una giovane famiglia non è soltanto fonte di profondo dolore. Senza un’adeguata copertura assicurativa, può creare anche seri problemi finanziari. L’esperto di assicurazioni Ruedi Ursenbacher dell’Ufficio di consulenza indipendente «fairsicherungsberatung» con sede a Berna e a Zurigo « Presto saremo in tre. » consiglia sia alla futura mamma che al futuro papà di stipulare un’assicurazione capitale di rischio con copertura nell’eventualità di malattia e infortunio. In questo caso è possibile optare per un’assicurazione degressiva. Ciò significa che minore è l’età del bambino al momento del decesso di un genitore, maggiore è il sostegno finanziario per il partner superstite. «Si tratta di una buona soluzione in quanto i costi per la custodia dei figli nei primi anni di vita oppure la perdita di salario causata da un’eventuale riduzione delle entrate possono pesare enormemente sul budget familiare», afferma l’esperto. Ruedi Ursenbacher sconsiglia invece di abbinare il risparmio a un’assicurazione suggerendo piuttosto di affidare i risparmi a una banca. Bimbi & Bebé essere utile per il futuro. Se infatti una persona si ammala o si infortuna gravemente in tenera età, difficilmente da adulta potrà essere ammessa senza riserve. I genitori che non hanno affiliato il loro bambino a una cassa malati prima del parto, devono farlo entro tre mesi dalla nascita. In caso contrario, dovranno assumersi i costi sanitari fino al momento dell’adesione. ATTUALITÀ 12 Se un genitore si ammala, l’altro è rapidamente soprafatto dallo stress. {Consigli} Assicurazione dentaria Chiarite fino a che età è possibile stipulare un’assicurazione dentaria senza esame dello stato di salute. A seconda della cassa malati, il limite è fissato da tre a cinque anni. Poiché oggigiorno sempre più bambini necessitano di apparecchi dentari, questa assicurazione è caldamente consigliata. Bimbi & Bebé COPPIE IN CONCUBINATO Rispetto alle coppie sposate, i concubini devono fare i conti con qualche lacuna assicurativa. In caso di decesso, né l’AVS né l’assicurazione infortuni obbligatoria versano una rendita al partner superstite, mentre la cassa pensione corrisponde, a seconda del regolamento, solo determinati contributi in caso di decesso per malattia. «È molto importante che i concubini stipulino un’assicurazione individuale», raccomanda Ruedi Ursenbacher. INTERRUZIONE DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA La donna che abbandona l’attività professionale dopo la nascita di un bambino rimane affiliata alla cassa pensione, all’assicurazione contro gli infortuni e all’assicurazione d’indennità giornaliera in caso di malattia per un periodo di 30 giorni a decorrere dalla scadenza del contratto di lavoro. Trascorso questo termine, la neomamma deve assicurarsi contro gli infortuni presso la propria cassa malati. Alle giovani madri si consiglia inoltre di stipulare un’assicurazione d’indennità giornaliera che consente alla famiglia di richiedere un finanziamento per la custodia dei figli qualora la mamma avesse problemi di salute. ASSICURAZIONE MALATTIA Ruedi Ursenbacher consiglia ai futuri genitori di affiliare il bambino all’assicurazione malattia prima della nascita. «Questo consente di stipulare assicurazioni aggiuntive molto utili e generalmente poco costose senza dover presentare alcun certificato dello stato di salute», spiega l’esperto. Sono interessanti ad esempio l’assicurazione per le prestazioni ambulatoriali (copertura dei costi dei medicinali non presi a carico dall’assicurazione di base, di determinate prestazioni dell’assicurazione viaggi e molto altro ancora), l’assicurazione per la medicina alternativa e l’assicurazione ospedaliera in reparto comune per tutta la Svizzera. I premi vengono pagati solo dal giorno della nascita, ma per il mese in corso il premio è dovuto per intero. L’assicurazione per il reparto semiprivato e privato è stipulabile anche per i bambini. Benché questa copertura sia poco sfruttata nell’infanzia (gran parte degli ospedali non dispongono di camere a uno o due letti nel reparto pediatrico), può ASSICURAZIONE INVALIDITÀ PER I BAMBINI Ruedi Ursenbacher consiglia di stipulare un’assicurazione invalidità anche per i bambini, che prende effetto in caso di malattia e infortunio. «Molti genitori non si rendono conto che l’assicurazione invalidità paga una rendita soltanto a partire dai 18 anni. Se un bambino rimane invalido per infortunio, i costi che ne derivano possono essere elevati», precisa l’esperto. L’assicurazione capitale in caso d’invalidità, proposta dalla maggior parte delle casse malati, contribuisce a pagare le spese per le modifiche architettoniche in casa oppure consente al bambino di frequentare una scuola speciale. RESPONSABILITÀ CIVILE/ ECONOMIA DOMESTICA Assicurandosi è importante evitare i doppioni. Se i genitori decidono di stipulare un’assicurazione con la variante famiglia, i bambini vengono automaticamente assicurati e non devono più essere annunciati alla nascita. {Consigli} Un buon consiglio non deve costare caro L’assicurazione di protezione giuridica per i privati può essere preziosa. I premi annuali variano da 200 a 250 franchi. Oggigiorno chiedere un consiglio giuridico costa 250-300 franchi all’ora. GRAVIDANZA&PARTO 14 Generalmente le future mamme la sanno lunga su gravidanza e parto, ma sovente – soprattutto le primipare – non approfondiscono il tema del puerperio. Ecco le informazioni più importanti in breve. {Consigli} Rimedi per le ferite del parto Compresse all’arnica Pomata cicatrizzante all’estratto di calendula Gel o pomata alla consolida maggiore (per gli ematomi) Per le ferite estese o difficili da guarire, semicupi con sale vulnerario secondo Stadelmann Globuli di arnica Bimbi & Bebé Ragguagli sul puerperio EPISIOTOMIA/ LACERAZIONE PERINEALE L’episiotomia o la lacerazione perineale viene suturata in diversi strati (da uno a tre) in anestesia locale con un filo che si riassorbe da sé nel giro di alcuni giorni. In molte donne le ferite del parto procurano dolore per alcuni giorni o addirittura per settimane sedendosi, camminando o urinando. Generalmente sia l’episiotomia che la lacerazione perineale guariscono bene. Per minimizzare il rischio d’infezione, la levatrice Anna Heldstab Indermaur di Berneck raccomanda di osservare un’accurata igiene intima a ogni uso del wc. «La cosa migliore è spruzzare sulla ferita acqua calda alla quale sono state aggiunte alcune gocce di tintura di calendula.» Se nella regione vaginale si è formato un ematoma, può giovare l’applicazione di un impacco freddo sul perineo (ad es. Coldpack, cubetti di ghiaccio avvolti in un panno o compresse fredde di quark ed essenza di lavanda). Uno speciale cuscino aiuta inoltre la donna a sedersi nei primi giorni dopo il parto. Se i dolori sono molto forti, è consentita la somministra- zione di certi analgesici anche se la neomamma allatta. CICATRICE DEL TAGLIO CESAREO Per il taglio cesareo, la parete addominale è abitualmente suturata con apposite graffette che vengono tolte di solito dopo cinque giorni. L’intervento può lasciare una certa insensibilità attorno alla cicatrice. «Per evitare che ciò accada, è bene massaggiare frequentemente la cicatrice al più presto dopo il parto», spiega Anna Heldstab Indermaur. L’esperta consiglia di utilizzare dell’olio di enagra, una pomata cicatrizzante o una crema energizzante. Il massaggio contribuisce a ripristinare la sensibilità attorno alla cicatrice. «È importante massaggiare facendo scorrere la cute sui tessuti sottostanti. Questo movimento evita cedimenti della cicatrice o la formazione di inestetici cheloidi». MORSI UTERINI I morsi uterini compaiono solitamente alcune ore dopo il parto e stimolano l’involuzione dell’utero, che già dopo sei-otto settimane ritrova le sue normali dimensioni. Alla vista del proprio tesoro, si dimenticano subito gli strapazzi del parto. Le contrazioni dell’utero producono un effetto emostatico che arresta la perdita di sangue dal punto di distacco della placenta favorendo la guarigione della ferita. Per lenire il dolore, può essere utile appoggiare dietro la schiena (mai sulla pancia!) un cuscino caldo di noccioli di ciliegia o una borsa dell’acqua calda. Il calore esercita un’azione rilassante e facilita il passaggio dei coaguli di sangue eventualmente rimasti nell’utero. Se i dolori sono molto forti, solo un antidolorifico potente è efficace. Generalmente, dopo una settimana i morsi uterini non sono più dolorosi. FLUSSO PUERPERALE ll flusso puerperale, detto anche «lochiazione», consiste nella fuoriuscita di sangue e secrezioni uterine. Inizialmente i lochi sono di colore rosso vivo, per poi diventare rosa, marroni, giallognoli e infine trasparenti. La lochiazione dura da quattro a sei settimane e fa parte del normale processo di guarigione. Nelle mamme che allattano al Buona domanda Quando posso riprendere i rapporti sessuali ? Si possono avere nuovamente rapporti sessuali quando il flusso puerperale è completamente cessato ed è tornata la voglia. Utilizzate un lubrificante, perché durante l’allattamento la vagina è più secca e la mucosa vaginale più sottile e più fragile a causa degli ormoni. Bimbi & Bebé GRAVIDANZA & PARTO 16 Buona domanda Quando posso fare il bagno ? Il bagno nella vasca di casa si può fare subito al rientro dall’ospedale. Utilizzate a tale scopo solo acqua o acqua con aggiunta di sale marino o sale vulnerario secondo Stadelmann. Per i bagni in piscina, nel lago o nel mare è meglio attendere che il flusso puerperale sia completamente cessato. seno, il flusso puerperale dura generalmente di meno in quanto l’utero si ritrae più rapidamente accelerando la fuoriuscita di liquidi. Anna Heldstab Indermaur consiglia di utilizzare solo assorbenti senza inserti in materia sintetica (ad esempio assorbenti di ovatta) e di cambiarli frequentemente. La mamma può favorire l’involuzione dell’utero e la lochiazione sdraiandosi sulla pancia due volte al giorno per mezz’ora e urinando subito dopo. È importante anche svuotare regolarmente la vescica. Se il flusso puerperale non accenna a diminuire, assume un odore sgradevole o si manifestano dolori diffusi al ventre, è indispensabile rivolgersi con urgenza alla levatrice o al medico ginecologo. Questi sintomi potrebbero indicare che all’interno dell’utero sono rimasti frammenti di placenta che ostacolano la lochiazione. MONTATA LATTEA Di solito il seno comincia a ingrossarsi per effetto della montata lattea Che stanchezza ! Eppure ha solo un giorno . . . Bimbi & Bebé due o tre giorni dopo il parto diventando turgido e talvolta doloroso. Dopo un taglio cesareo può essere necessario più tempo in quanto la secrezione dell’ormone ossitocina è rallentata. Di conseguenza il bambino non succhia a sufficienza, ciò che ritarda a sua volta il rilascio di prolattina, l’ormone che attiva la produzione di latte. Massaggiando delicatamente il seno prima della poppata è possibile aiutare a interrompere questo circolo vizioso. Inoltre, la mamma è in grado di favorire la montata lattea appoggiando il proprio bebè sul petto, pelle contro pelle. Le mamme che attaccano il neonato regolarmente al seno subito dopo il parto hanno generalmente una montata lattea meno dolorosa. Brigitte Benkert, consulente per l’allattamento IBCLC, consiglia di attaccare il bambino al seno sovente, rispettando un intervallo di almeno due ore: «Per evitare di lesionare il capezzolo, è fondamentale che il neonato succhi correttamente e nella giusta posizione.» In caso di edema dell’aureola e del seno (seni tesi e duri, aureole gonfie), l’esperta suggerisce di massaggiare dolcemente il seno e di far fuoriuscire manualmente qualche goccia di latte prima della poppata. Se il seno è morbido, il bebè riesce ad afferrare più facilmente il capezzolo e parte dell’aureola. L’applicazione di compresse e impacchi tiepidi e uno speciale massaggio per il drenaggio linfatico del seno prima di allattare contribuiscono a calmare i dolori della montata lattea. Dopo l’allattamento sono invece benefici gli impacchi freddi di quark (ad esempio con essenza di lavanda) e l’applicazione di un Coldpack (a temperatura di frigorifero). STITICHEZZA La stitichezza durante il puerperio è un problema ampiamente diffuso. Da una parte è causato dalla preoccupazione che la sutura dell’episiotomia non tenga, dall’altro dall’assunzione frequente di preparati di ferro nell’ultimo periodo prima del parto. «Il ferro favorisce la stipsi», spiega Anna Heldstab Indermaur consigliando di ridurre le dosi se il disturbo è grave e di prendere il farmaco soltanto ogni due giorni. Oltre a un’alimentazione ricca di fibre alimentari con molte verdure e prodotti integrali, possono fare miracoli i semi di pulicaria, da ingerire con sufficiente acqua. Per regolare la digestione è utile anche la riflessologia plantare. SVUOTAMENTO DELLA VESCICA/ INCONTINENZA Dopo il parto, i liquidi accumulati in gravidanza nei tessuti vengono smaltiti molto rapidamente. La vescica si riempie in fretta, ma non sempre la neomamma se ne accorge. Capita allora che, ridendo o tossendo, l’urina fuoriesca involontariamente. Questa leggera perdita della funzione sensoriale scompare tuttavia nel giro di un paio di giorni dopo il parto. L’incontinenza vera e propria è invece tutt’altro problema. La causa dell’incontinenza urinaria e fecale risiede nell’eccessiva sollecitazione del perineo dovuta alla gravidanza e al parto, nonché a una lacerazione perineale così estesa da coinvolgere anche lo sfintere anale. Questa patologia può colpire anche le donne che hanno partorito con il taglio cesareo. La donna dovrebbe aver riguardo e rinforzare Aiuto vicino Nei primi tempi dopo il parto, potete richiedere l’aiuto di una levatrice indipendente che visita le neomamme a domicilio. Al sito www.levatrice.ch della Federazione svizzera delle levatrici (solo parzialmente in italiano) potete trovare le levatrici che operano nella vostra regione. Ogni mamma ha diritto alle visite di una levatrice per dieci giorni dopo il parto. I costi sono coperti dalla cassa malati. Se le visite della levatrice devono essere prolungate oltre i dieci giorni dopo il parto per motivi di salute della neomamma, è necessario presentare un certificato medico. A partire dal decimo giorno, potete rivolgervi gratuitamente ai consultori per mamme e papà. Le consulenti materne o le consulenti per l’allattamento IBCLC rispondono invece alle vostre domande sull’allattamento. familia BodyBalance per una digestione sana. Scoprite l’affermata ricetta per una buona digestione nella sua forma più croccante: familia BodyBalance è ricco di fibre ali mentari pregiate di fichi e prugne succose, nonché cereali integrali nutrienti e attiva la digestione in modo naturale. Le fibre alimen tari aiutano inoltre a sentirsi sazi più a lungo. familia BodyBalance è ideale per un’alimentazione equi librata e attenta alla linea. www.bio-familia.com In te c’è di più. GRAVIDANZA & PARTO 18 in modo mirato il pavimento pelvico già durante la gravidanza e dopo il parto, magari iscrivendosi a un corso di ginnastica post-parto o di rieducazione perineale. Le donne che hanno avuto un parto vaginale senza riscontrare problemi con l’episiotomia possono iniziare a rafforzare la muscolatura già sei settimane dopo il parto. In caso di parto cesareo, è indispensabile invece osservare un periodo di riposo di otto-dieci settimane. BABY BLUES Il «baby blues», che non va confuso con la depressione post-parto, colpisce fino al 40% delle neo- Guida «Alim GRAVIDANZA & PARTO Dopo un parto non è così semplice perdere i chili superflui. In questa intervista Marianne Botta Diener elargisce qualche consiglio per dimagrire più facilmente. entazione» Meglio inf orm un’alimentaz ati su ione equilibr ata Quelli con mamme. Le puerpere che ne soffrono sono molto sensibili, tristi, angosciate, agitate e talvolta anche irritabili. Generalmente il «baby blues» compare tra il terzo e il quinto giorno dopo il parto e si risolve in tre o quattro giorni. Il «baby blues» è un disturbo legato soprattutto ai cambiamenti biologici. Durante la gravidanza la placenta produce ormoni che influiscono anche sull’umore, che può subire alterazioni dopo il parto a causa del calo ormonale. Nonostante possa sentirsi giù di morale, la neomamma dovrebbe subito dedicarsi alla cura del bebè e occuparsi di tutto ciò che le compete. l’arcobaleno Intervista Marianne Botta Diener, nutrizionista e mamma di otto bambini Perché dopo una gravidanza è normale pesare più di prima? La maggior parte delle gestanti comincia ad avere più appetito dopo il primo trimestre. Sapendo che la gravidanza comporta comunque un aumento di peso, sovente le future mamme tendono a diventare un po’ più indisciplinate a tavola e non è raro che mangino con gusto e più del solito. In gravidanza il corpo tende ad accumulare qualche chilo di grasso come riserva per l’allattamento. Questo stratagemma tornava molto utile alle nostre antenate, sovente confrontate a carestie di cibo. Grazie ai pannicoli adiposi la produzione di latte materno era infatti assicurata anche nei momenti difficili. In un’epoca di 19 sovrabbondanza di cibo come la nostra, tale meccanismo si rivela naturalmente superfluo. Lei ha avuto otto figli ed è sempre riuscita a riconquistare il suo peso ideale. Come fa? Nutro il bebè allattandolo e questo mi aiuta a perdere i chili superflui. Durante l’allattamento la neomamma brucia dalle 500 alle 600 calorie in più. Circa la metà di queste vengono ricavate dai tessuti adiposi, mentre le calorie restanti vengono fornite dal cibo. Inoltre, con i miei numerosi figli sono in costante movimento. Ogni giorno infilo il più piccolo nella fascia portabebè ed esco a camminare a passo spedito per almeno un’ora. L’opuscolo è disponibile gratuitamente al sito www.mepha.ch 0710 Fino ad esaurimento scorte La nuova guida «Meglio informati su un’alimentazione equillibrata» di Mepha le fornisce molte indicazioni utili per un’alimentazione sana e uno stile di vita equilibrato. In forma dopo il parto L’allattamento aiuta a bruciare più calorie. Quelli con l’arcobaleno Bimbi & Bebé Benvenuta presso GRAVIDANZA & PARTO 20 Impossibile stare fermi con un bambino ! {Consigli} Contro i chili superflui Consumate solo tre pasti principali al giorno. Se vi viene fame, bevete prima qualcosa. Mangiate in modo equilibrato abbondando di frutta, verdura e insalata. Riempite sempre il piatto per metà con verdura, insalata o frutta. Fate in modo di mantenere equilibrato il tasso di zuccheri nel sangue, ad esempio prediligendo i prodotti integrali. Consumate dolci, bevande zuccherate e cibi grassi con moderazione. Dormite molto (durante il sonno viene secreta la leptina, l’ormone della sazietà). Concedetevi qualcosa che vi faccia piacere e godetevi ad esempio un massaggio. Accendete una lampada con oli profumati, ad esempio agli agrumi, che riduce l’appetito. Datevi dai nove ai dodici mesi di tempo per dimagrire. Bimbi & Bebé Poi faccio ginnastica per rinforzare la muscolatura. Più si hanno muscoli, più si consuma energia e i tessuti appaiono più tonici. Un chilo di grasso possiede un volume circa tre volte maggiore rispetto a un chilo di muscoli. Mangio pochi dolci concedendomi in compenso ogni tanto una bibita gassata a basso contenuto calorico. L’anidride carbonica gonfia la pancia. Consumo tre pasti equilibrati al giorno con molta frutta, verdura e insalata e quando cucino, evito di assaggiare ripetutamente le pietanze. È saggio dimagrire durante il periodo dell’allattamento? Non consiglierei a nessuna donna una dieta drastica. Il nostro tessuto adiposo è un deposito di sostanze nocive che dimagrendo andrebbero a finire nel latte materno. Sconsiglio anche di perdere peso in breve tempo. È realistico invece considerare un chilo al mese. Allattando esclusivamente al seno e alimentandosi con misura, non è difficile che normalmente la neomamma perda sei chili in sei mesi. Mi asterrei assolutamente di suggerire a una donna che allatta di saltare la cena. Ne conseguirebbe soltanto una riduzione della produzione di latte. Il latte non sarebbe più sufficiente per la poppata notturna e il neonato continue- rebbe a richiedere il seno. Ho notato che è particolarmente difficile perdere peso nei primi tre mesi dopo il parto a causa dello stress iniziale, del cambiamento ormonale e della mancanza di sonno. Raccomanderebbe quindi alle neomamme di concedersi tempo per dimagrire? Non vale certamente la pena lasciarsi mettere sotto stress da qualche chilo di troppo, tanto più che lo stress favorisce l’accumulo di grassi. Penso che bisogna trovare la giusta misura tra darsi tempo e non lasciarsi andare. Il fatto di avere un neonato in casa non deve diventare una scusa per trascurarsi. Anche con un paio di chili superflui si può avere un aspetto curato. La mamma che allatta dovrebbe bere abbastanza. Ma quanto? I liquidi devono essere distribuiti su tutto l’arco della giornata. Per produrre da 1 a 1,3 litri di latte materno bisogna bere abbastanza. Osservando il colore dell’urina è possibile determinare se l’apporto è sufficiente. Se l’urina è chiara e pressoché inodore, significa che è tutto a posto. Bisogna invece evitare di bere per forza e oltre la sete, perché non si farebbe altro che ridurre la produzione di latte. www.vertbaudet.ch La più vasta scelta online di MODA per bambini da 0 a 12 anni OFFERTA BENVENUTO 15 * Fr. .- DISPONIBILITÀ DEGLI ARTICOLI IN TEMPO REALE , 24H/24H • Abbigliamento di • qualità, a prezzi contenuti. Collezioni esclusive e innovative concepite per sviluppare la loro autonomia. • Tutta una gamma di prodotti di puericultura per . coccolare i bébé PER APPROFITTARE DELLA SUA OFFERTA, specifichi il Suo codice vantaggio 9340 al momento della conferma dell’ordine direttamente sul nostro sito. *offerta valida una sola volta, nei limiti degli stock disponibili, per qualsiasi ordine minimo di FR. 60.- dalla collezione Vertbaudet effettuato entro il 31.05.2011. Non cumulabile con altre offerte promozionali. REDCATS SUISSE SA, VERTBAUDET, CASELLA POSTALE, 1818 MONTREUX, tel. 0848 848 704 377 SF5 SALUTE I piedini hanno bisogno di spazio per crescere bene. 22 Piedini sani Il 98% dei neonati nasce con piedi perfetti, ma solo il 40% raggiunge l’età IVERSI STUDI hanno dimostrato che adulta con piedi in buona salute. molti bambini indossano scarpe D {Consigli} Calze e pigiamini Le calze e i pigiamini interi di misura troppo piccola non favoriscono lo sviluppo dei piedi. Verificate regolarmente la taglia delle calze e controllate che non vadano troppo strette. Se le asciugate nell’asciugatrice, ricordate di acquistarle sempre di una misura in più. Per rimediare ai pigiamini interi diventati troppo corti, tagliate via semplicemente i piedi. Bimbi & Bebé troppo piccole. Il dottor Wieland Kinz di Salzburg, specialista per i piedi dei bambini, spiega: «I piedi dei bambini sono morbidi come la gomma e si adattano facilmente anche alle scarpe troppo piccole. Poiché in età infantile il sistema nervoso non è ancora perfettamente differenziato, la maggior parte dei bambini non sente le scarpe scomode.» Purtroppo quando i genitori acquistano un paio di scarpine nuove, non sempre la taglia stampata sulla suola corrisponde alla misura effettiva. Diverse analisi effettuate da Wieland Kinz hanno rivelato che ben 92 paia di scarpe per bambini su 100 sono più corte del dovuto e che la lunghezza delle calzature è quindi corretta solo nell’8% dei casi. Secondo uno studio condotto dal medico ortopedico Thomas Böni della Clinica universitaria Balgrist di Zurigo, quasi un bambino su due in Svizzera porta scarpe troppo piccole. Le scarpe troppo corte sono la causa princi- pale di alterazioni permanenti ai piedi. I problemi sorgono soprattutto se il bambino indossa scarpe troppo piccole sull’arco di diverse fasi di crescita e se cammina raramente scalzo. La pressione costante sulle articolazioni delle dita provoca artriti e deformazioni articolari. I muscoli e i tendini possono infiammarsi e accorciarsi. Le scarpe troppo piccole favoriscono anche i disturbi di circolazione e in generale la cattiva salute dei piedi può ripercuotersi sull’intero organismo. Il consiglio di Wieland Kinz ai genitori è quindi quello di acquistare scarpe la cui lunghezza interna superi di 12 mm quella del piede. Questa regola vale anche per i sandali. «Lo spazio può essere anche maggiore per le scarpe nuove. Fino a 17 mm è ok», assicura l’esperto. LE PRIME SCARPINE Le scarpe diventano necessarie quando il bambino comincia a reggersi in piedi e a camminare fuori casa. I piedini vanno ora protetti dal rischio di ferite, dal bagnato e dal freddo. Poiché i piedi {Consigli} LE SCARPE DIVENTANO NECESSARIE QUANDO IL BAMBINO COMINCIA A REGGERSI IN PIEDI E A CAMMINARE FUORI CASA. dei piccoli sono costituiti da tessuti molli e cartilaginei che si ossificano solo con il tempo, il bambino dovrebbe poter scorrazzare a piedi nudi il più possibile. Un’analisi realizzata da un’équipe di ricercatori austriaci e biomeccanici dell’Università di Zurigo ha confermato che nella scarpa la flessione del piede del bambino è del 30% inferiore alla flessione di un piede scalzo. Affermare che i piedi dei bambini piccoli hanno bisogno di appoggio e sostegno è una fandonia. In casa il bambino va lasciato camminare scalzo o con i calzini antisdrucciolo se fa freddo. Solo così le ossa, i legamenti e la muscolatura della pianta del piede e delle dita si sviluppano correttamente. LA SCARPA GIUSTA È preferibile acquistare le scarpe nuove di pomeriggio, perché nel corso della giornata i piedini si allungano. Se il piccolo è sazio e riposato, l’operazione è oltremodo semplificata. Oltre a calzare perfettamente, le scarpe devono essere comode, solide e funzionali. Ma per garantire il comfort ottimale della calzatura occorre considerare anche altri criteri. Più morbida e flessibile è la scarpa, meglio è per i piedi. La suola deve essere elastica e la tomaia sufficientemente morbida per consentire il movimento naturale del piede. Prima di fare la propria scelta, è bene mettere alla prova l’elasticità della suola di alcuni modelli piegandola con una Taglia appropriata anche per le pantofole Molti genitori commettono un grave errore sottovalutando l’importanza della misura delle pantofole. I bambini in età prescolastica portano infatti più frequentemente le pantofole delle scarpe vere e proprie. Prendendo in esame 248 scolari elvetici, lo specialista ortopedico Norman Espinosa della Clinica universitaria Balgrist di Zurigo ha scoperto che solo il 28% delle pantofole è conforme alla taglia indicata. Nel 61% dei casi la lunghezza è insufficiente, mentre nel 10% è abbondante. Chi affida i propri figli a un servizio di custodia esterno dovrebbe controllare regolarmente la misura delle pantofole utilizzate al nido, presso la mamma diurna o il gruppo di gioco. Bimbi & Bebé mano. Un’ampia apertura permette di infilare e togliere facilmente le scarpe, mentre un calcagno alto e rinforzato stabilizza il tallone e previene il rischio di torsione laterale. Una buona calzatura per bambini dovrebbe essere larga e alta in punta per dare sufficiente agio e libertà di SALUTE 24 movimento alle dita. Se l’alluce poggia comodamente nella punta della scarpa senza esservi pigiato, significa che la scarpa è sufficientemente alta. Anche la larghezza deve essere conforme al piede. Wieland Kinz raccomanda a tale proposito: «Nella scarpa il piede non deve muoversi Misura perfetta Suola interna : è estraibile in alcuni modelli. Il bambino dovrebbe poggiare sulla suola con tutto il peso del corpo. Se all’interno della scarpa rimangono almeno 12 mm di spazio, la misura è giusta. Per le scarpe nuove lo spazio può essere anche maggiore (fino a 17 mm). Importante: con questo metodo, tra il tallone e il bordo posteriore della scarpa vi è circa 1 cm. Prova del pollice: vi consente di verificare se la distanza tra il dito più lungo (che non sempre è l’alluce) e la punta della scarpa corrisponde alla larghezza del pollice. Il bambino deve mettersi in piedi e distendere le dita. Per controllare facilmente, premete leggermente una mano sulle dita del piede e misurate con il pollice lo spazio disponibile. Importante: misurare sempre entrambi i piedi. Pedimetro plus 12: vi permette di misurare il piede e l’interno della scarpa e di verificare se lo spazio minimo consigliato di 12 mm è rispettato. Il misuratore è ideale per l’impiego a casa o per l’acquisto di scarpe nuove. Impronta del piede: fate posare i piedi del bambino su un cartone e tracciate il contorno aggiungendo 12 mm al dito più lungo (per un paio di calzature nuove calcolate 17 mm). Se riuscite a infilare facilmente l’impronta nella scarpa, significa che la misura è giusta. Suggerimento: per facilitare l’operazione, ritagliate una striscia larga due dita nel punto più lungo dell’impronta e infilate la striscia nella scarpa. Misuratori nei negozi specializzati: i negozi di calzature per bambini misurano i piedi e l’interno della scarpa prima dell’acquisto e vi consigliano nella scelta del modello. Bimbi & Bebé Se picchia la testa . . . Ruzzoloni e capitomboli fanno parte dello sviluppo di ogni bambino. Ecco ADENDO, NEONATI e bambini piccoli si tutto ciò che i geniprocurano sovente ferite al capo. In tori devono sapere. CALZATA CORRETTA Lunghezza ideale Scarpa giusta della scarpa SALUTE C Scarpa troppo piccola tenera età la testa è grande e pesante rispetto al resto del corpo e, oltre a ciò, il bambino non è ancora in grado di parare le cadute. Queste sembrano sovente terribili agli occhi dei genitori e suscitano in loro grande preoccupazione. Il dottor Georg Staubli, primario del pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico Scarpa troppo grande lateralmente. Le chiusure a strappo sono ideali, perché agevolano la chiusura perfetta della calzatura.» È preferibile che la soletta interna sia piatta in quanto una curvatura eccessiva potrebbe nuocere al corretto sviluppo della volta plantare. Se la calzatura presenta una sagomatura innaturale, è meglio rinunciare all'acquisto. PIEDINI IN CRESCITA I piedi dei bambini crescono molto in fretta. Tra 1 e 3 anni la crescita media è di 1,5 mm mensili, mentre dai 3 ai 6 anni di 1 mm al mese. Gli studi di Wieland Kinz hanno evidenziato che soltanto il 2,5% dei bambini mostra una crescita superiore alla media. Ogni 8-12 settimane i genitori di bambini piccoli dovrebbero provvedere a controllare o a far verificare da personale specializzato la misura delle scarpe (misurare il piede e l’interno della scarpa!). 25 di Zurigo, rassicura: «Cadendo dalla posizione eretta, è raro che il bambino si ferisca seriamente.» È molto più pericoloso invece se un bebè o un bambino piccolo precipita da un’altezza superiore alla sua statura. «Più il bimbo è piccolo, più grande è il rischio di farsi male», precisa Georg Staubli, che al pronto soccorso non cessa di prestare aiuto a neonati caduti dal fasciatoio o dalle scale. I rischi Installando un cancelletto si prevengono le cadute dalle scale. Bimbi & Bebé SALUTE 26 L’ideale è collocare il fasciatoio in un angolo della cameretta. aumentano anche quando il bambino comincia ad arrampicarsi. PRIME CURE Se dopo una caduta il bambino piange ma si tranquillizza in breve tempo e non presenta grossi bernoccoli, di solito non vi è nulla di grave. In questo caso basta raffreddare la botta con un panno bagnato o un Coldpack avvolto in {Consigli} Prevenzione delle ferite al capo Se possibile, collocate il fasciatoio in un angolo della cameretta. Non lasciate mai il bambino incustodito sul fasciatoio, nel seggiolone o nel passeggino. Nel seggiolone e nel passeggino il piccolo deve essere sempre assicurato con le cinture. Proteggete l’accesso alle scale con un cancelletto. Rinunciate all’uso di letti a castello o rialzati per i primi sei anni di vita del bambino. Lasciate scorrazzare il piccolo a piedi scalzi il più spesso possibile oppure fategli indossare dei calzini antisdrucciolo o pantofole con suola antiscivolo. Non utilizzate il girello. Con questo attrezzo il bambino può prendere velocità che non è in grado di controllare. Proteggete la testa del bambino con un casco quando va in triciclo, monopattino o bicicletta. Non scuotete mai i neonati! Potreste provocare gravi lesioni cerebrali. Non picchiate mai i bambini! Le percosse sul capo possono causare lesioni al cervello. Bimbi & Bebé un fazzoletto. Va bene anche somministrare un analgesico leggero. Vi sono bambini che si calmano rapidamente grazie ai globuli di arnica. L’arnica è un rimedio efficace per contenere gli ematomi, anche se nei traumi gravi non ha nessun potere. Georg Staubli consiglia ai genitori di tenere il bambino sotto controllo per 24 ore in quanto le complicazioni talvolta si manifestano solo dopo diverse ore dalla caduta. «Se il piccolo si comporta normalmente, si orienta bene e non vomita, generalmente non vi è motivo di preoccuparsi», rassicura l’esperto. QUANDO È NECESSARIO CONSULTARE IL MEDICO? Se dopo una caduta il bambino rimane incosciente per oltre mezzo minuto, deve essere portato immediatamente all’ospedale. Inoltre, se nell’arco di 24 ore vomita, pone ripetutamente le medesime domande, ha le vertigini o vuoti di memoria, si sveglia più volte durante la notte a causa di forti mal di testa, non risponde agli antidolorifici e presenta un grosso bernoccolo, bisogna farlo visitare. Le lesioni cerebrali come emorragie o rigonfiamenti devono essere curate per evitare che sorgano ulteriori problemi. Non è tuttavia sempre facile distinguere una lesione cerebrale da una commozione cerebrale. «Ecco perché dopo una brutta caduta teniamo il bambino in osservazione per 24 ore all’ospedale», spiega Georg Staubli. «Se i sintomi si aggravano durante il periodo di osservazione, effettuiamo una TAC per determinare se vi è una lesione cerebrale.» È indispensabile rivolgersi al medico anche quando si è formata una ferita lacero-contusa o se da naso od orecchie fuoriesce sangue o liquido chiaro. Non bisogna inoltre dimenticare di controllare lo stato dei denti e del naso se il piccolo ha battuto la faccia. «La fuoriuscita di sangue nelle mucose nasali può danneggiare il setto nasale se filtrano i batteri», precisa l’esperto. CI VUOLE RIPOSO Nei primi anni di vita né le commozioni cerebrali né le fratture craniche senza ulteriori lesioni cerebrali possono e devono essere curate. In caso di frattura cranica è raccomandato il riposo a letto. Anche dopo una commozione cerebrale il bambino dovrebbe stare tranquillo per qualche giorno senza praticare attività fisica ed evitare il sole. Lettura consigliata Come evitare che il neonato ingoi un oggetto? Come prevenire le cadute dal fasciatoio? Come rendere piacevole il primo bagno in acqua? La posta per i bambini dell’upi, l’Ufficio prevenzione infortuni, risponde a questo e a molti altri interrogativi. Ogni sei mesi i genitori ricevono preziosi suggerimenti per aumentare la sicurezza dei bambini in casa, nello sport e nella circolazione stradale. La posta per i bambini è gratuita e viene spedita ai genitori dalla nascita del bambino fino al compimento di otto anni: www.upi.ch. IN ACCORDO CON UOMO E NATURA LINEA BABY ALLA CALENDULA WELEDA: AVVOLGE IL VOSTRO BAMBINO NEI DONI PIÙ PREZIOSI DELLA NATURA. I pregiati prodotti della Linea Baby alla Calendula di Weleda sono specificatamente pensati per le esigenze della pelle sensibile dei più piccoli. Gli estratti di calendula da agricoltura biologica controllata al 100% producono un effetto lenitivo, mentre gli oli vegetali purissimi si prendono cura della pelle delicatamente. La loro azione congiunta crea un caldo involucro protettivo che tratta la pelle delicata dei bebè con estrema dolcezza e delicatezza. Così Weleda contribuisce in modo completo a preservare benessere e salute. Da più di 80 anni. In accordo con uomo e natura. www.weleda.ch I prodotti cosmetici Weleda sono privi di sostanze a base di oli minerali e non contengono piante modificate geneticamente, sostanze conservanti, coloranti e odoranti sintetiche. Dr. med. dent. Hubertus van Waes, capoclinica della Clinica di odontoiatria pediatrica del centro di medicina dentale dell’Università di Zurigo 28 Anche se i denti di latte vengono sostituiti dalla dentatura permanente, gli infortuni nell’infanzia non sono privi di rischi. Il dottor Hubertus van Waes, specialista in questo campo, spiega ai genitori come comportarsi. {Consigli} Per gli infortuni ai denti Annunciate immediatamente ogni infortunio dentario alla vostra cassa malati. I traumi ai denti di latte possono danneggiare i denti permanenti. Se non si richiede il parere del dentista, si rischia inoltre di dover pagare successivamente le cure di tasca propria. Bimbi & Bebé Infortuni ai denti di latte Quali sono gli infortuni ai denti di latte più frequenti nei bambini piccoli? E perché? Gli incidenti dentari capitano quando il piccolo giocando cade da solo o urtato da altri bambini. Il rischio è particolarmente elevato nella fase in cui il bambino impara a camminare. Cadendo può battere ad esempio la mascella su uno spigolo. Non sempre i genitori sono in grado di spiegarmi cosa sia successo esattamente. Sovente una caduta può fratturare la corona, spingere il dente nell’alveolo o staccarlo completamente. Finché la radice non ha raggiunto il completo sviluppo, quindi fino all’età di circa tre anni e mezzo, non sono rari i casi in cui il dente viene spostato dalla sua sede. latte invece, ci sono spesso buone probabilità che venga sostituito da un dente permanente sano. Per i denti di latte si ricorre a una terapia diversa da quella applicata per la dentatura permanente. L’obiettivo principale non è quello di salvare il dente ed è proprio per questa ragione che sconsigliamo di effettuare operazioni rischiose come ad esempio il reimpianto di un dente di latte perso. Quando cade un dente, la radice viene intaccata dai batteri che possono causare un’infezione e quindi danneggiare il germe dentario del dente permanente. Come devono comportarsi i genitori se dopo un trauma un dente di latte è vacillante? Consiglio ai genitori di recarsi dal dentista entro un giorno dall’infortunio. Di solito un dente vacillante C’è differenza se è un dente di si riattacca da sé. Per ragioni assiculatte o un dente permanente a rative è comunque meglio richiesubire il trauma? Se è coinvolto un dente permanente, dere il parere dello specialista. A ciò si aggiunge anche un certo rischio di le conseguenze vanno viste a lungo complicazioni. termine. Nel caso di un dente di INFORTUNI AI DENTI DI LATTE Abgebrochen Corone fratturate Come consiglia invece d’intervenire se un dente di latte è fratturato? Anche in questo caso sarebbe bene consultare il dentista in quanto il trauma subito potrebbe causare la morte del nervo e di conseguenza un’infezione del dente permanente. Analizzando la frattura del dente, lo specialista è in grado di valutare il rischio di complicazioni. Se a seguito del trauma la polpa dentaria risulta esposta, il dentista può intervenire sigillando il dente e scongiurare in questo modo la degenerazione del nervo. Se la frattura interessa invece i denti permanenti consiglio di far riattaccare il pezzo fatturato entro poche ore dall’infortunio. L’obiettivo di questo tipo di intervento è quello di proteggere al più presto il nervo dagli influssi esterni. Per questo tipo di infortunio, la prognosi è molto buona. B lBeliBebliBebnliBeebdnlieebdniebZdneäeZdnhäeZdnhäeeZnhäeZnhäenhen e Intervista Se il trauma provoca lo spostamento di un dente di latte, lei consiglia di farlo riposizionare dal dentista ancora il giorno stesso. Perché in questo caso è necessario agire rapidamente? Quando un dente viene spostato dalla sua sede, c’è sanguinamento e attorno alla ferita si riformano i tessuti. Già dopo un giorno diventa impossibile riposizionare il dente nel suo alveolo perché ormai il processo di cicatrizzazione è avviato. Per questa ragione è importantissimo che il dentista intervenga subito. Se il dente viene lasciato nella posizione sbagliata, la mascella superiore e la mascella inferiore potrebbero non combaciare più compromettendo così la funzione masticatoria con conseguente grave malposizione dentale. MM i l cM i lhcM äizlhhäciznlhcäenzhhäeznhäenhen e izlhcM SALUTE Bei kleineren abgebrochenen Stücken Se ilTagen pezzo fratturato è piccolo, Abgebrochen innert zum Zahnarzt. Bei kleineren Blutung aus dem Zahn amStücken selben Bei abgebrochenen recatevi dal dentista entro pochi Tag zum Zahnarzt. innert Tagen zum Zahnarzt. Abgebrochen Bei Blutung aus dem Zahn am selben Bei kleineren abgebrochenen Stücken giorni. Se il dente sanguina, consulTag zum Zahnarzt. innert Tagen zum Zahnarzt. Abgebrochen Bei Blutung aus dem Zahn am selben tate lo specialista il giorno stesso. Bei kleineren abgebrochenen Stücken Tag zum Zahnarzt. Zona danneggiata del dente permanente Abgebrochen innert Tagen zum Zahnarzt. Gelockert Bei Blutung dem Zahn amStücken selben Bei kleinerenaus abgebrochenen Tag zum Zahnarzt. Behandlung ist nicht dringend. innert Tagen zum Zahnarzt. Zahnarzt innert konsultieren. Gelockert Bei Blutung aus Tagen dem Zahn am selben Denti vacillantti Tag zum Zahnarzt. Behandlung ist nicht dringend. Zahnarzt innert Tagen Consultate il konsultieren. dentista al più tardi il Gelockert Behandlung ist nicht dringend. giorno dopo Zahnarzt innert Tagenl’infortunio. konsultieren. Gelockert Behandlung ist nicht dringend. Zahnarzt innert Tagen konsultieren. Gelockert Verschoben Behandlung ist nicht dringend. Zahnarzt konsultieren. Möglichstinnert sofortTagen zum Zahnarzt, damit Verschoben der Zahn allenfalls an seinen richtigen Platz gedrückt kann damit Möglichst sofortwerden zum Zahnarzt, (nur am selben Tag möglich!). der Zahn allenfalls an seinen richtigen Verschoben Denti spostati Platz gedrückt werden kann Möglichst sofort zum Zahnarzt, damit (nur am selben Tag möglich!). Recatevi dal dentista der Zahn allenfalls an seinen richtigen il più presto Verschoben Platz gedrückt werden kann Möglichst sofortaffi zum nché Zahnarzt,possa damit possibile riposizio(nur am selben Tag möglich!). Verschoben der Zahn allenfalls an seinen richtigen Platz gedrückt werden kann suo Herausgeschlagen Möglichst sofort zum Zahnarzt, damit nare il dente nel alveolo (nur am selben Tag möglich!). der Zahn allenfalls an seinen richtigen Behandlung ist nicht dringend, da es Platz werden kann Herausgeschlagen meistgedrückt nicht sinnvoll ist, ausgeschlagene (fattibile solo il giorno stesso !). (nur am selben Tageinzusetzen möglich!).da es Milchzähne wieder Behandlung ist nicht dringend, (innertnicht Tagen zum ist, Zahnarzt). meist sinnvoll ausgeschlagene Herausgeschlagen Milchzähne wieder einzusetzen Behandlung nicht dringend, da es (innert Tagenistzum Zahnarzt). meist nicht sinnvoll ist, ausgeschlagene Denti uscita dall’alveolo Herausgeschlagen Milchzähne wieder einzusetzen Behandlung ist nicht dringend, da es (innert Tagen zum Zahnarzt). La cura non è urgente in quanto nella Herausgeschlagen meist nicht sinnvoll ist, ausgeschlagene Milchzähne wieder Hineingeschlagen Behandlung ist nichteinzusetzen dringend, da es maggior parte dei casi non è indicato (innert Tagen zum Zahnarzt). meist nicht sinnvoll ist, ausgeschlagene Behandlung ist selten nötig. Auf jeden Hineingeschlagen Milchzähne wieder informieren einzusetzen Fall aber Zahnarzt reimpiantare i denti fürdi latte (recatevi (innert Tagen zum Zahnarzt). (Höchstes Folgeschäden-Risiko Behandlung ist selten nötig. Auf jeden bleibenden Zahn!)informieren Fall aber Zahnarzt Hineingeschlagen dal dentista entro qualche giorno). (Höchstes Folgeschäden-Risiko für BehandlungZahn!) ist selten nötig. Auf jeden bleibenden Fall aber Zahnarzt informieren Hineingeschlagen (Höchstes Folgeschäden-Risiko füran Milchzahnunfälle können Schäden Behandlung ist selten nötig. Auf jeden bleibenden Zahn!) nochaber nicht durchgebrochenen Hineingeschlagen Fall Zahnarzt informieren Denti spinti nell’alveolo bleibenden Zähnen verursachen! Diese Milchzahnunfälle können Schäden an (Höchstes Folgeschäden-Risiko für Behandlung ist selten nötig. Auf jeden Zahnkeime sind unter bzw. hinter den noch nichtZahnarzt durchgebrochenen bleibenden Zahn!) Fall aber informieren La cura è raramente necessaria. Milchzähnen angeordnet, und befinden bleibenden Zähnen verursachen! Diese (Höchstes Folgeschäden-Risiko für Milchzahnunfälle können an sich in einem verletzbaren Zahnkeime sind unter bzw.Schäden hinter den bleibenden Zahn!) noch nicht durchgebrochenen Informate ilverursachen! dentista Entwicklungsstadium. Einwirkungen Milchzähnen angeordnet, und befindenin ogni caso bleibenden Zähnen Diese können den weiteren normalen sich in einem verletzbaren Milchzahnunfälle können Schäden an Zahnkeime sind unter bzw. hinter den (rischio elevato per il dente perWachstumsverlauf stören und Entwicklungsstadium. Einwirkungen noch nicht durchgebrochenen Milchzähnen angeordnet, befinden verschiedene Defekte amund bleibenden können denZähnen weiteren normalen bleibenden verursachen! Diese Milchzahnunfälle können Schäden an sich inhinterlassen. einem verletzbaren manente !). Zahn Wachstumsverlauf stören und Zahnkeime sind unter bzw. hinter den noch nicht durchgebrochenen Entwicklungsstadium. Einwirkungen verschiedene Defekte amund bleibenden Milchzähnen angeordnet, befinden bleibenden verursachen! können denZähnen weiteren normalen Diese Zahn sich inhinterlassen. einem verletzbaren Zahnkeime sind unter bzw.und hinter den Wachstumsverlauf stören Entwicklungsstadium. Einwirkungen Milchzähnen befinden verschiedeneangeordnet, Defekte amund bleibenden können den weiteren normalen sich einem verletzbaren Zahninhinterlassen. Wachstumsverlauf stören und Entwicklungsstadium. Einwirkungen verschiedene Defekte normalen am bleibenden können den weiteren Zahn hinterlassen. stören und Wachstumsverlauf verschiedene Defekte am bleibenden Zahn hinterlassen. Durante il loro sviluppo, il germe dei denti permanenti è molto delicato. Battendo la bocca è possibile danneggiarlo? No, è assai improbabile che battendo la bocca si possa ledere il germe dei denti permanenti. Il germe dentario si danneggia se il dente viene spinto nell’alveolo, se vi verifica un’infezione, uno spostamento del dente di latte o un sanguinamento della mandibola. Aiuto a portata di mano Consultate il sito www.kinderzahn.ch per trovare il dentista pediatrico più vicino a casa vostra. Bimbi & Bebé Grazie alla biancheria termica i bambini stanno al calduccio anche alle temperature sotto zero. SALUTE A proprio agio con ogni tempo 30 L’aria fresca giova a grandi e piccini. Fare movimento all’aperto anche L NOSTRO CORPO con il freddo, il vento ha bisogno della luce del e la pioggia rinforza giorno per produrre una quantità il sistema immunita- sufficiente di vitamina D, imporrio del bambino. tante per lo sviluppo delle ossa. La I Buona domanda Come posso sapere se il mio bebè ha abbastanza caldo? La nuca dovrebbe essere calda, ma non bollente o umida di sudore. Molti genitori tendono a vestire troppo i loro figli. Al giorno d’oggi molte carrozzine sono perfettamente isolate, tanto che non è più necessario vestire il bebè con innumerevoli strati d’indumenti. Mani e piedi freddi non indicano invece che il bambino non abbia abbastanza caldo. Si tratta infatti di un fenomeno tutt’altro che raro a questa età. Bimbi & Bebé l’abbigliamento alla temperatura esterna. Il bambino non dovrebbe né avere freddo né sudare. In inverno è bene proteggerlo dalle correnti d’aria e cambiargli subito il pannolino bagnato. Se lo si porta consulente materna Manuela Meyer-Mäder raccomanda di lasciar nella fascia portabebè o nel marsupio, è importante assicurarsi che le uscire il bambino tutti giorni per gambe siano ben coperte in quanto almeno un’ora o due. «I bambini con questi sistemi di trasporto i che possono sfogarsi all’aperto con qualsiasi tempo sono più felici e più pantaloncini scivolano automaticamente verso l’alto. Per ovviare a equilibrati. Inoltre, ogni stagione permette al piccolo di fare innume- questo inconveniente, sono ideali i pantaloni con la caviglia elastica, gli revoli scoperte, che a loro volta scaldapolsi da adulto infilati sulla favoriscono lo sviluppo». gamba o le babbucce di lana di pecora. Quando comincia a fare LA PRIMA PASSEGGIATA freddo, il bebè dovrebbe portare In linea di massima è possibile anche guanti e cuffietta. uscire con il bebè sin dalla nascita. Per i prematuri è indispensabile che IN CASO DI TEMPERATURE il tono cardiaco e la saturazione di RIGIDE ossigeno si siano stabilizzati e che Se la temperatura scende sotto zero, l’organismo sia in grado di mantenere costante in maniera autonoma è preferibile non stare all’aperto per oltre mezz’ora alla volta, uscendo la normale temperatura corporea. invece più volte al giorno per brevi «Generalmente è così quando il passeggiate. Manuela Meyer-Mäder piccolo ha raggiunto un peso di 1,8 kg», precisa Manuela Meyer-Mäder. consiglia a tale proposito: «Quando il clima è rigido, è importante Fondamentalmente anche il neonato può uscire con qualsiasi tempo, proteggere la pelle del bebè con una crema ricca di grassi ma povera di ma bisogna aver cura di adeguare Lo sapevate che . . . acqua. Le normali creme per il viso del bebè contengono molta acqua e con il freddo non proteggono sufficientemente la cute dalla disidratazione provocando dolorose screpolature.» Le creme contro il vento e il freddo formano una barriera naturale che protegge la pelle dalla pioggia, dalla neve e dal vento. Non da ultimo, durante l’inverno i genitori dovrebbero controllare che la cerniera lampo della giacca o della tuta da sci non venga a contatto con la pelle del piccolo, perché potrebbe causarne il congelamento se le temperature sono molto basse. L’ABBIGLIAMENTO ADEGUATO Nella mezza stagione e in inverno la cosa migliore è vestirsi a strati, quindi con più indumenti uno sopra l’altro. Questo sistema consente di svestire o vestire il bambino a seconda della temperatura del luogo in cui ci si trova. I vestiti dovrebbero essere pratici e consentire al piccolo un’ampia libertà di movimento. Si consigliano i tessuti di cotone o le fibre traspiranti. Indossando biancheria intima in materiale funzionale, una giacca in tessuto non-woven e una giacca da sci, il bambino è perfettamente equipaggiato per affrontare il freddo. . . . il rischio di raffreddarsi è maggiore in casa che fuori? I raffreddamenti sono causati da virus che si trasmettono da un individuo all’altro e non dal freddo. Nelle case riscaldate, dove l’umidità dell’aria è scarsa, i virus hanno vita più facile. Un leggero raffreddore (senza febbre) non deve essere motivo per non uscire di casa. Bimbi & Bebé SALUTE 32 In estate i bimbi dovrebbero portare un cappellino. {Consigli} La crema solare adatta Fino a un anno, gli specialisti consigliano di utilizzare soltanto creme solari con filtri fisici o minerali (ad es. ossido di zinco, ossido di titanio) in quanto non penetrano nella pelle e quindi non provocano irritazioni cutanee o reazioni allergiche. Contrariamente alle creme con filtri chimici, che devono essere applicate almeno 30 minuti prima dell’esposizione al sole, questi prodotti agiscono subito. Per i bambini si dovrebbe scegliere un fattore solare non inferiore a 30. Bimbi & Bebé Importante: sotto la biancheria intima funzionale non bisogna portare canottiere di cotone in quanto il cotone assorbe l’umidità annullando i vantaggi delle fibre funzionali. Per tenere i piedi al caldo e proteggerli dal bagnato, si addicono un paio di stivali invernali in materiale traspirante e impermeabile all’acqua. L’ESTATE CON IL BEBÈ La pelle del neonato è molto sensibile al sole e la naturale barriera protettiva è in grado di difenderla soltanto per una durata variabile da due a sette minuti. La consulente materna Manuela Meyer-Mäder consiglia perciò: «Fino a un anno bisogna assolutamente evitare i raggi diretti del sole. In piena estate, sia i bebè che i bambini piccoli dovrebbero inoltre rimanere in casa tra le 11 e le 15.» Il neonato va tenuto sempre all’ombra, sia in giardino che nella carrozzina o alla piscina pubblica. Nella carrozzina va riparato dai raggi solari con un parasole o un ombrellino orientandolo regolarmente in base alla posizione del sole. In estate non dovrebbe neppure mancare un cappellino provvisto di protezione per la nuca o di un’ampia tesa. Per riparare gli occhi, anch’essi molto delicati, occorre invece un paio di occhiali della giusta misura con protezione laterale e nastro elastico. Gli indumenti scuri in tessuto lavorato molto fitto offrono una buona protezione contro i raggi ultravioletti. Per sguazzare nell’acqua si addicono perfettamente i costumi da bagno anti-UV. Manuela Meyer-Mäder consiglia di applicare la crema ai neonati e ai bambini piccoli anche se non si espongono ai raggi diretti del sole. «Se il piccolo sta imparando a gattonare, non bisogna dimenticare di spalmare la crema anche sulla pianta dei piedi», raccomanda l’esperta. Se si utilizzano creme da sole resistenti all’acqua, l’applicazione va comunque ripetuta dopo ogni bagno e dopo aver asciugato subito il bambino. LA PIOGGIA, UNO SPASSO! Molti adulti devono sforzarsi per uscire quando piove. Gran parte dei bambini invece adora stare all’aperto e saltellare da una pozzanghera all’altra. Quando piove non c’è niente di meglio che indossare una mantellina con il cappuccio, un paio di pantaloni impermeabili e degli stivali di gomma. Per evitare di bagnarsi i piedi, è preferibile far scendere i pantaloni sopra gli stivali. Quando comincia a fare più freddo, può esser utile inserire negli stivali delle solette termiche. Nella vita c’è molto di più di una Volvo. 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Categoria di efficienza energetica: F. Volvo Swiss Premium® assistenza gratuita fino a 10 anni o 100 000 chilometri e riparazioni gratuite fino a 3 anni o 100 000 chilometri. (Vale il limite raggiunto prima.) Offerta valida fino a esaurimento scorte. Il modello rappresentato contiene optional dietro sovrapprezzo. SALUTE 34 Negli ultimi decenni in Svizzera è stato registrato un incremento delle allergie. Esse colpiscono anche i neonati e i bambini in tenera età. Nelle pagine seguenti sono state raccolte importanti conoscenze in merito. Lo sapevate che . . . . . . la predisposizione alle allergie è ereditaria? Se un genitore è allergico, il rischio che anche il bambino sviluppi una risposta allergica è del 30-50%. Se ambedue i genitori soffrono di allergie, il rischio può raggiungere l’80% (rischio molto elevato). La maggior parte dei bambini con allergie proviene tuttavia da famiglie senza predisposizione. Bimbi & Bebé Novità sulle allergie L ’ALLERGIA È UNA reazione di difesa esagerata del sistema immunitario a proteine di origine animale o vegetale, che nella maggior parte delle persone sono innocue ma vengono registrate dall’organismo come corpi estranei. Se un bambino è predisposto alle allergie, al primo contatto con determinate proteine animali e vegetali produce anticorpi senza però manifestare reazioni visibili. Questo processo è detto «sensibilizzazione». Al successivo contatto con la medesima sostanza bastano sovente quantità minime per scatenare una reazione allergica. Le allergie non vanno sottovalutate in quanto possono avere conseguenze gravi. La dottoressa Alice Köhli, responsabile del reparto di allergologia dell’Ospedale pediatrico di Zurigo, spiega a tale proposito: «I bambini con predisposizione alle allergie soffrono spesso di neurodermatite nella prima infanzia, neurodermatite che talvolta compare associata a un’allergia alimentare. Successivamente questi bambini sviluppano sovente asma e Buona domanda In Svizzera un bambino su sei soffre di raffreddore da fieno. Perché le allergie sono aumentate ? in età scolastica anche raffreddore da fieno. Si parla in termini tecnici di ‹carriera allergica›.» ad eccezione di quelle scatenate dal pesce e dalle arachidi, scompare entro l’età scolastica. ALLERGIE ALIMENTARI In Svizzera circa il 6-8% dei bambini soffre di un’allergia alimentare. Ne sono colpiti soprattutto i neonati e i bambini in tenera età a causa dell’elevata permeabilità della mucosa intestinale e dell’immaturità del sistema immunitario. Il latte e i latticini vaccini, le uova di gallina, le noci, le arachidi, la soia, il pesce e il frumento sono gli alimenti che più frequentemente causano allergie nei bambini. Fino all’80% delle allergie alimentari, REAZIONI POSSIBILI L’allergia a un alimento non tollerato dall’organismo può manifestarsi con un’eruzione cutanea (orticaria, gonfiore alle labbra o alle palpebre, eczema) oppure nausea, crampi addominali, vomito o diarrea. Talvolta l’allergia si manifesta anche con attacchi di asma o, in casi estremamente rari, con uno shock anafilattico e un collasso cardiocircolatorio. Il bambino deve essere immediatamente sottoposto a cure mediche urgenti. Per deter- minare se sussistono allergie alimentari, è bene introdurre nel menù del piccolo un alimento alla volta a distanza di diversi giorni. Se si verifica una risposta allergica, è indispensabile stralciare subito l’alimento allergizzante. Si consiglia ai genitori di rivolgersi al pediatra e di far visitare il bambino da un allergologo. ALLERGIE E NEURODERMATITE Circa il 30% dei bambini che soffrono di neurodermatite presenta anche un’allergia alimentare. Alice Köhli ritiene particolarmente importante che per i piccoli pazienti con questa affezione cutanea Gli esperti sostengono che all’attuale maggiore incidenza delle allergie abbiano contribuito l’inquinamento dell’aria causato dai gas di scarico delle automobili e dal fumo di sigarette, i cambiamenti alimentari (misure igieniche, additivi, antibiotici e ormoni presenti negli alimenti), il buon isolamento delle abitazioni (una maggiore umidità dell’aria favorisce la diffusione degli acari domestici e delle muffe), la diminuzione delle malattie infantili causate da parassiti e microbi, nonché il mancato contatto con le cosiddette endotossine batteriche (contenute nella sporcizia). Bimbi & Bebé SALUTE 36 Per riconoscere un’allergia alimentare, è necessario introdurre nel menù del piccolo un alimento alla volta a distanza di diversi giorni. venga effettuata un’indagine approfondita. «Troppo spesso a questi bambini viene prescritta una dieta severa, perché si pensa che la neurodermatite sia collegata a un’allergia alimentare. La dieta rappresenta un impegno per tutta la famiglia e dovrebbe essere seguita soltanto se realmente necessaria.» PREVENZIONE DELLE ALLERGIE Oggigiorno è provato che fumare e subire il fumo passivo aumenta il rischio di allergie. Evitando di fumare in gravidanza e dopo il parto, i genitori possono contribuire a ridurre questo rischio per il loro bambino. Durante la gravidanza e l’allattamento è importante mangiare in modo equilibrato consumando cibi ricchi di sostanze nutritive. Al contrario, rinunciare in questo periodo agli alimenti che frequentemente inducono allergie non apporta nessun vantaggio. Si è riscontrato invece che l’assunzione regolare di pesce in gravidanza da parte della futura mamma può avere un effetto protettivo dalle allergie infantili. Secondo le raccomandazioni degli specialisti, bisognerebbe allattare il bebè esclusivamente con latte materno per i primi quattro mesi. Se ciò non è possibile, è preferibile dare ai bambini a rischio di allergie latte in polvere ipoallergenico fino al termine del quarto mese. dei quattro mesi. Diversi studi hanno inoltre confermato che le allergie non sono causate dalle vaccinazioni. Poiché la neurodermatite si manifesta generalmente all’età di lattante, quindi nel periodo in cui il bebè viene vaccinato a più riprese, si era pensato che esistesse una correlazione tra vaccinazioni e malattia. Alcune ricerche hanno però confutato questa tesi. PAROLA ALLA SCIENZA Pochi anni fa si raccomandava ancora di svezzare i bambini con un elevato rischio di allergie solo dopo i sei mesi. Alice Köhli: «Oggi sappiamo che svezzare precocemente il bebè non favorisce l’insorgenza delle allergie. Neppure la scienza è riuscita a dimostrare che evitare i cibi con un alto potenziale allergenico per il primo anno di vita può proteggere dalle allergie.» Gli esperti in scienza dell’alimentazione consigliano tuttavia di non svezzare il neonato prima del compimento ALLERGIE AGLI ANIMALI Se entrambi i futuri genitori non sono allergici, non vi è motivo di rinunciare a un animale domestico quando si aspetta un bambino. Se il bambino presenta un’elevata predisposizione alle allergie, è preferibile rinunciare a tenere un gatto in casa, perche gli studi hanno dimostrato che questo genere di animale costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di allergie. Il cane, al contrario, molto probabilmente non aumenta il rischio di allergie. Euphrasia_Baby_und_Kinder_145x70_I.qxp 16.3.2010 10:51 Uhr Lo sapevate che . . . . . . i figli dei contadini soffrono più raramente di allergie? Stando agli esperti, non è la vicinanza con gli animali e i pollini dei prati a renderli meno allergici, bensì il contatto con la sporcizia. Nella sporcizia sono contenute componenti batteriche che affaccendano tanto il sistema immunitario da sviluppare solo raramente allergie. Seite 1 Raffreddore da fieno? Occhi irritati? OMIDA ® Globuli contro il raffreddore da fieno e OMIDA ® Euphrasia collirio vi aiuteranno a ritrovare il b e n e s s e r e. Fantastiche camerette per bambini Copripiumino da fr. 69.– Coperta da gioco da fr. 99.– Lampada da fr. 69.– Lettino per neonati 70 x 140 cm da fr. 698.– Fasciatoio da fr. 590.– Lettino junior da fr. 598.– Per la preven zione e in caso di sintom i acuti Treehouse Childrens Decor offre tutto l’occorrente per arredare magicamente la cameretta di neonati e bambini piccoli: lettini, fasciatoi, comodini, scaffali per libri, lampade, tende, tappeti, decorazioni da parete e favolosi accessori. www.treehousecompany.ch Disponibile nella Sua farmacia o drogheria. Leggere attentamente le istruzioni. SALUTE 38 Le arachidi devono essere tenute lontano dai bambini piccoli. Attenzione agli oggetti piccoli! Se infilati nel naso o nelle orecchie oppure inghiottiti, gli oggetti di piccole dimensioni possono diventare pericolosi per neonati e bambini piccoli. Ecco come devono NTRODUCENDOSI un piccolo oggetto nel agire i genitori in caso di emergenza. naso, il bambino irrita o ferisce I la mucosa nasale causando gonfiore. Il gonfiore trattiene a sua volta il corpo estraneo e ne impedisce l’espulsione. La dottoressa Verena Meier-Gallati, specialista in orecchie-naso-gola presso la Clinica Andreas di Cham, consiglia ai genitori: «Non tentate mai di togliere da soli gli oggetti inseriti nel naso. Potreste aggravare l’irritazione e traumatizzare il piccolo.» È molto meglio invece tranquillizzare il bambino e mantenerlo in posizione eretta. «Facendolo sdraiare, il corpo Bimbi & Bebé estraneo potrebbe arrivare fin nei polmoni passando attraverso le cavità nasali e la faringe», spiega la specialista. Gli oggetti sferici con superficie liscia sono particolarmente pericolosi. Se il bambino introduce oggetti con queste caratteristiche è indispensabile portarlo immediatamente al pronto soccorso tenendolo con il busto eretto. AL PRONTO SOCCORSO Portare al medico del pronto soccorso un oggetto identico al corpo estraneo (ad esempio la stessa biglia) può essergli di grandissimo aiuto per valutare bene la situazione e scegliere lo strumento più adatto per l’estrazione. Sovente i corpi estranei di piccole dimensioni sono difficili da riconoscere. Se l’oggetto è stato spinto molto in profondità, generalmente occorre rivolgersi a un otorinolaringoiatra che dispone dell’apparecchiatura appropriata (sorgente luminosa e strumenti). Dopo l’incidente il bambino non dovrebbe né bere né mangiare, perché la rimozione del corpo estraneo potrebbe richiedere una breve narcosi. Questa raccomandazione vale pure per gli oggetti introdotti nelle orecchie. Anche in questo caso i genitori non dovrebbero intervenire con le loro mani. Talvolta può accadere che i genitori abbiano soltanto il sospetto che il bambino si sia infilato qualcosa nel naso. La dottoressa Meier-Gallati consiglia di recarsi comunque dal medico per far visitare il piccolo. Se dopo qualche giorno una delle narici presenta un’infiammazione purulenta, potrebbe essere segno che effettivamente un corpo estraneo c’è. RIMOZIONE Per estrarre un corpo estraneo dalla fossa nasale, il medico del pronto soccorso instilla dapprima nel naso apposite gocce per decongestionare le mucose. Una volta ridotto il gonfiore, l’oggetto viene rimosso con uno strumento adatto. I corpi estranei con superficie liscia sono sovente difficili da afferrare e vanno generalmente rimossi con un apposito aspiratore. Quelli di forma irregolare (ad esempio elementi di Playmobil) si estraggono di solito facilmente con una pinza. Se il bambino collabora, questi piccoli interventi si risolvono senza problemi. La rimozione di «gattini» del salice, frutta e noci è assai più ardua in quanto questi corpi estranei aderiscono alla mucosa nasale provocando dolore. Sovente in questi casi è necessaria una leggera narcosi. Alcune volte l’estrazione è addirittura impossibile. Se nella migliore delle ipotesi il corpo estraneo è già scivolato dal naso alla faringe e attraverso l’esofago ha raggiunto lo stomaco, esso verrà espulso con le feci. «Solitamente le perline o i piccoli oggetti di plastica passano attraverso l’intestino senza alcuna difficoltà. Le monete più grandi di un pezzo da un franco rischiano invece di rimanere incastrate nello stomaco dal quale il medico deve rimuoverle», afferma il dottor Patrick Imahorn, medico primario dell’Ospedale pediatrico di Lucerna. INGESTIONE PERICOLOSA Poiché nei primi tre anni di vita il riflesso di deglutizione dei bambini non è ancora sviluppato come quello degli adulti, il rischio che un corpo estraneo introdotto nel naso giunga fino ai polmoni è molto elevato. Anche un piccolo oggetto (ad esempio arachidi) ingerito di traverso può trasformarsi in un proiettile ed essere aspirato (inalato) fin nei polmoni/bronchi oltrepassando l’epiglottide. La rimozione va allora effettuata in anestesia generale con un broncoscopio. I sintomi come tosse violenta alla deglutizione, affanno e fischio durante la respirazione dopo eventi di questo genere indicano che nei polmoni potrebbe esserci un corpo estraneo. Il bambino va portato urgentemente dal medico. Aiuto per le emergenze Se un bebè o un bambino piccolo ingerendo un piccolo oggetto diventa cianotico in viso, Patrick Imahorn, medico pediatra dell’Ospedale pediatrico di Lucerna, consiglia di procedere come segue: chiamate subito l’ambulanza (tel. 144) o recatevi urgentemente all’ospedale o dal medico più vicino. Potete tentare con cautela di togliere l’oggetto dalla gola con le dita. Se non ci riuscite, girate il bambino sulla pancia e tenetegli la testa inclinata verso il basso. Con il palmo della mano, battetelo sulla schiena tra le scapole. Sovente questa manovra consente di provocare un colpo di tosse ed espellere il corpo estraneo. Bimbi & Bebé ALIMENTAZIONE Intervista Ai bambini la frutta piace di più sotto forma di spiedini anziché intera. Sophie Frei, nutrizionista e responsabile dei programmi presso Suisse Balance 40 Frutta e verdura contengono importanti sostanze nutritive indispensabili all’organismo umano per crescere e mantenersi in buona salute. Purtroppo però molti bambini arricciano il naso di fronte a questi cibi. Bimbi & Bebé Frutta e verdura: come stuzzicare l’appetito dei bambini Perché spesso i bambini non gradiscono frutta e verdura? I motivi possono essere diversi. Sappiamo ad esempio che sin dalla nascita i neonati prediligono i sapori dolci, mentre disdegnano quelli amari e asprigni. Dal punto di vista biologico-evolutivo è giusto che sia così, perché in natura molte sostanze tossiche hanno un gusto amaro. Anche gli alimenti acerbi o avariati sono sovente asprigni. Un’altra ragione potrebbe risiedere nell’imprinting delle abitudini alimentari, che avviene già durante la gestazione e l’allattamento. A seconda di ciò che mangia la mamma, il liquido amniotico o il latte materno assume ogni volta un gusto diverso. Più l’alimentazione della mamma è variata, più il piccolo si mostrerà aperto a una tavolozza di sapori. Non da ultimo è importante che i genitori diano il buon esempio anche a tavola. Mostrando ad esempio di apprezzare le zucchine, si invoglia il bambino ad assaggiarle. Perché frutta e verdura sono particolarmente importanti per i bambini? La frutta e la verdura sono ricche di vitamine, sali minerali, fibre alimentari e sostanze vegetali secondarie indispensabili per garantire una crescita sana. La maggior parte della frutta contiene inoltre molta acqua, è povera di calorie e vanta un discreto volume che influisce positivamente sul senso di sazietà. A parità di calorie, una mela sazia molto di più di un quadretto di cioccolato. Questi alimenti sono pure in grado di stimolare i sensi del bebè e del bambino piccolo grazie alla loro varietà di forme, colori, odori, alle strane strutture (ad esempio i broccoli) in cui si presentano e agli stuzzicanti rumori che producono masticandoli (ad esempio la mela). Abituando il bambino sin da piccolo a mangiare ogni sorta di frutta e verdura, si pongono le basi per una buona educazione alimentare che verrà mantenuta anche in età adulta. I nutrizionisti consigliano di consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Come si calcolano le porzioni per un bambino piccolo? Una porzione corrisponde a una manciata. La mano di un bambino piccolo può contenere ad esempio un’albicocca, mezza pera, un piccolo pomodoro. Per l’insalata si calcolano invece due manciate, perché questo alimento è voluminoso ma molto leggero. Crescendo la {Consigli} Verdura adatta al bebè Carote, patate, finocchi, broccoli, cavolfiore, zucchine, spinaci, pastinache e zucca. Frutta adatta al bebè Mele, pere, banane, melone ; dopo il settimo mese albicocche, pesche, pesche noci e frutti di bosco. Bimbi & Bebé Per il suo Per il bene più prezioso che hai. primo omogeneizzato ALIMENTAZIONE deve essere tutto perfetto 42 Per i nostri omogeneizzati HiPP dopo i 4 mesi abbiamo rinunciato consapevolmente a tutto ciò che potrebbe rendere difficile il passaggio dal latte ad un’alimentazione diversificata. I nostri omogeneizzati sono: 3 senza sale e zuccheri aggiunti 3 prodotti con pochi ingredienti 3 naturalmente biologici al 100% e pertanto particolarmente digeribili a partire dal primo cucchiaio. Invece dell’insalata, molti bambini preferiscono le verdure da intingere nelle salsine. {Consigli} Zuccheri Sovente lo zucchero si cela dietro altre denominazioni. Ecco gli zuccheri più importanti : glucosio (zucchero d’uva) sciroppo di glucosio fruttosio (zucchero di frutta) destrosio miele Bimbi & Bebé mano diventa più grande e così anche le porzioni. Tre delle cinque porzioni giornaliere dovrebbero essere composte di verdura e due di frutta. Circa la metà delle cinque porzioni andrebbe consumata cruda. Più colorati sono i pasti di frutta e verdura, maggior vantaggio ne trae il bambino. Personalmente sconsiglio di sostituire una porzione con del succo di frutta, a meno che non sia spremuto di fresco. Molti succhi in commercio sono prodotti a partire da concentrato di frutta oppure si presentano sotto forma di nettare. Entrambi contengono molto zucchero aggiunto e talvolta lo zucchero si cela dietro termini diversi (vedere riquadro). In che modo i genitori possono incoraggiare il piccolo a mangiare più frutta e verdura? È importante coinvolgere il bambino già al momento dell’acquisto e della cottura dei cibi, mettergli sempre a disposizione frutta e verdura fresche, parlargli positivamente del sapore di questi alimenti e dargli il buon esempio mostrandogli di mangiarne in abbondanza. I genitori possono stuzzicare la curiosità dei figli coltivando ad esempio i pomodori sul balcone di casa oppure insegnando loro come crescono le ciliegie in natura. Il bambino impara così dove e come nascono frutti e ortaggi. Se la frutta e la verdura sono presentate in Adesso HiPP si prende cura anche della pelle del bambino! • senza oli minerali • senza essenze aromatiche allergizzanti • con olio di mandorla biologico In vendita alla Migros La verdura è l’alimento ideale per iniziare lo svezzamento. Unita ai nostri omogeneizzati di carne vi permette di ottenere un menu completo e individuale. Con un paio di cucchiaini di Frutta HiPP a fine pasto avete infine la certezza di offrire al vostro bambino un’alimentazione bilanciata e diversificata. www.hipp.ch ALIMENTAZIONE 44 {Consigli} Stuzzicare la voglia di frutta e verdura Frullate ad esempio le bacche con il latte o le banane con il quark. Nascondete nel birchermüesli frutta che il bambino ancora non conosce. Fate preparare al bambino spiedini di frutta con le sue mani. Proponetegli un ortaggio in altro modo, ad esempio crudo anziché cotto. Grattugiate finemente le verdure e incorporatele a salse, minestre, gratin o quiche. Servite le verdure insieme a una salsina in cui intingerle. Mostratevi pronti ad assaggiare nuove varietà di frutta e verdura. Bimbi & Bebé bocconi sul piatto, il bambino la consuma più volentieri. La cosa più importante è che il piccolo mangi con gusto, senza esserne costretto. Come devono comportarsi i genitori se il bambino non gradisce una determinata verdura o un determinato frutto? Innanzi tutto non devono costringere il bambino a mangiare. Nel contempo però non devono neppure arrendersi, ma continuare a proporre di tanto in tanto l’ortaggio o il frutto rifiutato. Talvolta i bambini hanno bisogno di assaggiare un alimento più di dieci volte prima di apprezzarlo. Non rimane altro che mantenere la calma e avere tanta pazienza. Molti genitori si affidano al convenience food per mancanza di tempo. Cosa consiglia a tale proposito? Fondamentalmente vale la regola che meno si lavora un alimento, meglio è. Se manca il tempo, è possibile ad esempio acquistare l’insalata già mondata e lavata e le verdure surgelate ma non condite. Quest’ultima è addirittura più ricca di vitamine della verdura acquistata al mercato, che sovente ha affrontato lunghi viaggi ed è rimasta al sole per tutto il giorno. Le verdure in scatola perdono invece parte del loro contenuto nutritivo quando vengono sterilizzate. Ciononostante è comunque meglio consumare questi ortaggi che non mangiarne del tutto. Se si opta per il convenience food, consiglio sempre di dare un’occhiata agli ingredienti in quanto sovente questi alimenti contengono TALVOLTA I BAMBINI HANNO BISOGNO DI ASSAGGIARE UN ALIMENTO PIÙ DI DIECI VOLTE PRIMA DI APPREZZARLO. molto zucchero aggiunto (ad esempio le conserve di frutta), sale o panna. Molti bambini piccoli non amano l’insalata. Come fare per renderla gustosa? Per i primi assaggi si addice l’insalata di carote, cetrioli, barbabietole e pomodori. Le lattughe cappuccio e Iceberg sono meno amare della lollo rossa o della cicoria e quindi più adatte al palato dei piccoli. Sovente è il condimento a non essere gradito, perché molti bambini non amano l’aceto. Preparandolo con lo yogurt o sostituendo l’aceto con un goccio di succo di limone si ottiene un gusto più delicato. L’insalata può essere sostituita anche con pezzetti di verdura da intingere in diverse salsine. Ai bambini piacciono moltissimo. Di cosa bisogna tenere conto nella scelta e nella preparazione di frutta e verdura? Bisognerebbe possibilmente scegliere frutta e verdura di stagione proveniente da coltivazioni biologiche e regionali. La verdura dovrebbe essere consumata velocemente per evitare la perdita di preziose sostanze nutritive. Per mantenere inalterate queste sostanze, è indispensabile prepararle con metodi delicati e tempi di cottura brevi in poca acqua (ad esempio al vapore nella pentola a pressione o nello steamer). I resti vanno conservati nel frigorifero solo per breve tempo. Da oggi in vendita alla Cucù...Dada... Adapta BIO è qua! www.adapta-baby.ch/bio Desidera una consulenza personale? Le esperte della nostra BabyLine sono sempre a sua disposizione: 0848 48 11 11 (tariffa locale). Frutta e verdura contengono vitamine che fortificano il sistema immunitario. ALIMENTAZIONE 46 La dieta priva di carne fa tendenza. Ma questo tipo di alimentazione è indicato per i bebè e i bambini piccoli? La risposta è contenuta nelle informazioni importanti qui riportate. Questi cibi di origine vegetale sono ricchi di . . . . . . ferro: miglio, germi di frumento, fiocchi di avena, riso integrale, pane integrale, spinaci, formentino, lenticchie, pistacchi, semi di girasole, mandorle; . . . vitamina C: peperoni, broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, cavolo rapa, cavolo bianco, spinaci, formentino, pomodori, kiwi, fragole, arance, ribes nero. Bimbi & Bebé Buona domanda Alimentazione vegetariana O GGIGIORNO SI SA che un’alimentazione vegetariana ben equilibrata con consumo di latte, latticini e uova abbinato a un’ampia varietà di cereali, patate, verdura e frutta è salutare e apporta notevoli vantaggi per l’organismo. In Svizzera circa il 31% delle ragazze tra i 13 e i 18 anni segue una dieta vegetariana (ragazzi della medesima età: 3%). La percentuale è elevata anche tra le giovani mamme alle quali pare ovvio nutrire il proprio bebè con soli cibi vegetali. «Oggi l’alimentazione vegetariana è di moda, ma i genitori devono essere consapevoli che un regime del genere può causare carenza di ferro nei bebè e nei bambini in tenera età. A sua volta la carenza di ferro riduce la capacità intellettuale», spiega Marianne Botta Diener, nutrizionista e autrice di libri. FERRO SIN DALLA NASCITA Se il neonato è allattato al seno, il suo fabbisogno di ferro è soddisfatto dal latte materno. In caso contrario, l’apporto sufficiente è garantito dal latte artificiale arricchito di tale sostanza. Le migliori fonti di ferro sono la carne, il pesce e il tuorlo d’uovo. Il ferro è contenuto anche negli alimenti vegetali come ad esempio i prodotti integrali e diverse varietà di ortaggi. «Il ferro vegetale è in grado di prevenire la carenza di ferro soltanto a determinate condizioni. L’assimilabilità del ferro assunto attraverso i vegetali è infatti dieci volte inferiore all’assorbimento del ferro animale», spiega l’esperta. È interessante sapere che il ferro vegetale viene più facilmente assorbito se assunto insieme a una piccola porzione di carne, ad esempio una fetta di carne secca dei Grigioni su un cracker integrale. MIRACOLOSA VITAMINA C Sostanzialmente l’assunzione contemporanea di cibi contenenti vitamina C (vedere riquadro) stimola l’assorbimento del ferro sia vegetale che animale. Per facilitare l’assimilazione del ferro si può ad esempio incorporare un goccio di succo di arancia a una pappa di verdure, patate e cereali. Importante: è bene non aggiungere latte a questa pappa in quanto gli alimenti ricchi di calcio inibiscono l’assorbimento del ferro. Qual è il fabbisogno di carne di un bambino ? I neonati dal sesto mese in poi e i bambini piccoli dovrebbero consumare 40 g di carne 3 o 4 volte alla settimana. Più rossa è la carne, più ferro contiene. La preferita dai piccoli è tuttavia la carne di vitello. ASPETTI DA PONDERARE Marianne Botta Diener, vegetariana a metà tempo e mamma di otto bambini, propone la carne a tutti i suoi figli. «Ritengo importante che i bambini abbiano l’opportunità di familiarizzare con il sapore della carne. Se i genitori decidono coscientemente di non dare carne al loro piccolo, dovrebbero assolutamente farsi consigliare da una persona esperta in materia e far controllare una volta all’anno il livello ematico di ferritina del bambino.» La ferritina è una proteina che immagazzina il ferro nelle cellule. APPORTO DI PROTEINE GARANTITO Proprio perché in fase di crescita molto rapida, i neonati e i bambini piccoli hanno bisogno di una grande quantità di proteine. Se il bambino rifiuta la carne, molti genitori temono che il suo fabbisogno di proteine non venga soddisfatto. «Se il bambino segue un’alimentazione vegetariana bilanciata e consuma latte, latticini e uova, questo timore è infondato. I genitori dovrebbero accettare la scelta del piccolo e non costringerlo a mangiare carne», consiglia Marianne Botta Diener. NO ALLA DIETA VEGANA A condizione di tenere sempre sotto controllo l’apporto di ferro, è possibile alimentare anche i bambini secondo i principi della dieta vegetariana. La Società svizzera di nutrizione (SSN) sconsiglia tuttavia il regime alimentare a base di soli cibi vegetali con la totale rinuncia agli alimenti di origine animale come latte, latticini, uova, pesce e carne sia per i bambini che per gli adulti. «Seguendo una dieta vegana estremamente severa, il rischio d’incorrere in carenze nutritive con conseguenze per la salute è particolarmente elevato nei bebè e nei bambini piccoli», precisa Marion Wäfler, dietista diplomata SS presso la SSN. {Consigli} Per i genitori che rifiutano la carne In commercio esistono speciali omogeneizzati di sola carne da incorporare alle pappe. Bimbi & Bebé SVILUPPO In posizione prona leggermente inclinata il neonato si sente a suo agio. Movimento sin dalla nascita 48 Il neonato ha una voglia innata di muoversi. Per consentirgli di sviluppare al meglio le sue ENERALMENTE IL capacità motorie è bambino non ha bisogno importante osservare di alcun sostegno per sviluppare la le raccomandazioni motricità globale. I genitori posqui riportate. sono tuttavia creare le condizioni G Aiuto a portata di mano Volete essere certi che il piccolo sviluppi bene le proprie capacità motorie? Il fisioterapista pediatrico può consigliarvi al meglio. Al sito Internet (solo in tedesco e francese) dell’associazione Physiotherapia paediatrica, www. physiotherapia.paediatrica.ch, trovate lo specialista più vicino a casa vostra (rubrica «Mitgliedschaft»). Inoltre, può esservi di aiuto la consulente materna del vostro comune. Bimbi & Bebé essenziali che lo aiutano ad acquisire più facilmente le capacità motorie delle diverse fasi dello sviluppo. È buona abitudine lasciare il bebè il più possibile disteso su una superficie piana sin dalla nascita. Dal quarto mese in poi per il piccolo è ideale la trapunta imbottita. Susanne Thommen, fisioterapista pediatrica di Oberwil (BL), spiega: «Lasciando il bambino libero di muoversi sul pavimento, il piccolo sperimenta e impara a compiere nuovi movimenti che gli consentono d’imparare rapidamente a girarsi da solo dapprima sul fianco e poi sulla pancia.» L’esperta sconsiglia ai genitori di lasciare il neonato nella sdraietta per tutto il giorno. «I seggiolini limitano enormemente lo sviluppo motorio in quanto ostacolano il naturale spostamento del peso e la coordinazione armoniosa di tutta la muscolatura corporea.» Nei lattanti molto piccoli sussiste inoltre il rischio che la testa reclini lateralmente compromettendo così lo sviluppo simmetrico. CAMBIARE LA POSIZIONE Da quando si è scoperto che la posizione prona è correlata alla morte bianca, molti genitori non osano più sdraiare il loro bambino neanche da sveglio in posizioni diverse da quella supina. «Questa convinzione può avere delle conseguenze. Se il bambino giace costantemente sulla schiena, tende sovente ad appoggiare la testa sempre dalla stessa parte. In studio vediamo sempre più neonati con il cranio appiattito da un lato. Inoltre la posizione supina impedisce ai canali semicircolari dei condotti uditivi di attivarsi sufficientemente limitando di conseguenza la stimolazione del sistema dell’equilibrio», precisa Susanne Thommen. Per queste ragioni l’esperta raccomanda di sdraiare il bebè sin dalla nascita anche da sveglio sul lato e sulla pancia. «All’inizio basta tenere il piccolo supino per uno o due minuti appoggiato sull’avambraccio o sulla pancia del genitore ripetendo l’esercizio più volte al giorno.» Dal terzo mese in poi è importante adagiare il bambino su una superficie inclinata mettendolo con la testa girata verso la parte più alta. In questa posizione il piccolo si oppone più facilmente alla forza di gravità. Sistemando i gomiti davanti alle spalle con le braccine piegate, il neonato si sente comodo e rimane volentieri in questa posizione. Sulla pancia il bambino allena la muscolatura dorsale, cervicale e scapolare. Non appena i muscoli sono sufficientemente forti e la capacità di coordinazione ha raggiunto una certa maturità, il bambino scopre da solo le posizioni più disparate e i movimenti come strisciare carponi, gattonare, sedersi e camminare. «AIUTAMI A IMPARARE DA SOLO» I genitori non devono mostrare al bambino come sedersi. Stando sdraiato sulla schiena a giocare con i suoi piedini, il piccolo esercita già questa posizione. Sulla pancia invece allena la muscolatura della schiena e dalla posizione a carponi si mette seduto senza alcun aiuto. «Oggi molti bebè vengono fatti sedere troppo precocemente, sovente in seggiolini inappropriati. Poiché i muscoli dorsali non sono ancora abbastanza sviluppati, nella parte bassa della colonna vertebrale viene a formarsi una convessità», chiarisce Susanne Thommen. Sovente il bambino stesso non vuole più essere rimesso sulla pancia, posizione dalla quale potrebbe imparare a spostarsi autonomamente in diversi modi. Risultato: imparando a stare seduto prematuramente, molti neonati si abituano a muoversi poco e diventano pigri. {Consigli} Per aiutare il bambino nei suoi tentativi di gattonare e alzarsi in piedi Fate attenzione che il piccolo non scivoli (lasciatelo a gambe nude, applicate una pasta antiscivolo sul piede delle ghette oppure fategli indossare dei calzini antisdrucciolo). Se avete pavimenti in parquet, collocate una stuoia o un tappeto in un angolo della cameretta. È ideale sistemare in questo angolo dei mobili ai quali il bambino può aggrapparsi per sollevarsi in piedi. Bimbi & Bebé profitti scolastici nettamente migliori. La lettura da parte di un adulto stimola inoltre la concentrazione e la memoria. Il piccolo impara a costruire pensieri astratti, a stabilire nessi logici e a immedesimarsi nei personaggi delle storie scoprendo nel contempo mondi estranei alla sua realtà. SVILUPPO 50 L’aspetto più importante della lettura ad alta voce è la promozione del dialogo con il bambino. Stimolati dalla lettura I bambini che crescono con i libri scoprono precocemente il piacere della lettura e ameON APPENA IL piccolo ranno leggere e è in grado di afferrare gli imparare per tutta oggetti con le manine, il libro sul la vita. N fasciatoio o nel passeggino non passa sicuramente più inosservato. Il bambino lo esamina tastandolo ripetutamente, lo infila in bocca e qualche volta addirittura lo addenta. «Molti neonati mostrano interesse per i libri illustrati già a poche settimane», afferma Barbara Jakob Mensch, collaboratrice per la promozione della lettura presso l’Istituto svizzero Media e Ragazzi di Zurigo. Sfogliando insieme un libro nei primi mesi di vita, l’obiettivo non è ancora quello di far comprendere al bambino il contenuto, bensì Bimbi & Bebé di rafforzare innanzi tutto il legame affettivo tra il piccolo e la persona di riferimento facendogli capire che si desidera dedicargli del tempo. L’esperta consiglia ai genitori di prendere l’abitudine di leggere ai propri figli già a partire dal sesto mese. L’OPINIONE DELLA SCIENZA La lettura condivisa facilita l’apprendimento del linguaggio. Leggere un libro ad alta voce al bambino genera un senso di protezione e favorisce la comunicazione in famiglia. Gli studi dimostrano infatti che i bambini cresciuti in un ambiente comunicativo ottengono ASPETTI IMPORTANTI Condividere la lettura di un libro consiste nello scoprire insieme al bambino il mondo racchiuso tra quelle pagine. L’aspetto più importante è la promozione del dialogo con il piccolo. «Limitarsi a sfogliare, magari velocemente, un libro illustrato non ha davvero molto senso», spiega Barbara Jakob Mensch. Bisogna fare in modo che il bambino possa fare domande, commentare e formulare pensieri. «Imponendogli il silenzio o troncandogli le parole in bocca non si contribuisce in nessun modo a favorire il suo sviluppo», precisa l’esperta. Poiché il linguaggio progredisce in un contesto di interattività, la lettura non deve muoversi a senso unico. «Talvolta può essere sì opportuno convenire con il bambino che le domande vengano poste solo alla fine di una pagina, ma è importante che il piccolo abbia la certezza di poter intervenire e di avere il tempo di dialogare con i suoi genitori.» Barbara Jakob Mensch consiglia di porre domande aperte (ad esempio per sollecitarlo sulla continuazione della storia). «Le domande alle quali rispondere con un sì o con un no non stuzzicano la sua fantasia. Chiedere ‹Perché la principessa è felice?› oppure, per i più piccolini, ‹Dove si è nascosto il cagnolino?› induce invece a riflettere.» Al contrario, interrogando il bambino soltanto per verificare se è stato attento, la lettura perde tutto il suo fascino. LA STORIA DELLA BUONANOTTE I rituali della buonanotte infondono un senso di sicurezza e protezione che aiutano a conciliare il sonno. Nei primi mesi il neonato si tranquillizza ascoltando una ninnananna o una breve filastrocca, mentre dai sei mesi in poi ha senso cominciare a leggere semplici racconti. Con il tempo è giusto che i genitori lascino che sia il bambino a scegliere la storia della buonanotte. A volte gli adulti non accettano di buon grado di dover leggere e rileggere sempre il medesimo racconto, ma Barbara Jakob Mensch rassicura i genitori: «Non vi è nulla di anormale. Significa che il bambino sta ancora elaborando la storia e per farlo ha bisogno di sentirla nuovamente.» Riascoltando il medesimo racconto più volte, il piccolo si sente rassicurato e capisce di conoscere già la trama. {Consigli} Per la lettura Mettete a disposizione del bambino libri adatti alla sua età già nella primissima infanzia. Sfogliate i libri illustrati insieme al bambino sin dal sesto mese di vita. Fate scegliere la storia al piccolo, anche se è sempre la stessa. Leggete lentamente ad alta voce e in modo chiaro modulando a piacere la vostra voce. Rispondete alle domande del bambino prendendovi il tempo di dialogare. Ponete al bambino domande che lo sollecitino a parlare. Prendete l’abitudine di frequentare una biblioteca e richiedete una tessera di lettore a nome del piccolo. Il bambino andrà fierissimo di poter scegliere da sé i « suoi » libri. Progetto «Nati per leggere» Questo progetto nazionale intende promuovere la lettura ad alta voce ai bambini fin dai primi anni di vita. Al momento di una nuova nascita, le famiglie ricevono tramite il comune di domicilio un pacchetto regalo contenente tre libriccini per bambini. Attualmente il pacchetto è distribuito soltanto dai comuni che hanno aderito all’iniziativa. Il progetto «Nati per leggere» è sostenuto anche dalle biblioteche attraverso svariate attività rivolte ai genitori con bambini piccoli. www.natiperleggere.ch Bimbi & Bebé Il bello di fin dalla nascita SVILUPPO aF arf allina I bebè imparano ovunque e comunque! Applicano tutti i sensi per impadronirsi del loro mondo. gr Alle Il gioco rappresenta per i bambini la forma di apprendimento più elementare. Giocando si sviluppano competenze affettive, sociali, motorie e cognitive. la il ev Mattoncini S {Consigli} Ve tt ur ap ✂ l Fo i s er i primi pas Buono per i cataloghi attuali di prodotti HABA Cognome/nome:...................................................... Indirizzo:.................................................................. le tto Ber retto Divertirsi per pochi spiccioli Inviare a: Carletto AG, Postfach, 8820 Wädenswil o ordinare via: tel. 0848 65 65 65 – [email protected] Perché continuare ad acquistare giocattoli ? In Svizzera esistono circa 400 ludoteche presso le quali è possibile prendere in prestito giochi per bebè, bambini piccoli, bambini in età scolastica e addirittura adulti. L’offerta è sempre ricca e spazia dai cubetti per le costruzioni ai giochi di società, via via fino al monopattino e alle ultime novità del mercato. Molte ludoteche offrono inoltre un servizio di consulenza e fungono da luogo d’incontro per genitori e bimbi. Al sito www.ludo.ch trovate la ludoteca più vicina a casa vostra. L’importanza del gioco C IÒ CHE IL BAMBINO impara attraverso il gioco gli servirà per tutta la vita. A tale scopo il piccolo ha bisogno di stimoli, di oggetti come i giocattoli e dell’opportunità di sperimentare. Giocando esercita comportamenti che più avanti metterà in pratica in modo mirato. Il lattante, ad esempio, imita i suoni della voce dei genitori, perché si diverte. Nel contempo però questi esercizi di emulazione contribuiscono a porre le basi del linguaggio. Tutte le esperienze che il bambino raccoglie con il gioco sono importantissime per il suo sviluppo. Giocando il 53 piccolo non rincorre uno scopo specifico né punta a un obiettivo ben preciso, bensì desidera vivere un’esperienza unica e personale. ALLA SCOPERTA DEL MONDO Giocando il bambino tocca con mano il mondo che lo circonda e impara a comprendere sé stesso, gli eventi e le situazioni, le osservazioni e le esperienze compiute. Durante il primo anno di vita il neonato mette in bocca indistintamente qualsiasi oggetto: sassolini, sabbia, posate o animali di peluche vengono «assaggiati» ed esplorati accuratamente. Verso la fine del dodicesimo mese, Il gioco stimola tutti i sensi del neonato. NPA/Residenza:........................................................ HABA è in vendita nei negozi specializzati. Bimbi & Bebé SVILUPPO 54 oltre a ispezionare tutto quanto con mani e bocca, comincia a osservare le cose attentamente e sempre più spesso. A questa età il bambino conosce già moltissimi oggetti e materiali e capisce il nesso tra semplici azioni. «Se lascio cadere il cucchiaino, non ritorna al suo posto da solo.» Queste esperienze colpiscono il neonato al tal punto da spingerlo a voler ripetere il suo gesto innumerevoli volte. Il piccolo si diverte un mondo a lanciare oggetti dal seggiolone, uno spasso che richiede una buona dose di pazienza da parte dei genitori. Nella fase evolutiva del primo anno di vita riveste una grande importanza anche il gioco del cucù grazie al quale il neonato impara che non tutto ciò che non si riesce a vedere è effettivamente scomparso. Ad esempio, la mamma è andata in bagno, ma è comunque ancora molto vicina. Questa azione di comparsa-scomparsa dietro un telo o dietro una porta si trasforma crescendo nel gioco del nascondino. IMPARARE DAGLI ALTRI Se fino a un anno viene posto in primo piano lo scambio tra il piccolo e i suoi genitori, dal secondo anno di vita in poi acquistano sempre più importanza i contatti con gli altri bambini. «Quando manca questo contatto, il bambino lo pretende dalle persone di riferimento, che però non lo soddisfano per nulla o solo a stento», spiega il professor Remo Largo, medico pediatra specializzato nello sviluppo Il top del corredo nel Rotho-Baby Design Ergonomico e sicuro per il vostro bébè! NOVITÀ: la nostra linea di Hello Tutti gli articoli sono disponibili in bianco perla e azzurro perla Kitty! Rotho Baby Design lo trovate alla vostra Migros NUOVO SIGILLA-PANNOLINI DI SANGENIC › Protezione efficace contro gli odori e i germi › Compatto e poco ingombrante › Nuovo sistema di taglio › Nuovo sistema prensile › Capacità: 28 pannolini › sicuro per i bambini Semplice e sicuro Schiacciate il bottone e ruotate a 360° e il pannolino scompare. Ricariche per bambini di ogni età Offrono la massima sicurezza in fatto di odori sgradevoli e germi. Contiene una pellicola multistrato con particolare barriera antiodore, rivestimento antibatterico e un gradevole profumo. Contiene fino a 120 pannolini. Sangenic lo trovate alla vostra Migros. del bambino e autore del bestseller «Primi anni, primi passi». Per gli adulti è difficilissimo se non impossibile sostituirsi ai compagni di gioco. È interessante notare che fino a tre anni il bambino apprezza il contatto con i suoi coetanei pur non riuscendo ancora a giocare e a relazionarsi con gli altri. «I bambini giocano per conto loro, ma si osservano e imparano uno dall’altro», asserisce Remo Largo. moli o sono stati frequentemente coinvolti (ad esempio dando un aiuto in casa), iniziano la scuola più preparati di coloro che invece hanno trascorso molto tempo a giocare da soli nella loro cameretta o davanti al televisore. Sabine Burkart, presidentessa dell’Associazione delle ludoteche svizzere, sottolinea a tale proposito: «Il bambino impara più facilmente se quando gioca si IMMEDESIMARSI Tra i tre e i cinque anni i giochi di ruolo diventano ancora più importanti. Il bambino riproduce scene della vita quotidiana assumendo di volta in volta ruoli diversi. Dai due ai quattro anni sono i personaggi fantastici e il mondo delle favole ad affascinarlo maggiormente. In questa fase magica, che può durare fino all’età scolastica, fate, maghi e streghe diventano creature reali. Attorno ai quattro anni, il piccolo è già capace di identificarsi con gli altri. GIOCHI ALL’APERTO In mezzo alla natura il bambino può cimentarsi a scavare nella terra, osservare le chiocciole o giocare con l’acqua. «La natura stimola tutti i sensi del piccolo», spiega Remo Largo. Giocando all’aria aperta il bambino impara inoltre che le sue azioni, come ad esempio saltare in una pozzanghera o lanciare un sasso nello stagno, producono un effetto. Non da ultimo, fuori casa il bambino sfoga al meglio la sua voglia di movimento. PRONTO PER LA SCUOLA I bambini che nei primi anni della loro vita hanno ricevuto molti sti- diverte.» Oltre ai genitori, per la formazione precoce del bambino è fondamentale anche il ruolo degli asili nido e dei gruppi di gioco. Qui il piccolo ha l’opportunità di giocare con gli altri bambini, correre all’aperto, dedicarsi ai lavoretti manuali, osservare, cantare e immergersi nel mondo della fantasia. «Queste esperienze valgono molto di più di un corso di balletto, perché i bambini piccoli imparano enormemente dagli altri. Potrebbe sembrare un’affermazione di estrema durezza, ma è proprio così: anche la migliore mamma del mondo non potrà mai sostituire i compagni di gioco», spiega Remo Largo. Giocare in mezzo alla natura è divertente! Bimbi & Bebé EDUCAZIONE Intervista 56 Imparare a dormire Le notti insonni mettono a dura prova i nervi di qualsiasi genitore. Anne Schlunegger spiega tutto ciò che mamma e papà devono sapere sul sonno dei neonati. Lo sapevate che . . . . . . i fratelli che vanno d’accordo dormono meglio in camera insieme perché si sentono al sicuro? E anche che il sonno è contagioso? Bimbi & Bebé Perché è normale che i neonati non dormano ininterrottamente per tutta la notte? Nel grembo materno il ritmo giornonotte non esiste. Alla nascita il bebè dorme per intervalli di una quarantina di minuti fino a raggiungere i 60 minuti a due-tre mesi. Il nostro sonno è articolato in stadi di sonno leggero (o sonno dei sogni) e stadi di sonno profondo. Il passaggio da uno stadio all’altro presuppone una certa maturità e una certa esperienza. Come possono i genitori aiutare il bambino a instaurare un ritmo di sonno-veglia? È sicuramente di aiuto scandire la giornata in modo regolare. Sin da molto piccolo il neonato percepisce l'alternanza di eventi sempre uguale, per lui molto tranquillizzante. I genitori devono tenere conto dei segnali del bambino e interpretarli. Se ad esempio lo sguardo si fa vacuo o la bocca mima la poppata, significa che il piccolo sta tentando di rilassarsi perché è stanco. Anche quando volge lo sguardo altrove, è agitato o strilla Anne Schlunegger, psicologa lic. phil. FSP e consulente educativa di Berikon (AG) Scandire la giornata in modo regolare aiuta il bambino a instaurare il ritmo di sonno-veglia. {Consigli} ha bisogno di riposarsi. Se al contrario cerca il contatto visivo, vuole attirare l’attenzione facendo rumore e appare desto, è segno che è nuovamente ricettivo. Nei primi mesi basta un’ora e mezza di veglia per stancare il neonato. Dove dovrebbe dormire il bebè? Per i primi tempi sicuramente non nel letto dei genitori per evitare il pericolo di soffocamento. Inizialmente è ideale collocare la culla del bebè nella camera dei genitori, che lo hanno così a portata di mano per intervenire prontamente quando si agita. Questo è molto importante all’inizio. Il bambino deve infatti imparare che con le sue azioni riesce a farsi notare sviluppando in questo modo la fiducia. Durante il giorno il neonato può dormire nel porteenfant oppure nella culla vicino ai genitori. A partire da che età generalmente i neonati cominciano a dormire per tutta la notte? I bambini non sono tutti uguali. Vi sono neonati che a quattro setti- Condizioni ideali per il sonno del neonato mane fanno già la notte intera (6%). Questa proporzione raggiunge il 50% all’età di un anno. Si può dire che il bebè dorme ininterrottamente per tutta la notte quando passando dalla fase di sonno leggero a quella di sonno pesante, alternate da brevi risvegli, non si fa sentire. La maggior parte dei bambini piange soprattutto la sera. Come fare per calmarli? Alla sera il neonato ha accumulato gli eventi della giornata che spesso lo portano a essere sovreccitato. Quando è stanco, ha bisogno di un ambiente tranquillo e povero di stimoli. Basta allora ridurre l’intensità della luce, spegnere la radio o fare in modo che i fratelli più grandi giochino lontano dal bebè. Molti neonati si calmano portandoli nella fascia portabebè o facendo una passeggiata serale. Perché i rituali della buonanotte sono importanti sin dalla primissima infanzia? Le azioni ripetute trasmettono al bambino un senso di protezione e sicurezza e il rituale serale gli consente di avere per sé tutta l’attenzione dei genitori. I rituali in genere consolidano il rapporto tra genitori e figli. Fate dormire il neonato nella culla sistemata nella camera dei genitori. Temperatura ideale per la cameretta: 18° C. Evitate di vestire eccessivamente il bebè in quanto il surriscaldamento corporeo aumenta il rischio di morte improvvisa. Utilizzate preferibilmente il sacco per dormire o la coperta Zewi invece del piumino (pericolo di soffocamento). Non utilizzate cuscini. Non lasciate alcun animale di peluche nella culla per la notte (pericolo di soffocamento). Arieggiate la cameretta regolarmente anche durante l’inverno. Mettete a dormire il bebè in posizione supina. Non proteggete il bambino dai rumori quotidiani, perché lo fanno sentire protetto. Bimbi & Bebé pensare al bambino che andare a dormire sia una punizione. Da evitare quindi le minacce come «Se non ubbidisci, finisci subito a letto!». A tre anni il 60% dei bambini ha ancora bisogno del sonnellino pomeridiano. Perché certi bambini piccoli improvvisamente non riescono più a dormire ininterrottamente? È segno che stanno maturando. Il bambino cresce e diventa più indipendente e fa nuove esperienze che gli creano insicurezza. I momenti della giornata vengono elaborati durante la notte e ciò può generare paure che il piccolo non è ancora in grado di gestire. Il bambino ha bisogno di esser consolato e protetto dai genitori. Attorno ai due anni compaiono gli incubi. A questa età il bambino crede di essere onnipotente e pone sé stesso al centro di ogni cosa. Se ad esempio durante il giorno un piccolo di tre anni desidera che la sua mamma sparisca, di notte lo stesso pensiero gli fa paura. Perché non si dovrebbe lasciar piangere il neonato che non riesce a prendere sonno? Sovente il neonato ha bisogno dell’aiuto dei genitori per addormentarsi. Se i genitori ignorano il suo pianto, il piccolo si sente abbandonato e indifeso. Comincia ad agitarsi e finisce per prendere sonno soccombendo alla stanchezza fisica e morale. Spesso piangendo, il bambino compie movimenti repentini che non gli giovano. In che modo il neonato impara ad addormentarsi? Il bambino ha bisogno di orari fissi e sempre del medesimo ambiente. Bimbi & Bebé Idealmente dovrebbe imparare a prendere sonno con il minor aiuto possibile dei genitori. Se ad esempio si addormenta solo durante la poppata, ogni volta che si sveglia richiederà il seno. Fino ai tre mesi il bambino può stare generalmente nel suo lettino anche se non dorme. Quando si sveglia di notte, è preferibile non accendere le luci e parlare a voce bassa. Per i neonati tra i sei e i dodici mesi esistono due metodi che insegnano al bambino ad addormentarsi da solo (vedere riquadro). Anche i bambini piccoli sovente non si coricano di spontanea volontà. Che fare in questo caso? Il bambino ha bisogno di limiti sin da piccolo. Discutere sull’ora di andare a letto non risolve comunque nulla. Se il piccolo tenta di prolungare il rituale serale, i genitori non dovrebbero accondiscendere, bensì fargli capire che è in grado di prendere sonno anche da solo. Ci sono giorni in cui il bambino potrebbe avere bisogno di qualche coccola in più o di maggiore attenzione. In questi casi va bene protrarre eccezionalmente il rituale della buonanotte. Sta ai genitori valutare se si tratta di una necessità momentanea oppure di un’abitudine che si sta consolidando. Non ha senso invece far I genitori devono accettare che il bambino voglia dormire nel loro letto? Se il bambino ha bisogno di essere consolato perché ha paura, deve poter rimanere insieme ai genitori. Ma non appena si riaddormenta, va riportato nel lettino. Con questo sistema impara qual è il suo posto e si evita che prenda brutte abitudini. I genitori dovrebbero pure incoraggiarlo a stare un po’ per conto proprio anche di giorno. I bambini che ci riescono, ne vanno fierissimi. Se di giorno il piccolo gioca da solo, durante la notte fa meno fatica a rimanere nel suo lettino. EDUCAZIONE 59 {Consigli} Per prendere sonno IL METODO COERENTE Dopo il rituale serale, coricate il bambino ancora sveglio e rassicuratelo dicendogli che si addormenterà da solo. Uscite dalla stanza e, se piange, lasciatelo per tre minuti, poi rientrate e confortatelo senza toglierlo dal letto. Uscite nuovamente dopo due minuti e prolungate i tempi di attesa successivi fino a dieci minuti. I genitori devono essere convinti di voler applicare questo metodo in quanto il bambino lo percepisce. Occorrono da tre a cinque giorni prima di vedere i risultati. IL METODO DOLCE Per la durata di una o due settimane, rimanete nella stanza del piccolo e spiegategli che ve ne andrete solo quando si sarà addormentato. Non chiacchierate e non toccatelo. Sedetevi inizialmente accanto al letto, poi allontanate la sedia giorno dopo giorno, finché il bambino riesce a prendere sonno da solo. Bimbi & Bebé EDUCAZIONE 60 I bambini a volte ubbidiscono, a volte no. Talvolta sono gentili, talvolta villani. Qui di seguito qualche consiglio per aiutare i genitori a gestire le situazioni difficili nella vita di tutti i giorni. {Consigli} «L’educazione rende forti» Vi sembra a volte di non farcela più con il vostro bambino ? La Federazione Svizzera per la Formazione dei Genitori CH presenta nella campagna « L’educazione rende forti » otto principi che danno forza all’educazione. L’educazione è . . . regalare amore poter litigare saper ascoltare porre limiti dare spazio mostrare sentimenti avere tempo infondere coraggio Trovate informazioni sui corsi per i genitori al sito www.genitorinforma.ch. Bimbi & Bebé Quanto sei disubbidiente! È DEL TUTTO NORmale che i bambini vogliano verificare i loro limiti. Nel suo rapporto con i genitori, il bambino deve potersi allontanare e riavvicinare emotivamente. Egli ha bisogno di spazio per vivere le proprie esperienze. Certi conflitti tra genitori e figli nascono dalla mancanza di chiarezza nella comunicazione oppure dalle aspettative esagerate dei genitori. È sbagliato ad esempio aspettarsi che un bambino di tre anni se ne stia seduto composto al ristorante per un’ora intera. MISURE DRACONIANE INUTILI Accudendo i loro figli, i genitori raggiungono continuamente il limite della pazienza. Non tutti però riescono a mantenere la calma in una discussione. Dalla rabbia elargiscono punizioni e minacce o alzano la voce e talvolta si lasciano pure scappare uno scapaccione. La psicologa Sabine Brunner, responsabile per i diritti dei bambini e le perizie presso l’Istituto Marie Meierhofer per l’infanzia di Zurigo, si è occupata approfonditamente di questo tema e a tale proposito afferma: «Numerosi studi scientifici dimostrano oggi chiaramente che punire, rimproverare urlando e infliggere punizioni corporali non serve a nulla. Questi provvedimenti non fanno altro che intimorire, ferire o esasperare il bambino senza tuttavia insegnargli niente.» Le misure severe demoliscono la fiducia riposta nei genitori. In un primo momento il piccolo ubbidisce di più, ma lo fa soltanto per paura. «Se i genitori perdono sempre le staffe quando il bambino disobbedisce, danno pure il cattivo esempio di come risolvere i conflitti», aggiunge Sabine Brunner. CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE Gli studi evidenziano che i bambini che nella loro educazione hanno sperimentato la violenza, presentano più frequentemente problemi psichici. In età adulta i maschi tendono più facilmente a sviluppare comportamenti aggressivi, mentre le femmine a legarsi con persone di cui diventano vittime di violenza. Non da ultimo bisogna ricordare che le botte possono ripercuotersi sullo sviluppo sano del bambino. « Lo voglio adesso il biscotto! » NON PERDERE IL SENSO DELL’UMORISMO A volte essere genitori è frustrante. Sabine Brunner raccomanda di essere talora indulgenti nell’educazione e di accettare il bambino come una persona con la quale poter discutere e trovare possibili soluzioni. «Con una buona dose di calma e di umorismo si potrebbero alleggerire molte situazioni», spiega la psicologa. Se il bambino rientra a casa e non appende la giacca, non si dovrebbe insistere che lo faccia all’istante. Qualche volta è preferibile lasciar correre e prendere più tardi il piccolo per mano, cercare il contatto visivo mettendosi alla sua altezza e rimettere la giacca al suo posto insieme. In alternativa può dar frutto anche proporre una gara stimolandolo ad esempio con una frase come «Vediamo un po’ se al tre sei riuscito ad appendere la giacca!» oppure prendere la situazione con umorismo chiedendogli dove si è nascosto il suo maggiordomo. L’importante è mantenere sempre un comportamento gentile e rispettoso. QUANDO LA PAZIENZA È ESAURITA Quando i genitori sono stanchi o hanno avuto una giornata pesante, sopportano meno facilmente la provocazione e spesso non riescono a mantenere la calma. Se monta la rabbia, Sabine Brunner consiglia di formulare possibilmente le richieste in prima persona. «Non mi piace quando non stai tranquillo a tavola e giocherelli con il cibo» è meglio di «Sei insopportabile! Non sei capace di stare fermo per più di un secondo e mangi come un maialino!». {Consigli} Se il piccolo ricorre alle parolacce. . . È illusorio pensare di riuscire a proibire al bambino tutte le parolacce. I genitori possono però redigere insieme al piccolo una graduatoria suddividendo le parole volgari in parolacce inaccettabili in casa ma utilizzate eventualmente tra bambini, parolacce da pronunciare al massimo sottovoce e parolacce da evitare assolutamente. Al bambino occorre inoltre spiegare che le parolacce possono essere offensive o ripugnanti. Qui non si tratta di trovarsi d’accordo, bensì di dare al piccolo una chiara impostazione. Bimbi & Bebé EDUCAZIONE Intervista 62 Gelosia tra fratelli Nella vita degli esseri umani il rapporto più lungo è quello con i fratelli. Denise Tinguely Hardegger spiega in che modo i genitori possono contribuire a instaurare tra i figli una relazione solida e costruttiva. Bimbi & Bebé All’arrivo di un fratellino o di una sorellina molti bambini mostrano gelosia. Cosa possono fare i genitori per attenuare questo sentimento? Quasi tutti i bambini sono gelosi per la nascita di un fratellino, ma ognuno esprime questo sentimento alla sua maniera. Alcuni si prendono cura del nuovo arrivato esageratamente, altri lo molestano e fanno di tutto per liberarsene. Sovente i genitori non riescono neppure a rendersi conto di ciò che spinge il loro bambino a comportarsi in tal modo. Urlare, sgridare e punire rafforza e inasprisce ulteriormente l’atteggiamento difficile del bambino geloso che, più di altri, ha bisogno piuttosto di molta comprensione e di affetto da parte di mamma e papà. Occupandosi insieme del bebè, è possibile interessare e intenerire il figlio più grande. Al primogenito va riservato un posto speciale in famiglia, ad esempio permettendogli di coricarsi cinque minuti più tardi dell’ora Denise Tinguely Hardegger, psicoterapeuta e consulente familiare e pedagogica a Dornach fissata. Inoltre è necessario affidargli nuovi compiti adeguati alla sua età. I genitori dovrebbero dimostrargli la loro soddisfazione per i progressi compiuti e ringraziarlo per la collaborazione. Se inaspettatamente il figlio maggiore rivuole il succhiotto o il pannolino, non bisogna dare troppo peso a questi episodi di regressione. In essi si cela il desiderio del bambino di tornare piccolo per ricevere tutto l’amore dei genitori. Per infondergli sicurezza e rafforzare la sua autostima, occorre incoraggiarlo e interessarsi per ciò che fa. Quali comportamenti dei genitori accrescono la gelosia? Confrontare tra loro i progressi dei figli, tenere la parte a uno o all’altro oppure pretendere improvvisamente che il bambino più grande sappia sbrigarsela da solo sono comportamenti che fanno nascere la gelosia. Bisogna inoltre evitare di sminuire il primogenito se regredisce nei comportamenti o se non riesce ancora a svolgere i compiti affidatigli. Ogni sorta di favoritismo o commiserazione avvelena il rapporto tra i fratelli. entrambi lo stesso giocattolo. Come devono intervenire i genitori? Suggerisco ai genitori d’intervenire soltanto con frasi come «Tutt’e due Cosa consiglia ai genitori se il figlio volete giocare con il medesimo giocattolo», senza esprimere giudizi maggiore tormenta il neonato? né prendere la parte a nessuno. Cosi È importante che intervengano facendo i piccoli litiganti capiscono subito e allontanino il bebè, magari di essere stati compresi dai genitori commentando «Così ti fa male. Preferiresti giocare, vero?» Anche se e si calmano. I genitori possono aiutarli chiedendo loro come è difficile, i genitori dovrebbero vogliono mettersi d’accordo. Il più trattenersi ed evitare sempre di delle volte i bambini adottano sgridare o punire il bambino più soluzioni diverse da quelle immagigrande per la sua azione in quanto nate dagli adulti. Può capitare che i non farebbero altro che peggiorare genitori debbano dar loro una mano la gelosia. oppure togliere di torno il giocattolo della discordia finché i piccoli La maggior parte dei fratelli litigano, ad esempio perché vogliono smettono di bisticciare. « Anche se litighiamo ci vogliamo tanto bene. » OGNI SORTA DI FAVORITISMO O COMMISERAZIONE AVVELENA IL RAPPORTO TRA I FRATELLI. Bimbi & Bebé EDUCAZIONE 64 {Consigli} Preparare il bambino all’arrivo di un fratellino Preparate il bambino all’arrivo del bebè in modo realistico, dicendogli ad esempio quanto sono grandi i neonati e come trascorrono la giornata. Spiegategli che il neonato occupa molto la mamma (ad esempio con l’allattamento). Non ditegli mai che avrà un nuovo compagno di giochi, perché rimarrà ancora più deluso. Sfogliate insieme un libro illustrato sul tema. Ascoltate il bambino e chiedetegli come immagina l’arrivo del fratellino. Coinvolgetelo nella preparazione della culla e della cameretta. Definite insieme cosa gli piace fare con mamma e papà e come intendete trascorrere del tempo con lui dopo la nascita del fratellino. Bimbi & Bebé In quali situazioni bisogna assolutamente intervenire e quando è preferibile stare a guardare? È indispensabile frapporsi se un bambino può farsi male, quando la differenza di età è grande e il bambino più piccolo non è in grado di difendersi, se c’è il rischio di rompere qualche oggetto o se i genitori sono infastiditi dalle urla dei piccoli litiganti. Negli altri casi è meglio non intervenire. Quando i bambini riescono a risolvere il bisticcio da soli, generalmente continuano a giocare tranquillamente. L’importante è che entrambi sappiano difendersi e ribattere. I genitori si ripropongono sempre di amare i loro figli in egual modo. Perché in realtà non è così? Amare i propri figli allo stesso modo è semplicemente impossibile. Ogni figlio è un individuo a sé ed è normale che di ciascuno si apprezzino determinati lati del carattere più di altri. Come devono comportarsi i genitori se il bambino rinfaccia loro di essere meno amato del fratellino? È preferibile rispondere «Voglio bene a ciascuno di voi in modo diverso» anziché mentire con «Vi voglio bene in egual misura». Successivamente i genitori possono enumerare le caratteristiche particolarmente apprezzate di ogni figlio. Per non farsi trovare impreparati, sarebbe forse meglio porsi questa domanda di tanto in tanto. Occorre invece evitare assolutamente di criticare e sminuire i bambini per il loro carattere. Anche se il rimprovero di amare più un figlio dell’altro tocca profondamente tutte le mamme e tutti i papà, è meglio mantenere la calma. In caso contrario, si potrebbe indurre il bambino a ripetere la critica per attirare l’attenzione su di sé e ricevere maggiore approvazione da parte dei genitori. Fo rm ula brev ettata pe zio u d i r r la n e ed l h ir sc i aller i d o gie BEBA H.A. è concepito apposta per i particolari bisogni nutrizionali dei neonati soggetti a rischio di allergie. Numerosi studi scientifici hanno provato che il latte per neonati BEBA H.A. è l’unico che riduce efficacemente il rischio di allergie. Inoltre, i probiotici da noi selezionati rafforzano le difese naturali del bebè. Avviso importante: il latte materno è l’alimento ideale per il bimbo. L’OMS consiglia un allattamento esclusivo per la durata di 6 mesi. Se il bambino necessita di un alimento complementare o non si è più in grado di allattare, chiedere consiglio al personale specializzato del servizio sanitario. www.nestlebaby.ch La guida « bimbi&bebè » è disponibile gratuitamente : tramite Internet : www.bimbi-e-bebe.ch per e-mail : [email protected] per fax : 086 071 841 49 16 per posta : Servizio ordinazioni « bimbi&bebè », casella postale 57, 9401 Rorschach L’edizione 2009/2010 può essere scaricata dall’archivio del sito www.bimbi-e-bebe-ch. bimbi bebè è un progetto patrocinato dalle seguenti organizzazioni : Associazione svizzera delle infermiere consulenti materne-pediatriche Copyright : la ristampa e la riproduzione elettronica sono permesse solo con l’autorizzazione scritta dell’editore. ISSN 1663-5418