IL CAFFÈ 26 giugno 2011 C1ATTUALITÀ @ www.lugano.ch www.lidoascona.com www.ticino.ch 9 Addio Lido gratuito, la spiaggia si paga A Capolago l’unico stabilimento balneare con l’ accesso libero EZIO ROCCHI BALBI La curiosità Ti-Press In sella le donne fanno più incidenti BANDIERA BLU Il laboratorio cantonale ha certificato la balneabilità per tutti i 44 lidi sul Ceresio e per i 36 sul Verbano fine diventino impraticabili per nuotatori e bagnanti. Anzi, proprio in questi giorni è scoppiata la polemica tra l’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte (che ha praticamente promosso tutte le spiagge da Lesa a Cannobio, da Stresa e Arina) e le autorità lom- GIOVEDÌ non balneabili alla classificazione di“acqua eccellente”, senza alcun intervento di risanamento. Insomma, una balneabilità “per decreto” visto che la nuova valutazione italiana fissa due parametri di analisi al posto dei 19 precedenti. [email protected] 23 GIUGNO ORE 15 Piazza Riforma, Lugano GIOVEDÌ 23 GIUGNO ORE 15 Piazza Grande, Locarno GIOVEDÌ 23 GIUGNO Ti-Press ORE 15 Via Nassa, Lugano La denuncia Nei migliori salotti del cantone va in scena il “vuoto turistico” Domanda diretta: scusi, chiamo dall’Italia, a che ora chiudono i negozi? Risposta disarmante: “No, oggi è il Corpus Domini e da noi i negozi sono chiusi”. Giovedì bastava fare una telefonata agli uffici turistici, almeno a quelli aperti, per avere una prima immagine di quanto è accaduto nell’ultimo giorno di festa, il primo con cielo terso e bel sole. Già, cosa è accaduto? È tutto racchiuso in tre istantanee: il “vuoto turistico”. Le fotografie scattate giovedì nei salotti-simbolo del Ticino, ovvero in via Nassa e piazza Riforma a Lugano e in Piazza Grande a Locarno, restituiscono un quadro davvero poco incoraggiante, reso ancora più triste dai negozi chiusi. Ep- pure il Corpus Domini poteva essere l’occasione per inaugurare alla grande la stagione estiva. Invece, serrande abbassate in gran parte delle città, un segnale di incertezza, di discontinuità che disorienta chi vuole venire in Ticino quando sa che qui è festa o In Mendrisiotto e Leventina chiusi anche gli uffici che offrono le informazioni ai vacanzieri anche quando sa che c’è qualche evento culturale o musicale. Niente, tutto chiuso. A parte qualche rara eccezione che non ha tuttavia coinvolto i grandi negozi, quelli che nei giorni normali vengono presi d’assalto. I soldi vanno versati non ai Comuni ma alle società di riscossione crediti Che incubo riuscire a pagare quelle multe arrivate dall’Italia Un anno fa il comandante della polizia municipale di Milano Emiliano Bezzon parlò di primo lotto di oltre 20mila contravvenzioni in arrivo a ticinesi e svizzeri. Per il secondo lotto ne erano state previste altrettante. Che progressivamente stanno giungendo a destinazione. Richieste spesso da società di recupero crediti. Metodo legale? Un problema che viene sollevato dall’avvocato luganese Gilberto Trombetta, il quale racconta di “alcuni casi di automobilisti che, pur volendo assolvere il loro debito, sono impossibilitati a farlo, non avendo alcuna sicurezza o certezza che i soldi arrivino al posto giusto”. Questione sollevata da parecchi lettori de Il Caffè che hanno raccontato di non sapere esattamente come pagare, perché il versamento richiesto non ha come destinatario direttamente l’ente italiano che ha elevato la multa. Ma società di riscossione. Se poi queste non girano l’incasso al committente, che succede? Altro problema: spesso si tratta di subappalti. Ovvero: una società italiana ottiene dai Comuni, Milano in prima fila, l’incarico di riscuotere le contravvenzioni. E non potendo farlo direttamente lo fa attraverso una società con sede nella Confederazione. Ed è quello che è accaduto recentemente con una ditta di Zurigo, quando giunse la prima valanga di multe. Ma Berna, su richiesta precisa, spiegò che questa pratica non è esattamente regolare, perché non si possono trattare “sul territorio svizzero per conto di uno Stato estero atti che spettano ai poteri pubblici”. E l’Ufficio federale di giustizia intervenne persino presso il Ministero della giustizia italiano. Poi il silenzio. Parecchi che non hanno pagato quelle multe non hanno mai più ricevuto solleciti. È pur vero che attualmente la polizia italiana può rivolgersi al Centro di Chiasso per risalire ai proprietari delle auto in caso di contravvenzione. E l’avvocato Trombetta ricorda che ora c’è una società toscana che si occupa di questi incassi. E la storia riparte. m.sp. Ti-Press Sul Ceresio bagno gratis solo in una località, mentre sul Verbano in parte soltanto ad Ascona nessuno abbia pensato ad una card che permetta di “testare” indistintemente un po’ tutti i lidi della regione; quindi il vantaggio dell’abbonamento è utilizzabile solo se si decide di essere “fedeli”, per tutta l’estate, allo stesso lido. A meno di non sottoscrivere gli abbonamenti più economici (come i 60 franchi di Ascona e Capolago) e permettersi i due laghi. Attenzione, però, quattro mesi di offerta balneare al lido di Locarno possono costare dai 365 franchi agli oltre mille dell’abbonamento “all inclusive”, salvo sconto per i domiciliati. Bisogna riconoscere, comunque, che tutti gli stabilimenti balneari del Ticino possono fregiarsi della “bandiera blu” per quanto riguarda la conformità dei requisiti dell'acqua. Il Laboratorio cantonale, che svolge circa 200 attività ispettive all’anno nel settore balneazione - e provvede pure al controllo delle acque antistanti le spiagge organizzate, procedendo al prelievo di almeno un campione mensile - ha infatti dato il suo ok sia ai 44 siti balneabili affacciati sul lago di Lugano, sia ai 36 sul lago Maggiore. Stabilimento per stabilimento, tra lidi, bagni e spiagge pubbliche, campeggi e piscine di hotel, sembra che sulla qualità delle acque non tramonti mai il sole. Al punto che anche in questo 2011 il Ticino spicca nel palmarés dei rapporti sulle acque di balneazione di tutti i Paesi dell’Unione europea presi in esame dall’ “Eea report - European bathing water quality” sul sito www.eea.europa.eu. Resta invece un mistero come gli stessi laghi, Ceresio e Verbano, una volta varcata la linea di con- barde che, al contrario, hanno distribuito bocciature e assoluzioni a macchia di leopardo sulle sponde di Verbano e Ceresio. A dir poco sconcertati restano i bagnanti, che non sanno spiegarsi perché una serie di spiagge del lago Maggiore (ad esempio), nel giro di due anni siano passate da Sarà pure bello fare equitazione, ma per le donne si rivela uno sport alquanto pericoloso, con il più alto tasso di infortuni dopo lo sci: contusioni, distorsioni, stiramenti e fratture. Infatti, ogni anno, la maggior parte delle 6600 persone che si fanno male cadendo da cavallo in Svizzera - due o tre con esito letale - sono amazzoni. Lo sottolinea l’ultimo bollettino dell’Upi, Ufficio prevenzione infortuni, mettendo in evidenza proprio il fatto che l’equitazione è l’unico sport di svago in cui le donne hanno più incidenti degli uomini. Questi ultimi svettano invece ai vertici dell’incidentalità con il calcio, gli sport sulla neve e il disco su ghiaccio. L’equitazione è al decimo posto. E allora, per cercare di arginare il fenomeno, l’Upi presenterà l’anno prossimo, con la Federazione svizzera degli sport equestri e il Politecnico di Zurigo, un opuscolo con i consigli pratici sulla sicurezza. Nella maggior parte dei casi gli infortuni sono dovuti a caduta, ma anche, con conseguenze spesso ben più gravi, alla collisione con qualche veicolo. p.g. Nella festa del Corpus Domini serrande abbassate in gran parte dei negozi da Ascona a Chiasso Ti-Press Fortunatamente le estati ticinesi non registrano balneazioni di massa, ma ormai occupare uno spazio nei lidi della regione riserva le stesse regole del parking per l’auto: praticamente estinte le aree gratis e tariffe che oscillano da un minimo di 4 ad un massimo di 12 franchi al giorno. Naturalmente senza considerare gli “accessori”, perchè a seconda del lido o della piscina può esserci un extra di cinque franchi se si vuole accedere agli scivoli (come avviene al Lido di Locarno), o di due per l’armadietto, da 3 a 5 franchi per la sdraio eccetera. Sul Ceresio il lido di Capolago resta l’unico baluardo dell’entrata libera, privilegio che a Riva San Vitale viene riservato solo ai bambini fino a 6 anni e ai pensionati Avs o Ai. Sul Verbano, invece, l’eccezione di Ascona (che fino alla scorsa estate offriva l’accesso al Lido gratuitamente) rischia di diventare un ricordo, visto che l’unica area balneabile free è quel fazzoletto di arenile di fianco allo Yacht Club. In compenso Ascona, che ha appena inaugurato la nuova stagione e il nuovo parcheggio, non si limita ad offrire gratuitamente a domiciliati e residenti l’ “access card”, ma anche a tutti i turisti, ospiti in albergo o altre infrastrutture turistiche della regione, in regola con la tassa di soggiorno. Noblesse oblige. Comunque lido che vai, ingresso che paghi. Dieci franchi per il lido di Lugano a Cassarate, sette per il Conca d’oro a Paradiso e cinque al San Domenico di Castagnola come al luganese Riva Caccia. Più economico il lido di Caslano, a 4 franchi, mentre a Melide l’ingresso costa 6 franchi e persino il laghetto di Astano richiede un balzello di 5 franchi. Per risparmiare o ci si avvale del bagno di gruppo, con tutta la famiglia, oppure ci si affida alla formula dell’abbonamento o della tessera stagionale. Peccato che UNA VALANGA DI MULTE Contravvenzione sul parabrezza in Italia: per tanti comincia un incubo Questo nonostante le richieste in crescita. E seppure i numeri mancano ancora, un primo, provvisorio e indicativo bilancio c’è. “In questi giorni le chiamate stanno arrivando”, dicono all’ente del turismo di Lugano: “Diverse telefonate giungono dall’Italia, vogliono informazioni su hotel, orari di mostre e traghetti, frequenza della funicolare”. Giovedì uffici chiusi invece nel Mendrisiotto, almeno nella sede principale mentre funzionava l’Info Point al Fox Town, dove i negozi erano aperti: “Le richieste - precisano a Mendrisio - stanno aumentando. Ci chiedono le offerte gastronomiche e gli orari del battello turistico e del trenino che sale sino al Generoso”. Uffici chiusi anche a Leventina turismo: “Ma avevamo il telefono deviato su un cellulare”, precisano da Airolo: “Sì, con l’arrivo del bel tempo le presenze e anche le domande di informazioni si stanno moltiplicando. Soprattutto da parte di gruppi e famiglie svizzero tedesche, che poi sono la nostra clientela di riferimento”. Il flusso dei vacanzieri dunque comincia a scorrere, anche se deve attraversare un “vuoto turistico” davvero poco incoraggiante nei giorni di festa. Reggono invece le proposte di spettacolo: “La rassegna jazz ci sta portando diversi clienti”, avverte Felix Krähemann, presidente di Hotelleriesuisse per Ascona e Locarno: “Gli ospiti sono felici e gli alberghi quasi esauriti. Poi è arrivato il sole, cosa vogliamo di più?”. Eppure l’offerta potrebbe essere migliorata. Ed è pur vero che sulle sponde del Lago Maggiore molti negozi sono rimasti aperti, ma è altrettanto vero che fosse arrivata la pioggia sarebbero stati guai. “Certo - avverte Krähemann - ma la buona sorte ci ha aiutato. E poi io sono ottimista: la mia sensazione è che le richieste stiano aumentando”. m.sp.