CONSUMER MEMORANDUM
Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
Anno 2° - Numero 9 - Settembre 2011
SOMMARIO:
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Le news
Appuntamenti
LE NEWS
"La privacy tra i banchi di scuola": il dossier del "Garante per la protezione dei dati
personali" da tenere sempre a portata di zaino o cartella!
Tra pochi giorni gli allievi di tutta Italia torneranno a sedersi dietro i banchi delle aule dei
rispettivi Istituti scolastici per affrontare un nuovo anno di studi. Il compito degli insegnanti sarà
estremamente impegnativo giacché dovranno infondere ai propri alunni le conoscenze
indispensabili per divenire individui capaci di comprendere la realtà che li circonda, costruire un
futuro in cui poter realizzare sé stessi e in cui trovare il giusto posto in una società in continuo
mutamento ed evoluzione.
Mille domande alle quali fornire altrettante risposte. E non solo agli studenti!
I punti interrogativi sono infatti assai numerosi e si comincia proprio da quelli relativi ciò che in una
scuola si può o non si può fare per garantire agli iscritti il massimo rispetto dei loro diritti e della
loro privacy.
Un esempio? Beh, per cominciare tanto i docenti quanto tutti gli altri operatori scolastici, così come
tanto gli allievi quanto i loro genitori, potrebbero lecitamente chiedersi se gli scrutini possono
essere resi pubblici, se i cellulari possono rimanere accesi una volta varcata la soglia della scuola o
se le recite scolastiche di Natale e di fine anno possono essere filmate utilizzando telecamere o
cellulari.
Dubbi più che legittimi, tutti legati alla cosiddetta "privacy", che potranno ora essere sciolti grazie
alla guida "La privacy tra i banchi di scuola", redatta dal Garante per la protezione dei dati
personali.
Come specificato nella pagina introduttiva dell'opuscolo infatti "nelle scuole, di ogni ordine e
grado, vengono trattate giornalmente numerose informazioni sugli studenti e sulle loro famiglie, sui
loro problemi sanitari o di disagio sociale, sulle abitudini alimentari. A volte può bastare una
lettera contenente dati sensibili (quelli più delicati) su un minorenne, o un tabellone scolastico con
riferimenti indiretti sulle condizioni di salute degli studenti, per violare anche involontariamente la
riservatezza, la dignità di una persona. Al tempo stesso, “la privacy” è stata talvolta utilizzata in
maniera impropria, per non rendere pubbliche determinate informazioni, come i risultati scolastici
e quelli degli esami. Il Garante ritiene utile sgombrare il campo da interpretazioni errate e fornire
chiarimenti sulla corretta applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali.
Anche allo scopo di sviluppare in ogni componente della comunità scolastica una sempre maggiore
consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri."
La guida, che contiene dunque una serie di informazioni generali relative una serie di
provvedimenti e pareri del Garante stesso e offre importanti chiarimenti sul modo più corretto di
applicare la normativa in materia di protezione dei dati personali, può essere sia scaricata in
"formato pdf" dal sito internet www.garanteprivacy.it sia richiesta in formato cartaceo all'Ufficio
relazioni con il pubblico in Piazza di Montecitorio n.123.
(fonte: www.garanteprivacy.it)
Canone TV, rette scolastiche, parcelle mediche, nettezza urbana...: quali sono i tempi di
conservazione di dichiarazioni e documenti? Ecco l'elenco della Guardia di Finanza.
"Lo butto via o lo tengo ancora per un po'?"
Sgabuzzini, archivi di metallo, cassetti di segretaire, tavoli e scrivanie o vecchie scatole porta
scarpe: se si chiedesse ai cittadini in che modo conservano le proprie attestazioni di pagamento
molto probabilmente si scoprirebbero i sistemi più incredibili e fantasiosi e di certo a tutti si
sentirebbe raccontare un'interminabile cronistoria di giornate faticosissime dedicate alle grandi
"pulizie di Pasqua", all'insegna del dubbio amletico su quanto potrebbe anche essere cestinato a
cuor leggero e quanto non dovrebbe invece essere toccato in alcun modo e tanto meno gettato in
pasto a un qualunque trita carte.
Poter dimostrare d'aver effettuato il pagamento del canone TV, dell'affitto, della retta scolastica o di
una parcella medica è in effetti il solo modo per non correre il rischio di dover rimettere mano al
portafogli alleggerendo nuovamente e inutilmente il proprio conto corrente o peggio ancora di
dover pagare una qualunque multa che poi sarebbe davvero difficile riuscire a contestare.
Ecco allora che un ottimo sistema per tenere la situazione dei propri archivi sotto controllo e non
correre il rischio di gettare ricevute fiscali e quant'altro "anzi tempo" potrebbe essere quello di
predisporre una lista dei documenti in proprio possesso con l'indicazione dei relativi "tempi di
conservazione".
L'operazione è meno complicata di quanto sembri ma chi temesse di non riuscire nell'impresa
potrebbe, ad esempio, utilizzare lo "scadenzario" predisposto dalla Guardia di Finanza all'interno
del sito internet www.gdf.gov.it nella sezione "servizi per il cittadino – consigli utili".
Trattandosi di due sole pagine, ne riportiamo di seguito il contenuto onde agevolare tutti quei nostri
lettori che potrebbero avere difficoltà a collegarsi in internet per reperire il documento:
I TEMPI DI CONSERVAZIONE DI DICHIARAZIONI E DOCUMENTI
- 1 anno: ricevute di iscrizioni a rette scolastiche e palestre
- 3 anni: bollo auto (1), cambiali, parcelle professionali, compensi artigiani
- 5 anni: ricevute dei pagamenti delle tasse (2), pagamenti rateali e mutui (4), ricevute di canone di
locazione, assicurazioni (5), spese mediche, bollettini ICI (6), contravvenzioni al codice della
strada, bollette per utenze domestiche
- 10 anni: ricevute per spese di ristrutturazione della casa (3), tassa nettezza urbana (7), canone TV,
estratti conti bancari (8)
Gli scontrini fiscali valgono spesso anche come garanzia e devono, pertanto, essere conservati
per la sua durata.
NOTE:
(1) La conservazione ha temine al 31 dicembre del terzo anno successivo a quello ove avvenuto il
versamento;
(2) La conservazione ha temine al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello ove avvenuto il
versamento;
(3) La conservazione ha temine al 31 dicembre del decimo anno successivo a quello ove è avvenuta la
detrazione dell’ultima quota dello sconto IRPEF del 36% o 41% (nel caso in cui il contribuente abbia
opzionato per la detrazione quinquennale la conservazione ha termine al 31 dicembre del quinto
annosuccessivo);
(4) La conservazione ha temine al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello nel corso del quale sono
stati detratti gli interessi passivi pagati;
(5) Qualora il contratto non preveda alcun termine, la quietanza deve essere conservata per un anno; le
polizze a vita, utilizzate anche ai fini fiscali, si devono conservare in ogni caso per cinque anni;
(6) La conservazione decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello nel corso del quale è avvenuto il
pagamento;
(7) La conservazione ha temine al 31 dicembre del decimo anno successivo a quello ove avvenuto il
versamento;
(8) La conservazione ha il fine di impugnare l’estratto conto in caso di errori ed omissioni.
(fonte: www.gdf.gov.it)
www.ipasvi.it: ogni mese una "guida" della Federazione Nazionale Collegi Infermieri per
saperne di più e capire come prendersi cura degli altri
Quando una persona a noi cara scopre di essere affetta da una patologia o ha un qualsiasi
problema di salute per il quale si rendono necessarie delle cure, la prima cosa che facciamo è
chiedere al medico che la assiste in che modo poterle essere d'aiuto per far si che la terapia indicata
possa essere seguita nel migliore dei modi, in qualunque posta ella si trovi. Ciò è tanto più vero nel
caso in cui, soprattutto se si convive con persone molto anziane, non ci si può permettere di
sostenere i costi dell'assistenza "a domicilio" o della degenza in strutture private in cui poter contare
sull'ausilio di personale altamente qualificato.
Partendo dal presupposto che imparare ad avere cura di sé e dei propri familiari sia sempre e
comunque fondamentale, la Federazione Nazionale Collegi Infermieri (Ipasvi) ha deciso di
redigere una serie di "guide" attraverso le quali approfondire tutti quegli argomenti che possono
risultare utili per chi deve accudire una persona non autosufficiente, un anziano o persino dei
bambini.
Le "guide", edite ogni mese, sono disponibili "online" nel portale: www.ipasvi.it.
I temi selezionati, affrontati sotto forma di quesiti, ai quali gli esponenti della Federazione daranno
puntualmente risposta cercando di mantenere un linguaggio semplice e facilmente comprensibile a
tutti, sono così riassunti sul sito sopra citato:
• Allattamento: i consigli pratici su come e perché allattare al seno
• Prevenzione delle lesioni da decubito: come assistere un parente che si muove poco per
evitare che compaiano le lesioni da decubito
• Cateterismo venoso: a che cosa serve e come bisogna comportarsi quando si ha un catetere
venoso
• Prevenzione delle infezioni: precauzioni e consigli per ridurre il rischio di trasmissione di
germi, in ospedale come a casa
• Dolore oncologico: consigli su cosa chiedere agli operatori sanitari e su possibili percorsi
tesi a ridurre questa difficile condizione che peggiora la qualità di vita
• Nutrizione: i comportamenti alimentari alla base di una buona salute
• Fratture di femore: come ridurre il rischio di cadute degli anziani in casa e come riprendere
a camminare dopo la cura
• Prevenzione dell’autolesionismo e protezione dei pazienti a domicilio: le alternative
assistenziali per gestire il rapporto con il paziente agitato nel rispetto della sua persona e
della sua dignità
• Cateterismo vescicale: una tecnica comune che se ben gestita anche dal malato evita
infezioni e rende più semplice la vita
• Problemi respiratori: dall’asma alla broncopneumopatia cronica ostruttiva, i consigli per i
malati cronici nella gestione quotidiana del disturbo
• Febbre nel bambino: i consigli per gestire correttamente il bambino con febbre e capire
quando occorre chiamare il medico
• Idratazione dell’anziano: l’importanza dell’acqua per l’anziano, le risposte a quanto e
come bisogna bere
Anche se la Federazione ha giustamente sottolineato che i dossier "non sostituiscono il consiglio e
la prescrizione del medico né l’opera dell’infermiere a domicilio" è indubitabile che essi
rappresenteranno un importante opportunità di approfondire le proprie conoscenze e rimanere
vicino a chi soffre in modo costruttivo e concreto.
(fonte: www.ipasvi.it)
APPUNTAMENTI
Dall'8 all'11 settembre l'aria di Torino avrà i sapori e i profumi della "Festa Nazionale
dell'Agricoltura"
Degustazione e acquisto dei prodotti agroalimentari che hanno reso il nostro Paese celebre in
tutto il mondo, dibattiti, convegni, workshop, spettacoli e animazione: questi e molti altri ancora i
motivi per i quali anche quest'anno la "Festa Nazionale dell'Agricoltura" si preannuncia tra gli
eventi da non perdere.
Giunta alla sua sesta edizione, la kermesse promossa e organizzata dalla CIA – Confederazione
Italiana Agricoltori dall'8 all'11 settembre negli spettacolari Giardini Reali della città di Torino,
situati a pochi metri da Palazzo Madama e Palazzo Reale, è stata concepita per promuovere "la
valorizzazione dell’enorme patrimonio agricolo del Paese", diffondere "la conoscenza delle
produzioni tipiche di qualità" e "le peculiarità dei territori" oltre che accrescere "il rapporto
fiduciario e di cultura generale tra le realtà rurali e quelle cittadine".
Secondo quanto preannunciato sul sito www.festadellagricoltura2011.it, appositamente organizzato
per raccogliere e veicolare nei dettagli tutte le informazioni su un imperdibile appuntamento dei
sapori e del gusto, con questa nuova edizione, che non a caso si svolge in quella che fu la prima
Capitale d'Italia proprio nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, "la CIA intende creare una vetrina
a elevata visibilità, di notevole prestigio, per ribadire e rafforzare il ruolo centrale dell’agricoltura e
dell’alimentazione sana e di qualità del nostro Paese. Un evento che celebra il 150° anniversario
della nascita della nazione dedicato a chi ama la nostra terra".
(Per quanto concerne i riferimenti della Segreteria Organizzativa, ci si può rivolgere alla sede della
CIA – Regione Piemonte, in via Sacchi 28 bis – Tel. 011 534415 – indirizzo di posta elettronica:
[email protected]).
(fonte: www.cia.it e www.festadellagricoltura2011.it)
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