Pedagogia interculturale e della cooperazione
Prof. Raffaele Mantegazza
Walter Benjamin: un’infanzia berlinese
ESERCITAZIONI
a cura di Greta Persico
–
Educazione e potere –
“Nell’idea astratta dell’ingiustizia universale,
svanisce ogni concreta responsabilità [Adorno]”
Educazione e potere
Attività 1 “Soggetti a regole, regolare soggetti”
1^ Fase
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L’aula viene suddivisa in piccoli gruppi (circa 4 persone) ad ognuno dei quali
viene consegnata la copia di un regolamento e un foglio contenente la
descrizione del contesto al quale dovrà fare riferimento per lo svolgimento
dell’esercizio (Cfr. documento allegato n° 1 – 1.1)
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Dopo aver preso visione del materiale, il gruppo provvede allo svolgimento del
compito assegnato: assumere il ruolo di “comitato di gestione” e stabilire le
modalità di applicazione del regolamento all’interno delle realtà assegnate.
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Segue la condivisione dei lavori in plenaria.
Educazione e potere
Esempio di un lavoro svolto (gruppo B)
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CENTRO ABITATIVO PER FAMIGLIE
L’ingresso al Centro Abitativo è
obbligatorio, quindi le famiglie non verranno
informate della scelta dei capi-famiglia
(mogli comprese)
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Al centro del CA si erge la torretta del
Comitato che funge anche da centro di
controllo del CA
Le attività commerciali sono organizzate
internamente al CA
Le case prevedono un piano abitativo e
uno commerciale funzionante con il
baratto
Il CA è chiuso e sorvegliato da guardi e
telecamere
Solo i membri del Comitato possono
uscire da CA
Gli abitanti organizzano turni di pulizia
degli spazi comuni
Le persone sono dotate di in Meccanismo
Elettronico Identificazione (MEI)
La scuola è interna al CA
(…)
Educazione e potere
2^ Fase
Ogni singolo gruppo si confronta e risponde alle seguenti domande:
Che tipologia di soggetto premette il regolamento? Ovvero, per chi è stato pensato
quel tipo di regolamento?
Che tipologia di soggetto vuole costruire?
Quale potere viene esercitato e come?
Che significato assumono la categoria di cittadinanza / democrazia all’interno di quel
dispositivo?
Educazione e potere
Alcune riflessioni emerse dai gruppi:
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Quando viene assegnato un compito, lo stesso non è messo in discussione.
Se non si condivide il mandato si cerca di realizzarlo provocando il “male
minore”. Oppure…
Anche se non richiesto, un ruolo di potere ha portato all’esasperazione del
mandato stesso (cfr. gruppo di esempio)
Soprattutto quando vi sono possibili conseguenze personali/famigliari vi è meno
disponibilità a mettere in discussione il mandato, per quanto profondamente non
condiviso.
Premesso che le regole sono necessarie ed utili alla convivenza, anche di fronte
a palesi contraddizioni / ingiustizie la tendenza è di “prendere tali regole per
buone”, perché decise da entità ritenuti autorevoli.
Il ruolo assegnato rischia di diventare intrinsecamente assoggettante /
dominante
(…)
Educazione e potere
Attività 2: “Dentro le regole”
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Considerato che il regolamento utilizzato nell’attività n° 1 richiama in parte il
“Regolamento per aree di sosta destinato ai nomadi” del Comune di Milano,
viene introdotta la tematica rom e sinti con un particolare focus sulla regione
Lombardia.
Viene proiettato il video “Chi sono i rom?”, realizzato in occasione della giornata
di studio organizzata dall’Università di Bergamo, dal titolo:
“Il paradosso rom. La questione di una cittadinanza imperfetta”.
Al termine della proiezione vengono nominate le principali categorie emerse
dalle interviste, segue una discussione in plenaria.
Al termine della discussione, a partire dalla principale letteratura riguardante i
gruppi rom e sinti, vengono ridefinite alcune le categorie usate impropriamente.
NOMADI
SENZA FISSA DIMORA
SENZA TERRA
APOLIDI
ZINGARI
PERSONE
GENTE DELL’EST
BALCANI
ROMENI
ARTISTI
GIOSTRAI
RUBANO
VIVONO DI ESPEDIENTI
LAVORANO
GRUPPI ETNICI
Educazione e potere
Attività 3 ”Rappresentare il potere”
Divisi in quattro piccoli gruppi, agli studenti viene chiesto di confrontarsi circa
l’immaginario personale legato alla concetto di potere. Identificati gli elementi
costitutivi dello stesso, il gruppo rappresenta graficamente la propria idea di
potere, attraverso l’utilizzo di diversi materiali.
Educazione e potere
Esempi dei lavori realizzati e alcune considerazioni dei gruppi:
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Ambivalenza del potere: come possibilità di emancipazione e
promozione delle persone o oppressione delle stesse
Potere come possibilità di accesso alle risorse e condizionamento
economico degli equilibri
Potere come fenomeno naturale che può sfuggire al controllo umano
Potere come relazione tra persone che necessita di riconoscimento per
essere efficace
Potere come strumentalizzazione della relazione asimmetrica tra
persone e gruppi, che si avvale di partecipazione attraverso modalità di
rappresentanza oppure che è imposto con la forza e la violenza.
Potere culturale, ovvero possibilità di creare/influenzare una cultura
anche attraverso la comunicazione mediatica
Potere come possibilità di intervenire/ fare, con uno sguardo auto
centrato oppure lungimirante, progettuale.
– Educazione
e infanzia –
“La mano era la prima a dover trovare il coraggio
per affacciarsi oltre il fossato del sonno
in cui aveva trovato riparo dal sogno”
(W. Benjamin)
Educazione e infanzia
Attività 1:
“Riflessi”
Individualmente, vengono scelte due parole tra quelle proposte e per ognuna di
esse si scrive un aneddoto relativo alla propria infanzia. Una volta terminata la
fase di scrittura, chi vuole può leggere o raccontare il proprio ricordo.
UNO SPETTRO
UNO
SPETTRO
UNO
SPETTRO
UNO
UNOSPETTRO
SPETTRO
nascondigli
Luna
CALZINO
ARMADIO
Educazione e infanzia
Attività 2
“Ladybird Ladybird “
“Uno non si accorge di tutto il rumore che ha in testa fino a che non c’è un po’ di silenzio” (Maggie)
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Introduzione e visione del film di Ken
Loach, raccolta di impressioni “a
caldo” in plenaria.
Protagonisti a processo
L’aula viene divisa in tre gruppi,
ognuno di essi deve rappresentare
rispettivamente la donna
protagonista, i servizi sociali ed la
giuria che, dopo aver ascoltato le parti
si esprime in merito alle vicende
accadute.
In plenaria si discute dell’immagine di
INFANZIA che emerge dal film.
Educazione e infanzia
Attività 3
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“La torre”
Come viene raccontata l’infanzia oggi?
Che immagine di essa viene diffusa?
Dopo aver condiviso le diverse idee, realizzare una torre che le rappresenti
La torre gabbia
Abbiamo creato una gabbia con il fil di ferro e
all’interno abbiamo inserito l’immagine di un
bambino con lineamenti da adulto. L’infanzia
adultizzata, quindi che trasmette sensazioni di
un periodo ingabbiato dentro cliché stabiliti dal
mondo adulto
La torre spirale
La torre solida
Ci sono due torri, una alta e una bassa. Su
di esse sventolano bandiere di colori
differenti a rappresentare bisogni quali
ascolto, dipendenza, spensieratezza,
rappresentazioni negative, alienazione.
La torre ha una base quadrata per rappresentare un’idea
di infanzia stabile. Su tre lati sono stati incollati foglietti
che raccontano ciò che l’infanzia dovrebbe essere: gioco,
creatività, spensieratezza. Su un lato vi è un punto di
domanda, perché altri aspetti si potrebbero raccontare.
La torre non è chiusa.
– Educazione
e arte –
"[Riferito a Walter Benjamin]
Ecco: lui non cercava mai di capire cos'era il mondo,
ma, sempre, cosa stava per diventare il mondo."
Alessandro Baricco
Educazione e arte
Attività 1 “Brainstorming”
Bellezza
aura
espressione
trasformazione
libertà
comunicazione
emozioni
rappresentazione
passione
interpretazione
ARTE
corpo
natura
fantasia
dono
estro
disegno
teatro
soggettività
ispirazione
creatività
pittura
genio
originalità
cultura
musica
Educazione e arte
Quando l'arte entra nella vita e la trasforma
Educazione e arte
La fotografia nasce come scoperta scientifica, il grande sogno dell’uomo di catturare
la realtà. Ben presto, però anche la fotografia si affranca come forma d’arte
autonoma.
La pittura entra in crisi, salvo prendere a prestito nel tempo le nuove inquadrature,
le prese di taglio, lo sfuocato, lo studio sul movimento delle cose.
Educazione e arte
A cosa serve l’arte?
Raccontar
e il
mondo
delle emozioni
Rappresentare la
realtà oggettiva
Sfuggire
dalla
realtà
Criticare la
realtà /
rappresentarla
in modo
provocatorio
Educazione e arte
Attività 2
“ Raccontare le immagini “
Lavoro svolto a coppie. Vengono fornite alcune immagini di donne di differenti autori
e correnti artistiche. Dopo aver osservato l’immagine ed confrontandosi con il/la
collega circa le sensazioni provocate dalla stessa, viene scelto un titolo e ipotizzata
la storia delle figure rappresentate.
Una donna di classe,
curata e giovane.
Forse rappresentata
dopo un rapporto d’amore,
la donna si sofferma a pensare
alla sua vita e a sé stessa.
Guarda verso la luce,
metaforicamente
verso il suo futuro.
Di spalle sembra
misteriosa, introspettiva.
Educazione e arte
Due figure femminili corrono sulla
spiaggia: una guarda il cielo e l’altra
l’orizzonte. Mamma e figlia si tengono per
mano e corrono verso la libertà non curanti
tanto meno di avere una parte del corpo
scoperta. Appaiono donne disinibita, che
vivono in modo naturale il rapporto con il
proprio corpo. Non esprimono volgarità.
Intimamente diverse,
trasmettono piacere, serenità
ed intimità. Le donne hanno
modi diversi di vivere il proprio
corpo, le accomuna l’idea di un
femminile disinibito e libero.
– Educazione
e progresso –
”Se durassimo in eterno, tutto cambierebbe.
Siccome siamo mortali, molto rimane come prima.”
(Bertolt Brecht)
Educazione e progresso
Attività 1
“Vocabolario”
Ognuno scrive la propria definizione del termine progresso, una volta ultimato il
compito si confrontano le diverse accezioni emerse e si formula una definizione
comune al gruppo.
“PROGRESSO”
•Possibilità di sviluppo tecnologico, culturale, medico, amministrativo,
economico, sociale, intellettuale, che coinvolge la società e l’individuo che ne
fa parte.
•Accrescimento, aumento, miglioramento, cambiamento
Educazione e progresso
Attività 2
“Il muro del pianto”
Vengono consegnati quattro post – it di due colori differenti, per ogni foglio viene
scritto un aspetto positivo (circostanziato) e un aspetto negativo del concetto di
progresso emerso nel precedente lavoro. Ogni volta che un post-it viene compilato
deve essere applicato al rispettivo cartellone così da raccogliere aspetti positivi e
negativi separatamente.
Positivo perché …
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Progresso medico
Progresso tecnologico come sviluppo delle
possibilità di comunicazione e apprendimento
Miglioramento delle condizioni di vita
Progresso culturale come possibilità di
appropriazione del passato
Educazione e progresso
Negativo perché …
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Il manifesto del buon progresso:
[redatto al termine del dibattito “progresso VS progresso”]
Relazioni interpersonali penalizzate
Omologazione pensiero ed azione
Disequilibrio di potere e di possibilità
Progresso medico come
accanimento
Rischio di onnipotenza e tracotanza
– Educazione
e narrazione –
“Uomo della terra appressati, contemplando perfezionati,
perfezionati con la parola” (Muller)
Educazione e narrazione
Attività 1:
“La storia del nome”
I presenti vengono invitati a raccontare la storia del loro nome.
Attività 2:
“contesti”
Due persone sono sedute in una stanza.Entrambe sono silenziose.
Ad un certo punto una di loro dice "bene!". L'altra non risponde.
A coppie si prova a contestualizzare la situazione descritta sopra.
Attività 3:
“Indovina cosa è?”
a partire da un testo di Bruno Munari si chiede di indovinare l'oggetto descritto.
Al termine della prima fase dell'esercitazione ognuno sceglie un oggetto a
piacere e prova a costruire una decrizione inconsueta dell'oggetto stesso.
Note di metodo:
il metodo dell' animazione, strumenti e modalità di lavoro
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Processo partecipato
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Approccio maieutico
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Plurilinguaggio
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Fare come mediatore relazionale
Note di metodo:
il metodo dell' animazione, strumenti e modalità di lavoro
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Piano dell'esperienza personale
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Piano dell' esperienza condivisa
•
Piano dell'esperienza formativa
•
Piano metodologico
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Esercitazioni 1 - Dipartimento di Scienze Umane per la