Sei proprietario o frontis frontista di un fosso interpoderale di irrigazione e di scolo? Ricorda di provvedere alla all sua manutenzione ! E’ fondamentale per evita evitare ristagni d’acqua e allaga allagamenti delle aree circosta circostanti. Il Consorzio della Bonifica Burana gestisce un’articolata rete di canali e cavi di scolo, promiscui ed irrigui, deputati alla raccolta e trasporto delle acque provenienti da campagne e centri abitati, ai fini della salvaguardia idraulica del territorio dal rischio di possibili esondazioni e della fornitura di acqua al proprio comprensorio, che comprende parte delle province di Modena, Bologna, Mantova e Ferrara. L’attività del Consorzio è tesa a mantenere in perfetta efficienza i diversi impianti di scolo e irrigazione del territorio di pertinenza e alla manutenzione ordinaria e straordinaria per l’ottimale funzionalità idraulica di manufatti quali canali e paratoie. Nei canali del Burana confluiscono le acque dei fossi privati: il reticolo idraulico è un’orchestra che muove tutti i corsi d’acqua all’unisono. In caso di piogge intense, infatti, ogni torrente, canale e fosso contribuisce ad alimentare i volumi d’acqua complessivi che defluiscono nel reticolo idrografico del Consorzio. Anche il più piccolo fosso, se ostruito da erbe e rifiuti, può provocare ristagni d’acqua sui terreni. Chi è tenuto dunque alla manutenzione, alla pulizia stagionale e allo sfalcio della vegetazione dei fossi privati e interpoderali? I PROPRIETARI E I FRONTISTI DEI FOSSI STESSI I proprietari e i frontisti di fossi privati e interpoderali di irrigazione e di scolo direttamente responsabili della loro manutenzione. sono Esempi di gestione non corretta dei fossi, causa di allagamenti I proprietari, gli affittuari e tutti coloro che hanno un reale diritto di godimento su terreni frontisti di canali e corsi d’acqua di scolo o irrigazione sono dunque invitati a mantenerli in condizioni di perfetta funzionalità ed efficienza idraulica per evitare ogni rischio di allagamento delle aree circostanti. 3 vADEMECUM DEL BUON MANUTENTORE DI FOSSI I proprietari, i frontisti sono tenuti ad occuparsi direttamente, almeno due volte all’anno: della pulizia degli alvei dei fossi privati (a cielo aperto e tombinati); dello spur go delle condotte di cemento sotto i ponticelli e dei fossi tombinati in corrispondenza di tutti gli accessi carrai privati; del mantenimento in buono stato di conservazione delle sponde dei fossi laterali alle strade pubbliche; dell’espur go e pulizia dei fossi e delle cunette fino a raggiun raggiungere la quota della platea dei manufatti esistenti per ripristiripristi nare le corrette quote di deflusso delle acque; del diserbo meccanico delle sponde dei corsi d’acqua privati inin terpoderali adiacenti le strade comunali e le aree pubbliche; della potatura e taglio dei rami, piante e siepi che possono ostacolare il deflusso idraulico dei corsi d’acqua; del mantenimento lungo i fossi, cavi e canali preposti all’approvvigionamento di acque pubbliche, di una fascia libera sufficiente per l’esercizio della servitù di espur go e per even eventuali lavori di manutenzione; della manutenzione dei manufatti idraulici privati per lo scariscari co delle acque o prese di derivazione irrigua e di scolo delle acque; della rimozione e trasporto a rifiuto dei materiali di risulta, ricordando che è vietato l’incendio della vegetazione o l’eliminazione tramite diserbanti. Tutte queste opere contribuiscono alla salvaguardia della sicurezza idraulica del territorio in cui viviamo. 4 aLCUNE SOLUZIONI TECNICHE è necessario che i proprietari, attraverso interventi periodici annuali, provvedano a mantenere efficienti le seguenti opere: Solchi acquai lungo le superfici investite a seminativo e frutteto con direzione quasi perpendicolare alle linee di massima pendenza per evitare l’erosione per incisione dovuta allo scorrimento libero delle acque sulla superficie. 1- 2- Fosse livellari o scoli- ne , per raccogliere l’acqua dal terreno a monte e convogliarla nei canali di bonifica. 3- Fossi di scolo naturali che raccolgono le acque di deflusso delle zone adiacenti convogliate dalle fosse livellari. Conducono le acque di monte entro i fossi principali o i corsi d’acqua maggiori. 5 pERCHE' E' IMPORTANTE LA MANUTENZIONE DEI FOSSI? La corretta regimazione delle acque in eccesso rappresenta la migliore tutela, il migliore uso e la migliore convivenza tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Per regimazione delle acque in eccesso nei terreni agrari si intende quell’insieme di interventi tecnici messi in atto allo scopo di regolare il deflusso della massa d’acqua eccedente, senza compromettere la costituzione delle giuste riserve d’acqua nel suolo. Non risolvere correttamente la regimazione delle acque eccedenti, comporta avii e vasti danni : gravi - ristagno a no n ssu u sugli appezzamenti coltivati, r - erosione, - scalzamento di ponti o di altri manufatti, - interrimento di invasi e di alvei, - depositi alluvionali sui terreni agrari a valle, - insufficiente accumulo di acqua nei terreni agrari posti in pendio, - alterazione del regime delle falde, - allagamenti di terreni coltivati e di centri abitati, ecc... Stretto è dunque il legame tra una corretta regimazione delle acque, difesa del terreno dall’erosione e difesa del territorio dalle inondazioni. RISTAGNO: SOLUZIONI AD HOC Per ristagno di acqua si intende una particolare situazione caratterizzata da un contenuto idrico del suolo superiore alla capacità di campo (ristagno sotterraneo) e/o presenza di acqua libera in superficie (ristagno superficiale). Il ristagno superficiale può aversi come conseguenza di piogge con intensità superiori alla velocità di smaltimento dell’acqua attraverso l’assorbimento da parte del terreno, oppure perché lo scorrimento superficiale è parzialmente impedito da una contropendenza naturale del terreno, o in conseguenza dell’occlusione di scoline e fossi laterali. Questa sfavorevole situazione idraulica deve essere corretta perché anche se temporaneo, il ristagno impedisce le normali pratiche agronomiche sul terreno e contribuisce ad innescare un potenziale pericolo idrogeologico. 6 Dunque: - In caso di ristagno dovuto ad accumulo di acqua superficiale che non riesce a scorrere si può procedere con un appianamento del terreno circostante per annullare la contropendenza e permettere all’acqua di raggiungere la scolina. Il riporto di terreno è in stretta relazione con l’ampiezza della superficie da rettificare, deve essere modesto e non superare il metro di altezza; - Quando il ristagno è da imputare ad un eccesso di acqua in profondità è necessario costruire una fossa drenante sotterranea che vada a captare nell’area in cui sgorga l’acqua e la conduca attraverso un condotto drenante al sottofosso di scolo. campo a sagomatura baulata canale di bonifica ... l’acqua scorre e va nei canali campi oggi: livellati ed uniformi canale di bonifica ... l’acqua ristagna nei campi L’ACQUA... DOVE SCORRE MEGLIO? IN CONCLUSIONE La manutenzione dei fossi privati è un contributo fondamentale alla sicurezza di tutti. 7 OPUSCOLO A CURA DEL CONSORZIO DELLA BONIFICA BURANA Per informazioni contattare: Consorzio della Bonifica Burana C.so Vittorio Emanuele II, 107 - 41121 Modena Tel: 059-416511 – Fax: 059-239063 e-mail: [email protected] www.consorzioburana.it