Regione
Veneto
Azienda ULSS 8
ASOLO - TV
DIPARTIMENTO
DI PREVENZIONE
Servizio per
l’educazione
e la promozione
della salute
Interventi di educazione
alla
Con il contributo di :
•
•
•
•
Unità di Staff
Unità Operative
Servizi Socio sanitari
Scuola
salute
per studentesse e studenti
per docenti
per operatori scolastici
Anno
Scolastico
2008
2009
Regione
REGIONE VENETO
Veneto
AZIENDA ULSS n° 8 – ASOLO – TV
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Servizio per l’Educazione
e la Promozione della Salute
Interventi e progetti
di educazione alla
salute
per studentesse e studenti
per docenti
per operatori scolastici
Anno scolastico 2008-2009
2
INDICE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SERVIZIO EDUCAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
GRUPPI DI LAVORO
34
34
56
La promozione di una cultura di salute
67
COME PARTECIPARE AI PROGETTI
SCHEDA DI ADESIONE PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
89
910
PRESENTAZIONE DEI PROGETTI E DELLE ATTIVITÀ
a) Alimentazione e dintorni
1. Batti cinque!!! – Give me five!!!
2. Alimentiamoci con intelligenza
3. Monitoraggio della qualità nella ristorazione scolastica
4. “Seminiamo buon cibo”. Cultura della salute e stili di vita sani
1112
1314
1516
1718
b) La relazione interpersonale
5.
6.
Donazione di organi: opinioni tra studenti e operatori sanitari a confronto
Il progetto Consultorio Giovani e gli interventi di educazione sessuale,
relazionale/affettiva nelle scuole
7. L’avventura del corpo umano
8. I disturbi della condotta alimentare: interventi nelle scuole secondarie
di II° grado rivolti a studenti ed insegnanti
9. Prevenzione AIDS e altre malattie sessualmente trasmissibili
10. A lezione dai nostri amici animali
11. Un giro in pediatria
c) Protezione e sicurezza
12. Corso di aggiornamento sulle malattie sessualmente trasmissibili
13. Lavoro sicuro
14. Prevenzione e sicurezza sulla strada
15. Primo soccorso: cosa fare e come intervenire (per docenti)
16. Primo soccorso: cosa fare e come intervenire (per studenti)
17. Uso corretto dei seggiolini per auto
18. Uso del casco e sicurezza stradale – Prevenzione degli incidenti stradali
tra gli adolescenti, percezione del rischio e conseguenze dei traumi cranici
d) Stili di vita liberi da…
19. Comunità, territorio, prevenzione
20. Alcol e adolescenza
21. ‘Che fai stasera? Cambio aria!’. Progetto di prevenzione al tabagismo nella
scuola media
22. Strategie e abilità per adolescenti. Progetto di prevenzione all’uso di
sostanze stupefacenti
23. Progetto S.a.K.! – Search and Know! Strategia di prevenzione
delle dipendenze nella scuola
2021
2122
2324
2425
2627
2728
2829
3132
3233
3536
3738
3839
3940
4041
4546
4848
5151
5353
5656
2
3
Dipartimento di prevenzione
Funzioni
Il dipartimento di prevenzione è la struttura tecnico funzionale, dotata di autonomia
organizzativa e contabile, mediante la quale l’unità locale socio sanitaria garantisce la
soddisfazione dei bisogni di salute connessi ad interventi di promozione e di prevenzione
relativamente agli stati e comportamenti individuali delle persone, all’ambiente fisico e
sociale della comunità di riferimento.
Tale struttura garantisce le seguenti funzioni di prevenzione collettiva e comprende le attività
e le prestazioni volte alla promozione della salute della popolazione nel suo complesso.
Rientrano in tale livello di assistenza la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e
diffusive, la tutela dai rischi per la salute derivanti dall’inquinamento dell’aria, delle acque e
del suolo, la tutela della salute della comunità nei luoghi di vita e di lavoro (abitazioni, scuola,
uffici, industrie, zone rurali …), la sorveglianza e il controllo degli allevamenti per la
prevenzione delle malattie degli animali e la tutela igienico sanitaria degli alimenti e delle
bevande.
Il dipartimento di prevenzione contribuisce alle attività di promozione della salute e di
prevenzione delle malattie cronico degenerative in collaborazione con l’ospedale ed i distretti
socio-sanitari.
Livelli organizzativi e responsabilità
Sub struttura
centro di responsabilità
Direzione del dipartimento
direzione
di prevenzione
Servizi sanità umana
igiene e sanità pubblica
igiene degli alimenti e della nutrizione
medicina legale
prevenzione, igiene e sicurezza negli
ambienti di lavoro
educazione e promozione alla salute
unità territoriale dei servizi di sanità
umana
Servizi veterinari
sanità animale
igiene degli alimenti di origine animale
igiene degli allevamenti e delle produzioni
zootecniche
Responsabile
Antonio D’Alba
Gianluigi Lustro
Renato Ranieri
Aldo Piccioni
Tomaso Tidei
Massimo Melloni
Erminio Bonsembiante
Stefano De Rui
Gianfranco Martini
Antonio D’Alba
I servizi del dipartimento di prevenzione garantiscono prestazioni definite da leggi nazionali e
comunitarie, sviluppano attività e progetti funzionali alle esigenze del territorio.
Servizio Educazione e Promozione della Salute
E’ un’unità operativa del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda U.L.SS. n. 8 di Asolo.
Il mandato sociale del Servizio è educare e promuovere la salute della popolazione,
attraverso attività ed iniziative riconducibili a vari aspetti della vita umana individuale e
sociale. Lo scopo è quello di far sì che la popolazione possa giungere a conoscere, valutare
e/o organizzare i propri comportamenti e stili di vita, conseguentemente assumere la
gestione della propria salute e migliorarla.
Come?
- Coordinando attività progettuali integrate con gruppi di lavoro istituzionali ed
interistituzionali: gruppo aziendale per l’educazione alla salute, gruppo di lavoro scuolaulss, gruppi di lavoro infanzia-adolescenza, politiche giovanili; tavoli di lavoro su
mediazione culturale ed interculturalità;
4
3
- progettando e coordinando al fine di fornire assistenza tecnica e metodologica a tutti gli
operatori impegnati nell’attività di educazione e promozione della salute;
- curando i rapporti tecnico-professionali con le strutture regionali, le istituzioni scolastiche, i
comuni ed altri soggetti, esterni alla struttura socio sanitaria, impegnati in attività di
promozione e tutela della salute;
- contribuendo alla preparazione di materiale informativo e divulgativo;
- fornendo risposte unitarie a richieste di collaborazioni su iniziative di educazione e
promozione alla salute;
- lavorando secondo una logica di rete e un sistema integrato di relazioni su più fronti a
livello locale, provinciale, regionale, nazionale.
Che cosa fa?
- Adozione e realizzazione di un progetto.
- Coordinamento di un progetto adottato dal Servizio Educazione e Promozione alla Salute
ma realizzato da altri.
- Coordinamento di un progetto adottato da altri.
- Supporto alla realizzazione di un progetto adottato da altri.
- Consulenza sull’adozione e/o realizzazione di un progetto da parte di altri.
- Gestisce interventi di formazione e di informazione degli operatori della salute.
- Coordina gli interventi di cui al piano area minori.
- Coordina gli interventi di cui al progetto “ospedali e servizi socio sanitari interculturali”.
- Promuove e coordina percorsi progettuali rivolti al mondo giovanile e progetti di comunità.
- Fornisce e realizza sussidi educativi e didattici quali:
fascicoli informativo-divulgativi, opuscoli informativo-divulgativi, depliant, schede
didattiche e bibliografiche, consulenze per sussidio educativo-didattico.
- Gestisce e coordina la biblioteca del servizio educazione e promozione alla salute.
- Coordina il centro di documentazione.
Dove e quando?
Si accede liberamente, su appuntamento, telefonando o recandosi presso la sede del
Servizio.
SEDE: via Forestuzzo, 41, 31011 Asolo –TVTelefono 0423/526414;0423/526433, 0423/526050 FAX: 0423/526430
ORARIO DI SERVIZIO:
8.00 – 16.00 dal lunedì al venerdì
e-mail: [email protected]
Apertura del centro di documentazione dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle
13.30 alle 16.00.
Il personale
Melloni Massimo (psicologo), Bordin Maurizia (assistente sociale), Cagnin Rita (educatrice),
Navarra Pietro (Assistente amministrativo).
5
GRUPPI DI LAVORO
Referenti Gruppo SEPS
Bianchin Gianluigi – direttore servizi sociali
Po’ Mario – direttore amministrativo
Corziali Paola – direttore sanitario
Attanasio Alessandro – responsabile area anziani
Bellio Graziano – direttore dipartimento delle dipendenze
Bernardi Angelina – responsabile medicina di comunità
Bordin Maurizia – referente 285
Bordin Pietro – direttore gestione economica e previdenziale risorse umane
Borsellino Pasquale – responsabile consultori familiari
D’Alba Antonio – direttore dipartimento di prevenzione
De Marchi Luca – responsabile f.f. u.s. formazione
Filippin Natalino – responsabile servizio alcologia
Gemma Andrea – responsabile servizio neuropsichiatria infantile
Lustro Gianluigi – responsabile servizio igiene sanità pubblica
Marchet Paola – responsabile servizio infermieristico territoriale
Melloni Massimo – responsabile servizio educazione e promozione della salute
Milani Luciano – responsabile distretto socio-sanitario n° 1
Ranieri Renato – responsabile servizio igiene alimenti e nutrizione
Salzani Fulvia – responsabile distretto socio-sanitario n° 2
Susin Ester – servizio dietetico
Tempesta Marco – responsabile del servizio infermieristico
Tidei Tomaso – responsabile servizio prevenzione, igiene e sicurezza ambienti di lavoro
Vallerini Anna – primario f.f. unità operativa di psichiatria
Salce Pino – responsabile servizio psichiatrico territoriale distrettuale
Vanzelli Alessandro – responsabile medicina di comunità
Componenti Gruppo Scuola – U.L.S.S.
Dal Molin Ido – dirigente scolastico scuola media statale di Valdobbiadene
De Bortoli Mario - dirigente scolastico direzione didattica 2° Circolo, Montebelluna
Faoro Beniamino - dirigente scolastico IPSSAR “Maffioli”, Castelfranco V.to
Fiorin Amelia – psicologa e psicoterapeuta servizio tossicodipendenza, Castelfranco V.to
Frasson Mario – presidente conferenza dei sindaci Azienda Ulss n. 8 – Regione del Veneto
Melloni Massimo – responsabile servizio educazione e promozione della salute, Asolo
Miotto Riccardo - dirigente scolastico Istituto “Maria Assunta”, Castelfranco V.to
Salzani Fulvia – responsabile distretto socio-sanitario n° 2, Montebelluna
6
5
La promozione di una cultura di salute
“Il fatto che ho avuto una visione…
“Il
fatto
avuto una
visione…
penso
cheche
neho
abbiano
tutti…
penso
ne abbiano
tutti…
ciò cheche
manca
è il metodo”.
ciò
che
manca
è
il
metodo”.
(J. Kerouac)
(J. Kerouac)
Il benessere globale della persona, nelle sue componenti
sociali, cognitive, relazionali ed
Il benessere
globale
della situazione
persona, nelle
sue componenti
cognitive,
relazionali
affettive,
è in gioco
in ogni
comportamentale
e ilsociali,
ruolo del
docente,
che ha ed
un
affettive, quotidiano
è in gioco con
in ogni
situazione
comportamentale
e il ruoloeducativo
del docente,
che ha un
rapporto
gli studenti
e può
essere uno strumento
che potenzia
le
rapporto
quotidiano
con
gli
studenti
e
può
essere
uno
strumento
educativo
che
potenzia
le
capacità delle persone, arricchisce le conoscenze ed incoraggia all’acquisizione di attitudini di
capacità
delle
persone,
arricchisce
le
conoscenze
ed
incoraggia
all’acquisizione
di
attitudini
di
partecipazione, di autodifesa e di autodeterminazione relative al benessere.
partecipazione,
di autodifesa
e di autodeterminazione
relative
al benessere.
La promozione
e l’educazione
alla salute sono azioni
collegiali
che necessitano di momenti
La
promozione
e
l’educazione
alla
salute
sono
azioni
collegiali
che necessitano
di integrazione tra servizi socio sanitari, scuola, famiglia, volontariato
e di diunmomenti
lavoro
di integrazioneperché
tra servizi
socioè sanitari,
scuola,
famiglia,
volontariato
e di un
lavoro
intersettoriale
la salute
la risultante
di una
mediazione
tra opzioni
individuali
intersettoriale
salutecomplesso”.
è la risultante di una mediazione tra opzioni individuali
all’interno
di unperché
“sistemalaumano
all’interno di un “sistema umano complesso”.
I progetti di educazione e promozione alla salute che l’Azienda Ulss n°8 – Servizio per
I progetti di
educazione
e promozione
salutealle
chescuole
l’Azienda
Ulss n°8scuole
– Servizio
per
l’Educazione
e la
Promozione
alla Salute –alla
propone
dell’infanzia,
primarie,
l’Educazione
e
la
Promozione
alla
Salute
–
propone
alle
scuole
dell’infanzia,
scuole
primarie,
scuole secondarie di 1° e 2° grado del proprio territorio per l’Anno Scolastico 2007-2008 e che
scuole secondarie
di 1°
2° gradoopuscolo,
del propriorappresentano
territorio per l’Anno
Scolastico
e che
vengono
presentati
in e questo
il risultato
di 2007-2008
una ricerca
di
vengono presentati
in questo opuscolo, rappresentano il risultato di una ricerca di
coordinamento
e di integrazione.
coordinamento
e di integrazione.
Alcuni progetti,
consolidati da molti anni, vengono riproposti. Altri sono stati rivisti e
Alcuni
progetti,
consolidati
da molti
riproposti. Altri
statiper
rivisti
e
presentano novità che
si ritengono
utili anni,
al finevengono
di un rinnovamento
di sono
strategie
poter
presentano
novità
che
si
ritengono
utili
al
fine
di
un
rinnovamento
di
strategie
per
poter
incidere in un ambiente in trasformazione come quello della scuola.
incidere
in unha
ambiente
come quello
della scuola.
Il SEPS
cercatoinditrasformazione
definire le modalità
operative
di presentazione dei progetti di
Il SEPS alla
ha salute
cercatoe ha
di individuato
definire le lemodalità
operative per
di presentazione
dei progetti di
educazione
risorse finanziarie
la loro realizzazione.
educazione
alla salute
e ha
individuato
risorse finanziarie
per la loro realizzazione.
Il SEPS fornisce
una
bibliografia
di le
riferimento
per la promozione
della salute disponibile
Il SEPS
fornisce
bibliografia didel
riferimento
la promozione
dellaretro
salute
disponibile
presso
il Centro
di una
documentazione
servizio per
da pag.59
a 63 (cfr.
copertina
del
58
62
presso
il
Centro
di
documentazione
del
servizio
da
pag.59
a
63
(cfr.
retro
copertina
del
fascicolo).
fascicolo).
Le tabelle sottostanti descrivono l’attività svolta nel triennio scolastico (2005-06/2006Le tabellenelle
sottostanti
l’attività svolta i nel
triennio
scolastico
(2005-06/200607/2007-08)
scuole:descrivono
i numeri rappresentano
contatti
ottenuti
attraverso
i PEAS in
07/2007-08)
nelle visitate,
scuole: idocenti
numeriformati,
rappresentano
contatti ottenuti
attraverso
i PEAS un
in
termini
di scuole
classi ei studenti
che hanno
avuto almeno
termini
di
scuole
visitate,
docenti
formati,
classi
e
studenti
che
hanno
avuto
almeno
un
intervento da parte degli operatori.
intervento da parte degli operatori.
SOGGETTI NELL'AMBITO SCOLASTICO CHE HANNO USUFRUITO DELLE ATTIVITA' DI EAS –
SOGGETTI NELL'AMBITO
CHE
HANNO
USUFRUITO DELLE ATTIVITA' DI EAS –
A.S.SCOLASTICO
2005-2006 (n° 26
percorsi
formativi/informativi)
A.S. 2005-2006
(n°
26
percorsi
formativi/informativi)
PLESSI SCOLASTICI
DOCENTI
CLASSI
STUDENTI
PLESSI
SCOLASTICI
DOCENTI
CLASSI
STUDENTI 334
12
36
15
Scuola dell'infanzia
12
36
15
334
Scuola
dell'infanzia
18
58
66
1153
Scuola primaria
18
58
66
1153
Scuola primaria
5
14
11
291
Scuola
secondaria di 1° grado
5
14
11
291
Scuola
secondaria
di
1°
grado
14
82
218
4485
Scuola secondaria di 2° grado
14
82
218
4485
Scuola
secondaria
di
2°
grado
TOTALE
49
190
310
6263
TOTALE
49
190
310
6263
6
6
7
SOGGETTI NELL'AMBITO SCOLASTICO CHE HANNO USUFRUITO DELLE ATTIVITA' DI EAS –
A.S. 2006-2007 (n°22 percorsi formativi/informativi)
PLESSI SCOLASTICI
DOCENTI
CLASSI
STUDENTI
10
34
20
491
Scuola dell'infanzia
25
35
85
1520
Scuola primaria
11
15
38
790
Scuola secondaria di 1° grado
18
79
298
6044
Scuola secondaria di 2° grado
TOTALE
64
163
441
8845
SOGGETTI NELL'AMBITO SCOLASTICO CHE HANNO USUFRUITO DELLE ATTIVITA' DI EAS –
A.S. 2007-2008 (n° 21 percorsi formativi/informativi)
PLESSI SCOLASTICI
DOCENTI
CLASSI
STUDENTI
16
14
20
391
Scuola dell'infanzia
36
9
114
2095
Scuola primaria
12
5
45
1081
Scuola secondaria di 1° grado
18
71
338
6859
Scuola secondaria di 2° grado
82
99
10426
TOTALE
517
Si ringraziano tutti gli attori coinvolti nella programmazione per l’educazione e promozione
alla salute: gli operatori professionisti dei servizi socio sanitari, le organizzazioni scolastiche, i
docenti e gli studenti coinvolti per il contributo attivo nella realizzazione dei progetti.
8
7
COME PARTECIPARE AI PROGETTI
Ecco le proposte per l’anno scolastico 2008-2009:
i progetti e gli interventi formativi proposti in questo fascicolo sono n. 23: n. 18 rivolti agli
studenti (di cui 6 coinvolgono indirettamente anche i docenti e/o i genitori) e n. 5 rivolti ai
docenti e/o ai collaboratori scolastici e/o ai genitori.
Gli interventi di educazione alla salute ed i corsi di formazione sono stati classificati entro
quattro tematiche: Alimentazione e dintorni, La relazione interpersonale, Protezione e
sicurezza, Stili di vita liberi da….
Il fascicolo illustra ogni attività e progetto proposto, specificando in particolare il referente,
il gruppo target, la tempistica e le modalità di intervento ed è accompagnato da una
presentazione sintetica.
N.B.
Le schede di partecipazione a questi progetti sono da inviare a:
Azienda Ulss n° 8
Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute
Via Forestuzzo, 41 – Asolo TV
Fax 0423.526430
e-mail: [email protected]
entro il giorno 15 ottobre 2008
NB. Compilare le schede in ogni parte e per ogni progetto a cui si desidera partecipare:
Si evidenzia che per alcuni progetti formativi sono già indicate le date e gli orari per la
partecipazione agli incontri e/o per aderire al progetto.
Selezione: ordine di arrivo delle schede di adesione.
Ai partecipanti ai corsi verrà rilasciato attestato di partecipazione per gli usi consentiti dalla
legge.
8
9
SCHEDA DI ADESIONE AI PROGETTI (A. S. 2008-2009)
da inviare a: SEPS Fax 0423/526430, e-mail: [email protected]
ADESIONE AL PROGETTO N._____ TITOLO _________________________________
INSEGNANTE REFERENTE DEL PROGETTO/ISCRITTO AL CORSO:
__________________________________________________________________________
NOME SCUOLA ___________________________________________________________
INDIRIZZO _______________________________________________________________
Via________________________________________________________ CAP__________
Comune____________________________ E-mail ________________________________
tel. ________________________________ fax ___________________________________
͕ SCUOLA
DELL’INFANZIA ͕ DIREZIONE DIDATTICA DI
͕ SCUOLA STATALE
͕ SCUOLA
PRIMARIA
________________________
____________________________
͕ SCUOLA
SECONDARIA
DI PRIMO
GRADO
͕ SCUOLA
SECONDARIA
DI SECONDO
GRADO
CLASSE
͕ ISTITUTO COMPRENSIVO DI ͕ SCUOLA PARITARIA
____________________________
N° ALUNNI
Femmine
Maschi
Totale
________________________
INSEGNANTE DI
RIFERIMENTO
FIRMA______________________________________________________________
Si chiede l’autorizzazione specifica al trattamento dei dati personali ai soli fini della creazione e gestione
dell’elenco degli aderenti ai progetti. Si conferma che la raccolta ed il trattamento dei dati medesimi
avviene nel rispetto del codice della privacy.
FIRMA__________________________________________
10
9
Alimentazione
e
dintorni
11
PROGETTO N° 1
“BATTI CINQUE!!! GIVE ME FIVE!!!”
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Susin Ester
Dietista – Ospedale di Montebelluna
Tel. 0423.611209 Fax 0423.611215
E-mail: [email protected]
PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI
Servizio Dietetico P.O. Montebelluna, Direzione Didattica, Associazioni , Amministrazioni
comunali.
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Scuola, associazioni, operatori nel campo dell’educazione e della salute.
Premessa
Il rapporto sullo stato di salute della Popolazione presentato da questa Azienda U.L.S.S.
rileva che le malattie del sistema circolatorio costituiscono la prima causa di decesso,
nell'ambito di detto gruppo si segnala, in particolare, la patologia senile del miocardio. I
tumori sono la seconda causa di morte. (Rif. Azienda U.L.S.S. n. 8 - ASOLO Bilancio di
Esercizio).
La nutrizione costituisce un'area di intervento in relazione alla prevenzione delle principali
patologie e, nello specifico, in relazione alla chemioprevenzione e alla prevenzione primaria
e secondaria delle cardiovasculopatie.
L’U.L.S.S. in collaborazione con la famiglia e la scuola è chiamata a proporre e coordinare
azioni educative volte a sviluppare maggiore consapevolezza rispetto al proprio
comportamento alimentare attraverso una più approfondita conoscenza degli alimenti e del
loro ruolo nella nostra salute e, più in generale, a promuovere comportamenti preventivi
rispetto alle più comuni patologie.
Gli interventi di educazione alimentare dovrebbero non essere occasioni fine a se stesse ma
entrare in una rete di proposte e di messaggi coerenti nei differenti contesti locali (scuola,
associazioni sportive, associazioni ricreative, ospedale).
Cause
Da recenti indagini sui consumi alimentari della popolazione (ISTAT, INRAN, MULTISCOPO)
vengono messi in evidenza modelli che stanno evolvendo in senso meno salutare
coinvolgendo anche i più giovani. Vi è una tendenza generale ad allontanarsi dal modello
mediterraneo, che a tutt’oggi viene considerato il gold standard dell’alimentazione e ad una
sorta di appiattimento della dieta su un modello comune che si allontana dai L.A.R.N..
Conseguenze
L’incremento in atto del consumo di carni e salumi (proteine e grassi saturi) ed il decremento
del consumo di carboidrati, frutta e verdure tra la popolazione, realizzano un imprinting che
contribuisce a tracciare un corso difficilmente modificabile ed incline allo sviluppo di malattie
correlate allo stile di vita.
Finalita’
Migliorare le conoscenze, gli atteggiamenti ed i comportamenti in tema di alimenti e
nutrizione. Orientare gli apporti nutrizionali verso i valori indicati dal Ministero della Salute
che comprendono l’incremento degli apporti di fibra, vitamine, minerali, proteine vegetali e la
riduzione di zuccheri semplici, grassi e cibi ad elevata concentrazione calorica.
Realizzare una rete di collegamenti, comprendenti percorsi strutturati, supporti didattici (es.
raccolta di schede di lavoro per gli insegnanti, divulgativi), dati raccolti ed elaborati (consumi
e atteggiamenti in diverse fasce d’età, livelli di informazione) con la scuola, le associazioni, i
comuni.
Obiettivi specifici di apprendimento:
11
12
Realizzare una rete di collegamenti, comprendenti percorsi strutturati, supporti didattici (es.
raccolta di schede di lavoro per gli insegnanti, divulgativi), dati raccolti ed elaborati (consumi
e atteggiamenti in diverse fasce d’età, livelli di informazione) con la scuola, le associazioni, i
comuni.
Obiettivi specifici di apprendimento:
- aumento delle conoscenze
- conoscenza della propria storia e delle11proprie tradizioni alimentari e culinarie
- conoscenza degli alimenti dal punto di vista della qualità
Obiettivi specifici d’impatto:
- incremento del consumo di vegetali
- istituzione di iniziative volte a promuovere l’aumento del consumo di frutta
- aumento delle competenze personali
Strategia
Si realizzano diversi tipi di interventi adattati alle diverse fasce d’età ed ai molteplici contesti:
lezioni frontali, laboratori di cucina e di degustazione, giochi di percezione, lezioni attive,
video, visite guidate, video collegamenti.
Interventi:
1) realizzazione nelle scuole del progetto “BATTI 5! GIVE ME FIVE!”
2) realizzazione c/o la divisione Pediatria del progetto “Batti 5! ... alla scuola dei cerbiatti!”
3) realizzazione di documenti divulgativi (filmati, opuscoli, programma-guida per gli
insegnanti)
4) realizzazione di iniziative di approfondimento di specifiche tematiche inerenti
l’alimentazione rivolte sia alla popolazione che agli operatori
5) partecipazione a manifestazioni locali o ad attività inerenti gli argomenti affrontati
6) piano di verifica iniziale, intermedio, finale.
Risorse per la realizzazione
Personale dell’ ULSS: dietista, psicologi, educatori professionali, infermieri.
Attrezzature: lavagna luminosa, video proiettore, macchina fotografica, cinepresa, forniture di
alimenti per le diverse attività, computer e stazione grafica.
Materiali: cancelleria, supporti per i laboratori (alimenti, attrezzature di cucina).
Riferimenti: Linee d’indirizzo del Ministero della Salute, Resolutions of Council of Europe,
documenti INRAN.
Modalita’ di verifica e valutazione
Indicatori di attività (riferiti alla strategia degli interventi)
Indicatori di risultato (riferiti ad obiettivi cognitivi e comportamentali)
Indicatori di risultato (verifica)
Fasi di attuazione
Settembre – Dicembre 2008
Dicembre - Giugno 2008-09
Giugno - Dicembre 2009
Definizione calendario delle attività
Preparazione supporti didattici
Definizione piano di verifica
Realizzazione interventi
Verifica intermedia
Rielaborazione dei contenuti proposti e attività di rinforzo
(ricerche,indagini, ecc.), istituzione di iniziative (es. giornata
della Frutta), partecipazione a manifestazioni locali.
Verifica finale.
13
PROGETTO N°2
Alimentiamoci con intelligenza!
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Renato Ranieri – Responsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)
REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)
Dr. Renato Ranieri – Responsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0423.611717 Fax 0423.611729
E-mail: [email protected]
Dr. Giancarlo Dalle Carbonare – Dirigente Medico
Telefono: 0423.611782/611784 Fax: 0423.611729
Indirizzo: Via Dante Alighieri 12, 31044 Montebelluna (TV)
Mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Gli studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado
Premessa e manifestazioni
E’ sempre più conosciuto il ruolo fondamentale che l’alimentazione ricopre per la salute, in
particolar modo nell’età della crescita e dello sviluppo.
Tuttavia il sovrappeso e l’obesità sono condizioni preoccupanti nella popolazione generale
ed in continuo aumento anche nei giovani.
Spesso si pone poca attenzione alla qualità dell’alimentazione, facendo prevalere nella
scelta degli alimenti la loro appetibilità rispetto all’aspetto nutrizionale.
Cause
Le cause di questo fenomeno vanno cercate in uno stile di vita dove la scelta degli alimenti è
spesso condizionata da abitudini indotte (favorite anche da un certo tipo di propaganda),
spesso legate ai ritmi rapidi della vita moderna (pasti frettolosi) o ad aspetti edonistici degli
alimenti (consumo di cibi dai sapori accattivanti o sfiziosi).
Conseguenze
In generale le conseguenze di uno stile di vita sbagliato possono rendersi evidenti a lungo
termine.
Il sovrappeso e l’obesità sono spesso associati nell’età adulta a malattie quali diabete,
ipertensione arteriosa, gotta o ad alterazioni della colesterolemia o della trigliceridemia, con
le conseguenti complicanze.
Finalità e aspettative per il progetto
La finalità, a lungo termine, è la tutela della salute dei ragazzi, tenendo conto che
l’alimentazione di oggi influenzerà il loro stile di vita e la salute in divenire.
Obiettivo
Indurre consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione dal punto di vista
nutrizionale.
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
Valorizzazione e diffusione degli aspetti positivi di una corretta alimentazione.
Interventi
Incontri e collaborazione con i docenti di riferimento per concordare il contesto dell’intervento
anche nell’ambito del programma scolastico.
Incontri con i ragazzi della Scuola Secondaria di Secondo Grado sul tema.
Somministrazione di questionari in fase iniziale e finale per la valutazione di quanto svolto
nel progetto sia stato recepito dagli studenti.
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RISORSE PER LA REALIZZAZIONE
Personale del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, con eventuale intervento di
dipendente di altri Servizi dell’ULSS n.8.
Attrezzature: lavagne luminose, proiettori e personal computer.
Materiali: lucidi, diapositive e materiale informativo.
personale
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
A mezzo somministrazione di questionario.
Indicatori di attività (riferiti a strategia ed interventi)
Incontri con gli insegnanti
Incontri con gli studenti
Utilizzo di materiale didattico (diapositive, materiale informativo…)
Indicatori di risultato (riferiti all’obiettivo)
Raggiungimento del livello d’interesse sul tema in obiettivo, valutabile nell’ambito di
discussione collettiva.
Indicatori di risultato (esiti riferiti alla verifica)
Percentuale di risposte corrette nel questionario finale.
Gli studenti coinvolti dovranno essere in grado di rispondere correttamente ad almeno il 60%
delle domande del questionario finale.
PIANO D'AZIONE
attuazione degli interventi da definirsi con le scuole aderenti.
FASI DI ATTUAZIONE
Il progetto verrà effettuato durante l’anno scolastico 2008/2009.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Anno scolastico 2008-2009.
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PROGETTO N° 3
Monitoraggio della qualità nella ristorazione scolastica
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Renato Ranieri – Responsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)
REFERENTE DEL PROGETTO
Dr. Renato Ranieri
Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0423.611717 Fax 0423.611729
E-mail: [email protected]
Dott. Antonio Mazzoleni - Tecnico della Prevenzione
Telefono: 0423.611720 Fax: 0423.611729
Indirizzo: Via Dante Alighieri 12, 31044 Montebelluna (TV)
Mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Docenti scolastici, genitori, operatori comunali, interessati a svolgere attività nei “Comitati per
l’alimentazione” nella Scuola.
Premessa e manifestazioni
Al giorno d’oggi un numero sempre maggiore di alunni usufruisce del servizio di ristorazione
scolastica, affidata o a ditte esterne che forniscono i pasti o alle mense con cucina interna.
Talora la scelta dei menù scolastici non soddisfa appieno i criteri nutrizionali e/o la
gradevolezza dei cibi.
Cause
La scelta dei menù non sempre avviene secondo i criteri di un’alimentazione equilibrata:
talvolta è orientata a soddisfare l’appetibilità delle pietanze a scapito del bilancio nutrizionale,
talora vengono serviti all’utenza cibi poco appetibili.
Conseguenze
I cibi che non rispettano il bilancio nutrizionale possono causare il sovrappeso e l’obesità,
spesso associati nell’età adulta a malattie quali diabete, ipertensione arteriosa, gotta o ad
alterazioni della colesterolemia o della trigliceridemia, con le conseguenti complicanze.
I cibi poco appetibili non sono graditi all’utenza e non vengono consumati, causando
insoddisfazione per il pasto non completo.
Finalità ed aspettative per il progetto
Il nostro intervento è mirato a promuovere la formazione, nelle scuole in cui esiste un
servizio di ristorazione scolastica, di un “Comitato per l’alimentazione” o il consolidamento
dei Comitati o di organi analoghi già esistenti nelle scuole.
Il Comitato può essere formato da docenti scolastici, genitori, operatori comunali interessati.
Tali comitati dovranno monitorare i pasti serviti per quanto riguarda la qualità nei vari aspetti
sopra citati.
Il progetto prevede un percorso formativo dei componenti dei Comitati per supportarli nello
svolgimento dell’attività.
OBIETTIVO
Promuovere nelle mense scolastiche il monitoraggio della qualità dei pasti erogati da parte
dei componenti dei “Comitati per l’alimentazione”, con il supporto del Servizio Igiene Alimenti
e Nutrizione, in modo da favorire l’erogazione di pasti equilibrati dal punto di vista
nutrizionale, salubri, ma gradevoli.
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
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Promuovere nelle mense scolastiche il monitoraggio della qualità dei pasti erogati da parte
dei componenti dei “Comitati per l’alimentazione”, con il supporto del Servizio Igiene Alimenti
e Nutrizione, in modo da favorire l’erogazione di pasti equilibrati dal punto di vista
nutrizionale, salubri, ma gradevoli.
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
Valorizzazione del ruolo dei “Comitati per l’alimentazione” o analoghi.
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Interventi
Incontri con le Scuole, i genitori, i Comuni aderenti al progetto per concordare il contesto di
intervento.
Attività formativa rivolta ai componenti del Comitato.
Somministrazione di questionari in fase iniziale e finale ai componenti del Comitato sulle
conoscenze acquisite a seguito dell’attività formativa.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
A mezzo somministrazione di questionario.
Indicatori di attività (riferiti a strategia ed interventi)
Incontri con i componenti dei Comitati.
Interventi formativi rivolti ai componenti dei Comitati.
Utilizzo di materiale didattico (diapositive, materiale informativo…).
Somministrazione di questionari in fase iniziale e finale ai componenti del Comitato.
Indicatori di risultato (riferiti all’obiettivo)
Svolgimento del monitoraggio della qualità dei pasti nelle mense scolastiche da parte dei
componenti dei “Comitati per l’alimentazione”.
Indicatori di risultato (esiti riferiti alla verifica)
Percentuale di risposte corrette nel questionario finale.
I componenti dei “Comitati per l’alimentazione dovranno essere in grado di rispondere
correttamente ad almeno il 70 % delle domande del questionario finale.
PIANO D'AZIONE
Attuazione degli interventi da definirsi con le scuole aderenti.
FASI DI ATTUAZIONE
Il progetto verrà effettuato durante l’anno scolastico 2008/2009.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Anno scolastico 2008-2009.
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PROGETTO N° 4
“Seminare buon cibo”. Cultura della salute e stili di vita sani.
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dott. Massimo Melloni – Responsabile del Servizio Educazione e Promozione della Salute
REFERENTE DEL PROGETTO
Maurizia Bordin – Servizio Educazione e Promozione della Salute
Via Forestuzzo, 41 – Asolo
Tel.0423/526414 Fax 0423/526430
E-mail: [email protected]
Annalisa Duravia – Comune di Trevignano
Piazza Municipio,6 - Trevignano
Tel. 0423/672842 Fax 0423/672843
Email: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Docenti, operatori scolastici delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e
secondo grado, operatori di cooperative sociali.
PREMESSA
Il Piano per il Ben-Essere dello studente 2007/2010 del Ministero della Pubblica Istruzione
individua in "Cibo e salute" e "L'ambiente siamo noi" due azioni prioritarie su cui centrare le
strategie educative finalizzate al benessere e alla salute delle giovani generazioni. Il Piano
propone il coordinamento delle azioni tra azienda sociosanitaria locale, enti locali e mondo
della scuola quale presupposto per lo sviluppo di una consapevolezza diffusa e globale, da
parte dei singoli cittadini e delle collettività, su stili di vita e comportamenti sani ad esempio in
merito all’alimentazione, all’attività fisica, all’uso del tempo libero e su scelte sostenibili da un
punto di vista dell’impatto ambientale.
Per tali premesse il progetto viene realizzato in collaborazione con gli assessorati alla
Cultura e Istruzione e all’Ecologia del comune di Trevignano.
Al termine della formazione è previsto l’avvio di iniziative di educazione alla salute (laboratori
del gusto, di educazione alimentare e esperienze di orto didattico ed educativo, di
educazione motoria) nelle scuole e nel territorio.
FINALITA’
Sensibilizzare gli adulti significativi sui temi della promozione di stili di vita sani con
particolare riferimento agli atteggiamenti e ai comportamenti alimentari, all’attività motoria e
all’uso del tempo libero nelle giovani generazioni.
Promuovere, nelle giovani generazioni, una gestione del tempo libero che riduca il tempo
trascorso davanti alla televisione, ai videogiochi, al computer e incrementi quello dedicato ad
attività fisiche e all’aria aperta.
Collaborare con gli enti locali, con le scuole, con le cooperative sociali per la realizzazione di
laboratori di educazione alimentare, di esperienze di orto didattico e educativo, di orti sociali,
di iniziative di educazione motoria.
STRATEGIE
Lezioni interattive, laboratori pratici, visite guidate
ARTICOLAZIONE ATTIVITA’
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STRATEGIE
Lezioni interattive, laboratori pratici, visite guidate
ARTICOLAZIONE ATTIVITA’
Prima fase: Percorso formativo
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1° incontro
Venerdì 10 ottobre 2008 ore 14.30/17.30
Cultura ed educazione alimentare
Laboratorio di giochi sensoriali, degustazioni e riflessioni intorno al cibo
Susin Ester, dietista
2° incontro
Venerdì 17 ottobre 2008 ore 14.30/17.30
Cultura ed educazione alimentare
Laboratorio di giochi sensoriali, degustazioni e riflessioni intorno al cibo
Susin Ester, dietista
3° incontro
Venerdì 24 ottobre 2008 ore 14.30/17.30
Come avviare esperienze di orto didattico, scolastico, sociale
Mauro Flora, agrotecnico
4° incontro
Venerdì 31 ottobre 2008 ore 14.30/17.30
Come avviare esperienze di orto didattico, scolastico, sociale
Mauro Flora, agrotecnico
Al termine del percorso potranno essere programmati incontri/visite guidate per conoscere
esperienze locali e nazionali.
Seconda fase: interviste ai genitori e ai ragazzi sugli stili di vita
Terza fase: avvio di iniziative nelle scuole e nel territorio
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
1. Questionari pre e post intervento formativo
2. Analisi interviste ai genitori e ai ragazzi
3. Schede di osservazione sulle esperienze realizzate o in corso
4. Incontri di monitoraggio tra referenti del servizio educazione e promozione della salute,
referenti del comune di Trevignano e referenti delle iniziative
SEDE
Scuola Elementare di Falzè di Trevignano
TEMPI DI ATTUAZIONE
2008-2009
N.B. Numero massimo partecipanti 30. Per l’iscrizione al presente progetto la richiesta
dovrà pervenire entro il 9 ottobre 2008.
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La relazione
interpersonale
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PROGETTO N° 5
Donazione di organi: opinioni tra studenti e operatori sanitari a confronto
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Moreno Agostini – Coordinatore per l’Azienda ULSS n. 8 dei trapianti.
Tel. 0423-611280
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Agli studenti delle classi quinte della scuola secondaria di 2° grado, max 25 classi.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il corso ha come obiettivi:
¾ Conoscere gli aspetti legislativi al riguardo.
¾ Conoscere qual è la definizione di morte per la medicina ufficiale, accolta dalla
legislazione.
¾ Conoscere la differenza tra donazione di organi e di tessuti.
¾ Stimolare la discussione sul tema.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Introduzione sul tema, lavoro di gruppo, elaborazione del lavoro di gruppo recupero d’aula.
RELATORI
Operatori professionisti del servizio infermieristico e dei reparti di rianimazione.
Ad ogni modulo/corso possono partecipare max 20/25 persone; il modulo non viene attivato
se i partecipanti non raggiungono il numero di 10.
SEDE
Sede della scuola richiedente l'intervento.
PERIODO
Anno scolastico
dal 15 ottobre al 15 dicembre 2008 – da gennaio ad aprile 2009 (dal lunedì al sabato).
DURATA
Tre ore e 30 minuti (orario scolastico).
NB: le domande in esubero verranno comunque valutate e il gruppo di lavoro si
riserverà la facoltà di rispondere alle richieste.
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PROGETTO N°6
Il progetto ‘Consultorio Giovani’ e gli interventi di educazione sessuale
relazionale/affettiva nelle scuole
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Pasquale Borsellino - Responsabile Consultorio Familiare
Consultorio Familiare Castelfranco V.to
Tel. 0423/732733 Fax 0423/732735
E-mail:[email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO
Dr.ssa Maristella Bacchion - psicologa
Consultorio Familiare Montebelluna
Tel. 0423/614977 Fax 0423/614976
E-mail:[email protected]
ALTRI PARTECIPANTI AL PROGETTO
Dr.ssa Claudia Panzica - psicologa
Consultorio Familiare Montebelluna
Tel. 0423/977247
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Agli studenti del 3° anno della scuola secondaria di secondo grado.
PREMESSA E MANIFESTAZIONI
Lavorando con gli adolescenti in questi anni, abbiamo assistito a dei cambiamenti del loro
modo di concepire la sessualità e, più in generale, di relazionarsi con gli altri. Ci siamo resi
conto che la quantità di informazioni che hanno non corrisponde ad una effettiva conoscenza
degli aspetti che riguardano la sessualità. Si tratta spesso di dati scollegati tra di loro,
frammentari e non legati ad una reale consapevolezza dell’importanza che queste
conoscenze hanno nella loro vita. Da qui la necessità di pensare ad un approccio diverso
con i ragazzi che parta dalle informazioni che già hanno e favorisca la problematizzazione,
sistematizzazione, approfondimento delle conoscenze.
Cause
1) Scarso confronto e dialogo con le figure educative di riferimento (genitori – insegnanti).
2) Molteplicità dei messaggi mediatici che orientano anche i comportamenti e le singole
decisioni riguardanti il modo di esprimere la sessualità.
3) Proposta di modelli, di ruoli e comportamenti sessuali non aderenti e rispettosi della realtà
evolutiva propria degli adolescenti.
Conseguenze
Scarsa capacità di riflessione sulle proprie scelte e dell’uso delle informazioni in possesso:
quindi assunzione di comportamenti a rischio quali gravidanze indesiderate, IVG, pillola del
giorno dopo.
FINALITA’ E ASPETTATIVE PER IL PROGETTO
I ragazzi effettuano scelte consapevoli e responsabili rispetto alla propria sessualità e alle
proprie relazioni affettive.
OBIETTIVO
1) I ragazzi conoscono i metodi contraccettivi e li usano in modo adeguato.
2) I ragazzi fruiscono in modo opportuno dei Servizi dell’Azienda ULSS.
3) I ragazzi riconoscono le determinanti famigliari, sociali, culturali che agiscono
sull’espressione della propria sessualità.
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STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
Strategia
Attraverso il metodo interattivo si promuovono discussioni guidate e si attuano interventi
informativi e chiarificatori da parte degli operatori. Si ritiene che la partecipazione in prima
persona e il confronto tra pari sia l’occasione per dare un senso a ciò che già sanno e per
favorire la maturazione di una opinione personale.
Interventi
Coinvolgimento diretto dei ragazzi attraverso lavori individuali, di gruppo ed attivazioni varie,
tra cui anche role-playing. Interventi informativi e chiarificatori da parte degli operatori.
RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
n. 5 ginecologi, n. 9 psicologi, n. 2 educatori.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Questionari di entrata – uscita e questionari di gradimento.
Indicatori di attività (riferiti a strategia ed interventi)
Compilazione di questionari (numero di domande anonime), partecipazione di tutti i
componenti, rispetto dei tempi programmati, svolgimento dei contenuti.
Indicatori di risultato (riferiti all’obiettivo)
Decremento del numero di richieste di pillola del giorno dopo, di gravidanze precoci, di
interruzioni volontarie di gravidanza.
Indicatori di risultato (esiti riferiti alla verifica)
Aumento del numero di risposte esatte al questionario e risposte date al questionario di
gradimento.
PIANO D'AZIONE
Condivisione del progetto con gli insegnanti ed i ragazzi.
FASI DI ATTUAZIONE
1) incontro preliminare con gli insegnanti di classe;
2) incontro preliminare con i rappresentanti di classe;
3) somministrazione del questionario e raccolta domande anonime;
4) incontro con i ragazzi;
5) somministrazione del questionario di verifica e di gradimento e consegna in forma privata
delle domande;
6) incontro restitutivo con i rappresentanti di classe;
7) incontro restitutivo con gli insegnanti.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Data d’inizio del progetto
Dicembre 2008.
Data di termine del progetto Maggio 2009.
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PROGETTO N° 7
L’avventura del corpo umano
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Brisotto Paolo – Direttore U.O Pediatria
Telefono: 0423-611685
Fax: 0423-611969
Indirizzo: via Togliatti,1 Montebelluna
E-mail: [email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)
Dalla Longa Carla - insegnante presso U.O. Pediatria Montebelluna
Telefono: 0423-614263
E-mail: [email protected]
IN COLLABORAZIONE CON
La direzione didattica del 1° circolo di Montebelluna
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Bambini frequentanti la classe 5^ della scuola primaria.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa: il progetto ha lo scopo di avviare gli alunni alla conoscenza del proprio corpo e
delle malattie più frequenti in questa fascia d’età, nonché favorire un approccio alla
conoscenza degli strumenti e delle modalità che il medico attua per effettuare una visita e
formulare la diagnosi.
Obiettivo di salute generale: prevenzione del disagio da eventuale ricovero.
Obiettivi specifici:
- avviare il bambino ad una conoscenza delle malattie e della struttura ospedaliera quando
non è ammalato per permettergli di elaborare le informazioni con più serenità;
- permettere al bambino di affrontare con meno ansia un eventuale accesso in ospedale per
ricovero o accertamenti diagnostici;
- far conoscere la realtà ospedaliera: spazi e figure professionali;
- far conoscere la realtà della scuola in ospedale;
- conoscere il vissuto del bambino rispetto alla malattia e all’esperienza di ospedalizzazione;
- far conoscere l’uso e la funzione degli strumenti medico sanitari;
- far conoscere i ruoli delle figure che vi lavorano.
PIANO DI INTERVENTO
Presentazione del progetto ai docenti interessati da parte dell’insegnante della scuola in
ospedale e di un medico del reparto di Pediatria.
Distribuzione alle classi interessate del libretto realizzato dai bambini della scuola in
ospedale, con la funzione di sussidio didattico.
Somministrazione del questionario ai bambini su come vivono la malattia e l’ospedale.
Lavoro in classe da parte dell’insegnante.
Intervento in classe dell’insegnante ospedaliera.
Questionario finale.
Nel caso che, durante il lavoro in classe, emergano problematiche di rilievo si può prevedere
un incontro tra i bambini e un medico.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Anno scolastico 2008-2009.
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PROGETTO N° 8
I disturbi della condotta alimentare: interventi nelle scuole secondarie di II°
grado rivolti a studenti ed insegnanti
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr.ssa Anna Vallerini – Medico psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale ULSS 8
REFERENTE DEL PROGETTO
Dr.ssa Alessandra Tessaro – Educatore Professionale
Via Ospedale, 18 – Castelfranco V.to
Tel. 0423/732690 Fax 0423/732690
E-mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Studenti e docenti delle classi 3°, 4° e 5° della Scuola Secondaria di Secondo Grado (Scuole
Superiori).
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa: si è rilevato, negli ultimi anni, un progressivo aumento dei disturbi della condotta
alimentare in età giovanile.
Cause: incremento di incidenza della patologia in oggetto, insorgenza della stessa in età più
precoci.
Conseguenze: aumentata richiesta di interventi.
FINALITA’ (obiettivi di salute)
Il progetto è finalizzato ad informare e fornire maggiori strumenti di conoscenza in merito alle
patologie descritte allo scopo di prevenire l’insorgenza dei disturbi, permettere una precoce
individuazione dei segnali di disagio psichico.
OBIETTIVI SPECIFICI
1) Approfondimento della conoscenza dei disturbi della condotta alimentare nella
popolazione target;
2) Acquisizione di modalità di comprensione e lettura dei comportamenti a rischio;
3) Corretto utilizzo dei servizi preposti alla cura di tali patologie;
4) Sensibilizzazione dei docenti per la promozione di corretti stili di vita.
INDICATORI PREVISTI PER LA VALUTAZIONE
Numero partecipanti agli incontri.
INDICATORI DI RISULTATO (verifica)
Questionario di verifica sul grado di comprensione degli argomenti trattati da parte degli
studenti.
PIANO D’AZIONE (per il Corso formativo)
1) presentazione del progetto a quattro Istituti Superiori di Castelfranco Veneto;
2) lezioni frontali condotte dal medico specialista psichiatra;
3) lavori di gruppo con gli studenti.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Lavoro di gruppo, lezioni frontali, dibattiti, questionari, dispense.
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FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE
Inizio progetto settembre 2008 (contatti con le scuole interessate e organizzazione del
programma di lavoro).
Il progetto si articola, per ognuna delle scuole, in un’ incontro di tre ore:
-una lezione frontale sui Disturbi Alimentari per gli studenti e tecniche di role playing;
-dibattito finale con gli studenti per rielaborare i contenuti esposti.
Inoltre per ciascuna scuola verrà effettuato un incontro preliminare di presentazione del
progetto e un incontro finale di verifica.
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PROGETTO N° 9
Prevenzione AIDS e altre malattie sessualmente trasmissibili (per studenti)
RESPONSABILE DEL CORSO
Dr. Gianluigi Lustro - Responsabile Servizio Igiene Sanità Pubblica (SISP)
REFERENTE DEL PROGETTO
ASV Donatella Indiano
Servizio Igiene Sanità Pubblica
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0423/611714 Fax 0423/611707
E-mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Studenti del 3° anno delle scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori).
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa: le malattie a trasmissione sessuale (MST) rappresentano un importante
problema di sanità pubblica per i risvolti sanitari, sociali ed economici che comportano. I
giovani sono particolarmente esposti alle infezioni da HIV e ad altre MST.
Obiettivi di salute generali: mantenere bassa l’incidenza delle principali malattie a
trasmissione sessuale nei giovani.
Obiettivi specifici: facilitare l’adozione di comportamenti adeguati atti a prevenire le MST;
aumentare le conoscenze sul tema trattato.
PIANO DI INTERVENTO
Incontro di 3 ore con un numero massimo di 30 studenti da parte di un medico e
un’assistente sanitaria (S.I.S.P. e U.T.S.S.U.).
METODOLOGIA E STRUMENTI
Lezione frontale.
FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE
Formazione del personale sanitario coinvolto nell’educazione sanitaria: entro il 31 Gennaio
2008.
Interventi nella scuola: anno scolastico 2008-2009.
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PROGETTO N° 10
A lezione dai nostri amici animali
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dott. Vittorio Scapinello - Servizio Veterinario
REFERENTE DEL PROGETTO
Dott. Vittorio Scapinello - Servizio Veterinario
Via Forestuzzo, 41 – 31011 Asolo
Tel. 0423.526411 Fax 0423/526310 – cellulare: 3282131611 (ore 10,00/13,00).
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (primo approccio).
Agli alunni delle classi 3^ e 4^ della scuola primaria (corso base).
Agli alunni della classe 5^ della scuola primaria (corso base e avanzato).
Si precisa che viene garantita la continuità e la presenza del cane (il mitico Billy) alle lezioni.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa: in pochi decenni anche nel nostro ambiente è caduta la cultura rurale tradizionale
e si è affermata in modo massiccio l’urbanizzazione che ha portato l’impoverimento delle
relazioni uomo-animale. E’ importante che le nuove generazioni conoscano i piccoli animali
domestici che potranno accompagnarli nei loro giochi, se li conosceranno sapranno garantire
il loro benessere e relazionarsi in modo equilibrato e rispettoso della loro natura animale,
riducendo così il rischio di futuri abbandoni.
Gli argomenti trattati focalizzeranno l’attenzione sulla conoscenza del cane e del gatto quale
base indispensabile per un corretto approccio con l’animale, in particolare:
‰ come aver cura dei suoi bisogni
‰ come accudirlo
‰ come mantenerlo in buona salute
‰ come educarlo
‰ come gestirlo
Sarà affrontato il tema dell’abbandono, in particolare: cosa saper prima di adottare o
acquistare un animale, come scegliere l’animale adatto a noi.
Obiettivi generali: migliorare il rapporto uomo animale, migliorare la salute dell’animale,
ridurre l’incidenza delle zoonosi, ridurre il fenomeno del randagismo.
Obiettivi specifici: trasmettere tecniche di protezione, allevamento e benessere degli
animali; modalità di relazione e riconoscimento delle principali malattie trasmissibili; tecniche
di relazione con gli animali.
FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE
Sono previsti 1 o 2 incontri di 1 ora nelle classi aderenti al progetto.
Novembre 2008 – Maggio 2009: l’intervento è da inserire nel programma di ogni singola
insegnante per cui è necessario prendere accordi diretti con il relatore almeno 10 giorni
prima dell’incontro.
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PROGETTO N° 11
Un giro in pediatria
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Brisotto Paolo – Direttore U.O Pediatria
Telefono: 0423-611685 Fax: 0423-611969
Indirizzo: via Togliatti,1 Montebelluna
E-mail: [email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)
Dalla Longa Carla - insegnante presso U.O. Pediatria Montebelluna
Telefono: 0423-614263
E-mail: [email protected]
IN COLLABORAZIONE CON
La direzione didattica del 1° circolo di Montebelluna.
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Bambini (classi) delle scuole dell’infanzia afferenti ai comuni di: Valdobbiadene, Vidor,
Cornuda, Crocetta del Montello, Nervesa, Montebelluna, Caerano San Marco, Maser,
Volpago del Montello, Giavera, Trevignano, Segusino.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa: il progetto si prefigge di far conoscere ai bambini la realtà della malattia e
dell’ospedale quando stanno bene e vivono in una situazione di normalità come quella della
scuola per permettere loro di elaborare le informazioni con più serenità ed affrontare un
eventuale ricovero con meno ansia.
Obiettivi specifici:
Far conoscere la realtà ospedaliera: spazi e figure professionali.
Far conoscere la realtà della scuola in ospedale.
Conoscere il vissuto del bambino rispetto alla malattia e all’esperienza di ospedalizzazione.
Far conoscere l’uso e la funzione degli strumenti medico sanitari.
Far conoscere i ruoli delle figure che vi lavorano.
INDICATORI PREVISTI PER LA VALUTAZIONE
Rappresentazione grafica “disegna ciò che hai imparato”.
Puzzle (preparato dai bambini ricoverati) per riconoscere gli strumenti usati in ospedale.
Scheda operativa, questionari pre e post interventi per verificare il cambiamento di
atteggiamento nei confronti dell’ospedalizzazione.
INDICATORI DI RISULTATO
Conoscenza degli strumenti e delle figure medico-sanitarie e della realtà della scuola in
ospedale da parte degli alunni.
Dimostrazione di minor ansia nei confronti dell’ospedalizzazione da parte dei bambini dopo
l’intervento dell’insegnante di classe, dell’insegnante ospedaliera.
28
29
PIANO DI INTERVENTO
Presentazione del progetto ai docenti interessati da parte dell’insegnante della scuola in
ospedale e di un medico del reparto di Pediatria.
Distribuzione alle classi interessate del gioco “Un giro in pediatria” realizzato dai bambini
delle scuole ospedaliere.
Distribuzione dei giochi (“L’ospedale” e “La valigetta del dottore”) con la funzione di strumenti
didattici che permettano al bambino, attraverso l’attività ludica, di conoscere figure e
strumenti riguardanti l’ospedale.
Distribuzione alle classi del libretto realizzato dai bambini della scuola in ospedale.
Somministrazione del questionario ai bambini su come vivono la malattia e l’ospedale.
Lavoro in classe da parte dell’insegnante.
Intervento in classe dell’insegnante ospedaliera.
Questionario finale.
FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE
Anno scolastico 2008-2009.
30
29
Protezione
e
sicurezza
31
PROGETTO N° 12
Corso di aggiornamento sulle malattie sessualmente trasmissibili (per docenti)
RESPONSABILE DEL CORSO
Dr. Gianluigi Lustro - Responsabile Servizio Igiene Sanità Pubblica (SISP)
REFERENTE DEL PROGETTO
ASV Donatella Indiano
Servizio Igiene Sanità Pubblica (SISP)
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0423/611714 Fax 0423/611707
E-mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Docenti delle scuole dell’infanzia, scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa: le malattie trasmissibili presentano tuttora dei problemi di corretta conoscenza
nelle comunità scolastiche soprattutto infantili.
Obiettivi generali: sfatare falsi pregiudizi e informare sui sistemi di prevenzione e di
controllo delle più comuni malattie infettive e diffusive.
Obiettivi specifici: fornire informazioni e conoscenze relative alle malattie infettive e la
scuola.
PIANO DI INTERVENTO
Incontro tra i docenti, il medico e l’assistente sanitaria (SISP e U.T.S.S.U.) di 2 ore (ripetuto
per 3 volte in date diverse).
METODOLOGIA E STRUMENTI
Lezione frontale.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Anno scolastico 2008/09.
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32
PROGETTO N° 13
Lavoro sicuro
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Tomaso Tidei – Responsabile Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli ambienti
di Lavoro (SPISAL).
REFERENTE DEL PROGETTO
Dr. Tomaso Tidei
Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli ambienti di Lavoro (SPISAL)
Via Dante Alighieri 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0423/611730 Fax 0423/611741
E-mail: [email protected]
ALTRI PARTECIPANTI AL PROGETTO
Dr.ssa Zannol Federica - Medico
Telefono:0423/611732
E-Mail: [email protected]
Favaro Gabriella - Assistente Sanitaria
Telefono:0423/611733
E-Mail: [email protected]
Tabacchi Tiziana - Assistente Sanitaria
Telefono:0423/611733
E-Mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Studenti degli Istituti Tecnici e Professionali dell’ULSS 8.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
PREMESSA E MANIFESTAZIONI
Per motivi istituzionali lo SPISAL ha un contatto diretto con il mondo del lavoro e le
problematiche lavoro-correlate. Il Servizio effettua l’analisi dei referti di infortunio che
avvengono nell’ambito del territorio ULSS competente (circa 6000 referti/anno).
Inoltre raccoglie e rileva i dati relativi alle malattie professionali.
I dati raccolti, pur essendo di un territorio ristretto, rispecchiano il trend nazionale ed
evidenziano una lieve diminuzione degli infortuni, ma individuano nei lavoratori giovani (1525 anni) la fascia più a rischio di infortunio.
La Regione Veneto ha pianificato interventi di formazione capillare in alcuni settori
(meccanica ed edilizia) con una significativa riduzione del numero e/o della gravità degli
infortuni.
Tale esperienza positiva può essere riproposta, con le opportune modifiche, in ambito
scolastico.
Cause
L’avviamento al lavoro dei giovani avviene spesso con assente o insufficiente percezione del
rischio lavorativo.
Conseguenze
Elevata incidenza e gravità di infortuni sul lavoro e malattie professionali con danni biologici
e/o menomazioni permanenti a carico del lavoratore.
Costi sociali elevati.
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33
FINALITA’ E ASPETTATIVE PER IL PROGETTO
L’esposizione, tramite un percorso articolato in più interventi, delle conoscenze fondamentali
per l’acquisizione della percezione del rischio.
OBIETTIVO
In situazioni lavorative simulate o rappresentate con l’ausilio di foto, disegni e video, gli
studenti individuano i rischi lavorativi e suggeriscono i comportamenti corretti da adottare
nelle singole specifiche situazioni.
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
Strategia:
Lezioni frontali con l’uso di tecniche multimediali.
Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti su tematiche emergenti da precedenti
esperienze del gruppo classe (stages, lavori stagionali, situazioni familiari).
Interventi:
Gli interventi sono monotematici , della durata di due - tre ore e vertono su:
Ɣ rischio infortunistico
Ɣ rischio elettrico
Ɣ rischio da macchine
Ɣ rischio chimico
Ɣ rischio biologico
Ɣ rischio in edilizia
Ɣ amianto
Ɣ rumore
Ɣ VDT
Ɣ primo soccorso
Ɣ primo lavoro in fabbrica.
L’insegnante referente può richiederne uno o più interventi, in base al programma stabilito e
all’indirizzo scolastico scelto.
RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Personale
Ź n. 2 medici
Ź n. 1 chimici
Ź n. 2 assistenti Sanitarie
Ź n. 2 infermieri
Ź n. 5 tecnici della prevenzione negli ambienti di lavoro
Attrezzature:
Personal computer, videoproiettore, lavagna luminosa, vhs, proiettore diapositive.
Materiali: Cartaceo (Dispense, depliant, post-it, poster) e supporti multimediali.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Il progetto viene realizzato esclusivamente attraverso la stretta collaborazione
dell’insegnante referente che concorda con il responsabile del Servizio le modalità di
intervento e il collegamento dello stesso con il contesto didattico.
Considerato il target, studenti che a breve entreranno nel mondo del lavoro, e che questi
incontri fanno parte anche del piano formativo, si ritiene che la verifica e la valutazione
dell’apprendimento debba essere effettuata nell’ambito scolastico dallo stesso insegnante
eventualmente mediante la produzione di elaborati.
Indicatori di attività (riferiti a strategia ed interventi)
Incontro preliminare e successivo con l’insegnante referente.
Coinvolgimento diretto del gruppo target con richieste di approfondimento degli argomenti
proposti, esposizione di esperienze pertinenti, discussione.
Indicatori di risultato (riferiti all’obiettivo)
34
33
L’80% del gruppo classe a fronte di situazioni lavorative simulate o rappresentate con
l’ausilio di foto, disegni e video, individua i rischi lavorativi e suggerisce i comportamenti
corretti da adottare nelle singole specifiche situazioni.
Indicatori di risultato (esiti riferiti alla verifica)
Produzione di elaborati nei gruppi – classe coinvolti nel progetto.
PIANO D'AZIONE
Il progetto prevede l’intervento specialistico di personale tecnico e sanitario all’interno degli
istituti richiedenti. Gli interventi sono inseriti nel contesto didattico legato a materie tecniche e
prevedono se possibile percorsi protratti (triennio superiore).
FASI DI ATTUAZIONE PROGETTO
Divulgazione del progetto.
Richiesta della scuola.
Incontro con l’insegnante referente per concordare modalità e contenuti.
Intervento con il gruppo – classe.
Produzione degli elaborati.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Data di inizio del progetto anno scolastico 2008/2009.
Data di termine progetto fine anno scolastico 2008/2009.
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35
PROGETTO N° 14
Prevenzione e sicurezza sulla strada
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Gianluigi Lustro - Direttore SISP (Servizio Igiene Sanità Pubblica)
Dipartimento di Prevenzione ULSS 8
tel.0423/611716 e fax 0423/611707
Indirizzo: via Dante Alighieri, 12 – Montebelluna
e-mail: [email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO
Dr.ssa Gabriella Grillo – Dirigente Medico Dipartimento di Prevenzione
Ufficio Igiene di Castelfranco Veneto
Tel. 0423/732744
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
E-mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Ai genitori, docenti e studenti delle classi 4^ e 5^ della scuola secondaria di secondo grado
(scuole superiori).
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Il progetto in collaborazione con: Amministrazioni Comunali firmatarie del protocollo d’intesa
dell’anno 2004, Direzioni scolastiche, Associazioni di Volontariato (AVIS associazione
familiari vittime della strada), servizio di alcologia dell’ulss 8; verrà avviata la realizzazione
del progetto del “gruppo di lavoro” fondato nel 2007.
Si parte dalla constatazione che i giovani di età’ compresa tra i 18 e i 20 anni sono una
categoria a rischio, rappresentando circa il 20% delle vittime della strada (dati del 2003).
Dall’analisi del recente Bollettino del Sistema Epidemiologico Regionale, si evince che i
risultati della patente a punti non sono stati del tutto soddisfacenti come ci si poteva
attendere: ad esempio, l’uso delle cinture posteriori non è diffuso, e molto rimane da fare
soprattutto nel campo della prevenzione.
Si ritiene che tutti i giovani adulti, che rappresentano la maggior parte dei neo-patentati,
debbano essere l’obiettivo privilegiato di azioni di sensibilizzazione e prevenzione.
La prima causa degli incidenti stradali è da ricercare nel fattore umano: distrazione,
sottovalutazione del rischio, esagerata fiducia nelle proprie capacità, sonno, assunzione di
alcool, sostanze, farmaci.
I dati sulla incidentalità stradale nel Veneto, e in particolare nella Provincia di Treviso, sono
ancora sconfortanti.
FINALITA’ E ASPETTATIVE DEL PROGETTO
Si ritiene opportuno, in previsione del conseguimento della patente di guida, proporre ai
giovani dell’età compresa tra i 17 e i 19 anni, alcune lezioni interattive, utilizzando mezzi
adeguati e un linguaggio efficace per fare appello al senso di responsabilità dei conducenti
per incoraggiarli a rimanere sobri.
Ci si propone di aumentare la conoscenza dei rischi legati alla circolazione stradale, con
particolare riferimento alla velocità, al mancato uso delle cinture di sicurezza, agli effetti
deleteri dell’uso degli alcolici; inoltre si prevede di incoraggiare la riflessione individuale e di
gruppo su tali argomenti, che potranno divenire oggetto di una composizione personale alla
fine del ciclo di incontri.
35
36
OBIETTIVO
In sintonia con il Programma di azione Europea per la sicurezza stradale, si curerà
l’informazione e sensibilizzazione delle parti interessate allo scopo di garantire una migliore
preparazione dei conducenti.
In particolare ci si soffermerà sull’uso delle cinture di sicurezza, anche posteriori, e sui
rapporti alcol-guida.
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
Sinergia di intervento tra studenti, operatori, docenti e genitori.
La mobilitazione delle parti interessate avverrà sulla base di carte programmatiche (Atto di
Intesa firmato dalle Amministrazioni Comunali nel febbraio 2004, secondo quanto già
previsto dal Programma Regionale di Prevenzione dai traumi da traffico), e sulla base di
impegni volontari.
Si darà avvio alla realizzazione del programma previsto dal progetto “Stradainsieme” del
concorso Qualità.
Incontri con il Dirigente Scolastico e con i docenti per definire modalità e proposte.
Incontri con genitori, studenti, operatori e collaboratori.
Intervento della Polizia Municipale, con illustrazione pratica dell’uso dell’etilometro.
Intervento dei rappresentanti dell’AIFVS o dell’AVIS (Associazione italiana famigliari vittime
della strada).
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Indicatori di attività:
- numero degli incontri realizzati nell’anno scolastico con i destinatari del progetto;
- produzione di almeno un elaborato per classe.
Indicatori di risultato:
Verrà dato peso al componimento conclusivo, dal quale si potrà ricavare il grado di
comprensione del problema e l’indice di gradimento.
PIANO D’AZIONE:
-
coordinamento iniziale;
incontri con i docenti, allo scopo di inserire gli argomenti in esame nell’ambito del
piano di studi previsto dai programmi ministeriali;
pianificazione degli interventi nelle classi;
pianificazione degli interventi con la Polizia Municipale e l’Associazione;
rivalutazione conclusiva.
TEMPI DI ATTUAZIONE:
Data di inizio del progetto: giugno 2008
Data di termine del progetto: maggio 2009
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PROGETTO N° 15
Primo soccorso - Cosa fare e come intervenire (per docenti)
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dott. Massimo Melloni – Psicologo e Responsabile del Servizio Educazione e Promozione
della Salute
Tel.0423/526414 Fax 0423/526430
REFERENTE DEL PROGETTO
Dott. Massimo Melloni – Psicologo e Responsabile del Servizio Educazione e Promozione
della Salute
Tel.0423/526414 Fax 0423/526430
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Docenti scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.
PREMESSA E MANIFESTAZIONI
Quando i genitori affidano i loro figli alla scuola, questa si impegna a vegliare su di loro
affinché non subiscano incidenti e ferimenti. Poiché la sorveglianza degli scolari all’interno
della scuola e durante il normale orario delle lezioni è compito del personale scolastico, un
ruolo di particolare impegno e responsabilità è affidato agli insegnanti che possono trovarsi
di fronte a situazioni dove è richiesta la capacità di riconoscere e far fronte a situazioni di
emergenza/urgenza.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Gli
di:
x
x
x
obiettivi del progetto prevedono che alla fine del corso il personale Docente sia in grado
Riconoscere e descrivere un’emergenza sanitaria
Allertare il sistema di Soccorso (descrivendo in modo appropriato l’evento critico)
Attuare interventi di primo soccorso (senza aggravare le condizioni della persona
infortunata).
METODOLOGIA E STRUMENTI
Lezioni frontali con momenti di interattività
Esercitazioni pratiche e simulazioni su manichino
Verifiche di apprendimento e gradimento
INDICATORI DI ATTIVITÀ
Numero presenze ad ogni singola unità formativa.
L’80% degli iscritti al corso ha presenziato agli incontri.
INDICATORI DI RISULTATO (riferiti all’obiettivo)
L’80% dei partecipanti al corso di formazione ha superato la prova finale mirata a valutare
l’apprendimento delle tecniche e dei contenuti trattati in aula.
FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE
Gli interventi sono previsti nel periodo scolastico 2008/2009; la formazione verrà effettuata in
orario pomeridiano.
NB: il corso verrà attivato solo se si raggiungeranno i 20 partecipanti per edizione. Le
aggregazioni verranno effettuate dal SEPS.
Il progetto formativo prevede 2 incontri per gruppo, della durata di 3 ore ciascuno per un
totale di 6 ore.
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PROGETTO N° 16
Primo soccorso - Cosa fare e come intervenire (per studenti)
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dott. Massimo Melloni – Psicologo e Responsabile del Servizio Educazione e Promozione
della Salute
Tel.0423/526414 Fax 0423/526430
REFERENTE DEL PROGETTO
Dott. Massimo Melloni – Psicologo e Responsabile del Servizio Educazione e Promozione
della Salute
Tel.0423/526414 Fax 0423/526430
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Agli studenti del 4^ anno della scuola secondaria di 2° grado.
PREMESSA E MANIFESTAZIONI
La scuola rappresenta un luogo come altri, dove si possono verificare situazioni di criticità
sanitaria. Molto spesso la capacità di far fronte ad una situazione di urgenza/emergenza
attivando correttamente il 118 ed attuando comportamenti di primo soccorso consente di
effettuare un soccorso efficace senza peggiorare la situazione dell’infortunato.
OBIETTIVI
Gli obiettivi del progetto prevedono che alla fine del corso gli studenti siano in grado di:
x Riconoscere e descrivere un’emergenza sanitaria
x Allertare il sistema di Soccorso (descrivendo in modo appropriato l’evento critico)
x Attuare interventi di primo soccorso (senza aggravare le condizioni della persona
infortunata)
METODOLOGIA E STRUMENTI
Lezioni frontali con momenti di interattività
Esercitazioni pratiche con simulazioni su manichino
Verifiche di apprendimento e gradimento
INDICATORI DI ATTIVITÀ
Numero presenze ad ogni singola unità formativa.
Numero presenze complessivo.
INDICATORI DI RISULTATO (riferiti all’obiettivo)
L’80% dei partecipanti al corso di formazione ha superato la prova finale mirata a valutare
l’apprendimento delle tecniche e dei contenuti trattati in aula.
Dati emersi dall’analisi del test di gradimento e di valutazione conclusivi.
FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE
Gli interventi sono previsti nel periodo scolastico 2008-2009.
NB: il corso verrà attivato solo se si raggiungeranno i 20 partecipanti max per edizione.
Il progetto formativo prevede 2 incontri per classe della durata di 2 ore ciascuno per
un totale di 4 ore.
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PROGETTO N° 17
Uso
correttoN°
dei17seggiolini per auto
PROGETTO
Uso corretto dei seggiolini per auto
RESPONSABILE DEL CORSO
Dr.
Gianluigi Lustro -DEL
Responsabile
RESPONSABILE
CORSO Servizio Igiene Sanità Pubblica (SISP)
Dr. Gianluigi Lustro - Responsabile Servizio Igiene Sanità Pubblica (SISP)
REFERENTE DEL PROGETTO
Dr.ssa
GabriellaDEL
GrilloPROGETTO
- Servizio Igiene Sanità Pubblica
REFERENTE
Via
Dante
Alighieri,
12 -–Servizio
31044 Montebelluna
Dr.ssa
Gabriella
Grillo
Igiene Sanità Pubblica
Tel.
0423/611716
Via Dante
Alighieri,Fax
12 0423/611707
– 31044 Montebelluna
E-mail:
[email protected]
Tel. 0423/611716
Fax 0423/611707
E-mail: [email protected]
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Docenti
e genitori
dei bambini
delle scuole dell’infanzia (scuole materne).
A CHI SI
RIVOLGE
IL PROGETTO
Docenti e genitori dei bambini delle scuole dell’infanzia (scuole materne).
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa:
Si applicaSINTETICA
a livello locale
di Azienda
ULSS quanto già previsto dal Programma
PRESENTAZIONE
DEL
PROGETTO
Regionale
incidente
stradale.
Premessa:sui
Si traumi
applicada
a livello
locale
di Azienda ULSS quanto già previsto dal Programma
Si
parte dalla
che l’uso
dei seggiolini di sicurezza non ha raggiunto ancora un
Regionale
sui constatazione
traumi da incidente
stradale.
grado
di
diffusione
ottimale.
Si parte dalla constatazione che l’uso dei seggiolini di sicurezza non ha raggiunto ancora un
L’Azienda
ULSS ottimale.
promuove, in collaborazione con i rappresentanti della Polizia Locale,
grado di diffusione
l’informazione,
rivolta
ai genitoriin ecollaborazione
agli insegnanti con
dei bambini
in età prescolare,
sul corretto
L’Azienda ULSS promuove,
i rappresentanti
della Polizia
Locale,
uso
dei
seggiolini
di
sicurezza,
e
in
generale
sul
tema
della
prevenzione
dei
traumatismi
da
l’informazione, rivolta ai genitori e agli insegnanti dei bambini in età prescolare, sul corretto
incidente
stradale. di sicurezza, e in generale sul tema della prevenzione dei traumatismi da
uso dei seggiolini
incidente stradale.
Obiettivi generali: sensibilizzare i genitori a un costante e corretto uso dei seggiolini di
sicurezza generali:
per bambini.
Obiettivi
sensibilizzare i genitori a un costante e corretto uso dei seggiolini di
Obiettivi
specifici:
aumentare le conoscenze, nella popolazione target, relative all’utilità
sicurezza per
bambini.
dell’uso
dei
seggiolini
di sicurezza.
Obiettivi specifici: aumentare
le conoscenze, nella popolazione target, relative all’utilità
dell’uso dei seggiolini di sicurezza.
PIANO DI INTERVENTO
Incontri
gli insegnanti e con la Polizia Locale per pianificare le attività.
PIANO con
DI INTERVENTO
Fornitura
e
distribuzione
scuole
di materiale
sul tema
degli incidenti stradali:
Incontri con gli insegnantialle
e con
la Polizia
Locale informativo
per pianificare
le attività.
allo
scopoecidistribuzione
si avvale di una
di materiale
giochi didattici
sull’argomento
Fornitura
alle raccolta
scuole di
informativo
sul tema specifico.
degli incidenti stradali:
Distribuzione
questionari
i genitori,
riguardanti
l’uso
dei seggiolinispecifico.
di sicurezza.
allo scopo ci sidiavvale
di unaper
raccolta
di giochi
didattici
sull’argomento
Elaborazione
dei
questionari
di
verifica
e
riunione
conclusiva.
Distribuzione di questionari per i genitori, riguardanti l’uso dei seggiolini di sicurezza.
Elaborazione dei questionari di verifica e riunione conclusiva.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Incontri
con gli insegnanti,
con la Polizia Locale e successivamente con i genitori per favorire
METODOLOGIA
E STRUMENTI
una
maggiore
e presa
di coscienza
Incontri
con gliinformazione
insegnanti, con
la Polizia
Locale esull’argomento.
successivamente con i genitori per favorire
Saranno
esposti
in
tale
occasione
i
dati
regionali
l’uso dei seggiolini.
una maggiore informazione e presa di coscienza riguardanti
sull’argomento.
Saranno esposti in tale occasione i dati regionali riguardanti l’uso dei seggiolini.
FASI E TEMPI DI ATTUAZIONE
Predisposizione
materiale: entro il 2008
FASI E TEMPI del
DI ATTUAZIONE
Pianificazione
degli
conentro
gli insegnanti
Predisposizione
del incontri
materiale:
il 2008 e con la Polizia Locale entro il 2008.
Interventi
nella
scuola
nel
corso
dell’anno
scolastico
2008-2009.
Pianificazione degli incontri con gli insegnanti
e con la
Polizia Locale entro il 2008.
Interventi nella scuola nel corso dell’anno scolastico 2008-2009.
39
40
39
PROGETTO N° 18
INCIDENTI STRADALI TRA I GIOVANI: rischio e prevenzione dei traumi cranici
RESPONSABILI REALIZZAZIONE PROGETTO
Dott.ssa Trevisan A. Elisabetta - Educatrice Ambulatorio Neuropsicologico - Dipartimento di
Psichiatria
Telefono: 0423.526418 Fax: 0423.526007
Indirizzo: Via Forestuzzo n. 41 – 31011 Asolo
E-Mail: [email protected]
Cagnin Rita - Educatrice Servizio Educazione e Promozione della Salute
Telefono: 0423.526433 Fax: 0423.526430
Indirizzo: Via Forestuzzo n. 41 – 31011 Asolo
E-Mail: [email protected]
I DOCENTI DI RIFERIMENTO, A GIUGNO 2008
(Come previsto nell’accordo di rete, che si sta costituendo, tra istituzioni per lo svolgimento di
attività di educazione e promozione della salute).
ITIS Barsanti – Castelfranco –
Prof. Gambardella Costantino
Telefono 0423/492847
E-Mail: [email protected]
IPSIA G. Galilei – Castelfranco –
Prof. Pasqualetto Fabio
Telefono: 0423/495283
E-Mail: [email protected]
IPSSS Nightingale – Castelfranco –
Prof.ssa Allegra Agata
Telefono: 0423/472801
E-Mail: [email protected]
LICEO Giorgione – Castelfranco –
Prof. Toniolo Galdino
Telefono: 0423 491072
E-Mail: [email protected]
ISISS Sartor – Castelfranco VenetoProf. Cavinato Elvio
Telefono: 0423/490615
E-Mail: [email protected]
IPSSCTP Rosselli – Castelfranco V.
Prof. Dima Antonio
Telefono: 0423/494286
E-Mail: [email protected]
TARGET
- Docenti delle scuole secondarie di 2° grado che insegnano nelle classi 1^
- studenti delle classi 1^ delle scuole secondarie di 2° grado (max 4 classi per la
realizzazione di 2 incontri per le scuole che non hanno partecipato al progetto negli scorsi
anni)
- genitori
40
41
PREMESSA E MANIFESTAZIONI
L’adolescenza è una fase evolutiva, ricca di trasformazioni e profondi mutamenti personali e
sociali, caratterizzata dalla ricerca di spazi e di nuove autonomie, di affermazione di sé,
anche attraverso la contestazione dell’autorità dell’adulto. Per alcuni, anche il rischio,
l’eccesso e la sfida, con se stessi e con gli altri, sono tra le modalità per crescere e
sperimentare il mondo.
In considerazione di questi elementi il progetto si propone come contributo informativoformativo affinché gli adolescenti (14-16 anni) possano affrontare gli imprevisti e le situazioni
che si presentano in caso di incidente stradale, conoscere le possibili conseguenze (fisiche,
psichiche, cognitive, ecc.) relative ad un trauma cranio-encefalico ed individuare, adottare e
mantenere dei comportamenti prudenti e rispettosi delle norme stradali.
L’attuale normativa in materia di sicurezza stradale impone l’obbligo dell’uso del casco e
prevede pene severe, in base ai dati emersi dall’indagine (questionario rivolto alle classi
prime delle dieci scuole del territorio che hanno aderito al progetto di prevenzione dei traumi
cranici nell’ anno scolastico 2006_2007) però gli studenti e le studentesse che hanno
dichiarato di utilizzare il motorino sono stati coinvolti in incidenti stradali, con o senza casco,
sono il 13% del campione (54 su 432).
Questa percentuale indica la necessità di continuare nell’azione educativa e preventiva al
fine di ridurre il numero di incidenti. Data la complessità del tema è indispensabile la
partecipazione, la condivisione, e la collaborazione tra tutte le persone a vario titolo
coinvolte: studenti, genitori, docenti, operatori socio-sanitari e di pubblica sicurezza.
Cause
Mancanza parziale o totale della conoscenza dei rischi legati alla circolazione stradale.
Il mancato e/o scorretto utilizzo del casco da parte del ragazzo lo espone al grave rischio di
riportare un trauma cranio-encefalico in caso di incidente stradale con il ciclomotore.
Conseguenze
Le conseguenze variano a seconda dell’entità e della gravità delle lesioni riportate.
FINALITA’ E ASPETTATIVE PER IL PROGETTO
Incrementare e consolidare la collaborazione già avviata tra l’azienda socio-sanitaria ULSS
n.8 di Asolo e le scuole del territorio inserendo il progetto di prevenzione traumi cranici e
sicurezza stradale tra gli interventi previsti dal piano triennale nazionale del ministero
dell’istruzione, il “bene-essere dello studente” anno 2007-2010, per il biennio 2008-2010.
Aumentare la conoscenza degli studenti relativamente ai rischi legati alla circolazione
stradale, delle conseguenze personali e sociali di un incidente stradale e delle gravi
limitazioni che un trauma cranio-encefalico può causare.
Proposta di una rilevazione (indagine) sul grado di percezione del rischio “incidente stradale
negli adolescenti” tra gli adulti di riferimento degli studenti (genitori, parenti, personale
scolastico), al fine di attuare degli interventi sempre più mirati alla conoscenza e all’efficacia
comunicativa della problematica.
OBIETTIVO
Informare ed educare gli adolescenti, sia che usino il ciclomotore o meno, sui rischi e sulle
conseguenze degli incidenti stradali e del trauma cranico.
Informare e sensibilizzare docenti e genitori sui rischi e sulle conseguenze degli incidenti
stradali.
Rilevare il grado di percezione del rischio “incidente stradale tra gli adolescenti” tra gli
adulti di riferimento degli studenti.
Partecipazione alla rete di scuole e servizi territoriali dell’ulss che si occupano di
prevenzione e di educazione alla salute. A fine a.s.2007/2008 le scuole che hanno
confermato la loro collaborazione per questo progetto, sono: Liceo Giorgione, ITIS Barsanti,
IPSSS Nightingale, IPSIA Galilei, ISISS Sartor, ITCG Martini, IPSSAR Maffioli, IPSSCTP
Rosselli, IPSIA Scarpa.
42
41
Realizzazione di un seminario al termine del biennio.
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
- condivisione, confronto e definizione del progetto con gli insegnanti e i rappresentanti di
classe e gli operatori;
- percorso informativo-formativo proposto dagli operatori ulss e/o altri docenti rivolto ai
docenti referenti e/o interessati alla tematica;
- creazione di un sito/forum in cui si può trovare un archivio informatico su tematiche
inerenti la sicurezza stradale, suddiviso in varie argomentazioni e discipline (ad esempio:
scienze, biologia, fisica, legislazione, ecc.);
- partecipazione agli incontri di un testimonial;
- proposta da parte degli operatori ulss di una rilevazione (indagine) sul grado di
percezione del rischio “incidente stradale negli adolescenti” tra gli adulti di riferimento
degli studenti. Le modalità di attuazione saranno definite all’interno del gruppo di lavoro;
- intervento di ricerca-azione nei confronti degli studenti, ad esempio: 1) intervista ai
genitori da parte degli studenti; 2) ricerca da parte degli studenti degli effetti della velocità;
3) ricerca da parte degli studenti sugli effetti dell’assunzione di sostanze stupefacenti.
INTERVENTI
- sinergia d’intervento tra studenti, operatori, docenti e genitori;
- incontri con i docenti per definire modalità e proposte di conduzione e rielaborazione;
- incontri con gli studenti mediante due diverse tipologie: 1) per le scuole che hanno già
partecipato al progetto negli scorsi incontri della durata di ore 2,30 con il docente interno
(referente o incaricato), gli studenti e, per circa ore 1,30, con il testimonial; 2) per le
scuole che non hanno partecipato al progetto negli anni precedenti incontri della durata di
ore 2,30 con studenti, operatori ulss e testimonial;
- incontri con i genitori se richiesti;
- somministrazione dei questionari di entrata e di uscita dati agli studenti ed elaborazione
dati;
- somministrazione intervista ai genitori da parte degli studenti;
- indagine sul grado di percezione del rischio “incidente stradale negli adolescenti” tra gli
adulti di riferimento degli studenti;
- report sui risultati dell’indagine con i genitori;
- relazione sull’attività di ricerca-azione.
Traccia sui contenuti degli interventi formativi da sviluppare in classe
o
o
o
o
o
o
dati epidemiologici
nozioni di prevenzione (analisi delle situazioni a rischio, dei comportamenti da
adottare per prevenire incidenti)
nozioni di educazione civica qualora si sia testimoni d’incidenti stradali
(chiamare i soccorsi, riferire quanto osservato)
nozioni relative alle conseguenze (fisiche, cognitive e sociali) di un trauma cranico
esposizione dell’esperienza di una vittima della strada
rielaborazione conclusiva rispetto ai contenuti e alle opinioni dei partecipanti
Per le scuole che non hanno mai partecipato al progetto l’intervento con gli operatori e il
testimonial, avrà una durata di 3 ore per un numero massimo di 40/45 studenti.
RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Personale scolastico:
docenti referenti per l’educazione alla salute
docenti referenti per il progetto nelle classi.
Personale ulss:
2 educatori
1 psicologo
1 testimonial
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43
Attrezzature
Supporti informatici per la presentazione di materiali in Power Point.
Materiali
Stampa fascicolo informativo, prospetto e i contenuti degli argomenti trattati durante
l’incontro in classe, report questionario ingresso ad ogni singola scuola, report relazione
finale.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
- questionari pre e post intervento
- analisi intervista ai genitori.
- Indicatori di attività (riferiti a strategia ed interventi)
Ƒ numero degli incontri realizzati nell’anno scolastico con i destinatari del progetto;
Ƒ produzione di almeno un elaborato per classe;
Ƒ realizzazione costituzione gruppo di lavoro per la prima parte della ricerca.
- Indicatori di risultato (esiti riferiti alla verifica);
Ƒ 70%-80% di questionari di entrata restituiti;
Ƒ 75%-85% di questionari di uscita restituiti;
Ƒ % questionari confrontabili pari al 60%;
Ƒ correttezza e completezza dei questionari in uscita da parte dei ragazzi che guidano il
ciclomotore pari 80%.
PIANO D'AZIONE
- incontri con i docenti e i rappresentanti di classe al fine di attuare un’effettiva collaborazione
tra enti che preveda la richiesta d’intervento esterno alla scuola come complementare
all’intervento educativo-formativo svolto dalla stessa;
- pianificazione degli interventi con le classi;
- pianificazione interventi con testimonial;
- pianificazione e preparazione degli strumenti operativi e didattici;
- elaborazione dei dati grezzi e rappresentazione grafica;
- riformulazione del progetto in base ai risultati emersi dall’indagine con i genitori.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Data d’inizio del progetto: Aprile 2008.
Data di termine progetto: Dicembre 2010.
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43
Stili di vita
liberi da...
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PROGETTO N° 19
CTP: Comunità, Territorio, Prevenzione
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Santi Emanuela
Educatore Professionale
Telefono: 0423/722759
Fax: 0423/732758
Indirizzo: Via Ospedale, 18 – Castelfranco Veneto
E-mail: [email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO
Santi Emanuela
Educatore Professionale
Telefono: 0423/722759
Fax: 0423/732758
Indirizzo: Via Ospedale, 18 – Castelfranco Veneto
E-mail: [email protected]
ALTRI PARTECIPANTI AL PROGETTO
Luisetto Nicoletta
Educatore Professionale
Telefono: 0423/732759
E-mail: [email protected]
Novello Mauro
Operatore Socio-Sanitario
Telefono: 0423/732759
E-mail: [email protected]
PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI
CTP (Centri di educazione permanente territorio ULSS 8)
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Allievi dei corsi dei Centri territoriali per l’istruzione e la formazione in età adulta (CTP), sedi di
Asolo, Montebelluna e Castelfranco Veneto.
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa e Manifestazioni
Nel territorio ci sono fasce di popolazioni, ad esempio immigrati, che, per difficoltà linguistiche e
culturali, faticano a recepire informazioni sulla pericolosità dell’uso di sostanze quali: alcol e
tabacco.
Cause
Le poche informazioni su alcol e tabacco possono far perseverare stili di vita poco sani.
Conseguenze
Vengono sottovalutati i rischi dell’uso di alcol e tabacco e le conseguenze fisiche, relazionali e
sociali che questi possono determinare.
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FINALITA’ E ASPETTATIVE PER IL PROGETTO
Il progetto si pone come fine quello di informare tale popolazione per incrementare i livelli di
conoscenza relativi ad alcol e tabacco, fornendo anche indicazioni per convogliare eventuali
richieste di aiuto.
OBIETTIVO
Informare almeno il 50% degli iscritti al CTP sugli effetti dannosi di alcol e tabacco.
STRATEGIA METODOLOGIA E RELATIVI INTERVENTI
Strategia
- Presentazione di materiale informativo semplice e comprensibile.
- Discussione con i corsisti e gli insegnanti sui contenuti proposti .
Interventi
-
-
1 incontro di presentazione con i referenti scolastici dei CTP di Asolo, Montebelluna e
Castelfranco Veneto.
1 intervento sulla tematica alcol.
1 intervento sulla tematica fumo di tabacco.
1 incontro di verifica finale con gli insegnanti.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Numero di persone presenti agli incontri
Numero di insegnanti presenti agli incontri.
Indicatori di attività (riferiti a strategia ed interventi)
- Capacità dei corsisti di porre domande ed intervenire rispetto ai contenuti proposti.
-
Indicatori di risultato (riferiti all’obiettivo)
Presenza di almeno il 50% degli iscritti ai corsi.
Presenza degli insegnanti agli incontri di preparazione, attuazione e verifica del progetto.
Indicatori di risultato (esiti riferiti alla verifica)
Aumento dei livelli di conoscenza sui contenuti proposti in merito all’alcol e al fumo.
PIANO D’AZIONE
-
Contattare il referente CTP provinciale.
Incontro con gli insegnanti referenti delle singole sedi, per concordare gli aspetti
organizzativi.
Interventi nelle sedi individuate.
Distribuzione del materiale informativo.
Incontro di verifica finale con gli insegnanti.
FASI DI ATTUAZIONE PROGETTO
Progettazione
Realizzazione
Verifica
TEMPI DI ATTUAZIONE
Data d’inizio del progetto settembre 2008
Data di termine del progetto maggio 2009
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47
PROGETTO N° 20
Alcol e adolescenza
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dott.ssa Santi Emanuela – Serat - U.O. Alcologia
Via Ospedale, 18 – Castelfranco V. (TV)
Tel. 0423/732759 – Fax 0423/732758
e-mail: [email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO
Dott.ssa Santi Emanuela – Serat - U.O. Alcologia
Via Ospedale, 18 – Castelfranco V. (TV)
Tel. 0423/732759 – Fax 0423/732758
e-mail: [email protected]
ALTRI PARTECIPANTI AL PROGETTO
E.P. Nicoletta Luisetto – Serat - U.O. Alcologia
Telefono:0423/732759, Fax: 0423/732758
e-mail: [email protected]
Novello Mauro – Serat – U.O. Algologia
Tel.0423/732759
Bresolin Michela – Serat – U.O. Alcologia
Tel. 0423/732759
PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI/ENTI
Scuole secondarie di primo grado del territorio dell’ULSS 8.
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado. Per motivi organizzativi si
prevede un numero massimo di 20 classi (criterio di selezione: ordine di arrivo).
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa e manifestazioni
Negli ultimi anni i comportamenti a rischio per la salute in età adolescenziale, come l’uso di
alcol, sono divenuti oggetto di continui studi e costituiscono un rilevante problema di sanità
pubblica.
L’uso di alcol, inoltre, può rappresentare il primo passo verso l’utilizzo di sostanze illegali più
pericolose e mina il normale processo evolutivo degli adolescenti.
Gli studi hanno dimostrato che più precocemente si interviene con percorsi formativi,
maggiore sono le probabilità che l’adolescente non adotti comportamenti a rischio.
Cause
Le cause possono essere identificabili nelle nuove culture del bere giovanile caratterizzate
dall’assunzione di grosse quantità di alcol bevute in un breve lasso di tempo.
Conseguenze
L’uso di alcol può porre i giovani in situazioni a rischio: incidenti stradali, comportamenti
aggressivi, problemi di salute.
Inoltre, il bere può rappresentare il primo passo verso l’utilizzo di sostanze illegali più
pericolose oltre che minare il normale processo evolutivo degli adolescenti.
48
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FINALITA’ E ASPETTATIVE PER IL PROGETTO
Il progetto si pone come obiettivo quello di informare gli adolescenti sull’alcol e i suoi effetti.
OBIETTIVI
- Incrementare le conoscenze sull’alcol
- Aumentare la consapevolezza circa il proprio atteggiamento in merito e i rischi connessi
all’uso di alcol.
STRATEGIA, METODOLOGIA E RELATIVI INTERVENTI
Strategia
L’intervento nelle classi sarà svolto mediante tecniche interattive e coinvolgerà i ragazzi e gli
insegnanti mediante attività creative. Sarà privilegiata una metodologia di lavoro di gruppo
dove i ragazzi verranno stimolati, attraverso condotte esplorative, ad integrare competenze
già acquisite sperimentandone di nuove. Tale metodologia sviluppa inoltre il senso di
appartenenza favorendo atteggiamenti cooperativi.
Interventi
Incontro iniziale con gli insegnanti referenti per la presentazione dei contenuti del progetto
e per delineare gli aspetti operativi. L’incontro è propedeutico alla realizzazione
dell’intervento.
Verranno contattati i Dirigenti scolastici per la presentazione del progetto.
Primo incontro nelle classi: verrà presentata la sostanza alcolica, gli effetti fisici e psicologici.
Secondo incontro nelle classi: approfondimento degli aspetti relazionali e sociali connessi
all’uso di alcol.
Incontro di verifica finale con gli insegnanti partecipanti al progetto.
NB: Si ritiene indispensabile la presenza in classe di un insegnante che segua
interamente
gli incontri previsti dal progetto, ciò al fine di garantire continuità
all'intervento e renderlo parte integrante del percorso scolastico.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Questionario di verifica degli apprendimenti (pre e post intervento).
INDICATORI DI ATTIVITA’ (riferiti a strategia ed interventi):
- Capacità dei ragazzi di cooperare e portare a termine i lavori proposti.
- Capacità di porre quesiti rispetto al materiale informativo proposto.
Indicatori di risultato (riferiti all’obiettivo)
- Presenza degli insegnanti agli incontri di formazione e verifica.
- Collaborazione degli insegnanti durante l’attività formativa in classe.
- Partecipazione attiva degli studenti durante l’intervento.
- Produzione del materiale, tramite il lavoro di gruppo, da esporre in classe o nell’ Istituto
scolastico.
Indicatori di risultato (esiti riferiti alla verifica)
- Aumento del livello di conoscenza rispetto ai contenuti proposti.
- Rilevazione dei dati relativi al questionario somministrato ad un anno dall’intervento. Tali
dati saranno messi a confronto con un campione di classi dove non è stato attuato
l’intervento.
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PIANO D’AZIONE
- Contattare gli insegnanti referenti delle scuole che hanno richiesto l’intervento.
- Intervento di formazione rivolto agli insegnanti
- Intervento nelle classi
- Distribuzione del materiale informativo.
- Rielaborazione dei questionari di apprendimento.
- Incontro di verifica finale con gli insegnanti
FASI DI ATTUAZIONE PROGETTO
- Progettazione
- Realizzazione
Verifica
TEMPI DI ATTUAZIONE
Data d’inizio del progetto: novembre 2008.
Data di termine progetto: aprile 2009 – mese della prevenzione alcologica.
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49
PROGETTO N° 21
‘Che fai stasera? Cambio aria!’.
Progetto di prevenzione al tabagismo nella scuola media
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dott.ssa Emanuela Santi, Serat
Telefono: 0423/732759
Fax: 0423/732758
Indirizzo: Via Ospedale, 18 Castelfranco Vto (TV)
E-mail: [email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO
Educatore Luisetto Nicoletta
Via Ospedale 18, Castelfranco V.to (TV)
Tel 0423/732759
Fax 0423/732758
E-mail: [email protected]
ALTRI PARTECIPANTI AL PROGETTO
Novello Mauro
Operatore Socio-sanitario SERAT
Bresolin Michela
Assistente Sociale SERAT
PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI/ENTI
Scuole secondarie di primo grado dell’Ulss 8.
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Agli studenti delle classi seconde delle Scuole Secondarie di Primo grado. Per motivi
organizzativi si prevede un numero massimo di 20 classi (criterio di selezione: ordine di
arrivo)
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa e manifestazioni
Secondo le stime dell’OMS l’abitudine al fumo si instaura sempre più precocemente tra gli 11
e i 15 anni; ciò richiede pertanto, che gli interventi preventivi si rivolgano già ad un’età in cui
fumare non è ancora diventata un’irrinunciabile azione quotidiana. Gli interventi in questa
fascia di età possono avere un ruolo importante per limitare nei ragazzi l’acquisizione
dell’abitudine al fumo e per migliorare quindi lo stato di salute generale della popolazione.
Cause
Il fumo rappresenta la prima causa prevenibile di malattia e di morte nei Paesi Occidentali.
Conseguenze
Dalla letteratura sappiamo che la precoce età di inizio è indicativa di una maggiore difficoltà
a smettere. Inoltre, se una persona non inizia a fumare da giovane, più difficilmente lo farà in
seguito.
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51
FINALITA’ E ASPETTATIVE DEL PROGETTO
Il progetto si propone di promuovere una scuola libera dal fumo.
OBIETTIVI
Aumentare le conoscenze relative al tabagismo nelle sue componenti fisiche, psichiche e
sociali.
Stimolare le capacità critiche e di riflessione dei ragazzi attraverso attività creative.
Promuovere l’immagine del non fumatore.
Sensibilizzare gli insegnanti rispetto alla tematica affinché i contenuti possano essere parte
integrante del programma curricolare.
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
Strategia
L’intervento nelle classi sarà svolto mediante tecniche multimediali e coinvolgerà attivamente
i ragazzi e gli insegnanti mediante attività creative. Sarà privilegiata una metodologia di
lavoro di gruppo dove i ragazzi verranno stimolati, attraverso condotte esplorative, ad
integrare competenze già acquisite sperimentandone di nuove. Tale metodologia sviluppa
inoltre il senso di appartenenza favorendo atteggiamenti cooperativi.
Interventi
- Incontro iniziale con gli insegnanti referenti per la presentazione del progetto (l’incontro è
propedeutico alla realizzazione dell’intervento). Verranno contattati anche i dirigenti scolastici
per la presentazione del progetto
- Primo incontro nelle classi: trattazione degli aspetti fisici, ambientali ed economici legati
all’uso del tabacco.
- Secondo incontro nelle classi: approfondimento degli aspetti psicologici e sociali della
dipendenza; introduzione alle principali strategie comunicative per resistere alle pressioni
sociali.
-Incontro di verifica finale con gli insegnanti.
N.B: Si ritiene indispensabile la presenza in classe di un insegnante che segua interamente
gli incontri previsti dal progetto, ciò al fine di garantire continuità all’intervento e renderlo
parte integrante del percorso scolastico.
RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Personale
Un’assistente sociale referente del progetto e personale dell’area psicologica ed educativa.
Materiali
Lavagna a fogli, videoproiettore e computer, televisione e videoregistratore, riviste.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Questionari di verifica degli apprendimenti (pre e post intervento).
Questionario di gradimento per studenti e insegnanti
TEMPI DI ATTUAZIONE
Data d’inizio del progetto: novembre 2008.
Data di termine progetto: 31 maggio 2009 (Giornata mondiale senza tabacco).
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51
PROGETTO
PROGETTO
N° 22
N° 22
Strategie
e Abilità
per per
adolescenti
Strategie
e Abilità
adolescenti
Progetto
di prevenzione
all’uso
di sostanze
stupefacenti.
Progetto
di prevenzione
all’uso
di sostanze
stupefacenti.
RESPONSABILE
RESPONSABILE
DELDEL
PROGETTO
PROGETTO
(dipendente
(dipendente
ULSS
ULSS
n.8):n.8):
Dott.ssa
Dott.ssa
Fiorin
Fiorin
Amelia
Amelia
– Psicologa
– Psicologa
Telefono:
Telefono:
0423/732736
0423/732736
Fax:Fax:
0423/732737
0423/732737
Indirizzo:via
Indirizzo:via
Ospedale
Ospedale
18 Castelfranco
18 Castelfranco
Veneto
Veneto
E-mail:
E-mail:
[email protected]
[email protected]
REFERENTE
REFERENTE
DELDEL
PROGETTO
PROGETTO
(a cui
(a cui
rivolgersi
rivolgersi
per per
informazioni)
informazioni)
Dott.ssa
Dott.ssa
Fraccaro
Fraccaro
Simonetta
Simonetta
– Educatore
– Educatore
Professionale
Professionale
Telefono:
Telefono:
0423/732736
0423/732736
Fax:Fax:
0423/732737
0423/732737
Indirizzo
Indirizzo
: via :Ospedale
via Ospedale
18 Castelfranco
18 Castelfranco
Veneto
Veneto
E-mail:
E-mail:
[email protected]
[email protected]
A CHI
A CHI
SI RIVOLGE
SI RIVOLGE
IL PROGETTO
IL PROGETTO
Studenti
Studenti
di Scuola
di Scuola
Secondaria
Secondaria
di Primo
di Primo
Grado
Grado
( Classi
( Classi
II e III
II e, 12-14
III , 12-14
anni)anni)
La partecipazione
La partecipazione
è limitata
è limitata
a unagruppo
un gruppo
massimo
massimo
di 20-24
di 20-24
docenti.
docenti.
Gli organizzatori
Gli organizzatori
del progetto
del progetto
si riservano,
si riservano,
qualora
qualora
ci fosse
ci fosse
un esubero
un esubero
di iscrizioni,
di iscrizioni,
di seguire
di seguire
l’ordine
l’ordine
temporale
temporale
di iscrizione
di iscrizione
fino fino
al raggiungimento
al raggiungimento
del numero
del numero
massimo.
massimo.
In caso
In caso
di rinuncia
di rinuncia
i posti
i posti
verranno
verranno
integrati
integrati
seguendo
seguendo
l’ordine
l’ordine
di arrivo
di arrivo
delledelle
iscrizioni.
iscrizioni.
PRESENTAZIONE
PRESENTAZIONE
SINTETICA
SINTETICA
DELDEL
PROGETTO
PROGETTO
Premessa
Premessa
e manifestazioni
e manifestazioni
Nell’ambito
Nell’ambito
dei progetti
dei progetti
di prevenzione
di prevenzione
selettiva
selettiva
molte
molte
proposte
proposte
di intervento
di intervento
prevedono
prevedono
dei moduli
dei moduli
didattici
didattici
finalizzati
finalizzati
a fara acquisire
far acquisire
agli agli
adolescenti
adolescenti
competenze
competenze
e conoscenze
e conoscenze
per per
contrastare
contrastare
l’acquisizione
l’acquisizione
di comportamenti
di comportamenti
di uso
di uso
di sostanze
di sostanze
(fumo,
(fumo,
stupefacenti).
stupefacenti).
Si tratta
Si tratta
quindi
quindi
di progetti
di progetti
che che
mirano
mirano
ad aumentare
ad aumentare
i fattori
i fattori
di protezione
di protezione
individuali,
individuali,
permettendo
permettendo
così così
al soggetto
al soggetto
di di
diminuire
diminuire
l’apprendimento
l’apprendimento
di comportamenti
di comportamenti
a rischio.
a rischio.
Vengono
Vengono
considerati
considerati
fattori
fattori
protettivi
protettivi
i seguenti:
i seguenti:
- conoscenze
- conoscenze
scientifiche
scientifiche
riguardo
riguardo
alle sostanze;
alle sostanze;
- acquisizione
- acquisizione
di undipensiero
un pensiero
critico
critico
rispetto
rispetto
a determinati
a determinati
comportamenti;
comportamenti;
- capacità
- capacità
di gestione
di gestione
delledelle
pressioni
pressioni
sociali;
sociali;
- capacità
- capacità
di problem-solving;
di problem-solving;
- riconoscimento
- riconoscimento
e gestione
e gestione
delledelle
emozioni.
emozioni.
L’OMS
L’OMS
a questo
a questo
riguardo
riguardo
ha incentivato
ha incentivato
progetti
progetti
di educazioni
di educazioni
alle alle
abilità
abilità
di vita
di vita
(Life(Life
Skills)
Skills)
in in
ambito
ambito
scolastico.
scolastico.
Secondo
Secondo
l’OMS
l’OMS
incrementare
incrementare
progetti
progetti
di questo
di questo
tipo,tipo,
significa
significa
contrastare
contrastare
l’adozione
l’adozione
di comportamenti
di comportamenti
di dipendenza
di dipendenza
in senso
in senso
ampio,
ampio,
perciò,
perciò,
piuttosto
piuttosto
che che
centrare
centrare
l’intervento
l’intervento
relativamente
relativamente
ad una
ad una
specifica
specifica
sostanza
sostanza
si preferisce
si preferisce
sviluppare,
sviluppare,
nel singolo
nel singolo
soggetto,
soggetto,
risposte
risposte
adeguate
adeguate
a piùacomportamenti
più comportamenti
devianti.
devianti.
Finalità
Finalità
del del
Progetto
Progetto
Realizzazione
Realizzazione
di laboratori
di laboratori
didattici
didattici
mediante
mediante
i quali
i quali
gli studenti
gli studenti
acquisiscono
acquisiscono
le competenze
le competenze
sopraccitate.
sopraccitate.
52 52
53
FINALITA’ E ASPETTATIVE PER IL PROGETTO
Costituzione e formazione di un gruppo di docenti in grado di realizzare dei laboratori (lavori di
gruppo) utilizzando strategie metacognitive (cooperative learning) che aiutano gli studenti ad
attivare un processo decisionale per rinforzare lo sviluppo di processi autonomi per es:
- cosa si poteva fare altrimenti
- quando nella vita quotidiana si utilizzano le medesime regole
- come si poteva procedere
- in quali altri modi poteva essere risolto il problema.
OBIETTIVO
Da un lato il progetto è finalizzato all’aumento delle conoscenze e acquisizione di strategie e
atteggiamenti che riducono i comportamenti a rischio;dall’altro stimola l’ apprendimento di tecniche
e competenze per gestire le situazioni a rischio.
STRATEGIA METODOLOGIA E RELATIVI INTERVENTI
Strategia
Impiego della metodologia dell’apprendimento cooperativo ( cooperative learnig)
Interventi
Il progetto si compone di cinque sessioni strutturate secondo il modello di laboratorio
metacognitivo che sviluppano i seguenti argomenti:
- laboratorio informativo
- laboratorio sulla comunicazione
- laboratorio sul problem-solving
- laboratorio sul pensiero critico
- laboratorio sulle emozioni
RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Personale
Uno Psicologo
Un Educatore Professionale
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Utilizzazione di questionari specifici standardizzati per la rilevazione di acquisizione di
comportamenti protettivi e gestione di situazione a rischio ( valutazione di esito).
Valutazione del gradimento del progetto attraverso un questionario rivolto agli insegnanti e agli
studenti.
PIANO D’AZIONE
Organizzazione di un Corso di formazione per docenti finalizzato alla presentazione, programmazione
e applicazione delle modalità di attuazione del progetto in classe
FASI DI ATTUAZIONE PROGETTO
Corso di formazione per docenti : 5 incontri teorico-pratici a partire dal mese di Ottobre 2008, per un
minimo di tre insegnanti per Istituto, che possono applicare il progetto nelle medesime classi.
La partecipazione è limitata a un gruppo massimo di 18-21 docenti.
Gli organizzatori del progetto si riservano, qualora ci fosse un esubero di iscrizioni, di seguire l’ordine
temporale di iscrizione fino al raggiungimento del numero massimo.
In caso di rinuncia i posti verranno integrati seguendo l’ordine di arrivo delle iscrizioni.
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53
TEMPI DI ATTUAZIONE
Nel mese di Ottobre 2008 si effettueranno cinque incontri formativi per i docenti., con le seguenti
date:
08.10.2008
15.10.2008
22.10.2008
29.10.2008
05.11.2008.
Gli incontri si svolgeranno presso la sala Riunioni del SerT dalle ore 14.30 alle 17.30.
Il progetto viene realizzato nell’anno scolastico 2008-2009.
N.B. Per l’iscrizione al presente progetto la richiesta dovrà pervenire entro il 7 ottobre 2008.
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PROGETTO N° 23
Progetto S.a.K.! – Search and Know!
Strategia di prevenzione delle dipendenze nella scuola
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dr. Graziano Bellio – Direttore SerT - Servizio Tossicodipendenze
Via Ospedale, 18 - Castelfranco V.to
Tel. 0423/732736 Fax 0423/732737
Fax 0423/732737
E-mail: [email protected]
REFERENTE DEL PROGETTO
Dott.ssa Fraccaro Simonetta – Educatore Professionale SerT
Tel. 0423/732736
Fax 0423/732737
Via Ospedale, 18 – Castelfranco Veneto
ALTRI PARTECIPANTI AL PROGETTO
Dott.ssa Giacomazzi Selena – Psicologa
Tel. 0423/732736
A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Docenti di scuola secondaria di secondo grado interessati a svolgere funzioni organizzative e
di tutoraggio in un progetto di sensibilizzazione/prevenzione dell’uso di sostanze (almeno 3
insegnanti per istituto).
Studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle classi 1^ e 2^ (14 – 16 anni).
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa e manifestazioni. L’iniziazione degli adolescenti al consumo di sostanze è
multifattoriale, ma assumono un ruolo di rilievo i fattori connessi a:
ƒ mancanza di una informazione scientificamente fondata, mentre, al contrario,
abbondano notizie imprecise e aneddotiche, soprattutto raccolte tra coetanei;
ƒ pressioni ambientali;
ƒ presunzione di normalità del consumo di sostanze;
ƒ immaturità o debolezza di abilità cognitive e sociali;
Finalità del progetto
Addestramento di un gruppo di docenti (almeno 3 per istituto) in grado di organizzare e
realizzare 3 moduli didattici sui temi dell’adolescenza, della pressione ambientale verso
comportamenti poco sani, e sugli aspetti biomedici dell’uso di sostanze psicoattive.
FINALITA’ E ASPETTATIVE PER IL PROGETTO
Il progetto mette a disposizione dei docenti di scuola secondaria di II° grado materiali e
competenze per la realizzazione di unità didattiche che siano in grado di far apprendere agli
studenti nozioni sugli aspetti biomedici relativi alle droghe d’abuso, contemporaneamente
stimolando l’esercizio di abilità cognitive che rappresentano fattori di protezione verso lo
sviluppo di problemi correlati all’abuso di sostanze.
OBIETTIVO
Miglioramento nei giovani studenti dei livelli di conoscenza scientifica sulle sostanze
psicotrope con conseguente riduzione dell'atteggiamento positivo verso di esse.
55
56
STRATEGIA METODOLOGICA E RELATIVI INTERVENTI
Sviluppo di una metodologia di intervento di prevenzione primaria nella scuola secondaria di
II° grado, rivolto ai giovani delle classi prime o seconde, organizzato in moduli didattici svolti
in piccoli gruppi, in grado di:
ƒ aumentare le conoscenze scientificamente fondate sulle sostanze psicotrope;
ƒ aumentare la consapevolezza sulle vulnerabilità emotive e sulle pressioni ambientali
verso comportamenti poco sani:
ƒ stimolare l'esercizio di alcune abilità cognitive e sociali che rendano il pensiero del
soggetto più critico, più complesso, capace di scelte non conformistiche.
Il progetto prevede:
a) avviamento di un corso di formazione per gli insegnanti per: 1) presentazione del progetto
e delle sue basi teoriche e metodologiche; 2) illustrazione delle caratteristiche salienti delle
droghe d’abuso degli aspetti biomedici connessi all’abuso
b) la realizzazione di moduli didattici, con lavoro in piccoli gruppi supportati da docenti
attraverso azioni di tutoraggio. I docenti utilizzano schede e materiali forniti dal servizio,
seguendo linee guida scritte;
c) valutazione dei risultati mediante questionari.
RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Personale: n. 1 medico, n. 1 educatore professionale.
MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La metodologia di valutazione si articola sul confronto tra un gruppo sperimentale ed un
gruppo di controllo.
La valutazione di processo prevede la compilazione di schede per la rilevazione dei dati
quantitativi relativi alla penetrazione del progetto e la comparabilità dei campioni di studenti;
vengono inoltre proposti due questionari di gradimento sia per i docenti che per gli studenti
coinvolti
La valutazione di esito prevede tre questionari per la misura dell’atteggiamento verso le
sostanze, la consapevolezza delle conseguenze dell’uso e la percezione del rischio. Tali
questionari sono la traduzione italiana degli originali proposti dalla banca degli strumenti di
valutazione dell’osservatorio europeo sulle droghe (EMCDDA - European Monitoring Centre
for Drugs and Drug Addiction).
FASI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO
Il corso si svolgerà presso il SerT di Castelfranco Veneto a partire dal mese di novembre
2008. La durata prevista è di n. 5 incontri di 2 ore e 30 minuti ciascuno. Le date delle lezioni
verranno comunicate agli iscritti almeno 15 giorni prima dell’inizio.
Gli Istituti interessati a partecipare al progetto nell’anno scolastico precedente verranno
contattati dagli operatori del progetto per l’eventuale adesione anche per il nuovo anno
scolastico 2008/2009.
56
57
BIBLIOGRAFIA SUI TEMI DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE
AUTORI
AA.VV
AA.VV
AA.VV.
AA.VV.
AA.VV.
AA.VV.
Abramson, E.;
Agazzi E.,
Albanese, O.;
Alberici A.,
Altamann G. T.
Ammanniti, M.;
Andrè C.
Antonello D.
Arcidiacono C., Gelli B. R.
Ardone R., Baldry A. C.
Arielli E., Scotto G
Attenta R. M., Goemez
Baldaro Verde J.
Baldry, C. A.;
Barelli, C.; Marangi, M.;
Barone, P.;
Baroni, M.; Nanni, F.;
Bastiani, A.; Drogo, G.;
Bauer, B.; Bagnato, G.;
Becchi E., Dekker J.
Becciu, M.; Colasanti, A.;
Bellomi, F.;
Berto, F.; Scalari, P.;
Besemer C.
Bettelheim B.
Boal A.
Boal A.
Bodei R.
Bollea, G.;
Bonino S./Cattelino E.
Borgna P.
Borzaga C./Fazzi L.
Bryant-Waugh, R.; Lask,
B.;
Calvano, T.; Rech, C.;
Canguilhem G.
Carli, R.;
Castelli S.
Cerutti, P.; Carbone, P.;
Charmet Pietropolli G.,
Chesner A.
Cipolla Costantino
Climati, C.;
Climati, C.;
Cofano, D.,
Cohen E. G.
Colombo E.
Colombo M.,
Compagnoni E.
Conti L.
58
TITOLI
RESPONSABILITA' NELLA SCELTA DEI COMPORTAMENTI SESSUALI
MILLE MODI DI CRESCERE Bambini immigrati e modi di cura
GIOCO E DOPOGIOCO
CON VOCE DIVERSA Pedagogia e differenza sessuale e di genere
DIVENTARE ADOLESCENTI: salute e stili di vita nei giovani tra 11 e 15 anni
EDUCARE AL CAMBIAMENTO
EMOZIONI E CIBO
LE IDENTITA' FEMMINILI. Ruoli delle donne nelle società odierne
COMPETENZA EMOTIVA TRA PSICOLOGIA ED EDUCAZIONE
EDUCAZIONE IN ETA' ADULTA. Percorsi biografici nella ricerca e nella formazione.
LA SCALATA DI BABELE. Un'esplorazione su linguaggio, mente, comprensione.
CRESCERE CON I FIGLI. Le nuove regole dell'educazione
LA STIMA DI SE'. Amarsi per vivere meglio in mezzo agli altri
IDENTITA' E DIFFERENZE DI GENERE. Progetto pedagogico-culturale
PSICOLOGIA DI COMUNITA' ED EDUCAZIONE SESSUALE
MEDIARE I CONFLITTI A SCUOLA. Presupposti teorici e intervento psicosociale.
CONFLITTI E MEDIAZIONE
PARLARE DI SENTIMENTI. Attività di sviluppo lessicale - semantico
IDENTITA' SESSUALE E progetti per un’educazione sessuale integrata
FOCUS GROUP IN AZIONE. L'utilizzo in campo educativo e psicosociale
ANNI DI CORSA. 10 film sull'adolescenza
TRAIETTORIE IMPERCETTIBILI
CRESCERE CON IL ROCK. L'educazione musicale nella società dei mass media
I GIOVANI E L'ALCOL
PUOI ANCHE DIRE NO! L'ASSERTIVITA' AL FEMMINILE
STORIA DELL'INFANZIA. Dall'antichità al Seicento
LA LEADERSHIP AUTOREVOLE. La conduzione dei gruppi di lavoro
PERFETTA. Una storia vera
DIVIETO DI TRANSITO. ADOLESCENTI DA RIMETTERE IN CORSA
GESTIONE DEI CONFLITTI E MEDIAZIONE
IL MONDO INCANTATO. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe
IL POLIZIOTTO E LA MASCHERA: giochi, esercizi e tecniche del testo
L'ARCOBALENO DEL DESIDERIO
GEOMETRIA DELLE PASSIONI Paura, speranza, felicità: filosofia e uso politico.
LE MADRI NON SBAGLIANO MAI
ADOLESCENTI A RISCHIO
SOCIOLOGIA DEL CORPO
SALUTE E SOCIETA’
DISTURBI ALIMENTARI. Guida per genitori e insegnanti
IMMAGINARTE. Percorsi di educazione visiva
IL NORMALE E IL PATOLOGICO
CULTURE GIOVANILI
LA MEDIAZIONE
ADOLESCENZA E DISAGIO
I NUOVI ADOLESCENTI. Padri e madri di fronte a una sfida.
IL LABORATORIO DELLE ATTIVITA' TEATRALI. Espressività e drammatizzazione.
SALUTE E SOCIETA’
IL POPOLO DELLA NOTTE. DISCOTECHE, ECSTASY E ALCOL
I GIOCHI ESTREMI DEI GIOVANI. Mode, hobby e tendenze oltre ogni limite
NIPPONCARTOON. Immagini, miti, strategie
ORGANIZZARE I GRUPPI COOPERATIVI. Ruoli, funzioni, attività
RAPPRESENTAZIONI DELL'ALTRO. Lostraniero nella riflessione sociale occidentale
RELAZIONI INTERETNICHE FUORI E DENTRO LA SCUOLA.
DI TUTTI I COLORI: educare all'identità e alla multiculturalità nella scuola
SESSO E EDUCAZIONE
57
Contini, M.; Fabbri, M.;
Corradini, L.;
Corradini L.
Corsano, P.;
Costantini, A.
Crepet p.,
Crepet, P.;
Cunico M.,
Curci S.
D'Agostini, G.;
Dal Fiume G.
De Beni, M.
De Pieri, S.; Tonolo, G.;
Del Buono M.R.
Del Re G.
Del Re G.
Del Re G.
Delgado B..
Demetrio D.
Demetrio D.
Demetrio D.
Demetrio D.
Demetrio D.
Demetrio D.
Derrida J.
Di Cristofaro Longo G.
Di Pietro M.
Di Pietro M.
Di Vita A.M.
Disoteo, M.; Piatti, M.;
Dolto F.
Drerup A.
Dunn, J.;
Eliacheff C.
Fabbrini, A.; Melucci, A.;
Fabio, R.;
Facchini C.
Farello P.
Farnè M.
Farri, M.; Simonetto, A.;
Ferracin L., Porcelli M.
Ferraroli L.
Ford Brian J.
Formenti L.
Foti,C.;
Fraisse G.
Frassetto I.
Gaffney P.
Galimberti U.
Galimberti, U.;
Galimberti U.
Gamelli I.,
Gamigna, A.; Righetti, M.,
Gay Cialfi, R.;
Giommi R.
Giommi R.
Giommi R.
Giommi R.
NON DI SOLO CERVELLO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
IL CORPO A SCUOLA Pedagogia e psicologia sociale per l'educazione alla salute.
BAMBINI CHE AMANO STARE DA SOLI
TRA REGOLE E CAREZZE
NON SIAMO CAPACI DI ASCOLTARLI. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza.
LE DIMENSIONI DEL VUOTO. I GIOVANI E IL SUICIDIO
EDUCARE ALLE EMOZIONI. Riflessioni e proposte di attività per insegnanti e genitori.
PEDAGOGIA DEL VOLTO. Educare dopo Levinas
GLI ANNI DELL'INQUIETUDINE
EDUCARE ALLA DIFFERENZA
EDUCARE ALL'ALTRUISMO. Programma operativo per la scuola di base.
PREADOLESCENZA. LE CRESCITE NASCOSTE
SGUARDI DI GENERE TRA IDENTITA' E CULTURE
EDUCAZIONE SESSUALE E RELAZIONE AFFETTIVA (scuola materna)
EDUCAZIONE SESSUALE E RELAZIONE AFFETTIVA (scuola elementare)
EDUCAZIONE SESSUALE E RELAZIONE AFFETTTIVA (scuola superiore)
STORIA DELL'INFANZIA
IL GIOCO DELLA VITA Kit autobiografico Trenta proposte per il piacere di raccontarsi
RACCONTARSI: l'autobiografia come cura di sé
AGENDA INTERCULTURALE
PEDAGOGIA DELLA MEMORIA
L'EDUCAZIONE INTERIORE Introduzione alla pedagogia introspettiva
ALBUM DI FAMIGLIA
POLITICHE DELL'AMICIZIA
MODELLI CULTURALI E DIFFERENZA DI GENERE
ADOLESCENZA E COMPORTAMENTO A RISCHIO
L'EDUCAZIONE RAZIONALE-EMOTIVA
RITRATTI DI CHIAROSCURO Costrutti psicologici delle differenze di genere
SPECCHI SONORI. IDENTITA' E AUTOBIOGRAFIE MUSICALI
L'IMMAGINE INCONSCIA DEL CORPO
IL TEMPO DEI DIRITTI Piccolo ideario per l'educazione
AFFETTI PROFONDI. Bambini, genitori, fratelli, amici
MADRI E FIGLIE Una relazione a tre
L'ETA' DELL'ORO. ADOLESCENTI TRA SOGNO ED ESPERIENZA
GENITORI POSITIVI, FIGLI FORTI
SALUTE E DISUGUAGLIANZE genere, condizioni sociali e corso di vita
LABORATORIO DELL'AUTOBIOGRAFIA Ricordi e progetto di sé
GUARIR DAL RIDERE La psico-biologia della battuta di spirito
ESSERE PER FARE. Genitori tra natura e cultura
AL CINEMA CON IL MONDO
ADOLESCENTI CONTRO? IDENTITA' E RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
NEL PIATTO
LA FORMAZIONE AUTOBIOGRAFICA
CHI EDUCA CHI? SOFFERENZA MINORILE E RELAZIONE EDUCATIVA
LA DIFFERENZA TRA I SESSI
CONVIVENZA E RISPETTO DELLE DIVERSITA'
LE MADRI E LE FIGLIE
GLI EQUIVOCI DELL'ANIMA
IL CORPO
PAESAGGI DELL'ANIMA
PEDAGOGIA DEL CORPO
SVEGLIANDOMI MI SON TROVATO AI MARGINI.
OMOSESSUALITA' E ADOLESCENZA.
EDUCAZIONE EMOTIVA AFFETTIVA SESSUALE
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE SESSUALE 11-14 ANNI
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE SESSUALE 15-18 ANNI
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE SESSUALE 3- 6 ANNI
58
59
Giommi R.
Giommi R.
Giommi, R.; Perrotta, M.;
Giori, F.;
Girardi D.
Gobbo F.
Goldstein, A.; Glick, B.;
Gordon, T.;
Gramigna, A.;
Green P.
Guerra Lisi, S.; Stefani, G.;
Guerra Lisi, S.; Stefani, G;
Halpern, S.; Savary, L.;
Ingrosso M.
Iori V.,
Iori V.,
Jhonson Robert
Jung Carl G.
Katziskji K.L.
Klama J.
Korn J.
Lafaille R.
Lambertini L.
Langer A.
La porta R.
Lesne, E.;
Levi, G.; Schmitt, J.;
Levi, G.; Schmitt, J.;
Lo Gullo, E.; Mocciaro, R.;
Loewenthal E.
Loos S.
Loos S.
Lotti F.
Luciani, M.;
Macario, G.;
Maffei, F.;
Maggiolini A., Riva E.,
Magnani, S.;
Magrograssi, G.;
Maiolo, G.; Franchini, G.
Maiolo, G.; Franchini, G.
Malucelli, M.;
Mapelli B.
Mapelli B.
Marcoli, A.,
Marcoli, A.;
Marcoli, A.;
Mariani U.
Marmocchi P.
Marmocchi, P.; Dall'Aglio,
C.
Martina Roy
Martinet S.,
Mastrocola, P.;
Matarazzo, O.;
McDougall, J.;
Mazzi, A.;
Meadow R. M., Weiss L.,
Merico, M.;
60
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE SESSUALE 7-10 ANNI
EDUCAZIONE SESSUALE COME PREVENZIONE.
EDUCAZIONE SESSUALE COME PREVENZIONE.
IL GUERRIERO TRISTE TRA CRISI E CRESCITA
PROCESSI INTERCULTURALI nel sistema educativo
PEDAGOGIA INTERCULTURALE
STOP ALL'AGGRESSIVITA'
GENITORI EFFICACI. EDUCARE FIGLI RESPONSABILI
I SAPERI GIOVANI. TRA SOCIALITA', COMUNICAZIONE E AUTOFORMAZIONE
ALUNNI IMMIGRATI NELLE SCUOLE EUROPEE.
MUSICOTERAPIA NELLA GLOBALITA' DEI LINGUAGGI
GLI STILI PRENATALI NELLE ARTI E NELLA VITA
SUONI E SALUTE
COMUNICARE LA SALUTE.
ESSERE PER L'EDUCAZIONE. Fondamenti di un'epistemiologia pedagogica
LO SPAZIO VISSUTO. Luoghi educativi e soggettività
LA QUESTIONE DELLA COLPA
EFFETTI DELLE EMOZIONI SULLA SALUTE
EDUCOLOGY: una pedagogia curativa per una nuova umanità
L'AGGRESSIVITA', REALTA' E MITO
LA VIOLENZA IN PUGNO ADOLESCENTI E VIOLENZA. Tecniche di mediazione
PLACARE LA SETE … manuale per la promozione della salute
IL CONFRONTO FEMMINILE/MASCHILE NELL'EDUCAZIONE ALLA RECIPROCITA'
LA SCELTA DELLA CONVIVENZA
EDUCARE AL SENSO DELLA VITA NELLA SCUOLA DELLO STATO
MAMMA, MI CHIAMANO CICCIONE
STORIA DEI GIOVANI. DALL'ANTICHITA' ALL'ETA' MODERNA VOL. 1
STORIA DEI GIOVANI. L'ETA' CONTEMPORANEA VOL. 2
IL BAMBINO MULTIMEDIALE. Dal balocco al computer.
LETTERA AGLI AMICI NON EBREI
IMPORTANTE E' PARTECIPARE
VIAGGI A FANTASIA
INSEGNARE I DIRITTI UMANI
MUSICA MUNDI. Percorsi di ascolto
L'ARTE DI EDUCARSI
PRIMO CIBO, PRIMO AMORE
ADOLESCENTI TRASGRESSIVI. Le azioni devianti e le risposte degli adulti.
IL BAMBINO E LA SUA VOCE
LE CAREZZE COME NUTRIMENTO. I gesti e le parole che ci fanno stare bene
ADOLESCENZE SPINOSE. Come comunicare senza fare e farsi del male
DALLA PARTE DEGLI ADOLESCENTI. Alleanze e relazioni di sostegno
ANORESSIA E BULIMIA. Come capire e aiutare il proprio figlio adolescente
EDUCARE ALLA SESSUALITA'
SCUOLA DI RELAZIONI Culture e pratiche pedagogiche
IL BAMBINO NASCOSTO
IL BAMBINO ARRABBIATO. FAVOLE PER CAPIRE LE RABBIE INFANTILI
IL BAMBINO PERDUTO E RITROVATO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELLA SCUOLA.
LE PAROLE GIUSTE idee giochi e proposte per l'educazione alla sessualità
EDUCARE LE LIFE SKILLS Come promuovere le abilità psico-sociali e affettive
EQUILIBRIO EMOZIONALE
LA MUSICA DEL CORPO. Manuale di espressione corporea.
CHE ANIMALE SEI? Storia di una pennuta
EMOZIONI E ADOLESCENZA
TEATRI DEL CORPO. Un approccio psicoanalitico
COME ROVINARE UN FIGLIO IN DIECI MOSSE
SESSO E CIBO
GIOVANI COME. Per una sociologia della condizione giovanile in Italia
59
Meucci G. P.,
Milani P.
Miller A.
Miller, A.;
Miller, A.;
Miltenburg A.
Mocciaro, R.;
Montagne
Morin E.
Morin E.
Niero M.,
Novara D.,
Novara D.,
Novara D.,
Oliverio Ferraris, A.;
Palmonari, A.;
Palmonari, A.;
Pancheri P.
Patfoort P.,
Pellai, A.;
Pellai, A.;
Pellai, A.;
Pellai, A.; Boncinelli, S.;
Pellati Renzo
Pietropolli Charmet G.
Pietropolli Charmet, G.;
Poland S.,
Politi, M.;
Pontata G.,
Pontecorvo C.,
Porta L.
Portman R.,
Potente A.
Pulcini E.,
Pulcini, E.;
Raffaelli, L.;
Rancati F., Veneri A.,
Ravenna, M.;
Regione del Veneto
Remoti
Ribera, J.;
Riccardi Ripamonti I.
Rigallo, D.; Sulis, S.;
Riveda P.
Ronondot F., Varano M.,
Rosci, E.
Saccheri T.
Salvadori, E.;
Sartori P.
Scanagatta Silvio
Scaparro, F.,
Schlenz, K.;
Severo G.,
Sharoni S.,
Stettini P.
Stiefenhofer M.
Sunderland M.
Sunderland. M.;
RAGAZZI NON CONOSCIUTI
PROGETTO GENITORI
IL BAMBINO INASCOLTATO Realtà infantile e dogma psicoanalitico
IL BAMBINO INASCOLTATO
LA RIVOLTA DEL CORPO. I danni di un'educazione violenta
APPRENDIMENTO E COMPETENZE INTERCULTURALI 20 giochi e attività
L'ADOLESCENTE PLANETARIO. Adolescenti in cammino nella società globale
IL BAMBINO CHE SEI STATO
EDUCARE GLI EDUCATORI Una riforma del pensiero
LA TESTA BEN FATTA Riforma dell'insegnamento
QUALITA' DELLA VITA E DELLA SALUTE.
L'ASCOLTO SI IMPARA. Domande legittime per una pedagogia dell'ascolto.
SCEGLIERE LA PACE: EDUCAZIONE ALLA GIUSTIZIA E AL FUTURO
RICOMINCIARE DA UN LIBRO
NON SOLO AMORE. I bisogni psicologici dei bambini
GLI ADOLESCENTI
PSICOLOGIA DELL'ADOLESCENZA
STRESS EMOZIONI MALATTIA Introduzione alla medicina psicosomatica
IO NON VOGLIO, TU NON VUOI. Manuale di educazione non violenta
NELLA PANCIA DEL PAPA'
EDUCAZIONE TRA PARI. Manuale teorico pratico
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
JUST DO IT. I comportamenti a rischio in adolescenza
LA SALUTE NEL PIATTO
AMICI, COMPAGNI, COMPLICI
ADOLESCENTI IN CRISI GENITORI IN DIFFICOLTA'
PREVENZIONE DEL SUICIDIO NELL'ADOLESCENZA
EDUCARE IL CUORE
LA PERSONALITA' NON VIOLENTA
DISCUTENDO SI IMPARA. Interazione sociale e conoscenza a scuola
AUTOBIOGRAFIE A SCUOLA. Un metodo maieutico.
ANCHE I CATTIVI GIOCANO
UN TESSUTO DI MILLE COLORI Differenze di genere, cultura, di religione.
L'INDIVIDUO SENZA PASSIONI. Individualismo moderno e perdita del legame sociale.
L'INDIVIDUO SENZA PASSIONI. Individualismo moderno e perdita del legame sociale.
LE ANIME DISEGNATE
I SEGNI DELL'OFFESA.
ADOLESCENTI E DROGA. Percorsi e processi socio-psicologici del consumo
NESSUNO E' MINORE
CONTRO L'IDENTITA'
PAPA', NON ROMPERE! Consigli utili per educare un padre
IN GIOCO
DALL'INTEGRAZIONE ALL'INTERCULTURA
AGGRESSIVITA' E INTERCULTURA
COME SI INVENTANO LE FIABE
FARE MALE, FARSI MALE. ADOLESCENTI che aggrediscono il mondo e se stessi
SALUTE E SOCIETA'
IL PIACERE DI PARTECIPARE
APPRENDERE DALL'ESPERIENZA
CITTADINANZA E SALUTE
BELLETA'. ADOLESCENZA TEMUTA, ADOLESCENZA SOGNATA
FINALMENTE PAPA! Una grande gioia che coglie gli uomini in contropiede
COME OMBRE LEGGERE.
LA LOGICA DELLA PACE
SESSUALITA' E AMORE Guida all'educazione sessuale
UNA BELLA LITIGATA 55 suggerimenti …Quando i bambini litigano
DISEGNARE LE EMOZIONI Espressione grafiche e conoscenza di sé
RACCONTARE STORIE AIUTA I BAMBINI
60
61
Tabet P.
Tabet P.
Tagliabue A.,
Terranova C.S.
Testa, A.;
Torrego Seijo J. C.,
Trentin R.
Trope, Z.;
Troyna B., Hatcher R.,
Ukmar, G.;
Ulivieri S.,
Ulivieri S.
Vegetti Finzi, S.; Battistin,
A.;
Vegetti Finzi., Catenazzi
M.,
Verità, R.;
Villano P.,
Wichert, S.;
Zaini B.
Zani B./Cicognani E.
Zani B.
62
LA PELLE GIUSTA
IO NON SONO RAZZISTA, MA…
LA SCOPERTA DELLE EMOZIONI.
PEDAGOGIA INTERCULTURALE Concetti, problemi, proposte
LA CREATIVITA' A PIU' VOCI
VINCO VINCI. Manuale per la mediazione dei conflitti nei gruppi educativi.
GLI ATTEGGIAMENTI SOCIALI. Teoria e ricerca.
SCUSATE SE HO QUINDICI ANNI
CONTRO IL RAZZISMO NELLA SCUOLA.
SE MI VUOI BENE, DIMMI DI NO
EDUCARE AL FEMMINILE
L'EDUCAZIONE E I MARGINALI. Storia, teorie, luoghi e tipologie dell'emarginazione
L'ETA' INCERTA. I NUOVI ADOLESCENTI
PSICOANALISI ED EDUCAZIONE SESSUALE
CON LA TESTA FRA LE FAVOLE. Favole per bambini che pensano serenamente
PREGIUDIZI E STEREOTIPI
MI FAI ANCORA AMICO?
L'ADOLESCENZA. Bisogni soggettivi e esigenze reali.
PSICOLOGIA SOCIALE
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
61
btisolutions.com
RIABILITATIVO x detenuti
PREVENTIVO x studenti
permette al detenuto di avere un mezzo di comunicazione diretto con la
società e di offrire un nuovo punto di vista per i cittadini che la compongono.
stimola il ragazzo a diventare più responsabile delle sue scelte,
grazie alle tematiche provocatorie espresse nel Passaporto
TRATTA I TEMI:
Il box-pizza rappresenta la società vuota di valori;
l’intervento del giovane lo trasforma in opera d’arte; il
giovane, quindi, è colui che può migliorare la società.
Il box-pizza è il supporto sul quale lui stesso crea la
sua opera d’arte ispirandosi ai temi del Passaporto,
con l’intento di esprimere un suo pensiero al riguardo.
TOLA
A
C
S
N
I
E
ART
cos’e’
un concorso pittorico-fotografico
a chi
è rivolto
ragazzi delle scuole superiori e
giovani detenuti
tema
criminalità, microcriminalità e violenza
supporto
box-pizza
modalita’ di
espressione
opera artistica
modalita’ di
valutazione
giuria d’istituto
giuria provinciale
giuria regionale
esposizione
opere
Catalogo
Mostra
Installazioni
riflessione scritta
GIOVANI
I
A
E
C
O
V
E
R
DA
PERCHÈ USINO LE LORO RISORSE, PENSINO CON LA LORO TESTA, ASSUMANO LA RESPONSABILITÀ DELLE LORO
IDEE, PROPONGANO UN CAMBIAMENTO ATTRAVERSO LE LORO AZIONI, ASSUMANO IL RUOLO DI “COSTRUTTORI
DELLA SOCIETÀ” E SI METTANO IN RELAZIONE CON CHIUNQUE SAPPIA ASCOLTARE IL FUTURO CHE I GIOVANI HANNO
IN TESTA PER ACCOMPAGNARLI NEL LORO CAMMINO.
Organizzatori
Associazione EmergenzeOggi: via Fonderia 105 - 31100 Treviso - tel 0422 301178 fax 0422 304873 www.emergenzeoggi.it
A Z I E N D A U L S S n. 8
SERVIZIO EDUCAZIONE PROMOZIONE SALUTE
Il Centro di Documentazione del Servizio Educazione e
Promozione della Salute (S.E.P.S.) presta gratuitamente
libri, vhs e dvd sui seguenti temi:
Comunicazione e mass media
Comunicazione e relazione
Culture di genere e Pari opportunità
Culture e linguaggi giovanili
Educazione all’affettività e sessualità
Educazione e Animazione
Educazione e Promozione alla salute
Formazione
Infanzia e Adolescenza
Intercultura
Metodologie educative e didattiche
Psicologia e Sociologia
Scienze sociali e Organizzazione dei servizi
Per informazioni e orari:
Servizio Educazione e Promozione della Salute
Via Forestuzzo, 41 - Asolo tel. 0423/526050 – 526414
e@mail: [email protected]
In collaborazione con il piano area minori legge 285/97 ex, e
il progetto “legger&benessere –una salute di libri”
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per - Ulss 8 Asolo