"Aiutateci, siamo clown-dottori" Ma è soltanto l'ennesima truffa Chiedono soldi spacciandosi per volontari davanti agli ospedali o con il porta a porta no agli anni passati e l'ultimo a circa | PAOLO C O T R O N E AOSTA al tesserino di affiliazione all'associazione ben 1 in vista (ovviamente contraffatto), all'emis—sione di ricevute fino a un ricco repertorio di toccanti motivazioni propinato con prontezza di linguaggio. Il tutto studiato per spillare agli ignari avventori una donazione che, però, non giungerà mai a destinazione. Si tratta dell'identikit dei sedicenti volontari (si spacciano per componenti dell'associazione Clown Dottori Onlus) la cui presenza è stata più volte segnalata in Valle d'Aosta. Gli ultimi episodi risalgono a meno di un mese fa. La denuncia arriva dall'associazione Missione Sorriso Valle d'Aosta-Clown Dottori Onlus. Per la presidente Stefania Perego «è un fenomeno in netta crescita anche nella nostra regione. I primi casi risalgo- un mese fa. È accaduto di fronte all'ospedale Umberto Parini. In quella occasione, come in altre, avevo allertato le forze dell'ordine. Ma queste ultime, una volta arrivate sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare che i sedicenti volontari si erano già dati alla fuga». Ma la lista degli episodi è lunga. «Lo scorso autunno sono stati notati nelle vie di Aosta intenti a chiedere donazioni e, nello stesso periodo anche in diversi comuni del circondario. A Chàtillon sono entrati perfino in alcuni negozi rilasciando poi delle finte ricevute una volta incassata la donazione. In altre circostanze - aggiunge la presidente Perego - sono stati notati anche all'ingresso dell'ospedale Beauregard e altre segnalazioni indicano una loro capillare attività nella raccolta porta a porta. Sono purtroppo abili nel presentarsi come volontari, convincendo le vittime con frasi del tipo "stiamo effettuando una raccolta fondi in favore dei bambini malati di tumore"». L'associazione Missione Sorriso Valle d'Aosta (che fa parte della Fede- razione Nazionale dei Clown Dottori), quest'anno festeggia il suo decennale. Al momento può contare su circa 50 associati e con i suoi clown-volontari svolge attività nelle strutture sanitarie pubbliche solo dopo una specifica preparazione. Un compito delicato per rapportasi con pazienti, bambini e adulti, ricoverati nei diversi reparti. «Il nostro operato è nelle corsie e nelle camere d'ospedale - ricorda ancora Stefania Perego -. Non ci vedrete mai chiedere donazioni all'ingresso di un ospedale, per le vie o ancora facendo attività porta a porta. La nostra associazione vive attraverso le sovvenzioni di privati, associazioni e scuole. Partendo da questa premessa è facile capire che chiunque si presenti come un nostro associato per chiedere soldi sta, a tutti gli effetti, attuando una truffa». «A breve - conclude la presidente distribuiremo un opuscolo per mettere in guardia e dunque sensibilizzare l'opinione pubblica contro questi avvenimenti. L'invito, in ogni caso, è che chiunque si trovi di fronte a una situazione di questo tipo avverta subito le forze dell'ordine».