COME CAMBIANO LE IDEE SCIENTIFICHE?
La scienza è una forma di sapere in costante evoluzione:
1 – esiste uno schema (pattern) riconoscibile nel modo in
cui cambiano le idee scientifiche?
2 – Quando una teoria scientifica va abbandonata per far
posto ad un’altra?
3 – La teoria che viene dopo è migliore delle precedenti? In
quale senso? (oggettività, realismo, spiegazione)
4 – Qual è la struttura delle teorie scientifiche?
IL POSITIVISMO LOGICO
* Circolo di Vienna, anni trenta, Moritz Schlick, O. Hahn, F. Neurath;
USA fino anni sessanta, Hempel
1 – Modello delle scienze fisiche e matematiche (fondamenti
logici, nuova fisica)
2 – L’oggettività della scienza come paradigma dell’attività razionale
(controllo sperimentale di fatti oggettivi e neutrali): la verificazione
di una teoria è oggettiva e procedurale.
3 – Contesto della scoperta e contesto della giustificazione
(Reichenbach): processo storico di acquisizione delle idee scientifiche
VS mezzi attraverso i quali la teoria viene verificata, controllata e
consolidata empiricamente; attività psicologica soggettiva VS
materia oggettiva di logica. Ciò che rende la scienza razionale è il
controllo delle teorie (spiegare = prevedere).
4 – Irrilevanza della storia della scienza per la filosofia della
scienza: la prima è soltanto una sequenza di scoperte senza regole,
mentre la seconda si occupa della verifica oggettiva
IL POSITIVISMO LOGICO
5 – Presupposto di fondo: DISTINZIONE FRA FATTI
OSSERVATIVI, neutrali rispetto alle spiegazioni, E
TEORIE, ma loro corrispondenza. Le dispute fra teorie
scientifiche rivali possono sempre essere risolte attraverso il
loro confronto con fatti osservativi indipendenti dagli
osservatori.
OGGETTIVITA’ E RAZIONALITA’ DELLA SCIENZA
RISPETTO AD ALTRE FORME DI CONOSCENZA: la
scelta fra teorie è un algoritmo logico (insieme
di regole che permette di calcolare la risposta a
una domanda), altrimenti “pseudoscienza”
Dato un insieme di dati e due teorie in competizione, una è
necessariamente superiore all’altra in virtù del metodo scientifico.
KARL POPPER (1902 – 1994)
Rottura con il Circolo di Vienna – 1935 Logica della scoperta scientifica
Due mosse iniziali cruciali:
1 – CRITICA DELL’INDUZIONE (da Hume): regresso all’infinito
(no soluzione psicologica di Hume, no soluzione a priori di Kant,
no soluzione probabilistica di Reichenbach) RINUNCIARE
ALL’INDUZIONE
2 – DEMARCAZIONE FRA PSEUDOSCIENZE INFALLIBILI
(marxismo e psicoanalisi: interpretazioni totalizzanti compatibili
con qualsiasi corso degli eventi) E BUONA SCIENZA CHE
PRODUCE PREDIZIONI RISCHIOSE (Einstein 1919),
esponendosi al rischio della confutazione da parte dell’esperienza.
La VERIFICAZIONE non permette di stabilire un CRITERIO
AFFIDABILE DI DEMARCAZIONE FRA SCIENZA E NON
SCIENZA (rifiuto del giustificazionismo)
Dunque: SERVE UN CONTROLLO IPOTETICODEDUTTIVO SULLE TEORIE SCIENTIFICHE
KP: “Le leggi, tanto più vietano, tanto più dicono”
Una buona teoria scientifica deve entrare in CONFLITTO con un certo
numero di asserzioni singolari. Carattere PROSCRITTIVO delle
teorie: deve dire ciò che non può accadere.
Spiegazione
Leggi di natura +
Condizioni Iniziali
Predizioni rischiose (P)
Se asserzioni empiriche
smentiscono P, se CI
vere, allora la legge
causale è falsa.
Falsificazione
Modus tollens: dalla falsità delle conclusioni alla
falsità delle premesse – INFERENZA DEDUTTIVA
Metodo scientifico: lotta per la sopravvivenza fra teorie
Falsificazionismo o irrazionalismo
(né giustificazionismo, né convenzionalismo: “audacia”)
A) Se la legge resiste alle falsificazioni: CORROBORAZIONE
(provvisoria e inversamente proporzionale all’universalità). La
verità è irraggiungibile.
B) METODO SCIENTIFICO = CONGETTURE E CONFUTAZIONI (1963).
Prove ed errori, adattamento fra teorie e base empirica, scienza
significa controllo e messa in discussione permanente di ogni
autorità dominante.
C) I FATTI osservativi sono SEMPRE MEDIATI DA UNA TEORIA
PRECEDENTE (falsificabile). I dati sono carichi-di-teoria. L’unico
elemento oggettivo è il metodo di falsificazione.
D) Scienza = CRITICA E CRESCITA DELLA CONOSCENZA. Rivalità
permanente, razionalismo critico e metodologico (demarcazione):
“fare morire le teorie al posto nostro”
Un’evoluzione darwiniana delle idee per selezione naturale
Difficoltà del falsificazionismo
1 – Debolezze delle ipotesi falsificanti: deve essere
riproducibile; avere un grado di universalità inferiore alla legge
falsificata; deve essere empirica, quindi a sua volta falsificabile;
corroborata precedentemente. Induzione?
2 – Tesi di Duhem-Quine: il Modus Tollens non funziona quando
la spiegazione ricorre ad un complesso di ipotesi alternative
(argomento della sottodeterminazione) o ausiliarie (ad hoc)
3 – Resta inevaso il problema del realismo scientifico: una teoria
corroborata è più vera, oggettiva? No: approfondimento,
verosimiglianza, quasi-induzione (alla rovescia). Perché “crescita”?
4 - (Neurath) Non è la vera pratica scientifica, ma UN CODICE
D’ONORE DEGLI SCIENZIATI, irrealistico, normativo,
convenzionale. La sua “oggettività” non ha riscontri storici
(Kuhn, Lakatos). Ex. rifiuto “etico” delle ipotesi ad hoc.
L’ARGOMENTO DELLA TENACIA
(M. Schlick, H. Weyl, T. Kuhn)
Non sempre le strategie di RESISTENZA ALLA
FALSIFICAZIONE sono stratagemmi convenzionali inutili: nella
storia hanno portato spesso a nuove conoscenze (Ex. anomalie
delle orbite)
Le strategie di difesa di una teoria (tenacia) sono un fattore
cruciale del metodo scientifico
Popper non spiega fino
in fondo il successo di
una teoria
Popper non spiega fino
in fondo la genesi di una
teoria
La metodologia scientifica non ha storia, è
infallibile! (Lakatos)
Thomas Kuhn: l’importanza della storia
della scienza (vs positivismo logico)
(* La struttura delle rivoluzioni scientifiche, 1963)
IL CAMBIAMENTO SCIENTIFICO AVVIENE ATTRAVERSO
EPISODICHE RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE: periodi di
grande sommovimento in cui le idee scientifiche esistenti
vengono sostituite da concetti radicalmente nuovi
- Rivoluzione copernicana
- Rivoluzione darwiniana
- Rivoluzione einsteiniana
Cambiamenti nella visione scientifica del mondo
Ri-orientamenti complessivi
PARADIGMA SCIENTIFICO
Le componenti fondamentali
1 – Insieme di assunzioni teoriche fondamentali,
accettate da tutti i membri di una comunità scientifica
2 – Un insieme di casi esemplari, problemi scientifici
particolari risolti dalle assunzioni teoriche paradigmatiche e
considerati “classici” (manuali della disciplina)
3 – Non è una singola teoria ma riassume un’intera
prospettiva scientifica: linee di ricerca da intraprendere;
problemi pertinenti e non; metodi appropriati e non;
soluzioni accettabili e non.
4 – Costellazione di credenze implicite, di intuizioni
(Koyré) e di valori condivisi da una comunità scientifica in
un dato periodo.
* Oggi: “tradizioni scientifiche”, orizzonte pragmatico dello scienziato
Periodi di SCIENZA NORMALE:
attività ordinarie di consolidamento del
paradigma
1 – SOLUZIONE DI ROMPICAPO: eliminare i problemi minori
senza alterare il paradigma, evitare novità fattuali e novità teoriche il
più possibile (selezione dei dati pertinenti, scienza conservatrice)
2 – IL PARADIGMA NON E’ FALSIFICABILE: gli scienziati
“normali” non sottopongono a controllo il paradigma, ma tendono a
confermarlo tenacemente (ruolo del dogma nella scienza e della
metafisica di sfondo o “influente”)
3 – ESTENSIONE DEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL
PARADIGMA: messa a punto progressiva. Se un risultato
sperimentale è in conflitto, in prima battuta si attribuisce la
responsabilità alla tecnica sperimentale o alla documentazione.
Periodi di crisi del paradigma:
RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
1 – Fase prima: SI ACCUMULANO ANOMALIE, fenomeni
inconciliabili con le assunzioni teoriche fondamentali. In prima
battuta, vengono ignorate e considerate non cruciali
2 – Fase seconda: LE ANOMALIE DIVENTANO INSOSTENIBILI.
Crisi del paradigma e inizio della fase di “scienza rivoluzionaria”,
durante la quale vengono proposte diverse alternative al paradigma
dominante (prima latenti).
3 – Fase terza: SI AFFERMA UN NUOVO PARADIGMA. Ricambio
generazionale, finché il nuovo paradigma viene accettato dall’intera
comunità scientifica.
* Astronomia tolemaica/rivoluzione copernicana, OK; fisica
newtoniana/rivoluzione einsteiniana OK; Darwin? Biologia molecolare? …
IL RELATIVISMO STORICO DI KUHN
1 – IL CAMBIAMENTO DI PARADIGMA RICHIEDE UN ATTO DI
FIDUCIA: non è un processo interamente razionale né le prove
oggettive sono determinanti per il successo.
2 – LA VITTORIA DI UN NUOVO PARADIGMA E’ UN FENOMENO
SOCIALE E CULTURALE: politiche accademiche, lobby, leadership,
autorevolezza, capacità di persuasione pubblica.
3 – IL CAMBIAMENTO SCIENTIFICO NON E CUMULATIVO: non
vi è una progressione lineare verso la “verità” né verso “la realtà
oggettiva”, ma una successione discontinua e priva di direzione di
paradigmi intesi come visioni del mondo complessive.
4 – NON ESISTONO FATTI OGGETTIVI, MA SOLTANTO FATTI
RESI PERTINENTI DA UN DETERMINATO PARADIGMA IN UN
CERTO CONTESTO STORICO. Al mutare del paradigma, mutano
anche le costellazioni dei “fatti” considerati pertinenti.
Pertanto, non esiste alcun “algoritmo” del cambiamento scientifico
UNA ROTTURA EPISTEMOLOGICA RADICALE
Non esiste alcun ALGORITMO
LOGICO E OGGETTIVO DEL
CAMBIAMENTO SCIENTIFICO
(VS neopositivismo)
IL CAMBIAMENTO SCIENTIFICO
NON E’ UNA RIVOLUZIONE
ININTERROTTA E PERMANENTE
(VS falsificazionismo)
Non c’è una crescita per
accumulazione positiva di
conoscenze
LA TESI DI INCOMMENSURABILITA’ DI KUHN
I paradigmi delimitano la visione del mondo e il LINGUAGGIO degli
scienziati che vi aderiscono: sono lenti interpretative e cornici
concettuali profondamente influenti. Il significato dei termini dipende
dalla teoria complessiva di riferimento (olismo).
Dunque, due paradigmi in competizione fra loro NON SONO
TRADUCIBILI L’UNO NELL’ALTRO. Gli scienziati non si capiscono
fra loro perché usare termini identici per identificare concetti con
significati diversi a seconda del paradigma (ex. “massa” in Newton e
“massa” in Einstein)
I paradigmi sono giochi
linguistici autoreferenziali,
sono mondi differenti
INCOMMENSURABILITA’
FRA PARADIGMI
Giusto/sbagliato, vero/falso, antico/moderno: dipendono dal paradigma
MA… il punto debole dello scettico: se due paradigmi
fossero davvero incommensurabili non potremmo
nemmeno dimostrare che sono incompatibili
A) La rivoluzione scientifica è dovuta al fatto che i due paradigmi
sono incompatibili, conflitto radicale, uno dei due deve escludere
necessariamente l’altro (Kuhn); B) ma soltanto se due
proposizioni hanno lo stesso significato in entrambi i paradigmi,
cioè se sono commensurabili, io posso decidere che sono
incompatibili, cioè che sono in conflitto; C) dunque bisogna
rinunciare o all’incommensurabilità o all’incompatibilità, ma la
seconda è un dato di fatto nella storia della scienza. La tesi di
incommensurabilità ha pertanto un punto debole.
Ex. “la massa di un oggetto dipende dalla velocità”: falso in
Newton, vero in Einstein; incompatibilità, eppure si capiscono.
Se ci fosse incommensurabilità non potrei nemmeno dimostrare
che sono incompatibili perché le due frasi avrebbero significati
diversi!
* Kuhn del Poscritto 1970: incommensurabilità non di linguaggio, ma di
standard
LA TESI DI NON NEUTRALITA’ DEI FATTI DI
KUHN: non esistono criteri razionali
(neopositivisti) per scegliere fra due paradigmi
1 – L’incommensurabilità non è soltanto un problema di linguaggio:
anche se si capiscono, hanno standard differenti di valutazione,
differenti selezioni di dati pertinenti, differenti metodi.
2 – I FATTI SONO CARICHI DI TEORIA, E LE TEORIE
RIMANDANO A PARADIGMI; dunque i fatti non possono essere
dirimenti fra due paradigmi perché non sono neutrali ma
CONTAMINATI FIN DAL PRINCIPIO DALLE ASSUNZIONI TEORICHE DI
UN PARADIGMA. Non esistono dati puri né punti di vista neutrali da
cui giudicare due paradigmi. Fattori sociali e psicologici.
3 – Nessun criterio di VERITA’ OGGETTIVA può dunque discriminare
fra due paradigmi. LA VERITA’ E’ SEMPRE RELATIVA A UN
PARADIGMA.
La percezione dei fatti è
sensibile alle conoscenze di
sfondo del soggetto (Gestalt)
I resoconti osservativi e
sperimentali sono impregnati
di linguaggi teorici specialistici
LA NATURA CARICA-DI-TEORIA DEI DATI
La neutralità assoluta del dato osservativo è un ideale
irraggiungibile, ma allora…:
1 – compromessa l’oggettività del cambiamento di paradigma?
Tolemaici e copernicani avevano dati osservativi in comune,
sufficientemente liberi da contaminazioni teoriche da poter essere
accettati da entrambi (teorie di sfondo, confronto razionale, Stephen
Toulmin).
2 – dobbiamo abbandonare la nozione di verità oggettiva? Quale
alternativa con il relativismo puro? Verità non conoscibile
(epistemologia) VS Verità come concetto coerente in sé
(ontologia).
Torna il punto debole dello scettico: l’affermazione secondo cui la
verità è relativa al paradigma è oggettivamente vera o no? Se sì, la
verità oggettiva esiste. Se no, allora non ci sono criteri per ribattere
al dissenziente e la tesi relativista vale come tutte le altre.
Kuhn del Poscritto 1970: non irrazionalità, ma razionalità più elastica
INFLUENZA DI KUHN MOLTO PROFONDA
Relativismo epistemico
Storia realistica della
scienza
Incommensurabilità
Razionalità elastica
Dimensioni sociali e
politiche della scienza
PAUL
FEYERABEND
IMRE LAKATOS
(fallibilismo
sofisticato)
SOCIOLOGIA
DELLA SCIENZA
(secondo Kuhn;
programma forte)
(anarchismo
metodologico)
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20, 25, 26, 27 ottobre 2011 - Il cambiamento nella scienza