Picco Informazioni e suggerimenti per famiglie a elevato rischio genetico La predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e dell’ovaio a uide m for g le CROin © Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS - Istituto Nazionale Tumori Via Franco Gallini, 2 - 33081 Aviano (Pn) - www.cro.it Tel. 0434 659467 - E-mail: [email protected] Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la diffusione, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo sono consentite purché non vi sia scopo di lucro e previa citazione della fonte. L’eventuale traduzione ed estrapolazione dei contenuti sono consentite previa autorizzazione del CRO e citazione della fonte. Gli autori dichiarano che le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono prive di conflitti di interesse. Questa guida fornisce un’informazione scientifica generale: soltanto il medico può, in base alla storia clinica e familiare di ogni paziente, dare informazioni, consigli e prescrizioni per il singolo caso. Le informazioni dedotte da terapie prescritte ad altri pazienti o da documentazione divulgativa possono essere utili per confrontarsi con il proprio medico. Questa guida vuol essere uno strumento per aiutare le persone a comprendere in anticipo alcune problematiche relative all’argomento trattato, favorire la comunicazione con l’equipe di cura e prendere decisioni consapevoli e informate. La predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e dell’ovaio Informazioni e suggerimenti per famiglie a elevato rischio genetico a cura di Dott.ssa Alessandra Viel Dott. Riccardo Dolcetti 3a edizione riveduta e corretta Centro di Riferimento Oncologico di Aviano 2015 CROinforma. Piccole guide Serie INFORMAZIONI SCIENTIFICHE 2 Testi Alessandra Viel, biologo genetista, Oncologia Sperimentale 1 Riccardo Dolcetti, oncologo immunologo, Bioimmunoterapia dei Tumori Umani Clelia de Giacomi, oncologo, consulente onorario Gli autori dei testi afferiscono al CRO di Aviano Immagini © Shutterstock I libretti della collana CROinforma sono valutati per chiarezza, comprensibilità e trasparenza, dal Gruppo di valutazione linguaggio e stile comunicativo - Patient Education del CRO di Aviano. Per questo libretto: Chiara Cipolat Mis, Emanuela Ferrarin, Nicolas Gruarin, Laura Ciolfi, Biblioteca CRO di Aviano; Maria Antonietta Annunziata, Servizio di Psicologia CRO di Aviano; Marilena Bongiovanni, Associazione ANGOLO; gli autori. CROin g le a uide m for © Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS - Istituto Nazionale Tumori Picco Responsabile Scientifico collana CROinforma: Paolo De Paoli (Direttore Scientifico CRO) Coordinamento editoriale e di redazione: Ivana Truccolo (Responsabile Biblioteca CRO) Grafica e impaginazione: Nancy Michilin (Direzione Scientifica - Biblioteca CRO) Indice Referenti ......................................................................................... p. 4 Obiettivi e destinatari dell’opuscolo .......................................... p. 7 La familiarità è un fattore di rischio per i tumori della mammella e/o dell’ovaio? .................................................. p. 8 Sono note le cause delle forme ereditarie di tumori della mammella e/o dell’ovaio? . ............................... p. 9 Esistono test genetici per individuare la predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e dell’ovaio? . .................................................................................. p. 10 Quali sono le finalità dei test genetici? ...................................... p. 11 In che cosa consiste l’esecuzione di un test genetico? ............ p. 12 Chi è candidato all’esecuzione dei test genetici? ...................... p. 13 Come decidere se sottoporsi o meno ai test genetici? ............ p. 16 Qual è il significato di un test genetico POSITIVO? . ............ p. 17 Qual è il significato di un test genetico NEGATIVO? . ......... p. 19 Qual è la probabilità di trasmettere ai figli l’alterazione genetica? ................................................................... p. 21 Dovrebbero essere sottoposti al test genetico anche i figli minorenni? . .............................................................. p. 22 Il test genetico potrebbe essere utile anche per i familiari maschi? .................................................................. p. 23 Quali sono le implicazioni di un test genetico positivo per una donna già affetta da tumore? ......................... p. 24 Quali sono le attuali possibilità di prevenire o di diagnosticare precocemente l’eventuale insorgenza di un tumore in donne sane portatrici di mutazioni di BRCA1 o BRCA2? ................................................................... p. 25 Attività di Consulenza Genetica Oncologica e Diagnostica Predittiva disponibile presso il CRO di Aviano ....................... p. 28 Bibliografia . ................................................................................... p. 30 3 Referenti Coordinatore del programma e referente per i test genetico-molecolari Dott.ssa Alessandra Viel Oncologia Sperimentale 1 Tel: 0434 659671 - 659674 e-mail: [email protected] Referente per la Consulenza Genetica Oncologica Dott. Riccardo Dolcetti Bioimmunoterapia dei Tumori Umani Dipartimento di Ricerca Traslazionale Tel: 0434 659660 - 659676 e-mail: [email protected] Referente per la Sorveglianza Clinica e protocolli sperimentali nelle famiglie ad alto rischio genetico Dott.ssa Loredana Militello Oncologia Clinica Preventiva – Oncologia Medica C Tel: 0434 659033 - 659056 e-mail: [email protected] 4 Referente per il supporto psicologico Dott.ssa Maria Antonietta Annunziata Servizio di Psicologia Oncologica Tel: 0434 659258 e-mail: [email protected] Referente per le indagini radiologiche, risonanza magnetica e tecniche di prelievo Dott.ssa Manuela La Grassa Radiologia Tel: 0434 659387 e-mail: [email protected] Referente per gli aspetti clinici ginecologici Dott. Emilio Lucia Chirurgia Oncologica Ginecologica Tel: 0434 659084 e-mail: [email protected] Referente per la chirurgia senologica Dott. Samuele Massarut Oncologia Chirurgica Senologica Tel: 0434 659189 e-mail: [email protected] 5 Obiettivi e destinatari dell’opuscolo Questo libretto è stato scritto da oncologi e genetisti del CRO di Aviano per fornire ai pazienti e alle loro famiglie informazioni sui tumori ereditari della mammella e dell’ovaio. L’opuscolo è rivolto anche ai medici che, a qualunque titolo, si trovino di fronte a una donna o a un nucleo familiare che manifesti alto rischio per lo sviluppo del tumore della mammella e/o dell’ovaio. L’approfondimento degli argomenti trattati faciliterà la comprensione del percorso di consulenza oncogenetica e di sorveglianza clinica che può essere intrapreso presso questo Centro. Le informazioni contenute in questo opuscolo non intendono sostituire il dialogo con gli specialisti, ma hanno l’obiettivo di aiutare i pazienti e i loro familiari ad affrontare più consapevolmente le scelte che riguardano la propria salute. 7 Oncogenetica La genetica applicata alle malattie oncologiche. Sorveglianza clinica Programma di prevenzione finalizzato alla valutazione clinica mediante l’esecuzione periodica di controlli medici, strumentali e di laboratorio di vario tipo. La familiarità è un fattore di rischio per i tumori della mammella e/o dell’ovaio? Il rischio di sviluppare tumori della mammella e/o dell’ovaio è più elevato se altri membri della propria famiglia si sono ammalati di queste neoplasie. Per il tumore della mammella, in particolare, tale rischio aumenta significativamente se le neoplasie occorse nella famiglia si sono sviluppate in età precoce (prima della menopausa) o hanno colpito entrambi i seni. Si ritiene che circa il 5-10% di tutti i casi di tumore della mammella e il 5-15% delle neoplasie dell’ovaio siano a base ereditaria. Tuttavia, dato che il tumore della mammella è relativamente frequente (1 caso su 8-12 donne) è possibile riscontrare famiglie in cui l’elevato numero di tali neoplasie è dovuto al caso o a fattori ambientali e non alla presenza di una chiara predisposizione ereditaria. Pertanto, per definire correttamente il rischio genetico di sviluppare questo tipo di tumori, occorre ricostruire accuratamente la storia familiare del paziente o della persona interessata, rivolgendosi a Centri specializzati ove sia disponibile un servizio di Consulenza Genetica Oncologica. 8 Sono note le cause delle forme ereditarie di tumori della mammella e/o dell’ovaio? Nell’ambito delle forme ereditarie di tumore della mammella e dell’ovaio, studi relativamente recenti hanno consentito di identificare due geni (chiamati BRCA1 e BRCA2 ovvero BReast CAncer gene 1 e 2) la cui alterazione sarebbe responsabile di circa la metà di questo tipo di tumori. Questi geni normalmente controllano la proliferazione cellulare, agendo come un freno sulla moltiplicazione delle cellule. Sono definiti, infatti, geni oncosoppressori. Essi hanno anche un ruolo nella riparazione di tratti cromosomici danneggiati, assicurando la trasmissione di un patrimonio genetico integro nel corso delle divisioni cellulari. Pertanto, se si ereditano dal padre o dalla madre, versioni alterate (mutate) di questi geni, può essere deteriorato il normale controllo di freno sulla proliferazione cellulare e di riparo e aumenta in tal modo la probabilità di sviluppare tumori della mammella e/o dell’ovaio. Occorre comunque ricordare che si eredita la suscettibilità allo sviluppo di tumori (e non il tumore in sé), su cui, verosimilmente, si sovrappone l’effetto di altri fattori individuali (assetto ormonale, stile di vita, ecc...) e ambientali. Oltre a BRCA1 e BRCA2 esistono anche altri geni, in parte noti e in parte non ancora identificati, la cui alterazione può predisporre all’insorgenza di forme ereditarie di tali neoplasie, ma si tratta di eventi molto rari. 9 Gene Unità fondamentale, fisica e funzionale, dell’ereditarietà dei caratteri genetici trasmessi da una generazione alla successiva. Da un punto di vista biochimico, un gene è una sequenza di DNA che occupa una posizione ben definita su un cromosoma. Geni oncosoppressori Geni coinvolti nel controllo della crescita cellulare. Esistono test genetici per individuare la predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e dell’ovaio? Test genetici Analisi effettuate sul DNA, RNA o altre molecole di una persona per determinare la sua predisposizione verso una particolare condizione di salute, oppure per confermare la diagnosi di malattia genetica. È di solito un’analisi eseguita su sangue o altro campione biologico. I test genetici per l’identificazione di alterazioni di BRCA1 e BRCA2 sono attualmente disponibili presso un numero limitato di Istituzioni italiane, tra cui anche il CRO di Aviano, che sono da tempo attivamente coinvolte in programmi di ricerca sulla genetica molecolare del cancro. Genetica molecolare del cancro Analisi genetica condotta a livello molecolare, solitamente su DNA ed RNA. In campo oncologico è finalizzata a caratterizzare le alterazioni genetiche presenti nei tumori. 10 Quali sono le finalità dei test genetici? La Consulenza Genetica Oncologica e l’esecuzione dei test genetici in famiglie a rischio costituiscono parte integrante dell’attività di prevenzione oncologica. Infatti, mediante questi test è possibile individuare, nell’ambito delle famiglie a rischio genetico, quali sono le persone che hanno ereditato il carattere di elevata predisposizione ad ammalarsi di tumori della mammella e/o dell’ovaio, per ridurre i rischi e attuare le procedure per una corretta prevenzione oncologica. 11 In che cosa consiste l’esecuzione di un test genetico? DNA (acido desossiribonucleico o deossiribonucleico) Questi test genetici prevedono lo studio del DNA corrispondente ai geni BRCA1 e BRCA2 tramite un normale prelievo di sangue. È un acido contenuto nei cromosomi all’interno del nucleo cellulare ed è responsabile della trasmissione ereditaria delle informazioni genetiche in tutti gli organismi. È strutturato in due lunghe catene avvolte in una spirale a doppia elica in cui i due filamenti sono uniti da legami trasversali. Le analisi genetiche sono molto complesse e dovrebbero essere eseguite soltanto presso Centri di comprovata esperienza e specializzazione. La complessità di queste indagini è data anche dal fatto che i geni BRCA1 e BRCA2 possono essere inattivati da un numero elevatissimo di diverse possibili mutazioni, sparse lungo tutta l’estensione di tali geni. RNA (acido ribonucleico) È un acido fondamentale per la sintesi delle proteine in tutte le cellule viventi. È costituito da catene singole, che si formano sullo stampo del DNA. I laboratori più attrezzati hanno ora la possibilità di effettuare queste analisi con strumenti di nuova generazione, tecnologicamente avanzati, che assicurano l’ottenimento di risultati molto affidabili ed in tempi più brevi. Data la delicatezza delle implicazioni riguardanti l’esecuzione dei test genetici, tutti gli operatori sanitari coinvolti nella problematica sono tenuti a trattare sempre con la massima riservatezza e professionalità le informazioni derivanti da tali determinazioni. 12 Chi è candidato all’esecuzione dei test genetici? La proposta di eseguire un test genetico per mutazioni di BRCA1 e BRCA2 deve essere formulata da personale qualificato nell’ambito di una Consulenza Genetica Oncologica e soltanto dopo un’accurata ricostruzione della storia familiare. Per visualizzare questa storia viene costruito un albero genealogico che rappresenta graficamente tutti gli individui che compongono più generazioni di una stessa famiglia; in esso vengono indicate le relazioni di parentela e la presenza della malattia. In ogni caso, i test dovrebbero essere eseguiti soltanto in famiglie a elevato rischio genetico per tumori della mammella e/o dell’ovaio, valutando i casi di persone che in queste famiglie hanno sviluppato questi tumori. Attualmente, l’esecuzione dei test genetici per mutazioni di BRCA1 e BRCA2 è indicata in famiglie che presentano una delle seguenti caratteristiche: • almeno due parenti di primo grado con tumore della mammella, insorto prima dei 50 anni; • due o più parenti di primo grado di cui uno con tumore della mammella su entrambi i seni e uno con tumore della mammella, insorto prima dei 50 anni; 13 Parenti di primo grado Sono i figli, i genitori e i fratelli/sorelle. • due o più parenti di primo grado con tumore della mammella su entrambi i seni, insorto a qualsiasi età; • tre o più parenti di primo grado con tumore della mammella, insorto a qualsiasi età; • due parenti di primo grado, uno con tumore della mammella, insorto prima dei 50 anni e l’altro con tumore dell’ovaio, insorto a qualsiasi età; • due parenti di primo grado con tumore dell’ovaio, insorto a qualsiasi età; • casi di tumore della mammella maschile; • casi sporadici (senza apparente familiarità) di donne con tumore sia della mammella, sia dell’ovaio; • casi sporadici (senza apparente familiarità) di donne con tumore della mammella, insorto prima dei 36 anni di età; • casi sporadici (senza apparente familiarità) di donne con tumore della mammella privo di recettori ormonali (“triplo negativo”), insorto prima dei 50 anni. • donne con tumore ovarico, anche senza apparente familiarità, insorto a qualsiasi età, con particolari caratteristiche patologiche (“sieroso ad alto grado”). Con il termine “tumore ovarico” si intende il tumore dell’ovaio vero e proprio, così come il tumore primitivo delle tube (i condotti che uniscono l’ovaio all’utero). 14 Si precisa che il numero totale di parenti affetti va valutato solo all’interno dello stesso ramo genealogico, materno o paterno. Sono parenti di primo grado genitori, sorelle/ fratelli e figli. Poiché la predisposizione può essere ereditata sia dalla madre, sia dal padre, qualora sia sospettata una trasmissione per via paterna, è necessario considerare anche i parenti di secondo grado (per esempio zie paterne). Nelle famiglie con le caratteristiche sopra indicate il rischio di sviluppare tumore può variare dal 10-20% (per esempio nei casi giovanili), fino al 50% (per esempio nelle famiglie con numerosi casi di tumore). Soltanto dopo l’identificazione della mutazione presente nella famiglia, e previo consenso della paziente portatrice della mutazione, sarà considerata la possibilità di estendere l’analisi genetica ad altri familiari (sia sani, sia affetti da tumore) che potrebbero aver ereditato il gene alterato. 15 Parenti di secondo grado Sono i nonni, gli zii, i nipoti. Come decidere se sottoporsi o meno ai test genetici? La decisione finale se sottoporsi o meno all’esecuzione dei test genetici è strettamente individuale. Consenso informato È la manifestazione di volontà che il paziente, preventivamente informato dal medico su natura e possibili sviluppi di un percorso clinico, esprime per l’effettuazione di interventi di natura sanitaria, medica o infermieristica. Il consenso informato ad un test genetico è il risultato di un processo che deve aiutare il soggetto a decidere se sottoporsi o meno al test. Al fine di pervenire a una decisione il più possibile consapevole, nell’ambito della Consulenza Genetica Oncologica, verranno fornite tutte le informazioni disponibili sui test genetici e sulle implicazioni derivanti dai risultati di tali analisi. Un aspetto importante della Consulenza è la raccolta del Consenso Informato all’esecuzione del test, che richiede la piena consapevolezza dell’iter intrapreso e garantisce il rispetto della privacy. 16 Qual è il significato di un test genetico POSITIVO? Se il test genetico ha dato risultato positivo significa che la donna è portatrice di una forma alterata di uno dei geni responsabili della predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e/o dell’ovaio. Le conoscenze attuali indicano, infatti, che i portatori di tali caratteri genetici hanno un rischio di ammalarsi di questi tumori più elevato rispetto alla popolazione generale. Tuttavia il rischio non è mai assoluto, cioè un test positivo non indica che una donna svilupperà sicuramente il tumore. Tale positività deve essere interpretata come un segnale indicativo di una maggiore predisposizione genetica che, di per sé, non è sufficiente per dare origine al tumore, poiché per la sua formazione sono importanti anche altri fattori, individuali e ambientali. Infatti, mutazioni in entrambi i geni si associano a un rischio del 50-80% di sviluppare un tumore della mammella nel corso della vita, mentre le donne che ereditano una mutazione BRCA1 hanno una probabilità superiore (20-40%), rispetto a quelle con mutazione BRCA2 (1020%), di ammalarsi di tumore dell’ovaio. Da tenere presente, inoltre, ai fini della prevenzione, anche un possibile lieve aumento di rischio in entrambi i sessi per altri tipi di tumore, 17 quali ad esempio prostata, pancreas e cute (melanoma). La positività al test genetico consente, quindi, di avere una migliore consapevolezza sulla propria suscettibilità ereditaria a sviluppare particolari forme di tumore. Ciò è molto importante poiché permette di partecipare più attivamente alle decisioni che ne possono conseguire per fare un’attiva prevenzione per salvaguardare la propria salute. 18 Qual è il significato di un test genetico NEGATIVO? Un test genetico negativo ha le seguenti implicazioni: • se si appartiene a una famiglia in cui è già stata identificata una specifica mutazione di BRCA1 o BRCA2 il test negativo indica che non si è ereditata questa alterazione da uno dei due genitori e quindi non si ha un aumentato rischio genetico per tumori della mammella e/o dell’ovaio. È importante ricordare, tuttavia, che in questi casi la negatività delle analisi genetiche non esclude la possibilità che nel corso della vita si possa comunque sviluppare un tumore della mammella o dell’ovaio. Infatti, una donna non portatrice di mutazioni di BRCA1 o BRCA2 ha lo stesso rischio della popolazione generale di ammalarsi di tali forme di tumore. Un test genetico negativo quindi non esonera dal sottoporsi ai controlli previsti per tutte le donne nell’ambito della prevenzione oncologica; • se si tratta del primo soggetto di una famiglia a rischio a essere sottoposto al test genetico (di solito una paziente con tumore), la negatività di tale analisi indica che non si è portatori di mutazioni a carico dei geni studiati. Tuttavia, tale risultato negativo non esclude la possibilità di essere comunque portatori di una forma 19 Patogenetico Processo di sviluppo di una malattia generato da un difetto genetico. di predisposizione ereditaria per tumori della mammella e/o dell’ovaio. Tali pazienti sono correntemente identificati come BRCA-X. È probabile ad esempio che siano presenti alterazioni a carico di altri geni rari o non ancora identificati. Non è comunque possibile escludere, in modo assoluto, la presenza di mutazioni di BRCA1 o BRCA2 non ancora conosciute e/o non identificabili con le correnti metodiche d’indagine. Alcune volte, invece, vengono identificate delle mutazioni il cui significato patogenetico non è chiaro e che potrebbero non avere alcuna relazione causale con la malattia. Si tratta delle “varianti di incerto significato”. Pertanto, nei casi in cui non sia stato possibile identificare con certezza l’alterazione genetica predisponente specifica, si parla di test non informativo, e la famiglia va comunque considerata a potenziale rischio genetico. In tali casi, in base alla storia familiare, saranno indicate le modalità di sorveglianza clinico strumentale più appropriate per i soggetti sani. Qualora venissero identificati nuovi geni, responsabili di tumori della mammella e/o dell’ovaio a base ereditaria, sarà cura dei ricercatori genetisti del CRO estendere l’analisi di laboratorio con l’intento di identificare il fattore di predisposizione presente nella famiglia. 20 Qual è la probabilità di trasmettere ai figli l’alterazione genetica? La probabilità che un figlio erediti dalla madre o dal padre una mutazione genetica è del 50%. Se uno dei figli risulta positivo al test genetico non significa che lo siano anche tutti i fratelli e le sorelle. Tutti i figli hanno la stessa probabilità, pari al 50%, di ereditare un’alterazione genetica. 21 Dovrebbero essere sottoposti al test genetico anche i figli minorenni? Non vi sono attualmente motivazioni che giustifichino l’esecuzione di test genetici per BRCA1 e BRCA2 prima dei 18 anni di età. È pertanto opportuno attendere che i figli raggiungano la maggiore età, in modo che siano essi stessi a poter decidere autonomamente e consapevolmente se sottoporsi o no alle analisi genetiche. 22 Il test genetico potrebbe essere utile anche per i familiari maschi? Il maschio potrebbe essere un “portatore sano” di mutazioni di BRCA1 o BRCA2 e, come tale, potrebbe trasmettere tale carattere di predisposizione a una parte dei suoi figli e/o figlie. Tuttavia, anche i soggetti maschi portatori di tali mutazioni (in particolare BRCA2) presentano un lieve incremento del rischio di sviluppare un tumore mammario, rischio di entità minima rispetto a quello delle donne. In queste persone risulterebbe aumentata anche la probabilità che possano sviluppare un tumore alla prostata e che questo compaia in età più precoce rispetto alla popolazione generale. È pertanto opportuno che anche i familiari maschi siano adeguatamente informati su tale problematica, in modo da poter decidere consapevolmente se sottoporsi o meno al test genetico. 23 Portatore sano Una persona che non presenta la malattia, ma che porta una copia mutata di un gene che ne è responsabile e può trasmetterla ai suoi figli. Quali sono le implicazioni di un test genetico positivo per una donna già affetta da tumore? La positività al test genetico riscontrata in una donna con tumore della mammella o dell’ovaio attualmente non modifica in modo sostanziale le modalità di cura della neoplasia. Ricerche recenti hanno però consentito lo sviluppo di alcuni farmaci più specifici e particolarmente efficaci nelle pazienti portatrici di mutazioni nei geni BRCA. Sebbene siano necessarie ulteriori conferme scientifiche, questi studi stanno aprendo la possibilità di adottare una terapia mirata e più adatta al trattamento di questi tumori. È inoltre importante ricordare che una donna affetta da tumore della mammella e portatrice di mutazioni di BRCA1 o BRCA2 è a rischio di sviluppare una seconda neoplasia nella stessa mammella, o nell’altra, o nell’ovaio. Verrà, pertanto, tenuto conto di queste condizioni di rischio nella pianificazione degli schemi di sorveglianza clinica e strumentale da attuare in queste pazienti. 24 Quali sono le attuali possibilità di prevenire o di diagnosticare precocemente l’eventuale insorgenza di un tumore in donne sane portatrici di mutazioni di BRCA1 o BRCA2? Dato che i geni BRCA1 e BRCA2 sono stati scoperti in epoca relativamente recente (199495), le strategie di prevenzione e di sorveglianza sono in continua revisione e miglioramento. Informazioni più precise deriveranno in un prossimo futuro dai risultati di programmi di ricerca specifici. Un possibile riferimento sono le linee guida riconosciute per le famiglie ad alto rischio genetico emanate dalla F.O.N.Ca.M. (Forza Operativa Nazionale sul Carcinoma Mammario), alle quali ha collaborato anche il CRO. Il programma di sorveglianza è variabile, poiché deve essere modulato per ogni paziente in base a varie componenti sia genetiche, sia di rischio legato ad altri fattori personali e ambientali. Ovvero, è necessario pianificare diversamente nei vari soggetti il tipo di prevenzione e la cadenza degli accertamenti, il possibile inserimento in specifici protocolli sperimentali, tenendo conto dell’età, dei fattori di rischio concomitanti nella propria storia personale (età della prima mestruazione, 25 gravidanze, allattamenti, fecondazioni artificiali, assunzione precoce di pillola anticoncezionale, ecc.), nonché, fondamentale, della tipologia di ghiandola mammaria della paziente, della sua densità e degli esiti di eventuali interventi chirurgici o trattamenti radioterapici. Marcatori del tumore ovarico I marcatori tumorali sono proteine, ormoni o altre sostanze presenti nel tumore o circolanti nell’organismo che possono segnalare la presenza di un tumore o di alcune sue caratteristiche. Il CA-125 è un importante marcatore tumorale comunemente utilizzato per valutare la diagnosi e la prognosi del tumore ovarico e di altri tipi di tumore. HE-4 è un nuovo marcatore che può essere dosato insieme al CA-125 per una più precisa valutazione. In linea di massima i programmi di prevenzione e sorveglianza propongono: • visita senologica ed ecografia mammaria semestrali; • mammografia annuale, generalmente a partire dai 35 anni; • risonanza magnetica mammaria annuale, in casi selezionati (criteri suggeriti dall’Istituto Superiore di Sanità); • visita ginecologica con ecografia transvaginale e determinazione periodiche di marcatori del tumore ovarico (CA125, HE4); • controlli preventivi per altri organi (cutanei, urologici, gastro-intestinali). Nelle visite di sorveglianza e prevenzione oncologica vengono inoltre periodicamente discusse le varie opportunità disponibili e si selezionano le persone idonee ai diversi programmi di prevenzione primaria, per esempio con l’inserimento in studi sull’alimentazione e/o l’arruolamento in Trials clinici di prevenzione farmacologica. 26 Potrebbero essere altresì considerate e valutate, specificatamente per la persona in esame, possibilità di chirurgia profilattica. Tali pratiche riducono significativamente i rischi di tumore ma non lo annullano. Al fine di giungere a una decisione libera e consapevole sulle modalità di sorveglianza più opportune, già nell’ambito della Consulenza Genetica Oncologica vengono illustrati i vantaggi e i limiti delle varie opzioni possibili, che saranno poi ulteriormente approfonditi nelle successive visite nell’Ambulatorio di Sorveglianza Clinica. È inoltre importante poter contare sul supporto di uno psicologo, sempre disponibile al CRO, che può aiutare a comprendere meglio e a elaborare le emozioni collegate alle informazioni derivate dal test genetico e fornire un adeguato sostegno in caso di necessità. Chirurgia profilattica Qualsiasi intervento chirurgico eseguito a scopo preventivo, ad esempio la rimozione del tessuto mammario o delle ovaie per ridurre il rischio di sviluppare un tumore in questi organi. Trials clinici Sono studi controllati finalizzati a stabilire l’efficacia e la sicurezza di un trattamento terapeutico (ad esempio con un farmaco o un vaccino) o di un protocollo di prevenzione. Prevenzione farmacologica Assunzione controllata di farmaci o sostanze naturali allo scopo di prevenire o ritardare la comparsa di malattie. 27 Attività di Consulenza Genetica Oncologica e Diagnostica Predittiva disponibile presso il CRO di Aviano Facendo proprie le raccomandazioni emanate dalla Commissione Oncologica Nazionale, il CRO di Aviano ha costituito un gruppo multidisciplinare di Genetica Oncologica Predittiva con l’intento di: • applicare a scopo diagnostico-predittivo i test genetico-molecolari per l’identificazione di forme di predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori; • identificare ed effettuare idonei programmi di sorveglianza clinica e di prevenzione per i soggetti a rischio genetico per tumori di vario tipo, inclusi quelli della mammella e dell’ovaio. L’obiettivo è quello di giungere a una diagnosi quanto più precoce possibile o di prevenire l’eventuale insorgenza di tumori in questi soggetti. Tale programma viene realizzato nell’ambito di progetti di ricerca dell’Istituto. Grazie alla lunga esperienza maturata su questa problematica sia nel settore assistenziale, sia in quello della ricerca, il CRO di Aviano rappresenta attualmente il più importante centro di riferimento per lo studio dei tumori a predisposizione ereditaria della Regione Friuli Venezia Giulia. 28 Per quanto concerne i tumori della mammella e dell’ovaio a base ereditaria, il gruppo di Genetica Oncologica Predittiva del CRO di Aviano comprende specialisti che si occupano di tutti gli aspetti di questa complessa problematica. 29 Bibliografia 1. Santarosa M, Dolcetti R, Magri MD, Crivellari D, Tibiletti MG, Gallo A, Tumolo S, Della Puppa L, Furlan D, Boiocchi M, Viel A. BRCA1 and BRCA2 genes: role in the hereditary breast and ovarian cancer in the italian population. Int J Cancer, 83: 5-9 (1999) 2. Aretini P, D’Andrea E, Pasini B, Viel A, Mariani Costantini R, Cortesi L, Agata S, Bisegna R, Boiocchi M, Caligo MA, ChiecoBianchi L, Cipollini G, Crucianelli R, D’Amico C, Federico M, Ghimenti C, De Giacomi C, De Nicolo A, Della Puppa L, Ferrari S, Ficorella C, Iandolo D, Manoukian S, Marchetti P, Marroni F, Menin C, Montagna M, Ottini L, Pensotti V, Pierotti M, Radice P, Ricevuto E, Santarosa M, Silingardi V, Turchetti D, Bevilacqua G, and Presciuttini S. Different expressivity of BRCA1 and BRCA2: analysis of 179 Italian pedigrees with identified mutation. Breast Cancer Research and Treatment, 81:71-79 (2003). 3. Veronesi A, De Giacomi C, Magri D, Lombardi D, Zanetti M, Scuderi C, Dolcetti R, Viel A, Crivellari D, Bidoli E, Boiocchi M. Familial female breast cancer: characteristics and outcome of BRCA 1-2 positive and negative cases. BMC Cancer 5: 70 (2005) 4. Sardanelli F, Podo F, D’Agnolo G, Verdecchia A, Santaquilani M, Musumeci R, Trecate G, Manoukian S, Morassut S, de Giacomi C, Federico M, Cortesi L, Corcione S, Cirillo S, Marra V; High Breast Cancer Risk Italian Trial, Cilotti A, Di Maggio C, Fausto A, Preda L, Zuiani C, Contegiacomo A, Orlacchio A, Calabrese M, Bonomo L, Di Cesare E, Tonutti M, Panizza P, Del Maschio A. Multicenter comparative multimodality surveillance of women at genetic-familial high risk for breast cancer (HIBCRIT study): interim results. Radiology 242(3):698715 (2007) 5. Miolo G, Canzonieri V, De Giacomi C, Puppa LD, Dolcetti R, Lombardi D, Perin T, Scalone S, Veronesi A, Viel A. Selecting for BRCA1 testing using a combination of homogeneous selection criteria and immunohistochemical characteristics of breast cancers. BMC Cancer. 9:360 (2009) 30 6. Greco M, Gennaro M, per conto del gruppo di esperti: FORUM Carcinoma eredo familiare della mammella: il parere degli esperti. Attualità in Senologia 47: 10-17 (2006) 7. Annunziata MA, Muzzatti B, Narciso D, Mella S, Viel A, Bidoli E, Dolcetti R. Mood state profile and coping strategies after BRCA-1/2 genetic test disclosure: a retrospective study in Italy. Support Care Cancer. 19:733-735 (2011) 8. Falanga R., Lucchini G., Piccinin A., De Giacomi C. Il management diagnostico-organizzativo delle famiglie ad alto rischio genetico per carcinoma mammario e ovarico. SIMG, Rivista della Società Italiana di Medicina Generale, 2:7-10 (2012). 9. Ottini L, Silvestri V, Saieva C, Rizzolo P, Zanna I, Falchetti M, Masala G, Navazio AS, Graziano V, Bianchi S, Manoukian S, Barile M, Peterlongo P, D’Amico C, Varesco L, Tommasi S, Russo A, Giannini G, Cortesi L, Viel A, Montagna M, Radice P, Palli D. Association of low-penetrance alleles with male breast cancer risk and clinicopathological characteristics: results from a multicenter study in Italy. Breast Cancer Res Treat. 138:861-868 (2013). 10. Varesco L, Viassolo V, Viel A, Gismondi V, Radice P, Montagna M, Alducci E, Della Puppa L, Oliani C, Tommasi S, Caligo MA, Vivanet C, Zuradelli M, Mandich P, Tibiletti MG, Cavalli P, Lucci Cordisco E, Turchetti D, Boggiani D, Bracci R, Bruzzi P, Bonelli L. Performance of BOADICEA and BRCAPRO genetic models and of empirical criteria based on cancer family history for predicting BRCA mutation carrier probabilities: a retrospective study in a sample of Italian cancer genetics clinics. Breast. 22:11301135 (2013). 31 Annotazioni personali CROinforma è la collana di informazione divulgativa del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, rivolta a pazienti e cittadini. Tratta argomenti inerenti alla ricerca, prevenzione, cura dei tumori. Prevede tre sezioni Piccole Guide, Pieghevoli, Atti. Si articola in diverse serie: LA RICERCA CHE CURA; INFORMAZIONI SCIENTIFICHE; PERCORSI DI CURA; ISTRUZIONI ALL’USO DI...; AREA GIOVANI; CIFAV INFORMAZIONE SUL FARMACO CROinforma. Piccole guide Serie LA RICERCA CHE CURA 1 2 Dalla biologia alla medicina. Perché la ricerca è necessaria per curare i tumori. La Biobanca del CRO. Guida per un contributo consapevole alla Ricerca. 4 La guarigione dal tumore: aumentano le persone che vivono dopo la diagnosi di malattia. 5 Anziani e tumori. Prendersi cura del paziente anziano con malattie neoplastiche. 6 Proteggi te stesso e gli altri: lavati le mani. L’igiene delle mani è la misura più efficace per evitare la trasmissione delle infezioni. Serie INFORMAZIONI SCIENTIFICHE 1 2 3 Registro tumori ereditari del colon retto. Hereditary nonpolyposis colorectal cancer (HNPCC): aspetti clinici. La predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e dell’ovaio. Informazioni e suggerimenti per famiglie a elevato rischio genetico. I Tumori in Friuli Venezia Giulia. Conoscere per Prevenire. 7 Predisposizione ereditaria allo sviluppo dei tumori colo-rettali: Sindrome di Lynch. parte prima Che cos’è e come nasce: informazione per il paziente. parte seconda Raccolta di cellule staminali. 3 La terapia anticoagulante orale. Guida pratica per il paziente. 4 Il percorso del paziente in chirurgia oncologica. 5 Il tumore della mammella nelle giovani donne. Percorsi di diagnosi, cura e riabilitazione. 6 Conoscere la terapia intensiva. Informazioni per i familiari dei pazienti ricoverati in terapia intensiva al CRO. 7 La terapia anticoagulante orale. Informazioni e istruzioni per seguirla correttamente. Serie PERCORSI DI CURA 1 2 Dopo il cancro: aspetti psicosociali e qualità di vita. La Chemioterapia ad Alte Dosi con reinfusione di cellule staminali emopoietiche. 8 Il CRO nella Rete Regionale Trapianti: il prelievo e il trapianto di cornea. 9 Gli studi clinici sperimentali in oncologia. Un’opportunità per i pazienti. 10 Come affrontiamo il dolore. Al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Serie ISTRUZIONI ALL’USO DI... 1 Guida ai servizi della Biblioteca Scientifica e per i Pazienti del CRO. 2 O.RA Oncologia RiabilitativA. 3 La Biblioteca Scientifica e per i Pazienti. 4 Il Day Hospital. Percorso Clinico, Terapeutico Assistenziale del Paziente in Chemioterapia al CRO. 5 La radioterapia. Il percorso del paziente in radioterapia al CRO. 6 Il Day Surgery in chirurgia, ginecologia e senologia. Informazioni per i pazienti. 7 Il percorso prericoveri in chirurgia, ginecologia e senologia. Informazioni per i pazienti. 8 Il ricovero ospedaliero in chirurgia, ginecologia e senologia. Informazioni per i pazienti. Serie AREA GIOVANI 1 Radio Trolla. Un viaggio tra sogno e realtà. 3 Diabolik. Zero negativo: un colpo speciale. 4 5 6 La storia di Pe, Scio e Lino. I tumori nei giovani in Friuli Venezia Giulia. Malattie neoplastiche in bambini e adolescenti del Friuli Venezia Giulia 19952007. La fertilità negli adolescenti che ricevono cure oncologiche. Strategie di preservazione della fertilità pre-chemioterapia e radioterapia. Serie CIFAV. INFORMAZIONE SUL FARMACO 1 La mucosite orale (stomatite). Guida pratica per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica. Conosciamo e utilizziamo bene gli antibiotici. 3 Everolimus (Afinitor®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 4 Sorafenib (Nexavar®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 5 Sunitinib (Sutent®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 6 Erlotinib (Tarceva®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 7 Bevacizumab (Avastin®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. Colora la tua linfa. 2 2 5MILLE PER AL CRO Il contribuente che, con il 5 per mille della dichiarazione dei redditi, vuole sostenere la ricerca scientifica al CRO dovrà inserire il Codice Fiscale del CRO nello spazio “FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA” e firmare nel riquadro corrispondente. Le scelte di destinazione dell’otto per mille dell’Irpef e del cinque per mille dell’Irpef sono indipendenti tra loro e possono essere espresse entrambe. Codice Fiscale CRO Aviano: 00623340932 Questa pubblicazione è stata realizzata grazie alle donazioni del 5 per Mille al CRO destinate alla ricerca che cura Finito di stampare ad aprile 2015 da Tipografia Sartor Srl - Pordenone Il marchio FSC® identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici CROinforma. Serie INFORMAZIONI SCIENTIFICHE 2 Piccole guide