Il Profeta:
L’assassinio
degli animali
è la morte
degli uomini
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Il portavoce della verità «Il Profeta» Nr. 16
© Verlag DAS WORT GmbH
Il portavoce della verità «Il Profeta» Nr. 16
© Verlag DAS WORT GmbH
Profeta
Il
La voce della verità
La profetessa di Dio parla nella nostra epoca
Quarta ed., marzo 2005
non periodico
Nr.
16
Gli aspetti fondamentali per riflettere
e riconoscere se stessi nella nostra epoca
L'assassinio
degli animali
è la morte
degli uomini
Le cose stanno così.
Crederci o non crederci
non cambia più niente
Il portavoce della verità «Il Profeta» Nr. 16
© Verlag DAS WORT GmbH
4a edizione in italiano
marzo 2006
© Verlag DAS WORT GmbH
DER UNIVERSELLE GEIST
LEBEN IM GEISTE GOTTES
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Vita Universale
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Per quanto riguarda il contenuto,
fa testo l'edizione in lingua tedesca
Tutti i diritti sono riservati
Stampato presso Farina Grafiche - Seregno
Il portavoce della verità «Il Profeta» Nr. 16
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Il
Profeta
L'assassinio degli animali
è la morte degli uomini
Le cose stanno così.
Crederci o non crederci
non cambia più niente
Ormai le cose stanno così; l'uomo
va in rovina a causa del suo stesso
comportamento nei confronti della
Legge della vita. Per millenni gli
eccessi della cattiveria umana
hanno gridato verso il cielo. Ora essi
portano i loro effetti. Il raccolto
mostra chiaramente che cosa è stato
seminato.
Alcuni affermano: "Dio non
esiste. Se esistesse un Padre celeste
onnipotente e saggio, non permetterebbe che avvengano tutte le negatività che accadono oggi nel
mondo". Forse, in cuor loro, anche
le autorità ecclesiastiche la pensano
così. La Chiesa continua imperterrita ad accontentare chi cerca sul
serio la verità con una giustificazione collaudata ormai da tempo:
"Dio non permette che si scruti nei
Suoi misteri".
Tuttavia, ciò che accade con gli
animali e con i regni della natura
non è più un mistero. Ed è anche
palese che l'autore di queste crudeltà è l'uomo. E ciò nonostante,
molti dicono: "Perché Dio non interviene? Perché non aiuta?"
A chi dovrebbe dare il Suo aiuto
Dio? Dovrebbe forse dare più forza
vitale agli animali e alla natura,
affinché possano resistere meglio
al martirio che devono subire ed
essere così sfruttati in modo ancora
più radicale e macellati ed uccisi
per il profitto dell'uomo? Così facendo aiuterebbe il "principe della
crudeltà" che ha fatto della terra
una valle di lacrime. Oppure Dio
dovrebbe far morire l'umanità, in
modo analogo a come l'uomo uccide gli animali? Almeno gli animali
non dovrebbero più temere l'uomo!
Oppure Dio dovrebbe forse rinforzare l'organismo umano, affinché
possa resistere ancora meglio ai cibi
e ai generi voluttuari contrari alla
Legge, ai germi patogeni, alle so-
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stanze tossiche e geneticamente manipolate ed anche all'irradiazione
della cattiveria umana, senza venirne troppo danneggiato? Dovrebbe
quindi sostenere i seguaci del principe degli inferi nel loro operare
empio e lontano da Dio? E in questo
caso ci si dovrebbe chiedere: chi
non è tra questi seguaci?
Chi crede alla Chiesa che dall'alto del pulpito parla dei misteri di
Dio ha già fatto la propria scelta.
Tuttavia, non ha scelto Dio, poiché
Egli parla agli uomini fin dalla nascita dell'umanità.
Dio, lo Spirito dell'infinito, ha
sempre parlato agli uomini tramite
strumenti, in tutte le generazioni.
Egli si è rivelato mediante uomini e
donne illuminati e per mezzo di
profeti. Tramite Mosè, Dio, l'Eterno,
ha dato agli uomini i Dieci Comandamenti. Duemila anni fa Egli inviò
sulla terra Suo Figlio, Gesù, il Cristo,
che ci insegnò il Discorso della
Montagna. Dio, l'Onnipotente, non
ci ha mai abbandonati con la Sua
parola. In tutti i tempi della storia
dell'umanità si è sempre sentito
dire: "E Dio disse ..."
Nei trascorsi duemila anni si è
rivelato e si rivela anche Gesù, il
Cristo, il Redentore di tutte le anime
e di tutti gli uomini. Purtroppo, in
tutti i tempi, l'umanità non ha prestato ascolto alla parola diretta di
Dio. Molte persone, anche coloro
che si definiscono cristiani, si comportano ancor oggi come nel periodo del paganesimo. Esse hanno
creduto e credono a ciò che è stato
e viene annunciato dalla casta sacerdotale e a ciò che la scienza presenta come verità. Come nel periodo del paganesimo, gli uomini si
sono legati e si legano ancora a riti
e culti, credendo che la tradizione
ecclesiastica sia la vita.
Gesù non ha insegnato agli uomini la tradizione, dato che essa
comporta rigidità e regresso. Dio è
evoluzione, che l'uomo consegue
adempiendo le Leggi di Dio. Nella
parabola dei talenti abbiamo la prova che Dio è evoluzione e non tradizione.
Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi
servi e consegnò loro i suoi beni. A uno
diede cinque talenti, a un altro due, a
un altro uno, a ciascuno secondo la sua
capacità e partì.
Colui che aveva ricevuto cinque
talenti, andò subito a impiegarli e ne
guadagnò altri cinque. Così anche
quello che ne aveva ricevuti due, ne
guadagnò altri due. Colui invece che
aveva ricevuto un solo talento, andò a
fare una buca nel terreno e vi nascose il
denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di
quei servi tornò, e volle regolare i conti
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con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri
cinque. Bene, servo buono e fedele, gli
disse il suo padrone, sei stato fedele nel
poco, ti darò autorità su molto; prendi
parte alla gioia del tuo padrone.
Presentatosi poi colui che aveva
ricevuto due talenti, disse: Signore, tu
mi hai consegnato due talenti; vedi, ne
ho guadagnati altri due. Bene, servo
buono e fedele, gli rispose il padrone,
sei stato fedele nel poco, ti darò autorità
su molto; prendi parte alla gioia del tuo
padrone.
Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore,
so che sei un uomo duro, che mieti dove
non hai seminato e raccogli dove non
hai sparso; per paura andai a nascondere
il talento sotto terra: ecco qui il tuo. Il
padrone gli rispose: servo malvagio e
ingrato, sapevi che mieto dove non ho
seminato e raccolgo dove non ho sparso;
avresti dovuto almeno affidare il mio
denaro ai banchieri e così, ritornando,
avrei ritirato il mio con l'interesse.
Toglietegli dunque il talento e datelo
a chi ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche
quello che ha. E il servo fannullone
gettatelo fuori nelle tenebre; lì sarà
pianto e stridore di denti.
L'istituzione ecclesiastica e i suoi
fedeli non hanno sotterrato solo un
talento, ma tutti i talenti che Dio,
l'Eterno, e Suo Figlio, Gesù, il Cristo,
hanno dato all'umanità. E tutti coloro che fanno parte dell'istituzione
ecclesiastica e nuotano seguendo
la corrente della tradizione, hanno
pensato e agito nello stesso modo
delle eccellenze ecclesiastiche, delle
quali sono i seguaci.
Data la situazione in cui ci troviamo, si può affermare che sia la
Chiesa - quale struttura di potere
che si trova nel vicolo cieco della
sua tradizione - sia i fedeli alla
Chiesa, sia lo Stato, che si è messo al
servizio delle autorità ecclesiastiche, sia la scienza che manipola
la vita - hanno tutti fallito. Duemila
anni dopo la venuta del Cristo diviene palese che ciò che i tre "angeli
annunciatori" legati al mondo e alla
tradizione - ossia la Chiesa, la scienza e lo Stato - hanno presentato come verità non ha portato a
nulla.
Qual è il bilancio? Tra gli uomini
ci sono astio, menzogna, inganno,
violenza, lotta, paura e disperazione. Afflizioni e miseria di ogni genere dilagano ovunque. Nella terra, su di essa e nell'aria niente è più
come Dio lo aveva un tempo dato
agli uomini. Egoismo, tirannia, avidità e crudeltà hanno oltraggiato,
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inquinato, distrutto, avvelenato, tormentato e assassinato la natura.
Il senso di orientamento degli
uccelli, dei pesci e di tutti gli animali
che vivono nei mari, nei fiumi e nei
laghi è stato alterato dall'influsso
degli uomini. I mari, come le acque
in genere, sono stati inquinati con
immondizie, rifiuti, sporcizia e sostanze chimiche di vario genere e
con il petrolio, sono stati sfruttati
con una pesca eccessiva e trasformati in fogne nelle quali la vita si
estingue. Gli animali che vivono
sulla terra e sotto terra soffrono,
patiscono e muoiono in modo miserevole a causa dell'uomo, che è un
bruto presuntuoso che ostenta il
suo potere in modo crudele e finisce per soffocare a poco a poco lui
stesso nella follia del suo ego.
Egli nega agli animali la dignità
che considera intoccabile per
l'uomo, per oltraggiarli effettuando
su di loro gli esperimenti più crudeli;
nega loro il diritto - che attribuisce
invece a se stesso - di svilupparsi
liberamente, per tormentarli nelle
gabbie più ristrette e nei recinti degli
allevamenti intensivi per la produzione industrializzata di carne;
nega loro il diritto di avere una
famiglia, per strappare alle mucche
i loro vitelli e nega loro soprattutto
il diritto alla vita, per poterli così
macellare senza scrupoli, sebbene
sia ormai dimostrato che la carne
non è necessaria per un'alimentazione sana, ma che essa è, al contrario, dannosa.
Nonostante l'uomo stia andando
in rovina con tutte le sue opere, è
ancora convinto di dover far valere
le proprie pretese di potere nei confronti di tutti coloro che considera
inferiori.
Negli ultimi 25 anni, lo Spirito di
Dio ha ammonito ancora una volta
l'umanità tramite il Suo strumento
che Egli, l'Unico Universale, chiama
la Sua profetessa e messaggera. Egli
esorta gli uomini a ravvedersi e a
cambiare. Tramite la parola profetica, Gesù, il Cristo, ha insegnato
agli uomini la Via che conduce a
Lui, che è la vita in Dio, l'Eterno.
Egli ha parlato della purificazione
dei sensi e dei desideri dei sensi,
denunciando anche il consumo di
carne ed esortando gli uomini a
smettere a poco a poco di cibarsi di
carne. "A poco a poco" significa purificare passo per passo i sensi, realizzando i Dieci Comandamenti di
Dio e il Suo Discorso della Montagna.
Il Cristo ha tuttavia parlato in
modo chiaro anche dell'apocalisse
che si abbatterà sugli uomini, se
essi continueranno ad oltraggiare
la vita che è Dio, tormentando, fa-
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cendo soffrire e macellando gli animali, che sono i fratelli minori
dell'uomo, e cibandosi di loro per
appagare i propri sensi abbrutiti.
Nell'epoca attuale la parola di
Dio è liberamente a disposizione di
ogni uomo su tutta la terra; infatti è
possibile ascoltare lo Spirito di Dio
su tutta la terra. Da molti anni la
parola data nelle Sue rivelazioni
viene trasmessa da molte emittenti
radiofoniche e stazioni televisive in
tutto il mondo. Molti libri e cassette,
tradotti in numerose lingue, sono
disponibili in tutti i paesi di questa
terra. Il Suo messaggio può essere
letto anche in internet. Come in
tutti i tempi, nei quali Dio parlò tramite i profeti, molti uomini riconoscono la verità, ma la costanza nel
seguire Gesù, il Cristo, è ancora
carente.
Molti conoscono il detto: "Chi
non vuol sentire, deve sperimentare
le conseguenze". Circa un anno prima del disastro dell'uccisione di
centinaia di migliaia di animali ammalati di BSE o di afta epizootica,
l'Eterno disse che avrebbe preso a
Sè la terra con tutti gli animali e le
piante, che Egli aveva un tempo
affidato agli uomini, e l'avrebbe elevata a Sé. Ciò è avvenuto perché da
millenni l'umanità maltratta, inquina e distrugge in molti modi la natura, le piante, gli animali e i minerali, l'acqua e l'aria, ossia tutta la
terra; perché tormenta e uccide in
modo atroce gli animali - dei quali
fanno parte anche gli esseri più
piccoli che vivono nel terreno - e
agisce così contro le leggi della natura, anche perché non smette di
cibarsi di cadaveri di animali. Le
Sue parole furono, tra l'altro: Basta
con gli eccessi dell'infimità umana,
con i crimini commessi nei confronti
della madre terra, che nutre l'umanità!
E Dio disse (nel 1999): Le creature
miserevoli che credono di poter
trionfare sul loro Creatore, dovranno
ben presto riconoscere che la madre
terra non ubbidisce più a loro. Ora la
terra è Mia e farà ciò che è la Mia
volontà. Ciò ha come conseguenza
che le cause, i crimini commessi dagli
uomini nei confronti della madre terra, si abbatteranno sempre più rapidamente su di loro sotto forma di effetti.*
* Tratto dall'opuscolo La Fondazione Gabriele. L'Opera Saamlinica di amore per il
prossimo verso la natura e gli animali. Viene il Tuo Regno. Si compie la Tua
Volontà. Prega e lavora, pag. 11. Il fascicolo può essere richiesto gratuitamente
presso: Vita Universale, Casella Postale 16068, 20158 Milano
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un terreno duro, pieno di fenditure e rovente per procurarsi
l'acqua necessaria per il sostentamento della famiglia. La siccità
non colpisce solo gli uomini.
Muoiono migliaia di bovini. I
piccoli contadini perdono la base
della loro esistenza.
Da allora, in tutto il mondo si
sono susseguiti senza tregua eventi
allarmanti. E' forse un caso?
Ecco alcuni degli esempi più
gravi:
–
–
Vastissime inondazioni affliggono per settimane il Mozambico, lo Zimbabwe ed ampie zone
dell'Africa del Sud. Cinque milioni di persone ne sono colpite
in modo diretto; muoiono più di
150 persone e mezzo milione
sono senza tetto. Dilagano il colera, la malaria ed altre malattie
infettive.
Nel Nord e nel Nord-Est dell'India quasi 1500 persone muoiono a causa di grandi inondazioni.
–
La Mongolia viene colpita dall'inverno più duro degli ultimi
50 anni. Insieme ai bovini e ai
cavalli muore anche il modo di
vivere e la cultura di 2,4 milioni
di nomadi.
–
Diversi tornado nel Pacifico e
nell'Atlantico del Nord. Anche
nelle nostre regioni diverse trombe d'aria portano devastazione,
soprattutto nel regno delle piante
e degli animali.
–
Catastrofi dovute alla siccità in
Cina e in India: le donne devono
percorrere a volte fino a 20 km su
–
In Grecia e in Russia le foreste
bruciano per settimane. Lo stesso
accade negli Stati Uniti e nel
Nuovo Messico, dove regna un
lungo periodo di siccità. Molte
migliaia di chilometri quadrati
di foreste vengono divorate dalle
fiamme. Devono essere evacuate
migliaia di persone.
–
La temperatura media è in aumento in tutto il mondo. Enormi
masse di ghiaccio si sciolgono
nel Sud e nel Nord della terra,
soprattutto i ghiacciai. Il livello
dell'acqua dei mari sale. Le zone
situate ad un basso livello sul
mare - anche nella Germania del
Nord e dell'Ovest -, a lungo termine, vengono dichiarate zone
a rischio.
–
Il campo magnetico della terra
continua ad oscillare in modo
molto forte e si indebolisce globalmente. Gli uccelli migratori
non hanno più alcun orientamento e volano senza seguire
una direzione precisa.
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–
Dagli inizi del 19° secolo il polo
nord magnetico della terra si è
spostato di diverse centinaia di
chilometri. Gli scienziati affermano che potrebbe verificarsi
uno spostamento dei poli.
Già negli anni '80 lo Spirito divino aveva rivelato che l'asse terrestre aveva già subito uno spostamento.
Non ci sarà solamente uno spostamento dei poli sul nostro pianeta.
L'epoca dello Spirito si sta facendo
varco con grande forza. Nel Regno
di Dio su questa terra vivranno solo
uomini dello Spirito che si sono
liberati dagli aspetti invertiti come
i programmi dell'egoismo, del voler
essere e avere. Essi rendono onore a
Dio in ogni cosa, vivono ed operano
nella Sua volontà. Nei loro sentimenti, nelle loro sensazioni, nei loro
pensieri, nelle loro parole ed azioni
essi adempiono la Legge, Dio.
Le catastrofi che avvengono sulla
terra rispecchiano la catastrofe che
è l'uomo. Anche le forze degli elementi - fuoco, acqua, terra e aria non ubbidiscono più all'uomo. Essi
si scrollano di dosso l'aggressività,
la distruzione, l'inquinamento, il
modo di pensare orientato sul profitto materiale e sullo sfruttamento
con i quali sono stati caricati dall'uo-
mo. Gli uomini vengono colpiti dagli effetti delle cause che hanno
posto.
Negli ultimi anni è stata registrata anche un'intensa attività vulcanica e sismica. Qual è la causa? Si
trova ancora una volta nell'uomo.
La terra desidera affinarsi; cerca
di creare qualcosa di nuovo da tutto
ciò che si sta disfacendo. Le foreste
fossili si trasformano così in petrolio
e carbone. Invece di aiutare la terra,
per esempio ripulendo i boschi e
usando il legname, la sfruttiamo.
Usiamo il petrolio per i nostri scopi,
per il profitto di coloro che lo vendono a caro prezzo. Allo stesso tempo strappiamo alla madre terra carbone, minerali, pietre e tante altre
cose.
Come si comporterebbe un corpo
umano, se gli venissero tolti diversi
organi a propria discrezione con un
intervento chirurgico? Non c'è quindi da meravigliarsi se la terra trema
e si scuote nel suo stato febbrile.
In tutto il mondo dilagano epidemie. Si ripresentano anche malattie che sembravano essere state
sconfitte, in parte con agenti patogeni mutati che resistono ai medicinali disponibili.
–
Ogni anno solo nell'Asia del Sud
centinaia di migliaia di persone
si ammalano di malaria. L'uno
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per cento muore. La zanzara che
trasmette la malaria si trova già
anche in Europa e nel Nordamerica.
–
Molte epidemie vengono trasmesse dal mondo animale, sul
quale l'uomo è intervenuto: BSE,
virus influenzali di polli e maiali
provenienti dall'Asia; l'AIDS dalle scimmie africane. Riappare la
peste. In Russia dilaga un'epidemia di tubercolosi.
–
L'estinzione di specie animali e
vegetali continua. Ogni giorno
ne scompaiono fino a 130 specie.
Tramite l'irradiazione della luce
divina e l'alleanza stretta da Dio
con la terra e gli animali, in quest'epoca viene messo tutto in movimento, tutto viene alla luce. Diviene
visibile ciò che è al servizio dello
Spirito di Dio sulla terra e nella
stessa misura si scopre anche ciò
che è satanico. La luce della verità
rende tutto manifesto, sia nel grande
che nel piccolo, nella vita del singolo. Ciò che è negativo, l'anticristo,
viene riconosciuto per quello che è.
La follia dell'uomo si è manifestata nella malattia della mucca
pazza. Gli animalisti fanno presente
che gli allevamenti vengono sovvenzionati. Ciò significa che chi paga le tasse viene coinvolto in questa
follia, che lo voglia o no. Ciò non è
moralmente ed eticamente accettabile!
Ci si lamenta ora del fatto che si
sono dovuti uccidere molti bovini a
causa della BSE. Questa è ipocrisia.
Perché si devono allevare così tanti
bovini? Per poterli mangiare un po'
alla volta, per non dire divorarli.
Allevare animali per cibarsene non
è conforme alla dignità dell'uomo
quale figlio di Dio. In tal caso si può
solo dire che si tratta di "divorarli".
E a questo proposito: quando si
osserva un animale mentre mangia,
ci si chiede quasi automaticamente:
chi è che "divora il cibo", gli animali
oppure gli uomini? Io ho osservato
che gli animali mangiano con dignità.
L'uomo crudele si ciba di cadaveri. E ciò avviene in diversi modi,
poiché ciò che si trova nella farina
di origine animale, usata come mangime per gli animali, va al di là di
ogni descrizione: rifiuti provenienti
dai macelli, dagli ambulatori veterinari e dai laboratori nei quali vengono effettuati esperimenti sugli
animali; vi sono state già aggiunte
anche placente umane; perfino le
cavie dell'industria farmaceutica,
nelle quali erano state iniettate
sostanze chimiche cancerogene,
sono finite nelle mangiatoie degli
animali, come pure le balene arenate
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sulle spiagge che erano completamente intossicate da sostanze nocive come il DDT e il PCB. In realtà,
si sarebbe dovuto eliminarle come
rifiuti pericolosi. Invece questi rifiuti sono stati macinati, cotti, pressati
e presentati a bovini e suini. E alla
fine tutto è finito sulla tavola dell'uomo nell'arrosto domenicale. All'inizio e alla fine della catena alimentare
troviamo cadaveri pieni di tossine.
L'uomo è il cannibale.
Diverse persone si distanziano
ora dal consumo di carne. Tuttavia,
ci cibiamo ugualmente con gusto
dei rifiuti che produciamo e ciò
avviene tramite la catena alimentare. I nostri escrementi, le nostre
tossine e i prodotti di rifiuto vengono sparsi nei campi come fanghi
residui. Soffocheremo nella nostra
stessa sporcizia. E poi pretendiamo
che il dottore, che è contagiato dalle
stesse e analoghe sostanze "rigeneranti", ci offra un aiuto.
Anche i campi soffrono più o
meno a causa della BSE, dato che
sono zeppi delle sostanze che hanno
provocato la stessa BSE.
Diviene sempre più pericoloso
cibarsi delle creature che vivono
con noi. Chi si ciba di carne e ha
smesso di mangiare carne bovina
ha dovuto constatare che nemmeno
la carne di maiale è più sicura, dato
che interi allevamenti sono stati
riempiti di antibiotici. E chi pensava
di passare al pesce è stato informato
da Bruxelles che i pesci provenienti
dal Mare del Nord e dal Mar Baltico
sono inquinati da diossina. Non ci
si può nemmeno più fidare delle
carpe e delle trote provenienti da
allevamenti locali, dato che nel loro
mangime si trovano i pesci morti
provenienti dai mari del Nord. E
per finire non si può più nemmeno
ricorrere al consumo di pollame: il
Ministero Federale della salute non
ha escluso un contagio di BSE nemmeno nel caso di oche e anatre. Perfino nel cervello degli struzzi, che
erano divenuti un'alternativa per
molti, si sono recentemente scoperti
gli stessi buchi presenti nei bovini
contagiati dalla BSE. Sono sempre
più numerosi gli animali che si rifiutano di appagare l'avidità dell'uomo.
Tuttavia, chi è avido di carne
non si lascia impressionare in alcun
modo: dato che molte persone che
si cibano di carne hanno iniziato a
consumare più pollame piuttosto
che bovini o maiale, stanno sorgendo ovunque grandi allevamenti
intensivi di pollame. Gli animalisti
e le organizzazioni di protezione
della natura sono in allarme. Ciò
che avviene all'interno di questi allevamenti di polli - nei quali si co-
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stringono a vivere insieme negli spazi
più ristretti fino a 40.000 animali - è
quasi indescrivibile: in preda
all'aggressività e alla paura, gli animali si beccano a sangue e per questo motivo si brucia loro il becco
oppure si tagliano loro parti delle
zampe. Molti di loro si ammalano e
perciò si somministrano loro tonnellate di antibiotici. La protezione
per gli animali viene totalmente calpestata. Ma interessa tutto ciò al
consumatore, che si mangia con
gusto il suo pollo arrosto?
Un gruppo collegato da sempre
in modo macabro alla sorte degli
animali è quello dei cacciatori.
I cacciatori giustificano il loro
comportamento sanguinario affermando che devono occuparsi di
mantenere l'equilibrio naturale.
Dicono che altrimenti ci sarebbero
troppi animali o che una determinata specie potrebbe prendere il
sopravvento. Ciò non viene tuttavia
confermato da quanto avviene nelle
parti della terra che sono quasi totalmente disabitate dall'uomo.
Secondo recenti studi effettuati
da ecologisti, gli animali possiedono
un meccanismo intrinseco di regolazione della popolazione. Nel caso
degli elefanti, per esempio, si è constatato che la crescita numerica non
viene determinata dalla fame o dalla
morte, bensì dalla flessibilità delle
femmine all'inizio della maturità
sessuale. Se c'è il pericolo di un aumento eccessivo della popolazione
di questi animali, diminuisce il numero delle loro nascite. Lo stesso
meccanismo è stato verificato anche
nel caso dei cervi, delle alci, dei
camosci e di altri grandi mammiferi.
Anche molte specie di uccelli regolano la cova in base alla densità
della loro popolazione. Se vengono
uccisi molti animali della stessa specie, entra in azione la riserva di
esemplari che ancora non covavano
e così nascono di nuovo più uccelli
di quanti ne esistevano prima che
ne venissero uccisi molti.
Nessuna specie prolifica senza
misura e senza uno scopo. Il numero di esemplari esistenti non viene
determinato dall'esterno con la lotta
e la morte, bensì da un criterio intrinseco.
Pertanto, cacciare per mantenere
l'equilibrio naturale non solo non
ha senso, ma è addirittura inutile.
Nell'opuscolo La Fondazione Gabriele. L'Opera saamlinica di amore per il
prossimo verso la natura e gli animali,
leggiamo ciò che Dio, il Creatore
onnisciente e onnipotente dell'universo, ha da dire in merito:
Gli animali che vivono nei boschi
e nei campi non hanno una patria,
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poiché il perfido uomo predone è sempre in agguato per ucciderli.
Molti uomini sono erroneamente
convinti di dover mantenere l'equilibrio naturale. Dio ha detto: Io Sono
l'equilibrio in tutto l'infinito ed anche
nei regni naturali sulla terra. Non ho
bisogno di uomini che si reputano importanti e che credono di dover mantenere l'equilibrio naturale.*
L'uomo non ha quindi bisogno
di divenire un predone artificiale
per sostituire i "nemici naturali". In
tal modo l'uomo non fa che alterare
l'armonia interiore della natura, disperdere i gruppi sociali degli animali, distruggere i loro rifugi e le
loro fonti di cibo, provocando grandi migrazioni estranee al ritmo
naturale.
Nel caso della caccia ai cinghiali,
per esempio, i cacciatori prendono
di mira e uccidono anzitutto la
femmina che ha un ruolo di guida
all'interno del branco. In tal modo,
essi non solo disturbano, ma addirittura distruggono la struttura sociale
di questi animali. Ma questo non
importa ai cacciatori. Ecco le spiegazioni date da un cacciatore professionista: La femmina posta alla guida
del branco conduce e organizza il
gruppo. Chi la uccide distrugge la
struttura sociale di un intero branco
e lascia quindi dietro di sé un mucchio
caotico di cinghiali che, privo di ogni
senso di orientamento, comincia a
vagabondare, prolifica in modo incontrollato e finisce per provocare danni
alle coltivazioni (Süddeutsche Zeitung, 16.12.2000).
E' veramente un buon esempio
che dimostra il modo in cui i cacciatori "mantengono l'equilibrio naturale!"
Sapete in che modo i cacciatori
conquistano i propri trofei e che
cosa consumano come ringraziamento?
Nel caso delle lepri, per esempio,
il cacciatore conquista il proprio
"trofeo" con una carica di pallini
che non solo perforano la pelle della
vittima, ma riducono anche il suo
sistema nervoso a un colabrodo. Le
lepri si contorcono per il dolore e
gridano spesso come bambini. Poi
il cacciatore si avvicina con orgoglio
e sferra alla vittima in agonia il
colpo mortale con un bastone, con
il manico di un coltello, con il proprio fucile o con il dorso della mano;
naturalmente sono necessari più
colpi prima che il cacciatore riesca
* La Fondazione Gabriele. L'Opera saamlinica di amore per il prossimo verso la
natura e gli animali, pag. 12
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ad avere "successo". E non si tratta
di metodi estremi illegali; questo
procedimento viene addirittura
consigliato nei corsi per cacciatori.
Evviva i cacciatori!
E come ringraziamento potrete
poi mangiare la lepre arrosto. Ogni
tanto vi ritroverete sotto i denti un
pallino. Forse, la prossima volta che
vi succederà, penserete a come vi
sentireste se vi venissero sparati
sotto la pelle settantacinque di questi pallini e veniste poi uccisi con un
colpo dato con la canna del fucile.
Forse, potrete fermarvi un attimo
e immaginare anche la lepre che
saltellava nel prato con i suoi
grandi occhi e con le orecchie
ben diritte, quando è stata
colpita dallo sparo mortale,
per esservi poi servita in pasto. Non preferite rinunciare
a un pasto del genere in
futuro?
possibile di "tracce", come sangue,
parti del contenuto dello stomaco o
dell'intestino, peli, frammenti di
ossa ecc. Ciò permette di trovare
più in fretta l'animale che è stato
ferito, ma che non è ancora morto.
Affinché l'animale non continui a
scappare nel corso di questo "inseguimento", lo si lascia "ammalare" come dicono i cacciatori - per alcune
ore. Passato questo tempo, ci si mette alla ricerca per uccidere poi finalmente l'animale in agonia con un
colpo di grazia. Oltre a questo modo
di uccidere, le leggi venatorie ammettono anche l'uccisione con una
Per colpire caprioli e cinghiali, il temerario cacciatore
non usa semplici pallottole,
ma proiettili che si ingrandiscono nel corpo dell'animale
colpito (pallottole ad espansione) oppure che si deformano, (pallottole a deformazione). Perché? In tal modo
dall'animale colpito fuoriescono il maggior numero
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pugnalata. La maggior parte dei
cervidi e della grossa selvaggina,
come caprioli, cervi, cervi rossi,
daini, camosci e cinghiali muoiono
in questo modo dopo un'agonia di
molte ore. Non appena l'animale è
finalmente morto, viene subito
"aperto". Le interiora e gli altri organi interni vengono strappati dal corpo ancora caldo. In questo senso, il
comportamento dei cacciatori non
si distingue quasi per nulla da quello
di un predone sanguinario che definiamo in genere "bestiale".
Eppure tutti questi metodi sono
"conformi alle leggi venatorie". La
prossima volta che ordinerete un
arrosto di capriolo, potrete riflettere,
chiedendovi per quanto tempo la
vittima di cui vi state cibando si sia
trascinata nel bosco dopo essere
stata colpita da una pallottola, quasi priva dei sensi, per lasciare dietro
di sé delle "tracce". Le sofferenze
subite dall'animale hanno provocato una produzione di ormoni che
si trovano ancora nel vostro arrosto.
Vi cibate quindi anche dei suoi tormenti. Lo volete veramente?
In Germania, ogni anno più di
300.000 cacciatori distruggono la
pace nei boschi e nei campi, vi portano paura, stress, disordine, sofferenza e morte. Ogni giorno i cacciatori uccidono da 13.000 a 15.000
animali, standosene comodamente
seduti nei loro appostamenti oppure catturandoli e uccidendoli in
modo crudele con le trappole. Gli
animali devono spesso sopportare
sofferenze indicibili, poiché restano
feriti o con una pallottola in corpo o
cercano di liberarsi da una trappola,
fino a che sopraggiunge la morte.
Gli animali non hanno alcuna possibilità di scappare per salvare la
propria vita.
Per quanto terribile, la parola
"caccia" abbellisce ancora ciò che
avviene. In realtà si tratta della passione di uccidere. "La caccia è sempre una forma di guerra" affermò
Goethe. "La caccia è una forma collaterale della pazzia umana", constatò Theodor Heuß, il primo presidente della Repubblica Federale
Tedesca, il quale, pur non essendo
un cacciatore, dovette andare a
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caccia con i diplomatici. "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli
uomini il passo è piccolo", affermò
lo scrittore russo Leo Tolstoj.
Sono sempre più numerose le
persone che se ne rendono conto. I
risultati delle inchieste condotte
mostrano un crescente rifiuto della
caccia. Più della metà della popolazione - e due terzi delle donne - è
contraria all'omicidio di massa perpetrato nelle foreste.
Nel 2000 i mass media hanno
riportato un numero eccezionale di
incidenti avvenuti a causa della caccia. Ne citiamo alcuni esempi:
Cacciatore ucciso da un altro cacciatore. Roma: tragico incidente provocato dalla caccia nei pressi di Cuneo.
Un trentanovenne ha ucciso per sbaglio il suo amico mentre erano a caccia
di cinghiali. Preso dalla disperazione,
si è poi ucciso con un colpo alla testa.
I due uomini sono stati trovati solo
dopo due giorni.
Un altro fatto: Un cacciatore ucciso da un altro. La pallottola è rimbalzata su una pietra: estremamente
tragico è l'incidente avvenuto in Ungheria, nel quale è rimasto ucciso un
farmacista di 54 anni di Bad Neustadt (Germania). Secondo le notizie
che ci sono giunte, il padre di famiglia
era a caccia di cinghiali insieme ad
alcuni amici. Secondo quanto pubblicato da un giornale ungherese, il cinquantaquattrenne e un altro collega
cacciatore stavano sparando agli
animali da due appostamenti vicini.
Nel tentativo di colpire di nuovo un
maschio che era già stato ferito, la
pallottola sparata da uno dei cacciatori
è rimbalzata su una pietra e si è diretta
verso l'altro appostamento, dove ha
colpito il farmacista direttamente al
cuore (Das Weisse Pferd - Il cavallo
bianco - giornale pubblicato in Germania - Nr. 8, aprile 2000).
Il giornale Das Weisse Pferd riassume come segue diversi incidenti
dello stesso genere:
Serie di incidenti. Anche i cacciatori vivono in modo pericoloso.
Quest'anno l'apertura della caccia
al cervo negli Stati Uniti si è rivelata
un fiasco. Infatti questa volta - oltre a
migliaia di cervi - sono stati uccisi
anche nove cacciatori.
Nello Stato del New York, due
cacciatori sono stati scambiati per
animali e sono stati uccisi. Un cacciatore è morto di infarto per l'agitazione,
un altro ancora è caduto dall'appostamento e si è rotto il collo. Anche
nel Wisconsin è stato ucciso un cacciatore e altri quattro sono morti di
infarto.
A causa della crescita numerica
dei cervi, nello Stato del New York le
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autorità avevano sollecitato i cacciatori
a uccidere il maggior numero possibile
di animali.
Un cacciatore è rimasto vittima di
un incidente anche in Nuova Zelanda
e questa volta a causa del suo cane.
Mentre il cacciatore stava cercando
di dare il colpo finale al cinghiale che
aveva appena colpito, il cane è saltato
sul fucile appoggiato per terra. L'arma
era carica e senza sicura e la pallottola
ha colpito il cacciatore ad una gamba.
L'uomo si è trascinato fino alla strada
e ha dovuto aspettare sei ore prima
che qualcuno lo trovasse. La stampa
non riporta cosa sia successo al cinghiale che era stato colpito.
Commento della redazione: Ciò
che l'uomo fa agli animali ricade su di
lui. Questo si sa già da molto tempo.
E' tuttavia nuovo il fatto che gli effetti
si manifestino così rapidamente.
Potrebbe essere, che tutto ciò abbia un nesso con il principio "trasmettere e ricevere", ossia con la
legge causale? La legge di causa ed
effetto dispone di un fucile che colpisce a segno meglio di qualsiasi
cacciatore!
Da alcuni anni è sempre più di
moda la "caccia comoda". Si creano
zone recintate, i cosiddetti parchi
per la caccia, nei quali si allevano e
si curano, per esempio, cinghiali,
lasciando che prolifichino. Gli
animali vengono addirittura ingrassati con buoni mangimi.
Il parco di Cloppenburg conta 280
ettari, una superficie sulla quale si
potrebbero nutrire al massimo 15 cinghiali selvatici, ma sulla quale ne
vengono allevati almeno 300 esemplari. Chi vi andava a passeggio aveva
buone possibilità di incontrare alcuni
di questi irsuti animali mansueti.
Alcuni esemplari erano addirittura
conosciuti per nome nel vicino villaggio di Niersbach, come per esempio
una femmina di nome Rita, della quale
si diceva che "le piaceva chiedere pane
e mele alle famiglie con bambini".
Uno dei maschi, si raccontava, aveva
addirittura cercato di chiedere cibo ai
suoi cacciatori ...
Fino al 31 ottobre dello scorso
anno avevano potuto godere di un'esistenza pacifica in uno dei cosiddetti
parchi per la caccia di proprietà del
commerciante Ulf Cloppenburg di
Düsseldorf, senza presagire per quale
scopo erano stati da lui messi in quel
recinto e allevati ... (DIE ZEIT,
22.4.1999)
Uno dei cacciatori più noti in
Germania, Costantin Freiherr von
Heeremann, ritiene moralmente accettabile sparare per divertimento
ai cinghiali mansueti. „Si è cacciato
secondo le norme e le regole venatorie“, assicura. Le norme venatorie,
ha spiegato alla Giornata Federale
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della Caccia, prevedono un modo di
cacciare „che fa del rispetto e dell'onore alla vita un proprio principio“.
C'è da stupirsi! Ma qualcosa non
torna, penserà a questo punto ogni
concittadino inesperto e dotato di
una mente sana ...
Anche la seguente citazione tratta da un articolo già citato, pubblicato da DIE ZEIT, può dare un'idea
in merito al "rispetto e all'onore per
la vita":
In origine i parchi per la caccia furono istituiti dai signori feudali e
divennero una moda soprattutto nel
16° secolo. Da un lato essi permettevano ai cacciatori nobili di aumentare
la media di colpi andati a segno, dall'altro avevano lo scopo di proteggere
i campi dei contadini dagli animali
selvatici e dai bracconieri. Oggi questi
parchi agevolano i cacciatori benestanti; essi possono così mettere a
segno qualche colpo senza sforzo, tra
un appuntamento e l'altro, senza dover aspettare a lungo in un appostamento. Nelle riviste specializzate per
cacciatori vengono pubblicate numerosissime inserzioni che dicono più o
meno: "Successo assicurato al 100%!
Un parco dall'atmosfera tipica nel
Bayerischer Wald offre ai cacciatori
la possibilità di sparare a selvaggina
di diversa specie, come daini, cervi e
mufloni." Uno degli argomenti presentati per convincere i clienti è che il
parco è situato in un luogo appartato.
Ciò permette di "sperimentare le ore
di caccia più eccitanti dell'anno, sparando a cervi di tutte le categorie di
grandezza e a cinghiali selvatici, rimanendo nascosti e schermati dagli
sguardi dell'opinione pubblica" - questa è la pubblicità per un parco per la
caccia situato nell'Allgäu.
E ancora: non tutti questi parchi
per la caccia hanno le sembianze
feudali e la grandezza di quello di
Ulf Cloppenburg, di cui abbiamo
già parlato. Come scrive il giornale
DIE ZEIT, i più piccoli arrivano ad
una superficie di appena 75 ettari.
Si può quindi affermare a ragione
che i parchi per la caccia, come conquiste feudali, servono per assassinare animali in modo subdolo. Un
consiglio a tutti i vegetariani e a
tutti coloro che stanno divenendo
vegetariani e non vogliono far parte
delle signorie feudali che hanno
bisogno dei loro inni alla caccia e
che si sentono appagati nel cibarsi
degli animali abbattuti come
cannibali: in base al principio "ad
ogni azione segue una reazione",
oppure "a ogni causa segue l'effetto
corrispondente", gli uomini che,
stando in agguato, uccidono gli
animali dovranno subire la loro
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stessa morte "etica e morale". L'assassinio degli animali è la morte
degli uomini.
Le signorie feudali potranno
quindi estinguersi anche in questo
modo, affinché sulla terra possano
poi risvegliarsi a poco a poco la
libertà e la fratellanza, anche verso
gli animali, che sono i fratelli minori
dell'uomo.
Il comportamento di molti
cacciatori, che attirano gli animali
intorno alle mangiatoie situate sotto
i loro palchetti di appostamento,
ricorda una scena del film premiato
dal titolo "La lista di Schindler". Nel
film, lo sport praticato dal comandante di un campo di concentramento consisteva nell'andare, nelle
prime ore del mattino, sul balcone
di casa sua, che si sporgeva sul grande campo di concentramento come
un appostamento. Attraverso il mirino del suo fucile da caccia sceglieva poi con calma tra i prigionieri
una o più vittime che venivano uccise con un unico colpo.
Non si possono di certo paragonare le vittime umane dei campi
di concentramento con gli animali
che cadono vittima nei boschi e
tanto meno i guardiani dei campi di
concentramento con i cacciatori,
tuttavia il modo di uccidere e la
passione di farlo hanno una macabra analogia. Nel film citato le vitti-
me dell'assassino sono in sua balia
nella buona e nella cattiva sorte e
l'assassino assume il ruolo di signore della vita e della morte. Il tiratore
scelto non si è lasciato togliere da
nessuno il diritto di uccidere; il potere statale gli ha coperto le spalle
fino a che, in seguito, è finito anche
lui sul patibolo.
Nessuno si illuda che sia finita.
Questo scenario perdura ancora nei
confronti degli animali ed ha i suoi
effetti. Quando ne verranno colpiti
i cittadini tedeschi che vivono nei
nostri tempi? Infatti, raccoglieremo
ciò che abbiamo seminato. Il raccolto è già iniziato con le epidemie
che colpiscono gli animali.
Il potenziale di aggressività che
- come dimostrato dalla storia della
Germania degli ultimi 100 anni - è
sempre esistito in modo latente può
ancora scaricarsi, apparentemente
senza rischi e senza essere perseguiti dalla legge, solo sugli animali
innocenti e indifesi.
Non è di certo un caso il fatto che
in alcune regioni della Germania,
come per esempio nel Sud della
Franconia, vengano edificati giganteschi appostamenti per scaricare il
potenziale di aggressività, costituiti
da torri che sembrano copie delle
torri di vigilanza dei campi di concentramento. Queste torri di appostamento vengono erette preferibil-
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mente sul confine con il territorio
del proprio vicino, in modo che
nessun animale possa attraversare
il confine restando in vita. Non appena una delle povere creature mette fuori anche solo la testa per passare dall'altra parte, viene uccisa spietatamente con l'aiuto di un cannocchiale di puntamento.
Molte persone stanno a guardare
con indifferenza quello che viene
perpetrato da questa parte brutale
della specie umana, così come anche
nel film "La lista di Schindler" la
maggior parte delle persone è rimasta a guardare come i loro simili venivano perseguitati e assassinati.
Oggi i diversi partiti che adornano
il loro nome con la definizione di
"cristiano" sostengono questo potenziale di assassinio subdolo, distruggendo con successo ogni tentativo fatto dagli animalisti di ancorare la protezione animale nel
contesto dei diritti costituzionali e
di mettere un limite alla passione di
uccidere legalmente riconosciuta.
Tuttavia, come nel film citato,
Schindler, che era un industriale,
lotta con il proprio impegno personale contro il potere dei regnanti e
salva, correndo molti rischi, la vita
di molte persone, scrivendo il loro
nome su una lista, anche oggi esiste
una speranza per la natura e per gli
animali: è la Fondazione Gabriele.
L'Opera saamlinica di amore per il
prossimo verso la natura e gli animali.
Si tratta di un'opera di soccorso che
cresce costantemente e che si è posta
la meta di creare uno spazio nel
quale gli animali possano sopravvivere, per salvarli dalla persecuzione da parte di persone grezze
e senza scrupoli. Quest'opera di
aiuto dispone già di alcune centinaia
di ettari di terreno, sui quali non
vige la brutalità dell'uomo, bensì il
rispetto di tutte le creature di Dio.
Per molti l'assassinio degli animali non è ancora abbastanza. Sono
proprio i signori feudali che tolgono
lo spazio vitale agli animali. Come
già detto, li stipano in piccoli parchi,
per annunciare poi a gran voce che
ci sarebbero troppi animali e che i
danni da loro apportati ai boschi e
ai campi sarebbero gravissimi. Per
questo motivo, affermano, è necessario far fuori gli animali; così
non si può più certo parlare del
piacere di sparare agli animali.
Se si lasciasse agli animali lo spazio vitale che spetta loro, si potrebbe a poco a poco smettere di assassinarli e non ci sarebbero più danni,
né al bosco, né alla natura.
Nello stretto spazio vitale che
rimane loro, gli animali non trovano
cibo a sufficienza. I signori feudali
non sanno, naturalmente, che la
fame porta alla disperazione e non
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permette di scegliere. Ciò vale anche
per gli animali; hanno fame, e per
questo mangiano tutto ciò che
possono trovare.
Nelle riserve per la selvaggina
gli animali vengono stipati in spazi
vitali ancora più ristretti, ma solo
fino a che i signori feudali danno
loro il colpo di grazia.
Chi vuole lasciare i signori feudali al proprio destino, che consiste
nel distruggere se stessi, diviene o
resta vegetariano. Cari lettori: non
mangiate più carne; lasciate che lo
facciano i signori feudali, se proprio
vogliono! Se poi scoppierà e si diffonderà a poco a poco la malattia di
Creutzfeld-Jacob, potranno, se lo
vorranno, curarsi a vicenda e chiedere eventualmente alla casta
sacerdotale di pregare per loro,
sempre che anche i sacerdoti non
soffrano già di qualche malattia
contratta con l'arrosto di tacchino.
I cacciatori dovrebbero essere
guardiacaccia, che si prendono cura
della natura e degli animali; invece
sono divenuti predatori che inseguono, cacciano, opprimono e uccidono ogni animale che incontrano.
Riportiamo alcune parole del
Cristo tratte dall'opera rivelata
Questa è la Mia parola*:
Guai ai cacciatori, e guai a coloro
che esigono l'alimentazione basata
sulla carne! Sia i cacciatori, sia coloro
che consumano avidamente la carne
degli animali, come dei cannibali, verranno tormentati e perseguitati dalle
pene, dal dolore, dalla sofferenza degli
animali. Lo stesso vale anche per coloro
che oltraggiano i regni vegetale e minerale. Anch'essi soffriranno a causa
dei loro misfatti. Ciò che l'uomo semina, lo raccoglierà ... (pag. 143).
Se già i cacciatori sono una specie
umana con una mentalità propria
abbastanza strana o quasi degenerata, stiamo a vedere cosa succede
quando i sacerdoti, i parroci o altre
eminenze delle chiese che si definiscono cristiane si occupano del
tema della caccia.
In Internet era riportato quanto
segue:
Un pastore augura da Internet "Auguri e in bocca al lupo!" Un pastore
evangelico-luterano di Lüchow,
teologo e cacciatore da molti anni,
offre consigli per la messa di S.
Uberto.
* Questa è la Mia parola. A e Ω. Il Vangelo di Gesù. La rivelazione del Cristo
conosciuta ormai dai veri cristiani in tutto il mondo, 1114 pagg.,
Vita Universale, C.P. 16068, 20158 Milano, Tel. e fax 02/670 60 58
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Ecco alcune delle sue affermazioni: Nella messa di S. Uberto si
tratta di "riflettere seriamente sulla
posizione dell'uomo nei confronti delle
altre creature ... Ci si confronta su
come conciliare con l'etica cristiana
l'uccisione degli animali nella caccia
... Ci si deve prendere cura degli animali selvatici. Rinunciare alla caccia
non sarebbe responsabile, ma piuttosto
una mancanza ..." (epd Niedersachsen-Bremen/b2073/18.8.2000)
Un commento di Dag Frommhold: Nessun cacciatore, quando si
trova con i suoi colleghi, mette in
dubbio di trovare gioia nella caccia,
nell'uccidere e nel predare; in pubblico, però, sono molti di meno i cacciatori che ammettono che sia così - e
sanno anche perché (www.tierbefreier.de).
In una messa in onore del santo
patrono dei cacciatori, S. Uberto,
tenuta a Dieburg, si è affermato:
Anche i cacciatori dovrebbero operare
in sintonia con l'ordine della Creazione. Di questo fa chiaramente parte
anche uccidere gli animali ... I corni
dei cacciatori hanno suonato "in
onore di Dio". Alla messa è seguita
una cena secondo le usanze dei cacciatori, tenuta in canonica (Darmstädter Echo, 17.11.2000).
Dio non vuole che gli venga reso
un onore che è solo una glorifica-
zione dell'uomo stesso. Tramite
Geremia, Dio ha parlato in modo
ben diverso: ... io non parlai né diedi
comandi sull'olocausto e sul sacrificio
ai vostri padri, quando li feci uscire
dal paese d'Egitto (7,22).
Nella provincia di Germersheim
il decano Hirsch da dato le seguenti
spiegazioni: Far uso degli animali in
modo responsabile e dettato dal rispetto è un diritto legittimo degli uomini
e quindi anche del cacciatore, che con
il suo impegno personale fa tutto il
possibile per la conservazione della
natura (Die RHEINPFALZ, 17.10.00).
"Far tutto il possibile" significa
uccidere gli animali a propria discrezione.
Questa breve descrizione delle
cose può bastare per capire perché
Dio ha detto: Ora basta! La misura
è colma!
Ciò dimostra come gli uomini
della chiesa si adattino con flessibilità alle diverse esigenze della vita
pubblica. Nel farlo possono contare
su un'esperienza di circa 1700 anni
- o addirittura più lunga se si tiene
conto anche delle pratiche descritte
nel Vecchio Testamento. Ogni
esperto della Bibbia sa che gran
parte dei testi del Vecchio e del
Nuovo Testamento è stata falsificata
e non è la parola di Dio. Nel Vecchio
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Testamento furono soprattutto i
sacerdoti e le autorità che, nel corso
dei secoli, inserirono i propri concetti. Nel Nuovo Testamento i "vangeli" non sono stati scritti da contemporanei di Gesù di Nazaret; dietro
ai nomi degli "evangelisti" si celano
autori ignoti che conoscevano il Nazareno solo per sentito dire e che
inserirono quindi tra le righe i propri
concetti "teologici" personali.
La caccia viene ancora praticata
in genere da uomini. Anche nella
Chiesa cattolica le cariche più alte
spettano solo a teologi di sesso maschile. Una riflessione in merito basata su eventi degli ultimi tempi: se
i preti e gli altri "degni" "servi di
Dio" non fossero stati così smaniosi
di fare della Chiesa e dell'amministrazione religiosa una cosa riservata solamente al sesso maschile,
se non avessero istituito il patriarcato e non avessero mantenuto il
potere nelle mani di soli uomini,
cercando di escludere a tutti i costi
le donne, la loro vita passionale
sarebbe stata più o meno equilibrata
e non sarebbe degenerata in modo
estremo, come è venuto alla luce
ancora una volta nei nostri tempi.
Nel Vecchio Testamento si sfogavano le proprie tendenze bestiali
sulle creature innocenti e ancor oggi
non si protesta contro i tormenti
che vengono inflitti agli animali e
contro il loro assassinio. Nel Medioevo, diversi ecclesiastici dissoluti
godevano nel torturare e far ardere
al rogo eretiche e presunte streghe;
oggi si sfogano invece come pederasti - su bambini, allievi del convento e simili, e violentano le suore.
Chi tortura e uccide gli animali
spesso non riesce più a percepire
alcun pentimento. La sua coscienza,
che dovrebbe essere un organo di
controllo etico e morale, è divenuta
ottusa. Solo tramite la legge di causa
ed effetto potrà forse rendersi conto
di nuovo di che cosa significhi dover
sopportare pene e tormenti.
E' terribile vedere come l'uomo
si comporta in modo bestiale. Esiste
ancora una scintilla di speranza?
Forse qua e là esistono ancora alcune
persone ragionevoli che riconoscono ciò che si sta profilando all'orizzonte, che fanno prevalere la ragionevolezza e collaborano per salvare ancora molte persone di buona
volontà. Salvare da che cosa? Dal
mostro che si presenta nelle vesti
dell'uomo e che, senza far uso della mente, né tanto meno della ragionevolezza, sta per provocare un
caos mondiale mai esistito fino ad
oggi.
Molti conoscono il principio che
dice: "Ogni reazione è preceduta da
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un'azione", oppure "alla base di ogni
effetto c'è una causa". Lo Spirito di
Dio ha parlato e parla della legge di
semina e raccolta. Il raccolto si sviluppa sempre da un seme corrispondente. Al contrario, si potrebbe
anche dire che in base a ciò che è
stato seminato si può prevedere come sarà il raccolto. Sulla base di
questi principi semplici e logici si
può prevedere già oggi il disastro
che sta alle porte. Chi non vuole
credere in ciò che sta per abbattersi
sull'umanità in base alla legge di
semina e raccolta, lo dovrà sperimentare, poiché i tempi sono maturi. E' giunto il momento del
raccolto.
Quando ebbe origine l'uomo, lo
Spirito di Dio affidò la terra agli
uomini, dicendo a senso: "Sottomettete la terra". Ciò non significa
tuttavia sfruttare la terra e tormentare tutto ciò che vive su di essa
e sotto terra, uccidere volutamente
le creature, fecondare gli animali in
modo contrario alle leggi naturali,
cibarsi di animali e molte altre cose.
Nel libro Il profeta Nr. 15,
Gli animali soffrono: il profeta denuncia* leggiamo che Mosè avrebbe permesso alla casta sacerdotale
di allora di uccidere, di offrire in
sacrificio gli animali e di cibarsi
della loro carne. Questi riti compiuti
con animali non sono tuttavia da
attribuire alla parola di Dio data
tramite i Suoi veri profeti. La casta
sacerdotale di allora ha inventato
queste cose, facendo credere al popolo che si trattasse di comandamenti o addirittura prescrizioni date
dall'unico vero eterno Dio. Questa
menzogna venne tramandata e
messa per iscritto, tanto che nel Levitico leggiamo ancora oggi:
Fece quindi [si riferisce a Mosè]
avvicinare l'ariete dell'olocausto e
Aronne e i suoi figli stesero le mani
sulla testa dell'ariete. Mosè lo immolò
e ne sparse il sangue attorno all'altare.
Fece a pezzi l'ariete e ne bruciò la
testa, i pezzi e il grasso. Dopo averne
lavato le viscere e le zampe con acqua,
bruciò tutto l'ariete sull'altare: olocausto di soave odore, un sacrificio
consumato dal fuoco in onore del Signore, come il Signore gli aveva
ordinato ...
Se lo desiderate, nel libro Il Profeta Nr. 15, Gli animali soffrono: il
profeta denuncia! potrete leggere
tra l'altro ulteriori esempi di storie inventate dal clero di quei tempi.
* Il libro può essere richiesto gratuitamente rivolgendosi a: Vita Universale,
Casella Postale 16068, 20158 Milano. Tel. e fax 02/670 60 58.
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Il modo inaccettabile in cui gli
animali sono stati trattati in tutti i
tempi e vengono trattati anche oggi
deriva dal paganesimo, nel quale
gli uomini offrivano in sacrificio gli
animali per rendere e mantenere
propizi gli dei. Tramite i profeti del
Vecchio Testamento Dio parlò contro i sacrifici di animali, di qualsiasi
tipo. Egli disse, per esempio, tramite
Geremia: i vostri olocausti non mi
sono graditi e non mi piacciono i
vostri sacrifici (6, 20), e tramite Isaia:
Sono sazio dei vostri olocausti di
montoni e del grasso di giovenchi; il
sangue di tori e agnelli e di capri io
non lo gradisco (Is 1, 11), e tramite
Osea: poiché voglio l'amore e non il
sacrificio, la conoscenza di Dio più
degli olocausti (6,6). Altre affermazioni simili si possono trovare tra
l'altro in: Is 1,13; 1 Sam 15, 22; Os 8,
11-13; Lv 5, 21- 27; Ger 7, 22-28;
Mich 6, 6-8; Sal 50, 9-21. Sembra
che, nel falsificare la Bibbia, la casta
sacerdotale abbia dimenticato queste parti.
Anche macellare gli animali per
cibarsene è pari ad offrirli in sacrificio.
Gesù condannò qualsiasi tipo di
violenza usata nei confronti degli
animali, anche il fatto di cibarsi di
essi. Ora alcuni replicheranno, dicendo che anche Gesù ha mangiato
carne o pesci, i quali sono, in fondo,
carne. Avrebbe inoltre addirittura
moltiplicato i pesci. In merito, il
Cristo ha spiegato quanto segue nella Sua grande rivelazione dal titolo
Questa è la Mia parola. Alfa e Omega:
Né gli apostoli, né i discepoli ordinarono di macellare un agnello.
Eppure, sia a Me che agli apostoli ed
ai discepoli furono servite parti di un
agnello, presentatoci come dono
d’amore. I nostri simili volevano farci
un dono in buona fede. Benedissi il
dono e cominciai a consumare la carne.
I Miei apostoli e discepoli fecero
altrettanto e Mi chiesero poi, a senso:
“Dovremmo distanziarci dal consumare carne, come Tu ci hai comandato, ma ora Tu stesso hai consumato
della carne.”
Istruii così i Miei: l’uomo non
dovrebbe uccidere intenzionalmente
alcun animale e tanto meno consumare la carne degli animali che sono
stati uccisi per cibarsene. Tuttavia, se
uomini ancora ignari di ciò hanno
preparato come cibo della carne che
offrono in dono e che presentano da
mangiare all’ospite, questi non dovrebbe rifiutarla. E’ infatti diverso se
l’uomo consuma la carne per avidità
oppure come ringraziamento verso
l’ospite per la sua premura.
Chi, invece, conosce queste cose,
dovrebbe, se gli è possibile e se le
circostanze ed il tempo glielo permet-
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tono, dare indicazioni generiche al
padrone di casa, senza volerlo però
convincere di qualche cosa. Quando
il tempo sarà maturo, anche il padrone
di casa comprenderà queste indicazioni generiche (pp. 784/785).
I Miei discepoli Mi portarono pani
e uva da moltiplicare. In quel giorno
Mi vennero portati anche pesci morti
da moltiplicare. Quando presi nelle
Mie mani quella sostanza morta, spiegai agli uomini che il potenziale di
forze del Padre, l’alta forza vitale, si
era ampiamente ritirato dai pesci e
che Io non avrei creato pesci viventi
per poi ucciderli.
Spiegai agli uomini che la vita si
trova in tutte le forme di vita e che
l’uomo non deve ucciderle intenzionalmente. Gli uomini, in particolare
i bambini, Mi guardarono con tristezza. Non potevano capirMi, perché
vivevano per lo più di pesce, pane e
poche altre cose. Allora dissi loro, a
senso: le energie della terra mantengono per un po’ i pesci morti nella
loro forma. Perciò Io non vi donerò
pesci viventi dallo Spirito del Padre,
ma, attingendo all’energia della terra,
creerò per voi pesci morti, quindi
poveri di vibrazione. Essi non porteranno mai vita in sé e non potranno
quindi essere uccisi. Vi voglio mostrare che gusto hanno le cose viventi, il
pane e i frutti, e metterli a confronto col
cibo morto.
Con le energie della terra, creai per
loro pesci che contenevano poca sostanza spirituale. Diedi loro i pesci
morti e comandai loro di mangiare
anche pane e frutti, affinché riconoscessero la differenza tra il cibo vivente
e quello morto, tra il cibo ad alta e quello
a bassa vibrazione (pp. 370-371).
Inoltre: chi si riferisce erroneamente all'affermazione, secondo la
quale anche Gesù avrebbe mangiato
carne e per questo ciò sarebbe permesso anche agli uomini, dovrebbe
vivere altrettanto coerentemente
anche secondo i Comandamenti di
Dio e il Discorso della Montagna di
Gesù, che Egli ha insegnato agli uomini e che ha vissuto come esempio
per loro.
Chi crede sia quindi legittimo
cibarsi di carne, perché si dice che
anche Gesù mangiò carne, dovrebbe
orientare la propria vita, anche negli
altri campi, sui Comandamenti di
Dio e sul Discorso della Montagna
di Gesù. Solo chi è schizofrenico fa
eccezioni in questo senso.
Consideriamo normale il fatto
che gli animali scappino quando ci
vedono?
Ci siamo mai chiesti perché gli
uccelli, i topolini, i caprioli, le lepri,
e in fondo tutti gli animali, scappano
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da noi? Ciò accade sia con gli animali
che vivono nella giungla, sia con
quelli che vivono nel deserto o nei
nostri boschi e nei nostri campi. Lo
consideriamo una "cosa normale",
come un comportamento naturale
o conforme alle leggi della natura?
O a quali giustificazioni ricorriamo?
Le forme di vita della natura, e
quindi anche gli animali, formano
un'unità, sono in comunicazione e
quindi anche collegati tra loro. Gli
animali sono in collegamento anche
ad una distanza di centinaia o migliaia di chilometri; sentono se l'altro sta bene o se sta soffrendo. Questa comunicazione invisibile è già
stata dimostrata per mezzo di esperimenti.
Come reagiscono, per esempio, i
piccolissimi esseri che vivono nel
terreno quando vengono tormentati
e uccisi con erbicidi, funghicidi, pesticidi, con letame e liquame? Inviano segnali, che sono allo stesso tempo informazioni; è un collegamento
comunicativo. Su tutta la terra, le
creature della stessa specie percepiscono come stanno i loro consimili.
Dato che hanno paura di coloro
che li trattano in questo modo, gli
animali fuggono spaventati quando
incontrano un essere umano, che è
l'artefice di tutte queste cose.
Quanto la natura e gli animali
debbano soffrire a causa del c omportamento aggressivo dell'uomo
viene attualmente analizzato dalla
Fondazione Gabriele tramite esperimenti effettuati nei campi.
E' risaputo da tempo che le piante
da appartamento reagiscono ai sentimenti e ai pensieri dei loro proprietari. Con l'aiuto di alcune misurazioni, è stato addirittura dimostrato
che i fiori hanno paura quando
qualcuno si avvicina con aggressività, per esempio per tagliarli. Alcuni anni fa, uno scienziato giapponese ha scoperto che anche l'acqua
registra e rispecchia i nostri pensieri
e le nostre parole. Il loro effetto positivo o negativo è apparso in modo
chiaro in diverse immagini che
l'acqua ha formato cristallizzandosi.
Non può quindi essere diverso
quando il terreno e i piccolissimi
esseri viventi che lo popolano vengono trattati con erbicidi e pesticidi
oppure con letame e liquame. Anche
la caccia esercita un influsso negativo invisibile sull'armonia e sull'unità della natura, al di là dei danni
tangibili. Gli spari non spaventano
solo gli animali, ma anche la vita
delle piante e del terreno. Sono già
state effettuate le prime misurazioni
ed è in preparazione una ricerca
scientifica su questo argomento.
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Il fatto di dare da mangiare agli
animali viene percepito da loro come una comunicazione positiva. Ma
i cacciatori se ne servono a proprio
vantaggio. Essi danno infatti da
mangiare agli animali che vivono
nei campi e nei boschi solo per
ingrassarli o per attirarli, in modo
da poterli poi uccidere più comodamente.
I cacciatori mettono, per esempio, bocconi prelibati per i cinghiali
vicino ai loro appostamenti. Gli animali hanno fame, vengono attirati
dal cibo e per il cacciatore è facile
ucciderli, ossia assassinarli. Per
migliaia e migliaia di chilometri si
trasmettono di nuovo i segnali di
comunicazione di paura, di dolore,
di sofferenza, di disperazione, soprattutto quando i piccoli perdono
la loro madre.Gli altri animali, vicini
e lontani, recepiscono questi segnali
e quindi le informazioni. Di conseguenza, si espande la paura. Gli
animali si ritirano ed evitano l'artefice di tutto ciò, ossia l'uomo.
Abbiamo già parlato dei parchi
per la caccia, nei quali gli animali
vengono curati e ingrassati, fino a
che si ritiene che siano maturi per
essere assassinati. Fino a quel momento gli animali sono docili e vanno quindi direttamente incontro al
cacciatore con la sua arma assassina,
il fucile. E ancora una volta, la loro
esperienza viene trasmessa per
migliaia e migliaia di chilometri, su
tutta la terra: paura, sofferenza,
dolore, insieme all'informazione:
allontanatevi dagli uomini, assassinano gli animali!
A tutto ciò si aggiungono le sofferenze subite dagli animali che vivono negli allevamenti intensivi e
che vengono trasportati: bovini, maiali, pecore, capre e tanti altri animali
vengono stipati nei camion per
essere trasportati. Sono costretti a
trascorrere ore ed ore, per non dire
giornate, nello spazio più ristretto.
Soffrono la fame, la sete, il freddo
o la calura, assolutamente impotenti
e in balìa dei movimenti innaturali
del veicolo che li trasporta, in piedi
o sdraiati in mezzo ai loro stessi
escrementi. Molti animali si ammalano, anche se sono stati abbondantemente trattati con appositi
medicinali; molti arrivano morti a
destinazione. I sopravvissuti vengono spinti o trascinati fuori brutalmente dalla loro prigione, vengono
costretti con spintoni e con la violenza ad entrare nel macello, dove
devono subire il colpo mortale o
essere uccisi in altro modo. Il corpo
ancora caldo viene appeso, svuotato, segato a pezzi e tagliato. "Ora
non è più un animale, ma carne", ha
affermato un macellaio in occasione
di una festa del macello.
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Coloro che si cibano di cadaveri
- o che li divorano, ognuno può
usare il termine che preferisce possono poi scegliere la propria
porzione al banco della carne e, una
volta a casa, cucinarla in modo gustoso e servirla in tavola come
arrosto di cadavere.
Il profumo di arrosto entra in
tutte le stanze e stimola il senso del
gusto degli uomini. Solo pochi
pensano ai segnali e ai messaggi
che il cadavere della creatura assassinata continua ad inviare e alle
informazioni che vengono quindi
ingerite da chi consuma o rispettivamente divora il proprio pasto a
base di cadavere. E non si tiene
nemmeno conto di ciò che queste
informazioni possono eventualmente provocare nell'organismo.
Lo stesso vale per i nostri fratelli
animali piumati: oche, anatre, polli,
tacchini, colombi, struzzi e persino
le rondini. A tutti viene mozzata la
testa; essi vengono tagliati a pezzi o
svuotati, per essere poi arrostiti,
cucinati allo spiedo o in padella per
essere poi mangiati - o se preferite divorati dal mostro che è l'uomo.
Un pulcino appena uscito
dall'uovo, con le sue piume soffici e
la sua dolce vocina, commuove molte persone. Tuttavia, cosa succede
con questi piccoli, per esempio con
i galletti?
Se si vogliono fornire galline
ovaiole ad una moderna industria
di produzione di uova, il destino di
questi galletti è già segnato. Esperti
specialisti selezionano abilmente
tutti i pulcini di sesso maschile che
vengono poi uccisi nel modo più
economico possibile; i loro cadaveri
vengono poi riciclati. Il nostro
pulcino potrebbe però anche finire
come cibo vivente per gli animali
dello zoo. Oppure, insieme a molti
altri, viene "triturato vivo" - come si
dice - in una specie di tritatutto per
essere poi usato per procurare guadagno all'industria della produzione di uova.
Il galletto potrebbe però essere
anche destinato ad essere venduto
e mangiato come pollo arrosto. Un
pollo che viene ingrassato consuma
un'esistenza sconsolata e buia, che
non può di certo essere definita "vita". Con un allevamento intensivo
estremamente sofisticato, provocando volutamente alterazioni comportamentali negli animali per
ottenere guadagni più ingenti, insieme all'impiego di forti dosi di
medicinali e allo sfruttamento dei
risultati ottenuti dallo studio sul
comportamento, il nostro galletto e
i suoi compagni di sventura raggiungono in sole 6 settimane il peso
idoneo per essere macellati. Dopo
che è stata loro mozzata la testa e
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sono stati svuotati dalle interiora,
arrivano sul mercato pronti per essere arrostiti. Una gioia del palato
ben gradita a molti nostri consimili.
Che cosa sente, che cosa percepisce una tale creatura vivente in
tenera età prima di morire in ogni
caso in modo crudele e innaturale?
La sua paura, la sua sofferenza, la
sua tristezza vengono comunicate
a tutti gli animali su tutta la terra. E
le informazioni riguardanti questa
sofferenza e questo dolore entrano
nelle sostanze del suo corpo. L'uomo se ne ciba. Nella sua breve esistenza, il galletto non ha vissuto,
ma ha solamente sofferto.
Nemmeno le piante possono più
crescere come previsto per loro dal
Creatore. Ogni pianta, sia grande
che piccola, è una forma di vita.
Essa ha sensazioni. Che cosa percepisce quando viene strappata, gettata via e maltrattata consapevolmente? Gli alberi vengono abbattuti nel
pieno della loro linfa; i frutti vengono strappati al terreno, le forme
di vita vegetali vengono trattate con
sostanze velenose. Anche in tutti
questi casi i segnali vengono trasmessi in tutto il mondo, per migliaia e migliaia di chilometri.
La terra è divenuta un luogo
dell'orrore.
Se leggete queste cose con la
mente e con il cuore e continuate
ugualmente a mangiare carne, non
meravigliatevi se un giorno dovrete
soffrire per ciò che avete contribuito
a causare. La legge di causa ed effetto attribuisce infatti in modo molto preciso ad ognuno la propria
parte ; anche per voi sarà così, nella
misura in cui avete contribuito a far
sì che gli animali debbano soffrire a
causa della bestia che è l'uomo. Infatti: ciò che semini, raccoglierai. E:
nessuna energia va perduta.
La Fondazione Gabriele si è posta
il compito di offrire agli animali
una patria nella quale essi possano
vivere senza aver paura e dove possano a poco a poco ritrovare la fiducia in persone che amano le
creature che vivono con loro.
Tramite il Suo strumento, nei
trascorsi 25 anni lo Spirito di Dio ha
detto cose analoghe a quelle che già
Gesù di Nazaret disse ai Suoi discepoli. Da un lato, Egli ha dato
spiegazioni all'umanità in merito ai
sensi dell'uomo che sono divenuti
rozzi: i piaceri del palato influenzano i sensi, stimolano i desideri
dei sensi e spingono a consumare
carne. D'altro lato, Egli ha spiegato,
a senso, che alcune anime, nel corso
di numerose incarnazioni in veste
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umana nelle quali hanno praticato
la caccia agli animali e si sono cibate
della loro carne, hanno memorizzato in sé, eventualmente per millenni, il programma di cibarsi di
carne. Per questo motivo non riescono a smettere da un giorno
all'altro.
Quando lo Spirito di Dio affidò
la terra agli uomini con i minerali,
le piante e gli animali, mettendoli
quindi nelle sue mani, Dio spiegò
loro le leggi della vita, che comprendono anche le leggi naturali. Dio
ammonì gli uomini di trattare gli
animali, le piante e i minerali in base alle Sue leggi dell'amore e dell'unità e di non uccidere volutamente alcun animale, né di cibarsi
di esso. Nel Suo Discorso della Montagna e anche negli ultimi 25 anni,
il Cristo-Dio ha insegnato la via che
permette di nobilitare i sensi, affinché l'uomo smetta a poco a poco di
cibarsi di carne e assuma come cibo
ciò che la terra gli dona liberamente.
I frutti dei campi, i cereali, la verdura, la frutta e le erbe donano all'uomo tutto ciò di cui ha bisogno
per mantenere sano in modo naturale il suo corpo, che è un corpo che
fa parte della natura.
Per migliaia di anni Dio, l'Eterno,
ha dovuto guardare come l'uomo
ha abusato della Sua fiducia. Con
infinita pazienza e bontà lo ha ammonito in continuazione tramite
uomini e donne illuminati, tramite
profeti e per mezzo di Suo Figlio,
Gesù, il Cristo. Negli ultimi 25 anni
Dio ha ammonito di nuovo l'umanità, indicandole allo stesso tempo
la via che riconduce all'unità.
Come è già stato detto, il Suo
messaggio e i Suoi moniti vengono
trasmessi in tutto il mondo per mezzo di programmi radiofonici e televisivi. Da quasi 20 anni la parola di
Dio e la Sua volontà vengono trasmesse ogni domenica mattina in
numerosi Luoghi di Incontro del
Cristianesimo Originario e rese così
accessibili a tutti coloro che vogliono
riconoscere la volontà di Dio. Da
circa 20 anni viene insegnata la Via
Interiore rivelata dal mondo divino,
che ha come punto centrale la purificazione dell'anima e l'affinamento
dei sensi.
Pochi hanno accolto questa grande offerta mondiale che l'Eterno ha
fatto ai Suoi figli in veste umana e
che, - come già detto - può essere
ascoltata in molti luoghi del mondo,
quindi su tutta la terra. Essi hanno
ascoltato ed ascoltano il messaggio
e i moniti di Dio. Tuttavia molti
amano troppo la propria comodità
per impegnarsi a conseguire valori
etici e morali più elevati. Si sono
quindi accontentati di ascoltare la
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parola di Dio. Ciò significa che hanno mantenuto le proprie vecchie
abitudini, sotterrando in tal modo i
propri talenti.
Gran parte dell'umanità rimane
indifferente quando vede che la terra viene sfruttata al massimo, che
gli animali vengono tormentati e
tenuti nelle stalle in modo crudele
e privati di ogni dignità; a molti
uomini non importa se gli animali
cadono vittima di chi li tormenta e
li uccide per molti scopi, usandoli
anche per fare esperimenti; non importa loro nemmeno il fatto che gli
animali debbano mangiare i propri
consimili che sono stati macellati e
che vengono presentati loro sotto
forma di farine animali; molti rimangono indifferenti alle terribili
grida degli animali in preda alla
paura di essere uccisi nei macelli,
né importa loro che gli esseri piccolissimi che vivono nel terreno
vengano distrutti, ossia uccisi, con
letame e liquame, né si interessano
di tante altre cose del genere. Molti
sanno che tutto ciò non è conforme
alla volontà di Dio, ma tacciono
ugualmente e non fanno nulla.
Nonostante tutto ciò, le porzioni
di carne sono destinate a divenire
sempre più grandi e, soprattutto,
più a buon prezzo, per essere preparate in modo sempre più raffi-
nato. Si vuole stimolare l'avidità di
carne e di tutto ciò che è carnale; il
vizio del piacere, che trova tra l'altro sfogo in una sessualità degenerata e perversa, non conosce più
alcun limite.
Per tutti questi motivi gli animali
sono divenuti una merce di massa.
Per decreto proveniente dal basso,
dal principe degli inferi, si è intervenuti nel processo naturale di
concepimento e nascita degli animali. Ciò gli serve per raggiungere
la sua meta, che è quella di abolire
Dio e le Sue Leggi - e quindi anche
le leggi naturali - per questa terra.
In tal modo l'uomo si è posto al di
sopra di Dio, il Creatore della vita.
Nell'opuscolo sulla Fondazione
Gabriele. L'Opera Saamlinica di amore
per il prossimo verso la natura e gli
animali, sono tra l'altro riportate le
seguenti parole date dallo Spirito
universale nel 1999. Egli disse:
Gli uomini stanno a poco a poco
raggiungendo l’apice delle loro opere
negative. L’avversario è convinto di
potermi schiacciare tramite persone
degenerate, che intervengono sulla
vita e si danno importanza presentandosi come creatori. Tuttavia si è sempre sbagliato e si sbaglia anche questa
volta, poiché ora la madre terra è Mia
(p. 12).
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La rivista pubblicata in Germania dal titolo Il Regno della Pace.
Viene il Tuo Regno - Si compie la Tua
volontà. Prega e lavora* , che è un
messaggero per la vita unico nel
suo genere, permette di gettare uno
sguardo nell'operato della Fondazione Gabriele. L'Opera Saamlinica di
amore per il prossimo verso la na-tura
e gli animali. Leggiamo:
Prima muore l'animale ...
Avanzano le epidemie che
colpiscono gli animali.
PERCHÉ?
Dio ha dato agli uomini la natura
e gli animali, affinché essi possano
vivere sulla terra. Tuttavia non ci ha
dato energia senza limiti per poter fare ciò che vogliamo con la Sua Creazione.
All'inizio sono impazziti i bovini,
perché si è ammalato il loro cervello;
sono crollati sulle zampe posteriori
dopo aver perso il senso dell'orientamento e dell'equilibrio. Ora si infiammano gli zoccoli e la bocca delle pecore
e dei maiali. Anche loro riescono appena a trascinarsi ed hanno una febbre
molto alta: afta epizootica. Sembra quasi
che gli animali vogliano sottrarsi
all'uomo ammalandosi e che preferiscano farsi bruciare piuttosto che continuare a farsi tormentare e divorare.
Ogni giorno veniamo assillati da immagini spettrali: tra le fiamme dei
roghi vanno in fumo intere greggi di
pecore, solo perché si sono ammalati
alcuni animali; forni inceneritori nei
quali milioni di bovini vengono
eliminati come rifiuti, affinché il prezzo
della carne bovina non scenda ulteriormente. Scene che fanno rabbrividire, tipiche di una società che si
trova chiaramente sulla strada sbagliata
e sulla quale si abbattono ora tutta una
serie di epidemie che colpiscono gli
animali. Si parla già anche di tubercolosi e da anni si ripresenta continuamente la peste dei maiali.
Ora si comincia a fare "ricerche" e
a riflettere, chiedendosi da dove provengano tutte queste cose, se siano
causate dai mangimi a base di cadaveri, dagli insetticidi, dagli antibiotici o dallo stress generale al quale
* La rivista Il Regno della Pace. Viene il Tuo Regno - Si compie la Tua volontà. Prega
e lavora viene attualmente pubblicata solo in lingua tedesca in Germania. Se desiderate ricevere una copia gratuita in lingua tedesca o essere informati non
appena usciranno le prime pubblicazioni in italiano, potete rivolgervi a: Das
Friedensreich, Verlag Das Weisse Pferd, Max-Braun-Str. 2, 97828 Marktheidenfeld. Tel. 0049/9391/504-212, Fax 0049/9391/504-210. Oppure visitate
il sito in Internet all'indirizzo: www.das-friedensreich.de
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sono sottoposti gli animali negli allevamenti intensivi. Sarebbe forse necessario proseguire con le ricerche su
un piano più profondo e chiedersi come nascono oggi gli animali, per esempio i 5 milioni di vitelli nati nel 2000
solo in Germania. Già da molto tempo
le mucche non vengono più fecondate
dal toro del paese, per partorire ogni
anno un vitello che viene poi tolto
loro per essere usate come macchine
per la produzione del latte. In passato,
il toro generava ogni anno solamente
da 50 a 100 vitelli, una cifra chiaramente troppo bassa per un'industria
agraria che viaggia alla massima velocità. La parola magica è in questo
caso «inseminazione artificiale». Più
del 90% degli allevatori ordinano per
catalogo lo sperma per fecondare le loro mucche, in base alla specie degli
animali e alle mete dell'azienda. Il toro, che viene stimolato più volte alla
settimana per la produzione dello sperma, non genera più 50 o 100 vitelli,
bensì 5000. Lo sperma viene iniettato
nella mucca con una pipetta. In natura ogni mucca potrebbe partorire solo
un vitello all'anno. E così si è trovato
un trucco anche per questo. Nel suo
caso, la parola magica è «trasferimento
embrionale». Il decimo giorno del calore, l'ovaia viene stimolata con ormoni a produrre non un solo ovulo,
ma fino a quaranta ovuli. Questi vengono poi fecondati artificialmente e,
dopo due giorni, vengono tolti dall'utero. In genere riescono a sopravviverne da 5 a 7 che vengono poi portati a maturazione in cosiddette "madri adottive". In tal modo, dalla massa
ereditaria di una "buona mucca", in
un anno si ottiene non un vitello solo,
ma se ne possono avere sei o sette. La
vita viene così moltiplicata in modo
artificiale.
Niente anima per la
«carne prodotta»
O forse ciò che viene manipolato e
prodotto tecnologicamente alla catena
di montaggio non è più veramente la
vita? Si possono forse trattare esseri
dotati di vita come mucchi di cellule e
costringerli a nascere, eludendo le
leggi naturali, senza distruggere in
tal modo l'unità tra corpo e anima
degli animali? Chi è consapevole del
fatto che ogni forma di vita proviene
dall'unità cosmica in Dio, dallo Spirito Universale che compenetra ogni
cosa nella libertà e la vivifica con la
Sua forza creatrice, può forse immaginarsi che conseguenze abbia il fatto
che l'uomo cerchi di mettere fuori
gioco il Creatore usando tali metodi
di allevamento e che voglia regnare
lui stesso sulla natura e sugli animali.
Grazie al messaggio portato da
Gabriele, sappiamo che, così facendo,
l'uomo interrompe la corrente di vita
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divina e le «creature» da lui prodotte
non fanno più parte del contingente
di energia divina dato per la terra, con
il quale viene vivificata la materia.
Gli animali sono creature dotate di
vita. In base al loro livello di evoluzione, per esempio nel caso degli animali più semplici, essi vengono vivificati da un'anima collettiva; oppure, nel caso dei mammiferi, sono dotati
di un'anima singola che è strettamente
collegata alla specie animale corrispondente. I milioni di bovini che costringiamo a "nascere ad una vita artificiale" come "prodotti a base di carne", da ingrassare nel minor tempo
possibile per poi ucciderli, non sono
più dotati di tali anime, ma sono
attaccati ai campi energetici di coloro
che li hanno prodotti, dei veterinari,
degli allevatori e di molti altri e, non
per ultimi, anche dei "consumatori"
della vita animale. E' quindi una rete
carmica tra l'uomo e l'animale.
Il cerchio della morte
crolla in se stesso
Si è così formato, in un certo senso,
un circuito energetico autonomo che si
è staccato dalla forza vitale divina e che
ora vive per lo più dell'energia di consumo di una civiltà umana che abusa
del contingente di energia ricevuto da
Dio o che lo ha esaurito. La debolezza
della sua energia vitale si manifesta
come «debolezza immunitaria» nell'uomo e nell'animale, creando il terreno
sul quale si sviluppano le epidemie.
L'alterazione dei prioni o il contagio
con virus è solo la conseguenza di una
debolezza generale. Il cerchio della morte
costituito dalla volontà propria dell'uomo crolla a poco a poco in se stesso.
Infatti lo Spirito universale, la fonte di
forza di tutte le forme di vita, non si
mette più a disposizione, fino a che
l'uomo non è disposto a vivere con la
natura e con gli animali in modo conforme alle Leggi di Dio.
I primi passi
nella Nuova Epoca
Per questo motivo, come abbiamo
già detto nel numero precedente di questa serie, all'uomo è stato tolto il dominio sugli animali. Si è così avverato
ciò che è stato annunciato già da molto
tempo: Dio ha stretto un'alleanza con
gli animali, dalla quale - grazie alla
collaborazione di esseri spirituali e
naturali - nascerà una nuova terra - il
Regno della Pace, nel quale gli uomini
vivono in pace tra di loro e con gli
animali. Ognuno può fare il primo passo
verso questa Nuova Epoca, vivendo
secondo il principio etico che dice: non
fare agli altri ciò che non vorresti fosse
fatto a te, sia verso il prossimo che verso
il secondo prossimo, gli animali. Guardiamoli negli occhi e chiediamoci come
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si sentono nelle stalle degli allevamenti
intensivi e nei macelli, fino a quando finiscono come bistecche nei nostri piatti.
Una volta Leonardo da Vinci disse:
"Verrà il tempo in cui gli uomini considereranno l'assassinio degli animali
un crimine pari a quello dell'assassinio
di un uomo". E lo Spirito del CristoDio ci ha rivelato nell'epoca odierna:
«Sta sorgendo la Nuova Epoca, in cui i
sacrifici di sangue e gli esperimenti
sugli animali cesseranno, come pure il
loro macello ed il loro consumo, poiché
essi sono il secondo prossimo degli uomini» (Questa è la Mia parola, p. 363).
Avete letto bene: gli animali prodotti con l'intervento dell'uomo nel
ciclo naturale e conforme alla Legge
della natura - e ciò non riguarda
solamente i bovini, ma anche i maiali ed altre specie - non hanno anime
parziali. Essi vivono dell'energia di
tutti coloro che hanno fatto queste
invenzioni, che le praticano e ne
traggono profitto e di tutti coloro
che approvano queste cose, inclusi
i consumatori, ossia le persone che
contribuiscono a sostenere la crudele invenzione umana di produrre
animali come merce di massa destinata ad essere uccisa per il piacere
di chi si ciba di carne.
Perché è così? Rendiamoci conto:
da un lato, Dio, che è la vita, non
mette a disposizione alcuna forza
vitale per questo modo di agire degenerato dell'uomo, dettato dalla
volontà propria; d'altro lato, l'uomo
non è in grado di creare forza vitale.
Egli sottrae, ossia si appropria, della
sostanza della vita per farne ciò che
vuole lui.
Rendiamoci quindi conto che gli
uomini non possono creare forza
vitale da se stessi, come esseri umani, ma possono solamente mettere
a disposizione corpi per la vita, tramite il concepimento. In un bambino concepito in modo naturale
dimora un'anima che porta in sé il
nucleo della vita, Dio. Dio è quindi
la fonte della vita nell'anima e porta
la vita anche nel corpo fisico.
La stessa cosa vale per l'inseminazione naturale e la fecondazione degli animali o per l'impollinazione delle diverse specie vegetali. Dio è e rimane il Creatore e
quindi la vita.
Dato che nessuno è in grado di
creare forza vitale, l'uomo è divenuto un ladro. Vuole servirsi dell'energia vitale donata da Dio per produrre corpi terreni a propria discrezione e per i propri scopi.
Come conseguenza di questa
impresa dettata dall'arroganza, Dio
ha preso ora a Sé la terra con tutte le
forme di vita e tutte le forze vitali.
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Ripeto: l'uomo ha ricevuto da
Dio il libero arbitrio, poiché nel profondo della sua anima si trova la
Legge spirituale e divina della libertà. In base a ciò, Dio affidò agli uomini la terra, senza tuttavia dare
loro il diritto di mettersi al di sopra
di Lui, di sottrarre la forza vitale
fluente che è Dio stesso, per farne
ciò che vogliono gli uomini.
Ora sperimentiamo le conseguenze determinate dal voler strappare a sé la sostanza della vita, che
è Dio, per metterla al proprio servizio. Gli animali fecondati in modo
artificiale, destinati ad essere macellati nella produzione di massa
della carne, si rifiutano all'uomo.
Preferiscono morire e farsi bruciare,
piuttosto che essere vittime, ossia
prede, del ladro che è l'uomo.
sapere che anche gli esseri umani
clonati non sono dotati di un'anima
e sono attaccati all'energia vitale, al
nastro vitale, degli uomini che li
hanno prodotti e di coloro che hanno messo a disposizione i geni.
Tra le centinaia di migliaia di
bovini che sono stati "eliminati" per
provvedimento medico-veterinario
o per "sostenere il prezzo della carne" ce ne sono molti che sono stati
generati in modo naturale. Essi sono
dotati di anime parziali che soffrono
in modo indicibile a causa di questi
eventi e che vengono danneggiate.
A ciò si aggiungono le sofferenze
fisiche di milioni di animali prodotti
in modo artificiale.
Rendiamoci conto ancora una
volta di quanto segue: tutti coloro
che contribuiscono a questo crimine
mostruoso - che lo vogliano o no sono donatori, ossia fornitori, della
loro forza vitale personale. La loro
energia vitale fluisce verso gli animali che sono stati prodotti in modo
contrario alla legge naturale. La
stessa cosa vale per coloro che manipolano il patrimonio ereditario degli animali per clonarli. Chi cerca di
clonare esseri umani e chi approva
tutto ciò in qualsiasi modo, deve
Quando Dio affidò agli uomini
la terra con tutto ciò che vive su di
essa, sotto terra e nell'aria, tra Dio e
gli uomini non fu stipulato alcun
accordo che permetteva un intervento privo di qualsiasi scrupolo
nella vita.
L'uomo non ha più rispetto di
nulla, né del suo prossimo, dei suoi
consimili, né del suo secondo prossimo, della natura e degli animali,
né di se stesso. La sua vita dettata
dalle passioni è orientata - chi più,
chi meno - sulla distruzione.
Tutto ciò è opera umana e non è
la volontà di Dio!
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L'avidità e la cattiveria dell'uomo
non si fermano nemmeno davanti
agli animali che vivono nei boschi e
nei campi. Egli li priva del loro
spazio vitale. A causa dell'uomo,
che è un mostro, gli animali che
vivono nei boschi e nei campi devono subire un destino analogo a
quello di coloro che vivono nelle
stalle. Su tutta la terra, gli uomini
considerano gli animali solamente
come una merce. Su tutti i continenti
essi vengono trattati nel modo più
crudele e più brutale, vengono privati della libertà, costretti a vivere
nella dipendenza e in prigionia, cacciati e macellati, tutto per il benessere dell'uomo.
Cosa succede nei campi? I piccolissimi esseri che vivono nel terreno vengono uccisi con fertilizzanti artificiali, letame e liquame. I
terreni vengono sfruttati al massimo, per aumentare il profitto.
Con le sue "arti", l'agricoltura
industrializzata non riesce a compensare il rovinoso esaurimento del
terreno coltivabile. I terreni non
stanno più al gioco.
Il letame e il liquame distruggono
il sano equilibrio della vita presente
nel terreno, nel quale penetrano
anche sostanze patogene, come
prioni di BSE, oltre a prodotti di
rifiuto del metabolismo animale e
alla parte di psicofarmaci, antibio-
tici, anabolici, ormoni ed altri medicinali che sono stati somministrati
agli animali e che si trovano nei loro
escrementi. La terra trasmette alle
piante le informazioni di queste
sostanze estranee. Quando gli animali mangiano le piante, le informazioni passano nella loro carne.
Tramite le piante o tramite la carne
animale queste informazioni estranee arrivano alla fine all'uomo e
possono provocare diverse cose nel
suo organismo.
Un'azienda che alleva maiali deve dimostrare di disporre di una
superficie di campi e prati sufficiente per spargervi il liquame prodotto dagli animali. Per esempio,
per 700 maiali è necessaria una
superficie di circa 50 ettari di terreno, che vengono in tal modo sistematicamente avvelenati.
Nella rivista Il Regno della Pace
si legge:
A proposito di letame e liquame: per
le piante e gli animali (come gli esseri
che vivono nel terreno, le lepri, i caprioli,
gli uccelli ...), lo shock dovuto ad un
improvviso avvelenamento da nitrati è
molto grande. O ci piacerebbe forse che
qualcuno ci riversasse sulla testa letame
e liquame?
Anche le foreste, che sono l'habitat di molti animali, cadono vittime dell'egoismo e dell'ignoranza
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dell'uomo. Gli alberi che si trovano
ancora nel pieno della linfa vengono
abbattuti senza riguardo. Si appicca
volutamente fuoco ai boschi per
ridurre tutto in cenere con giganteschi incendi. Non ci si chiede nemmeno quanti animali muoiano in
questo modo, poiché la sete di guadagno si mette al di sopra della vita.
L'uomo distrugge la propria fonte di vita, la natura. In tal modo
distrugge se stesso.
Vastissime foreste tropicali vengono abbattute senza riguardo oppure bruciate per essere poi trasformate in piantagioni. Il sottile
strato superficiale del terreno, già
povero di minerali, si esaurisce nel
giro di pochi anni, lasciandosi alle
spalle un deserto sterile.
A causa di un eccessivo sfruttamento dei pascoli, di un'errata attività irrigua, di insetticidi e fertilizzanti chimici, monoculture e macchinari troppo pesanti, l'uomo
rende il terreno sempre più sterile.
I deserti avanzano.
Sotto la guida del Segretariato
della Convenzione delle Nazioni
Unite contro la Desertificazione, i
172 Stati che fanno parte della Convenzione si consultano ora sulle
possibilità esistenti per dare un aiuto alle nazioni colpite. Già nel 1996
è entrato in vigore un accordo sui
procedimenti da seguire. Tuttavia,
il vantaggio che ne dovrebbe risultare è piuttosto dubbio:
La realizzazione dell'accordo ...
procede a stento. I paesi poveri che ne
sono colpiti si lamentano per la mancanza di sostegno da parte delle nazioni
industrializzate. L'ultima conferenza,
tenuta a Recife (Brasile) nel novembre
1999, ha portato risultati insufficienti
ed è terminata in disaccordo sui finanziamenti (Volksblatt, 20.12.2000).
„Mancanza di sostegno“: ognuno è il prossimo di se stesso. Chi
avrebbe la possibilità di aiutare non
lo fa. In fondo, è una cosa che non ci
riguarda. Non ancora!
La BSE ha dato una piccola scossa
all'arroganza, all'egoismo, all'indifferenza e all'ignoranza delle nazioni
europee industrializzate più ricche
e con condizioni climatiche più favorevoli. Nelle regioni più povere e
meno privilegiate si lotta per la mera
sopravvivenza. La rivista Il Regno
della Pace scrive quanto segue in
merito alle „conseguenze della pazzia della BSE“:
A causa dell'eccessivo consumo di
carne nei paesi industrializzati, già
da anni nei paesi "meno sviluppati"
muoiono intere foreste e i piccoli proprietari agricoli devono patire la fame.
La metà del raccolto di cereali prodotto sulla terra viene usato come
mangime per gli animali che servono
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poi come cibo a base di carne per
l'uomo. Se l'uomo si cibasse direttamente di questi cereali, si porrebbe
immediatamente fine alla fame nel
mondo.
Il Regno della Pace trae le seguenti
conclusioni: L'unica vera soluzione
per il problema della BSE consiste nel
divenire vegetariani (Nr. 2/2001).
In tal senso, la scelta di divenire
vegetariani non è più una questione
privata e strettamente personale ...
Dio è la vita nelle Sue forme di
vita. Egli ci dona la Sua forza nel
nostro cibo, nei chicchi di cereali,
nella verdura, nella frutta, nelle erbe
di molti tipi. Se l'uomo non tratta
tutte queste cose con attenzione, se
le lascia marcire volutamente, ne
dovrà rendere conto. In base alla
legge di semina e raccolta, un giorno
dovrà imparare, in modo chiaro e
sperimentandolo su se stesso, quanto è prezioso ciò che il Creatore ci
dona tramite la madre terra.
Ancora più gravi sono, per
esempio, le decisioni di distruggere
una parte del cibo a disposizione
per mantenere alto il prezzo. Lasciamo morire di fame altre persone
e poi chiediamo offerte per il sostegno, per esempio, del Terzo Mondo!
Dio, il Creatore, che è la vita, ha
preso a Sé la terra e per questo gli
animali, le piante e i minerali non
hanno più alcun motivo per piegarsi
davanti alla tirannia dell'uomo e
alla sua volontà arbitraria, né di
subire la sua crudeltà e la freddezza
del suo cuore. La terra si sta liberando dalla schiavitù che ha subito
per millenni.
Avviene ora ciò che il Signore,
Dio, l'Eterno, ha rivelato nella Sua
opera Questa è la Mia parola: La
terra si trova in un processo di purificazione nel quale si scrolla di dosso
innanzitutto ciò che le impedisce di
avere una vibrazione più elevata. In
tal modo, offre agli uomini la possibilità di vivere su di essa come corrisponde alla Mia volontà, alla Mia
Legge. Questa grandiosa svolta dei
tempi è iniziata. Io, lo Spirito della
verità, rinnovo ogni cosa (p. 1033).
Ora si compirà quindi la Volontà
di Dio. La terra, gli animali, le piante
e le pietre non saranno più al servizio dell'uomo.
Ciò comporta che le malattie degli uomini aumenteranno, secondo il principio che dice: ciò che l'uomo semina, raccoglierà. Nella stessa
misura in cui è stato danneggiato il
sistema immunitario degli animali,
si indebolirà anche il sistema immunitario degli uomini. Il principio
"ad ogni azione segue una reazione"
comporta che il fautore di tutto ciò
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sperimenterà malattie sconosciute
ai medici. E molte malattie non potranno più essere guarite a causa
dell'indebolimento del sistema immunitario. Da ciò deriveranno infermità e una morte prematura. Ciò
significa che l'uomo sperimenta una
morte prematura per le cause che
egli stesso ha posto.
Nel Medio Evo ardevano i roghi
sui quali venivano bruciati i cadaveri delle persone spazzate via dall'epidemia della peste, oppure si
bruciavano al rogo le persone che
venivano arse con la benedizione
della casta sacerdotale, perché si
diceva che avessero stretto un patto
con il diavolo. Oggi ci si chiede: che
nome ha il diavolo che ora domina l'umanità? Attualmente il satanico comincia a far bruciare gli animali; un domani appiccherà il fuoco
a se stesso, poiché i roghi sui quali
oggi bruciano gli animali diverranno un giorno i roghi sui quali
bruceranno gli uomini.
Le cause che sono state poste, i
crimini commessi contro la terra,
manifestano sempre più i propri
effetti. BSE, afta epizootica, catastrofi naturali e molte altre cose segnano soltanto gli inizi. L'epidemia uomo ha acceso un fuoco che
non potrà più essere spento fino a
che il satanico non avrà più nessuno
al proprio servizio e annienterà se
stesso.
Eppure nel mondo ci sono sempre state singole persone che hanno
dato molti avvertimenti. Già 30 anni
fa, il noto ricercatore ambientale
Dennis Meadows pubblicò una
relazione molto importante sul tema
"Limiti della crescita". Alla fine del
1999, quando ancora non si parlava
dell'attuale scandalo della BSE, egli
giunse alla conclusione che non si
può più tornare indietro con tutto
ciò che l'uomo ha inflitto alla terra.
Secondo Meadows, l'uomo sta dirigendo la terra piuttosto verso un
inevitabile collasso.
Molto interessanti sono le conclusioni tratte da questo ricercatore:
anche se, dal suo punto di vista,
non è più possibile evitare questo
collasso globale, egli ritiene in ogni
caso necessario un profondo cambiamento nel modo di pensare; ciò
sarebbe assolutamente inevitabile
per il futuro della terra e degli
uomini. Egli richiede una "nuova
etica" e propone di "elaborare un
nuovo schema di visioni alternative a lungo termine che potrebbero
unire e guidare la nostra specie su
questo pianeta".
Molte persone sono tutt'ora succubi della Chiesa e della scienza.
Come abbiamo già detto, negli ultimi secoli sia la Chiesa che la scien-
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za hanno dimostrato di non sapere
nulla. Ciò che aveva validità ieri,
oggi non è più valido. Ciò che oggi
sembra essere giusto, domani sarà
sbagliato. Così è avvenuto anche
con la BSE, con l'afta epizootica e
con tutto ciò che è stato sperimentato sugli animali ed ha portato i
risultati corrispondenti. Anche l'inquinamento atmosferico e la distruzione dello schermo protettivo della
terra sono cause poste dagli uomini
che ricadranno su di loro.
In poche parole: la scienza sta
conducendo ricerche in acque torbide. Ciò che riesce a trovare è solo
un filo di paglia marcio già da tempo, al quale si aggrappa per trarre
conclusioni che propaga poi come
propria saggezza. Le sue scoperte
non sono tuttavia l'ultima parola
della verità.
La scienza e la Chiesa seguono le
orme di colui che ha voluto e vuole
mettersi in alto, fino ad essere lui
stesso Dio. Per far questo si sono
servite dell'energia data da Dio, tra
l'altro, anche per mezzo delle persone che sono state loro succubi.
La Chiesa, che si adorna del nome del Cristo-Dio, avrebbe avuto il
compito di fare ciò che vuole Dio e
di far in modo che si compisse la
Sua volontà. Invece essa ha distorto
e mutilato l'insegnamento di Gesù,
invertendolo spesso nel suo contrario, mettendo sotto pressione i
fedeli con falsi insegnamenti per
renderli strumenti sottomessi. In
tal modo essa ha provocato - sia
direttamente che indirettamente la decadenza dei valori etici e morali.
La Chiesa ha esteriorizzato la
Religione Interiore dell'unità insegnata da Gesù di Nazaret, irrigidendola in uno schema di dogmi,
riti e cerimonie. Anziché edificare il
Regno della Pace, si è sempre occupata di crearsi ed assicurarsi il proprio monopolio di potere. Nel far
questo non si è fermata nemmeno
davanti alla crudeltà, alla brutalità
e all'omicidio di persone di altra
fede. Nel suo operato e in ciò che ha
mancato di fare, essa ha agito senza
alcuna pietà nei confronti della vita,
anche per quanto riguarda la terra.
Quindi, dato che la Chiesa - sia
quella cattolica che quella luterana
- ha tradito il Cristo, si è impossessata dell'insegnamento del Buon
Pastore, lo ha falsificato e ha condotto le proprie pecore sulla strada
errata, essa è la principale responsabile del declino di questo mondo,
del quale stiamo vivendo la fase
finale.
Tuttavia, una parte di colpa ricade anche sugli uomini; infatti Dio
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ha dotato gli uomini della ragione,
affinché ne facciano uso.
Già il veggente di Patmos riconobbe quanto segue: Esci da lei, popolo Mio, per non aver parte dei suoi
peccati e non essere colpito dalle sue
piaghe. A quei tempi non esistevano
ancora le tasse da pagare alla Chiesa;
per questo oggi si dice: esci da lei e
non sostenerla, popolo Mio, per non
aver parte dei suoi peccati e non essere
colpito dalle sue piaghe.
Il declino dell'umanità continua
ad avanzare e non è più possibile
fermarlo, perché la massa degli uomini non solo ha calpestato le parole
ammonitrici di Dio, ma vuole che
crollino.
Né la Chiesa, né la scienza riusciranno ad eliminare Dio e nemmeno lo Stato. Dio è, ed ora la terra
è Sua.
Cari lettori, non illudetevi! L'epidemia di BSE non riguarda solamente la malattia di CreutzfeldJacob. La BSE, che è stata provocata
dagli uomini, si trova in tutte le
cellule del corpo degli uomini che
hanno consumato e consumano con
gusto e con piacere la carne dei loro
fratelli animali, spesso in malafede.
Dio ha ammonito di staccarsi a poco
a poco dal consumo della carne,
nobilitando allo stesso tempo i sensi.
Se i sensi si nobilitano, il desiderio
di cibo di provenienza animale scompare del tutto.
La BSE porta con sé molte malattie come conseguenza. Tuttavia,
chi continua ad essere succube della
scienza, crede che la malattia di
Creutzfeld-Jacob possa manifestarsi solo dopo molti anni e non necessariamente. Questa è soltanto una
delle tante cose che vengono minimizzate, traendo in inganno molte
persone che continuano così a mangiare con gusto la carne dei fratelli
animali. Se ci rendiamo conto che il
sistema immunitario dell'uomo si
indebolisce sempre più, sappiamo
quali sono le conseguenze: malattie
di vario tipo, spesso inguaribili.
Attualmente (2001) vengono
bruciate centinaia di migliaia di animali; ben presto saranno gli uomini a morire a migliaia, dato che
continuano ad aggiungere effetti a
quelli già esistenti, provocando conseguenze che essi dovranno subire.
Come prima cosa vengono prodotti corpi di animali in modo contrario alla Legge della vita. A questa
colpa di gruppo sono collegate molte persone, tra le quali anche coloro
che consumano carne, chi promulga
leggi, chi prescrive normative o stabilisce sovvenzioni ed anche tutti
coloro che hanno cambiato il comandamento "non uccidere" in "non
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commettere omicidio". Tutti coloro
che sono collegati con queste azioni,
anche solo lontanamente, hanno
una parte di responsabilità che verrà
loro attribuita dalla legge causale.
A tutto ciò si aggiunge la morte
dei bovini e il modo atroce in cui
devono morire. Anche questo è un
karma del contadino che alleva gli
animali come fornitori di carne, di
coloro che allevano gli animali, dei
contemporanei che si cibano di carne e così via.
Il karma dei responsabili di Stato,
della scienza e della Chiesa è quasi
incommensurabile. Essi tranquillizzano il popolo con affermazioni
false. In realtà, nessun ministro può
dare a chi si ciba di cadaveri la garanzia che la carne offerta non sia
contaminata da BSE!
Coloro che assicurano ufficialmente ai cittadini dello Stato che il
consumo di carne non comporta
alcun pericolo per la loro salute
hanno forse già tratto ben altre conclusioni per la propria vita privata,
scegliendo un'alimentazione vegetariana. Chi è succube crederà
comunque alle loro parole, perché
ama le comodità e non è abituato a
sentirsi responsabile per la propria
vita.
La legge di semina e raccolta dice: ognuno è responsabile per ciò
che fa e per le proprie mancanze.
Non ci sarebbe da meravigliarsi
se anche la previdenza sociale cominciasse a valutare questo punto
di vista e se protestasse contro la
tattica di occultamento applicata da
molte persone che rivestono cariche
ufficiali e che mantengono il popolo
nell'ignoranza, minimizzando i pericoli del consumo di carne; potrebbe quindi alzare i costi per coloro
che si cibano di cadaveri. Tuttavia,
gli esperti della mutua sanno già da
molto tempo che chi non mangia
carne vive in modo più sano.
E non è finita. L'"apocalisse" a livello mondiale è in pieno corso.
Anche l'inquinamento dei mari causato da metalli pesanti e l'anormale
moria di pesci viene messa sul conto
degli uomini dalla legge di causa
ed effetto. I pesci vengono catturati
senza riguardo, uccisi e consumati
senza scrupoli dall'uomo. Certamente alcuni scienziati credono che
una piccola dose di metalli pesanti
non sia tanto dannosa, dato che si
trovano su tutta la terra ...
Anche la malattia dell'afta epizootica in diverse specie animali è
stata provocata dall'uomo che si
riempie la bocca di tante belle parole
e che ha creduto di poter rubare la
terra a Dio. L'uomo presuntuoso e
coloro che sono succubi della scienza sono convinti che possa essere di
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aiuto eliminare tutti gli animali che
presentano la parvenza dei sintomi
di afta epizootica e disinfettare tutto,
per riuscire così a dominare la malattia. Tuttavia l'uomo, che è la causa
della malattia, non disinfetta se stesso, ma continua invece a comportarsi come ha sempre fatto.
Quando arriverà il momento in
cui le epidemie provocate dall'uomo
colpiranno l'uomo stesso e verranno
bruciate migliaia di cadaveri umani,
per sconfiggere l'epidemia umana?
La scienza tranquillizza l'animo
agitato e impaurito della massa,
affermando che l'afta epizootica non
è contagiosa. Tutte le misure di precauzione servirebbero solamente a
rimettere in sesto in breve tempo la
produzione di carne e poter continuare a nutrirsi di cadaveri di animali. Ma chi ha provocato tutte
queste cose non ne uscirà illeso. Le
epidemie animali come l'afta epizootica e la BSE si trovano già da
tempo nel sangue dell'uomo presuntuoso e di coloro che credono
alla scienza. Esse vengono trasmesse in molti modi, anche per mezzo
delle vittime, cioè degli animali che
vengono sacrificati sui roghi al "dio"
degli inferi e ai suoi complici.
L'assassinio degli animali è la
morte degli uomini.
La scienza continua a pescare in
acque torbide invece di esaminare
il sangue di coloro che, per avidità di
profitto, trasmettono di propria
volontà una parte del proprio volume energetico, della propria linfa
vitale, ossia forza vitale, agli animali
che vengono prodotti per i propri
scopi tramite l'inseminazione artificiale.
L'umanità ha perso il gioco. Il
conto resta aperto. Il satanico rimane sempre più impigliato nella rete
che lui stesso ha teso, poiché ciò che
l'uomo semina, lo raccoglierà.
Alcuni si chiederanno dove sono
rimasti l'amore per Dio e per il prossimo. L'amore per Dio e per il prossimo era da un lato racchiuso nella
fiducia che Dio aveva negli uomini;
d'altro lato, esso continua ad essere
il nucleo vitale in tutte le forze della
natura, in tutte le anime degli uomini e nelle anime parziali degli animali.
Pur conoscendo gli eccessi dell'egoismo umano e i "frutti" della
perversione umana, l'Onnisciente
aveva affidato la terra agli uomini.
Tuttavia, dato che l'uomo non solo
ha abusato della Sua fiducia, ma
aggredisce addirittura la vita, che è
Dio, Dio non accetterà il confronto
con coloro che Lo attaccano. Egli
non si abbassa al livello infimo
dell'ignoranza voluta, per discutere
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con coloro che vogliono essere loro
stessi l'Eterno e l'eternità.
Quale presunzione ha raggiunto
la scienza in molti aspetti che sono
stati e vengono lodati come progresso, conquiste e grandi opere!
Sia che si tratti della scissione dell'atomo, della conquista dello spazio, del trapianto di organi, della
manipolazione genetica eseguita su
piante e animali fino alla clonazione
di animali, di uomini e la possibilità
di applicare la tecnologia genetica
più avanzata anche sull'uomo - si
tratta sempre di intervenire sulla
creazione di Dio e di cercare di strapparla sempre più di mano a Dio.
Quali siano le forze che stanno
operando per guidare lo sviluppo
del mondo, dello Stato, della Chiesa
e della scienza in una determinata
direzione estrema può essere dedotto anche dalle palesi grida di
giubilo che nell'estate del 2000 hanno accompagnato la notizia che "è
stata trovata la chiave del genoma
umano". Ci si vantò apertamente di
aver strappato a Dio il Suo segreto,
decifrando la struttura della vita
umana e festeggiando l'evento come
un passo decisivo verso una nuova
epoca, nella quale l'uomo sarebbe
diventato il signore della creazione.
Questo dice tutto.
Ricordiamoci cosa disse Dio nel
1999, quando tolse la terra dalle
mani dell'umanità, concluse l'alleanza con la terra, la natura e gli
animali e la affidò alla protezione
di esseri spirituali e di esseri divini
della natura:
Gli uomini stanno a poco a poco
raggiungendo l’apice delle loro opere
negative. L’avversario è convinto di
potermi schiacciare tramite persone
degenerate, che intervengono sulla
vita e si danno importanza presentandosi come creatori. Tuttavia si è sempre sbagliato e si sbaglia anche questa
volta, poiché ora la madre terra è Mia.
(p. 12 dell'opuscolo sulla Fondazione
Gabriele. L'Opera saamlinica di amore
per il prossimo verso la natura e gli
animali).
Ora il culmine, che è eventualmente già il punto in cui la situazione si rovescia, è stato raggiunto
e ciò diviene manifesto.
Le cose sono così. Crederci o non
crederci non cambia più niente.
Il 27 febbraio 2001 Dio, l'Eterno,
ha trasmesso all'umanità il seguente
messaggio, molto serio e grave, che
è stato immediatamente trasmesso
e continua ad essere mandato in
onda tramite molte emittenti radiofoniche in tutto il mondo e in
molte lingue:
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Il Creatore disse:
IO SONO il Dio di Abramo, il
Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe. Io
Sono il Dio di tutti i veri profeti.
Io, DIO, l’Onnipotente, elevo la
Mia parola tramite la Mia profetessa
e messaggera e la rivolgo all’umanità.
Smettete di cibarvi delle creature
che vivono con voi, che sono i vostri
fratelli animali!
Smettete di farli soffrire effettuando esperimenti su di loro e privandoli
della loro libertà, chiudendoli dentro
stalle che sono indegne per gli
animali! Gli animali amano la
libertà, come voi uomini.
Smettete di uccidere gli animali
piccolissimi, la vita che si trova nel
terreno, con concimi chimici ed
anche con escrementi ed altre cose
del genere!
Smettete di abbattere le foreste,
di bruciarle e di sottrarre lo spazio
vitale agli animali che vivono nei
boschi e nei campi. Restituite loro il
loro spazio vitale, i boschi, i campi e
i prati; altrimenti la vostra sorte,
che voi stessi avete provocato, vi toglierà la vostra casa, i vostri beni e
le vostre fonti di alimenti attraverso catastrofi mondiali che voi stessi
avete causato con il vostro comportamento contro la vita, contro i regni
della natura, compresi gli animali.
Se gli uomini getteranno ancora
una volta al vento le Mie parole, su
di loro si abbatterà la tempesta, la
sorte mondiale, che spazzerà via centinaia di migliaia di uomini, da un
lato per mezzo di catastrofi di dimensioni mondiali e, dall’altro, attraverso malattie che ricadranno su
di loro come epidemie che essi, allontanandosi da ogni principio di
etica e morale spirituale, hanno inflitto agli animali che gli uomini
stanno bruciando a migliaia. Chi
non cambia sperimenterà cose simili.
Le Mie parole sono state pronunciate. L’apocalisse mondiale è in
corso. Chi non vuole ascoltare dovrà
subire, a intervalli sempre più brevi,
le cause che ha posto e provarne gli
effetti. Io ho elevato a Me la terra con
le sue piante, gli animali e i minerali.
Chi continua ancora a far violenza
alla madre-terra con tutte le sue forme di vita ne subirà gli effetti. Smettete di far soffrire, di uccidere e
assassinare!
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Voi uomini, smettetela con il
vostro comportamento bestiale che
ricadrà esclusivamente su di voi e
su nessun’altra creatura; infatti,
ciò che fate alla più piccola delle
creature che vivono con voi, lo fate
a Me e a voi stessi.
Ora, basta! Cambiate, altrimenti
continuerà il raccolto di ciò che voi
avete seminato.
Ripeto: Dio ha ammonito l'umanità tramite tutti gli uomini e donne
giusti. Dio, l'Eterno, ha inviato addirittura Suo Figlio, il Coregnante dei
cieli. In quest'epoca Egli ha inviato
ancora una volta un profeta agli
uomini: è una donna, tramite la
quale Egli ha annunciato ed annuncia il Suo messaggio e i Suoi ammonimenti all'umanità. Tuttavia la
massa degli uomini, e in primo luogo la casta sacerdotale che è sempre
stata contro i profeti di Dio in ogni
tempo, non hanno prestato ascolto
alla parola di Dio. Negli uomini
l'amore per Dio si è raffreddato; in
primo piano ci sono ora perversioni
ed eccessi, anche riguardo alla sessualità. Tuttavia l'amore di Dio rimane, poiché esso è la vita, indistruttibile, in qualsiasi modo l'uomo
pensi e si comporti.
Chi vuole giungere all'amore di
Dio non deve prestare ascolto agli
uomini pieni di sé che si trovano
all'interno della Chiesa e della scienza, ma dovrebbe prendere coscienza solamente dell'insegnamento dato da Gesù, il Cristo, che ha vissuto
come esempio per noi i Comandamenti dati tramite Mosè ed ha donato agli uomini il Discorso della
Montagna. E' stata e viene insegnata
la Via Interiore che ci libera dalla
rete causale nella quale ci siamo
impigliati. Chi vuole cambiare può
accettare questa offerta.
IO SONO l’IO SONO, sempre
lo stesso, ieri, oggi e domani, per
tutta l’eternità.
Dio purifica il pianeta terra. Egli
ritira a poco a poco la vita degli
animali, delle piante e dei minerali,
per restituirla poi alla terra purificata. Dopo tutte le crudeltà che l'uomo
ha inflitto alla terra con i suoi animali, con le piante e i minerali,
tocca ora all'uomo.
Questa società degenerata e
grezza si estinguerà, poiché il corpo
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umano è un prodotto della terra e
ritornerà alla terra, per essere trasformato da Dio, la vita, in sostanza
terrestre più luminosa.
E' iniziata l'epoca dell'apocalisse.
Accadrà ciò che Dio ha rivelato.
Sorgeranno un nuovo cielo e una
nuova terra. Sulla nuova terra
vivranno persone pacifiche che
sono in unità con tutti gli animali,
le piante e i minerali, e non ci sarà
più alcuna malvagità nella Sua
terra. La morte sarà stata spazzata
via, perché non si uccideranno più
gli uomini, gli animali e la natura.
Quando gli uomini pacifici moriranno nella Sua sacra terra, i loro
corpi spirituali entreranno nell'eterno Essere, poiché in veste umana
avranno vissuto secondo la volontà
di Dio. Anche nei regni della natura non si ucciderà più, ma esisterà
solo la morte naturale, il lasciare il
corpo per entrare in una vita di
sostanza sottile che dura in eterno.
Questa è l'evoluzione spirituale, il passaggio dalla materia grossolana alla sostanza sottile, nel vero
Essere.
Il portavoce della verità «Il Profeta» Nr. 16
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I princìpi di fede e di vita
dei cristiani delle origini
in Vita Universale
Crediamo in Dio, l’eterno Spirito,
che pervade tutto l’infinito e che è
vita onnipresente e indivisibile in
tutti e in tutto.
Crediamo che Dio è la potente
Forza creatrice e la Fonte della
Creazione, la corrente nella quale
vivono tutti gli esseri di luce e i
regni della natura.
Crediamo che la potente Forza
creatrice, la Fonte di tutto l’Essere,
si trova in ogni elemento dei regni
della natura, nei minerali, nelle
piante e negli animali.
Crediamo che la potente Forza
creatrice, la Fonte di tutto l’Essere,
è la luce e la vita in tutti gli astri
dell’universo.
Crediamo che la potente Forza, il
meraviglioso Spirito di Dio, è
l’amore in ogni cosa, è la Forza
onnipresente che pulsa in tutte le
anime e in tutti gli uomini.
Crediamo nell’Uno, nell’Unico, in
Dio, nostro eterno Padre, l’amore,
del Quale sono figli tutti gli esseri,
tutte le anime e tutti gli uomini.
Crediamo che Dio-Padre è l’Essere
personificato dell’amore, che tutti
contempleremo di nuovo volto a
volto quali esseri puri.
Crediamo che il Cristo, il Figlio di
Dio, è il Coregnante dei cieli, che
siede alla destra del Padre.
Crediamo che siamo stati creati
da Dio come esseri liberi e puri.
Alcuni di essi si sono incolpati
con il pensiero della caduta ed
hanno trascinato con sé altri esseri
luminosi, aggravandosi di colpe.
In tal modo i corpi spirituali luminosi si sono adombrati sempre
più a causa del peccato, si sono
ammantati in esso e si sono
appesantiti, fino a divenire a poco
a poco sseri umani.
Crediamo nella pre-esistenza dell’anima e che essa ritornerà in
patria attraverso sfere di purificazione di sostanza sottile per
ridivenire un essere puro. Infatti
essa fucreata come tale da Dio e si
è incolpata a causa della caduta.
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Crediamo alla vita eterna e che
tutte le anime ritorneranno passo
per passo nel Regno di Dio tramite
Gesù, il Cristo, nostro Redentore.
Crediamo che tutti gli uomini e le
anime sono fratelli e sorelle e sono
tutti immersi nel grande Spirito
dell’amore, in Dio, nostro Padre.
Crediamo che tutti gli uomini sono
il tempio di Dio e in tutti dimora lo
Spirito del Cristo-Dio, che è lo
Spirito della libertà.
Crediamo in Gesù, il Cristo-Dio, il
Figlio dell’eterno Padre, che è il
Redentore di tutte le anime e di
tutti gli uomini.
Crediamo che Gesù, quale essere
umano, sia stato generato senza
macchia in modo naturale.
Crediamo nelle parole di Gesù, il
Cristo, il quale ci disse che ridiverremo immagini di nostro Padre,
che ci ha contemplati e creati come
esseri puri e che Lo contempleremo di nuovo, quando il nostro
corpo spirituale, di nuovo puro e
perfetto, avrà l’irradiazione dell’immagine dell’eterno Padre. Egli
personifica anche il principio della
Madre, poiché Dio, la corrente onnipresente, racchiude in sé entrambi i princìpi, sia quello del
Padre, sia quello della Madre.
Crediamo che Gesù, il Cristo, nostro Redentore, ha già cominciato
a ricondurre in Patria tutte le anime e tutti gli uomini 2000 anni fa
e che tutti faremo ritorno per
mezzo di Lui.
Crediamo che, senza il Redentore
di tutte le anime e di tutti gli uomini, non riusciremo a ritornare
all’eterno Padre e che la forza redentrice, che opera nelle anime e
negli uomini, è di sostegno, guida
ed aiuto per ogni anima e per ogni
uomo per ritornare all’eterna Casa
del Padre. Il Cristo è la Via, la
Verità e la Vita.
Crediamo nelle sfere di purificazione, nelle quali vivono anime
incolpate, per ritornare passo per
passo nel Regno di Dio oppure
per fare ritorno sulla terra, riprendendo una veste umana.
Crediamo nella reincarnazione,
ossia che si possono reincarnare
anime gravemente incolpate oppure anime che, in veste umana e
nel breve corso degli anni, possono sistemare e porre rimedio a
molte cose, mentre, come anime
nelle sfere dell'aldilà, avrebbero
potuto farlo solamente nel corso
di lunghi cicli di tempo; crediamo
all’incarnazione di anime lumino-
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se che assumono una veste umana
per servire sulla terra Colui al Quale spettano ogni onore, lode e
gloria.
possiamo riconoscere le cause che
abbiamo posto; in ogni caso
ognuno dovrebbe aiutare l’altro a
portare i propri pesi.
Crediamo nella legge di semina e
raccolta: ciò che l’uomo semina, lo
raccoglierà.
Crediamo nei Dieci Comandamenti dati da Dio tramite Mosè e
nel Discorso della Montagna.
Crediamo nell’immensa grazia e
misericordia di Dio, che ci assiste
e ci aiuta a riconoscere in tempo i
nostri peccati, per pentircene,
sistemarli e non ripeterli più, prima che i loro effetti si abbattano su
di noi sotto forma di disgrazie.
Crediamo che solo per mezzo della
fede attiva, ossia adempiendo i
Dieci Comandamenti e il Discorso
della Montagna, possiamo raggiungere l’unità con il Cristo.
Crediamo che, se sfruttiamo bene
le giornate con l’aiuto del nostro
Redentore, pentendoci dei peccati,
e sistemandoli per poi non ripeterli
più, potremo ritornare nella nostra
vera patria, nell’eterno Essere,
senza incarnarci ancora.
Crediamo che il caso non esiste e
che, conoscendo il principio della
reincarnazione, la nostra esistenza
terrena acquisisce maggiore
importanza e possiamo così
trovare una risposta al perché ci
troviamo in questo mondo e al
perché certi avvenimenti si
presentano in un modo o nell’altro.
Se includiamo anche l'aspetto
della legge di semina e raccolta
nel susseguirsi delle incarnazioni
Per noi Cristiani delle Origini la
fede attiva, che conduce insieme
al Cristo alla Vita, significa riconoscere anche i nostri peccati,
pentircene con l’aiuto del nostro
Redentore, chiedere perdono, perdonare il nostro prossimo, riparare
ai danni che abbiamo provocato,
per quanto è possibile, e non ripetere più gli errori che abbiamo
riconosciuto e sistemato.
Proprio non ripetendo più i peccati, adempiamo passo per passo
la Volontà di Dio, che l’Eterno ci
ha indicato nei Dieci Comandamenti e Gesù nel Discorso della
Montagna.
Crediamo nella profonda preghiera interiore che facciamo quando
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siamo soli, attraverso la quale possiamo ricevere l’aiuto del CristoDio.
Crediamo che ogni forma di materia raddensata si trasformerà,
per ridivenire di sostanza sottile,
come è fin dal Principio nell’eterno Essere.
Crediamo che Gesù, il Cristo-Dio,
edifica il Regno della Pace sulla
terra e che il pianeta, sempre più
purificato e luminoso, ritornerà a
poco a poco nell’eterno Essere
quale sostanza luminosa.
Crediamo che Dio è l’unica Vita,
alla quale aspiriamo tramite il Cristo e con il Cristo, realizzando il
Suo insegnamento. Infatti, quale
Gesù, Egli ci esortò a farlo con le
seguenti parole: "Chi ascolta queste
Mie parole e le mette in pratica, è
come un uomo saggio che costruì la
sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia,
strariparono i fiumi, soffiarono i venti
e si abbatterono su quella casa; ma
essa non cadde, perché era costruita
sulla roccia. E chi ascolta queste Mie
parole e non le mette in pratica, lo
paragono ad un uomo stolto che
costruì la sua casa sulla sabbia. Cadde
la pioggia, strariparono i fiumi,
soffiarono i venti e si abbatterono su
quella casa ed essa cadde e la sua
rovina fu grande.“
Aspiriamo a vivere in Dio, compiendo ciò che voleva Gesù, per
risorgere per mezzo del Cristo e
con il Cristo ed entrare così nel
cuore di Dio, nel Regno della Pace.
Crediamo che solo per mezzo della
pace tra noi ci potrà essere pace
anche tra i popoli e che non è
possibile ottenerla per mezzo delle
armi.
Per noi Cristiani delle Origini la
fede e la vita sono tutt’uno: senza
la fede attiva, che consiste nell'adempiere passo per passo i Dieci
Comandamenti e il Discorso della
Montagna, non è possibile vivere
in Dio.
Ciò a cui i Cristiani delle
Origini non credono:
Non crediamo che lo Spirito Santo
sia una persona.
Non crediamo ad un Dio che punisce.
Non crediamo che Dio crei l’anima
soltanto nel momento in cui viene
generato un bambino.
Non crediamo in un luogo che
viene definito inferno oppure dannazione eterna.
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Non crediamo nella resurrezione
della carne.
Non crediamo ad un concepimento sovrannaturale avvenuto
tramite lo Spirito Santo.
Non crediamo che Maria sia ascesa
al cielo con il corpo.
Non crediamo ad una Chiesa
quale unica istituzione attraverso
la quale si può raggiungere la salvezza.
Non crediamo nell’istituzione ecclesiastica, sia essa cattolica o protestante.
Non crediamo a dogmi, sacramenti e culti.
Non crediamo che sia possibile
divenire beati solamente per
mezzo della fede, senza adempiere i Comandamenti di Dio.
Non crediamo che sia possibile
trovare Dio in case di pietra, poiché
ogni uomo è il tempio di Dio.
Non crediamo nel battesimo dei
neonati, poiché Gesù stesso disse:
"Prima insegnate e poi battezzate".
Non crediamo nella commemorazione dell'ultima cena con
ostie e vino; Gesù tenne una cena
semplice con i Suoi apostoli e disse
a senso: "Fate questo in memoria
di Me“.
Non crediamo nel "Santo Padre",
ossia nel papa, e nemmeno alla
gerarchia e alle cariche di cardinali, vescovi, parroci e sacerdoti.
Nella Bibbia, che i cattolici e i protestanti, sono tenuti a prendere alla
lettera, sta scritto: "Gesù disse: e
sulla terra non dovrete chiamare nessuno 'padre'; poiché Uno solo è vostro
Padre, che è nei cieli ... Infatti, chi si
eleva sarà abbassato e chi si abbassa
verrà innalzato". La stessa Bibbia,
nella quale i cattolici e i protestanti dovrebbero credere, spiega
perché non dovremmo credere a
titoli come cardinali, vescovi, parroci, sacerdoti e simili. Lì sta scritto:
"...i farisei ... inviarono a Gesù i loro
discepoli insieme alla gente di Erode.
Essi dissero: Maestro, sappiamo che
Tu sei veritiero e che insegni la via nel
modo giusto, senza chiedere nulla a
qualcuno; infatti, tu non guardi la
posizione degli uomini."
Non crediamo all’infallibilità di
una persona.
Non crediamo ai santi.
Non crediamo che tutti i peccati
possano essere estinti nell’ultimo
minuto tramite la cosiddetta estre-
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ma unzione o con la confessione
sul letto di morte.
Non crediamo alla venerazione
di reliquie o immagini.
Non crediamo nel perdono dei
peccati per mezzo di un sacerdote.
Non crediamo che sia possibile
liberarsi dalle pene dovute alle
proprie colpe acquistando un’indulgenza.
Non crediamo agli oggetti benedetti da sacerdoti.
Non crediamo che si possa giungere a Dio per mezzo di una vita
condotta in convento e isolandosi
dai propri simili.
Non crediamo nei pellegrinaggi e
nei luoghi di pellegrinaggio.
Non crediamo che sia possibile
conquistare il cuore di Dio accendendo candele oppure dando in
offerta denaro.
Chi ama Dio, l’eterno Padre, e il
Cristo, Suo Figlio, compie la volontà di Dio e non ciò che vogliono
gli uomini.
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Fondazione Gabriele
L’opera Saamlinica di amore per il prossimo
verso la natura e gli animali
Viene il Tuo Regno - Si compie la Tua volontà
Prega e lavora
L’Opera Saamlinica di amore per il prossimo verso la natura e gli
animali ha tra l’altro il compito di creare uno spazio vitale per gli
animali, nei quali essi possano vivere in modo degno, come
creature libere di Dio, dove possano muoversi liberamente secondo la loro specie, senza dover aver paura di essere inseguiti
e tormentati; si può così sviluppare un collegamento positivo con
persone che si prendono cura di loro e li aiutano, che li rispettano,
li apprezzano e manifestano loro amicizia in sentimenti, in pensieri e operando altruisticamente.
Se desiderate ulteriori informazioni,
richiedete il fascicolo gratuito sulla Fondazione Gabriele rivolgendovi a:
Vita Universale
C.P. 16068
20158 Milano
Tel. e fax 02 670 60 58
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