L’intervento regionale per la Sicurezza Alimentare e
Lotta alla Povertà in Sahel e in Africa Occidentale
L’attenzione e l’azione della Regione Piemonte a favore dei paesi del Sahel e
dell’Africa Occidentale, nasce a seguito del Vertice Mondiale sulla sicurezza
alimentare organizzato dalla FAO a Roma nel novembre 1996, dove 179 nazioni si
riunirono per discutere le strategie per sconfiggere la fame nel mondo e ridurre il
numero degli affamati a circa 400 milioni entro il 2015. La Regione Piemonte ha
accolto tale appello e, per decisione unanime del Consiglio Regionale, ha
approvato la Mozione n° 382
“Iniziative politiche di cooperazione con il Terzo
Mondo” del 19 febbraio 1997.
Per dare attuazione all’impegno preso,
Regionale hanno
il Consiglio Regionale e la Giunta
stanziato appositi fondi da utilizzare, anche in collaborazione
delle Autonomie locali piemontesi, per politiche di aiuto e di sviluppo delle capacità e
delle potenzialità locali con progetti ed interventi attinenti alla "sicurezza
alimentare" intesa nella sua accezione più ampia, cioè nel quadro della “lotta alla
povertà”, quale strumento per consentire alle fasce più deboli la produzione di
reddito, l’accesso ai mercati e alle fonti alimentari.
Nel 1997 la Regione ha approvato il primo “Programma di sicurezza alimentare e
lotta alla povertà nell’area del Sahel e Africa Occidentale” e le prime “Direttive
programmatiche” per la definizione degli orientamenti e per l’elaborazione dei
programmi annuali di intervento.
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L’intervento regionale per la Sicurezza Alimentare e Lotta alla Povertà
in Sahel e in Africa Occidentale
Paesi d’intervento
Il
Programma inizialmente rivolto a quattro paesi saheliani,
Burkina
Faso, Senegal, Mali e Niger, dal 2004 si è esteso a Capo Verde, Benin,
Mauritania e Costa d’Avorio e ha raddoppiato il proprio impegno a 2
milioni di Euro.
L’individuazione degli otto paesi destinatari delle risorse regionali è il
risultato di un’analisi e di uno studio approfondito che ha tenuto conto oltre
che degli indici di sviluppo umano e del permanere di una situazione
di povertà e insicurezza alimentare,
dei rapporti diretti e già
instaurati tra i paesi africani e il Piemonte, dei flussi migratori, della
presenza di progetti e di operatori piemontesi.
BENIN (Benin)
Superficie: 113.000 km².
Capitale: Porto-Novo.
Lingua ufficiale: francese.
MALI (Mali)
Superficie: 1.249.000 km².
Capitale: Bamako.
Lingua ufficiale: francese.
BURKINA FASO (Burkina Faso)
Superficie: 274.000 km².
Capitale: Ouagadougou.
Lingua ufficiale: francese.
MURITANIYA (Mauritania)
Superficie: 1.031.000 km².
Capitale: Nouakchott.
Lingua ufficiale: arabo.
CABO VERDE (Capo Verde)
Superficie: 4.000 km².
Capitale: Praia.
Lingua ufficiale: portoghese.
NIGER (Niger)
Superficie: 1.186.000 km².
Capitale: Niamey.
Lingua ufficiale: francese.
COTE D'IVOIRE (Costa d'Avorio)
Superficie: 321.000 km².
Capitale: Yamoussoukro.
Lingua ufficiale: francese.
SÉNÉGAL (Senegal)
Superficie: 197.000 km².
Capitale: Dakar.
Lingua ufficiale: francese.
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L’intervento regionale per la Sicurezza Alimentare e
Lotta alla Povertà in Sahel e in Africa Occidentale
I programmi, approvati nel corso degli anni, hanno finalizzato il proprio
intervento tematico, mantenendo alcuni orientamenti generali :
• sostegno, in un’ottica di sviluppo a medio-lungo termine e non in un’ottica
di emergenza, alle politiche di sicurezza alimentare in Africa Occidentale,
che in senso più ampio comprendono anche azioni di lotta alla povertà, in
quanto principale causa dell’insicurezza alimentare.
• promozione delle sinergie tra i diversi attori della società civile
piemontese, in un’ottica di complementarietà e di sussidiarietà delle
competenze e di coinvolgimento di soggetti diversi (per es. scuole,
università,
ONG,
associazioni
di
immigrati,
ASL,
Pro-loco,
Parchi,
Autonomie Locali).
• coinvolgimento delle Autonomie Locali piemontesi attraverso il modello di
intervento della cooperazione decentrata per rendere disponibili ai
processi di sviluppo locale le competenze e il ruolo istituzionale di cui sono
detentrici.
Nel corso del 2004, con la mozione consiliare n. 941 del 28/09/2004, la
Regione Piemonte ha inteso adeguare il proprio intervento alle problematiche e
alle sfide del nuovo millennio impegnandosi ad accogliere negli indirizzi
regionali gli obiettivi definiti il 17 aprile 2004 a Roma dall’Onu, nell’ambito della
“Millenium Development Goals Campaign” che la comunità internazionale si è
proposta di raggiungere entro il 2015 in particolare :
•1
lotta alla povertà e alla fame
•2-
educazione di base universale
•3-
eliminazione delle disparità tra i sessi
•4-
riduzione di due terzi della mortalità infantile
•5-
miglioramento della salute materna
•6-
lotta contro l’Aids, la malaria e le altre malattie infettive
•7-
protezione dell’ambiente
•8-
creazione di rapporti di partenariato globale per lo sviluppo
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L’intervento regionale per la Sicurezza Alimentare e
Lotta alla Povertà in Sahel e in Africa Occidentale
Gli obiettivi stabiliti dal “Millenium Development Goals Campaign” hanno
sollecitato la Regione Piemonte ad affiancare alle tematiche sinora individuate
azioni di cooperazione decentrata e di cooperazione allo sviluppo volte a
rafforzare:
• la coesione sociale,
• il riconoscimento dei diritti fondamentali e la partecipazione dei cittadini,
• la promozione del ruolo delle donne, della loro emancipazione civile, il
superamento culturale di pratiche lesive dell’integrità fisica femminile,
• l’autonomia delle istituzioni locali.
Nell’attività di sostegno alla sicurezza alimentare nell’area dell’Africa occidentale
si è previsto di consolidare i risultati raggiunti e di avviare alcuni percorsi nuovi
quali :
 il rafforzamento del sistema piemontese della cooperazione
decentrata (realizzazione di “reti” tra soggetti con competenze diverse) e la
predisposizione di strumenti che consentano alle autonomie locali di
valorizzare le diverse componenti, competenze ed esperienze della propria
società civile
la promozione della metodologia della cooperazione decentrata
attraverso un percorso di accompagnamento e di sostegno alle
autonomie locali
la condivisione di un approccio che riconosca e valorizzi, secondo il
principio di sussidiarietà orizzontale, la funzione di tutti gli attori che
intervengono nel sistema della cooperazione internazionale e decentrata
piemontese (ONG, Università, Politecnico, scuole, istituti missionari e
religiosi, associazioni di volontariato, autonomie locali ecc)
il coordinamento e co-finaziamento delle azioni progettuali con i
programmi di Organismi Internazionali, Unione Europea e Governo Italiano
e con politiche di sviluppo e lotta alla povertà predisposte dai governi
nazionali e locali dei paesi terzi
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La politica regionale per il Sahel e per l’Africa
Occidentale nel periodo 1997 – 2007
GLI OBIETTIVI
SICUREZZA ALIMENTARE
COME LOTTA ALLA
POVERTA’ ATTRAVERSO
AZIONI CHE MIRANO
ALLO SVILUPPO DI
MEDIO-LUNGO PERIODO
LA STRATEGIA
DAL COFINANZIAMENTO DI
PROGETTI GIA’ AVVIATI
ALL’ORIENTAMENTO
ATTIVO E AL PILOTAGGIO
DEI PROGETTI
IL METODO
SOSTEGNO ALLE INIZIATIVE
DI COOPERAZIONE
PROMOZIONE DELLA
COOPERAZIONE DECENTRATA
LA REALIZZAZIONE DI AZIONI
DIRETTE DELLA REGIONE
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L’intervento regionale per la Sicurezza Alimentare e Lotta alla Povertà
in Sahel e in Africa Occidentale
I percorsi d’intervento
PERCORSO A
PROCESSI DI
COOPERAZIONE
DECENTRATA DEGLI ENTI
LOCALI
La linea di finanziamento è
dedicata ai progetti di
cooperazione decentrata delle
Autonomie Locali piemontesi,
che prevedono forme di
partenariato tra Enti Locali del
Piemonte e del Sahel,
coinvolgendo in un impegno
organico e prolungato gli attori
delle rispettive comunità locali.
PERCORSO C
PROGETTI DI SOGGETTI
PUBBLICI E PRIVATI SENZA
FINI DI LUCRO
PERCORSO B
AZIONI DIRETTE DELLA
REGIONE
La Regione, in vista del
rafforzamento del ruolo di
soggetti pubblici e privati
piemontesi, assume una
responsabilità diretta di
coordinamento e di
programmazione di azioni di
cooperazione:
a) avvalendosi di soggetti
piemontesi terzi per la
gestione operativa
dell’intervento in loco;
b) sperimentando la
costruzione e la gestione di
processi di rete fra soggetti
piemontesi
Con il percorso C si opera con
l’approvazione di bandi annuali
per il finanziamento di progetti di
cooperazione di ONG e altri enti
pubblici e privati senza fini di
lucro presenti sul territorio
piemontese.
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