Firenze 27 agosto 1888
Gentilissimo Signore,
Rimbalzato da Roma a Pisa e da Pisa tino alla villa che abito
adesso nei pressi della città mi sono pervenute ieri la sua lettera del
20 e le copie del suo opuscolo su Medma.
La ringrazio del Suo ricordo e ritornando a Roma darò a qualche
amico delle copie dell'erudito suo opuscolo. Dico a Roma perché vi
ritorno con la famiglia dopo sei anni di soggiorno a Pisa.
Mi profferisco sempre Suo devotissimo
M. AMARI
Sig. Dottor DIEGO CORSO
Nicotera
Roma 4 settembre dell'89
SENATO D E L REGNO
Egregio mio Signore,
per volerle mandare la interpretazione ho tardato da un anno
all'altro la risposta e infine per non parere villano differisco quella e
le ricambio con mille ringraziamenti gli augurii suoi per questo terribile 89 che poi passerà quieto come il precedente.
Che le monetine sieno normanne non occorre che lo dica a Lei.
Ma sono ossidate e per determinarle convien che io le confronti con
quelle conosciute il che non posso fare in questi giorni per cagione di
due lavori più urgenti un dei quali da presentar tra poco a' Lincei e
l'altro per dare schiarimenti a un collega che fa una magnifica storia
della leggenda di Maometto nel Medio Evo di Europa. Mi scusi ed
abbia un po' di pazienza.
Per le impronte degli scarabei sa bene ch'io non posso far altro
ohe indirizzarmi a qualche egittologo e non ho nessuno a tiro per
adesso.
Una delle monetine è di Guglielmo 2° come lo prova la testa di
leone. Un'altra forse appartiene ai Cristiani delle Crociate. Ma di ciò
a suo tempo.
Gradisca per ora gli auguri e l'assicurazione dell'alta stima con
la quale mi confermo
Suo devotiss/
M. AMARI
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Firenze 27 agosto 1888 Gentilissimo Signore, Rimbalzato da Roma