• ■•=eaNIM71:Rdemc Pisa, Sabato 2 I Ottobre 1896. • .• te di. isa ANNO IV. hp •:,.. „.,. „., :,• NUM. i ' 9+%?> Avvertenze: Il Ponte si passa ogni domenica. pedaggio costa un soldo.- Con MOZZO. O scudo prima sì oontendevano il Ponte: oggi per averlo, basta lo scudo solo. - Oli spurghi si buttano in Arno.- Alle lettere senza francobollo vietato il libero transito. - Direzione e Amministrazione: Piazzo, da Cavalieri, 5. Giornale della Città e Provincia. XXIV Ottobre Il Ponte di Pisa anticipa, questa settimana, di un giorno la sua comparsa, per associarsi all'inno augurale che oggi si leva da ogni parte della Penisola in onore degli Augusti Sposi, Elena di Montenegro e Vittorie; Emanuele di Savoja. Forse il tradizionale bel cielo d í non apparirà in tutto lo splendore del suo purissimo azzurro; forse non sarà spenta del tutto 1' eco dolorosa delle sventure toccate alla patria : ma non per questo i cuori saluteranno con minore effusione l' avvenimento solenne, non per questo l'Italia festeggierà con minore intensità, d'affetto gli Sposi.' Anzi la loro unione, formata di gioventù, di bellezza, di gagliardia, e, sopra tutto, di amore, apparirà come iride luminosa tra le tempeste, come sorriso di speranza nuova, come segnacolo e augurio di giorni migliori. Questa che Virgilio cantava. . . . lnagria pa•ens frugunt Saturnia tellus L fitto Le attesta con plebiscito solenne ; fiduciosa nella antica e, se a;nco impallidita, pure non tramontata Stella d' Italia, che tornerà, che deve tornare a risplendere della sua fulgida luce, celeste guida ai destini della nostra patria. Salute ed augurii a Vittorio Emanuele di Savoja, al principe generoso da cui non poco la patvia aspetta, al discendente della gloriosa famiglia che perpetua nei secoli le sue tradizioni d' integrità, di bontà, di valore : salute ed augurii ad Elena Petrovich, ornamento nuovo e fulgidissimo di Casa Savoja, ad Elena Petrovich, principessa d' Italia ! I voti del popolo l' accompagnino nella sua nuova vita; e intorno alla sua fronte purissima, oggi ricinta della ghirlanda nuziale e che un 'dì cingerà la Cormia, voli, girando tre volte le chiome, la strofe alata del Poeta, e dica a Lei, come già • Marghenta : Salve, o Tu buona!, sii' che i fautasimi . di Raffaello nei puri vespe-ri trasvoliu d'Italia e fra' lauri la calami del Petrarca sospiri. ARN ALDO BONAVENTURA. .Magna vi•um, sarà superba di presentare alla giovine Sposa, dono di nozze, la sua divina bellezza e le sue memorie gloriose. Sarà superba di mostrare a Lei, cittadina, le roccia delle sue montagne vestite di cerri e di abeti, e i golfi del suo mare constellati aranci: le nevi delle sue Alpi e il fuoco. de' suoi vulcani: la ridente distesa delle sue ubertose campagne e lo splendore delle. sue cento città! Alle spigliate canzoni che si:leveranno su dalle rive di Mergellina, e di Chiaja, risponderanno, come eco lontana, i canti dei gondolieri, uscenti romanticamente, sotto il trepido albor lunare, dalla fantastica laguna di Venezia. - Torino, la patria dei forti Re, e Milano, palpitante di vita, Le mostreranno i progressi dalla civiltà moderna raggiunti : Genova, poggiato il capo sui monti e col piè proteso nel mare, le mostrerà i miracoli della sua attività, della sua audacia tenace ligure: Firenze le parlerà d'arte, d'eleganza, di attica arguzia, e le reeherà i fiori onde trasse il bel nome: Roma, tre volte Signora, Le "mostrerà, la gloria de' suoi monumenti, della sua storia, della sua missione nel mondo ; Roma! la città eterna, intangibile, che oggi assiste commossa e festante alle nozze della gentil Principessa ; Roma, chd oggi la consacra Italiana e futura Regina. Non ultima, Pisa reca il suo devoto saluto alla giovine Sposa. - Passarono i tempi felici della sua floridezza, nè altro ormai le rimane fuor che il ricordo dell' antico splendore. Pur tritta3.7ia, in questo giorno, un fremito di entusiasmo e di vita corre per le sue vene e sente di non esser seconda ad alcuna delle città sorelle nel festeggiare col cuore il fausto connubio, nell' augurare alla Angusta coppia ogni bene. Elena Petrovich, questo gentil fiore delle montagne Montenegrine, reca in Italia la fierezza e la semplicità della sua nobile schiatta. Essa abbandona, per noi, la sua patria, la sua famiglia, la sua religione, e vien tra noi fiduciosa : fidaciosa nell' amore dell'Angusto consorte e dei Reali congiunti : fiduciosa nell' affetto del popolo italiano che oggi questo af- - [Conto corrente con la Posta]. delle predare virtù del nostro Re e della graziosa Regina. Pisa, dal palazzo municipale, il 24 ottobre ltS53. li SindaCO Avv. G. GANIBINI. • t9 La deputazione provinciale, 'la rappresentanza comunale, i presidenti di tutti gli Istituti pubblici e di tutte le ass ociazioni liberali, i consigli di amministrazione delle Opere Pie, i presidi degli Istituti . scolastici e molti privati hanno mandato telegraunni di salalo e di felicitazione ai Reali d'Italia e ai Principi Vittorio Emanuele ed Elena. Numerosissime sono state le cartoline del Giachetti, già da noi descritte, che sono state imbucate: oggi poi se ne invieranno in numero straordivario: la parto migliore del nostro popolo divide così, semplicemente ed affettuosamente, coi Sovrani e coi Principi la gioia di questa giornata indimenticabile. W WW Il Consiglio comunale deliberò nella sua ultima adunanza di stanziare 'lire mille in sussidio ai poveri nella occasione delle faustiss'ime nozze: la Congregazione di Carità, a cui furono assegnate, stabilì poi di erogarle in tanti buoni di pane di un chilogrannuo l' uno; e di questa erogazione, che sarà fatta oggi, sono stati incaricati i benemeriti signori componenti i comitati di soccorso. . P O? P Il Consiglio di amministrazione del Regio Conservatorio dei poveri orfani ha deliberato che oggi gli orfani ricoverati siano liberi da ogni lavoro, e sia ad essi servito un pranzo allo scopo di solennizzare il matrimonio dei Principi. Sono state altresì assegnate lire duecento di sussidio a quaranta fanciulli orfani uou ricoverati. Anche i poveri dell' Ospizio di Mendicità di via Vittorio Emanuele e i minori corrigendi di Sau Silvestro avranno a tavola un trattamento speciale. - Il nostro Sindaco Cav. Cfr. Avv. Giuseppe Gambini è partito Mercoledì sera alla volta di Roma, accompagnato da un donzello del Com,uue. Egli è andato lietamente a rappresentare alla solennità la cittadinanza pisana ; orgoglioso di essere interprete, per la stima e l' amore di cui universalmente lo circondano, dei voti e degli augurii rispettosi e sinceri dei pia eletti concittadini. P PW Dai balconi degli edilizi pubblici e da quelli di molte case private sventola, la bandiera della nazione: non se "ne sono mai viste tante; oggi è proprio la festa augurale dei cuori; e le auime gentili mandano augurii e saluti alla Reggia cV Italia, splendida e lieta dell' intimo giubbilo dei giovani ed Angusti Sposi. Anche sul ponte di mèzzo è issata maestosa la grande bandiera tricolore : tutta Pisa partecipa, con letizia sincera, alla dolcissima festa nuziale. P. P. Da due giorni, anche in cima alla Torre pendente, di faccia ai monumenti gloriosi che sono testimoni della pii' pura arte italiana e di una grandezza che non ha l' uguale nel mondo, si svolge all' aure la bandiera della nazione risorta; e da quella cima il tricolore fiammeggiante manda già per la città una nota vibrante di tripudio e di fegta. - P P P li Sindaco ha indirizzato ai suoi concittadini il seguente manifeste: Concittadini! Discendente da una stirpe d' eroi, sposa al Principe ereditario, una nuova Principessa, ELENA Dl 3:1( ■NTENEGRO, entra oggi a far parte dell'angusta Famiglia che regge i destini di Italia, e ne sarà mi giorno la Regina. Savoia, Petrovich, due dinastie che fanno palpitare il cuore -dei loro popoli perché con essi divisero sempre le aspirazioni, le glorie o i dolori! Inheggiamo alla felicità della Coppia Principmca, erede di quelle grandi virtù nelle quali riposta più efficace garanzia per la vera libertà delle genti. Il gaudio loro è gaudio nostro, e per dimostrarlo non v' invitiamo a feste officiali, ma lasciamo alla spontaneità del vostro affetto per la Monarchia nostra il solennizzare degnamente il fausto' avvenimento. Un pensiero predomini: oggi l'Anima Grande (lei Magnanimo Re, che ci guidò alla conquista della libertà e dell' indipendenza, aleggia festante là dove si compie l'alta cerimonia, augurando che nella felicità degli Angusti Nipoti si rifletta il bene della Nazione, e ohe per Essa e per Loro duri lungamente il benefico esempio tti) P P' Al Circolo Militare Regina Margherita avrà luogo alle ore 21 un ricevimento elegante che sarà tenuto per solermizzare le anguste nozze. Si farà della musica e forse della danza. Della mnsica è questo il programma: 1. PINSUTI - lì libro santo - per tenore con accompagnamento di violino e pianoforte, sigg. E. Zaini:so, A. Bonaventura, A. 'fognetti. 2. a) SGAMBATI - Gavotta - b) SCARLATTI DOMENICO (1683-1757) - Giga - per pianoforte, signorina Il. Pardiui. '3. COSTA - Serenata Medioevale t per tenore, sig. E. Zaanuso. 4. a) LOCATELLI (1693-1764) - Aria - b) BACI! (16851750) - Loure - per violino, sig. A. Bonaventura. 5. Gosms - Grand' aria per basso nel Salvator Rosa sig. L. Cesari. 6. CHOPIN Ballata per pianoforte, signorina B. Pardini. 7. a) WIENIAWSKI - Romanza - b) SIMONBTTI - Madrigale - per violino, sig. A. Bonaventura. 8. QUARANTA - Lasciali dir, tu m' ami - per tenore, sig. E. Zarmso. ,P La musica militare del 23.' reggimento fanteria dalle 12 alle 13 e mezzo eseguirà in piazza Vittorio Emanuele il seguente programma: 1. GABETTI - Marcia Reale. 2. Scriut3.: - Inno del Montenegro. 3. PoNcunciaa - Il Figlio' Prodigo - Atto 1. - I Promessi Sposi. 4. 5. MASUTTO - Fantasia Savoia Pietrovich. - .4 43. . Al Politeama Pisano alle ore 17 avrà luogo stasera il concerto dei tre corpi musicali di Pisa, Navacchio e Sant' Anna.' Ecco il programma: 1. Tre bande riunite - Inno del Montenegro. • . Banda di Sant' Anna - PUCCINI - Le Vylli - Pontpourry - 1. Preludio e coro - 2. Romauza - 3. Tregenda - 4. Preghiera e finale 1. 3. Banda Municipale Pisana - PACENI - Gran poema sinfonico Dante' - a) Inferno - Tormenti senza speranza - b) Purgatorio - Dolori che avranno fine e) Paradiso - Eterna felicità - d) Trionfo di Dante - Dante ritorna stilla terra: i popoli applaudono al divino poeta. 4. Banda di Navacellio - MassiNtrr - Scene pittoresche - a) Marcia - b) Scena del Balletto - c) Angelas - d) Festa Boélna. 5. Tre Bande riunite - Marcia Reale. - ).2) Le tre filarmoniche poi eseguiranno sulle piazze vari programmi. La banda, di risa, in Piazza V. Emanuele, dalle oro 20 alle 21 e mezzo. 1. Inno del Montenegro e Marcia Reale. 2. CARLINI - Cavour - Sinfonia originale. Letizia - Mazurka. 3. STRENTA 4. RIZET - tarme?. - Fantasia. 5. 1.1BRBLN - .11 Vapore La partenza O l'arrivo. - - Nelle piazze Venti Setembre dalle oro 20 alle 21 o mezzo e Garibaldi dalle ore 21 alle 22 o mezzo, da destinarsi, S. Anna e Navaochio. S. Anna : 1. Imiti del Montenegro e Marcia Reale. 2. \rutin' - 1 ;"espri Siciliani - Sinfonia. 3. BizEIT - Arlesienne - II Suite. '4. VERDI - Maebeth - Gran Pout-pourry. 5. I - Fantasia Militare. Na,vacchio : 1. Inno del Montenegro e Marcia Reali,. 2. ROSSINI - Semiramide Sinfonia. 3. WAGNBR Il Vascello Fantasma - Scena della Filauda. 4. RIZET - Carnten Pont-Pourry. 5. Tanntri - Chiaro di Luna - Mazurka. ~t - - In Provincia. - A Cascina la Società Operaia del paese ha elargite lire cinquanta ai poveri. A cura del Comune saranno illuminati gli edilizi pubblici e la filarmonica emulerà, in piazza. - A Calci i consiglieri comunali hanno dato alla Congregazione di carità lire duecento; e del dono sarà scolpito il ricordo nella lapide eretta in onoro dei benefattori della Congregazione. Un comitato popolare per un ricordo marmoreo al Generale Garibaldi ha versato nella cassa del filantropico Istituto lire 120 già raccolte o si è associato così alla festa gentile di oggi. - A Santo Pietro il signor F. Bientinesi, presidente della Società Filarmonica, la quale s' intitola dal Principe di Napoli, fimendosi interprete dei sentimenti dei musicanti e dei soci, ha inviato al generale Terzaghi, a Bari, il seguente telegramma : i Società Filarmonica Principe di Napoli di Santo Pietro (Capanuoli) prega offrire Angusti sposi omaggi, augurii, ora che S. A. la Principessa Elena pone piede sul suolo italiano s. - A Pontedera il Comune ha decretato splendidi festeggiamenti: le vie del paese saranno addobbate elegantemente e presterà servizio la banda. L' amministrazione comunale ha poi stabilito che siano esercitate opere di beneficenza. - Da molti altri paesi, e da tutti gli altri Comuni della provincia ci arrivano notizie di festeg- giammai semplici, ma cordiali. Alta, vibrante nota della solennità è la beneficenza: in miglior modo infatti non si potrebbe festeggiare la cerimonia gentile che unisce oggi in un dolce nodo il cuore dei Principi generosi. Gli.Sposi a Pisa? All' ultimo momento è corsa la voce che gli Augusti Sposi, nella loro visita delle città d' Italia, si fermeranno anche a Pisa. Noi auguriamo che la notizia, sia vera. Si è detto ancora che la magistratura cittadina d' accordo colla direzione delle corse inviterà. i Principi ad intervenire alla riunione ippica • che, avrà luogo sui prati di S. Rossore il 15 Novembre. Ceste e Ca-sti Il ritorno. La campagna comincia a restituirci le trame gentili' che da troppo lungo tempo han privato la nostra città dell' incanto della' loro grazia o della loro bellezza. Il temgo, questo terribile seccatore, non ci ha perauco COMICOS80 di poterle ammirare nel pomeriggi luminosi e temuti, che sono il fascino di questa .dolce città, sul Lung' Arno, a piedi, in tutto il fulgore che emana dalla loro persona. Tuttavia, in un breve intervallo fra, uno scroscio d' acqua e una folata di vento, ho intravisto, rapida visione di un attimo, il dolce profilo di dOutia Elena Queirolo: e, novello Fausto, ho chiesto aneli' lo, ma indarno, all'attimo fuggente: arrestati, sei bello. >< Serate liete. . Il primo trattenimento fiunigliare al Circolo degli Impiegati civili, riuscì come per solito riescono tutte le feste la prima volta, le quali th11110 tornare a monte la vecchia freddura - bisognerebbe poter cominciare sempre dalla seconda. Si fece della buona musica, e Fortunato Ciuti disse con la consueta grazia un monologo, 'tratto dalle Veglie»di Neri Taufacio con arte non comune dall'egregio prof. Della Pura. >-< I libri. GIOSUè Cardimci ha pubblicato il secondo volume delle suo Letture del Risorgimento (1831-1870), un libro , igoroso o sano, preceduto da una prefazione che è una splendida pagina di proaa, che tutti ,•e specialmente i giovani, hanno il dovere di leggere e meditare. Giosuè Carducci ne ha mandata una copia al Principe di Napoli elle lui gradito il dono ed ha ringraziato con lettera autografa 1' illustre autore. >-< La musica. A Londra ha ottenuto un lusinghiero filleCCSSO nuova opera di Luigi Mancinelli, Ero e Leandro, su libretto di Arrigo I3oito. >-< In campagna. Per pranzi e refezioni in campagna è molto caratteristicoil servire la frutta entro delle canestrelle vimini inverniciati, dorati o inargentati, anziche in linttiere di maiolica o di cristallo. (Meste canestre ai ornano di piccoli tralci di vite I valili eller& : qualche bel fiore sta assai bene a ~lezzo alle frutta, purche si abbia cura di bene armonizzare i colori. Le ultime roso d' estate, .così malinconiche, dal profumo penetrante come Mi addio, s'addicono molto alla sfumatura dei pomi d'un verde tenero come uno titC10 11110VO. I miei poeti .favoriti — Prima Aleardo Aleardi e Giovanni Prati — dopo, °lindo' Guerriui e Gabriele D'Annunzio. Gli eroi più simpatici! — Prima Don Chisciotte e Manfredi — dopo, Gargantua e Don Juan. Le eroine! — Prima Virginia e la signora di Camon; — dopo, Francesca da Rimini e Margherita Gaitthier. I maestri di musica preferiti! — Prima Gounod e Verdi — dopo, Strauss e Suppè. I miei nomi favoriti! — Prima, il tuo — dopo, il loro. Il dono della natura che io vorrei possedere! — Prima, piacere a quella che amo — dopo, riuscire 8i1.111111tiC() al miei clienti. Come vorrei morire! — Prima, fra le tue braccia. — dopo, nel mio letto. . Lo stato del mio spirito! — Prima, impaziente — (to)., annoiato. Tre auguri — prima: vederti sempre felice, poterci spoaare,.aver presto Un marmocchio — dopo: vincere le mie cause, guarire dai miei reumi, conservarmi sempre di ottimo appetito. A im' altra volta le confessioni di lei. CONSUELO. >.< La moda. Il colletto alla Medici t sempre in alto favore: esso -i fa di velluto, di pelle o di piume, -con simulata cravatta di leggiero merletto, o guipnre bianca, o pure anche di un fitto accouchigliato di mussolina in seta nera. Sarah Bernluirdt ha poi dato il suo nome ad un l(gfulte collo tutto intiero formato di penne di struzzo di lunghezza graduata, molto alte dietro o più basse dinanzi, arricciate e con la testina accartocciata. Si fanno in nero e in grigio sfumato; ma sempre nelle tinte naturali dello struzzo. Anche con penne di Hivone 'V I è da fare colletti di assai _leggiadro genere. La foilda--di detti colli è, generalmente, di seta a eillori . vivaci e chiari ; smeraldo, turchese, violine ecc. Huest' ultima tinta s' addice molto allo bionde. La città di vita 11••• Città di Vita dove sta racchiuso ogni mio senso più nobile' e puro. dove già luce il segno del futuro come da un nimbo d'oro circonfuso; , Un piatto la settimana. • Animalo di vitello in agro dolce. Dopo averle imHiancate uell' acqua bollente e ben rimondate, si pongono in una casseruola con poco burro, Illella cipolla, rottine di lardo e di prosciutto, sedano e carote a fette e sale a sufficienza. Quando avranno preso il colore dorato togliete la cipolla, bagnate le verdnre, e le valimene con del buon ',nido e fitte cuocere con fuoco sotto e sopra. Poi, estratte le animelle dalla casseruola, si tagliano a fette, si disponimi) sul piatto e si bagnano con una salsa composta di gr. 10 di zucchero, il sugo di un limone, gr. 40 di olio fino e gr. la di capperi. >< Un nome la settimana. Mignon — significa — elegante. La massima. 1: di Salomone: colui che è padrone del proprio ‘-tiore è superiore a colui, che conquista delle città. Per finire. Riflessione triste ma filosofica di un uomo che si muore di fame, ma che crede in un avvenireinigliore nel inondo di là. — Non ho il pane, ma almeno... ho la credenza. Città di Vita. dove mai deluso ho aspettato con animo sicuro l'ultimo sogno e dove ogni alto muro circonda un qualche verde orto rinchiuso .... Con questi versi DiEno ANGELI — un vero poeta —dà principio a un voltunetto di canti, che s' intitolano a punto La città di 'vita. Poche volte, confe s so, in questi nostri tempi di versajuoli dozzinali e scombiecheratori di versi sfacciati e impenitenti, ho provato tanto diletto quanto nell'accostarmi al fonte poetico onde. l'Angeli deriva. La sua è poesia alta, Sincera, sentiti. È poesia che suona e crea al tempo medesimo. È poesia fatta d' immagini, di memorie, di inspirazioni gentili, di alti e virili propositi. Non è vuota ciancia e inutile miseria. Il poeta, è facile accorgersene, ha familiari i classici; e senza avere tutta la preziosità del D' Annunzio, possiede uno stile poetico che getta fasci di luce e dà vita alle cose. Egli, sopra tutto,. ed è virtù singolarissima, è chiaro, limpido; lontano 'cosi dalle astruserie del Pascoli, come dalle contorsioni carducciane. Canta cole detta dentro, e dice all'anima : « sospira.' n E il sospiro di lui è soffio d!amore, di pace e di radenzione umana. . .Spera dimani o poi dima,ni ancora o sempre: ed alibi fede nel destino che nella lotta l' anima rincuora. Prosegni lentamente il tuo ouramino e francamente, o pensa che ogni ora più ti conduce alla novella aurora e che il limite estremo è più. vicino, Come sono buone e come sono pie le lacrime, Prendendo il Caffè cime gli sgorgano dal commosso ciglio? : Oh, pioggia eterna! Da quali occhi spenti sgorgan sul mondo tante stillo amare? Quali occhi ignoti lasciano versare senza tregua le lacrime dolenti? Confessioni coniugali. del loro matrituoniii, /ai e lei, una sera, i' intimità del salottino, annegato nella luce tevne del liquidarlo velato di garza rosea, e nel prolimio diC Sflt- rose agonizzanti negli ampi vasi della China, « E quella sua Puriticazione com'è piena di significato e d' i inspirazione? •A me il verso discende nelle vene .. j .,,scro ad un questionario loro proposto da una Come un magico filtro ineantatore che unisca ad. un assai grato sapore • virtù fatali e d'amarezza piene. e un tantino indiscreta : era jma spe-.ione e risentiva del momento in cui era .11114 . :1 COT111111e limiti anni di vita coniugale lui e lei hanno :incolli una volta scritto R loro confessioni ; non più insieme, nell' iu,tinìit, all' alba serena di un amore passionale; ma ciascuno nella propria camera e Timido la lima di miele non era pih che un ricordo lontano. tolto lontano. (11A0 ha riunito l' una e l' altra confeasione. ed • le presento ambedue, o gentili lettiiei. exime una .•uriosità, che può tinse& di non inutile ami a men te. : La caratteristica principale del mio earat. - Prima del matrimonio, la dolcezza — dopo, Li vaeità. 1.a qualità che io desidero sopratutto in una donna! - Prima, l eleganza — dopo, l'economia. Quello che apprezzo di più negli amici ! — Pii ti cuore, e lo spirito — dopo, la loro borsa e le loro annuiti. 11 mio principale diletto! — Prima, non lo conosco -- dopo, non ne ho. La mia occupazione favorita f Prima, pensare a te dopo, fumare la Quale h:111'141re la mia più grande sventura! — Onde più forte fremono nel cuore le battaglie per l' arte o più serene, poi che non una passion rattiene I ' impeto del Piacere e del Dolore. , - sposare la donna che amo — far Quello che I orrei essere! — Prima, tuo marito — dopo, scapolo. 11 paese dove vorrei vivere? — Prima, (Vive tu — dopo, a Parigi. 114111 Il 11(1 autori favoriti di prosa! Prima i romanzi — dopo, le diamine clic un seri- E così nella gran lotta snervante fra il Doler che trionfa ed il Piacere, esce rinnovellato il mio,pensiero, e sopra tutte le memorie infrante e sopra tutte le più ree chimera siarge la grande immagine di °cero. Del significato civile, che governa il verso dol giovane e sapiente poeta, fa ampia fede il Cani() al D' Annunzio, nel quale e'si rallegra che il Vate abruzzese s' inspiri ora e a miglior fonte i e a sensi e più umani . . . Tu tendi. sorridendo, amho le mani . a chi soffro, a chi piange, a"elli delira! • Or sono lungo i rei sogni mal sani o nuove cose l' Anima sospira vedi il deserto dove si raggira li tolta, e intendi i pianti sovrumani. - Anche il ricordo dell' e amico morto i ; dell' i amico lontano i; della i Amorosa ; della Il Addolorata i; dell'« Abbandonato del « Fratello i, e della i buona moglie i , gli dettano scusi di pietà alta e gentile. E il saluto al Padre i, che è lontano lontano, gl' inspira tutta una grande elegia d'amore: Oh, ti giunga la mia voce! sta sera indugiai sui ricordi. Oggi morire ho visto un altro giorno, e un altro giorno saluterò domani. A primavera vedremo insieme i mandorli fiorire? Io conto l' ore e aspetto il tuo ritorno. lapidi con sopra inciso, nella sua terribile laconicità, il seguente epitaffio: Gesù e l'adultera e ; i Magna virum i; i I fratelli ignoti i, che muojono in lontani paesi senza vedere la Patria; e La partenza e il ritorno i; « La strada dell'ospedale i; e i I canti della patria i, ascoltati, un giorno, tra le braccia della madre, sono esemplari di poesia umana e civile.' Pochi canti così belli e così alti ha la poesia contemporanea. Anche il i sentimento della natura », nell'Angeli, ha un i devoto i. Si legga questo i Ricordo de'colli di Signa : N. N. Rifiorisce il giaggiòlo tra i cipressi sottili in doppia schiera a Contecampi? E scorre ancora il fiume in mezzo a campi dove già ridon le mature messi? Ondeggiano pur sempre nei mattini chiari d' estate gli alberi novelli? e ritornano a stormi anche gli uccelli ne' merig,gi, tra i rami alti dei pini? Oh, parlami, sorella, anche una volta dei campi, di quei campi: io sono intento al racconto, e udirò lieto l'accento hen noto. Parla. l'anima ti ascolta. E, qui, d'o termine al mio dire, chè se volessi indugiarmi troppo nelle citazioni trascriverei tutto il gentile e forte volumetto. Come mai Diego Angeli non ha — se ne togli il piccolo cenacolo romano, del quale fanno parte Adolfo De Bosi, Antonio Della Porta, Ugo Ojetti, e, non di rado, Gabriele D'Annunzio — quella fama della quale sarebbe pur cosi. degno? Vanità . . . • e mistero_ delle cose e delle vicende umane! Oggi,. è il regno de' ciarlatani e de'vati di dozzina: domani — giova almeno sperare — sarà quello de' i veri poeti e . . •Pisa. 24 ottobre 18ga. eamillo .24/dona-Traversi. LA SETTIMANA DEI COMMENDATORI - • FU UOMO D' .1Z10.VE - - Regina Ggeii Ine tura, allelnja! Ne hanno messo al fresco tre, ed i giornali sono pieni di particolari, di mezze rivelazioni, di voci che corrono, d' insinuazioncelle; e tanti bravi galantuomini non dormono più e sembran doventati altrettante Lady Maebeth spaventati dall' ombra di... Banco. Benedetta ombra che, pare impossibile, ha una parte cosi preponderante nella vita sociale di questa sciagu rata fine di secolo : sono appunto i banchi ed i banchieri che hanno seminato di mine, da un capo all'altro, questa povera Italia nostra. Ma pare che il giorno del giudizio cominci' a spuntare, finalmente : pur chè faccian da semino; del che, dopo tanti esempi, io mi permetto di dubitnre. . I commendatori e la galera • strano riavvicinamento che ha però i suoi bravi precedenti storici : i commendatori di S. Stefano, per es., avevano anch'essi a che fare con . le galere; infatti le armavano e le mandavano a dar la caccia ai Mori che, anche a quei tempi, avevano la tendenza al saccheggio; e, quel che più monta, non se li facevano scappare: ora invece le parti sono invertite, e le galere dan la caccia ai commendatori. . Del resto un banchiere sotto processo non fa che passare da un Banco all'altro; dal suo al banco degl' imiíutati. Nè 'crediate che vi sia. gran divario anche nel rimanente. Guardate: ai titoli bancari non fa che sostituire dei titoli . d' imputazione; agli agenti di cambio gli agenti... di pubblica sicurezza • ai mandati di pagamento il man-. dato ... di cattura; al libro mastro _il ... libro nero della questura ;. al bilancio ... la bilancia della giustizia ; ai riporti... i rapporti dei questurini ; e alla fine può trovarsi, tutt' al più, anzichè a scontare cambiali, a scontare . . . . qualche annetto di reclusione. Sé poi è stato 'anche deputato, ritrova persino la Camera... di sicurezza. E, vedete che invidiabile prerogativa, egli può dire ai suoi accusatori, mostrandole: Io sì che ho le man-nette! • Un amico mi taceva osservare che andando di questo passo, non si troveranno più commendatori: ma io gli ho fisposto che non c'è da disperarsi: se i commendatori passano, i gran còrdoni restano : e nel caso dei banchieri, son dei gran cordoni... gli azionisti. E a proposito di questa disgraziatissima classe di spostati, N'errà un 'tempo, quando saranno andati tutti nel numero dei più, che i posteri vedranno nei eamposanti delle lugubri file di MORÌ ALL'OSPEDALE. Un galantuomo che ha la disgrazia di esser commendatore e nello stesso tempo di un'avarizia fenomenale, diceva ad un collega : — Vedi, per economia, 'non mi sono fatto ancora rinnovare le carte da visita, senza il Comm.; ma però, quando mi occorre di darne una, mi affretto a spiegare che quel Comm. si • gnifica semplicemente... commesso viaggiatore! iI itzitta --Zareat;int. Il Congresso delle Società di tiro a segno Por unanime consenso, Pisa, che è custode della preziosa Bandiera nazionale del tiro conquistata dalla nostra Società alla seconda Gara generale, è stata prescelta a sede del Terzo congresso delle società di tiro. Questo congresso, che verrà effettuato nella seconda quindicina del prossimo novembre, ed al quale converranno numerosi rappresentanti delle altre società del regno, assumerà una eccezionale importanza non tanto per gli argomenti che dovranno discutervisi, quanto per il fatto che il congresso stesso sarà preceduto da una gara straordinaria di tiro. Da ciò è evidente la necessità che per parte della cittadinanza si preparino ai congressisti e ai tiratori, i quali certamente raggiungeranno il centinaio, accoglienze cordiali e festose e degne della città nostra che ha sempre goduto fama di ospitale. La presidenza, la quale non ha modo, con le sole e limitatissime risorse sociali, di far fronte alle spese non lievi che eccorreranno per festeggiare convenevolmente i congressisti e i tiratori, fa sicuro assegnamento sul concorso efficace dei suoi soci e sulla generosa partecipazione dei concittadini. Sappiamo che a questo scopo sono state nominate patrone.vse del congresso e della gara le più elette signore della nostra aristocrazia, affinché esse vogliano contribuire alla migliore riuscita dei festeggiamenti col fascino della femminilità sempre graziosa e gentile. AI palmo Oiandwurti (Adunanza del 19 ottobre). Presiede il Sindaco Cav. Uff. Avv. Gambini, assistito dai segretari Cav. Taci' Parenti e lianieri Berni. Sono presenti i consiglieri : Carrai Cav. Ulderigo, Simonesehi, Carini, Nitaini, D'Aghinrili, Della Nave, Fe:. roei, Gagliardi, Triglia, Fogliata, Mariani, Gualtierotti-Morelli, Franeesehi, Cuppari, Melani, Materassi, Benvenuti, Gini, Cristiani e Tampueei. Il Sindaco comunica al Consiglio l' omaggio fatto al Comune dal Cav. Prof. Igino Benvenuto Supino di una sua recente pubblicazione « Il Camposanto . di Pisa e e racconta come egli abbia già nresentato all' egregio concittadino i doverosi ringraziamenti; e i consiglieri li rinnovano. Si ratificano due deliberazioni prese d' urgenza dalla Giunta; e cioè quella del 29 settembre per autorizzare il Sindaco a stare in giudizio contro l' accollatario Oreste Graziami, e quella del 2 ottobre relativa alla circoscrizione della esattoria comunale. E si dovrebbe discutere il bilancio preventivo pel 1897; ma il Sindaco annunzia che esso è pronto e che la Giunta lo presenterà, più tardi alla discussione, desiderando sottoporre ali' attenzione dei consiglieri una sua relazione sui provvedimenti finanziari, per i quali sarà dato così solido assestamento ai bilanci futuri che non si verificheranno nell' avvenire le deficienze incontrate nel passato. L' assessore Toseanelli illustra le ragioni svolte dal Sindaco e dimostra intanto la necessità di apprevare in L. 582 mila i centesimi della sovrimposta che è uguale, per l' aliquota, a quella fissata nell' anno • scorso. Interviene l' assessore Gherardi. Gualtierotti-MDrelli desidera di fare una dichiarazione di voto contrario. Egli non è animato da sentimenti faziosi, e perciò irragionevoli' ed infondati: ma non vuole giuocare a ~SCII cieca votando i centosimi addizionali, quando non si conoscono ancora la natura dei provvedimenti che si vogliono adottare e 1' indirizzo di un programma serio e preciso. Toseanelli ribatte le osservazioni dell' on. Gualtierotti-Morelli, rassicurando il Consiglio che per lunga pratiCa Si è fatto sempre a quel modo; e muove un cortese rimprovero al suo avversario a cui ricorda che anche la Giimta, di cui fece parte Io stesso on. Morelli, aveva adottato questo sistema. Morelli parla per fatto personale e rammenta al Cav. Toscanelli che se qualche volta, per dovere imposto dalla legge, furono approvati i centesimi addizionali, lo furono sempre quando il bilancio era già stati) approvato dalla Giunta e presentato ai consiglieri. . • • Interviene il eonsiglier Supino. Mariani domanda : ma resterà ferma l'aliquota? Toseanelli gli dà spiegazioni e rassicurazioui larghisssime. Si votano i centesimi addizionali : intervengono i consiglieri Gioli e ..Nardi Dei che dichiarano di astenersi dal votare, perda non presenti alla discussione Votano tri 19 consiglieri: due si astengono, e cinque votano contro. Sulla eccedenza del massitno per la tassa di famiglia riferisce l'assessore Toseanelli, il quale propone il limite massimo per l' anno 1897 in L. 800. Muretti accetta di buon grado quel limite e ne spiega le ragioni, trovando giustissime le conclusioni del relatore. Nardi Dei accetta: dichiara di averlo votato anche nell' anno scorso; e ripete la raccomandazione che si itSi la più la equa severità nella imposizinne della tassa. Sorge ima breve discussione alla quale prendono parte anche i consiglieri Supino e D'Achinrdi, liuchè l'eccedenza del massimo in L. 800 è approvata alla unanimità. è proprio questa seduta il suo tour Toscanelli de force — propone alcuni prelevamenti dal fondo di riserva per supplire ad assegnazioni deficienti —; ed il Consiglio approva. Dopo ima breve relazione del eonsiglier Nissim, si approvano le proposte della Giunta — e sono note Per essere state già annunziato — colle quali si solennizzeranno dal nostro Comune le nozze del Principe di Napoli — Il Consiglio approva. Si comincia la votazione per la rinnovazione delle diverse Commissioni le ( piali in tutte sono la bellezza di undici. Si principia da quella per la tessa di famiglia; e sono rieletti i signori : Vallini Alfredo, Vaglini Egisto e Aghib Alfredo. Si sospende la seduta pubblica; e il Consiglio si ritira in adunanza segreta. In questa promuove dalla ípiarta classe alla quinta elementare i signori Maestro e Maestra Allegretti ; dalla terza alla quarta maschile i maestri signori Controzzi e Maligni e dalla terza alla quarta femminile la maestra signora Clorinda Collodi. La galleria contiene anche parecchi dipinti del Satti' stesso, fra i quali ci sembrano degni di particortre menzione alcune impressioni di Bocca d'Arno, in cui la tecnica impeccabile si sposa alla .padronanza dei colori , sempre adattati all'ambiente che egli riproduce, e trattati con abilità di impasto ki genialità di intonazione. Noi ci rallegriamo vivamente col giovane artista della sua lodevole iniziativa, e ci auguriamo che non gli vengano meno l' incoraggiamento e le soddisfazioni morali o materiali che meritano l'ingegno e il sentimento dell'arte, qualità che egli mostra di possedere in larga copia. , - Jbeatità feoparbtane — . . - . - a . La .S'ocieta Alfea per le corse di cavalli ha pubbucato il programma per la riunione autunnale che avrà luogo sui prati di San Rossore Domenica 15 Novembre. Si avranno cinque corse: — Premio del Jockey Club di L. 1500 per cavalli interi e cavalle di tre anni ed oltre di ogni paese ; — Premio dell' A nguinara (corsa a vendere) di L. 1500 per cavalli 'di tre anni ed oltre di ogni paese; — Premio degli Esco/i (corsa a vendere) di L. 1500 per puledri nati in Italia nel 1894; — Premio del Gran Criterium di San Rossore di L. 5500 per puledri interi e puledre di ogni paese nati nel 1894; — Premio della Pineta (handicap discendente) di L. 1000 per cavalli interi e cavalle di tre anni ed oltre di ogni paese che non abbiano vinto nell'annata un premio di L. 5000 nè la somma di L. 20000. Questa riunione interessante di per sè stessa come tutte le altre che hanno luogo da noi sulla splendida pista di San Rossore, che è la più bella e la più adatta pista d'Italia, ha altresì maggiore interesse per essere l' ultimo convegno di tutta annata degli sportmans italiani e degli appassionati cultori del turf: i cavalli vi eseguiscono, prima di esser messi al riposo di pochi mesi, l'ultima prova della loro vigoria e della loro resistenza. Oltre le corse a vendere poi, sono destinate a destare grande entusiasmo quella per il premio della Pineta in cui sono ammessi a montare' soltanto i fantini nati in Italia da padre e madre italiani — una corsa di vera emulazione, di ardire e di coraggio — e l'altra per il premio del Gran Crite" rium, per la quale di 32 cavalli inscritti ne rimangono fino ad oggi 22 e sono i più promettenti, i più vigorosi e i più leggiadri cavalli delle nostre scuderie. . • Cisoruteti, d'Arte Nell'aristocratica e luminosa strada Santa Maria, Ferruccio Satti ha aperto una galleria di quadri antichi e moderni, la quale colma una lacuna nel movimento artistico della nostra città. Tra i quadri antichi esposti abbiamo avuto occasione di ammirare alcuni lavori di scuola fiamminga, i quali conservano una freschezza di tinte meravigliosa ; una battaglia alla maniera di Salvator Rosa e alcuni pregevoli ritratti del secolo XV. Inoltre il Satti presenta la copia della Santa Agnese, che conservasi in Duomo, e del Sacrificio d'Isacco del Sodoma, da lui eseguite con intelligente_4ntuizione dell'originale.. Con questo titolo gentile, Etnica Boghen Conigliani — ima signora assai colta, assai studiosa e assai meritamente nota nel campo de' buoni e severi studj — pubblica un eccellente opuseoletto, nel quale si fa a ricercare le..idealità di Giacomo Leopardi. Sono poche pagine, scritte con intelletto d' arte e d'amore, da una donna che ha l'animo preparato a intendere tutte le identità della vita; e, singolarmente, quelle che appartennero a uno de' maggiori e più travagliati poeti della Italia nostra. Il dissidio tra 1' ideale e il reale fu quasi sempre cagione di .pene intime, profonde; e mi tal dissidio si acuì. in modo straordinario nel Leopardi, lottante di continuo tra 1' immaginativa e il sentimento. Prima e necessaria ragione de' suoi mali infiniti fu la discordanza tra la vita reale e quella che l' esaltato e commosso pensiero gli dipingeva. Non ostante la sua triste filosofia, Giacomo Leopa•di fu, e riniase, un malinconico e contemplativo adoratore della vita. E come Francesco d'Assisi abbracciava, in nu sentimento solo d' amore l'universo intiero; così il cautor della Ginestra, nell' ampio concetto poche), vedeva una a dignità estetiCa » in tutte le cose, e non trovava disdicevole al verso di ritrarre le più umili con i tocchi della più luminosa e su- - : un conflitto, una ribellione, una rivoluzione: tua l' in- surrezione dei maestri è feroce e non vi ha riparo in modo alcuno. Il maestro è il tribune di tutti i giorni; e dal suo banco — che è una piazza a cui non arrivano gli squilli dei poliziotti e che non saranno mai capaci di ~rare i delegati di pubblica sicurezza — ogni giorno, ogni mentente, dispensa agli alunni il pane dell' odio, t; itmo9la nelle piccole anime l' MOS ill$1110 per la rivolta, F avversione e il disprezzo contro le autorità . . comunali. Il maestro, al caffè, per la strada, e in dieci altri luoghi, può essere un apostolo o un .rivoluzionario, film educatore al bene o un sovvertitore delle coscienze: dategli una schiera di ragazzi, ed egli ne farà, a suo talento, dei giovani dabbene o dei perversi, dei cittadini rispettosi verso la patria ed il Re o degli audaci e dei ribelli, dei liberi pensatoti — atei e - materialisti dei credenti, timorosi di Dio e servi del dovere Come ci Si può salvare dalla insurrezione dei maestri per anni molti ; ma, in sul fluire, si disistimarono e odiarono. Ctnd è oziose>, allo stato degli studj leoPardiani,. dubitar ancora che a Aspasia » fosse la FANNY TARGION1-TOZZETTI; e dimenticare la BlilCiHIGNTI, che tanta fiamma 41' amore destò uell' animo di Giacomo. Così non è lecito scrivere: — forse, anche le donne eh' Egli incontrò .nella sua via non eran tali da COM- prenderlo ! E come avrebbero potuto comprenderlo? Bastava, pur troppo, guardarlo... per andarsene, e non tornare mai più! Così non è giusto dar contro allo Zpnabiní, che, parlando della canzone natia, scrisse: il Leopardi pure evocando le memorie gloriose di Roma deride coloro che fanno il somigliank ». Lo Ziunbini è tal critico, tale scrittore, e tale filosofo della Poesia leopardi:tini da meritare ben altra confutazione, nel caso; anzi tutto, poi, è necessario intenderlo . - Tranne queste lievi mude, ripeto, l' opera della signora Boghen merita di essere letta e annuir:11a. . `Canullo ,:iintona-Traversi. • Torino, Carlo Clauson, 11397. I maestri protestano.... P.- L'ultimo deliberato del Consiglio Comunale riguardante alcune promozioni dei maestri, )m messo il campo a rumore in mezzo alla famiglia degli educatori pisaui; e certe non si sono mandati dei voti di plauso ai nostri padri coscritti, poco furbi e assai impressionabili. Chi sa mai qual fracasso ne uscirà fuori! Perchè tutte le agitazioni sovversive possono essere calmate dai . . . freni della Questura; Si può attenuare l' impressione momentanea di un comizio; si può sedare - "•~011r" " "" . . Cartoleria Ciro Valenti Sotto Borgo - PISA. . •t>4> Ho messo insieme in questi ultimi giorni una abbondante collezione di lettere e di biglietti, tutti protestanti contro la pastella che hanno fatto al Consiglio Comunale nell' ultima adunanza: o tanti reclami di maestri e di amici di maestri mi hanno fatto pensare alla ingenuità dr molta gente che crede alla paimeèa di un- comunicato, di una critica, di una protesta del giornale. Il male sta nel manico, diceva Arlecchino; e dite un poco, se vi riesce, ai corpi deliberanti, costituiti in Ente morale poco discutente e molto giudicante, di .fitre le cose diversamente? Io so che l' ufficio scolastico, a cui presiede con amore, con zelo, con intelletto e con imparzialità l' amico prof. Alfredo Della Pura, aveva ffitto delle proposte; so che queste proposte le aveva accolte la Giunta e che di più la commissione, che discute gli all'ari della pubblica istruzione e della beneficenza, le aveva presentate al Consiglio; ed ho 'visto infine che il Consiglio lui fatto il comodo suo . . *0 Non c'è molto da protestare: è vecchia e semplice questione: tutti i concorsi di questo mondo insegna-no; e mentre i migliori vanno a fondo, e' è come una vera libidine di forsennati e di .partigiani, uomini senza cuore e senza coscienza, che sospingono alla meta tutte le tronfie vacuità petulanti, ringhiose, fastidiose e peggio!. Non si delibera, irta si forza la manti; non si dita:lite, ma, si vive di prepotenza; non si giudica-, ma si condanna, invece, soltanto! A che prò parlare (li titoli, di documenti, di diritti, quando la folla è mossa, è agitata da cento passioni, da mille interessi, da infinite cupidigie, da tornaconti elettorali I ... Ah poveri maestri, voi, se non avete anche imparato nello studio che dovete fare giornalmente delle piccole anime, di quante colpo poi si macchiano le grandi coscienze; e quale lotta, impari e indiscreta, tormenta gli uomini, più tardi, nella vita! ... kk MAL SfìnutuntiVii Giudici, Giudizi e Giudicati » . Ghirlande funebri - . perba realità. La signora Boglien studia, e »cerca, don sapiente e diligente amore, quelle che furono le altissime ideali/à dell'immortale Recanatese; e giunge alla diritta conclusione che, sebbene Egli uieghi la gloria, la gioja, l' amore e la vita, sente quanto conforto possa esser dato alle sventure umane ; sente come la vita sia bella.. Tantalo nuovo, ha dinanzi un bene che non può afferrare; ma che fa rifulgere, come ,visione sublime, dinaiízi alla mente del leggitore; e però noi chiudiamo il isno libro » non affievoliti, nia pensosi; non increduli, ma credenti; non disperati del bene, ma fiduciosi ; non stanchi dell' operare, perciò exisì comanda natura. La gentile autrice di queste pagine dà a vedere di conoscere a fondo gli ultimi studi critici e biografici sul Leopardi. E di Ciò le va data lode amplissima. Io timi posso solo accostarmi a lei in qualche giudizio;chè non mi pare rispecchi la verità. Così — tanto per citare un esempio non credo Alatiu possa ancora ripetere la vecchia ingiuria: non fu amato dalla mndre! Adelaide Antici-Leopaidi amò tutti i suoi figlittoli, ehe salvò dalla finanziaria rovina ; li amò a modo suo, secondo l' indole sortita da natura.; 'ina li amò. ugualmente. E non iii la: madrebelva che a tanti critici italiani, compreso il D'AncOna, piacque dipingere. Così, non è giusto scrivere che il Giordani amò ardenteMente Giacomo Leopardi e lo tenne nel conto clic meritava. Si amarono e stimarono scambievolmente Grande Esposizione Ancora del fallimento della Banca Popolare. Mercoledì mattina ebbe luogo la prima convocazione dei creditori del fallimento della ,‹ Banca popolare coopei:àtiva di Pisa », dinanzi al giudice delegato al fallimento avv. Pacinotti. Il 'curatore provvisorio, rag. Chiarirli, dette lettura della sua relazione, dalla quale la situazione del fallimento apparisce gravissima. Gli intervenuti quindi procedettero alla votazione per la nomina della Commissione di vigilanza, la quale rimase composta dei signori: Falugi avv. Guglielmo, Modigliani Alberto, Del Grande Angiolo, Essinger Giovanni, Piegai Florida. A curatore definitivo fu confermato per acclamazione di tutti gli intervenuti il curatore provvisorio rag. Domenico Chiarini, un egregio uomo che alla intelligenza pronta e vivace accoppia una rettitudine veramente esemplare. . COLLEGIO CONVITTO PIETRO HOUR PPRDVATO DAL It. ( iovERNo). - PISA — Via Slazzini - Palazzi— PISA. Questo Collegio comprende: 1. 0 Un convitto 2.° Scuole per alunni esterni ed interni. La retta è di Lire 45 al mese. Il Collegio Convitto Pietro Thouar, fondato nell'anno I8S3, oitre alle grandi e ben aereate sale, all'ampia-corte e al giardino ombreggia o da alberi e rallegrato da fiori può mostrare, a chiunque lo visiti, un bel corredo scolastico ed educativo, rispondente alle norme della più sana pedagogia. Per il buon andamento delle scuole interne, è stato affidato l' insegnatnentò ad un eletto numero di Professori. La educazione dei convittori è cura suprema e speciale del Direttore, il- quale vi apporta tutto il sito affetto e tutta l'esperienza acquistata nei suoi diciannove anni di pratica pedagogica. In questo importantissimo impegno Egli è condiuvato da istitutori sotto la cui immediata e assidua custodia sono posti i giovani, sorvegliati, guidati e trattati con fermezza e amorevolezza paterna. - "1"00W-""0"" Direttore VITTORIO NEW. %IL.- -W- 1, • "ew PER LE I ALATTIE DI PETTO Grazie alle sapienti ricerche dell'illustre Dottor Giuseppe Bundiera di Palermo, la terapia delle malattie di Petto annovera da molti anni il più energico specifico per combatterle e, molto spesso, vincerle. La Pozione Antisettica è, infatti, il ririmedio sovrano per Cnrare tutta la serio dei processi morbosi, che si svolgono nello apparato respiratorio; dalla più mite forma di catarro laringeo alla bronco. alveolite specifica. Le laringiti, lo tracheiti, i catarri broncbiali o poimoriali, acuti e cronici, la tosse d' influenza, ecc. sono trattati con successo in molti ospedali o nella pratica di numerosi medici. ,Ma dove la Pozione antisettica spiega maggiormente la sua efficacia cura ti vit è nella tubercolosi polmonale. determinando, conio per incanto, un notevole e progr essivo miglioramento dello stato generale del l' infermo. La vasta esperienza dei più illustri scienziati ritiene che la Pozione antisettica Bandiera è ormai l'unico rimedio efficace per le affezioni bronco- -poliumiali. Bando, adunque, allo infinito sciame empirico e diamo la preferenza a tale specifico, che non irrita affatto le vie digerenti, anche dopo un uso prolungato, mentro contiene tutti i principii attivi per curare le predette infertnitt La Pozione antisettica Bandiera, che si spedisco anche mediante pacco postale in porto assegnato. YIZO .faRruccfie e •• • Al Politeama Pisano. Domenica sera avrà luogo una rappresentazione straorcItnaria di gala, nella quale saranno eseguiti a piena orchestra e con valorosi cantanti l'atto terzo della Maria di liohan e l'atto primo della Linda di Chamounix: dirigerà l'orchestra il Maestro- Signor Gino Puccetti, un giovane che ha squisito senso di artista e finissimo intuito di musicista. La schiera degli esecutori è fiorentina e non senza fama e cioè: la signorinaYmma, Corinna Sestini (soprano); il signor Ascanio Borgogelli (tenore);‘ il signor Arturo Bellucci (baritono); e il signor Alfredo Bellucci (basso). In questa serata l' eletta artista signorina Corinna Sestini canterà stornelli e canzoni, già eseguiti da Lelio Casini nella rappresentazione in onore di Polifonte Scamuzzi, una musica fine e leggiadra che affascina il pubblico. Agli ordinatori di questo spettacolo, ai valorosi artisti simpatici, augurii di. subeesso I fratelli Cagnacci. I nostri concittadini Ugo e Cesare Cagnacci continuano a raccogliere allori nel campo della nobilissima arte da essi esercitata. Nell'ultimo concerto dato in Firenze all'Associazione della stampa Toscana, i Cagnacci eseguirono alcuni pezzi riscuotendo applausi e suscitando entusiasnii; il maestro Ugo eseguì al piano, oltre un minuetto ed una serenata di sua composizione, il Capriccio di Raff e un valtzer di Chopin. Cesare, professore di violino, deliziò l' uditorio eseguendo la preghiera del Mosè di Pagauini i sulla quarta corda », una danza zingaresca di Nachez ed altri pezzi. Rallegramenti ai giovani artisti che in siifatto modo onorano la propria città; ed un saluto all' ottimo amico prof. Ranieri Cagnacci, loro padre'. ' Alla Principessa leggiadra I 22:1i atellanti, fulgidi, Superbi, incantatori Le la Regale Vergine Regina degli Amori, Voi vi posate roridi Sulle turba festanti. Sui tricolori innumeri a 1' aura fluttuanti O labbra dolci, tremule, Splendete nel sorriso Come lembo d'azzurro, peni)» di Paradiso, Fugate il malinconico Soffio d'un pio pallore, Schiudetevi all' etereo Primo bacio d'amore. Esulta, o regar Vergine Da' begli occhi atellanti: Del sacro suolo Italie° Agli animi più affranti. Sii come un' ala d' angelo Che li accarezza e sfiora, Sei delicato balsamo Nell'invadente ora, E al fianco degl'intrepidi Figli 5.1 Carignano, Ama, proteggi e' vigila Il Popolo Italiano. FERNANDA BUONCRISTIANI. seamairal~affillaiontaa. dal Piè del Ponte Camera di lavoro. — La*Commissione organizzatrice della Camera del lavoro ha indirizzato agli operai ed alle operaie della città o della provincia un generoso appello per incitarli ad aderire alla civile ed utile istituzione. La Commissione, di cui' fanno parte giovani volenterosi ed amanti del pubblico bene, ha, con lodevole intento, sottoposto all'attenzione dei lavoratori tutti i beneficii che ossi possono risentire da una Camera del lavoro bene organizzata o ben diretta, la quale non è solamente una istituzione di tornaconto ma benanco di pubblica moralità, che ha la virtù di esplicarsi con valli ed. acconci mezzi di sollecita ed efficace applicazione, quali sono, ad esempio, l'ufficio di collocamento, l'ufficio d' informazioni dei mercati in Italia, gli arbitrati tra proprietarii e lavoratori, lo sviluppo del sistema cooperativo di conaumo, di prodíizione e di credito; e registri di statistica, insegnamento professio nale, sindacati per arti e mestieri, riabilitazione dei liberati dal carcere e tutela del lavoro delle donne o dei fanciulli. Alla Camera hanno aderito già moltissime associazioni ed altre, più di dodici, ne hanno aiutato finanziariamente là costituzione promettendo altresì tutto il loro appoggio morale. Noi facciamo voti che si umanitaria ed odacatrice istituzione incontri fra i nostri operai la stima o la simpatia che per gli alti suoi scopi si merita. Croce Rossa Italiana. — Il Comitato centrale - della Croce rossa italiana ha disponibile .per le famiglie povere dei soldati, dei graduati, e degli ufficiali del R. Esercito morti- nell' ultima campagna di Affrica la somma (li Lire 171,000 raccolte a tutt'oggi da radi generosi oblatori, la qual somma andrebbe divisa in 855 sussidi di Lire 200 ciaiettno. A questi sussidi per espressa volontà degli oblatori avranno diritto di precedenza le famiglie povere che si trovano nei seguenti casi: 1. 0 Figli orfani minorenni dei morti di Affrica (II susssidio sarà pagato al tutore legale). sussidio sarà riinesso 2.° Vedove con'orrani vedova). 3.° Genitori senz' altri figli maggiorenni. 4. ° Genitori semi' altri figli. 5. 0 Vedove. 6. ° Sorelle orfane nubili (Il sussidio sarà distribuito in parti uguali alle stesse orfane). Per ottenere il detto sussidio occorre inoltrare domanda su carta libera al Sindaco del Comune cui il supplicante appartiene. Una donna morta da un mese. — Nella via S. Ettfrasla, mercoledì fu trovato in una casa il cadavere della donna Palmira Nardi, sessantenne. La Nardi, vecchia fantesca del prof. Paganini morto. nel 1889 o .già insegnante di filosofia nella nostra Università, viveva sola nella casa lasciatale in eredità dal Professore; teneta vita appartata e segregata così, che la sua mancanza da qualche giorno non destò sospetti : soltanto il tanfo che usciva dall' appartamento dette indizio di una disgrazia. Ed era proprio così : la Nardi era morta di congestione cerebrale da pii, di un mese. Il direttore della Cassa di Risparmj. — Il Comm. Gaetano Grassi domandò di essere collocato in disponibilità "per l' ufficio di direttore della Cassa. Il Consiglio di Amministrazione gli accordò invece un congedo fino a tutto Novembre e dette incarico provvisorio della direzione al Cav. Lelio Cini, uomo specchi ai o, di intelligenza e di illibatezza non comtmi. A comandante del 7.° reggimento' artiglieria sarà nominato il Cav. Tito Danione, uno dei più valenti 'laici:di dell'arma. Trasloco. — Il Signor Evaristo Natali, Agente di l. classe presso la nostra Agenzia Superiore delle imposte, è stato destinato a reggere I' ufficio di Piombino. Al Congresso medico di Roma, nella seduta del 22 corrente, tenne un applauditissimo discorso il chiarissimo Prof. Queirolo, Direttore della clinica medica della nostra Università. il ii/à t tà noterelle Bibliografiche. 116.1111. — L'Amatore di oggetti d' ark e di curiosità. Un volume di 600 pagine adorno di finissimo incisioni o marche. tr.11oopli, editore. Milano. riti e stimatori ed a tutte le persone che sempre pia vogliono accrescere la loro coltura. L'elegante volume si divide nelle seguenti parti: Pittura - Incisione - Scoltura in avorio - Piccola seoltura - Mobili Vetri - Smalti - Ventagli - Tabacchiere - Orologi Vasellame di stagno - Armi ed armature nani() complementare .di altri oggetti d'Arte e di curiosità. - Su e giù per la Provincia Orciano Pisano. — Sono lamentati vivamente dalla popolazione alcuni incOnveniefiti che si sono 'ripetuti già varie volte nel nostro Cimitero a causa della sua insufficienza e del cattivo mantenimento di esso. Non avendo mai l'autorità comunale preso davvero a cuore la cosa, e il medico provinciale essendo troppo lontano, non si è mai pensato a un piano regolare per i seppellimenti. Questi ulti'e a venir fatti proprio senza osservare alcune regole, producono a volte gravi inconvenienti; fra i quali uno avvenuto pochi giorni or sono di una fossa scavata sopra un cadavPre recentissimo che rimase quasi scoperto. Sarebbe bene che la Prefettura si interessasse della cosa e non si contentasse delle informazioni ottimiste che pile assumere dalle autorità locali. Pontedera 26. — Giovedì scorso ebbe luogo la grande fiera annuale che fu solennizzata, secondo il consueto, dai piccoli banchetti improvvisati fra amici e conoscenti e dalla abbonda'zite strage dei tordi immolati agli stomachi privilegiati. Come quella di Cecina, la fiera di Pontedera riesce sempre importante per la quantità e la varietà dei generi e por il concorso della gente che arriva da ogni parte delle colline, e da Pisa, da Livorno e dal fiorentino. consuetudine che i villeggianti dei luoghi vicini e dei dintorni si diano tutti appuntamento a Pontedera per il giorno della fiera; allora la popolazione pare triplicata ed il convegno è un'adunanza simpatica, gaia e festosa. Cascina 22. — Nella cappella privata della famiglia Cecchetti sono stati uniti oggi in matrimonio il signore Enrico Ceechetti e la signorina Ida Guidi. Alla cerimonia han preso parte tutti i parenti e gran numero di amici che hanno porta.to agli sposi augurii e felicitazioni. PROF. GIOVANNI TOPI. Martedì sera si spense, dopo brevi giorni di malattia, il Prof. Giovatam TOPI, insegnante della Scuola Tecnica e della Scuola Industriale e membro della Commissione per la conservazione dei monumenti della nostra città. Era nato ad Orciatico, nel volterrano, nen' anno 1836. Il Prof. Topi, artista egaegio, insegnante coltissimo, fervente ammiratore di ogni cosa bella, ebbe il pregio di una franchezza e di una sincerità affascinanti, per modo che ogni atto della sua vita ne avea, l' impronta; e se potè avere avversarli, non conobbe mai nemici. Sotto rustiche spoglie - perciò era aperto ma rude nascondeva MI cuore d' oro ed anima gentile. Alla scuola dette le sue cure migliori, facendosi apprezzare ed amare dai nu.mérosi discepoli prima e ricordare con viva e riconoscente agezione pii' tardi : alla adorata famiglia consacrò pensieri ed aspirazioni, nen' amore e nel culto di essa rinfrancando lo spirito educato alle battaglie dell'arte che contavano non di rado, poi l' ingegno, per l'intelletto e per la tenacia di lui, successi e vittorie. Era studiosissimo ; e la ricerca di una sagoma, architettonica o l' investigazione di un motivo ornamentale lo occupavano tutto Come in piacevole fatica. Curò con grande amore l'architettura si che le opere uscirono dal suo scalpello vivaci e piene di espressione: fu operoso modellatore di ritratti e specialmente abile esecutore di momunenti funerari. La competenza maggiore ebbe uell' ornato: e fu oruatista corretto, elegante, purissimo,. molto lodato dagli intelligenti. Di lui parlò cell' affetto di un collega e con nobiltà di sentimenti il Dottore Prof. Giovanni Piazzi, prima che la salma fosso affidata alla terra — E le parole del Dottor Piazzi sono così vere e definiscono così bene l' uomo e i suoi tempi che è conveniente .riportarne qui le migliori : c Il Prof. Giovanni Topi fu come una splendida figura del Rinascimento, condannato a vivere in tempi non suoi. Sì, veramente! un uomo di altri tempi, forzato da un destino lugubremente umorista a vivere in tempi a lui disadatti ;. una potente opera d' arte, una statua di getto scagliata repentinamente in mezzo a simulacri di terra cotta, ad idoletti di piombo, a. chincaglierie industriali adatte a latte le borse, ma che cadono in frantumi al soffio del primo aquilone. Un uomo d'altri tempi, che contemplava con pupilla serena l'affannarsi morboso, l' agitarsi meschino e diuturno dei pigmei che brulicano su questo mondo moderno; che senza. dolore, senza ribellione, accompagnava sorridendo la lotta accanita della' vanità contro il genio ; che vedeva, senza rabbrividire, il merito aspettar silenzioso dietro la porta, mentre innanzi a lui precipita rumoreggiando l immane valanga della mediocrità e dell' intrigo . . . ; ed Egli aspettava sempre che le vane ombre gli facessero tu po' di posto, pure essendo contento di qUello elio angusto al suo merito, era sufficiente alla sua prodigiosa, modestia! i (Lire 13,50). Questo lavoro, che ora vede la luta sotto gli auspicii dell'editore Ulrico 110001 di Milano, u 110 dei libri che chianiera l'attenzione delle persone intelligenti di ogni classo. Un' opera di questo genere a noi mancava, come manca a molte altre nazioni; colma una lacuna voramonta sentita, poichè nessuno prima d'ora aveva pensato a . porgere una buona womieseemem guida a tutti coloro che por diletto o per professione raccolgono cose d'arto antica. Grandissima è la qnanGiovedì mattina ebbero luogo i funerali a cui intertità di materia condensata in queste 600 pagine ; per- vennero numerosi professori, colleghi, alunni ed amici. bara pronuniiarouo commoventi diano rsi il Potfetto l'ordino con cui è svolta, degna di nota la chia- torSulla Prof. Piazzi, il Cav. Anziani e il Cav. Prof. Ferraris. rezza dello stilo con cui scritta. Noi siamo perfetta~mem:~ mente convinti della sua grande utilità; e desiderosi Alla famiglia Topi ni.. printiamo affettuosissimo il cho il solerte editore e lo studioso autore no abbiano nostro cordoglio: l'i, caroinc, nostro collabora la moritatii ricomponsa, compiamo un dovere racco- tore. inviamoa lo condoglianze sincere di tutta la famimandandola caldamente alle persone in genere che glia del Ponte. raccolgono oggetti d'arte, ai negozianti di antichità, ai direttori di musei o biblioteche, agli artisti, ai pe- , - STAji130 CI VI Li - 18 Ottobre ad oggi.- NASCITE. Legittime: Maschi 10. — Femmine 7. MATRIMONI. Collerici Natale, di anni 20, falegname, con Niccolai Genny, 19, attendente a casa, di . Pisa — Diui Amedeo, 22, falegname, con Grassi Maria, 23, attendente a casa, di Pisa — Pilade, 27, bracciante, con Lorenzini Catarina, :36, attentiamo a.casa, di S. Marco alle Cappelle — Ciampa Flaminio, 25, bracciante, con Tempesti Elettra, 20, attendente a casa, di - Putignano — Gambini Giuliano, 23, negoziante, con Melani Maria, 23, attendente a casa, di Pisa — Vannucci Augiolo, tappezziere, con Carlini Giulii , !O, attendente a casa, di Pisa — Pandolfino Giuseppe, 54, pensionato regio, con Gragnani Maria, 34, atteudeute a casa, di Pisa. MORTI. (A domicilio). -Palla Velia, di anni 14, di S. Michele degli Scalzi — Salvetti Alaide nei Cordoni, 31, attendente a casa, di Riglione — Topi Prof. Giovanni, 60, scultore, vedovo, di Pisa — Toguetti Maria, 30, attendente a casa, nubile, di Pisa — Micheli Oreste, 19, calzolaro, celibe, di S. Michele degli Scalzi — Di Sacco Cafiero, 11, di S. Giusto in Canuicci — Pupi Speranza, vedova Prato, 92, attendente a casa, di Riglione — Travaglini Amelia, 24, attendente a casa, nubile, di Pisa — Bagnom Cesira nel Gagliatdi, 52, attendente a casa, di S. Marco allo Cappelle — Nardi Palmira, 62, attendente a casa, nubile, di Pisa — Tur. bnti Carolina vedova Pag,ni, 81, attendente a casa, di S. Giusto in Cannicci. Sotto i 5 anni: Maschi 3. — Femmine 1. (Ai Regi Spedali). Maffei_Elettra nei Genovesi, di anni 31, attendente a casa, di Riglione — Fontani Angiola nei Maywald, 48, attendente a casa, di Pisa — Franci Vittorio, 22, soldato nel 23.0 fanteria, celibe, di Conio. Istituto Privato Elementare VITTORINO DA FELTRE (APPROVATO DAL R. GOVERNO). Col primo del prossimo settembre questo Istituto che, fondato dal prof. Alfredo Della Pura nell'anno 1881, fu tenuto dal quel tempo fino ad oggi in tanta considerazione dalla Cittadinanza pisana, si riaprirà regolarmente, per le sole Classi Elementari, nel nuovo locale che guarda sul Borgo Largo, con ingresso dalla Via S. Francesco, n. 3, p. p. Le iscrizioni degli alunni si ricevono nei giorni feriali dalle ore 9 alle 12. Pisa, agosto 1896. It Direttore Prof. ERNESTO ALLEGRETTI. ALFREDO MORESCHI gerente responsabile. Pisa, Tipografia del Cav. F rariroco Mariotti. W 11"^:a".. ts0.1 . .tao`tooni,":"00 :00er:"~ W.". b "40° x SEMINE AUTUNNALI .111■1 Frumento di Cologna selezionato. 100 Kili L. 32. — Un pacco postale di 5 Kili L. 3. x x x x v Ns .... ebbi una produzione variante fra li 20 e i , Trifoglio incarnato. E la sola pianta che presenta abbondante foraggio alla fine d' inverno e in principio di primavera. Si semina in autunno in terreni leggieri 26 quintali all'ettaro. Ponzano Monferrato, 25 luglio 1896. Conte COMPRENDoN D' ALBARETTo. qualità che va molto apprezzata per la procecità nulla maturanza, pregio che per noi agricoltori deve tenersi in alto calcolo. Cascina Besozza (Milano), 18 luglio 1896. .. è CARLO ROSTI. credo che sia fra tutti i frumenti per collina il più adatto sia per anticipata maturazione come per reddito e bella qualità. Mania (Saluzzo), 23 luglio 1896. U. SALVATORI. . . Frumento N017, 3 (1,fileè oè). 100 Kili L. 32. — Un pacco postale di 5 Kili L. 3. . . .... il grano N oè mi ha fruttato il 28 per uno. Pietrasanta (Lacca), 17 - 7 - 1896. Ing. A. Ricci. consiglio a non seminare che grano Noè. Pecetto Torinese, 10-7-1896. Coma P. G.Rtio. Frumento LietI originario. 100 K. L. 36. -- Un Kilò L. 0,45. Frumento Nostrane> scelto. 100 Kili L. 28 — Un Kilo L. 0,35. 1 Avena CAgante a grappoli. 100K. , L. 30. — Un Kilo L. 0,40. Avena delle Saline di Francia. 100 Kili L. 30. -- Un Kilo L. 0,40. Avena P.atato di Scozia. 100 Kili L. 28. — Un Kilo L. 0,35. Segale Nostrana. 100 Kili L. 25. — Un Kilo L. 0,35. X y■%; FRATELLI MORI- Stabilimento Agrario Botanico Lo•ero, o poco fertili, oppure nelle Stoppie del Frumento, Segale o Granoturco. Nelle Stoppie non occorrono arature lavori speciali, perchè questa Semente vuol essere sparsa sopra terreno duro e battuto e non terreno lavorato recentemente. Pianta rusticissitna, non soffre i geli più intensi. — Al principio di primavera si avrà un'unica falciatura copiosa o di ottima qualità,. Il prodotto viene calcolato in 250 quintali di foraggio verde per ettaro. Per un ettaro di terreno occorrono 25 Kil i di Semente. — Costo di 100 Kili L. 60. — Un Kilo Cent. 70. — Un pacco postale di Kili 3 L. 3. VECCI A. VEL,LAJTA.TA. Seminare in autunno, si falcia in MarzoAprile. Produzione 500 quintali di foraggio verde allettare. Terreni poveri o poco fertili. Da soli 2 anni introdotta in Italia, è stata riconosciuta come la miglior pianta foraggio sia per produzione che per qualità. Per un ettare di terreno occorrono 60 Kili di Semente. - Costo di 100 Kili L. 60. — Un Kilo Cent. 70. Un pacco postale di 3 Kili L. 3. - - — Sententi d'Ortaggi (da se: minarsi in autunno). Carote, Cavoli, Verze, Cavol-broccolo, Cavol-fiore, Cicoria, Cipolle, Fave, Indivia, Lattughe, Piselli, Ravanelli, Spinace, ecc. ecc. — Cassetta oon 25 qualità L. 6. Setnenti di fiori, da seminarsi in autunno. — Cassetta con 20 qualità L. 3,50. Bulbi di Giacinti, L. 2,50 alla diecina. Piante da frutta e di rimboschimento. eya:001. ..00~100014 a4,00 00 W.0".00140011. oce4"0".. ..~ tt~I 1%ito.,0 11,0 to/ gs aaeo*':oon. io••WW-:•■Wsoi••°'a.,Ø'as''suo'•.•W:s'oen.ev'?'aoo'*e•Ø'<lieoe•ts••'''.,o".04"•••;od';..f - r:XXXX)100000i300100000KX XXXX XXXXXX>C1 X c;;.> v 41 t\-\ ,L< "-0 C(14—7 La barba e i capelli Una chioma folta e fluente è degna coronaaggiungono all'uomo aspetto della bellezza.di bellezza, di forza e di senno.. IGONE CIREININA. I 1\1 0200B..A. pFLEDS'T_TM.A_MA. E L'ACQUA CHINI NA MIGONE preparata con sistema speciale e con materia di - primissima qualità, possiede le migliori virtù terapeutiche, le quali soltanto sono un possente e tenace rigeneratore del sistema capillare. Essa è un liquido rinfrescante e limpido ed interamente composto di sostanze vegetali. Non cambia il colore dei capelli e ne impedisce la caduta prematura. Essa ha dato risultati immediati e soddisfacentissimi anche quando la caduta giornaliera dei capelli era fortissima. E voi, o madri di famiglia, usate dell'ACQUA CHININA-MIGONE pei vostri figli durante l'adolescenza, fatene sempre continuare l'uso e loro assicurerete un'abbondante capigliatura. .A.TTMST.A.T 40 . Signori ANGELO MIGONE e C. Profumieri -- Milano. La loro Acqua Chinina-Migone sperimentata già più volte la trovo la migliore acqua da toletta per fa testa perché igienica nel vero senso, e di grato profumo e veramente adatta agli usi attribuitele dall' inventore. Un buon parrucchiere ne dovrebbe esser sempre fornito. Tanti rgegrainenti e salutandoli mi professo di Loro devotissimo Dottor Giorgio Giovannini Ufficiale Sanitario LATERA. (Roma). L'ACQUA CHININA- MIGONE tanto profumata che inodora, non si rende a peso, ma solo in fiale da L. 1,50 e L. 2, e in bottiglie grandi per l'uso delle famiglie a L. 8,50 la bottiglia da tutti i Farmacisti, Profumieri e.Droghieri del -Regno. A 1.3•I4A pvesso i si. A. iNIArr'FF3UC. CI e Ditta G. OLIVATI. , Alle spedizioni per pacco postale aggiungere 80 centesimi. XXXXXXXXX)000KXXXXXXX>COOK X 1