FEDERFARMA NAPOLI
Associazione Sindacale dei Titolari di Farmacia
della Provincia di Napoli
NAPOLI - Via Toledo, 156 - Tel. 081 5510703 - Fax 081 5519297 - www.federfarmanapoli.it
La nuova influenza A(H1N1)
Informazioni per il cittadino
Le indicazioni che seguono sono tratte
dai consigli e dalle raccomandazioni
emanate dal Ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche Sociali.
(www.ministerosalute.it)
La malattia non si affronta con paura
e pregiudizio, bensì con adeguata conoscenza ed approfondimento del problema nella reale portata dello stesso.
Questo testo rappresenta il contributo che i farmacisti napoletani offrono
ai cittadini che, quotidianamente e con
fiducia, si rivolgono alla rete delle farmacie per una presa di coscienza serena
e consapevole dei problemi.
Il sistema Italia è ricco di professionalità e competenze tali da garantire,
anche nei momenti di emergenza sanitaria, la migliore risposta.
Il Ministero della Salute, l’Agenzia
Italiana del Farmaco, l’Istituto Superiore di Sanità, il Consiglio Superiore di
Sanità, nonché tutta l’Industria Farmaceutica, rappresentano autorevoli ed efficienti fonti alle quali tutti i farmacisti
fanno riferimento per migliorare il servizio reso ai cittadini.
Michele Di Iorio
Presidente di Federfarma Napoli
informa...
FEDERFARMA NAPOLI
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Prevenzione e terapia
Le domande più frequenti
1.Cosa si può fare per proteggersi dall’influenza
umana da nuovo virus A(H1N1)?
Ci sono alcune semplici azioni che aiutano a prevenire la diffusione di malattie infettive in generale, e quelle
che si trasmettono come l’influenza (per via aerea) in particolare e a mantenerci in buona salute:
• coprire con un fazzoletto (possibilmente di carta)
naso e bocca quando si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura o nella biancheria da lavare
dopo averlo usato
• lavare spesso le mani con acqua e sapone e in particolare dopo avere tossito o starnutito o dopo aver
frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se
acqua e sapone non sono disponibili è possibile
usare in alternativa soluzioni detergenti a base di
alcol
• evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani
non pulite; i germi, e non soltanto quelli dell’influenza, si diffondono in questo modo
• rimanere a casa se malati evitando di intraprendere
viaggi e di recarsi al lavoro o a scuola, in modo da
limitare contatti possibilmente infettanti con altre
persone, nonché ridurre il rischio di complicazioni e
infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di
altri batteri o virus.
2. Che cosa devono fare gli abitanti della città
dove si è verificato un caso di nuova influenza e altri
presunti contatti?
La prima forma di prevenzione è l’informazione sulla
nuova influenza: i rischi reali, le misure di prevenzione
possibili, le cure disponibili e le disposizioni delle autorità
centrali e territoriali. Si sottolinea che al momento il
nuovo virus manifesta sintomi più lievi della normale influenza stagionale e trasmissibilità relativamente modesta, pur se la sua diffusione è scontata. Si ricorda che
l’igiene respiratoria (il contenimento degli starnuti e della
tosse con un fazzoletto monouso, evitando contatti ravvicinati se ci sente influenzati) e compiere un gesto semplice come il lavaggio delle mani con acqua e sapone
oppure con un detergente a base di alcool soprattutto
dopo aver starnutito o tossito, sebbene siano misure sottovalutate, rappresentano l’intervento di prevenzione di
prima scelta e sono raccomandati da tutti i centri di prevenzione internazionali. In caso di manifestazione di sin-
tomi influenzali, occorre consultare innanzitutto il proprio
medico di famiglia.
3. Dove si possono trovare le informazioni sull’aggiornamento della situazione internazionale e nazionale?
Il Ministero ha attivato diversi canali per l’informazione:
• l’ufficio stampa con aggiornamenti consultabili dall’
archivio dei comunicati stampa.
• l’ufficio V malattie infettive della Direzione generale
della prevenzione sanitaria con le note informative
alle Regioni e Province autonome nella sezione
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La nuova influenza A(H1N1)
Informazioni per il cittadino
Indicazioni e consigli emanati dal
Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali
supplemento a
Guacci Informa...
Reg. Trib. di Nola n. 635/2001
Direttore responsabile
Pasquale Sansone
Farmacista responsabile
Dott. Crescenzo Cinquegrana
Stampa
Poligrafica Ruggiero - Avellino
Testo aggiornato al 16 settembre 2009
Pubblicazione no profit
DISTRIBUZIONE GRATUITA
FEDERFARMA NAPOLI
Eventi epidemici all’estero e i rapporti settimanali di
sorveglianza virologica ed epidemiologica InfluNet
• il portale internet con pagine dedicate e aggiornate.
4. Come si cura l’influenza da virus A(H1N1)?
In caso di sintomatologia influenzale da virus
A(H1N1) è opportuno rivolgersi al proprio medico curante
che deciderà, in base al proprio giudizio clinico, come
trattare il caso.
Nei confronti dell’influenza può essere messa in atto
una terapia sintomatica, con farmaci quali:
• antipiretici (che abbassano la febbre)
• analgesici e antinfiammatori (che agiscono sul
senso di malessere, sulla cefalea e sui dolori articolari e muscolari).
Il trattamento dei sintomi, l’assunzione di liquidi
(acqua, tè, brodo, succhi di frutta) ed il riposo (per 24-48
ore dopo la scomparsa della febbre) sono in genere sufficienti per la completa guarigione nella maggior parte dei
casi di influenza non complicata.
Il medico, sempre secondo il proprio giudizio clinico,
stabilirà, se è necessario il trattamento con farmaci antivirali come l’Oseltamivir (Tamiflu) o lo Zanamivir (Relenza). I farmaci antivirali, sotto forma di compresse,
sciroppi o spray per inalazione, riducono lo sviluppo dei
virus influenzali e possono aiutare ad alleviare i sintomi,
accelerare la guarigione ma vanno assunti sempre dietro
prescrizione e sotto il controllo di un medico. Questi farmaci funzionano meglio quando somministrati immediatamente dopo la comparsa dei sintomi (entro 2 giorni ),
ma possono essere somministrati a persone ad alto rischio o con forme gravi anche dopo le 48 ore. La durata
del trattamento con farmaci antivirali è di 5 giorni. La Circolare ministeriale del 22 luglio 2009 aggiorna le indicazioni relative all’impiego dei farmaci antivirali per
l’influenza A(H1N1). Il documento è rivolto agli operatori
sanitari e fornisce indicazioni ulteriori sull’uso corretto dei
farmaci antivirali per il trattamento e la profilassi dell’influenza da nuovo virus A(H1N1).
5. I farmaci antivirali possono essere assunti a
scopo preventivo?
I farmaci antivirali non sono vaccini e devono essere
assunti, sotto il controllo di un medico, solo per il trattamento della malattia. L’assunzione degli antivirali a scopo
preventivo deve avvenire, sempre dietro prescrizione di
un medico, soltanto nei casi di contatti “stretti” di casi
confermati di influenza A(H1N1).
6. è consigliabile acquistare farmaci antivirali via
Internet?
Il Ministero sconsiglia i cittadini dall’acquisto dell’antivirale “Tamiflu”, e di tutti i farmaci in genere, via Internet
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e ricorda che in Italia l’unico canale legale per l’acquisto
di farmaci con obbligo di ricetta sono le farmacie. I farmaci venduti via Internet possono essere contraffati e
quindi fortemente dannosi per la salute. Si ricorda, inoltre, che i farmaci antivirali vanno assunti solo in caso di
necessità e dietro prescrizione medica. Acquistare tali
farmaci nella convinzione che potrebbe essere utile
averne alcune confezioni in casa è del tutto inutile sia
perché non sono efficaci in via preventiva, sia perché utilizzarli in modo improprio significa favorire la comparsa
di virus resistenti mettendo a serio rischio la salute propria, dei propri familiari e di tutta la collettività.
7. Quando sarà effettivamente disponibile il vaccino per il nuovo virus A(H1N1)?
Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche
Sociali sta mettendo in atto tutte le azioni necessarie per
la disponibilità effettiva del vaccino contro il nuovo virus
influenzale A(H1N1)v (vaccino pandemico) e la consegna
alle Regioni e Province Autonome è prevista nel periodo
15 ottobre - 15 novembre 2009, secondo la programmazione di produzione delle industrie farmaceutiche con le
quali il nostro Paese ha stipulato contratti di prelazione
per la acquisizione di vaccini pandemici fin dal 2005.
8. Il vaccino per l’influenza stagionale proteggerà anche nei confronti del nuovo virus influenzale
A(H1N1)?
Il vaccino per l’influenza stagionale non offre protezione nei confronti del nuovo virus influenzale A(H1N1),
in quanto i due virus presentano tra di loro differenze del
profilo antigenico. Tuttavia la vaccinazione antinfluenzale
rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la
malattia stagionale e le sue complicanze. La Circolare
23 luglio 2009 “Prevenzione e controllo dell’influenza:
raccomandazioni per la stagione 2009-2010” fornisce
tutte le indicazioni sull’impiego del vaccino per l’influenza
stagionale e comprende le più recenti indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla composizione
dei vaccini antinfluenzali.
9. A quali categorie di persone sarà offerta la
vaccinazione antinfluenzale per il nuovo virus
A(H1N1)?
L’Ordinanza dell’11 settembre 2009 “Misure urgenti
in materia di profilassi vaccinale dell’Influenza pandemica
A/H1N1”, individua le categorie di persone a cui è diretta
l’offerta della vaccinazione antinfluenzale con vaccino
pandemico A(H1N1) a partire dal momento della effettiva
disponibilità del vaccino (la consegna alle Regioni e Province Autonome è prevista nel periodo 15 ottobre-15 novembre 2009) fino a copertura di almeno il 40% della
popolazione residente in Italia.
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In ordine di priorità l’offerta vaccinale sarà rivolta a:
• persone ritenute essenziali per il mantenimento
della continuità assistenziale e lavorativa: personale
sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di
pubblica sicurezza e della protezione civile; personale delle Amministrazioni, Enti e Società che assicurino i servizi pubblici essenziali; i donatori di
sangue periodici
• donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza
• persone a rischio perché affette da patologie croniche gravi, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni
• persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non
incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dall’EMEA
o delle indicazioni che verranno fornite dal Consiglio
Superiore di Sanità
• persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.
10. Che differenza c’è tra vaccino e farmaco antivirale?
Gli antivirali sono medicinali usati per il trattamento
dell’influenza. Se assunti tempestivamente entro 48 ore
dalla comparsa dei sintomi, possono ridurre i sintomi, la
durata della malattia e le complicanze dell’influenza. Possono ridurre la capacità del virus di replicarsi ma non
danno l’immunizzazione né stimolano la produzione di
anticorpi come i vaccini. Con la nuova influenza, tali farmaci sono utilizzati come misura di profilassi dei contatti
di un malato. Un uso improprio e ingiustificato degli antivirali nel caso della nuova influenza è da evitare soprattutto perché il nuovo virus potrebbe diventare resistente
al farmaco e la persona che li assume senza controllo
medico può essere soggetta ad effetti indesiderati anche
gravi.
11. Gli antivirali devono essere assunti dai soggetti immunodepressi anche se non hanno avuto
alcun contatto con persone provenienti da un Paese
dove si sono registrati focolai di influenza A(H1N1)?
Sarà cura del medico curante valutare la situazione
clinica del paziente, anche alla luce degli effettivi benefici
che lo stesso potrebbe trarre dall’assunzione dei farmaci
antivirali.
12. Le donne in gravidanza, indipendentemente
dal mese di gestazione, devono fare profilassi con
antivirali anche se non hanno avuto contatti con
eventuali “casi sospetti”?
L’assunzione degli antivirali a scopo preventivo deve
avvenire, dietro prescrizione di un medico, soltanto nei
casi di contatti “stretti” di casi confermati di influenza A.
In caso di dubbi e preoccupazioni e comunque sempre
prima di iniziare una terapia farmacologica è opportuno
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contattare il proprio ginecologo che valuterà la situazione
caso per caso.
13. In caso di infezione da virus A(H1N1), quali
precauzioni è bene prendere mentre si allatta il proprio bambino?
Se si allatta al seno o si usano latte e/o preparazioni
artificiali, i comportamenti prudenti per proteggere il proprio bambino dall’esposizione al virus influenzale
A(H1N1) sono:
• prendere semplici precauzioni come lavare spesso
le mani con acqua e sapone o, in mancanza di
acqua, con detergenti a base di alcol
• evitare di starnutire o tossire in faccia al bambino
mentre lo si allatta o gli si dà la pappa, o comunque
quando gli si è vicino. Possibilmente, dei bambini
dovrebbero occuparsi solo componenti della famiglia che non stanno male; se si è malati e non c’è
nessun altro che possa prendersi cura del bambino,
indossare una semplice mascherina (se tollerabile
e disponibile) e coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce
• se si allatta al seno, una persona non ammalata potrebbe dare al bambino il latte della mamma estratto
con il tiralatte; idealmente, i bambini fino a 6 mesi
dovrebbero essere allattati al seno ed è possibile
prendere le medicine per curare l’influenza quando
si allatta.
14. I Medici e gli operatori del settore sanitario
dove possono trovare tutte le indicazioni relative all’impiego dei farmaci antivirali per l’influenza da
virus A(H1N1)?
ll Ministero nella Circolare del 22 luglio 2009, ha aggiornato le indicazioni relative all’impiego dei farmaci antivirali per l’influenza A (H1N1). Il documento è rivolto in
particolare a medici e operatori sanitari e fornisce raccomandazioni per il trattamento dai casi sospetti, probabili,
e confermati e dei contatti stretti, con particolare riferimento per malati cronici, donne in gravidanza, obesi,
bambini.
15. Quali possono essere i gruppi di persone a
rischio di ospedalizzazione e di complicanze?
L’ECDC ha pubblicato, il 20 luglio, sulla base di studi
scientifici, le categorie di persone che possono essere
a rischio di complicanze qualora contraggano la nuova
influenza, sottolineando che tale elenco è soggetto e modifiche e a sviluppo in base a nuovi dati che saranno disponibili.
L’elenco fa riferimento a uno studio iniziale condotto
in California su 553 casi di infezione da virus A (H1N1)
30 pazienti sono stati ospedalizzati perché bisognosi di
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cure. Di questi 30 pazienti, 19 erano affetti da patologie
croniche i cui sintomi si manifestavano con frequenza decrescente: asma o malattie respiratorie croniche ostruttive, diabete, immunodepressi, malattie cardiovascolari
(esclusa la semplice ipertensione) patologie renali croniche, neurologiche ed oncologiche. Un altro studio indica
l’obesità tra i fattori di rischio e, secondo i dati riportati
dal CDC tra i gruppi a rischio vi sono le donne incinte e i
bambini sotto i due anni.
Alcuni studi riportano anche complicanze tra persone non affette da patologie croniche ma bisogna ricordare che questo avviene anche per l’influenza
stagionale.
Il gruppo di persone non affette da patologie croniche sopra i 60 anni, a differenza della influenza stagionale, non viene particolarmente colpito dalla nuova
influenza A H1N1.
Elenco soggetti esposti:
a) persone affette da malattie croniche respiratorie,
cardiovascolari (esclusa l’ipertensione), renali, epatiche, ematologiche, neurologiche, neuromuscolari,
diabete ed altri disordini metabolici, infezione da HIV
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ed immunodepressi per cause naturali o iatrogene
(indotte da farmaci).
b) bambini di età inferiore a due anni
c) donne in gravidanza o allattamento
d) persone affette da asma in trattamento
e) obesi con Indice di Massa corporea (BMI - body
mass index) superiore a 30.
In generale ogni altra condizione in cui si riducono
le difese immunitarie e la funzione respiratoria.
16. è possibile che, a causa della nuova influenza da virus A(H1N1), venga deciso il rinvio della
riapertura delle scuole e dell’ inizio dell’anno scolastico?
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha stabilito che l’apertura delle scuole e l’inizio
dell’anno scolastico avverrà regolarmente. A tale proposito, in un comunicato del 18 luglio, il Ministro Mariastella
Gelmini ha dichiarato che al momento non vi è nessuna
ipotesi di rinvio di apertura delle scuole. Anche il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali precisa che, attualmente, nessuna misura di questo tipo è
stata presa in considerazione.
Viaggiare
Le domande più frequenti
1.Ci sono restrizioni per i viaggi internazionali?
No, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda restrizioni ai viaggi internazionali; invita però le
persone affette da malattie gravi( come diabete, tumore
o altre malattie croniche) e le donne in gravidanza a rinviare per prudenza i viaggi internazionali.
è comunque sconsigliato mettersi in viaggio in
caso di malattia acuta. Il Ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche sociali consiglia a chi è in partenza per viaggi internazionali le seguenti misure preventive:
• evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa
• lavare regolarmente e frequentemente le mani con
acqua e sapone; in alternativa possono essere
usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti
• evitare di portare le mani non pulite a contatto con
occhi, naso e bocca
• coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta
quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura
aerare regolarmente le stanze di soggiorno
• in caso di febbre superiore a 38 ° C, tosse, mal di
gola, malessere, consultare un medico
• ricordare che in caso di necessità, è possibile contattare l’Ambasciata o il Consolato.
Prima di un viaggio internazionale consultare il sito
Viaggiare sicuri del Ministero degli Affari Esteri.
2. Sono previsti controlli e canali sanitari alle
frontiere e negli aeroporti? Che cos’è un canale sanitario?
Un canale sanitario è una area aeroportuale dove
transitano i passeggeri provenienti da aree interessate
da focolai di influenza A(H1N1) garantendo una separazione netta con i passeggeri provenienti da altre località.
Con Ordinanza ministeriale del 4 maggio, in vigore
fino al 31 luglio 2009, il Ministero del Lavoro, della Salute
e delle Politiche Sociali ha disciplinato le misure di profilassi per passeggeri e equipaggi al rientro dal Messico.
L’Ordinanza prevedeva canali sanitari e sorveglianza sanitaria con l’invio dei passeggeri con sintomi sospetti alla
struttura sanitaria di riferimento. Disponeva anche che le
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persone identificate come “contatti stretti” di casi confermati di infezione da virus A(H1N1) fossero sottoposte a
sorveglianza sanitaria e profilassi con farmaci antivirali.
Stabiliva inoltre che gli studenti delle scuole dell’infanzia,
primarie e secondarie che rientravano in Italia dal Messico, non fossero ammessi alla frequenza delle attività
scolastiche per sette giorni dall’arrivo.
In base alla Circolare ministeriale del 31 luglio tutti i
Comandanti di navi ed aeromobili in arrivo in Italia, provenienti da qualsiasi porto od aeroporto, sono tenuti a
comunicare ogni caso sospetto o accertato di malattia infettiva, presente a bordo, all’ Ufficio di Sanità Marittima,
Aerea e di Frontiera (USMAF) territorialmente competente. I casi sospetti o accertati di malattia infettiva verranno segnalati nella scheda di individuazione
passeggeri per fini di sanità pubblica (public health passenger locator card ) e, dopo valutazione clinica, saranno
avviati alla struttura sanitaria territoriale di riferimento per
gli approfondimenti diagnostici e i trattamenti del caso.
3. Ci sono rischi per la permanenza o il passaggio in aeroporto?
No, non ci sono rischi particolari. Per i viaggiatori diretti in Paesi dove si sono registrati diversi focolai di influenza A(H1N1) valgono le raccomandazioni del
Ministero diffuse negli aeroporti con opuscoli e poster.
4. Quali precauzioni devono adottare i viaggiatori di ritorno dalle zone in cui si sono verificati casi
di influenza da virus A(H1N1)?
Coloro che ritornano da un viaggio internazionale in
un Paese dove si sono registrati diversi focolai di influenza A devono monitorare il proprio stato di salute per
sette giorni. Qualora comparissero i sintomi dell’influenza
(febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse) dovranno
contattare telefonicamente il medico di famiglia, informarlo del recente viaggio, e sempre sotto la sua supervisione attuare le seguenti misure:
• limitare il più possibile i contatti con i familiari
• indossare una mascherina
• coprire con fazzoletti di carta bocca e naso quando
si starnutisce o tossisce.
Per tutti (pazienti e familiari) è importante il lavaggio
frequente e accurato delle mani con acqua e sapone oppure con detergente a base di alcol. Sarà il medico a valutare inoltre eventuali terapie farmacologiche.
5. Come posso avere assistenza sanitaria nel
caso mi ammalassi quando sono all’estero?
Nei Paesi dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno
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Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia,
Spagna, Svezia, Ungheria), dello Spazio economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e in Svizzera è
prevista la copertura delle spese sanitarie per tutti gli
iscritti al Servizio Sanitario Nazionale in possesso di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), ovvero la nostra tessera sanitaria; questo significa che in
caso di bisogno di cure mediche, presentando la TEAM
all’ospedale pubblico o alla struttura convenzionata si ha
diritto a tutte le cure medicalmente necessarie.
Le prestazioni sono gratuite, salvo il pagamento
dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa
che è a diretto carico dell’assistito. Qualora la TEAM non
fosse stata accettata o l’assistito non l’avesse con sé, e
fosse perciò necessario pagare le prestazioni di cui
sopra, è possibile chiedere il rimborso delle spese anticipate presentando al proprio rientro in Italia la relativa
documentazione alla ASL di appartenenza. Per quanto
riguarda il resto il resto del mondo, con alcuni Paesi quali
Argentina, Australia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Capoverde, Città del Vaticano e Santa Sede, Croazia, Macedonia, Principato di Monaco, San Marino, Serbia,
Montenegro, Tunisia sono vigenti accordi di sicurezza sociale che prevedono una copertura di spese sanitarie dietro presentazione di appositi modelli, rilasciati dalle ASL
di appartenenza, all’istituzione competente del paese
ospitante; è necessario quindi, prima di un viaggio, recarsi alla propria ASL per munirsi del modello per l’assistenza sanitaria all’estero.
Per i Paesi con i quali non esistono convenzioni,
come ad esempio gli Stati Uniti d’America, è consigliabile
la stipula di una polizza sanitaria prima del viaggio.
6. Mio figlio/figlia deve andare in Inghilterra per
un soggiorno di vacanza-studio: cosa è prudente
fare per salvaguardare la sua salute?
In questo momento l’intero Regno Unito è tra i paesi
più colpiti dalla nuova influenza AH1N1, con circa il 66%
dei casi segnalati da tutti i Paesi appartenenti all’Unione
Europea (dato ECDC aggiornato al 16 luglio).Gli organismi sanitari internazionali non sconsigliano l’effettuazione
di viaggi internazionali, anche verso aree maggiormente
colpite dall’infezione come il Regno Unito, salvo invitare
alla prudenza e a rinviare i viaggi internazionali non essenziali le persone affette da malattie croniche, quali diabete, asma cronico, neoplasie, stati di immudeficienza o
condizioni come la gravidanza.
Oltre a premunirsi della Tessera Europea di Assicurazione Malattia TEAM, è consigliabile verificare con il
proprio medico/pediatra la esistenza di condizioni che
possono comportare un maggior rischio di complicazioni
in caso di infezione da virus influenzali; in questo momento, infatti, le caratteristiche cliniche della nuova in-
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fluenza AH1N1 sono di modesta gravità e del tutto simili
a quelle della influenza “classica”.Le precauzioni generali
da seguire sono sempre quelle ricordate in precedenza,
vale a dire:
• evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa
• lavare regolarmente e frequentemente le mani con
acqua e sapone; in alternativa possono essere
usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti
• evitare di portare le mani non pulite a contatto con
occhi, naso e bocca
• coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta
quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura
• aerare regolarmente le stanze di soggiorno.
Gli accompagnatori/responsabili dei ragazzi dovranno avere cura di informarsi sulla nuova modalità di
assistenza prevista dal Servizio sanitario nazionale del
Regno Unito, attraverso il National pandemic flu service. è previsto che la diagnosi sia fornita per telefono a
o tramite internet così come l’autorizzazione al prelievo
dei medicinali antivirali, tramite l’assegnazione di un codice identificativo. Chi presenta sintomi influenzali è infatti tenuto a non muoversi di casa e a inviare un amico
a ritirare i farmaci (“flu friend”). Soltanto nel caso di febbre
persistente, peggioramento, o persone a rischio, si invita
a chiamare un General Practitioner (medico di medicina
generale inglese). In caso di necessità è sempre possibile chiamare il consolato o l’Ambasciata inglese.
Informazioni nel sito Viaggiare sicuri del Ministero
degli Affari Esteri o direttamente al sito del Servizio sanitario del Regno Unito - NHS. è consigliabile anche informarsi sulle misure assunte da alcune compagnie aeree
agli imbarchi in partenza dalla Gran Bretagna.
• L’assistenza sanitaria nel Regno Unito per gli
studenti italiani (nota a cura della Direzione generale per i rapporti con l’Unione Europea e per i rapporti internazionali).
Se ti vuoi recare nel Regno Unito per motivi di studio
mantenendo la residenza in Italia, prima di partire assicurati di avere ricevuto la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Se non hai ricevuto la TEAM e la
partenza è prevista in tempi troppo brevi per poterla ottenere o ti è stata rubata o è stata smarrita puoi recarti
presso la tua ASL e richiedere il certificato sostitutivo
provvisorio. Se trasferisci la tua residenza all’estero, puoi
chiedere alla ASL di appartenenza il modello E106 che ti
assicura un’assistenza sanitaria completa. Il modello
potrà essere richiesto anche dai tuoi familiari. La tua ASL
provvede a rilasciare a vista il modello (con validità annuale rinnovabile), previa presentazione della seguente
documentazione: documentazione comprovante l’iscrizione ad un corso di studio legalmente riconosciuto; Fo-
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tocopia del libretto di iscrizione alla ASL o dichiarazione
sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000,
N. 445) Codice fiscale o dichiarazione sostitutiva di certificazione (art. 46 del D.P.R. 28/12/2000, N. 445).
Durante il soggiorno all’estero, se dovessi avere bisogno di cure mediche, presentando la TEAM o il certificato sostitutivo al medico, all’ospedale pubblico o alla
struttura convenzionata, avrai diritto a tutte le cure medicalmente necessarie (Nota informativa 21 maggio 2005),
anche se non sono urgenti. Le prestazioni sono gratuite,
salvo il pagamento dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa che è a tuo diretto carico e non rimborsabile. Se, per una qualsiasi ragione, non hai potuto
utilizzare la TEAM o il certificato sostitutivo provvisorio,
conserva le ricevute e l’eventuale documentazione sanitaria e al rientro in Italia potrai richiedere il rimborso delle
spese sanitarie sostenute alla tua ASL di appartenenza
che lo effettuerà in base alle tariffe dello Stato estero.
(Nota informativa 30 agosto 2005). Se hai richiesto il modello E106, quando arrivi a destinazione, ricordati di presentare il modello presso una Cassa malattia. Il modello
assicurerà un’assistenza sanitaria completa alla pari
degli assistiti del luogo che sarà gratuita eccetto gli eventuali ticket o altre partecipazioni alle spese che rimarranno a tuo carico.
7. I pazienti in trattamento con immunosoppessori sono più a rischio rispetto ad altri di contrarre il
nuovo virus influenzale?
Tali pazienti sono più suscettibili alle infezioni in generale e bisognerebbe evitare di recarsi in zone a rischio
a meno c he non sia strettamente necessario. Nel caso lo
fosse bisognerà attuare tutte le procedure igienico sanitarie atte ad evitare qualsiasi contatto stretto con possibili
portatori di infezione. Si consiglia di portare tutti i farmaci
che si è abituati a prendere facendosi ovviamente consigliare dal proprio medico di fiducia ed eventualmente
munirsi di certificazione attestante la malattia di base da
esibire al momento di qualsiasi richiesta da parte di personale sanitario del luogo di arrivo.
8. Quali sono le aree dove maggiormente si
corre il rischio di contrarre la nuova influenza da
virus A(H1N1)?
La nuova influenza da virus AH1N1 è ormai presente in molte aree del mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, pur considerando Messico, Stati Uniti
e Regno Unito i paesi dove ad oggi si sono riscontrati il
maggior numero di casi di nuova influenza A(H1N1), ha
dichiarato che la pandemia si avvicina ad una propagazione totale:almeno 160 Paesi o territori su un totale di
193 membri dell’Organizzazione mondiale della sanità
hanno confermato casi.
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