Notiziario parrocchiale ore 21,15 ore 17 ore 21,15 Anno XXII n°2 10 Ottobre 2010 Martedì 12 Ottobre Prove del Coro Mercoledì 13 Ottobre Corso di Formazione dei Volontari Corso di Formazione dei Catechisti del Vicariato in Parrocchia (organizzato dalla Diocesi) ore 18 Giovedì 14 Ottobre Lectio Divina ore 10-12 ore 17-18 ore 21,15 Venerdì 15 Ottobre Giornata di Adorazione Eucaristica Confessioni Adorazione comunitaria Incontro del Nuovo Gruppo Giovani ore 10-12 Sabato 16 Ottobre Mercatino della Solidarietà in Piazza Confessioni ore 19 Domenica 17 Ottobre Mercatino della Solidarietà in Piazza Incontro del Gruppo Giovani Recita del Santo Rosario ogni sera, per tutto il mese di ottobre, alle 17,30 in cappella XXVIII Domenica del Tempo Ordinario Luca 17, 11-19 Parrocchia di Santa Maria al Pignone - Via F. Cavallotti, 11 - 50142 – Firenze tel. 055 23.37.844 – Don Andrea 055 22.99.820 http://www.pignone.weebly.com – e-mail: [email protected] L’Apostolato della Preghiera al Pignone Luca 17, 5-10 Il Vangelo di questa domenica fa sussultare il nostro cuore assieme a quello dei protagonisti! Dieci lebbrosi vivono la loro condizione secondo la legge di Mosè, stando ai margini del villaggio e mantenendosi a distanza dalle persone. Incontrato Gesù, lo invocano e manifestano la loro fede: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Davanti a loro anche il Signore si attiene alla legge e li invita presentarsi al tempio, per mostrarsi sanati ed essere ammessi di nuovo nel popolo di Dio. Mentre sono in viaggio, scoprono di essere guariti e mentre nove di loro pensano di aver ottenuto da Dio la purificazione perché hanno osservato le leggi, uno solo (un samaritano!) riconosce la gratuità del dono ricevuto e torna indietro lodando Dio per gettarsi ai piedi di Gesù. I nove lebbrosi hanno testimoniato una fede sincera ma limitata, che ha donato loro la salute del corpo; il samaritano invece è andato oltre, mostrando una fede che si è fatta annuncio della salvezza avuta da Dio e segno vivo della Sua misericordia, e che gli ha donato anche la salute dello spirito, la “salvezza”. Tutto questo nasce dalla “riconoscenza”, intesa anche come “nuova conoscenza”, che porta a vedere non solo i gesti di salvezza, ma soprattutto Chi li opera. Diciamo grazie a Dio e al prossimo per i tanti doni che ci circondano, riconoscendo che queste realtà non sono atti dovuti, ma sono dei veri gesti di amore gratuito; diciamo grazie con la nostra persona, facendo della nostra vita una Eucaristia, cioè un contino “grazie” a Dio. L’Associazione dell’Apostolato della Preghiera è presente nella nostra parrocchia da tantissimi anni, anche se da un po’ di tempo non è molto sentita, né conosciuta, vogliamo ora rivitalizzarla. L’origine di quest’associazione risale al 1846, in Francia per opera di un padre Gesuita che agli studenti del suo collegio propose di unirsi in una lega di preghiera in onore del Sacro Cuore di Gesù per la salvezza dei peccatori. L’iniziativa si diffuse presto fuori dal collegio e fu accolta con grande entusiasmo da molti Vescovi, tanto che nel 1849 il papa Pio IX la arricchì d’indulgenze e da quel punto momento, si diffuse in maniera rapida e grandiosa in tutto il mondo e nella prima metà del 900 arrivò a 35 milioni di associati. L’A.d.p. è la fioritura del Corpo Mistico. Tutti gli uomini sono responsabili della salvezza del mondo, tutti devono parteciparvi in unione al Capo, Cristo. Uniti al cuore di Gesù, gli uomini sono anche uniti e solidali fra loro. Ogni anno sono proposte agli associati dodici intenzioni generali a altrettante intenzioni missionarie, raccomandate dal Papa. Queste intenzioni vengono diffuse mensilmente con un piccolo opuscolo che viene distribuito anche nella nostra parrocchia e chi lo accoglie si impegna a pregare, possibilmente ogni giorno, secondo le intenzioni proposte. È questa una grande opera di carità, di cui tutto il mondo ne può beneficiare e può essere adempiuta da casa e anche dai malati. Alla distribuzione dell’opuscolo vengono date delle offerte (per chi vuole, s’intende), con le quali si celebrano SS. Messe per gli associati, vivi e defunti. Chi vuol saperne di più può rivolgersi a Silvana Camici o Antonietta Batisti.