Periodico in distribuzione gratuita ai soci.
Registrazione Tribunale di Parma 21-9-1994 n. 24.
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Parma
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2
Anno 11
Numero 2
Giugno 2004
Direttore
editoriale
Rino Tamani
SOMMARIO
2 Ricordo di
Giovanni Bertoli
3 Giornata Mondiale
della Donazione
4 La propaganda
dell’Avis Provinciale
5 La prevenzione
cardiovascolare
6 Donazioni in aferesi
7 Convenzione
Seconda parte
9 E adesso spazio
alle sezioni!!!
12 Assemblea Nazionale
a Pesaro
Notizie
P a r m a
Avis
Notizie
RICORDO DI GIOVANNI BERTOLI:
“IL MAESTRO” DELL’AVIS
Recentemente se ne è andato il
molto forti. È stato impegnato in
Mi ha insegnato molte cose e le sue
“Maestro” Giovanni Bertoli di Sissa,
molti settori del Volontariato e della
intuizioni hanno contribuito a
come lui amava chiamarsi. Forse non
vita civile e politica, e per molti è
rendere l’Associazione sempre più
tutti conoscono il suo nome , ma
stato un punto di riferimento.
all’altezza del suo alto compito.
Giovanni è stato il quarto Presidente
In gioventù ha combattuto l’ultima
E’ quindi giusto ricordarlo insieme a
Provinciale, e il sottoscritto il suo
guerra in aereonautica e con piacere
Giacomo Alinovi, Giancarlo
Segretario, prima di sostituirlo, come
ricordava diversi episodi di questa sua
Venturini, Don Felice Cavalli, Sisto
Presidente. Abbiamo lavorato insieme
esperienza.
Ghisolfi, Mario Gandini, Mario
per anni, anche a livello regionale, e
Nell’AVIS è stato un modello per
Franchini, Corrado Mingori, Edoardo
con Giacomo Alinovi, Florio Ghinelli,
molti, per la sua passione associativa,
Delsante e con tutti gli altri
Giancarlo Venturini e Giancarlo
l’impegno, le sue idee innovative e
scomparsi, che hanno fatto del
Ferrari abbiamo insieme “lottato” per
l’attaccamento agli ideali di
Provinciale di Parma un punto di
portare avanti il grande ideale avisino
riferimento importante nel panorama
solidarietà umana.
e una nuova visione
Associativo Nazionale.
dell’organizzazione
Ma il ricordo non si deve
associativa.
limitare ad un solo
“momento”.
Una visione che vedeva al
centro di tutto la “salute
Nel 2006 ricorre il
del donatore” e il
cinquantesimo di
garantire il sangue a tutti
fondazione dell’AVIS
i sofferenti. Quindi il ruolo
Provinciale e insieme
centrale delle sezioni di
avevamo in animo di
scrivere un libro
base con un medico di
sezione, una sede per
rievocativo di questa
ogni sezione e la raccolta
lunga ed entusiasmante
storia.
del sangue da parte
dell’associazione.
Purtroppo non ci siamo
Tutto questo ora da
riusciti, con lui che era
tempo è acquisito, ma
depositario di tanti
portare avanti queste idee
ricordi, forse ormai
in associazione e fuori
dimenticati. Aveva scritto
non è stato facile.
un quaderno con tanti
Specialmente in campo
appunti, sarà quindi
regionale abbiamo a lungo
necessario, attraverso la
“lottato”: Giovanni,
gentilezza dei famigliari,
Giacomo e il sottoscritto.
recuperarlo, per riuscire
Quante volte siamo andati
a concretizzare questo
insieme a Bologna con
progetto.
tutti i tempi, pioggia, neve
Sono certo che questo
e nebbia che si “tagliava
sarebbe anche il suo
desiderio.
col coltello”. Non
abbiamo mai mancato un
Grazie Giovanni, ti
impegno, e Giovanni
ricorderemo, anche in
arrivava in auto da Sissa!
quel Santuario della
Era un personaggio della
Madonna delle Spine,
IL 12 SETTEMBRE 2004
Bassa, gentiluomo,
che anche tu hai voluto
40° DI FONDAZIONE DELL’AVIS DI SISSA
tranquillo, sereno e
come protettrice dei
donatori di sangue della
rispettoso di tutti ma con
LA SEZIONE INTITOLERÀ LA PROPRIA SEDE
una spiccata e forte
nostra Provincia.
AL M° GIOVANNI BERTOLI
personalità, capace di
Programma dettagliato sarà inviato a tutte le Sezioni
Mario BARANTANI
prendere posizioni anche
2
Avis
Notizie
GIORNATA MONDIALE DELLA DONAZIONE
14 GIUGNO: DONO GLOBALE
DAL NAZIONALE
Il 14 giugno del 1868 nasceva a
Vienna il premo Nobel per la
medicina Karl Landsteiner che ha
scoperto il sistema ABO dei gruppi
sanguigni.
Da quest’anno la data diventa un
giorno con particolare significato
perché viene fatta coincidere con la
“Giornata mondiale del Donatore di
sangue”. Le principali organizzazioni
mondiali per la donazione volontaria
e non remunerata, la Federazione
internazionale della Croce Rossa, la
Società della Mezzaluna Rossa, la
Federazione internazionale delle
organizzazioni di donatori di sangue
(Fiods) e la Società internazionale di
trasfusione del sangue, assieme
all’Organizzazione mondiale della
sanità, hanno scelto infatti di
unificare le celebrazioni nazionali e di
fare di questa data un giorno a
spessore mondiale. Tutto dedicato alle
persone, e sono milioni, che donano il
proprio sangue liberamente, senza
ricompensa e senza conoscere mai chi
hanno salvato. Il 14 giugno sarà la
loro festa, ma anche momento per
sottolineare che la donazione
volontaria, controllata, periodica e
non remunerata è fondamentale per
assicurare il filtro alle malattie e alle
infezioni. Le donazioni più sicure
vengono infatti dai donatori più
controllati. Il 14 giugno punterà
molto sui giovani, far capire loro
l’importanza di un gesto generoso e
civile come la donazione di sangue.
Com’è logico, l’Avis (che già lo scorso
anno aveva celebrato la data a livello
nazionale) sarà in prima linea in
occasione di questo evento, con
iniziative che si snoderanno per
un’intera settimana. L’invito rivolto a
tutte le Avis comunali, provinciali e
regionali, è di segnalare all’Avis
nazionale le proprie iniziative, in
modo da renderle il più possibile
“visibili” attraverso i canali di
comunicazione della nazionale. In tal
modo quello che verrà fatto in Italia
andrà ad unirsi a quello che viene
messo in “campo” nel resto del
mondo. Abbiamo curiosato tra le
iniziative realizzate nel 2003 in
alcuni Paesi stranieri. In Danimarca i
donatori hanno distribuito depliant e
riviste nelle stazioni ferroviarie,
organizzato un concorso di poster,
premiato il “donatore dell’anno”.
In Estonia c’è stata una conferenza
con esponenti di governo ed esperti; ai
cioccolatini hanno addolcito il palato
dei donatori di sangue della Svizzera,
iniziativa piuttosto gradita accanto a
conferenze con esperti delle banche
sangue e una mostra di poster
sull’iter della donazione. L’invito a
donare rivolto ai dipendenti degli
ospedali ha caratterizzato invece la
giornata in Norvegia. In Marocco c’è
stata, sponsorizzata dal re, una
grande conferenza sulla donazione
alla quale i mass media hanno dato
molto risalto.
Karl Landsteiner che ha scoperto il sistema ABO dei gruppi sanguigni.
donatori sono stati inviati biglietti per
il teatro ed il primo Ministro ha
scritto una lettera aperta ai giornali
per ringraziare i donatori. L’Islanda
ha invece scelto i fiori, distribuendo
una rosa con lo slogan “Dona con il
cuore e ricevi una rosa”.
Manifestazioni sportive e musica sono
state protagoniste in Lussemburgo,
mentre in Svezia si è puntato sulle
feste a scuola con il coinvolgimento di
presidi e genitori. Scatole di
Manifestazioni governative anche in
Senegal, mentre in India sono stati
allestiti dei Centri di raccolta sangue,
organizzato un seminario per “L’uso
razionale e sicuro del sangue” con
tutti gli esponenti del settore (dai
donatori ai media, agli amministratori
statali del programma sangue) e
realizzato un poster nazionale. Malta,
infine, ha chiesto di donare a Vip e
governanti.
M.R.
3
Avis
Notizie
LA PROPAGANDA DELL’AVIS PROVINCIALE
...DI CHE GRUPPO SEI?
...scoprilo diventando donatore!
Questo è lo slogan della nuova
campagna 2004, finalmente pronta.
Noi della Commissione Stampa e
Propaganda siamo molto soddisfatti.
Abbiamo lavorato sui giovani (nuovi
donatori e non) perché di loro ha
bisogno la nostra Associazione.
I manifesti jumbo, le locandine,
l’opuscolo informativo, le cartoline e
le magliette realizzati hanno
un’immagine e uno slogan che mirano
ad incuriosire e a stimolare
positivamente i giovani per cercare di
coinvolgerli nella nostra
realtà.
Il materiale è a
disposizione di tutte le
AVIS Comunali presso la
Sede Provinciale gli usi
che se ne possono fare
sono veramente tanti.
Solo per fare qualche
esempio, le locandine
possono essere utilizzate
per propagandare i vari
appuntamenti della propria
Sezione, l’opuscolo per le
scuole, le cartoline per i
diciottenni, le magliette per
iniziative particolari come
premi o regali, insomma
potete dare sfogo alla vostra
fantasia.
La Commissione Stampa e
Propaganda dell’Avis
Provinciale ha studiato questa
campagna di propaganda per i
giovani. Vuole essere di aiuto
sia ai nuovi donatori, sia ai
giovani che ancora devono
avvicinarsi a scelte così
coraggiose. Le cose che
scriviamo e raccontiamo
nell’opuscolo informativo
vogliono rispondere a possibili
4
dubbi, interrogativi e perplessità
riguardo la donazione del sangue e
dare qualche esempio di chi,
come,cosa e perché si può essere
spinti a donare.
Riteniamo che davanti ad argomenti
così importanti pochi giovani possano
rimanere indifferenti, anzi crediamo
che ci aiuteranno a divulgare questo
messaggio con un
…PASSAPAROLA!
Vorremmo essere il più possibile
convincenti nel dire alle Sezioni di
utilizzare davvero tutto questo
materiale. Prima cosa perché sarebbe
per noi della Commissione Stampa e
Propaganda di grande soddisfazione
vedere che ciò che abbiamo realizzato
dopo tanto lavoro è utile a tutte le
Sezioni e, perché crediamo che una
propaganda di massa uguale per
tutta la provincia dia più risalto e
forza all’Associazione.
Come al solito poi, visto che i
donatori, per noi sono sempre le
persone più importanti, siamo
molto fieri dell’idea del
“PACCO REGALO” che
quest’anno tutti i nuovi
donatori riceveranno.
Questo pacco contiene il
pieghevole informativo, la
cartolina, la maglietta e una
lettera di complimenti al
nuovo donatore per la scelta
che ha fatto.
Anche qui, però, chiediamo
alle Sezioni un piccolo aiuto
e cioè di comunicare all’Avis
Provinciale i nominativi dei
nuovi donatori con
un’indicazione sulla taglia
per la maglietta, in modo
che si possa cominciare la
distribuzione dei pacchi
perché…..non vediamo
l’ora!!!
Per il momento è tutto e
mi raccomando…
lavoriamo insieme!!!
Per la Commissione
Stampa
e Propaganda
LISA DELSOLDATO
Avis
Notizie
LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE
NEL DONATORE AVIS
La malattia cardiovascolare
rappresenta ancora oggi la più
comune causa di mortalità e morbilità
nei paesi industrializzati. Si è stimato
che negli Stati Uniti nel 1991, più del
41% di tutte le morti siano
attribuibili a patologie cardiache o
vascolari. A fronte di questi dati
epidemiologici, i progressi della
medicina cardiovascolare sono stati
immensi tanto da permettere, nella
sola decade dal 1981 al 1991, la
riduzione del 26% della mortalità per
malattie cardiovascolari e la
diminuzione del 32% della mortalità
per infarto miocardio e ictus
cerebrale. Questi dati incoraggianti
sono, in larga misura, il frutto di una
sempre più incisiva azione preventiva
volta ad individuare e correggere i
fattori di rischio.
La ricerca delle condizioni favorenti
l’instaurarsi dell’aterosclerosi e delle
malattie cardiovascolari ha portato
all’identificazione di una serie di
“fattori”, poi definiti “di rischio”, sui
quali si può agire in maniera
preventiva. Da anni gli studi
epidemiologici hanno infatti
identificato alcuni parametri clinici
che sono stati classificati e definiti
“fattori di rischio”, in quanto la loro
presenza nel singolo soggetto si
associa ad una maggiore probabilità di
malattie cardiovascolari. Di
conseguenza la gestione, o per così
dire l’identificazione ed il trattamento,
dei fattori di rischio cardiovascolare,
fa parte integrante della cura ottimale
sia per i pazienti già affetti da
cardiopatie ma ancor più per i
soggetti a rischio di sviluppo di
malattie cardiovascolari.
Uno dei cardini per la comprensione
dei fattori di rischio cardiovascolare è
stato lo studio prospettico eseguito in
tutti i cittadini della città USA di
Framingham, l’incidenza di eventi
cardiovascolari è stata correlata con
una serie di parametri clinici rilevati
all’inizio dello studio con il fine di
identificarne la loro importanza. Ai
classici fattori di rischio non
modificabili come l’età, il sesso
maschile, la familiarità, ne sono stati
aggiunti altri modificabili come la
presenza di ipertensione arteriosa,
l’ipercolesterolemia, il fumo, il diabete
mellito, e l’ipertrofia ventricolare
sinistra. Con il tempo la lista si è
allungata introducendo altri fattori di
rischio inerenti le scorrette abitudini di
vita, tra cui la dieta ricca di grassi
animali e povera di fibre, la
sedentarietà, il consumo di alcool e lo
stress della vita moderna. Anche
questi ultimi sono modificabili con una
corretta opera di prevenzione.
Negli ultimi dieci anni la visione
globale di questi fattori di rischio è
decisamente mutata, vale a dire che
gli stessi fattori di rischio, quando
presenti anche in entità minima, hanno
effetto additivo tra loro tanto da
comportare una vera e propria
sindrome clinica denominata Sindrome
Plurimetabolica, condizione patologica
silente dal punto di vista clinico ma
che getta le basi per una futura
aterosclerosi coronarica e per altri
squilibri funzionali e metabolici, tra i
primi il Diabete Mellito e le
Dislipidemie. Mettere in atto adeguati
accorgimenti preventivi ancor prima
che tale processo patologico si
instauri risulta essere il più valido
sistema di tutela della salute. La
prevenzione primaria, definita come
l’insieme dei comportamenti messi in
atto allo scopo di prevenire un evento
mai manifestatosi prima, diventa
quindi uno strumento fondamentale
nelle mani di ognuno di noi. E’ però un
messaggio difficile da fare accettare, il
curarsi quando ancora non vi sia
nessuna malattia evidente.
Per incentivare il ruolo della
Prevenzione Primaria in tema di
malattie cardiovascolari, nel 1999
l’OMS (Organizzazione Mondiale
della Sanità) in collaborazione con le
principali Associazioni internazioni di
Cardiologia e dell’Ipertensione hanno
elaborato specifiche tabelle che,
tenendo conto dei vari fattori di
rischio, permettono un calcolo
numerico approssimativo del rischio
cardiovascolare, adattabile al singolo
soggetto. Le carte del rischio si
riferiscono a soggetti che non abbiano
avuto eventi cardiovascolari: si tratta
quindi di utilizzarle per attuare una
vera prevenzione primaria.
In quest’ottica è giusto valorizzare ed
incentivare il ruolo preventivo svolto
dall’AVIS nella routinaria valutazione
dell’idoneità dei propri Donatori.
Infatti l’AVIS mediante le analisi
ematochimiche che periodicamente
effettua, le visite ed i controlli
pressori ad ogni donazione, gli esami
strumentali che permette di eseguire,
svolge un’opera di screening che
permette di slatentizzare alcune tra le
principali patologie che rientrano
nella Sindrome Plurimetabolica e che
consentono di operare un’incisiva
azione di prevenzione cardiovascolare
primaria. Maggiori risultati si
potrebbero senz’altro ottenere con
una più incisiva opera di educazioneinformazione alla salute intesa come
adozione di adeguate norme igienicodietetiche, maggior controllo dei
valori pressori ed astensione dal fumo
di sigaretta.
Dr. PAOLO PATTONERI
medico Avis della sezione di Borgotaro
specializzando in Cardiologia
Avis
Notizie
DONAZIONI IN AFERESI
Il donatore di sangue è
sensibile alla donazione di
sangue intero, perché ha
scelto di donare parte di
sé stesso agli altri.
Purtroppo c’è ancora
tanto bisogno di sangue,
perché per la sua
mancanza, in certe parti
del paese, ancora si può
morire. Dobbiamo perciò
aumentare costantemente
il numero dei donatori, ma
anche sensibilizzare tutti
quanti alle nuove
metodiche.
Il donatore di sangue è
sensibile al dono, ma è
anche un testimone di
salute, perché attraverso i
suoi comportamenti
testimonia che per donare
occorre essere sempre in
buona salute.
Donare quindi per aiutare
i sofferenti, ma non solo
sangue intero. Esistono,
infatti, nuove tecniche per
donare solo piastrine e
solo plasma. Di piastrine
c’è costantemente bisogno
per il paziente, il cui
midollo osseo è
gravemente danneggiato
da cellule di un tumore
maligno o dall’effetto
tossico di alcune terapie. Il
plasma è necessario nel
paziente ustionato o in chi
ha gravi problemi di
coagulazione.
Forse di plasma c’è meno
necessità, ma
l’associazione lo propone a
chi si avvicina e, per
motivi medici, non può
donare sangue intero.
Quante donne potrebbero donare solo
plasma!
Ma non solo, chi non può donare
nemmeno con le nuove metodiche,
può sempre “aiutare” nella vita
associativa: è sempre bene accolto.
6
STATISTICA PLASMAFERESI
STATISTICA PIASTRINOAFERESI
PERIODO GENNAIO-APRILE
DONAZIONI SANGUE
Parma prov.
U.D.R.
Parma com
Parma prov.
Fidenza
Media uscita
2003
2004
7876
5653
1376
300
547
35,3
8074
5839
1401
287
546
36,7
Si sa che le nuove
metodiche sono lunghe,
che si è costretti a venire
al SIT con tutti i disagi
del viaggio a Parma.
Le nuove metodiche
durano effettivamente 1
ora e 10 minuti circa per
la piastrinoaferesi, e, 40
minuti circa per le
plasmaferesi; ma il tempo
passa velocemente, e si è
costantemente assistiti da
Medici e Tecnici del SIT, si
sta seduti su poltrone
decisamente comode e
con un solo ago nel
braccio( anni fa erano due,
uno per braccio).
Il disagio di venire al SIT
è attenuato dal posteggio
riservato, e dall’ essere
chiamato per primo all’ora
fissata, senza ulteriori file
nell’accettazione. Inoltre,
una volta segnalata la
propria disponibilità alla
sezione di appartenenza, si
viene chiamati
direttamente dalla
segreteria dell’AVIS
Provinciale.
Non si dice di donare solo
in aferesi, ma almeno di
effettuarne una all’anno.
Chi è intenzionato ad
approfondire la
conoscenza delle nuove
metodiche può chiedere
alla propria sezione tutto
il materiale informativo
necessario.
Certo i donatori si trovano
meglio nelle proprie
sezioni, ma, conoscendo la
loro proverbiale
disponibilità, siamo certi che non
trascureranno questo invito,
ulteriormente sicuri che il loro gesto
potrà essere efficace nell’aiutare i
sofferenti.
Mario BARANTANI
Avis
INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE
Notizie
Art. 5
INFORMAZIONE SUI DONATORI
Oltre alla gestione informatizzata dei
dati, informazioni individuate di comune
accordo fra le strutture trasfusionali
aziendali e associative, continueranno
ad essere scambiate su supporti
cartacei.
Viene mantenuto in permanenza un
gruppo di lavoro con un rappresentante
per ogni firmatario della presente
Convenzione per aggiornare le modalità
di scambio delle informazioni mediante
sistema informatico; sull’attività di tale
gruppo esprimerà parere l’Organismo di
cui all’articolo 10.
Per consentire alle Associazioni di
mantenere aggiornata la situazione
sanitaria degli iscritti, le strutture
trasfusionali preposte alla attestazione
della idoneità alla donazione periodica e
il SIT, che effettua il controllo sulle
donazioni, inviano alle Associazioni
comunicazione di ogni variazione
intervenuta sulla idoneità fisica del
donatore, precisando il carattere
temporaneo o definitivo della
sospensione; per la sospensione
temporanea si indicherà la durata e/o
revoca del provvedimento.
Eventuali ricerche epidemiologiche che
utilizzino come popolazione campione o
di confronto i donatori, promosse sia
dalle Aziende Sanitarie, che da altre
Istituzioni a livello locale, regionale,
nazionale e sovranazionale, dovranno
essere preventivamente valutate ed
approvate dalle Associazioni stesse ed i
risultati comunicati alle Associazioni e
dovranno comunque essere realizzate
nel rispetto delle norme vigenti in
materia di tutela dei dati personali.
Tutte le informazioni di carattere
sanitario devono essere scambiate
tenendo conto delle suddette norme.
Art. 6
SERVIZIO DI CHIAMATA
In aderenza ai propri fini statutari,
AVIS e ADAS-FIDAS assicurano il
servizio di chiamata dei propri iscritti,
inviandoli al prelievo di sangue intero
presso le sedi periferiche e presso il SIT
dell’Azienda Ospedaliera per sangue
intero ed emocomponenti, secondo
modalità da concordare in sede di
Organismo di cui all’art.10.
Le Associazioni si impegnano a
collaborare con le strutture
trasfusionali della Regione nelle
situazioni di emergenza e calamità
IL TESTO DELLA
CONVENZIONE
SECONDA PARTE
pubblica, che richiedessero una raccolta
straordinaria, attenendosi, per la
chiamata, alle direttive del SIT di
Parma.
ART. 7
GESTIONE DELLA UNITA’ DI
RACCOLTA
Secondo quanto previsto dai decreti
n.44 e n.47 dell’Assessorato Regionale
alla Sanità, (prot.n.43710/OSP e
43741/OSP del 29/10/1993), l’AVIS
Provinciale concorre alla gestione della
Unità di Raccolta di Parma,
provvedendo alla raccolta del sangue
intero nei punti di raccolta periferici
organizzati nel territorio di operatività.
L’Azienda Ospedaliera gestisce la
raccolta di sangue intero ed
emocomponenti attraverso il SIT, presso
la sede del Servizio.
L’AVIS Provinciale provvede alla
gestione dei punti di raccolta, con
proprio personale o con personale
dipendente delle Aziende Sanitarie o
con personale in rapporto libero
professionale e utilizzando locali da
essa condotti (Allegato B). In
particolare, per quanto riguarda la
Sezione di Parma, resta in vigore il
protocollo d’intesa sottoscritto in data
20/12/02 tra Avis Provinciale e Azienda
Ospedaliera per la gestione del Centro
Medico Ovest, che si allega quale parte
integrante e costitutiva della presente
convenzione (Allegato D).
Il trasporto delle unità prelevate avviene
a cura della AUSL e della Associazione.
Il SIT di Parma fornisce all’Azienda
USL e all’AVIS Provinciale tutti i
presidi utili alla raccolta del sangue ed
ogni tipo di materiale di consumo,
elencati nell’allegato C.
L’Azienda Ospedaliera mette a
disposizione delle Associazioni i costi di
acquisto dei presidi e del materiale di
consumo necessari alla raccolta del
sangue.
I Sanitari del SIT e i Sanitari operanti
nei punti di raccolta periferici della
UdR rilasceranno certificato di
avvenuta donazione o di mancata
donazione per la giustificazione del
periodo di assenza dal lavoro del
donatore.
ART. 8
COPERTURA ASSICURATIVA
DEI DONATORI
L’Azienda Ospedaliera di Parma si
impegna a stipulare e mantenere
aggiornate nei massimali idonee polizze
assicurative in favore dei donatori che
accedono al SIT e al punto di Raccolta
di Fidenza, concordando con le
Associazioni i massimali e le garanzie
per i rischi, anche in itinere, connessi
alla donazione e all’accertamento della
idoneità.
ART. 9
RAPPORTI ECONOMICI
Per lo svolgimento delle attività
istituzionali e dei compiti indicati
dall’art.2, comma 2, della Legge
107/90 e degli art. 2 e 6 e 7 della
presente Convenzione, l’Azienda
Ospedaliera di Parma assicura la
corresponsione alle Associazioni AVIS
Provinciale e ADAS-FIDAS Provinciale
del rimborso dei costi per le attività
svolte per ciascuna donazione effettuata
dai loro donatori.
L’Azienda Ospedaliera corrisponde
all’Azienda USL i rimborsi relativi ai
costi effettivamente sostenuti per
l’attività di raccolta presso il punto di
raccolta di Fidenza.
Il corrispettivo dei rimborsi sarà quello
stabilito dalla normativa nazionale e
regionale di settore.
L’esecuzione degli esami e dei controlli
di cui all’Art. 4 è a carico dell’Azienda
Ospedaliera; il punto di raccolta di
Fidenza si avvale delle strutture del
Presidio Ospedaliero di Fidenza per
l’esecuzione degli accertamenti
diagnostici e strumentali i cui costi
vengono rimborsati dall’Azienda
Ospedaliera di Parma.
7
Avis
TESTO DELLA CONVENZIONE - SECONDA PARTE
Notizie
Le Associazioni presentano nota mensile
dei prelievi effettuati ai fini della
quantificazione dei relativi rimborsi.
L’Azienda Ospedaliera di Parma
provvede a corrispondere i rimborsi con
accredito diretto alle Associazioni con
frequenza mensile e in ogni caso non
oltre i 90 giorni dalla data di
presentazione della nota di cui sopra,
così come previsto dall’Art. 51 e 56
della Legge Regionale 22/80 e
successive modificazioni ed integrazioni.
In relazione a quanto previsto, dall’Art.
8 della Legge 266/91, le attività svolte
dalle Associazioni non si considerano
cessione di beni, né prestazioni di servizi
ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.
ART. 10
FUNZIONI ATTRIBUITE AL
COMITATO DEL PROGRAMMA
SANGUE PROVINCIALE
Le Aziende Sanitarie assicurano la
partecipazione delle Associazioni alla
programmazione e allo sviluppo delle
attività trasfusionali, con particolare
riguardo alla organizzazione della
raccolta del sangue intero ed
emocomponenti ed alla tutela della
salute dei donatori, attraverso il
Comitato del Programma Sangue
Provinciale, costituito in attuazione
della Deliberazione del Consiglio
Regionale 9 luglio 2002, n. 382
(Approvazione del Piano sangue e
plasma 2002/2003 - B.U. Regione
Emilia - Romagna n. 146 del
14.10.2002).
Al Comitato del Programma Sangue
Provinciale, oltre alle funzioni conferite
dal Regolamento istitutivo, sono
attribuiti i seguenti compiti relativi alla
presente Convenzione:
valuta la rispondenza della
organizzazione della raccolta alle
esigenze di funzionalità delle strutture,
nonché alle esigenze dei donatori,
proponendo le necessarie modifiche e gli
eventuali interventi;
accerta che vengano effettuati i regolari
controlli previsti dalla normativa
vigente sui donatori a tutela della salute
di questi e dei riceventi e formula
proposte organizzative in caso di
carenza;
valuta e coordina le iniziative di
propaganda al dono del sangue e di
informazione ai donatori promosse sul
territorio, finanziate dalle Aziende come
previsto dall’Art.2;
promuove, col SIT di Parma e le
8
Associazioni, l’aggiornamento
professionale del personale che opera
nelle strutture trasfusionali, compreso il
personale volontario;
provvede alla formulazione dei piani di
emergenza;
esprime parere sul bilancio preventivo e
sul conto consuntivo del AVIS
Provinciale che garantisce la raccolta in
via convenzionale;
verifica, unitamente ai Comitati
aziendali per il buon uso del sangue, che
vi sia un rigoroso e corretto uso del
sangue e dei suoi derivati, promuovendo
l’autotrasfusione.
Art. 11
ACCESSO AI DOCUMENTI
AMMINISTRATIVI
In relazione a quanto disposto dall’Art.
11 della Legge 11 agosto 1991, n.266,
alle Associazioni è riconosciuto il diritto
di accesso ai documenti amministrativi
delle Aziende Sanitarie e alla loro
riproduzione a titolo gratuito, con le
modalità di cui al capo v della Legge 7
agosto 1990, n.241, inerenti alle
attività oggetto della convenzione.
Art. 12
DURATA DELLA CONVENZIONE
La presente convenzione ha validità di
tre anni dalla data di sottoscrizione ,
salvo disdetta di una delle parti, da
effettuarsi con lettera raccomandata,
almeno tre mesi prima della data di
cessazione.
Non oltre tre mesi prima della data di
scadenza, le parti contraenti si
incontreranno per concordare i termini e
le condizioni per il rinnovo della
convenzione.
La presente convenzione viene
firmata dalle parti contraenti:
– Il Direttore Generale dell’Azienda
– Il Direttore Generale dell’Azienda
Ospedaliera - Universitaria di Parma
Unità Sanitaria Locale di Parma
– Il Presidente dell’AVIS
– Il Responsabile Unico pro-tempore
Provinciale di Parma dell’ADASFIDAS Provinciale di Parma
Allegato A
(alla Convenzione per la raccolta del
sangue e degli emoderivati, nel triennio
1.10.2003-30.09.2006, tra l’Azienda
Ospedaliera di Parma, l’Azienda U.S.L.
di Parma e le Associazioni AVIS
Provinciale di Parma e ADAS-FIDAS
Provinciale di Parma).
PROTOCOLLO OPERATIVO
Art 1
In riferimento all’Art.1 della presente
Convenzione, i punti di raccolta gestiti
dall’AVIS Provinciale sono quelli
elencati nell’allegato B.
Art.2
ACCESSO ALLE STRUTTURE
In considerazione delle norme che
disciplinano l’accesso ed il parcheggio
nella struttura ospedaliera, i mezzi
dell’AVIS Provinciale, adibiti al
trasporto del sangue raccolto, dei
campioni di sangue dei donatori, e del
materiale , individuati dai contrassegni
associativi, dovranno usufruire di libero
accesso e di aree di sosta per le
operazioni di carico e scarico.
Tali mezzi sono di proprietà
dell’Associazione che si impegna a
mantenerli in piena efficienza ed in
perfetta manutenzione; sono dotati di
contenitori rigidi e chiusi per il
trasporto separato di sacche e provette
e di impianti di refrigerazione, la cui
temperatura è concordata con la
Direzione del SIT, sulla base delle
esigenze di preparazione degli
emocomponenti.
L’Amministrazione dell’Azienda
Ospedaliera rilascerà 3 pass per ognuna
delle Associazioni per i Presidenti, e i
Direttori Sanitari.
Le Associazioni forniscono i nominativi
del personale dipendente delle segreterie
che potranno usufruire del parcheggio
destinato ai dipendenti dell’Azienda
Ospedaliera e alle stesse condizioni.
I donatori che si presentano al SIT per
le donazioni in aferesi usufruiscono dei
biglietti TEP forniti dalle segreterie
Associative per il parcheggio nell’area
antistante l’Ospedale.
SEGUE NEL PROSSIMO NUMERO
Avis
E ADESSO SPAZIO
ALLE SEZIONI!!!
Notizie
AVIS E SPORT
A PARMA
Alla presenza del Sindaco Elvio
Ubaldi Domenica 18 Aprile u.s.,
presso la sala Auditorium del Centro
Congressi Cavagnari, si è svolta la
cerimonia di premiazione, da parte
della Polisportiva COOP Consumatori
Nordest, degli assessori allo Sport
del comune di Parma dal 1964 ad
oggi.
La cerimonia segna l’inizio ufficiale
del 40° di fondazione della
Polisportiva e, durante la
cerimonia, il Presidente Zurlini
Enrico, oltre a tracciare un preciso e
analitico bilancio di tanti anni di
attività, ha posto le basi per quello
che forse è il progetto più ambizioso
di tutto l’anno: creare all’interno
degli iscritti un gruppo di Donatori di
Sangue.
Ospiti della giornata di festa, infatti,
erano il Presidente della Sezione
Comunale Avis di Parma, Cristina
Sassi, il vicepresidente Giancarlo
Ferrari e l’alfiere di Sezione Lino
Antolini.
Il progetto di creare un pool di
Donatori nasce dall’esigenza dei
dirigenti della Polisportiva di
lanciare attraverso le discipline
sportive il messaggio di solidarietà,
anonima, gratuita e volontaria che
stà alla base della Donazione di
Sangue.
Straordinario veicolo di propaganda
per l’AVIS e per le sue importanti
ragioni di esistere saranno
gli oltre 1.500 atleti iscritti alla
Polisportiva; la Sezione di Parma si
èimpegnata a portare a
conoscenza di tutti gli iscritti, delle
loro famiglie e dei tanti simpatizzanti
della Polisportiva la realtà avisina
presente in città e soprattutto si
cercherà di coinvolgere piu’ gente
possibile ad aderire
come soci Donatori
di Sangue.
Il programma del
40° di fondazione
della Polisportiva
prevede importanti
appuntamenti
sportivi
legati alle sette
discipline, che
troveranno il loro
culmine nelle
Maratone
organizzate
da Aprile a
Dicembre sul
territorio del
Comune di Parma.
Al momento
dell’iscrizione alle
singole Maratone
(Pesca sportiva,
Pallavolo,
Football, Atletica, Hockey,
Pallanuoto e Ginnastica Artistica) a
tutti i partecipanti verrà consegnato
il regolamento ufficiale della
manifestazione e la Sezione
Comunale Avis di Parma distribuirà
un opuscolo informativo sulle
modalità e finalità della Donazione di
Sangue, in cui oltre a fornire
informazioni a carattere sanitario si
cercherà di spiegare perchè è
indispensabile donare il sangue.
Durante le maratone sportive verrà
allestito da parte dell’AVIS uno
stand informazioni dove volontari si
alterneranno e resteranno a
disposizione di quanti vorranno
informazioni inerenti la Donazione di
Sangue. L’iniziativa di “legare” il
nome dell’ AVIS ad una realtà
sportiva cosi longeva in un momento
In alto la la locandina del progetto che vede la
Polisportiva Coop e Avis uniti nell’intento di
creare all’interno degli iscritti un gruppo di
Donatori di Sangue.
per loro cosi importante come il 40°
di fondazione, è stata
particolarmente gradita a tutto il
Consiglio di Sezione, perchè si tratta
di una attività propagandistica MAI
sperimentata in passato e che nelle
migliori delle ipotesi può segnare
l’inizio di una proficua
collaborazione anche futura: basti
pensare che 15.000 sono stati gli
atleti iscritti alla Polisportiva dal
1964 ad oggi.
Commissione Stampa e Propaganda
AVIS COMUNALE DI PARMA
9
Avis
Notizie
AVIS TRAVERSETOLO...
ESPERIENZA DI PRELIEVO SU PRENOTAZIONE:
“PRENDI IL NUMERO”
Su richiesta e direttive del nostro
Presidente Vi relazioniamo sulla nostra
esperienza di prelievo su prenotazione.
Avremmo voluto farlo prima, ma il
tempo è sempre poco e soprattutto
abbiamo voluto testarlo al meglio.
Introduciamo inquadrando la nostra
sezione. che è composta da circa 600
donatori coordinati da un Consiglio di
Sezione di 19 persone, Presidente
compreso. A fine 2002 lo stesso
Consiglio tirando le somme dell’anno
trascorso ha notato che si sono dovute
gestire donazioni imprevedibilmente di
forte affluenza alternate ad altre di
affluenza decisamente ridotta. Nelle
prime si verificavano regolarmente code
di ore che, provocando un tam-tam in
Paese, portavano come conseguenza
scarse affluenze per le successive.
Abbiamo così iniziato a lavorare e
studiare un sistema di prenotazione che
portasse a creare un flusso regolare e di
attesa normale per il donatore.
Oggi possiamo dire che l’idea è stata
vincente. Siamo riusciti ad idearla e
metterla in pratica grazie ad una
premessa indispensabile e necessaria,
verificatasi: tutto il Consiglio ha
fortemente creduto nell’iniziativa.
Questo perché prima di realizzarla
occorre preparare i donatori (spesso
tradizionalisti per partito preso). Noi lo
abbiamo preannunciato esponendo avvisi
nelle bacheche che l’Amministrazione
Comunale ci ha messo a disposizione in
centro Paese, scrivendo per posta
elettronica (dai primi del 2002 anno
abbiamo cominciato a raccogliere i vari
indirizzi e-mail dei donatori, ad oggi ne
abbiamo censiti il 25%) scusandoci per i
disagi e promettendo loro migliore
organizzazione e, soprattutto
preannunciato, allegando una lettera alla
convocazione all’Assemblea Annuale di
febbraio 2003, lettera ricevuta da tutti i
donatori.
Come dicevamo siamo in tanti in
Consiglio, e tutti, divisi in gruppo di
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lavoro, abbiamo lavorato e creduto
nell’iniziativa: il gruppo cucina durante il
ristoro dei prelievi precedenti
all’esperimento ha propagandato ed
illustrato le modalità ai donatori, la
segreteria Donatori e altri Consiglieri
hanno esposto e spiegato in sala prelievi
quanto sopra, in giro per il Paese tra
amici e conoscenti se ne è parlato con
ottimismo e convinzione.
In contemporanea un gruppo di lavoro dopo aver approntato un questionario ai
donatori presentatisi in dicembre e
gennaio dalle cui risposte è emerso un
sostanziale gradimento dell’iniziativa procedeva alla registrazione dei tempi
per il prelievo: il tempo per la
registrazione in segreteria sommato al
tempo per la visita medica ed al tempo
di prelievo vero e proprio ripartito sul
totale dei lettini disponibili ha
evidenziato che il tempo medio, a
Traversetolo, per ogni donazione si
aggira sui venti minuti e che ogni
quattro minuti c’è un uscita ed un
entrata in sala prelievo.
Dopodiché si è passati alla parte
operativa: per tutti i prelievi abbiamo
spedito a casa le cartoline (oltre alle
chiamate via e-mail) incollando sopra
un’etichetta colorata ben evidenziata che
preannunciava l’apertura delle
prenotazioni per la sera “lavorativa”
antecedente alla donazione. Per la verità
i primi prelievi sperimentali abbiamo
concesso due sere antecedenti al prelievo
e dedicate alla prenotazione.
Abbiamo quindi stampato una tabella
numerata - sequenziale nella quale
abbiamo lasciato liberi i primi dieci
posti, ovvero dalle 7.30 alle 8.00 per i
consueti mattinieri - che prevedeva un
ingresso ogni quattro minuti.
Per le prime sedute sperimentali
abbiamo proceduto in modo molto
fiscale: i primi dieci posti liberi e una
prenotazione su quattro dalle 8,00 in
poi. Procedendo nel corso dell’anno, forti
dell’esperienza maturata e della riuscita
dell’iniziativa, abbiamo proceduto
prenotando dalle 8,00 in poi prima con
un posto su due, poi tre su quattro.
Ovviamente pian piano tutti i donatori si
stanno orientando a prenotare.
Ad oggi possiamo dire che il successo
dell’iniziativa è dimostrato dal fatto che
i donatori non hanno atteso in segreteria
mai più di due o tre minuti sui tempi
preventivati, che in sola mezz’ora di
impegno hanno effettuato il loro doverepiacere e che chi ha voluto dormire ha
potuto farlo anche fino alle 9.30, chi
aveva fretta per le 8.30 era già di
partenza per il lavoro o per altri
impegni.
È evidente che per le prime sedute non
tutto è girato al meglio: qualcuno si è
lamentato perché pur arrivando
abbastanza presto (verso le 8,30) non
trovava cartelle libere se non prima delle
9,30 – 10,00. Abbiamo gestito con
pazienza e spiegato per l’ennesima volta
il funzionamento della prenotazione.
Insomma bisogna essere pronti a gestire
e mediare situazioni di piccole tensioni e
farsi trovare disponibili a registrare le
lamentele e le giuste segnalazioni dei
donatori.
Oggi il 70% dei donatori prenota e quei
pochi che non lo fanno trovano sempre
qualche buco dove inserirsi (quei famosi
posti – uno su quattro o uno su sei –
lasciati liberi).
Oggi possiamo quindi dire che il sistema
è testato: l’esperienza unita alla
conoscenza delle problematiche della
sezione ci ha permesso di gestire di volta
in volta le prenotazioni con piccole
modifiche. Ad esempio per un prelievo
che si presuppone corposo
(tradizionalmente la Vigilia di Natale od
un venerdì qualsiasi durante l’anno)
abbiamo visto che i primi dieci numeri
vanno tassativamente lasciati liberi e che
uno su quattro dalle 8,00 in poi deve
pure essere lasciato tassativamente
libero. Per un prelievo invece estivo ed in
giorno infrasettimanale è sufficiente
Avis
Notizie
lasciare a disposizione dei mattinieri i
primi 5 numeri e dalle 8,00 in poi è
sufficiente uno su 6 od 8. Ma queste
sono malizie che si imparano con il
tempo e, credo che ogni sezione abbia le
sue peculiarità.
Oggi possiamo anche dire che la
Segreteria Donatori lavora nelle fasi di
prelievo in modo più ordinato e
tranquillo, non essendo più subissato da
decine di persone che si spingono per
passare davanti o che vociano togliendo
concentrazione all’operatore. Gli errori
di immissione dati sono decisamente
calati ed evitando correzioni e
riscritture i tempi si sono decisamente
stabilizzati: anche l’operatore ha il
tempo di riposarsi e di lavorare
tranquillo. L’immissione dati di un
nuovo potenziale donatore non
rappresenta più un ostacolo agli altri
soci in attesa.
I numeri in crescita di sacche della
nostra Sezione dal 2002 ad oggi
certificano e testimoniano che il
progetto e la messa in opera
dell’iniziativa “Prendi il Numero” ha
avuto pieno successo.
Ci auguriamo che la nostra esperienza
possa essere utile anche ad altre sezioni,
che da queste venga utilizzato e
migliorato e così trasmesso alle altre
sezioni, noi compresi.
Consiglio Direttivo
SEZIONE AVIS TRAVERSETOLO
IL CAMPER A TRAVERSETOLO
Sabato 1° maggio a Traversetolo il
circolo giovanile Puerto Libre, che come
Avis Traversetolo aderisce a Forum del
Volontariato di Traversetolo, ha
organizzato il tradizionale Festival Rock
in cui si esibiscono abitualmente i gruppi
rock giovanili della provincia insieme
anche a qualche nome di grido.
Quest’anno ha partecipato tra gli altri il
chitarrista Flacho Biondini, nome molto
noto nel mondo musicale giovanile.
La manifestazione, che si tiene tutti gli
anni dal 1997, si è svolta nella Piazza
principale del Paese, ed ha visto
transitare migliaia di giovani da tutta la
Provincia. Il nostro Consiglio ha preso
contatto con i responsabili del Circolo
Puerto Libre, e nell’ottica delle
Associazioni aderenti a Forum –
lavorando cioè in rete ed in
collaborazione - ha con questi
concordato di posizionare il Camper Avis
del Gruppo Regionale (gentilmente
messo a disposizione da Avis Provinciale
di Parma) proprio di fianco al palco,
posto di transito obbligato per tutti.
Sono stati esposti cartelloni un po’ fuori
dall’ordinario e probabilmente più adatti
allo stile della Manifestazione, iniziata
tra l’altro nel primo pomeriggio e
terminata nella notte.
I cartelli sono stati letti da molti e sono
serviti ad avvicinare ragazze e ragazzi di
fascia dai 18 ai 35 anni. In verità
l’iniziativa era mirata al pubblico del
Paese: volevamo far sapere ai ragazzi
che il 23 maggio si terrà presso la
nostra Sezione una giornata
straordinaria di esami di idoneità. Nella
realtà abbiamo reso, e ne siamo ben
felici, un buon servizio anche a tante
altre Sezioni facendo propaganda,
fermando i passanti più disponibili ed
illustrando loro la situazione nazionale e
la conseguente necessità di sangue.
Inoltre, sempre in sintonia con i
responsabili del Circolo Giovanile, come
forma di propaganda e per avvicinare
l’ambiente giovanile dello stesso Circolo
Puerto Libre – che conta circa 230
iscritti e che organizza oltre al Festival
Rock numerose altre iniziative tra cui la
Festa della Birra estiva – è stato reso
noto, con poster e tramite annuncio
ripetuto dallo speaker, che la Sezione di
Traversetolo offrirà un buono per un
panino ed una birra (spendibile appunto
al Festival della Birra di luglio) a tutti
coloro che si sottoporranno agli esami di
idoneità del 23 maggio.
Lo stesso Camper, con tutto il materiale
propagandistico classico a disposizione,
è rimasto esposto anche al mercato
domenicale. I nostri Consiglieri anche in
questa occasione hanno fatto presenza e
propaganda. Il tempo ha aiutato, ha
giusto smesso di piovere venerdì sera ed
ha ripreso lunedì mattina!!!
Avis
Notizie
ASSEMBLEA NAZIONALE A PESARO
La recente Assemblea Nazionale di
Pesaro, per l’esattezza la 68a, aveva
come tema “Cresciamo: doniamo
almeno due volte all’anno. Più
controlli per chi dona, più opportunità
per chi riceve”.
Il tema tiene conto che il rapporto
donazioni/donatori a livello nazionale
è attestato su 1,74 (in Emilia
Romagna 1,85) e con un piccolo
sforzo si può superare il 2.
Ma a nostro parere è importante
superare il milione di donatori effettivi
(ora attestati su 952.268 – dati
2003) in quanto più un aumento delle
donazioni pro-capite è necessario
aumentare il numero dei donatori (più
donatori più donazioni).
Durante l’Assemblea è stata
presentata la nuova campagna
istituzionale finanziata dal Ministero
della Salute e la madrina della nostra
Associazione Maria Teresa Ruta, che
ha fatto un bellissimo e simpatico
intervento, dichiarando per
l’Associazione la sua completa
disponibilità.
Sul piano associativo è stata
approvato il nuovo regolamento
nazionale (che quanto prima invieremo
a tutte le strutture): è un regolamento
nazionale che chi vorrà potrà
adottare; in ogni modo ogni struttura
si potrà dotare di un proprio
regolamento specifico utilizzando un
regolamento tipo fornito dal Nazionale
(tempo un anno dalla data della
lettera che invierà prossimamente il
Presidente Nazionale).
Inoltre l’Assemblea, come da statuto,
ha approvato la quota sociale da
destinare al Nazionale da parte delle
strutture di base e di coordinamento.
La cifra è di Euro 15 annuale. Anche
le strutture di coordinamento
dovranno approvare la loro quota: noi
siamo favorevoli ad una quota
simbolica. Sulla quota nazionale non
ci pronunciamo, in quanto a nostro
parere sarà necessario verificare quali
nuovi servizi il Nazionale fornirà con
questa cifra a tutte le strutture.
A questa assemblea, per la prima
volta, hanno partecipato soci persone
fisiche (delegati), soci persone
12
giuridiche (Presidenti di Sezioni e
organi di coordinamento) non molti in
verità circa 300 sul oltre 3000.
Questi ultimi poi hanno dato, negli
interventi, uno spettacolo non molto
esaltante, dimostrando litigiosità a
tutti i livelli.
Il clima, a livello nazionale, non è
migliorato di molto, al Piemonte e alla
Lombardia, da tempo in posizione
critica, si è aggiunta la Puglia con
accenti polemici molto elevati, di cui
ne abbiamo completamente compreso
l’origine. Tutte e tre le Regioni si sono
astenute nelle votazioni che contano.
Di positivo possiamo dire che la
Lombardia ha dichiarato la sua
disponibilità al dialogo e il suo
desiderio di essere ascoltata.
Noi siamo favorevoli ad ascoltare le
tre Regioni e a cercare di risolvere
quei problemi che impediscono una
vera unità associativa. Come in
passato, prima della prossima
Assemblea elettiva, la nostra Regione
dovrà iniziare a tessere tutta una serie
di incontri con le altre regioni, per
raggiungere insieme quella unità
nazionale necessaria per poter
lavorare con tranquillità ai veri scopi
associativi: autosufficienza nazionale e
aumento dei donatori. Non è da oggi
che ripetiamo questo ritornello, ma per
ora non siamo stati ascoltati.
Con un poco di buona volontà
riusciremo nel nostro intento. In
passato gli interventi all’Assemblea
Nazionale della nostra delegazione
erano seguiti con grande interesse, ora
qualcuno ci ha detto che il clima è
cambiato, non siamo più un punto di
riferimento, dobbiamo ricostruirci la
nostra credibilità e autorevolezza.
Il prossimo Consiglio Nazionale del 3
luglio procederà alla verifica dei
risultati dell’Assemblea Nazionale, da
parte nostra Vi terremo informati sugli
sviluppi futuri, e su quanto si farà per
rendere questa nostra Associazione
sempre più unita, all’altezza delle sfide
future e pronta per affrontare il
prossimo mandato, che Vi ricordo non
sarà più triennale ma quadriennale.
MARIO BARANTANI
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