Periodico in distribuzione gratuita ai soci. Registrazione Tribunale di Parma 21-9-1994 n. 24. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Parma Stampa: Tecnografica snc - Via Buffolara, 22 - Parma Associato USPI - Pubblicità inferiore al 50% 2 Anno 11 Numero 2 Giugno 2004 Direttore editoriale Rino Tamani SOMMARIO 2 Ricordo di Giovanni Bertoli 3 Giornata Mondiale della Donazione 4 La propaganda dell’Avis Provinciale 5 La prevenzione cardiovascolare 6 Donazioni in aferesi 7 Convenzione Seconda parte 9 E adesso spazio alle sezioni!!! 12 Assemblea Nazionale a Pesaro Notizie P a r m a Avis Notizie RICORDO DI GIOVANNI BERTOLI: “IL MAESTRO” DELL’AVIS Recentemente se ne è andato il molto forti. È stato impegnato in Mi ha insegnato molte cose e le sue “Maestro” Giovanni Bertoli di Sissa, molti settori del Volontariato e della intuizioni hanno contribuito a come lui amava chiamarsi. Forse non vita civile e politica, e per molti è rendere l’Associazione sempre più tutti conoscono il suo nome , ma stato un punto di riferimento. all’altezza del suo alto compito. Giovanni è stato il quarto Presidente In gioventù ha combattuto l’ultima E’ quindi giusto ricordarlo insieme a Provinciale, e il sottoscritto il suo guerra in aereonautica e con piacere Giacomo Alinovi, Giancarlo Segretario, prima di sostituirlo, come ricordava diversi episodi di questa sua Venturini, Don Felice Cavalli, Sisto Presidente. Abbiamo lavorato insieme esperienza. Ghisolfi, Mario Gandini, Mario per anni, anche a livello regionale, e Nell’AVIS è stato un modello per Franchini, Corrado Mingori, Edoardo con Giacomo Alinovi, Florio Ghinelli, molti, per la sua passione associativa, Delsante e con tutti gli altri Giancarlo Venturini e Giancarlo l’impegno, le sue idee innovative e scomparsi, che hanno fatto del Ferrari abbiamo insieme “lottato” per l’attaccamento agli ideali di Provinciale di Parma un punto di portare avanti il grande ideale avisino riferimento importante nel panorama solidarietà umana. e una nuova visione Associativo Nazionale. dell’organizzazione Ma il ricordo non si deve associativa. limitare ad un solo “momento”. Una visione che vedeva al centro di tutto la “salute Nel 2006 ricorre il del donatore” e il cinquantesimo di garantire il sangue a tutti fondazione dell’AVIS i sofferenti. Quindi il ruolo Provinciale e insieme centrale delle sezioni di avevamo in animo di scrivere un libro base con un medico di sezione, una sede per rievocativo di questa ogni sezione e la raccolta lunga ed entusiasmante storia. del sangue da parte dell’associazione. Purtroppo non ci siamo Tutto questo ora da riusciti, con lui che era tempo è acquisito, ma depositario di tanti portare avanti queste idee ricordi, forse ormai in associazione e fuori dimenticati. Aveva scritto non è stato facile. un quaderno con tanti Specialmente in campo appunti, sarà quindi regionale abbiamo a lungo necessario, attraverso la “lottato”: Giovanni, gentilezza dei famigliari, Giacomo e il sottoscritto. recuperarlo, per riuscire Quante volte siamo andati a concretizzare questo insieme a Bologna con progetto. tutti i tempi, pioggia, neve Sono certo che questo e nebbia che si “tagliava sarebbe anche il suo desiderio. col coltello”. Non abbiamo mai mancato un Grazie Giovanni, ti impegno, e Giovanni ricorderemo, anche in arrivava in auto da Sissa! quel Santuario della Era un personaggio della Madonna delle Spine, IL 12 SETTEMBRE 2004 Bassa, gentiluomo, che anche tu hai voluto 40° DI FONDAZIONE DELL’AVIS DI SISSA tranquillo, sereno e come protettrice dei donatori di sangue della rispettoso di tutti ma con LA SEZIONE INTITOLERÀ LA PROPRIA SEDE una spiccata e forte nostra Provincia. AL M° GIOVANNI BERTOLI personalità, capace di Programma dettagliato sarà inviato a tutte le Sezioni Mario BARANTANI prendere posizioni anche 2 Avis Notizie GIORNATA MONDIALE DELLA DONAZIONE 14 GIUGNO: DONO GLOBALE DAL NAZIONALE Il 14 giugno del 1868 nasceva a Vienna il premo Nobel per la medicina Karl Landsteiner che ha scoperto il sistema ABO dei gruppi sanguigni. Da quest’anno la data diventa un giorno con particolare significato perché viene fatta coincidere con la “Giornata mondiale del Donatore di sangue”. Le principali organizzazioni mondiali per la donazione volontaria e non remunerata, la Federazione internazionale della Croce Rossa, la Società della Mezzaluna Rossa, la Federazione internazionale delle organizzazioni di donatori di sangue (Fiods) e la Società internazionale di trasfusione del sangue, assieme all’Organizzazione mondiale della sanità, hanno scelto infatti di unificare le celebrazioni nazionali e di fare di questa data un giorno a spessore mondiale. Tutto dedicato alle persone, e sono milioni, che donano il proprio sangue liberamente, senza ricompensa e senza conoscere mai chi hanno salvato. Il 14 giugno sarà la loro festa, ma anche momento per sottolineare che la donazione volontaria, controllata, periodica e non remunerata è fondamentale per assicurare il filtro alle malattie e alle infezioni. Le donazioni più sicure vengono infatti dai donatori più controllati. Il 14 giugno punterà molto sui giovani, far capire loro l’importanza di un gesto generoso e civile come la donazione di sangue. Com’è logico, l’Avis (che già lo scorso anno aveva celebrato la data a livello nazionale) sarà in prima linea in occasione di questo evento, con iniziative che si snoderanno per un’intera settimana. L’invito rivolto a tutte le Avis comunali, provinciali e regionali, è di segnalare all’Avis nazionale le proprie iniziative, in modo da renderle il più possibile “visibili” attraverso i canali di comunicazione della nazionale. In tal modo quello che verrà fatto in Italia andrà ad unirsi a quello che viene messo in “campo” nel resto del mondo. Abbiamo curiosato tra le iniziative realizzate nel 2003 in alcuni Paesi stranieri. In Danimarca i donatori hanno distribuito depliant e riviste nelle stazioni ferroviarie, organizzato un concorso di poster, premiato il “donatore dell’anno”. In Estonia c’è stata una conferenza con esponenti di governo ed esperti; ai cioccolatini hanno addolcito il palato dei donatori di sangue della Svizzera, iniziativa piuttosto gradita accanto a conferenze con esperti delle banche sangue e una mostra di poster sull’iter della donazione. L’invito a donare rivolto ai dipendenti degli ospedali ha caratterizzato invece la giornata in Norvegia. In Marocco c’è stata, sponsorizzata dal re, una grande conferenza sulla donazione alla quale i mass media hanno dato molto risalto. Karl Landsteiner che ha scoperto il sistema ABO dei gruppi sanguigni. donatori sono stati inviati biglietti per il teatro ed il primo Ministro ha scritto una lettera aperta ai giornali per ringraziare i donatori. L’Islanda ha invece scelto i fiori, distribuendo una rosa con lo slogan “Dona con il cuore e ricevi una rosa”. Manifestazioni sportive e musica sono state protagoniste in Lussemburgo, mentre in Svezia si è puntato sulle feste a scuola con il coinvolgimento di presidi e genitori. Scatole di Manifestazioni governative anche in Senegal, mentre in India sono stati allestiti dei Centri di raccolta sangue, organizzato un seminario per “L’uso razionale e sicuro del sangue” con tutti gli esponenti del settore (dai donatori ai media, agli amministratori statali del programma sangue) e realizzato un poster nazionale. Malta, infine, ha chiesto di donare a Vip e governanti. M.R. 3 Avis Notizie LA PROPAGANDA DELL’AVIS PROVINCIALE ...DI CHE GRUPPO SEI? ...scoprilo diventando donatore! Questo è lo slogan della nuova campagna 2004, finalmente pronta. Noi della Commissione Stampa e Propaganda siamo molto soddisfatti. Abbiamo lavorato sui giovani (nuovi donatori e non) perché di loro ha bisogno la nostra Associazione. I manifesti jumbo, le locandine, l’opuscolo informativo, le cartoline e le magliette realizzati hanno un’immagine e uno slogan che mirano ad incuriosire e a stimolare positivamente i giovani per cercare di coinvolgerli nella nostra realtà. Il materiale è a disposizione di tutte le AVIS Comunali presso la Sede Provinciale gli usi che se ne possono fare sono veramente tanti. Solo per fare qualche esempio, le locandine possono essere utilizzate per propagandare i vari appuntamenti della propria Sezione, l’opuscolo per le scuole, le cartoline per i diciottenni, le magliette per iniziative particolari come premi o regali, insomma potete dare sfogo alla vostra fantasia. La Commissione Stampa e Propaganda dell’Avis Provinciale ha studiato questa campagna di propaganda per i giovani. Vuole essere di aiuto sia ai nuovi donatori, sia ai giovani che ancora devono avvicinarsi a scelte così coraggiose. Le cose che scriviamo e raccontiamo nell’opuscolo informativo vogliono rispondere a possibili 4 dubbi, interrogativi e perplessità riguardo la donazione del sangue e dare qualche esempio di chi, come,cosa e perché si può essere spinti a donare. Riteniamo che davanti ad argomenti così importanti pochi giovani possano rimanere indifferenti, anzi crediamo che ci aiuteranno a divulgare questo messaggio con un …PASSAPAROLA! Vorremmo essere il più possibile convincenti nel dire alle Sezioni di utilizzare davvero tutto questo materiale. Prima cosa perché sarebbe per noi della Commissione Stampa e Propaganda di grande soddisfazione vedere che ciò che abbiamo realizzato dopo tanto lavoro è utile a tutte le Sezioni e, perché crediamo che una propaganda di massa uguale per tutta la provincia dia più risalto e forza all’Associazione. Come al solito poi, visto che i donatori, per noi sono sempre le persone più importanti, siamo molto fieri dell’idea del “PACCO REGALO” che quest’anno tutti i nuovi donatori riceveranno. Questo pacco contiene il pieghevole informativo, la cartolina, la maglietta e una lettera di complimenti al nuovo donatore per la scelta che ha fatto. Anche qui, però, chiediamo alle Sezioni un piccolo aiuto e cioè di comunicare all’Avis Provinciale i nominativi dei nuovi donatori con un’indicazione sulla taglia per la maglietta, in modo che si possa cominciare la distribuzione dei pacchi perché…..non vediamo l’ora!!! Per il momento è tutto e mi raccomando… lavoriamo insieme!!! Per la Commissione Stampa e Propaganda LISA DELSOLDATO Avis Notizie LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE NEL DONATORE AVIS La malattia cardiovascolare rappresenta ancora oggi la più comune causa di mortalità e morbilità nei paesi industrializzati. Si è stimato che negli Stati Uniti nel 1991, più del 41% di tutte le morti siano attribuibili a patologie cardiache o vascolari. A fronte di questi dati epidemiologici, i progressi della medicina cardiovascolare sono stati immensi tanto da permettere, nella sola decade dal 1981 al 1991, la riduzione del 26% della mortalità per malattie cardiovascolari e la diminuzione del 32% della mortalità per infarto miocardio e ictus cerebrale. Questi dati incoraggianti sono, in larga misura, il frutto di una sempre più incisiva azione preventiva volta ad individuare e correggere i fattori di rischio. La ricerca delle condizioni favorenti l’instaurarsi dell’aterosclerosi e delle malattie cardiovascolari ha portato all’identificazione di una serie di “fattori”, poi definiti “di rischio”, sui quali si può agire in maniera preventiva. Da anni gli studi epidemiologici hanno infatti identificato alcuni parametri clinici che sono stati classificati e definiti “fattori di rischio”, in quanto la loro presenza nel singolo soggetto si associa ad una maggiore probabilità di malattie cardiovascolari. Di conseguenza la gestione, o per così dire l’identificazione ed il trattamento, dei fattori di rischio cardiovascolare, fa parte integrante della cura ottimale sia per i pazienti già affetti da cardiopatie ma ancor più per i soggetti a rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari. Uno dei cardini per la comprensione dei fattori di rischio cardiovascolare è stato lo studio prospettico eseguito in tutti i cittadini della città USA di Framingham, l’incidenza di eventi cardiovascolari è stata correlata con una serie di parametri clinici rilevati all’inizio dello studio con il fine di identificarne la loro importanza. Ai classici fattori di rischio non modificabili come l’età, il sesso maschile, la familiarità, ne sono stati aggiunti altri modificabili come la presenza di ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il fumo, il diabete mellito, e l’ipertrofia ventricolare sinistra. Con il tempo la lista si è allungata introducendo altri fattori di rischio inerenti le scorrette abitudini di vita, tra cui la dieta ricca di grassi animali e povera di fibre, la sedentarietà, il consumo di alcool e lo stress della vita moderna. Anche questi ultimi sono modificabili con una corretta opera di prevenzione. Negli ultimi dieci anni la visione globale di questi fattori di rischio è decisamente mutata, vale a dire che gli stessi fattori di rischio, quando presenti anche in entità minima, hanno effetto additivo tra loro tanto da comportare una vera e propria sindrome clinica denominata Sindrome Plurimetabolica, condizione patologica silente dal punto di vista clinico ma che getta le basi per una futura aterosclerosi coronarica e per altri squilibri funzionali e metabolici, tra i primi il Diabete Mellito e le Dislipidemie. Mettere in atto adeguati accorgimenti preventivi ancor prima che tale processo patologico si instauri risulta essere il più valido sistema di tutela della salute. La prevenzione primaria, definita come l’insieme dei comportamenti messi in atto allo scopo di prevenire un evento mai manifestatosi prima, diventa quindi uno strumento fondamentale nelle mani di ognuno di noi. E’ però un messaggio difficile da fare accettare, il curarsi quando ancora non vi sia nessuna malattia evidente. Per incentivare il ruolo della Prevenzione Primaria in tema di malattie cardiovascolari, nel 1999 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in collaborazione con le principali Associazioni internazioni di Cardiologia e dell’Ipertensione hanno elaborato specifiche tabelle che, tenendo conto dei vari fattori di rischio, permettono un calcolo numerico approssimativo del rischio cardiovascolare, adattabile al singolo soggetto. Le carte del rischio si riferiscono a soggetti che non abbiano avuto eventi cardiovascolari: si tratta quindi di utilizzarle per attuare una vera prevenzione primaria. In quest’ottica è giusto valorizzare ed incentivare il ruolo preventivo svolto dall’AVIS nella routinaria valutazione dell’idoneità dei propri Donatori. Infatti l’AVIS mediante le analisi ematochimiche che periodicamente effettua, le visite ed i controlli pressori ad ogni donazione, gli esami strumentali che permette di eseguire, svolge un’opera di screening che permette di slatentizzare alcune tra le principali patologie che rientrano nella Sindrome Plurimetabolica e che consentono di operare un’incisiva azione di prevenzione cardiovascolare primaria. Maggiori risultati si potrebbero senz’altro ottenere con una più incisiva opera di educazioneinformazione alla salute intesa come adozione di adeguate norme igienicodietetiche, maggior controllo dei valori pressori ed astensione dal fumo di sigaretta. Dr. PAOLO PATTONERI medico Avis della sezione di Borgotaro specializzando in Cardiologia Avis Notizie DONAZIONI IN AFERESI Il donatore di sangue è sensibile alla donazione di sangue intero, perché ha scelto di donare parte di sé stesso agli altri. Purtroppo c’è ancora tanto bisogno di sangue, perché per la sua mancanza, in certe parti del paese, ancora si può morire. Dobbiamo perciò aumentare costantemente il numero dei donatori, ma anche sensibilizzare tutti quanti alle nuove metodiche. Il donatore di sangue è sensibile al dono, ma è anche un testimone di salute, perché attraverso i suoi comportamenti testimonia che per donare occorre essere sempre in buona salute. Donare quindi per aiutare i sofferenti, ma non solo sangue intero. Esistono, infatti, nuove tecniche per donare solo piastrine e solo plasma. Di piastrine c’è costantemente bisogno per il paziente, il cui midollo osseo è gravemente danneggiato da cellule di un tumore maligno o dall’effetto tossico di alcune terapie. Il plasma è necessario nel paziente ustionato o in chi ha gravi problemi di coagulazione. Forse di plasma c’è meno necessità, ma l’associazione lo propone a chi si avvicina e, per motivi medici, non può donare sangue intero. Quante donne potrebbero donare solo plasma! Ma non solo, chi non può donare nemmeno con le nuove metodiche, può sempre “aiutare” nella vita associativa: è sempre bene accolto. 6 STATISTICA PLASMAFERESI STATISTICA PIASTRINOAFERESI PERIODO GENNAIO-APRILE DONAZIONI SANGUE Parma prov. U.D.R. Parma com Parma prov. Fidenza Media uscita 2003 2004 7876 5653 1376 300 547 35,3 8074 5839 1401 287 546 36,7 Si sa che le nuove metodiche sono lunghe, che si è costretti a venire al SIT con tutti i disagi del viaggio a Parma. Le nuove metodiche durano effettivamente 1 ora e 10 minuti circa per la piastrinoaferesi, e, 40 minuti circa per le plasmaferesi; ma il tempo passa velocemente, e si è costantemente assistiti da Medici e Tecnici del SIT, si sta seduti su poltrone decisamente comode e con un solo ago nel braccio( anni fa erano due, uno per braccio). Il disagio di venire al SIT è attenuato dal posteggio riservato, e dall’ essere chiamato per primo all’ora fissata, senza ulteriori file nell’accettazione. Inoltre, una volta segnalata la propria disponibilità alla sezione di appartenenza, si viene chiamati direttamente dalla segreteria dell’AVIS Provinciale. Non si dice di donare solo in aferesi, ma almeno di effettuarne una all’anno. Chi è intenzionato ad approfondire la conoscenza delle nuove metodiche può chiedere alla propria sezione tutto il materiale informativo necessario. Certo i donatori si trovano meglio nelle proprie sezioni, ma, conoscendo la loro proverbiale disponibilità, siamo certi che non trascureranno questo invito, ulteriormente sicuri che il loro gesto potrà essere efficace nell’aiutare i sofferenti. Mario BARANTANI Avis INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE Notizie Art. 5 INFORMAZIONE SUI DONATORI Oltre alla gestione informatizzata dei dati, informazioni individuate di comune accordo fra le strutture trasfusionali aziendali e associative, continueranno ad essere scambiate su supporti cartacei. Viene mantenuto in permanenza un gruppo di lavoro con un rappresentante per ogni firmatario della presente Convenzione per aggiornare le modalità di scambio delle informazioni mediante sistema informatico; sull’attività di tale gruppo esprimerà parere l’Organismo di cui all’articolo 10. Per consentire alle Associazioni di mantenere aggiornata la situazione sanitaria degli iscritti, le strutture trasfusionali preposte alla attestazione della idoneità alla donazione periodica e il SIT, che effettua il controllo sulle donazioni, inviano alle Associazioni comunicazione di ogni variazione intervenuta sulla idoneità fisica del donatore, precisando il carattere temporaneo o definitivo della sospensione; per la sospensione temporanea si indicherà la durata e/o revoca del provvedimento. Eventuali ricerche epidemiologiche che utilizzino come popolazione campione o di confronto i donatori, promosse sia dalle Aziende Sanitarie, che da altre Istituzioni a livello locale, regionale, nazionale e sovranazionale, dovranno essere preventivamente valutate ed approvate dalle Associazioni stesse ed i risultati comunicati alle Associazioni e dovranno comunque essere realizzate nel rispetto delle norme vigenti in materia di tutela dei dati personali. Tutte le informazioni di carattere sanitario devono essere scambiate tenendo conto delle suddette norme. Art. 6 SERVIZIO DI CHIAMATA In aderenza ai propri fini statutari, AVIS e ADAS-FIDAS assicurano il servizio di chiamata dei propri iscritti, inviandoli al prelievo di sangue intero presso le sedi periferiche e presso il SIT dell’Azienda Ospedaliera per sangue intero ed emocomponenti, secondo modalità da concordare in sede di Organismo di cui all’art.10. Le Associazioni si impegnano a collaborare con le strutture trasfusionali della Regione nelle situazioni di emergenza e calamità IL TESTO DELLA CONVENZIONE SECONDA PARTE pubblica, che richiedessero una raccolta straordinaria, attenendosi, per la chiamata, alle direttive del SIT di Parma. ART. 7 GESTIONE DELLA UNITA’ DI RACCOLTA Secondo quanto previsto dai decreti n.44 e n.47 dell’Assessorato Regionale alla Sanità, (prot.n.43710/OSP e 43741/OSP del 29/10/1993), l’AVIS Provinciale concorre alla gestione della Unità di Raccolta di Parma, provvedendo alla raccolta del sangue intero nei punti di raccolta periferici organizzati nel territorio di operatività. L’Azienda Ospedaliera gestisce la raccolta di sangue intero ed emocomponenti attraverso il SIT, presso la sede del Servizio. L’AVIS Provinciale provvede alla gestione dei punti di raccolta, con proprio personale o con personale dipendente delle Aziende Sanitarie o con personale in rapporto libero professionale e utilizzando locali da essa condotti (Allegato B). In particolare, per quanto riguarda la Sezione di Parma, resta in vigore il protocollo d’intesa sottoscritto in data 20/12/02 tra Avis Provinciale e Azienda Ospedaliera per la gestione del Centro Medico Ovest, che si allega quale parte integrante e costitutiva della presente convenzione (Allegato D). Il trasporto delle unità prelevate avviene a cura della AUSL e della Associazione. Il SIT di Parma fornisce all’Azienda USL e all’AVIS Provinciale tutti i presidi utili alla raccolta del sangue ed ogni tipo di materiale di consumo, elencati nell’allegato C. L’Azienda Ospedaliera mette a disposizione delle Associazioni i costi di acquisto dei presidi e del materiale di consumo necessari alla raccolta del sangue. I Sanitari del SIT e i Sanitari operanti nei punti di raccolta periferici della UdR rilasceranno certificato di avvenuta donazione o di mancata donazione per la giustificazione del periodo di assenza dal lavoro del donatore. ART. 8 COPERTURA ASSICURATIVA DEI DONATORI L’Azienda Ospedaliera di Parma si impegna a stipulare e mantenere aggiornate nei massimali idonee polizze assicurative in favore dei donatori che accedono al SIT e al punto di Raccolta di Fidenza, concordando con le Associazioni i massimali e le garanzie per i rischi, anche in itinere, connessi alla donazione e all’accertamento della idoneità. ART. 9 RAPPORTI ECONOMICI Per lo svolgimento delle attività istituzionali e dei compiti indicati dall’art.2, comma 2, della Legge 107/90 e degli art. 2 e 6 e 7 della presente Convenzione, l’Azienda Ospedaliera di Parma assicura la corresponsione alle Associazioni AVIS Provinciale e ADAS-FIDAS Provinciale del rimborso dei costi per le attività svolte per ciascuna donazione effettuata dai loro donatori. L’Azienda Ospedaliera corrisponde all’Azienda USL i rimborsi relativi ai costi effettivamente sostenuti per l’attività di raccolta presso il punto di raccolta di Fidenza. Il corrispettivo dei rimborsi sarà quello stabilito dalla normativa nazionale e regionale di settore. L’esecuzione degli esami e dei controlli di cui all’Art. 4 è a carico dell’Azienda Ospedaliera; il punto di raccolta di Fidenza si avvale delle strutture del Presidio Ospedaliero di Fidenza per l’esecuzione degli accertamenti diagnostici e strumentali i cui costi vengono rimborsati dall’Azienda Ospedaliera di Parma. 7 Avis TESTO DELLA CONVENZIONE - SECONDA PARTE Notizie Le Associazioni presentano nota mensile dei prelievi effettuati ai fini della quantificazione dei relativi rimborsi. L’Azienda Ospedaliera di Parma provvede a corrispondere i rimborsi con accredito diretto alle Associazioni con frequenza mensile e in ogni caso non oltre i 90 giorni dalla data di presentazione della nota di cui sopra, così come previsto dall’Art. 51 e 56 della Legge Regionale 22/80 e successive modificazioni ed integrazioni. In relazione a quanto previsto, dall’Art. 8 della Legge 266/91, le attività svolte dalle Associazioni non si considerano cessione di beni, né prestazioni di servizi ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. ART. 10 FUNZIONI ATTRIBUITE AL COMITATO DEL PROGRAMMA SANGUE PROVINCIALE Le Aziende Sanitarie assicurano la partecipazione delle Associazioni alla programmazione e allo sviluppo delle attività trasfusionali, con particolare riguardo alla organizzazione della raccolta del sangue intero ed emocomponenti ed alla tutela della salute dei donatori, attraverso il Comitato del Programma Sangue Provinciale, costituito in attuazione della Deliberazione del Consiglio Regionale 9 luglio 2002, n. 382 (Approvazione del Piano sangue e plasma 2002/2003 - B.U. Regione Emilia - Romagna n. 146 del 14.10.2002). Al Comitato del Programma Sangue Provinciale, oltre alle funzioni conferite dal Regolamento istitutivo, sono attribuiti i seguenti compiti relativi alla presente Convenzione: valuta la rispondenza della organizzazione della raccolta alle esigenze di funzionalità delle strutture, nonché alle esigenze dei donatori, proponendo le necessarie modifiche e gli eventuali interventi; accerta che vengano effettuati i regolari controlli previsti dalla normativa vigente sui donatori a tutela della salute di questi e dei riceventi e formula proposte organizzative in caso di carenza; valuta e coordina le iniziative di propaganda al dono del sangue e di informazione ai donatori promosse sul territorio, finanziate dalle Aziende come previsto dall’Art.2; promuove, col SIT di Parma e le 8 Associazioni, l’aggiornamento professionale del personale che opera nelle strutture trasfusionali, compreso il personale volontario; provvede alla formulazione dei piani di emergenza; esprime parere sul bilancio preventivo e sul conto consuntivo del AVIS Provinciale che garantisce la raccolta in via convenzionale; verifica, unitamente ai Comitati aziendali per il buon uso del sangue, che vi sia un rigoroso e corretto uso del sangue e dei suoi derivati, promuovendo l’autotrasfusione. Art. 11 ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI In relazione a quanto disposto dall’Art. 11 della Legge 11 agosto 1991, n.266, alle Associazioni è riconosciuto il diritto di accesso ai documenti amministrativi delle Aziende Sanitarie e alla loro riproduzione a titolo gratuito, con le modalità di cui al capo v della Legge 7 agosto 1990, n.241, inerenti alle attività oggetto della convenzione. Art. 12 DURATA DELLA CONVENZIONE La presente convenzione ha validità di tre anni dalla data di sottoscrizione , salvo disdetta di una delle parti, da effettuarsi con lettera raccomandata, almeno tre mesi prima della data di cessazione. Non oltre tre mesi prima della data di scadenza, le parti contraenti si incontreranno per concordare i termini e le condizioni per il rinnovo della convenzione. La presente convenzione viene firmata dalle parti contraenti: – Il Direttore Generale dell’Azienda – Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera - Universitaria di Parma Unità Sanitaria Locale di Parma – Il Presidente dell’AVIS – Il Responsabile Unico pro-tempore Provinciale di Parma dell’ADASFIDAS Provinciale di Parma Allegato A (alla Convenzione per la raccolta del sangue e degli emoderivati, nel triennio 1.10.2003-30.09.2006, tra l’Azienda Ospedaliera di Parma, l’Azienda U.S.L. di Parma e le Associazioni AVIS Provinciale di Parma e ADAS-FIDAS Provinciale di Parma). PROTOCOLLO OPERATIVO Art 1 In riferimento all’Art.1 della presente Convenzione, i punti di raccolta gestiti dall’AVIS Provinciale sono quelli elencati nell’allegato B. Art.2 ACCESSO ALLE STRUTTURE In considerazione delle norme che disciplinano l’accesso ed il parcheggio nella struttura ospedaliera, i mezzi dell’AVIS Provinciale, adibiti al trasporto del sangue raccolto, dei campioni di sangue dei donatori, e del materiale , individuati dai contrassegni associativi, dovranno usufruire di libero accesso e di aree di sosta per le operazioni di carico e scarico. Tali mezzi sono di proprietà dell’Associazione che si impegna a mantenerli in piena efficienza ed in perfetta manutenzione; sono dotati di contenitori rigidi e chiusi per il trasporto separato di sacche e provette e di impianti di refrigerazione, la cui temperatura è concordata con la Direzione del SIT, sulla base delle esigenze di preparazione degli emocomponenti. L’Amministrazione dell’Azienda Ospedaliera rilascerà 3 pass per ognuna delle Associazioni per i Presidenti, e i Direttori Sanitari. Le Associazioni forniscono i nominativi del personale dipendente delle segreterie che potranno usufruire del parcheggio destinato ai dipendenti dell’Azienda Ospedaliera e alle stesse condizioni. I donatori che si presentano al SIT per le donazioni in aferesi usufruiscono dei biglietti TEP forniti dalle segreterie Associative per il parcheggio nell’area antistante l’Ospedale. SEGUE NEL PROSSIMO NUMERO Avis E ADESSO SPAZIO ALLE SEZIONI!!! Notizie AVIS E SPORT A PARMA Alla presenza del Sindaco Elvio Ubaldi Domenica 18 Aprile u.s., presso la sala Auditorium del Centro Congressi Cavagnari, si è svolta la cerimonia di premiazione, da parte della Polisportiva COOP Consumatori Nordest, degli assessori allo Sport del comune di Parma dal 1964 ad oggi. La cerimonia segna l’inizio ufficiale del 40° di fondazione della Polisportiva e, durante la cerimonia, il Presidente Zurlini Enrico, oltre a tracciare un preciso e analitico bilancio di tanti anni di attività, ha posto le basi per quello che forse è il progetto più ambizioso di tutto l’anno: creare all’interno degli iscritti un gruppo di Donatori di Sangue. Ospiti della giornata di festa, infatti, erano il Presidente della Sezione Comunale Avis di Parma, Cristina Sassi, il vicepresidente Giancarlo Ferrari e l’alfiere di Sezione Lino Antolini. Il progetto di creare un pool di Donatori nasce dall’esigenza dei dirigenti della Polisportiva di lanciare attraverso le discipline sportive il messaggio di solidarietà, anonima, gratuita e volontaria che stà alla base della Donazione di Sangue. Straordinario veicolo di propaganda per l’AVIS e per le sue importanti ragioni di esistere saranno gli oltre 1.500 atleti iscritti alla Polisportiva; la Sezione di Parma si èimpegnata a portare a conoscenza di tutti gli iscritti, delle loro famiglie e dei tanti simpatizzanti della Polisportiva la realtà avisina presente in città e soprattutto si cercherà di coinvolgere piu’ gente possibile ad aderire come soci Donatori di Sangue. Il programma del 40° di fondazione della Polisportiva prevede importanti appuntamenti sportivi legati alle sette discipline, che troveranno il loro culmine nelle Maratone organizzate da Aprile a Dicembre sul territorio del Comune di Parma. Al momento dell’iscrizione alle singole Maratone (Pesca sportiva, Pallavolo, Football, Atletica, Hockey, Pallanuoto e Ginnastica Artistica) a tutti i partecipanti verrà consegnato il regolamento ufficiale della manifestazione e la Sezione Comunale Avis di Parma distribuirà un opuscolo informativo sulle modalità e finalità della Donazione di Sangue, in cui oltre a fornire informazioni a carattere sanitario si cercherà di spiegare perchè è indispensabile donare il sangue. Durante le maratone sportive verrà allestito da parte dell’AVIS uno stand informazioni dove volontari si alterneranno e resteranno a disposizione di quanti vorranno informazioni inerenti la Donazione di Sangue. L’iniziativa di “legare” il nome dell’ AVIS ad una realtà sportiva cosi longeva in un momento In alto la la locandina del progetto che vede la Polisportiva Coop e Avis uniti nell’intento di creare all’interno degli iscritti un gruppo di Donatori di Sangue. per loro cosi importante come il 40° di fondazione, è stata particolarmente gradita a tutto il Consiglio di Sezione, perchè si tratta di una attività propagandistica MAI sperimentata in passato e che nelle migliori delle ipotesi può segnare l’inizio di una proficua collaborazione anche futura: basti pensare che 15.000 sono stati gli atleti iscritti alla Polisportiva dal 1964 ad oggi. Commissione Stampa e Propaganda AVIS COMUNALE DI PARMA 9 Avis Notizie AVIS TRAVERSETOLO... ESPERIENZA DI PRELIEVO SU PRENOTAZIONE: “PRENDI IL NUMERO” Su richiesta e direttive del nostro Presidente Vi relazioniamo sulla nostra esperienza di prelievo su prenotazione. Avremmo voluto farlo prima, ma il tempo è sempre poco e soprattutto abbiamo voluto testarlo al meglio. Introduciamo inquadrando la nostra sezione. che è composta da circa 600 donatori coordinati da un Consiglio di Sezione di 19 persone, Presidente compreso. A fine 2002 lo stesso Consiglio tirando le somme dell’anno trascorso ha notato che si sono dovute gestire donazioni imprevedibilmente di forte affluenza alternate ad altre di affluenza decisamente ridotta. Nelle prime si verificavano regolarmente code di ore che, provocando un tam-tam in Paese, portavano come conseguenza scarse affluenze per le successive. Abbiamo così iniziato a lavorare e studiare un sistema di prenotazione che portasse a creare un flusso regolare e di attesa normale per il donatore. Oggi possiamo dire che l’idea è stata vincente. Siamo riusciti ad idearla e metterla in pratica grazie ad una premessa indispensabile e necessaria, verificatasi: tutto il Consiglio ha fortemente creduto nell’iniziativa. Questo perché prima di realizzarla occorre preparare i donatori (spesso tradizionalisti per partito preso). Noi lo abbiamo preannunciato esponendo avvisi nelle bacheche che l’Amministrazione Comunale ci ha messo a disposizione in centro Paese, scrivendo per posta elettronica (dai primi del 2002 anno abbiamo cominciato a raccogliere i vari indirizzi e-mail dei donatori, ad oggi ne abbiamo censiti il 25%) scusandoci per i disagi e promettendo loro migliore organizzazione e, soprattutto preannunciato, allegando una lettera alla convocazione all’Assemblea Annuale di febbraio 2003, lettera ricevuta da tutti i donatori. Come dicevamo siamo in tanti in Consiglio, e tutti, divisi in gruppo di 10 lavoro, abbiamo lavorato e creduto nell’iniziativa: il gruppo cucina durante il ristoro dei prelievi precedenti all’esperimento ha propagandato ed illustrato le modalità ai donatori, la segreteria Donatori e altri Consiglieri hanno esposto e spiegato in sala prelievi quanto sopra, in giro per il Paese tra amici e conoscenti se ne è parlato con ottimismo e convinzione. In contemporanea un gruppo di lavoro dopo aver approntato un questionario ai donatori presentatisi in dicembre e gennaio dalle cui risposte è emerso un sostanziale gradimento dell’iniziativa procedeva alla registrazione dei tempi per il prelievo: il tempo per la registrazione in segreteria sommato al tempo per la visita medica ed al tempo di prelievo vero e proprio ripartito sul totale dei lettini disponibili ha evidenziato che il tempo medio, a Traversetolo, per ogni donazione si aggira sui venti minuti e che ogni quattro minuti c’è un uscita ed un entrata in sala prelievo. Dopodiché si è passati alla parte operativa: per tutti i prelievi abbiamo spedito a casa le cartoline (oltre alle chiamate via e-mail) incollando sopra un’etichetta colorata ben evidenziata che preannunciava l’apertura delle prenotazioni per la sera “lavorativa” antecedente alla donazione. Per la verità i primi prelievi sperimentali abbiamo concesso due sere antecedenti al prelievo e dedicate alla prenotazione. Abbiamo quindi stampato una tabella numerata - sequenziale nella quale abbiamo lasciato liberi i primi dieci posti, ovvero dalle 7.30 alle 8.00 per i consueti mattinieri - che prevedeva un ingresso ogni quattro minuti. Per le prime sedute sperimentali abbiamo proceduto in modo molto fiscale: i primi dieci posti liberi e una prenotazione su quattro dalle 8,00 in poi. Procedendo nel corso dell’anno, forti dell’esperienza maturata e della riuscita dell’iniziativa, abbiamo proceduto prenotando dalle 8,00 in poi prima con un posto su due, poi tre su quattro. Ovviamente pian piano tutti i donatori si stanno orientando a prenotare. Ad oggi possiamo dire che il successo dell’iniziativa è dimostrato dal fatto che i donatori non hanno atteso in segreteria mai più di due o tre minuti sui tempi preventivati, che in sola mezz’ora di impegno hanno effettuato il loro doverepiacere e che chi ha voluto dormire ha potuto farlo anche fino alle 9.30, chi aveva fretta per le 8.30 era già di partenza per il lavoro o per altri impegni. È evidente che per le prime sedute non tutto è girato al meglio: qualcuno si è lamentato perché pur arrivando abbastanza presto (verso le 8,30) non trovava cartelle libere se non prima delle 9,30 – 10,00. Abbiamo gestito con pazienza e spiegato per l’ennesima volta il funzionamento della prenotazione. Insomma bisogna essere pronti a gestire e mediare situazioni di piccole tensioni e farsi trovare disponibili a registrare le lamentele e le giuste segnalazioni dei donatori. Oggi il 70% dei donatori prenota e quei pochi che non lo fanno trovano sempre qualche buco dove inserirsi (quei famosi posti – uno su quattro o uno su sei – lasciati liberi). Oggi possiamo quindi dire che il sistema è testato: l’esperienza unita alla conoscenza delle problematiche della sezione ci ha permesso di gestire di volta in volta le prenotazioni con piccole modifiche. Ad esempio per un prelievo che si presuppone corposo (tradizionalmente la Vigilia di Natale od un venerdì qualsiasi durante l’anno) abbiamo visto che i primi dieci numeri vanno tassativamente lasciati liberi e che uno su quattro dalle 8,00 in poi deve pure essere lasciato tassativamente libero. Per un prelievo invece estivo ed in giorno infrasettimanale è sufficiente Avis Notizie lasciare a disposizione dei mattinieri i primi 5 numeri e dalle 8,00 in poi è sufficiente uno su 6 od 8. Ma queste sono malizie che si imparano con il tempo e, credo che ogni sezione abbia le sue peculiarità. Oggi possiamo anche dire che la Segreteria Donatori lavora nelle fasi di prelievo in modo più ordinato e tranquillo, non essendo più subissato da decine di persone che si spingono per passare davanti o che vociano togliendo concentrazione all’operatore. Gli errori di immissione dati sono decisamente calati ed evitando correzioni e riscritture i tempi si sono decisamente stabilizzati: anche l’operatore ha il tempo di riposarsi e di lavorare tranquillo. L’immissione dati di un nuovo potenziale donatore non rappresenta più un ostacolo agli altri soci in attesa. I numeri in crescita di sacche della nostra Sezione dal 2002 ad oggi certificano e testimoniano che il progetto e la messa in opera dell’iniziativa “Prendi il Numero” ha avuto pieno successo. Ci auguriamo che la nostra esperienza possa essere utile anche ad altre sezioni, che da queste venga utilizzato e migliorato e così trasmesso alle altre sezioni, noi compresi. Consiglio Direttivo SEZIONE AVIS TRAVERSETOLO IL CAMPER A TRAVERSETOLO Sabato 1° maggio a Traversetolo il circolo giovanile Puerto Libre, che come Avis Traversetolo aderisce a Forum del Volontariato di Traversetolo, ha organizzato il tradizionale Festival Rock in cui si esibiscono abitualmente i gruppi rock giovanili della provincia insieme anche a qualche nome di grido. Quest’anno ha partecipato tra gli altri il chitarrista Flacho Biondini, nome molto noto nel mondo musicale giovanile. La manifestazione, che si tiene tutti gli anni dal 1997, si è svolta nella Piazza principale del Paese, ed ha visto transitare migliaia di giovani da tutta la Provincia. Il nostro Consiglio ha preso contatto con i responsabili del Circolo Puerto Libre, e nell’ottica delle Associazioni aderenti a Forum – lavorando cioè in rete ed in collaborazione - ha con questi concordato di posizionare il Camper Avis del Gruppo Regionale (gentilmente messo a disposizione da Avis Provinciale di Parma) proprio di fianco al palco, posto di transito obbligato per tutti. Sono stati esposti cartelloni un po’ fuori dall’ordinario e probabilmente più adatti allo stile della Manifestazione, iniziata tra l’altro nel primo pomeriggio e terminata nella notte. I cartelli sono stati letti da molti e sono serviti ad avvicinare ragazze e ragazzi di fascia dai 18 ai 35 anni. In verità l’iniziativa era mirata al pubblico del Paese: volevamo far sapere ai ragazzi che il 23 maggio si terrà presso la nostra Sezione una giornata straordinaria di esami di idoneità. Nella realtà abbiamo reso, e ne siamo ben felici, un buon servizio anche a tante altre Sezioni facendo propaganda, fermando i passanti più disponibili ed illustrando loro la situazione nazionale e la conseguente necessità di sangue. Inoltre, sempre in sintonia con i responsabili del Circolo Giovanile, come forma di propaganda e per avvicinare l’ambiente giovanile dello stesso Circolo Puerto Libre – che conta circa 230 iscritti e che organizza oltre al Festival Rock numerose altre iniziative tra cui la Festa della Birra estiva – è stato reso noto, con poster e tramite annuncio ripetuto dallo speaker, che la Sezione di Traversetolo offrirà un buono per un panino ed una birra (spendibile appunto al Festival della Birra di luglio) a tutti coloro che si sottoporranno agli esami di idoneità del 23 maggio. Lo stesso Camper, con tutto il materiale propagandistico classico a disposizione, è rimasto esposto anche al mercato domenicale. I nostri Consiglieri anche in questa occasione hanno fatto presenza e propaganda. Il tempo ha aiutato, ha giusto smesso di piovere venerdì sera ed ha ripreso lunedì mattina!!! Avis Notizie ASSEMBLEA NAZIONALE A PESARO La recente Assemblea Nazionale di Pesaro, per l’esattezza la 68a, aveva come tema “Cresciamo: doniamo almeno due volte all’anno. Più controlli per chi dona, più opportunità per chi riceve”. Il tema tiene conto che il rapporto donazioni/donatori a livello nazionale è attestato su 1,74 (in Emilia Romagna 1,85) e con un piccolo sforzo si può superare il 2. Ma a nostro parere è importante superare il milione di donatori effettivi (ora attestati su 952.268 – dati 2003) in quanto più un aumento delle donazioni pro-capite è necessario aumentare il numero dei donatori (più donatori più donazioni). Durante l’Assemblea è stata presentata la nuova campagna istituzionale finanziata dal Ministero della Salute e la madrina della nostra Associazione Maria Teresa Ruta, che ha fatto un bellissimo e simpatico intervento, dichiarando per l’Associazione la sua completa disponibilità. Sul piano associativo è stata approvato il nuovo regolamento nazionale (che quanto prima invieremo a tutte le strutture): è un regolamento nazionale che chi vorrà potrà adottare; in ogni modo ogni struttura si potrà dotare di un proprio regolamento specifico utilizzando un regolamento tipo fornito dal Nazionale (tempo un anno dalla data della lettera che invierà prossimamente il Presidente Nazionale). Inoltre l’Assemblea, come da statuto, ha approvato la quota sociale da destinare al Nazionale da parte delle strutture di base e di coordinamento. La cifra è di Euro 15 annuale. Anche le strutture di coordinamento dovranno approvare la loro quota: noi siamo favorevoli ad una quota simbolica. Sulla quota nazionale non ci pronunciamo, in quanto a nostro parere sarà necessario verificare quali nuovi servizi il Nazionale fornirà con questa cifra a tutte le strutture. A questa assemblea, per la prima volta, hanno partecipato soci persone fisiche (delegati), soci persone 12 giuridiche (Presidenti di Sezioni e organi di coordinamento) non molti in verità circa 300 sul oltre 3000. Questi ultimi poi hanno dato, negli interventi, uno spettacolo non molto esaltante, dimostrando litigiosità a tutti i livelli. Il clima, a livello nazionale, non è migliorato di molto, al Piemonte e alla Lombardia, da tempo in posizione critica, si è aggiunta la Puglia con accenti polemici molto elevati, di cui ne abbiamo completamente compreso l’origine. Tutte e tre le Regioni si sono astenute nelle votazioni che contano. Di positivo possiamo dire che la Lombardia ha dichiarato la sua disponibilità al dialogo e il suo desiderio di essere ascoltata. Noi siamo favorevoli ad ascoltare le tre Regioni e a cercare di risolvere quei problemi che impediscono una vera unità associativa. Come in passato, prima della prossima Assemblea elettiva, la nostra Regione dovrà iniziare a tessere tutta una serie di incontri con le altre regioni, per raggiungere insieme quella unità nazionale necessaria per poter lavorare con tranquillità ai veri scopi associativi: autosufficienza nazionale e aumento dei donatori. Non è da oggi che ripetiamo questo ritornello, ma per ora non siamo stati ascoltati. Con un poco di buona volontà riusciremo nel nostro intento. In passato gli interventi all’Assemblea Nazionale della nostra delegazione erano seguiti con grande interesse, ora qualcuno ci ha detto che il clima è cambiato, non siamo più un punto di riferimento, dobbiamo ricostruirci la nostra credibilità e autorevolezza. Il prossimo Consiglio Nazionale del 3 luglio procederà alla verifica dei risultati dell’Assemblea Nazionale, da parte nostra Vi terremo informati sugli sviluppi futuri, e su quanto si farà per rendere questa nostra Associazione sempre più unita, all’altezza delle sfide future e pronta per affrontare il prossimo mandato, che Vi ricordo non sarà più triennale ma quadriennale. MARIO BARANTANI