PartecipAzione
Periodico della fiba CISL ALLIANZ
IN QUESTO NUMERO:
Sinistri e dintorni...
Sul web ora... ci siamo anche noi!
L'accordo sul part-time
Flash Allianz
Nuove norme per
la richiesta dell'invalidità civile
Un libro per Natale (seconda parte)
Anno IV n. 1
Febbraio 2010
Cari colleghi,
benvenuti al primo appuntamento del 2010 con PartecipAzione. Dopo la
breve pausa delle feste, l'attività per noi è ripresa a pieno ritmo.
L'accordo raggiunto in sede aziendale sulla normativa relativa all'istituto
del part-time è un primo, positivo riscontro del nostro impegno, e vi invito
a non trascurare gli interessanti spunti di riflessione che ci propongono i
colleghi Egle e Danilo, che hanno curato in prima persona la trattativa.
Nel numero di dicembre vi avevo anticipato che c'era un'altra novità dietro
l'angolo sul fronte della comunicazione. E' presto detta: abbiamo
inaugurato come SAS di Complesso il nostro sito web nel Portale
Nazionale della Fiba CISL. In questo numero troverete tutte le indicazioni
per utilizzarlo al meglio: confidiamo si dimostrerà uno strumento
utilissimo.
Infine, vorrei chiedervi un riscontro alle nostre riflessioni come SAS di
Complesso sulle recenti schermaglie con altre sigle in merito allo speciale
di partecipAzione trasmessovi lo scorso febbraio. Non è una polemica fine
a sè stessa: è esigenza di chiarezza, e un richiamo al rispetto, da parte di
tutti, dell'identità di ciascuno.
Carmelo Orlanduccio
Segretario Responsabile SAS di Complesso
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PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
Febbraio 2010
SINISTRI E DINTORNI:
unità sindacale e rispetto (reciproco)
dell'autonomia di ciascuno
Il 9 febbraio scorso abbiamo partecipato con
Fisac CGIL, FNA e SNFIA, all’incontro, da
tempo programmato con la Direzione per il
personale, in merito al settore sinistri. Vi
rimandiamo per quanto attiene i contenuti al
comunicato unitario stilato subito dopo, al quale
non abbiamo nulla da aggiungere perché già dice
quel poco, quasi niente, che c’era da dire.
Il dato di fondo è che, come purtroppo abbiamo
lamentato più volte nel recente passato, al
confronto con il sindacato mancavano i
responsabili del settore sinistri. Parlarsi in
“differita parziale” è sicuramente meno efficace
che affrontare i problemi tutti insieme.
L’elemento di novità, per noi estremamente
positivo, è che la Direzione per il personale si è
impegnata a fissare a breve - una decina di
giorni, massimo due settimane – un nuovo
incontro al quale parteciperà in prima persona il
Dott. Sattler nella sua veste di Responsabile del
settore Sinistri.
Abbiamo preso atto che il Dott. Sattler ritiene
che la sua lettera, diffusa la scorsa settimana a
tutto il personale della Direzione Sinistri, sia
stata fraintesa. Posto che i contenuti ciascuno li
può valutare da sé andandosela a rileggere, e
quindi decidere se davvero siamo stati noi a non
capire, o piuttosto lui a non spiegarsi come
probabilmente avrebbe voluto, ci fa comunque
piacere
il
chiarimento.
Diciamo
che
consideriamo l’accaduto un incidente di
percorso archiviato, e tanto basta. Nel prossimo
incontro noi ci concentreremo sui problemi reali
che si prospettano, in termini di criticità ben
definite e più in generale di (ri)organizzazione
della rete.
In ordine al comunicato dell’8 febbraio scorso,
sottoscritto da Fisac Cgil, FNA e Snfia,
riteniamo opportuno, per amor di logica e per
senso della realtà, sviluppare alcune brevi
considerazioni.
La lettera del Dott. Sattler, benché datata 1
febbraio, è stata diffusa il giorno successivo.
Quelli di noi che fanno parte della Direzione
Sinistri leggendola hanno ritenuto che meritasse
una risposta tempestiva (senza contare la
quantità di telefonate e di mail degli iscritti che
ci sollecitavano in tal senso). Ne è nato uno
spontaneo, fitto incrociarsi di telefonate tra i
nostri quadri, ed il frutto del dibattito via cavo è
stato condensato il giorno seguente in un
documento scritto a più mani via posta
elettronica. Lo abbiamo reso pubblico non come
opuscolo, e neppure come comunicato, ma come
PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
numero speciale di questa nostra testata
aziendale, diffondendolo la mattina del 5
febbraio. E per sottolineare il fatto che ci
rappresentava collettivamente, non a caso era
siglato dalla SAS di Complesso Nazionale, non
dalla Segreteria della medesima.
Ci siamo occupati solo e strettamente dei
contenuti della missiva del responsabile della
Direzione Sinistri. Ci è parsa surreale l’ipotesi
che quest’ultimo avesse l’intento di sabotare
l’incontro del 9 Febbraio, che era ad ogni buon
conto stato concordato oltre un mese prima
anche per iniziativa della Fiba CISL, e
strumentale descrivere la nostra scelta di dare
una risposta “nel merito” come un segnale di
rifiuto alla gestione unitaria del confronto con
l’Azienda.
L’incontro del 9 Febbraio ha avuto per oggetto le
tematiche e le criticità del settore sinistri: circa la
rappresentatività,
l’efficacia
delle
tutele
predisposte dalle diverse sigle sindacali, la
tempestività delle relative azioni a tutela dei
lavoratori del settore, riteniamo sia il caso di
lasciare il giudizio a quest’ultimi.
Sarebbe opportuno riflettere su una verità di
fondo: l’unità del sindacato non è un dato
scontato. Spesso è il frutto di una sintesi faticosa
tra posizioni differenti. Perché ogni sigla ha la
propria storia, i propri valori, le proprie
dialettiche interne. E perché ogni sigla
rappresenta in primo luogo i propri iscritti. Con
questo non vogliamo dire che per noi solo chi
aderisce alla Fiba CISL sia un lavoratore di serie
A, e che non ci curiamo di chi aderisce ad altre
sigle, o non è iscritto al sindacato. Proprio non è
così! E’ però vero che i nostri interlocutori
privilegiati sono i colleghi che con la loro
adesione alla Fiba CISL ci hanno dato il
mandato a rappresentarli, ci garantiscono i mezzi
e le agibilità necessarie all’attività sindacale, e
giustamente ci chiedono di farci interpreti delle
loro istanze. Riteniamo sia legittimo!
Per noi l’unità sindacale è un obiettivo che
merita di essere sempre perseguito, perché
presentarsi divisi di fronte a una controparte è
comunque un potenziale motivo di debolezza, e
quanto abbiamo ottenuto sino ad oggi lavorando
in armonia con le altre sigle in Azienda è
testimonianza del nostro impegno. Però c’è un
limite ai compromessi che siamo disposti a fare
per raggiungerlo, ed in particolare non riteniamo
accettabile l’idea che si possa ridurre l’unità
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sindacale ad una sorta di unanimismo bulgaro, e
che ci si chieda di rinunciare alla nostra identità.
Siamo la Fiba CISL, e ne siamo fieri!
In ALLIANZ, come del resto in tutti i comparti
bancario ed assicurativo, la Fiba CISL ha
proprie idee e propri valori, e si è dotata di
strumenti per diffonderli e condividerli,
rendendoli oggetto di libera critica da parte di
chiunque (anche delle altre sigle sindacali).
Pretendere che non li si possa esprimere ci
sembra ridicolo, se non pericoloso.
Concludiamo dunque con l’affermazione che,
sul tema del settore sinistri, la Fiba CISL non
vuole fare la figura della prima della classe,
perché non concepisce la dialettica tra datore di
lavoro e sigle sindacali come un rapporto tra
insegnante e scolari. Augurandoci che non sia
questa l’ottica delle altre sigle, cogliamo
l’occasione per ribadire che la Fiba CISL vuole
piuttosto essere in prima linea a tutela dei
lavoratori:
a
proposito
di
unitarietà
l’auspichiamo senza dubbio… in prima linea c’è
tanto di quello spazio!
Fiba CISL Allianz
SAS di Complesso Nazionale
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PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
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Sul web ora... ci siamo anche noi!
Vi presentiamo il nostro sito sul Portale Nazionale della Fiba CISL
Et voilà...siamo anche noi sul Web! Come SAS di
Complesso del gruppo Allianz abbiamo varato
nell'ambito del portale nazionale della Fiba CISL, prima
struttura del comparto assicurativo, il nostro sito
aziendale. Un'ulteriore canale di comunicazione che ci
consentirà di rendere disponibili a tutti gli iscritti del
gruppo materiali ed informazioni altrimenti difficili da
reperire, ma soprattutto un'opportunità di valorizzare e
rendere facilmente accessibili le numerose risorse che la
Confederazione ci offre.
Vi invitiamo ovviamente a visitarlo ed esplorarlo a fondo,
e l'intento di questo breve articolo è quello di fornirvi le
coordinate essenziali per orientarvi al meglio.
Partiamo dall'inizio: come arrivarci? La prima volta
digitando in Google, o qualunque altro motore di ricerca
abbiate disponibile, le parole chiave Fiba e Allianz. Vi
suggeriamo a questo punto di memorizzare la pagina tra i
preferiti di Internet Explorer, o del vostro browser
preferito, se non siete utenti Windows di stretta
osservanza. Può sembrare un'indicazione scontata, ma
non lo è! Il nostro sito, come quelli di altre strutture
aziendali e non, è organicamente integrato nello spazio
web della Fiba CISL, e può capitare che transitando da un
link all'altro vi ritroviate smarriti. Se a quel punto non
PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
avrete seguito il nostro consiglio, non perdetevi d'animo: vi basterà
puntare alla home page del portale nazionale, e selezionare il link In
azienda, terzo scendendo nella colonnina a sinistra sotto il logo della
Fiba Cisl.
I link che troverete una volta approdati alla nostra home page per lo più
si spiegano da soli, ma è opportuno chiarire che il chi siamo, il secondo
da sinistra sotto il banner, vi porterà alla lista dei componenti della
Segreteria e del Direttivo della SAS di Complesso, con foto tessera,
recapiti telefonici e posta elettronica di ciascuno. Se desiderate sapere
chi è il rappresentante sindacale della Fiba Cisl più vicino alla vostra
sede di lavoro dovrete invece utilizzare il link Le nostre RSA, il primo
nella colonnina a sinistra sotto il logo Fiba: nella videata che si aprirà
cliccate su una qualsiasi regione della cartina d'Italia e potrete
visualizzare le località in cui in essa siamo presenti, e cliccando ancora
su una di queste ultime avrete l'elenco completo dei nominativi dei
quadri con i recapiti a cui contattarli.
Altro link fondamentale tra quelli sotto la testata è documenti: grazie
ad esso avrete accesso tanto agli accordi sottoscritti da noi in azienda,
quanto i comunicati unitari e non per l’anno in corso, e con il link
archivio potrete risalire a quelli più datati. Ci siamo limitati a risalire al
2007, quando è nata la SAS di Complesso, ma nel caso vi occorressero
testi di accordi siglati precedentemente in RAS, Lloyd Adriatico od
Allianz Subalpina non fatevi patemi d’animo: non abbiamo ancora dato
alle fiamme i nostri vecchi cari archivi cartacei!
Ovviamente avrete a disposizione anche tutti i numeri passati, presenti e
futuri di PartecipAzione,consultabili ed eventualmente scaricabili in
formato pdf: puntate alle icone incolonnate alla destra della pagina, e
cliccate su quella GIORNALI DELLE STRUTTURE, e li vedrete
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listati ciascuno con un thumbnail della copertina per renderne più facile
l’individuazione. L’icona tra l’altro è la medesima che troverete sulla home
page del Portale Nazionale, e se vi ritrovate su quest’ultima, e poi selezionate
PartecipAzione, vi ritroverete di nuovo nella home page del nostro sito.
E questo, per quanto concerne il nostro sito, è più o meno tutto l’essenziale.
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PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
Per scelta politica abbiamo deciso di rendere consultabili i materiali in esso contenuti a
tutti i visitatori, siano o meno nostri iscritti. Va però sottolineato che grazie al Portale
Nazionale della Fiba Cisl c’è la possibilità di accedere alle pagine relative ai servizi
offerti dalla Confederazione ai soli iscritti, nonché alle convenzioni stipulate localmente
per questi ultimi dalle varie strutture territoriali, e che per avere accesso a queste risorse è
necessario registrarsi utilizzando una pre-password. Niente panico! Abbiamo già
provveduto a richiederla per tutti voi: la riceverete a giorni nella casella email alla quale
indirizziamo i nostri comunicati ed in numeri di PartecipAzione.
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Ci teniamo in effetti a sottolineare come i servizi offerti
all'iscritto Fiba vadano ben oltre le consulenze fiscali e
previdenziali offerte dal nostro CAF e dal nostro Patronato,
l'Inas, e coprano un ampio ventaglio di esigenze quotidiane,
dalla consulenza del sindacato inquilini, il Sicet, per chi
vivendo in affitto si trovasse in lite con il padrone di casa
all'intervento dell'associazione consumatori, l'Adiconsum,
presso un venditore riluttante ad onorare le garanzie previste
dalla legge per un acquisto impegnativo.
Perchè lo diciamo? O meglio, perché lo ribadiamo? Perchè ci
siamo resi conto che è la percezione di quanto in concreto
possiamo offrire ai nostri iscritti è ancora parziale. E su
questo, consentiteci di toglierci un sassolino dalla scarpa,
qualcuno ci marcia... ad esempio sappiamo che un collega
attivo per un'altra sigla ha cercato in queste ultime settimane
di convincere i nostri tesserati a lasciarci, argomentando
che... "costiamo di più!". Innegabile, anche se ad onor del
vero sono proprio due spiccioli, e potremmo tranquillamente
ribattere con il tormentone reso celebre qualche anno fa in un
varietà televisivo da Enzo Iacchetti: "Volete spendere poco e
mangiare male?!" ... però il dato oggettivo a monte merita più
di una boutade. La natura confederale della CISL ci consente
di essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio
nazionale, e di garantire assistenza, consulenza qualificata e
vantaggi concreti anche ai colleghi delle strutture aziendali
più periferiche delle imprese assicurative, laddove sigle il cui
orizzonte è ristretto al comparto possono vantare strutture
efficienti solo dove sono concentrati i colleghi delle
PartecipAzione
direzioni. L'unione, come si suol dire, fa la
forza. O per meglio dire la solidarietà tra i
lavoratori delle varie categorie, che si
esprime anche nella struttura organizzativa
confederale del nostro sindacato, ci
permette, con un contributo che per il
singolo
è
modesto,
di
ottenere
collettivamente sostanziali vantaggi.
Chiusa questa non esaltante parentesi,
lasciateci rinnovare un'ultima volta l'invito
a visitare il nostro sito ed il Portale
Nazionale della Fiba CISL. Da parte nostra
ci impegneremo a mantenere puntualmente
aggiornata la pubblicazione dei documenti,
siano essi comunicati unitari o di sigla che
accordi aziendali, ed i riferimenti ai quali
contattarci sul territorio. E se avete
richieste, proposte o suggerimenti per
rendere più utile e più funzionale alle vostre
esigenze questo spazio non fatevi scrupolo
a contattarci!
Noi ci congediamo con un sentito
ringraziamento per la collaborazione che ci
hanno offerto Pierluigi Ledda ed il nostro
webmaster, lo straordinario Giovanni
Barbini.
Egle Villa
Gianni Cunich
fiba CISL ALLIANZ
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PROMEMORIA
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PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
L'accordo sul part-time:
alcune riflessioni a ruota libera
Il 20 gennaio, coerentemente con l'impegno
assunto in sede di rinnovo del Contratto
Integrativo Aziendale, abbiamo siglato con
l'Azienda la nuova normativa che regola
l'accesso e la fruizione del part-time per i
dipendenti del gruppo Allianz.
Riteniamo superfluo in questa sede riesaminare
l'accordo raggiunto nei dettagli. Riteniamo che il
comunicato unitario che avete ricevuto, alla cui
stesura abbiamo partecipato attivamente, ne
abbia sintetizzato efficacemente i tratti più
significativi. Chi fosse interessato ad ulteriori
approfondimenti potrà far riferimento al nostro
nuovo sito web per il testo integrale dell'intesa.
Ciò che vorremmo fare qui e ora, più
modestamente, è socializzare alcune riflessioni
che per noi come Fiba CISL sono state centrali
nella trattativa su un istituto che, in teoria,
potrebbe interessare quasi un decimo dei
dipendenti Allianz.
Un primo spunto: da sempre la richiesta di
accesso al part-time viene dalle colleghe. La cosa
ovviamente non ci stupisce: nelle imprese
italiane le retribuzioni medie del personale
femminile rimangono sostanzialmente inferiori a
quelle del cosiddetto sesso forte, ed è inevitabile
che in una famiglia che deve misurasi con
problemi di bilancio il taglio di reddito lo debba
sopportare chi porta a casa la retribuzione
minore in valore assoluto.
Alla faccia del femminismo, della retorica
sull'emancipazione femminile e delle chiacchiere
sulle pari opportunità, nel nostro paese la donna
sembra ancora condannata al ruolo di “angelo del
focolare”, quanto mai scomodo se gli si abbina
quello di lavoratrice (a tempo pieno o a tempo
parziale fa lo stesso).
Qualcosa invece temiamo stia cambiando
riguardo alle motivazioni per cui si ricorre al parttime. E' ancora significativamente prevalente per
le lavoratrici madri l'esigenza della cura dei figli,
ma ci pare di cogliere almeno in termini di
tendenza un aumento delle richieste per accudire
altri familiari, e soprattutto gli anziani non più
autosufficienti. Siamo il paese in cui si dibatte
più accanitamente sul primato della famiglia
Febbraio 2010
tradizionale quale cellula fondativa del tessuto
sociale, ma anche quello in cui (almeno in
Europa) meno le si offre in concreto, tanto in
termini di agevolazioni fiscali che di servizi.
Terza ed ultima considerazione: il part-time da
noi è tuttora considerata una deroga sgradita
alla “normalità” del tempo pieno. Negli Stati
Uniti ed in buona parte del resto d'Europa la
flessibilità da anni non è più un tabù, ma è
considerate la naturale soddisfazione di
un'esigenza del dipendente che l'impresa
accetta in quanto lo ritiene nel proprio
interesse. E' banale infatti dire che un
lavoratore soddisfatto è sicuramente più
motivato di uno frustrato, ed è più facile che
raggiunga gli obiettivi che gli vengono
assegnati. Quanto dovremo attendere ancora
che la cultura d'impresa in Italia si orienti ai
risultati? Amaro dirlo, ma temiamo ci vorranno
decenni.
Premesse queste considerazioni, due parole in
merito allo sviluppo che ha avuto questa
trattativa: di fronte a noi c'era l'Azienda, con
una richiesta forte di razionalizzare un istituto
normato in maniera differente nei tre contratti
aziendali preesistenti tanto nell'accesso che
nelle modalità di fruizione, ma soprattutto
difficile da gestire per il gran numero di
soluzioni personalizzate concesse in passato.
PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
Risparmiamoci le considerazioni lapidarie sul
fatto che le eccezioni le ha concesse l'Azienda,
perché se è vero che questo ha creato il problema
lo è anche che le conseguenze le subiamo tutti.
Gestire un istituto applicato più in deroga che nel
rispetto delle regole alla fine mette nell'angolo
anche il sindacato, e quindi danneggia i
lavoratori.
Da parte nostra – e parlo della Fiba CISL, ma
anche delle altre organizzazioni sindacali
firmatarie dell'accordo – c'era la determinazione
di non svuotare dei contenuti che il part-time per
noi ha sempre avuto in passato, e nei limiti del
possibile agevolare l'accesso all'istituto da parte
di chi ne avesse realmente l'esigenza.
Morale: siamo partiti con una richiesta
dell'Azienda di ridurre l'istituto a tre soli schemi
orari, e ne abbiamo strappati cinque. Anzi,
potremmo dire sei, visto che per le 28 ore
settimanali, in analogia a quanto già accade nella
Direzione di Trieste, si è sancita la possibilità di
uno schema orario senza intervallo.
Aggiungendoci le forme di part-time misto e
quelle di part-time verticale, il fatto quando esso
è richiesto per la cua dei figli l'età di questi
ultimi sia stata portata da 14 a 16 anni, nonché
l'ottenimento dell'agognata flessibilità, noi
riteniamo di aver raggiunto i nostri obiettivi, e di
poterci ritenere a buona ragione soddisfatti. Non
solo: si è concordato un periodo di "transizione"
all'ottobre 2010 avendo ben presenti le esigenze
delle lavoratrici madri e le loro necessità di
organizzarsi in funzione del prossimo anno
scolastico.
Un'unica, ultima considerazione: abbiamo
sentito alcune voci critiche in merito al fatto che
abbiamo accettato che il periodo per cui il parttime viene concesso si riducesse da quattro anni
a tre. Onestamente non riteniamo che questo sia
stato in assoluto un arretramento: tutto dipende
dalle esigenze delle richiedenti. Altro sarebbe
stato accettare la richiesta iniziale dell'Azienda
di rinnovare la concessione su base annuale!
Ad ogni buon conto come Fiba CISL, se
riceveremo dalle nostre iscritte richieste di
intervento a fronte di un rifiuto aziendale di
concedere o rinnovare un part-time a fronte di
richieste motivate, sicuramente ci faremo carico
del problema. E non dimentichiamo che è
previsto un incontro nel gennaio 2011 allo scopo
di monitorare l'applicazione della nuova
disciplina: contiamo sin da ora sul vostro
riscontro!
Egle Villa
Danilo Sironi
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FLASH ALLIANZ
TESTO UNICO CIA
Stiamo affrontando con l'Azienda il tema della
stesura di un testo unico per il Contratto
Integrativo Allianz. Vi terremo aggiornati sugli
sviluppi.
GENIALLOYD
L'azienda ha comunicato che sono stati
raggiunti gli obiettivi prefissati; verrà pertanto
erogato entro il mese ai colleghi inquadrati nella
terza parte del CCNL il relativo premio.
ATTENZIONE
Per i colleghi interessati alla nuova
regolamentazione del part time ricordiamo
che gli stessi dovranno rivolgersi al proprio
gestore per concordare le nuove modalità
orarie. Ricordiamo, altresì, che
l'accordo
sarà reso operativo dall'Azienda appena
possibile, previa comunicazione a tutto il
personale interessato, compatibilmente con
l'adeguamento delle procedure in essere.
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PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
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NUOVE NORME PER LA RICHIESTA
DELL'INVALIDITA' CIVILE
orientarsi nei labirinti della burocrazia
INVALIDITA’ CIVILE
Che cos'è
L'invalidità civile consiste nel riconoscimento di
uno stato invalidante, indipendente da causa di
servizio, lavoro o guerra, in base al quale
l'interessato può ottenere i benefici economici
e/o socio-sanitari previsti dalla legge. I cittadini
affetti da minorazioni congenite o acquisite che
abbiano subito una riduzione permanente della
capacità lavorativa non inferiore ad un terzo o,
se minori di diciotto anni, che abbiano difficoltà
persistenti a svolgere i compiti e le funzioni
proprie della loro età. Sono considerati invalidi
civili anche i soggetti ultrasessantacinquenni che
si trovino nella situazione di difficoltà così come
previsto per i minorenni.
Il grado di invalidità
Il grado di invalidità è determinato in base ad
un'apposita tabella approvata con decreto del
Ministro della Sanità del 5 febbraio 1992. la
legge considera diverse soglie di invalidità, in
corrispondenza delle quali prevede diversi
benefici: la soglia minima è quella di un terzo
(34%). Con tale grado d'invalidità si ha diritto
alle prestazioni protesiche e ortopediche;
- la soglia del 46% è prevista per l'iscrizione
nelle liste speciali per l'assunzione obbligatoria
al lavoro;
- la soglia del 74% dà diritto all'assegno mensile
in qualità di invalido parziale;
- la soglia del 100% dà diritto alla pensione di
inabilità in qualità di invalido totale e, per i
soggetti non deambulanti e non autosufficienti,
all'indennità di accompagnamento.
A cosa dà diritto
Per gli invalidi civili sono previsti:
1) l'assegno mensile di assistenza, cui hanno
diritto i disabili con un'invalidità superiore al
74%, di età compresa fra i 18 e i 65 anni, che
siano cittadini italiani o stranieri con un
permesso di soggiorno superiore all'anno, che
abbiano un reddito minimo e non possano
lavorare.
2) la pensione di invalidità: è attribuita anche in
presenza di un reddito superiore, quando
l'invalidità è del 100%. Le condizioni per
ottenerla sono le stesse che per l'assegno
mensile.
E'
invece
riconosciuta
indipendentemente dall'età l'indennità di
PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
accompagnamento quando il disabile è invalido al
100% e non può camminare o comunque non è
grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
3) Per i disabili minori (fino ai diciotto anni di
età) viene riconosciuta l'indennità mensile di
frequenza, a coloro che non siano in grado di
svolgere le funzioni proprie della loro età.
NOVITA’ in vigore
dal 1° GENNAIO 2010
Legge 3 agosto 2009, n. 102 “Conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º
luglio 2009, n. 78 – art. 20 Contrasto alle frodi in
materia di invalidità civile
“...A decorrere dal 1° gennaio 2010 ai fini degli
accertamenti sanitari di invalidità civile, cecità
civile, sordità civile, handicap e disabilità le
Commissioni mediche delle Aziende sanitarie
locali sono integrate da un medico dell'INPS
quale componente effettivo. In ogni caso
l'accertamento definitivo è effettuato dall'INPS...
Le domande volte ad ottenere i benefici in
materia di invalidità civile, cecità civile, sordità
civile, handicap e disabilità, complete della
certificazione medica attestante la natura delle
infermità invalidanti, sono presentate all'INPS,
secondo modalità stabilite dall'ente medesimo.
L'Istituto trasmette, in tempo reale e in via
telematica, le domande alle Aziende Sanitarie
Locali...”
Come previsto dalla Legge sopra menzionata, la
domanda per il riconoscimento dell’invalidità
civile e/o di persona disabile ai sensi della legge
104, che fino ad ora veniva presentata alla sede
ASL di competenza, ora deve, necessariamente,
essere presentata per via telematica alla propria
sede Inps.
Appare evidente che tale novazione circa la
presentazione delle domande di invalidità civile
non potrà inizialmente che provocare disguidi,
difficoltà di comprensione e di attuazione delle
direttive emanate.
Il nostro patronato Inas, compatibilmente con le
difficoltà sopra descritte, attraverso i nostri
rappresentanti sindacali, rimane a disposizione
per offrire assistenza circa l’espletamento di tale
procedura, a partire dall’inoltro telematico delle
domande fino all’eventuale ricorso giudiziario,
dei nostri iscritti e loro famigliari.
Gianni Cunich
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PROMEMORIA
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PartecipAzione
fiba CISL ALLIANZ
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UN LIBRO PER NATALE DA LEGGERE
TUTTO L'ANNO (parte seconda)
Estensione del Dominio della Manipolazione - Michela Marzano, Mondadori (2009)
Bene colleghi, vi ho convinti con la prima parte
del mio articolo a chiedere a Babbo Natale una
copia del pamphlet di Michela Marzano? So ad
esempio che il coordinatore di redazione se l'è
trovato nella calza della Befana insieme al
carbone... In ogni caso, proviamo a riannodare il
filo del nostro discorso.
Come anticipato, riportiamo alcuni ulteriori
brevi stralci che prendono in considerazione i
mutamenti intervenuti anche nell’organizzazione
del lavoro, e di come la partecipazione dei
lavoratori può essere coniugata diversamente a
seconda se l’intento è genuino, o si tratta di una
mera dichiarazione di principi se non peggio.
Organizzazione del lavoro
“Fino agli anni settanta esistevano due universi,
indiscussi e definiti, quello dei padroni e quello
dei salariati..I padroni dirigevano le loro
imprese come capi di stato maggiore. In
compenso offrivano carriere stabili e garantite...
i salariati, dal canto loro, dovevano limitarsi a
eseguire alla lettera le istruzioni dettate da
ingegneri e quadri, docili e fedeli cinghie di
trasmissione nel sistema...” (Fordismo).
(Modello Toyota) ”Con il toyotismo, il modello
toyota... L’idea di fondo, all’inizio, era quella di
incoraggiare
i
dipendenti
a
proporre
suggerimenti per migliorare la qualità della
produttività. ..Mentre il fordismo, per aumentare
la produttività, faceva leva sulle pressioni
derivanti dall’esterno, a opera dei capireparto,
il
toyotismo
introduce
una
pressione
interiorizzata attraverso il lavoro di gruppo.
Sarà il collettivo a imporre al singolo di
impegnarsi al massimo, onde evitare che gli altri
vengano penalizzati. Non è un caso se il modello
del management partecipativo giapponese è la
Sampo, un’organizzazione nata alla fine degli
anni trenta, composta da dirigenti, quadri e
impiegati. All’epoca, in un Giappone in piena
fase di rimilitarizzazione, lo scopo era quello di
onorare gli obiettivi di crescita e produttività,
proprio come nei
circoli di qualità
(Toyota) degli anni
sessanta. Ma dietro
la facciata invitante
esibita dai guru del
management..
nasconde un lato oscuro che lascia perplessi e
dubbiosi.. ambiva a sottoporre i lavoratori alla
pressione del gruppo – se qualcuno non è
sufficientemente produttivo, sarà compito del
gruppo obbligarlo a incrementare il suo
apporto, pena l’ostracismo o in alcuni casi
anche l’esclusione – e nello stesso tempo li
vincolava all’autodisciplina, sotto forma di
interiorizzazione dei vincoli di produttività che
la direzione fissa per ogni dipendente (o gruppo
di lavoro, ndr).
Un tempo nelle fabbriche esisteva una vicinanza
che in un certo senso favoriva la complicità tra i
diversi operai. Con il sistema degli incentivi,
che suscita nel gruppo di lavoro una logica
PartecipAzione
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concorrenziale e di controllo reciproco tutto cambia..Gli
individui si trovano infatti in una condizione di perenne
concorrenza, tanto per l’impiego, gli incentivi, le
promozioni, quanto per i salari. Il risultato è
l’indebolimento della capacità di fare fronte ai piani di
licenziamento o all’esclusione di coloro che sembrano
meno adatti e meno competenti.
A poco a poco la paura ha invaso il mondo del lavoro;
paura del cambiamento forzato, paura della sanzione,
paura di non raggiungere gli obiettivi, paura delle
ritorsioni, paura dell’eccesso di lavoro, paura di essere
licenziati. Una paura ossessiva, poiché legata, molto
spesso, all’arbitrio del nuovo capitalismo finanziario. Il
linguaggio ambiguo dei manager riproduce la loro stessa
ambiguità: navigano in acque torbide e preferiscono
sacrificare i dipendenti piuttosto che deludere gli
azionisti... Oggi invece i lavoratori vivono nell’angoscia,
che si traduce nell’impotenza dinanzi alla persistente
instabilità del mercato (l’universo flessibile) contro cui
non si può fare quasi nulla.”
L’idea di democrazia economica, di partecipazione dei
lavoratori alla gestione dell’impresa è un punto fermo
della Cisl e della Fiba. Le considerazioni di cui sopra
mettono in luce però come si debba prestare estrema
attenzione che tale principio venga affermato ed attuato
autenticamente. La partecipazione dei lavoratori alla
gestione dell’impresa rappresenta la migliore garanzia per
Febbraio 2010
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una gestione economica sana e duratura (i principali
interessati a che l’impresa prosperi a lungo sono proprio i
lavoratori). Una concezione che mette al riparo da
gestioni finanziarie e speculative che remunerano solo gli
azionisti nel breve–brevissimo periodo e che possono
rivelarsi dannose se non letali anche solo considerando un
lasso di tempo maggiore. La crisi finanziaria 2007/2008
non ha insegnato nulla? Bisogna fare attenzione, invece, a
impostazioni che, se attribuiscono il nome di
partecipazione all’organizzazione e alle dinamiche
produttive, sono in realtà solo delle operazioni
manipolatorie per attribuire ai lavoratori responsabilità
che dei lavoratori non sono e senza attribuire a questi, per
contro, gli eventuali ricchi profitti. Si tratta di
manipolazioni culturali che hanno come effetto e come
arma principale anche il costante ricorso all’allarmismo,
all’induzione della paura: paura di perdere il posto, paura
di essere trasferiti, paura che il proprio ufficio chiuda.
Manipolazioni che ostacolano la naturale solidarietà tra
chi opera nel medesimo contesto con le medesime
difficoltà. Tale solidarietà deve essere obiettivo del
sindacato, dei sindacalisti. Ma la sveglia, una nuova
consapevolezza che si sta sulla stessa barca, sono gli
stessi lavoratori che devono fare propria. Basta con le
favolette, confrontiamoci con la realtà e facciamo gruppo,
facciamo squadra, facciamo comunità. Solo con la
solidarietà e l’unione si può affrontare la paura che troppe
volte si vuole ingenerare.
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PartecipAzione
I nuovi Eroi
I nuovi profeti della descritta manipolazione hanno
bisogno di nuovi eroi: chi sono?
“I nuovi profeti dicono di essere in contatto con la verità.
Ma per manifestarsi hanno bisogno di eroi e di miracoli
che incarnino i loro sermoni..figure leggendarie come
quella del leader. ..Oggi il leader si presenta come un
individuo in grado di dare senso, coerenza e sicurezza in
un mondo complesso e carente; un uomo capace di
riunire intorno a sé i soggetti più efficienti per dare vita
ad uno spazio di energie..il leader possiede una visione
del mondo ed è in grado di stimolare le motivazioni
personali del suo pubblico..Il leader, come viene
presentato nelle succes stories manageriali, acquista
sempre maggiore fiducia in sé stesso perché è riuscito in
qualcosa di difficile, dove altri hanno fallito o che altri
non hanno osato fare. L’uomo che ha avuto il coraggio di
assumersi il rischio e di uscire indenne dalla prova, è
l’eroe di una nuova epopea...” “Ma questo modello pone
alcune questioni che il management nasconde
accuratamente. L’eroe classico aspirava alla gloria, ma
era pronto a sacrificarsi per la causa; è l’Ettore che,
prendendo commiato da Andromaca, dichiara di dover
partecipare alla battaglia (il duello con Achille) anche
sapendo di andare incontro a morte certa..L’eroe
classico è consapevole della propria vulnerabilità e
fragilità. Sa che morirà in battaglia e, tuttavia, va, non si
fiba CISL ALLIANZ
Febbraio 2010
sottrae. L’eroe nuovo – come spiegano i manuali di
management – è sempre pronto ad assumere rischi.
Ma è anche pronto al sacrificio di sé? Non proprio. Del
resto chi potrebbe biasimarlo? Il problema è la sua
totale mancanza di scrupoli quando si tratta di
sacrificare gli altri. La dimensione sacrificale oggi
sussiste ma non viene mai nominata nei discorsi o nelle
profezie manageriali.”
Quante volte i top manager nei loro discorsi parlano di
stimolare passioni, condividere valori, creare delle
dinamiche quando devono presentare piani di rilancio
che in realtà presuppongono politiche economiche
severe, la riduzione di capacità produttive. Grazie ad
abilità dialettiche compiono il seguente gioco di
prestigio: fanno sembrare che il sacrificio ricada su di
loro e non sulle schiere di lavoratori che di lì a poco
perderanno il posto di lavoro. Con tono grave, come se
stessero per andare in battaglia a sacrificarsi, in realtà,
comunicano che faranno sacrificare gli altri.Armiamoci
e partite.
“Il leader del nostro tempo non si accontenta più di
una gloria postuma, egli brama una gloria immediata,
che spesso ottiene ingannando il mondo…Oggi il
nuovo eroe deve essere colui che riesce ad
impadronirsi delle prestazioni altrui. Poco importa che
debba ricorrere alla menzogna, al bluff, alla
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manipolazione. Tirerà l’acqua al suo mulino,
prendendosi i meriti di un collega, imbrogliando
le carte, giocando con le regole contabili,
camuffando le perdite...”
Le parti riportate non meritano alcun commento,
solo la lettura: il lettore saprà se condividere o
meno il contenuto riportato.
Infine un occhio al vocabolario.
“Risorse umane! Ma come si è potuto definire
l’essere umano una risorsa senza che nessuno
battesse ciglio? Il termine risorsa deriva dal
francese “ressource” e comincia a essere
utilizzato nel XVI secolo con un duplice
significato: il primo indica “tutto ciò che può
migliorare una situazione sgradevole”, si tratti
di un mezzo, di un espediente, una possibilità; il
secondo, al plurale, indica i “mezzi materiali di
esistenza”. Solo nel XIX secolo il termine
rimanderà ai mezzi materiali di cui una
collettività dispone o potrebbe disporre. Di qui il
progressivo slittamento verso l’ossimoro
“risorse umane” per indicare all’interno di
un’azienda, l’insieme del personale. Ma come si
può parlare di risorse e di esseri umani nello
stesso tempo? Non vi è forse una contraddizione
interna nell’espressione “risorse umane”, che
cerca di “dare un volto umano” tramite un
aggettivo a ciò che, per definizione, è oggetto di
sfruttamento (le risorse)? Non è forse un modo
per affermare, mentre lo si nega, che anche
l’essere umano è manipolabile come qualsiasi
altra risorsa?”
Attenzione alle parole. I contrasti si perdono già
nel momento in cui si adottano le stesse
espressioni, gli stessi punti di vista della
controparte. Allora basta con risorse umane,
parliamo di lavoratori, di esseri umani; basta con
gli esuberi, parliamo di licenziamenti, di buttare
fuori padri e madri di famiglie; basta con le
Periodico della fiba CISL Allianz - Via Molino delle Armi, 3
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razionalizzazioni, parliamo di far sacrificare i
lavoratori.
Ho riportato le parti che mi sono sembrate
nell’immediatezza più interessanti. Non si deve
condividere tutto di un libro, è sufficiente che
spinga a riflettere.
Credo che questo lavoro possa spingere tutti noi
ad alzare la testa, china sulla pratica
assicurativa, e volgere lo sguardo su noi stessi,
sull’ambiente che ci circonda, sui lavoratori,
magari con una diversa consapevolezza e, mi
auguro, con un nuovo o rinnovato impegno. Una
maggiore consapevolezza sull’importanza del
sindacato, al di là di eventuali sbagli (tutti
possono commetterli). Un maggiore impegno a
partecipare nel sindacato per una maggiore
tutela del mondo del lavoro, per una maggiore
tutela dei lavoratori. Vi assicuro che ce n'è
bisogno.
Antonio Zanelli
20122 Milano Tel. 02.72.16.23.53 Fax 02.72.16.30.60 [email protected]
In redazione:
Carmelo Orlanduccio - Responsabile SAS di Complesso
Gianni Cunich - Coordinatore di redazione
Michele Fasone, Luca Menocchio, Claudio Valerio, Egle Villa, Antonio Zanelli
Coordinamento, impaginazione, stampa in proprio a cura della Redazione
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PartecipAzione - Anno IV n.1 - febbraio 2010