PartecipAzione Periodico della fiba CISL ALLIANZ IN QUESTO NUMERO: Sinistri e dintorni... Sul web ora... ci siamo anche noi! L'accordo sul part-time Flash Allianz Nuove norme per la richiesta dell'invalidità civile Un libro per Natale (seconda parte) Anno IV n. 1 Febbraio 2010 Cari colleghi, benvenuti al primo appuntamento del 2010 con PartecipAzione. Dopo la breve pausa delle feste, l'attività per noi è ripresa a pieno ritmo. L'accordo raggiunto in sede aziendale sulla normativa relativa all'istituto del part-time è un primo, positivo riscontro del nostro impegno, e vi invito a non trascurare gli interessanti spunti di riflessione che ci propongono i colleghi Egle e Danilo, che hanno curato in prima persona la trattativa. Nel numero di dicembre vi avevo anticipato che c'era un'altra novità dietro l'angolo sul fronte della comunicazione. E' presto detta: abbiamo inaugurato come SAS di Complesso il nostro sito web nel Portale Nazionale della Fiba CISL. In questo numero troverete tutte le indicazioni per utilizzarlo al meglio: confidiamo si dimostrerà uno strumento utilissimo. Infine, vorrei chiedervi un riscontro alle nostre riflessioni come SAS di Complesso sulle recenti schermaglie con altre sigle in merito allo speciale di partecipAzione trasmessovi lo scorso febbraio. Non è una polemica fine a sè stessa: è esigenza di chiarezza, e un richiamo al rispetto, da parte di tutti, dell'identità di ciascuno. Carmelo Orlanduccio Segretario Responsabile SAS di Complesso 2 PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ Febbraio 2010 SINISTRI E DINTORNI: unità sindacale e rispetto (reciproco) dell'autonomia di ciascuno Il 9 febbraio scorso abbiamo partecipato con Fisac CGIL, FNA e SNFIA, all’incontro, da tempo programmato con la Direzione per il personale, in merito al settore sinistri. Vi rimandiamo per quanto attiene i contenuti al comunicato unitario stilato subito dopo, al quale non abbiamo nulla da aggiungere perché già dice quel poco, quasi niente, che c’era da dire. Il dato di fondo è che, come purtroppo abbiamo lamentato più volte nel recente passato, al confronto con il sindacato mancavano i responsabili del settore sinistri. Parlarsi in “differita parziale” è sicuramente meno efficace che affrontare i problemi tutti insieme. L’elemento di novità, per noi estremamente positivo, è che la Direzione per il personale si è impegnata a fissare a breve - una decina di giorni, massimo due settimane – un nuovo incontro al quale parteciperà in prima persona il Dott. Sattler nella sua veste di Responsabile del settore Sinistri. Abbiamo preso atto che il Dott. Sattler ritiene che la sua lettera, diffusa la scorsa settimana a tutto il personale della Direzione Sinistri, sia stata fraintesa. Posto che i contenuti ciascuno li può valutare da sé andandosela a rileggere, e quindi decidere se davvero siamo stati noi a non capire, o piuttosto lui a non spiegarsi come probabilmente avrebbe voluto, ci fa comunque piacere il chiarimento. Diciamo che consideriamo l’accaduto un incidente di percorso archiviato, e tanto basta. Nel prossimo incontro noi ci concentreremo sui problemi reali che si prospettano, in termini di criticità ben definite e più in generale di (ri)organizzazione della rete. In ordine al comunicato dell’8 febbraio scorso, sottoscritto da Fisac Cgil, FNA e Snfia, riteniamo opportuno, per amor di logica e per senso della realtà, sviluppare alcune brevi considerazioni. La lettera del Dott. Sattler, benché datata 1 febbraio, è stata diffusa il giorno successivo. Quelli di noi che fanno parte della Direzione Sinistri leggendola hanno ritenuto che meritasse una risposta tempestiva (senza contare la quantità di telefonate e di mail degli iscritti che ci sollecitavano in tal senso). Ne è nato uno spontaneo, fitto incrociarsi di telefonate tra i nostri quadri, ed il frutto del dibattito via cavo è stato condensato il giorno seguente in un documento scritto a più mani via posta elettronica. Lo abbiamo reso pubblico non come opuscolo, e neppure come comunicato, ma come PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ numero speciale di questa nostra testata aziendale, diffondendolo la mattina del 5 febbraio. E per sottolineare il fatto che ci rappresentava collettivamente, non a caso era siglato dalla SAS di Complesso Nazionale, non dalla Segreteria della medesima. Ci siamo occupati solo e strettamente dei contenuti della missiva del responsabile della Direzione Sinistri. Ci è parsa surreale l’ipotesi che quest’ultimo avesse l’intento di sabotare l’incontro del 9 Febbraio, che era ad ogni buon conto stato concordato oltre un mese prima anche per iniziativa della Fiba CISL, e strumentale descrivere la nostra scelta di dare una risposta “nel merito” come un segnale di rifiuto alla gestione unitaria del confronto con l’Azienda. L’incontro del 9 Febbraio ha avuto per oggetto le tematiche e le criticità del settore sinistri: circa la rappresentatività, l’efficacia delle tutele predisposte dalle diverse sigle sindacali, la tempestività delle relative azioni a tutela dei lavoratori del settore, riteniamo sia il caso di lasciare il giudizio a quest’ultimi. Sarebbe opportuno riflettere su una verità di fondo: l’unità del sindacato non è un dato scontato. Spesso è il frutto di una sintesi faticosa tra posizioni differenti. Perché ogni sigla ha la propria storia, i propri valori, le proprie dialettiche interne. E perché ogni sigla rappresenta in primo luogo i propri iscritti. Con questo non vogliamo dire che per noi solo chi aderisce alla Fiba CISL sia un lavoratore di serie A, e che non ci curiamo di chi aderisce ad altre sigle, o non è iscritto al sindacato. Proprio non è così! E’ però vero che i nostri interlocutori privilegiati sono i colleghi che con la loro adesione alla Fiba CISL ci hanno dato il mandato a rappresentarli, ci garantiscono i mezzi e le agibilità necessarie all’attività sindacale, e giustamente ci chiedono di farci interpreti delle loro istanze. Riteniamo sia legittimo! Per noi l’unità sindacale è un obiettivo che merita di essere sempre perseguito, perché presentarsi divisi di fronte a una controparte è comunque un potenziale motivo di debolezza, e quanto abbiamo ottenuto sino ad oggi lavorando in armonia con le altre sigle in Azienda è testimonianza del nostro impegno. Però c’è un limite ai compromessi che siamo disposti a fare per raggiungerlo, ed in particolare non riteniamo accettabile l’idea che si possa ridurre l’unità Febbraio 2010 3 sindacale ad una sorta di unanimismo bulgaro, e che ci si chieda di rinunciare alla nostra identità. Siamo la Fiba CISL, e ne siamo fieri! In ALLIANZ, come del resto in tutti i comparti bancario ed assicurativo, la Fiba CISL ha proprie idee e propri valori, e si è dotata di strumenti per diffonderli e condividerli, rendendoli oggetto di libera critica da parte di chiunque (anche delle altre sigle sindacali). Pretendere che non li si possa esprimere ci sembra ridicolo, se non pericoloso. Concludiamo dunque con l’affermazione che, sul tema del settore sinistri, la Fiba CISL non vuole fare la figura della prima della classe, perché non concepisce la dialettica tra datore di lavoro e sigle sindacali come un rapporto tra insegnante e scolari. Augurandoci che non sia questa l’ottica delle altre sigle, cogliamo l’occasione per ribadire che la Fiba CISL vuole piuttosto essere in prima linea a tutela dei lavoratori: a proposito di unitarietà l’auspichiamo senza dubbio… in prima linea c’è tanto di quello spazio! Fiba CISL Allianz SAS di Complesso Nazionale 4 PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ Febbraio 2010 Sul web ora... ci siamo anche noi! Vi presentiamo il nostro sito sul Portale Nazionale della Fiba CISL Et voilà...siamo anche noi sul Web! Come SAS di Complesso del gruppo Allianz abbiamo varato nell'ambito del portale nazionale della Fiba CISL, prima struttura del comparto assicurativo, il nostro sito aziendale. Un'ulteriore canale di comunicazione che ci consentirà di rendere disponibili a tutti gli iscritti del gruppo materiali ed informazioni altrimenti difficili da reperire, ma soprattutto un'opportunità di valorizzare e rendere facilmente accessibili le numerose risorse che la Confederazione ci offre. Vi invitiamo ovviamente a visitarlo ed esplorarlo a fondo, e l'intento di questo breve articolo è quello di fornirvi le coordinate essenziali per orientarvi al meglio. Partiamo dall'inizio: come arrivarci? La prima volta digitando in Google, o qualunque altro motore di ricerca abbiate disponibile, le parole chiave Fiba e Allianz. Vi suggeriamo a questo punto di memorizzare la pagina tra i preferiti di Internet Explorer, o del vostro browser preferito, se non siete utenti Windows di stretta osservanza. Può sembrare un'indicazione scontata, ma non lo è! Il nostro sito, come quelli di altre strutture aziendali e non, è organicamente integrato nello spazio web della Fiba CISL, e può capitare che transitando da un link all'altro vi ritroviate smarriti. Se a quel punto non PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ avrete seguito il nostro consiglio, non perdetevi d'animo: vi basterà puntare alla home page del portale nazionale, e selezionare il link In azienda, terzo scendendo nella colonnina a sinistra sotto il logo della Fiba Cisl. I link che troverete una volta approdati alla nostra home page per lo più si spiegano da soli, ma è opportuno chiarire che il chi siamo, il secondo da sinistra sotto il banner, vi porterà alla lista dei componenti della Segreteria e del Direttivo della SAS di Complesso, con foto tessera, recapiti telefonici e posta elettronica di ciascuno. Se desiderate sapere chi è il rappresentante sindacale della Fiba Cisl più vicino alla vostra sede di lavoro dovrete invece utilizzare il link Le nostre RSA, il primo nella colonnina a sinistra sotto il logo Fiba: nella videata che si aprirà cliccate su una qualsiasi regione della cartina d'Italia e potrete visualizzare le località in cui in essa siamo presenti, e cliccando ancora su una di queste ultime avrete l'elenco completo dei nominativi dei quadri con i recapiti a cui contattarli. Altro link fondamentale tra quelli sotto la testata è documenti: grazie ad esso avrete accesso tanto agli accordi sottoscritti da noi in azienda, quanto i comunicati unitari e non per l’anno in corso, e con il link archivio potrete risalire a quelli più datati. Ci siamo limitati a risalire al 2007, quando è nata la SAS di Complesso, ma nel caso vi occorressero testi di accordi siglati precedentemente in RAS, Lloyd Adriatico od Allianz Subalpina non fatevi patemi d’animo: non abbiamo ancora dato alle fiamme i nostri vecchi cari archivi cartacei! Ovviamente avrete a disposizione anche tutti i numeri passati, presenti e futuri di PartecipAzione,consultabili ed eventualmente scaricabili in formato pdf: puntate alle icone incolonnate alla destra della pagina, e cliccate su quella GIORNALI DELLE STRUTTURE, e li vedrete Febbraio 2010 5 listati ciascuno con un thumbnail della copertina per renderne più facile l’individuazione. L’icona tra l’altro è la medesima che troverete sulla home page del Portale Nazionale, e se vi ritrovate su quest’ultima, e poi selezionate PartecipAzione, vi ritroverete di nuovo nella home page del nostro sito. E questo, per quanto concerne il nostro sito, è più o meno tutto l’essenziale. 6 PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ Per scelta politica abbiamo deciso di rendere consultabili i materiali in esso contenuti a tutti i visitatori, siano o meno nostri iscritti. Va però sottolineato che grazie al Portale Nazionale della Fiba Cisl c’è la possibilità di accedere alle pagine relative ai servizi offerti dalla Confederazione ai soli iscritti, nonché alle convenzioni stipulate localmente per questi ultimi dalle varie strutture territoriali, e che per avere accesso a queste risorse è necessario registrarsi utilizzando una pre-password. Niente panico! Abbiamo già provveduto a richiederla per tutti voi: la riceverete a giorni nella casella email alla quale indirizziamo i nostri comunicati ed in numeri di PartecipAzione. Febbraio 2010 Ci teniamo in effetti a sottolineare come i servizi offerti all'iscritto Fiba vadano ben oltre le consulenze fiscali e previdenziali offerte dal nostro CAF e dal nostro Patronato, l'Inas, e coprano un ampio ventaglio di esigenze quotidiane, dalla consulenza del sindacato inquilini, il Sicet, per chi vivendo in affitto si trovasse in lite con il padrone di casa all'intervento dell'associazione consumatori, l'Adiconsum, presso un venditore riluttante ad onorare le garanzie previste dalla legge per un acquisto impegnativo. Perchè lo diciamo? O meglio, perché lo ribadiamo? Perchè ci siamo resi conto che è la percezione di quanto in concreto possiamo offrire ai nostri iscritti è ancora parziale. E su questo, consentiteci di toglierci un sassolino dalla scarpa, qualcuno ci marcia... ad esempio sappiamo che un collega attivo per un'altra sigla ha cercato in queste ultime settimane di convincere i nostri tesserati a lasciarci, argomentando che... "costiamo di più!". Innegabile, anche se ad onor del vero sono proprio due spiccioli, e potremmo tranquillamente ribattere con il tormentone reso celebre qualche anno fa in un varietà televisivo da Enzo Iacchetti: "Volete spendere poco e mangiare male?!" ... però il dato oggettivo a monte merita più di una boutade. La natura confederale della CISL ci consente di essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, e di garantire assistenza, consulenza qualificata e vantaggi concreti anche ai colleghi delle strutture aziendali più periferiche delle imprese assicurative, laddove sigle il cui orizzonte è ristretto al comparto possono vantare strutture efficienti solo dove sono concentrati i colleghi delle PartecipAzione direzioni. L'unione, come si suol dire, fa la forza. O per meglio dire la solidarietà tra i lavoratori delle varie categorie, che si esprime anche nella struttura organizzativa confederale del nostro sindacato, ci permette, con un contributo che per il singolo è modesto, di ottenere collettivamente sostanziali vantaggi. Chiusa questa non esaltante parentesi, lasciateci rinnovare un'ultima volta l'invito a visitare il nostro sito ed il Portale Nazionale della Fiba CISL. Da parte nostra ci impegneremo a mantenere puntualmente aggiornata la pubblicazione dei documenti, siano essi comunicati unitari o di sigla che accordi aziendali, ed i riferimenti ai quali contattarci sul territorio. E se avete richieste, proposte o suggerimenti per rendere più utile e più funzionale alle vostre esigenze questo spazio non fatevi scrupolo a contattarci! Noi ci congediamo con un sentito ringraziamento per la collaborazione che ci hanno offerto Pierluigi Ledda ed il nostro webmaster, lo straordinario Giovanni Barbini. Egle Villa Gianni Cunich fiba CISL ALLIANZ Febbraio 2010 PROMEMORIA 7 8 PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ L'accordo sul part-time: alcune riflessioni a ruota libera Il 20 gennaio, coerentemente con l'impegno assunto in sede di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, abbiamo siglato con l'Azienda la nuova normativa che regola l'accesso e la fruizione del part-time per i dipendenti del gruppo Allianz. Riteniamo superfluo in questa sede riesaminare l'accordo raggiunto nei dettagli. Riteniamo che il comunicato unitario che avete ricevuto, alla cui stesura abbiamo partecipato attivamente, ne abbia sintetizzato efficacemente i tratti più significativi. Chi fosse interessato ad ulteriori approfondimenti potrà far riferimento al nostro nuovo sito web per il testo integrale dell'intesa. Ciò che vorremmo fare qui e ora, più modestamente, è socializzare alcune riflessioni che per noi come Fiba CISL sono state centrali nella trattativa su un istituto che, in teoria, potrebbe interessare quasi un decimo dei dipendenti Allianz. Un primo spunto: da sempre la richiesta di accesso al part-time viene dalle colleghe. La cosa ovviamente non ci stupisce: nelle imprese italiane le retribuzioni medie del personale femminile rimangono sostanzialmente inferiori a quelle del cosiddetto sesso forte, ed è inevitabile che in una famiglia che deve misurasi con problemi di bilancio il taglio di reddito lo debba sopportare chi porta a casa la retribuzione minore in valore assoluto. Alla faccia del femminismo, della retorica sull'emancipazione femminile e delle chiacchiere sulle pari opportunità, nel nostro paese la donna sembra ancora condannata al ruolo di “angelo del focolare”, quanto mai scomodo se gli si abbina quello di lavoratrice (a tempo pieno o a tempo parziale fa lo stesso). Qualcosa invece temiamo stia cambiando riguardo alle motivazioni per cui si ricorre al parttime. E' ancora significativamente prevalente per le lavoratrici madri l'esigenza della cura dei figli, ma ci pare di cogliere almeno in termini di tendenza un aumento delle richieste per accudire altri familiari, e soprattutto gli anziani non più autosufficienti. Siamo il paese in cui si dibatte più accanitamente sul primato della famiglia Febbraio 2010 tradizionale quale cellula fondativa del tessuto sociale, ma anche quello in cui (almeno in Europa) meno le si offre in concreto, tanto in termini di agevolazioni fiscali che di servizi. Terza ed ultima considerazione: il part-time da noi è tuttora considerata una deroga sgradita alla “normalità” del tempo pieno. Negli Stati Uniti ed in buona parte del resto d'Europa la flessibilità da anni non è più un tabù, ma è considerate la naturale soddisfazione di un'esigenza del dipendente che l'impresa accetta in quanto lo ritiene nel proprio interesse. E' banale infatti dire che un lavoratore soddisfatto è sicuramente più motivato di uno frustrato, ed è più facile che raggiunga gli obiettivi che gli vengono assegnati. Quanto dovremo attendere ancora che la cultura d'impresa in Italia si orienti ai risultati? Amaro dirlo, ma temiamo ci vorranno decenni. Premesse queste considerazioni, due parole in merito allo sviluppo che ha avuto questa trattativa: di fronte a noi c'era l'Azienda, con una richiesta forte di razionalizzare un istituto normato in maniera differente nei tre contratti aziendali preesistenti tanto nell'accesso che nelle modalità di fruizione, ma soprattutto difficile da gestire per il gran numero di soluzioni personalizzate concesse in passato. PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ Risparmiamoci le considerazioni lapidarie sul fatto che le eccezioni le ha concesse l'Azienda, perché se è vero che questo ha creato il problema lo è anche che le conseguenze le subiamo tutti. Gestire un istituto applicato più in deroga che nel rispetto delle regole alla fine mette nell'angolo anche il sindacato, e quindi danneggia i lavoratori. Da parte nostra – e parlo della Fiba CISL, ma anche delle altre organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo – c'era la determinazione di non svuotare dei contenuti che il part-time per noi ha sempre avuto in passato, e nei limiti del possibile agevolare l'accesso all'istituto da parte di chi ne avesse realmente l'esigenza. Morale: siamo partiti con una richiesta dell'Azienda di ridurre l'istituto a tre soli schemi orari, e ne abbiamo strappati cinque. Anzi, potremmo dire sei, visto che per le 28 ore settimanali, in analogia a quanto già accade nella Direzione di Trieste, si è sancita la possibilità di uno schema orario senza intervallo. Aggiungendoci le forme di part-time misto e quelle di part-time verticale, il fatto quando esso è richiesto per la cua dei figli l'età di questi ultimi sia stata portata da 14 a 16 anni, nonché l'ottenimento dell'agognata flessibilità, noi riteniamo di aver raggiunto i nostri obiettivi, e di poterci ritenere a buona ragione soddisfatti. Non solo: si è concordato un periodo di "transizione" all'ottobre 2010 avendo ben presenti le esigenze delle lavoratrici madri e le loro necessità di organizzarsi in funzione del prossimo anno scolastico. Un'unica, ultima considerazione: abbiamo sentito alcune voci critiche in merito al fatto che abbiamo accettato che il periodo per cui il parttime viene concesso si riducesse da quattro anni a tre. Onestamente non riteniamo che questo sia stato in assoluto un arretramento: tutto dipende dalle esigenze delle richiedenti. Altro sarebbe stato accettare la richiesta iniziale dell'Azienda di rinnovare la concessione su base annuale! Ad ogni buon conto come Fiba CISL, se riceveremo dalle nostre iscritte richieste di intervento a fronte di un rifiuto aziendale di concedere o rinnovare un part-time a fronte di richieste motivate, sicuramente ci faremo carico del problema. E non dimentichiamo che è previsto un incontro nel gennaio 2011 allo scopo di monitorare l'applicazione della nuova disciplina: contiamo sin da ora sul vostro riscontro! Egle Villa Danilo Sironi Febbraio 2010 9 FLASH ALLIANZ TESTO UNICO CIA Stiamo affrontando con l'Azienda il tema della stesura di un testo unico per il Contratto Integrativo Allianz. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi. GENIALLOYD L'azienda ha comunicato che sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati; verrà pertanto erogato entro il mese ai colleghi inquadrati nella terza parte del CCNL il relativo premio. ATTENZIONE Per i colleghi interessati alla nuova regolamentazione del part time ricordiamo che gli stessi dovranno rivolgersi al proprio gestore per concordare le nuove modalità orarie. Ricordiamo, altresì, che l'accordo sarà reso operativo dall'Azienda appena possibile, previa comunicazione a tutto il personale interessato, compatibilmente con l'adeguamento delle procedure in essere. 10 PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ Febbraio 2010 NUOVE NORME PER LA RICHIESTA DELL'INVALIDITA' CIVILE orientarsi nei labirinti della burocrazia INVALIDITA’ CIVILE Che cos'è L'invalidità civile consiste nel riconoscimento di uno stato invalidante, indipendente da causa di servizio, lavoro o guerra, in base al quale l'interessato può ottenere i benefici economici e/o socio-sanitari previsti dalla legge. I cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo o, se minori di diciotto anni, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età. Sono considerati invalidi civili anche i soggetti ultrasessantacinquenni che si trovino nella situazione di difficoltà così come previsto per i minorenni. Il grado di invalidità Il grado di invalidità è determinato in base ad un'apposita tabella approvata con decreto del Ministro della Sanità del 5 febbraio 1992. la legge considera diverse soglie di invalidità, in corrispondenza delle quali prevede diversi benefici: la soglia minima è quella di un terzo (34%). Con tale grado d'invalidità si ha diritto alle prestazioni protesiche e ortopediche; - la soglia del 46% è prevista per l'iscrizione nelle liste speciali per l'assunzione obbligatoria al lavoro; - la soglia del 74% dà diritto all'assegno mensile in qualità di invalido parziale; - la soglia del 100% dà diritto alla pensione di inabilità in qualità di invalido totale e, per i soggetti non deambulanti e non autosufficienti, all'indennità di accompagnamento. A cosa dà diritto Per gli invalidi civili sono previsti: 1) l'assegno mensile di assistenza, cui hanno diritto i disabili con un'invalidità superiore al 74%, di età compresa fra i 18 e i 65 anni, che siano cittadini italiani o stranieri con un permesso di soggiorno superiore all'anno, che abbiano un reddito minimo e non possano lavorare. 2) la pensione di invalidità: è attribuita anche in presenza di un reddito superiore, quando l'invalidità è del 100%. Le condizioni per ottenerla sono le stesse che per l'assegno mensile. E' invece riconosciuta indipendentemente dall'età l'indennità di PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ accompagnamento quando il disabile è invalido al 100% e non può camminare o comunque non è grado di compiere gli atti quotidiani della vita. 3) Per i disabili minori (fino ai diciotto anni di età) viene riconosciuta l'indennità mensile di frequenza, a coloro che non siano in grado di svolgere le funzioni proprie della loro età. NOVITA’ in vigore dal 1° GENNAIO 2010 Legge 3 agosto 2009, n. 102 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º luglio 2009, n. 78 – art. 20 Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile “...A decorrere dal 1° gennaio 2010 ai fini degli accertamenti sanitari di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali sono integrate da un medico dell'INPS quale componente effettivo. In ogni caso l'accertamento definitivo è effettuato dall'INPS... Le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, complete della certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti, sono presentate all'INPS, secondo modalità stabilite dall'ente medesimo. L'Istituto trasmette, in tempo reale e in via telematica, le domande alle Aziende Sanitarie Locali...” Come previsto dalla Legge sopra menzionata, la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile e/o di persona disabile ai sensi della legge 104, che fino ad ora veniva presentata alla sede ASL di competenza, ora deve, necessariamente, essere presentata per via telematica alla propria sede Inps. Appare evidente che tale novazione circa la presentazione delle domande di invalidità civile non potrà inizialmente che provocare disguidi, difficoltà di comprensione e di attuazione delle direttive emanate. Il nostro patronato Inas, compatibilmente con le difficoltà sopra descritte, attraverso i nostri rappresentanti sindacali, rimane a disposizione per offrire assistenza circa l’espletamento di tale procedura, a partire dall’inoltro telematico delle domande fino all’eventuale ricorso giudiziario, dei nostri iscritti e loro famigliari. Gianni Cunich Febbraio 2010 PROMEMORIA 11 12 PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ Febbraio 2010 UN LIBRO PER NATALE DA LEGGERE TUTTO L'ANNO (parte seconda) Estensione del Dominio della Manipolazione - Michela Marzano, Mondadori (2009) Bene colleghi, vi ho convinti con la prima parte del mio articolo a chiedere a Babbo Natale una copia del pamphlet di Michela Marzano? So ad esempio che il coordinatore di redazione se l'è trovato nella calza della Befana insieme al carbone... In ogni caso, proviamo a riannodare il filo del nostro discorso. Come anticipato, riportiamo alcuni ulteriori brevi stralci che prendono in considerazione i mutamenti intervenuti anche nell’organizzazione del lavoro, e di come la partecipazione dei lavoratori può essere coniugata diversamente a seconda se l’intento è genuino, o si tratta di una mera dichiarazione di principi se non peggio. Organizzazione del lavoro “Fino agli anni settanta esistevano due universi, indiscussi e definiti, quello dei padroni e quello dei salariati..I padroni dirigevano le loro imprese come capi di stato maggiore. In compenso offrivano carriere stabili e garantite... i salariati, dal canto loro, dovevano limitarsi a eseguire alla lettera le istruzioni dettate da ingegneri e quadri, docili e fedeli cinghie di trasmissione nel sistema...” (Fordismo). (Modello Toyota) ”Con il toyotismo, il modello toyota... L’idea di fondo, all’inizio, era quella di incoraggiare i dipendenti a proporre suggerimenti per migliorare la qualità della produttività. ..Mentre il fordismo, per aumentare la produttività, faceva leva sulle pressioni derivanti dall’esterno, a opera dei capireparto, il toyotismo introduce una pressione interiorizzata attraverso il lavoro di gruppo. Sarà il collettivo a imporre al singolo di impegnarsi al massimo, onde evitare che gli altri vengano penalizzati. Non è un caso se il modello del management partecipativo giapponese è la Sampo, un’organizzazione nata alla fine degli anni trenta, composta da dirigenti, quadri e impiegati. All’epoca, in un Giappone in piena fase di rimilitarizzazione, lo scopo era quello di onorare gli obiettivi di crescita e produttività, proprio come nei circoli di qualità (Toyota) degli anni sessanta. Ma dietro la facciata invitante esibita dai guru del management.. nasconde un lato oscuro che lascia perplessi e dubbiosi.. ambiva a sottoporre i lavoratori alla pressione del gruppo – se qualcuno non è sufficientemente produttivo, sarà compito del gruppo obbligarlo a incrementare il suo apporto, pena l’ostracismo o in alcuni casi anche l’esclusione – e nello stesso tempo li vincolava all’autodisciplina, sotto forma di interiorizzazione dei vincoli di produttività che la direzione fissa per ogni dipendente (o gruppo di lavoro, ndr). Un tempo nelle fabbriche esisteva una vicinanza che in un certo senso favoriva la complicità tra i diversi operai. Con il sistema degli incentivi, che suscita nel gruppo di lavoro una logica PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ concorrenziale e di controllo reciproco tutto cambia..Gli individui si trovano infatti in una condizione di perenne concorrenza, tanto per l’impiego, gli incentivi, le promozioni, quanto per i salari. Il risultato è l’indebolimento della capacità di fare fronte ai piani di licenziamento o all’esclusione di coloro che sembrano meno adatti e meno competenti. A poco a poco la paura ha invaso il mondo del lavoro; paura del cambiamento forzato, paura della sanzione, paura di non raggiungere gli obiettivi, paura delle ritorsioni, paura dell’eccesso di lavoro, paura di essere licenziati. Una paura ossessiva, poiché legata, molto spesso, all’arbitrio del nuovo capitalismo finanziario. Il linguaggio ambiguo dei manager riproduce la loro stessa ambiguità: navigano in acque torbide e preferiscono sacrificare i dipendenti piuttosto che deludere gli azionisti... Oggi invece i lavoratori vivono nell’angoscia, che si traduce nell’impotenza dinanzi alla persistente instabilità del mercato (l’universo flessibile) contro cui non si può fare quasi nulla.” L’idea di democrazia economica, di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa è un punto fermo della Cisl e della Fiba. Le considerazioni di cui sopra mettono in luce però come si debba prestare estrema attenzione che tale principio venga affermato ed attuato autenticamente. La partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa rappresenta la migliore garanzia per Febbraio 2010 13 una gestione economica sana e duratura (i principali interessati a che l’impresa prosperi a lungo sono proprio i lavoratori). Una concezione che mette al riparo da gestioni finanziarie e speculative che remunerano solo gli azionisti nel breve–brevissimo periodo e che possono rivelarsi dannose se non letali anche solo considerando un lasso di tempo maggiore. La crisi finanziaria 2007/2008 non ha insegnato nulla? Bisogna fare attenzione, invece, a impostazioni che, se attribuiscono il nome di partecipazione all’organizzazione e alle dinamiche produttive, sono in realtà solo delle operazioni manipolatorie per attribuire ai lavoratori responsabilità che dei lavoratori non sono e senza attribuire a questi, per contro, gli eventuali ricchi profitti. Si tratta di manipolazioni culturali che hanno come effetto e come arma principale anche il costante ricorso all’allarmismo, all’induzione della paura: paura di perdere il posto, paura di essere trasferiti, paura che il proprio ufficio chiuda. Manipolazioni che ostacolano la naturale solidarietà tra chi opera nel medesimo contesto con le medesime difficoltà. Tale solidarietà deve essere obiettivo del sindacato, dei sindacalisti. Ma la sveglia, una nuova consapevolezza che si sta sulla stessa barca, sono gli stessi lavoratori che devono fare propria. Basta con le favolette, confrontiamoci con la realtà e facciamo gruppo, facciamo squadra, facciamo comunità. Solo con la solidarietà e l’unione si può affrontare la paura che troppe volte si vuole ingenerare. 14 PartecipAzione I nuovi Eroi I nuovi profeti della descritta manipolazione hanno bisogno di nuovi eroi: chi sono? “I nuovi profeti dicono di essere in contatto con la verità. Ma per manifestarsi hanno bisogno di eroi e di miracoli che incarnino i loro sermoni..figure leggendarie come quella del leader. ..Oggi il leader si presenta come un individuo in grado di dare senso, coerenza e sicurezza in un mondo complesso e carente; un uomo capace di riunire intorno a sé i soggetti più efficienti per dare vita ad uno spazio di energie..il leader possiede una visione del mondo ed è in grado di stimolare le motivazioni personali del suo pubblico..Il leader, come viene presentato nelle succes stories manageriali, acquista sempre maggiore fiducia in sé stesso perché è riuscito in qualcosa di difficile, dove altri hanno fallito o che altri non hanno osato fare. L’uomo che ha avuto il coraggio di assumersi il rischio e di uscire indenne dalla prova, è l’eroe di una nuova epopea...” “Ma questo modello pone alcune questioni che il management nasconde accuratamente. L’eroe classico aspirava alla gloria, ma era pronto a sacrificarsi per la causa; è l’Ettore che, prendendo commiato da Andromaca, dichiara di dover partecipare alla battaglia (il duello con Achille) anche sapendo di andare incontro a morte certa..L’eroe classico è consapevole della propria vulnerabilità e fragilità. Sa che morirà in battaglia e, tuttavia, va, non si fiba CISL ALLIANZ Febbraio 2010 sottrae. L’eroe nuovo – come spiegano i manuali di management – è sempre pronto ad assumere rischi. Ma è anche pronto al sacrificio di sé? Non proprio. Del resto chi potrebbe biasimarlo? Il problema è la sua totale mancanza di scrupoli quando si tratta di sacrificare gli altri. La dimensione sacrificale oggi sussiste ma non viene mai nominata nei discorsi o nelle profezie manageriali.” Quante volte i top manager nei loro discorsi parlano di stimolare passioni, condividere valori, creare delle dinamiche quando devono presentare piani di rilancio che in realtà presuppongono politiche economiche severe, la riduzione di capacità produttive. Grazie ad abilità dialettiche compiono il seguente gioco di prestigio: fanno sembrare che il sacrificio ricada su di loro e non sulle schiere di lavoratori che di lì a poco perderanno il posto di lavoro. Con tono grave, come se stessero per andare in battaglia a sacrificarsi, in realtà, comunicano che faranno sacrificare gli altri.Armiamoci e partite. “Il leader del nostro tempo non si accontenta più di una gloria postuma, egli brama una gloria immediata, che spesso ottiene ingannando il mondo…Oggi il nuovo eroe deve essere colui che riesce ad impadronirsi delle prestazioni altrui. Poco importa che debba ricorrere alla menzogna, al bluff, alla PartecipAzione fiba CISL ALLIANZ manipolazione. Tirerà l’acqua al suo mulino, prendendosi i meriti di un collega, imbrogliando le carte, giocando con le regole contabili, camuffando le perdite...” Le parti riportate non meritano alcun commento, solo la lettura: il lettore saprà se condividere o meno il contenuto riportato. Infine un occhio al vocabolario. “Risorse umane! Ma come si è potuto definire l’essere umano una risorsa senza che nessuno battesse ciglio? Il termine risorsa deriva dal francese “ressource” e comincia a essere utilizzato nel XVI secolo con un duplice significato: il primo indica “tutto ciò che può migliorare una situazione sgradevole”, si tratti di un mezzo, di un espediente, una possibilità; il secondo, al plurale, indica i “mezzi materiali di esistenza”. Solo nel XIX secolo il termine rimanderà ai mezzi materiali di cui una collettività dispone o potrebbe disporre. Di qui il progressivo slittamento verso l’ossimoro “risorse umane” per indicare all’interno di un’azienda, l’insieme del personale. Ma come si può parlare di risorse e di esseri umani nello stesso tempo? Non vi è forse una contraddizione interna nell’espressione “risorse umane”, che cerca di “dare un volto umano” tramite un aggettivo a ciò che, per definizione, è oggetto di sfruttamento (le risorse)? Non è forse un modo per affermare, mentre lo si nega, che anche l’essere umano è manipolabile come qualsiasi altra risorsa?” Attenzione alle parole. I contrasti si perdono già nel momento in cui si adottano le stesse espressioni, gli stessi punti di vista della controparte. Allora basta con risorse umane, parliamo di lavoratori, di esseri umani; basta con gli esuberi, parliamo di licenziamenti, di buttare fuori padri e madri di famiglie; basta con le Periodico della fiba CISL Allianz - Via Molino delle Armi, 3 Febbraio 2010 15 razionalizzazioni, parliamo di far sacrificare i lavoratori. Ho riportato le parti che mi sono sembrate nell’immediatezza più interessanti. Non si deve condividere tutto di un libro, è sufficiente che spinga a riflettere. Credo che questo lavoro possa spingere tutti noi ad alzare la testa, china sulla pratica assicurativa, e volgere lo sguardo su noi stessi, sull’ambiente che ci circonda, sui lavoratori, magari con una diversa consapevolezza e, mi auguro, con un nuovo o rinnovato impegno. Una maggiore consapevolezza sull’importanza del sindacato, al di là di eventuali sbagli (tutti possono commetterli). Un maggiore impegno a partecipare nel sindacato per una maggiore tutela del mondo del lavoro, per una maggiore tutela dei lavoratori. Vi assicuro che ce n'è bisogno. Antonio Zanelli 20122 Milano Tel. 02.72.16.23.53 Fax 02.72.16.30.60 [email protected] In redazione: Carmelo Orlanduccio - Responsabile SAS di Complesso Gianni Cunich - Coordinatore di redazione Michele Fasone, Luca Menocchio, Claudio Valerio, Egle Villa, Antonio Zanelli Coordinamento, impaginazione, stampa in proprio a cura della Redazione