Comune di Cartoceto Provincia di Pesaro e Urbino Trascrizione integrale dei verbali della seduta del Consiglio Comunale del 28 maggio 2010 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 SINDACO Vedo che manca il Consigliere Verdini che non mi ha fatto sapere nulla, però i Consiglieri Ambrosini, Vichi e Beltrami hanno dato notizia e sono assenti giustificati, e anche Donnini manca. Passiamo alla nomina: Mosciatti, Berluti e Baldarelli. Prima di iniziare la seduta consiliare come vedete questa sera con noi c’è una delegazione della scuola media accompagnata dal Preside e dagli insegnanti e sono venuti ad illustrarci i risultati del progetto scuola che ha come tematica principale l’educazione alla cittadinanza e l’educazione ambientale. Io lascerei la parola al preside, il Prof. Pelosi per una introduzione per poi lasciare spazio ai ragazzi che ci illustreranno il progetto nel quale si sono impegnati. PROF. PELOSI Innanzitutto un doveroso ringraziamento al Sindaco e ai componenti il Consiglio Comunale per aver accettato di accogliere in questo incontro la componente gli alunni, sono della I A, perché hanno partecipato a un progetto della Regione che aveva come tematica quella della raccolta differenziata in questo paese, il progetto che la scuola ha mandato e la Regione l’ha approvato e finanziato come è facile comprendere con un piccolo finanziamento, però sufficiente affinché i ragazzi potessero avviare una elaborazione molto progettuale su questa tematica e oltre loro tutte le 4 prime hanno partecipato, insieme però anche a due prime della scuola di Montefelcino. La scuola di Lucrezia è capofila di questo progetto, quindi hanno avviato quest’anno una serie di incontri non soltanto con Enrico, ma anche con altri responsabili della problematica, le insegnanti hanno seguito in dettaglio tutte le varie fasi perché fa parte di una programmazione molto precisa e molto puntuale, quindi questa sera illustreranno un po’ gli esiti di questo progetto che secondo noi come scuola vorremmo anche fare in modo che potesse avere un seguito anche negli anni futuri perché la tematica merita il massimo di attenzione, di approfondimenti e anche di ampliamenti naturalmente per cui ci auguriamo che venga ben accolto quanto gli alunni ora esporranno, sono cinque, e quindi mi auguro che possa anche ulteriormente avvenire qualche altro incontro perché la scuola media in particolare, comunque il comprensivo in generale, da qualche anno a questa parte, per non dire da molti anni, lo sa molto bene il Vice Sindaco, di volta in volta approfondiamo delle tematiche di largo respiro, naturalmente. Quest’anno lo spazio importante viene dato alla tematica di cui poco fa parlavamo e certamente il prossimo anno un grande spazio invece riguarderà l’intercultura, che è una problematica, a tutti quanti è noto, è molto presente in questo territorio come in altri territori. Quindi ci auguriamo per il prossimo anno di promuovere un incontro su questo tema perché merita il massimo di attenzione. Non mi rimane altro che consegnare la ... (fuori microfono) SINDACO Grazie, Preside. Noi siamo onorati invece di ospitarvi perché i temi sono importanti e lo spazio che si dedica ai giovani non è mai abbastanza. Se i ragazzi sono pronti in sequenza ad intervenire io lascio ben volentieri la parola. ... Buonasera. Noi siamo un gruppo di studentesse in rappresentanza delle ultime classi della scuola secondaria Marco Polo e vorremmo illustrare a tutto il Consiglio Comunale di Cartoceto il progetto su cui abbiamo lavorato sia in classe che nel territorio. La nostra scuola ha partecipato all’iniziativa promossa dal bando “Scuola laboratorio ambiente” della Regione Marche, dedicato sia all’educazione ambientale che all’educazione alla cittadinanza. Questo progetto è stato presentato in rete con l’istituto Bucci di Montefelcino e coinvolge studenti, insegnanti e operatori e le famiglie di tre Comuni: Serrungarina, Montefelcino e Cartoceto. Il nome del progetto è: “S.C.U.O.L.A”, che è l’acronimo di “salviamo con un opuscolo l’ambiente” e ha previsto anche la realizzazione di un 1 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 volantino e di un CD Rom con la raccolta di tutti i materiali prodotti. Il progetto ha come finalità principale di sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica della raccolta differenziata dei rifiuti per consentire sia la riduzione del conferimento nelle sempre più piene e malsane discariche, sia il riutilizzo di alcuni materiali come la carta, il vetro o il legno. L’obiettivo finale è quindi salvaguardare le risorse naturali e proteggere l’ambiente. ... Per fare questo abbiamo cercato di costruire un percorso conoscitivo e operativo in grado di ridurre la produzione dei rifiuti e di contrastare la pratica del loro abbandono nell’ambiente. Questo percorso lo abbiamo fatto utilizzando gli strumenti propri della scuola, in particolare, la ricerca attiva, la conoscenza e l’approfondimento, la riflessione e la comunicazione al territorio e anche attraverso questo Consiglio Comunale. Da una parte abbiamo approfondito in classe la tematica dei rifiuti e del riciclaggio. Per capire alcuni aspetti abbiamo anche fatto una intervista all’Assessore Rossi sugli aspetti tecnici e amministrativi. A questo si sono aggiunti i rapporti con i tecnici dell’ADE, che abbiamo anche incontrato presso il Centro di Raccolta, dove abbiamo visto dal vivo la differenziazione dei rifiuti. Nel frattempo però abbiamo anche cercato di capire attraverso un questionario specifico cosa sanno, cosa pensano e come si comportano le nostre famiglie riguardo alla raccolta differenziata. Prima abbiamo rivolto alle famiglie un questionario conoscitivo e poi abbiamo migliorato la produzione effettiva di rifiuti, di visite e categorie merceologiche, chiedendo alle famiglie stesse di pesarli per 15 giorni. ... I dati scaturiti dai questionari e dai monitoraggi sono stati molto interessanti. Per esempio è emerso che il 58% delle famiglie il servizio più utile da attivare per la raccolta differenziata è il ritiro domiciliare, anche se solo il 27% è disposto a cambiare le proprie abitudini. Un altro aspetto purtroppo curioso è che il 38% non conosce il compostaggio domestico. Monitorando invece la produzione dei rifiuti abbiamo verificato che in proporzione al numero dei componenti più la famiglia è piccola e più produce rifiuti. Molti nostri amici, infatti, hanno coinvolto i loro nonni che vivono da soli a differenziare e a pesare l’immondizia e questo era per aiutarci sul monitoraggio e ha contribuito a coinvolgere anche ai cittadini meno giovani la buona pratica della differenziazione. I dati che ci hanno interessato di più però è stato che ben l’82% degli interventi gradirebbero avere più informazioni su come differenziare. Per questo noi oggi presentiamo il nostro volantino che cercheremo di diffondere tra la cittadinanza attraverso le scuole coinvolte. ... In questo volantino, che è stampato naturalmente su carta ricicliate, abbiamo individuato quelle che dopo averle studiate insieme ai nostri insegnanti consideriamo le più importanti frazioni merceologiche, cioè l’insieme in cui possiamo raggruppare i rifiuti che produciamo nelle nostre case (la carta, la plastica, la frazione organica, il vetro, i contenitori metallici e le lattine, la frazione residua secca e i rifiuti ingombranti). Questo perché pensiamo che, a prescindere dal tipo di raccolta effettuata nel proprio Comune, sia importante per tutti sapere cosa si può mettere insieme e cosa no. Ad esempio i contenitori in tetrapak possono essere conferiti con la carta, che però non deve essere unta. Invece tra i rifiuti che non vanno mescolati bisogna ricordare le stoviglie usa e getta che non vanno messe con la plastica. Queste buone pratiche quotidiane servono per permettere un riutilizzo dei materiali in modo da ridurre i rifiuti e poter riutilizzare le risorse ambientali siano esse alberi, idrocarburi, legno e quant’altro. 2 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 ... Quindi con questo depliant cerchiamo di incoraggiare tutte le famiglie di Cartoceto a praticare sempre di più e meglio la raccolta differenziata e aiutiamo le persone a risolvere i dubbi su alcuni materiali. Questo perché crediamo che la conoscenza possa modificare i comportamenti delle persone e migliorare la qualità della vita di tutti. Proprio per questo quindi siamo noi ora a chiedere all’Amministrazione Comunale di conoscere quali sono le iniziative che verranno intraprese nei prossimi mesi per incrementare la buona pratica della differenziazione dei rifiuti, che secondo noi per il fatto di impegnare tutti per la difesa dell’ambiente in cui viviamo non è solo un modo per risparmiare soldi, ma è soprattutto una buona, anzi un’eccellenza pratica di cittadinanza consapevole e responsabile. Tenendo in considerazione quanto è stato riferito dalla mia compagna invitiamo il Comune a rispondere a questo interessamento manifestato dalle famiglie con un’azione di sensibilizzazione della cittadinanza sulla tematica della raccolta differenziata dei rifiuti. Ci poniamo inoltre come quesito se nell’elaborazione del progetto della gestione dei rifiuti il Comune intenda procedere con la raccolta differenziata monomateriale o intenda prendere in considerazione anche quella plurimateriale oppure estenderle addirittura ad altri materiali la raccolta differenziata con modalità domiciliare porta a porta. SINDACO Grazie per l’intervento che avete fatto. Io penso che avete anticipato quello che l’Amministrazione voleva fare. Credo che questo opuscolo che voi avete preparato sia molto utile per le famiglie e anche molto allettante perché fatto bene, ci sono dei colori e dei disegni che aiutano tantissimo. Per partire l’Amministrazione sicuramente farà una campagna di conoscenza perché avete ragione voi, manca la conoscenza di come si smaltisce il rifiuto e questa è la cosa principale, bisogna conoscere per poter differenziare. Dopodiché si sta in questo momento valutando insieme all’ASET Multiservizi come poter intervenire tenendo conto sia della differenziata porta a porta che della prossimità. Io vi chiedo una cosa, visto che avete fatto questo questionario e avete anche questi dati che sono utili per noi, avremo piacere di averli per poter magari confrontarli con quello che intendiamo noi fare arrivare alle famiglie per ottenere ancora più dati. ASS. ROSSI Innanzitutto buonasera. Vi ringrazio e mi unisco sia ai complimenti che anche alla richiesta che il Sindaco vi ha appena fatto. Mi piacerebbe in particolar modo conoscere, oltre queste percentuali che ho velocemente scritto, ma sicuramente sarebbe importante riaverle elencate in un opuscolo che sicuramente voi avete ben catalogato, dicevo oltre alle percentuali mi piacerebbe avere quella che è stato il numero complessivo delle famiglie che avete intervistato, interpellato per tirare giù queste percentuali. Sicuramente il dato che balza più all’occhio è l’ultimo che avete fornito e cioè quello che a cui faceva riferimento anche il Sindaco poco fa, cioè l’82% delle famiglie che voi avete intervistato che gradirebbero avere più informazioni su come differenziare. Cito solo un piccolo esempio ma che è calzante. Nell’ultimo opuscolo che dovrebbe essere arrivato in tutte le case per quanto riguarda la raccolta differenziata della carta, se guardate nella prima pagina c’è scritto che cosa differenziata e quindi che cosa considerare come carta e che cosa non considerare come carta. Voi avete accennato poco fa ai contenitori tetrapak. La stessa cosa che vale per la carta vale per tutte le altre frazioni merceologiche, nel senso che tutti i giorni parlando di raccolta differenziata possiamo sicuramente riscontrare, uso questo termine tra virgolette, ma per far capire bene quella che è la condizione e la situazione che viviamo quotidianamente, una situazione di ignoranza nei confronti di tutti quei materiali, tutte quelle confezioni o comunque tutto quello che quotidianamente ci passa per le mani su come differenziarlo. Questo è sicuramente importantissimo. Il Sindaco adesso giustamente mi diceva è un opuscolo fatto molto, molto bene. È anche uno dei 3 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 primi opuscoli che vedo abbastanza dettagliato, con le principali frazioni merceologiche, che ho sentito carta, plastica, produzione organica, vetro ecc. e con sotto l’elenco dettagliato di quello che può considerarsi tale e quindi come la frazione merceologica che è indicata in alto e quello che invece non si può mettere nel contenitore. Come diceva il Sindaco adesso stiamo valutando e abbiamo discusso anche in un paio di Consigli Comunali, stiamo anche valutando quella che sarà la soluzione più idonea ed adatta a riciclare il maggior numero di rifiuti, non solo economicamente ma anche a livello di cultura a cui giustamente voi facevate riferimento prima della cittadinanza. E una cultura della cittadinanza che si possa chiamare tale sottintende anche cultura ambientale. Detto questo sicuramente vi rinnovo uno i complimenti per tutto lo studio che in questi mesi avete elaborato, le famiglie probabilmente vi sono state di aiuto e vi hanno fornito tutto il supporto necessario per questo progetto e vi rinnovo anche la richiesta ripeto non solo delle percentuali, ma se è possibile anche il dato cumulativo numerico delle famiglie che avete intervistato per ottenere queste percentuali. VICE SINDACO Innanzitutto io non intervengo in merito al problema perché non è il mio Assessorato e poi sono poco ferrato in questo, però intervengo per ringraziare la scuola di questo lavoro, la scuola che ha dato dimostrazione ancora una volta di essere aperta ai problemi del territorio, la nostra scuola proprio credo che punti proprio a questo. Già da anni le problematiche sociali sono le nostre problematiche. Qui vedete una serie di insegnanti che sono quelli che hanno portato avanti il lavoro e che io ringrazio, la professoressa Battistelli, la professoressa Delfino, il professore Colonna, però dietro a loro ci sono stati anche altri insegnanti, ad esempio questo opuscolo ha avuto anche la collaborazione credo importante dell’altra Battistelli (perché ne abbiamo due) e quindi un ringraziamento va agli insegnanti e un ringraziamento va anche agli alunni. Io vivendo nella scuola ho visto con quanto interesse e passione hanno seguito e messo in questo lavoro, per cui credo che gli alunni siano un veicolo importante perché è difficile scrostare le abitudini che noi anziani, io sono pensionando e quindi mi posso fregiare di questo titolo, abbiamo e voi invece avete tutto un futuro davanti e quindi potete incidere molto più profondamente nella mentalità, nei modi di agire e del modo di fare delle persone. Per cui veramente un grazie molto sentito perché vi ho visto lavorare con molto impegno e con molta serietà. CONS. BALDARELLI Anche io mi associo alle dichiarazioni che hanno fatto i rappresentanti della Giunta e il Sindaco. Devo dire che il rapporto diretto dei ragazzi e delle ragazze, degli insegnanti, con il Consiglio Comunale, è un elemento molto importante che naturalmente in questa occasione si è esplicitato con questo lavoro sulla raccolta differenziata che indubbiamente è un tema sensibile, è un tema che trae spunto anche dall’esigenza di portare avanti delle azioni concrete, soprattutto la volontà di avviare un convincimento diffuso nei confronti della popolazione e nei confronti del territorio. Io credo che sia stato molto intelligente il lavoro della Regione Marche naturalmente di sostenere questa iniziativa così come voi l’avete sviluppata in maniera molto importante nella vostra attività scolastica, educativa insieme alla collaborazione delle realtà locali dei Comuni che sono insieme a noi. Guardando gli obiettivi è evidente che noi come Consiglio Comunale abbiamo sostenuto, c’è stata peraltro una mozione che è stata presentata in questa direzione dal Consigliere Berluti, è stata approvata mi pare all’unanimità dal Consiglio Comunale. Gli obiettivi che noi vogliamo portare avanti sono quelli di forzare sulla possibilità di intraprendere le azioni della differenziata, puntando naturalmente non sull’elemento del contenimento in quanto tale, cioè del contenitore, ma sulla separazione a monte che è il punto sul quale noi dobbiamo lavorare. Quindi è molto utile anche il lavoro analitico che avete fatto della individuazione dei processi di differenziazione. Credo che sia anche molto interessante il punto che voi mettete in evidenza, che è 4 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 il punto di cultura, il punto di identità, comprende voi dite l’influenza dell’uomo sugli equilibri naturali. Questo è un punto estremamente significativo, perché va al di là della dimensione stessa della raccolta differenziata e dell’obiettivo che noi abbiamo di evitare che ci sia un uso indiscriminato anche nello schema di smaltimento dei rifiuti. Comprendere l’influenza dell’uomo sugli equilibri naturali vuol dire voler bene ai nostri prati, voler bene alle nostre piante, voler bene al nostro fiume, fare in modo che il processo di cementificazione che è avanzato in maniera molto forte nel territorio si fermi, vuol dire avere gli spazi per poter socializzare e per riflettere che questo ambiente è un patrimonio di tutti e dobbiamo portarlo avanti con grande attenzione. Quindi grazie e se farete altre ricerche ed altre iniziative per quanto mi riguarda, ma credo anche il Sindaco e tutti quanti noi, saremo al vostro fianco. CONS. BERLUTI Anch’io esprimo un ringraziamento. È ovvio unirsi a quelli che mi hanno preceduto perché assolutamente condivisibili. La strategia è quello che deve essere a base di qualsiasi sistema del riciclo del rifiuto. Oggi si passa più dal concetto di rifiuto a quello di scarto, che cosa c’è di diverso? C’è di diverso il fatto di comprendere che tutto quello che noi buttiamo in realtà può essere riutilizzato e questo lo sapete meglio di me comporta minor consumo di materia, di energia, quindi significa difendere il nostro pianeta, il nostro mondo, ma poi dove noi viviamo. Io credo che ritornando sulla proposta di informazione non ho ben capito se questo opuscolo sarà disponibile per le famiglie non solo dei ragazzi che frequentano la scuola, ma a mio avviso dovrebbe essere fruito in tutte le famigli. Se già li avete stampati va benissimo così, un suggerimento che mi sento di dare, se riuscite, se non è di troppo impegno, inserire i simboli delle frazioni merceologiche, perché dico questo? È cambiato purtroppo anche questo. Faccio un esempio per capire meglio, le lattine che fino a ieri riciclavamo perché sono fatte di alluminio oggi stanno cambiando. Se voi vedete una lattina, non voglio fare pubblicità di qualsiasi bevanda gassata, non viene più utilizzata, per esempio è fatta in ferro sia perché costa decisamente meno e se fate caso pesa anche un po’ di più, se ne prendete una col vecchio alluminio e una di quelle di oggi. Quindi sarebbe un errore buttare quella lattina nell’alluminio, lo contamina. Allora educare anche al simbolo, che ognuno magari proprio nel dubbio va a cercare questo simbolino, questo mi sento di dare come suggerimento. Quindi concludo dicendo perché è importante il lavoro che voi fate e noi l’abbiamo detto, come prima ribadiva l’Assessore Rossi, abbiamo fatto una mozione, ne abbiamo discusso diverse volte in questo Consiglio Comunale. Importante è capire che ci vuole tanto impegno per riciclare perché poi si faccia una crescita culturale a monte, che parte dall’acquisto consapevole. Noi non potremmo continuare a produrre rifiuto fino a quando adotteremo i criteri consumistici che ci stiamo ritrovando. In qualche modo dovremo pur chiederci quando andiamo a comprare una determinata cosa se è possibile quanto scarto produce quell’involucro, quell’imballaggio per riuscire poi a determinarne minor quantità, perché qualunque cosa vada a finire anche nella riciclata poi di fatto comporta dispendio di lavoro, energia ed economia. Quindi rinnovo veramente le mie congratulazioni personali, ma penso di tutti i Consiglieri per questo lavoro, ne serviva, ce n’è un’effettiva necessità proprio a livello di famiglie perché le domande su quello che bisogna buttare o non si deve buttare non finiscono mai. Penso che l’ASET dovrebbe aprire un centro di informazioni solo per rispondere a queste domande. Quindi grazie veramente e spero di rivederlo presto su tutte le famiglie del nostro Comune. Grazie. PRESIDE Noi come scuola sapevamo già di contare sulla vostra sensibilità su questa tematica, anzi io riconosco da preside dell’istituto e comunque da chi opera in questo territorio da parecchi anni che il vostro Comune si è mosso molto anticipatamente rispetto ad altre realtà territoriali proprio sul fronte della raccolta differenziata e quant’altro e quindi è un apprezzamento che mi sento di dare a 5 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 tutti quanti voi. Poco fa sottolineava anche un altro Assessore che questi incontri sono davvero molto importanti perché c’è veramente un interscambio tra la scuola che suggerisce, espone, propone, ma anche voi in qualche modo come poco fa ho ascoltato avete ripassato la palla giustamente con altre proposte, con altri suggerimenti e certamente la scuola e gli insegnanti terranno in conto. Ecco perché ritengo che non debba questo essere un incontro fine a se stesso, che termina, perché non può ovviamente essere visto in questo contesto, la problematica di carattere generale, però noi come scuola ci riproponiamo di presentarvi davanti a questo consesso anche andando avanti, sempre certi di trovare il massimo di accoglienza e disponibilità. Io vi ringrazio, ringrazio anche tutti i genitori, gli insegnanti e ora, bimbi, andiamo a prendere un gelato, anche se non è proprio il tempo migliore, comunque proviamoci. Grazie mille di nuovo. SINDACO Grazie di nuovo, buonasera. 6 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 1. Approvazione dei verbali delle sedute del 30/03/2010, del 15/04/2010 e del 28/04/2010. SINDACO Noi andiamo avanti con la seduta consiliare passando al primo punto del Consiglio Comunale per l’approvazione dei verbali delle sedute del 30.3.2010, del 15.4.2010, del 28.4.2010. SEGRETARIO Leggo gli oggetti delle deliberazioni adottate nella seduta del 30 marzo. La delibera n. 11 risposte alle interpellanze presentate nel Consiglio Comunale del 29 gennaio; deliberazione n. 12 interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di ordini del giorno; deliberazione n. 13 programma degli incarichi esterni di collaborazione autonoma; deliberazione n 14 approvazione del regolamento generale delle entrate tributarie e patrimoniali; deliberazione n. 15 approvazione programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici; deliberazione n. 16 determinazione quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà e in diritto di superficie; n. 17 approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari; deliberazione n. 18 approvazione Piano Finanziario Tariffa Igiene Ambientale; deliberazione n. 19 mozione presentata dal gruppo Fare Comune relativa ad interventi del Comune di Cartoceto sullo stato di disagio economico e sociale dei cittadini; deliberazione n. 20 approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2010, della relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale 2010-2012. Verbali delle deliberazioni del 15 aprile: n. 21 risposte ad interpellanze presentate nel Consiglio Comunale del 30 marzo; deliberazione n. 22 convenzione con l’Associazione Sportiva APAV per la gestione delle palestre comunali in Via Della Stazione e in Via Della Repubblica; deliberazione n. 23 convenzione con la Pro-Loco per la collaborazione della promozione turistica; deliberazione n. 24 convenzione con la Società Bocciofila di Lucrezia per la gestione del bocciodromo comunale, deliberazione n. 25 convenzione con il Centro Sociale Anziani “Sandro Severi”; deliberazione n. 26 convenzione con la Real Metauro per la gestione e uso del campo sportivo comunale sito in Lucrezia; deliberazione n. 27 acquisizione gratuita dall’ E.R.A.P. di due frustoli di terreno siti in Cartoceto Loc. Capoluogo e a Lucrezia; deliberazione n. 28 approvazione programma pluriennale di attuazione; deliberazione n. 29 zona C.3 “Residenziale di espansione privata o mista con scheda progetto” – Comparto “P” – Approvazione variante normativa al P.R.G. per incompletezza scheda, deliberazione n 30 piano di lottizzazione dell’area terziaria di quartiere di espansione F2 – Modifica art. 4 della convenzione. Seduta del 28 aprile: approvazione del rendiconto della gestione esercizio 2009, deliberazione n. 31 SINDACO Passiamo alla votazione. Favorevoli? Tutti favorevoli. Baldarelli si è assentato, favorevole. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: ASTENUTI: 7 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 2. Interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di ordini del giorno. SINDACO Punto n. 2: Interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di ordini del giorno. Se avete qualcosa da consegnare. 8 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 3. Approvazione Regolamento per l’alienazione e l’acquisizione di beni immobili e disposizioni per la cessione di beni mobili. SINDACO Passiamo al n. 3: approvazione del Regolamento per l’alienazione e l’acquisizione di beni immobili e disposizioni per la cessione di beni mobili. SEGRETARIO Questo regolamento trova la sua origine e fonte nella norma dell’articolo 12 secondo comma della legge 15.5.1997 n. 127 che prevedeva: i Comuni e le Province possono procedere alle alienazioni del proprio patrimonio immobiliare anche in deroga delle norme della legge 703 nonché le norme sulla contabilità generale degli enti locali fermi restando i principi generali dell’ordinamento giuridico contabile. A tal fine sono assicurati i criteri di trasparenza e adeguate forme di pubblicità per acquisire e valutare concorrenti proposte di acquisto da definire con regolamento dell’ente interessato. Per colmare una lacuna che c’era negli atti del Comune viene proposto il regolamento per le alienazioni e l’acquisizione di beni immobili nonché vengono dettate norme per la cessione di beni mobili. L’ambito di applicazione: si applica il regolamento alle alienazioni riguardanti beni immobili del patrimonio disponibile, i beni immobili facenti parte del patrimonio immobiliare del Comune per i quali sia cessata la destinazione a pubblico servizio, i beni immobili facenti parti del demanio del Comune per il quale sia deliberato il provvedimento di sdemanializzazione, i ... sui beni immobili. Oltre a questo riguarda anche la cessione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ed anche la cessione di beni mobili perché capita spesso di procedere alla cessione di beni mobili. Rispetto alla norma che prevede questo regolamento, adottandolo ora è stato aggiornato con le norme nel frattempo intervenute e quindi all’articolo 2 abbiamo il programma di alienazioni di beni immobili, che come avete visto nei verbali delle sedute precedenti, è stato già per quest’anno approvato dal Consiglio per quanto riguarda le alienazioni da farsi nel 2010. Il prezzo di vendita, articolo 3, concerne la valutazione che è fatta dall’ufficio tecnico e da professionista esperto incaricato. Successivamente con apposito provvedimento il responsabile del procedimento individua il bene oggetto della vendita, approva il bando e definisce le norme di pubblicità. Rifacendo un passo indietro all’articolo 3 è previsto che la perizia di stima venga approvata dalla Giunta Comunale, proprio perché nel programma delle alienazioni definito dal Consiglio il prezzo potrebbe essere indicativo non essendo intervenuta ancora la perizia. Le procedure di vendita sono fatte tramite asta pubblica, trattativa privata preceduta da gara informale e trattativa privata diretta e permuta. L’asta pubblica si svolge con le norme che sono proprie del regolamento di contabilità e quindi con le offerte in busta chiusa e quindi le norme dell’articolo 6 come vengono presentate le domande. Quando viene dichiarata deserta l’asta pubblica, cioè non ci sono domande, si procede poi con le altre forme. La commissione per l’asta pubblica è composta dal responsabile del procedimento, due dipendenti comunali e un segretario. La trattativa privata ... preceduta da gara informale è un procedimento che riguarda beni che hanno un valore massimo di 50.000 €, oppure hanno una natura circoscritta a determinate categorie di soggetti (frontisti, confinanti) ovvero costituiscono beni e residuali di edifici a oneroso utilizzo per l’Amministrazione. Ad esempio relitti stradali, porzioni di terreno residuali di opere pubbliche, modesti appezzamenti di terreno. L’alienazione del bene avviene a trattativa privata previa valutazione dell’offerta acquisita dall’Amministrazione a seguito di avviso pubblico di vendita che viene pubblicato comunque. Nel caso di terreni che possono essere classificati come fondi interclusi o parzialmente interclusi la cui utilità è ridotta a causa delle limitazioni d’uso, la trattativa viene avviata e conclusa con i proprietari dei fondi limitrofi identificati a seguito di apposito accertamento dell’ufficio tecnico. La trattativa privata diretta invece, essendo una forma eccezionale, riguarda l’alienazione di beni immobili a favore di enti pubblici, alienazioni di beni immobili a favore di società, consorzi a 9 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 prevalenza partecipazione pubblica, alienazioni di beni immobili finalizzati per azione di permuta, alienazioni di aree marginali di modeste dimensioni ricomprese e qui può capitare in un comparto o piano urbanistico che non sono più strumentali alle ... del piano. In tal caso l’alienazione può avvenire a favore del migliore offerente e dei soggetti del comparto del piano, previo confronto informale riservato ai predetti interessati. Poi sempre da ... le alienazioni fondi interclusi di altri immobili, i quali per evidenti e dimostrate ragioni di ubicazione rivestono un esclusivo interesse per un solo soggetto predeterminato. Facciamo il caso dei ... stradali che sono a confine con un fondo agricolo, non penso che modesti appezzamenti di frustoli di terreno possono interessare una generalità di soggetti. Poi si procede a trattativa quando le aste sono andate deserte e nel caso specifico anche per le unità abitative destinate a edilizia residenziale per le quali valgono le norme previste dalla Regione per la cessione degli alloggi di edilizia economica e popolare che ovviamente favoriscono e privilegiano gli attuali occupanti. Poi l’articolo 11 è la permuta. Nella permuta si valutano gli interessi reciproci delle parti. La permuta dell’immobile può avvenire a parità di valore o con conguaglio. Per quanto riguarda la pubblicità, l’articolo che proprio fa riferimento alla legge 127, i bandi delle aste per le alienazioni degli immobili comunali di valore pari o superiore ad € 200.000 devono essere pubblicati all’albo pretorio, nei luoghi pubblici, sul sito internet del Comune e inoltre per estratto su almeno un quotidiano a diffusione locale. I bandi di gara per le alienazioni di immobili comunali di valore inferiore a 200.000 sono pubblicati all’albo pretorio, in luoghi pubblici del Comune e nel sito internet dell’Amministrazione. Possono essere adottate altre misure di pubblicità, come quelle del Bollettino ufficiale della Regione, riviste specializzate, associazioni inquilini, agenzie di vendita eccetera. Comunque delle procedure di vendita anche per quelle a trattativa privata viene data informativa mediante avviso da pubblicare all’albo pretorio, nei luoghi pubblici e nel sito internet del Comune. L’articolo 13 riguarda le prelazioni. Le prelazioni possono essere disposte per legge, o possono essere inserite a seconda del bene che si va ad alienare. Quindi nel caso di prelazione l’offerta risultante da ... procedura dovrà essere formalizzata tramite notifica all’interessato con indicazioni delle condizioni ... dovrà essere conclusa e l’invito a esercitare o meno il diritto di prelazione entro un certo termine. Se il diritto di prelazione ha più soggetti la prelazione è riconosciuta anche da uno solo dei medesimi che abbia manifestato la volontà di esercitarla. Per quanto riguarda l’alienazione di unità abitativa destinata per l’edilizia residenziale occupata debbono avvenire le alienazioni con priorità a favore di quelli che sono i legittimi assegnatari, in base alle norme di edilizia economica e popolare. È facoltà del Comune di procedere alla vendita delle unità immobiliare comunali destinati per la residenza, riconoscendo in un primo istante un diritto di frequenza i loro conduttori. Questo deve essere inserito nel programma delle alienazioni al momento di approvazione del bilancio. Nel caso di morosità del conduttore interessato all’acquisto la morosità dovrà risultare estinta al momento della dichiarazione formale di interesse all’acquisto. Poi una norma prevista dal decreto legislativo sui contratti pubblici e qui è stata inserita trattandosi di un regolamento che viene fatto adesso si è cercato di recepire tutte le norme attualmente vigenti. È prevista la possibilità di trasferire nel caso sia necessario all’appaltatore dei lavori pubblici beni immobili in cambio dell’esecuzione di opera pubblica. Questa è una novità del decreto legislativo sui contratti. Anche in questo caso ... deve essere prevista nel programma triennale. La stipulazione dell’atto di compravendita, 16, qui riguarda le procedure già attuate e consolidate, nel senso che ci sono dei termini. L’acquisto di beni immobili, il Comune può acquistare sul mercato immobiliare immobili necessari a ... e accertata la convenienza nel prezzo. I beni dovranno essere liberi da qualsiasi vincolo e gravame, cioè il Comune non può comprare se ci sono ipoteche ecc. Il prezzo da acquistare deve essere valutato nella sua congruità dal competente ufficio tecnico. L’acquisto di immobili, di solito si procede all’acquisto ... trattativa privata. È prevista la possibilità che il Comune possa partecipare ad un’asta per l’acquisto di immobili. Spetta a un dirigente delegato alla partecipazione ... offerta nell’ambito del prezzo massimo fissato nell’atto di determinazione .... Prima dell’ultimazione ... di quote proporzionali .... dello stato di avanzamento, cioè nel senso che quando si acquista un immobile per esempio allo stato grezzo il venditore deve prestare garanzia fideiussoria bancaria assicurativa a 10 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 favore del Comune. Per le locazioni, quando il Comune assume o concede in locazione beni immobili sono ... mediante trattativa privata di norma, salvo che il Comune se ricorre il caso può far ricorso anche al sistema del pubblico incanto, ma per una locazione è abbastanza improbabile. L’articolo 20, ho inserito questo articolo perché capita molto spesso di dover procedere alla dismissione dei beni immobili quali attrezzature informatiche eccetera, se questi beni mobili non più utili al Comune, non sono più utilizzati, se il valore di stima è inferiore a 5.000 € si prevede mediante trattativa privata con avviso all’albo pretorio e nei luoghi pubblici del Comune, se è superiore con una gara informale superiore a 5.000 €. Se vanno deserte le procedure di evidenza pubblica i beni sono assegnati in proprietà a istituzioni scolastiche o associazioni. La cessione gratuita per i beni che hanno valore di 200 € massimo, la cui manutenzione e conservazione risulti più onerosa del valore di mercato al bene si procede alla pubblicazione solo con pubblicazione di apposito avviso, oppure anche senza avviso nel caso di somma urgenza, questo facciamo il caso dei materiali di risulta o legna tagliata ecc. I mobili non venduti o assegnati vengono rottamati. Il regolamento viene pubblicato all’albo pretorio ed entra in vigore dal momento di esecutività della deliberazione. Questo regolamento serve all’Amministrazione per procedere alla vendita già nei prossimi mesi dei beni per i quali il Consiglio ha approvato l’alienazione. SINDACO Grazie, Segretario. Nessuno chiede la parola. Passiamo alla votazione. VOTAZIONE FAVOREVOLI: CONTRARI: ASTENUTI: 2 (Cinotti, Berluti) 11 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 4. Modifiche ed Integrazioni del Regolamento di Polizia Mortuaria. SINDACO Punto n. 4: modifiche ed integrazioni del Regolamento di Polizia Mortuaria. La parola al Segretario Comunale. Baldarelli si è assentato. SEGRETARIO Le modifiche proposte per il regolamento di polizia mortuaria che è stato approvato nell’anno 1998 riguardano in un primo verso l’aggiornamento delle norme richiamate nel regolamento stesso alle norme vigenti e quindi al decreto legislativo 267 in tutte le parti in cui viene richiamata invece la 142. Poi riguardano delle correzioni nei richiami che il regolamento fa fra un articolo e l’altro e poi ci sono delle modifiche che invece sono sostanziali. Per queste cito la modifica dell’articolo 18, lettera e) che praticamente modifica il periodo massimo di concessione da 50 anni a 40 anni. Come sapete le concessioni possono essere esclusivamente a tempo determinato e quindi c’è una riduzione a 40 anni. Poi l’articolo 27, terzo comma, riguarda la stipulazione degli atti che non va fatta nella forma di atto pubblico ma va fatta con scrittura privata. Nell’articolo 34, altra modifica importante, è che viene sostituita l’attuale dicitura con questa: nella tariffa di concessione non è compresa la fornitura di lapide di marmo o altro materiale idoneo che il concessionario dovrà procurare e installare privatamente, conformemente a una prassi che è consolidata in questo Comune nel senso che il Comune non ha mai fornito, mi dicono, lapidi per i loculi eccetera. Poi sempre all’articolo 40 ci sono delle modifiche e dei richiami di articolo, l’articolo 41 precisa che non l’ufficio ragioneria ma l’ufficio addetto ai servizi cimiteriali. L’articolo 45 che si è stabilita ... viene eliminata. La modifica sostanziale invece è all’articolo 46, ove è previsto che: nel caso di rinuncia - attualmente non è previsto nulla nel nostro regolamento – di una concessione è riconosciuto al rinunciante il rimborso di una somma determinata secondo i casi. Nel caso di concessione perpetua con un rimborso da corrispondere stabilito con atto della Giunta Comunale sulla base di valori dei loculi simili posti in colombario di ultima costituzione, della vetustà del loculo stesso oggetto di retrocessione e della necessità di favorire l’estinzione di concessione perpetua. Questi per i loculi concessi a tempo indeterminato e quindi concessione perpetua. Invece il caso b) è la rinuncia alla concessione del diritto individuale di opere concesse a tempo determinato viene rimborsato un indennizzo che è pari all’importo del prezzo ultimo stabilito dalla Giunta Comunale per sepolture simili di ultima costruzione decurtato del 10% per sepolture mai utilizzate e del 25% per sepolture utilizzate, in ragione della durata della concessione non fruita secondo la seguente formula. Qui avete la formula dove praticamente si moltiplica il valore attuale per il numero di anni residuo della concessione diviso il numero di anni della concessione stessa. Queste sepolture possono essere riconcesse ovviamente una volta acquisite dal Comune a richiesta al prezzo in vigore per loculi simili nello stesso cimitero al momento della richiesta decurtato del 15% e qui c’è un errore, è del 10%, in relazione a quel 10% che c’è sopra, c’è un errore grafico. Per le rinunce invece alle aree o sepolcri di famiglia il corrispettivo del rimborso è pari al 75% del valore al momento della richiesta, tenuto conto del prezzo di concessione dell’area, la data di costruzione e i materiali impiegati, qualora il manufatto risulta assegnabile ad altro concessionario così come si trova; al 30% del prezzo totale di concessione di area sita in identica posizione qualora per una eventuale riassegnazione il Comune debba farsi carico della demolizione dei manufatti e del ripristino del luogo prima della riassegnazione. Invece per le aree avute in concessione ma non utilizzate sarà corrisposta una quota pari al 90% della tariffa versata. Altra modifica importante è all’articolo 54 che si aggiunge che nel cimitero di Cartoceto possono essere rilasciate concessioni anche a persone che hanno congiunti fino al secondo grado di parentela ovvero coniuge sepolti nel cimitero di Cartoceto e/o parenti di secondo grado ovvero con ... residenti nel Comune di Cartoceto alle quali però potranno essere concessi esclusivamente i loculi posti alla quinta fila e fino ad 12 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 esaurimento degli stessi. L’articolo 58 viene aggiunto e riguarda la validità. Se ci sono chiarimenti su quello che ho illustrato così brevemente possiamo procedere. CONS. BALDARELLI C’è un punto che mi scuso ma, introduciamo un siparietto, mi era suonato l’allarme a casa due volte ed era un pipistrello che era entrato dentro, quindi vuol dire che l’ambiente è naturale e questo è importante. SINDACO Se ci sono ci rincuora così quando mettiamo le cabine abbiamo bisogno di ripopolare. CONS. BALDARELLI Esatto. Allora dicevo che c’è un punto che mi interessa particolarmente e riguarda la possibilità dell’esumazione per le sepolture a prato sostanzialmente, a campo. Di norma il periodo di 10 anni è molto breve, 15 anni sarebbe forse il periodo più adeguato, perché ci sono state delle esperienze non sempre molto positive e quindi se è possibile prevedere un periodo più lungo. SINDACO Rispondo io. Effettivamente nel Comune di Cartoceto dopo 10-12 anni si fanno attualmente queste esumazioni. Io credo che il periodo più idoneo per quelle a campo potrebbe essere effettivamente 15 anni, così si evitano problemi che possono capitare ugualmente. CONS. BALDARELLI Sono forme cautelative insomma. SINDACO Allora votiamo questo emendamento. Favorevoli? VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: ASTENUTI: SINDACO Altri punti del regolamento? Quindi facciamo la seconda votazione sul regolamento compreso l’emendamento che abbiamo votato. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: 13 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 ASTENUTI: 14 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 5. Approvazione Regolamento per la concessione di contributi e del patrocino comunale. SINDACO Quinto punto: approvazione Regolamento per la concessione di contributi e del patrocino comunale. Anche qui diamo tempo al Segretario perché è un altro punto che discuterà. SEGRETARIO Come sapete la legge 241/90 prevede la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e attribuzione di vantaggi economici è subordinata alla predeterminazione e alla pubblicazione da parte della Amministrazione di criteri e modalità che le Amministrazioni stesse devono attenersi. Sulla base di questo principio è stato redatto un nuovo regolamento per la concessione di contributi e del patrocinio comunale nell’ottica di una più funzionale organizzazione delle procedure per la concessione dei vari contributi. Il regolamento prende in esame le forme di intervento che sono all’art. 3: i vantaggi economici di valore modico, le concessioni in uso di beni mobili e immobili, la concessione di contributi finanziari per il sostegno di attività di carattere continuativo, la concessione di contributi finanziari per specifiche iniziative e la concessione del patrocinio. Quali sono i vantaggi economici di valore modico? Sono quelli che riguardano i doni quali targhe, medaglie, libri, copie, ecc. ecc. A esempio la consumazione di rinfreschi e colazioni di lavoro, cene, pernottamenti, rimborsi spese. Questi sono i vantaggi economici che sono individuati nell’ambito delle disposizioni. Poi la concessione in uso di beni immobili e immobili di proprietà comunale riguarda ad esempio la concessione di beni di proprietà comunale quali pedane, transenne, palchi, piante ornamentali, panche e c’è tutta una elencazione. Nell’atto di concessione vengono stabilite le modalità e i termini di consegna e riconsegna, quindi tutte le condizioni a garanzia della buona conservazione dei beni stessi. Con le stesse modalità il Comune può concedere in uso beni immobili di sua proprietà e questo riguarda ad esempio le associazioni eccetera. È chiaro che la responsabilità è in capo al concedente e si procede al recupero dei contributi qualora poi non siano rispettate le modalità di uso. Gli interventi che vengono fatti con il contributo del Comune sono pubblicizzati a cura del richiedente nelle stampe promozioni, nei depliant eccetera. La parte del titolo II riguarda la concessione di contributi che possono essere contributi a carattere fisso, a determinate associazioni, o contributi a specifiche iniziative. I contributi a carattere fisso sono ammessi a presentazione della domanda che deve contenere i dati indicati nell’articolo 10 e quindi i dati identificativi dell’ente, della società, le generalità, l’indicazioni dell’ammontare, le modalità di accreditamento, l’indicazione di contributi eventualmente segnati da altri, il numero degli associati e l’autorizzazione al trattamento dei dati. Alla domanda vanno allegati copia dello statuto, la relazione illustrativa sull’attività in programma contenente la sommaria descrizione del materiale da acquistare, delle spese eccetera. Il procedimento per la concessione del contributo per quanto riguarda in via continuativa è il 31 maggio, di solito queste richieste vengono fatte all’inizio dell’anno ed entro maggio deve essere concluso il procedimento. L’elenco delle domande istruite dall’ufficio e sottoposte all’esame della Giunta che determina l’entità dei contributi da concedere. Nella quantificazione dell’entità del contributo la Giunta tiene conto del numero degli iscritti, i fruitori di servizio, la rilevanza sociale e l’interesse per la comunità, il numero delle manifestazioni programmate e la rilevanza sociale o sovracomunale della manifestazione. Sono ritenute ammissibili solo le spese che risultano necessarie e giustificabili, le spese generali che non si rendicontano, perché non ci sono, sono riconosciute nel limite del 10%, cioè quelle che non devono essere documentate. La modalità: la liquidazione del contributo viene effettuata con un importo non superiore al 50% nel caso di acconti e su richiesta del beneficiario potrà essere anticipato ed erogato un'altra misura del 30% previa dichiarazione sostitutiva. Entro l’anno successivo i beneficiari devono presentare il rendiconto e questa è una prassi che abbiamo introdotto già da quest’anno per le associazioni per le quali è stato predisposto un contributo, che prima di fare la convenzione 15 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 avevamo chiesto il rendiconto di quelle che sono state le attività e dei bilanci. Penso che sia una cosa abbastanza trasparente. Il capo II riguarda le specifiche iniziative e anche qui non è in via continuativa ma è per una singola iniziativa che viene riconosciuta valida dalla Amministrazione. Anche qui la presentazione della domanda deve essere corredata di tutte quelle notizie che abbiamo detto prima. Il procedimento è simile a quello per le attività a carattere continuativo e qui si tiene conto della finalità pubblica, l’interesse pubblico, la rilevanza turistica, sportiva, sociale, il potenziale richiamo di presenza turistica, il livello di partecipazione e coinvolgimento, riproposizione di manifestazioni periodiche. Sono ammesse a contributo le spese che risultano necessarie eccetera. Per la relazione dell’attività in modo tale che il Comune ... delle uscite. Il contributo concesso non potrà eccedere la misura del 70% delle spese al netto delle entrate. Qui potremmo mettere che non potrà eccedere il totale delle entrate, il 70% vedete voi se è una misura che volete introdurre o meno. Poi le modalità di erogazione. Vogliamo lasciare il 70% o vogliamo lasciare di massima non deve superare l’importo delle spese? Mettere il 70 potrebbe essere un limite. Il Comune per una specifica iniziativa non può erogare un contributo superiore al 70% delle spese, potrebbe essere anche che le spese sono tutte da finanziare per cui non potrà comunque superare l’importo delle spese sostenute. Lasciamo questa possibilità che tutto sommato ... è difficile che un contributo copra tutte le spese di solito. CONS. BERLUTI Leggo nella proposta di delibera si dice: considerato che nel territorio dal 2003 esiste una Consulta delle Associazioni di Volontariato, che con deliberazione del Consiglio Comunale 58/2003 sono state approvate le norme che ne disciplinano l’organizzazione e il funzionamento e fino a qui tutto bene. Successivamente il capoverso dopo dice: ravvisata pertanto la necessità di procedere a una formulazione del regolamento per la concessione di contributi del patrocinio comunale che valorizzi l’adesione alla consulta delle associazioni e anche le associazioni sportive. Sicuramente io ho interpretato male, cioè questa valorizzazione si intende come il confluire di tutte le associazioni all’interno della consulta del volontariato di cui anche quelle sportive? No. Perché da qui sembrerebbe, non è così? Da quello che c’è scritto qui si può evincere. Rileggiamo: che valorizzi l’adesione alla consulta delle associazioni e anche le associazioni sportive. Sembrava che andassero tutte a confluire dentro la consulta del volontariato. Se mi dite di no va bene, non mi interessa, l’importante è che ho capito. A posto. Non ho altro da chiedere. SEGRETARIO Questa non è proprio l’adesione. Deve essere messo in modo che possa essere interpretata così. Per l’articolo 17 mi faccio io promotore: il contributo non potrà eccedere il totale delle spese sostenute al netto delle entrate. Ripeto, è una ipotesi abbastanza improbabile. Qui le modalità di erogazione, poi l’articolo 18. L’articolo 19 riguarda le iniziative organizzate da soggetti imprenditoriali. Qui è capitato talvolta e quindi l’ho voluta inserire: potranno essere prese in considerazione le richieste di contributo anche nei casi in cui l’organizzazione della iniziativamanifestazione rientri nell’esercizio di attività imprenditoriale del richiedente, fatta salva la normativa sugli aiuti di stato. Il contributo economico del Comune ha la finalità di sostenere le manifestazioni e iniziative che nel senso del contributo stesso non verrebbero organizzate a causa della prevedibile diseconomicità connessa in particolare l’insufficienza degli introiti. Potrebbe essere un’iniziativa privata, ad esempio il caso di un concerto, ammesso che ci sia una iniziativa di questo tipo, che venga organizzata e che ha una finalità di lucro ma non viene messa in campo proprio perché ci sono probabili eventi che potrebbero influire negativamente sulla stessa. In questo caso il Comune potrebbe partecipare con un contributo all’iniziativa perché finora abbiamo parlato sempre di soggetti e di associazioni, non abbiamo parlato mai di privati. Lo metto nel regolamento come eventualità. È chiaro che va valutato sempre il ritorno dell’immagine come promozione 16 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 turistica ecc. per il Comune. I benefici devono essere sempre verificati, devono essere sempre verificate le finalità indicate nell’articolo 16 (rilevanza turistica, culturale, sociale, ricreativo, promozionale ecc., potenziale richiamo di presenze turistiche a livello di partecipazione e coinvolgimento, riproposizione ecc.), questi sono sempre i requisiti che vanno rispettati. Riguardo al patrocinio comunale, il patrocinio è concesso con provvedimento del Sindaco su parere della Giunta Comunale sempre per iniziative di forte richiamo, per iniziative locali che contribuiscono alla crescita della comunità, iniziative finalizzate allo sviluppo della solidarietà sociale, per iniziative organizzate in collaborazione per esigenze di ricerca e studio di università, per iniziative che contribuiscono a diffondere e a promuovere l’immagine turistica della città o della comunità. I soggetti beneficiari potenziali sono enti pubblici, privati, istituti scolastici pubblici e privati, cooperative, fondazioni ecc. La concessione del patrocinio deve essere rilasciata sulla base dei criteri di coerenza delle attività dell’iniziativa con le finalità istituzionali della Amministrazione, rilevanza per la comunità locale valutata sulla base di parametri dimensionali e numero di potenziali fruitori, significativa attività dell’associazione tra l’immagine della Amministrazione e l’evento valutata con riguardo alla varietà e alla potenzialità di diffusione dei mezzi pubblicitari utilizzati. Il patrocinio è concesso in relazione a singola iniziativa o per gruppi di iniziative per attività programmate. Il patrocinio non può essere concesso in relazione ad attività generale. Non si concede il patrocinio per un’attività di carattere generale ma per una singola iniziativa. Può concedere il patrocinio in deroga ai suindicati criteri per iniziative anche con profili commerciali e lucrativi di particolare rilevanza per la comunità locale, comunque finalizzate a porre in evidenza in termini positivi l’immagine del Comune qualora ricorrono condizioni eccezionali. Deve essere motivato. Art. 25: l’Amministrazione non concede il patrocinio per iniziative di carattere politico, per iniziative non coincidenti con le finalità istituzionali del Comune. Il patrocinio in ragione per sua natura non costituisce alcun modo strumento per sponsorizzare attività e iniziative e non comporta alcuna valutazione in merito al rilascio delle autorizzazioni e licenze concessioni previste ai sensi di legge. Il patrocinio non esonera il richiedente da richiedere le autorizzazioni previste. La domanda di patrocinio è disciplinata dall’art. 26. Ci sono iniziative che non possono essere patrocinate proprio perché non corrispondono alle attività istituzionali del Comune. Le modifiche quindi riguardano l’articolo 17, il contributo concesso non potrà eccedere il totale delle spese sostenute al netto delle eventuali entrate, chiedo proprio, art. 19, se si vuole ammettere come possibilità la concessione di contributo anche per attività messe in atto da soggetti che esercitano un’attività imprenditoriale, sempre che ricorrano motivi di interesse pubblico per il Comune che sono quelli all’articolo 16. CONS. BALDARELLI Apprezzo che ci sia una volontà di disciplinare in maniera compiuta le forme di intervento della Amministrazione Comunale. Già avevamo in occasione del bilancio messo in evidenza come si sarebbe resa necessaria una metodologia di valutazione non discrezionale di volta in volta alla partecipazione della Amministrazione Comunale, questo credo che sia già un passo importante, diamo un profilo, una cornice regolamentare anche se tutte le parti regolamentari insediano degli schemi di carattere burocratico, per certi versi determinano una dimensione che qualche volta contrasta con la possibilità dell’associazione di muoversi con una certa libertà ecc. ecc., però detto questo io credo che sia comunque un buon costume avere uno schema di regolamentazione nel momento in cui trattiamo questioni che riguardano il pubblico interesse e le risorse pubbliche. Io preferirei, siccome qui siamo dentro un regolamento analitico, che si esplicita attraverso degli atti che sono di Giunta e del Sindaco e anche attraverso la funzione di organizzazione del materiale che sono i provvedimenti dei singoli funzionari che dovranno poi prendere la decisione. Io ritengo che forse sia necessario che in occasione del bilancio forse ci sia un allegato al bilancio in cui si individuino le finalità generali del sostegno all’iniziativa alle associazioni di carattere culturale, ricreative, sportive o sociali. Ritengo che sia compito da parte del Consiglio Comunale dare questo 17 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 indirizzo nella propria funzione, nel proprio scopo, nella competenza di carattere giuridico diciamo, che il Consiglio Comunale approva il regolamento ma dispone anche l’indirizzo generale su come di fatto devono essere impostate le erogazioni dei singoli interventi poi che devono essere lasciati alla possibilità della competizione, della contesa e anche della iniziativa sociale. Questa prima valutazione quindi farei, cioè mi piacerebbe che ci fosse un allegato al bilancio o una delibera all’inizio della discussione del bilancio in cui si mettessero in evidenza le finalità di carattere generale, gli obiettivi generali rispetto al rapporto che si vuole portare avanti con le associazioni e il mondo rappresentativo. Per esempio magari può essere questo anche utile per un anno per dire in un anno privilegiamo in alcuni periodi le risorse a favore del sociale, a favore della attività di promozione culturale e turistica, è un modo anche secondo me per assumerci anche delle responsabilità e questo mette a mio parere, è vero che può in qualche modo vincolare un po’ di più la Giunta e le funzioni operative, però può togliere anche un po’ più di responsabilità perché l’indirizzo è stato stabilito e quindi non è che poi di volta in volta arrivano tutti e chiedono le singole cose, creando anche qualche volta imbarazzo perché mi rendo conto che poi è più facile dire di sì che dire di no, quindi ci può essere anche un imbarazzo di questa natura. Altro elemento che si fa un riferimento al profilo commerciale e lucrativo, non è che io voglio rappresentare in questo senso una cultura un po’ retrò, però è molto delicata la questione, perché un conto è l’iniziativa di carattere sociale, culturale, che è promossa dalle cosiddette aggregazioni, voi le avete ben definite, sono quelle sociali, quelle culturali, quelle ricreative, quelle di base, avete messo una casistica che per certi versi comprende secondo me in maniera compiuta tutto quello che può essere impostato. Sulle iniziative commerciali e lucrative io non la regolamenterei, la lascerei nella delibera o nella volontà che quando si presenta un caso di questo genere ce se ne assuma la responsabilità, si discute e si vede se il valore di questa iniziativa c’è perché andare a definirla mi pare un po’ non rispettosa verso l’interesse generale che noi invece vogliamo portare nel concetto di aggregazione più ampia che rappresenta le altre modalità di stare insieme, la vedo più una dimensione di riconoscimento quasi di identità individuale e forse secondo me ricreerebbe anche imbarazzo perché quando una persona decide di fare anche un’iniziativa che ha carattere lucrativo e poi magari chiede il patrocinio e il patrocinio può essere anche del tutto eccezionale, lì c’è scritto, ci può stare anche un patrocinio, ma quando ci comporta un investimento di carattere economico, un’iniziativa lucrativa, fatto salvi gli interventi e gli aiuti di stato, io qualche dubbio sinceramente ce l’ho. Questa è la mia opinione personale, consiglierei di bypassare questo aspetto. Poi c’è un punto che riguarda la questione dei beni immobili. I beni mobili da un punto di vista giuridico ha un significato preciso, quindi il bene mobile è un conto il bene immobile è un altro. Mi pare che l’idea di concedere un bene immobile è una questione che va al di là dell’aspetto del regolamento di questo genere, una cosa più grande la vedo, non so se può essere inserire all’interno di questo regolamento, a meno che non intendeva un'altra cosa e non l’ho capito io. SEGRETARIO Io questo regolamento l’ho predisposto per un altro ente e in effetti questa dicitura ... di solito c’è un regolamento apposito a cui si fa riferimento. È il caso della concessione dei locali per sedi e attività delle associazioni, va recepita in questo senso, nel senso che dovrebbe essere un oggetto di apposita specifica regolamentazione, la concessione dei locali comunali ad associazioni eccetera. ... (intervento fuori microfono) li riassumo. Sulla base di quello che diceva il Consigliere al comma 2 del regolamento dove si parla di sostegno economico per iniziative, attività e manifestazioni deve essere ecc. di incremento turistico, io aggiungerei, se ho ben capito: nell’ambito degli indirizzi generali approvati in sede di approvazione della relazione programmatica del bilancio. Eliminazione dell’ultimo comma dell’articolo 5 che diventa: concessione in uso dei beni mobili e togliamo gli immobili perché dovremo fare un regolamento apposito per le sedi. Stralciare l’articolo 19: iniziative realizzate da soggetti imprenditoriali. 18 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 ASS. BARTOLI Le proposte fatte dal Consigliere Baldarelli mi sento di non condividerle in merito a questo punto su erogare i contributi e bilancio. Nello stilare un bilancio si dà un taglio nel quale un ente prevede di impegnare le proprie risorse e non a caso quello che abbiamo stilato per questa annualità, ahimè, visto il periodo che stiamo vivendo si è voluti dare con significative risorse un indirizzo e un’attenzione verso il sociale. Questo taglio che si vuol dare, che una volta sia sociale, in altre circostanze sportivo, o di investimento per opere da realizzare lo si fa a monte per una programmazione anche in base a delle necessità contingenti. Un indirizzo nel momento di stilare un bilancio viene fatto prima ancora che nasca e il contributo io mi sento di non approvare quanto proposto. Io come ente, l’Amministrazione eroga un contributo a una società, questa che sia sportiva, culturale o quant’altro, ma io me ne guardo bene di dire cosa dovrebbe o il fine che dovrebbe raggiungere con queste risorse. La associazione ha una finalità, sa bene come operare, una volta che ha a disposizione le risorse con le quali può operare sa che risultati deve ottenere. Questo mi trova in disaccordo perché la vedo come una ingerenza del Comune verso le società. Le società lo hanno ampliamente dimostrato, le associazioni o quelle che sono hanno ampiamente dimostrato le loro capacità e credo che siano valide tutte quelle che abbiamo nel nostro territorio, i risultati che ogni volta conseguono lo stanno a dimostrare. Piuttosto io credo che sarebbe opportuno vigilare sulle spese vive di ogni associazione e mi riferisco di fare massima attenzione per l’illuminazione ad esempio, per i riscaldamento, per le spese telefoniche, qui sì che ci vuole una vigilanza continua e precisa, però il contributo dato alle associazioni a mio avviso va lasciato nella piena autonomia di gestirlo. ASS. ROSSI Per quanto mi riguarda invece non condivido dell’emendamento presentato la parte relativa alla possibilità di richiedere il patrocinio o contributi relativamente alle attività commerciali e imprenditoriali. Questo proprio in funzione di quello che il Consigliere Baldarelli diceva inizialmente, cioè di evitare il principio di discrezionalità nelle scelte. Non inserire l’art. 19 in questo regolamento significa non contemplare questa possibilità appunto nel regolamento comunale per cui responsabilizzare in maniera eccessiva la Giunta poi anche su scelte che evidentemente si potrebbero identificare anche a livello personale per ciò che riguarda la possibilità di erogazione contributi o rilascio patrocinio oneroso o non oneroso per quanto riguarda le attività commerciali o imprenditoriali. Se queste sono, come mi pare il regolamento all’articolo 19 in particolare recita di carattere e rilevanza sociale, credo che ... dica Segretario. SEGRETARIO Questo non è un regolamento che riguarda iniziative e interventi di carattere sociale. ASS. ROSSI Mi riferivo a sociale nel senso della comunità. A questo punto tanto vale che la scelta della Giunta sia anche contemplata all’interno di questo regolamento con l’inserimento di un articolo. CONS. BALDARELLI C’è un punto. Io sono stato nel primo intervento sincero e affettuoso, continuo a essere sincero ed affettuoso e dico difficilmente vedo la conciliabilità tra iniziative imprenditoriali con scopo di lucro e partecipazione del contributo della Amministrazione Comunale. Vedo molto difficile questa cosa. C’è il concetto di lucro. Quindi noi interveniamo nel momento in cui un 19 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 privato che ha un’azione rivolta ad un proprio beneficio a sostenere questa iniziativa, io ritengo che sia sbagliato in una fase come questa sostenere una iniziativa di questo genere, perlomeno non sia giusto. Se ci fosse un’iniziativa che si presenta io non credo neanche che possa essere la Giunta a deciderla ma giustamente deve essere il Consiglio nel momento in cui si assume anche la responsabilità, perché il Consiglio Comunale discute, viene un signore che si chiama Pincopallino e decide di fare un megaconcerto internazionale che Cartoceto va in tutte le realtà del mondo con MTV ecc. ecc. probabilmente il Consiglio Comunale dirà sì mettiamo il patrocinio, sì magari mettiamo i nostri dipendenti ad aiutare e a mettere le seggiole e tutto quello che serve. Certo, non siamo così sciocchi a dire di no, però questo dovrebbe essere un caso eccezionale e per questo credo che sia giusto. Per questo non vorrei normarlo in questa condizione, in questo regolamento. L’altro punto esattamente viene in aiuto alla funzione di programmazione e non di ingerenza, cioè la mia idea non è tanto quella di dire cosa devono fare, lei quando approva il bilancio avrà giustamente vari titoli di spesa e se allega i vari titoli di spesa che sono già degli impegni un piano sulle finalità generali di intervento nel campo associativo, culturale ecc. ecc. dà valore anche alla sua funzione e quindi attraverso quell’atto deriva la delega alla Giunta, perché altrimenti con questo atto non deriva una delega alla Giunta formale. Mi sono spiegato? Con un regolamento così queste sono delibere che devono essere sottoposte a ratifica. SINDACO Vogliamo 5 minuti per discutere, visto che i Consiglieri di minoranza hanno un regolamento 10 giorni prima, gli emendamenti magari ne discutiamo noi in questo momento. (sospensione) Allora dal confronto che abbiamo avuto si possono accogliere le due proposte, sia quella della relazione che poi è insita in un bilancio e quindi non c’è neppure bisogno di specificarlo e l’eliminazione dell’articolo 19 che potrebbe aprire dei fronti che l’Amministrazione non vuole che si aprano. SEGRETARIO E anche quello per gli immobili per il quale però ci ... un regolamento apposito. SINDACO Passiamo alla votazione. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: 0 ASTENUTI: 0 SINDACO E ora il regolamento con gli emendamenti. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: 0 ASTENUTI: 0 20 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 6. Approvazione Regolamento per l’erogazione di Incentivi relativi ad interventi su immobili ubicati nel Centro Storico. SINDACO Punto sei: approvazione Regolamento per l’erogazione di incentivi relativi ad interventi su immobili ubicati nel Centro Storico. Con questo regolamento l’Amministrazione Comunale in conformità al proprio programma amministrativo vuole promuovere l’attuazione di iniziative di carattere economico volte ad arginare il fenomeno dello spopolamento e del degrado e dell’abbandono del centro storico e a favorire la valorizzazione dell’immagine architettonica del Borgo Antico assunta come risorsa storico-culturale da tutelare. Queste iniziative riguardano la concessione di interventi e incentivi economici programmati nel tempo a fine di favorire interventi edilizi che hanno come obiettivo principale quello di rendere nuovamente funzionali immobili che appartengono all’ambito urbano più disagiato contribuendo insieme a riqualificarne e valorizzarne l’immagine architettonica. Inoltre si intende favorire a mezzo di opportuni incentivi economici di carattere tributario il reinserimento nel centro storico di attività commerciali, direzionali, turisticoricettive, artigianali di servizio che costituiscono notoriamente il presupposto fondamentale per il ripopolamento di un centro urbano. L’articolo n. 1 è l’ambito di applicazione. Dice il regolamento è applicabile agli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione e di ristrutturazione degli immobili, delle attività economiche, commerciali, turistico ricettive, artigianali all’interno del centro storico così come individuato dal piano regolatore generale e dal piano particolareggiato del centro storico, attualmente vigenti. L’articolo 2 disciplina le agevolazioni di natura economica e fiscale, al fine di restituire decoro, vivibilità e riqualificazione ambientale, paesaggistica al centro storico del Comune di Cartoceto anche attraverso un processo di rivitalizzazione, l’articolo 3 contempla le agevolazioni per l’acquisto, gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione di ristrutturazione. Le agevolazioni e benefici che l’Amministrazione Comunale intende applicare ed erogare sono interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, migliorativi secondo il rispetto delle indicazioni dei regolamenti edilizi, con l’obbligo prioritario della risistemazione delle pareti esterne delle facciate prospettanti la via pubblica conformemente alla normativa tecnica contenuta nel piano regolatore e nel piano del colore del centro storico, l’acquisto di immobili con obbligo di intervento di riqualificazione così come riportato nel punto precedente consistono in: erogazione di un contributo a fondo perduto che viene quantificato in 2.500 € per l’acquisto di immobili che si intende eseguire il recupero al fine di risiedervi e l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico per l’esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria, ordinaria o di ristrutturazione. Art. 4: i proprietari degli immobili qualora eseguano interventi di manutenzione detti immobili siano già insediati, cioè se negli immobili in cui si interventi sono già insediati esercizi per attività di tipo direzionale, commerciale, turistico-ricettivo, artigianale al titolare dell’esercizio potranno essere erogati i seguenti benefici: l’esenzione del pagamento del canone dell’occupazione del suolo pubblico per un massimo di sei mesi anche in deroga al regolamento vigente TOSAP e l’esenzione dal pagamento del canone e il potenziamento dell’attività in essere, per intenderci la TOSAP che pagano per quello che mettono sull’area di pertinenza comunale, al fine di promuovere un incentivo al mantenimento dell’attività in essere le stesse potranno inoltre usufruire dell’esenzione dal pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico ove dovuta anche in assenza di interventi edili in deroga ad eventuali disposizioni contenute nel vigente regolamento TOSAP. Questo rimane inteso solo nella zona A del centro storico, proprio per le motivazioni che vi ho detto prima. L’articolo 5, agevolazioni per attività imprenditoriali da insediare. Per le attività di tipo direzionale, commerciale, turistico-ricettivo, artigianale e di servizio da insediare potranno essere erogati i seguenti benefici: un contributo, per anni cinque, pari al 100% dell'imposta I.C.I., versata annualmente, a rilascio del certificato di agibilità conseguente ai lavori ivi eseguiti sull’immobile o in alternativa dalla data di ultimazione lavori certificata come per legge dal Direttore dei lavori; b) l'esenzione dal pagamento del canone 21 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 per occupazione di suolo pubblico, per l’esecuzione dei lavori per un massimo di sei mesi; c) l’esenzione dal pagamento del canone per occupazione di suolo pubblico, per il miglioramento e il potenziamento della attività. Modalità di accesso al contributo. Ai contributi si accede dietro presentazione di domanda quietanzata, con le quietanze di versamento dei suddetti tributi dovuti per l’anno precedente alla domanda. Inoltre per le agevolazioni indicate dal precedente comma 5 punto a) dovrà essere prodotta la seguente documentazione: certificato di ultimazione dei lavori; certificato di agibilità. Saranno prese in considerazione esclusivamente domande presentate successivamente alla data di esecutività del presente Regolamento che potranno riferirsi ad interventi già in corso ed i cui benefici saranno riconosciuti comunque alla data di presentazione della richiesta. Art. 7: Prescrizioni per l’accesso al contributo e alle agevolazioni. Al fine dell’ottenimento dei contributi e delle agevolazioni previste nel presente regolamento dovranno essere ottemperate le seguenti prescrizioni: gli alloggi recuperati ed effettivamente abitati entro sei mesi dalla data di rilascio del certificato di agibilità o dalla data di ultimazione lavori; la destinazione d’uso che deve obbligatoriamente essere mantenuta per i successivi 4 anni se ad uso residenziale e sei anni ad altro uso. I contributi e le agevolazioni potranno essere erogati solamente a favore dei soggetti che per legge hanno titolo a richiedere l’atto autorizzativo all’esecuzione dei lavori, il permesso o la DIA. Sulla facciata dell’immobile dovrà essere apposta una tabella con sopra riportata la seguente dicitura: “lavoro eseguito con il concorso economico del Comune Cartoceto”, Per gli interventi che comportino anche l’acquisto dell’immobile, la concessione dei contributi è subordinata alla stipula di una convenzione per atto pubblico con il quale il Comune di Cartoceto nella quale venga prevista l’obbligatorietà dell’inizio dei lavori entro sei mesi dalla data del rilascio del permesso della DIA, l’ultimazione degli stessi entro il termine di due anni, l’obbligatorietà della stipula dell’atto di acquisto non oltre sei mesi dalla data di rilascio di certificato di agibilità, o dalla data di ultimazione lavori, l’obbligatorietà del trasferimento della residenza nell’immobile oggetto di contributo entro sei mesi dalla data a rilascio del certificato di abitabilità o dalla data di ultimazione lavori, l’obbligatorietà del mantenimento della residenza per almeno 5 anni o in alternativa l’obbligo della cessione in locazione dell’immobile per un pari periodo. In caso di inottemperanza di uno dei sopraccitati obblighi del Comune di Cartoceto è autorizzato al recupero dei contributi concessi nelle forme e nei modi previsti dalla legge. L’articolo 8 è la delimitazione territoriale: le agevolazioni di cui al presente regolamento sono applicate alle unità immobiliari del Centro Storico del Capoluogo zona omogenea “A”, così delimitato nelle tavole del vigente piano regolatore generale di Cartoceto. L’articolo 9, l’ entrata in vigore del presente regolamento. Chi vuole la parola? Baldarelli CONS. BALDARELLI Credo che sia una scelta naturalmente che va nella direzione che si condivide perché per certi versi seppur ci rendiamo conto che il primo segnale anche di intervento diretto abbastanza limitato e comunque oggetto di una regolamentazione stringente, però è un segnale che si dà ad una realtà come questa che ha bisogno anche di segnali in una fase difficile che riguarda anche la caduta del mercato, del recupero del patrimonio monumentale specialmente nell’area del centro storico. Quindi lo spirito lo condivido e condivido anche la impostazione. C’è solamente da fare non su questo atto delle osservazioni, da dare una suggestione di dire come potremmo anche fare magari quando si attiveranno altre procedure che abbiamo già innescato con le precedenti delibere. Con le precedenti delibere avevamo iniziato il discorso delle alienazioni del patrimonio immobiliare del centro storico che era in dotazione alla Amministrazione Comunale, patrimonio regionale. In quella sede il Sindaco e anche noi del Consiglio Comunale sottolineavamo l’esigenza che questo patrimonio potesse trovare delle forme di rinvestimento per valorizzare il centro storico. Vi ricordate che avevamo parlato fuori dal centro storico e poi alla fine non ci eravamo neanche capiti sull’emendamento, però era il centro storico come obiettivo. È evidente che qualora intervenissero risorse aggiuntive, a quel punto con i vincoli giuridici bisognerebbe anche valutarli, Segretario, non 22 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 ho idea, però con i vincoli giuridici apposta si potrebbero incentivare ulteriormente le forme di intervento diretto, magari anche in conto interessi. Io penso che il Comune abbia nello stesso tempo anche una sorta di moral suasion nei confronti anche di un importante istituto di credito locale che è la Cassa Rurale e Artigiana, che potrebbe con una discussione, con un confronto con le istituzioni locali anche pensare di dedicare una specie di prodotto specifico per recuperare nel Comune di Cartoceto il patrimonio del centro storico, parlo di un prodotto finanziario specifico. Alcuni istituti di credito locali lo fanno. Non è una cosa che ci costa, però potrebbe anche quello essere un segnale perché se la Cassa Rurale dedicasse un prodotto finanziario specifico per un mutuo particolare per il centro storico secondo me venendo incontro un po’ lo sforzo che l’Amministrazione Comunale fa sarebbe un segnale concatenante che magari dà una mano per sviluppare questo discorso. Aggiungo solo un punto, nell’articolo 5, è un piccolo emendamento, quando parlate per l’attività direzionale, commerciale, turistico-ricettive io ci aggiungerei un'altra dicitura: culturale ed artistica. Perché? Perché se una persona vuole aprire una galleria d’arte, se una persona vuole aprire una libreria mi pare che potrebbe essere questo oggetto, o se è intesa nel servizio, o se non è intesa vorrei aggiungere queste parole, culturale e artistica. Se una ragazza vuole aprire un negozio di ceramiche artistiche come lo intendiamo? Artigianali di servizio. Se uno vuole aprire la libreria? SINDACO La libraria non è artigianale di servizio, è commerciale la libreria. Nell’artigianale di servizio rientra sicuramente anche il ceramista e la bottega perché poi nel prossimo Consiglio ci sarà anche ... CONS. BALDARELLI Una galleria d’arte? SINDACO Commerciale la galleria. CONS. BALDARELLI Anche la galleria d’arte? Era per ampliare un po’ la possibilità, era solo per quello. SINDACO Nell’artigianale di servizio ci va un po’ tutto, la bottega, il ceramista. CONS. BALDARELLI Allora mettiamo a verbale che lo intendiamo così e quindi l’emendamento non ce ne è bisogno se lo intendiamo così. SINDACO È così, perché siccome stiamo lavorando anche sull’ufficio tecnico proprio per integrare questo artigianale di servizio che non si capisce mai cosa è, abbiamo preso... CONS. BALDARELLI 23 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 Un barbiere c’è nell’artigianale di servizio, però una ragazza che vuole fare una ceramica recuperando le vecchie ceramiche di Cartoceto può darsi che ha un senso. SINDACO .... Rientrano tutti nell’artigianale di servizio, poi nel centro storico è ovvio che si voglia dare la possibilità al falegname, al ceramista. CONS. BALDARELLI Una libreria rientra nel commerciale? SINDACO Nel commerciale. CONS. BALDARELLI La galleria rientra in questo servizio lo stesso, va bene. Se l’interpretiamo in questo modo a me va bene, non ho problemi. SINDACO Se mettere artistico tra turistico-ricettive, però nell’artigianale di servizio c’è proprio CONS. BALDARELLI Tutti questi ragazzi che fanno i ceramisti, magari. SINDACO È proprio nell’intento. CONS. BALDARELLI Ho visto questo libro sulle terre ci sono le vecchie ceramiche di Cartoceto e quindi magari uno che gli venisse in mente. SINDACO Sì. Qualcun altro vuole la parola? Io volevo solo rispondere a Baldarelli, noi abbiamo impostato questo regolamento intanto per cominciare, se penso che per anni avevo chiesto di togliere la TOSAP nel centro storico proprio per agevolare chiunque volesse recuperare qualche casa o appunto per non gravare sulle attività che già annaspano a fatica, credo che per quanto poco sia sia già un segnale. Per quanto riguarda le alienazioni delle case dell’ERP vedremo come procedere perché noi abbiamo già fatto un programma con la ragioniera in base a quelle vendite, per cui quest’anno siamo partiti intanto mettendo a disposizione questi 15.000 €, ce ne fossero di famiglie che intendono sistemare e venirvi a risiedere, e negli anni a venire possiamo pensare qualsiasi altra forma. Se la Regione dovesse sbloccare dei fondi, c’è una legge regionale che ci permetterebbe di dare in conto interesse, di pagare gli interessi a chi recupera nel centro storico. Quindi procediamo a passi, la cosa che dobbiamo fare in questo momento è pubblicizzare questo 24 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 regolamento in modo che si possa sbloccare anche per l’economia locale anche qualche piccolo ma necessario intervento nel centro storico già non sarebbe da buttar via. Passiamo alla votazione. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: ASTENUTI: 25 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 7. Convenzione con il Comune di Fossombrone ed i Comuni dell’A.T.S. per la gestione del CSER “Le Ville” di Montefelcino. SINDACO Punto n. 7: convenzione con il Comune di Fossombrone ed i Comuni dell’A.T.S. per la gestione del CSER “Le Ville” di Montefelcino. ASS. MARIOTTI In questo punto chiediamo l’approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Fossombrone e il Comune dell’Ambito Territoriale Sociale n. 7 per la gestione del centro sociale socio-educativo riabilitativo per disabili Le Ville di Montefelcino. Premesso che la legge regionale n. 18/2008 stabilisce che la chiusura della Comunità Montana del Metauro, zona E, e quindi tutte le relative funzioni sono svolte da un commissario straordinario e dato che il piano finalizzato al definitivo scioglimento della Comunità Montana di Fossombrone dovrà concludersi entro il 30.3.2010, prevede altresì il passaggio dalla gestione del CSER Le Ville di Montefelcino al Comune di Fossombrone, mediante l’ATS n. 7. Tenuto conto della nota del commissario straordinario della Comunità Montana che ha comunicato la disponibilità del Comune di Fossombrone di prendere in gestione e dato che deve essere stipulato un apposito protocollo di intesa tra il Comune di Fossombrone e la Comunità Montana e approvare la convenzione per la relativa gestione del CSER, chiedo di approvare per le motivazioni appena dette lo schema di convenzione tra il Comune di Fossombrone e tutti i Comuni dell’Ambito Territoriale. Lo schema di convenzione si basa di 16 punti, li vogliamo leggere tutti? Li avete letti? Grazie. Quindi questa convenzione è da approvare e occorrerà la seconda votazione per renderla immediatamente esecutiva. CONS. BERLUTI Premesso che questo è un passaggio obbligato perché ovviamente Le Ville di Montefelcino non potendo più avere la loro funzione all’interno della Comunità Montana che era l’ente gestore di questo bene chiaramente deve essere favorito il passaggio presso un altro ente. Ben venga quello dell’ambito territoriale sociale. Ci sono pur tuttavia alcune deliberazioni che un po’ cadono in contraddittorio. Una di questa è relativamente a quella che è stata la delibera del Comitato dei Sindaci in cui era presente il Sindaco, in cui si legge sostanzialmente un po’ tutto va a finire su questo articolo 15 di questa convenzione dove i costi di eventuali manutenzioni straordinarie vengono messe a carico di tutti gli otto Comuni in parti uguali. Ho preso atto che tuttavia c’è stato anche da parte del nostro Sindaco una presa di posizione diversa in questo senso perché dalla delibera si arriva a formulare due ipotesi di cui una prevedeva appunto quella che poi viene riproposta qui a noi oggi, cioè quella della divisione in otto parti uguali e una seconda proposta che prevedeva invece la ripartizione di queste spese in base al numero di utenti presenti all’interno del centro e ben fa il Sindaco Valeri a votare questa seconda opzione. La contraddizione poi nasce anche dal fatto che in delibera che questa viene approvata a voti unanimi. SINDACO Questo è uno sbaglio di chi butta giù, ma capita anche da noi. CONS. BERLUTI 26 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 Non è la prima volta. Il problema qual è? Il problema è uno, perché questa convenzione da un lato dice al punto 8: ammissione di nuovi utenti. L’ammissione e dismissione di ogni utente avverrà con determinazione del Comune capofila e quindi il Comune di Fossombrone. In buona sostanza c’è la piena decisione al Comune di Fossombrone tra chi entra e chi non entra. Di fatto poi chiede a tutti i Comuni dell’Ambito di contribuire alle spese straordinarie. Questo secondo me è una posizione abbastanza inaccettabile per cui convengo che quello che aveva espresso il Sindaco in quella sede è condivisibile. Come fare però? È chiaro che se noi oggi non approvassimo saremmo tacciati come quelli che vorrebbero la chiusura delle Ville e quant’altro. Secondo me c’è un altro aspetto da valutare, che è un aspetto politico ma poi implica delle ricadute molto pratiche e vengo a questo. Nell’ambito territoriale gli CSER, cioè questi centri socio-educativi riabilitativi non ce n’è uno, ma ce ne sono due, di cui uno è a Lucrezia, che è Villa Evelina. In questa struttura non è mai stato possibile chiedere una piena e totale condivisione di tutti gli otto Comuni, cioè non c’è stata mai una volontà di entrare a partire dal Comune di Fossombrone all’interno del comitato di gestione, dove – giusto per fare il confronto – a Villa Evelina le ammissioni o le dismissioni vengono gestite e decise in capo al comitato di gestione in cui anche i rappresentanti dei singoli Comuni hanno possibilità di dire la loro previamente, sentiti tutti i pareri tecnici dell’UMEA e di tutti gli altri organi responsabili anche della azienda sanitaria. Quindi mi pare una posizione questa che è inaccettabile da questo punto di vista. Io avrei chiesto questo, visto che non si può non votare questa cosa, cioè una parificazione tra i due CSER. Questo è possibile. Non può tenere la motivazione che io già anticipo perché per sette anni io mi sono sentito dire che lo CSER di Villa Evelina è una struttura privata e quello de Le Ville è una struttura pubblica perché questo non denota assolutamente nulla, perché si fa una distinzione semplicemente sulla funzione che svolge, che è pubblica. Una struttura oggi deve essere accredita presso la Regione Marche per poter svolgere la propria attività, ma assolutamente non c’è nessuna distinzione da un punto di vista procedurale su quelle che sono le strutture pubbliche e quelle che sono le strutture private. Tant’è che oggi molti, al di fuori dei nostri Comuni, vengono gestiti da privati però accreditati presso un ente pubblico e quindi abilitati a svolgere questa funzione di carattere sociale pubblico. Quindi cosa si può chiedere? Cosa si doveva chiedere? Sostanzialmente si doveva chiedere che noi entriamo ne Le Ville, ma anche voi entrate nel comitato di gestione di Villa Evelina. Se ci fosse una spesa straordinaria anche a Villa Evelina è chiaro che la struttura è privata e i Comuni come direbbero ora direbbero noi non partecipiamo perché quella è una struttura pubblica, ma nulla impedisce di poter entrare anche con un contributo sulla spesa senza doverla sostenere per intero. Quindi fondamentalmente credo che sia una decisione questa abbastanza iniqua da un punto di vista proprio di quella che è la valutazione. Aggiungo una cosa, mi rincuorava in apertura di seduta l’Assessore Mariotti e spero di non dover poi dargli torto, ma io so cosa vuol dire la gestione de Le Ville, forse il Segretario Comunale anche per i suoi passati presso il Comune di Fossombrone, conosce bene quella situazione, non preoccupano tanto le spese straordinarie, che potrebbero comunque esserci, ma quanto il disavanzo che ha prodotto quella struttura negli anni. Al contrario in sette anni a Villa Evelina non è mai stato chiuso un bilancio con disavanzi, sempre in attivo o a pareggio. Quindi per dire che dobbiamo stare attenti a queste cose e soprattutto non mi piace questa presa, se vogliamo abbastanza arrogante del Comune di Fossombrone, dove si dice chi entra e chi esce però le spese sono di tutti. SINDACO Allora adesso spiego le motivazioni che ci hanno portato a portare la convenzione in Consiglio Comunale, avessi agito d’istinto questa sera la convenzione con Le Ville non ci sarebbe stata, però quando si fanno i matrimoni per andare d’accordo tra marito e moglie una volta deve abbozzare uno e una volta deve abbozzare l’altro. Non possiamo stare nell’ambito e starci solo per i servizi che ci interessano. Quando c’è di mezzo una struttura che peraltro lei, Berluti, lo sa è una struttura pubblica di cui il Comune di Fossombrone non chiede affitto, perché il proprietario 27 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 sarebbe il Comune di Fossombrone, era in carico alla Comunità Montana Le Ville, dal momento che la Comunità Montana si è chiusa lo doveva prendere in carico un soggetto pubblico. L’ha preso in carico il Comune di Fossombrone perché Le Ville abbiamo discusso tanto non voleva caricarselo nessuno, figuriamoci uno dei piccoli Comuni come Montefelcino o Isola del Piano se avessero potuto farsi carico di questa cosa. Per cui dopo lunga discussione tra gli otto Comuni si è raggiunto questo accordo che io non condividevo, poiché Cartoceto ha già una struttura che però è privata, convenzionata perché serve a Villa Evelina la convenzione con il pubblico per avere trasferimenti statali della legge 18, ecco perché è convenzionata con il pubblico. Si è fatta una scelta il più indolore possibile. Le proposte che avevo sentito erano quelle di ripartizione del 75% e non del 25, perché c’erano state anche quelle proposte lì che sono state bocciate e lì mi sono imposta. Però alla fine si doveva comunque vista la necessità di questo centro che è, ahimè, importante per la zona della vallata di Fossombrone, perché noi non abbiamo nessuno dentro in questo momento ma ne abbiamo avuti. Io ricordo che c’erano dei nostri concittadini in quel centro lì. Sembrava la cosa più plausibile dal momento che poi Cartoceto, come lei vede dalla votazione non era supportato dai piccoli Comuni che naturalmente hanno tutto l’interesse a far passare una convenzione del genere. CONS. BERLUTI Replico solo dicendo che mi pare Isola del Piano che ha sostenuto la sua posizione non fosse un grande Comune. SINDACO La mia? CONS. BERLUTI Sì. SINDACO Ma era di recente nomina e secondo me il Sindaco non aveva proprio capito cosa stavo portando. CONS. BERLUTI Però, per carità, va bene, però da parte sua sappia quando in occasione di queste cose vengono che ottenere l’equiparazione delle due strutture è un obiettivo strategico importante da un punto di vista della funzionalità. Non è che una poi viene a convenzionarsi perché prende i soldi poi dalla legge 18, che quella è successiva, il problema e lo scoglio importante è essere accreditati presso la Regione per poter svolgere quella funzione e solo le strutture che sono a norma lo possono fare, questo va detto. SINDACO Rispondo intanto a quello, l’hai seguita per 5 anni, mi meraviglia che questa cosa si chieda in questo momento. CONS. BERLUTI Io l’ho chiesta per tutti e cinque gli anni. 28 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 SINDACO Però non c’è mai stata. Allora facciamo così, nella delibera, siccome c’è chi propone noi la votiamo con ... (intervento fuori microfono) CONS. BERLUTI Io sono ancora più elastico. Io dico siccome scade al 30 giugno abbiamo tutto il tempo per richiedere una convocazione in ambito territoriale e rifare una proposta ufficiale, poi valutatela voi. SINDACO Io dico riportiamo una cosa a Fossombrone dove sappiamo di essere l’unico Comune che ragionerà in questo modo, perché la discussione è stata ampia, anzi rischiamo di perdere Paolini perché che per svista ha votato ... CONS. BERLUTI Non lo diciamo, va bene, ho capito. CONS. ... Faccio una domanda che magari è anche sciocca. Per quale ragione noi discutiamo sempre di Fossombrone, cioè per quale ragione noi non ci agganciamo un po’ più a Fano e a ragionare anche con i servizi fanesi, perché in realtà ragioniamo tra poveri. Queste cose gestite in un ambito territoriale più grande potrebbe essere meglio, lo dico perché secondo me si potrebbero cominciare a fare anche delle sinergie? Non lo so, non ho idea per quale ragione, se c’è un problema giuridico, se c’è un problema di vincoli, per cui forse vale la pena cominciare a discutere. ... Questa cosa è stata presa in esame dal momento che ci sono gli ambiti territoriali, che sono stati decisi attraverso un piano regionale. L’ambito sette è Fossombrone e l’ambito sei credo sia Fano, che comprende tutta la zona territoriale dell’ASUR fino a Serra Sant’Abbondio. Quando si parlava di un’area più vasta va bene, ma così è diventata ... Noi siamo solo otto Comuni, da qui a Fossombrone, a destra e sinistra del Metauro più o meno. ... Quando è stata fatta questa cosa si è individuato per la legge che si fece sugli ambiti, i territoriali ottimali erano sui 30-45.000 abitanti e quindi era un piano che poi avrebbe dovuto portare dietro anche la riforma sanitaria e identificare i distretti su queste zone qui e così non è avvenuto. Quello che ne viene fuori sono tutti i libri che produce la politica che dice delle cose e poi non riesce ad attuarle per altre ragioni. Il problema comunque rimaneva un discorso di omogeneità e fra questi otto Comuni si è trovata, tant’è che quel po’ che si è fatto, quello che si è fatto è frutto anche del fatto che sono Comuni più o meno similari e quindi questo ha prodotto anche delle cose positive. Sentendo l’esperienza dei Comuni che sono finiti dentro Fano è un po’ la goccia che cade all’interno dell’oceano, sostanzialmente c’è una politica che diventa fanocentrica o come a Pesaro che è un ambito di questo tipo, pesarocentrica, lasciando poi di fatto fuori satellitari tutti gli altri Comuni. ... (interventi fuori microfono) 29 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 SINDACO C’è stata una discussione quella volta ricordo. Doveva essere ... (intervento fuori microfono) adesso non sappiamo neppure se questi ambiti verranno mantenuti, addirittura si sta parlando provinciale e quindi è probabile che lo scenario venga rimescolato e riveduto. Qualcun altro vuole la parola? Votiamo. VOTAZIONE FAVOREVOLI: CONTRARI: ASTENUTI: 3 (Baldarelli, Cinotti, Berluti) VOTAZIONE immediata esecutività FAVOREVOLI: CONTRARI: ASTENUTI: 3 (Baldarelli, Cinotti, Berluti) 30 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 8. Adozione Piano Particolareggiato per il riuso di “Villa Bellaria” sita a Cartoceto in Via Pieve Località Salomone – Legge n. 457/78 art. 28. SINDACO Punto n. 8: adozione Piano Particolareggiato per il riuso di “Villa Bellaria” sita a Cartoceto in Via Pieve Località Salomone – Legge n. 457/78 art. 28. Il piano particolareggiato viene proposto per Villa Bellaria, che è ubicata nel Comune di Cartoceto e si accede per Via della Pieve, per intenderci era la villa in cui era ubicato fino a poco tempo fa il frantoio l’Oli Bon. Il progetto prevede la ristrutturazione del manufatto edilizio e parte dei terreni circostanti dove sono inseriti dei servizi connessi al suo recupero quali la piscina e i parcheggi privati. Lo strumento generale di pianificazione comunale individua l’edificio e parte dei terreni come zona A, storico-artistica, di particolare pregio ambientale mentre i restanti terreni sono individuati come zona E, agricola sottoposta a tutela orientata e come fascia di rispetto stradale cimiteriale. L’edificio non è sottoposto a vincolo di tutela ai sensi del decreto legislativo del 42/04. Nella relazione, come è evidente se uno va a vedere questa villa, il complesso si compone di un grande manufatto dove in tempi recenti ospitava il mulino nei piani interrati, compreso di servizi, uffici e magazzini. L’edificio comprende un piano seminterrato dove c’è il frantoio, è raggiungibile dal piano terra attraverso una scala interna. Il piano terra ospita dei locali adibiti a magazzino, cantina e uffici annessi alle attività agricole che si svolgevano. Al piano primo, oltre agli ambienti dedicati alla residenza, ci sono presenti vani ad uso magazzino, dispensa e ripostiglio. Il piano secondo è composto da magazzino e soffitte. In particolare sul lato sinistro dell’edificio c’è il corpo edilizio distinto dal fabbricato principale, ma ad esso collegato con destinazione residenziale. Lo stato di conservazione delle murature di questo edificio è integro o quasi. Non comporta diciamo forti interventi. La struttura portante del corpo estesa su due piani e posta sul lato sinistro dell’edificio invece è in uno stato pessimo e l’intervento che si dovrà svolgere sarà più puntuale e potrebbe essere richiesta la sua demolizione e fedele ricostruzione dei perimetri del volume. Il corpo destro invece sarà intonacato così da rimarcare diversa datazione di costruzione, perché effettivamente gli edifici pur essendo vicini, attaccati sono di due periodi diversi e sono visibili insomma. Gli infissi esterni e interni sono fatiscenti e quindi saranno totalmente sostituiti. Le tecniche sono per una ristrutturazione quelle che usualmente si usano: scarnitura e stuccatura delle connessure dei mattoni, ripresa di muratura in prossimità dei giunti, scuci e cuci, formazione di intonaco a calce come su tutti i piani del corpo edilizio a destra. La tinteggiatura esterna è eseguita ... superiamo, tecniche che comunque sono utilizzate nel restauro soprattutto dove si devono mantenere le tipologie e quindi all’interno verranno fatti 12 appartamenti perché la villa è bella grande. Uno solo appartamento è di 41,92 mq di superficie utile abitabile e rispetta la percentuale che il nostro regolamento ci indica e quindi percentuale non superiore al 20% del numero totale delle residenze. È un intervento che sicuramente va a riqualificare una zona, un intervento dove così come fatto non è invasivo e quindi non intacca né l’ambiente né il territorio circostante, si integra del tutto all’interno di quello che è il paesaggio in quel contesto e quindi per me è un piano da approvare, anche perché qualsiasi manufatto si riesce a recuperare nelle nostre campagne è un valore aggiunto che si porta alla cultura del proprio territorio. Chi vuole la parola? CONS. BALDARELLI Io ho una premessa che volevo fare rispetto all’esigenza di recuperare sempre più che la trovo una cosa importante e bella per il nostro territorio. Sicuramente vanno tutte incentivate queste iniziative però c’è un punto che magari esula da questo, comunque lo accenno al Consiglio Comunale perché mi ero ripromesso di farne un oggetto di discussione. In questo momento avendo nell’area di Cartoceto ancora la vecchia dicitura del piano prevale la possibilità di suddividere le proprietà agricole fino a tre ettari chi ha i requisiti per poter realizzare impianti ad uso agricolo. 31 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 Abbiamo assistito in questi ultimi tempi ad una proliferazione eccessiva di case cosiddette coloniche nel territorio che si stanno smembrando le proprietà agricole che erano di 10-12 ettari in 3 o 4 ettari e poi naturalmente sono sempre persone che si iscrivono nell’albo degli imprenditori agricoli a titolo principale, molto spesso queste sono signore e molto spesso questo dà diritto ad acquisire le possibilità di edificare in terreni che prima non erano edificati. Io almeno ho contato 10 casi in questi ultimi tempi, non voglio avere una dimensione inquisitoria dico che questo però sta di fatto portando un certo impatto al territorio perché aree che prima non erano edificate, fuori anche dalle dimensioni di edificabilità, quindi secondo me c’è da affrontare anche la riorganizzazione dello schema della proprietà minima agricola, perché su una proposta minima agricola in collina non si possono dare autorizzazioni così grandi. C’è da riaffrontare questo argomento e forse è opportuno che la riflessione sia fatta in maniera corretta, almeno tre se ne vedono fisicamente, girando lo sguardo cominciando da qua e girando lo sguardo. Detto questo l’argomento lo voglio porre è un argomento che dovrà essere oggetto perché altri Comuni hanno il lotto minimo di 4 ettari e altri Comuni hanno il lotto minimo di 5 ettari, altri Comuni hanno il lotto minimo di otto ettari e noi forse abbiamo uno dei lotti minimi più bassi. Premesso questo, mi fermo su questo punto, arrivo al punto: questa struttura è una struttura che è stata rimaneggiata nel tempo perché anticamente era di proprietà come dice il Bellini della Reverendissima Casa dei Gesuiti, è stata oggetto poi di interventi, tra l’altro anche i Gesuiti possedevano il mulino di lavorazione dell’olio. I rimaneggiamenti che sono stati fatti compreso il portale, che non è quello originale attualmente, è stato ripristinato su uno schema originale, ma non è quello originale, è stato rimontato la scala, i corpi di fabbrica infatti sono molto differenti. Quindi l’idea di un recupero è interessante. Voglio chiedere se tutto questo siccome si parla di particolare pregio architettonico e territoriale di questa realtà, voglio capire se un piano particolareggiato presume l’applicazione di una norma di piano. Noi siamo coerenti con un piano e andiamo a specificare le previsioni di piano. Quindi diciamo che siamo in uno schema giuridico, non ci sono forzature giuridiche e per questa ragione siamo tutti con una certa serenità nell’affrontare questo tipo di delibera, non c’è una variante ad hoc. SINDACO È la stessa identica cosa che si è fatta con Villa Salomone, che si può fare in qualunque zona del territorio del centro storico dove c’è da fare un intervento puntuale che vada a riqualificare. CONS. BALDARELLI La cosa sulla quale volevo intervenire proprio per gli esempi anche di Villa Salomone eccetera sono interventi importanti che molto spesso non producono automaticamente abitabilità, molto spesso producono schemi di ospitalità, ma è un recupero importante comunque. La questione che mi preme sottolineare è sapere se i pregi architettonici e ambientali sono mantenuti vincolanti e l’altro aspetto riguarda l’allargamento della strada di accesso, perché lì è previsto un allargamento della strada di accesso per dare, lì si parla di salvaguardare le querce perché c’è un grande viale di querce. Vorrei capire se è possibile evitare questo allargamento, che mi pare sia un po’ di impatto e se comunque l’allargamento non ha un impatto territoriale. Io non so, l’ho valutato velocemente. SINDACO L’allargamento a mio avviso è una gran bella cosa, salvano tutti gli alberi, fanno la doppia carreggiata con l’alberato in mezzo. Da una parte si entra e dall’altra si esce. Andranno a tagliare a monte un'altra carreggiata lasciando tutto l’alberato. CONS. BALDARELLI 32 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 Le querce rimangono intatte.? SINDACO Tutti gli alberi diventeranno ... Il guard-rail. SINDACO Faranno un viale praticamente in cui in mezzo lasceranno l’alberato esistente. Dopo chiedeva che tutto verrà mantenuto e addirittura CONS. BALDARELLI Il portale viene mantenuto? SINDACO Tutto quello che si riesce a recuperare, addirittura gli stipiti delle porte esterni verranno trattati in modo da poter mantenere l’esistente, verrà tutto mantenuto, solo nella parte sinistra lì si farà probabilmente, ma non lo danno per certo perché ove possibile preferiscono restaurare, la demolizione con fedele ricostruzione proprio perché c’è il materiale. CONS. BALDARELLI Il capannoncino viene ricostruito? SINDACO Quale? Dove c’erano le macchine? CONS. BALDARELLI Ci ho tenuto un periodo il trattore anche io, quel capannone lì viene riconostruito? SINDACO Quello grande? Quello è fuori dal piano particolareggiato perché non è possibile recuperarlo per legge. CONS. BALDARELLI Quello non è compreso. SINDACO Non dentro la zona A. 33 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 CONS. BALDARELLI Peccato. SINDACO La legge non permette. Qualcun altro? Passiamo alla votazione. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: ASTENUTI: 34 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 9. Trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà di alloggio compreso nel P.E.E.P. di Lucrezia (Comparto “O”). SINDACO Trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà di alloggio P.E.E.P. di Lucrezia (Comparto “O”). Questa è una delle solite delibere in cui la famiglia nello specifico Gianni Berti Roberto e Montesi Dania hanno acquistato dal signor Annabilini porzione di fabbricato edificato in diritto di superficie facente parte nel complesso PEEP comparto O sito nel Comune di Cartoceto frazione di Lucrezia via del Giardino, chiedono di poter riscattare il diritto di superficie in diritto di piena proprietà di alloggio compreso nel comparto che vi ho appena detto. Devono naturalmente versare un corrispettivo pari a 6.240 € e lo faranno in un’unica soluzione. ... (intervento fuori microfono) sì, 6.541. Passiamo alla votazione. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: ASTENUTI: 35 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 10. Ratifica delibera di Giunta Municipale n. 63 del 10.05.2010 avente ad oggetto “Variazione al bilancio di previsione 2010 ed al P.EG. 2010”. SINDACO Ratifica delibera di Giunta Municipale n. 63 del 10.05.2010 avente ad oggetto “Variazione al bilancio di previsione 2010 ed al P.EG. 2010”. ASS. BARTOLI Si tratta di ratificare in Consiglio Comunale quanto deliberato lo scorso 10 maggio in Giunta. È una variazione al bilancio in merito a un contributo di 75.000 € di questi 50.000 è un contributo regionale e i restanti 25.000 è un contributo provinciale. Sono entrambi finalizzati il primo al miglioramento della chiesa di Santa Maria e l’altro al consolidamento del campanile sempre relativo alla stessa chiesa. Quindi saranno utilizzati per rimettere a posto, sapete che è in condizioni un po’ precarie, per cui queste risorse saranno convogliate al fine di rimettere nella piena funzionalità questa struttura religiosa. La delibera è accompagnata dal parere favorevole del revisore dei conti che ne attesta la regolarità. SINDACO Votazione. VOTAZIONE FAVOREVOLI: Unanimità CONTRARI: ASTENUTI: 36 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 11. Applicazione al bilancio 2010 di quota dell’avanzo di amministrazione 2009 SINDACO Ultimo punto all’ordine del giorno è l’applicazione al bilancio 2010 di quota dell’avanzo di amministrazione 2009. La parola sempre a Bartoli. ASS. BARTOLI Si era deliberato lo scorso 28 aprile l’avanzo di bilancio del consuntivo 2009. Di questo avanzo che si è venuto a determinare si è deciso di utilizzare momentaneamente 118.000 €. Questa somma disponibile è stata così utilizzata: 19.500 € circa per lo spostamento di un palo vicino al supermercato CONAD che dopo un lavoro di realizzazione di case era e rimane, ahimè, al centro quasi della carreggiata per cui è necessario spostarlo e accostarlo il più possibile al perimetro di queste abitazioni per limitare eventuali danni che si possono arrecare. Parte di questi 19.000 € invece sono per la sistemazione della pubblicazione illuminazione di alcune vie del quartiere Canada, precisamente via Villa Dante e via Silvio Pellico perché c’è una situazione di pali che ormai sono in uno stato abbastanza deficitario per cui meritano sicuramente un’attenzione prima che succedano magari cose irreparabili. 512 € sono in merito alla recinzione di campi di calcio in cui necessitano una sistemazione e anche in base alle richieste per miglioria di questa recinzione al fine di permette tramite cancelli o quant’altro il giusto passaggio sia degli atleti che vogliono fare l’attività sia anche per il recupero eventualmente di palloni che possono uscire. 42.000 € di cui 30.000 per via Guerrati che è relativa alla pavimentazione eseguita e 12.000 per la sistemazione della fontana della piazza. Avete notato che attualmente la fontana spesso è non funzionante proprio perché, ahimè, avendola più volte utilizzata si è notato che l’acqua deborda in maniera continuativa arrecando anche danni alla pavimentazione circostante, al piatto in cui dovrebbe invece convogliare. Si sta cercando, l’Assessore Conti segue come lavori, di porre rimedio a questa cosa e questi soldi saranno finalizzati a permettere che l’acqua ricada all’interno di questa vasca facendo evitare il più possibile la fuoriuscita. 23.000 € in merito ad arredi parchi per i nostri giardini e fornitura e posa in opera di arredi. 8.500 in merito alla manutenzione di aree verdi e nello specifico delle potature per via Rio Secco. 14.000 € saranno impegnati per un incarico a Morelli per la redazione di alcune varianti nei comparti soprattutto qui, se non ricordo male, due nel nostro capoluogo. 4.000 per la fornitura e posa in opera dei telefoni che dovremmo installare nella nuova ubicazione prevista qui a lato nella nuova sede comunale. Infine 6.500 € per sistemare finalmente, o perlomeno di mettere al meglio che si può la sala in cui tutti vanno per diversi usi che è la sala sotto le scuole medie a Lucrezia. Tutte queste cifre che vi ho elencato come dicevo inizialmente portano la somma di 118.000 € che è parte dell’avanzo disponibile conseguito nel consuntivo 2009. SINDACO La parola a Berluti. CONS. BERLUTI Questo è l’avanzo 2009 e quindi devo dire che il commissario prefettizio ha agito con oculatezza da questo punto di vista perché non credo né ricordo di aver, soprattutto in questi periodi, un avanzo che complessivamente è 318.000 € credo sia per sarete bravi amministratori sia dall’altro credo che non ci sarà tutta questa disponibilità di avere un avanzo di questa entità. Allora io volevo emendare, ma veramente lungi da me dal far polemica ecc., però un ragionamento va fatto 37 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 visto gli importi dei singoli interventi che non superano i 30.000, cioè quello della costruzione di nuove strade in realtà sono due interventi, uno da 30.000 e uno da 12.000. Riferendoci all’avanzo, avere dei fondi non vincolati pari a 207.000 € mi chiedevo se non era l’occasione per dare un intervento significativo sulle scuole e mi riferisco soprattutto alle scuole elementari di Lucrezia, perché questa somma vi permetterebbe di ricostruire quelle famose 3 aule più un’aula e in più recuperando anche la palestrina come eventualmente aula, cioè l’innalzamento di quel progetto che si era lasciato in scadenza della precedente Amministrazione e con questa possibilità c’era una copertura adeguata per poter sostenere quel progetto, quando ripeto gli altri singoli interventi sono interventi che bene o male nel tempo, magari non subito, si possono fare visto che l’entità non è eccessiva. Se pensiamo che nessuno di questi supera i 30.000 €. Quindi un primo emendamento sarebbe per cercare di indirizzarci verso questo tipo di intervento. Perché dico questo? Perché coscientemente dobbiamo ragionare sulle prospettive reali del tempo, che comunque volendo anche perseguire una variante o il progetto di vendita dei vecchi plessi ecc. non ci permetterà di avere delle aule disponibili. Fatta una ricognizione sui plessi potremmo dire vedremo come vanno le scuole per la scuola materna, ma sicuramente le scuole dell’obbligo potrebbe essere una opportunità. Se poi voi mi dite guarda che noi comunque quei soldi li troviamo da un'altra parte ben venga, però questa credo che sia un’entità che poteva favorire quel tipo di progetto, punto primo. In base alla risposta modulerò gli altri emendamenti. SINDACO La parola all’Assessore Bartoli. … (interventi fuori microfono) ASS. BARTOLI Senza togliere alcun merito al commissario che ha sicuramente agito al massimo delle sue potenzialità e al meglio per questo Comune, certo è che questa cifra non è merito di operazioni particolari. Sono dovuti soprattutto in maggior parte a questo avanzo che abbiamo conseguito ad annualità che si sono sommate relativo all’ICI dei capannoni, dei fabbricati di categoria D. Lo studio Magini che sta seguendo questa cosa ha permesso di conseguire una cifra importante che il Ministero ha riconosciuto ed ecco perché si è avuta una cifra così alta. La cifra, non solo, è vincolata in 67.000 € e sono ancora parte di questi capannoni perché il Ministero in merito non ha fornito spiegazioni avendo pure incluso questa cifra, ma poiché aveva un dato inderogabile che era quello del 30 giugno oltre il quale non potevamo andare, abbiamo incluso anche questo perché a nostro giudizio, o meglio a giudizio dello studio, poteva rientrare tra quei contributi che il Ministero o potrebbe erogarci, ma non avendo la certezza abbiamo preferito lasciarli parcheggiati lì in attesa di delucidazioni. La spiegazione di questa cifra così alta, ripeto, è dovuta a questi introiti in maggior parte dei capannoni. Abbiamo utilizzato 118.000 € su 208 circa non vincolati, per cui ogni suggerimento è opportuno per la parte restante che manca ancora da dover essere assegnata. Voglio ricordare anche però che abbiamo fatto un bilancio comunale con delle entrate molto aleatorie. Mi riferisco ai diritti di superficie di alcuni comparti che dovrebbero entrare, speriamo di non avere debiti fuori bilancio, speriamo tante cose, per cui dobbiamo cercare anche di andare con prudenza da qui alla fine dell’anno per vedere che cosa accade in questo lasso di tempo. È anche uno dei motivi per il quale non abbiamo tutto impegnato in fondi disponibili di questo avanzo, altrimenti lo avremmo ben volentieri fatto per altre opere di investimento che necessitano anche nel nostro territorio, ma per spirito di prudenza preferiamo attendere l’evolversi di eventuali entrate che ci auguriamo avvengano, altrimenti siamo costretti anche ad attingere a queste risorse. Ad ogni modo ogni suggerimento è valido, ben accolto, per cose che si intravedono utili per il nostro territorio. 38 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 CONS. BALDARELLI I lavori di via Guerrazzi, che sono qui a Cartoceto, non ho capito bene dove sono. SINDACO È tutta la via. Si arriva da Cardinal Pandolfi praticamente, è quella che si può percorrere attraversando la via centrale, via Mazzini, Cardinal Pandolfi e via Guerrazzi, quella che prosegue verso la piazza. … (intervento fuori microfono) Lui ha dato una risposta tecnica in merito a quello che è l’avanzo di bilancio e io volevo integrare quello che ha detto Bartoli dicendo anche che gli interventi che poi l’Amministrazione deve fare li deve fare anche tenendo sempre sotto controllo quello che è il patto di stabilità. Siccome noi siamo partiti con l’appalto del cimitero che già è 208.000 € e sappiamo che la forbice del patto di stabilità se non erro è 300, quant’è Mattia? … (intervento fuori microfono) diciamo che lo scarto che abbiamo si aggira all’incirca sui 100-120.000 € per cui è importante inserire quegli interventi che non ci vanno a influire sul patto, che tra l’altro con la nuova finanziaria di cui abbiamo una bozza sta diventando sempre più restrittivo e comunque ai fini della spesa pubblica anche se io il patto l’avrei messo su un altro titolo e non sugli investimenti, però qui la discussione ... Ecco perché in questo momento si fanno delle scelte di piccola entità perché comunque dobbiamo risparmiare. Tra l’altro io dico che la maggioranza si sta muovendo nell’ordine di quello che è un programma amministrativo che ha presentato ed è anche un programma di governo che è stato ampiamente discusso e presentato. ASS. BARTOLI Per quanto riguarda le scuole, come si è sempre detto, convengo che la scuola elementare sia quella che attualmente sia più in sofferenza, però ci sono stati anche dei cambiamenti. Se vi ricordate all’inizio dell’anno scolastico si parlava di liste di attesa nella scuola materna, in realtà vuoi per la crisi e vuoi per altri motivi noi siamo riusciti ad inserire tutti, non vuoi per altri motivi, soprattutto per la crisi economica, se proprio vogliamo dire fino in fondo e quindi siamo riusciti a inserire tutti i ragazzi nella scuola materna. Per il prossimo anno dai dati che ho io, che poi mi sono stati forniti da Nello che è l’applicato che segue queste cose, noi avremmo tanti che escono, 92 o 93, adesso non ricordo bene il numero, e tanti che entrano. Anche il prossimo anno, tranne quelli che hanno chiesto di poter anticipare, a cui probabilmente non riusciamo a dare una risposta, però quelli entro l’anno dovrebbero avere tutti il posto. A questo proposito io mi sto attivando anche con la signora Amauri per quanto riguarda le classi primavera, perché comunque i nostri due asili di Lucrezia sono saturi, pieni. Le classi primavera sono adesso rientrate nella competenza dell’ex Provveditorato agli Studi, quindi se riusciamo ad inserirci vorremmo alleggerire magari quelli che sono del dicembre 2007 portarli nella classe inferiore e quindi alleggerire un po’ le strutture. Per quanto riguarda invece la scuola elementare, il prossimo anno noi dobbiamo andare a reperire un'altra classe che sarà dove attualmente le maestre stanno facendo l’aula di sostegno e una piccola biblioteca e qui dovremo fare dei lavori e reperire un’ulteriore aula, che poi verrà compensata con l’utilizzo della palestrina attraverso dei tramezzi con delle scaffalature in legno dove possiamo ricavare due piccoli ambienti che saranno adibiti per gli insegnanti di sostegno. In prospettiva anche qui cosa abbiamo il prossimo anno? Noi abbiamo I, II, III e IV, tre classi e abbiamo l’anomalia della IV che invece ne abbiamo quattro. Nel giro di due anni noi dovremmo ritornare alle 3 classi per cui possiamo reperire un'altra aula. Gli ultimi dati poi addirittura l’anno scorso proprio anche qui dovuto alla crisi, non c’è solo stato il fatto che molte famiglie sono ritornate, ma si è verificato anche un altro fatto: minori nascite. Noi avevamo una media dai 90 ai 95 anni all’anno e l’anno scorso sono nati 82 bambini, quindi dobbiamo prendere in considerazione anche questo fatto. In questi primi mesi questo trend negativo ancora continua per cui dal punto di vista scolastico sicuramente questo ci dà un po’ di respiro. Alla scuola elementare avremo forse un altro caso, perché si è verificata l’anno scorso questa situazione difficile alla scuola elementare? Perché invece 39 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 il 2006 è stato un anno di boom di nascite, noi abbiamo avuto 104 nati, per cui questo potrebbe – adesso non so di questi quanti ne sono andati via, qualcuno sì – preoccupare in quanto potrebbe essere un anno che ridà a Lucrezia le 4 classi. SINDACO La risposta a Berluti. CONS. BERLUTI Io questo lo condivido, poi sempre tenendo conto della ripartizione per le aree perché i 104 nati bisogna vedere le competenze anche su Cartoceto, su Lucrezia se c’è uno sbilanciamento, anche con 90 a volte si sono viste a volte situazioni preoccupanti a Lucrezia perché a Cartoceto ce ne erano pochissimi, poi col problema di dover salvare sempre la scuola di Cartoceto. Detto questo auspico che quell’intervento a mio avviso vada fatto perché garantirebbe una prospettiva sufficiente fino a quando non ci saranno soluzioni nel lungo periodo e quindi per tamponare il breve e un po’ del medio periodo. Ritornando quindi al secondo emendamento che volevo, un po’ mi anticipava il collega Baldarelli su via Guerrazzi. Io stamattina ho chiesto informazioni, non conoscendo la via, sulla urgenza di questi lavori e personalmente rendendomi conto che comunque è un lavoro da fare ma che potrebbe eventualmente aspettare, mi chiedevo eventualmente un altro emendamento per Cartoceto visto che stasera abbiamo affrontato anche il discorso della valorizzazione del centro storico, potessero essere indirizzati sull’area camper, che sappiamo essere un’area strategica per manifestazioni, ma anche per un tipo di turismo che adesso facciamo un po’ di difficoltà a intercettare qui nel capoluogo. Quindi se questo emendamento potesse essere preso in considerazione visto che anche in sede di Pro Loco è stata più volta chiesto questo tipo di intervento, guardo l’Assessore Bartolucci perché magari mi può dare conferma. SINDACO Io credo che quando si propongano gli emendamenti bisogna proporli con cognizione di causa. L’area parcheggio sicuramente è importante per Cartoceto e non si riuscirebbe a fare con quella cifra che viene messa su via Guerrazzi, ma su via Guerrazzi c’è una problematica che siamo riusciti a risolvere solo qualche giorno fa, c’era chi nel centro storico con una pompa pompava acqua … (intervento fuori microfono) purtroppo i nostri uffici sono da questo punto di vista molto carenti. Noi abbiamo veramente avuto tantissima preoccupazione e credo che la falla che sia stata trovata non sia l’unica che c’è nel centro storico, però al momento chi aveva questo problema nota che dalla grotta non fuoriesce più perché era continua l’acqua e quindi quella via sicuramente è a mio avviso una via sulla quale intervenire perché proprio nella parte sottostante quella via ci sono le grotte che ci preoccupano. Lei sa benissimo che se nel centro storico si hanno delle perdite di acqua già in passato è avvenuto che Cartoceto ha avuto un crollo delle mura urbiche per cui io personalmente mi sentirei più tranquilla ad intervenire laddove è possibile mettendo in sicurezza quelle che sono le carenze che purtroppo il centro storico ha. CONS. BERLUTI Visto che dalle informazioni che invece avevo ricevuto non veniva fuori questo problema ma tutt’altro di ordine più diciamo di abbellimento, di ristrutturazione di un selciato capisco quindi il problema e ritiro sicuramente l’emendamento. SINDACO 40 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 Io mi scontro tutti i giorni con l’uffici purtroppo, perché tante volte non posso dirlo qui con chi è che mi trovo di fronte, quando le lettere a Marche Multiservizi le devono scrivere io affinché venga sollecitato il lavoro, basta per dire in che situazione ci troviamo. CONS. BALDARELLI Io ho solamente da fare una valutazione che avendo voi l’esercizio sul campo delle questioni naturalmente avete fatto le vostre scelte che tengono conto indubbiamente non solo della impostazione che avete dato ma anche del fatto che alcuni problemi sono pressanti più di altri e quindi comprendo che l’Amministrazione fa delle scelte che sono molto spesso legate anche a delle esigenze che sono oggettive. Io vorrei in questo quadro, mi rimane difficile onestamente dire questo va bene e questo non va bene, magari avrei in testa altre cose, altri progetti o altre cose da realizzare, ho fatto prima una battuta sul famoso pozzo nella zona di via Cerquelle, o altre cose che sono oggettivamente da sistemare. Detto questo però mi rendo conto che queste sono scelte che si fanno in ragione anche delle condizioni finanziarie che si hanno disponibili. Una cosa mi sarebbe piaciuto, mi piacerebbe, non so se la possiamo magari inserire qui o la possiamo inserire forse con un finanziamento che potrebbe venire dalla Regione, cioè sarebbe bello chiudere questa storia delle mura urbiche che non sono con i mattoncini. Sarebbe bello perché questa è una cosa che ce la teniamo un po’ sul gozzo da 10 anni che sono rimaste incomplete queste mura, anche da un punto di vista estetico. Siccome il pregio del nostro centro storico è enorme, chiaramente quella è una ferita visibile che se potessimo sanarla non sarebbe assolutamente male, anzi. Non so quanto può essere l’importo. A mio parere, non ho idea, però magari ragioniamoci, prepariamo un progetto preciso, facciamo un’azione di lobby che c’è da fare perché quello è un punto sul quale bisogna assolutamente, visto che l’intervento nel passato non si è concluso perché una parte dei fondi era stata distratta poi per altre attività, siamo rimasti sospesi e credo che se avanzassero dei soldi sarebbe un elemento sul quale bisognerebbe intervenire. Io sono anche preoccupato di un'altra cosa, delle strade. Quest’anno è stato un anno veramente difficile. Io vedo che si cerca di tamponare con lavori, con le toppe che si fanno, apprezzo anche lo sforzo perché per certi versi vedo che ogni tanto poi piove, ma ci sono le strade di campagna che sono in una situazione veramente difficile e pietosa forse vale la pena di cominciare a pensare a un progetto di sistemazione generale delle strade di campagna e cominciare magari anche a cercare delle forme di finanziamento di volta in volta oppure un mutuo generale, non lo so, perché in realtà noi, Sindaco, abbiamo alcune zone che sono veramente difficili. SINDACO Nello specifico? CONS. BALDARELLI Via Morola, per esempio. SINDACO Via Morola è provinciale. L’Assessore Provinciale sa già. CONS. BALDARELLI È provinciale via Morola? SINDACO Galluzzi sa già tutto. 41 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 CONS. BALDARELLI Via Morola è provinciale, quella strada tutta sconnessa? SINDACO Sì. C’è già una lettera depositata, siamo andati. CONS. BALDARELLI Quella è drammatica. A parte le altre strade che sono quelle che portano verso Ripalta. SINDACO Ripalta, il primo pezzo è di Serrungarina, abbiamo scritto al Sindaco. CONS. BALDARELLI Via Morola non lo sapevo, però vale la pena costruire un intervento un po’ più razionale che in tre o quattro anni si riescono a fare questi lavori di sistemazione perché altrimenti diventa una cosa difficile. SINDACO Infatti nel bilancio che abbiamo approvato il mese scorso se lei vedeva ci sono le strade da risistemare che verranno finanziate con l’alienazione dei due frustoli che noi contiamo entro giugno di poter alienare. Quella cifra (perché poi c’è sempre il problema del bilancio, del patto) verrà destinata alle strade. CONS. BALDARELLI Un’ultima battuta, Sindaco: io capisco tutto, però che si vada di nuovo a sistemare una fontana finita adesso, non so come è andata quella piazza e non voglio saperlo, ma che si va a rispendere 12.000 € in una fontana, qui c’è un problema. Allora o è stata progettata male, o è stata fatta male, magari qualcuno la deve anche sistemare se non ha fatto bene i lavori, no? Apriamo un contenzioso, andiamo a spenderci noi i soldi, non lo so, lo pongo come interrogativo perché 12.000 € sono 12.000 €. Non è stata inaugurata, no? SINDACO No, non abbiamo inaugurato. CONS. BALDARELLI Allora apriamo un contenzioso e diciamo che la sistemano. SINDACO Ci stanno lavorando gli uffici, intanto noi abbiamo tamponato mettendoci delle risorse. 42 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 CONS. BALDARELLI Non mi convince molto. Sinceramente non la votiamo la delibera, però lo dico per voi perché i lavori non sono finiti e dobbiamo già sistemare. Anche agli occhi dei cittadini diventa una cosa poco credibile. SINDACO Gli uffici stanno lavorando con l’architetto, con la ditta che ha fatto la piazza. CONS. BALDARELLI Mi dicono che il nostro Assessore fa anche i lavori fisici e io sono contento, mi fa piacere e anzi gli ho espresso il mio apprezzamento per la correttezza e il senso di servizio, però questo qui non va bene insomma. I lavori sono stati eseguiti regolarmente, è stata collaudata? Se non c’è il collaudo si impugna e se non è collaudata ... è collaudata? E chi l’ha collaudata? SINDACO Il tecnico. Il problema è che poi quando le cose sono moderne e magari avveniristiche, queste fontane con gli zampilli qualche problemino lo portano, soprattutto quando la pavimentazione è come quella della nostra piazza che assorbe. Se ci fosse stata un'altra pavimentazione magari l’acqua che usciva fuori dava meno fastidio. … (intervento fuori microfono) ci sono anche in piazza a Cartoceto quando il getto è alto e quando il getto è basso... altre domande? Passiamo alle votazioni. Poi tra l’altro se mettiamo le urgenze ce n’è un'altra: via dell’Ospedale, la via sopra al Teatro che anche lì c’è acqua. Adesso andremo a vedere … (intervento fuori microfono) vediamo a quale dare la priorità. … (intervento fuori microfono) favorevoli? VOTAZIONE FAVOREVOLI: CONTRARI: ASTENUTI: SINDACO Tutto quanto questo, favorevoli? VOTAZIONE FAVOREVOLI: CONTRARI: ASTENUTI: 3 (Baldarelli, Cinotti, Berluti) SINDACO Buonanotte. 43 Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 28 maggio 2010 CONS. MARIOTTI Vi rubo solo due minuti. SINDACO Al bilancio la seconda votazione al volo, quindi favorevoli? VOTAZIONE FAVOREVOLI: CONTRARI: ASTENUTI: SINDACO Come sopra. CONS. MARIOTTI Vi rubo solo 30 secondi per ricordarvi che domenica c’è la festa del volontariato, una festa organizzata dalle 11 associazioni che fanno parte del volontariato. Ognuna a seconda delle proprie peculiarità ha partecipato ed è a mio avviso un popolo che organizza la festa. Non a caso abbiamo avuto un incontro martedì dentro il centro sociale anziani con Stefano Montalcini che è un professore che ha aperto una scuola di avviamento al lavoro in Kenya. Ieri Trapanese ci ha commosso. C’era la sala piena a Villa Evelina, ha commosso tutto il pubblico presentando il libro ... Ci saranno invece dei laboratori gestiti dall’oratorio GP2, che vuol dire Giovanni Paolo II, dove parteciperanno gli studenti delle medie superiori e delle medie inferiori e quindi una manifestazione gestita e curata dalle associazioni. La festa finale sarà domenica. Faccio preghiera della vostra generosità comprando i biglietti dalla lotteria perché l’incasso verrà devoluto alle famiglie povere del nostro territorio e quindi rimarrà in loco e verrà gestito tramite le Caritas interdiocesane. 44