TEAM DEL PROGETTO Coordinatore del progetto, Turchia: Esperto del progetto, Turchia: Esperto del progetto, Turchia: Esperto del progetto, Turchia: Esperto del progetto, Turchia: Esperto del progetto, Turchia: Esperto del progetto, Turchia: Zuhal Yılmaz Doğan Pelin Gerçeker Duygu Doğan Ramazan Sezer Duygu Sağıroğlu Esra Erdemli Özdemir Özlem Metin Güneş Coordinatore locale, Bulgaria: Esperto del progetto, Bulgaria: Esperto del progetto, Bulgaria: Reni Dimova Alexander Angelov Iglika Angelova Coordinatore locale, Romania: Esperto tecnico, Romania: Esperto del progetto, Romania: Esperto del progetto, Romania: Esperto del progetto, Romania: Esperto del progetto, Romania: Esperto del progetto, Romania: Ana-Maria Suduc Mihai Bizoi Gabriel Gorghiu Laura Monica Gorghiu Luminita Draghicescu Crinela Dumitrescu Radu Lucian Olteanu Coordinatore locale, Italia: Esperto del progetto, Italia: Esperto del progetto, Italia: Emanuela lannazzo Amico Dolci Cristina La Rocca Valutatore esterno: Verina Petrova INDICE 2 DEI CONTENUTI 1. SINTESI DEL PROGETTO 3 2. PREFAZIONE 4 3. INTRODUZIONE GENERALE E BASE TEORICA 6 4. DATABASE SUSTAIN 10 4.1 Introduzione generale 10 4.2 Organizzazione dei moduli didattici e opzioni di ricerca 11 4.3 Registrazione 11 4.4 Caratteristiche 11 5. PROCESSO DI IMPLEMENTAZIONE 13 6. CORSO DI FORMAZIONE INTERNAZIONALE PER INSEGNANTI SUSTAIN (ITTC) 16 6.1 Obiettivi 16 6.2 L’attività preliminare 16 6.3 Il corso in presenza 17 6.4 Le attività di Follow-up 17 6.5 La pubblicazione del corso sul Catalogo dei corsi Comenius 17 7. BUONE PRATICHE DEI PAESI PARTNER 19 7.1 Bulgaria 19 7.2 Romania 30 7.3 Italia 36 7.4 Turchia 43 Riferimenti 50 Link consigliati 50 SINTESI DEL PROGETTO Mentre le società odierne cercano di far fronte ai sempre crescenti effetti negativi che il nostro mondo in costante evoluzione ha soprattutto sull’ambiente, emerge chiaramente la necessità di formulare soluzioni a questo problema sensibilizzando i bambini fin dai primi anni di scuola sulle problematiche ambientali e sugli aspetti sociali dello sviluppo sostenibile. Il progetto SUSTAIN si concentra su questi aspetti mirando a sensibilizzare studenti di età compresa fra 5 e 12 anni, per far sì che acquisiscano competenze chiave pertinenti allo sviluppo sostenibile. I risultati del “Programma per la valutazione internazionale dell’allievo” mostrano percentuali di successo relativamente basse in Turchia così come negli altri paesi partner (Romania, Bulgaria e Italia). Crediamo che l’educazione alle competenze chiave per lo sviluppo sostenibile debba iniziare fin dai primi anni di scuola attraverso l’utilizzo di programmi di studio ben pianificati e soluzioni metodologiche adeguate. Il progetto SUSTAIN vuole offrire strumenti e risorse che consentano agli insegnanti di accompagnare i loro studenti nel percorso di acquisizione delle competenze chiave per la sostenibilità, soprattutto in quei paesi in cui vi è una chiara necessità di riformulare la metodologia educativa esistente. Nel corso del programma biennale di SUSTAIN sono state raccolte le buone pratiche provenienti da scuole, insegnanti ed educatori dei paesi partner, al fine di promuovere lo sviluppo di prodotti innovativi e migliorare la qualità dell’educazione. I principali risultati del progetto sono, innanzitutto, lo svolgimento di un corso di formazione internazionale per insegnanti e l’inserimento di questo corso nel Catalogo Comenius, in secondo luogo l’organizzazione di esposizioni educative biennali che proseguiranno anche dopo la conclusione del progetto allo scopo di diffonderne i risultati, e in terzo luogo la piattaforma on-line con risorse e strumenti didattici che resterà attiva anche dopo la fine del progetto. Dopo aver utilizzato i metodi e i materiali didattici di SUSTAIN, gli insegnanti saranno maggiormente in grado di supportare gli studenti nell’acquisizione di competenze necessarie allo sviluppo sostenibile, e gli studenti comprenderanno fin dai primi anni di scuola come proteggere l’ambiente naturale e sociale. 3 PREFAZIONE “Se pensi all’anno prossimo, pianta un seme. Se pensi a quello che succederà tra 10 anni, pianta un albero. Se pensi a quello che succederà tra un secolo, educa le persone.” (Poesia cinese) Cari insegnanti, Scopo di questa guida è supportarvi nella costruzione di percorsi educativi volti a favorire fin dai primi anni di scuola, una cultura ecologica e forme di apprendimento esperienziale al di fuori delle classi “tradizionali”. Il progetto SUSTAIN tenta di soddisfare i bisogni formativi di insegnanti e studenti, in linea con le priorità essenziali dell’UE sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) e sulle tematiche ambientali. Riteniamo di dover fare di più per preparare i nostri ragazzi ad affrontare le sfide ambientali, ad avere successo nel mondo del lavoro e a garantire il futuro dell’economia. È fondamentale favorire in ambito educativo, lo sviluppo di competenze chiave relative allo sviluppo sostenibile nei settori delle scienze, delle discipline sociali, delle tecnologie informatiche e comunicative. Per far questo, gli insegnanti hanno bisogno di più risorse, approcci metodologici e strumenti didattici. Ed è da questa necessità che nasce la guida didattica SUSTAIN, al fine di dare agli insegnanti supporto metodologico, strumenti didattici, buone pratiche in grado di favorire, fin dai primi anni di scuola, lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente pertinenti agli aspetti sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile. Questo guida didattica fornirà delle linee guida essenziali agli insegnanti che vogliono implementare i moduli didattici proposti, un approfondimento teorico sulle metodologie e le tematiche essenziali dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS), e delle buone pratiche sull’ESS, proposte dai paesi partner (Bulgaria, Italia, Romania e Turchia). Inoltre, la guida descrive il background teorico, l’approccio usato e le varie fasi di implementazione del progetto. I contenuti di questa guida sono stati preparati con il contributo degli esperti locali dei quattro paesi partner. Le buone pratiche presentate, sono state scelte tenendo in considerazione le valutazioni dei più di settanta 4 insegnanti che hanno sperimentato con le loro classi le tante proposte didattiche raccolte nell’ambito del progetto SUSTAIN. Questo opuscolo è stato revisionato a più riprese nel corso del progetto, prima di definire le buone pratiche contenute al suo interno. Il nostro metodo è stato testato nei workshop locali per insegnanti che si sono svolti nei quattro paesi durante la fase iniziale del progetto. In seguito, gli insegnanti che hanno collaborato con il progetto hanno caricato le loro proposte didattiche, in un formato predefinito, sul database dei moduli didattici online. È seguita, quindi, la fase di implementazione in aula dei moduli didattici raccolti nel database. Gli insegnanti che hanno sperimentato con i loro alunni i vari moduli didattici hanno dato i loro commenti online e scambiato pareri e consigli con gli insegnanti che le hanno proposte. I moduli didattici sono inoltre stati condivisi con i nuovi insegnanti che hanno preso parte al Corso di formazione internazionale SUSTAIN (ITTC) che si è svolto in Turchia nel mese di giugno 2013. Il database di buone pratiche, basato sulle competenze chiave per lo sviluppo sostenibile e sulla cooperazione interdisciplinare, è disponibile on-line per gli insegnanti che si occupano di educazione primaria. Questa guida didattica presenta solamente alcuni esempi delle cinquanta buone pratiche contenute nel database e illustra come integrare i principi dello sviluppo sostenibile nella pratica di insegnamento. Potete usare i moduli didattici, che sono applicabili e trasferibili nei diversi contesti locali, e condividere con i colleghi degli altri paesi le vostre valutazioni e i risultati delle implementazione in aula. Crediamo che l’insegnamento sia un viaggio che dura tutta la vita, ed è in questo viaggio che proveremo ad accompagnarvi. 5 INTRODUZIONE GENERALE E BASE TEORICA I programmi nazionali nei paesi del progetto SUSTAIN stabiliscono che gli obiettivi formativi devono puntare su conoscenze, abilità e attitudini raggiungibili in base alle caratteristiche proprie dell’età dei bambini. Anche se il Quadro di riferimento europeo delle competenze chiave per l’educazione all’apprendimento permanente non è ben noto agli insegnanti in alcuni dei paesi partner, si può affermare che i programmi nazionali hanno adottato il processo educativo orientato sulle competenze, che non si concentra soltanto sull’acquisizione di conoscenze, ma intende anche promuovere una certa padronanza di abilità e attitudini. Questo rappresenta un contesto favorevole al raggiungimento dei risultati previsti dal progetto SUSTAIN; più gli ambiti fondamentali dello sviluppo dei bambini saranno affrontati attraverso un processo educativo in tutti i paesi partner, più tali ambiti saranno compatibili con le competenze chiave dell’apprendimento permanente: Ambiti Competenze chiave 1/ Sviluppo di competenze linguistiche (comunicative) Comunicazione nella madrelingua o comunicazione in una seconda lingua (per bambini con un background di migrazione o di minoranza linguistica) 2/ Conoscenza di se stessi e del mondo (mondo sociale, vita quotidiana, igiene, natura) Competenze di base in matematica e scienze; competenze sociali e civiche; competenze digitali; consapevolezza ed espressione culturale 3/ Abilità sociali ed emotive (es. arte, musica, pittura, ecc.) Competenze sociali e civiche; consapevolezza ed espressione culturale; comunicazione nella madrelingua o comunicazione in una seconda lingua 4/ Abilità cognitive Imparare ad imparare; competenze imprenditoriali 5/ Sviluppo psicomotorio Imparare ad imparare; espressione culturale Tabella 1: Panoramica dei sistemi educativi nazionali e dei programmi nazionali per la scuola materna e primaria, eseguita dai partner del progetto SUSTAIN. 6 Il progetto SUSTAIN affonda le sue radici nel Concetto di Apprendimento Naturale (NLC) che è stato sviluppato e implementato nella scuola Doğa (TR) nel corso degli ultimi dieci anni. Tale concetto sottolinea l’importanza di un processo didattico che rifletta gli interessi degli studenti, stimoli la loro creatività e autodeterminazione creando un ambiente di apprendimento stimolante nel quale gli studenti possano esplorare ed entrare in contatto diretto con la conoscenza in classi accoglienti, aperte alla natura e al mondo esterno. Secondo il NLC è fondamentale il fatto che il miglior metodo sia “imparare attraverso l’esperienza”, pertanto, tale metodo adotta due strategie innovative: 1/ ‘Multi–intelligenza’ attraverso la quale gli studenti possono imparare come potenziare le loro abilità e capacità di scoperta nonché la loro unicità. Questo approccio innovativo permette agli studenti di sviluppare in modo efficace le loro abilità di analisi, ragionamento e comunicazione; 2/ ‘Classi accoglienti’ che aiutano gli studenti a manifestare le loro abilità in un’atmosfera priva di critiche e giudizi, nella quale si tiene in considerazione l’esperienza di ciascuno studente; le idee degli studenti vengono rispettate, ascoltate e lodate. Uniti all’osservazione dell’ambiente, questi approcci creano una sinergia fra l’educazione e la responsabilità ambientale. Gli studenti e gli insegnanti si sentono appagati ad operare in un ambiente di apprendimento aperto, interessante e attento alla natura. Il NLC sviluppa una forma di intelligenza ecologica nei bambini fin dai primi anni di scuola, orientando il loro modo di agire verso comportamenti consapevoli e rispettosi per l’ambiente che favoriscono una vita sostenibile nella nostra nicchia ambientale, cioè nell’intero pianeta Terra. Dunque l’NLC è direttamente connesso alla definizione di “sviluppo sostenibile”, proposta dal fondatore del Worldwatch Institute Lester Brown: “Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa le necessità del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le loro esigenze”. Il concetto di sviluppo sostenibile consta di tre dimensioni: economica, sociale e ambientale. Questo estende la portata degli argomenti correlati ben oltre i legami diretti fra umanità e natura. Per sostenere strategie di insegnamento rivolte allo sviluppo sostenibile nei programmi scolastici, i partner del progetto SUSTAIN hanno fatto riferimento alla Strategia per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, adottata nel 2005 dagli stati membri della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE). La Strategia per l’ESS presenta alcune tematiche chiave dello sviluppo sostenibile che rappresentano le fondamenta di tutte le attività del progetto SUSTAIN. Le tematiche chiave della Strategia dell’UNECE per l’ESS comprendono, fra le altre: cittadinanza, pace, etica, riduzione della povertà, responsabilità locale e globale, de- 7 mocrazia e governance, giustizia, sicurezza, diritti umani, salute, uguaglianza di genere, diversità culturale, sviluppo rurale e urbano, economia, modelli di produzione e consumo, responsabilità aziendale, protezione ambientale, gestione delle risorse naturali e diversità biologica e paesaggistica. Secondo la Strategia, un’ESS efficace dovrebbe: 1) Essere affrontata in due modi: (a) attraverso l’integrazione delle tematiche ESS in tutte le materie, i programmi e i percorsi educativi pertinenti; (b) offrendo programmi e percorsi settoriali specifici; 2) Cercare di favorire esperienze di apprendimento significative che incoraggino comportamenti sostenibili, nelle istituzioni educative, sul lavoro, in ambito familiare o nella comunità; 3) Aumentare la cooperazione e i partenariati fra i membri della comunità educativa e altri attori sociali. Il coinvolgimento del settore privato e dell’industria nei processi educativi potrebbe aiutare a far fronte al rapido sviluppo tecnologico e a condizioni lavorative in continuo cambiamento. Le attività di apprendimento sviluppate a contatto con la società si andranno ad aggiungere all’esperienza pratica degli studenti; 4) Aiutare a comprendere i problemi ambientali globali, regionali, nazionali e locali, affrontando tali tematiche attraverso un approccio ciclico e concentrandosi non solo sull’impatto ambientale ma anche sulle implicazioni economiche e sociali, e concentrandosi sia sull’ambiente naturale sia sugli ambienti modificati dall’uomo; 8 5) Utilizzare una varietà di metodi partecipativi, orientati verso i processi e le soluzioni e personalizzati per i singoli studenti. Oltre ai metodi tradizionali, questi devono includere discussioni, mappe concettuali e percettive, ricerca filosofica, chiarimento dei valori, simulazioni, scenari, modellazione, role play, giochi, informazioni e tecnologie della comunicazione (TIC), sondaggi, studio di caso, lezioni all’aperto, progetti condotti dagli studenti, analisi delle buone pratiche e problem solving; 6) Essere supportata da materiali illustrativi adeguati, quali guide metodologiche, pedagogiche e didattiche, libri di testo, supporti visivi, brochure, studi di caso, buone pratiche e risorse multimediali audio e video. I partner del progetto SUSTAIN hanno adottato queste raccomandazioni come linee guida per il loro lavoro, sviluppando le risorse educative che sono adesso disponibili sul sito web del progetto SUSTAIN. 9 DATABASE DI SUSTAIN 4.1 Introduzione generale Il database di SUSTAIN è uno dei risultati più importanti del progetto SUSTAIN. L’obiettivo del database di SUSTAIN è fornire agli insegnanti della scuola materna e primaria materiali didattici che aiutino a sviluppare, fin dai primi anni di scuola, le competenze chiave per l’apprendimento permanente legate agli aspetti sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile. Il database di SUSTAIN è una raccolta di moduli didattici proposti da insegnanti della scuola materna e primaria dei paesi partner; molti di questi contengono degli allegati con diverse risorse educative correlate. I moduli didattici hanno la stessa struttura e sono stati revisionati, quando necessario, da esperti locali dei paesi partner prima di essere caricati sul database. Alcuni di essi sono disponibili anche in altre lingue oltre all’inglese (turco, bulgaro, rumeno, italiano). Alcuni di questi moduli didattici del database sono stati approvati da un gruppo di esperti come buone pratiche in un processo di valutazione basato su 11 criteri, come ad esempio il numero di tematiche di sviluppo sostenibile affrontate, il numero delle competenze sviluppate, quante volte il modulo didattico è stato implementato nei paesi partner, link interdisciplinari, impatto sugli studenti target ecc. Sul database di SUSTAIN sono inoltre disponibili le traduzioni di tutte queste buone pratiche in turco, bulgaro, rumeno e italiano. Il database di SUSTAIN è composto da due parti: a) una lista completa di moduli didattici accessibili solo agli utenti registrati, e b) una selezione di moduli didattici disponibili al pubblico senza la necessità di autenticarsi. Ciascuna di queste due parti ha una propria interfaccia: il database dei moduli didattici per l’intero database, e il database delle buone pratiche per la parte selezionata (Fig. 1). Le due interfacce sembrano simili, ma il nome e il contenuto di ognuna variano. Database dei moduli didattici (un interfaccia dell’intero contenuto del Database di SUSTAIN) Database SUSTAIN Database per le Buone pratiche (un interfaccia per una parte selezionata del Database SUSTAIN) Fig. 1 Struttura del Database di SUSTAIN Una delle due parti, a seconda che l’utente sia autenticato o meno sul sistema, è disponibile all’indirizzo http://www.sustain-project. eu/main/dgp?lang=it Fig. 2 Interfacce del Database di SUSTAIN 10 4.2 Organizzazione dei moduli didattici e opzioni di ricerca I moduli didattici sono organizzati in dieci categorie, in base alle tematiche dello sviluppo sostenibile su quali si focalizzano (Fig. 3). Dato che la maggior parte dei moduli didattici affronta più di una tematica, molti di essi possono essere trovati in più di una categoria. L’intera lista dei moduli didattici è accessibile cliccando sul pulsante Cerca dell’interfaccia del database senza selezionare alcun criterio di ricerca. Fig. 3 Opzioni di ricerca sul Database di SUSTAIN 4.3 Registrazione La registrazione sul database di SUSTAIN per accedere alla lista integrale di moduli didattici è gratuita per chiunque sia interessato. Per registrarsi, l’utente deve compilare un modulo online accessibile cliccando sul link Registrazione Utente nel menu a destra (Fig. 4). Fig. 4 Registrazione Utente Dopo aver completato questa fase, l’utente riceverà un messaggio di conferma contenente un link. Per accedere al link è necessaria una password che l’utente riceve via e-mail. Il messaggio sarà simile a quello della Fig. 5. Lo username viene generata automaticamente in base all’ID e-mail dell’utente. Oltre alle credenziali, l’utente riceverà informazioni su come modificare la password. Le stesse credenziali possono essere utilizzate per accedere alla piattaforma SUSTAIN (http://phpgw.sustain-project.eu/login.php), una piattaforma di collaborazione in cui l’utente può utilizzare funzioni quali lo scambio di messaggi con altri utenti sulla sezione Forum e l’accesso ai materiali condivisi dai parter del progetto. Fig. 5 Esempio di e-mail con le credenziali dell’utente 4.4 Caratteristiche Gli utenti registrati, oltre a consultare i contenuti del database di SUSTAIN, possono: • Accedere alla sezione Commenti dell’utente di ciascun modulo didattico per leggere le opinioni di chi li ha implementati 11 e scrivere commenti, domande o suggerimenti personali. • Caricare i propri moduli didattici sul database utilizzando il DGP Editor. In questo caso sarà necessario contattare il coordinatore locale del progetto SUSTAIN per ricevere un modello di modulo didattico e altre istruzioni. Ulteriori informazioni sul database di SUSTAIN sono disponibili nel Tutorial per il database di SUSTAIN al link http://www.sustain-project.eu/docs/dbtut/DGP_Tutorial_en.pdf 12 PROCESSO DI IMPLEMENTAZIONE “Un individuò non può fare la differenza da solo. Sono gli sforzi individuali, collettivamente, che fanno una notevole differenza – tutta la differenza del mondo!” Dr. Jane Goodall La Strategia per l’ESS è stata utilizzata come guida durante lo sviluppo dei moduli didattici SUSTAIN. Le buone pratiche sono uno dei risultati più importanti del progetto SUSTAIN e sono state selezionate da una raccolta di moduli didattici creati dagli insegnanti. Il processo di implementazione sperimentale è stato avviato dagli esperti del progetto e da insegnanti dei paesi partner. L’obiettivo dell’implementazione sperimentale era l’approvazione delle pratiche esistenti nei paesi partner, e lo sviluppo di nuove pratiche da parte di insegnanti ed esperti del progetto. Per poter sviluppare i moduli didattici, gli insegnanti hanno cercato di arricchire il programma tradizionale con nuovi obiettivi educativi associati all’ESS. La sfida principale è stata quella di rendere i moduli didattici più facili da comprendere per gli insegnanti che li useranno e più adatti a costruire percorsi che favoriscono una cittadinanza attiva europea. I problemi del pianeta, il lavoro di squadra e la cittadinanza attiva sono stati gli argomenti più consigliati per i moduli didattici. Si è suggerito l’utilizzo di metodi attivi e coinvolgenti, i più adatti per supportare l’educazione allo sviluppo sostenibile. Le informazioni sono state condivise con gli insegnanti che si occupano dell’implementazione in un secondo momento. I moduli didattici, che sono il risultato più concreto di questo processo, sono stati pubblicati sul database di SUSTAIN. I moduli didattici sono stati proposti agli insegnanti di diversi paesi in modo da essere testati e implementati in classe. L’implementazione transnazionale dei moduli didattici e la collaborazione on-line tra insegnanti, hanno aiutato i partecipanti a sperimentare le proposte didattiche suggerite e favorito lo scambio culturale. Fino ad ora, 91 insegnanti di 12 scuole materne e 27 scuole primarie dei paesi partner sono stati coinvolti attivamente nel progetto SUSTAIN e hanno implementato 123 piani didattici. Dopo le implementazioni transnazionali dei moduli didattici, i partner hanno raccolto il feedback degli insegnanti che hanno partecipato al processo. Questo ha permesso di determinare quelle buone pratiche che, dal punto di vista degli insegnanti, sono più pertinenti agli obiettivi del progetto, e favoriscono l’integrazione del programma curriculare con gli obiettivi dell’ESS. Le buone pratiche sono state implementate senza grosse difficoltà o modifiche, e sono già pronte per le implementazioni future. Gli esperti del progetto hanno inoltre preparato un breve glossario sulle metodologie che è stato reso disponibile per gli insegnanti. Le buone pratiche sono state selezionate anche in base a dei criteri di valutazione 13 qualitativa definiti dagli esperti del progetto. Tali criteri stabiliscono che un modulo didattico per essere considerato una buona pratica SUSTAIN deve: affrontare almeno una tematica dello sviluppo sostenibile, contribuire all’acquisizione di 2, 3 o più competenze chiave per l’apprendimento permanente, utilizzare metodologie partecipative e innovative e incoraggiare connessioni interdisciplinari. È inoltre importante che la pratica sia adeguatamente integrabile al programma in più di un paese partner del progetto, e sia pertinente all’età degli studenti ai quali è rivolta. Il database delle buone pratiche contiene 50 buone pratiche che includono risorse aggiuntive per facilitarne l’implementazione (es. video, grafici, modelli, link ai materiali online). 14 Una classe turca implementa un modulo didattico (MD) italiano (“La città dei bambini”) Una classe turca implementa un MD rumeno (“La foresta”) Una classe italiana implementa un MD rumeno Una classe turca implementa un MD rumeno Una classe rumena implementa un MD bulgaro Una classe bulgara implementa un MD rumeno Una classe bulgara implementa un MD turco Una classe rumena implementa un MD turco Una classe italiana implementa un MD rumeno Una classe bulgara implementa un MD rumeno Una classe italiana implementa un MD turco 15 CORSO DI FORMAZIONE INTERNAZIONALE PER INSEGNANTI SUSTAIN (ITTC) Il Corso di formazione internazionale per insegnanti SUSTAIN (ITTC) si è svolto dal 2 al 9 giugno a Beykoz, un distretto della zona asiatica di Istanbul. Il programma, della durata di 6 giorni, ha coinvolto insegnanti ed educatori della scuola materna e primaria provenienti dai 4 paesi partner. Durante il corso sono stati utilizzati metodi formativi misti: attività a distanza (auto preparazione e attività di follow-up) e formazione faccia a faccia. I partecipanti, guidati da esperti e formatori dei paesi partner, sono stati coinvolti attivamente nei diversi momenti della formazione che ha previsto: approfondimenti teorici sul tema dell’ESS, osservazioni d’aula, sperimentazioni delle nuove conoscenze apprese attraverso lavori di gruppo. 6.1 Obiettivi I principali obiettivi dell’ITTC sono stati: > migliorare la conoscenza sullo sviluppo delle Competenze chiave per l’apprendimento permanente e sul concetto di sviluppo sostenibile fin dai primi anni di scuola; > supportare gli insegnanti nella programmazione di processi educativi che mirino a promuovere lo sviluppo delle competenze chiave pertinenti all’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) nel programma scolastico; > fornire agli insegnanti strumenti teorici e pratici (metodologie innovative, TIC, Buone pratiche) a sostegno dell’ESS; - promuovere lo scambio di esperienze e buone pratiche fra insegnanti; - incoraggiare i partecipanti ad utilizzare il database dei moduli didattici di SUSTAIN e il database delle buone pratiche, e a tenersi in contatto e collaborare attraverso la piattaforma on line di SUSTAIN. 6.2 L’attività preliminare I partecipanti all’ITTC hanno ricevuto letture preparatorie che delineavano i concetti 16 di base della formazione. Gli studenti sono stati invitati a registrarsi come utenti sulla piattaforma SUSTAIN per accedere alla cartella contenente le letture preparatorie e lavorare con il database dei moduli didattici di SUSTAIN. Gli studenti registrati sono stati invitati a selezionare tre moduli didattici fra quelli pubblicati, leggerli attentamente e pubblicare un breve commento utilizzando la funzione feedback integrata nel database. 6.3 La formazione in presenza La formazione in presenza è stata basata su metodologie didattiche partecipative. Gli insegnanti sono stati coinvolti attivamente in ciascuna fase del processo utilizzando i seguenti metodi: presentazione delle questioni concettuali, discussioni di gruppo, lezioni dimostrative, visite nelle scuole, gruppi di lavoro, condivisione di esperienze e buone pratiche, giochi di squadra e role play. Le sessioni del corso sono state guidate da facilitatori che hanno messo in evidenza i metodi attuati, le competenze e le strategie di apprendimento suggerite. Durante il corso, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare il campus di Beykoz della scuola Doğa, testando i metodi educativi basati sul Concetto di Apprendimento Naturale (NLC) con esperti e insegnanti. 6.4 Attività di Follow-up Dopo il corso di formazione ad Istanbul, i partecipanti sono stati incoraggiati ad organizzare lezioni o attività extracurriculari con i loro studenti, utilizzando i moduli didattici sviluppati durante il loro corso e a condividerne i risultati sul database dei moduli didattici. I partecipanti del corso sono anche stati incoraggiati ad attuare sessioni di peer-coaching e un lavoro in rete con gli autori dei moduli didattici pubblicati sul database. La piattaforma on-line SUSTAIN dà a tutti i partecipanti registrati l’opportunità di entrare in contatto e collaborare. 6.5 La pubblicazione del corso sul Catalogo dei Corsi Comenius In base al feedback dei partecipanti del corso e alle raccomandazioni del valutatore esterno del progetto, l’ITTC è stato adattato alle necessità e alle aspettative degli insegnanti. Il corso di formazione in servizio intitolato Sustaining Development in Early School Education (ref. numb. TR-2014-044-001) è stato pubblicato sul Database dei corsi Comenius e Grundtvig e sarà disponibile per gli insegnanti e gli educatori europei della scuola materna e primaria nell’Aprire 2014. 17 Foto delle attività ITTC 18 BUONE PRATICHE DEI PAESI PARTNER 7.1 Moduli didattici dalla Bulgaria Titolo dell’Unità Amo la mia casa, la mia scuola e il mio paese. Parte II – connettere le classi attraverso l’uso della lavagna interattiva Nome, Istituto e Paese dell’insegnante Alexander Angelov, CCTA, Bulgaria Gruppo Target III/IV elementare Età: 8-9 anni Obiettivi > Vedere il paese come la propria casa e la propria scuola. > Creare una connessione fra l’integrità della casa e del paese. > Conoscere la geografia del paese. > Conoscere il clima e la vegetazione delle diverse regioni. > Creare una connessione fra l’integrità della casa e della Turchia/Bulgaria/Italia o di qualsiasi altro paese, tenendo conto che le funzioni delle stanze di una casa somigliano a certe caratteristiche di alcune zone del paese. Competenze chiave coperte 1. Consapevolezza ed espressione culturali 2. Competenze sociali e civiche 3. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico 4. Competenza digitale Durata 1 Lezione (45 min.) Tematiche di sviluppo sostenibile affrontate 1. Diversità Culturale 2. Sviluppo Rurale e Urbano 3. Responsabilità Locale e Globale 4. Diritti Umani, Pace e Giustizia 5. Produzione e Consumo Materiali e risorse utilizzate Lavagna interattiva Il software eBeam Scrapbook (http:// www.e-beam.com/support/ebeam-education-suite/downloads.html) dopo aver scaricato il file (105MB) seguite la procedura di istallazione! Dopo l’istallazione, rivedete le istruzioni (https://docs.google.com/file/ d/0B_piwDTRTyqsc3RiZ1paZ1dmSzQ/edit?usp=drive_web&pli=1) per connettervi ad un’altra classe 19 Materie scolastiche correlate Geografia, economia, storia, matematica, TIC Metodo e tecniche utilizzate Gare - risposta non verbale rapida e corretta durante il processo, per un tempo limitato; learning by doing. Lavoro di squadra - per prendere le decisioni: osservate, discutete e prendete una decisione. Approcci orientati verso lo studente. Interazione multiculturale (azione reciproca) Tecniche miste. Per un livello adeguato di attività educative utilizzate la classificazione di Bloom. INFORMAZIONI PRELIMINARI: > Quest’attività è il seguito di “Attività delle Regioni - Sustain” ma può anche essere implementata singolarmente. > Due classi di paesi diversi vengono connesse durante questa lezione > L’evento fondamentale è stabilire una connessione fra classi utilizzando lavagne interattive o semplicemente un software di screen sharing (condivisione schermo) > Che cosa fare prima di iniziare la lezione: o Conoscere l’altro insegnante/trainer; o Stabilire l’ora esatta dell’incontro e assicurarsi che tutti svolgano il proprio ruolo (ospitare, unirsi); o Tenere a portata di mano un telefono o messenger internet nel caso in cui la connessione non riuscisse; o Connettersi prima della lezione, non durante; o Spiegare chiaramente agli studenti cosa dovranno fare con la lavagna interattiva, non è necessario dire che dall’altra parte c’è un’altra classe; o Preparare bene il vostro puzzle o gioco, selezionare attentamente le immagini e l’argomento; o N.B. Mettete ogni attività su una nuova schermata, perché il partner ha bisogno di uno spazio per interagire. Troppe attività in un’unica schermata con 2 classi lasciano uno spazio insufficiente per l’editing e molta confusione sulla lavagna. I. INTRODUZIONE: Le lavagne interattive in classe sono uno strumento interessante. 20 Le caratteristiche più importanti delle lavagne interattive: > Permettono di vedere e controllare meglio: l’insegnante può guardare lo schermo del computer (contenuto) e la classe allo stesso tempo; > Incoraggiano un approccio individuale: mentre gli studenti svolgono le attività stabilite davanti alla lavagna, l’insegnante può lavorare individualmente con studenti con più/meno difficoltà. Alcune fra le tecniche più comuni con la lavagna interattiva sono: > Creare puzzle tematici (trascina e rilascia) > Riempire gli spazi (testo, immagini) > Nominare gli oggetti (immagini, background) > È anche possibile connettersi e scegliere contenuti (immagini, testo) Tematiche dello sviluppo sostenibile agevolate dall’utilizzo della lavagna interattiva: Lo sviluppo sostenibile non è una materia a parte del programma scolastico. L’utilizzo di alcuni metodi come la discussione, il brainstorming e la relazione causa-effetto sono utili a sensibilizzare gli studenti intorno a questi temi relativi allo sviluppo sostenibile. Con l’aiuto della tecnologia e con la partecipazione diretta (gli studenti attraverso il gesto di tenere la penna, si sentono coinvolti nella costruzione del contenuto) gli studenti sono più coinvolti e aperti alla condivisione delle loro idee e all’acquisizione di nuove conoscenze. L’utilizzo di giochi interattivi e strumenti digitali va di pari passo con il concetto di implementazione trasversale del Progetto SUSTAIN. Note importanti: > Stessa lezione! Quando usate una lavagna interattiva non dovete modificare il contenuto, il titolo della lezione o il programma > Breve ed efficace! Nessuno vi costringe a utilizzare la lavagna interattiva per 40 minuti, l’attività può durare anche solo 5 minuti ed essere ugualmente produttiva > Paura della tecnologia! Date il benvenuto e chiedete assistenza ai vostri studenti, l’insegnante dà l’idea, loro svolgono il lavoro! > Se non funziona spegnetela! Evitate di cercare di risolvere i problemi d’informatica durante la lezione, se qualcosa non funziona proseguite con il piano didattico standard. II. PROCESSO DI APPRENDIMENTO: L’insegnante principale inizia a spiegare che due classi entrano in connessione tramite una lavagna interattiva. Saluta la classe dei partner che si può indicare anche con la bandiera del paese, o semplicemente una emoticon ricordando che avete bisogno di tempo per rispondere agli studenti di un’altra classe. Dopo i saluti l’emozione aumenta rapidamente e dovete essere pronti ad affrontare una dinamica veloce durante la lezione. Per entrambi gli insegnanti è necessario preparare libri di testo e mappe come materiale di supporto. Il processo di apprendimento non è solo 21 manuale, ma funziona paragonando le informazioni tratte da altre fonti. Assicuratevi che gli studenti abbiano la fonte adeguata per paragonare le risposte. Esercizi: Esempio uno: Voi (leader) iniziate la lezione. La vostra classe affida il compito ad altri studenti. Avete sullo schermo: Classe principale: I continenti; modello e oggetti sono distribuiti sullo schermo; gli studenti dell’altra classe dovrebbero utilizzare la lavagna interattiva per metterli nell’ordine corretto. Tenete a mente che gli oggetti devono essere mobili! Fate attenzione al formato degli oggetti! Seconda classe: Trascinate semplicemente gli oggetti sulla mappa. La cosa più importante è incoraggiare gli studenti a discutere le loro decisioni utilizzando i termini appropriati, in questo caso terminologia geografica e i punti cardinali (N, S, E, O). Fate anche attenzione al tempo che impiegate per l’attività. Deve essere breve, perché gli studenti della prima classe aspettano con impazienza. Regole del gioco: Gli insegnanti stabiliscono l’ordine, decidendo quale studente posizionerà un continente per primo e chi sarà il prossimo a venire alla lavagna interattiva. Attività parallele in classe: 1. Dopo aver posizionato gli oggetti, tutti gli studenti in coro dicono il nome del continente (lavoro di squadra, sostegno reciproco). 2. Quando uno studente posiziona correttamente il continente (in maniera approssimativa, naturalmente) tutti gli studenti scrivono un fatto interessante che riguarda il continente sui loro quaderni. Questi fatti verranno poi utilizzati per la discussione. 3. Dopo che ogni continente viene posizionato, gli studenti possono scrive- 22 re i loro nomi alla lavagna. 4. È molto divertente e utile aggiungere un timer sullo schermo: Rendete il gioco più difficile fornendo ulteriori informazioni: Fate domande; disegnate l’equatore, i tropici, chiedete perché non c’è niente al Polo Nord e dove si trova il Mar Mediterraneo. Proseguimento delle lezioni: posizionate i paesi sul continente; mettete il simbolo “la mia casa” sulla città corretta. Aggiungete la bandiera, i simboli del lavoro dei vostri genitori, ecc. Gli insegnanti conducono la discussione; incoraggiano la condivisione di informazioni, sottolineando le somiglianze e le differenze, fornendo spiegazioni scientifiche sulle differenze e definendo la terminologia della classe. Nota importante: Se siete ancora connessi, scrivete domande (preparate in anticipo) e fatele apparire sullo schermo; una classe pone la domanda all’altra. III. CONCLUSIONE: La lezione termina salutando i partner della lezione e posizionando una piccola emoticon sulla lavagna. È più semplice per gli studenti tenere a mente l’importanza dei fatti condivisi se gli insegnanti preparano tabelle che ogni studente deve compilare con le informazioni che ha Modulo didattico bulgaro implementato da una classe turca imparato su un altro paese. Alla fine della lezione gli studenti dovrebbero orientarsi meglio fra le informazioni geografiche (luoghi, fatti) utilizzando la loro memoria, senza l’ausilio di libri. Devono stabilire l’essenza della logica geografica utilizzando fatti, indicazioni e luoghi. La responsabilità dell’insegnante consiste nel concentrarsi sulla connessione logica fra fatti e supposizioni riguardanti la famiglia, la casa, la scuola e il continente – tutto ciò che accade e che è importante sul nostro pianeta Terra. Questa impostazione è utile per molti altri argomenti correlati allo sviluppo sostenibile. Non esitate a chiedere che vi sia assegnata una classe partner scrivendo all’indirizzo [email protected] o [email protected] ; verrà scelto un partner bulgaro in base all’età degli studenti e al loro livello di inglese. 23 IV. VALUTAZIONE: Gli insegnanti chiudono la sessione chiedendo agli studenti che emozioni hanno provato: • Come vi sentite? • In che modo avete imparato? (Cercate di spiegare e argomentare le differenze fra paesi, lavoro, popolazione, simboli e colori della bandiera, ecc. utilizzate la geografia e la storia.) • Continuazione: Possiamo dire che la Terra è la nostra casa? L’Europa è la nostra casa? Il nostro paese è la nostra casa? Per acquisire conoscenze di base sulla materia, utilizzate le domande del vostro libro di testo. Le domande a risposta chiusa sono più adatte. • L’Europa è a N/S/E/O di … • (Città, paese) è a S/N di ... Non elaborati Poco elaborati Altamente elaborati Energia rinnovabile: marina, idroelettrica, solare, eolica. Fossili: gas, petrolio, nucleare, carbone. 24 Titolo dell’unità Il nostro cortile scolastico – un anno di scuola in un minuto Nome dell’insegnante, Scuola e Paese Anelia Nankova, Hristo Nikiforov Primary School, Lovech, Bulgaria Gruppo target III /IV elementare / 7-9 anni Obiettivi > Presentare e descrivere i segni dei cambiamenti che hanno luogo in natura e la linea del tempo dei cambiamenti stagionali; > Ampliare le conoscenze sui cicli stagionali; > Creare un calendario naturale e imparare come e perché usarlo; > Associare i cambiamenti al rapporto astronomico fra il Sole e la Terra (potete usarlo come obiettivo supplementare se la vostra classe ama l’astronomia). Competenze chiave 1. Competenza di comunicazione nella madrelingua (descrivere progetti e processi costruttivi associati al video) 2. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico (misurazioni) temperatura, umidità, parametri meteorologici (ventoso, nuvoloso) 3. Competenza digitale (usare la fotocamera come strumento di osservazione per raccogliere dati) 4. Imparare ad imparare (esplorazione, osservazione, analisi e suddivisione) 5. Senso di iniziativa e imprenditorialità (Responsabilità umana cambiamenti naturali) 6. Consapevolezza ed espressione culturale Durata Un anno Per un periodo più breve: Potete anche usare fotografie della natura fatte dai bambini in diverse stagioni. Durata: 5 lezioni al mese che includono lingua, musica e arte – 1 mese Tematiche di Sviluppo Sostenibile (SS) utilizzate 1. Biodiversità 2. Salvaguardia/Gestione delle Risorse Naturali e delle Energie Rinnovabili 3. Responsabilità Locale e Globale 4. Sviluppo Rurale e urbano Materiali e Risorse utilizzate Usate un mappamondo e un modellino del sole e dei pianeti, o del sole e della Terra. Se non avete nessuna di queste cose, utilizzate Internet http://www.youtube.com/ watch?v=W47Wa7onrIQ 25 Ogni squadra ha: > cartoncino, matite colorate, evidenziatori, ecc.; > Materiali naturali per i costumi e strumenti per giardinaggio; > Foto, enciclopedie; > Materiale multimediale: computer con Windows e Microsoft Office (PowerPoint e Word), proiettore, scanner, stampante, fotocamera digitale, ecc.; software gratuito di movie-making. Materie scolastiche correlate Voci specifiche: patria, mondo naturale, arte, TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione). Uomo e natura, lingua e letteratura bulgara, musica e arte, TIC e matematica. Metodo e tecniche utilizzate Apprendimento basato su progetti, conversazione diretta, domande e risposte, mappe concettuali, dimostrazioni, lavoro di squadra, osservazione, processo decisionale, interpretazione scientifica e creativa attraverso l’interazione (in una squadra e con altre squadre), peer coaching. Valutazione Portfolio del lavoro del progetto, valutazione del lavoro del progetto utilizzando cartoncini, partecipazione a una discussione. INFORMAZIONI PRELIMINARI: La preparazione e l’implementazione della lezione hanno i seguenti obiettivi: unire le conoscenze sul rapporto fra cambi stagionali e calendario solare astronomico, acquisire conoscenze e costruire competenze sulle stagioni nel nostro paese e sui cambiamenti che osserviamo nella natura, introdurre nuovi concetti riguardanti l’argomento (inserite semplicemente una linea del tempo stagionale per i diversi luoghi della Terra: l’equatore, gli emisferi boreale e australe), sviluppare precisione e accuratezza quando si utilizzano strumenti adeguati per la misurazione (temperatura, ecc.). Aggiungere la dimensione emotiva per integrare l’ambito della musica e della danza. Ultima cosa, non meno importante: il lavoro su questo progetto 26 mira a favorire l’acquisizione della conoscenza e delle abilità per sviluppare le competenze TIC. Per creare una mappa concettuale, l’insegnante può utilizzare il sito https://bubbl.us/, riempiendo ogni vignetta con le idee degli studenti. I. INTRODUZIONE: Preparazione L’insegnante presenta agli studenti l’argomento della lezione. La lezione inizia con una conversazione diretta. L’insegnante chiede di presentare le domande: guardate dalla finestra; com’è il tempo? Prendete il mappamondo e chiedete: “Come pensate sia il tempo in Australia (nell’emisfero australe) ora? Quanto sono lunghe le giornate in inverno? Dipende dal sole? Come misuriamo la temperatura? C’è la stessa temperatura qua e là? Perché? Collegate gli elementi sulla mappa concettuale.” Dopo l’introduzione, l’insegnante stila un piano della lezione, dando istruzioni e dividendo in squadre. Le squadre devono essere divise casualmente. A quest’età gli studenti non sono indipendenti e non hanno fiducia nelle loro capacità. L’insegnante affida dei compiti ad ogni squadra e aiuta un gruppo a decidere quale ruolo è adeguato ad ogni squadra. I compiti sono basati sulla ricerca. Ogni squadra deve fare una ricerca su una stagione, inizia la Bulgaria. L’insegnante presenta l’argomento mentre la classe ripassa i cambiamenti durante le quattro stagioni nel corso dell’anno. Durante il processo di presentazione e discussione, l’insegnante stabilisce il piano di lavoro e i criteri di valutazione. Insieme all’insegnante, gli studenti formano le squadre e definiscono i criteri per la valutazione. Poiché si tratta di un processo a lungo termine, è importante sottolineare i punti principali del lavoro di squadra: collaborazione, partecipazione, contributo, puntualità e responsabilità sulle decisioni della squadra. Potete fare commenti sui comportamenti negativi: essere prepotenti, troppo vigorosi o avere scarsa considerazione degli altri e rifiutare gli incarichi. Dovete spiegare che la squadra ha un obiettivo, un prodotto, un anno (durata del progetto) a disposizione per sviluppare la ricerca adeguatamente. Il tempo e il prodotto sono molto importanti in questo modulo didattico. II. PROCESSO DI APPRENDIMENTO: Implementazione Il compito consiste nel descrivere in un minuto i cambiamenti che si verificano in natura nel corso di un anno. 1. All’inizio dell’anno scolastico, la classe sceglie un certo oggetto nel cortile della scuola (un albero, un cespuglio, ecc.) e ogni squadra lavora su una delle quattro stagioni in Bulgaria. 2. La classe sceglie un giorno della settimana per fare delle foto. Sarebbe utile scegliere un giorno in cui sono presenti insegnanti di diverse materie, ad esempio il giorno del consiglio di classe. 3. Nel corso dell’anno scolastico (32 settimane in Bulgaria), la classe scatta foto all’oggetto con una fotocamera ogni settimana. 4. La classe annota i cambiamenti su un quaderno scelto per raccogliere tutti i dati durante lo sviluppo del progetto e raccoglie dati sulle previsioni del tempo di un altro 27 paese guardando su Internet (http://forecast.io/#/f/42.6833,23.3167) > Tempo: stagione, mese, giorno, e ora della giornata; > Parametri meteorologici visibili: ventoso, nuvoloso, soleggiato, piovoso, nevoso; > Temperatura; > Oggetto naturale: albero, cespuglio; > Lunghezza della giornata: alba e tramonto. (Usate l’orologio, controllate su Internet: (http://astrocalendar.50webs.com/suncordrs.html) 5. Ogni squadra deve scegliere oggetti da riprendere (imparare ad imparare: osservare, stimare, provare, dimostrare). Questo accade durante le lezioni di scienze. 6. Ogni squadra crea un calendario naturale per il giorno della stagione nel quale scattano le foto. L’insegnante incoraggia gli studenti e dirige le loro attività, dando loro esempi su come realizzare calendari interessanti. Questo accade durante le lezioni di arte (fase 10). 7. Le 32 foto (o film) che la classe ha fatto durante l’anno scolastico vengono unite in un video (potete usare Photo Story; 1 minuto). Naturalmente, dovete insegnare agli studenti come usarlo e come scaricare, ma questo avverrà durante le lezioni di informatica (fase 12). 8. Le foto vengono sistemate su poster e divise per stagione; la creazione di uno storyboard è importante per le competenze linguistiche. Ma ancora più importante è organizzare le informazioni e i dati comparativi (oggetti). Più oggetti comparativi vi sono nell’osservazione, più alto sarà il voto. L’insegnante fornisce nozioni non troppo complesse, supportando ed estendendo gli orizzonti culturali e la conoscenza di ciascun gruppo, fornendo esempi (incoraggiando il loro approccio di ricerca) relativi a diverse parti del mondo, e nel corso dell’anno (durata del progetto) fa distinzioni e sottolinea le differenze di temperatura, umidità, ora del tramonto ecc. in altre zone del mondo. Si dovrebbe dare un voto extra alla fine del progetto se lo studente è in grado di collegare i parametri alla posizione globale del paese, o se prova a spiegare le differenze di temperatura fra le stagioni in base alla posizione del sole o alla lunghezza del giorno. 9. La classe canta canzoni a tema durante le lezioni di musica. Potete sceglierle voi stessi o consultare l’insegnante di musica. 10. Durante le lezioni di arte, la classe dipinge quadri a tema, crea costumi ecc. 11. La classe discute di opere letterarie durante le lezioni di lingua e letteratura bulgara; 12. La classe realizza il film utilizzando Photo Story durante le lezioni di informatica; l’insegnante assiste gli studenti. 13. La classe pianta un albero per ogni squadra e se ne prende cura; quest’attività così semplice favorisce lo sviluppo del senso di responsabilità e stabilità, uno degli obiettivi di questo modulo didattico. III. CONCLUSIONE: Fase produttiva • Valutazione del lavoro di ciascuno studente; (1 ora) – Lezioni di scienze e tecnologia 28 • Presentazione del lavoro svolto da ogni squadra davanti alla classe e ai genitori; (1 ora) – Lezioni di lingua • Dimostrazione delle conoscenze acquisite e discussione: l’uomo dovrebbe avere profondo rispetto della natura e assumersi la responsabilità dei cambiamenti che si verificano nella natura; (1 ora) – Lezione su uomo e natura. IV. VALUTAZIONE: Per valutare il lavoro svolto, l’insegnante utilizza cartelloni che raccolgono le valutazioni del lavoro individuale degli studenti e del lavoro di squadra, in base al portfolio. (Immagini sotto.) 29 7.2 Moduli didattici dalla Romania Titolo dell’unità Nome dell’insegnante, Istituto e Paese Gruppo Target La carta Petrescu Elena-Andreea Diaconu Coresi Gymnasium School, Fieni, Dambovita, Romania Livello: IV elementare Età: 9 anni Obiettivi Gli studenti saranno in grado di: • Adeguare il linguaggio a diverse situazioni comunicative • Scrivere brevi testi • Definire tecniche lavorative adeguate ai materiali selezionati • Comprendere gli effetti dell’attività umana sull’ambiente • Registrare le osservazioni • Eseguire calcoli corretti • Classificare e organizzare le informazioni in tabelle • Leggere e discutere dei testi • Elaborare frasi sulle foreste • Completare etichette e calcolare • Tagliare, incollare e dipingere sulla carta • Discutere su un breve film • Organizzare le informazioni e creare una cartella sulla salvaguardia delle foreste, utilizzando carta riciclata Competenze Chiave Coperte 1. Competenza di comunicazione nella madrelingua 2. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico 3. Competenza digitale 4. Imparare ad imparare 5. Competenze sociali e civiche Durata 45 min per ogni gruppo Tematiche di Sviluppo Sostenibile (SS) 1. Rifiuti e materiali riciclati utilizzate 2. Conservazione/Gestione delle risorse naturali e delle energie rinnovabili 3. Responsabilità locale e globale Materiali e Risorse utilizzate Carta, libri, computer, colla, quaderni, breve film/video sulla vita di un albero, la storia della carta in Cina e in altri paesi Materie Scolastiche Correlate Linguaggio naturale: leggere e creare testi Matematica: calcolare, classificare Scienze: reperire informazioni sulla carta Arte: liaison, albero della vita 30 Metodo Valutazione Conversazione, dialogo, esercizi, brainstorming, spiegazione, osservazione, lettura Valutazione individuale. Osservazioni dell’insegnante. Valutazione dei colleghi (modulo di osservazione). INFORMAZIONI PRELIMINARI: I bambini guarderanno un breve film scelto in precedenza dall’insegnante sulla vita di un albero, la storia della carta in Cina e in altri paesi. I. INTRODUZIONE L’insegnante verifica le conoscenze precedenti degli studenti. Gli studenti riceveranno dei foglietti di diversi colori e tessuti e guarderanno un video sulla produzione della carta. L’insegnante informa gli studenti sugli obiettivi/attività, che serviranno a dividere i gruppi di lavoro. II. PROCESSO DI APPRENDIMENTO L’insegnante divide gli studenti in 4 gruppi: Gruppo degli artisti Gli studenti ricevono carta, colla e acquarelli e fanno un collage intitolato “l’albero della vita”; > Leggono le istruzioni e scelgono le attività; > Cercano di comporre una canzone sull’albero, con alcune rime; > Lavorano a coppie e in gruppo per realizzare il collage e utilizzarlo per un nuovo gioco inventato da loro. Gruppo linguistico Lavoro di gruppo: > Leggere un testo sulla storia di un foglio di carta; > Leggere i momenti salienti della storia e fare un piccolo disegno; > Discutere della storia e dei personaggi. Lavoro individuale: > Gli studenti scrivono cosa hanno provato mentre leggevano la storia. Lavoro a coppie: > Creare dei quintetti per attirare l’attenzione delle persone sulla necessità di riciclare la carta/piantare alberi in giardino e nella foresta. 31 Gruppo dei matematici Lavoro di gruppo: > Trovare informazioni sulla vita di un albero, su come calcolare l’età di un albero, quanti alberi servono per ottenere la pagina di un libro, per costruire un cassetto, una porta ecc. Lavoro a coppie: > Scrivere le informazioni sulle etichette Lavoro individuale: > Fare calcoli, risolvere problemi di matematica. Gruppo degli scienziati Lavoro a coppie: > Leggere le informazioni e imparare nozioni sulla carta, sul riciclaggio della carta e completare il “mazzo”. Lavoro individuale: > Completare una pagina di esercizi. Lavoro di gruppo: > Fare un collage e creare uno slogan. III. CONCLUSIONE L’insegnante chiederà agli studenti cosa hanno scoperto. Insieme discuteranno del perché si debba riciclare, perché piantare alberi sia importante per l’ambiente e delle conseguenze negative che derivano dal mancato svolgimento di queste azioni in alcune parti del mondo e nel nostro paese. Il collage ”L’albero della vita” sarà per loro un nuovo gioco. Ogni gruppo inventerà delle regole, perché utilizzeranno diversi tipi di carta: vecchi giornali e fogli di carta di altre attività. IV. VALUTAZIONE L’insegnante esamina il lavoro eseguito con la carta insieme ai bambini (autovalutazione) e per altri lavoretti i bambini si esamineranno reciprocamente (valutazione fra pari). Completeranno le seguenti frasi (nella propria lingua o in inglese): • Oggi ho imparato.. • È stato bello quando.. • Penso che.. Gli studenti completeranno la scheda di osservazione sul loro lavoro di gruppo. RIFLESSIONE: Nel corso dei successivi 7 giorni, scriveranno su un foglio quanta carta utilizzano in famiglia e se raccolgono la carta in un contenitore per riciclarla. Visiteranno il centro di riciclaggio (forse di raccolta è più semplice) dei rifiuti insieme alla classe. Per ogni collage “L’albero della vita” inventeranno regole per un gioco con immagini che descrivono il comportamento giusto o sbagliato verso l’ambiente. Avranno bisogno di un dado e di un banco. 32 Titolo dell’unità Nome dell’insegnante, Istituto e Paese Gruppo target Obiettivi Competenze chiave Durata Tematiche di Sviluppo Sostenibile (SS) Materiali e risorse utilizzate Materie scolastiche correlate Metodo Valutazione Natura, amica nostra – “La piccola Matita” Solomon Cristina Elena, Ghinesti Kindergarten, Dambovita, Romania Livello: I elementare Età: 5-6 > Partecipare ad attività di gruppo, incluse le attività ludiche come oratori e ascoltatori > Individuare l’idea dietro al testo, creare racconti seguendo gli indizi delle immagini. > Contare da 1 a 20 > Lavorare per svolgere operazioni di base con materiali di lavoro naturali e sintetici > Conoscere e rispettare le regole dell’integrazione nella vita sociale e le regole di sicurezza personale > Conoscere le regole base per la protezione della natura 1. Competenza di comunicazione nella madrelingua 2. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico 3. Imparare ad imparare 150 min 1. Rifiuti e materiali riciclati 2. Produzione e consumo 3. Conservazione/Gestione delle risorse naturali e delle energie rinnovabili Immagini con alberi, immagini con “la piccola matita”, computer portatile, torcia, fogli A4 colorati, trucioli di matita, colla, salviette umidificate, tavole, matite colorate. Lingua e comunicazione: descrivere in maniera dettagliata i contenuti delle immagini originali, delle foto; creare brevi racconti; Scienze Naturali: sviluppare lo spirito di protezione della natura, di piante, alberi; parti, attributi, caratteristiche e differenze, usi; Matematica: contare da 1 a 20; Attività pratiche: raccogliere e selezionare materiali provenienti dalla natura e dai rifiuti, riconoscendo il grado di riciclabilità di ciascun materiale scelto. Azioni volte ad avvisare il prossimo sulla necessità di comportarsi in maniera corretta, realizzando collage con i trucioli di matita. Brainstorming, apprendimento in collaborazione, sperimentazione Visita della galleria, esposizione del lavoro dei bambini. 33 INFORMAZIONI PRELIMINARI: La curiosità dei bambini sul modo in cui si producono le matite mi ha spinto a sviluppare quest’attività, dunque ho deciso di raccogliere informazioni e risorse materiali per aiutare i bambini a comprendere quanto è importante proteggere la natura, innanzitutto rispondendo alle loro domande. Per ulteriori informazioni: •http://www.faber-castell.com.au/50597/Products/ Playing-Learning/Products/How-Are-Pencils-Made/splrn_ index1.aspx •http://www.pencils.com/pencil-making-today I. PROCESSO DI APPRENDIMENTO Ai bambini viene chiesto di guardare alcune immagini e creare brevi storie o frasi su quello che vedono (immagini con foreste, con un albero abbattuto, case, mobili, quaderni, matite) pensando (non necessariamente) al titolo “La piccola matita” (Ro: Creion cel mic). I bambini creano brevi poesie e viene chiesto loro di contare le matite, e così scoprono quante matite si possono fare con due tavole di legno. (20 min) Poi gli studenti ricevono dei fogli di cartone colorati e viene chiesto loro di unire i puntini (10 min). I bambini guardano una presentazione sulla produzione delle matite. Poi ricevono alcune tavole di legno e matite colorate e viene chiesto loro di coprire una tavola di matite, mettere un’altra tavola sopra e contare le matite fra le due tavole. In questo modo scopriranno quante matite si possono produrre da due tavole di legno. (30 min) L’insegnante chiede ai bambini di realizzare dei collage che rappresenteranno dei messaggi per salvare e proteggere la natura (10 min). L’insegnante distribuisce i materiali: istruzioni per utilizzare i trucioli, la colla, le tavole e le matite colorate. I bambini lavorano al collage (30 min). Mostra dei lavori degli studenti (10 min). Alla fine l’insegnante spiega che saranno i membri del gruppo a scegliere i lavori da esporre e che dovranno spiegare perché hanno scelto ciascun lavoro. L’insegnante prepara un gioco per i bambini in modo da consolidare il tema del giorno: “Tocca l’albero!” un energico gioco di movimento. (30min) I bambini vengono divisi in due gruppi: “Gocce d’acqua” e “Alberi”. Gli alberi devono ricevere gocce d’acqua per crescere e rinvigorire la natura intorno. Gli alberi si muovono e le gocce d’acqua possono correre e toccare l’albero solo se danno la risposta esatta alle domande che pone l’insegnante. Se danno la risposta corretta sono libere di rincorrere e acciuffare l’albero. La goccia d’acqua riceve il premio che preferisce: una matita colorata, un foglio colorato ecc.; l’albero riceve gli stessi premi. 34 II. CONCLUSIONE L’insegnante chiede agli studenti la loro opinione sull’attività del giorno e perché devono proteggere la natura: gli alberi, le piante ecc. Cosa succede se non proteggiamo la natura? Alla fine vedono tutte le loro opere esposte (tutti i lavori vengono mostrati nell’ordine scelto dai bambini). I bambini ricevono come premio dei dolci e vengono lodati per le attività svolte. III. VALUTAZIONE In quest’attività sono stati raggiunti tutti gli obiettivi: i bambini hanno partecipato alle attività di gruppo, incluse le attività del gioco, come oratori e ascoltatori; alcuni hanno creato brevi storie utilizzando le immagini, hanno contato da 1 a 20, hanno usato materiali per svolgere semplici operazioni. Le informazioni raccolte per quest’attività sono state molto utili. I bambini sono attratti dalle attività che implicano l’utilizzo di un computer, e sono stati molto contenti anche di scoprire come sono fatte le matite. Bene, credo che il mio piano abbia funzionato. Ho raggiunto i risultati che avevo previsto, considerando cosa sono in grado di fare i miei studenti. Se dovessi svolgere nuovamente l’attività, modificherei la parte che riguarda la creazione di storie – tutti vogliono raccontare la loro storia, e c’è voluto più tempo di quanto mi aspettassi. Dunque qui anche gli studenti della scuola materna devono lavorare in gruppi, altrimenti l’attività può essere svolta il giorno prima e poi se ne discute insieme. In questo modo l’insegnante può capire quali sono state le debolezze dell’attività e quali i punti di forza, spiegandone la ragione. RIFLESSIONE: I bambini amano le attività pratiche e manuali. L’attività è piaciuta molto ai bambiniche sono stati contenti di scoprire come sono fatte le matite e cosa si può fare con i trucioli. Sono anche rimasti molto soddisfatti dei risultati del loro lavoro. Per aiutare i bambini ad abituarsi a proteggere la natura e comprendere meglio l’importanza del rispetto delle regole sulla salvaguardia della natura è necessario attuare altre attività simili. Ho intenzione di svolgere di nuovo quest’attività, bisogna per esempio riflettere su quali altre cose possiamo fare con i trucioli della matita e come possiamo proteggere l’ambiente. I bambini riescono a vedere le cose in modo chiaro. Riescono a capire cose che non vi aspettereste, ciò che dicono e che fanno rende l’insegnante felice e orgoglioso di loro. “Sono orgogliosa dei miei studenti. È stata un’esperienza nuova per loro ma anche per me!” Le foto dello svolgimento della lezione sono disponibili al link: http://www.sustain-project. eu/main/links?lang=en 35 7.3 Moduli Didattici dall’ Italia Titolo dell’unità Nome dell’insegnante, Istituto e Paese Gruppo target Obiettivi Competenze chiave Durata Tematiche di Sviluppo Sostenibile Materiali e risorse utilizzate Giochiamo con gli alimenti Serafina Turdo, III Circolo didattico “Maggiore Guida” , Partinico, Italia Livello: III elementare Età: 7-8 anni > Incoraggiare un approccio critico/analitico al cibo; > Conoscere l’origine e la trasformazione degli alimenti più comuni; > Imparare a organizzare una dieta quotidiana equilibrata; > Scoprire gli ingredienti che compongono il cibo che mangiamo, risalire alle zone in cui questi ingredienti vengono prodotti 1. Competenza di comunicazione nella madrelingua 2. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico 3. Imparare ad imparare 4. Competenze sociali e civiche 5. Consapevolezza ed espressione culturali 2 ore 1. Biodiversità 2. Produzione e consumo 3. Vita sana 4. Responsabilità locale e globale > Schede didattiche: • questionario (Allegato 1) • carta degli alimenti (Allegato 2) • Scheda 1 - Di cosa è fatto? (Allegato 3) • Scheda 2 - Piramide alimentare (Allegato 4) > 1 scatola per raccogliere le carte degli alimenti > 2 scatole di scarpe vuote (una per ogni squadra) > Fogli bianchi, pastelli o pennarelli Potete trovare tutte le schede didattiche e gli allegati sul sito SUSTAIN al link www.sustain-project.eu/main/links?lang=it Materie scolastiche correlate 36 Lingua italiana (analisi terminologica sul settore agroalimentare) Scienze (educazione alimentare, educazione alla salute) Metodo Valutazione Arte e immagini (abilità grafiche) Cittadinanza e costituzione (imparare a lavorare in squadra, ad utilizzare le risorse comuni, a comunicare) Apprendimento collaborativo Imparare giocando Valutazione collettiva del lavoro svolto dalle due squadre attraverso la lettura e un’analisi condivisa dei risultati del gioco, e attraverso l’organizzazione di un dibattito + Scheda 2- Piramide alimentare (Allegato 4) INFORMAZIONI PRELIMINARI: Nel 2015 si terrà a Milano l’Expo universale. “Nutrire il pianeta, energia per la vita” sarà il titolo del tema conduttore, al centro delle discussioni ci saranno le questioni legate al cibo e all’alimentazione delle future generazioni. E’ responsabilità di ciascun educatore trattare dei suddetti argomenti con i propri alunni al fine di porre le basi per una corretta educazione alimentare. “Giochiamo con gli alimenti” mira a costruire con gli studenti un percorso che valorizzi la qualità degli alimenti, mettendo in evidenza i processi di trasformazione che subiscono prima di arrivare sulla nostra tavola. L’attività sarà un modo per favorire la riflessione critica sul cibo e sui processi di produzione alimentare. Lettura consigliata: http://www.eufic.org/article/it/expid/Linee-guida-dietetiche-alimentari-Europa/ I. INTRODUZIONE L’insegnante presenta l’attività spiegando agli studenti cosa dovranno fare. Gli alunni costruiranno le diverse fasi dell’attività con il loro contributo attivo. In un primo momento ogni bambino avrà modo di parlare di sé esprimendo le proprie preferenze alimentari ad un compagno. I bambini saranno poi chiamati a lavorare in gruppo e infine si confronteranno collettivamente valutando reciprocamente le proprie conoscenze in un momento di apprendimento non formale e collettivo. II. PROCESSO DI APPRENDIMENTO Questionari: I bambini si dividono in coppie e vengono invitati a compilare il questionario distribuito dagli insegnanti (Allegato 1). Ogni bambino pone delle domande ad un compagno e scrive le risposte. Preparare le carte degli alimenti: ogni bambino deve preparare dei cartoncini (Allegato 2) con il nome e il disegno dell’alimento descritto nel questionario del compagno. Raccogliere le carte degli alimenti: l’insegnante raccoglie tutti i cartoncini in una scatola. Distribuzione degli studenti in due squadre: si suggerisce di preparare tanti bigliettini quanti sono i bambini, scrivere su metà dei biglietti il nome di un frutto (es. mela), sull’altra metà il nome di un altro frutto (es. arancia). I bambini dovranno pren37 dere un bigliettino, leggerlo e distribuirsi nelle due squadre corrispondenti al frutto selezionato. Disegno del logo della squadra: ogni squadra disegnerà un logo per il suo gruppo e lo incollerà su una scatola fornita dall’insegnante. Fase I del gioco: l’insegnante distribuisce alle due squadre le schede 1 – Di cosa è fatto? (Allegato 3), prende il contenitore con le card prodotte dopo il questionario, pesca una card per volta, la mostra alla classe e legge agli alunni di quale alimento si tratta. Poi chiede alle due squadre di indicare quali sono le materie prime che compongono l’alimento indicato. Esempio: su una card è stata segnata la PIZZA, l’insegnante chiederà quindi alle due squadre: “Quali sono gli alimenti di base che compongono la pizza?” Fase II del gioco: le due squadre dovranno scrivere all’interno della scheda 1 – Di cosa è fatto? (Allegato 3) quali sono le materie/ingredienti di base che compongono l’alimento in questione (es. pizza: farina, lievito, pomodoro). Ciascuna scheda compilata sarà messa dentro la scatola della squadra cui appartiene. III. CONCLUSIONE Fine del gioco: ogni squadra valuterà insieme all’insegnante le schede prodotte dall’altra squadra. Questo momento di riflessione e di valutazione collettiva stimolerà i bambini a comprendere meglio quali sono le materie prime che compongono gli alimenti che mangiano quotidianamente e quali sono le fasi di trasformazione che li portano sulle nostre tavole. Nella fase finale dell’attività, l’insegnante presenterà la piramide alimentare alla classe, gli alimenti al suo interno e la sua funzione nell’organizzazione di una dieta giornaliera equilibrata e sana. IV. VALUTAZIONE Le due squadre eseguiranno una valutazione collettiva del lavoro attraverso una lettura ed un’analisi condivisa dei risultati del giorno e l’organizzazione di un dibattito collettivo. I bambini, guidati dall’insegnante, metteranno gli alimenti individuati nel corso dell’attività sulla scheda 2 – Piramide alimentare (Allegato 4). RIFLESSIONE: Per valutare al meglio le attività svolte si porterà avanti una discussione aperta con i bambini. L’attività potrebbe essere proposta anche agli insegnanti di altre classi per valutarne il possibile follow-up. Visitate il sito http://www.sustain-project.eu/main/links?lang=it per trovare i file che contengono tutti gli allegati dei moduli didattici. Troverete il modulo didattico al link http:// 38 www.sustain-project.eu/main/dgpe?op=sh&id=96. Titolo dell’unità Nome dell’insegnante, Scuola e Paese Gruppo classe di riferimento Obiettivi Competenze chiave sviluppate Durata Tematiche di Sviluppo Sostenibile Materiali e risorse utilizzate Racconti sonori Amico Dolci; Centro per lo Sviluppo Creativo “Danilo Dolci”, Italia Livello: IV – V elementare Età: 8-10 anni > Far avvicinare i bambini alla musica e alla produzione musicale; > Ampliare le capacità espressive di ciascuno; > Migliorare le competenze artistiche, logiche, matematiche e musicali; > Migliorare le abilità di coordinazione motoria; > Scrivere/disegnare la partitura musicale di un quadro, una fotografia, un’immagine, una scena di vita quotidiana, un racconto. 1. Competenza di comunicazione nella madrelingua 2. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico 3. Imparare ad imparare 4. Competenze sociali e civiche 5. Senso di iniziativa e di imprenditorialità 6. Consapevolezza ed espressione culturali 2 ore È possibile dividere l’attività in più parti, soprattutto nel caso in cui si scelga di musicare un racconto inventato dalla classe. I momenti possono essere così divisi: scrittura del testo, composizione della musica + scrittura della partitura, esecuzione della musica. 1. Cittadinanza mondiale e democrazia 2. Rifiuti e materiali riciclati 3. Responsabilità locale e globale 4. Diritti umani, pace e giustizia Strumenti musicali: flauti, percussioni, strumentario Orff, tastiera (facoltativa), carta, matite colorate, pennarelli, colori, forbici, colla. Se volete utilizzare strumenti costruiti con materiali riciclati, vi occorreranno: legnetti, contenitori di plastica o metallo riempiti con semi vari, vasetti di yogurt ecc. Nel caso in cui si scelga di musicare un dipinto, una foto o un’immagine di altro genere, saranno necessari: il file-immagine, il proiettore e il laptop. Se volete registrare l’esecuzione finale, saranno necessari: il racconto da musicare e un registratore audio. 39 Materie scolastiche correlate Metodo Valutazione Musica, Matematica, Letteratura, Educazione Sociale e Civica, Arte Approccio Maieutico Reciproco (AMR), Per ulteriori informazioni: •http://reciprocalmaieutic.danilodolci.it/ wp-content/uploads/2011/09/Italiano.pdf; •http://danilodolci.org/rma Learning by doing; Apprendimento collaborativo. L’insegnante valuta: > la corrispondenza dei suoni trovati dagli alunni rispetto all’effetto desiderato; > la partitura creata; > l’esecuzione finale. > riflessione collettiva della classe e autovalutazione INFORMAZIONI PRELIMINARI: Così come è importante avere la possibilità di imparare a leggere, scrivere, contare, disegnare, è altrettanto importante sperimentare l’ascolto attivo. Suoni e rumori possono essere manipolati, prodotti e/o ri-prodotti attraverso il nostro corpo, con veri strumenti musicali o con semplici strumenti costruiti con materiali di scarto, che possono essere costruiti dagli studenti prima dell’inizio dell’attività o prima della fase di esecuzione. Quest’attività dà agli studenti la possibilità di imparare come “comporre insieme” e come esprimere un punto di partenza comune attraverso linguaggi differenti e poco comuni. I bambini lavoreranno con strumenti di comunicazione che spaziano dal corpo, alla grafica, agli strumenti musicali “riciclati”, per ottenere un’esecuzione musicale basata sul contributo di ognuno. Le fasi di analisi, interpretazione sonora, scrittura (astratta, descrittiva o realistica) e montaggio della partitura abituano i bambini all’osservazione e definizione degli elementi chiave per comunicare un messaggio e la sua dimensione temporale. ‘Racconti sonori’ favorisce inoltre lo sviluppo delle competenze logiche e matematiche. Suggerimenti: Si suggerisce agli insegnanti di controllare i seguenti riferimenti prima e dopo l’attività, per approfondire le fonti di ispirazione per quest’attività: “Pierino e il Lupo” fiaba musicata da Sergei Prokofiev. http://www.youtube.com/watch?v=0PoNvFwrfVU Wassily Kandinsky, Punto, linea, superficie, 31ª ediz., Milano, Adelphi, 1968. Si raccomanda di svolgere l’attività iniziando a dipingere forme semplici e pochi ele- 40 menti. Poi potete passare alle immagini, alle scene reali e/o a racconti più complessi. Questo per favorire la comprensione da parte dei bambini di attività di base che possono essere esplorate in un secondo momento aggiungendo variabili più complesse. I. INTRODUZIONE Esplorazione: L’insegnante fa una breve premess sull’attenzione all’ascolto, sui rumori che ci circondano quotidianamente, sulla nostra capacità di riconoscerli. La classe comincia poi a esplorare le possibilità sonore del corpo (dita, mani, piedi, voce, fischio)e degli oggetti presenti nell’ambiente circostante (banchi, matite, carta stropicciata, sedie, ecc.). L’insegnante chiede ai bambini qual è il loro rapporto con la musica, se fra loro c’è qualcuno che suona uno strumento musicale, qualcuno che ascolta abitualmente musica e che genere di musica ascolta, se credono che sia possibile raccontare qualcosa usando la musica invece delle parole. L’insegnante introduce l’attività spiegando ai bambini che insieme prepareranno un concerto/esibizione musicale. II. PROCESSO DI APPRENDIMENTO L’insegnante presenta le diverse proposte da musicare: > un quadro; > una foto; > una scena di vita quotidiana; > un ricordo; > un racconto, inventato o reale. > altro La classe valuta le diverse proposte, concorda su cosa musicare. Poi gli studenti analizzano il quadro, l’immagine o il racconto. La classe analizza dati/personaggi/luoghi/situazioni/atmosfera, e tutte le informazioni che sono fondamentali per comunicare il messaggio e/o esprimersi attraverso la musica. L’insegnante fa da moderatore, osserva come gli alunni condividono i propri punti di vista, guidando, se necessario, lo scambio. L’insegnante registra i dati forniti dai bambini. Partitura: La classe lavora ora all’individuazione dei suoni più adatti per tradurre in suoni/musica gli elementi selezionati, es. un punto può indicare un suono breve, una linea potrà rappresentare un fischio prolungato, ecc... 41 In questa fase si fa un attento e fondamentale lavoro di ricerca e concordanza fra l’ascolto e le emozioni suscitate. In seguito vengono scelti i suoni da associare ad ogni elemento. La classe, aiutata dall’insegnante, scrive/disegna la partitura musicale, cioè traduce graficamente i suoni (scrittura analogica). Esecuzione: 7/ L’insegnante legge la partitura insieme ai bambini. L’insegnante chiede al gruppo chi vuole provare a dirigere l’orchestra. Il direttore avrà il compito di armonizzare il lavoro fatto dalla classe nell’esecuzione finale. Dopo la prima esecuzione sarà possibile ripetere l’esecuzione con un diverso direttore d’orchestra. Cominciano le prove per eseguire lo spartito. III. CONCLUSIONE Il gruppo esegue la partitura. Se possibile l’esecuzione sarà registrata e riascoltata in seguito per affinare l’orecchio e comprendere meglio come ha lavorato il gruppo sia nel racconto del messaggio iniziale, sia nell’esecuzione musicale. Nel caso in cui si sia scelto di musicare un racconto sarà possibile accompagnare l’esecuzione con una voce narrante che leggerà il racconto sul quale si basa la partitura. IV. VALUTAZIONE Nel corso di una sessione maieutica, gli studenti dovranno raccontare quali fasi preferiscono: analisi dell’elemento scelto (racconto, immagine, dipinto), traduzione in scrittura analogica, o esecuzione dello spartito. Questo dibattito aiuterà l’insegnante a determinare l’inclinazione personale di ogni studente. Inoltre, questo dibattito favorirà un lavoro di gruppo rispettoso, contribuendo così allo sviluppo di collaborazioni future. RIFLESSIONE: 42 Racconti sonori è un’attività che permette ai bambini di avvicinarsi alla musica attraverso lo studio di contesti, situazioni, racconti, che verranno analizzati in maniera creativa. Al contempo quest’attività permette all’insegnante di dedurre le inclinazioni personali di ogni bambino e di consolidare il lavoro di gruppo in classe. Attraverso la lettura, l’osservazione e l’ascolto di diverse interpretazioni del quadro, dell’immagine o del racconto scelto, la classe riflette sulle diverse possibilità di comunicazione, e lavora sulla capacità di osservazione, le abilità analitiche, la coordinazione motoria e il lavoro di squadra. 7.4 Moduli didattici dalla Turchia Titolo dell’unità Nome dell’insegnante, Istituto e Paese Gruppo target Obiettivi Competenze chiave Durata Temi di Sviluppo Sostenibile Materiale e risorse utilizzate Discipline correlate Metodo Shopping Özlem Metin Güneş Doğa Schools TURCHIA Livello: Scuola materna Età: 5 anni Gli studenti saranno in grado di: > Contare gli oggetti > Esprimersi oralmente > Assimilare alcuni comportamenti che sono necessari per la coordinazione occhio-mani > Rispettare le buone maniere a tavola 1. Competenza di comunicazione nella madrelingua 2. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico 3. Competenze sociali e civiche 4. Senso di iniziativa e imprenditorialità 40+40+40 min. 1. Rifiuti e materiali riciclati 2. Produzione e consumo 3. Vita sana 4. Conservazione / Gestione delle risorse naturali e delle energie rinnovabili Giornali, matite, carta, carta quadrettata, volantini di supermercati ALLEGATO 1, stoffa per preparare un sacco per la spesa (l’insegnante lo cuce prima dell’attività e i bambini possono decorarlo). Matematica Dimostrazioni, incoraggiamento, domande, apprendimento in cooperazione, casistica, discussione, ricerca socratica, escursioni e apprendimento all’aperto. INFORMAZIONI PRELIMINARI: Al supermercato in Turchia vengono utilizzati molti sacchetti di plastica. Questi sacchetti sono dannosi per l’ambiente. L’attività mira a sensibilizzare gli studenti sulla protezione dell’ambiente nel periodo della prima infanzia. Inoltre, quest’attività evita che gli studenti si abituino allo spreco. I. INTRODUZIONE L’insegnante arriva in classe con una scatola e chiede agli studenti “Cosa c’è nella scatola?” (metterà dentro la scatola alcuni oggetti relativi alla spesa come sacchetti, monete, verdure, cioccolata, frutta, succo di frutta ecc.). L’insegnante dà l’opportuni- 43 tà ad ogni bambino di esporre la propria idea sul contenuto della scatola, dopodiché mostrerà tutti i materiali al suo interno. II. PROCESSO DI APPRENDIMENTO Per prima cosa l’insegnante mostrerà il video http://www.youtube.com/watch?v=-j3a96_ 4qNM agli studenti. Dopo aver guardato il video, l’insegnante chiede agli studenti cosa ne pensano e dà a ogni bambino l’opportunità di esprimere le sue idee sul video, chiedendo agli studenti di individuare i comportamenti sbagliati. Per prima cosa l’insegnante chiede agli studenti: “Che cos’è la spesa?” e discute con i bambini della spesa ponendo alcune domande come: “Cosa si fa in un negozio di alimentari? Cosa compriamo nei negozi di alimentari? Leggete i prezzi sui prodotti o sugli scaffali?” Dopo aver discusso dell’argomento l’insegnante invita i bambini a partecipare alla gara, “Il miglior negozio di alimentari del futuro” e chiede: “Che tipo di negozio progettereste? Che tipo di alimenti vendereste?”. Innanzitutto discutono sull’argomento e ogni studente ha la possibilità di esprimere le sue idee. (Gli studenti esprimono le loro idee utilizzando tecniche di disegno ed espressione orale). L’insegnante utilizza la casistica per l’attività, che offre ad ogni studente l’opportunità di esprimere le proprie idee sulla spesa. Poi dice: “Prepariamo un pranzo salutare” e prendendo la scatola, invita gli studenti a classificare gli alimenti come salutari o non salutari. Dopo aver classificato gli alimenti, si procede alla preparazione di un pranzo salutare. Prima di mangiare si parla delle buone maniere: “Cosa dovremmo fare durante un pasto?”. Si discute delle buone maniere a tavola e si inizia a consumare il pasto preparato. Dopo l’attività, l’insegnante dice che ci sarà un ospite a cena e che bisognerà preparare una cena salutare, ma che si hanno a disposizione pochi soldi per comprare gli ingredienti necessari. Dopo che i bambini esprimono le loro opinioni sull’argomento, l’insegnante distribuisce alcuni depliant del supermercato (Allegato 1). Poi chiede ai bambini di tagliare le verdure disegnate sul depliant per preparare la cena. Ogni bambino taglia le verdure e l’insegnante le raccoglie e le unisce. Poi chiede “Di cosa avete bisogno per preparare la cena?”. L’insegnante utilizza metodi di apprendimento collaborativo, pone agli studenti alcune domande e annota le loro risposte. Ad esempio, dopo aver chiesto: “Quanti soldi vi servono per comprare il pane?” annota il prezzo di tutti i prodotti e lo scrive accanto ad ogni prodotto. L’insegnante 44 distribuisce a ogni bambino numeri da 1 a 9 (Allegato 2). L’insegnante chiede agli studenti di ritagliare i numeri e di costruire un negozio di alimentari utilizzando le costruzioni. Gli studenti mettono i prodotti dentro il negozio di alimentari e iniziano l’attività. L’insegnante seleziona un volontario che farà il cassiere del negozio e gli altri bambini saranno i clienti. L’insegnante ricorda a ogni studente cosa deve comprare nel negozio e fa delle domande: “Cosa avete comprato quando siete andati a fare la spesa? Quanto avete speso?”. I bambini calcolano quanto hanno speso e l’insegnante suggerisce loro di scegliere prodotti meno costosi. I prezzi sono rappresentati dai numeri da 1 a 9. Dopo quest’attività, l’insegnante può portare i bambini in un negozio di alimentari in modo che possano vedere come fanno la spesa le persone. Tutti gli allegati sono disponibili all’indirizzo: http://www.sustain-project.eu/main/lin- ks?lang=en III. CONCLUSIONE L’insegnante chiede agli studenti cosa si usa per trasportare la spesa. La classe discute degli effetti negativi per l’ambiente legati all’uso dei sacchetti di plastica. Si discute su cosa si può utilizzare in alternativa ai sacchi di plastica. L’insegnante distribuisce tutti i materiali riciclati agli studenti che preparano e decorano in gruppo la borsa di stoffa per fare la spesa. L’insegnante ricorda quindi agli alunni di usare la borsa di stoffa invece dei sacchi di plastica. IV. VALUTAZIONE Durante la lezione l’insegnante compila la seguente griglia con le sue osservazioni. La griglia di valutazione aiuta gli studenti a valutare le abilità matematiche, linguistiche e psicomotorie dello studente. L’insegnante può modificare la griglia in base ai miglioramenti degli studenti. Nome dell’alunno: Età 6 È in grado di contare gli oggetti È in grado di esprimersi oralmente Ha assimilato alcuni comportamenti necessari per la coordinazione occhio-mani 45 Titolo dell’unità Salute e Ambiente Nome dell’Insegnante, Istituzione e Pae- Mine Çalıoğlu-Acarkent Doğa School se Revisionato da Esra Erdemli Özdemir -Beykoz Doğa School Gruppo Target Livello: IV elementare Età: 9 anni Obiettivi Gli studenti saranno in grado di: > stabilire relazioni di causa-effetto nelle frasi > raccontare le loro esperienze e i loro ricordi fornendo esempi di vita quotidiana, associandole a ciò che sentono > creare un pomello per la porta per sensibilizzare i vicini e gli amici Competenze Chiave 1. Competenza di comunicazione nella madrelingua 2. Competenza digitale 3. Imparare ad imparare 4. Competenze sociali e civiche Durata 40 + 40 min. Tematiche di sviluppo sostenibile 1. Produzione e consumo 2. Vita sana 3. Conservazione/gestione delle risorse naturali e delle energie rinnovabili 4. Responsabilità locale e globale Materiali e risorse utilizzate Video, 2 spazzolini da denti, 2 tubetti di dentifricio, 2 secchi vuoti, due caraffe piene d’acqua e con le tacche per la misurazione in litri, cartoncino colorato, matite colorate, stampe delle forme a pagina 3 del libro di racconti “Il dente cariato di Selim”, spazzolino da denti, dentifricio, secchio vuoto, caraffa d’acqua e con le tacche per la misurazione dei liquidi Materie scolastiche correlate Studi sociali: > prendersi cura di se stessi con l’aiuto dei genitori. > individuare la correlazione fra la funzione degli organi e vita sana. > spiegare il rapporto fra crescita sana, sviluppo e cura personale, > mantenere una dieta equilibrata. > spiegare l’importanza di un consumo consapevole Consulenza e guida psicologica: > sviluppare abilità utili nella vita quotidiana. Matematica: > misurare i liquidi utilizzando unità di misura dei liquidi non convenzionali. 46 Metodo Valutazione Brainstorming, domande e risposte, casistica, dimostrare – fare - ordinare, osservazione, processo decisionale Completare una scheda di valutazione INFORMAZIONI PRELIMINARI: Questo modulo didattico mira a sottolineare l’importanza dell’acqua in relazione al 22 Marzo, “Giornata mondiale dell’acqua”, che si celebra ogni anno. Vedi http://www.unwater.org/ Per implementare le diverse fasi di questa lezione, è importante seguire la presentazione power point (Allegato 1). Potete trovarla all’indirizzo: http://www.sustain-project.eu/main/links?lang=it Il video intitolato “Diş Sağlığı – Elif Öğreniyor” (Salute Dentale – Elif impara) è un’attività opzionale. Secondo il tempo che ha a disposizione, l’insegnante deciderà se mostrare il video o meno. Cartellini per il pomello della porta (Schede di valutazione): Prima di svolgere l’attività, le schede devono essere tagliate a forma di gocce d’acqua, una per ogni studente. L’obiettivo di quest’attività è aiutare gli studenti a metabolizzare le conoscenze acquisite formulando slogan, e sensibilizzarli sul loro ambiente sociale invitandoli a distribuire i loro cartellini per il pomello della porta ai vicini. Bocce per i pesci: L’obiettivo di quest’attività è permettere agli studenti di trasmettere le loro conoscenze ponendo domande e discutendo attraverso una ricerca filosofica, trasformando la classe in una comunità che discute. Gli studenti devono esaminare le ragioni dei problemi, trovare possibili soluzioni e trasmettere la loro conoscenza mentre ascoltano gli altri con rispetto e discutono insieme. (Per ulteriori informazioni vedi Glossario SUSTAIN http://www.sustain-project.eu/docs/Glossary.pdf). I. INTRODUZIONE: L’insegnante mette il modellino di un dente o uno spazzolino da denti dentro una scatola per attirare l’attenzione degli studenti, ed entra in classe. Proietta la presentazione (Allegato 1) e gli studenti la seguono fino alla fine della lezione. Poi mostra questa scatola agli studenti e chiede cosa c’è dentro. Dopo che gli studenti hanno detto cosa contiene secondo loro la scatola, l’insegnante mostra l’oggetto. Dopo aver chiesto agli studenti le loro opinioni vengono poste le seguenti domande. > Cosa fate immediatamente quando vi alzate la mattina? > Quante volte vi lavate i denti nel corso della giornata? > Perché dobbiamo tenere pulito il nostro corpo? Si guarda il video “Salute dentale - Elif impara”. (Attività facoltativa) http://www.dailymotion.com/video/xxp3f9_dis-sagligi-elif-ogreniyor_school 47 II. PROCESSO DI APPRENDIMENTO: L’insegnante mostra 4 immagini sulla giornata di Selim, per far riflettere gli studenti sulle fasi della storia utilizzando l’attività “Cosa vedete nell’immagine?”. Dopo quest’attività, l’insegnante dà il titolo e mostra la prima e l’ultima frase della storia. Poi chiederà agli studenti di indovinare di cosa parla la storia e di segnalare le parole delle quali non conoscono il significato. Dopo la lettura della storia, gli studenti preparano a gruppi tre domande da porre ai loro amici o l’insegnante può fare domande sulla comprensione (opzionale). Come attività riassuntiva, l’insegnante mostra degli “articoli da toeletta” per invitarli a riflettere sulla salute e l’igiene dentale, ponendo loro delle domande. Poi gli studenti lavorano in gruppo e scelgono una questione da discutere facendo riferimento alla loro vita quotidiana. Si svolge poi l’attività “Come devo lavarmi i denti?”. Gli studenti devono dire come usano l’acqua mentre si lavano i denti. Si discute. L’insegnante chiede loro che strumenti e unità hanno utilizzato per la misurazione dell’acqua. L’insegnante coinvolge gli alunni in un’attività per la quale avranno bisogno di: 2 spazzolini da denti, 2 tubetti di dentifricio, 2 secchi vuoti, due caraffe d’acqua e 1 misuratore per i liquidi. Vengono scelti quattro studenti. A due di loro vengono dati gli spazzolini e il dentifricio. Agli altri due vengono date le brocche d’acqua. Gli studenti con gli spazzolini e il dentifricio iniziano a lavarsi i denti. Un’altro studente versa l’acqua dalla caraffa nel secchio come se fosse una vasca. Quando lo studente finisce di lavarsi i denti l’acqua è stata versata. Anche l’altro studente inizia a lavarsi i denti, ma questa volta l’acqua viene versata solo quando è necessario. L’acqua nei secchi viene misurata. Si fa un paragone fra le quantità d’acqua utilizzate in entrambi i processi. Si apre una discussione. III. CONCLUSIONE: In classe si guarda il video “Una storia per bambini- Risparmiare l’acqua!”. Agli studenti viene chiesto di ricordare la domanda alla fine del video: “Cosa pensate che accadrà dopo?” http://www.youtube.com/watch?v=Avm096whrtI Dopo aver guardato il video, gli studenti vengono divisi in piccoli gruppi di 4-6 persone, viene chiesto loro di inventare uno scenario sul tema “Risparmiare l’acqua!” e di trovare soluzioni, ad esempio la risposta alla domanda nel video. Prima, divisi in gruppi, gli studenti devono considerare, discutere e individuare le ragioni dell’esaurimento delle risorse idriche, il modo in cui questo influisce sulle nostre vite e come si può risolvere il problema. Quando finiscono di discutere in gruppi utilizzando la 48 tecnica della “boccia dei pesci” per il metodo della ricerca filosofica, un membro di ciascun gruppo (oratore) crea il cerchio interno (pesce) e gli altri il cerchio esterno (boccia). Mentre gli oratori condividono i loro scenari e le loro soluzioni di gruppo, i membri del cerchio esterno osservano e prendono appunti sulle informazioni importanti. Quando tutti gli oratori finiscono di condividere le loro idee, gli osservatori condividono i loro appunti e le loro critiche con la classe. Attività opzionale: L’insegnante condivide informazioni sul consumo consapevole d’acqua e sulla quantità d’acqua rimanente nel mondo con il titolo “Quanta acqua resta sulla terra?”. Agli studenti viene chiesto di preparare delle schede di valutazione sul consumo consapevole dell’acqua, utilizzando queste informazioni. L’insegnante mostra poi l’esempio di pomello per la porta preparato in precedenza, a forma di goccia d’acqua. Poi gli studenti vengono divisi in piccoli gruppi e vengono distribuite le carte già tagliate e i materiali necessari alle decorazioni. Ogni gruppo deve trovare uno slogan sul consumo consapevole dell’acqua, scriverlo sul cartellino per il pomello della porta e in fine decorarlo. IV. VALUTAZIONE: L’insegnante osserva tutti i gruppi durante l’attività, e chiede agli studenti che tipo di scheda di valutazione intendono preparare e quali slogan hanno formulato. Agli studenti verrà dato un feedback sul loro lavoro. Le carte di valutazione e gli slogan formulati dagli studenti vengono condivisi in classe dopo che il lavoro è stato concluso. Viene chiesto loro di mettere il cartellino sulle porte di casa e di fornire qualche informazione. Poi l’insegnante distribuisce il modulo sottostante agli studenti, dicendo loro di utilizzarlo a casa per una settimana e di consegnarlo dopo una settimana. Ogni studente scrive il proprio nome sul modulo e lo consegna all’insegnante. L’insegnante controlla i moduli uno ad uno insieme agli studenti. TABELLA DELLE RESPONSABILITÀ Oggi ho lavato i denti almeno due volte? Ho chiuso il rubinetto mentre lavavo i denti? Ho bevuto 2 bicchieri di latte o un vasetto di yogurt per mantenere sani i denti? Ho dato informazioni a qualcuno sulla salute dentale? Ho ricordato a qualcuno di non sprecare l’acqua mentre si lava i denti? Lun Mar Mer Giov Ven Sab Dom 49 RIFERIMENTI Armstrong, Thomas. (1998), Awakening Genius in the Classroom. Association for Supervision & Curriculum Development: USA. Link Consigliati “The UNECE Strategy for Education for Sustainable Development”. UNECE, Environmental Policy, Areas of Work, Education for Sustainable Development (ESD), Education for Sustainable Development, Home: http://www.unece.org/env/esd.html. “L’Approccio Maieutico Reciproco nell’Educazione degli Adulti”. A cura di Amico Dolci e Fausto Amico: http://reciprocalmaieutic.danilodolci.it/wp-content/uploads/2011/09/Italiano.pdf . “Laboratori maieutici”: http://danilodolci.org/rma, SUSTAIN (Sustaining Development in Early School Education 518321-LLP-2011TR-COMENIUS-CMP) Concept Paper: http://www.sustain-project.eu/docs/cp/Concept_paper_en.pdf “How are Pencils Made?”. Products: http://www.faber-castell.com.au/50597/Products/Playing-Learning/Products/How-Are%20 Pencils-Made/splrn_index1.aspx “Pencil Making Today: 10 Steps to the Perfect Pencil”. http://www.pencils.com/pencil-making-today “Food-Based Dietary Guidelines in Europe”. Home, European Food Information Council 10/2009: http://www.eufic.org/article/en/expid/food-based-dietary-guidelines-in-europe “Definitions of Sustainability”. C•A•P Home, Global Future, portals, Sustainability: http://www.cap-lmu.de/fgz/portals/sustainability/definitions.php http://astrocalendar.50webs.com/suncordrs.html https://bubbl.us/ http://www.unwater.org/ http://www.youtube.com/watch?v=0PoNvFwrfVU http://www.youtube.com/watch?v=-j3a96_4qNM http://www.youtube.com/watch?v=W47Wa7onrIQ http://www.dailymotion.com/video/xxp3f9_dis-sagligi-elif ogreniyor_school http://www.youtube.com/watch?v=Avm096whrtI http://forecast.io/#/f/42.6833,23.3167 Link alla Guida didattica: http://www.sustain-project.eu/main/links?lang=it 50 Database di buone pratiche SUSTAIN: http://www.sustain-project.eu/main/dgp?lang=it 51