pharmacieplus | il mensile salute | settembre 2009 4 salute Cancro al seno: parliamo di screening Nell’ottobre 2009, la decima edizione di «InfoMese cancro del seno» mobiliterà le proprie forze per prevenire questa malattia e spingere le donne a sottoporsi a controllo preventivo. Dallo screening alla solidarietà, la parola alle donne. p Kristin Aubort Una certezza: il controllo preventivo rimane il modo migliore perché la malattia sia diagnosticata in tempo. Il numero dei casi di cancro al seno aumenta, ma la mortalità diminuisce (1460 decessi dal 1994 al 1997 contro 1352 decessi dal 2002 al 2005). L’esperienza insegna che la mammografia preventiva non consente di evitare la comparsa di un cancro, ma che una diagnosi precoce assicura un trattamento meno invasivo e aumenta la percentuale di sopravvivenza. Nel 2009, programmi sistematici di screening per la prevenzione del cancro al seno sono in fase di attuazione in tutti i cantoni romandi, nel Giura bernese e nel canton San Gallo. Berna partirà dal 2010, mentre in Ticino non si è finora preso in considerazione un programma di questo tipo (vedere mappa dettagliata). Donne unite contro il cancro al seno Per la 10a edizione di «InfoMese cancro del seno», alcune donne molto note in Svizzera fanno fronte comune e si uniscono alla madre, alla sorella o a un'amica per richiamare l’attenzione delle donne sul cancro al seno e sulle possibilità offerte dalla diagnosi precoce. pIn ogni cantone sono previste attività per veicolare questo messaggio alle donne: stand informativi, conferenze, marcia al chiaro di luna, ecc. pPer saperne di più e consultare l’elenco: www.legacancro.ch (a partire da metà settembre). Mammografia: l’esame passo per passo Ariane Favre è tecnico di radiologia presso l’Hôpital Daler di Friborgo. Per lei, eseguire regolarmente le mammografie di controllo significa anche accogliere le donne e accompagnarle. Risposte. Nel cantone di Friborgo, per esempio, 28’000 donne ricevono ogni due anni una lettera di invito a sottoporsi a una mammografia di controllo. Esattamente come le donne che vivono in altri cantoni dove viene proposto il programma di screening sistematico da effettuarsi mediante mammografia. Tuttavia questo invito causa spesso timori e aspettative. «Le donne si sentono spesso ferite da un gesto, una parola. Nel nostro ospedale, siamo molto attenti a questo aspetto e due medici specialisti in senologia – le affezioni del seno – ci hanno sensibilizzati sul comportamento da tenere. Il nostro ruolo è anche quello di spiegare e di trovare il tempo per rispondere… Dobbiamo essere gentili, accoglienti, capire la psicologia della persona, ma talvolta è la mole di lavoro ad avere il sopravvento!» In cosa consiste il suo lavoro di tecnico di radiologia? Abbiamo il compito di eseguire immagini radiologiche (scanner, radioterapia, scintigrafia, radiologia convenzionale…) servendoci di tutta una serie di strumenti. Dopo Quanto costa? Nei cantoni dotati di un programma, le donne fra i 50 e i 69 anni sono invitate ogni due anni a sottoporsi a una mammografia preventiva corrispondente a determinati requisiti di qualità. Questa mammografia viene rimborsata al netto della franchigia dall’assicurazione malattia di base. Il costo fatturato alla paziente: massimo 10% dell’importo (circa CHF 20.–), oppure nessun importo a seconda dei cantoni (vedere sotto www.depistage-sein.ch). Da leggere: «Diagnosi precoce del cancro del seno tramite mammografia», un opuscolo informativo della Lega contro il cancro. L’opuscolo può essere ordinato gratuitamente in francese, tedesco o italiano al numero 0844 85 00 00 o alla voce «Acquistare» sul sito www.legacancro.ch. la formazione, ci si specializza sulla quantità. Da parte mia, ho lavorato per 15 anni al pronto soccorso di un grande ospedale e ho vissuto situazioni dolorose… In questo lavoro, dopo un po’ di tempo in un reparto, o si ha la sensazione di dare qualcosa oppure ci si sente svuotati e, allora, occorre cambiare. A quali donne è destinato questo esame e a cosa serve? È destinato alle donne asintomatiche dai 50 ai 70 anni. Con il termine «asintomatica» ci si riferisce a una donna che non lamenti dolore al seno, non abbia precedenti familiari (madre, sorella(e), o figlia(e) colpite da cancro al seno) e che non porti protesi mammarie. Cosa bisogna fare se esistono precedenti familiari? In questo caso la donna deve sottoporsi a visita medica! Del resto, in linea di massima, il ginecologo di una donna colpita da questa malattia le consiglia di convincere le altre donne della sua famiglia (madre, sorella(e) o figlia(e)) a sottoporsi a una mammografia. Le donne a rischio, indipendentemente dall’età, dovrebbero fare una mammografia tutti gli anni (ndr: l’esame è rimborsato dalla LaMal). Quanto dura questo esame? Da 10 a 20 minuti. Si dice che sia spesso doloroso… Ogni donna ha una diversa tolleranza al dolore: talune sopportano appena che si tocchi loro il seno… Del resto, alcuni seni sono duri, altri cistici o con la pelle secca e questo può causare fastidio (ma attenzione a non applicare crema sulla pelle il giorno dell’esame). E non bisogna dimenticare che il seno è un organo sessuale. È perciò compito di chi esegue la mammografia fare in modo che tutto avvenga nel miglior modo possibile, in collaborazione con la donna. Io, per esempio, trovo utile che questa mi dica quello che sente e cerco così di distrarla dall’esame. E che dire del timore della diagnosi? Una diagnosi è sempre traumatizzante, anche se rassicuriamo la paziente (o il paziente ovviamente). In radiologia se si vede un tumore, non si sa nemmeno se sia benigno o maligno. Si fanno indagini complementari con gli ultrasuoni e, in caso sussistano dubbi, si esegue una biopsia (un prelievo non doloroso eseguito con un ago cavo). L’esame in laboratorio richiede quindi 2-3 giorni. Fa paura, ma non si tratta sempre di cancro: infatti, nella maggior parte dei casi, si tratta di forme benigne! I risultati sono quindi trasmessi al ginecologo. Si richiede spesso un esame complementare? Circa il 20% delle donne viene richiamato per iscritto per un esame complementare come quello ad ultrasuoni. Occorre sapere che se una donna ha un seno denso, è meglio fare un esame a ultrasuoni che consente di vedere in maniera differente attraverso la ghiandola mammaria! Ciò non significa che questo tipo di seno comporti maggiori rischi, ma bisogna fare in modo che la diagnosi sia sicura. Chi si occupa della lettura delle mammografie? Se si tratta di un programma di screening, il radiologo legge la mammografia prima di trasmetterla, per una seconda lettura, a un medico associato al programma. Questi medici hanno una formazione specifica ed effettuano numerose letture: più ne fanno, più aumenta la loro efficienza! Cosa le detta la sua esperienza? Cosa desidera dire alle donne? Lo screening ha i suoi vantaggi e i suoi limiti, ma è una chance che ci viene offerta. Il tumore, anche se piccolissimo e non fa male, può essere individuato. Poi si esegue un intervento che, a volte, non è neppure necessario. Tra le donne che non vanno dal ginecologo – alcune non sanno nemmeno che cosa sia la menopausa – molte avranno così l’opportunità di una diagnosi precoce grazie a questo programma di screening! Sono ormai 35 anni che faccio mammografie e mi è capitato di vedere grossi tumori, scoperti tardivamente… Quante volte ho letto la sofferenza e la solitudine negli occhi di donne colpite dal cancro al seno e questo anche se hanno il più tenero dei mariti e dei figli affettuosi. Ho visto donne mutilate, a cui è stato asportato un seno o anche entrambi. Ormai grazie allo delle donne a cui cato un cancro al e può continuare vita normale! screening, l’80% viene diagnostiseno, se la cava a condurre una © lega cancro svizzera Ogni anno, in Svizzera, 5000 nuovi casi di cancro al seno e 1350 decessi: le ultime cifre raccolte dalla Lega svizzera contro il cancro sono eloquenti. Tuttavia, i principali fattori di rischio – sesso, età, predisposizioni genetiche e casi di cancro al seno in famiglia (madre, sorella o figlia) – non possono essere influenzati. Di fatto, una donna su dieci, nel corso della propria vita, sviluppa un cancro al seno. La probabilità di esserne colpita aumenta notoriamente dopo i 50 anni. Infatti, fino all’età di 50 anni ne è colpito l’1,84% delle donne e dai 50 fino agli 80 e oltre ne è colpito il 10,9%. 5 Programma di screening sistematico tramite mammografia in Svizzera fonte: © lega cancro svizzera 10.03.09 WERBEANSTALT.CH pharmacieplus | il mensile salute | settembre 2009 Autoaiuto Dépistage systématique par mammographie en Suisse Programma in vigore o in fase progettuale (SG, BE) Iniziativa politica depositata (interpellanze incluse) Iniziativa politica inoltrata Un aiuto dall’altro capo del filo 27 settembre 2008: Sylvie Gafner, breast care nurse, e la sua collega Beate Schneider, si inerpicano sul Breithorn. Con queste due accompagnatrici della Lega svizzera contro il cancro, 78 donne colpite da cancro al seno. «Così come hanno attinto alle loro risorse per superare la malattia, queste donne hanno dovuto, una volta ancora, cercare nel profondo del proprio essere la forza per arrivare alla meta» racconta Sylvie Gafner. 10.03.2009 «Vivere come Prima»: Gruppo d’autoaiuto per donne operate al seno, www.vivre-comme-avant.ch, Tel.: 091 971 81 20, presidente: Tel.: 091 649 98 88. Il corso per la formazione di Breast Care Nurse, istituito in Inghilterra negli anni 80, esiste in Svizzera da 2 anni. Un certificato post-diploma che Sylvie Gafner ha conseguito nell’aprile 2008. «La missione di questa infermiera specializzata consiste nell’aiutare le persone ad affrontare la malattia e le sue conseguenze. Essa spiega in maniera approfondita le tappe terapeutiche proposte, cerca di circoscrivere le angosce e i problemi della paziente e di proporle soluzioni adeguate». Un’assistenza in linea è peraltro assicurata dalla LSC, in grado di gestire in forma anonima le richieste telefoniche. «Si può chiamare durante tutta la settimana e a qualsiasi ora, che si sia malati oppure no! Siamo disponibili anche per informare le persone sui diversi aspetti dell’assistenza al malato, per spiegare loro ciò che questo comporta sia per la persona direttamente interessata che per il suo entourage, i cambiamenti fisici che potranno verificarsi… » precisa la giovane donna. La lega cantonale propone un'assistenza personalizzata e altre prestazioni. Momenti chiave Anche se la Linea cancro è aperta a tutti, il 20% delle chiamate riguarda il cancro al seno. «La donna è seguita dall’ospedale durante la terapia, ma non dopo! E può trovarsi sola con le proprie paure. Anche se guarite, alcune donne si chiedono se tutto stia andando per il verso giusto, hanno bisogno di un sostegno psicologico e amichevole supportato da conoscenze mediche» spiega Sylvie Gafner. Vera e propria persona di riferimento, la breast care nurse prende in considerazione una visione globale e personalizzata della situazione e assicura, in casi ben precisi, sostegno e assistenza: «Cerchiamo di capire, per esempio, se si è creato un problema psico-sociale e, in questo caso, come trovare delle soluzioni!». In linea: 0800 11 88 11: la linea telefonica gratuita InfoCancro è all’ascolto da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle ore 18. Gli internauti possono inviare le loro domande per e-mail all’indirizzo [email protected] . Le persone malate e i loro familiari possono scambiarsi opinioni in linea sul forum internet della Lega svizzera contro il cancro: www.forumcancro.ch. Diverse brochure e gli indirizzi delle leghe cantonali sono reperibili su www. legacancro.ch Nel mese di ottobre 2009, un medico risponderà alle domande del pubblico per telefono, via e-mail e animerà il forum. La testimonianza di Véronique Buchs e Paula Jaquemet, parrucchiere diplomate. «La prima volta che ho rasato la testa di una donna che perdeva i capelli a causa di un trattamento anticancro, si trattava di un’amica… Abbiamo pianto molto quel giorno, ma lei ha percepito quel gesto come un aiuto» racconta Véronique Buchs, proprietaria del negozio La Coifferie, a Vevey. Propone allora il suo aiuto ad altre donne in trattamento: «Quando la persona incomincia a perdere i capelli - spesso improvvisamente e a chiazze -, le propongo di rasarsi completamente la testa. Alcune scelgono di portare un foulard. Altre decidono di portare una parrucca e di non parlare mai della perdita dei capelli… neanche ai loro familiari!» «Noi lavoriamo in équipe, per soddisfare il più possibile le aspettative della cliente e fare in modo che si senta a proprio agio» precisa Paula Jaquemet desiderosa, come la titolare del negozio, di offrire la propria solidarietà. La parrucca*, in materiale sintetico di ottima qualità, viene scelta con la cliente in base al colore, alla struttura e allo stile. La parrucca viene infine tagliata e adattata al viso della persona, dal suo parrucchiere di fiducia, se lei preferisce. «Queste donne se ne vanno sempre contente a Partecip e spesso ricevono complimenti per la loro pettinatura!» esclamano all’unisono le due parrucchiere. Per saperne di più: www.swisscancer.ch e leghe cantonali. p KA *Il costo delle parrucche è rimborsato dall’assicurazione di invalidità quando la caduta dei capelli è dovuta a chemioterapia o a radioterapia. UM ente ratuitam adesso g ervi-sa www.n Magnesium-Sandoz® è indicato in caso di crampi, nervosismo, irritabilità e stanchezza causati da un’alimentazione povera di magnesio. Inoltre, Magnesium-Sandoz® è l’ideale per coprire il maggiore fabbisogno di magnesio durante la crescita, nello sport agonistico e durante la gravidanza e l’allattamento. 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Tel. 091 825 37 57 Fax 091 826 13 12 www.triangolo.ch Iniziativa politica respinta nel 2008 Altre attività Saper ascoltare e saper dare in linea le risposte giuste… un compito delicato. La testimonianza di Sylvie Gafner, breast care nurse e consulente della Linea cancro della LSC (Lega svizzera contro il cancro). Per torcersi solo dalle risate. FLAWA – partner ufficiale della federazione svizzera dei samaritani.