VENITE A VEDERE UN APPELLO DAI CRISTIANI PALESTINESI UN VIAGGIO PER LA PACE CON GIUSTIZIA Linee guida per cristiani in pellegrinaggio contemplativo in Terra Santa VENITE A VEDERE Un appello dai cristiani palestinesi Un appello dai cristiani palestinesi 1 Introduzione Queste linee guida sono state sviluppate nel corso di un convegno a Ginevra finalizzato alla promozione di un turismo consapevole per i pellegrini intenzionati a vistare la Palestina ed Israele. Provenienti da 14 Paesi, un gruppo di 27 persone, tra cui teologi, attivisti cristiano-palestinesi e professionisti del settore turistico, hanno rivolto un appello ai pellegrini cristiani per vivere la loro fede durante la loro visita in Terra Santa, non solo rendendo semplicemente omaggio a luoghi storici ma preoccupandosi anche per la popolazione palestinese qui residente, la cui esistenza subisce notevoli restrizioni a causa dell’occupazione israeliana delle sue terre. Il convegno è stato organizzato dall’Alternative Tourism Group (ATG) in collaborazione con l’Ecumenical Coalition on Tourism (ECOT), Kairos Palestine e il World Council of Churches (WCC) attraverso la sua iniziativa all’interno del Palestine-Israel Ecumenical Forum (PIEF). ATG è un ONG specializzata in tour e pellegrinaggi che includono un esame critico della storia,della cultura e della politica in Terra Santa. 2 VENITE A VEDERE AFFERMARE LA NOSTRA COMUNE UMANITA’: UN PELLEGRINAGGIO DI conversione La decisione di visitare la Terra Santa è il primo passo di un viaggio straordinario. Sia Se vuoi la pace, lavora per la che si tratti del vostro primo pellegrinaggio in giustizia Terra Santa, o che l’abbiate visitata già molte Papa Giovanni Paolo VI volte, ciò che vi chiediamo è di considerare in che modo i cristiani possano meglio riflettere gli insegnamenti di Gesù Cristo quando si Se sei neutrale in situazioni trovano nella terra che Egli abitò. di ingiustizia hai scelto il lato Questo viaggio rivelerà – contrariamente dell’oppressore. Se un elefante agli annunci quotidiani, che ci fanno sentire impotenti e abituati alla sofferenza e alla tiene le sue zampe sulla coda di violenza – che esiste la speranza di portare un topo e tu sostieni di essere frutti di pace a tutti. Ciò di cui c’è ancora neutrale, il topo non apprezzerà la bisogno è uno slancio di fede e di coraggio, insieme all’impegno delle persone. Questo tua neutralità pellegrinaggio di conversione ci mostrerà Arcivescovo Desmond Tutu come ognuno di noi sulla propria strada – piccola o grande che sia - possa farsi portatore di pace. Queste linee guida sono state scritte per pellegrini e visitatori alla ricerca di incontri umani autentici in Terra Santa, per farli entrare in contatto con i cristiani palestinesi. “ ” “ ” Questo volume contiene strumenti di approfondimento, tra cui una riflessione sulla Bibbia e un Codice di Condotta per turisti in Terra Santa per aiutare a pianificare e preparare – materialmente e spiritualmente – un Pellegrinaggio di conversione. Oggi tu sei invitato a intraprendere un viaggio di verità e conversione che ti mostrerà l’amore di Dio attraverso gli occhi del popolo palestinese che, nonostante aver sofferto per decenni l’occupazione e la deprivazione, ha mantenuto la propria dignità, la propria fede e la capacità di sperare. Un appello dai cristiani palestinesi 3 L’APPELLO “KAIROS” Dei PALESTINESI CRISTIANI: IN UNA TERRA SANTA PER TRE FEDI, L’OCCUPAZIONE E’ PECCATO Kairos ( ): un’antica parola greca che significa il diritto o il momento opportuno. Nel dicembre 2009 i leader palestinesi cristiani hanno sottoscritto il documento “Kairos”, lanciato da tutte le chiese d’Oriente sotto forma di dichiarazione di sostegno ai palestinesi. Una dichiarazione per condividere le loro realtà quotidiane di vita sotto occupazione, per fare appello alle sorelle e ai fratelli cristiani ed alle chiese nel mondo perché si facciano testimoni di queste realtà, in solidarietà e azione. Quelli che seguono sono alcuni estratti del documento. Oggi siamo ad un punto morto della tragedia del popolo palestinese. I decision maker si accontentano di gestire la crisi piuttosto che impegnarsi nel difficoltoso compito di trovare una via per risolverla…questa è una politica nella quale gli essere umani Loro dicono pace, laddove vengono distrutti, e che dovrebbe essere pace non c’è fonte di preoccupazione per la Chiesa. In questi giorni si parla molto del processo di (Geremia, 6:14) pace in Medioriente. Al momento, tuttavia, si tratta solo di parole. La realtà è rappresentata dall’Occupazione israeliana dei Territori Palestinesi, dalla deprivazione della nostra libertà e da tutto ciò che deriva da questa situazione. Noi crediamo che la nostra terra abbia una missione universale. In questa universalità, il significato delle promesse, della terra, dell’elezione, del popolo di Dio, si aprono ad includere tutta l’umanità, a partire da tutti i popoli di questa terra. È stato l’inizio del compimento del Regno di Dio sulla terra. “ ” “La terra è del Signore ed Dio ha mandato i patriarchi, i profeti e gli anche tutto ciò che è in essa, il apostoli su questa terra in modo che essi mondo e coloro che ci vivono potessero portare avanti una missione universale nel mondo. Costituiamo tre (Ps. 24:1). religioni su questa terra, il Giudaismo, la Cristianità e l’Islam. Rispettare il volere di Dio per questa terra è il compito di coloro che vivono qui. È nostro dovere liberarla dal male dell’ingiustizia e della guerra. Questa è la terra di Dio, e quindi dovrebbe essere la terra della riconciliazione, della pace e dell’amore. Il nostro appello è stato pensato per raggiungere una visione comune, basata su equità e condivisione, non sulla superiorità o sulla negazione dell’altro o sull’aggressione, usando il pretesto della paura e della sicurezza. ” 4 VENITE A VEDERE Noi sosteniamo che l’amore e la fiducia reciproca sono possibili. Così, la pace è possibile ed anche la riconciliazione definitiva. Così, la giustizia e la sicurezza saranno raggiunte per tutti. Per comprendere la nostra realtà, noi chiediamo alle Chiese: Venite a vedere. Adempiremo ai nostri doveri facendovi conoscere la verità della nostra realtà, accogliendovi come pellegrini venuti per pregare, portando un messaggio di pace, amore e riconciliazione. Conoscerete i fatti e i popoli di questa terra, Palestinesi e Israeliani. Contemporaneamente, ci rivolgiamo a voi perché pronunciate una parola di verità e prendiate una posizione sull’occupazione israeliana della terra palestinese. L’intero documento così come altre risorse possono essere trovati sul sito web di Kairos Palestine: www.kairospalestine.ps Un appello dai cristiani palestinesi 5 IL TURISMO CONSAPEVOLE E IL SETTORE TURISTICO PALESTINESE I pellegrini della conversione in Palestina sono anche turisti consapevoli che cercano di capire e fare la differenza nella vita delle persone che vivono nella terra che hanno visitato. Incontrare palestinesi che stanno vivendo sotto occupazione è un gesto di solidarietà che porta speranza alle persone e contribuisce al loro sviluppo economico. Così come il resto dell’economia palestinese, il settore turistico incontra difficoltà enormi dovute all’Occupazione. Israele controlla tutte le vie di accesso alla Palestina, e favorisce la propria industria turistica causando serie restrizioni al commercio in Palestina. Nonostante questo, mentre molti turisti continuano a visitare soltanto Israele, il numero di visitatori in Palestina è cresciuto costantemente anno dopo anno. La comunità palestinese ha sviluppato itinerari e programmi per visitatori e turisti unici ed interessanti. Il Codice di Condotta per turisti in Palestina (che troverete più avanti) fornisce informazioni, linee guida e protocolli per visitatori, mentre pubblicazioni come l’eccellente “Palestina e i Palestinesi: una guida” è un’eccezionale fonte di informazioni per pianificare un viaggio. Il turismo consapevole in Palestina ha come suo ultimo obiettivo quello di “promuovere la pace con giustizia per i popoli in Terra Santa”. Coinvolgendo Chiese, movimenti sociali e organizzazioni di base per promuovere pellegrinaggi della conversione, la speranza è che i pellegrini ne siano ispirati e che lavorino in futuro per una pace basata sulla giustizia e per la riconciliazione fra palestinesi e israeliani. 6 VENITE A VEDERE “Il turismo consapevole, uno dei mezzi più efficaci per promuovere comprensione, educazione reciproca, scambio economico e tutela ambientale, ha un ruolo centrale da giocare. I turisti impegnati nei temi della giustizia sociale – i turisti consapevoli – hanno l’opportunità non solo di dare un contributo positivo per le comunità cui fanno visita, ma anche di farsi portatori di quella conoscenza che un giorno porterà all’equità, alla democrazia e al rispetto dei ” diritti umani per tutti Rami Kassis ATG- Alternative Tourism Group AFFERMARE L’AMORE DI DIO PER TUTTI Sappiamo che alcuni teologi in Occidente tentano di legittimare biblicamente e Il mio popolo perisce per teologcamente la violazione dei nostri mancanza di conoscenza…” diritti. Così le promesse, secondo la loro Osea 4:6a (RSV) interpretazione, sono divenute una minaccia alla nostra stessa esistenza. La buona novella del Vangelo è diventata essa stessa ...è un invito al pentimento, un “presagio di morte” per noi. Facciamo dunque appello a questi teologi perché per rivedere posizioni approfondiscano la loro riflessione sulla Parola teologiche fondamentaliste di Dio e rettifichino le loro interpretazioni, che sostengono alcune in modo che possano vedere nel Mondo opinioni politiche ingiuste sul di Dio una risorsa di vita per tutti i popoli popolo palestinese. È un (2.3.3). La nostra connessione con questa invito a stare dalla parte terra è un diritto naturale. Non è soltanto una questione ideologica o teologica. Si degli oppressi e preservare la tratta di una questione di vita o di morte. Parola di Dio come una buona Ci sono alcuni che non concordano con parola per tutti. Dio non è l’alleato noi, o che addirittura ci definiscono nemici di uno contro un altro, non è solo perché sosteniamo che vogliamo vivere l’oppositore di una parte contro come persone libere nella nostra terra. l’altra. Dio è il Signore di tutti e Soffriamo a causa dell’occupazione perché siamo palestinesi. E come cristiani palestinesi ama tutti, e chiede giustizia per soffriamo per l’errata interpretazione di alcuni tutti... teologi. Di fronte a tutto questo, il nostro compito è di salvaguardare la Parola di Dio come fonte di vita e non di morte, così che la buona novella rimanga ciò che è, per noi e per tutti. Di fronte a coloro che utilizzano la Bibbia per minacciare la nostra esistenza come Cristiani e Musulmani palestinesi, noi rinnoviamo la nostra fede in Dio perché sappiamo che il mondo di Dio non potrà mai essere la fonte della nostra distruzione (2.3.4). “ ” “ ” Da “Kairos Palestina, un appello dai Cristiani palestinesi”. Al di là della retorica e delle pressioni dei media, si tratta di una realtà di sofferenza che è stata negata per decenni. Le Chiese hanno reso un pessimo servizio anche alle loro greggi ignorando la situazione di milioni di palestinesi cacciati ed espropriati dei loro beni. Un appello dai cristiani palestinesi 7 Come cristiani che vivono in Terra Santa, abbiamo fiducia che quando i nostri fratelli cristiani nel mondo avranno accesso ad una visione più complessiva della nostra realtà, non saranno più in grado di ignorare la nostra invocazione alla pace con giustizia. In molti paesi oggi l’occupazione israeliana delle terre palestinesi e l’oppressione che comporta sulle loro vite quotidiane non è ben compresa, ed è spesso oscurata nei media a causa di interessi di potere. Mentre alcuni sono indotti in errore e privati della capacità di azione e di parola, i Cristiani ed altre persone di coscienza sono turbati da una narrativa di parte, che giustifica la continua occupazione e le sue gravi violazioni dei diritti umani. Con questo background, alcuni vengono in Terra Santa come spettatori, visitando siti sacri come se fossero musei, non curandosi o non comprendendo che per i Cristiani palestinesi quelli sono luoghi di vita e di culto. Riflettendo le pratiche di pietà dei Farisei, vanno in cerca di una benedizione personale, tentando di rinnovare una fede egocentrica ed individualista. Ciò che scelgono di vedere e fare non fa che rinforzare i loro pregiudizi, le loro nozioni preconcette ed una comprensione limitata di una situazione più complessa. Eppure la vera Fede richiede di più da un Cristiano che non nutrire stereotipi e falsità supportando l’ingiustizia. Il pellegrino cristiano autentico cerca il Cristo vivente nell’oggi, in solidarietà con gli oppressi, con i poveri e con gli imprigionati. Cerca la verità e la giustizia, sostenendo e benedicendo sia i palestinesi che gli israeliani fautori di pace. 8 VENITE A VEDERE ELEMENTI SPIRITUALI DI UN AUTENTICO PELLEGRINAGGIO Un pellegrinaggio autentico in Palestina è un invito “a venire a vedere”: un viaggio per trovare verità nuove e più profonde su noi stessi e sul significato della nostra fede cristiana così da trasformare e mettere alla prova ed approvare ciò che è volontà di Dio, ciò che è buono e bello e perfetto (Romani 12:2). “ “…se la Giustizia viene negata in qualche luogo, diminuisce ” ovunque Martin Luther King Jr. Noi diamo inizio ad un viaggio, motivato e rispettoso, tra i Palestinesi Cristiani nella loro terra e nella loro storia, prendendo il tempo necessario per ascoltare, riflettere e pregare insieme a loro. L’ascoltare le loro storie potrebbe sfidarci a dis-imparare buona parte di ciò che noi “sappiamo” e “capiamo” della Palestina e a re-imparare attraverso la sperimentazione delle realtà di vita dei palestinesi. Il pellegrinaggio cristiano deve dare conforto a chi è afflitto e affliggere chi vive nell’agio. Basandoci sui rapporti che creeremo con i palestinesi cristiani nel corso del nostro pellegrinaggio, noi possiamo cercare verità e sentieri verso la pace e la riconciliazione attraverso queste cose: 1.Ascoltando le riflessioni bibliche dei cristiani del luogo, i discendenti dei primi cristiani, le cui esperienze hanno dato loro una comprensione profonda e personale delle Scritture che formano le basi della teologia cristiana palestinese. 2. Mettendo in relazione i nostri stili di vita e le politiche nazionali dei nostri Paesi e le ingiustizie che i Palestinesi vivono ogni singolo giorno. Con il divenire sempre più chiaro di queste connessioni, accetteremo la responsabilità di impegnarci per una conversione delle nostre vite e delle nostre comunità di provenienza. 3.Sperimentando i diversi ambienti della Palestina, accompagnando i cristiani Palestinesi ad incontrarsi con i loro fratelli e sorelle musulmane per imparare gli uni dagli altri. 4.Offrendo una parola di conforto ai Palestinesi mentre ascoltiamo i racconti delle loro umiliazioni quotidiane, la loro rabbia, frustrazione e fatiche. 5.Impegnandoci a stare a fianco dei Palestinesi nella loro lotta per la dignità e la libertà. Un appello dai cristiani palestinesi 9 10 VENITE A VEDERE ILLUMINAZIONI BIBLICHE PER UN PELLEGRINAGGIO DI conversione Troppo spesso, noi possiamo essere come Lazzaro, avvolti nei nostri indumenti, ignari del mondo a noi intorno e delle persone in esso. Gesù ci ha richiamato ad uscire, a ritornare in vita per fare la differenza che dobbiamo fare nel mondo. Come San Paolo dice in 2. Cor, 5:17 : “Perciò, chiunque sia in Cristo, è una nuova creazione: il vecchio è andato, il nuovo è arrivato”. La storia di Lazzaro ci rammenta che per Dio nulla è impossibile – neanche la morte è un ostacolo - e non dobbiamo accettare la premessa che una pace in Palestina e Israele sia al di là del possibile. La Bibbia stessa è un’ ispirazione a vedere le nostre vite come un pellegrinaggio e a vivere ogni giorno come un pellegrino. L’ intera Bibbia tratta di come Dio sia determinato a riportare la sua creazione in un nuovo rapporto con il divino, con: “Un Paese migliore, cioè un Paese paradisiaco” (Lettera agli Ebrei 11:16). Nella Lettera agli Ebrei 13 noi leggiamo anche “…amore fraterno e ospitalità agli stranieri, per cui c’è chi ha ospitato degli angeli senza saperlo” ““…Gesù alzò gli occhi al cielo e pregò suo Padre, terminando con queste parole: “Lazzaro, alzati!” Quando Lazzaro uscì dalla sua tomba, Gesù chiese agli astanti di togliergli gli indumenti ” da tomba… Giovanni 11: 43-44 “Egli ti ha detto, O mortale, ciò che è buono; e ciò che il Dio ti chiede non è di fare giustizia, amare la gentilezza, e di camminare con Dio nella ” modestia? Micah 6:8 “ Ciò che dovrebbe essere ancora più Gioisci con coloro che importante per i cristiani dei luoghi santi gioiscono; sii nel lutto con chi è è la comunione con le “Pietre Viventi” nei luoghi di pellegrinaggio. Viaggiare in un luogo nel lutto di benedizione, presenza e potere divino Romani 12:15 dovrebbe avvenire nel contesto di comunione umana. Poiché siamo tutti membri del corpo di Cristo, non possiamo essere testimoni di altre vite cristiane senza preoccuparci della loro espressione di fede, delle loro tradizioni, delle loro gioie e dei loro travagli. ” Un appello dai cristiani palestinesi 11 Dio interviene nella storia dell’umanità ogni volta che la vita viene minacciata, insultata e distrutta - per gli assassinati Abdel, Uriah, Naboth, gli schiavi in Egitto, i poveri e le vedove. Dio rianima le ossa aride affinché “ritornino in vita, si alzino in piedi e diventino un grande esercito” (Ezechiele 37:10). Il Regno di Dio è presente ovunque la vita è liberata dal male, i ciechi vedono, gli storpi camminano e la buona novella della liberazione è annunciata. Dio manda i profeti a liberare il popolo dall’oppressione e a pronunciare parole di giudizio. Dio è in un pellegrinaggio eterno nel nostro qui e ora, per amore della giustizia e dell’amore. L’incarnazione di Dio in Cristo costituisce un modo per Dio di entrare nelle battaglie morali del mondo e per mostrarci come vivere veramente un’esistenza umana. Gesù rappresenta tutti coloro che sono ingiustamente trattati con il fine di denunciare l’ingiustizia.(vedi la Parabola del Giudizio Finale, Matteo 25:25-35) “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l`unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di ” grazia del Signore Luca 4:18 “Se ami Dio, vorresti amare le persone di Dio, le persone che Dio ha creato. Molti di noi cristiani amano la chiesa - i nostri edifici,i monumenti, le tradizioni, le reliquie, le liturgie, ed i simboli. Nel nome di Dio, amiamo cosa abbiamo creato ma non riusciamo ad amare cosa Dio ha creato - l’essere ” umano ed il resto del creato. Deenabandhu Manchala World Council of Churches 12 VENITE A VEDERE Un appello dai cristiani palestinesi 13 METTERSI IN CONTATTO CON I CRISTIANI PALESTINESI Per decenni, milioni di cristiani hanno viaggiato in Terra Santa e sono ritornati a casa senza nemmeno rendersi conto che nel loro pellegrinaggio era mancato qualcosa di molto importante: incontri con chi condivide la loro fede. La continua presenza dei cristiani palestinesi per più di 2000 anni nella terra della vita, della morte e della resurrezione di Cristo, dà loro un legame unico con la cristianità e le sue tradizioni. Essi condividono, insieme al resto del mondo arabo, una cultura della ospitalità nota per il suo calore e la sua generosità. Inoltre, i Palestinesi cristiani hanno un’ esperienza molto estesa nell’accogliere i pellegrini nella loro terra, proseguendo una tradizione che i loro predecessori iniziarono secoli or sono. Come ospitanti, i palestinesi cristiani sono in grado di mostrare ai visitatori luoghi santi raramente visti dai turisti ordinari e possono illuminare questi luoghi con la fede che è fisicamente legata ad essi. Per i palestinesi cristiani, i luoghi santi non sono semplici luoghi di destinazione turistica, ma spesso sono le loro stesse chiese di quartiere. Luoghi che hanno un significato nelle loro preghiere quotidiane. Le persone in queste comunità – le “Pietre Viventi” - sono custodi della tradizione sacra nella Terra Santa e protettori dei luoghi che segnano gli eventi della vita di Cristo e dei Profeti. 14 VENITE A VEDERE “ Vieni a lui, una pietra vivente, rifiutata dagli uomini ma accettata, ciononostante, e preziosa agli occhi di Dio. Anche voi siete pietre viventi, costruite come edifici dello spirito, dentro sacerdozi santi, offerenti sacrifici spirituali accettabili a Dio mediante Gesù Cristo” Pietro 2:4-5 “ L’ospitalità palestinese ha una lunga tradizione risalente ai tempi di Gesù Cristo più di ” 2000 anni fa Padre Richard Potts www.travelpalestine.ps CHI SONO I PALESTINESI CRISTIANI? Nessuno conosce l’esatto numero dei palestinesi cristiani, dal momento che la maggior parte di loro vive nella Diaspora e non vi è un vero censimento per conoscere il loro numero, complessivamente stimato in 800.000 tra coloro che vivono in Palestina, Israele e in Diaspora. Sono una parte integrante della popolazione indigena palestinese, la loro lingua madre è l’arabo. La loro storia li collega alla chiesa originaria stabilita a Gerusalemme circa 2000 anni fa e la loro presenza in questa terra è sempre continuata. Attualmente 50.000 cristiani vivono in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza e costituiscono l’1,2% della popolazione. In Israele il loro numero è stimato intorno ai 160.000. Nonostante questa piccola percentuale, essi vivono una vita di comunità molto attiva e sono anche molto presenti nel campo dei servizi sociali e nelle scuole. Approssimativamente il 45% delle ONG in Palestina sono organizzate dalle chiese o da organizzazioni legate alle chiese. La maggioranza dei Palestinesi cristiani che vivono all’estero sono negli Stati Uniti, in Sud America, Australia, Canada ed Europa. Questa situazione è dovuta all’espulsione di 750.000 Palestinesi, inclusi i 150.000 cristiani, che sono diventati rifugiati nel 1948, l’anno della Nakba (“catastrofe” in lingua araba). La dispersione dei Palestinesi sin dal 1948 non ha risparmiato alcuna famiglia o gruppo, inclusi i palestinesi cristiani. I palestinesi cristiani di Gerusalemme Est, della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, appartengono alle quattro confessioni principali: le Chiese Orientali Ortodosse, le Chiese Ortodosse dell’Est (Caledoniane), le Chiese Cattoliche (orientali e latine) e le Chiese Evangeliche. Oltre alle 13 riconosciute ve ne sono alcune più piccole, per lo più evangeliche. I palestinesi cristiani vivono in quasi tutti i Governatorati e nella Striscia di Gaza, sebbene la maggioranza di essi viva intorno ai luoghi sacri di Betlemme e Gerusalemme. Vi sono circa dieci città ed amministrazioni di villaggi con un sindaco cristiano oltre ad un certo numero di legislatori e ministri all’interno dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP). Un appello dai cristiani palestinesi 15 INCONTRARE IL POPOLO DELLA PALESTINA: SUGGERIMENTI PER INCONTRI SIGNIFICATIVI CON LE “PIETRE VIVENTI” 1. Visitate le chiese palestinesi, partecipate alle loro liturgie, pregate con loro. Fermatevi a parlare. Vi sono più di 12 diverse Chiese, che rappresentano le 4 principali congregazioni cristiane, non sarà difficile trovare la vostra Chiesa. 2.Scegliete di farvi guidare da un tour palestinese o da una guida palestinese per tutto o una parte del viaggio. I tour operator israeliani hanno il permesso di entrare in Cisgiordania, ma i turisti hanno verificato che le guide turistiche israeliane hanno una visione molto diversa della realtà palestinese e scoraggiano i turisti dall’avere contatti con qualunque “ arabo”. 3. Mentre i tour operator israeliani regolarmente portano i turisti a Betlemme a visitare la Chiesa della Natività, gli autobus non si fermano per più di un’ora e nessun denaro viene speso nell’economia locale. Voi potete sostenere l’economia palestinese godendovi la città di Betlemme e i dintorni, mangiando nei ristoranti, entrando nei negozi, e soggiornando negli alberghi. 4. Visitate i centri sociali, culturali, scolastici e teologici palestinesi. 5. Mettetevi in contatto con uno dei numerosi gruppi della società civile palestinese o delle organizzazioni che si occupano di tematiche delle donne, dei bambini e dei diritti umani o delle persone con disabilità. Chiedete di conoscere i loro programmi. 6.Organizzatevi per risiedere o far visita ad una famiglia palestinese. Compagnie turistiche locali sono felici di trovare una famiglia ospite di vostro gradimento per una cena insieme, per alcuni giorni o anche solo per una notte. 7.Procuratevi una guida palestinese come “Palestina e i Palestinesi” per poter avere più idee e per guidarvi alla visita del Paese. 8.Esplorate il Paese camminando. Un viaggio lungo i percorsi meno frequentati è un’opportunità per incontri con la natura, il paesaggio e la cultura che sarebbero inaccessibili in macchina. 16 VENITE A VEDERE CODICE DI CONDOTTA PER CHI VIAGGIA IN TERRA SANTA Questo manuale è il frutto del lavoro congiunto di organizzazioni palestinesi ed internazionali al fine di trasmettere un messaggio unificato sul turismo responsabile nella regione. Di seguito è elencata una scelta di brani contenenti importanti consigli che i cristiani dovrebbero seguire nei loro pellegrinaggi. Preparazione Nella preparazione del tuo viaggio in Terra Santa ti consigliamo di seguire i seguenti suggerimenti: 1. Scegli un itinerario inclusivo e bilanciato che ti permetta di visitare e di sostare in luoghi differenti. 2.Preparati leggendo guide, racconti di viaggio e articoli di attualità. 3.Prendi contatto con i palestinesi per informazioni aggiornate sulla situazione attuale, la sicurezza, la storia locale, la cultura e le usanze. 4.Avvicinati al viaggio con il desiderio di conoscere più che di osservare soltanto. Abbandona i pregiudizi. Viaggio Un atteggiamento rispettoso delle persone che incontri durante il viaggio, dell’ambiente e delle comunità palestinesi fa sì che il tuo viaggio sia di beneficio a te in quanto turista e a coloro che ti ospitano. 5. Atteggiamento •Rispetta e impara a conoscere la cultura locale. Sebbene scattare fotografie sia in genere bene accetto dalle persone, rispetta sempre la loro sensibilità e chiedi loro sempre prima il permesso. • Osserva le abitudini del luogo: rispetta le regole locali in tema di abbigliamento e vesti con modestia. • Entra in contatto con le persone del luogo e trascorri del tempo con loro. Sii consapevole che i tuoi principii culturali possono differire dai loro, i quali, ad esempio, possono avere un diverso concetto del tempo, dello spazio, della comunicazione, della società. Valori altri non sono ne’ giusti ne’ sbagliati, ma solo diversi. 6. Comportamento • Sii consapevole di poter urtare la sensibilità delle persone, per esempio offrendo del denaro. Un appello dai cristiani palestinesi 17 • Accertati di incontrare e di entrare in relazione con comunità locali che lottano perchè venga rispettata la loro dignità. • Sostieni le comunità in modo responsabile, senza spingerle ad abbandonare le proprie tradizioni per adottare le tue. • Quando visiti i luoghi sacri, fai in modo che siano i membri della comunità religiosa del luogo a guidarti. 7. Utilizzo delle risorse naturali: • Coopera con i locali nel preservare le preziose risorse naturali, impegnandoti ad un loro uso moderato. • Sii aperto ad adattarti agli standard locali, anziché ricercare le stesse condizioni della tua città natale e/o paese. 8. Sostegno dell’economia locale • • • • Valuta e compensa adeguatamente il lavoro locale Compra prodotti locali Contribuisci a fare in modo che le comunità locali traggano beneficio dal turismo Scegli trasporti, guide, alloggi, ristoranti e mercati locali per sostenere l’economia del luogo. • Dai la mancia dove è consuetudine 9. Ricorda che le persone che incontri vivono da molti anni sotto un’occupazione militare, quindi rispetta la loro sensibilità riguardo certi temi e sii disponibile ad ascoltare il loro punto di vista 10. Che il pellegrinaggio ti sia di ispirazione: prenditi il giusto tempo per vivere e sperimentare la vita quotidiana delle comunità locali Ritorno a casa Al ritorno dalla Palestina non esitare a condividere le esperienze vissute con amici e parenti. Coloro che ti hanno ospitato in Palestina saranno felici di sapere che non li dimentichi e che racconti agli altri le tue e le loro storie. In questo modo puoi contribuire a rafforzare il lato umano del turismo e ad accrescere i benefici per le comunità e gli individui. 11. Condividi la tua esperienza: • Pensa a creare legami tra la tua comunità e quella che hai visitato •Racconta le storie delle persone che hai incontrato •Discuti e ragiona con altri membri del gruppo (se hai viaggiato insieme ad altri) 12. Mantieni gli impegni presi durante il viaggio: • Ricorda le promesse fatte alla popolazione locale e onorale •Non dimenticarti delle persone, prega per loro, e agisci quando necessario 18 VENITE A VEDERE 13. Lasciati arricchire dalle nuove esperienze • Metti in dubbio stereotipi e generalizzazioni, sia quelli che avevi prima di partire che quelli emersi successivamente al viaggio •Quando sperimenti dei pregiudizi e delle ingiustizie, affrontali 14. Infine…AGISCI: • Studia il coinvolgimento e le responsabilità del tuo Paese nel conflitto in Medioriente e in caso di situazioni di ingiustizia e comportamenti non equi sii pronto a metterli in discussione. • Contesta le affermazioni che non condividi come quelle errate contenute in molti opuscoli turistici, gli stereotipi riguardo alla Palestina ed i palestinesi. Brani tratti da: A Code of Conduct for Tourism in the Holy Land: a Palestinian Initiative, stampato dal Palestinian Initiative for Responsible Tourism (PIRT) nel 2009. Per il Code of Conduct completo o per ulteriori informazioni, visitare il sito www.pirt.ps. Un appello dai cristiani palestinesi 19 STUDIARE LE QUESTIONI: UNA SELEZIONE DI FONTI Per la lista completa delle fonti è possibile visitare il sito www.pirt.ps. ORGANIZZAZIONI PALESTINESI PER I DIRITTI UMANI: Al Haq Organizzazione palestinese per i diritti umani non governativa e indipendente www.alhaq.org. Applied Research Institute of Jerusalem (ARIJ) Istituto per la promozione di uno sviluppo sostenibile nei Territori Occupati www.arij.org. Badil Centro ricerche per i diritti dei residenti e rifugiati palestinesi www.badil.org Defence for Children International – Palestine Section Organizzazione per la promozione e protezione dei diritti dei bambini palestinesi sulla base della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia www.dci-pal.org International Center of Bethlehem Centro di ispirazione luterana a orientamento ecumenico per la promozione delle comunità locali www.annadwa.org/dar International Middle East Media Center Informazione indipendente su Palestina e Israele www.imemc.org Joint Advocacy Initiative (JAI) of the East Jerusalem YMCA and YWCA of Palestine Impegnata a promuovere una pace in Palestina fondata sulla giustizia e ispirata a valori umanitari e cristiani www.jai-pal.org 20 VENITE A VEDERE Kairos Palestine I Cristiani Palestinesi si rivolgono al mondo raccontando quello che accade in Palestina www.kairospalestine.ps Palestine Center for Human Rights ONG di Gaza per la protezione dei diritti umani www.pchrgaza.org Palestinian Bible Society Società impegnata nella promozione della Parola di Dio tra i palestinesi www.pbs-web.com Sabeel Centro Palestinese Teologico di Liberazione Ecumenica www.sabeel.org CCRR (The Center for Conflict Resolution & Reconciliation) Centro per la riconciliazione e la risoluzione del conflitto [email protected] Mandela Institute for Political Prisioners Fondazione a difesa dei prigionieri politici www.mandela.org ORGANIZZAZIONI ISRAELIANE PER I DIRITTI UMANI: Alternative Information Center Centro israelo-palestinese di promozione dei diritti umani e nazionali del popolo palestinese www.alternativenews.org Breaking the Silence Soldati israeliani raccontano le loro azioni all’interno dei Territori Palestinesi Occupati www.shovrimshtika.org/index_e.asp B’tselem (“a immagine di”) Centro Israeliano di Informazione sui Diritti Umani nei Territori Occupati www.btselem.org Gisha Centro Legale per la libertà di movimento Legal Center for Freedom of Movement www.gisha.org Un appello dai cristiani palestinesi 21 Israeli Committee Against House Demolitions Organizzazione per la resistenza nonviolenta alla demolizione israeliana di case palestinesi www.icahd.org Rabbis for Human Rights Prevenzione della violazione dei diritti umani in Israele e nelle aree a responsabilità israeliana www.rhr.org.il Who Profits? Rivelazione della complicità nell’occupazione da parte dell’industria israeliana www.whoprofits.org Zochrot (“Ricordare”) Cittadini israeliani impegnati a promuovere la conoscenza della Nakba www.nakbainhebrew.org/index.php?lang=english Machsom Watch www.machsomwatch.org ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI: Christian Peacemaker Teams (CPT) Sostegno nonviolento di ispirazione cristiana in situazioni di grave conflitto www.cpt.org The Ecumenical Accompaniment Programme in Palestine and Israel (EAPPI) Accompagnamento e azioni di difesa per sostenere la fine dell’occupazione (iniziativa del Consiglio Mondiale delle Chiese) www.eappi.org International Solidarity Movement Resistenza nonviolenta attraverso la solidarietà internazionale www.palsolidarity.org UN Office of the High Commissioner for Human Rights Rapporti dai Territori Palestinesi Occupati http://www.ohchr.org/EN/countries/MENARegion/Pages/PSIndex.aspx 22 VENITE A VEDERE LIBRI: Fratelli di Sangue (2003) di Padre Elias Chacour e David Hazard Cronache mediorientali. Il grande inviato di guerra inglese racconta cent’anni di invasioni tragedie e tradimenti (2006) di Robert Fisk Storia della Palestina moderna. Una terra, due popoli, (2005) di Ilan Pappe I am a Palestinian Christian (1995) di Mitri Raheb Palestine—Peace not Apartheid (2006) di Jimmy Carter La Palestina in pezzi: prospettive vivide sull’occupazione israeliana (2009) di Kathleen & Bill Christinson La questione palestinese. La tragedia di essere vittime delle vittime (1992) di Edward W.Said DOCUMENTARI: Hope in a Slingshot (2008) www.roninfilms.com.au/feature/1706.html Occupation 101 (2006) www.occupation101.com Slingshot Hip Hop (2008) www.slingshothiphop.com/dvd With God on our side (2010) www.withgodonourside.com Un appello dai cristiani palestinesi 23 FONTI PER IL TURISMO E IL PELLEGRINAGGIO IN PALESTINA: Alternative Tourism Group ONG palestinese specializzata in un turismo fondato sulla giustizia e i diritti umani www.atg.ps Travel Palestine Sito ufficiale del Turismo in Palestina www.travelpalestine.ps Siraj Center – Beit Sahour www.sirajcenter.org Palestinian Initiative for Responsible Tourism Rete di organizzazioni per il sostegno di un turismo responsabile in Terra Santa www.pirt.ps Visit Palestine “Your guide to Palestine” www.visitpalestine.ps GUIDE: Palestina e Palestinesi (2011) Pubblicato da Alternative Tourism Group e disponibile presso lo stesso www.atg.ps 24 VENITE A VEDERE Versione originale in lingua inglese pubblicata da: Alternative Tourism Group In collaborazione con Palestine-Israel Ecumenical Forum (PIEF) Ecumenical Coalition on Tourism Kairos Palestine Versione tradotta in lingua italiana realizzata e pubblicata da Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese [email protected]