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Sabato 26 Aprile
dalle ore 20 in poi
Serata nel Borgo Antico. In caso di maltempo
la serata del sabato sarà rinviata a data da destinarsi
Domenica 27 Aprile
dalle ore 11,30
Rievocazione della Leggenda
e Inizio Festeggiamenti
ore 17
Distribuzione del Polentone
ottenuto
con farina di mais delle otto file servito nei caratteristici
piatti in ceramica e innaffiato da buon vino locale
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PIATTO POLENTONE 2014
Continua la nuova serie dal 2013 al 2018
C’ERA UNA VOLTA... LA “DISFIDA DEI BORGHI“
“Eravamo quattro amici al bar...” cosi fa, la canzone di
Paoli. A BUBBIO, invece, verso la fine degli anni 70, gli
amici al bar erano sei; davanti ad un buon bicchiere di
vino...hanno “creato” la “DISFIDA” da tenersi fra i sei Borghi bubbiesi, una singolare tenzone con giochi contadini
da svolgersi sulla pubblica piazza in occasione della Festa
delle Figlie di settembre.
E così, con tanta allegria e tifoseria, i giocatori (rigorosamente bubbiesi) si sono via via cimentati con bravura
negli anni in vari giochi che avevano lo scopo di imitare
e, soprattutto, non dimenticare, i lavori che si tenevano
tempi addietro in campagna, in cantina, in cucina.
Ogni Borgo aveva i suoi colori, lo stendardo, il jolly, i costumi e allestiva, ogni anno, il carro allegorico a tema.
Al Borgo vincitore andava l’ambito Trofeo consistente in
un drappo dipinto a mano, diverso ogni anno, riproducente vari scorci del paese. (oggi sono
tutti conservati in Municipio).
Sono stati anni bellissimi, divertenti, istruttivi che hanno coinvolto bambini,
ragazzi,anziani,
ognuno
impegnato al meglio
nel gioco che
sentiva più
suo relativamente
alle difficoltà. Il tutto è venuto meno intorno al 2000, ma il
ricordo è ancora, vivo nei bubbiesi: i piccoli sono cresciuti,
gli adulti sono oggi un poco più maturi e qualcuno, addirittura, è già “andato avanti” come dicono gli Alpini. La PRO
LOCO, sulla base di questi bei ricordi, ha deciso di dedicare
la serie dei sei nuovi piatti del POLENTONE...proprio ai simpatici momenti di gioco.Quest’anno si continua la serie con
il secondo piatto che riporta il Borgo “AUDERI - STROPETA”
(dai colori azzurro-blu) impegnato nel gioco “dell’arsiòn”.
La gara consisteva nel segare, in determinati pezzi, un
grosso tronco d’albero posizionato su un vecchio e tradizionale cavalletto.
La sega, chiamata in dialetto “arsiòn”, lunga e a grossi denti, era usata da due concorrenti (un uomo e una
donna) che con perfetta sincronia la dovevano “tirare” e
“spingere” - nel più breve tempo possibile - fino a sezionare tutto il tronco con dei tagli netti
e precisi, in quanto poi, i vari pezzi
venivano impilati (da un altro
concorrente) che, sovrapponendoli, doveva ricomporre il tronco
in verticale (con
penalità in caso
di caduta).
a cura di
Orietta
GALLO
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