Dai diamanti non nasce niente,
dal riciclo nasce una nuova cultura dell’ambiente.
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MIN
CARTA
U
ALL
PLASTICA
VETRO
RiciClickaMente:
per cambiare l’ambiente basta un Click nella nostra mente.
CON IL PATROCINIO DI:
PROVINCIA DI SAVONA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
DI GENOVA
CAMPUS UNIVERSITARIO DI SAVONA
IN COLLABORAZIONE CON:
CON IL CONTRIBUTO DI:
SERVIZI AMBIENTALI
TERRITORIALI
RICICLICKAMENTE
UN PROGETTO IDEATO E CURATO DA:
RICICLICKAMENTE
Dai diamanti non nasce niente,
dal riciclo nasce una nuova cultura dell’ambiente.
RiciClickaMente
Comunicazione, progetto grafico
e campagna informativa
puntoacapocomunicazione.it
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Grafiche G7
© 2014 - Punto a Capo Comunicazione
La difficoltà nell’affrontare un tema
così inflazionato negli ultimi tempi,
ha rappresentato per SAT una sfida
da cogliere al volo e sviluppare. Ad
oggi il rifiuto viene considerato come
mero “oggetto” da riporre, attraverso una rigida logica, in un contenitore piuttosto che in un altro, a
seconda della tipologia del materiale di cui è fatto. Il cittadino, spesso
e volentieri, percepisce il tutto come
un ulteriore gabello normativo imposto dall’alto, senza soffermarsi
quasi mai oltre il gesto. Ecco la sfida
di SAT che, unitamente agli altri
Partners, vuole andare oltre il
“gesto”, oltre al mero obbligo di
legge, vuole spingersi verso una
consapevolezza maggiore. In particolare quello che oggi gettiamo via,
potrebbe benissimo tornare nelle
nostre vite domani sotto un’altra
forma, in una sorta di circolo virtuoso. Sono consapevole che il tema
del riciclo è ormai noto, ma spesso
manca quella che io chiamo “consapevolezza”; ecco questo è l’obiettivo
dell’iniziativa: “costringere” per un
momento alla riflessione, a rimarcare che siamo responsabili del domani e delle generazioni future oggi,
adesso, partendo proprio dai gesti
quotidiani apparentemente insignificanti. Essendo genitore ho avuto il
privilegio di toccar con mano quanto
i figli possano insegnarci; è per questo che una parte della Campagna
vede coinvolti proprio i più piccoli, i
cittadini di domani, che con il loro
esempio potranno incidere sulle
abitudini di noi adulti meglio di
chiunque altro. Riciclickamente
pertanto non dovrà essere un progetto a sé stante, un contenitore
statico, i Partners coinvolti e SAT
intendono dar vita ad una modalità
di comunicazione attuale e dinamica, capace di essere lo strumento per sensibilizzare i cittadini,
veri protagonisti dell’iniziativa. I risultati del buon lavoro di squadra
sono sicuro, non tarderanno ad arrivare, le competenze e le professionalità che hanno contribuito alla
realizzazione dell’iniziativa sono di
prim’ordine e non poteva esser diversamente, vista l’attenzione alla
qualità dei servizi svolti che contraddistinguono SAT.
Guido Canavese
presidente SAT
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3R, ovvero
Riduzione, Riuso, Riciclo.
Riduzione significa usare meno risorse. È la più effettiva delle 3R ed
è anche il punto di inizio. Ma è la più
difficile da attuare, perché richiederebbe la revisione di alcuni concetti consumistici, quali ad esempio
“non è più di moda”, “il più grande
o il più potente è il migliore”, “il
nuovo trionfa sul vecchio”. Richiede
anche tempo a disposizione, come
ad esempio quello necessario per
la lunga preparazione o la conservazione del cibo qualora si volesse
eliminare il packaging.
Riuso significa riutilizzo per lo stesso
scopo o per scopi diversi. Richiede
creatività, impegno e adattamento.
Richiede spazio per la raccolta e
tempo per il controllo, la pulizia, la
riparazione di interi oggetti o pezzi di
ricambio, infine richiede il ritorno a
mestieri artigiani per la riparazione
di oggetti tecnologicamente complessi ma malfunzionanti.
Riciclo significa reintroduzione nel
ciclo produttivo. È la più attiva delle
3R. Richiede investimenti e sviluppo tecnologico sia per la raccolta, la separazione e lo stoccaggio
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sia per la trasformazione del rifiuto
in materia prima riciclabile. Richiede attività di ricerca applicata
per lo sviluppo di nuove tecnologie
che trasformino il rifiuto diventato
materia prima in prodotti, garantendo bassi rischi per la salute durante il processo e basse emissioni
degli impianti.
A questi temi l’Università degli studi
di Genova dedica profonda attenzione e ha attivato numerosi percorsi di studio e di sperimentazione
che hanno fornito soluzioni innovative in termini di recupero dei rifiuti
come risorsa energetica.
Per questo ha ritenuto di aderire al
progetto Riciclickamente , sviluppando a corollario delle attività
didattiche, alla mostra e alla campagna di comunicazione, un convegno scientifico intitolato I rifiuti come
risorsa, presso il Campus di Savona,
che completa l’informazione su tutto
il processo, attraverso un approfondimento sui biocombustibili e sul recupero di rifiuti e scarti industriali a
fini enegetici.
Prof. Ing. Ombretta Paladino
DICCA Università degli Studi di Genova
RiciClickaMente: per cambiare l’ambiente
basta un Click nella nostra mente.
Come ideatori e promotori del progetto Riciclickamente , abbiamo
inteso affrontare il tema dell’ambiente e del riciclo dei rifiuti come
un vero e proprio “ciclo” di trasformazione, e quindi attraverso una
campagna sociale a 360°.
Uno dei rischi principali dell’informazione sui temi ecologici, è quello
di non inquadrare il problema nella
sua interezza, ma di affrontare, talvolta per compartimenti stagni, i
singoli aspetti senza comprendere
che le soluzioni al problema dei rifiuti possono solo essere efficaci
solo se inserite e integrate in un
processo, razionale e virtuoso in
tutte le sue parti.
Per questo Riciclickamente non si
limita a parlare di raccolta differenziata ma allarga per quanto possibile, gli orizzonti del problema. Un
percorso che, sul tema conduttore
di una rosa che rinasce dai rifiuti e
attraverso il claim “Dai diamanti
non nasce niente” evocativo di una
nota canzone di Fabrizio De André,
si sviluppa su 4 direttrici di intervento: una campagna di sensibiliz-
zazione sulla raccolta differenziata
e sul riciclo dei rifiuti rivolta ai cittadini e ai comuni del territorio, un
programma di attività didattiche e
seminari svolti nel corso di un’annualità nell’ambito della scuola elementare, un convegno scientifico
presso il Campus di Savona rivolto
al mondo universitario sul tema
della trasformazione dei rifiuti in
energia, un concorso artistico nazionale collegato a una mostra, in
cui l’arte diventa linguaggio trasversale per parlare di ambiente in
modo creativo e innovativo.
Speriamo che Riciclickamente
possa contribuire a far scattare
quel click che apre la mente ad un
cambiamento delle abitudini e alla
consapevolezza perché è dai piccoli
gesti quotidiani di tutela dell’ambiente che dipende il futuro dei nostri figli e delle nostre città.
Monica Brondi
Punto a capo Comunicazione
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RIFIUTI
La raccolta differenziata,
una necessità, un dovere, una scelta
per un futuro migliore.
La raccolta differenziata è una
necessità, un dovere, una scelta
per ogni cittadino.
Una necessità: città sempre più
popolate, ambiente sempre più fragile e risorse sempre più scarse,
rendono indispensabile trovare
un’alternativa alle discariche tradizionali. Riciclare i rifiuti consente
importanti risparmi di energia, di
materie prime e di spazio.
Un dovere: l’Unione Europea punta
a creare una società del riciclaggio,
dove crescita economica e produzione dei rifiuti smettano di andare
di pari passo. Agli Stati Membri è
chiesto di raggiungere, entro il
2020, il 50% del riciclaggio dei
rifiuti domestici.
Una scelta per una vita migliore: la
raccolta differenziata consente di
ridurre il numero di rifiuti destinati
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alla discarica e di abbattere i costi
legati allo smaltimento. A risparmiare sono anche le famiglie, su
cui pesano gli oneri di smaltimento
dei rifiuti solidi urbani. Separare i
rifiuti in modo corretto è la prima
fase dell’intero processo del riciclo.
Per questo viene richiesta la massima attenzione nella raccolta
differenziata: la qualità è più
importante della quantità!
Differenziata efficace?
La differenza la facciamo noi!
IL RICICLO DELLA
CARTA
Riusciresti ad immaginare una
giornata senza carta: niente scatole
di biscotti, fazzoletti, quotidiani,
agende, quaderni, tovaglioli, carta
igienica, biglietti dell’autobus e
senza soldi?
È stato calcolato che ogni italiano
consuma in media 200 kg di carta
all’anno e in tutto il mondo il consumo di carta ammonta a circa 300
milioni di tonnellate annue: questa
quantità, espressa in risme di carta
per fotocopiatrici, costituirebbe una
pila lunga 16 volte la distanza tra
Terra e la Luna.
CURIOSITÀ
• In un anno, grazie alle raccolta
differenziata della carta, si evitano emissioni nocive per l’atmosfera, equivalenti al blocco
totale di tutto il traffico nazionale
per 6 giorni e 6 notti.
• La carta è il materiale più riciclato in Europa: se ne riciclano
2.000 Kg al secondo, il che significa che il 70% della carta utilizzata in Europa viene raccolta e
riciclata.
• Il 90% dei quotidiani nazionali è
stampato su carta riciclata… ed
è riciclabile!
La carta, così indispensabile per la
nostra vita quotidiana, si ottiene
principalmente dalla fibre di cellulosa, che a loro volta si ottengono
del legno, ovvero dagli alberi. Ma
carta e cartoncino possono essere
riciclati all’infinito dando vita ad un
prodotto simile alla materia prima
di partenza.
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IL RICICLO DELL’
ALLUMINIO
L’alluminio possiede caratteristiche
ottimali per il riciclo perché può essere riutilizzato all’infinito: oltre il
50% dell’alluminio attualmente in
circolazione proviene infatti dal riciclo e non differisce per nulla da
quello ottenuto dal minerale originale.
Riciclare l’alluminio consente di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrlo oltre a
preservare un’importante materia
prima: la bauxite.
CURIOSITÀ
• Con 13 barattoli di acciaio si
ottiene una padella. Dal riciclo
di 800 lattine si ottiene una
city-bike.19.000 barattoli per
conserve sono la quantità necessaria per produrre un’auto.
• Alluminio (lattine) e Acciaio
(barattoli) si raccolgono assieme e tutti e due hanno un
ciclo di vita praticamente infinito!
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Il riciclo dell’alluminio costituisce
inoltre un’importante attività per la
nostra economia nazionale: l’Italia
è il primo produttore europeo di alluminio riciclato e occupa una posizione di eccellenza nel panorama
mondiale.
Con oltre il 72% dell’alluminio riciclato immesso sul mercato, l’Italia
si conferma leader in Europa per la
raccolta differenziata e il recupero
degli imballaggi in alluminio.
La vera sfida ora è portare il recupero e riciclo di alluminio al 100%
evitando totalmente la discarica.
IL RICICLO DELLA
PLASTICA
CURIOSITÀ
• Il riciclo della plastica riguarda
solo gli imballaggi, come bottiglie,
flaconi di detersivi e saponi, scatole, vaschette porta uova o porta
verdura, vaschette in polistirolo
come quella del gelato, piatti e bicchieri in plastica. Non sono imballaggi e quindi non vanno conferiti
nella raccolta differenziata oggetti
in plastica come giocattoli, utensili
da cucina, secchi e secchielli, posate in plastica, sottovasi, cancelleria (gomme, penne, righelli…).
• Grazie alla raccolta degli imballaggi in plastica, che oggi interessa
7.325 comuni italiani per oltre 57
milioni di cittadini, sono state riciclate lo scorso anno 768mila ton-
Il Novecento è stato il secolo della
plastica, che ha avuto la sua massima diffusione in tutti i settori nel
secondo dopoguerra: dall’abbigliamento alle stoviglie, dall’arte al settore automobilistico all’oggettistica
più svariata.
Oggi gli imballaggi in plastica sono
indispensabili per il trattamento, lo
stoccaggio, il trasporto, la protezione
e la conservazione di tantissimi prodotti: più del 50% di tutte le merci in
Europa viene imballato nella plastica.
I tipi di plastica che permettono i migliori risultati in termini di recupero
sono: PET, PVC, PE. Nel caso si suddividano le diverse tipologie si ottiene
materia prima secondaria, ovvero
una materia con caratteristiche tecniche e chimiche del tutto simili a
quelle iniziali.
Nel caso di recupero dei diversi tipi
di plastica insieme, si ottiene plastica
riciclata eterogenea, impiegata ad
esempio per produzione di panchine,
parchi giochi, recinzioni, arredi per la
città, cartellonistica stradale.
nellate di plastica, 76 volte il peso
della Torre Eiffel e 29 volte il volume del Colosseo.
• Con 13 bottiglie di plastica riciclate si crea una maglia da calcio.
Con la plastica riciclata si creano
anche imbottiture per le giacche e
il tessuto pile.
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IL RICICLO DEL
VETRO
Il vetro può essere riciclato infinite
volte, dando vita a contenitori sempre nuovi e dalle proprietà originarie invariate: con 1 Kg di rottame di
vetro si produce all’infinito 1 Kg di
nuovi contenitori senza dover aggiungere altro.
Riciclando il vetro si riducono le
emissioni di polveri nocive e di anidride carbonica, si tagliano i consumi di energia nelle vetrerie e si
risparmiano preziose materie
prime.
CURIOSITÀ
• Materiali come la vetroceramica
(pyrex, stoviglie e pirofile da forno)
sembrano vetro, ma non lo sono.
Nonostante la trasparenza infatti
la vetroceramica ha caratteristiche
profondamente diverse dal vetro e
fonde a temperature più alte. È
sufficiente un solo frammento di
questi materiali per vanificare il
processo di riciclo.
• In Europa è già molto diffusa la
raccolta differenziata con separazione del vetro incolore da quello
colorato. Questa modalità di raccolta renderebbe possibile un
sensibile incremento delle quantità di rifiuti di imballaggio in vetro
incolore disponibili per il riciclo
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Riciclare il vetro è facile ed intuitivo:
non è necessario risciacquare gli
imballaggi in vetro prima di differenziarli, ma è molto importante
svuotarli da eventuali residui e togliere tutto quello che è facilmente
asportabile come i tappi e coperchi.
nell’industria vetraria nazionale.
• Riciclando 1Kg di vetro si evitano
le emissioni di CO2 di una utilitaria
che percorre quasi 10Km.
• Circa 7 bottiglie su 10 sono fatte
con vetro riciclato proveniente
dalla raccolta differenziata nazionale.
IL RICICLO DELL’
UMIDO
Potremmo definire l’umido come il
più antico e forse il più facile da
smaltire tra i rifiuti domestici prodotti da una famiglia: l’umido è indispensabile per ricavare un buon
fertilizzante dagli scarti organici di
cucina e giardino attraverso il processo naturale del compostaggio.
Con il compostaggio viene controllato, accelerato e migliorato il naturale processo di decomposizione
a cui vanno incontro le sostanze organiche per effetto della flora microbica naturalmente presente
nell’ambiente.
CURIOSITÀ
• Dal trattamento del rifiuto organico si ottiene un terriccio che
può essere utilizzato come integratore nei terreni interessati da
incendi boschivi.
• Il compostaggio può essere effettuato a livello domestico nel
proprio giardino o nell’orto.
La ricchezza in humus, in flora microbica attiva e in microelementi
rende il compost un ottimo prodotto
per impieghi agronomici, dal florovivaismo alle colture praticate in
pieno campo.
La produzione di compost a livello
europeo è in continuo aumento: si
stima che in Europa siano circa
6.000.000 le tonnellate annue di
compost commercializzato.
• Con il biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei rifiuti
organici si producono energia
elettrica o energia termica.
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INDIFFERENZIATO
Alla tariffa della discarica viene aggiunta una “ecotassa” calcolata su
due parametri: la percentuale di
raccolta differenziata e la produzione annua procapite di rifiuti del
comune di provenienza dell’indifferenziato.
Il rifiuto indifferenziato residuo può
essere anche trasformato in CDR,
Combustibile Derivato da Rifiuti,
composto da frazione secca e residui di plastica in percentuali controllate per massimizzare la resa
calorica e minimizzare le emissioni
inquinanti, destinati ad impianti di
incenerimento o a cementifici.
Circa un terzo delle risorse usate in
Europa viene convertito in scarti ed
emissioni con oltre 1.8 miliardi di
tonnellate di rifiuti prodotti ogni
anno. Ogni cittadino europeo produce 520 kg di rifiuti domestici all’anno, con una crescita prevista del
25% dal 2005 al 2020.
I comuni pagano per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato
residuo, ovvero del rifiuto indifferenziato non riciclabile privato della
frazione umida, che può essere sia
inviato in discarica che inviato ai
termovalorizzatori.
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Ridurre i rifiuti indifferenziati per ridurre i costi economici ed ambientali e per trasformare i rifiuti in
risorsa: questo è l’obiettivo di una
raccolta differenziata ben fatta.
Se correttamente separati gli imballaggi possono essere riciclati, trasformandosi così da rifiuti in risorse!
LO SAPEVI CHE…?
Per una differenziata di qualità.
CAFFÈ
Il caffè con la moka è un piacere
100% riciclato e riciclabile: la moka
è d’alluminio riciclato e può essere
riciclata, mentre il resto del caffé si
getta nell’umido o diventa concime
ideale per le piante.
ERRORI
Uno degli errori più comuni degli
italiani è gettare le lampadina o il
vetro-ceramica (pyrex) nel vetro,
creando un danno all’intero processo produttivo.
MEZZI DI RACCOLTA
Per abbattere i costi della raccolta
differenziata spesso si utilizza lo
stesso mezzo per la raccolta di rifiuti differenti, che però non vengono mai mescolati nello stesso
giro e soprattutto non vengono mai
conferiti in discarica.
LAMPADINE
Le vecchie lampadine ad incandescenza vanno eliminate nell’indifferenziato, mentre le lampadine
fluorescenti, contenenti un’esigua
quantità di mercurio, vanno buttate
negli appositi contenitori presenti
nelle isole ecologiche comunali,
oppure riconsegnate al negozio al
momento dell’acquisto di una
nuova lampadina dello stesso tipo.
CARTONE DELLA PIZZA
Il cartone della pizza è completamente riciclabile ma… solo se pulito! Porzioni di carta non
completamente pulite potrebbero
rovinare un’intera partita di carta
destinata ad essere riciclata. Se il
cartone è unto, gettalo nell’indifferenziato!
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IMBALLAGGI SPORCHI
La carta sporca di cibo, di terra, di
vernice o di solventi, i fazzoletti
usati e gli scontrini (su carta chimica) non si riciclano.
Gli imballaggi vanno sempre ripuliti da scarti e da eventuali residui
di cibo prima di essere smaltiti.
RIDURRE I VOLUMI
Lattine, bottiglie di plastica, scatole
di cartone vanno schiacciate in
modo da ridurne il volume.
SEPARARE I MATERIALI
Spesso gli imballaggi sono compo-
sti da più materiali che andrebbero
separati.
OGGETTI DI PLASTICA
Fare attenzione a introdurre nel
contenitore della plastica solo gli
imballaggi e non altri oggetti di plastica come giocattoli, stoviglie, vasi,
piccoli elettrodomestici, articoli di
cancelleria e da ufficio.
CERAMICA E SPECCHI
Nel contenitore del vetro non vanno
inseriti oggetti diversi dagli imballaggi di vetro, come ad esempio lampadine, specchi, ecc… e neanche
oggetti in ceramica o porcellana.
Separare con cura fa la differenza.
Il viaggio verso la nuova vita degli
imballaggi di carta, alluminio, plastica o vetro inizia con la raccolta
differenziata, il primo e determinante passo per la buona riuscita
del riciclo. L’attenzione del consumatore nel differenziare in maniera
corretta questi materiali incide direttamente sulla qualità del materiale raccolto, da cui dipendono i
costi e l’efficacia del riciclo.
La raccolta differenziata è quindi la
prima fase di un processo industriale vero e proprio, motivo per
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cui sia chi la organizza e la gestisce
sia i cittadini-utenti che vi partecipano, devono avere sempre presente che solo il suo continuo
miglioramento qualitativo, oltre che
quantitativo, permette di massimizzare il riciclo.
Inoltre, se ben fatta la raccolta differenziata permette di risparmiare
le tasse sui rifiuti, sia per la riduzione del rifiuto indifferenziato da
conferire in discarica, il più caro,
che per l’ottimizzazione dell’intero
processo di riciclo.
Riciclickamente è un progetto composto da:
CAMPAGNA INFORMATIVA sui temi del riciclo
MOSTRA E CONCORSO ARTISTICO NAZIONALE Galleria d’Arte del Cavallo
LABORATORI E ATTIVITÀ DIDATTICA nelle scuole elementari del territorio
CONVEGNO SCIENTIFICO presso il Campus Universitario di Savona
Dai diamanti non nasce niente,
dall’arte nasce una nuova idea di ambiente.
Campagna informativa
Mostra d’arte
I Rifiuti come Risorsa
Dai diamanti non nasce niente,
dalla ricerca nasce un nuovo futuro per l’ambiente.
Attività didattiche e seminari
Convegno Scientifico
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