COMUNE DI ARNESANO CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 GIUGNO 2014 PUNTO 4 O.D.G. Riconoscimento debito fuori bilancio esecuzione sentenza emessa dal Tribunale di Bari. SINDACO – Riguarda una vicenda che è venuta fuori a seguito della pubblicazione di un opuscolo che abbiamo fatto come Comune che si chiamava “Le Vie di Arnesano”. Dal 2004, 2005 credo il nostro Comune è inserito in un progetto di sviluppo del turismo che si chiamava Pis12. Era il cosiddetto percorso Normanno – Svevo – Angioino a cui abbiamo avuto modo di partecipare all’inizio appena mi insediai in cui c’erano delle risorse da destinare a migliorare l’offerta turistica del nostro territorio. Con questo progetto venne finanziata una pubblicazione, che si chiamava “Le Vie di Arnesano”, facemmo dei cartelloni turistici informativi che ad Arnesano non c’erano e in più, lo devo dire, fu finanziato anche quel totem che sta sul Palazzo Marchesale che si è rivelato una ciofeca per certi versi perché nonostante inizialmente abbiamo chiamato la ditta più volte, più volte andava in tilt. Qualcuno dice di rimuoverlo, forse è il caso. Fa parte dei soliti progetti che sono dei pacchetti che su tanti Comuni e a volte essere… noi facemmo questa pubblicazione, fui molto contento perché Arnesano per la prima volta aveva un piccolo opuscoletto divulgativo turistico che credo che tra poco rifaremo nell’ambito della rigenerazione urbana faremo… Succede anche l’inimmaginabile purtroppo. Per questo opuscoletto dovevamo fare delle didascalie descrittive e naturalmente non è che ci improvvisiamo storici, lo dico sinceramente ci si avvalse della collaborazione di qualche amico storico dell’arte che ci aiutò a scrivere delle cose sul Palazzo Marchesale e probabilmente inconsapevolmente a proposito di un passaggio sul villaggio neolitico sembra che abbia estrapolato due o tre righi, sembra ma nemmeno, perché in effetti alla fine non parliamo di nessuna scoperta particolare. Eravamo contenti perché alla fine facemmo una assemblea pubblica, lo abbiamo distribuito gratuitamente e credo che la cittadinanza lo ha apprezzato come dovrebbe essere in queste occasioni. In questi anni sono successe cose inaspettate, tra cui anche questa. Da parte di un cittadino che aveva fatto una pubblicazione qualche anno prima siamo stati citati in giudizio accusandoci di plagio. Devo dire che rimasi sbalordito guardando in effetti c’era un rigo forse, ma nell’ambito di un discorso generale. Quando ne ho parlato con questi amici che ci aiutarono sono rimasti senza parole e sbigottiti anche stavano facendo qualcosa nell’interesse pubblico, gratuitamente, peraltro su qualcosa che non è una scoperta. Se sapete bene il villaggio neolitico di questi reperti non è che ne parla il signore di Arnesano ma ne parla anche De Giorgi, ne parlano anche altri, quindi non è che avevamo carpito chissà quale dato originale. Siamo stati citati in giudizio a Bari, peraltro abbiamo avuto questa sentenza. Io sono rimasto basito. E quindi ci è arrivata questa cosa. Devo dire che non me l’aspettavo perché effettivamente si è trattato del nulla. Del nulla. Del nulla. Si vede che questo signore ha avuto piacere e determinazione a fare questo. Io dico che sembra più un atto contro una comunità non mi sembra niente di altro. Comunque le sentenze ci insegna qualcuno che si devono rispettare. Non era il caso di andare avanti nel giudizio. Se questo signore è contento di questo suo comportamento ben venga, contento lui, quello che a me rimane è solo un sentimento di desolante tristezza. Tristezza. Tristezza. Fare qualcosa gratuitamente per la cittadinanza senza rubare chissà che cosa è stato commesso inconsapevolmente e inavvertitamente forse un piccolo errore. Per le nuove faremo un depliant turistico e siamo stati attenti anche a qualche virgola perché non si sa mai suscitiamo… CONSIGLIERE PETRELLI – Sindaco, prima di comparire dinanzi al Tribunale ha cercato l’accordo con il cittadino? Da quello che sta emergendo… Le sto chiedendo soltanto se Lei utilizzando quella che qualcuno del suo gruppo dice “la diligenza del buon padre di famiglia” ha utilizzato nell’interesse dei cittadini di Arnesano. Stiamo parlando comunque di quattromila euro di cui buona parte per spese legali procedurali. Se Lei ha utilizzato la diligenza del buon padre di famiglia, se ha avuto l’accortezza di transigere bonariamente con il concittadino perché sembra più una diatriba personale, diciamo così. Tenga presente che comunque il concittadino che Lei ha citato ha avuto il merito di fare una pubblicazione che è stata apprezzata anche dagli addetti ai lavori. Per cui al di là del comportamento secondo Lei discutibile del concittadino comunque le chiedo: Lei ha cercato di non arrivare a quel punto? Come ha gestito questa cosa? Qua siamo sempre al solito discorso: questa amministrazione tante volte vuoi, secondo me anche per una certa vostra caratteristica, un vostro modo di fare le cose, si pone sempre come la depositaria della verità assoluta e purtroppo tanti giudizi vi stanno dando torto. Colgo l’occasione, visto che c’è il consigliere Taurino per dire: quattro anni e mezzo fa circa, all’insediamento le dissi se gentilmente poteva farci avere lo stato dell’arte per quanto riguarda il contenzioso di questo Comune perché volevamo avere contezza di quello che era il gravame di queste cause. Visto che ogni volta andiamo a deliberare debiti fuori bilancio… SINDACO – Si stanno accumulando stranamente solo in questo periodo. CONSIGLIERE PETRELLI – Io intanto le faccio questa domanda, poi mi risponda a questa domanda. Un’altra annotazione tecnica. Questa volta siamo andati subito in Consiglio sul debito fuori bilancio, strano caso, altre volte abbiamo aspettato due anni. Di questo prendiamo positivamente nota. Grazie. SINDACO – Il concittadino l’architetto Pati, sennò sembra che stiamo parlando di nessuno, arrivò una nota scritta, forse Enzo tu non eri ancora consigliere, arrivò una nota scritta nel 2009 /2010 a firma dell’Avvocato Fabio Valenti alla quale rispondemmo. Facemmo una risposta interlocutoria perché non pensavamo di essere tacciati di chissà quali reati e ponemmo l’accento sul fatto (incomprensibile) in effetti la cosa finì. Io pensavo che fosse finita. Dopodiché è tornato sulla carica. Casualmente in questo ultimo periodo siamo arrivati nel 2014, ma in nove anni, assessore Spedicato, in nove anni si sono contati sulle dita di una mano. Sapete benissimo che ci sono Comuni che non c’è Consiglio comunale che non mettono un debito fuori bilancio, anche perché credo che sappiate che il ricorso al contenzioso è un problema che affligge tutti i Comuni d’Italia. Parlo di Lecce, ma anche di Roma e di grossi Comuni che non riescono ad andare avanti per i contenziosi. Ogni motivo è valido per fare causa e per fare contenziosi. Credo che noi, invece, sul fatto del contenzioso abbiamo molto ridotto. Quest’anno sulle buche, sul randagismo sono molto diminuiti. Poi ci sono situazioni pregresse che escono. Riguardo il fatto che non si cerchi l’interlocuzione non è vero. Consigliere Petrelli, in questi anni abbiamo fatto fior di appalti per milioni e milioni di euro e parlo di gare sulle quali, voi sapete che ormai ogni gara, questa dell’Aro o altro, non ci sia gara in cui non ci sia un ricorso al Tar. Noi credo che abbiamo fatto opere importanti, dal Palazzo Marchesale alle strade, non c’è stato quasi eppure sugli appalti pubblici c’è tantissimo contenzioso. Io devo dire che questo è stato frutto di una capacità tecnica degli uffici affiancati dal segretario comunale, della parte politica che ha cercato di non creare situazioni di pressioni, quindi dire che questa amministrazione ha creato tanto contenzioso non mi sembra. Su due o tre situazioni forti ce lo siamo trovato, situazioni precedenti alla nostra amministrazione, su questa se avessimo detto “scommetto un euro che possiamo andare in giudizio”. Parlando del concittadino che ci ha chiesto questo ricorso, io sinceramente ho difficoltà a dialogare. Ma non è problema mio, però. Non so, voi spesso sapete quante volte su tanti appalti che abbiamo avuto, situazioni che ci sono state, parlo del Pirp, del rimboschimento, del Pug, della Cooperativa Sant’Antonio è in disaccordo legittimo nei confronti dell’amministrazione, però è una situazione sulla quale per me non è facile trovare punti di dialogo. Riconosco la legittimità dell’atto, riconosco la sentenza, per il resto voglio evitare di fare commenti perché non è il caso. ASSESSORE SPEDICATO – Il problema è che in Consiglio comunale arriva e si discute soltanto di questi casi, non si discute di tutte le altre decine e decine di cause, di contenziosi che un ente più o meno grande, che si occupa di mille cose, che ha mille rapporti negoziali con soggetti diversi poi si concludono perché probabilmente questa domanda non sarebbe stata fatta se l’esito di questa causa fosse stato diverso. Così come diversi sono gli esiti di tantissime altre cause delle quali non si sa niente. Per cui se applicassimo questo principio, che è un principio di fondo anche abbastanza valido, ma che non può essere applicato tout court, per la mia esperienza e per il settore del quale mi occupo ho decine e decine di contenziosi in materia tributaria e grazie al cielo, forse perché siamo anche assistiti da un legale estremamente valido, abbiamo sempre vinto, abbiamo sempre portato a casa molte delle somme che reclamavamo. Se avessimo, invece, valutandole caso per caso, però noi in quel caso avendo gli uffici operato in maniera pressoché corretta quasi sempre noi abbiamo affrontato questi contenziosi e abbiamo portato a casa nel caso dei contenziosi tributari praticamente tutti esiti positivi. Noi non ne abbiamo discusso, probabilmente se ne avessimo discusso non ci saremmo posti questo problema. Può succedere. Noi in nove anni abbiamo avuto cinque contenziosi, cinque debiti fuori bilancio di cui quello clamoroso della Monteco, quello clamoroso dei Nestola, i due dell’architetto Pulli e questo, insomma cinque debiti fuori bilancio in nove anni mi pare che siano, peraltro nel caso della Monteco chiuso clamorosamente in positivo, per cui non voglio stare qui a ripetere, ripercorrere una vicenda che abbiamo ampiamente discusso. Se in quel caso avessimo applicato il principio che tu sostieni: andare a una transazione anche al 50% ci sarebbe costato tre volte di quanto ci è costato alla fine. Grazie. CONSIGLIERE GERARDI – La ringrazio perché Lei usa sempre delle belle parole per trattarci da deficienti, cosa che non siamo, ma è molto gentile a dirlo, come lo dice. ASSESSORE SPEDICATO – No, scusa. Non le permetto di mettermi bocca parole che non ho detto. CONSIGLIERE GERARDI – Ha detto: questa domanda con l’avresti fatta. Noi non abbiamo contezza. Il mio collega prima ha parlato con il giudice Taurino dicendo proprio che è un sacco di tempo che chiediamo contezza di tutto quello che è in essere. ASSESSORE SPEDICATO – Io non mi permetterei mai di darvi del deficiente, Cinzia, per cortesia. CONSIGLIERE GERARDI – L’ha fatto più di una volta, assessore. Non è la prima volta. Ma non perché ci stiamo arrabbiando, tanto perché noi ci passiamo sopra hai voglia, a iosa. Comunque continuate a ribadire di cause perse non per colpa vostra. Quest’ultima non è colpa della vecchia amministrazione, quella di 16.000 euro per una signora che si è fatta male con la bicicletta non è della vecchia amministrazione, 40.000 euro circa per il lodo Pulli non è della vecchia amministrazione, sul loro Monteco ci sarebbe da dire perché è nato comunque durante la vostra amministrazione. L’unica cosa che volevo dire al Sindaco, mi dispiace che si è alzato, è che le ha fatto i complimenti per questo suo essere così ligio al dovere, bravo nel fare i conti, però per i debiti fuori bilancio e l’italiano è uno, fuori bilancio vuol dire che non sono stati preventivati, i soldi si trovano. Io non riesco a capire come mai per le aliquote, per le tasse, per solidarietà, per cultura o per qualsiasi altra cosa Lei i soldi non riesca mai a trovarli. Per legge bisogna trovarli per i debiti fuori bilancio, quindi se Lei è costretto i soldi li trova, assessore. È che del resto non gliene frega niente. Grazie. ASSESSORE SPEDICATO – Lo prendo come uno sfogo, ma non è da commentare. SINDACO – Non è così, non è assolutamente così. Io credo che sia anche il ruolo dell’assessore al bilancio un ruolo molto difficile, anche perché avere la responsabilità di avere un bilancio di un Comune è una cosa molto seria e molto importante e credo che avere quantomeno l’attenzione ad evitare perché spesso siamo abituati più a spendere che a incassare o quantomeno a recuperare, quindi mi sembra un attacco non giustificato. CONSIGLIERE GERARDI – Sindaco, io non sto chiedendo che si tirino fuori o che si cerchino… SINDACO – Non li deve tirare lui… CONSIGLIERE GERARDI – No. SINDACO – Il bilancio è il bilancio di tutti. CONSIGLIERE GERARDI – È tutta l’amministrazione. Allora è tutta l’amministrazione. SINDACO – Io se so che devo pagare qualcosa ai servizi sociali, certamente su quelle cose non ci tiriamo indietro, anche quando non abbiamo un bilancio. Certamente io quest’anno se voglio una (incomprensibile) estiva e con il bilancio so già che stiamo duecentomilioni sotto non vado a rompergli le scatole “Pino, taglia” dove deve tagliare? CONSIGLIERE GERARDI – Assolutamente, è quello che stiamo dicendo. Noi non stiamo chiedendo 16000, 40000 euro anche quattromila, duemila, non ci sono mai i soldi e qui non so se Lei può negare le sue parole quotidiane “non ci sono soldi”. Allora la mia osservazione era: per legge bisogna pagare i contenziosi, quindi i soldi si trovano, perché non riusciamo a fare lo stesso sforzo, ma non chiediamo 40000, 16000 ma mille, duemila, tremila. Non ci sono mai soldi, non si riescono mai a trovare, Sindaco. CONSIGLIERE CUCURACHI – Assessore Spedicato, noi abbiamo parlato di questo perché c’è un riconoscimento di un debito fuori bilancio, quindi siamo costretti a parlare di questo, non è possiamo parlare di altri contenziosi vinti dall’amministrazione. È un punto all’ordine del giorno, quindi parliamo di quello che è all’ordine del giorno. Sindaco, solo una cosa. Io capisco perfettamente, però può essere pure che il nostro concittadino si sia sentito umiliato dall’utilizzare, è stato fatto in buona fede, ci mancherebbe altro, ho avuto modo di imparare a conoscere la sua persona, Sindaco, in questi nove anni, per cui quello che diceva Marco prima: magari tentare un accordo diverso. Lei ci ha spiegato: ha difficoltà, però può essere pure che siccome il concittadino è fatto un lavoro oneroso, un lavoro fatto con passione che l’ha portato a fare quella pubblicazione, magari vedendosi scritte delle cose utilizzate dall’amministrazione in quel momento così in quel modo l’ha vista come una stortura, sicuramente è stato in buona fede. Bastava fare le citazioni e finiva. Lo so che è una disattenzione che ci ha portato oggi. Forse pensa lui che è stato fatto di proposito. SINDACO – Io con l’architetto Pati non riesco a trovare una sintonia, magari con la prossima amministrazione riesce ad avere una valutazione più serena. Io vedo che ultimamente mi ha chiesto (incomprensibile) per fare delle visite guidate, quindi credo che nel tempo abbiamo… anche se non condiviso apprezzato queste cose. Siamo stati insieme con le scuole, per cui ho anche sperato che questa situazione si stemperasse, sicuramente sarà così perché è una persona intelligente, però sinceramente forse mi vede chissà autore di quali situazioni sbagliate. Io non credo. Può darsi con la prossima amministrazione ci potrà essere una sintonia più serena e magari non si ripeteranno situazioni così poco piacevoli. CONSIGLIERE PETRELLI – Soltanto due parole visto che l’assessore Spedicato non perde occasione per mettere in mostra le sue abilità diplomatiche che onestamente tutto sono tranne che diplomatiche. Lei parla di contenziosi “noi abbiamo vinto”, effettivamente non fa altro che confermare quello che noi pensiamo, cioè che questa amministrazione, e Lei la impersona molto bene, va a contenzioso. Lei dice “noi abbiamo vinto le cause”, significa che va in contenzioso. Ecco, il ruolo dell’amministratore, credo di non doverle insegnare nulla al riguardo visto che Lei ha tanti anni di esperienza sia in maggioranza che in opposizione, il ruolo dell’amministratore non è quello di vincere le cause ma quello di non farle, caro assessore. Non aggiungo altro perché si commenta da solo. SINDACO – Passiamo alla votazione. Chi è favorevole al riconoscimento di questo debito? VOTAZIONE FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI – SINDACO – Votiamo per l’immediata esecutività. Chi è favorevole? VOTAZIONE FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI – SINDACO – Passiamo all’ultimo punto all’ordine del giorno.