B. P. R. Bollettino della Provincia Romana C. Ss. R. Anno 56. Nuova serie, n. 7 – 16 luglio 2011 Prot. 24.11 A tutti i confratelli della Provincia LORO SEDI Oggetto: Nuova composizione delle comunità, nomine dei superiori, dei parroci, dei componenti dei segretariati e degli ufficiali della Provincia per il quadriennio 2011 – 2014. Carissimi confratelli nel giorno in cui la nostra Congregazione celebra la festa della Madonna del Perpetuo Soccorso giunga a ciascuno di voi l’affettuoso saluto da parte del Consiglio Provinciale, di cui sto per comunicarvi le decisioni prese per rendere la nostra missione redentorista più dinamica ed efficiente. Nelle mie visite alle comunità, e anche in occasione delle recenti assemblee zonali, ho avuto modo di fare notare le grandi difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per portare a termine questo compito che riteniamo fondamentale per la vita della Provincia e per la sua missione. Siamo in una situazione tale che nessuno si può tirare indietro e ognuno deve mettere le sue capacità e le sue competenze a servizio del bene comune, e quindi assumersi con coscienza le sue responsabilità. Da parte nostra questo significa anche dare fiducia, anticiparla, con la speranza che si possa dimostrare con i fatti che RINNOVARE non è un cambiare fine a se stesso, ma dare nuova vitalità intravvedendo nuove possibilità e procedendo verso nuove vie per ANNUNCIARE IL VANGELO IN MODO SEMPRE NUOVO e quindi con SPERANZA RINNOVATA, CUORI RINNOVATI E STRUTTURE RINNOVATE PER LA MISSIONE. Prima di procedere ritengo doveroso ringraziare pubblicamente i confratelli che hanno guidato come superiori le rispettive comunità e che vengono ora sostituiti: posso dire che nel triennio scorso, non ho avuto alcun problema con i superiori, trovando anzi in loro la totale disponibilità e la piena collaborazione nel portare avanti il Progetto pastorale della Provincia. Pagina 2 [114]__________________________________________________GOVERNO PROVINCIALE Un caro saluto e ringraziamento particolare lo voglio rivolgere all’economo provinciale uscente: tre anni fa comunicavo che si intendeva avviare il processo per la sua successione, ora si può davvero procedere in questo senso anche grazie all’opera del dott. Giancarlo Palugan, che ha riorganizzato tutto l’ufficio amministrativo. In questa situazione il p. Raffaele ha dato tutta la sua collaborazione e la sua competenza, che è stata ed è preziosissima anche nel seguire tutto ciò che ha comportato la chiusura delle case di Modena e Marzocca. Un grazie sincero anche a tutti i confratelli anziani che con esemplare dedizione alla missione continuano la loro attività apostolica, senza tirarsi indietro davanti ai compiti loro affidati: non abbiamo in Provincia nessun padre “a riposo”. Ne ringrazio continuamente il Signore. Rivolgo anche un caro saluto di “bentornato tra noi” al p. Bruno Visuri, che rientra in Provincia dopo aver terminato il suo apprezzatissimo servizio nella chiesa di s. Alfonso e Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso in via Merulana. L’ENTRATA IN CARICA DEI NUOVI SUPERIORI, E I TRASFERIMENTI dei confratelli nelle nuove comunità, devono avvenire ENTRO IL 31 AGOSTO. Sarà cura dei nuovi superiori redigere il verbale in cui si certifica l’avvenuta entrata in carica e trasmetterne tempestivamente copia autentica alla Segreteria Provinciale. Affidiamo alla potente intercessione della Madre celeste questo nuovo tratto del cammino della nostra Provincia, confidando anche nella presenza del nostro Padre s. Alfonso e degli altri santi e beati redentoristi. A tutti e a ciascuno auguro ogni bene in Cristo Gesù Redentore dell’uomo. NOMINA DEI SUPERIORI DELLE COMUNITÀ E DEI PARROCI Superiori delle Comunità: Bussolengo: Francavilla al Mare: Frosinone: Roma, S. Maria in Monterone: Roma, S. Gioacchino: San Sperate: Scifelli: Venezia: M.R.P. PEREZ LUIS HERNÀN M.R.P. JAWORSKI RAFFAELE M.R.P. FISCANTE NICOLA M.R.P. CONGIU GIOVANNI M.R.P. SANTI SERGIO M.R.P. LOMBARDI VITO M.R.P. VELOCCI ALFREDO M.R.P. SILVESTRI GILBERTO Parroci delle parrocchie a noi affidate: Francavilla al Mare, Madre di Dio: Francavilla al Mare, S. Alfonso: Frosinone, S. Gerardo: Roma, S. Gioacchino Roma, S. Giovanni Neumann Scifelli, S. Maria del Buon Consiglio M.R.P. MIROSLAW BUSZEK M.R.P. JAWORSKI RAFFAELE M.R.P. BIONDI GIOVANNI M.R.P. SANTI SERGIO GIOVANNI M.R.P. CIRULLI ANTONIO M.R.P. VELOCCI ALFREDO GOVERNO PROVINCIALE___________________________________________________pagina 3 [115] COMPOSIZIONE DELLE COMUNITÀ BUSSOLENGO: ROMA SAN GIOACCHINO: p. Luis Hernàn Pérez Superiore p. Luigi Cordioli p. Rino Semenzin p. Pietro Rizzardo p. Bruno Visuri p. Carlo Rizzardo p. Felice Arlone p. Luciano Maloszek fr. Angelo Pizzamiglio p. Sergio Santi Superiore e Parroco p. Francesco Chiovaro p. Giuseppe Scelzi p. Pietro Sulkowski Vic. Par. e Socio p. Antonio Donato Prefetto degli studenti fr. Antonio Velocci fr Massimiliano Guardini fr. Luigi Memoli RESIDENZA DI ROMAMONTESPACCATO: FRANCAVILLA AL MARE: p. Raffaele Jaworski Sup. e Par. S.Alfonso p. Angelino Divona p. Vincenzo Baldessarra p. MiroslawBuszek Parroco S. Madre di Dio p. Salim Salam FROSINONE: p. Nicola Fiscante Superiore e Dir. Oratorio p. Giovanni Velocci p. Giulio Pagotto p. Giacomo Cirelli p. Giovanni Biondi Parroco p. Massimo Gimigliano fr Pierluigi Di Cintio ROMAS. MARIA INMONTERONE: p. Gianni Congiu Superiore p. Vincenzo Ricci p. Raffaele Bellonia p. Ezio Marcelli p. Antonio Caboni p. Antonio Cirulli Parroco e responsabile p. Vincenzo La Mendola Vicario parrocchiale SAN SPERATE: p. Vito Lombardi Superiore e vic. Par. p. Armando Rizzardo p. FadiRahi SCIFELLI: p. Alfredo Velocci Superiore e Parroco p. Angelo Gabriele p. Dario Martino fr. Valentino Onorati VENEZIA: p. Gilberto Silvestri Superiore p. Donato Morrone p. Franco Desideri p. Luigi Ramazzotti. ROMA SANT’ALFONSO: p. Giuseppe Orlandi Pagina 4 [116]______________________________________________GOVERNO PROVINCIALE SEGRETARIATI VITA APOSTOLICA: FORMAZIONE: Cons. responsabile: p. Vito Lombardi p. Vito Lombardi p. Luis Pérez p. Vincenzo La Mendola p. Luciano Maloszek p. Luigi Ramazzotti Cons. responsabile p. Pietro Sulkowski P. Sergio Santi p. Pietro Sulkowski p. Franco Desideri p. Gilberto Silvestri P.G.V.R.: ECONOMIA: Cons. responsabile: p. Antonio Cirulli p. Pietro Sulkowski p. Vito Lombardi p. Fadi Rahi fr. Massimiliano Guardini Cons. responsabile: p. Sergio Santi p. Antonio Caboni p. Raffaele Bellonia p. Raffaele Jaworski p. Massimo Gimigliano UFFICI DELLA PROVINCIA Rappresentante legale: Economo: Vice economo ad tempus: Responsabile Uff. Missioni: Responsabile formazione permanente: Responsabile P.G.V.R.: Responsabile per i collaboratori laici: Responsabile Missioni estere: Segretario, cancelliere e notaio: Archivista archivio corrente: Archivista archivio storico: Direttore Bollettino Provinciale: Bibliotecario: Responsabili Sito Internet: p. Provinciale p. Antonio Caboni p. Raffaele Bellonia p. Vito Lombardi p. Pietro Sulkowski p. Pietro Sulkowski p. Luciano Maloszek p. Sergio Santi p. Vincenzo Ricci p. Vincenzo Ricci p. Pietro Sulkowski p. Ezio Marcelli p. Ezio Marcelli Stefano Porcu e Giovanni Lombardi. Roma, 27 giugno 2011 P. Giovanni Congiu CSsR Superiore Provinciale p. Vincenzo Ricci Segretario GOVERNO PROVINCIALE___________________________________________________pagina 5 [117] Prot. 25.11 Rev.mo p. Raffaele Bellonia Via Monterone, 75 00186 ROMA Carissimo p. Raffaele Ti dico subito che questa non è una lettera di licenziamento, ma solo un tentativo di espressione della gratitudine mia e della Provincia che indegnamente rappresento, per il tuo lungo ed esemplare impegno a servizio della Provincia e più specificamente della sua economia. Ricordo molto bene il contesto della tua nomina di economo provinciale e le tue relative difficoltà ad assumerti quell’incarico: la tragica morte di p. Nicola Coccozzello, il 18 luglio 1989 aveva improvvisamente privato la provincia del suo economo che solo allora iniziava a operare appieno dopo il necessario periodo di rodaggio. Il 4 novembre del 1989 venisti nominato “ad interim”, rimanendo membro della Comunità di Bussolengo, alla quale appartenevo anche io che solo da pochi mesi ero stato ordinato sacerdote. So che ti costò molto accettare un incarico che in qualche maniera ti costringeva a iniziare una “vita nuova” in un campo, quello dei numeri, che definire arido o ingrato è certamente ancora poco. Accettasti per amore della Provincia e per la forte stima e amicizia che ti legava a p. Tito, allora superiore provinciale. Dopo quella nomina fosti sempre riconfermato in questo delicato incarico che hai mantenuto ininterrottamente per 7 trienni, agendo sempre con competenza con perizia e professionalità, e contando anche sull’aiuto di competenti professionisti laici. Io stesso, nel triennio appena concluso, ho potuto sempre apprezzare il tuo lavoro e il tuo impegno, e godere della tua preziosa collaborazione, anche quando ho dovuto chiederti gli “straordinari” legati a tutti gli adempimenti relativi alla chiusura delle case di Marzocca e di Modena. Sento pertanto doveroso, ma lo faccio proprio volentieri e con immenso piacere, esprimerti pubblicamente e sinceramente i sentimenti di vero apprezzamento e di vivo ringraziamento. Grazie per tutto quello che hai fatto in tutti questi anni in favore della nostra Provincia. Pagina 6 [118]__________________________________________________GOVERNO PROVINCIALE Grazie per come hai rappresentato la Provincia nelle varie situazioni in cui sei stato chiamato ad agire. Grazie per averci dimostrato con i fatti il tuo amore per la Provincia e per la sua missione non solo in Italia, ma anche in Paraguay, e in tutti gli altri paesi che in questi anni la Provincia ha aiutato in vari modi. Ora però credo sia giunto il momento di nominarti un successore, non mi pare giusto chiederti ancora, e stavolta per un quadriennio, di continuare questo oneroso servizio. Ma, come ti accennavo sopra, non intendo mandarti in pensione, anche se certamente ne avresti il diritto, acquisito ampiamente in tanti anni di lavoro. Perciò mi permetto di invitarti a voler accompagnare fino al 30 giugno 2012, come vice economo, il p. Antonio Caboni che viene chiamato a prendere il tuo posto. Questo gli consentirà di addentrarsi progressivamente in tutto quello che concerne l’amministrazione dell’economia della Provincia, conoscere le persone che hai avuto come collaboratori fino a oggi e avere la possibilità di conseguire le necessarie competenze. Ringraziandoti di cuore per la tua sempre preziosa collaborazione, ti auguro e prego il Padre Celeste, per la potente intercessione della Madre del Perpetuo Soccorso, che tu possa continuare ancora a lungo la tua missione a servizio dell’annuncio dell’abbondante Redenzione del Signore. Roma, 27 giugno 2011 P. Giovanni Congiu C.Ss.R. Superiore Provinciale GOVERNO PROVINCIALE____________________________________________________pagina 7 [119] Prot. 26.11 Rev.mo p. Salam Salim Via s. Alfonso, 1 09026 SAN SPERATE e, per conoscenza M.R.P. P. Johannes Römelt SuperioreProvinciale WitemerAllee 32 NL-6286 AB WITTEM OGGETTO: Passaggio alla Provincia Romana Carissimo p. Salam Ti comunico che il Superiore provinciale di San Clemente, con lettera del 29 giugno u.s. mi notifica la decisione del suo Consiglio Provinciale del 15 giugno che risponde affermativamente alla tua domanda di passare alla Provincia Romana. Questa decisione faceva seguito alla volontà di accoglierti espressa dal voto deliberativo del nostro Consiglio straordinario nella riunione del 25 maggio c.a. (cfr. DS H03). A partire quindi da oggi, 1 LUGLIO 2011, SMETTI DI ESSERE MEMBRO DELLA PROVINCIA DI SAN CLEMENTE E DIVENTI MEMBRO DELLA PROVINCIA ROMANA con tutti i diritti e doveri connessi previsti dal Diritto. Ti auguro un proficuo lavoro apostolico nella nostra Provincia e nei luoghi dove la Provvidenza ti manderà ad essere “collaboratore, socio e ministro di Gesù Cristo nella grande opera della redenzione” (Cost. 2), a cominciare dal tuo nuovo impegno nella Comunità di Francavilla al Mare. In questo senso ti assicuro la mia preghiera al Signore, per intercessione della B.V.M., di s. Alfonso e degli altri santi e beati della nostra Congregazione. Tuo fratello in Cristo Redentore dell’uomo. Roma, 1 luglio 2011 P. Giovanni Congiu C.Ss.R. Superiore Provinciale Pagina 8 [120]_________________________________________________________________________CRONACA COLLABORAZIONE TRA I REDENTORISTI E I LAICI IN EUROPA Terza parte – Irlanda LucjanKlaudiuszMaloszek, cssr I laici sono impegnati in tutti i settori che riguardano la vita e gli impegni pastorali dei redentoristi in Irlanda. Alcuni di loro hanno gli incarichi ufficiali, come per esempio l’economo provinciale Michael Dangerfield, la segretaria del ProvincialeBrid Raleigh, il responsabile dell’ufficio salvaguardia dei bambini Phil Mortell o la responsabile per la pastorale giovanile provincialeHariettaO’Meara. Altri collaborano con i redentoristi in alcuni settori per le determinate attività, come per esempio BrendanDineen, responsabile per la pastorale giovanile, Raymond Lennon, responsabile per la musica o Ed Peterson, responsabile per il progetto della riconciliazione: tutti e tre lavorano nella nostra comunità di Clonard a Belfast. E l’elenco è molto lungo. Nomino ancora Fainche Ryan, impegnata con i redentoristi nella predicazione delle missioni, e Christopher O’Donughue uno dei responsabili del progetto SERVE. YOUTH MINISTRY STUDIES PROGRAMME. La Pastorale Giovanile è una delle priorità della Provincia irlandese dei Redentoristi. Ci sono tre case e tre squadre miste (laici e redentoristi) dedicate alla pastorale dei giovani (Belfast, Esker e Cork). Il programma di formazione per gli animatori dei gruppi giovanili è una iniziativa del tutto redentorista (non c’era nulla di simile prima in Irlanda), e riguarda non solo la nostra pastorale giovanile nelle nostre comunità, ma tutta la chiesa irlandese. Vedo tante persone provenienti da tutte le parti dell’isola, non solo animatori dei gruppi parrocchiali ma anche insegnanti. Si tratta di un programma di origine americana riadattato dai redentoristi e dai laici collaboratori alle necessità della situazione irlandese. Il team degli insegnanti comprende attualmente i sacerdoti, i religiosi e i laici. In effetti la parte del corso che osservo viene guidata dai team di laici (conosco Brian, un adulto volontario che dà una mano nella preparazione del corso e mi spiega come funziona tutto. È soltanto una tappa (un weekend di formazione) ma in totale sono otto gli appuntamenti (1. I principi della pastorale giovanile. 2. Leadership nel ministero. 3. Competenze del leader. 4. Pratica nella pastorale giovanile. 5. Evangelizzazione e Catechesi. 6. Preghiera e culto. 7. Giustizia e Servizio. 8. Cura pastorale). Per i redentoristi a Marianaella (Dublino) ma anche in tutte le nostre comunità, nonché nella stragrande maggioranza delle parrocchie. il mese di maggio è legato alla novena. Una pratica qui molto diffusa e molto frequentata. La più grande novena alla quale ho potuto partecipare si svolge comunque a Clonard in Belfast e vede la partecipazione ancora oggi di migliaia dei fedeli ogni giorno durante tutto l’ottavario nel mese di giugno, direttamente prima della festa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Ma anche qui a Dublino la nostra cappella è piena di gente ogni giorno. PROCLAIM THE GOOD NEWS. È il nome del sito web dei redentoristi, dedicato alla meditazione e alla spiegazione della Parola di Dio. Ma è anche e soprattutto il principale lavoro apostolico dei Missionari redentoristi in Irlanda. La missione nell’isola dura una settimana ed è un insieme di incontri e di predicazioni tematiche. CRONACA_________________________________________________________________________pagina 9 [121] Ci sono cinque laici che aiutano i redentoristi in questo compito. Parlo con Fainche Ryan, una delle laiche. Fainche è una teologa, ha concluso i studi a Dublino e a Roma. Attualmente insegna all’università cattolica per gli adulti a Dublino. È perciò molto preparata per la predicazione. Parliamo di quello che fa, quali sono i suoi compiti durante la missione, quali sono le sue impressioni, quali difficoltà incontra. Fainche è la prima donna cattolicache, in vita mia,ho visto predicare durante la Santa Messa in una chiesa cattolica. Fainche parla della Parola di Dio alla gente:il fatto le da grande soddisfazione, anche perché viene accolta molto bene. Tanti si confidano proprio con lei. Tanti vedono in persone come lei un segno di speranza per chi, soprattutto le donne, deve ancora trovare il suo posto nella chiesa cattolica. Non mancano le critiche. Fainche è preparata ma c’è chi si ferma alla rigidità delle regole. REDEMPTORIST COMMUNICATIONS è la pastorale della diffusione della Parola di Dio attraverso i mezzi di stampa. Si tratta di una vera casa editrice dove collaborano e lavorano insieme redentoristi e laici professionisti, capaci di offrire il prodotto commerciale a chi ne ha bisogno. Si preparano e si stampano diverse cose: libri, newsletter, materiale pastorale per i redentoristi e per altri enti ecclesiali. Il prodotto più conosciuto è la rivista Reality (La Realtà) pubblicata dal 1936. Attualmente ha 8.000 abbonati. Un altro prodotto,ancora più famoso, è il mensile per i giovani Face Up(viene distribuito nelle scuole e si stampa in 12.000 copie). SERVE = SERVIRE. È una organizzazione non governativa di volontariato impegnata a combattere le povertà nei paesi in via di sviluppo. È stata fondata e viene guidata da Padre Gerard O’Connor, che risiede nella nostra parrocchia di Cherry Orchard in Dublino. Ha sede principale a Belfast (in futuro ormai prossimo a Cork) e filiali in diverse città d’Irlanda. Conta sul sostegno di migliaia di sostenitori che non solo l’ha aiutano economicamente, ma contribuiscono anche alla promozione delle attività, alla sensibilizzazione della gente e all’impegno concreto, come per quei famosi flip – flop di venerdì, che sarebbe una raccolta di fondi in diverse piazze di tutta Irlanda. Grazie a questo impegno,SERVIRE dispone di un budget di oltre 1.000.000 di euro ogni anno, e può mandare fino a 90 volontari all'anno, a sostenere programmi (durante i mesi estivi) che aiutano a trasformare la vita di alcune delle comunità più povere del mondo. I progetti realizzati insieme con le comunità delle altre nazioni (Sud Africa, Mozambico, Zambia, Brasile, Thailandia, India, Filippine e Haiti) durano da un minimo di 4-7 settimane a un massimo di 1-2 anni. Ne parlo con Cristopher, uno dei laici responsabili del grande progetto, ed eglimi racconta, pieno di entusiasmo, la sua esperienza in Mozambico; ma incontro anche Bernard, un giovane tedesco, che trascorre lavorando con SERVE il suo anno di volontariato previsto dalla legge in vigore in Germania, che offre questa possibilità ai giovani tedeschi, uomini e donne che non vogliono fare il servizio militare. Gente molto brava con una visione del mondo legata alla carità, forse perché hanno visto quella povertà che pochi vogliono vedere. SCALA – CORK.La comunità di Scala definisce se stessa come "una squadra di Redentoristi e di laici, suscitata da Gesù a lavorare come un corpo solo, dove tutti sono uguali, per promuovere una visione collaborativa di Chiesa con una particolare attenzione per i giovani".Oggi a Cork, la comunità di Scala collabora con oltre 3000 giovani ogni anno, attraverso i programmi di leadership e ritiri vari. Padre Noel Kehoe, coordinatore della comunità, mi fa visitare i locali della vecchia e della nuova comunità. Fra un mese si apre ufficialmente la nuova comunità. I lavori sono quasi ultimati. Intanto si sta nel grande appartamento della vecchia Scala. Ha 7 stanze per i membri della comunità, 2 per gli uffici, 1 cappella, la Pagina 10 [120]________________________________________________________________________CRONACA sala tv, la cucina ed altri locali. Conosco pian piano i membri della squadra. Ailbhe è di Askeaton, nella contea di Limerick ed è una studentessa in College di Maria Immacolata. Per lei è un anno di collocamento in vista del futuro impiego. Brendan, che ho conosciuto a Dublino, assente nel momento della mia visita: è un redentorista nativo di Wexford. Aiuta la squadra anche come psicoterapeuta. Si impegna con ritiri e predica anche missioni. Hazel, nativa nella contea di Limerick: è una mamma. La vedo sempre con i suoi 2 figli. Martin è un volontario tedesco di Bonn, lavora e vive in Scala nell'ambito di un anno sociale prima che cominci l’Università nella sua patria. Natalia di Torquay in Inghilterra (sposata con un ragazzo irlandese a Cork): è una insegnante specializzatain religione. In ricerca dell’impiego lavora con la squadra di Scala a tempo pieno. Xavier è un giovane redentorista indiano di Chennai. Trascorre un anno in Irlanda e impara a lavorare con i giovani. CLONARD RICONCILIATION PROJECT è un insieme di iniziative che promuovono la riconciliazione e il processo della pace tra i cattolici e i protestanti. In una città dove in ogni angolo si ricordano i defunti uccisi, è un cammino lungo e faticoso. Se Belfast non è più una capitale europea di scontro tra i cattolici e i protestanti, tra gli unionisti e i separatisti, questo si deve anche ai duepadri redentoristi: Alec Raid e Gerry Reynolds (nei giorni della mia permanenza assisto all’evento storico per la Repubblica d’Irlanda: la prima visita nella storia del regnante di Inghilterra Elisabetta II). Molte comunque sono ancora le cose da fare. A Belfast resta ancora quel muro chiamato di pace che divide Falls da Shankill (due quartieri – cattolico e protestante – confinanti). Un mostro per niente naturale in una Europa dove si parla così tanto di pace e di uguaglianza. Incontro Ed Peterson, un giovane americano, sposato con una ragazza di Belfast, principale responsabile laico del progetto di riconciliazione. Anche se la squadra guidata da Ed e da Padre Gerry è sempre più grande rimangono ancora tanti gli oppositori. Il processo della riconciliazione è prima di tutto un incontro. In questi anni sono stati organizzati diversi appuntamenti, per esempio, tra le mamme di tutte e due le parti. Attualmente si promuove gli appuntamenti tematici (10 incontri all’anno sul tema che riguarda la fede cristiana con due relatori uno cattolico e uno protestante). Un'altra iniziativa è il pellegrinaggio: ogni domenica un gruppo dei cattolici più o meno giovani va in una delle tante parrocchie protestanti per assistere oppure per animare (canti, letture) la funzione religiosa. Per questa iniziativa si è voluto anche stampare un particolare libro del pellegrino, con la prefazione del Vescovo, che contiene le preghiere e le riflessioni riguardanti l’unità dei cristiani. Insieme con Ed partecipo all’inaugurazione del centro di riconciliazione nella parte protestante a Shankill. REDEMPTORIST ASSOCIATES è un'associazione di Redentoristi, collaboratori e amici che si riuniscono periodicamente per condividere la spiritualità redentorista e per ascoltare, riflettere, pregare e parlare insieme di vari argomenti che riguardano la storia, la fede e i temi di attualità. L'impegno di coloro che ne prendono parte è semplicemente quello di partecipare alle riunioni periodiche organizzato prevalentemente dalle comunità locali. Sono invitati a far parte di questo gruppo le persone che sono uniti airedentoristi in qualsiasi maniera: collaboratori retribuiti o volontari, i familiari dei redentoristi, amici, persone che semplicemente ci aiutano, per esempio, nella chiesa nei lavori più umili, ma anche ex redentoristi sacerdoti, fratelli o studenti. CRONACA_________________________________________________________________________pagina 11 [123] ESKER. La chiamano una antica casa di campagna, ma in realtà sembra una bella corte. All’interno si trova la piccola chiesa, il nostro convento, la grande casa per i ritiri, il cosiddetto villaggio dei giovani e il grande campo da golf. Insomma un complesso molto grande. Qui si organizza di tutto: i ritiri per le diverse categorie di persone, i percorsi matrimoniali per i fidanzati o le persone già sposate. Il villaggio dei giovani offre la possibilità di permanenza ai gruppi organizzati sia in edifici che in grandi tende (questa è la comunità residenziale a differenza di Scala, dove i ritiri si svolgono durante il giorno ma non c’è spazio per l’accoglienza notturna). La cosa più interessante di questa comunità è il lavoro dei laici. A loro è affidato tutto il lavoro organizzativo. Sono loro i responsabili di tutta la parte professionale ma anche, in collaborazione con qulche confratello redentorista, della parte che riguarda lo svolgimento dei ritiri ed altri appuntamenti di tipo religioso e spirituale. Insieme con la squadra di Scala (Cork) da sinistra XAVIER, MARTIN, JIMMY, NOEL, IO, NATALIE, AILBHE, ANGIE, CHRIS e SANJEY Immagini della home del gruppo SERVE Pagina 12 [124]_____________________________________________________________________ CRONACA L’ARCIVESCOVO MONS. JOSEPH WILLIAM TOBIN A BUSSOLENGO P. Alfiere Ubaldi cssr Il 23 maggio 2011, quinta domenica di Pasqua, abbiamo invitato nel nostro santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso l’arcivescovo Joseph William Tobin, Superiore Generale emerito della nostra Congregazione, nominato Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica nell’agosto dell’anno scorso e ordinato vescovo il successivo 9 ottobre. Lo ha accompagnato in aereo il vicario provinciale p. Pietro Sulkowski, con arrivo all’aeroporto Catullo di Verona alle 10.15. Ha presieduto la messa della sera. Ricorrendo la festa di santa Rita, la chiesa era gremita di fedeli. Hanno concelebrato il vicario episcopale diocesano per la Vita Consacrata, mons. Callisto Barbolan; il parroco don Giorgio Costa; p. Pietro Sulkowski; p. Gilberto Silvestri; p. Felice Arlone e il superiore p. Alfiere Ubaldi, che all’inizio della celebrazione si è rivolto all’assemblea con queste parole: «Diamo il benvenuto a mons. Giuseppe Tobin. Non è la prima volta che viene nel santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso. È venuto più volte tra noi come Superiore Generale dei Redentoristi e oggi è tornato come arcivescovo e segretario della Congregazione per i Religiosi. «Nel 2009, al termine dei 12 anni di servizio in qualità di Superiore Generale, si prese una pausa di studio, un anno sabatico di aggiornamento a Oxford; ma non ebbe la soddisfazione di completarlo perché una impensabile telefonata dal Vaticano gli comunicava che il Papa voleva che assumesse l’incarico di Segretario della Congregazione per i Religiosi. «Lì per lì pensò ad uno scherzo di qualche confratello burlone. Invece era tutto vero. Tentò di schernirsi dicendo di conoscere almeno cinque persone molto più qualificate di lui... Ma, come per sant’Alfonso, non gli restò che dire di “Sì” al Papa. «Noi lo ringraziamo per aver accettato l’invito di tornare a Bussolengo. «Grazie anche per la gradita presenza del vicario episcopale per la Vita Consacrata, mons. Callisto, assieme al nostro parroco don Giorgio e al vicario provinciale p. Pietro Sulkowski. «Ora ci raccogliamo tutti insieme in preghiera per la celebrazione della santa Messa, implorando dal Signore con l’intercessione della Madonna, per il novello arcivescovo la ricchezza dello Spirito Santo per la sua nuova ed inaspettata missione e l’abbondante redenzione per tutti noi». Nell’omelia l’arcivescovo si è soffermato soprattutto sulla parola di Gesù: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me” (Gv 14, 1) e l’ha applicata non solo ai fedeli, ma anche a se stesso, dato che non si aspettava una simile svolta della propria vita. Poi, sempre durante l’omelia, ha fatto questa confidenza: “Quando come Superiore Generale dei Redentoristi ho incontrato il papa Giovanni Paolo II, mi raccomandava soprattutto due cose: 1. Diffondete la devozione alla Madonna sull’esempio del vostro fondatore sant’Alfonso; 2. Attendete alla confessio- CRONACA _________________________________________________________________________pagina 13 [125] ne e alla direzione spirituale. Io – diceva il Papa – devo molto a un sacerdote redentorista che in gioventù è stato mio confessore”. L’arcivescovo concludeva: “Queste due caratteristiche sono mirabilmente in questo santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso”. Prima della conclusione della Messa, mons. Tobin, attraversando le navate della chiesa, accompagnato dal bravo cerimoniere Leszek, con un grosso aspersorio ha energicamente e abbondantemente benedetto le rose che le donne avevano portato con sé. Dopo cena, l’arcivescovo è stato invitato a partecipare nel chiostro al Concerto di Santa Rita della banda di Bussolengo e avendo gustato della buona musica, salutando e ringraziando ha in qualche modo promesso di “mettere una buona parola” perché questa stessa banda, che recentemente ha meritato anche un riconoscimento internazionale, possa esibirsi davanti al Papa. In questa pagina, nelle due foto di Paul Rey, la solenne concelebrazione della Messa e la festosa benedizione delle rose. Nella pagina precedente, fotografato dall’Ottica Rinaldi, p. Tobin è in affabile conversazione con i partecipanti all’Eucaristia. Pagina 14 [126]__________________________________________________________________NOTIZIARIO A CORTONA, RICORDO DI P. NATALIZIA l 23 maggio, all’Oasi Neumann di Cortona, da Paola Natalizia è stata organizzata una celebrazione in memoria dello zio p. Tommaso, in occasione del 20° anno dalla morte. Questo confratello, quando la nostra Provincia nel 1967 decise di trasferire lo studentato dalla cittadina toscana a Roma, fu incaricato di studiare nuove attività per la vita della Casa e fu nominato nello stesso tempo responsabile delle possibili trasformazioni. P. Natalizia – convinto che per il redentorista il futuro è spesso da inventare – si mise al lavoro tenendo ben fisse queste finalità, che lui stesso ha ricordato in una intervista rilasciata nel 1973 al giornalista Ivo Camerini e pubblicata su Nuovi Incontri, Avvenire d’Italia e La Voce di Cortona: utilizzare a scopi sociali un complesso così bene inserito nel tipico panorama cortonese; contribuire all’arricchimento culturale e turistico di Cortona; accogliere in un ambiente ben funzionante gruppi per convegni, per settimane di studi, per seminari di ricerche; offrire a nuclei familiari e a singole persone un soggiorno sereno e riposante; dare a tutti gli ospiti, oltre a una confortevole accoglienza, una testimonianza di moralità e di cristianesimo con un impegno socialmente e religiosamente costruttivo. L’opera iniziata con coraggio e passione da p. Natalizia fu continuata da p. Angelo Divona e, in questi ultimi anni, dal signore Umberto Gedeone. Al termine della Messa, celebrata da p. Marcelli davanti a parenti e amici di p. Tommaso (foto), la signora Paola – che per alcuni anni è stata una sua stretta collaboratrice nei lavori di trasformazione – ha letto questo saluto allo zio: “Carissimo zio, ci siamo riuniti per ricordarti a 20 anni dalla tua scomparsa. “Cortona, per noi, eri tu; e tu eri Cortona. “Quanti ricordi. Non saprei da dove cominciare. Hai avuto la geniale intuizione di creare l’Oasi per far rivivere una struttura che aveva visto tanti seminaristi ma che ormai era vuota avendo essi cambiato residenza. Dopo averla creata, hai curato l’Oasi nei minimi dettagli: dalle piccole cose a quelle grandi – come il restauro di questa splendida chiesa. “Così tu ci hai fatto amare questo luogo, questa casa, Cortona e la Toscana. Grazie”. La cortese accoglienza di Umberto Gedeone ha reso l’incontro molto piacevole (p. Marcelli). I NOTIZIARIO___________________________________________________________________pagina 15 [127] IL MESE DI MAGGIO A FROSINONE Carissimo padre Marcelli, ti mando un breve resoconto del mese mariano svolto, anche quest’anno, presso le famiglie della zona sud della nostra parrocchia San Gerardo Maiella in Frosinone. La zona nord, come per la cura dei malati, non spetta a me, ma al superiore p. Nicola Fiscante. Previo accordo con la famiglia stessa, la riunione è stata fissata alle ore ventuno: orario comodo per lavoratori e no.Programma di massima era questo: qualche sonatina con la fisarmonica per avvertire che la riunione era prossima e per creare un clima di festa. Seguiva un canto, tradizionale per i più anziani, tipo Quel mazzolin di fiori; più moderno per i giovani, per esempio Azzurro. Si passava poi alla recita del Rosario meditato. Si leggeva il brano del Vangelo relativo al mistero, con preghiere dei fedeli intonate allo stesso episodio evangelico. Quindi il Padre Nostro, le Ave Maria – sette e non dieci – e il Gloria al Padre e le invocazioni Gesù, perdona le nostre colpe... e donaci santi sacerdoti, la pace nel mondo e nelle famiglie; quindi la Salve, Regina e le litanie. Seguiva la lettura di un brano del Vangelo con breve commento del sottoscritto, che poi invitava i presenti al dialogo, eventualmente alla discussione. Pregavo la piccola assemblea, composta in media di una quindicina di persone, a rivolgermi domande, a chiarire dubbi, ad apportare qualche testimonianza edificante.Si terminava con un canto e la benedizione. Benché avessi suggerito alle famiglie di non farlo, più di qualcuna offriva un piccolo rinfresco. Cosa, del resto, molto gradita: serviva ad approfondire la conoscenza reciproca e a rinsaldare l’amicizia con i vicini. p. Giacomo Cirelli 60° DI SACEDOZIO DEL P. RICCI E TU, CIRCELLO, non sei il più piccolo paese del Beneventano, della Campania e dell’Italia perché hai dato i natali alla gloriosa famiglia Ricci e al nostro carissimo padre Vincenzo. Con queste parole, di lontanissimi e arcani ricordi, i nostri studenti hanno manifestato la loro riconoscenza a p. Ricci in occasione della celebrazione a San Gioacchino del 60° anniversario della sua ordinazione sacerdotale (1° aprile 1951). È avvenuto il 29 maggio durante il pranzo a cui hanno partecipato un fratello del festeggiato, il signor Remigio, con la moglie, la dottoressa Elisabetta Favini e i confratelli di Monterone e di Montespaccato. P. Vincenzo, che negli anni 1988-1993 era stato superiore e parroco di San Gioacchino, ha presieduto la concelebra zione della Messa delle 10.30. P. Ricci col fratello a pranzo Pagina 16 [128]__________________________________________________________LE NOSTRE LETTURE P. FADI RAHI, I Beati Martiri Ucraini. Missionari Redentoristi, Roma 2011, pp. 52. I l primo maggio 2011, intenzionalmente, in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, il nostro confratello libanese, p. Fadi Rahi, ha dato alle stampe un elegante opuscolo dal titolo I Beati Redentoristi Ucraini. Un modo del tutto originale per rendere omaggio al papa beato che ha elevato agli onori degli altari i nostri confratelli ucraini. Il volume, patrocinato dalla Provincia Romana dei Redentoristi, si presenta con una copertina a colori, in cui emerge dallo sfondo la croce redentorista. Si apre con una dedica rivolta “ai fedeli della Chiesa Greco Cattolica Ucraina”, da parte di “un fedele della Chiesa Greco cattolica Melchita”. La dedica è rivolta a tutti i Redentoristi e ai perseguitati per la fede, specialmente in estremo oriente. Un indirizzo significativo che anticipa la cornice storica in cui è ambientata la narrazione e il desiderio dell’autore di raggiungere le varie Chiese Greco Cattoliche, di fomentare la comunione attraverso il comune patrimonio della santità e del martirio. Segue una presentazione del superiore provinciale, P. Congiu, che funge anche da prefazione e introduce il lettore nel tema della trattazione, augurandosi e auspicando per la pubblicazione un risvolto esistenziale nei lettori: “Perché la testimonianza di questi nostri fratelli raggiunga le nostre vite e diventi significativa per le prove quotidiane e quelle più difficili che noi oggi siamo chiamati ad affrontare”. È il primo opuscolo agiografico in lingua italiana sulla vicenda del martirio di quattro redentoristi, trucidati durante il regime sovietico in Ucraina. Un volumetto agile, scorrevole, arricchito da una accurata documentazione fotografica e da disegni del pittore Lo Muscio, che permettono al lettore di accostarsi, anche con l’aiuto di un profilo, alla vita e al martirio dei redentoristi dell’est. Il libretto, con chiaro intento divulgativo, è breve, e si presenta corredato da una pertinente documentazione, frutto delle ricerche storico- agiografiche dell’autore. Inoltre, la vicenda umana dei quattro beati è inquadrata nella prospettiva della loro appartenenza ad una Chiesa Greco Cattolica, di cui sono stati strenui difensori e ottimi propagatori. Emerge un quadro nitido, in cui si possono seguire, non senza un coinvolgimento emotivo, le efferatezze di un regime spietato che ha oppresso intere nazioni e che ha lavorato per la distruzione della Chiesa greco-cattolica, nelle regioni dell’est, l’unica in comunione con Roma. La conoscenza della storia e della teologia orientale e bizantina dell’autore rende ancora più comprensibile, il contesto in cui avvengono i fatti riportati. Da ciò si evidenzia la scelta consapevole dei quattro martiri, che sono andati incontro alla morte con cosciente consapevolezza. Dalla lettura del testo, si assapora il profilo umano e spirituale dei protagonisti, arricchito da preziose testimonianze. Il lavoro di P. Fadi è un altro importante tassello che rende ancora più chiara la tormentata storia delle Chiese del silenzio e che contribuisce a diffondere una conoscenza più esauriente della storia, non sempre oggi, oggettivamente presentata, dei regimi totalitari di matrice sovietica. Al libretto, auguriamo una diffusione capillare, specialmente nei luoghi e negli ambiti in cui operano pastoralmente i nostri confratelli, nelle parrocchie visitate dalle nostre missioni e dalla predicazione, nonché nei gruppi giovanili della PGVR. Grazie, P. Fadi, per la tua sensibilità e per la tua paziente ricerca e stesura di un testo così utile. Il tuo lavoro certamente contribuirà a far conoscere la santità dei nostri confratelli redentoristi, seme gettato per la nascita di nuove vocazioni. P. Vincenzo La Mendola _____________________________________________________________________ Direttore p. Ezio Marcelli Via Monterone 75 00186 Roma [email protected] http://portale.cssr.it/Bollettino