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numero
Trilli
6
nell’Azzurro
Da 50 anni, la voce di chi non vede e non sente
www.legadelfilodoro.it
FESTEGGIATE CON NOI
I NOSTRI PRIMI 50 ANNI
editoriale
Buon 2015: sarà
ricco di sfide
entusiasmanti
di rossano Bartoli
C
ari amici, l’anno del 50esimo della
Lega del Filo d’Oro sta per concludersi, ed è il momento giusto per tracciare un bilancio che riguardi non solo la nostra associazione, ma anche il mondo del non
profit italiano. È infatti un momento importante e ricco di passaggi decisivi.
Un elemento positivo è costituito dall’attenzione che il governo riserva a questo settore, che si è concretizzata in Parlamento con
il disegno di legge delega sul Terzo Settore e
con alcuni provvedimenti inseriti nella Legge
di Stabilità. Tra questi c’è la stabilizzazione
del 5 per mille, misura fiscale che ha incontrato un grande favore da parte dei contribuenti, e che sarà resa stabile con un limite di
raccolta portato dagli attuali 400 a 500 milioni di euro. Si tratta di una decisione che
accogliamo con favore, perché garantisce ai
contribuenti che quanto da loro destinato
vada interamente alle organizzazioni non
profit, consentendo di programmare meglio
le proprie attività a vantaggio di tanti. Quanto
alla riforma del Terzo Settore, la Lega del Filo
d’Oro auspica che sia presto approvata, anche perché il non profit è un volano per la
crescita del nostro Paese, sempre che venga
sostenuto e non penalizzato da un regime fiscale sfavorevole: a questo proposito occorre
affrontare questioni come l’Iva, l’Irap e altre
tassazioni che incidono sensibilmente sui costi del non profit.
La Lega del Filo d’Oro nel 2015 proseguirà
nel cammino di sviluppo ed espansione, per
essere sempre più vicina alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
Stiamo lavorando a tanti progetti: la nuova
sede della Linguetta, l’apertura di un’altra
sede a Padova, la messa a regime del Centro
di Modena e il potenziamento dei servizi, soprattutto in Lazio e Campania. Con questo
numero speciale di Trilli vogliamo augurare a
tutti voi un felice anno nuovo, certi di poter
contare come sempre
sulla vostra amicizia e
sostegno. Auguri a tutti!
I
LA STORIA
l 20 dicembre 2014 è il cinquantesimo compleanno
della Lega del Filo d’Oro. Un traguardo significativo,
reso possibile dal sostegno di centinaia di migliaia
di italiani che hanno creduto nella nostra Associazione
e nel suo impegno per offrire alle persone sordocieche
e pluriminorate psicosensoriali una vita diversa, più
piena e degna di essere vissuta. Tante le testimonianze
di famiglie e utenti che ci ringraziano, ma il grazie più
sentito e l’augurio di un sereno 2015 va prima di tutto
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a voi sostenitori.
PER CONTATTARE LA LEGA DEL FILO D’ORO
IN PRIMO PIANO.
un trilli d’oro per un compleanno speciale.
ma l’augurio più bello è per tutti i sostenitori:
senza di voi non saremmo arrivati fin qui
Sede via Montecerno, 1 - 60027
Osimo
(AN)
TelefONO 071.72451 - fAx 071.717102
INTerNeT www.legadelfilodoro.it
e-MAIl [email protected]
Siamo anche su:
Nicolò e quel sorriso
che sembrava impossibile
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nessuno è autorizzato a riscuotere contributi in nome o per conto della lega del Filo d’oro. chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: lega del Filo d’oro - osimo (an)
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2 FILO DIRETTO
50 ANNI D’ORO
.
PASSIONE E METODO
dieci anni di espansione:
da Osimo al resto d’Italia
CON FILO D’ORO PERCHÉ...
L’ultimo decennio di storia della Lega del Filo d’Oro è
caratterizzato dallo sviluppo e diffusione nazionale
dell’Associazione: nel novembre 2004 inizia infatti
l’attività il Centro Socio Sanitario Residenziale di
Lesmo, presso Monza (nella foto), sorto come risposta
alla domanda di servizi per i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali del Nord Italia. Tre anni dopo ci
si sposta a Sud, dove viene inaugurato il Centro di
Molfetta e nel 2010 il nuovo Centro sanitario residenziale di Termini Imerese (Pa), punto di riferimento per
sordociechi e pluriminorati psicosensoriali residenti in
Sicilia. L’anno dopo si completano i lavori al Centro di
Modena, che inizia ufficialmente le attività nel gennaio 2013. E sempre nel 2013 a Osimo parte il
grande progetto (tuttora in corso) della Linguetta, la
nuova sede della “Lega”.
OGGI E DOMANI
.
vita sociale e degli
scambi tra paesi. Il tutto
senza dimenticare i 50
anni della “Lega”, per cui
la partecipazione è valore imprescindibile.
la sfida della
partecipazione
Nuovo indirizzo
per Napoli
Si è svolta dal 20 al 23
novembre a Senigallia
(An) la VII Conferenza
Nazionale delle persone
sordocieche sul tema “Libertà e partecipazione”
(nella foto, la valigia simbolo dell’evento). Un tema
fondamentale per i convenuti, che ne hanno discusso declinandolo nel
mondo del lavoro, nella
La sede della Lega del
Filo d’Oro di Napoli ha
un nuovo indirizzo: da
viale Kennedy 5 si è trasferita infatti in via Nicola e Tullio Porcelli
20-22, nello stesso quartiere Fuori Grotta. Nei
nuovi locali, più adeguati, sarà possibile intensificare le attività e
avviare diversi laboratori.
Nel Suo
testamento
si ricordi
delle persone
sordocieche
«Davanti a certi
drammi resto
senza parole. Ma
poi una strada
per ricominciare
si trova sempre»
l’assistente sociale.
Fulvia: genitori, ritrovate ogni
speranza voi che entrate
a sua è la seconda scrivania
davanti alla quale si siedono
le famiglie dei bambini sordociechi che arrivano per la prima
volta alla Lega del Filo d’Oro. «Ma
è la prima davanti a cui hanno una
certezza: il loro figlio starà con noi
per un po’ e faremo il possibile
perché stia meglio». Fulvia Accorroni, 59 anni, è l’assistente sociale
incaricata (anche se non fa solo
questo) di assistere e accompagnare le famiglie degli ospiti che si
sottopongono a un trattamento intensivo nella sede di Osimo, facendo da punto di riferimento per
ogni esigenza, anche pratica.
Quando la incontrano, i genitori hanno già affrontato un primo
screening al Centro Diagnostico,
che stabilisce l’idoneità del loro
congiunto al trattamento riabilitativo. Una postazione di frontiera
che Fulvia occupa da sedici anni,
senza esserne logorata: «Arrivo
presto ed esco tardi», sorride, «e
non mi abituo mai. Conosco situa-
l
Il Suo testamento può diventare qualcosa di molto
importante. Infatti, con un lascito alla Lega del Filo d’Oro
lei assicura un futuro migliore a tante persone sordocieche
che possono contare solo sul nostro aiuto. Anche grazie
ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centri di Lesmo,
Molfetta, Termini Imerese e Modena. Ma tanti altri progetti
aspettano ancora le risorse necessarie.
zioni difficili, drammatiche. A
volte le mamme che incontro sono
più giovani dei miei figli, a volte ci
sono famiglie che oltre a un figlio
sordocieco si ritrovano con un anziano malato in casa, o hanno
perso il lavoro». Allora anche una
professionista come lei non può
fare appello a quello che ha studiato sui libri. «Spesso rimango
zitta», confessa. «E mi chiedo:
come lo riempio questo buco
nero? Poi però una strada per ripartire insieme si trova sempre».
Una strada fatta, secondo Fulvia, di quattro parole: «Attenzione,
comunicazione, ascolto, accoglienza», scandisce. «Perché a prescindere dalla situazione di
partenza, la cosa che le famiglie
vogliono sentirsi dire è una sola:
che il loro bambino potrà migliorare, che c’è un modo per tirare
fuori quello che ha dentro, e qui
alla Lega del Filo d’Oro lo troveremo. Allora vedo tornare il sorriso anche sul volto più teso».
Per avere più informazioni,
richieda l’opuscolo lasciti a:
Ufficio
Comunicazione
e Raccolta Fondi
071 7231763
http://lasciti.legadelfilodoro.it
•
SI PUÒ
FARE
Punti di riferimento.
ogni sede territoriale
della lega del Filo d’oro
favorisce l’integrazione dei
sordociechi con le
strutture e i servizi del
territorio. le assistenti
sociali e gli operatori
raccolgono le richieste di
aiuto e contattano
comune, scuole e
strutture pubbliche e
private per realizzare
il progetto più utile alla
persona e alla sua famiglia
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IN PRIMO PIANO 3
Testimonianze.
L’analisi .
Vite cambiate e una
nuova dignità: il grazie
di amici e sostenitori
Legge 107/2010:
bella ma inapplicata
Un “primo passo” ancora insufficiente.
Questa l’opinione di Francesco Mercurio,
presidente del Comitato delle Persone
sordocieche della “Lega”, sulla legge 107
del 2010 che per la prima volta ha riconosciuto la sordocecità quale disabilità unica.
Mercurio, la 107 è una buona legge?
È una legge che pone un principio e riconosce, pur con tutti i suoi limiti, la specifica
condizione di persona sordocieca. Inoltre
prevede che gli enti locali nella erogazione dei servizi tengano conto della condizione di sordocecità e parla di
guide-interpreti. Quali sono i problemi?
All’articolo 2 la legge definisce sordocieche le persone cui siano riconosciute entrambe le minorazioni sulla base della
legislazione in materia di sordità e cecità
civile. Solo che, per la legislazione vigente,
si è riconosciuti sordi civili solo se lo si diventa prima dei 12 anni, quindi la 107 non
si applica ai sordociechi acquisiti che perdono l’udito dai 13 anni. Inoltre la legge è
inapplicata perché manca ancora la modulistica per l’effettivo riconoscimento. Dal 1964 il destino di molti sordociechi
è cambiato grazie alla “Lega”. A cui
però serve sempre il sostegno di tutti
a Lega del Filo d’Oro per noi è stata
tutto. Ha fatto rinascere mio figlio, e
ha salvato la vita anche a me». Non
esagera, Gabriella. Come raramente esagerano
i genitori dei ragazzi sordociechi quando parlano del loro dramma a lieto fine. «Carlo era
ingestibile, violento, spaccava tutto e non dormiva mai… ero talmente disperata che avevo
perfino pensato al suicidio. Finché un giorno
ho incontrato la “Lega”…». E tutto è cambiato.
Carlo oggi ha 41 anni, vive nel Centro di
Modena ed è un altro: è tranquillo, comunica,
svolge semplici lavori, va al ristorante e a fare
shopping. «Ero abituata alle botte, quelle che
dava e quelle che si infliggeva da solo», ricorda
Gabriella con un brivido. «Adesso Carlo mi
coccola, è affettuoso, lo porto in giro e mi sento
una regina. Vorrei abbracciare tutti quelli della
“Lega”, uno a uno. Mi hanno ridato mio figlio».
«All’inizio lo davo per perso», racconta Gianfranco parlando del figlio Alberto, uno dei sordociechi più famosi perché protagonista di
molti spot con Renzo Arbore. «Da piccolo tutti
lo prendevano in giro e nessuno ci dava speranze. Alla “Lega” sono diversi: loro guardano
la persona, non l’handicap, vanno a cercarla e
la tirano fuori. Perché questi ragazzi sono persone». Tanto persone che oggi, a 40 anni, come
qualsiasi coetaneo Alberto è andato a vivere
“da solo” in un appartamentino sotto quello
dei genitori, «e vuole anche la lavatrice, per lavarsi i panni da sé», sorride il padre.
Carlo e Alberto: solo due storie tra le tante
«L
che in 50 anni hanno incrociato l’orizzonte
della Lega del Filo d’Oro, significando l’alba di
una vita nuova e degna. Nonostante le difficoltà.
Una prospettiva impensabile anni fa, quando
il destino dei sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, soprattutto se affetti da disturbi
del comportamento, era ben più oscuro: «Le
strade erano due, o gli istituti tipo Cottolengo
o i manicomi», spiega Patrizia Ceccarani, direttore del Centro di Riabilitazione di Osimo.
«Oltre alla casa dei genitori, dove spesso queste
persone vivevano segregate». Del resto, continua, «per la medicina e la pedagogia di allora
questi soggetti erano “irrecuperabili”, quindi
bisognava solo accudirli e dar loro da mangiare». Una follia, a leggerla oggi alla luce dei
traguardi raggiunti: «Prima di conoscere la
“Lega” ero isolato», testimonia Amerigo Iannola,
sordocieco over 60 che l’epoca della “reclu-
La campagna
Il nuovo
video
Con lo smartphone
Guardate lo spot
realizzato da Renzo
Arbore con alcuni
ospiti sordociechi
per i 50 anni della
“Lega” cliccando
il codice qui sotto
sione” l’ha vissuta sulla pelle, «poi è cambiato
tutto, ora ho una vita più soddisfacente e divertente. Tanto che quando incontro un sordocieco come me lo sollecito sempre ad andare
a conoscere la nostra Associazione».
Un’Associazione che da 50 anni è al fianco
delle persone come Amerigo, Alberto e Carlo e
vuole continuare su questa strada: «Abbiamo
tanti progetti di sviluppo, perché non vogliamo
certo fermarci ai nostri primi 50 anni», conclude il presidente Francesco Marchesi. «Dalla
Linguetta al potenziamento di tutti i servizi,
all’apertura di una nuova sede a Padova, la
Lega del Filo d’Oro guarda al futuro con ottimismo e voglia di fare, ma ha bisogno come
sempre del prezioso aiuto dei sostenitori, che
speriamo rimarranno con noi anche nell’anno
che sta per iniziare. Tanti auguri quindi perché
il 2015 porti pace e serenità a tutti».
•
Parla il grande Renzo.
«Carissimi, la mia famiglia siete voi»
Dopo 25 anni da testimonial e amico, Arbore racconta a cuore aperto cosa ha significato per lui incontrare la “Lega”
enzo Arbore ormai da venticinque anni è il noto e amato
testimonial della Lega del Filo
d’Oro. Anzi, più che un semplice testimonial, è un vero sostenitore.
R
Come è cominciata questa storia di
amicizia?
RAGAZZO FORTUNATO. «Visitare una delle sedi
della “Lega” apre il cuore, capisci che sei fortunato
e non puoi più lamentarti delle piccole cose»
Non conoscevo questa associazione,
e ricordo che allargai le braccia quando
seppi che c’erano bambini e degli
adulti che non vedevano, non sentivano, non parlavano. Poi sono venuto
a Osimo, ho visto quello che la “Lega”
faceva per loro, mi sono emozionato
e ho capito che la vita vince, anche in
questo caso. Sono stato fortunato a
essere stato scelto come testimonial
della Lega del Filo d’Oro, perché dopo
aver vinto tanti premi per la comuni-
cazione, e avendo fatto la televisione,
la musica, la radio, finalmente ho
usato la comunicazione per uno scopo
importante: per aiutare i sordociechi.
Quali sono i suoi sentimenti verso i
sordociechi della Lega del Filo d’Oro?
Li considera degli amici?
Di più, direi. Io non ho realizzato una
famiglia, e sento un po’ come mia
questa famiglia della Lega del Filo
d’Oro di Osimo e i suoi ospiti. Credo
che visitare una delle sedi della “Lega”
faccia bene perché ti apre il cuore, e
capisci che sei stato fortunato, e non
puoi più lamentarti delle piccole cose
che ti capitano nella vita.
Recentemente lei ha visitato il cantiere
della Linguetta, la nuova “casa” della
Lega del Filo d’Oro. Che impressione
le ha fatto? Ce ne vuole parlare?
Il Progetto Linguetta è l’avvenire della
Lega del Filo d’Oro. Un grande complesso, un importante centro polifunzionale che ospiterà il maggior numero
possibile di sordociechi. La Linguetta,
che si sta costruendo velocemente e
sarà terminata in due, massimo tre
anni, è stata resa possibile grazie alla
solidarietà di tanti: di aziende generose,
delle istituzioni, della vostra solidarietà,
lettori di Trilli, e anche dei lasciti testamentari, che sono stati di grandissimo aiuto per l’edificazione di questo
progetto, che sarà il futuro della nostra
amata Lega del Filo d’Oro.
Per concludere...
Che dire? Auguri a tutti, ma soprattutto
a tutti i sostenitori della “Lega”.
•
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4 LA STORIA
CON FILO D’ORO PERCHÉ...
«Prima ero
depressa. Adesso
riesco a scherzare
su Nicolò, lo
chiamo il mio
mister Magoo»
Bornasco (PV).
Mamma, eccomi:
finalmente ti faccio
vedere chi sono
a mamma antonella era stato detto che il suo bambino non avrebbe
camminato, né sentito, né mangiato da solo. ma quando è arrivata alla lega
del Filo d’oro ha scoperto una realtà diversa. e oggi nicolò stupisce tutti
n tre settimane ho capito che era
mio figlio. Lo conoscevo da un
anno e mezzo, ma quello che mi
dicevano di lui non c’entrava niente con
quello che ho visto dopo un giorno alla
Lega del Filo d’Oro».
Antonella si ricorda bene quel momento, arrivato dopo diciotto mesi di
sofferenze e interrogativi a cui i medici
avevano tolto il lieto fine. Suo figlio Nicolò, nato il 7 settembre 2010 dopo una
gravidanza apparentemente senza problemi, non aveva né occhi né nervo ottico, non udiva e non si muoveva. Nessuna sindrome o malattia rara,
semplicemente una condizione fisica gravemente compromessa, le cui reali cause
sono ancora oggi oggetto di indagine.
Per i dottori, comunque, una serie di
“non” da declinare anche al futuro: non
vedrà, non parlerà, non sentirà, non
mangerà mai da solo... «Signora, che
vuole fare. Lo porti a casa, tanti auguri».
«I
Solo una pallina di ciccia
Una sentenza senza appello che però
le stava stretta: «Ti scontri con questa
parola odiosa, “vegetale”, parli con persone che non ti capiscono, che allargano
le braccia. Ma io mi dicevo: possibile
che nessuno possa prendersi cura di Nicolò come persona, così com’è?». Dopo
un anno e mezzo di visite e pensieri, un
otorino la indirizza finalmente verso
«quell’Istituto che a Osimo lavora con i
sordociechi», e la vita di Antonella (e di
Nicolò, e del papà Stefano) prende una
nuova direzione. «Era tre anni fa, ottobre
2011», racconta, «Nicolò era la mia “pallina di ciccia”, come lo chiamavo io,
la canzone.
La vita è una lotta
ma la “Lega” c’è
Ha vinto il festival di sanremo 2014
la canzone di arisa Controvento
che la mamma di nicolò dedica alla
lega del Filo d’oro. eccone alcuni
stralci: «io non credo nei miracoli (...)
Questa vita lascia i lividi questa
mette i brividi certe volte è più un
combattimento(...)/il mondo è contro
te e tu non sai il perché, lo so me lo
ricordo bene/lo sono qui/per
ascoltare un sogno/non parlerò/se
non ne avrai bisogno/ma ci
sarò/perché così mi sento/accanto a
te viaggiando controvento/
risolverò/magari poco o niente/ma
ci sarò/e questo è l’importante».
stava sdraiato o piegato su sé stesso.
Dopo tre giorni alla “Lega” stava in piedi.
E dicevano che non si sarebbe mai
mosso!».
Quasi urla, questa mamma 39enne
dalla parlantina sciolta e la grinta di un
mastino, quando ritorna con la mente
al momento in cui quello che aveva sempre sognato era lì, davanti ai suoi occhi.
«Nicolò sapeva, poteva fare qualcosa.
Quando ho visto che si è girato per toccare un giocattolo quasi mi si fermava il
cuore. A Osimo abbiamo scoperto la stimolazione sensoriale, la logopedia, la
musicoterapia. Aveva la peg perché mi
dicevano che non si sarebbe mai alimentato normalmente, adesso mangia
come un lupo e non ha nessun problema
di deglutizione. Sa qual è la differenza?
Che alla “Lega” non ti dicono quello che
tuo figlio non può fare, ma quello che
può fare. E non importa se è tanto o
poco».
Finalmente una vacanza da soli
Eppure la famiglia di Nicolò vive in
provincia di Pavia, una zona dove non
mancano certo le strutture sanitarie o
riabilitative. Ma secondo la mamma nessuna di queste realtà aveva l’approccio
globale che invece la Lega del Filo d’Oro
mette in campo per ogni utente: «C’era
chi lo curava per la cecità, chi per i problemi uditivi, chi per l’ipotonia muscolare… spesso senza parlarsi. Dopo aver
conosciuto il “metodo Filo d’Oro” sono
tornata a casa carica, e ho preteso che
anche i servizi locali fossero all’altezza,
andando a cercare gli specialisti più adeguati».
I risultati, dopo tre soggiorni intensivi
a Osimo e il lavoro a domicilio, si vedono: oggi, a quattro anni, Nicolò va alla
scuola materna, si alimenta con il cucchiaino, afferra i giocattoli, nuota, ha iniziato a “lallare” e a muovere qualche
passo, tanto che i genitori stanno già
pensando al girello. Ed è arrivato a sentire
60 decibel dall’orecchio destro. «Non vedrà mai, su questo non posso farmi illusioni», ammette Antonella, «e probabilmente non vivrà mai da solo. Ma è felice,
allegro: il suono della sua risata per me è
il concerto più melodioso del mondo. E
anche sull’autonomia ha fatto passi da
gigante».
Tempo fa infatti Nicolò rifiutava il contatto con chiunque che non fosse la
mamma, e voleva stare sempre in braccio
a lei, tanto da costringere Antonella a
fare la doccia con il sottofondo delle sue
urla disperate anche per quel brevissimo
distacco. Una situazione che l’aveva portata sull’orlo dell’esaurimento fisico e
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PORTE APERTE 5
Osimo
Osimo.
Comitato dei familiari,
i diritti prima di tutto
si rinnova il comitato, organo consultivo che svolge attività di sensibilizzazione
e tutela. il presidente : «regioni, garantite quanto spetta ai sordociechi»
o scorso 25 ottobre si sono svolte le
elezioni per il rinnovo del Comitato
dei Familiari delle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro, ed è stato
confermato il presidente, il veronese Valentino Cavalca. Il Comitato, costituito da
9 membri soci, è un organo permanente
del Consiglio di Amministrazione, che ha
funzioni propositive e consultive sulle problematiche e i bisogni dei familiari e sulla
organizzazione dei servizi per i sordociechi
e pluriminorati psicosensoriali.
Un ruolo anche di tutela dei diritti,
come sa bene il presidente Cavalca, che
spesso insieme agli altri familiari alza la
voce per chiedere che quanto spetta ai
sordociechi sia garantito. Uno dei temi
che stanno più a cuore al Comitato è infatti
quello della difficoltà di ottenere da parte
delle strutture sociosanitarie di molte regioni le autorizzazioni necessarie per gli
interventi alla Lega del Filo d’Oro: «Spesso
si ricevono “non risposte”, risposte dilatorie o per tempi insufficienti, e perfino
risposte negative», sottolinea Valentino
Cavalca. «E le eventuali alternative,
quando proposte, sono inadeguate». I sor-
l
Che felicità stare in piedi. sopra e a fianco,
il piccolo nicolò, 4 anni, durante
un soggiorno riabilitativo a osimo.
a sinistra, felice in città e sotto alla chitarra
mentale, e dal quale l’ha salvata sempre
la Lega del Filo d’Oro. «A settembre,
sembra incredibile, io e mio marito siamo
riusciti a ritagliarci una vacanza da soli
all’estero», racconta felice, «e Nicolò è
stato dalla nonna senza problemi. Non
ha fatto neanche un capriccio!».
La depressione è alle spalle
Insomma, un orizzonte che si è rasserenato (pur senza cancellare le nuvole) e
che permette ad Antonella anche di essere più leggera: «Io per scherzo lo
chiamo Mister Magoo, come il personaggio dei cartoni animati», continua,
«e ho anche ricominciato a fare l’animatrice per feste di compleanno travestita
da pagliaccio. Riesco a ridere, a prenderlo
e a prendermi in giro. Come una
mamma normale, una famiglia normale.
E se sono riuscita a riprendermi da un
periodo di depressione e rabbia, lo devo
soprattutto alla Lega del Filo d’Oro».
Una riconoscenza che Antonella
esprime dedicando alla “Lega” Controvento, la canzone di Arisa che ha vinto
l’ultimo Festival di Sanremo. «Loro ci
sono, sempre», conclude, «accanto a noi
che dobbiamo per forza viaggiare controvento. E non importa se risolvono
poco o tanto, l’importante è che non ci
abbandonino mai».
•
dociechi infatti, che necessitano di interventi specifici e personalizzati come previsto dalla legge 107/2010 (vedi a pag. 3),
vengono spesso dirottati verso strutture
di assistenza “generica” o destinate ad altri
deficit o patologie. «Chiediamo dunque»,
conclude il presidente del Comitato, «che
i servizi sociosanitari competenti non
creino ostacoli alle richieste di ricovero
nelle strutture della Lega del Filo d’Oro,
dando concreta attuazione alla legge sia
per quanto riguarda la modulistica che
l’assistenza personalizzata».
Giro di tavolo.
nella foto, scattata alla
riunione del 25
ottobre, si riconoscono
il presidente Valentino
cavalca (secondo da
destra), la vice rosa
Francioli (in blu) e alla
sua destra donatella
livieri, carlo mormile
e angela tomasso.
Gli altri membri del
comitato sono daniele
orlandini, Grazia
ugolini, Giovanni
ambrosini, Gioacchino
Palano e i supplenti
michele Pallotta e livio
marini
•
lesmo.
roma e Napoli.
Una dimora accogliente
aperta da dieci anni
Tornano le Giornate insieme
per parlare un po’ di noi
sattamente dieci anni fa, il 4 novembre 2004
Laura Mella, 36enne sordocieca milanese, entrava come prima ospite del Centro di Lesmo
(MB), aperto da pochissimo. La struttura brianzola
della Lega del Filo d’Oro ha quindi festeggiato il decimo compleanno ricevendo gli auguri di tanti, e della
famiglia Mella in particolare: «Aspettavamo da anni
che la “Lega” aprisse un centro in Lombardia», racconta mamma Carla. «Prima Laura era a Osimo, e noi
facevamo 800 chilometri avanti e indietro per andare
a trovarla… adesso invece in mezz’ora siamo da lei e
possiamo portarla a casa più spesso. Poi si è inserita
benissimo: gli operatori sono stati eccezionali nel farla
sentire subito a casa. Che dire? Grazie a tutti».
ncontrare le famiglie dei ragazzi sordociechi e coinvolgerle in una giornata dedicata a loro, in cui stare
insieme e affrontare argomenti utili alla gestione del
quotidiano. È questo il senso delle “Giornate con le
famiglie” che si svolgono due volte l’anno nelle sedi
territoriali di Roma e Napoli con l’aiuto dei volontari
che, mentre i genitori sono riuniti, intrattengono i
figli. «Gli argomenti sono sollecitati dalle famiglie»,
spiega la referente della sede romana, Monica Di
Capua, «perché interessano la vita di famiglia». Lo
scorso ottobre nella capitale si è parlato del delicato
tema della sessualità, mentre a Napoli si è discusso di
problemi comportamentali.Visto l’interesse e la partecipazione, le Giornate torneranno anche nel 2015.
e
I
Per le occasioni più gioiose della tua vita, battesimo, comunione, cresima,
matrimonio, anniversario, laurea sostituisci le tradizionali bomboniere con
quelle della Lega del Filo d’Oro e contribuisci così ad aiutare i bambini
e gli adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali.
fai
ffa
ai diventa
di
divent
diventare
aree i tuoi
uoi
oii mo
momenti
ome
omenti
menti
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tel. 071 722 31 763
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6 COME AIUTARCI
.
In onda.
Spot, ospitate e speciali:
cercateci in televisione
In tanti hanno visto il nuovo spot televisivo sul 50esimo della Lega del Filo
d’Oro (in alto, un fotogramma) che
vede come protagonista Renzo Arbore
e alcuni ospiti giovani e meno giovani
dell’Associazione, trasmesso sulle reti
Rai e Mediaset tra i mesi di ottobre e
novembre. Ora la “Lega” è di nuovo in
onda con speciali e interventi in trasmissioni tv per ricordare agli italiani
di continuare a sostenerla.
Info: www.legadelfilodoro.it/come-sostenerci
Al mercato.
Pasta della Bontà,
il gusto di fare del bene
Torna anche quest’anno la “Pasta della
Bontà”, la raccolta fondi per la Lega del
Filo d’Oro realizzata con la Fondazione
Campagna Amica di Coldiretti. Nei
mercati Campagna Amica di tutta Italia
i clienti riceveranno, a fronte di una donazione di 5 euro, una confezione da 1
kg di pasta di grano duro 100% italiano
e contribuiranno così in modo gustoso
a sostenere le attività della “Lega”.
Info: www.pastadellabonta.it
Trilli
nell’Azzurro
Notiziario ufficiale della Lega del Filo d’Oro ONLUS
Associazione Nazionale riconosciuta
con D.P.R. n. 516 del 19.5.1967
Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
tel. 07172451 - fax 071717102 c/c postale 358606
Osimo
SPECIALE 50ESIMO
Modi nuovi di festeggiare
Questo Natale scegli
un regalo che non
si butta dopo la Befana
la lega del Filo d’oro dice tanti sì alle persone sordocieche e alle loro
potenzialità, anche dove altri dicono di no. Fatelo anche voi con una donazione
periodica da conto corrente. ecco perché è così importante, soprattutto ora
er Natale, fai un regalo che dura
tutto l’anno: una donazione periodica. È questo l’appello ai sostenitori della Lega del Filo d’Oro, che
vuole sottolineare l’importanza di questo
strumento per il prosieguo e il potenziamento delle proprie attività.
L’idea è semplice: rendere permanente, stabile, il proprio sostegno alla
nostra Associazione tramite un impegno
a versare mensilmente (o annualmente,
o con altra periodicità purché fissa) una
somma liberamente scelta, direttamente
dal proprio conto corrente o dalla carta
di credito. Una sorta di “adozione a distanza” dei progetti della Lega del Filo
d’Oro, particolarmente importante perché permette di contare su uno “zoccolo
duro” di amici fedeli e quindi di entrate
sicure, base irrinunciabile per qualsiasi
progettualità e programmazione.
«Sì, per noi è uno strumento decisivo,
su cui investire», conferma Alessandra
Piccioni, responsabile dell’Area Donatori
Privati dell’Ufficio Raccolta Fondi. «Tanto
è vero che l’abbiamo sostenuto con una
campagna mirata, caratterizzata dallo slogan “Adotta un mondo di sì”, che sottolinea come la nostra Associazione dica
tante volte sì alle persone sordocieche e
alle loro potenzialità, anche dove altri
magari dicono no. Allo stesso modo,
chiediamo ai nostri sostenitori di dire sì
a questa semplice modalità di sostegno,
che oltretutto è senza costi».
Da tempo utilizzata con successo all’estero, la donazione periodica fino a
pochi mesi si chiamava RID (Rapporto
interbancario diretto), sfruttato da molti
P
Il numero
0,28
EURO
bastano 28
centesimi al giorno,
molto meno di un
caffè, per attivare
una donazione
periodica a favore
della lega del Filo
d’oro. come? con il
coupon allegato a
questo numero di
trilli oppure sul sito
http://donazioni.
legadelfilodoro.it
italiani per il pagamento, ad esempio,
delle bollette; dal 1° febbraio, il RID è
diventato SDD Core, un nome più difficile che però esprime lo stesso concetto.
«La Lega del Filo d’Oro ha potuto
toccare con mano quanto sia decisivo
questo canale», continua Alessandra,
«grazie alle migliaia di persone che già
l’hanno attivato: speriamo comunque
che diventino molti di più per continuare a sviluppare i nostri progetti,
primo fra tutti quello della Linguetta».
Per fare quindi un regalo che dura tutto
l’anno alla Lega del Filo d’Oro, basta attivare una donazione periodica. Per sapere come, contattate l’Ufficio Raccolta
Fondi.
•
Info: Ufficio raccolta fondi - tel. 071.7231763
WEB www.legadelfilodoro.it
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Direttore editoriale
Francesco Marchesi
Direttore responsabile
Rossano Bartoli
Comitato di redazione
Maria Giulia Agostinelli, Chiara Ambrogini,
Anna Maria Catena, Gianluca de Tollis, Alessandra Piccioni,
Maria Laura Volpini
Coordinamento editoriale
a cura di Vita Società Editoriale S.p.A.
Gabriella Meroni (redazione)
Sergio De Marini (coordinamento)
Antonio Mola (progetto grafico)
Fotografie
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Stampa Tecnostampa s.r.l. - Loreto (AN)
Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 novembre
2014 ed è stato tirato in 376.000 copie. Autorizzazione del
Tribunale di Ancona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - Poste
Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L.
27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano
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i dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato
cartaceo che elettronico, da responsabili ed incaricati a ciò
preposti e possono essere comunicati a società di marketing
diretto che effettuano l’invio di nostro materiale. Per esercitare i
diritti di cui all’articolo 7 del d. lgs. 196/2003 (tra cui modificare o
cancellare i dati) scrivere al responsabile comunicazione e
raccolta Fondi (responsabile del trattamento) presso lega del
Filo d’oro onlus Via montecerno, 1 60027 osimo - an (titolare
del trattamento).
Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
PARLA CON ME
Scopri tutti i modi
per comunicare.
La Lis Tattile
la lis (lingua italia dei segni) - come
ormai molti sanno - serve alle persone
sorde per comunicare attraverso i
gesti delle mani. ma quando una persona non udente perde la vista (ad
esempio nella sindrome di usher), i
segni improvvisamente vengono inghiottiti dal buio, e occorre “inventarsi” una soluzione.
ecco quindi che proprio dai sordociechi di tutto il mondo è partita gradualmente l’idea di creare una lis tattile
(list), che desse la possibilità a chi
“ascolta” (il sordocieco) di toccare con
le proprie mani le mani di chi “parla”
(l’interprete). una variante preziosa
della lis che prevede anche una serie
di accorgimenti per sopperire alla impossibilità di vedere, come per esempio segni particolari che esprimono
anche le espressioni facciali.
Trilli2014_n.06gg_5nov_Layout 1 13/11/14 13.21 Pagina 7
IN AZIONE 7
BUONE IDEE
VISTI DA VICINO
CON FILO D’ORO PERCHÉ...
«Sono un
volontario perché
vi conosco da
sempre. E un po’
mi dispiace che
cambiate sede...»
Giancarlo Trucchia, osimano doc.
Che bello avere la “Lega”
come vicina di casa
desso abita in una bella unifamiliare con giardino,
prima stava in una casetta
più modesta, ma si è spostato solo
di un centinaio di metri in 66 anni
di vita, Giancarlo Trucchia: osimano doc, vive da sempre nella
frazione di S. Stefano, a pochi passi
dalla sede della Lega del Filo
d’Oro. Qui, su questa collina che
affaccia sulla vallata, Giancarlo ha
visto arrivare i primi volontari,
operatori e ospiti della “Lega”, negli
anni ’70.
«Conoscevo don Dino Marabini,
che allora si dava da fare per
quest’opera», ricorda Giancarlo. «E
noi giovani andavamo di casa in
casa a chiedere aiuto… era entusiasmante. Lo facevamo per amicizia,
ma anche perché vedevamo i genitori che portavano qui i bambini
sordociechi e intuivamo il loro dolore pieno di speranza». Di famiglie
che si sono arrampicate fino a S.
Stefano per bussare alle porte della
“Lega”, Trucchia ne ha viste tante, e
A
con tante ha scambiato un sorriso
o un saluto. «Bastava un buongiorno per strada», dice, «per farli
sentire i benvenuti». Poi, con il
tempo, Giancarlo si sposa con
Oriana e arrivano quattro figli; una
vita intensa fatta di lavoro (da rappresentante di prodotti per falegnamerie) e volontariato (prima assistendo i nonni centenari, poi la
mamma, ma anche con Caritas e
Unitalsi), fedele al suo motto: «Se
faccio qualcosa per gli altri, sono
felice». Finché, sei anni fa, la decisione di diventare volontario anche
per la Lega del Filo d’Oro: «È stato
naturale», spiega, «in fondo Santo
Stefano è la “Lega”, quindi è un po’
casa mia». Oggi Giancarlo fa l’autista quando serve, e la domenica
accompagna i ragazzi dell’Associazione a messa. Con la gioia nel
cuore, e un unico cruccio: che tra
un po’ aprirà la sede della Linguetta. «Mi dispiace che la “Lega”
se ne vada. Anzi, non ci devo pensare, sennò mi commuovo...».
SI PUÒ
FARE
Cambio nel 2017.
da oltre 40 anni la lega
del Filo d’oro ha la sua
sede principale a osimo
in una villa già sede di un
seminario vescovile nella
frazione di santo stefano.
il trasferimento però è
vicino: nel 2017 è prevista
infatti l’apertura del nuovo
centro di via linguetta,
sempre a osimo, dove
molte attività saranno
riunite in un unico, grande
polo multifunzionale
www.legadelfilodoro.it
•
Migliaia di donne alleate per
sostenere la lega del filo d’Oro
Da luglio 2014 a giugno 2015 Inner Wheel, la più
grande organizzazione femminile di servizio nel
mondo (con oltre 100mila socie in 103 paesi, suddivise in Distretti territoriali e club), sostiene la Lega del
Filo d’Oro. Il Distretto 209 (cui fanno capo Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise)
l’ha scelta come destinataria del progetto di solidarietà
2014-2015: i 30 club Inner Wheel del Distretto organizzeranno quindi a suo favore eventi e manifestazioni
di raccolta fondi. «La “Lega” fa uno splendido lavoro,
con amore e alta professionalità», ha detto la governatrice, Simonetta Tomassini Cristofani (nella foto). La
presentazione del progetto è avvenuta a San Benedetto
del Tronto (Ap), nel corso di una serata a cui ha partecipato il segretario generale Rossano Bartoli.
Tennis.
Sfide su terra rossa per dalila
e tutti gli amici della “lega”
Oltre 200 persone tra giocatori e tifosi hanno preso
parte, il 18 e 19 ottobre, al terzo torneo di tennis Memorial Dalila Concilio, organizzato dal papà Angelo,
presso lo Sporting Poseidon di Ercolano (Napoli). Dalila era una bambina sordocieca accolta dalla Lega del
Filo d’Oro piccolissima, e scomparsa nel 2010. Per ricordarla, Angelo ha fondato un ente non profit il cui
scopo è raccogliere fondi per la Lega del Filo d’Oro
anche grazie all’annuale torneo di tennis. «È stata una
bella manifestazione, e il ricavato è stato superiore a
quello degli altri anni», spiega Angelo, che dà una
mano alle famiglie dei sordociechi anche mettendo a
disposizione gratuitamente la propria professionalità
di commercialista. Bravo!
Armando e Gina, 50 anni d’amore
senza dimenticare il prossimo
Le aziende “buone” valgono di più
e
Solidarietà.
Anniversari.
responsabilità sociale.
nrico Finzi, sociologo e presidente di Astra
Ricerche, non ha dubbi: «Quasi due italiani
su tre apprezzano le imprese che aiutano chi
fa del bene, e più di uno su due preferisce acquistarne i prodotti». Conviene dunque alle aziende
impegnarsi per soddisfare i criteri della responsabilità sociale di impresa (Csr nell’acronimo inglese)
legando il proprio nome a un’organizzazione non
profit affidabile, seria e nota. «L’identikit della Lega
del Filo d’Oro», conferma Luca Cioccolanti, referente per le aziende dell’Ufficio Raccolta Fondi.
«Sempre secondo Astra Ricerche, infatti, la nostra
associazione è conosciuta da quasi 3 italiani su 4, e
ben il 97% di chi la conosce la apprezza. Quindi
.
associare il nome della propria azienda a quello, rispettato e amato, della “Lega” aiuta ad accrescere la
reputazione etica, razionale ed emozionale».
Non solo: la Lega del Filo d’Oro è promossa a
pieni voti dall’Osservatorio Socialis, piattaforma online che mette in rete esperienze di incontro tra
profit e non profit e organizza il Premio Socialis,
primo riconoscimento italiano per tesi di laurea
sulla Csr. «Con i suoi 500 dipendenti la Lega del
Filo d’Oro è a tutti gli effetti un’azienda», dice Anita
Fiaschetti dell’Osservatorio, «e costituisce un modello nel panorama del non profit italiano».
Info: www.legadelfilodoro.it/
come-sostenerci/sei-un-azienda
Una grande festa in famiglia, un bel pranzo in un ristorante di Jesi (An) per una cinquantina di parenti e
amici e alla fine l’annuncio: non vogliamo regali, fate
una donazione alla Lega del Filo d’Oro. Così Armando e Gina, due coniugi marchigiani settantenni
che a settembre hanno festeggiato le nozze d’oro,
hanno voluto ricordarsi delle persone sordocieche e
compiere un gesto nobile apprezzato da tutti. «Arrivati alla nostra età grazie a Dio non abbiamo bisogno
di niente», dice Armando a Trilli. «E poi tanti regali ricevuti per i 25 anni di matrimonio non li abbiamo
neanche aperti... così invece festeggiamo davvero».
Che dire? Un esempio straordinario, tutto da imitare.
fATelO ANChe VOI
Grazie a chi ci dato una mano! Per avere più informazioni
su come organizzare eventi a nostro favore è possibile
contattare l’Ufficio raccolta fondi allo 071.7231763
Trilli2014_n.06gg_5nov_Layout 1 13/11/14 13.21 Pagina 8
8 FRA DI NOI
PUOI AIUTARCI
IN TANTI MODI
IL PARTICOLARE
Se la vita è fatta
a scale, meglio che
siano tutte sicure
CC POSTALE
i centri della lega del Filo d’oro sono
frequentati da persone sordocieche di
ogni età, per cui le scale rappresentano un elemento di difficoltà, o quantomeno di attenzione.
Per questo, quando si tratta di salire o
scendere dei gradini è necessario
prevedere segnali e accorgimenti particolari: il doppio corrimano, per
esempio, uno più in basso per i bambini e uno più in alto per gli adulti, per
sostenersi; i profili in gomma antiscivolo prima di ogni dislivello; gli zerbini
in cocco all’inizio e alla fine di ogni
rampa, che permettono di cogliere subito, sotto il piede, la differenza di superficie con il pavimento liscio.
ma attenzione: ogni zerbino è inserito
in un apposito alloggiamento e non
semplicemente appoggiato a terra,
per evitare che ci si possa inciampare.
n. 358606 intestato a Lega del Filo d’Oro Onlus
BONIFICO BANCARIO
intestato a Lega del Filo d’Oro Onlus presso
UniCredit S.p.A.
IBAN IT05K0200837498000001014852
CARTA DI CREDITO
numero verde 800.90.44.50 oppure
con coupon nel bollettino allegato al giornale
DONAZIONI ON LINE
sul sito donazioni.legadelfilodoro.it
DONAZIONI PERIODICHE
con Carta di credito
o Conto Corrente bancario
telefona al numero 071.7231763
o vai sul sito donazioni.legadelfilodoro.it
PIÙ DONI, MENO VERSI
le agevolazioni fiscali (lg. n.80 del
14/05/05) per chiunque, azienda o privato,
faccia una donazione a una Onlus
crescono con l’importo della donazione.
LA POSTA
Anche dopo vent’anni riuscite
sempre a commuovermi
Cari amici, ho 54 anni e sono vostro sostenitore da
quasi vent’anni. Da 16 anni ho “imposto” ai miei colleghi di destinare parte delle spese dei regali di Natale
del Cral Aziendale alla Nostra Associazione. Nel 2000
ho visto da vicino quello che fate, trascorrendo una
meravigliosa giornata a Osimo. Emozioni me ne avete
regalate tante; io penso sempre di esserne diventato
immune, e invece no. Ogni volta che arriva Trilli nell’Azzurro e leggo le storie che pubblicate, la posta dei
soci... gli occhi si riempiono di lacrime, riuscite ancora ad emozionarmi. Grazie per quello che fate! Grazie anche per le lacrime.
Fernando
Carissimo Fernando, meno male che non ha perso la capacità di emozionarsi! Grazie del suo impegno così generoso.
la mia ricompensa è un sorriso
Sono veramente felice di aver contribuito a mettere un
mattoncino nella vostra casa. Il sorriso di una persona
è la ricompensa più bella che si possa avere. Ho incontrato la “Lega” tenendo per mano mio figlio e, consapevole della gioia che provavo come genitore nel vederlo crescere armonicamente, mi ha fatto riflettere
quanto doveva essere dura la vita di una famiglia con
un bambino (e persona) che richiede una costante
presenza famigliare e sanitaria. Poi meditando su un
passo del Vangelo «....e chi avrà dato anche solo un
bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, per-
Mina
Gentile Mina, le sue parole sono meravigliose. Grazie al
suo sostegno lei fa già parte della nostra grande famiglia!
Scrivete le vostre lettere a
Lega del Filo d’Oro - Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
Potete inviare un fax al numero 071 717102
o una e-mail a [email protected]
chè è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà
la sua ricompensa...», ho pensato che la mia ricompensa l’ho già ricevuta nel constatare che persone bisognose sorridono.
Gian Piero
Caro Gian Piero, è proprio così: sono i piccoli gesti di
amore per gli altri che ci rendono più felici. Grazie di
aver pensato alla Lega del Filo d’Oro.
Sono grata di avervi conosciuto
Carissimi, non conoscevo assolutamente questo tipo
di disabilità e mi sono commossa nel vedere ciò che
fate per queste persone. Siete un’associazione in cui
si vede da subito l’amore che manifestate nei confronti di chi ne ha bisogno, oltre alla preparazione
professionale. Sono grata di aver incontrato sulla
mia strada la vostra conoscenza e davvero con tutto
il cuore desidero di poter un giorno farne parte...
Davvero siete meravigliosi. Grazie.
date un bacio ad Agostino
Cari amici di Trilli, ho letto la storia di Agostino (vedi
Trilli n° 3/2014) e mi ha commosso. Penso che una
donna meravigliosa come la mamma di questo bambino non abbia bisogno di incoraggiamento ma di
prove concrete, affinchè i vostri sforzi continuino con
sempre maggior impegno per arrivare ai risultati raggiunti da Agostino. La sua storia è simile a quella di
tanti vostri piccoli ospiti, i genitori dei quali si affidano alle vostre cure, sostenuti dalla speranza, speranza che Papa Francesco raccomanda a tutti e che,
come per Agostino, riserva grandi risultati. Vi auguro
di cuore buon lavoro! Ed un bacetto ad Agostino.
Fiorenza
Carissima Fiorenza gireremo il bacetto ad Agostino! Sicuramente sarà contento di sapere che tante persone
come lei gli vogliono bene.
“
Penso di non emozionarmi più,
poi arriva Trilli, lo leggo e gli occhi
mi si riempiono di lacrime, riuscite
ancora ad emozionarmi. Grazie
di tutto! Anche delle lacrime.
Grazie e tanti auguri di Buone Feste
a chi ci sostiene.
Vogliamo dire grazie a chi, privato o azienda, ha scelto i regali
di Natale tra le proposte del nostro Catalogo. Grazie, perché
il vostro contributo è un aiuto prezioso e uno stimolo a
proseguire nel nostro impegno.
Se non hai ancora deciso, fallo subito!
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oppure contatta l’Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi
071 72 31 763
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