ORME Quadrimestrale di Informazione Comunità Montana Sirentina NUMERO 2 registrato al Tribunale di Sulmona n° 120/01 del registro giornali del 04/07/2001 DICEMBRE 2001 Edizioni e Stampa Amaltea S.r.l. Graphi Type – Raiano Direttore Responsabile Mario Sbardella Redattore Capo Pasquale D’Alberto Redazione Ilio Merolli Assessore alla Cultura Pasquale Casale Gianfranco Calcagni Paolo Di Giulio Reperimento materiale informativo e archivio Monica Cercarelli Progetto grafico e impaginazione Tiziana Taucci Foto Archivio Comunità Montana Sirentina Vittorio Salutari Antonio Di Zitti Pasquale Casale Remo Zavarella Alessandro Antonucci Collegamenti e logistica con i services Cinzia Bernabei Duilio Salutari Hanno collaborato a questo numero: Celso Cioni Eugenio Incarnati Giovanni Pizzocchia Franca Silveri Sandro Ciacchi Comunità Montana Sirentina Via dell’Aia 67029 Secinaro (Aq) tel. 0864.79175 – fax 0864.797207 E-mail: [email protected] Edizioni Amaltea Via Italica, 124 – 67030 Corfinio (Aq) tel. e fax 0864.728417 E-mail: [email protected] www.amalteaedizioni.it Editoriale Quando abbiamo iniziato la pubblicazione di questo periodico, esattamente un anno fa, eravamo alla vigilia del nuovo millennio, si stava chiudendo il grande Giubileo del 2000, le speranze di una nuova era di pace inondava tutti i cuori. Era la speranza dei credenti, confortati in questo dalle parole del Papa, ma erano anche le speranze dei laici, che sentivano che la “ragione” non poteva prevedere un nuovo drammatico scontro che coinvolgesse una umanità ormai matura ed un mondo senza più blocchi e barriere. Ed invece, a dodici mesi di distanza, la realtà ha smentito le speranze di tutti. C’è stato l’attentato dell’11 Settembre, che ha gettato nella costernazione e nell’angoscia un intero popolo, quello Americano, ed ha sconcertato il mondo intero. Si è profilato per mesi il pericolo di uno scontro di civiltà e di religioni, il più pericoloso, perché fa leva sugli istinti primordiali e sulle pulsioni più profonde dell’animo umano. Poi la guerra, iniziata il 7 Ottobre, anch’essa angosciosa, anche se lontana, perché, come dicono gli strateghi, sarà lunga, indefinita, nuova, ricca di nuovi pericoli. Infine l’entrata in guerra dell’Italia, scelta doverosa, ma anche pericolosa, perché questa nostra nazione stenta a capire il perché di un coinvolgimento in una scommessa senza tempi e contorni definiti. La Zona Sirentina, da sempre terra di emigrazione, si augura che la guerra finisca presto, con la sconfitta di ogni forza terroristica, ma anche con il ripristino della fiducia tra i popoli; di qualsiasi credo religioso essi siano e di qualsiasi etnia. I nostri emigranti, come dimostra il recente viaggio in America della delegazione di sindaci guidata dal Presidente della Comunità Montana, hanno dimostrato che si può lavorare insieme in qualsiasi angolo del mondo in nome della prosperità e della integrazione dei popoli. Un esempio che ci viene anche dal nostro compianto conterraneo Natale Bucciarelli, tragicamente scomparso a Detroit il 3 Dicembre scorso. Siamo una terra di accoglienza anche perché i nostri emigranti hanno ricevuto accoglienza. E l’accoglienza del diverso è la premessa indispensabile della pace vera e duratura. La Redazione Comunità Montana Sirentina MAGAZINE «Molina sotto le stelle» È di nuovo tornata nel cartellone estivo, grazie anche all’impegno finanziario della Comunità Montana, la manifestazione «Molina sotto le Stelle». Si tratta di una rassegna cinematografica su schermo gigante, che propone i film di maggior successo della stagione appena conclusa. Anche quest’anno il pubblico è affluito numeroso, da tutti i paesi del circondario, ma anche da Sulmona e L’Aquila, per trascorrere in allegria le giornate intorno a Ferragosto. «A spasso con i briganti» I prati del Sirente, domenica 12 Agosto, hanno ospitato la manifestazione «A spasso con i Briganti». Una giornata nuova ed originale, volta a ricreare atmosfere d’epoca e conoscere i luoghi che hanno visto le “gesta” dei briganti del Sirente. Particolarmente apprezzata l’esibizione del gruppo «Fermo Biologico», che ha riproposto canzoni della tradizione. «San Donato» Castel di Ieri ha vissuto con devozione la festa di S. Donato, l’appuntamento conclusivo dell’estate sirentina. Fedeli provenienti da tutto Abruzzo hanno ripetuto il rito del “Bacio del Braccio” di S. Donato, che secondo la credenza popolare dovrebbe proteggere dal mal caduco. Riscoperta dei centri storici Al centro di molte manifestazioni estive dei paesi della nostra zona c’è stata la riscoperta e valorizzazione dei centri storici e degli antichi mestieri che in essi avevano asilo. Il tutto condito da una analisi delle particolarità della tradizione storica dei vari paesi. Tra le altre, grande successo hanno avuto le manifestazioni di Castelvecchio Subequo e di Beffi di Acciano. 2 Orme Corsa podistica Circa 100 atleti podisti, provenienti da tutto Abruzzo, hanno preso parte alla seconda edizione del «Trofeo Podistico S. Agata», svoltosi a Castelvecchio Subequo il 18 Agosto. Hanno vinto, rispettivamente, Alessandro Barile tra gli uomini ed Assunta Di Matteo tra le donne. A tutti i partecipanti è stato consegnato il tradizionale pane di S. Agata. Armonie in Alta quota Per iniziativa del Parco Sirente-Velino, la musica è arrivata anche tra le montagne dell’Altopiano delle Rocche. Numerosi turisti, ma anche abitanti dei paesi vicini, hanno raggiunto i tre luoghi nei quali si è articolata la manifestazione «Armonie in Alta quota». Una forma originale per coniugare natura e musica, da sempre binomio inscindibile nell’ispirazione dei più grandi artisti delle sette note. 1a Fiera del Tartufo d’Abruzzo Si è svolta a Succiano di Acciano, nei giorni 27,28 e 29 Luglio, la prima «Fiera del tartufo d’Abruzzo». Il prezioso tubero, esposto in tutte le sue varietà ed i suoi impieghi culinari, è stato al centro di convegni ed incontri. «Può finalmente diventare – è stato detto – una vera risorsa del nostro territorio». Comunità Montana Sirentina IL PROBLEMA La sicurezza nell’area sirentina I l problema della sicurezza in una zona come quella della Comunità Montana Sirentina è stato al centro di un incontro organizzato dal nostro giornale, che si è tenuto presso la sede della Comunità. Sono intervenuti il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Sulmona, il Maresciallo della Caserma di Secinaro, i rappresentanti della Polizia Municipale di Secinaro, Gagliano Aterno, Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio. Ha coordinato l’incontro l’assessore della Comunità Montana Ilio Merolli. I paesi che ricadono nel territorio della Comunità – è stata la valutazione unanime – vivono, dal punto di vista della sicurezza, una situazione privilegiata rispetto ad aree urbane vicine (Sulmona, Avezzano, L’Aquila). Da queste città, tuttavia, vengono importati modelli di comportamento “metropolitani” che possono influire su realtà piccole come quelle dei paesi montani. Si tratta in gran parte di mode giovanili, ma che possono condizionare anche gli adulti. Di qui l’esigenza di una attenta vigilanza, per evitare che questi fenomeni possano diffondersi. Negli ultimi tempi i fenomeni rilevanti evidenziati sono piccoli furti nelle abitazioni private (soprattutto in case che restano sfitte per gran parte dell’anno, in quanto di proprietà di cittadini emigrati per ragioni di lavoro). Vi sono poi furti più propriamente rilevabili come attacchi al patrimonio storico/ archelolgico, di notevole rilevanza sul territorio della Comunità Montana. Di particolare rilievo, a detta di tutti, i problemi della sicurezza stradale caratterizzati da eccesso di velocità, da piccoli incidenti causati dalla improvvisa comparsa di cinghiali sulla carreggiata. Ma soprattutto da quello che sembra rappresentare il problema più urgente, soprattutto nei giorni festivi: l’eccessiva presenza di motociclisti, che usano le strade del territorio come palestra per le loro evoluzioni. «Da quando opero nella zona – ha detto il Capitano dei Carabinieri – sono Orme 3 IL PROBLEMA stato investito più volte del problema da parte delle amministrazioni locali. D’accordo con i sindaci, con i comandi della Polizia Municipale, abbiamo preso delle misure tese al controllo e alla repressione di eccessi, soprattutto in prossimità dei centri abitati. Ma abbiamo anche aperto un dialogo proficuo con i gruppi di motociclisti, tesi ad aprire una reale comprensione dei disagi resi alle popolazioni locali ed una collaborazione. I risultati ottenuti – ha aggiunto – sono stati notevoli, trasformando così il fenomeno in quello che realmente deve essere: un canale di presenza turistica di gruppi provenienti dalla costa e non un pericolo pubblico». Dai rappresentanti della Polizia Municipale, soprattutto quelli della zona dell’Altopiano, è stato fatto rilevare le difficoltà di far fronte al fenomeno del notevole aumento della popolazione nei mesi estivi. «Rocca di Mezzo – hanno detto – passa, ad Agosto, da 1.500 a 20.000 abitanti. Immaginate voi cosa vuol dire far fronte a ciò con le sole nostre forze! Il fenomeno, inoltre, può creare presenza di persone poco gradite, introduzione di droghe ed altri pericoli che possono lasciare tracce anche nei mesi successivi». La Polizia Municipale, d’accordo con la Comunità Montana e con i Comuni, sta lanciando l’idea di una “associazione”, per far fronte alla particolarità delle esigenze della zona. «Le forze di cui disponiamo – ha spiegato il Maresciallo Carmine Di Berardino, che è anche il presidente provinciale dell’Anvu – sono insufficienti e spesso mal utilizzate. Ci sono quattro comuni nei quali il nostro ufficio è assente: Fontecchio, Fagnano, Castel di Ieri, Gagliano Aterno. D’altronde i paesi della zona sono piccoli e vicini, quasi quartieri di un unico centro abitato. Ecco quindi l’esigenza della unione delle forze, per garantire la sicurezza nel corso di tutto l’anno, ma soprattutto per far fronte alle esigenze poste dagli eventi “di massa” dei mesi estivi». Infine il problema dell’immigrazione straniera: in ogni paese, oggi, gli extracomunitari si contano sulle dita di una mano. Tuttavia, a detta di tutti, ciò crea allarme tra la gente. «Su questo punto – ha detto l’assessore della Comunità Montana Ilio Merolli – occorre vigilanza, ma anche uno sforzo di educazione della cittadinanza, in modo da creare integrazione e non apprensione». Il Capitano dei Carabinieri ha poi comunicato alcuni elementi della nuova organizzazione che l’Arma si è data sul territorio. «In ogni caserma – ha detto – abbiamo attivato i telecitofoni. Questo strumento, una volta azionato, compone automaticamente il numero del comandante della stazione o il 112 ed è attivo 24 ore su 24. Abbiamo, inoltre, completato la rete digitale che si collega direttamente alla RUPA, in modo da avere immediatamente informazioni su uomini e fatti». «Un incontro molto positivo – ha concluso l’Assessore Merolli – che noi intendiamo ripetere anche in futuro per contribuire al problema della sicurezza, che oggi è uno dei più sentiti dalla popolazione». 4 Orme Comunità Montana Sirentina dall’EMIGRAZIONE Viaggio in America D a tempo programmata e poi rinviata, finalmente la delegazione di Amministratori della Comunità Montana Sirentina si è recata negli U.S.A. ed in Canada a fare visita alla Comunità di gente nostra residente. Della delegazione facevano parte: Pasquale Casale in qualità di Capo della gestione e rappresentante degli Abruzzi del Michigan; Giuseppe Venta, Presidente della Comunità Montana Sirentina; Angelosante Simone, Donato Santilli, Americo Di Benedetto, Fiorangelo Benedetti e Mauro Fattore, rispettivamente Sindaci di Ovindoli, Castel di Ieri, Acciano, Fontecchio, Fagnano, nonché Lucio Ricci, in rappresentanza del Presidente della Provincia di Teramo, e Giulio Marsili per il Consiglio Provinciale di Teramo. Pietro Melonio, che tratta mensilmente i problemi dell’Emigrazione assieme a Don Emidio Di Pasquale, è stato con la Delegazione della Sirentina. Tutto ha avuto inizio dal convegno dello scorso anno a Gagliano Aterno, che trattò proprio i problemi del Mondo dell’Emigrazione. Il giorno 4 ottobre, con un volo Compagnia U.S. AIR si è raggiunta Philadelphia, prima tappa della visita. In quella splendida città, che ha fatto la storia degli Stati Uniti d’America, la delegazione è stata ospite proprio della U.S.AIR e per questo è doveroso un sentito ringraziamento al signor Marzio Scamolla. La sera, la Comunità Abruzzese lì residente, composta tra l’altro dalla Si- Orme 5 dall’EMIGRAZIONE 6 Orme gnora Anna Verna, Presidente del Consiglio Comunale della città, da Frank Di Cicco, potente Consigliere, da Claudio Cifoni, funzionario del locale Tribunale, e da Anna Mattei dell’ufficio Turistico hanno incontrato la delegazione per un saluto di benvenuto, al quale ha fatto seguito uno scambio di doni. Il tutto in un clima di cordialità, amicizia e commozione. Il giorno dopo, la visita nella città e dopo l’incontro con il console generale d’Italia dottor Mott, la delegazione ha raggiunto Detroit, ricevendo il “saluto” del Presidente della Federazione Abruzzese del Michigan, Natalino Bucciarelli, e dei membri del Direttivo, fra i quali Rinaldo Rotellini. Lo sceriffo della Contea, di origini gaglianesi, ha messo a disposizione della delegazione tre poliziotti per le operazioni legate al controllo documenti e bagagli. Il giorno 6 la delegazione, dopo un saluto di un senatore del Michigan e del Sindaco della Città di Warden, ha sfilato per le strade della città in occasione del «Columbus Day», applaudita da due ali di folla. Presso il centro culturale Italo Americano di Detroit, alla presenza di circa 300 italiani, Tony Sanfemio, Presidente del Centro, ha dato il Saluto di benvenuto, fra la commozione dei presenti. La sera c’è stato il primo incontro ufficiale con gli Abruzzesi presso il Ristorante «Picano’s», dove i discorsi sui problemi legati alla lontananza dalla Patria hanno animato la lunga serata. Il giorno successivo, il 7 ottobre, la delegazione ha incontrato anche la Comunità abruzzese di Hivonie, città nei pressi di Detroit, abitata da migliaia di Italiani, prima di recarsi in Canada, precisamente ad Hamilton, nella regione dell’Ontario. Il Presidente della Federazione Abruzzese di Hamilton, Angelo Di Ianni, ha fatto gli onori di casa, attendendo in Hotel l’arrivo della delegazione. Il giorno 9 il Sindaco della città, Robert Wade, con i suoi Consiglieri, ha offerto una colazione agli ospiti, prima di accompagnarli in una visita al Palazzo Municipale, dove ci sono state le presentazioni, durante il Consiglio Comunale. Gli onori di casa sono stati fatti anche da Pasquale Casale e Natalino Bucciarelli, che spesso si recano in Hamilton, per la presenza in quella Città di migliaia di Gaglianesi (circa 5.000). Il pomeriggio ha visto la delegazione far visita alle cascate del Niagara. La serata ha radunato presso il Liuna Station tutte le Autorità Abruzzesi, e centinaia di compaesani, per una cena amichevole. Il Liuna Station era la stazione dove migliaia di Italiani hanno fatto scalo quando sono emigrati dal nostro paese, e che oggi è stata trasformata in dall’EMIGRAZIONE Sala Conferenze. Pertanto quella serata è stata veramente emozionante e per gli ospiti italiani per i ricordi amari, tristi, rievocati da quel luogo. Al ritorno a Detroit, la sera del 10 ottobre, la locale Camera di Commercio Italo-Americana, ha voluto offrire una cena agli ospiti, nella quale molti imprenditori italiani hanno voluto incontrare i nostri Amministratori. La mattina del giorno 11, la delegazione ha raggiunto in pullman Lansing, la Capitale del Michigan, dove è stato celebrato dagli italiani il «Columbus Day». Dopo la visita agli uffici del Senato e della Camera, i Collaboratori del Governatore hanno fatto omaggio alla delegazione di attestati di riconoscimento. La serata ha radunato presso il «S. Marino Club» circa 450 Abruzzesi, che tra l’entusiasmo hanno accolto gli ospiti. Dopo la cena c’è stata la presentazione, con scambi di doni e ricordo, e dopo le emozioni, le nostalgie, i rimpianti, la serata è proseguita con un grande ballo sino a notte tarda. Era la prima volta di una delegazione di Amministratori dopo la visita del Presidente della Regione Pace, e queste visite hanno ridato orgoglio ai nostri Emigrati. La mattina del Sabato lo sceriffo di Detroit, Robert Ficano (di origini di Gagliano Aterno), ha ricevuto gli ospiti presso il suo ufficio nel Centro di Detroit per un saluto di cortesia. Dopo aver fatto omaggio delle mitiche stelle da sceriffo agli ospiti, ha fatto accompagnare gli amministratori presso gli uffici del console generale d’Italia da una macchina della Polizia. Al 30° piano di un grattacielo, il Console, Dott. Luca Alberini, ha ricevuto gli ospiti per un cordiale e proficuo incontro, al quale ha fatto seguito la visita agli uffici Consolari. La sera, la delegazione è stata ospite a cena a casa della Signora Adele Bucci di Gagliano Aterno, che ha voluto così salutare la delegazione, che il giorno successivo è partita alla volta di Roma, previo scalo a Philadelphia. Molti progetti si stanno sviluppando in modo bilaterale, che faranno sentire i nostri amici Americani più vicini alla nostra realtà territoriale. Ho voluto fortemente organizzare questo viaggio, perché memore della mia emozionante esperienza fatta nel 1989 come Sindaco in quei luoghi. Gli Orme 7 dall’EMIGRAZIONE amici sindaci, il Presidente della Comunità Montana Sirentina hanno, ne sono certo, avuto un’esperienza che farà promuovere, ognuno per quanto di competenza, progetti per il loro emigrati. Non chiedono altro i nostri emigrati, se non di tenerli in considerazione, non dimenticarli, fargli sentire il profumo, il ricordo, i rimpianti per i loro parenti lasciarti nei nostri paesi. Sono certo che i Sindaci già stanno dando risposta pressante a quelle richieste. Il Presidente Venta ha già affrontato un progetto per i giovani. Tutto si muove nella Sirentina per gli emigrati con incontri importanti da quell’8 agosto, e tanti ne verranno ancora. Io lavoro con impegno per onorare l’incarico che gli Abruzzesi del Michigan mi hanno voluto affidare, e con l’aiuto di tutti, in ricordo delle lacrime che sempre bagnano gli occhi di chi ci ha salutato nella terra Americana e Canadese. Un ringraziamento di vero Cuore a tutti coloro che ci hanno ospitati. La speranza è quella di non dimenticare nessuno. Ma il ringraziamento più forte e sentito va a Natale Bucciarelli e al Direttivo tutto della Federazione Abruzzese del Michigan, che non hanno mai abbandonato la delegazione, accompagnandola ovunque. Il grande cuore forte e gentile dei nostri emigrati possa servire da modello a noi che viviamo in Italia. Forse proprio in America abbiamo apprezzato il nostro tricolore e l’inno di Mameli che tutti cantavano con orgoglio e forza, per sentirsi vicini all’Italia lontana. Cerchiamo di non dimenticare. Mentre eravamo pronti a dare alle stampe questo numero di Orme, ci è giunta improvvisa la triste notizia della scomparsa di Natalino Bucciarelli, presidente dell’Associazione Abruzzesi del Michigan e principale organizzatore degli appuntamenti di questo viaggio. Natalino è morto, strocato da un infarto, mentre si recava in auto ad una riunione dell’associazione, convocata per organizzare i festeggiamenti di Natale. Avrebbe compiuto 64 anni l’8 Dicembre scorso. Partito da Goriano Sicoli nel 1961, aveva lavorato come collaudatore alla Ford per 40 anni. Lascia due figli, ai quali vanno il sentito dolore e le più fraterne condoglianze di tutta la Giunta ed il Consiglio della Comunità Montana e della redazione di Orme. L’entusiasmo ed i progetti ai quali Natalino aveva dato corpo, volti a rinsaldare i rapporti tra gli abruzzesi del nord America e la terra di origine continueranno nel lavoro degli amministratori dei comuni dell’area Sirentina. Ci sembra questo il modo migliore per rendergli omaggio. 8 Orme Comunità Montana Sirentina LA POLEMICA Il Parco di Giuseppe Venta Ha sorpreso tutti, sindaci e popolazione, la decisione presa dalla Regione Abruzzo di inviare un Commissario al parco Sirente Velino.Una scelta fortemente osteggiata dai rappresentanti del territorio, di qualsiasi colore politico. Lo stesso Presidente della Regione Giovanni Pace, tra l’altro, aveva assicurato al Presidente della Comunità del Parco che, se commissariamento ci sarebbe stato, esso avrebbe riguardato solo la redazione dello Statuto. Invece nulla di tutto questo. Noi ci auguriamo che il commissariamento sia breve. La Comunità del Parco ha già provveduto alla nomina dei sei membri di propria competenza. Speriamo che la Regione proceda alla nomina dei propri rappresentanti nel nuovo CdA. Chiediamo questo per alcune ragioni ben precise: a) Nell’ultima fase erano stati avviati una serie di progetti, articolati in tutti i punti più sensibili turisticamente del territorio, che rischiano di essere vanificati. b) Alcuni atti importanti, quali il bilancio di previsione 2002, vanno assunti attraverso una discussione democratica che coinvolga le comunità locali; c) Si rischia di perdere una serie di finanziamenti europei e nazionali, come i fondi previsti dal progetto APE, che, in assenza di una pressione a livello di territorio, rischiano, come sta avvenendo, di essere dirottati altrove. E poi c’è la ragione più importante, che tocca da vicino anche la nostra sensibilità di amministratori di una delle Comunità Montane inserite nel Parco. La storia dei rapporti tra la nostra comunità, nelle sue varie articolazioni (operatori economici, cacciatori, giovani, ambientalisti) è fatta di momenti difficili, che abbiamo superato nel corso del tempo con grande impegno da parte di tutti. Il Parco, da potenziale nemico, è stato lentamente visto come una reale occasione di sviluppo turistico ed economico. Ora rischiamo di tornare indietro di anni: una situazione che non può far piacere a nessuno, ne ai Sindaci, ne ai Presidenti delle Comunità Montane e nemmeno alla Regione. Come Giunta della Comunità Sirentina abbiamo lavorato intensamente perché si creassero rapporti costruttivi tra il Parco e gli Enti che operano nel territorio e che sono espressione dei cittadini. Ultimamente, però, qualcuno ha anteposto propri interessi particolari, mettendo a repentaglio quanto di buono era stato realizzato con tanto impegno. Ci auguriamo che questo sia un capitolo chiuso e che in futuro si possa tornare a lavorare nell’interesse del territorio. Comunque, in questo periodo di transizione, non mancheranno nostre proposte al Commissario che sta amministrando l’Ente. La Comunità Montana Sirentina Le ultime settimane hanno visto giorni travagliati anche per la Comunità Montana Sirentina. Un gruppo di consiglieri, infatti, ha proposto e firmato una mozione di “sfiducia costruttiva”, volta a sostituire Presidente e Giunta esecutiva. Nei contenuti, la mozione contestava all’attuale Governo dell’Ente una non adeguata rappresentatività delle esigenze dei comuni del territorio, sia nelle scelte che nella composizione. Nella seduta del Consiglio Generale, tenutasi martedi 4 Dicembre, la mozione è stata respinta, con 20 voti contro 19. La minoranza ha annunciato che farà ricorso al TAR, in quanto negli ultimi giorni in alcuni comuni si sarebbero verificate situazioni poco chiare. Il presidente Giuseppe Venta, intanto, concludendo la riunione del 4 Dicembre, ha annunciato l’apertura di una verifica a tutto campo della composizione e dell’operato della Giunta. «Quando questa amministrazione s’insediò – ha spiegato – eravamo in una situazione di piena emergenza, in quanto non si riusciva a dare vita ad una maggioranza. Nacquero così quelle anomalie – aggiunge – che oggi gli oppositori contestano. Noi volevamo … la verifica già da prima dell’estate – continua – poi le vicende del Parco ci hanno assorbito e distolto da quelli che erano i nostri programmi. Nessuno – conclude – ha criticato l’operato concreto di questa Giunta, e questo è già un buon punto di partenza. Ora andiamo alla verifica, con grande disponibilità e apertura. Mi auguro che tutti vogliano dare il loro costruttivo contributo». Orme 9 Comunità Montana Sirentina LA POLEMICA I giovani I nostri giovani interessano davvero a qualcuno, sia esso Partito politico, Istituzione, Scuola, Famiglia e chi più ne ha più ne metta? Non si può continuare a delegare l’uno all’altro il benessere della gioventù nel nostro territorio, eppure … L’articolo «Disagio giovanile: il caso della Valle Subequana», pubblicato nel numero 1 di «Orme» del luglio 2001, è stata un’occasione, che spero abbia un seguito, per suscitare qualche riflessione sui nostri ragazzi e sulla realtà asfittica e limitante in cui sono costretti a vivere. Chi sono questi giovani? Quanti sono? Cosa vogliono? Cosa manca loro? Quali valori? Cosa si aspettano dalla vita? Di che tipo di formazione hanno bisogno per non ripetere l’esperienza dei nonni costretti a superare oceani per cercare lavoro? Queste sono alcune delle domande cui sarebbe necessario rispondere almeno per arginare la devianza prorompente che sta toccando anche la nostra zona. È davvero esclusiva responsabilità dei nostri ragazzi “prendere cattive strade” come superficialmente ci piace etichettare il fenomeno della droga, dell’alcolismo o della micro-delinquenza? Il detto «non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere» è chiarissimo se si riferisce alla collettività di adulti della nostra vallata, certamente, principale responsabile della non crescita o delle difficoltà che la fascia giovanile incontra nel suo percorso. Un esempio eclatante: «Questa nostra valle … è un unico paese con tanti quartieri. Per noi il campanilismo non esiste. Aiutateci a sentirci parte di una grande unica comunità subequana»s. Questo, come letteralmente riportato nel sopra citato articolo di Orme, è quanto chiedono i nostri giovani. Loro hanno compreso meglio degli adulti quanto l’esasperato campanilismo che vige imperituro da anni comprometta la crescita e lo sviluppo reale del nostro territorio. Per ora si continuano a pagare le conseguenze di radicati pregiudizi: nel gruppo di volontariato della Croce Rossa, nato da poco, c’è bisogno di nuove adesioni che pare non arrivino perché la maggior parte dei componenti è di Secinaro. Intanto si parcheggia nelle piazze che spesso sovvertono l’uso di luogo d’incontro e comunicazione con quello di teatro, dove gli adulti denigrano i giovani e questi si annoiano o, ancor peg- 10 Orme gio, nascondono le proprie insicurezze e angoscie dietro pettegolezzi sterili. Quanti di questi ragazzi potrebbero cercare soddisfazioni nei cosiddetti “paradisi artificiali”, ricordati recentemente dal TG regionale a proposito della Provincia dell’Aquila? «Si spera che in zona vengano create le occasioni per posti di lavoro in grado di soddisfare le aspirazioni dei giovani», si legge nello stesso articolo. Il discorso comincia a complicarsi. Di dov’è il politico che se ne fa carico? Appoggerà sicuramente quelli del suo paese? Di chi si circonderà? ecc. ecc? Dei veri problemi dei giovani, aiutarli a credere in se stessi piuttosto che ai soldi non esauribili dei nonni, a formarli per superare l’incapacità imprenditoriale nulla nella zona, a dare loro la possibilità di confrontarsi con coetanei di Paesi e lingue diverse, ad uscire dal doppio isolamento in cui sono relegati e altro, sono fatti di poca importanza che si riesumano solo nelle “ricorrenze” elettorali. Non parliamo poi del loro tempo libero: deserto assoluto! Possibilità di aggregazione sociale e culturale?!! Parziale, occasionale e poco sostenuta. Unica oasi, come segnala anche Orme, la GIFRA (Gioventù Francescana). Ma a proposito di questa, quanti sono attivi nel diffonderla e sostenerla? Sempre nello stesso articolo di Orme: «Tuttavia il confronto locale appassiona i giovani soprattutto in occasione del rinnovo dei consigli comunali». Credo sia questa una pietosa bugia. Purtroppo, ancora una volta grazie agli adulti, i giovani vengono tirati in ballo ad uso strumentale e in particolari occasioni; pochi o qualcuno si occupa consapevolmente di politica, non sono parte attiva di essa e non sono abituati a pensare. Se ciò non fosse sarebbero organizzati e più capaci di lottare per i propri interessi consci che sono loro che devono costruire il loro futuro. Peccato che uno degli strumenti fondamentali di crescita, quale l’informazione, sia penalizzata: quanti fra i nostri giovani e “addetti” alle tematiche giovanili sono stati informati del “Forum” sulla condizione giovanile? Franca Silveri Comunità Montana Sirentina IL PROGETTO L’Euronovità: dal 1° gennaio saremo tutti europei S iamo ormai all’immediata vigilia di una data che nell’immaginario collettivo di alcune centinaia di milioni di cittadini europei è certamente da considerare un fatto storico. È il 1° gennaio 2002, a cui mancano circa quaranta giorni. Da quel giorno ogni europeo userà la nuova moneta comunitaria, l’euro, che sostituirà tutte le altre monete circolanti nel nostro continente (franchi, marchi, scellini …) compresa ovviamente la nostra lira. È un passaggio epocale per noi tutti e va sottolineato anche il fatto che è la prima volta che così tanti Paesi, per libera scelta, decidano di adottare una nuova unica moneta. Tra qualche giorno, quindi, anche noi italiani faremo i nostri acquisti con l’euro in tasca. Questo riguarderà tutti i cittadini. Ma saranno i commercianti, in particolare, che prima degli altri dovranno attrezzarsi e recitare, in questa fase di passaggio, un ruolo sociale di non poco conto. Gli esercenti saranno tra i primi a poter prendere conoscenza e confidenza con l’euro. Infatti, dal 15 novembre, banche e poste metteranno a disposizione dei commercianti pacchetti preconfezionati composti da banconote di taglio minimo e da monete in euro. È anche importante ricordare a tutti gli operatori che prima della fine dell’anno dovranno far adeguare i propri registratori di cassa. Così come chi è dotato di bilance elettroniche dovrà provvedere ad adeguare le proprie attrezzature. Fortunatamente per chi è obbligato ad acquistare questi nuovi strumenti sono previste agevolazioni fiscali come credito d’imposta. Sarà comunque utile informarsi presso le associazioni di categoria come la Confcommercio, per conoscere meglio gli adempimenti e le opportunità previste. La nostra Associazione è disponibile anche telefonicamente a fornire ogni chiarimento: basterà telefonare al n. 0862/413450 per ottenere almeno le informazioni indispensabili. Personalmente consiglierei agli operatori di dedicare al più presto un po’ del proprio tempo per recarsi presso la Sede Provinciale Confcommercio a L’Aquila, in Via S. Chiara d’Acquili 23, dove sono disponibili opuscoli informativi studiati per rispondere alle esigenze degli operatori. Orme 11 IL PROGETTO Ciò premesso, è indispensabile sapere che dal 1° gennaio al 28 febbraio 2002 sarà il periodo nel quale circoleranno contemporaneamente sia l’euro che la lira, per consentire un graduale e ordinato ritiro della valuta nazionale. In questo periodo di circolazione, i commercianti non saranno obbligati a dare resto in euro, anche se è possibile che i clienti gradiranno ricevere resti in euro per potersi più velocemente liberarsi dei contanti in lire. Dal 1° marzo 2002 addio alla lira, che da quel giorno sarà fuori corso legale, e i commercianti non potranno più accettare pagamenti in lire. Le lire che dovessero essere rimaste nei nostri portafogli, verranno cambiate presso gli sportelli bancari o gli uffici postali entro il 30 giugno 2002. Attenzione anche agli assegni bancari in lire, quelli che hanno data di emissione posteriore al 31 dicembre 2001 non avranno più valore legale, saranno carta straccia. Come vedete ci saranno molte novità, si useranno molti più spiccioli e monete metalliche rispetto al passato e bisognerà fare attenzione agli arrotondamenti per evitare anche effetti inflattivi. È consigliabile anche, per alcuni settori, dotarsi di P.O.S. elettronici perché si diffonderà l’uso della moneta elettronica. Sarà utile, quindi, anche una visita al più presto alla propria banca per ottenere anche sulla moneta elettronica maggiori notizie sui vantaggi dei più moderni sistemi di pagamento. Da quanto brevemente illustrato, ci aspetta un periodo che riserverà qualche fastidioso adattamento alle nostre abitudini, alle nostre aziende, ai nostri comportamenti nei prossimi mesi. Dobbiamo però tenere conto dei vantaggi che il nostro sistema economico, e quindi anche il nostro Paese, ne trarrà. In buona sostanza qualche piccolo sacrificio nella fase iniziale è più che prevedibile, l’importante è approfittare dei giorni di novembre e dicembre per non farsi trovare impreparati. L’invito è: non aspettiamo l’ultimo giorno, altrimenti i fastidi saranno maggiori a quelli affrontabili con un’azione preventiva di informazione e di attenzione che ogni cittadino e ogni commerciante può fare da oggi. L’invito a tutti è di affrontare questa esperienza “storica” con positiva predisposizione e convinti che la nuova moneta contribuirà certamente a farci diventare finalmente cittadini europei. Auguri a tutti … anche all’Euro. Celso Cioni Direttore Confcommercio L’Aquila 12 Orme Comunità Montana Sirentina NOTIZIE dai COMUNI Fagnano - Mauro Fattore ASL: Solo di recente dopo lunghe richieste siamo riusciti ad avere un incontro con il nuovo direttore Mario Mazzocco per cercare di risolvere le problematiche (guardia medica, pronto soccorso). PARCO: Profondamente deluso dell’assessore Desiati il quale non ha tenuto conto di nessuna della richieste inoltrate da Sindaci della Valle Subequana. La popolazione è disorientata nei confronti dell’istituzione e vedendo nella stessa solo handicap, chiede di uscire o di ridimensionare il proprio territorio. CO.GE.RI.: Buon rapporto con la componente tecnico-amministrativa COGESA: Pessimo rapporto. È la cosa peggiore che ho trovato da quando mi sono insediato. L’assoluta inettitudine e incompetenza fa si che Fagnano, Tione e Fontecchio si trovano in un mare di guai. Non sono escluse iniziative per distaccarsi dal consorzio. C.M.S: La C.M.S. è un ente che si è immedesimato perfettamente nei problemi, cosa questa che nessuno altro ente fa. Acciano - Amerigo Di Benedetto ASL: Bisogna aspettare il lavoro che porrà in essere la nuova struttura amministrativa della ASL dell’Aquila al fine di una valutazione. Priorità miglioramento assistenza sanitaria anche specialistica ed attivazione ADI. Molto dipenderà dagli indirizzi che il nuovo manager detterà. PARCO: Contrarietà ferma al commissariamento anche alla luce dell’ottimo lavoro svolto dal consiglio di Amministrazione decaduto. Per il periodo di gestione del Presidente Nusca, valutazione Ottima COGESA: Semplice rapporto economico dettato dall’esigenza del conferimento dei rifiuti limitatamente a tale servizio assunto dal consorzio. Valutazione positiva. C.M.S.: Rapporto ottimo, valutazione oggettiva per l’attività svolta. Grandi meriti alla Presidenza e alla nuova Amministrazione. Goriano Sicoli - Sandro Ciacchi I rapporti tra i piccoli comuni e gli Enti sovracomunali, spesso, non sono idilliaci in quanto quasi mai è possibile incidere efficacemente sulle scelte degli stessi in virtù, anche, della ridotta forza contrattuale che comuni delle nostre dimensioni hanno rispetto a quelli più grandi quali Sulmona, Avezzano o lo stesso capoluogo di Provincia. La determinazione degli ambiti territoriali, inoltre non contribuisce a migliorare la situazione; basta pensare che il 13 comuni della C.M.S., se si eccettua il Parco Sirente Velino, per la gestione di servizi di grande importanza quali il ciclo integrato delle acque o lo smaltimento dei R.S.U., fanno capo a Consorzi diversi con diverse prospettive ed impostazioni, anche politiche. A titolo di esempio, si consideri che i comuni della Valle Subequana fanno capo, per la gestione idrica, all’A.T.O. di Sulmona, mentre le reti interne sono gestite dal Co.Ge.Ri. dell’Aquila con l’ovvia e comprensibile conseguenza che nessuno dei due Enti ha interesse ad investire nelle nostre zone. Identico discorso vale per l’ambito dei servizi socio-assistenziali per il quale i comuni della Valle Subequana fanno capo alla Comunità Montana Peligna e quelli della Valle dell’Aterno alla C.M. Amiternina (non era meglio creare un ambito coincidente con la C.M.S.???). Orme 13 NOTIZIE dai COMUNI Stessa cosa dicasi per il Co.Ge.Sa. che gestisce la raccolta dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani a cui fanno capo i soli comuni che vanno da Goriano Sicoli ad Acciano. Fontecchio - Fiorangeli Benedetti Questa Amministrazione Comunale fin dall’insediamento ha istaurato un filo diretto con tutti gli enti Pubblici extracomunali. Sarà per la vicinanza chilometrica, sarà per la sensibilità della Giunta, ma l’ente più presente e più a contatto con le popolazioni e le esigenze dei comuni della Vallata è la Comunità Montana Sirentina L’Ente PARCO Sirente Velino, forse a causa delle vicissitudini di questi ultimi anni è presente in una forma meno attenta rispetto alle vere necessità ed alle aspettative delle popolazioni. Gli enti dai quali mi aspettavo una maggiore attenzione per la zona subequana sono la Provincia e la Regione, con i quali vige un dialogo più burocratico e formalistico. Rocca di Cambio - Antonio Pace Siamo entrati in sintonia con tutti gli Enti, tranne che con il COGESA perchè non ha mai lavorato, causando gravi danni al Comune. Con il PARCO all’inizio c’era tensione che è terminata con la presidenza di Nusca; adesso, con il Commissario, tutto è fermo. Con la gestione Venta alla CMS siamo in accordo e sempre in attea di nuovi progetti. Castel di Ieri - Donato Santilli COGESA: Da 2 anni abbiamo la convenzione per lo spezzamento e i rapporti sono buoni ASL: I rapporti sono inesistenti anche perché non c’è mai stata esigenza di istaurarli COGERI: Il rapporto è funzionale PARCO: Nell’ultimo anno i rapporti con il Sindaco e il Presidente della Comunità del Parco erano buoni, ma l’arrivo del Commissario ha interrotto i canali preferenziali. Speriamo di tornare ad una situazione normale e cioè “non commissariale”. CMS: Siamo in attesa di risposte concrete per gli interventi mirati al patrimonio architettonico religioso. Tutto sommato i rapporti sono buoni.. Ovindoli - Simone Angelosante ASL: Ottimi rapporti con il vertice dell’Azienda di Avezzano. Si lavora per avere servizi decentrati ad Ovindoli. COGERI: Siamo collegati e forniti dalla CAM di Avezzano il rapporto è funzionale e ottimo. COGESA: Anche per i rifiuti generici siamo collegati con la ACIAM di Avezzano, il servizio che ci offre è buono; la raccolta differenziata è gestita dalla C.M.S. PARCO: Buoni rapporti con il Commissario. Al più presto aspettiamo una risoluzione politica. È giusto che sia il territorio ad autogestirsi, naturalmente senza fare guerra contro il commissariamento. C.M.S. con la nuova dirigenza i rapporti sono ottimi e ottima è la gestione amministrativa complimenti al presidente della Giunta. 14 Orme NOTIZIE dai COMUNI Castelvecchio Subequo - Armando Frittella ASL Avezzano Sulmona: Si cerca di pungolare per migliorare il distretto, tramite il comitato ristretto dei sindaci, in effetti il distretto è attivo solo in parte. PARCO: Dopo un momento di blocco il Parco stava camminando bene, all’improvviso c’è stato il commissariamento che ha fermato il progetto. Ci auguriamo che sia breve, affinché gli amministratori possano autogovernarsi per il bene del territorio. COGERI: I rapporti sono buoni: funziona benissimo. È un Ente con il quale si lavora bene. COGESA: La raccolta generica va bene, la differenziata è curata dalla CMS. CMS: Sono assessore dell’Ente, sta vivendo un momento favorevole in quanto i territori sono tutti rappresentati, si lavora con lo spirito della Legge 1102 (istituita dalla CMS) e ciò per il bene di tutte le popolazioni. Rocca di Mezzo - Giovanni Cocciante ASL L’Aquila: siamo soddisfatti del lavoro che l’Azienda svolge sul territorio. Andrebbe potenziato il servizio domiciliato. A breve sarà inaugurato il Distretto Sanitario di Base. COGERI: Ultimamente il servizio è migliorato e siamo soddisfatti. E’ parzialmente gestito dal Comune. COGESA: Nonostante una delibera del 1992, la raccolta differenziata non esiste e l’Ente ancora non fa nulla. PARCO: È l’Ente più importante che si trova sul territorio, spero che i sindaci prendano atto della gravità della situazione attuale e assumano tutte le iniziative incisive affinché venga rimosso immediatamente l’attuale commissariamento. CMS rapporti buoni legati anche da rapporti personali, questo grazie anche all’ottimo lavoro che la CMS svolge in maniera unitaria sul territorio. Secinaro - Giuseppe Colantoni ASL Sulmona Avezzano: Come tutti i piccoli comuni siamo chiamati a ratificare le scelte dei comuni più grandi e che contano. E’ auspicabile che nasca un coordinamento dei piccoli comuni per farsi valere e per migliorare i servizi. PARCO: A differenza degli altri comuni, noi che abbiamo offerto l’essenza (il Sirente) non siamo mai stati rappresentati e mai avuto finanziamenti e progetti. COGERI: Rapporto burocratico ed economico. Essendo il territorio della CMS frantumato, le nostre forze non contano quasi nulla. COGESA Sulmona: Hanno cercato di accontentarci in tutti i modi. E noi siamo soddisfatti. Gagliano Aterno - Mario Di Braccio ASL: Siamo scontenti dei servizi che offre l’azienda di Sulmona, avremmo bisogno di un assistente sociale per risolvere i problemi che abbiamo con la presenza di numerose persone con affetti da disturbi psichici e di assistenti domiciliari per le esigenze degli anziani. COGERI: Facciamo parte dell’Aquila, il servizio negli ultimi anni è migliorato ed è efficiente. COGESA: L’ente sta migliorando anche se potrebbe fare tanto di più. PARCO: Ero membro del consiglio direttivo, ora con il commissario si è fermato tutto il lavoro in corso. Ritengo che il commissariamento sia un scippo nei confronti delle popolazioni locali. CMS: A mio parere l’ente potrebbe fare molto di più. Orme 15 NOTIZIE dai COMUNI Molina Aterno - Luigi Fasciani Nelle innumerevoli problematiche che si affrontano nello gestire la “cosa pubblica”, probabilmente la più grande, da me riscontrata, nel rapporto con alcuni Enti sovracomunali, è quella del superamento dei personalismi o dei campanilismi vari. L’unico ente che sta dando risultati soddisfacenti, superando in parte queste problematiche, è la Comunità Montana Sirentina, perché tutti i componenti, sia del Consiglio che della Giunta, appartengono alla stessa realtà, e costantemente ne vivono i disagi, cercando quindi di realizzare iniziative che vanno nella direzione dell’interesse collettivo. Quindi anche Enti e Consorzi come il Parco Regionale Sirente-Velino ed il CO.GE.SA devono tener conto di esigenze che sono così diverse tra loro. Il CO.GE.RI finora, con questo tipo di gestione, ha dato buoni risultati. Il caso della ASL è poi eclatante. Nonostante sia tutto predisposto per il finanziamento del poliambulatorio, la ASL non provvede al reperimento delle risorse umane. Eppure la sola apertura bisettimanale dello sportello CUP, ha dimostrato che c’è una fortissima esigenza da parte della popolazione ad avere questi servizi che non sono accessori ma fondamentali. Tione degli Abruzzi - Luca Crisi ASL: Il poco tempo trascorso dalla data delle elezioni non mi consente di poter esprimere un giudizio sereno sulla disponibilità dell’Azienda in questione. CO.GE.RI.: Relativamente ai rapporti con il CO.Ge.R.I. il nostro giudizio non può che essere lusinghiero. La disponibilità e l’interessamento dimostrati, a più riprese ed a vari livelli (Presidente, Vicepresidente, Direttore, Presidente dell’Assemblea dei Comuni, Tecnici, Operai) ha fatto si che, nel breve volgere di soli tre mesi la nostra Amministrazione sia riuscita ad assicurare l’erogazione dell’acqua potabile alle “Pagliare”. PARCO: Mi sembra però doveroso, esprimere il mio personale apprezzamento sull’impegno profuso nell’assolvimento del particolare incarico dell’ormai ex Presidente Vicario Emilio Nusca, nel periodo in cui è rimasto al timone dell’Ente. Con l’Ente Parco, peraltro, erano stati avviati o sviluppati diversi progetti, anche ambiziosi, che il recente commissariamento, peraltro non condiviso dall’intera Comunità del Parco ha, di fatto, interrotto. CMS: La mancata (spero solo temporanea) nomina di un rappresentante del mio Comune in seno alla Giunta dell’Ente, in sostituzione dell’Assessore Renzi Fausto ha, almeno in questo, seppur breve periodo, privato la mia amministrazione di un referente in grado di rapportare direttamente ai vertici dell’istituzione. Ho molto apprezzato lo sforzo che l’Ente sta profondendo per assicurare in proprio taluni pubblici servizi (scuolabus, raccolta dei rifiuti e dei materiali inquinanti, pulizia degli uffici, servizi di polizia municipale, scuola di musica, corsi di nuoto e palestra, soggiorni termali). 16 Orme Comunità Montana Sirentina La stagione turistica invernale nell’area sirentina T orna l’inverno e gli operatori turistici dell’Altipiano delle Rocche e dei paesi dell’intera area Sirentina incrociano nuovamente le dita. «Ci sarà la neve?», è la domanda che si pongono tutti. La delusione della scorsa stagione, praticamente priva di precipitazioni significative, pesa ancora sullo stato d’animo e sui bilanci degli operatori del settore. E le previsioni per la stagione che va a iniziare non sono migliori, stando ai responsi dei metereologi, che parlano del progressivo e inarrestabile riscaldamento del clima. Le preoccupazioni, inoltre, toccano anche gli operatori del cosiddetto “indotto” (ristoratori, albergatori, ecc.) che hanno investito gran parte delle proprie risorse sulla realizzazione del felice rapporto tra turismo bianco, visita ai centri storici, enogastronomia. In poche parole, qualora la stagione turistica dell’inverno 2001/02 non dovesse andare come sperato ne soffrirebbe l’intero comparto economico prevalente nell’area sirentina, che ormai scommette sul turismo per un reale decollo. In attesa della tanto sospirata neve, gli operatori di Ovindoli e di Campo Felice stanno predisponendo quanto necessario per far fronte all’auspicata domanda. Le due stazioni per gli sport invernali dell’Altopiano delle Rocche sono tra le più attrezzate d’Italia dal punto di vista dei cannoni sparaneve, della varietà delle piste, della ricettività alberghiera, del contorno di iniziative culturali e ludiche per l’impiego del tempo libero. Per raggiungere questo standard ottimale i responsabili delle due stazioni hanno dovuto far fronte a investimenti notevoli, sperando in un ritorno economico all’altezza delle attese. La realizzazione del «Consorzio Tre Nevi», insieme alle stazioni di Campo Imperatore, ha consentito inoltre di offrire una varietà di soluzioni e di attrattive sportive che ha pochi eguali nell’intera Italia. La Regione Abruzzo e gli altri organismi deputati al sostegno e alla promozione turistica dell’Abruzzo Bianco, dopo anni di insensibilità, sembrano orientati ad investire nella direzione del decollo di questo comparto decisivo dell’economia regionale. Ne sono testimonianza gli investimenti promozionali delle stagioni passate, come quella realizzata con la presenza in Abruzzo dell’indimenticato campione Alberto Tomba. Ciò nonostante, la legislazione regionale offre maglie spesso troppo larghe per recepire adeguatamente le esigenze di un settore che ha tanto da offrire al decollo dell’economia abruzzese, soprattutto delle zone interne della Regione. Da qui la sollecitazione proveniente da tutti gli ambienti interessati (gestori degli impianti, albergatori, maestri di sci) affinchè il confronto sia continuo e non si limiti soltanto alle doglianze di “fine stagione”, quando cioè «i buoi sono fuggiti dalla stalla», e ci si può limitare solo alla classica, ripetitiva, richiesta della dichiarazione dello stato di calamità naturale. La Comunità Montana Sirentina, consapevole dell’importanza che il comparto del turismo bianco riveste per l’economia del suo territorio, ha da tempo iniziato un confronto con la Regione perchè i ritardi vengano superati e vengano attivati strumenti nuovi e più efficaci per la soluzione dei problemi del settore. Il tutto per arrivare ad un “tavolo permanente” che sia in grado di monitorare in continuazione l’evolversi della situazione. Una iniziativa alla quale è andata la disponibilità delle varie parti interessate e che potrà dare i suoi frutti se tutti si impegneranno a dovere per non lasciare cadere una occasione irripetibile per dare le risposte lungamente attese dai protagonisti in campo. Orme 17 Comunità Montana Sirentina Luci sulle «Notti Sirentine» Da mesi ormai si è conclusa «Notti Sirentine», la stagione delle manifestazioni estive tenute in tutto il territorio della Comunità Montana Sirentina, realizzato grazie al contributo della Regione Abruzzo ed organizzato da Amaltea Idee, che ne ha curato anche la programmazione culturale e l’immagine. Un successo dell’iniziativa che ha proposto un’offerta variegata spaziando dal teatro al cabaret, dal cinema alla musica e portando in piazza, tra gli altri, nomi conosciuti come Dario Vergassola e il Duo di Picche, cabarettisti di fama nazionale. Interessante anche il livello delle altre presenze che ha visto il cinema in una nuova edizione di «Molina sotto le stelle», il teatro con le compagnie Lanciavicchio, Il Draghetto, Teatro dei Colori, Piccola Istituzione Teatrale E. Flaiano, Spettacolarci e i gruppi musicali Terradaria, Accordion Word e Transaminasi. Un bilancio finale positivo, insomma, anche se due riflessioni vanno comunque fatte. La prima riguarda la scelta del criterio “per tutti i gusti” utilizzata per «Notti Sirentine». E’una strategia che di solito si adotta quando si lavora su aree estese, con budget limitati e che di solito, se condotta con un minimo di criterio, da anche discreti risultati. Diverso è il punto di vista di chi è addetto alla programmazione culturale che, non potendo basare l’intero progetto su un contenuto globale con un obiettivo unico e forte, finisce per penalizzare le proposte nuove. Da ciò si rende necessario il riconoscimento pieno del ruolo di chi propone cultura, restituendogli la giusta autonomia nella elaborazione di eventi che non propongono solo svago e divertimento (comunque importanti), ma che abbiano una forte interazione con la cultura locale, vuoi che siano essi integrati o dirompenti rispetto ai costumi locali. Il principio è semplice e vale la pena di accordarsi su una cosa: la proposta culturale deve essere in grado di rimuovere lo spettatore dal suo ruolo passivo, deve saper suscitare emozioni, riflessioni, reazioni. La cultura deve stimolare la crescita degli uomini e della loro sensibilità. E credo che il bisogno di questo sia 18 Orme innegabile. La seconda riflessione va fatta sul periodo di realizzazione delle stagioni culturali. Noi assistiamo a un “pieno” di feste paesane, sagre, attività, concerti, bande musicali e quant’altro, tutto rigorosamente ed esclusivamente tra Luglio ed Agosto. Si, d’accordo, sono i mesi nei quali tornano i nostri cari che vivono altrove e quindi è sicuramente un segno di ospitalità verso di loro, ma per noi che abitiamo qui la vita si svolge anche negli altri mesi dell’anno. Non daremo mai a nessuno, oltretutto, l’opportunità di seguire le attività che si svolgono nei singoli centri e questi stessi non potranno avere spettatori diversi dagli stessi paesani. È necessario, dunque, oltre alle attività estive estendere il discorso culturale anche al resto dell’anno, e sono sicuro che con l’interazione e lo sforzo delle amministrazioni comunali e della Comunità Montana Sirentina questo progetto potrà essere migliorato in tal senso, per riuscire ad avere, magari, delle lunghe «Notti Sirentine». Alessandro Antonucci Amaltea Edizioni Per quanti volessero esprimere il proprio parere sull’argomento possono rivolgersi alla redazione di «Orme». Comunità Montana Sirentina una pagina di STORIA “Briganti”: brevi note sul percorso di allestimento dello spettacolo teatrale di «SpettacolArci». Il punto di partenza: «Il Sirente, Crocevia di Briganti», di Pasquale Casale (Casa Ed. Tinari, Villamagna, 1999). La proposta: dai documenti, dai commenti, dalle testimonianze raccolte nel libro e che riguardano episodi di delinquenza del periodo post-unitario nella valle subequana, realizzare uno spettacolo teatrale. Una vera sfida. A chi non sarebbe venuta la tentazione di celebrare una epopea di briganti, eroi difensori dei deboli e degli oppressi? Se non che… Se non che, nella pubblicazione di Casale è contenuto un prezioso regalo: la premessa del Prof. Raffaele Colapietra. Ivi l’illustre storico richiama (ci richiama!) alla necessità di un’attenzione vigile sui documenti e mette in evidenza un solo episodio fra i molti documentati nel libro: il sequestro e l’omicidio dell’avvocato Ernesto de Angelis, avvenuto nel settembre 1866. Quel fatto, dice Colapietra, commissionato da «imbroglioni, usurpatori di terre demaniali», agli «esecutori, nominalmente briganti, in realtà volgari assassini», pone degli interrogativi profondi e un poco spiacevoli sulla «realtà miserabile in cui è tanta parte della pochezza civile e morale del mezzogiorno …», fatta non tanto di figure romantiche di affascinanti fuorilegge bensì di «killer» e «mandanti che tutti conoscono e che nessuno rivela …». È solo una «patologia da superman», dice ancora il Prof. Colapietra che «ci fa vedere degli eroi anche dove ci sono solo volgari delinquenti ed assassini». Attraverso esercizi, improvvisazioni, usando materiali fra i più vari, compresi quelli originali prodotti dagli operatori e dagli attori del circolo SpettacolArci, si è delineata la vicenda (sfocata) di due comici personaggi che con orgoglio si dichiarano «discendenti di briganti» e perciò anche «esperti di brigantaggio». Sono figure inventate di due individui che si affannano nel cercare di realizzare il loro sogno: pubblicare un libro sulle gesta dei loro antenati briganti e così trarne fama e ricchezza. In contrasto con loro, agisce (da “spalla”) una figura, bizzarra quel tanto che serve a rendercela simpatica e perciò, alla fine (ma solo alla fine), accettabile: un personaggio dalle marcate inclinazioni intelletua- listiche che costringerà i due a leggere at- tentamente e fino in fondo i documenti originali dell’epoca e a trasformare il loro orgoglio in vergogna. Del tessuto dello spettacolo fanno parte anche scene che narrano, evocano, rappresentano situazioni ispirate ai fatti specifici di quell’omicidio, di cui, la ferocia degli accadimenti (così come trapela dai documenti raccolti da Casale) sgombra definitivamente il campo di luoghi comuni e convinzioni senza fondamento che vorrebbero “inventare” figure di briganti giusti e che (dice Colapietra) fanno il gioco di «un rozzo e protervo revisionismo sanfedista e borbonico». Dal montaggio del materiale preparato, tagliando, limando, intervenendo sui collegamenti fra scene, si è approdati ad una struttura piuttosto complessa dotata di una soddisfacente carica espressiva. Per la messa in scena è stato accuratamente evitato l’uso di costumi e scenografie vere e proprie; sono stati usati semplici oggetti, (pezzi di stoffa, bastoni, cappelli, pentole …) “segni” che, anche se semplici da ottenere e utili a raccontare compiutamente la storia, evitano sprechi di energia e permettono di concentrarsi sul lavoro attoriale. Grande importanza è stata data, in ogni singola replica, alle caratteristiche peculiari degli spazi che ci ospitavano cosicché un muretto, una fontana, delle scale, un ballatoio … diventavano riferimenti importanti per la partitura delle azioni sceniche. L’intera rappresentazione è vestita di un’ aura giocosa e di una immediatezza comunicativa alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare: il teatro è anche un gioco e dobbiamo esserne sempre consapevoli: è per questo che in diverse scene gli spettatori vengono coinvolti, diventando essi stessi, con immancabile soddisfazione generale, “attori”. Eugenio Incarnati Regista teatrale Orme 19 una pagina di STORIA “Briganti”: interrogativi su un’iniziativa lodevole Nell’ambito di una stagione molto stimolante dal punto di vista culturale, l’area Sirentina ha visto esplodere improvvisa l’epopea dei Briganti. Merito importante, se non esclusivo, di questa riscoperta va attribuita a Pasquale Casale, studioso di storia locale, che all’affascinante tema ha dedicato due volumi, presentati e discussi in tutte le realtà della zona. Dal primo libro di Casale, dal titolo «Sirente, crocevia di briganti», è stato tratto anche uno spettacolo teatrale (del quale ha parlato il regista Eugenio Incarnati) che ha riscosso un lusinghiero successo in tutte le piazze nelle quali è stato rappresentato. Infine la manifestazione del 12 Agosto, «A spasso con i briganti», allestita ai piani del Sirente, ardita nella sua concezione, quanto originale e dal notevole successo. Mi sembra di poter dire che, in gran parte (anche se l’amico Casale non lo ammetterà mai), l’idea dei briganti nasce dalla riscoperta che ne fece, proprio nel 1999, il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione. Ma quella fu una pagina della cultura popolare italiana che spero venga presto dimenticata, in quanto i briganti, per i Ciellini, erano i precursori di quello spirito fortemente antistatuale che innervava la battaglia di opposizione al governo in quel particolare contesto. Erano l’antipolitica, così vivacemente cavalcata per aggregare un consenso alternativo al governo in carica. Ma i briganti di Casale chi sono? Sono i rivoluzionari della canzone così ben eseguita dal complesso «Fermo Biologico» durante lo spettacolo teatrale oppure, come sembra ipotizzare Colapietra nella prefazione al libro, degli aguzzini, ladri e profittatori senza scrupoli? Io credo che il brigantaggio, soprattutto quello post unitario, sia un fenomeno “ribellista” (non rivoluzionario), spesso amico dei potenti/spodestati, al servizio di qualcuno e non dotato di una propria strategia di cambiamento. Il ribellismo, da Benedetto Croce a Giustino Fortunato, da Gramsci a Salvemini, è stato sempre giudicato il tallone d’Achille del Mezzogiorno d’Italia. Facendo esplodere la rabbia, ha sempre impedito la costruzione di una strategia di cambiamento. Le masse sono rimaste inconsapevoli e alla mercé del furbo di turno, si chiamasse Gasperone o Salutari. Quindi, ben venga la discussione sui Briganti. Evitiamo però di affidare alle piazze vocianti una valvola di sfogo sbagliata ai problemi di oggi. Forse la comunità sirentina è cresciuta nel tempo perché ha saputo lasciarsi alle spalle quello spirito brigantesco per iniziare a progettare il proprio avvenire. Pasquale D’Alberto 20 Orme Comunità Montana Sirentina IL PROTAGONISTA A Antonio Di Zitti: una vita per lo sport ntonio Di Zitti, protagonista indiscusso della grande epopea del Rugby aquilano, è un uomo di sport a tutto tondo, di quelli che oggi è difficile trovare. Ha vinto due scudetti da giocatore, i primi del sodalizio del capoluogo, nelle stagioni 1966/67 e 1968/ 69, con la grande squadra che lo vedeva affiancato al grande amico e compagno di tante battaglie Angelo Autore. Nel 1967 fu nominato, dal Corriere dello Sport, sportivo italiano dell’anno, insieme a Gianni Rivera. Ha continuato a giocare fino al 1974, coltivando con la sua esperienza la crescita delle nuove generazioni di atleti, in un mondo sportivo che si andava rapidamente trasformando rispetto a dieci anni prima. Nel 1977 assunse la carica di presidente della società gestendo con maestria, lui che si era formato negli anni del “pane e salame”, l’avvento del mondo degli sponsors anche nel Rugby. In questa opera dimostrò modernità e lungimiranza, riuscendo a portare a L’Aquila la Scavolini di Pesaro e combattendo perché anche al rugby, sport minore per antonomasia, venisse riconosciuta quella copertura televisiva che è alla base della scelta di un operatore economico di scendere in campo con un investimento cospicuo. Da presidente vinse due scudetti (1980-81 e 198182). Furono gli anni della squadra dei sudafricani, guidati in campo da Rob Low, indimenticato campione, dal fisico prorompente e dalla velocità saettante. «La venuta degli atleti del Sudafrica – racconta – la devo al mio essere di Rocca di Mezzo. Lì, infatti, lavorano due emigranti originari del centro rocchigiano, Franco e Luigino Buccimazza, che favorirono l’arrivo a L’Aquila di Low e degli altri atleti che fecero fare alla squadra il nuovo grande salto di qualità». Nel 1993 lasciò la presidenza. «Ormai ero il rappresentante di un’altra epoca – spie- ga amaro – non più in sintonia con un movimento nel quale anche i giovani di venti anni impostavano la loro attività di atleti solo sui contratti economici». Oggi Antonio Di Zitti ha 64 anni; è in pensione dal lavoro di una vita, quello di dipendente della Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila; ed è consigliere del Comune di Rocca di Mezzo. Ed ecco la seconda grande passione di Di Zitti: quel- Orme 21 IL PROTAGONISTA la di fare qualcosa per il paese nel quale è nato, Rocca di Mezzo, appunto. Lì ha fatto il Sindaco dal 1975 al 1979. «Erano anni difficili – racconta ancora – nei quali il paese subiva a marce forzate le trasformazioni da piccolo borgo montano di collegamento tra la Marsica ed il capoluogo a centro turistico ed alberghiero, pronto ad entrare nel novero dei grandi flussi del turismo di massa. Bisognava incanalare la forte domanda di terra e di cemento, impedire per quanto era possibile lo scempio del territorio. Credo che ci siamo riusciti, anche se giravano per l’altopiano personaggi poco raccomandabili». Racconta anche di un giorno nel quale, insieme ad un collega, rischiò di essere impallinato per aver chiesto ad un costruttore il pagamento degli oneri previsti dalla legge Bucalossi sul regime dei suoli. A Rocca di Mezzo è rimasto legato fino ai giorni nostri, ancora da consigliere, nonostante abiti da decenni nel capoluogo, ultimamente impegnato a seguire la carriera dei due figli. Da L’Aquila Rugby alla Nazionale, nella quale ha giocato 28 volte. «Le nostre partite – dice – erano seguite poco dai tifosi da casa poiché la televisione si disinteressava di noi. In campo, invece, giocavamo tra un pubblico folto ed entusiasta». Ci furono anni nei quali gran parte della nazionale era composta da giocatori prelevati dal sodalizio neroverde o da altri che, formatisi a L’Aquila, gioca- 22 Orme vano ora nelle altre compagini del nord, quelle più titolate. Sì, perché L’Aquila è stata una fucina di campioni. E questo fin dalle origini, alla fine degli anni ‘30, quando arrivò in città, proveniente da Roma, quel Tommaso Fattori al cui nome è intitolato lo stadio. Fattori era direttore dei campi sportivi cittadini. Per far crescere lo sport aquilano scelse una disciplina che aveva bisogno di pochi soldi, al contrario del calcio, che già allora assorbiva cifre considerevoli. Con l’andare del tempo la tradizione si consolidò, anche perché - a detta di Di Zitti - i giocatori di Rugby godevano di grande considerazione in città. Oggi Antonio Di Zitti non va più neanche allo stadio per seguire le partite della squadra alla quale ha dedicato una vita. “Se voglio vedere una partita di rugby - dice - vado a Parigi o a Londra o, quando è possibile, accendo la TV. Non mi va di essere coinvolto in un mondo così cambiato, anche se ammiro gli sforzi ed il coraggio dei giovani aquilani di oggi che si dedicano al nostro sport”. Ciò, tuttavia, non gli ha impedito di gioire ancora una volta, nel 1994, per l’ultima grande vittoria della squadra, quando riuscì a battere in finale la quotatissima Mediolanum. Oppure di provare la grande delusione del ’99, quando gli aquilani furono sconfitti in finale dall’RDS Roma. «Come si dice – conclude salutandoci – I figli “so’ piezze ‘e core”». Comunità Montana Sirentina Elenco calciatori ed atleti di altri sport della Valle Subequana più rappresentativi, distinti per comune, dagli anni ‘30 ai giorni nostri Tra i calciatori più rappresentativi, che hanno raggiunto i livelli altissimi della serie A nazionale, ci sono sicuramente Italo Acconcia di Castelvecchio S., Di Vincenzo Oscar di Castel di Ieri e Sergio Ciacchi di Goriano Sicoli. Molti, comunque, sono stati gli atleti che, a vari livelli, hanno tenuto alto il nome dei nostri paesi. L’elenco ridotto (per motivi di spazio), che segue, ne ricorda solo alcuni. Acciano Di Benedetto Amerigo - Di Cola Domenico (attualmente in attività) - Di Cola Evangelista - Panicara Claudio. Gagliano Aterno Casale Camillo - Casale Pasquale - Pacifici Alfredo - Pasqualone Angelo. Castel di Ieri D’Alessandro Fiorenzo - D’Alessandro Omero - Di Cesare Donato - Di Venanzio Angelo - Di Venanzio Fabio (attualmente in attività) - Di Vincenzo Oscar (anni ‘30) - Di Virgilio Mario - Santilli Gianni. Goriano Sicoli Ciacchi Adolfo (anni ‘50) - Ciacchi Sergio - Cifani Domenico - Cifani Federico (anni ‘40) - Cifani Vittorio - De Mutiis Eugenio - Di Clemente Bernardino; Ferrini Girolamo (anni ’50) - Ferrini Tonino (anni ‘40) -Salvatore Saverio. Castelvecchio Subequo Acconcia Italo (anni ‘40-‘50) - Angelone Dionisio - Angelone Pino - Angelone Tonio - Colangelo Gianni - Paolini Antonio - Ricotta Liberato - Valeri Rico. Molina Aterno Coletti Rocco - De Santis Lelio - Del Monaco Stefano Fasciani Davide - Giancola Sandro - Mascioli Maurizio Parente Francesco. Secinaro Bernabei Celestino - Santilli Sabatino - Silveri Gianfranco. Anche negli altri sport ricordiamo delle grosse individualità, quali i fratelli Di Cola Giovanni e Bernardino di Roccapreturo che hanno giocato in serie A di Rugby, Cifani Marcello, campione di mezzofondo, originario di Goriano Sicoli, così come De Sanctis Antonio, attuale vice campione italiano dei 110 ostacoli. Rosati Arsenio, atleta di Molina Aterno, come Amicosante Ugolino che ha partecipato a più di una Olimpiade nella squadra di tiro al piattello. Per finire con i ciclisti di Castelvecchio Subequo Salutari Pietro e Vittorio. Sandro Ciacchi Orme 23 Comunità Montana Sirentina INFORMA COMUNITÀ a cura di Giovanni Pizzocchia Attività amministrativa Il Consiglio dell’Ente si è riunito: Il giorno 26/9/2001 con il seguente o.d.g.: 1) Convalida eletti; 2) Approvazione verbali seduta precedente; 3) Salvaguardia equilibri di bilancio; 4) Ratifica variazione Bilancio; 5) Programma Fondo della Montagna - Determinazioni; 6) Statuto Presa d’atto decisione CO.RE.CO. 7) Comunicazioni del Presidente. Il giorno 23/11/2001 con il seguente o.d.g.: 1) Convalida Consiglieri; 2) Lettura ed approvazione verbali seduta precedente; 3) Assestamento Bilancio 2001; 4) Nomina Assessore. Raccolta differenziata È stato affidato, per un periodo di 2 anni, alla società Pavind di Sulmona lo smaltimento e trasporto dei rifiuti differenziati (vetro, carta e plastica) dall’Oasi della Comunità Montana Sirentina a Sulmona. Per quanto riguarda il ritiro intercomunale, viene svolto dall’Ente con un nuovo automezzo messo a disposizione dall’Amministrazione Provinciale. Gli operatori che curano il servizio sono: Ermanno Salutari, autista dipendente del Comune di Acciano, e Mario Cipriani, L.S.U. Lavori costruzione Centro Direzionale - nuova sede Sono terminati i lavori di costruzione del centro-visita-direzionale del Parco Sirente Velino in Secinaro, complesso edilizio che potrà essere la nuova sede della Comunità Montana Sirentina. L’impresa esecutrice ha riconsegnato le chiavi della struttura medesima. Servizi Associati Polizia Municipale. Sono in corso gli atti per definire questo nuovo servizio fra i comuni che hanno aderito: Castelvecchio S., Goriano Sicoli, Molina e Secinaro. Manutenzione cimiteri comunali La Comunità Montana ha predisposto uno studio per 24 Orme attivare tale servizio associato fra i 13 comuni del territorio, in compartecipazione alle spese. Protezione Civile Il 15 settembre si è conclusa la campagna antincendio boschivo in convenzione tra il Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile della Comunità Montana e la Regione Abruzzo. Fortunatamente anche in questa stagione estiva non si sono registrati incendi di rilievo. Un grazie sia all’operato degli addetti ai lavori (Istituzioni Locali, Forestale, Volontari), alla maturità e responsabilità degli abitanti che hanno presidiato e anche ai turisti e visitatori che sono transitati sul territorio sirentino. Nella tabella e nel grafico che seguono si evidenziano i numeri di incendi totali e gli ettari di superficie (boscata e non) totali fra gli anni 1993-2000. Un ringraziamento alla locale stazione del Corpo Forestale di Secinaro per le informazioni di seguito elaborate. AREE TOTALI PERCORSE DAL FUOCO PERIODO 1993-2000 Anno N. Incendi Ettari totali 1993 5 58,5 1994 11 257,2 1995 0 0 1996 3 4 1997 7 153,5 1998 6 127,35 1999 0 0 2000 0 0 Tot. 32 600,55 Il 14/11/01 si è riunito il Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile della C.M.S. ed ha nominato responsabile operativo il Volontario Colella Natale. Questi i convocati dall’Assessore delegato della Comunità Montana, Silveri Luigi: Bernabei Giuliano, Goriano Sicoli; Cinquegrana Marco, Goriano Sicoli; Colantoni Remo, Secinaro; Colasante Anna, Goriano Sicoli; Colella Natale,