Università degli studi di Catania. Facoltà di Architettura di Siracusa. A.A 2014/2015 Theo Van Doesburg Theo Van Doesburg Vita Theo Van Deosburg, pseudonimo di Christian Emil Marie Kupper, è stato un’artista olandese occupatosi di pittura, scultura , architettura e poesia. Nacque il 30 Agosto del 1883 a Utrech (Olanda). Fu un artista autodidatta e il suo primo esordio fu in pittura con la prima mostra di quadri che si tenne all’Aja nel 1908. La sua produzione pittorica fu espressione, accanto a quella di Mondrian, del neoplasticismo. Dal 1912 pubblica le sue prime critiche teoriche sulla rivista Eenkeid. Soltanto nel 1916 viene fondata una prima associazione di architetti( De Sphinx) in cui entra a far parte, e successivamente nel 1917 fondò la rivista De Stijl, insieme agli architetti Oud ,Wils, Modrian. Il percorso architettonico di Van Deousbrurg si conclude con il tentativo di voler fondare un innovativo gruppo d’avanguardia a Weimar nel 1922, lontano tuttavia dagli ideali del Bauhaus. Nello stesso periodo incontra Mies van der Rohe, le Courbusier e Hausmann. Si sposta in molti paesi europei tra cui Germania , Parigi e Strasburgo, in cui realizza il restauro del caffè dell’Aubette inaugurando,nel 1926,una nuova fase del neoplasticismo: Elementarismo (in cui alla costruzione omogenea ortogonale del neoplasticismo contrappone un’espressione eterogenea,instabile, a piani inclinati). Mori nel 1931 a Davos. “Il fine della natura è l’uomo, il fine dell’uomo è lo stile” Il movimento neoplastico Il movimento neoplastico olandese nasce negli anni ’10 del Novecento . Fulcro del movimento è la rivista “De Stijl”, pubblicata e diretta da Van Doesburg dal 1917 al 1931 . Questo movimento racchiude numerosi artisti e architetti i quali, pur avendo ideologie e linguaggi differenti, hanno come obiettivo comune la ricerca dello stile . Operano: • un rigore astratto e un tentativo di rappresentare un impegno etico formale • una radicale riduzione del segno artistico a puro segno geometrico astratto Come possiamo notare anche in Mondrian , l’arte , a causa dell’angoscia della vita e a causa della perdita di equilibro tra individuo e universo , riduce il proprio linguaggio a composizioni di puri segni primari: • Equilibrio di ortogonali nella contrapposizione orizzontale-verticale , due direzioni universali che per la loro disposizione ,determinata non dal cervello ma dall’emozione, possono permettere la contemplazione del Divino • Equilibrio di colore puro (rosso ,blu e giallo) e di non colore(bianco,grigio e nero) • rapporto di forma e di contrasti,forme tonde e quadrate,arte geometrica • assenza di contenuti realistici e decorativi L’esperienza estetica si esprime in rapporti, che si manifestano all’interno di mezzi di espressione di ogni forma d’arte . Nella pittura il mezzo per una espressione pura è il colore (positivo) e non colore (negativo). Il pittore esprime la sua esperienza estetica attraverso il rapporto tra piani colorati e non colorati. In architettura il mezzo per una espressione pura è: il piano, massa (positivo) e spazio(negativo). L’architetto esprime la sua esperienza estetica attraverso il rapporto tra masse e piani con spazi interni ed esterni . Dare forma diventa per lui equilibrare positivo e negativo per raggiungere un esatta unità armonica . Il valore di un’opera d’arte dipende dal grado di precisione di accenti estetici che danno all’oggetto un nuovo modo di essere(sulla tela si realizza un passaggio dalla natura all’astrazione ). Il fine dell’artista è “ creare un’armonia formativa, rendere la verità come bellezza”. Rottura Tuttavia il momento di rottura tra van Doesburg e Modrian si ha soprattutto a causa di motivi formali. Van Doesburg voleva introdurre la diagonale nei quadri ma Modrian si oppone in quanto ritiene che la diagonale sia un elemento dinamico che rompe l’equilibrio compositivo delle opere. La diagonale costituisce un elemento decorativo che, legato al gusto personale dell’artista, elude le regole del neoplasticismo. Dalla rottura nascerà l’Elementarismo. Contra-composition XIX 1924 “ In un’opera d’arte pura l’emozione deve assumere forma plastica ,in colori o in linee, con questa coscienza possiamo affermare che le opere d’arte basate su elementi non plastici non sono pure .” Quando comincia a venir meno la forma di natura e al suo posto appare una forma di emozione nasce un’opera d’arte plastica pura. Nel XX secolo gli artisti sostituiscono il “concetto” alla natura; l’emozione dell’artista ha assunto forma plastica- con il colore, la linea o entrambe. Composizione VII “Le tre grazie” 1917 •Raffigurazione armoniosa di elementi formali di base • Rettangoli verticali e orizzontali dipinti con colori primari(blu giallo rosso) con aggiunti il bianco e il nero per lo sfondo. • Rottura della consueta distanza tra primo piano e sfondo . • Elementi interdipendenti. “Studio per interno Van Doesburg” 1925 “Ritmo di danza Russa 1918” Neoplasticismo in Architettura Theo Van Deosburg scrisse i principi fondamentali dell’architettura neoplastica . Essi esprimono: • uno stile caratterizzato da piani o setti murari (spesso colorati), che fuoriescono dai volumi con una legge di crescita ortogonale . • gli spigoli dei volumi tendono a non essere definiti dall’incontro dei muri che li determinano . • i muri diventano setti , superfici che mostrano il proprio spessore rimanendo tra loro separate creando interstizi che consentano alla luce di penetrare. • abolizione delle finestre. • il colore può influenzare lo spazio. Theo van Doesburg, scomposizione neoplastica del rettangolo Maison Particulière 1923 Bauhaus Nel 1921 Van Deosburg entra a contatto con il gruppo del Bauhaus a seguito dell’interesse che il maestro Groupius ebbe sulla sua persona. L’artista arriva a Weimar presentandosi come risolutore della crisi della scuola ma nel rinnovamento del quadro didattico del bauhaus , Van Deosburg non riesce a trovare una collocazione; pertanto nel 1922 organizza corsi sul De Stijl in aperto antagonismo con il Bauhaus. Il movimento De Stijl influenzò la scuola di Gropius; si concretizzò un abbandono della fase espressionistica e un avvicinamento alla sfera dell’industria . La scuola, infatti, cambia il proprio motto nel 1922 da “arte e artigianato , una nuova unità” a “arte e tecnica, una nuova unità”. Decostructivism chair 1922 (Gerrit Rietveld) Dada Contemporaneamente collabora anche con il gruppo dada (Arp, Schwitters , Tzara). Nel 1922 van Doesburg è ,infatti, tra i promotori del successivo convegno, che si svolge a Weimar nell’autunno in cui scoppia uno scontro tra costruttivisti e dadaisti e dove, invece di parteggiare per i primi, come ci si sarebbe aspettato da un esponente De Stijl, perora la causa Dada. Scrive nel 1923 un opuscolo dal titolo Wat is Dada??? (“Cosa è dada???”) in cui afferma che il dadaismo è un modo di vedere la vita, di mettersi sempre in discussione, non è uno stile. Nel 1923, Kurt Schwitters e Theo van Doesburg hanno intrapreso un tour da loro stessi definito "Campagna Dada“, per introdurre artisti locali al Dada attraverso una serie di conferenze serali e spettacoli. Questo poster per la Kleine Dada Soirée è un miscuglio di parole che cambiano direzione e si sovrappongono. La parola "Dada", si ripete in lettere rosse in diversi orientamenti. All'interno della nube di scritte in nero vi sono un paio di piccole immagini, un cervo, una freccia, e mani tagliate da varie fonti e trasferiti sulla superficie. Slogan in varie lingue proclamano: "Dada è contro il futuro, Dada è morto, Dada è idiota, Viva Dada!" Studenti: Belvedere Luigi Di Martino Alessia Figura Giuseppe Tasca Valentina