PEFC/18-32-13 PEFC/XX-XX-XX Gestione Forestale sostenibile Origine locale Tracciabilità di filiera Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Foreste certificate in provincia di Torino suddivise in Comunità Montane ed Enti di gestione Tot: ca 25.500 ettari certificati 573,34 ettari Consorzio Forestale 1860,6 ettari del Canavese CM Valli Orco e Soana 5367,95 ettari Gruppo di Proprietà Forestali dei comuni di Usseaux, Pragelato, Fenestrelle, Salza di Pinerolo, Massello e Roure 17784 ettari Consorzio Forestale Alta Valle Susa Valli Orco e Soana Valli di Lanzo Ceronda e Casternone Alto Canavese Valle Susa e Val Sangone TORINO Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana Gestione Forestale sostenibile Origine locale Tracciabilità di filiera Indice Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Pubblicazione cofinanziata dall’Unione Europea Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programma ALCOTRA Alpi Latine Cooperazione TRAnsfrontaliera Italia – Francia (Alpi) Progetto Transfrontaliero BoisLab Provincia di Torino – Conseil Général de la Savoie www.bois-lab.org Partner del progetto: Provincia di Torino (capofila) Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche Corso Inghilterra, 7 – 10136 Torino tel. +390118616207 – fax +390118616481 Dirigente: Elena Di Bella [email protected] Coordinamento: Alberto Pierbattisti [email protected] www.provincia.torino.it Ideazione linea grafica: De Gregorio – Torino Progetto grafico e impaginazione: Lucia Storgato Redazione: Federica Scomparin Coordinamento: Mauro Lerda Stampa: Litograf Arti Grafiche – Venaria (TO) Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sia dei testi sia delle fotografie sono riservati per tutti i Paesi. © ottobre 2011 Hapax Editore – Torino Tel. 011 3119037 – Fax 011 3083336 Conseil Général de la Savoie – Unité Forêt Filière Bois Hôtel du Département – 73000 Chambéry (F) tél. +33 04 79 96 74 59 – fax +33 04 79 96 74 93 Marc-Jean Robert: [email protected] www.cg73.fr 2 e-mail: [email protected] www.hapax.it Stampato su carta patinata opaca UPM da 130 grammi Prefazione 4 Le strategie della Provincia di Torino per il comparto foresta-legno 6 Il progetto Bois Lab 8 Il legno locale10 Il Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino12 Come si riconoscono i prodotti certificati PEFC e “Legno della Provincia di Torino”?14 Il logo PEFC15 Il logo “Legno della Provincia di Torino”16 Foreste certificate in provincia di Torino suddivise in comunità montane ed Enti di gestione18 Gestori certificati PEFC in provincia di Torino19 Elenco Aziende aderenti al Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino 24 Provincia di Torino 26 T e G 28 Azienda Agroforestale 30 Mattia Breuza 32 Consorzio Forestale Val Pellice 34 Poet Paolo e Figlio 36 Fratelli Gonnet 38 La Foresta 40 Falegnameria Caveglia 42 Falegnameria Fratelli Gagliardi 44 Fratelli Bellezza Oddon 46 Paolo Magnetti 48 Segheria Valle Sacra s.r.l. 50 Società Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese 52 LMS – Legnami Monte Soglio 54 Altre aziende del settore legno in Provincia di Torino certificate per la Catena di Custodia PEFc 56 Le specie legnose della Provincia di Torino 58 Per saperne di più sul legno 64 3 quest’obiettivo al centro del pro- catena di custodia PEFC e origine Torino e com’è garantita la getto BOIS LAB, che la Provincia di locale del legno, che comprende, provenienza? Torino ha attuato in cooperazione sotto la direzione della Provincia di Quali aziende del nostro territorio con il Conseil Général della Savoia Torino, quattordici tra aziende di producono e trasformano il legno nell’ambito del Programma “Alpi utilizzazione forestale, di prima e locale e certificato PEFC? Latine Cooperazione Transfronta- di seconda lavorazione del legno. Auspico che la diffusione di questo molto impegno alla promozione liera” 2007-2013 (ALCOTRA). Questo catalogo, realizzato al catalogo presso il mondo profes- dello sviluppo della montagna; per In effetti, il settore forestale termine del progetto BOIS LAB, sionale e i consumatori favorisca questo coopera strettamente con può efficacemente rispondere è dedicato alla filiera certificata una maggiore comprensione le Comunità Montane del proprio al crescente bisogno di qualità e foresta-legno della Provincia di dei vantaggi ambientali e sociali territorio per rafforzare il settore sicurezza ambientale che proviene Torino. derivanti dall’uso del legno e, in forestale ed incentivare la gestione dalla società: nel settore forestale Il catalogo risponde sinteticamente particolare, dalla scelta del legno forestale associata. Con il proget- si sono diffusi sistemi di certifica- a poche domande essenziali: locale o certificato PEFC. to “Bosco e Territorio”, avviato zione che garantiscono ai consu- Dove sono e come sono gestiti i dalla Provincia oltre dieci anni fa, si matori che il legno impiegato pro- boschi certificati PEFC in Provincia è assistito ad una crescente ripresa viene da foreste gestite in modo di Torino? d’interesse per il settore, oltre che responsabile, ossia con standard Quale marchio identifica l’origine ad una crescita del senso d’appar- di gestione ambientale e sociale locale del legno della Provincia di tenenza, da parte degli operatori, molto rigorosi, riconosciuti a livello ad un comparto tutt’altro che internazionale. In Provincia di Tori- secondario dell’economia monta- no ha trovato ampia applicazione na. Più recentemente, constatando la norma di certificazione PEFC una maggiore attenzione dei (Programme for Endorsement of consumatori per il valore ambien- Forest Certification schemes), la tale delle produzioni, ci siamo per- più diffusa al mondo. suasi dell’importanza di adeguare Con il progetto BOIS LAB abbiamo la nostra filiera foresta-legno ampliato la superficie forestale alla crescente domanda di beni e certificata PEFC (che oggi supera i servizi ad elevata prestazione am- 25.000 ettari) e dato vita al primo bientale. Abbiamo dunque posto Gruppo di certificazione della L 4 a Provincia di Torino dedica Marco Balagna Assessore all’Agricoltura, Montagna, Tutela fauna e flora, Parchi e aree protette della Provincia di Torino 5 Le strategie della Provincia di Torino per il comparto foresta-legno delle Comunità Montane. stenibile, cioè attenta agli aspetti ma dal punto di vista dell’origine Nel piano triennale vanno indica- di sviluppo economico (locale), di territoriale, con attenzione tutta ti tutti gli interventi in materie di sostenibilità ambientale e sociale; la catena di custodia. aggregazione dell’offerta (asso- le relazioni interne al sistema Vogliamo in altre parole poter ciazionismo pubblico privato), di degli Enti Locali saranno esal- indicare in maniera visibile per infrastrutturazione (viabilità piaz- tate valorizzando il ruolo degli il “consumatore finale” che un zali, essiccatoi), di promozione e Enti Locali attori del processo di certo infisso o palo arriva dal commercializzazione della filiera sviluppo della filiera: le Comunità castagno del Canavese o della (certificazione, valorizzazione dei Montane e Collinari ed i Comuni; Val Pellice e che un certo trave o prodotti, aste). saranno valorizzate le sinergie tetto è di larice arriva dalla Val di vincia di Torino si consolidano e si In materia di pianificazione con i soggetti privati locali attori Susa o dalla Val Chisone. articolano nel 2009 con l’appro- inoltre la Provincia assume com- della filiera, nel rispetto delle re- Crediamo infatti che questo vazione della legge regionale 4 petenze in merito alla redazione ciproche competenze e capacità; possa contribuire fortemente che finalmente assegna un ruolo dei Piani Forestali Territoriali e in il modello è sostenibile non solo alla promozione economica degli e competenze specifiche alle materia di informazione/autoriz- in quanto si valorizzano risorse operatori dell’intera filiera legno Province in materia sia di pianifi- zazione (sportelli forestali). locali rinnovabili (legno locale) della provincia di Torino e rappre- cazione, sia di programmazione Per la realizzazione del piano di verso usi quali l’edilizia, il design, sentava perché rappresentare un forestale. intervento la Regione stanzierà, l’arredo urbano e non solo, ma vantaggio in termini di sostenibi- Un ruolo che le Province non attraverso la legge 4, delle risorse in quanto si punta al rispar- lità ambientale e di trasparenza hanno mai avuto e che compor- specifiche che purtroppo non mio energetico attivo e passivo per il cliente. terà nuove responsabilità e nuovi sono ancora disponibili e che ob- (produzione di energia da fonti investimenti della cui portata non bligano la Provincia ad investirne rinnovabili e uso del legno come vi è ancora piena consapevolezza. di proprie, oltre a fortuite, ma fonte coibente). In particolare all’articolo 26 si temporanee, risorse europee. prevede che la Provincia rediga Non siamo che all’inizio di un È un modello “a kilometro zero” un programma triennale di svi- lungo percorso che la Provincia che punta valorizzare le risorse luppo per il settore forestale che intende percorrere avendo ben forestali locali e che decide di costituisce il riferimento e il coor- chiare le seguenti linee guida: certificare non solo dal punto di dinamento per i piani di sviluppo lo sviluppo della filiera sarà so- vista della gestione sostenibile L 6 e politiche forestali della pro- Elena Di Bella Dirigente Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche della Provincia di Torino 7 Il progetto Bois Lab L a filiera foresta-legno è un’importante risorsa per lo sviluppo dei territori montani e collinari; sono molti gli effetti positivi di una corretta e diffusa gestione delle superfici forestali: prevenzione dell’erosione dei versanti, protezione dalle alluvioni, miglioramento del paesaggio, conservazione della biodiversità, connettività ecologica, turismo, produzione di legno da opera e biomassa combustibile. Nuovi scenari potrebbero consentire alla gestione delle foreste di ridiventare, dopo un lungo periodo di contrazione, un importante, fattore di sviluppo locale. Si assiste, infatti, ad una crescita della domanda di prodotti e servizi ad elevata prestazione ambientale; c’è inoltre maggiore attenzione da parte dei consumatori per il valore ambientale delle produzioni, la loro origine e sostenibilità. Il progetto BOIS-LAB è nato con l’obiettivo di accompagnare questa tendenza evolutiva, per accrescere le 8 capacità di adattamento dei territori forestali ai nuovi mercati, stimolare una ripresa della gestione forestale, incrementare qualità e quantità dell’offerta di legno locale, stimolare la domanda di legno locale con azioni di divulgazione, promozione, formazione, rivolte ai consumatori finali, agli operatori della filiera e alla Pubblica Amministrazione. Cosa ha realizzato Bois Lab Programmi di sviluppo del comparto foresta-legno e Piani di approvvigionamento territoriale Sperimentazione di strumenti innovativi di commercializzazione dei prodotti delle foreste pubbliche e private Filiere per prodotti in legno locale certificato Il progetto Bois Lab, nato dalla cooperazione tra la Provincia di Torino e il Conseil Général de la Savoie, è stato finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera ItaliaFrancia ALCOTRA 2007-2013. Sperimentazione di strumenti innovativi per il coinvolgimento dei proprietari forestali privati nella gestione associata Promuovendo un più ampio impiego del legno come materiale da costruzione, così da accrescere la prestazione energetico-ambientale del settore edile, il progetto Bois Lab ha concorso all’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni clima-alteranti in atmosfera. Nel campo del legno da costruzione, il progetto ha mirato alla qualità, innovazione e riconoscibilità delle produzioni locali, caratterizzandole dal punto di vista del loro valore tecnologico e ambientale. Taratura di sistemi automatici di qualificazione per segati di larice Progetti di piazzali e piattaforme per la valorizzazione delle biomasse forestali Formazione e aggiornamento professionale, visite a cantieri, promozione dell’uso del legno locale in edilizia Partecipazione a fiere di settore con esposizioni, seminari, visite Concorsi per progettisti Realizzazione di manuali, linee guida, banche dati relative alla filiera del legno locale da opera Inserimento del legno locale e del legno da gestione forestale sostenibile nei prezziari delle opere pubbliche Scambi di esperienze tra operatori dei territori transfrontalieri Per maggiori informazioni: [email protected] www.bois-lab.org Alberto Pierbattisti Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche della Provincia di Torino 9 Il legno locale Perché scegliere il legno locale o proveniente da Gestione Forestale Sostenibile? Il legno: un materiale antico e modernissimo Ci sono molti buoni motivi per scegliere il legno come materiale per costruzione.L’impiego del legno ha radici antichissime, tuttavia si tratta di un materiale sempre moderno, in grado di soddisfare le esigenze più evolute in materia di sicurezza, affidabilità, durata ed ecocompatibilità. Conciliare ecologia ed economia Utilizzare il legno aiuta a coniugare ecologia ed economia, poiché in tal modo non solo si promuove la buona gestione degli ecosistemi forestali, ma si contrastano pensi che secondo studi dell’Unio- Premiare i produttori forestali ne Europea, ogni metro cubo che rispettano l’ambiente e le di legno impiegato in edilizia popolazioni equivale a oltre 1 tonnellata di Il taglio illegale, lo sfruttamento CO2 stoccata, per tutta la durata indiscriminato dei boschi e della del manufatto . manodopera è ancora diffuso 1 in molte parti del mondo: è un grave problema che arreca danni Sostenere l’economia locale e gravissimi all’ambiente e priva di il territorio con la filiera corta futuro le comunità locali. È molto del legno importante dunque preoccuparsi Come accade per ciò che man- anche del modo in cui le foreste giamo o indossiamo, anche nel da cui proviene il legno sono caso del legno è importante porre gestite: è preferibile scegliere l’ec- l’attenzione non solo sulle sue cellenza, ossia manufatti in legno caratteristiche estetiche ma anche proveniente da Gestione Foresta- sulla sua provenienza e sulla le Sostenibile Certificata. filiera di trasformazione: scegliere La certificazione di Gestione un manufatto in legno prodotto Forestale Sostenibile garantisce al e trasformato localmente ne au- consumatore finale che il legna- menta il valore ambientale, per- me impiegato (ad esempio nella ché favorice la gestione dei boschi costruzione di mobili) non pro- vicini a noi, valorizza il tessuto venga da tagli illegali o da inter- produttivo ed imprenditoriale del venti irresponsabili, che possono proprio territorio, riduce i consu- portare all’impoverimento o alla mi energetici e l’inquinamento distruzione delle risorse forestali. legati ai trasporti. anche i cambiamenti climatici: si In Provincia di Torino è possibile reperire legno prodotto e trasformato localmente o proveniente da Gestione Forestale Sostenibile? Sì, è possibile. In oltre 25.000 ettari di foreste del territorio della Provincia di Torino si seguono i criteri della Gestione Forestale Sostenibile, garantendo nel tempo la loro conservazione e miglioramento. Per ottenere quest’obiettivo vengono presi in considerazione: equilibrio tra crescita legnosa e tagli di prelievo; biodiversità e rinnovamento naturale del bosco; tutela delle funzioni di protezione svolte dalla foresta nei confronti di clima, suolo e acqua; vitalità e salute delle foreste; ciclo del cabonio; aspetti sociali e culturali. Il rispetto dei principi della Gestione Forestale Sostenibile è garan- Lavisci P. (2010), La progettazione delle strutture in legno, Il Sole 24 Ore s.p.a., Milano 1 10 11 tito al consumatore finale tramite Le aziende che intendono garanti- del legno delle aziende aderenti parte della Provincia di Torino un processo di certificazione svolto re la tracciabilità della filiera devo- soddisfi i precisi requisiti dello sia a controlli a campione da secondo uno schema controllato e no aderire al Gruppo di Certifica- schema di certificazione PEFC. parte dell’Ente di certificazione riconosciuto a livello internaziona- zione della Provincia di Torino. Le aziende che aderiscono al indipendente che ha certificato le. I proprietari e i gestori forestali Gruppo sono sottoposte sia a il Gruppo. del territorio della Provincia di To- visite ispettive periodiche da sformazione del legno in prodotti Il Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino finiti. In questo modo viene ga- Il Gruppo di Certificazione della rantita la tracciabilità dei prodotti Provincia di Torino è nato nel legnosi attraverso tutte le fasi di 2011, nell’ambito del Progetto lavorazione e distribuzione. di Cooperazione Transfrontaliera La Provincia di Torino ha scelto BOIS-LAB (Programma ALCOTRA di garantire al consumatore non 2007-2013). solo l’impiego di legno certifica- Al Gruppo aderiscono le impre- to PEFC ma anche l’impiego di se di utilizzazione boschiva, le Audit di sorveglianza periodici legno di provenienza locale, ossia segherie e le falegnamerie che proveniente da boschi ubicati nel si impegnano ad applicare nella Formazione e assistenza tecnica alle aziende territorio della Provincia di Torino propria azienda il Sistema di e trasformato localmente. A tal tracciabilità di filiera “Catena di fine ha ideato il marchio “Legno Custodia PEFC”. Il Gruppo è ge- rino hanno adottato lo schema di certificazione forestale sostenibile PEFC, il più diffuso al mondo. Lo schema PEFC consente anche la certificazione della filiera di tra- della Provincia di Torino”, che stito dal Servizio Sviluppo mon- assicura al consumatore finale la tano della Provincia di Torino. provenienza e la trasformazione Il Gruppo ha ottenuto la Certi- locale del legno. ficazione di Catena di Custodia da un organismo indipendente e accreditato, che verifica che il si- Cosa producono le aziende che aderiscono al Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino? carpenteria finita e/o segati per carpenteria pavimenti in legno e/o elementi per pavimenti in legno arredi per esterni utensili legna da ardere cippato tondame da lavoro paleria segati per falegnameria serramenti e arredamenti interni imballaggi in legno e/o elementi per imballaggi in legno Struttura del Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino - Sua organizzazione Ammissione nuove aziende Gestione del sistema di certificazione Aziende PROVINCIA DI TORINO gestore del Gruppo di Certificazione Ispezione per il rinnovo della certificazione ogni 5 anni Visita di sorveglianza ogni anno Visita di sorveglianza a campione ogni anno ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE stema di registrazione del flusso 12 13 Come si riconoscono i prodotti certificati PEFC e “Legno della provincia di Torino”? I prodotti certificati PEFC e “Legno della provincia di Torino” hanno un logo che può essere applicato direttamente sul prodotto o sull’imballaggio dello stesso; il a) proviene da foreste ubicate in provincia di Torino Il logo PEFC sul prodotto è applicato il marchio: Il PEFC individua tre tipi di etichette: Certificato PEFC e Riciclato PEFC, che sono utilizzabili sul prodotto, mentre Promuoviamo la Certificazione PEFC è utilizzabile al di fuori del prodotto, il numero di licenza d'uso logo (“PEFC/xx-xx-x") è un elemento importante delle etichette PEFC in quanto identifica univocamente la licenza. USO SUL PRODOTTO b) proviene da foreste ubicate in provincia di Torino certificate PEFC sul prodotto sono applicati i loghi: logo è sempre accompagnato da un codice numerico che identifica in maniera univoca il proprietario boschivo o l’azienda certificata. Le aziende del Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino c) proviene da foreste certi- possono trasformare e commer- ficate PEFC non ubicate in cializzare prodotti legnosi garan- provincia di Torino, tendo al consumatore che il legno sul prodotto è applicato solo il impiegato nella produzione: logo: p Certificato PEFC (utiIizzabile da Aziende Certificate CoC e da Proprietari/Gestori forestali certificati GFS). Dichiarazione: “Questo prodotto è realizzato con materia prima da foreste gestite in maniera sostenibile, riciclata e da fonti controllate”. Questa dichiarazione, basata sull’Appendice 1 di ITA 1002:2010 (PEFC ST 2002:2010), indica che il prodotto include: • almeno il 70% di materia prima proveniente da foreste certificate PEFC, e • prodotti di origine forestale da fonti controllate. Il contenuto complessivo di materiale riciclato non deve essere superiore al 85%. Se il prodotto non contiene materiale riciclato, la dichiarazione dell’etichetta deve essere senza la parola ‘riciclato’. Riciclato PEFC (utilizzabile da Aziende Certificate CoC). Dichiarazione: “Questo prodotto è realizzato con materia prima riciclata e da fonti controllate”. Questa dichiarazione, basata sull’Appendice 1 di ITA 1002:2010 (PEFC ST 2002:2010), indica che il prodotto include: • almeno il 70% di materia prima riciclata, e • prodotti di origine forestale da fonti controllate. Estratto dalla pubblicazione: “kit di riproduzione del logo PEFC”, edizione dicembre 2010, edita dall’Associazione PEFC Italia. 14 15 Il logo “Legno della provincia di Torino” Linee generali Il logo si presenta in 3 declinazioni diverse. Versione base. Per una comunicazione generale. Ogni azienda ha il suo codice numerico che la identifica in maniera univoca. Il logo della Catena di Custodia è monocromatico. Il colore è nero. Il logo contiene in sè tutti gli elementi caratteristici di semplicità e praticità dei timbri utilizzati per marchiare i materiali grezzi. Nelle sue forme si ispira ad alcuni tratti caratteristici del logo della Provincia di Torino ed il contorno esterno ricorda le sezioni delle travi di legno. Il logo si adatta a qualsiasi tipo di utilizzo, timbro, stencil, a fuoco e mantiene inalterata la sua forte identità visiva in qualsiasi situazione. La forma di una foglia è solo suggerita in maniera non esplicita. Questo anche per alludere al carattere ambientale del progetto. Declinazione Versione specifica. Per una comunicazione mirata al tipo di legno utilizzato. X = numero di licenza d’uso del logo attibuito all’azienda Versione semplificata. Per un utilizzo pratico di marchiatura dei legni. Anche su questo strumento è riportato il codice numerico che identifica l’azienda in modo univoco. Immagine coordinata Gli elementi compositivi del logo sono un utile strumento per creare un motivo coordinato in grado di caratterizzare la comunicazione su carta stampata o sul web e in qualsiasi altra situazione dove è necessaria una forte riconoscibilità dell’iniziativa. In questo contesto il logo si integra perfettamente con questi motivi e può anche comparire scavato bianco su un’immagine a patto che la foto sia sufficientemente uniforme da non alterarne la mleggibilità. Con la presenza di questi motivi non è necessario lo spazio di rispetto mche vale solo come regola in presenza di altri loghi. 16 17 Foreste certificate in provincia di Torino suddivise in Comunità Montane ed Enti di gestione Tot: ca 25.500 ettari certificati 573,34 ettari Consorzio Forestale 1860,6 ettari del Canavese CM Valli Orco e Soana 5367,95 ettari Gruppo di Proprietà Forestali dei comuni di Usseaux, Pragelato, Fenestrelle, Salza di Pinerolo, Massello e Roure 17784 ettari Consorzio Forestale Alta Valle Susa Alto Canavese Valle Susa e Val Sangone TORINO Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano 18 Gestori certificati PEFC in provincia di Torino CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE SUSA Valli Orco e Soana Valli di Lanzo Ceronda e Casternone Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana GRUPPO DI PROPRIETÀ FORESTALI DEI COMUNI DI USSEAUX, PRAGELATO, FENESTRELLE, SALZA DI PINEROLO, MASSELLO E ROURE COMUNITÀ MONTANA VALLI ORCO E SOANA CONSORZIO FORESTALE DEL CANAVESE 19 Gestori certificati PEFC in provincia di Torino CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE SUSA Dal 1953 il Consorzio Forestale Alta Valle Susa gestisce le proprietà Silvo-Pastorali dei Comuni dell’Alta Valle. La gestione forestale delle proprietà Comunali avviene attraverso la redazione ed attuazione dei piani di Assestamento delle singole proprietà. Le linee di indirizzo della pianificazione forestale favoriscono la ricerca della massima naturalità per composizione e struttura dei popolamenti forestali, perseguendo la massima stabilità dei popolamenti forestali. Superficie certificata: 17.784 ettari. Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: lariceti, pinete di pino silvestre, abetine. Tipologia di legname commercializzato: legname di larice da 20 opera e da falegnameria, pino silvestre da falegnameria ed imballaggio, abete bianco da falegnameria ed imballaggio. Numero di licenza d’uso logo PEFC: PEFC/18-23-10 Contatti: Via Pellousiere, 6 10056 Oulx (TO) Tel.: 0122831079 Fax: 0122831282 [email protected] www.cfavs.it GRUPPO DI PROPRIETÀ FORESTALI DEI COMUNI DI USSEAUX, PRAGELATO, FENESTRELLE, SALZA DI PINEROLO, MASSELLO E ROURE L’unificazione della gestione forestale dei Comuni delle valli Chisone e Germanasca, con la creazione dell’Ufficio Forestale di Valle, ha determinato l’esigenza di arrivare all’unificazione anche delle attività di certificazione forestale. Nasce così il gruppo PEFC “Valli Chisone e Germanasca” (Comuni di Usseaux, Pragelato, Fenestrelle, Salza di Pinerolo, Massello e Roure). La gestione delle proprietà forestali del gruppo, oltre a quella di tutti gli altri Comuni della Comunità Montana, è affidata all’Ufficio Forestale di Valle. Superficie certificata: 5.368 ettari. Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: larice, cembreto, faggeta, pinete di pino silvestre e dalle abetine. Tipologia di legname commercializzato: lotti in piedi di larice, abete bianco, faggio, pino silvestre, pino cembro, travatura, imballaggio, legna da ardere, da triturazione ecc. Numero di licenza d’uso logo PEFC: PEFC/18-22-03 Contatti: Via Roma, 22 - 10063 Perosa Argentina (TO) Tel.: 0121.802521 Fax: 0121.802540 [email protected] www.chisone-germanasca.torino.it COMUNITÀ MONTANA VALLI ORCO E SOANA La Comunità Montana Valli Orco e Soana da alcuni anni ha intrapreso un’azione di valorizzazione delle risorse forestali e umane dedite al patrimonio boschivo. Per favorire l’accorpamento delle proprietà private ha promosso e costituito in data 18/01/2010 il Consorzio Forestale “REISABOSC” che attualmente annovera più di 100 soci privati con una superficie di circa 1860,60 ettari. I Comuni di Ceresole Reale, Ronco C.se e Ribordone hanno conferito alla Comunità Montana la gestione del loro patrimonio boschivo per una superficie di 2.400 ettari. Il 4/05/2011 è stata ottenuta la certificazione PEFC per la gestione delle proprietà forestali dei comuni di Ronco C.se e Ceresole Reale. Da alcuni anni si è avviata un’attività per l’utilizzo e la valorizzazione della biomassa per creare energia tramite gassificazione. Dal 1/09/2011 è in funzione lo Sportello Forestale di Valle con la presenza di personale forestale qualificato. 21 Superficie certificata: 1860,60 ettari Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: in prevalenza faggio, larice, abete, castagno, betulle, frassino e varietà minori. Tipologia di legname commercializzato: l’80% del faggio, attualmente, è destinato a legname da ardere e il restante 20% da segheria. Il castagno, trasformato in travature dalle ditte locali, trova un ottimo mercato non solo nelle Valli Orco e Soana, ma anche in Valle d’Aosta, nel Varesotto e nella zona di Como. Inoltre ultimamente è iniziata la produzione di perline di castagno, che sta destando molto interesse. Il pregiatissimo larice di Ceresole, viene destinato alla falegnameria e trasformato in travature. Gli stessi impieghi vengono riservati all’abete, leggermente meno pregiato. Numero di licenza d’uso logo PEFC: 18-23-19 22 Contatti Comunità Montana: Indirizzo: Via Torino n. 17 Telefono: 0124/83136 Fax: 0124/83363 E-mail: [email protected] [email protected] www.cm-valliorcosoana.to.it Collinare, 21 Comuni e 2 operatori privati del settore forestale, per una superficie gestita di oltre 3.500 ettari. Possono fare parte del Consorzio proprietari pubblici e privati, operatori della filiera foresta-legno-energia, enti finalizzati allo sviluppo del patrimonio agro-silvo-pastorale. CONSORZIO FORESTALE DEL CANAVESE Si ricordano i seguenti interventi di miglioramento forestale: - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte. Misura 1, Azione 2.a “Miglioramento dei boschi secondo i criteri della selvicoltura naturalistica” (160 ettari di intervento suddivisi in 11 cantieri); Misura 1 Azione 7 “Mantenimento e miglioramento della stabilità ecologica delle foreste” - Programma di Sviluppo Rurale 20072013 della Regione Piemonte. Misura 226, Azione 1 “Investimenti materiali e immateriali per la ricostituzione di aree percorse dal fuoco” (circa 6 ettari di intervento) - Stime di lotti boschivi di proprietà pubblica / privata. - Pianificazione territoriale e redazione Piano forestale aziendale 2011-2021. Il Consorzio si occupa di gestire i patrimoni agro-silvo-pastorali di proprietà dei consorziati, della redazione e dell’aggiornamento dei piani economici delle proprietà agro-silvo-pastorali conferite alla gestione consortile, di studi specifici e di progetti di attività di tutela, utilizzazione e valorizzazione del territorio gestito e delle risorse ambientali. In altri termini, l’attività consortile abbraccia tutto il primo anello della filiera della pianificazione delle superfici forestali che ha in gestione, cercando di mettere in contatto proprietari forestali, imprese di abbattitori e segherie. Attualmente fanno parte del Consorzio Forestale del Canavese 2 Comunità Montane e 1 Comunità Superficie certificata: 573,34 ettari Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: in prevalenza castagneto ceduo (44%), e, a seguire: rimboschimenti di conifere, boscaglie pioniere e di invasione, aceri, tigli, frassineti, alneti planiziali e montani, robinieti, faggete, lariceti e cembrete. Certificato di conformità alla norma PEFC-GFS: n° 28699 Contatti: Via Provinciale, 10 10010 Alice Superiore (TO) Tel.: +39 3470870908 Fax: +39 0124570212 e-mail: [email protected] posta elettronica certificata: [email protected] www.consorzioforestalecanavese.com 23 Elenco Aziende aderenti al Gruppo di certificazione della Provincia di Torino Valli Orco e Soana Valli di Lanzo Ceronda e Casternone Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana Provincia di Torino Capogruppo Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano 1 T e G s.a.s. - Fenestrelle 2 Azienda Agroforestale di Alberto Bianciotto Valle Susa e Val Sangone 12 13 14 Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano Alto Canavese 8 Provincia di Torino TORINO 3 6 4 5 2 6 Fratelli Gonnet - Villar Perosa 8 Falegnameria Caveglia di Silvano Caveglia Curtil Ceres 9 Falegnameria Fratelli Gagliardi - Chialamberto 10 Fratelli Bellezza Oddon s.n.c. - Lanzo 11 Magnetti Paolo - Lanzo Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana - Alto Canavese 12 Segheria Valle Sacra S.r.l. - Castellamonte 13 Società Cooperativa Ag. Valli Unite del Canavese Castellamonte 14 LMS - Legname Monte Soglio - Pratiglione 24 7 La Foresta Società Cooperativa - Susa Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone 10 11 1 Valle Susa e Val Sangone 9 7 Pinerolo 3 Mattia Breuza - Salza di Pinerolo 4 Consorzio Forestale Val Pellice - Torre Pellice 5 Poet Paolo e Figlio s.a.s. - Torre Pellice 25 Provincia di Torino Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche Certificato n° 28920 Indirizzo Telefono Fax e-mail Sito web: La Provincia di Torino ha una popolazione di 2.300.000 abitanti, il suo territorio si estende su una superficie di 6.830,25 km², pari al 2,26% del territorio nazionale. Le foreste occupano circa 216.000 ettari, prevalentemente in ambito montano. L’Ente persegue obiettivi di sviluppo e valorizzazione sostenibile delle risorse forestali e della filiera di trasformazione dei prodotti legnosi. In ambito forestale la Provincia ha competenze diversificate, in materia di pianificazione forestale, informazione e assistenza tecnica, programmazione economica, autorizzazione (con particolare riferimento agli interventi in zone sottoposte a vincolo idrogeologico). Corso Inghilterra, 7 - 10138 Torino +39 0118616207 +39 0118616481 [email protected] www.provincia.torino.gov.it www.bois-lab.org Attività La Provincia di Torino cura la formazione e aggiornamento del Programma Provinciale di Sviluppo del Settore Forestale, in stretta concertazione con tutte le Comu- 26 PEFC/XX-XX-XX PEFC/18-32-13 vazione di processo e prodotto, tracciabilità della filiera di trasformazione del legno locale, promozione della domanda di legno da costruzione, con un articolato programma di azioni di divulgazione, promozione, formazione. Nel campo della gestione forestale sostenibile e della catena di custodia, la Provincia ha promosso, assumendone la direzione, la costituzione del primo Gruppo di Certificazione della Catena di Custodia PEFC e dell’origine locale del legno in Provincia di Torino, con 14 aziende di utilizzazione boschiva, segherie e falegnamerie. I prodotti certificati dalle varie aziende del gruppo comprendono: segati, tondame, mobili da giardino o da interni, toppi, legna da ardere. Le aziende trasformano e commercializzano legno da gestione forestale sostenibile PEFC e legno di provenienza locale con il marchio “Legno Provincia di Torino”. nità Montane. E’ impegnata, con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera foresta-legno, nel miglioramento e rafforzamento dell’offerta di prodotti legnosi di orgine locale, supporto all’inno- 27 TeG di Stefano Trossero PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/7 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail Clientela PEFC/18-32-13/07 Il titolare, già autotrasportatore, alcuni anni fa ha deciso di dedicarsi ad attività più gratificanti e tipiche del territorio alpino nel quale vive. s.a.s. 2008 Via Stefano Conte, 29 bis – Fenestrelle (TO) +39 3388096216 +39 0121 83535 [email protected] Comuni, Comunità Montane, Enti pubblici vengono a terra senza affastellarle, per favorirne il disfacimento. Provenienza legnami Roure, Fenestrelle, Usseaux, Pragelato (fondi comunali e demaniali) Macchinari - Motoseghe - Trattori muniti di verricello - Rimorchio con gru carica-tronchi Attività Specie legnose lavorate - Selvicoltura (abbattimento alberi Larice e Pino: gli alberi vengono ed esbosco) - Pialla a filo e pialla a spessore - Sega a nastro per rifilo delle tavole anni. Alberi più giovani (30 anni) - Squadratrice (produzione di tavolame per vengono abbattuti per opere di - Topie per incastri e fresature falegnameria destinato all’auto- ingegneria naturalistica (palificate - Pialla a 4 lati consumo) di contenimento con aggiunta di - Prima trasformazione del legno - Opere di falegnameria (soprattutto per esterni) Produzioni particolari 28 abbattuti ad un’età di circa 70 - Sega-tronchi portatile talee di salice). I legnami migliori vengono destinati all’arredamento, mentre quelli meno pregiati (soprattutto Tavole, panche, fioriere, arre- il Faggio), vengono venduti segati damento da esterno e qualche e spaccati come legna da ardere. piccolo mobile da interni. Dopo l’abbattimento le ramaglie 29 Azienda Agroforestale di Alberto Bianciotto Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail Clientela PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/4 Nelle operazioni selvicolturali e nella produzione di cippato e legna da ardere, Alberto Bianciotto si avvale della collaborazione del fratello e di tre operai. Ditta individuale 2006 Via Talucco Alto, 36 – Frazione Talucco 10064 Pinerolo (TO) +39 0121543743 +39 0121543124 [email protected] Vendita di legna ardere a privati, pizzerie, rivenditori. Aziende agricole e di carpenteria. Comunità Montane Attività - Abbattimento ed esbosco - Prima trasformazione del legno (legna da ardere, paleria su ordinazione in Larice e Castagno, cippato) Specie legnose lavorate Ciliegio, Faggio, Larice, Castagno, Rovere, Pino silvestre 30 PEFC/18-32-13/04 Tendo ad acquisire la proprietà dei terreni su cui opero gli abbattimenti, effettuati nell’osservanza dei Piani d’abbattimento forestali in base all’estensione dei fondi, ai turni stabiliti e alle vie di esbosco. Credo che solo attraverso una Catena di Custodia certificata si possa tutelare la qualità del legno locale, salvaguardando non solo i consumatori, ma anche gli operatori stessi del settore. Alberto Bianciotto Provenienza legnami Il legname proviene dalla Val Lemina e dalla Val Chisone. Macchinari Motoseghe, Teleferiche con gru a cavo, Trattori cingolati e su ruote, Cippatori, Carretti forestali attrezzati, autocarri, Spaccatronchi orizzontali, Impianto per la legna da ardere (segata e spaccata su misura). 31 Mattia Breuza PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/14 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono e-mail Clientela Attività Nell’Azienda, che eredita una tradizione familiare nel campo dell’esbosco e del taglio del legno vecchia di tre generazioni, lavorano un familiare del proprietario e due collaboratori esterni. Ditta individuale 2009 Borgata Didiero, 1 – Salza di Pinerolo +39 340 4810814 [email protected] La clientela dell’Azienda è costituita da privati (vendita al dettaglio di legna da ardere), imprese edili e studi di progettisti per l’impiego del legno nell’edilizia, e segherie della vallata (vendita di fusti). - Selvicoltura (abbattimento piante) - Segheria (prima trasformazione, travature e tavolame) - Legna da ardere (Faggio) - Produzioni particolari - Recinzioni o altre produzioni da esterno su ordinazione e - Perline su richiesta. 32 PEFC/18-32-13/14 Provenienza legnami Boschi di Salza, Massello, Prali e Perrero. Gli Abeti e Larici vengono abbattuti a circa 60 anni d’età, i Faggi a 30-50 anni. Dopo l’abbattimento degli alberi (che avviene non solo in estate ma in tutte le stagioni dell’anno, condizioni atmosferiche permettendo) la rinnovazione avviene naturalmente, e i diradamenti operati dall’uomo favoriscono la sua affermazione. Macchinari - Motoseghe - Trattori cingolati muniti di verricello per il trasporto dei tronchi - Sega a nastro - Pialla per perline - Pialla manuale per i grossi travi Nelle intenzioni dell’Azienda rientra il futuro acquisto di una teleferica, per agevolare il recupero dei tronchi abbattuti sugli scoscesi pendii boscosi in avverse condizioni del terreno (neve, pioggia…). Specie legnose lavorate Faggio (legna da ardere), Abete bianco (assi e listellame preparati su ordinazione di falegnamerie e mobilifici, o preparati per lo stoccaggio), Larice (per travature e falegnameria). 33 Consorzio Forestale Val Pellice PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/2 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail Clientela Attività del Consorzio Il consorzio forestale ha una forte identità territoriale e annovera come ente pubblico consorziato il Comune di Luserna San Giovanni. Consorzio 2006 Via Caduti per La Libertà, 11 10066 Torre Pellice (TO) +39 0121901096 +39 0121900449 [email protected] Aziende del settore e privati - Utilizzazioni boschive; - Potature e sfoltimenti; - Riduzione, cippatura e trasporto legname; - Produzione, commercializzazione e vendita combustibili legnosi; - Cure selvicolturali e di miglioramento forestale; - Piantumazioni e reimpianti; - Opere di ingegneria naturalistica; - Giardinaggio e manutenzione di aree verdi; 34 PEFC/18-32-13/02 Specie legnose lavorate Faggio, Castagno, Larice, Pino cembro, Abete rosso e bianco. Provenienza legnami Val Pellice, Val Chisone e Germanasca, Valle Po. Macchinari Gru a cavo, trattori 4rm e cingolati muniti di pinze, rimorchio, verricelli, motoseghe, camion cassonati. - Lavori di segheria e falegnameria; - Realizzazione piste forestali; - Manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio. Le Aziende che aderiscono al consorzio Al Consorzio aderiscono 7 Aziende ed il Comune di Luserna San Giovanni (TO). Le Aziende che aderiscono al consorzio sono tutte imprese che si occupano prevalentemente di utilizzazioni forestali. 35 Poet Paolo e Figlio di Giorgio Poet PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/3 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail Clientela Il titolare dell’azienda, erede di un’affermata tradizione familiare nella prima trasformazione del legno, si avvale della collaborazione di alcuni dipendenti. s.n.c. 1976 Via Vandalino, 1 – 10066 Torre Pellice (TO) +39 0121933251 +39 0121933251 [email protected] Magazzini di legnami, imprese edili, privati. La Clientela si localizza in ampia misura fra Toscana, Umbria e Lazio, dove il Castagno è particolarmente richiesto per i suoi pregi estetici e l’ottimo impiego nell’edilizia. La segatura di castagno viene venduta alla centrale biotermica di Airasca per la produzione di energia. Attività Prima trasformazione del legno (tavolame per falegnameria, travature e capriate, listelli, perlinaggio per sottotetti). Produzioni particolari PEFC/18-32-13/03 Perline di Castagno, tavole e panche per esterno. Germanasca; vallate limitrofe; Francia. I tronchi francesi, provenienti da zone pianeggianti (dintorni di Parigi e Normandia) e non montane, hanno dimensioni assai maggiori di quelli locali, ma altissimi costi di trasporto. Macchinari Sono già in possesso della Certificazione del Controllo del Processo di Fabbrica e ho aderito con entusiasmo al progetto provinciale della Catena di Custodia, intendendo privilegiare l’alta qualità del legno locale rispetto alla quantità. Giorgio Poet Sega-tronchi, Squadratrice (per pavimenti e perline), Pialle a filo e a spessore, Seghe circolari multilame, Motoseghe e Pialletti. Specie legnose lavorate L’azienda è altamente specializzata nella prima trasformazione e commercializzazione del Castagno, ma tratta in misura minore anche legni di Tiglio, Noce e Ciliegio. Provenienza legnami Val Pellice, Val Chisone e Val 36 37 Fratelli Gonnet PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/5 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail Clientela L’Azienda, a conduzione familiare, eredita l’esperienza selvicolturale del padre dei fratelli Gonnet. s.n.c. 1997 Via Roberto Incerti, 22 10069 Villar Perosa (TO) +39 012158877 +39 0121515932 [email protected] Imprese edili e privati Attività - Selvicoltura (abbattimento ed esbosco) - Prima trasformazione del legno (legna da ardere segata e legname da costruzione) - Rivendita di perline, paleria impregnata e compensati. Produzioni particolari Travature per l’edilizia, tavolame, travi sagomate su ordinazione e 38 PEFC/18-32-13/05 Macchinari Autocarri, Trattore forestale, Cingolato forestale, Caricatore, Motoseghe, Sega-tronchi, Seghespaccalegna, Sega radiale, Sega troncatrice, Sega sagomatrice, Sega multilama, Spaccalegna orizzontale, Pialletto. disegno del cliente, travi ad uso strutturale con certificazione CE. Specie legnose lavorate Larice e Faggio provengono da fondi privati e comunali delle Valli Chisone e Germanasca, mentre dalla Francia provengono l’Abete bianco e quantitativi suppletivi di Larice. La rinnovazione di queste specie è naturale. 39 La Foresta PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/11 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail web Clientela La Società Cooperativa si avvale della collaborazione di 15 persone fra Soci e dipendenti. Società Cooperativa 1995 Regione Polveriera, 2 – 10059 Susa (TO) +39 0122641784 - 3355371079 +39643684 [email protected] [email protected] www.laforestascrl.it Privati (vendita legna da ardere) ed Enti pubblici (Comuni, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comunità Montane…) Attività Lavori forestali - teleferiche, vendita di legna, opere di ingegneria naturalistica, servizi di ingegneria ambientale, manutenzione del territorio montano. Produzioni particolari Lavori forestali (utilizzazione di lotti boschivi, rimboschimenti, ripristino di boschi danneggiati da incendi o altre avversità, miglioramento di boschi). Legna da ardere e da opera, sia in 40 PEFC/18-32-13/11 tronchi che lavorata. Specie legnose lavorate Resinose e latifoglie provenienti da fondi demaniali e privati della Val di Susa e della Val Chisone. Nel caso di tagli boschivi a raso, la Società Cooperativa La Foresta provvede al rimboschimento con materiale vivaistico francese corrispondente alle specie legnose abbattute. Nel caso di semplice diradamento, il ripopolamento è naturale. Macchinari - Gru a cavo completa di argano idraulico e carrello automatico della portata di kg 4.000, completa di tutti gli accessori per il montaggio. Funi portanti e traenti sufficienti per montaggio di linee fino a m. 2.000. - Trattore gommato forestale - Rimorchio forestale allestito con caricatore forestale - Rimorchio forestale a doppio ribaltamento e due assi, utilizzato per carico e trasporto cingolati. - Pala cingolata - Caricatore forestale con braccio di m. 6,5 e portata q.li 20, da applicarsi alla pala cingolata - Canalette da esbosco - Verricello radiocomandato - Escavatore tipo ragno con braccio telescopico, dotato di accessori di scavo e benna doppia con rotatore per manovra di tronchi. Dotato di verricello idraulico con fune di m. 200 - Testata abbattitrice forestale, montata sull'escavatore. La testata è dotata di apparato elettronico che consente all'operatore di regolare lunghezza e diametro del tronco in lavorazione. - Spaccalegna ad asse orizzontale per produzione legna da ardere. - Impianto per la produzione di legna da ardere - Trattore con allestimento forestale - Cippatrice a disco - Botte idrosemina - Attrezzatura minuta di cantiere quali: motoseghe, decespugliatori, verricelli montati su motosega, pompe irroratrici spallabili. La Società Cooperativa La Foresta è particolarmente attenta alle potenzialità della Filiera Legno-Energia e all’impiego di biomassa legnosa proveniente dal territorio circostante. Fra i suoi progetti futuri rientra la creazione di una centrale biotermica. 41 Falegnameria Caveglia di Silvano Caveglia Curtil PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/8 PEFC/18-32-13/08 Il titolare si è diplomato presso le Scuole Tecniche San Carlo di Torino e si avvale della collaborazione di un dipendente. Ha aderito al progetto provinciale della Catena di Custodia per valorizzare l’impiego delle essenze legnose autoctone in falegnameria. Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail web Clientela - Prima trasformazione del legno (assi e tavolame) per autoconsumo e falegnameria. - Verniciatura e rifinitura ad olio. Cucine, camere da letto, salotti, scale, porte interne. Lavorazioni speciali per architetti, arredatori e progettisti d’interni. Complementi d’arredo. 42 Sega-tronchi (per tagliare in autonomia i legni autoctoni), Pialle a filo e a spessore, Topie, Calibratrice, Levigatrice, Troncatrice, Centro di lavoro a controllo numerico. Ditta individuale 2000 Frazione Chiamorio, 41 – 10070 Ceres (TO) +39 0123521615 +39 0123521615 [email protected] www. cavegliamobili.it Privati e Studi di architetti e progettisti Attività Produzioni particolari Macchinari Specie legnose lavorate Frassino e Tiglio (autoctoni e francesi), Tulipier (americano, economico e di buona lavorabilità). Altre specie come il Noce e il Ciliegio sono attualmente meno richieste. La falegnameria lascia essiccare naturalmente i legni autoctoni, mentre quelli stranieri vengono importati già essiccati nei forni. 43 Falegnameria Fratelli Gagliardi PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/6 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail web Clientela Attività I titolari della falegnameria ereditano una tradizione familiare risalente al trisnonno. Il bisnonno, Valentino Gagliardi, si era diplomato presso la Scuola di Stipetteria di Chambery. Il nonno materno, invece, era titolare di una rinomata segheria. I fratelli Gagliardi si avvalgono della collaborazione di 3 dipendenti. s.n.c. 1961 Via Roma, 1 - 10070 Chialamberto (TO) + 39 0123506731 +39 0123506258 [email protected] Pagina web su www.artimont.it La clientela della Falegnameria è costituita essenzialmente da privati. Falegnameria specializzata nella produzione di serramenti esterni certificati CE, porte da interno in massello, balconate, ringhiere, boiserie, pavimenti in legno massello e, in minor misura, mobili. Se richiesta, verniciatura con olio naturale privo di solventi. 44 PEFC/18-32-13/06 Fra le specie provenienti dal Piemonte, e in particolare da fondi privati e comunali della provincia di Torino, si ricordano il Rovere europeo, il Castagno, il Ciliegio, il Frassino, l’Acero. Riteniamo che il progetto della Catena di Custodia e il marchio del Legno della provincia di Torino ci consentirà di staccarci dalla produzione globalizzata. In futuro, pensiamo di attrezzare la nostra Azienda con un forno per l’essiccazione del legno di provenienza locale. Macchinari Rifilatrice, Sezionatrice automatica, Scorniciatrice, Profilatrice Levigatrice, Strettoio, Fresatrice. Specie legnose lavorate Poiché i prodotti della Falegnameria richiedono legnami perfetti, le essenze utilizzate provengono da alberi molto vecchi e in ampia misura dall’estero: Abete di Svezia, Hemlock canadese, Larice siberiano, Larice europeo, Sassafras (Nord America). 45 Fratelli Bellezza Oddon PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/10 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono e-mail Clientela I fratelli Bellezza Oddon ereditano una tradizione familiare venticinquennale nel campo della selvicoltura. Nel loro lavoro sono aiutati da due dipendenti e da un collaboratore esterno. s.n.c. 2008 Via Case Pieri, 7 – Frazione Origlia Superiore 10074 Lanzo Torinese (TO) + 39 3357576857 [email protected] In prevalenza aziende del settore e alcuni privati Attività Provenienza legnami Aziende di prima trasformazione del legno (segherie che realizzano travature per l’edilizia e, in minor misura, falegnamerie) e privati (vendita di legna da ardere) I legnami provengono per lo più da fondi comunali della Val di Susa, della Val Chisone e della Val Germanasca. Dal Canavese proviene il Castagno. Nei boschi utilizzati dalla ditta la rinnovazione è di norma naturale, per polloni o per seme. Negli impianti di Pioppo i proprietari dopo il taglio provvedono al nuovo piantamento. Specie legnose lavorate Abete bianco, Larice, Castagno, Pioppo. 46 PEFC/18-32-13/10 Macchinari - Porteur (per l’esbosco) - Trattore skidder con verricelli - Trattori con rimorchio - Motoseghe - Escavatore con braccio segatronchi - Camion con gru - Pesa 47 Paolo Magnetti PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/12 Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax Clientela L’Azienda nasce come impresa di utilizzazione forestale in ambiente montano e opera anche nel settore delle sistemazioni idraulico-forestali in tutta la provincia di Torino e in particolarmente nelle Valli di Lanzo, del Canavese. Dal settembre 2011 fa parte del Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino. Il titolare Paolo Magnetti si avvale anche della collaborazione di altre ditte, principalmente quella del padre e del fratello che operano anch’esse nei medesimi settori. Ditta individuale 2011 Frazione Oviglia Inferiore, 193 10074 Lanzo Torinese (TO) +39 012328646 - 346-0865581 - 3496476386 +39 012328646 Segherie e privati (vendita di legna da ardere segata e spaccata o in pezzature lunghe) Attività Utilizzazioni forestali in ambiente collinare e montano, in boschi cedui e fustaie. Abbattimento alberi. Esbosco: - per via terrestre, con trattore 48 PEFC/18-32-13/12 Specie legnose lavorate Rovere, Faggio, Acacia (da ardere); Larice, Abete bianco e rosso (per le segherie e l’edilizia). Provenienza legnami I legnami provengono tutti da fondi comunali locali delle Valli di Lanzo, del Canavese e della Val di Susa. Macchinari Motoseghe, Trattori con gru caricatronchi, Rimorchi, Teleferiche. forestale e verricelli; - per via aerea con l’impiego di gru a cavo a stazione motrice mobile. Vendita legname da opera e da ardere. 49 Segheria Valle Sacra s.r.l PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/1 Anno di fondazione Indirizzo Telefono/Fax e-mail web Clientela 50 PEFC/18-32-13/01 L’azienda nasce dall’esigenza di completare l’anello mancante della filiera legno in Canavese, già attivata con la realizzazione di un Consorzio forestale, di centri di consumo di biomassa legnosa combustibile (centrali termiche connesse a rete urbana di teleriscaldamento) e con la produzione di paleria per agricoltura ed ingegneria naturalistica. La struttura della segheria, nell’ambito della filiera, fornisce la possibilità di produrre semilavorati e legname da opera di pregio valorizzando la frazione più nobile del bosco. In particolare il progetto, che vede la partecipazione della Comunità Montana Valle Sacra, la Comunità Montana Valchiusella, del Consorzio ASA e della Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese, ha lo scopo di promuovere l’impiego del castagno di provenienza locale come legname strutturale (travature, perline, soppalchi) e da arredo urbano (recinzioni e arredi rustici) tenendo conto delle particolari qualità in termini di durabilità di questo legno e dell’elevata presenza di tale risorsa forestale nell’ambito canavesano. In quest’ottica ci si pone l’obiettivo di produrre delle nuove possibilità occupazionali e dei nuovi impulsi alla gestione e manutenzione del territorio montano e collinare agendo su una risorsa sinora sottovalutata e, per decenni, trascurata 2006 Via Castelnuovo Nigra, 10 10081 Castellamonte (TO) +39 0124423198 [email protected] http://segheriavallesacra.it La Segheria Valle Sacra è in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, dalle piccole e grandi coperture per privati (tetti, portici gazebi) fino a forniture complete per l’edilizia. Attività SERVIZI - preventivi gratuiti - sopraluoghi e valutazioni tecniche del lavoro - sviluppo dei progetti - realizzazione di strutture personalizzate fuori dallo standard di mercato - trasporto e montaggio a domicilio della vostra struttura (isole ecologiche, arredo da esterno, staccionate), Paleria, Legna da ardere, Ingegneria naturalistica Specie legnose lavorate In prevalenza Castagno e Rovere Provenienza legnami Territorio canavesano. Produzioni particolari Carpenteria (tetti e solai), arredo 51 Società Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/13 Anno di fondazione Indirizzo Telefono/Fax e-mail web Clientela La Cooperativa nasce dall’iniziativa di un gruppo di giovani canavesani e col sostegno delle Comunità Montane locali, ed è socia del Consorzio Forestale del Canavese. Attualmente occupa mediamente dalle 25 alle 30 persone. 1996 Via Castelnuovo Nigra, 10 10081 Castellamonte (TO) +39 0124423198 [email protected] www.valliunite.org Aziende pubbliche e private, singoli privati. La produzione si rivolge prevalentemente al settore dell’ingegneria naturalistica. La cooperativa è in grado anche di fornire il materiale direttamente in cantiere. Attività Fin dall'inizio l'azienda si è impegnata a differenziare i propri settori di attività: - Manutenzione e realizzazione di aree verdi pubbliche e di giardini privati; - Manutenzione e realizzazione di tappeti erbosi ad uso sportivo; - Interventi forestali; 52 PEFC/18-32-13/13 ha realizzato una segheria, "Segheria Valle Sacra srl", dando l'avvio, in collaborazione con altre aziende, ad una nuova iniziativa imprenditoriale complementare con le attività tradizionali dell'azienda. Specie legnose lavorate Paleria scortecciata di castagno e larice per vari utilizzi: dall'ingegneria naturalistica alle recinzioni rustiche alle strutture per frutteti e vigneti. Provenienza legnami In prevalenza del Canavese Macchinari Gru, Trattore gommato forestale, Rimorchio forestale, Pala, Caricatore, Escavatore, Spaccalegna e attrezzatura minuta. Legna da ardere - Opere di recupero ambientale con tecniche di ingegneria naturalistica; - Produzione di paleria scortecciata in castagno per recinzioni rustiche, vigneti, frutteti e opere di ingegneria naturalistica. Produzioni particolari Recentemente la Cooperativa 53 LMS – Legnami Monte Soglio di Marco Genisio PEFC/XX-XX-XX Certificato n° 28920/9 PEFC/18-32-13/09 Ditta individuale a conduzione familiare in cui lavorano tre membri della famiglia Genisio più un dipendente esterno Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax e-mail web Clientela 1998 Sede legale: via Piani, 3 – 10080 Pratiglione (TO) +39 012477671 - 3475424208 +39 01247685 [email protected] www.legnamimontesoglio.com Falegnamerie; Imprese edili e di carpenteria; Studi di architettura e ingegneria civile Attività Prima trasformazione del legno (tavolame per falegnameria e travature per carpenteria) La segagione dei legnami si protrae tutto l’anno, con picchi di super-lavoro da maggio a ottobre, quando alle normali ordinazioni di falegnameria si aggiungono quelle dell’edilizia e della carpenteria. Produzioni particolari Travature e capriate in Castagno e Rovere Uso Fiume, caratterizzate da bordi smussati in modo irrego- 54 lare per l’intera lunghezza della trave, lavorate su quattro facce e verniciate con impregnanti ad acqua; all’estremita della trave è possibile realizzare, anche su disegno del cliente, una lavorazione di decoro detta “sagoma” o “palombella”. Le capriate vengono fornite al cliente già assemblate. Tavolato per sottotetto e soppalco in castagno, rovere ed abete, lavorato su due facce e maschiettato. Coperture, gazebo e staccionate ideali per pertinenze e giardini, verniciati con impregnanti ad acqua resistenti alle intemperie. Specie legnose lavorate Provenienza legnami I legnami (età: 30-60 anni per i castagni; da 50 fino a 100 anni il rovere) vengono selezionati in base alla qualità. Si utilizza solo il tronco. Il primo fusto, più pregiato (fino ai 3 metri di altezza), viene utilizzato per tavole da falegnameria, mentre il secondo fusto, che solitamente presenta dei nodi (da 3 a 10 metri di altezza) viene utilizzato per farne tavole da carpenteria. Tutto il legname viene tagliato fresco; quello destinato alle falegnamerie verrà essiccato nei forni dal cliente. Quello destinato all’edilizia e a opere di carpenteria viene utilizzato fresco. Tutti i tagli vengono effettuati in base agli ordini. Macchinari In prevalenza, Castagno e Rovere; altre essenze: Frassino, Abete, Faggio e Noce I legnami provengono da Fondi forestali privati in Canavese e in Francia - Segatronchi Primoltini 1300 - Rifilatrice Socolest - Sega circolare multilama Cosmek - Scorniciatrice (per realizzazione perline) Futura - Troncatrice (preparazione casse da imballaggio) YFC 24 - Chiodatrici manuali pneumatiche (per assemblaggio casse da imballaggio) - Trattori e muletti per movimentare i tronchi “L’Azienda ha ottenuto il marchio FIT OK, che garantisce l’assenza di organismi nocivi presenti nei legnami destinati agli imballaggi”. 55 Altre aziende del settore legno in provincia di Torino certificate per la Catena di Custodia PEFC COMPENSATI TORO S.P.A. GANDELLI LEGNAMI S.R.L. GUERCIO S.P.A. L'azienda ha certificato la L'azienda ha certificato PEFC la La ditta Guercio ha scelto di produzione di compensati produzione di segati, capriate, certificare la propria attività di secondo l'approccio percentuale facciate in legno, perline, prodotti commercio di prodotti in legno e metodo credito di volume. Il ingegnerizzati, struttura per case per esterni secondo l'approccio di certificato è stato rilasciato da in legno, pellet, legna da ardere. separazione fisica. ICILA (www.icila.org). Approccio: separazione fisica. La certificazione riguarda anche Certificato emesso da HolzCert lo stabilimento di Austria (www.holzcert.at) n. HCA- Via Frejus, 53 10043 - Orbassano CoC-0402 Validità: 18/04/2016 (TO) - Tel: 011 9007411 (r.a.) Numero di licenza d'uso logo Fax: 011 9007400 PEFC: PEFC/18-31-301 Il certificato è stato rilasciato da Indirizzo: via Piverone, 4 10010 Azeglio (TO) - Piemonte Tel: 0125 687999 Fax: 0125 687979 [email protected] http://www.compensatitoro.com Indirizzo: Via Mappano, 26 10071 Borgaro Torinese (TO) Piemonte Tel: 011 4500204 Fax: 011 4500214 [email protected] http://www.gandellilegnami.it ICILA (www.icila.org). Numero di licenza d'uso logo PEFC: PEFC/18-31-193 Indirizzo: Strada Cebrosa, 19 10036 Settimo Torinese (TO) Piemonte Tel: 011 8022511 Fax: 011 8022526 [email protected] http://www.guercio-forma.com 56 57 Le principali specie legnose della provincia di Torino Abete bianco (Abies alba Mill.) Può raggiungere i 40 metri d’alL'abetina di Salza ha origine tezza, ma normalmente tocca naturale e molto antica: in una i 28-30 metri, per un diametro superficie di circa 60 ettari si a petto d’uomo di 40-50 cm. Il possono osservare, infatti, nuportamento è diritto e slanciato. merosi esemplari di abete bianco Il legno è di colore biancastro, pluricentenari. I singoli individui ha tessitura media, fibratura di abete non sono coetanei. Nel generalmente diritta. bosco si attraversano aree di abeLavorabilità: le operazioni tina pura e zone in cui la conifera meccaniche sono tutte agevoli si mescola con larice e faggio in assenza di legno da compresnonché betulle maggiociondoli sione o elevato numero di nodi. e pioppi. L'abete costituisce circa Alla sfogliatura non si possono l'80% del soprassuolo. ottenere fogli molto sottili. Le unioni con chiodi o viti sono di modesta tenuta. L’essiccazione è semplice, così come l’incollaggio, la tinteggiatura e la verniciatura. Impieghi principali: strutture costruttive civili ed idrauliche, alberi da nave, paleria, falegnameria, imballaggi, mastelli e altri recipienti, sfogliatura per compensati e per fiammiferi. Castagno (Castanea sativa Mill.) I polloni cedui hanno fusto diritto e regolare, al contrario degli alberi da frutto, la cui conformazione è condizionata dagli innesti e dagli interventi colturali. Il castagno può raggiungere i 30 metri d’altezza e un diametro a petto d’uomo di 2 metri. Lavorabilità: la segagione e la piallatura sono solitamente agevoli, l’essiccazione è piuttosto lenta e poco uniforme. La sfogliatura è praticata solo raramente, e la tranciatura di tronchi di età avanzata può fornire apprezzate impiallacciature decorative. Le unioni con chiodi e viti sono facili, ma di mediocre tenuta. La tinteggiatura e la verniciatura sono semplici, ma possono riservare qualche sorpresa a causa dell’elevato contenuto di tannini. Impieghi principali: il castagno viene utilizzato in tutti i settori dell’artigianato, ma soprattutto nell’edilizia (strutture portanti) e in falegnameria. 58 Ciliegio (Prunus avium L.) L’albero di ciliegio cresce dai 15 ai 32 m di altezza e un diametro a petto d’uomo di 1,5 metri. Gli alberi giovani mostrano una forte dominanza apicale con un tronco dritto e una corona conica simmetrica, che diviene arrotondata ed irregolare negli alberi più vecchi. Vive circa 100 anni ed è molto esigente di luce. Lavorabilità: Il ciliegio, come tutte le piante da frutto, offre un legno avente delle buone proprietà meccaniche (resistenza alla compressione, trazione o flessione). Presenta una facilità di seccaggio e può essere qualche volta molto nervoso. Impieghi principali: il legno del ciliegio è di qualità ricercata per il valore commerciale, si tratta di un legno di colore bruno rosato da chiaro a giallastro. È ricercato dall'industria mobiliera, sia in tronchi che in travi (mobili e sedie di stile). L'importanza di questa domanda per la falegnameria marginalizza le altre utilizzazioni del legno (scultura, tornitura). Inoltre è utilizzato per realizzare strumenti musicali. Faggio (Fagus sylvatica L.) Il faggio può raggiungere in altezza 30-32 m con diametro a petto d’uomo di 40 cm. I fusti sono regolari, slanciati e diritti se crescono in formazioni dense, mentre si hanno tronchi tozzi a chioma espansa formata da biforcazioni o da grossi rami per le piante isolate. I tronchi presentano frequentemente forti tensioni interne nonché marcata deviazione della fibratura. Lavorabilità: la segagione, la piallatura e la fresatura si effettuano agevolmente. Se nei fusti sono presenti forti tensioni interne, molto spesso alle estremità delle tavole si aprono delle spaccature a V le quali inevitabilmente riducono di molto la resa. Essicazione molto lenta. Per le unioni con chiodi o viti è necessario procedere alla preforatura delle sedi: una volta eseguite, le giunzioni risultano di buona tenuta. L'incollaggio, la tinteggiatura, e la verniciatura avvengono facilmente. Impieghi principali: impiegato per gli scopi di falegnameria, per i mobili e per l'arredamento. Nell’arredamento di interni, particolare rilievo deve essere dato alla pavimentazione con liste, listoni o quadrotti di vario tipo. Inoltre ben si presta alla sfogliatura per compensati. 59 Frassino maggiore (Fraxinus excelsior L.) Il Frassino ha una chioma a forma di cupola con fusto dritto e slanciato e può raggiungere fino a 30 metri d’altezza; la corteccia di colore grigioverdastro, liscia con macchie scure negli esemplari giovani, bruna e fessurata longitudinalmente in quelli adulti, a partire dalla base dei fusti. Area di distribuzione: in Piemonte si trova sull’arco alpino, sull’Appennino, sulle Colline del Po e nella Pianura Padana. Impieghi principali: il legno è utilizzato soprattutto per la produzione di mobili; grazie alla sua resistenza e all’elasticità si ricavano manici per attrezzi da lavoro. Per il facile attecchimento il Frassino è adatto per la ricostruzione di bosco planiziale, per interventi di recupero ambientale e nell’arboricoltura da legno, come pianta ornamentale per la costruzione di fasce frangivento. Governato a ceduo fornisce buona legna da ardere. Larice (Larix decidua Mill.) La selva di Chambons a Può raggiungere i 40 m di altezza Fenestrelle è nata circa settecento con diametro a petto d'uomo anni orsono, ove si cominciò a sino a circa 1 m: negli individui di sistemare il bosco tagliando le avanzata età lo spessore della corpiante deboli e rinfoltendo i larici, teccia è sempre notevole. noti fin dall’antichità per la loro In condizioni normali gli alberi sono forza e resistenza, per proteggere abbastanza diritti e l'abitato dalle valanghe. Un regolari, ma con accentuata rastrecentinaio di documenti storici, mazione del tronco: sui ripidi testimoniano l’incredibile rilevanza pendii ad alta quota i fusti sono di questo lariceto. Dopo anni di spesso curvi alla base, a sezione abbandono si è intrapreso un ellittica e con forte presenza di recupero che intende restituire canastro* alla Selva il suo inestimabile Lavorabilità: la segagione non valore. comporta particolari difficoltà a meno che la deviazione delle fibre non sia troppo pronunciata. Una particolare abbondanza di resina può determinare l'incrostazione delle lame, il che tuttavia può essere evitato dirigendo nella zona del taglio un sottile filetto d'acqua o facendovi gocciolare una soluzione diluita di soda. Le unioni con chiodi o viti si effettuano regolarmente ed hanno una buona tenuta, al pari dell'incollaggio. La piallatura e la levigatura non presentano particolari difficoltà. La tinteggiatura e la verniciatura sono possibili, ma i risultati non sono sempre eccellenti. 60 Impieghi principali: il larice viene usato per le strutture costruttive sia nelle opere edili che stradali, nella paleria di vario tipo, infissi interni ed esterni, listoni da pavimento, mobili, arredamento, botti e mastelli, imballaggi per grossi carichi. *nelle conifere e in altre piante, fenomeno per cui il legno del tronco si indurisce arrossandosi, nei punti meno protetti dal vento e dalle intemperie, portando così il legname, dopo la segagione, a deformazione e curvatura delle tavole. Pino cembro (Pinus cembra L.) Raggiunge i 15-18 m di altezza. In condizioni normali gli alberi hanno fusto dritto non molto rastremato, contorto solo quando vegeta ad altitudini molto elevate, chioma piramidale compatta con ramificazioni principali disposte in palchi molto vicini l’uno all’altro. Ha un accrescimento molto lento ed è molto longevo: può raggiungere i 400600 anni. Impieghi principali: il legno veniva impiegato come legna da ardere, per la produzione di carbone da legna e per l'estrazione della resina. Utilizzato oggi per mobili, rivestimenti serramenti interni, sculture e intagli. Molto apprezzato anche per la preparazione del mugolio (olio essenziale ad azione balsamica, impiegato nella cura delle affezioni respiratorie), di sciroppi e di liquori utilizzando le giovani pigne e i germogli ricchi di resine. Pino silvestre (Pinus sylvestris L.) In condizioni ottimali di ambiente l'albero può raggiungere l'altezza di 40 m ed il diametro a petto d’uomo di 70-80 cm: normalmente però i fusti sono considerati maturi quando hanno un diametro di 40-45 cm. Il portamento e la forma dei tronchi sono fortemente dipendenti dalle caratteristiche ambientali. Lavorabilità: la segagione è agevole come la piallatura e la fresatura. I risultati di queste ultime operazioni non sono però sempre ottimi. Le unioni con chiodi e viti si compiono agevolmente, ma sono di modesta tenuta: l'incollaggio è da definirsi normale. La tinteggiatura e la verniciatura non portano sempre a risultati eccellenti. Impieghi principali: il pino silvestre è particolarmente impiegato per le strutture costruttive di vario tipo, paleria, falegnameria, infissi, arredo d'interni, imballaggi, lana di legno, triturazione per pannelli e per carta e cellulosa. 61 Pioppo (Populus s.s.p.) L’albero può raggiunge i 25-28 m di altezza ed il diametro a petto d’uomo di 55-60 cm: normalmente però i fusti sono considerati maturi quando hanno un diametro di 30 cm. In condizioni normali gli alberi hanno fusto diritto e con ristretta chioma confinata verso la sommità. Le piantagioni artificiali sono maggiormente soggette ad attacchi di vari parassiti e dagli insetti che praticano grosse gallerie: in questi punti, il legno ha colorazioni bruno rossastre. Frequenti sono le tensioni interne Lavorabilità: la segagione, la piallatura e la fresatura non risultano sempre di facile esecuzione. L’essicazione è molto lenta e la sfogliatura è agevole. Le unioni con chiodi e viti si compiono agevolmente, ma sono di modesta tenuta. L'incollaggio, la tinteggiatura e la verniciatura si effettuano senza difficoltà, ma le ultime due operazioni non portano sempre a risultati eccellenti. Impieghi principali: il legname di pioppo è particolarmente impiegato in falegnameria di tipo corrente e nell’industria dei compensati. Robinia (Robinia pseudoacacia L.) La Robinia ha un portamento arboreo (il fusto cilindrico, dritto e slanciato può raggiungere i 25 metri d’altezza, con diametro a petto d’uomo di quasi 45 cm) o arbustivo; la corteccia è marrone chiaro e con profondi solchi longitudinali. Il legno è di colore giallo, duro e pesante. Areale di distribuzione Importata in Europa nel 1601 da Jean Robin, la robinia è presente in tutta Italia sino ai 1000 metri di altitudine nelle vallate prealpine e appenniniche. In Piemonte, i boschi puri e misti di robinia si estendono su 85.000 ettari, pari al 14% della superficie boscata complessiva. Impieghi principali La robinia fornisce ottimo legno da carbone e da ardere (brucia bene senza necessità di asciugare a lungo dopo l’abbattimento), ma viene anche utilizzato come materiale da costruzione, carpenteria e paleria, per lavori di falegnameria pesante (fabbricazione di carri e botti), per mobili da esterno e parquet. 62 Rovere (Quercus petraea Liebl.; Quercus pedunculata Ehrt.) Gli alberi di rovere possono raggiungere notevoli dimensioni e superare l'altezza di 40 m con diametro a petto d’uomo di 150 cm. I fusti sono considerati maturi già quando hanno un diametro di 45-55 cm. L’andamento dell’albero è abbastanza diritto e regolare con una chioma folta e piuttosto espansa impostata su grossi rami. Sono frequenti forti tensioni interne. Lavorabilità: la segagione e la piallatura non presentano particolari difficoltà. A causa delle forti tensioni interne, all'atto della segagione, una parte delle tavole potranno aprirsi alle estremità con delle spaccature a V le quali purtroppo portano ad un sensibile abbassamento della resa. L'essicazione è lenta e poco agevole perché difficilmente si riesce ad ottenere una distribuzione omogenea dell'umidità nel corpo delle tavole, soprattutto se queste sono di forte spessore. Nel forno ad aria calda, spesso vi sono fenomeni di collasso e di deformazioni localizzate. La sfogliatura e la tranciatura si effettuano facilmente e portano a risultati soddisfacenti. Per l’unione con chiodi o viti è da consigliare la perforazione preventiva delle sedi: una volta eseguite le unioni sono di buona tenuta. L’incollaggio avviene normalmente. La tinteggiatura è applicata poco e la verniciatura non pone particolari problemi. Impieghi principali: il legname e altamente pregiato sin dall'antichità per costruzioni navali, marittime, idrauliche e stradali, per strutture portanti ed opere varie di carpenteria e di falegnameria pesante il genere. Altri impieghi sono la pavimentazione, i lavori da bottaio, gli infissi interni ed esterni, le traversine ferroviarie, i mobili. 63 Per saperne di più su foreste e legno Istituzioni Politiche forestali della Commissione Europea http://ec.europa.eu/environment/ forests/home_en.htm Ministero delle politiche agricole e forestali www.politicheagricole.it/ Corpo Forestale dello Stato www3.corpoforestale.it/ Regione Piemonte - Montagna e Foreste www.regione.piemonte.it/montagna/ Provincia di Torino – Agricoltura e montagna www.provincia.torino.gov.it/ agrimont/ Cooperazione territoriale Regione Piemonte - Europa www.regione.piemonte.it/europa/ Provincia di Torino – Progetti europei www.provincia.torino.gov.it/europa Cooperazione transfrontaliera – Alte Valli www.hautesvallees.org/ Professioni e organizzazioni di categoria Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Torino www.agroforto.it Ordine e Fondazione Architetti, paesaggisti, pianificatori della Provincia di Torino www.to.archiworld.it SIAT - Società degli ingegneri e architetti di Torino www.siat.torino.it Collegio dei Geometri di Torino e provincia http://www.collegiogeometri.to.it/ Confcooperative Fedagri – Settore forestazione e multifunzionalità www.fedagri.confcooperative.it/C1/ Forestazione/default.aspx Assolegno www.federlegno.it/tool/home. php?s=0,1,29,35 CNA Produzione www.cna.to.it/CNA/associazioni/Tutte/ Ass16/ Confartigianato Legno e Arredo www.confartigianatotorino.it/ categorie/legno-e-arredo Ricerca, formazione e sviluppo Progetto ALCOTRA “Valorizzazione delle risorse forestali delle alte valli” www.altevalli.org Politecnico di Torino - Dipartimento di Progetto ALCOTRA “Inter-bois” architettura e design www.interbois.eu/it/ www.polito.it/ateneo/dipartimenti/ dad/ CIPRA Internazionale – Progetto Università di Torino - Dipartimento di CLIMALP agronomia, selvicoltura e gestione del (Edifici energeticamente efficienti costruiti con legno regionale nello territorio (Agroselviter) spazio alpino) http://www.unito.it/unitoWAR/ www.cipra.org/it/climalp page/dipartimenti5/D040/D040_il_ dipartimento1 Fondazione per l’ambiente T. Fenoglio - Progetto FORCREDIT Università di Torino - Dipartimento (Piani forestali aziendali per la di Economia e ingegneria agraria, valorizzazione dei crediti di carbonio) forestale e ambientale (DEIAFA) www.fondazioneambiente.org/ www.deiafa.unito.it/ CNR – Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (IVALSA) www.ivalsa.cnr.it CRA - Unità di Ricerca per le Produzioni Legnose Fuori Foresta www.populus.it La certificazione forestale e la norma PEFC http://www.pefc.it/ La certificazione forestale e la norma FSC http://www.fsc-italia.it/ Manifestazione Internazionale Accademia Italiana di Scienze forestali “BOSCO E TERRITORIO” www.boscoterritorio.it; www. www.aisf.it fieraboster.it Società italiana di selvicoltura ed Manifestazione FORLENER ecologia forestale (Foresta Legno Energia) www.sisef.it www.forlener.it Ricercaforestale - Portale della ricerca 2011 Anno Internazionale delle scientifica e della pratica forestale foreste http://www.ricercaforestale.it/ www.un.org/en/events/iyof2011/ Istituto per piante da legno e Rivista di selvicoltura ed ecologia ambiente IPLA s.p.a. forestale www.ipla.org http://www.sisef.it/forest@/ Environment Park s.p.a. – Settore iForest – Journal on biogeosciences bioedilizia and forestry http://www.envipark.com/le-attivita/ http://www.sisef.it/iforest/ bioedilizia/ Progetti, iniziative, riviste Associazione Regionale Boscaioli Progetto ALCOTRA “Bois Lab” (Valorizzazione della filiera forestaAREB Piemonte legno) [email protected] www.bois-lab.org 64 Progetto ALCOTRA “Renerfor” (Cooperazione per lo sviluppo e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra) www.regione.piemonte.it/ innovazione/ue/progetti-regionali/ renerfor.html Sherwood – Foreste e alberi oggi www.rivistasherwood.it