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ANNOXXXI
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NUOVO SANTANNA j
Dieci milioni. E Mascetti ne vuole ancora
Il sindaco di San Fermo ha già incassato un patrimonio, ma tiene in scacco un Intera provincia
*
Nove milioni e mezzo di euro dei parcheggi, questione che rischia
per la completa riqualificazione di di mandare a monte il trasloco deldue strade (via Ravona e via Pene- l’ospedale, previsto tra il 23 e il 26
porto),per nuovi i
n&,
collegamen- settembre. Al netto delle spese di geti ciclepedonali e un nuovo parcheg- stione, Mascetti vuole 650mila eugio. A tutto questo bisogna aggiunge ro e sulla base di questo obiettivo ha
re fabbricati, terreni e persino la pos- proposto la tariffa di 30 euro al mesibilità per i cittadini di iscrivere i fi- se per i dipendenti, finita al centro
gli negli asili nido di Corno senza dello scontro (i sindacati sono prononeri per il Comune di San Fermo. ti a bloccare il trasloco se non si scenMa a Pierluigi Mascetti (sotto, nella derà a i o euro per il comparto e a 20
foto),sindaco del paese in cuisorge
il nuovo Sant’Anna, quanto ottenuto finora non basta. E così, forte dell’accordo di programma per la realizzazione del Sant’Anna bis firmato il 13 dicembre 2003 («iparcheggi ai servizio della stmtturasanitaria
- recita il documento - saranno concessi in gestione al Comune di San
Fermo))).punta a incassare ualcosa
(misa.) clrnpossibilefar passare
come 650mila euro l’anno alla geun letto da quelle porten. La YOsiione del parcheggio bipiano da 775
ce circolava da tempo e ieri, doposti e dell’autosilo da 600, destinapo un sopmlluogo della direzioti rispettivamente ai lavoratori e agli
ne. è a W la confetma: al nuoutenti del Sant’Anna. L‘ha ripetuto
vo Sant‘Anna qualcosa non è ananche nell’incontro convocato l’aldato per il verso giusto e gli intro giorno in prefettura per provare
gressi di 4 stanze, nel repatto di
a dirimere la questione delle tariffe
M c i a . sono imppo stretii per
I
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I letti non entrano
in quattro stanze:
porte da rifare
1
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consentire ilpassaggio di lettio
barelle. Il problema è emerso
con chiarezza durante una delle
simulazioni deli’aiiività in cono
da qualche giorno in ospedale.
h h d a ha SQk?gatOChe si lì&ta di un problema di angolazione delle porte e che tutto verrà
sistemeto nell’arco di una settimana;
--
per la dirigenza). I conti sono presto fatti: 2mila di endenti (cui vanno sottratti i 180 e dovrebbero parchegiare gratis al Bennet e il 5% che
oggi utilizza il bus) e 400 lavoratori
dei servizi esternalizzati (per loro t?
prevista addirittura la tariffa intera,
c h a 70 a h mese),poi ci sono gh
utenti (dovrebberopagare i euro all’ora, come all’autosilo Valmulini),
per un incasso annuo totale - euro
più, euro meno - che potrebbe arrivare a i milione. Sottraendo le spese per la pulizia, l’illuminazionee il
personale, nelle casse di San Fermo
resterebbero proprio i famosi 65Ornila euro. «Un utile davvero eccessivo,
visto quello che il Comune ha già ottenuto - ribadiscono i sindacati, che
per oggi alle 14 hanno programmato
una nuova assemblea in via Napoleona - San Fermo potrebbe tranquillamente accontentarsi della metà e
stabilire tariffe ragionevoli per i lavoratori)).Intanto, anche la Cimo
(confiderazionemedici ospedalieri)
ha avviato le procedure per dichiarare lo stato di agitazione sulla vertema parcheggi.
f:
L‘ultima mossa per cercare di scongiurare uno slittamento del trasloco
è stata, come riportato ieri, la convocazione del collegio di vigilanza (con
ogni probabilità si riunirà mercoledì
prossimo), che raduna i rappresentanti dei Comuni di Corno, San Fermo e Montano, di Regione, piowicia e azienda ospedaliera. L‘organismo, come recita l’accordo di programma, serve proprio a proporre
((soluzioneidonee))alla rimozione
degli ostacoli che si fcapponessero
((all’attuazionedell’accordo».E, soprattutto, aspetto che potrebbe risultare decisivo ai finidi una risoluzione della diakiba, «assume le proprie
determinazioni))a maggioranza dei
componenti. I1 sindaco di San Fermo, quindi. potrebbe essere messo
in minoranza e costretto - in punta
di dintio - ad accettare tariffe diverse. Dal Pirellone, tuttavia, arrivano
segnaìi tutt’altro che rassicuranti un
rinvio del irasloco di almeno una settimana viene dato quasi per certo.
Ma nessuno si sente di escludere un
ennesimo colpo di scena.
Michele Sada
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1,OSPEDALE I
Quaranta bus al giorno: ecco tutti gli orari
Fissato il calendario della Linea 1H:prima corsa dalla città alle 6.1O, 1ultima dal S.Anna alle 22
IB 2 Fronte trasporti pubblici per il
nuovo ospedale Sant’Anna, ecco I’om i o della ìinea 1 San Fermo J 0Sp0
dale. Infatti, non potendo dedicare
una linea appositamente ai collegamento con la nuova struttura di San
Fermo, Asf fad deviare alcune corse della linea urbana 1 all’altezzadi
piazzale Gioito a prestino, da ui,invertendo il senso di marcia, i us riscenderanno in Varesina percomndo via D’Annunzio e, da Lazzago,
proseguiranno h o ai nuovo capolinea, l’ospedale.il primo bus arriverà
in ospedale alle 6.38 passando in
centro città, Portici Plinio, alle 6.10.
L‘ultima corsa dall’ospedale partirà
alte 22. Durante I’mdi una giornata feriale il nuovo orario invernale che entrerà in vi ore lunedì - prevede 40 corse per i nuovo Sant’Anna
e 38 dal nuovo ospedale verso la
città. Cambieranno tragitto e si din-
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geranno in’ospedalei mezzi a sola
moirice perché queiii snodati potreb
ber0 aver diilicoltà nell’invertire la
marcia giunti al capolinea nel piazzale aiìe porte dell’ospedale. La fiequenza sarà di un bus ogni quindici
minuti negli orari di punta e uno
ogni mezz’oranel resto della giornata.Lunedì, giorno di riaperìura della scuole, non solo entrerà in vigore il nuovo orario ma partirà anche
il rodaggio tecnico d a linea 1H.Fino aìì’aperiuradell’ospedaleperò le
corse dell’l San Fermo non faranno
deviazioni per il S a n t ’ h a .
L‘I San Fermo, una delle linee con
la firesuenzapiù intensa,cambia e i
cambiamenti riguardano soprattuitn i cittadini di San Fermo. Garantire il servizio per l’ospedale significa infatti una bella riduzione di passaggi deila linea 1 da Leno Prestino
fino al paese. Come cambieranno le
cose è presto detto: su 65 corse di
una giornata feriale estiva con il nuovo orario si passa a 58, quindimeno
di que& previste in estate. Se il conh n t o viene fati0 con le 93 corse dell’orario invernale dell’anno scorso,
epoca ante nuovo ospedale, siamo
ai 35 percento in meno. Non si può
parlare di dimezzamento ma di drastica riduzione, sì. Per far fionte al
ridotto numero di corse su San Fermo, colpo paradossalmente inflitto
proprio agii abitanti del comune dove sorge il nosocomio, la linea urbana C74 Valmorea passando per San
Fermo avrà nuove fermate, attualmente non sono ancora in orario.
Con questa modifica, che potrebbe
essere attuata da ottobre,si avrà il 25
percento in meno di corse rispetto
ai passato, owero un quarto in m e
no.
Paola Mascolo
LaRlanifem\ata
Nuovo OspedaleS.Anna, cosi è scritm nelle
pagine della linea 1 San Fermo - Corno. Cospedale sarà capolinea di40 corse feriali per
iTre Camini e di %verso la città.
Riefasceoaie
Il primo bus arriverà in ospedale alle 6.38 e
ripartirà dal nuovo Sant‘Anna alle 6.45. L‘ultima corsa arriverà al Sant‘Anna alle 21.53 e
ripartirà per la città alle 22. Una frequenza
di 15 minuti nella fascia oraria della mattina
dalle 7 alle 9 e in quella serale dalle 17alle a).
Un bus ogni meu’ora nel resto della giornata con passaggi a 10 e 40 di ogni ora dai
Portici Plinio in direzione nuovo ospedale e
a 15 e 45 di ogni ora in direzione cktà. Per collegare ilcenwo di Corno all‘ospedale occorrono 30 minuti. Nei giorni festivi 28 corse da
e per l’ospedale, cadenza ogni Xlminuti.
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Mascetti di Tacco,
e i politici ignavi
sul nuovo Sant’Anna
di Francesco Angelini
Corno può essere conclusa
un’opera pubblica senza impm
visti?Ma, uando mai. Siamo
la città della Ticosa, del e paratie della tangenziale fantasma...Tutti interventi mai nati o nati male. Poteva fare eccezione l’ospedale? L‘ha fatta finché non se ne sono occuati più di tanto i comaschi, soprattuttoi poEtici. Per fortuna, viene da pensare, altrimenti di Sant’Anna ce ne sarebbe ancora
uno, uello vecchio, declinante e awiato
verso ’indottabile infausto destino delle
opere pubbliche comasche.
Invece di ospedali ce ne sono due. Ma il vecchio potrebbe dover attendere ancora la pensione perché il passaggio di consegne con il
nuovo rischia di slittare per colpa e merito
di un politico e per colpa e basta di tanti aitrj politici Ovviamente tutti comaschi. Perché San Fermo, h o a prova contraria, non
è in Svizzera e neppure in un’altra provincia. Eppure il suo sindaco, il prode Pierluigi Mascetti, continua a fare le barricate sul
confine, come un Ghino di Tacco che chiede pegno per concedere il diritto di passo.
Non sono più i tempi dei Ghini di Tacco appostati vicino alle frontiere dei vari staterelli in cui era divisa l’Italia,e il diritto diventa quello di parcheggio. Mascetti di Tacco
chiede ciò che non gli si può concedere. Pretende che tanti lavoratoridell’ospedale(che
è fatto di primari, baroni della medicina, ma
anche di infermieri e inservienti) si svenino
per poter raggiungere il posto di lavoro. Per
quanto ciò possa rientrare nei patti sanciti
a i momento della genesi dell’ospedale,e forse è ancora da dimostrare, è una richiesta irricevibile se si guarda all’interessegened7
le. Almeno Mascetti, però, un merito ce l’ha:
quello di saper fare,alla grande, l’interesse
del comune di cui è sindaco, tant’è che si
è già portato a casa dieci milioni e potrebbe
pure accontentarsi. (...)
A
P
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I...)
Gli altri politici comaschi che stanno brillando di ignavia sulla questione del trasloco dell’ospedale, a meno di due settimane dal d-day, non hanno neppure questo merito.
Ma che possono fare contro un sindaco cocciuto come il Mascetti di Tacco?Beh, intanto rammeniargìi che anche gli interessihanno una gerarchia. Poi ricordarsi che la politica l’hannoinventata
anche per fare prevalere l’interessegenerale (nessunorida per favore).E magari accorgersi e far presente a Mascetti che la sua elezione è stata sostenuta anche da un partito, il Pdl, che quando
vuole sa mettere al passo i suoi esponenti o simpatizzantiche siano.
A qualcuno verrà in mente, forse, la militarizzazionedel partito
a i tempi delle ultime elezioni regionali, quando a ogni ammini’ stratore locale fu chiesto in termini erentori di portare acqua al
mulino del candidato ufficiale pi iellino, Giorgio Pozzi. Che
infatti fu eletto. E troppo chiedere ai coordinatore provinciale del
principale partito comasco il medesimo impegno per sbloccare
la questione ospedale, magari glissando su altre etichette che qudche altro partito può avere incollato sul nuovo Sant’hna?
Facciano uno sforzo i politici comaschi. Per una volta dimentichino le divisioni, anche queIIe tra alleati, e dimosbino che ci
si uò anche rimboccare le maniche per il bene comune. E n d la o è di più di un ospedale. La politica non è solo tagli del nastro e promesse elettorali.
Francesco Angeiini
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1 O SET. ZUIO
I! reportage Tutti i dubbi sul trasferimento da via Napoleona a San Femo
Tra i cittadini regna la totale confusione
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Idee poco chiore tra gli utenti sulJicturu della struttura sanitaria:
Il nuovo ospedale W h a e il melk che indca il Cwnune che lo accoglie: propn’odalla collocaziwie temtonaie n a s c o ~i magghi
~
problemi
C%chi pensa che il trasferimento si svolgerà
a novembre, chi ancora spera che i f u t w neonati possano vantarsi di essere mati a CQTIIOD
e
chi, infine, teme l’emeshno “caso Ticosa” per
la città di Corno. A due settimane dalla data
prevista per il trasferimento dal vecchio al
nuovo edificio. i cittadlrii comaschi sono tuttora pieni di dubbi ma, soprattutto, sembrano
essere a digiuno di informazioni chiarc e definitive sul nuovo ospedale Sant’Anna.
La confusione maggiore riguarda,ovvfamente, la data e le modalità del trasloco. soprattutt o a causa del braccio di ferro tra Comune di
San Fermo e dipendenti dell’ocpednle. con quest’ultimi pmnti a far slittare 10 spostamento se
non si troverà un accordo che li soddisfi snfla
tariffa mensile per i parcheggi. M a non mancane grossi interrogativi su temi altrettanto
importanti, quali Ia disponibilità di posti auto
i _.
per gli utenti nella zona dei T r e Camini o la destinazione dellaattuale e gigantesco autosilo
Valmulinf, che ancora ieri mattina era affollato di utenti in entrata o in uscita dall’ormai ex
ospedale cittadino.«Non ho capito niente, mio
figlia deve fare fisioterapia ma ancoranon sappiamo se dovremo recarci a San Fermo o se resteremo in viaNapoleona. Invece che distribuire opuscdi, avrebbero dovuto provvedere da
tempo, mettendo le informazioni su internet o
sui giornali e stampando qualche opuscolosolo
per gli anziani che non usano Ie tecnologie controbatte Paola Moresi, mamma di un giovane disabiie, che sulla polemica dei parcheggi
aggiunge - Le commesse o le impiegate che lavorano a Corno ogni giorno devono cercarsi il
posto e pa!garselo)>.
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1 C SET, ~ i j 1 0
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CORKIEXE D ì COMO
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Interviste
aqli utenti
del Sant’dnna
Saniià Le opinioni
Icittadini: ((Pocheinformazioni))
Scetticismo su via Napoleona
Molti vogliono sapere che fine farà l’aiit~klodella Vnlmulini
-
Sta dalla parte dei dipendenti, invece, Giuliana Nocera, perché «SO quanto guadagna chi lavora al Sant’Anna e penso che 30 euro al mese
per il parcheggio siano tanti)).
«La differenza di prezzo rispetto a prima c’è e
chiaramente ai dipendenti non va bene - aggiunge AdrianaTam - Penso che San Fermo della
Battaglia stia esagerando e approfittando della
situazione. Come nel caso dell’anagrafe: è vero,
non è importante il paese in cui si nasce, però mi
sembra più giusto e logico che i bambini del
Sant’Anna nascano a Corno)).«Per fortuna mi
ricoverano oggi: avevo il terrore di capitare nei
giorni del trasloco e partorire in ambulanza aggiunge scherzosamente Sara Malinverno,i cui
nove mesi di gravidanza scadevano proprio in
questi giorni - Senza contare il fatto che mia figlia Cristina sulla carta d’identità avrà ancora
scritto nata a Corno)). Anche tra chi pensa di
avere le idee chiare regna la confusione. Paolo
Oliverio, per esempio, è convinto che «il trasferimento si farà tra ottobre e novembre)), per
questo, alla notizia dell’opuscolo di 16 pagine,
che verrà distribuito ai cittadini attraverso le
Pagine Gialle e la collaborazione della Asl, tira
un sospiro di sollievo: «Mi sembra un’ottima
idea, perché l’informazione è la prima cosa da
dare agli utenti)).
«Secondo me non hanko
ancora fornito tutte le in- Adriana aam
formazioni, perché nemmeno loro sanno come <<Penso
che San
Stanno l e Cose. Peccato, Fermo stia
perché erano partiti con
tanto entusiasmo - ironiz- esagerando e
za Lorella Marelli - ii mio approfittandodella
voto per come è stata gestita t u t t a la questione del SitIJaZione. Come nel
trasferimento? Per ora è
un 6 stiracchiato)). Qual- caso dell’anagrafe.
che carenza informativa
serpeggia anche tra chi lavora all’interno dell’ospe- Lorella Mawlli
dale, come Emilio Ganzetti,
volontario della Croce << li mi0 Voto per
Rossa e autistadi autoam- com’è stata gestiti
bulanze: «Hosentito parlare di quattro giorni per la auestione del
.
completare tutto il trasio- trasferimento?
co, ma chissà se ce la faremo-riflette-Certo,pernoi Per ora $ un 6
delle ambulanze ci sarà un
bel da fare per trasferire stiracchiato”
t u t t i i pazienti da un reparto all’altro».
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«Sono abbastanza informata soltanto grazie
alla Tv e ai giornali, altrimenti sarei ignara di
tutto. Per fortuna che i dottori sono gentilissimi: mi hanno perfino dato il numero di cellulare
per contattarli direttamente quando ci sarà da
prendere il nuovo appuntamento -racconta Rosaria Bianchi all’uscita dalla struttura di via Napoleona - peccato per il parcheggio: l’autosilo
della Valmulini era comodissimo e rendeva il
Sant’Anna l’unico ospedale senza problemi di
parcheggio)).Al di là delle polemiche sui posti
auto, della questione anagrafe e registrazione
dei neonati, infatti, il vero punto interrogativo
per la gran parte dei cittadini riguarda il futuro
dell’area di via Napoleona, sia per quanto concerne l’autosilo Valmulini sia per la vecchia
struttura ospedaliera. «All’inizioero ottimista
e avendo visto che costruivano così in fretta
pensavo che per una volta i nostri politici sarebbero riusciti a fare qualcosa. Ora, invece, mi
sembra di essere nel baillame più totale, con
tutto da rifare - commental’exinfermiere Dario
Gerna - spero soltanto che l’area di via Napoleona non diventi una nuova Ticosa)). ((Speriamo
che l’autosilo non resti una cattedrale nel deserto ma se in questa zona rimangono poche
prestazioni, a cosa serve un parcheggio così
grande?-dice EgidioTagIiabue-L’unicacosapositiva è che in poco tempo hanno realizzato una
strutturaenormee bellissima, chepuòfareconcorrenza perfino a Milano. Lo posso dire perché
l’ho visitata nell’open dal(».
Alessandra D’Angiò
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