COMUNE DI COMO rassegna stampa , ’ GIUNTA 5066 Edizione del ANNOXXXI 1 0 SEI, 2010 L a Provincia ‘i NUOVO SANTANNA j Dieci milioni. E Mascetti ne vuole ancora Il sindaco di San Fermo ha già incassato un patrimonio, ma tiene in scacco un Intera provincia * Nove milioni e mezzo di euro dei parcheggi, questione che rischia per la completa riqualificazione di di mandare a monte il trasloco deldue strade (via Ravona e via Pene- l’ospedale, previsto tra il 23 e il 26 porto),per nuovi i n&, collegamen- settembre. Al netto delle spese di geti ciclepedonali e un nuovo parcheg- stione, Mascetti vuole 650mila eugio. A tutto questo bisogna aggiunge ro e sulla base di questo obiettivo ha re fabbricati, terreni e persino la pos- proposto la tariffa di 30 euro al mesibilità per i cittadini di iscrivere i fi- se per i dipendenti, finita al centro gli negli asili nido di Corno senza dello scontro (i sindacati sono prononeri per il Comune di San Fermo. ti a bloccare il trasloco se non si scenMa a Pierluigi Mascetti (sotto, nella derà a i o euro per il comparto e a 20 foto),sindaco del paese in cuisorge il nuovo Sant’Anna, quanto ottenuto finora non basta. E così, forte dell’accordo di programma per la realizzazione del Sant’Anna bis firmato il 13 dicembre 2003 («iparcheggi ai servizio della stmtturasanitaria - recita il documento - saranno concessi in gestione al Comune di San Fermo))).punta a incassare ualcosa (misa.) clrnpossibilefar passare come 650mila euro l’anno alla geun letto da quelle porten. La YOsiione del parcheggio bipiano da 775 ce circolava da tempo e ieri, doposti e dell’autosilo da 600, destinapo un sopmlluogo della direzioti rispettivamente ai lavoratori e agli ne. è a W la confetma: al nuoutenti del Sant’Anna. L‘ha ripetuto vo Sant‘Anna qualcosa non è ananche nell’incontro convocato l’aldato per il verso giusto e gli intro giorno in prefettura per provare gressi di 4 stanze, nel repatto di a dirimere la questione delle tariffe M c i a . sono imppo stretii per I !I I letti non entrano in quattro stanze: porte da rifare 1 ’ consentire ilpassaggio di lettio barelle. Il problema è emerso con chiarezza durante una delle simulazioni deli’aiiività in cono da qualche giorno in ospedale. h h d a ha SQk?gatOChe si lì&ta di un problema di angolazione delle porte e che tutto verrà sistemeto nell’arco di una settimana; -- per la dirigenza). I conti sono presto fatti: 2mila di endenti (cui vanno sottratti i 180 e dovrebbero parchegiare gratis al Bennet e il 5% che oggi utilizza il bus) e 400 lavoratori dei servizi esternalizzati (per loro t? prevista addirittura la tariffa intera, c h a 70 a h mese),poi ci sono gh utenti (dovrebberopagare i euro all’ora, come all’autosilo Valmulini), per un incasso annuo totale - euro più, euro meno - che potrebbe arrivare a i milione. Sottraendo le spese per la pulizia, l’illuminazionee il personale, nelle casse di San Fermo resterebbero proprio i famosi 65Ornila euro. «Un utile davvero eccessivo, visto quello che il Comune ha già ottenuto - ribadiscono i sindacati, che per oggi alle 14 hanno programmato una nuova assemblea in via Napoleona - San Fermo potrebbe tranquillamente accontentarsi della metà e stabilire tariffe ragionevoli per i lavoratori)).Intanto, anche la Cimo (confiderazionemedici ospedalieri) ha avviato le procedure per dichiarare lo stato di agitazione sulla vertema parcheggi. f: L‘ultima mossa per cercare di scongiurare uno slittamento del trasloco è stata, come riportato ieri, la convocazione del collegio di vigilanza (con ogni probabilità si riunirà mercoledì prossimo), che raduna i rappresentanti dei Comuni di Corno, San Fermo e Montano, di Regione, piowicia e azienda ospedaliera. L‘organismo, come recita l’accordo di programma, serve proprio a proporre ((soluzioneidonee))alla rimozione degli ostacoli che si fcapponessero ((all’attuazionedell’accordo».E, soprattutto, aspetto che potrebbe risultare decisivo ai finidi una risoluzione della diakiba, «assume le proprie determinazioni))a maggioranza dei componenti. I1 sindaco di San Fermo, quindi. potrebbe essere messo in minoranza e costretto - in punta di dintio - ad accettare tariffe diverse. Dal Pirellone, tuttavia, arrivano segnaìi tutt’altro che rassicuranti un rinvio del irasloco di almeno una settimana viene dato quasi per certo. Ma nessuno si sente di escludere un ennesimo colpo di scena. Michele Sada i COMUNE DI COMO GIUNTA rassegna stampa c:..q ; ,O/ 7 i Edizione del ANNO XXXI 1 0 SET, 2010 L a Provincia 1,OSPEDALE I Quaranta bus al giorno: ecco tutti gli orari Fissato il calendario della Linea 1H:prima corsa dalla città alle 6.1O, 1ultima dal S.Anna alle 22 IB 2 Fronte trasporti pubblici per il nuovo ospedale Sant’Anna, ecco I’om i o della ìinea 1 San Fermo J 0Sp0 dale. Infatti, non potendo dedicare una linea appositamente ai collegamento con la nuova struttura di San Fermo, Asf fad deviare alcune corse della linea urbana 1 all’altezzadi piazzale Gioito a prestino, da ui,invertendo il senso di marcia, i us riscenderanno in Varesina percomndo via D’Annunzio e, da Lazzago, proseguiranno h o ai nuovo capolinea, l’ospedale.il primo bus arriverà in ospedale alle 6.38 passando in centro città, Portici Plinio, alle 6.10. L‘ultima corsa dall’ospedale partirà alte 22. Durante I’mdi una giornata feriale il nuovo orario invernale che entrerà in vi ore lunedì - prevede 40 corse per i nuovo Sant’Anna e 38 dal nuovo ospedale verso la città. Cambieranno tragitto e si din- B ’i geranno in’ospedalei mezzi a sola moirice perché queiii snodati potreb ber0 aver diilicoltà nell’invertire la marcia giunti al capolinea nel piazzale aiìe porte dell’ospedale. La fiequenza sarà di un bus ogni quindici minuti negli orari di punta e uno ogni mezz’oranel resto della giornata.Lunedì, giorno di riaperìura della scuole, non solo entrerà in vigore il nuovo orario ma partirà anche il rodaggio tecnico d a linea 1H.Fino aìì’aperiuradell’ospedaleperò le corse dell’l San Fermo non faranno deviazioni per il S a n t ’ h a . L‘I San Fermo, una delle linee con la firesuenzapiù intensa,cambia e i cambiamenti riguardano soprattuitn i cittadini di San Fermo. Garantire il servizio per l’ospedale significa infatti una bella riduzione di passaggi deila linea 1 da Leno Prestino fino al paese. Come cambieranno le cose è presto detto: su 65 corse di una giornata feriale estiva con il nuovo orario si passa a 58, quindimeno di que& previste in estate. Se il conh n t o viene fati0 con le 93 corse dell’orario invernale dell’anno scorso, epoca ante nuovo ospedale, siamo ai 35 percento in meno. Non si può parlare di dimezzamento ma di drastica riduzione, sì. Per far fionte al ridotto numero di corse su San Fermo, colpo paradossalmente inflitto proprio agii abitanti del comune dove sorge il nosocomio, la linea urbana C74 Valmorea passando per San Fermo avrà nuove fermate, attualmente non sono ancora in orario. Con questa modifica, che potrebbe essere attuata da ottobre,si avrà il 25 percento in meno di corse rispetto ai passato, owero un quarto in m e no. Paola Mascolo LaRlanifem\ata Nuovo OspedaleS.Anna, cosi è scritm nelle pagine della linea 1 San Fermo - Corno. Cospedale sarà capolinea di40 corse feriali per iTre Camini e di %verso la città. Riefasceoaie Il primo bus arriverà in ospedale alle 6.38 e ripartirà dal nuovo Sant‘Anna alle 6.45. L‘ultima corsa arriverà al Sant‘Anna alle 21.53 e ripartirà per la città alle 22. Una frequenza di 15 minuti nella fascia oraria della mattina dalle 7 alle 9 e in quella serale dalle 17alle a). Un bus ogni meu’ora nel resto della giornata con passaggi a 10 e 40 di ogni ora dai Portici Plinio in direzione nuovo ospedale e a 15 e 45 di ogni ora in direzione cktà. Per collegare ilcenwo di Corno all‘ospedale occorrono 30 minuti. Nei giorni festivi 28 corse da e per l’ospedale, cadenza ogni Xlminuti. 5068 COMUNE D1 COMO GIUNTA rassegna stampa ~ ~ Edizione del ANNO XXXI I 0 SET, 2U1U ~~ L a Provincia j B Mascetti di Tacco, e i politici ignavi sul nuovo Sant’Anna di Francesco Angelini Corno può essere conclusa un’opera pubblica senza impm visti?Ma, uando mai. Siamo la città della Ticosa, del e paratie della tangenziale fantasma...Tutti interventi mai nati o nati male. Poteva fare eccezione l’ospedale? L‘ha fatta finché non se ne sono occuati più di tanto i comaschi, soprattuttoi poEtici. Per fortuna, viene da pensare, altrimenti di Sant’Anna ce ne sarebbe ancora uno, uello vecchio, declinante e awiato verso ’indottabile infausto destino delle opere pubbliche comasche. Invece di ospedali ce ne sono due. Ma il vecchio potrebbe dover attendere ancora la pensione perché il passaggio di consegne con il nuovo rischia di slittare per colpa e merito di un politico e per colpa e basta di tanti aitrj politici Ovviamente tutti comaschi. Perché San Fermo, h o a prova contraria, non è in Svizzera e neppure in un’altra provincia. Eppure il suo sindaco, il prode Pierluigi Mascetti, continua a fare le barricate sul confine, come un Ghino di Tacco che chiede pegno per concedere il diritto di passo. Non sono più i tempi dei Ghini di Tacco appostati vicino alle frontiere dei vari staterelli in cui era divisa l’Italia,e il diritto diventa quello di parcheggio. Mascetti di Tacco chiede ciò che non gli si può concedere. Pretende che tanti lavoratoridell’ospedale(che è fatto di primari, baroni della medicina, ma anche di infermieri e inservienti) si svenino per poter raggiungere il posto di lavoro. Per quanto ciò possa rientrare nei patti sanciti a i momento della genesi dell’ospedale,e forse è ancora da dimostrare, è una richiesta irricevibile se si guarda all’interessegened7 le. Almeno Mascetti, però, un merito ce l’ha: quello di saper fare,alla grande, l’interesse del comune di cui è sindaco, tant’è che si è già portato a casa dieci milioni e potrebbe pure accontentarsi. (...) A P ’f I...) Gli altri politici comaschi che stanno brillando di ignavia sulla questione del trasloco dell’ospedale, a meno di due settimane dal d-day, non hanno neppure questo merito. Ma che possono fare contro un sindaco cocciuto come il Mascetti di Tacco?Beh, intanto rammeniargìi che anche gli interessihanno una gerarchia. Poi ricordarsi che la politica l’hannoinventata anche per fare prevalere l’interessegenerale (nessunorida per favore).E magari accorgersi e far presente a Mascetti che la sua elezione è stata sostenuta anche da un partito, il Pdl, che quando vuole sa mettere al passo i suoi esponenti o simpatizzantiche siano. A qualcuno verrà in mente, forse, la militarizzazionedel partito a i tempi delle ultime elezioni regionali, quando a ogni ammini’ stratore locale fu chiesto in termini erentori di portare acqua al mulino del candidato ufficiale pi iellino, Giorgio Pozzi. Che infatti fu eletto. E troppo chiedere ai coordinatore provinciale del principale partito comasco il medesimo impegno per sbloccare la questione ospedale, magari glissando su altre etichette che qudche altro partito può avere incollato sul nuovo Sant’hna? Facciano uno sforzo i politici comaschi. Per una volta dimentichino le divisioni, anche queIIe tra alleati, e dimosbino che ci si uò anche rimboccare le maniche per il bene comune. E n d la o è di più di un ospedale. La politica non è solo tagli del nastro e promesse elettorali. Francesco Angeiini a P $b COMUNE DI COMQ rassegna stampa 5Q69 Edizione del ANNO xxxr 1 O SET. ZUIO I! reportage Tutti i dubbi sul trasferimento da via Napoleona a San Femo Tra i cittadini regna la totale confusione --- Idee poco chiore tra gli utenti sulJicturu della struttura sanitaria: Il nuovo ospedale W h a e il melk che indca il Cwnune che lo accoglie: propn’odalla collocaziwie temtonaie n a s c o ~i magghi ~ problemi C%chi pensa che il trasferimento si svolgerà a novembre, chi ancora spera che i f u t w neonati possano vantarsi di essere mati a CQTIIOD e chi, infine, teme l’emeshno “caso Ticosa” per la città di Corno. A due settimane dalla data prevista per il trasferimento dal vecchio al nuovo edificio. i cittadlrii comaschi sono tuttora pieni di dubbi ma, soprattutto, sembrano essere a digiuno di informazioni chiarc e definitive sul nuovo ospedale Sant’Anna. La confusione maggiore riguarda,ovvfamente, la data e le modalità del trasloco. soprattutt o a causa del braccio di ferro tra Comune di San Fermo e dipendenti dell’ocpednle. con quest’ultimi pmnti a far slittare 10 spostamento se non si troverà un accordo che li soddisfi snfla tariffa mensile per i parcheggi. M a non mancane grossi interrogativi su temi altrettanto importanti, quali Ia disponibilità di posti auto i _. per gli utenti nella zona dei T r e Camini o la destinazione dellaattuale e gigantesco autosilo Valmulinf, che ancora ieri mattina era affollato di utenti in entrata o in uscita dall’ormai ex ospedale cittadino.«Non ho capito niente, mio figlia deve fare fisioterapia ma ancoranon sappiamo se dovremo recarci a San Fermo o se resteremo in viaNapoleona. Invece che distribuire opuscdi, avrebbero dovuto provvedere da tempo, mettendo le informazioni su internet o sui giornali e stampando qualche opuscolosolo per gli anziani che non usano Ie tecnologie controbatte Paola Moresi, mamma di un giovane disabiie, che sulla polemica dei parcheggi aggiunge - Le commesse o le impiegate che lavorano a Corno ogni giorno devono cercarsi il posto e pa!garselo)>. COMUNE DI COMO rassegna stampa 5 0 7 0 ANNO XXXI 1 C SET, ~ i j 1 0 Edizione del GIUNTA CORKIEXE D ì COMO - Interviste aqli utenti del Sant’dnna Saniià Le opinioni Icittadini: ((Pocheinformazioni)) Scetticismo su via Napoleona Molti vogliono sapere che fine farà l’aiit~klodella Vnlmulini - Sta dalla parte dei dipendenti, invece, Giuliana Nocera, perché «SO quanto guadagna chi lavora al Sant’Anna e penso che 30 euro al mese per il parcheggio siano tanti)). «La differenza di prezzo rispetto a prima c’è e chiaramente ai dipendenti non va bene - aggiunge AdrianaTam - Penso che San Fermo della Battaglia stia esagerando e approfittando della situazione. Come nel caso dell’anagrafe: è vero, non è importante il paese in cui si nasce, però mi sembra più giusto e logico che i bambini del Sant’Anna nascano a Corno)).«Per fortuna mi ricoverano oggi: avevo il terrore di capitare nei giorni del trasloco e partorire in ambulanza aggiunge scherzosamente Sara Malinverno,i cui nove mesi di gravidanza scadevano proprio in questi giorni - Senza contare il fatto che mia figlia Cristina sulla carta d’identità avrà ancora scritto nata a Corno)). Anche tra chi pensa di avere le idee chiare regna la confusione. Paolo Oliverio, per esempio, è convinto che «il trasferimento si farà tra ottobre e novembre)), per questo, alla notizia dell’opuscolo di 16 pagine, che verrà distribuito ai cittadini attraverso le Pagine Gialle e la collaborazione della Asl, tira un sospiro di sollievo: «Mi sembra un’ottima idea, perché l’informazione è la prima cosa da dare agli utenti)). «Secondo me non hanko ancora fornito tutte le in- Adriana aam formazioni, perché nemmeno loro sanno come <<Penso che San Stanno l e Cose. Peccato, Fermo stia perché erano partiti con tanto entusiasmo - ironiz- esagerando e za Lorella Marelli - ii mio approfittandodella voto per come è stata gestita t u t t a la questione del SitIJaZione. Come nel trasferimento? Per ora è un 6 stiracchiato)). Qual- caso dell’anagrafe. che carenza informativa serpeggia anche tra chi lavora all’interno dell’ospe- Lorella Mawlli dale, come Emilio Ganzetti, volontario della Croce << li mi0 Voto per Rossa e autistadi autoam- com’è stata gestiti bulanze: «Hosentito parlare di quattro giorni per la auestione del . completare tutto il trasio- trasferimento? co, ma chissà se ce la faremo-riflette-Certo,pernoi Per ora $ un 6 delle ambulanze ci sarà un bel da fare per trasferire stiracchiato” t u t t i i pazienti da un reparto all’altro». , i «Sono abbastanza informata soltanto grazie alla Tv e ai giornali, altrimenti sarei ignara di tutto. Per fortuna che i dottori sono gentilissimi: mi hanno perfino dato il numero di cellulare per contattarli direttamente quando ci sarà da prendere il nuovo appuntamento -racconta Rosaria Bianchi all’uscita dalla struttura di via Napoleona - peccato per il parcheggio: l’autosilo della Valmulini era comodissimo e rendeva il Sant’Anna l’unico ospedale senza problemi di parcheggio)).Al di là delle polemiche sui posti auto, della questione anagrafe e registrazione dei neonati, infatti, il vero punto interrogativo per la gran parte dei cittadini riguarda il futuro dell’area di via Napoleona, sia per quanto concerne l’autosilo Valmulini sia per la vecchia struttura ospedaliera. «All’inizioero ottimista e avendo visto che costruivano così in fretta pensavo che per una volta i nostri politici sarebbero riusciti a fare qualcosa. Ora, invece, mi sembra di essere nel baillame più totale, con tutto da rifare - commental’exinfermiere Dario Gerna - spero soltanto che l’area di via Napoleona non diventi una nuova Ticosa)). ((Speriamo che l’autosilo non resti una cattedrale nel deserto ma se in questa zona rimangono poche prestazioni, a cosa serve un parcheggio così grande?-dice EgidioTagIiabue-L’unicacosapositiva è che in poco tempo hanno realizzato una strutturaenormee bellissima, chepuòfareconcorrenza perfino a Milano. Lo posso dire perché l’ho visitata nell’open dal(». Alessandra D’Angiò