N° 6 Testimonianze e Ricetta del Volontario questa storia. Cosa mi rimaneva? Rimarrà per sempre nei miei ricordi il sorriso di quella dolce ragazzina, il tempo passato insieme, l’affetto ricevuto da tutta la famiglia ed un insegnamento di grande dignità e fede nell’affrontare la prova più dura della vita. Essere volontari AVO credo sia soprattutto questo, testimoniare il nostro esserci sempre, soprattutto quando è più difficile, ma assolutamente necessario. Grazie quindi alla nostra Associazione che ci mette a disposizione validi strumenti di formazione che ci aiutano a mettere in pratica quello che è giusto fare nel momento in cui è giusto che sia fatto. Carla Palladin Giaretta (Responsabile di Pediatria II) Ciao! Sono Alessandra Gobbo del Reparto di Chirurgia Pediatrica. Tutti voi in questo periodo, starete trascorrendo le vacanze o forse sarete ancora al lavoro, in attesa di un meritato riposo e anch’io, come tanti fortunati, sono sotto l’ombrellone, a riflettere per un momento sul mio servizio. Se chiudo gli occhi e vado con la mente indietro nel tempo mi rivedo nemmeno maggiorenne, a scegliere di fare “qualcosa per gli altri”. Vi starete chiedendo...com’è andato il primo giorno in reparto? C’erano una decina di bambini con varie patologie...”io non torno più” pensai. Ne avevo viste di tutte i colori, nonostante fossimo stati preparati a tutto, al corso base. Porto nel cuore una frase di Marilena “i bambini vi aspettano e attendono qualcosa da voi, dovete andare in reparto con regolarità”. Ed è proprio così. Sono trascorsi tre anni da quel giorno, di bambini e situazioni ne ho conosciute molte. Porto alla vostra conoscenza, un episodio: i miei compagni di turno erano nelle stanze dei piccoli malati, io ero rimasta in sala giochi. Ad un tratto giunge J.P. di quattro anni, non voleva giocare ma... cantare! Fortuna esiste ancora lo zecchino d’oro! Per non parlare dell’amicizia con S. e A., che camminano per il corridoio del reparto con tanto di trucco e borsetta! S. frequenta da almeno tre anni il reparto. Da quando, di anni, non ne aveva più di due. Quando la vidi per la prima volta, sedeva in un passeggino, ed era vestita con un abitino rosa confetto. Non diceva più del suo nome. Ogni tanto torna in reparto e l’ultima volta che l’ho vista era un assolato pomeriggio di giugno. Ha fatto raccogliere velocemente dalla mamma, dal tavolo nella sua stanza, un “siringone a tempo” per venire a giocare in sala giochi. Non poteva attendere la fine! “Vi aspettava” ha detto la mamma, parlando a noi volontari. Abbiamo colorato e chiaccherato molto. “Domani vado a casa, sai?” mi ha detto. Sprizzava gioia da tutti i pori della pelle! E io ero contenta per lei. E’ come se noi volontari l’avessimo adottata. Se dovessi dare un titolo al mio servizio: “la forza del sorriso”, che si dà e si riceve. Impagabile! Colgo l’occasione per ringraziare delle persone stupende: Marilena, Susi, Mara, Iohannis, Elena ecc. Vi scriverei tutti ma il mio spazio a disposizione è terminato. Vi lascio con una frase:” Le persone che conosciamo entrano ed escono nella nostra vita prendendo un poco di te e lasciando un poco di loro. Grazie per aver incrociato il mio cammino”. Arrivederci in reparto! Alessandra Gobbo (Volontaria SGAIO in Chirurgia Pediatrica) Settembre/Novembre 2008 AVO NIUS Notizie e Informazioni Utili al Servizio Carissimi Volontari, avendo assunto l’incarico di Presidente dell’AVO di Padova, desidero innanzitutto rivolgere un ringraziamento affettuoso a Marilena Bertante che per lunghi anni ha ricoperto questa carica con dedizione ed entusiasmo. Il secondo pensiero è per tutti voi che prestate servizio agli ammalati con sensibilità ed intelligenza. So che ognuno, nelle sua funzione di Volontario, Socio, Responsabile e Coordinatore, fa il possibile perché il suo comportamento sia testimonianza di valori di umanità, fratellanza ed amicizia che ci guidano. Noi tutti amiamo l’AVO e desideriamo che l’Associazione mantenga l’affetto degli ammalati e la considerazione della cittadinanza. Anch’io, nella mia nuova veste, mi impegno, per il tempo che sarò alla guida dell’AVO di Padova, a fare tutto il possibile perché questi obiettivi vengano mantenuti e, se possibile, aumentati. Ma per questo ho bisogno del sostegno e della collaborazione del Consiglio Esecutivo e di tutti voi. Solo nella concordia e nell’impegno quotidiano potremo realizzare qualcosa di positivo Con l’augurio che il vostro servizio sia ricco di soddisfazioni, vi ringrazio e vi saluto tutti con grande affetto. Francesco Zoppelli Tema pag. 2 Scheda Informativa pag. 3 Calendario Appuntamenti pag. 4 Progetti pag. 6 Testimonianze pag. 7 La Ricetta del Volontario pag. 8 L a R icetta D el V olontario Spezzatino di cavallo alla veneta - per 4 persone (Daniela Varotto, Volontaria in Segreteria) 6 - 8 etti circa di pancetta (pancia) di cavallo e... 2 giorni di tempo. Rosolare nell’olio 3 cipolle medie, successivamente aggiungere i pezzi di carne, farla rosolare a fuoco basso con il coperchio. Dopo 1/2 ora togliere il coperchio, alzare la fiamma e fare evaporare tutta l’acqua. Quando lo spezzatino è abbastanza asciutto aggiungere pepe, cannella, 2 chiodi di garofano, 1 spicchio d’aglio, noce moscata, 2 foglie di alloro, un cucchiaio di passata di pomodoro e rimescolare velocemente poi coprire il tutto con vino rosso. Far bollire a fuoco lento per circa 2 ore. Il giorno dopo, se necessario aggiungere un po’ di brodo e far bollire per altre due ore. Preparare una buona polenta e BUON APPETITO!!! 8 Associazione Volontari Ospedalieri Via Gattamelata 62/64, 35128 Padova Tel.049/8215669 Fax 049/8215709 e-mail [email protected] Redattori: Elena Sini, Elia Rosati Coordinatori: Antonio Stella, Manuela Lotto 1 Tema Testimonianze Tema “L’Ospedale a misura di bambino: I servizi e le attività per l’umanizzazione”*. e tutelare alcuni aspetti fondamentali per la qualità della vita del bambino: gioco, scuola, creatività mediante l’impiego di professionisti dell’educazione Il cambiamento di prospettiva che ha portato in grado di farsi carico del sostegno psicorelazionale negli ultimi vent’anni alla convinzione che curare il del bambino malato e di favorire l’informazione dei piccolo paziente è qualcosa di più che curare solo la bambini e dei genitori. Il fine ultimo è di far sì che il sua malattia ha investito anche il Dipartimento di bambino che entra in Ospedale oltre ad incontrare Pediatria di Padova, che molto si è impegnato per chi si prenderà cura della sua parte malata, possa diventare un vero Ospedale a Misura di Bambino. incontrare anche chi avrà cura della parte sana Oltre a garantire la disponibilità delle più moderne della sua persona, fatta di potenzialità, attitudini cure, un Ospedale per il bambino, dovrebbe dare la e competenze. giusta attenzione alle esigenze dei piccoli pazienti e Il Servizio è costituito da 2 educatori professionali delle loro famiglie, favorendo l’umanizzazione delle con il compito di coordinare le attività ludiche e di cure nel rispetto della sensibilità dei vari soggetti supporto psico-relazionale per i piccoli ricoverati coinvolti. (animazione, laboratorio di pasticceria, laboratori Su questa linea la Pediatria di Padova negli ultimi creativi, laboratorio di giornalismo, pet therapy, dieci anni ha realizzato iniziative importanti, clown in corsia); elaborare il programma di intraprendendo un profondo cammino di animazione in Ospedale in accordo con lo staff trasformazione per divenire medico; integrare veramente un “ospedale amico”; i programmi e le un percorso di cambiamento attività didattiche volto a promuovere una nuova offerte dalle scuole filosofia di cura attenta alle per offrire una esigenze di cura del piccolo proposta integrata malato ed allo stesso tempo ed efficace; curare ai suoi bisogni di bambino (la la formazione degli famiglia, la scuola, il gioco, gli animatori volontari amici). e la gestione Dopo un’attenta analisi della dei tirocini della situazione esistente, negli ultimi Facoltà di Scienze anni sono state intraprese dell’Educazione e alcune azioni correttive atte a degli stage dei Licei migliorare le proposte già fornite psico-pedagogici. ai piccoli ricoverati. Infine, per favorire Nel 2000 è stato attivato il Centro al massimo il Giochi “Orsetto Paddi” (asilo nido) e nel 2001 il coinvolgimento di bambini e genitori alle attività progetto Web For Help (scuole superiori in corsia) proposte dal servizio sono state anche intraprese andando così a completare il quadro generale che diverse azioni nel campo dell’informazione rivolta vedeva già la presenza della scuola dell’infanzia, ai degenti (opuscoli informativi, calendario delle primaria e secondaria di primo grado. attività, volantini per la presentazione degli Nel 2002 è nato il Servizio per il Gioco e l’animazione eventi). (ora Servizio per il Gioco e il Benessere) punto di Il target di riferimento per gli interventi educativi arrivo di un programma iniziato 12 anni fa dal proposti dal Servizio sono i bambini tra i 3 e i 16 titolo “Giocare in Ospedale” e ispirato proprio al anni che accedono alla struttura pediatrica per visite logo della Pediatria, l’orsetto Paddi. ambulatoriali, o day-hospital, per pronto soccorso L’obiettivo principale di questo servizio è quello pediatrico, o bambini ricoverati nei 5 reparti di di migliorare la qualità della vita del bambino degenza (pediatria 2, pediatria 3, nefrologia, ricoverato creando un ambiente affettivamente pediatria d’urgenza, chirurgia pediatrica). ricco, capace di potenziare le risorse del bambino e Nel 2004 è stata anche attivata la Segreteria di rinforzare l’autostima minata dall’esperienza di per il Volontariato al Dipartimento di Pediatria, malattia e ricovero. Il servizio opera per sviluppare che svolge funzione di riferimento e di supporto 2 T estimonianze A fine Novembre saranno cinque anni che svolgo il mio servizio presso il reparto di Pediatria II. Ogni volta che termino il mio turno penso a quanto sarebbe utile per me, ma chissà, forse anche per altri, raccogliere in un quaderno i miei pensieri, le mie emozioni vissute incontrando quei piccoli, che più di tutti gli altri malati avvertono, magari senza rendersene completamente conto, il peso di quella malattia che li invade e che non sempre si riesce ad annientare. Ma non scrivo mai niente. E’ come se volessi trattenere nella mia mente e nel mio cuore i loro ricordi, le immagini dei genitori incontrati, le confidenze, affinchè tutto rimanga protetto dentro di me, direi custodito. E’ per questo motivo che fatico a scegliere di raccontare tra le tante una particolare esperienza, perché, dentro di me, lo sono tutte. Vi presento comunque una piccola signorinetta di circa undici anni. La chiameremo Serena, perché guardandola, il sentimento che mi ispirava era sempre di pace. Alta, bella, occhi azzurri, capelli biondo scuro, sorridente e con una grande curiosità della vita. Due genitori giovani, innamorati della loro piccola, disposti a tutto, pur di riuscire a veder ristabilita la loro figliola. La prima volta che ebbi occasione di conoscere Serena e la madre fu circa un anno fa. Entrai nella loro stanza e subito la mia attenzione fu catturata da questa giovane signora in apparenza calma, ma invece assolutamente preoccupata, che guardava la sua piccola donna muoversi con passi stentati.Quando Serena si accorse di me, mi si avvicinò e il nostro primo contatto fu un sorriso immenso ricambiato con piacere. Facemmo amicizia e dopo un po’ la mamma mi spiegò che la malattia era di natura neurologica e che, improvvisamente, stava bloccando i movimenti e non solo. La speranza sui rimedi adottati dai medici era grande. I ricoveri si susseguirono con cure sempre più intense, ma la malattia non demordeva, anzi, a lungo andare fece allettare Serena. Il nostro rapporto cresceva in affetto tanto che, a volte, era lei stessa a voler allontanare il padre o la madre per poter essere un po’ più libera con me. Giocavamo a carte, parlavamo dei suoi amici, della scuola, delle Winks, ma mai della sua malattia. In uno degli ultimi ricoveri, verso dicembre, Serena dormicchiava nel suo letto e la mamma, come sempre, le era accanto. Chiesi se la situazione fosse stabile e lei mi guardò con un’espressione di così profondo, ma pacato dolore che sentii l’immediato bisogno di abbracciarla forte:” Non dica niente, ho capito.” Lei annuì e mi regalò un piccolo sorriso. Dopo qualche giorno ritornai e trovai Serena seduta in sedia a rotelle, sorridente, con un bel maglioncino rosso, allegro. Rincuorata, col papà, la portammo in sala d’attesa e lì giocammo a “ forza quattro”. Serena si stava divertendo e dopo un po’ mi domandò:” Vieni anche domani?” Dissi che no, sarei ritornata solo dopo qualche giorno. La lasciai con un bacio e un arrivederci a presto. Quella fu l’ultima volta che ci incontrammo. Appena arrivata, al turno successivo, la mia caposala mi disse:” Carla corri, forse fai ancora in tempo a salutare. Stanno partendo per la chiesa parrocchiale….” Avevo il cuore che batteva a mille, ero terrorizzata di incontrare i genitori e di vedere lei. Onestamente volevo scappare con qualche scusa, ma nel pensarlo rividi il viso di Serena che mi chiedeva di ritornare presto. Corsi giù per le scale in fretta e arrivai in due minuti all’obitorio. Entrai per l’ultimo saluto, un bacio, una carezza. La mamma mi lasciò vivere questo piccolo momento di commiato e poi mi strinse forte, mi ringraziò di tutto e, con amore, mi porse la fotografia del suo piccolo Angelo. Sul retro sta scritto: “Se conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, questi orizzonti senza fine, questa luce che tutto investe e penetra, non piangeresti se mi ami… Sono ormai assorbita nell’incontro di Dio, nella sua sconfinata bellezza”. Serena Rimasi fino a quando l’ultima macchina fu lontana, ripresi la strada verso il reparto e riflettei su 7 Progetti Tema e Scheda informativa P rogetti Stage Continuità delle cure affettive Anche quest’anno l’AVO ha aderito al Progetto di Alternanza Scuola Lavoro attuato dagli Istituti Superiori di Padova, Marchesi, Fusinato, Nievo, Duca d’Aosta, Curiel, dando la possibilità a 11 studenti di far parte, per qualche giorno, della nostra Associazione. Lo Stage ha una durata di circa 2 o 3 settimane ed ha permesso agli studenti di partecipare alla vita della nostra Associazione e di conoscere le forme comunicative e relazionali utilizzate dai nostri volontari nelle strutture ospedaliere. Un’ulteriore parte dello stage prevede l’esperienza guidata in Accoglienza e nei Reparti. Per conoscere in modo approfondito la nostra Associazione è necessario “fare i volontari”. Non mancano infine da parte dei ragazzi momenti di confronto e verifica di questo loro percorso formativo. Parlare dell’esperienza permette agli studenti di riportare poi, in classe, le sensazioni e le emozioni vissute durante lo stage. Cogliamo l’occasione per ringraziare i volontari delle Accoglienze (Monoblocco, IOV, S.Antonio) e dei Reparti: Ambulatori Policlinico, Chirurgia Pediatrica, Chirurgia S. Antonio, Clinica Chirurgica Gen. III, Clinica Geriatrica, Clinica Medica 1 – 4 – 5, Day Hopital Oncologico 1° piano, Ginecologia, Lungodegenza 1, Lungodegenza Gruppo Giovani, Ortopedia 3° e 4° piano, Otorinolaringoiatria, Pediatria 2° piano, Urologia Azienda, Urologia Pediatrica, che hanno accompagnato con tanto impegno, pazienza ed entusiasmo questi giovani. Vi proponiamo uno slogan pensato dalle stagiste, AVO: Amore Volontario Offerto. E’ stato presentato per il secondo anno, al Centro Servizio per il Volontariato, il progetto Continuità delle cure affettive. Il progetto, ripropone sostanzialmente ciò che è stato realizzato durante la prima annualità che ha visto coinvolti 164 volontari AVO dei reparti di Lungodegenza 1 e 2, Clinica Medica I, Clinica Medica II, Clinica Medica III, Clinica Medica IV, Clinica Medica V, Medicina Generale, Medicina Interna, Clinica Geriatrica, Chirurgia Geriatrica e Accoglienza AVO dell’Azienda Ospedaliera - Medicina, Geriatria e Accoglienza AVO del S. Antonio - Oncologia Medica e Accoglienza AVO dello IOV; 102 volontari parrocchiali e 20 parrocchie di Padova e Provincia. Il percorso si è realizzato per 7 anziani, dimessi dalle strutture ospedaliere di Padova e presi in carico dalle Parrocchie. Porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito a rendere effettivo il progetto. Ci auguriamo di riuscire a coinvolgere maggiormente i volontari AVO, che individueranno gli anziani soli e presenteranno loro l’iniziativa tramite la scheda di adesione, al fine di ricevere le visite dei volontari della Parrocchia di appartenenza, riuscendo cosi a dare una maggiore risposta a quegli anziani soli dimessi dall’ospedale. 6 logistico per tutte le iniziative di volontariato che vengono offerte al nostro Ospedale, censendole, coordinandole ed indirizzandole secondo quelle che sono le esigenze e gli standard operativi stabiliti dal nostro Ospedale. Il percorso condotto in questi anni ha avuto il merito di migliorare la qualità della componente psicosociale e relazionale del percorso di cura del piccolo paziente presso il nostro Ospedale Pediatrico. L’integrazione con il personale medico e infermieristico è stata progressiva e il riconoscimento dell’importanza dell’approccio educativo proposto dal servizio ha trovato un valido sostegno tra le altre figure professionali operanti nella struttura. Questo perché ogni bambino che entra in Ospedale ha diritto di ricevere cure ed assistenza al massimo livello, che lo guariscano della malattia ma gli garantiscano anche il diritto di restare bambino e di continuare il suo percorso di crescita nonostante i problemi derivati dalla malattia e dal ricovero. È necessario quindi coinvolgerlo in esperienze significative che ne potenzino l’autostima e quindi lo aiutino a sconfiggere le sue paure e mobilizzare energie positive utili per la guarigione. Solo in questo modo il ricovero e la malattia non rimarranno un buio momento da dimenticare ma potranno diventare una tappa del suo delicato processo di crescita. *Tratto dalla relazione di: Elena Bertocco, Elisa Salata, Carlo MorettiServizio Gioco Benessere, Dipartimento di Pediatria; Azienda Ospedaliera - Università di Padova S cheda I nformativa *Il percorso di “Umanizzazione delle cure” svolto dal dipartimento di Pediatria si sta evolvendo secondo i seguenti piani di sviluppo: 1) “Da S.G.A. a S.G.B. cioè il Servizio Gioco e Benessere: l’evoluzione già avviata nel 2006 del SGA a sottolineare la mission di tutela del benessere del bambino ricoverato sotto tutti gli aspetti della sua vita durante la permanenza nel nostro Ospedale. 2) L’Educatore di reparto: il finanziamento di contratti per garantire, in ognuno dei nostri reparti, la presenza di questa figura professionale con compiti di facilitatore delle relazioni e dell’adattamento del bambino e del genitore al nuovo ambiente. 3) Le AAA/TAA: attività e terapie assistite dagli animali: un programma ripreso in maniera regolare nel 2005, a seguito della legge regionale 3/2005, che a cadenza bisettimanale propone la presenza di animali in Ospedale con l’obiettivo di realizzare una condizione generale di benessere psico-fisico e di stimolare l’area affettiva e la presa in cura. 4) DiWeb: il progetto appena attivato che dotato l’ospedale di cablaggio wireless che permette ai bambini di poter accedere ad internet e dialogare mediante un portale a loro riservato, con l’uso di PC portatili direttamente nella camera di degenza 5) La family-centered care per un coinvolgimento dei genitori nelle scelte strategiche generali relative alla tutela del benessere del bambino ricoverato. 6) La certificazione di qualità: il S.G.B. iniziò nel 2007 il percorso per la certificazione di qualità, in linea con la politica di certificazione di qualità che il nostro Ospedale Pediatrico ha attuato da alcuni anni per i suoi reparti e servizi. 7) Il potenziamento del lavoro in rete a livello regionale, anche sulla base della legge regionale 3/2005 che promuove i progetti di terapia del sorriso negli Ospedali veneti. P er A pprofondire ... Che ci faccio in Ospedale? Luciani R. (2003), Giunti Editore. Firenze Un libretto operativo per bambini fino a 10 anni d’età, che li aiuta ad orientarsi e comprendere cosa avviene quando sono ricoverati in Ospedale. Attraverso questo strumento si tenta di dare una risposta alle domande dei piccoli pazienti a proposito di persone e cose nuove che li circondano, offrendogli uno strumento gradevole e amichevole che li aiuti a trascorrere più serenamente il tempo del ricovero. 3 Calendario Appuntamenti Calendario Appuntamenti e Appuntamenti Extra Appuntamenti AVO Sabato 18 SETTEMBRE Giovedì 18 2a Riunione Plenaria dei Responsabili. c/o Aula Magna dei Servizi dalle ore 15:30 alle 17:30 Confronto allargato tra Responsabili e momento formativo. Parteciperà la Dott.ssa Vittoria Manani Martedì 30 2° Incontro Tirocinanti. c/o Aula COR dalle ore 17:00 alle 19:00 NOVEMBRE Domenica 9 35° CORSO DI FORMAZIONE ore 17:00-19:00 c/o Sala Diego Valeri in via Valeri n. 19 Martedì 7 Saluto del Presidente AVO Padova, Francesco Zoppelli “Una scelta di volontariato” M. Bertante, (Presidente AVO Regionale Veneto) “La motivazione al volontariato” Dott.ssa M. Lotto (Psicologa AVO) Giovedì 9 Presentazione dell’Associazione, F. Zoppelli, P. Viero (Consigliere AVO) “Il volontariato AVO” L. Sanavio (Consigliere AVO) “Il periodo di tirocinio” O. Pavone (Responsabile tirocinanti) Martedì 14 “Il volontario AVO nella rete assistenziale” F. Diotto (Consulente AVO Veneto) Test Attitudinale Dott.ssa M. Lotto (Psicologa AVO) Giovedì 16 “La psicologia del malato” Dott.ssa E. Capovilla (Psiconcologa IOV) Dibattito Martedì 21 “La comunicazione e la relazione d’aiuto” V. Manani (Collaboratrice Camilliani) “Il bambino a scuola... in Ospedale” G. Ballestrini (Insegnante di Matematica) Testimonianze dei volontari Giovedì 23 “Il malato anziano” O. Terranova (Direttore Dipartimento dell’anziano) Testimonianze dei volontari Martedì 28 “Il malato oncologico” D. Pastorelli (Oncologo IOV) Testimonianze dei volontari 4 Giornata del Volontario AVO Aula Croce Verde dalle ore 10:00 alle 18:00 Con la consegna dei distintivi dei 10 e 25 anni ed il riconoscimento dei 20 anni SECONDA RIUNIONE DI CENTRO OTTOBRE Giovedì 30 Formazione Quadri c/o Sede AVO ore 9:30 alle 17:00 Per Consiglieri e Coordinatori; Parteciperà il Dott. Claudio Lodoli “La realtà migratoria a Padova” M. G. D’Aquino (Strutt. Immigrazione ULSS 16) Testimonianze dei volontari Questionario di gradimento Mercoledì 12 CENTRI 2°, 5°, 7°, 8°, 9° c/o Aula Magna dei Servizi dalle 15:30 alle 17:30 “Il senso di appartenenza” Dott.ssa E. Georgopoulos Martedì 18 CENTRI 1°, 3°, 4°, 6° c/o l’Aula Croce Verde dalle 15:30 alle 17:30 “ La Privacy” Prof. D. Rodrìguez Segnaliamo SITO Finalmente on-line il sito dell’AVO di Padova dove potrete trovare informazioni, notizie e molto altro ancora. Visitatelo all’indirizzo www.avopadova.org KINDERHEIM - il fantastico mondo dei bambini Vi informiamo che il servizio di baby-sitting ha ripreso il suo orario consueto (dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17:30 alle ore 20:00). Sta partendo una compagna pubblicitaria, attraverso volantini e locandine informative, che richiederà la vostra partecipazione. Appuntamenti Extra “SOLIDALE SARAI TU!” Festa provinciale del volontariato Domenica 28 Settembre dalle ore 9:00 alle 18:00 si terrà nelle piazze del centro storico di Padova la quinta edizione della Festa provinciale del Volontariato. Chiediamo la partecipazione di tutti voi per rendere questa giornata un momento di testimonianza e di festa. 5