Papa no Iu Koto o Kikinasai!:Volume 1 Capitolo 4 Capitolo 4 – I Ricordi di Sora. Miu-chan inserì cautamente il duplicato della chiave nella serratura, e la girò cercando di fare il meno rumore possibile. Dopo essersi assicurata che la porta facesse un lievissimo click, Miu-chan si voltò a guardarci senza dire una parola, e gli occhi delle due sorelle si incrociarono. "Entriamo……!" "Ok." Sora-chan fece strada. Sfruttò le ombre dei pilastri, e sfrecciò nel corridoio dopo essersi assicurata che non ci fosse nessuno. Hina la seguiva immediatamente, e entrò candidamente. "Zio, sbrigati ad entrare!" "A-Ah……" Mi sbrigai ad entrare, dato che Miu-chan insisteva. Come pensavamo, non c'era presenza umana in quella casa. "Phew…… sembra che non siamo stati scoperti." Sora-chan fece un lungo sospiro ed entrò in casa. "Um, penso che non ci sia alcun bisogno di fare tutto così di nascosto, sapete……" "Cosa stai dicendo? E come la mettiamo se ci scoprono e ci portassero via?" Miu-chan gonfiò le guance, leggermente arrabbiata. In quel momento ci trovavamo nella casa in cui vivevano la mia defunta sorella e mio cognato, che per inciso era anche il luogo che le tre sorelle chiamavano casa. In quel momento, la casa doveva essere sotto la custodia della famiglia Takanashi. Il motivo ovviamente, era perché le tre sorelle che avrebbero dovuto ereditare la casa, al momento erano nel mio appartamentino malandato. Inutile dirlo, non avevo mancato di notare come fosse patetica quella situazione. Il motivo per cui ci stavamo infiltrando era perché temevamo di imbatterci in qualche membro della famiglia Takanashi. La scena drammatica che si era consumata al funerale si sarebbe ripetuta di certo—e per quel che ne sapevamo, Sora-chan e le altre sarebbero finite separate di sicuro questa volta. Siccome non volevamo che accadesse, facemmo in modo che nessuno ci scoprisse durante la nostra operazione "infiltriamoci a casa". Sebbene l'idea comportasse non pochi problemi, non potei rifiutarmi di fronte alle continue richieste di Miu-chan. Inoltre, le cose di cui avevano bisogno le ragazze erano tante. …… Almeno fin quando la mia stanza da 3 x 2 metri poteva contenerle. Mi sedetti sul sofà nel salotto, preoccupato. "Allora Zio, nel frattempo aspettaci qui." ''Ah, voglio aiutare anche io.'' "No!" Risposero le due all'unisono. "Che risposta astiosa… giuro che voi due…" "E poi dicono che gli uomini non sono così ottusi……" "Sono davvero dei testoni." E giù con altre critiche. Avevo solo pensato di aiutarle con i bagagli pesanti…… "In ogni caso rimani qui e non fare niente!" "Assolutamente! Non salire sopra senza il nostro permesso!" Dopo aver enfatizzato il concetto un'ultima volta, le due sorelle salirono di sopra. Hina ed io rimanemmo di sotto. "Hina—tu lo vuoi l'aiuto di Ietto?" "Nooo~ non voio. Hina può fae da fola. Hina, vuole tovae Usagi-chan~~" Pure lei mi aveva rifiutato. "Haaahh……" Ero davvero così inaffidabile? Però, ripensando a quando vivevo con mia sorella, e quando tornavo a casa e trovavo la mia stanza pulita e di nuovo in ordine, in effetti un po' mi dava fastidio che metteva piede in camera mia. Forse era solo colpa dell'adolescenza. "Non c'è niente da fare allora……" Hina era occupata a rovistare nella scatola di giochi accanto alla TV, e immaginai che anche le altre due erano occupate a rovistare tra i loro averi. Guardando i giocattoli colorati sparsi sul pavimento, non potei fare a meno di preoccuparmi—chi avrebbe pulito poi? Non ditemi che avrei dovuto farlo io? Mi guardai intorno mentre pensavo a queste cose. Era tutto così tranquillo da mettere i brividi. Inoltre…… "Questo posto era così grande l'ultima volta……?" Già la prima volta che ci avevo messo piede, mi ero reso conto che questa casa era posseduta da un capitalista. Tuttavia, ora che era vuota sembrava ancora più grande. Pensare a tutte quelle cose mi seccò di nuovo la gola. Probabilmente la colpa era anche di quel sofà estremamente comodo su cui ero seduto. Anche la zona circostante era molto tranquilla, dato che ci trovavamo in un'area residenziale. Senza contare che la notte prima non avevo dormito per via di un cambio di turni al lavoro. Mi sarebbe stato impossibile non avere sonno con tutte quelle circostanze. "Huaaahhh……" Non potei fare a meno di fare un grosso sbadiglio. "Ietto hai fonno?" "Mm…… si, ho voglia di dormire un po'." "Alloa dommi~" "No, non posso……" "Hina ti canta la ninna nanna!" "Cantare…… una ninna nanna?" "Fiiiii!" Alzando la sua manina in aria, Hina, sicurissima di sé, mi costrinse a sedermi sul divano, e poi mi saltò sullo stomaco. Perlomeno non mi sarebbe servita una coperta..... "Ninna nanna~~ Vai a nanna~~ Nell'abbraccio di mamma~~♪" Era completamente fuori tempo, eppure sembrava presa dalla faccenda. La sua manina mi sbatteva continuamente sulla testa (probabilmente voleva accarezzarmi). Era impossibile dormire in quella situazione. Ma vedere Hina che ce la metteva tutta per farmi contento, mi dava la forza di non mandarla via. Decisi di resistere finché Hina non si fosse stancata—Chiusi dunque gli occhi. A proposito, anche l'ultima volta avevo dormito sul divano. All'epoca, questa casa aveva mia sorella, mio cognato, Sora-chan, Miu-chan e Hina…… vivevano tutti insieme e felici. Mi avevano accettato come un vero membro della famiglia e si erano radunati tutti per mangiare insieme…… Ah, allora era per questo. Non mi meraviglia che questo posto sia diventato così solitario. Lo sapevo già che i giorni in cui ci saremmo radunati tutto felici intorno al tavolo non sarebbero più ritornati…… Nelle parole di Hina, per un istante credetti di sentire mia sorella che mi cantava una ninna nanna. "Eh……" Aprii gli occhi improvvisamente e mi guardai intorno Nessun cambiamento in soggiorno. No, la luce fuori dalla finestra sembrava un po' più fioca. Sembrava che mi fossi addormentato alla fine. Diedi un'occhiata all'orologio, e sembrava che avessi dormito per un'ora almeno. Non so nemmeno se fosse dovuto alla riuscita della strana ninna nanna di Hina, o per la mia pessima abitudine di addormentarmi in fretta in quella casa. "Geh, a proposito, dov'è Hina?!" Per un tutore è un grosso problema lasciare da solo una bambina per un'ora. Avevo intenzione di alzarmi per cercare Hina, ma mi accorsi di non riuscire a sollevarmi dal divano. Qualcosa di molto pesante mi spingeva contro il divano. "Uwaah?!" Guardai meglio e mi resi conto che Hina mi stava abbracciando forte mentre dormiva come un sasso. "Ed io che mi stavo chiedendo cosa fosse questo peso……" Questo si che è un abbraccio coi fiocchi, considerando anche che stai dormendo. Per caso sei un cucciolo di Koala o che altro? "Oi—Hina—Potresti lasciarmi per favore……" Dato che Hina non aveva alcuna intenzione di svegliarsi indipendentemente da quanto la chiamassi, non mi rimase che cercare di liberarmi con cautela dalle sue manine e di poggiarla sul divano senza farla svegliare. Non appena la mossi fece una faccia scontenta, ma si rilassò immediatamente. "Fa la brava e dormi qui, non andare da nessuna parte……" Mi tolsi la maglietta che portavo e la misi addosso ad per coprirla Hina mentre uscivo dalla stanza. Diedi un'occhiata su per le scale, ma era tutto in silenzio. Non ditemi che mi hanno lasciato qui e se ne sonoandate di nuovo a fare shopping……? "Ehi—Sora-chan—,Miu-chan—?" Non c'era niente da fare, sarei dovuto salire di sopra. Ovviamente non salivo perché mi interessavano le camere delle ragazze. Anche io avevo già avuto il piacere di entrare nella stanza di una ragazza, anche se l'ultima volta risaliva alla seconda elementare. Salii per le scale buie, incapace di trovare l'interruttore. Mentre salivo una rampa di scale di quelle che normalmente si trovano solo nelle case di periferia, incontrai una ragazza la cui faccia era diventata tutta rossa per via della battaglia mortale che stava combattendo con la sua valigia. "Nnn—! Nnn—! U—nnn—!" Sora-chan stava facendo del suo meglio per trascinare una valigia talmente grossa che non ci passava dalla porta "…… Che stai facendo?" "Hauu?!" Sora-chan sobbalzò non appena si accorse della mia presenza. "P-P-P-P-erché?!" Um, non ho idea di cosa risponderti. E poi quello dovrei dirlo io. Pensare che era talmente concentrta da non accorgersi di qualcuno fin quando non le avesse rivolto la parola. Era incredibile come sotto certi aspetti Sora-chan potesse essere così testarda. "Beh, posso dire a grandi linee che sta succedendo. Quella valigia è bloccata e non vuole saperne di venire via." Sora-chan emise un‘Uu……" alle mie parole, come se fosse appena incappata in un contrattempo. "Credo che sia meglio non tirarla così, altrimenti metterai la roba all'interno sottosopra." "M-Ma mi manca poco! Davvero! E comunque ho già ridotto il bagaglio di parecchio!" "……Ridotto di parecchio?" "Uuu…… Si. Dopo averne parlato con Miu, abbiamo deciso che portiamo con noi solo quello che entra in una sola valigia. Sarebbe stato troppo difficile portare troppe cose in una volta, no?" ……Una valigia. Allora è per questo che hai scelto la valigia più grande e l'hai riempita all'inverosimile. Ad essere onesti, penso che non ci fossero alternative…… "Capisco, ma se ci sono cose che vi servono davvero non dovete intestardirvi e prendere per forza una sola valigia; non fa niente se ne prendete altre, ok?" Intendevo essere d'aiuto a Sora-chan, ma lei divenne tutta rossa, o perché non voleva accettare il mio consiglio, o perché forse si vergognava a farsi vedere così da me. "Come pensavo, è meglio se trovo un modo per tirar via questa valigia! Una basta e avanza!" "Aspetta un attimo! Si romperà e continui a tirarla così!" Il mio timore divenne realtà in un niente. Ovviamente, non fu la portaa rompersi—proprio mentre Sora continuava a combattere con la porta e la valigia, quest'ultima, incapace di reggere oltre allo sforzo, si disintegrò con un gran rumore. Dall'interno della valigia volarono fuori ogni sorta di vestiti e di peluche come coriandoli da una scatola a sorpresa, e persino Sora-chan mi arrivò addosso, avendo perso l'equilibrio. "Yaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh!" "Uwoaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh?!" Emisi un urlo involontario quando afferrai Sora-chan e caddi giù per le scale. La prima volta che avevo incontrato mia nipote era stato quasi tre anni prima. "C'è qualcuno che vorrei presentarti." All'epoca ero stato chiamato improvvisamente a recarmi in un albergo d'alta classe da parte di mia sorella, ae fu lì che conobbi l'uomo che avrebbe sposato mia sorella—in altre parole, il mio attuale cognato, Takanashi Shingo-san. Quando seppi la notizia rimasi fulminato. Anche se avevo sentito che mia sorella usciva con qualcuno, non mi sarei aspettato certamente che si trattasse di un uomo di mezza età. In altre parole, le due ragazzine ben vestite difronte a me, un giorno sarebbero diventate mie nipoti. Nessuno ne sarebbe stato felice sotto tali circostanze. All'epoca ero anche molto confuso dalla situazione, perché frequentavo ancora le medie Dopo che ebbi finito per primo do mangiare quelloc he avevo ordinato, mi allontanai con un "Vado in bagno" e scappai da quel tavolo. Uscito dal bagno, non avevo alcuna voglia di tornarci. Mentre passeggiavo per il corridoio degli ascensori, notai una bambina che era appena uscita dal bagno Era quella seduta davanti a me durante il pasto, il suo nome era Sora se non ricordavo male. Durante la cena mi aveva mandato continue occhiate furtive, e ogni volta che i nostri sguardi di incontravano, lei spostava il suo imbarazzatissima. Sembrava che Sora avesse appena portato sua sorella in bagno, dato che le stava asciugando le mani con un fazzoletto. La prima ad accorgersi di me fu sua sorella Miu. Non appena mi vide, si allarmò e si nascose dietro la sorella. Poi fu il turno della più grande di accorgersi di me, e la sua faccia si fece improvvisamente rossa, mentre si faceva prendere dal panico. In quel momento, la sorellina minore scappò via—Miu all'epoca reagiva sempre così davanti agli sconosciuti ed era terribilmente timida—guardando Miu-chan adesso, non si sarebbe mai detto. "Ah, aspetta, Miu!" Si affrettò a rincorrere sua sorella, senza curarsi di salutare la persona che un giorno sarebbe diventata il loro zio— Forse fu proprio quel pensiero a confonderla, fatto sta che Sora-chan esitò e si voltò indietro mentre correva, finendo per inciampare e rovinare dolorosamente per terra. Vederla spalmarsi faccia a terra fece male anche a me in un certo senso. Mi affrettai ad aiutarla a rialzarsi. Diedi un'occhiata e mi accorsi che Sora-chan sarebbe scoppiata a piangere di lì a poco. "Stai bene? Non devi trattenerti se fa male." Sora-chan scosse la testa e strinse i denti mentre diceva "tutto ok". "Fammi vedere le mani." Sora-chan scosse di nuovo la testa. "Tu…… dai fai la brava e fammi vedere le mani." Usai un po' di forza e costrinsi Sora ad aprire le mani, e come mi aspettavo, aveva i palmi delle mani leggermente escoriati e sanguinanti. "Uwahh, sembra faccia tanto male……" Dissi involontariamente tra me e me. "Uuuu…… Nngu…… Uuuuuuuuuu……" Sora-chan sembrò raggiungere il limite, mentre grossi lacrimoni cominciavano a scenderle sulle guance. "Uwohhh?! A-Aspetta!" Era la prima volta che vedevo piangere una ragazza davanti a me. Abbracciai Sora-chan e la portai in bagno. "Potrebbe far male un pochino, perciò resisti ok?" Feci sedere Sora affianco al lavabo e cominciai a lavarle gentilmente le mani. Dopo che ebbi lavato le sue ferite, usai il mio fazzoletto per asciugarle le mani, e poi le applicai un cerotto sulle ferite. Avevo sempre dei cerotti nel portafogli per via delle insistenze di mia sorella maggiore. Ma non mi aspettavo di doverli usare per una ragazza. "Come va? Fa ancora male?" Sora-chan scosse la testa tirando su col naso; sembrava che avesse smesso di piangere. "Ok, allora torniamo al tavolo." "U-Um……Z-Zio!" "Ugh……?!" Pensai di aver appena sentito una parola molto spiacevole "U-Umm…… non dirmi io, ‘Oji-san'…… era riferito a me?" "Nnn…… perché, Yuri-san ha detto……" In effetti mia sorella mi aveva presentato dicendo ‘questo è vostro zio.' "Se possibile, potresti evitare di chiamarmi ‘Zio'? Mi fa disgusto." "…… Allora, Yuu-chan?" "Così è come mi chiama mia sorella, per favore risparmiamelo!" Sora-chan incrociò solennemente le braccia, e cominciò a pensare facendo ‘hmmm—'. Dopo aver riflettuto con quell'aria adorabile per qualche attimo, gli occhi di Sora-chan si illuminarono di colpo, come se avesse trovato un'idea geniale. "Um, allora ti chiamerò—" La bambina di fronte a me, con quel sorriso luminoso, mi aveva chiamato— "N-Non puoi…… I-Impossibile…… Non morire! Onii-chan!" Facendo uno sforzo tremendo per aprire gli occhi, notai Sora che piangeva disperata. Urg…… Ricordo di essere caduto per le scale…… Ahiahaiaha?! Che diavolo, il dolore alla schiena e alle articolazioni si era propagato attraverso i fino al cervello. "Ehi?! Onee-chan! Zio! State bene?!" Proprio mentre avevo cominciato a vedere le stelle per il dolore, Miu-chan apparve in cima alle scale con espressione scioccata. "Ahia……" "Onii-chan!" Sora-chan, che mi stringeva forte e piangeva , si alzò a guardarmi. "Stai bene? Se hai battuto la testa potrebbe essere una cosa seria lo sai?" "Non temere. La mia testa sembra a posto, anche se mi fa male dappertutto." Le lacrime cominciarono a scorrere di nuovo sul visodi Sora-chan, mentre si poggiava una mano sul petto. "Stai piangendo di nuovo. Proprio come l'ultima volta, hai pianto anche quando sei caduta." "Onii-chan……" Sora-chan mi fissò esterrefatta. "Te lo ricordi ancora……?" "No…scusa. Mi sono appena ricordato." Afferrai un fazzoletto vicino alla mia mano e ascigai il volto rigato di lacrime di Sora. "Ah, Zio. Quello è……" Miu-chan indicò immediatamente il panno che avevo preso con espressione raggelata. "Co……?!" Sora-chan divenne immediatamente verde. La sua espressione passò dalla tristezza allo stato di shock , e poi si fece rossa in viso. "Eh? Cosa c'è?" Controllai il fazzoletto che avevo in mano, e mi accorsi che il pezzo di tessuto rosa non solo era liscio come la seta, aveva anche dei nastrini neri, ed era un pezzo davvero incredibile. No, non era un pezzo d i tessuto in effetti. Ovviamente non era concepito per asciugare le lacrime...... "Quelle sono una delle paia preferite da Onee-chan." Miu-chan stava guardando l'indumento che reggevo in mano e che il mondo conosceva col nome di “mutandine.” "N-N-N-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!" Sora-chan emise un grido che avrebbe spaccato la terra. Mi strappò dalle mani le sue mutandine e poi mi diede un ceffone. "Ahia! Ferma, calmati, Sora-chan!" "No! Noo! NOOOOOOOOOOOO!!" La mia faccia divenne presto insensibile sotto i colpi ripetuti di Sora-chan. Il suono delle posate si sentiva per tutta la stanza. Quella sera avremmo mangiato il curry. Fortunatamente per noi, in quella casa c'erano ancora gas e corrente elettrica, perciò demmo tutti una mano per preparare la cena. Il curry fu accompagnato da frutti di mare. Su forte insistenza da parte di Hina, aggiungemmo pezzetti di polipo nella sua porzione. Il sapore era passabile dato che si trattava di curry precotto comprato al vicino supermercato. Avevamo in mente di rimanere lì per la notte e tornare a casa la mattina seguente, visto che preparare la cena aveva richiesto più del previsto. "Um……" Aprii la bocca per parlare dato che non sopportavo più quel silenzio. "E' ora che tu smetta di essere arrabbiata……" "Hmph." Sora-chan non aveva alcuna intenzione di rispondermi, perciò si limitò a sbuffare infastidita Mi stava ignorando completamente fin dall'incidente delle mutandine. Mi aveva già schiaffeggiato, possibile che non bastasse…… "Ahia……" Eccolo di nuovo. Ogni volta che aprivo la bocca per ingoiare un boccone di curry, la mia faccia presaa schiaffi selvaggiamente mi faceva un male cane. "Zio va tutto bene?" "Er…… Penso di si……" Sebbene avessi già fatto un impacco con acqua ghiacciata, era solo un palliativo momentaneo. Per me si era trattato di un vero "Anniversario dello Schiaffo Ricevuto da una Donna Diversa da mia Sorella". Però ero un po' risentito che si fosse trattato di schiaffi non inerenti a questioni romantiche. Però, immagino che me lo meritassi per aver dimenticato il nostro primo incontro. "Ietto ti fa male la faccia? Hina ci foffia fopra fe vuoi!" Grazie, Hina. Tu si che mi vuoi bene. "Onee-chan, non potresti piantarla adesso? Di quello che vuoi ma non puoi schiaffeggiare qualcuno dopo che ti ha salvato mentre cadevi dalle scale……" "E-E' colpa sua se……" In quel momento i nostri occhi si incontrarono e Sora abbassò di nuova la faccia rossa come un peperone. Era davvero così imbarazzante che avessi visto le sue mutandine……? "Perdonala, Zio. Onee-chan è una persona davvero, mooo~lto timida. Una volta, un ragazzo della sua classe……" "Miu!" Miu-chan fece una linguaccia. "Mi lavo per prima!" Sora-chan posò le posate nel lavandino e si diressi di sopra. Sembrava che non avesse alcuna intenzione di rivolgermi la parola Dopo cena facemmo a turno per andare in bagno. Anche per me era passato parecchio dall'ultima volta che mi rilassato in una vasca. Avere il lusso di stendere le gambe in una vasca...Immagino che mi fossi abituato ad una vita povera nel mio appartamento. "Hina—ricordati di chiudere gli occhi." "Ok~" Usai l'acqua calda per lavare i residui di sapone dalla testa di Hina. Usai la mano libera per massaggiarle la testa, e Hina, che lo trovava divertente, rideva felice. Chi avrebbe mai detto che la testa di una bambina fosse così morbida. Anche i suoi capelli erano meravigliosi. Mi raccomandavo continuamente di non usare troppa forza, e mentre lavavo i capelli da Hina, sentivo battere il cuore per l'emozione. "Ok, senti ancora la schiuma?" "No~" Hina alzò la manina in alto. Presi la piccola Hina e la misi nella vasca, con sua grande gioia. "Ietto! Tatteniamo il fiato!" "Hoho, vedo che sei coraggiosa. Non pensare di poter vincere tanto facilmente contro di me." "Mu——Hina vinceà di ficuo!" "Ok, fatti sotto allora!" Gridammo entrambi "Pronti~" e poi ci immergemmo nella vasca. Mentre eravamo sott'acqua feci il solletico ad Hina. Come mi aspettavo, schizzò immediatamente fuori dall'acqua. "Ietto non vale!" "Muahahaha, gli adulti sono creature infide." "Di nuovo! Non si imboglia~!" "Ok ok, stavolta niente trucchi." Ovviamente mentivo. "Se tai mentendo, dico alla soellona di picchiatti!" "Urg…… Hina, non ricordarmi tua sorella proprio adesso……" Continuammo a giocare per un po' ed io mi godei anche un bel bagno caldo dopo chissà quanto tempo. Dato che c'era voluto tempo per preparare la cena, quando uscimmo dal bagno erano già le nove e mezza Il tempo di asciugarci i capelli ed era ora di andare a letto. "Nnn—……" Hina fu la prima a soccombere al sonno, e stava già dormendo tra le braccia di Sora ancor prima che avessimo finito. "Vado a mettere Hina a letto." "Onee-chan, ti serve aiuto?" "Ce la faccio da sola." Sora-chan portò Hina di sopra. Decisi che quella sera sarei andato a letto presto anche io. Tanto non mi restava da fare altro, a parte guardare la televisione Quel sonnellino di un'ora non era bastato per recuperare tutto il mio sonno arretrato. "Miu-chan, vado a dormire anche io. Posso dormire nella stanza degli ospiti al primo piano?" "Ok, i letti sono già pronti." Come aveva detto Miu, c'erano già pronti un set di materassini e di coperte. Mi stesi sul materassino in silenzio. Le lenzuola nuove avevano ancora un vago sentore di naftalina, e per qualche motivo mi davano un senso di nostalgia. Cominciai a tossire e rigirarmi, ma non riuscivo prendere sonno. "Non riesco a dormire……" Mi chiesi se fosse dovuto al fatto che ero andato a letto alle dieci, o perché non ero abituato dormire da solo in una stanza tanto grande…… Per qualche motivo non riuscivo a calmarmi e non facevo altro che cambiare postura nel letto. Non so quanto tempo passò. Sentii i passi di qualcuno che saliva su per le scale. Magari andava in bagno, o a bere un po' d'acqua? "Scusa per il disturbo~……" "M-Miu-chan? Cosa c'è?" "Ehehe…… possiamo dormire insieme?" "Erm…… ok, va bene……" Alle mie parole, Miu-chan fece un'espressione sollevata e corse verso di me. Tirò fuori un altro materasso e si stese accanto a me. "Credo di essermi abituata alla vita in quell'appartamento…… non riesco più a dormire da sola." "Già……" "Hehe, è un pochino imbarazzante." Miu-chan, per una volta sembrava in imbarazzo, e usò le lenzuola per coprirsi il colto. Era un'azione un po' infantile, ma mi metteva a mio agio. "Anch'io…… Per me questa stanza era troppo grande e non riuscivo a prendere sonno." "Anche tu?" Miu-chan fece capolino e mi guardò. "Pensare sul serio che una stanza piccola sia meglio, immagino di essere troppo abituato ad una vita semplice." "Se è così, allora vale anche per me. Siamo abituati tutti a quel genere di vita ormai." Ci guardammo negli occhi e non potemmo fare a meno di sorridere. "Allora eri DAVVERO qui……!" Stavolta a parlare era stata Sora, che portava in braccio anche Hina. "Anche Hina vuole dommie con Iettooo~" "Uwaah?!" Hina si dimenò dalla stretta della sorella e atterrò dritta sul mio stomaco. Dannata mocciosa di tre anni. Ho quasi soffocato per colpa tua "Sul serio, Miu…… Volevo parlare con te ancora un po', e tu invece……" "Ma io volevo stare con lo Zio. A proposito, nemmeno tu riuscivi a dormire, vero? Onee-chan." "Co…… Io non sono come te." "Bugiarda. Spiega perché hai un cuscino in mano." "Q-Questo è, um……?!" Sora-chan nascose il cuscino dietro la schiena, e si fece di nuovo rossa come un peperone. "Vi prego, toglietemela di dosso……" Alla fine, dormimmo proprio come nel mio appartamento e cioè a forma dell'ideogramma “fiume”. (Nota: ‘Fiume' = 川) Tuttavia, stavolta c'era qualcosa di diverso. A dormire in mezzo stavolta ero io. Sora-chan e Miu-chan dormivano una per ogni lato. Hina invece dormiva tra me e Sora-chan, ma di tanto in tanto mi scavalcava per andare a dormire con Miu-chan. Hina, per favore smettila di rotolarmi addosso. "Posso venire un po' più vicino? Solo per un po'" Mi chiese Miu-chan. "Certo……" "A-Anche io...!" Sora-chan, rifiutandosi di ammettere la sconfitta, si avvicinò a me più di Miu-chan. Sebbene ci fosse spazio più che a sufficienza per dormire tutti comodamente, aveva deciso di annullare le distanze tra noi…… E tuttavia mi faceva piacere quell'attenzione improvvisa nei miei confronti. "Immagino…… è perché si fidano di me……" "Hai detto qualcosa Zio?" "No niente." "Bugiardo, è ovvio che ti stai auto-compiacendo." Sora-chan mi diede un pizzicotto e mi fissò. "Perché mi hai dato quel pizzicotto?!" "Mi annoiavo." Così è troppo. Sono più grande di te e sono il tuo tutore. "Anche Hina~" "Grrfuu?!" Hina, questa tua tecnica, si chiama Flying Body Press, lo sapevi? "Onee-chan è furba~" Miu-chan si avvicinò ancora di più e mi strinse forte. "Ehi! Miu! Mollalo!" "No~ molla tu~" "Att~acco~" "Guwohh?!" Una gomitata eseguita in perfetto stile wrestling, ma dove diavolo aveva imparato quelle cose? "Anche tu Onii-chan! Smettila di gongolare tanto!" "Ma quando mai?!" E fu così che la nostra allegra famigliola passò la notte. Tuttavia avevo capito due cose. Le due sorelle non si sarebbero mai avvicinate alla stanza di mia sorella e mio cognato. …… E inoltre, il coniglio di peluche tra le braccia di Hina era importantissimo per lei. La seconda settimana, Hina cominciò a frequentare l'asilo. Sora-chan e Miu-chan tornarono a scuola invece. Io invece cominciai un nuovo lavoro. A raccomandarmelo era stato il capitano della squadra di Football Americano, oltre che il figlio del manager della fabbrica—cioè Hanamura-senpai. Dovevo fare ogni sorta di lavoretto in giro per la fabbrica. Questo includeva trasportare le merci sui camion, e persino l'imballaggio stesso. Anche l'orario di lavoro e il cambio turno erano diventati più flessibili, e spesso potevo portare a casa snack vicini alla data di scadenza. Dopo aver saputo della mia situazione, Hanamura-senpai non smise di cercare di aiutarmi, e grazie al suo impegno fui in grado di ottenere quel lavoro pieno di benefici. Grazie ad Hanamura-senpai, il mio stato finanziario disperato era migliorato notevolmente, e potei dedicare finalmente un po' di tempo allo studio. Il problema successivo, era che ormai non andavo più al club da settimane. Non avevo potuto fare altrimenti, dato che avevo fatto avanti e indietro tra lavoro e università, e dovevo anche passare per l'asilo tutti i giorni. Con tutti questi , non avrei mai potuto trovare del tempo per le attività del club. Proprio mentre stavo considerando se rimanere un membro fantasma, o consegnare il mio modulo di dimissioni— Dopo la fine delle lezioni, mi stavo dirigendo vero l'asilo di Hina. Di solito, passavano Sora-chan o Miu-chan a prendere Hina, ma quel giorno sembravano impegnate entrambe, perciò toccava a me andare a prendere la piccolina. Varcai i cancelli dell'asilo, e ad attendermi vicino alle scarpiere all'ingresso c'era una maestra che ormai conoscevo bene. "Cielo, oggi è venuto ‘Ietto.' " "Si…… um, per favore non mi chiami così……" Non era piacevole essere chiamati così da una donna più grande. La maestra ignorò la mia protesta e gridò: "Hina~ sono venuti a prenderti—" "Ietto!" Hina corse tra le mie braccia non appena mi vide, ed io la sollevai da terra. "Yo, ti ho fatto aspettare." "Oggi è venuto Ietto?" "Le tue sorelle oggi avevano da fare a scuola, perciò faranno un poco tardi. Non ti piace che venga lo Zio a prenderti?" "No! A Hina piace Ietto!" Dopodiché mi baciò sulla guancia. Ma più che un bacio vero, fu più un risucchio forzato, con il risultato che mi sbavò la guancia. "Uwooh?! Hina, dove l'hai imparato?" "Ba~cio, ho impaato da Takeshi!" "Takeshi…… ?" Wow, Takeshi-kun, devi essere molto coraggioso per mettere le tue manacce sulla mia nipotina. Questo genere di cose andavano stroncate sul nascere. "Hina, dove si trova adesso questo Takeshi?" "Takeshi……è laggiù!" Guardai verso la direzione in cui indicava Hina, e vidi una peste dai capelli medio-lunghi che giocava nella buca della sabbia. "Ok~ Hina, aspetta qui un momento. Devo dire qualcosa a quel delinquente—" "Segawa-san. Non può." La maestra sorrideva gentile, ma mi stava stringendo la palla con la stessa forza delle fauci di un alligatore. Che stai facendo, lasciami andare. Uno zio deve difendere l'onore di sua nipote…… "Hina, perché non torni dentro e ti prepari per tornare a casa?" "Ok~" Dopo che la maestra ebbe mandato Hina dentro, la sua stretta si fece ancora più forte, senza alcuna intenzione di lasciarmi andare. "Segawa-san, ci sono tanti padri come te, ma non puoi fare certe cose. Inoltre, qui ci sono le informazioni riguardanti il trasferimento, per favore le legga attentamente quando torna a casa~ Ah già, Hina ha dimenticato di portare il libro oggi, per favore domani si assicuri di farglielo portare~" Mi mollò spessi fascicoli di carta tra le mani. Tch, avrei dovuto rimandare la lavata di capo a Takeshi-kun. Comunque, non mi aspettavo che gli asili dessero tanta importanza alla burocrazia. Quel fascicolo copriva praticamente tutto, dallo stile di vita del bambino alla sua salute, spaziando da problemi con l'alimentazione per arrivare alle posture corrette per dormire. Avevano compilato tutto in degli opuscoli da distribuire ai genitori. Gli asili e le scuole nei dintorni raccomandavano una marea di attività anche ai genitori. Nella mia situazione attuale, mi era impossibile trovare il tempo per leggerli tutti ogni settimana. Solo andare ad accompagnare e a riprendere Hina era complicato. E comunque gli altri genitori badavano sul serio a questo materiale? O forse era tutto preparato per la mia famiglia particolare…… decisamente più probabile. "Um…… Hina si trova bene?" Chiesi alla maestra leggermente ansioso. All'inizio lei fece un'espressione stupita. Ma dopo essersi ricordata della situazione della mia famiglia, mi rivolse un sorriso gentile e mi rassicurò. "Sta bene. Hina è una bambina molto obbediente, e va parecchio d'accordo con gli altri bambini. E poi ci sono molti altri genitori che si dimenticano di provvedere per il materiale dei loro figli." "Davvero……" La sua risposta mi diede coraggio. "Ietto! Ti ho fatto appettare~" Hina tornò con il suo zainetto e con il suo cappellino giallo. "Ok, allora torniamo a casa." "Ok!" Il tuo sorriso Hina, è quello che mi da la forza. Presi Hina per mano e tornammo a casa. Una volta lì, ero certo che avremmo trovato Sora-chan e Miu-chan ad aspettarci. Il giorno dopo, ero in mensa a mangiare tagliolini insipidi e qualche onigiri che mi ero portato da casa, quando all'improvviso qualcuno si sedette di fronte a me. Si trattava proprio della persona che più di . "Ah…… Raika-san." "Mm, ne è passato di tempo." Raika-san rispose brevemente, prese il suo piccolo bento e cominciò a mangiare in silenzio. Era passato quasi un mese da quando ero sparito dal club. Durante quel periodo non avevo più visto Raika-san. Ad essere onesti, anche se l'avessi incontrata, non avrei saputo cosa dirle. Sebbene non volessi che Raika-san si dimenticasse di me, questo non voleva dire che potevo abbandonare Hina e le altre e andare tutti i giorni al club—e così il mio conflitto interiore continuava a straziarmi. Per tutto quel tempo stavo sopprimendo il mio desiderio di vedere Raika-san, ma rivederla adesso, mentre mangiava il suo bento in silenzio, rese definitivamente impossibile sopportare ulteriormente la sua assenza nella mia vita. La felicità, la confusione, e il non so che altro eruttarono tutti all'unisono. Mentre ero sopraffatto dalle emozioni, Raika-san parlò improvvisamente. "Sei impegnato con il lavoro?" "Ah, mm, si. Ah, ma i suggerimenti del presidente mi hanno aiutato un sacco. Ecco perché stavo pensando di passare al club e ringraziarlo." "Davvero." La conversazione terminò in questo modo. Raika-san era già una persona con cui era difficile comunicare, e oggi comunicava anche peggio del solito. La conversazione era terminata in modo troppo diretto, con mio gran disappunto. Proprio allora, Raika-san spostò lo sguardo sull'onigiri che stavo mangiando. "Quell'onigiri……" "Ah, questo dici? L'ha fatto Sora…… um, la più grande delle tre. Ultimamente sembra che si stia impegnando molto a cucinare." Oltre agli onigiri, il forte di Sora-chan erano il curry, gli hamburger e la zuppa di miso. Sfortunatamente, le probabilità che bruciasse gli hamburger erano pari al 50%. "A proposito, Raika-san, cucini tu quello che mangi? E lo prepari tu il bento?" "Si." "Wow, che figata. Sembra tutto buonissimo. Io non riuscirei mai a fare una cosa del genere, il massimo che so fare è scaldare il cibo congelato." "Non esageriamo." Raika-san coprì il bento con le mani, inespressiva. Non ditemi che questo era il suo modo di dimostrare imbarazzo? "Sto preparando io i bento per le mie nipotine, ma non credo siano molto buoni. Loro dicono ‘Tutto quello che c'è nei bento preparati dallo Zio diventa marrone scuro", mi sono demoralizzato non poco……" Ma il motivo per cui Miu-chan aveva dato quel giudizio era inappellabile... Pesce arrosto, uova e verdure. A ripensarci era un menu un po troppo improntato per i maschi. Persino io mi rendevo conto che i miei bento non avevano niente di femminile. "……Adorabili?" "Huh?" "Le nipoti di Yuuta, sono adorabili?" Sebbene non avessimo passato molto tempo insieme, quando Raika-san mi fece questa domanda, mi fece intendere che la questione le interessava, e non poco—O perlomeno così pareva. Il che significava che per me quello era il treno che passa una sola volta nella vita. Quella sera, per la prima volta portai a casa un ospite diverso da Nimura. "Sono Oda Raika…… piacere di conoscervi." Raika-san, seduta al piccolo tavolino, chinò il capo per salutare. "Piacere di conoscerti, sono Takanashi Miu, dieci anni. Onee-san sei davvero bellissima~!" "Hina~! Tre anni~!" Infettate dalo charme di Raika-san, Miu-chan e Hina si affrettarono a presentarsi. "…… Ciao." Solo Sora-chan per qualche motivo mantenne un contegno distaccato. "Ehi, saluta l'ospite come si deve." Stavolta mi rivolse di nuovo un'occhiataccia Che problemi aveva……? "Takanashi Sora. La maggiore. Quattordici anni." Si presentò chiaramente di malumore. Ma cos'è che ti infastidisce tanto? Assistere ad un atteggiamento simile, di certo aveva rovinato l'umore di Raika-san— "Haa…… che bella." Ma anche no. Raika-san stava fissando Sora-chan con un espressione estasiata che non le avevo mai visto prima. C-Che le prende? Cosa sono quello sguardo e quel respiro affannato? "Yuuta…… queste bambine, dalle a me." "H-Huh? R-Raika-san, ti senti bene?" Sto bene. No aspetta, non sto bene. L-Lascia che le abbracci per un po'……" "O-Ok……" Anche se in modo diverso da come me lo aspettavo, avevo fatto molti progressi portando Raika-san a casa. Anche se mi dispiaceva un po' per le mie nipotine, non potevo fare a meno che tirale in ballo per accorciare le distanza tra me e Raika-san. "Eh~i Hina, vieni qui." "Ehhh, pecché~" Hina venne da me e si sedette con naturalezza sulle mie gambe. Il comportamento di Hina sembrò infiammare ulteriormente Raika-san. Prese un fazzoletto e se lo stese sulle gambe. "Vieni qui!" –Raika-san indicò proprio le sue gambe. Ovviamente, Hina riusciva a conquistare persone di qualsiasi sesso ed età. "Hina, questa Onee-san vuole giocare con te." "Mmm, Hina è tanto occupata~" "Dai non fare così…… Dopo ti compro un gelato, ok?" "Alloa va bene~" Hina, sorridendo sornione, andò da Raika-san. "Waaaah……" Hina si sedette obbediente sulle gambe di Raika. "…… Che bella. Che buon odore…… Huhu…… Uhuhuhu" Mi rese non poco invidioso vedere i seni enormi di Raika-san che premevano sulla testolina di Hina. "Ehi~ Ehi~ A cofa giochiamo~?" "L-Leggiamo un libro." "Libbo~? Che Libbo? Hina vuole Cenentola!" "Cenentola……?" A quanto pareva, Raika-san non capiva la terminologia speciale di Hina "Penso che si riferisca a Cenerentola. I libri sono su quello scaffale, se ti va puoi leggerglielo." "Ok, ok." Velocissima, Raika-san cominciò a leggere per Hina che stava seduta buona buona sulle sue gambe. Si, era una scena stupenda. …… E Raika-san in quel momento sembrava proprio la mammina di una famiglia felice! F-F-Famiglia…… Per poco non mi sanguina il naso grazie alla mia immaginazione. Nipotine mie, vi ringrazio. "Ietto, vieni pue tu~" "O-Oh. Si subito" Che inaspettato volgersi di eventi. Mi sedetti accanto a Raika-san e leggemmo insieme le pagine del libro con un misto di eccitazione e di imbarazzo. Ora ci separavano solo pochi centimetri. Hina, ben fatto! "Così mi sembrano due sposi con la loro bambina~" "No, ma dai…… um…… awuu" Miu-chan ci mise il suo zampino per darmi una mano. Raika che arrossiva imbarazzata era davvero uno spettacolo per i miei occhi. Famiglia! Genitori e bambini! Più che il risultato, a me interessava più il processo però! Nel mio cuore ringraziai Miu-chan. "Papà e Mamma……?" Hina si voltà a guardare entrambi. Ma feci male ad abituarmi fin troppo presto a quel sogno, perché tra noi c'era qualcuno che non approvava affatto la piega che stavano prendendo gli eventi. "V-Vengo pure io!" Sora-chan si alzò con irruenza e si frappose tra me e Raika-san. "Ehi, perché ti siedi proprio qui?" "Perché si! Insisto nel sedermi qui!" Detto ciò, Sora-chan abbracciò Raika tenendola per un braccio. L'alt. Ra per poco non svenne dalla felicità. "Sora-chan…… sei perfetta. Vuoi essere mia sorella?" ……Ehi— um, Raika-san? "Ah, allora vengo anch'io~" Miu-chan afferrò Raika dall'altro lato. "Miu-chan…… hai un buon odore…… maledetto Yuuta, Come ti invidio." Raika-san sembrava aver perso la ragione…… Adesso che era circondata da Sora-chan e Miu-chan era diventata ancora più anormale. "E-Ehi, causerete problemi a Raika-san……" "Non c'è problema!" Raika-san, aveva la faccia rossa come un peperone e gli occhi fuori dalle orbite! …… Erm, Raika-san? Sei decisamente strana lo sai? All'improvviso ero rimasto tagliato completamente fuori. "Ehi~ Onee-tan~ sbigati e leggi~" "Ti fa davvero piacere? Se vuoi posso leggere per altre 18 ore." "Non è ovvio? Guarda, adesso siamo come quattro sorelle." Mentre diceva così, Miu mi guardò e mi rivolse un sorriso malizioso. …… L'hai fatto apposta. Mi avevano fregato. Urgh…… voglio infilarmi anche io lì in mezzo! Ma non avevo il coraggio di affrontare una così poderosa formazione femminile. Per fare un paragone, sarebbe stato come se un vecchio si fosse messo a correre nudo in un collegio femminile. A quel punto, non mi rimaneva che premere sul punto debole di quella muraglia d'acciaio, e poi avrei sfondato……! "Hina~ vuoi giocare con Ietto?" "Giocae~?" "Si, è una cosa che ha lasciato Nimura, è un po' vecchia ma è sempre divertente!" "Ma, Cnenentola non è ancora finita. Hinavuole stare con Onee-tan!" "EEEEEEEEEH?!" Anche lei mi aveva tradita. "Proprio così, mille volte meglio stare con Raika-san, che è così bella e composta, piuttosto che con un Onii-chan porco e stupido. E porco." "E' vero, Raika-san non solo è eccezionale, è anche bellissima. Sei una modella per caso?" "No, assolutamente no…… sarebbe troppo imbarazzante." E' davvero popolare. L'immagine di “personaggio” che aveva all'università era sparita completamente, e al suo posto era rimasta una bellezza pura e delicata, anche se sul “pura” non ero del tutto sicuro..... Il fatto che Raika fosse una persona strana era un conto, ma pensare che fosse una maniaca delle cose carine mi aveva lasciato completamente basito. Rimasto l'unico tagliato fuori, mi misi a passeggiare come un idiota. "Ah, si. Se non hai niente da fare vai a preparare la cena." "Io voglio la pasta~" "Hina vuole gli hambuggeeeh! Quelli col fommaggio dento!" "Urgh, ho capito! Vado a preparare la cena!" Alla fine, oltre a preparare la cena, mi mandarono anche a comprare degli snack. Mi trattarono come un fattorino. "Ok, io accompagno Raika-san a casa. Ricordate di chiudere tutto dopo che siamo usciti. Chiudete tutto tranne la catenella dietro la porta." Raika-san ed io uscimmo di casa e le tre sorelle rimasero in casa. La collinetta a quell'ora era diventata gelida, e dato che indossavo solo una maglietta, presi un maglione. Mentre camminavamo fianco a fianco, Raika prese parola. "…… Mi sono divertita tanto. La bellezza è giustizia. La bellezza vince. Il Presidente aveva ragione." Raika-san si portò una mano sul petto, forse per rammentare meglio l'odore e il tocco di Hina. "Haha, mi fa strano vedere Raika-san così." "…… Mi piacciono i bambini adorabili, perché io non lo sono per niente." Ritornata alla sé stessa di sempre, Raika-san si ammutolì di nuovo. "Raika-san?" Stavo per voltarmi verso di lei, ma Raika mi aveva anticipato. "Yuuta…… il lavoro è duro?" "U-um…… Mentirei se dicessi di no, ma è necessario per vivere." Erano già passati diversi mesi dalla cerimonia di apertura. Erano successe un mare di cose. Una delle quali era la convivenza con le tre sorelle, e l'incontro con Raika-san ancora prima. Se a causa delle sorelle era passato un mese dall'ultima volta che ci eravamo visti, era sempre grazie alle sorelle se avevo fatto tutti quei progressi con Raika-san. "Era un po' solitario senza Yuuta in questi giorni." "Chi si sentiva solo…… eh? Tu?" "Il Presidente." "…………" E che cacchio, dovrebbe farmi piacere per caso? "Anche io…… mi sentivo un po' sola." "Eh……" L'aveva detto. Anche se si era sentito a stento. "E, erm, Raika-san, allora tu……" "Buonanotte." Raika-san mi salutò e s'incamminò verso casa. Più tardi, a casa. "Onii-chan sei un cretino, un idiota……..........e un porco..............." Sora-chan abbassata in un angolo della casa, borbottava senza senso, ininterrottamente, come se stesse recitando delle maledizioni. "Onee-tan, che hai~?" Persino Hina era incredula vedendo Sora in quello stato. D'altro canto, Miu-chan, la quale sapeva sempre tutto, si limitò ad abbracciarla. "Ah~ sembra che stavolta il danno sia stato grande…… Hina, è ora di fare la nanna, vai a lavarti i dentini." "Ok~" Invitata gentilmente da Miu-chan, Hina corse in bagno. Vedendo la sorella ancora acquattata sin quel modo, Miu-chan aggiunse a bassa voce: "Non penso sia quel genere di quella relazione a triangolo……" "Z-Zitta tu! Mica mi da fastidio!" Anche se da come si era acquattata non sembrava, Sora-chan era serissima. Sora-chan sapeva che Yuuta non aveva fatto niente di che. Ma quando ripensava a quella ragazza così bella vicino a lui, e il suo sorriso ebete mentre la guardava, sentiva un fuoco arderle nel petto e le saliva il sangue alla testa. "Onii-chan brutto testone, idiota, porco, pervertito, paramecio, cavalletta, porco……" Tra le maledizioni appena comprensibili c'era una parola abbastanza ricorrente. "Dai, Onee-chan, non pensi sia ora di smetterla? Essere gelosa è un conto, ma come la mettiamo se Hina impara qualche parolaccia?" "N-Non sono gelosa di quella lì!" Afferò Sora-chan stizzita. "E poi, non è successo tutto perché hai detto stupidaggini come ‘sembrano due sposi e la loro bambina~'?" "Macché, a me lo sembravano veramente." Rispose Miu sincera. Guardando sua sorella, Sora-chan si rese conto che stava facendo la birichina più del solito da quando si erano trasferiti—specialmente con sua sorella maggiore. E pensare che da piccola non voleva neppure andare al bagno da sola, e aveva bisogno di essere presa per mano…… Ma non era quello il problema. Il problema ora era quella persona—Oda Raika e la sua relazione con Yuuta. Sora aveva capito che erano solo amici che frequentavano lo stesso club, e che i sentimenti di Yuuta non erano ancora stati ricambiati . Ma fin dove erano arrivati? Se le cose andavano avanti così, sarebbero potuti sorgere dei problemi. Anche se non capiva il perché, sentiva di avere ragione. "Uuuu~…… ma quanto ci mette…… ci vuole così tanto per riaccompagnare qualcuno a casa……" Sora-chan gelosa, continuava a colpire la maglietta di Yuuta per sfogarsi. "Se ti sta tanto a cuore potevi andare anche tu." "Ma non posso fare certe cose……" Miu-chan scosse le spalle, e si rivolse ad Hina, che stava giocando con la sua bambola vicino alla finestra. "Hina—quando hai finito si va a nanna—" "Ok~" Hina posò i suoi giocattoli, prima di poggiare la bambola sopra la scatola di giocattoli. Davanti al coniglio di peluche che aveva preso a casa, dispose altri bambolotti di diversa foggia e dimensioni. "Hina e, Onee-tan e, quetto qui è Ietto." I piccoli pupazzi vennero allineati uno ad uno. Alla fine posò due bambole grandi proprio nel mezzo. "Ed ecco, Papà e Mamma!" Hina era sodisfatta del suo lavoro. All'improvviso fece un'espressione interrogativa. "Papa e Mamma, non fono tonnati—…… pecché?" I pupazzi potevano solo ascoltare muti le domande della piccola. "Ma fa niente. Poi tonnano lo fo. Ufagi-tan~" Andrà tutto bene finché Usagi-tan è qui con me. Perché è questa la promessa di Hina con la Mamma.